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Reso edotto il pubblico ufficiale .....................................................................

che:
- la Costituzione prevede all'articolo 13 la libertà individuale;
- la Costituzione prevede all'art. 16 la libertà di movimento e circolazione;
- la Costituzione prevede all'art. 32 recita: "Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento
sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal
rispetto della persona umana";
- che l'art. 85 del Testo Unico di legge sulla pubblica sicurezza (R.D. n. 773 del 18 giugno 1931) recita: "È
vietato comparire mascherato in luogo pubblico"
- che l’art. 5 della L. n. 152 del 22 maggio 1975 recita: "È vietato l'uso di caschi protettivi, o di qualunque
altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al
pubblico, senza giustificato motivo";
- che la Legge 155/2005 recita: “È vietato l'uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a
rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza
giustificato motivo. Il divieto si applica anche agli indumenti”. In particolare la Suprema Corte di
Cassazione recita che l’ambito di applicazione è «limitato alla sola ipotesi in cui l'individuo compaia in
luogo pubblico o aperto al pubblico, in condizioni idonee a dissimulare o nascondere la propria persona
nei suoi caratteri esteriori percepibili, sia occultando i dati somatici del viso con caschi ed altri mezzi
idonei sia usando di tali mezzi per travisare o alterare caratteristiche fisiche» (Cassazione penale,
sezione I, sentenza n. 11977 del 13 dicembre 1985)
- che lo stesso Ministero della Salute, nella pagina Web appositamente dedicata a fornire chiarimenti
sulla natura del Covid-19, scrive: “Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde
principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata;
- che in mancanza di contatto stretto viene a decadere il "giustificato motivo";
- che è specificamente indicato nel DPCM all’art. 1 che la mascherina è obbligatoria a meno che non
venga garantito l’isolamento;
- che nulla è specificato al riguardo di eventuale incrocio con altre persone, non solo, chi fa sport è
esentato dall’utilizzo della mascherina pertanto l’incrocio (inevitabile per chi fa sport) con altre persone
è ritenuto ininfluente;
- che le norme che vincolano l’uso della mascherina sono di rango amministrativo e quindi non possono
derogare né la Costituzione, né le leggi ordinarie e della sua responsabilità in sede civile e penale;
- che il P.U. non ha con sé strumento per misurare la distanza di sicurezza ed è quindi impossibilitato ad
affermare che la distanza venga violata;
- che la mascherina è un dispositivo medico sanitario, quindi il P.U. si sta sostituendo al medico e viene
violata la L. 219/2017 e la Convenzione di Oviedo 04/04/1997 ratificato dalla L. 145/2001 (consenso
informato);
- che il P.U. si sta rendendo colpevole di istigazione a delinquere e abuso di professione medica;
nonostante il pubblico ufficiale sia stato edotto di tutto quanto sopra, esso comunque decide di irrogare la
sanzione assumendosi pertanto ogni responsabilità personale derivante da questa decisione e da questa
condotta.

Firma Pubblico Ufficiale:

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Firma verbalizzato:

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