CODICE ELABORATO E CODICE RISTRETTO

Gli studi di Bernstein

Intorno agli anni Sessanta del Novecento il sociolo-
go inglese Basil Bernstein (1924-2000) analizzò il lin-
guaggio della classe media (MC = Middle Class) e
della classe operaia inferiore (LWC = Lower Worker
Class), formata da operai generici. La società della
Gran Bretagna non corrisponde esattamente alla
nostra e non ha la medesima stratificazione in clas-
si. Di conseguenza la MC e la LWC non si ritrovano tali
e quali da noi. Tuttavia possiamo farci egualmente
un’idea delle differenze di vita tra gli appartenenti alle
due classi.
Bernstein notò che le persone della LWC tendono a
usare il linguaggio per scopi diversi da quelli della MC.
Se ne servono più per controllare il comportamento gli
uni degli altri che per parlare delle cose. Sul lavoro, ad
esempio, usano le parole per darsi ordini e le poche
indicazioni indispensabili per agire. Sono operai non
specializzati che svolgono un’attività piuttosto sem-
plice e ripetitiva. Di conseguenza non hanno bisogno
di tanti discorsi per collaborare.
Gli appartenenti alla MC adoperano il linguaggio in
maniera più varia, per una molteplicità di scopi.
Discutono di argomenti specialistici (giuridici, econo-
mico-amministrativi, scientifici), hanno contatti con
persone e realtà diverse, tengono relazioni ufficiali, Basil Bernstein
spesso scrivono (lettere, verbali, relazioni, progetti).
In genere nei loro discorsi trovano più posto i conte-
nuti cognitivi. Codice elaborato e ristretto
Bernstein dice che il linguaggio della LWC ha una
funzione pubblica (serve quando c’è da entrare in Il codice ristretto è, secondo Bernstein, il linguaggio
rapporto con gli altri) e il linguaggio della MC una fun- della LWC. È fatto di frasi brevi, grammaticalmente
zione formale (serve a mettere in chiaro i concetti). semplici, spesso frammentarie. Le frasi complesse
Non c’è da meravigliarsi che il linguaggio della MC sia sono costruite con pochi connettivi e sempre con le
diverso da quello della LWC, visto che servono a scopi stesse congiunzioni. C’è l’incapacità di mantenere il
diversi. In linea di massima il primo tende a essere più soggetto formale durante il discorso. Il ragionamento
concettuale ed astratto, mentre il secondo per lo più è risulta frequentemente non consequenziale (le con-
concreto, riferito a ciò che accade qui ora. Bernstein ha clusioni non corrispondono alle premesse). Il parlan-
descritto nel dettaglio le caratteristiche dei due linguaggi. te chiede sovente conferma di quel che ha detto appe-

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A. Bianchi, P. Di Giovanni – Paravia
na prima: «No?», «Capito?», «Mi sono spiegato?». C’è
povertà di lessico, di distinzioni tra concetti e di orga-
nizzazione del discorso.
Il codice elaborato, il linguaggio della mc, ha frasi più
lunghe, grammaticalmente accurate, finite. Le frasi
complesse sono costruite con una varietà di connettivi
e congiunzioni. C’è una scelta dei termini, si discrimina
tra diversi significati e si dà al discorso un’organizza-
zione complessa con una gerarchia dei concetti.
L’influenza del codice dei genitori
sullo sviluppo
Il bambino che nasce in una famiglia della LWC sarà espo-
sto al codice ristretto ed imparerà ad esprimersi con quel
linguaggio. Al contrario il bambino allevato in una famiglia
della MC apprenderà il codice elaborato. Secondo
Bernstein questo fatto è sufficiente a spiegare come mai
gli appartenenti alle classi sociali inferiori hanno più diffi-
coltà ad assimilare la lingua standard. Sono abituati a
parlare il codice ristretto. Per questo a scuola non si adat-
tano al codice elaborato che lì si tende a usare e nelle
prove di lingua (come gli esercizi di grammatica o di com-
posizione) ottengono punteggi inferiori. Anche in altre
prove che implicano l’uso della lingua rendono meno.
Soffrono di uno svantaggio socio-culturale.
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Critiche a Bernstein
Le tesi di Bernstein sono state criticate per varie ragio-
ni. Si è sostenuto che non è vero che i bambini delle
classi inferiori sono incapaci o in difficoltà nell’usare un
codice elaborato. Il punto è che sono abituati a non
usarlo. Per loro è preferibile il ristretto, perché più
espressivo, più congeniale al loro modo di essere e col-
locarsi nella società. Il codice elaborato è quello della
scuola, dei ricchi, degli intellettuali, non il loro. Se i bam-
bini di classe inferiore vengono spinti a far uso di un
codice elaborato, se la cavano piuttosto bene, mostran-
do che è questione di stile, di scelta personale.
Da più parti è stata messa in discussione la superiorità
del codice elaborato. Nel codice ristretto c’è meno les-
sico e meno grammatica. Il fatto che sia più povero
nella forma delle espressioni non dice però che lo sia
anche sul piano logico e del senso. Non è detto che chi
si esprime con questo codice capisca meno e abbia
meno da dire di chi usa il codice elaborato. In certe
situazioni il codice ristretto presenta dei vantaggi, per-
ché più immediato.
In ogni caso, anche se il codice elaborato non è in asso-
luto il migliore e i ragazzi di classe inferiore usano il
ristretto per una questione di stile, resta il fatto che lo
usano e che questo può metterli in una condizione di
svantaggio a scuola e in altri contesti della vita sociale.
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