Sei sulla pagina 1di 23

Guida al referendum 12-13/06/2011

1
Referendum 12–13/06/2011

Il 12 e 13 giugno l'Italia è chiamata a votare. I quattro quesiti proposti dal


referendum riguardano la privatizzazione dell'acqua, la produzione di energia
nucleare, e il mantenimento del legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei
Ministri, e dei Ministri.
E' indispensabile ricordare che, per legge, affinché i referendum abrogativi abbiano
effetto, occorre che la percentuale dei votanti raggiunga il 50% più uno degli aventi
diritto al voto (il cosiddetto quorum).

Dunque analizziamo uno ad uno i quesiti affinchè sia ben chiaro per tutti come votare.

Per quanto riguarda la privatizzazione dell'acqua i quesiti sono due: uno riguarda la
modalità di affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Allego testo:

• “Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza
economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 “Disposizioni urgenti per lo
sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della
finanza pubblica e la perequazione tributaria” convertito, con modificazioni, in
legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall’art.30, comma 26 della legge
23 luglio 2009, n.99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e
l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e
dall’art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante “Disposizioni
urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze
della corte di giustizia della Comunità europea” convertito, con modificazioni, in
legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza
n.325 del 2010 della Corte costituzionale?”.

Il secondo quesito tratta in particolare la determinazione della tariffa del servizio idrico
integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito.

Allego testo:

• “Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico
integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia
ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della
remunerazione del capitale investito”?”.

Senza soffermarci troppo sul testo, di difficile comprensione per chi non mastica certe
materie, sappiate semplicemente che se volete che l’acqua resti un bene pubblico e
quindi comune, la cui gestione sia affidata ad enti competenti che ne salvaguardano la
qualità ed il prezzo, dovete votase SI ai primi due quesiti.

2
Per quanto riguarda la produzione di energia nucleare il quesito mira ad abrogare la
norma per la realizzazione sul territorio nazionale di impianti di produzione nucleare. Il
testo fa più o meno così:

• “Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito
con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per
effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti
per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione
della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti
parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di
impianti di produzione di energia nucleare?”.

Su questo punto ho bisogno di soffermarmi a lungo, perché il problema dell’energia


nucleare è a mio avviso il più rilevante. Il mio obiettivo non è solo quello di guidarvi
nella comprensione dei quesiti, io voglio guidarvi verso la giusta direzione, affinchè
l’Italia non diventi la nuova Chernobyl, o Fukushima. Dunque qui in basso vi è un
elenco piuttosto lungo che va dagli anni ’50 fino ai giorni nostri, di incidenti nucleari
verificatisi nelle centrali di tutto il mondo. Non sono eventi catastrofici come quello
dell’appena menzionata Chernobyl, ma le conseguenze sono sempre state morte,
fuoriuscita di liquidi/gas radioattivi e contaminazione, circoscrivendo i danni alle zone
limitrofe, o in altri casi fino ad espanderli a kilometri di distanza. I dati sono
allarmanti, se ci fate caso c’è una media di almeno due incidenti l’anno. Per di più
considerate che tra i siti scelti per l’installazioni delle centrali c’è la Campania. Sareste
davvero tranquilli sapendo che a distanza di poche centinaia di kilometri da voi sorge
una centrale nucleare? E che la percentuale di rischio di incidenti si quadruplica,
poiché le centrali sarebbero 4 in tutta Italia? Leggete ognuno di questi incidenti
considerando l’ipotesi che potrebbe succedere anche a noi, o forse peggio dato che in
Italia le cose si fanno sempre arrangiate. Senza considerare il problema dello
smaltimento delle scorie radioattive. In Campania non sono in grado di eliminare la
spazzatura normale, figuriamoci le scorie radioattive! L’alternativa al nucleare c’è, le
risorse rinnovabili sono tante, e non fanno male a nessuno. Lottiamo affinchè ci sia lo
sviluppo di energia sostenibile!

E ricordate che se volete dire no al nucleare, dovete votare SI.

