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Penisola iberica

In Spagna, l'affermazione dello stile barocco si scontrò con le difficoltà legate alla decadenza
economica del regno di Filippo III.[107] Fino ad allora, sotto Filippo II, erano sorti importanti
complessi come il Monastero dell'Escorial (seconda metà del XVI secolo), costruito in buona parte
da Juan de Herrera (1530-1597); allo stesso Herrera si deve il progetto della cattedrale di Valladolid,
in cui si avverte un rafforzamento dell'asse centrale e che fu modello per quella di Città del
Messico. Successivamente l'architettura spagnola del XVII secolo volse verso il Barocco, ma non
lasciò segni particolarmente significativi nella storia dell'architettura.[108] Infatti, nella maggior
parte dei casi, le tendenze barocche si limitarono allo sviluppo dell'apparato decorativo, soprattutto
nelle chiese; questo linguaggio, che risultava immediatamente comprensibile anche per la
popolazione meno istruita, fu logicamente esportato nelle colonie dell'America Latina. Ciò
nonostante, tra gli edifici sacri più interessanti della Spagna seicentesca, si ricordano la collegiata di
San Isidro a Madrid (iniziata dopo il 1629), la chiesa di Santa Maria
Magdalena a Granada (posteriore al 1677, con pianta longitudinale derivata dalle coeve
costruzioni romane) e la cappella di Nostra Signora dei Desamparados a Valencia (1652-1657, con
pianta ellittica). Anche in Portogallo il Barocco giunse solo nell'ultimo scorcio del XVII secolo, con
chiese a pianta ottagonale o circolare; lo stile, più moderato rispetto a quello spagnolo, influenzò
notevolmente l'architettura brasiliana e raggiunse il culmine nel Settecento. Inoltre, a Lisbona operò
anche il celebre Guarino Guarini, che intorno al 1650 costruì la chiesa della Santa Maria della
Divina Misericordia, oggi scomparsa.[129]

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