Incidenti nucleari

1952 Usa. Un incidente con reattore Argon. 4 morti accertati.

1955, febbraio, Atlantico. La nave appoggio Fori-Rosalie della Royal Navy affonda
nell'Atlantico 1500 recipienti contenenti ciascuno una tonnellata di residui atomici a
1.600 Km dalle coste inglesi e a 2.000 metri di profondità.

3
10 marzo 1956 - Mar Mediterraneo. Un bombardiere B-47 precipita nel Mediterraneo
con a bordo due capsule di materiale fissile per la realizzazione di bombe nucleari.

27 luglio 1956 - Gran Bretagna. Un bombardiere B-47 in Gran Bretagna slitta sulla
pista e va a colpire un deposito contenente sei bombe nucleari.

1957, ottobre. Windscale (GB). Fusione del nocciolo (l'incidente più grave che possa
accadere in una centrale). Il reattore viene inondato. Fuga di radioattività pari al 1/10
della bomba atomica di Hiroshima. La nube radioattiva arriva fino in Danimarca. La
radioattività su Londra si eleva 20 volte oltre il valore naturale (Londra dista da
Windscale 500 km). Il consumo di latte è vietato in un raggio di 50 km (ogni giorno
vengono gettati 600.000 litri di latte).

7 ottobre 1957 -Sellafield (Gran Bretagna) (scala Ines 5). Nel complesso nucleare di
Windscale in Gran Bretagna, dove si produce plutonio per scopi militari, un incendio
nel nocciolo di un reattore a gas-grafite (GCR) genera una nube radioattiva
imponente. I principali materiali rilasciati sono gli isotopi radioattivi di xenon, iodio,
cesio e polonio.La nube attraversa l’Europa intera. Sono stati ufficializzati soltanto 300
morti per cause ricondotte all’incidente (malattie, leucemie, tumori) ma il dato
potrebbe essere sottostimato.

Settembre 1957 - Kyshtym (Unione Sovietica) (scala Ines 6). In una fabbrica di armi
nucleari negli Urali, una cisterna contenente scorie radioattive prende fuoco ed
esplode, contaminando migliaia di chilometri quadrati di terreno con una nube di 20
milioni di curie. Il rilascio esterno di radioattività avviene a seguito di un
malfunzionamento del sistema di refrigerazione di una vasca di immagazzinamento di
prodotti di fissione ad alta attività. Vengono esposte alle radiazioni circa 270mila
persone. Si stimano per le conseguenze dell’incidente oltre 100 morti.

1958 Usa. Un incidente a Oak Ridge: 12 persone investite dalle radiazioni.

1958 zona Urali (Urss). Catastrofe nucleare a causa dell'esplosione di un deposito di


scorie radioattive. Centinaia di morti. Decine di migliaia di contaminati. Migliaia di km
ancora oggi recintati.

3 gennaio 1961 – Idaho Falls (USA). A seguito di un incidente in un reattore


sperimentale di Idaho Falls negli Stati Uniti, muoiono tre tecnici.4 luglio 1961 – URSS.
La fuoriuscita di radiazioni per un guasto al sistema di controllo di uno dei due reattori
di un sommergibile atomico sovietico provoca la morte del capitano e di sette membri
dell’equipaggio.

1961, 4 luglio. URSS. La fuoriuscita di radiazioni per un guasto al sistema di controllo


di uno dei due reattori di un sommergibile atomico sovietico provoca la morte del
capitano e di sette membri dell’equipaggio.
4
1964 Usa. Incidente al reattore Wood River: un morto.

1964 Garigliano (Italia). Guasto al sistema di spegnimento di emergenza del reattore.


Si è andati vicino alla catastrofe.

5 dicembre 1965 – Isole Ryukyu (Giappone). Un jet militare americano A-4E con a
bordo una bomba all’idrogeno B-43 scivola in mare da una portaerei statunitense
vicino alle isole giapponesi Ryukyu.

17 gennaio 1966 – Palomares (Spagna). Un B-52 statunitense con quattro bombe


all’idrogeno B-28 entra in collisione con un aereo cisterna durante il rifornimento in
volo. I due aerei precipitano e tre bombe a idrogeno (bombe H) cadono nei pressi di
Palomares, mentre la quarta cade in mare. L’esplosivo di due delle tre bombe, a
contatto col suolo, detona spargendo su una vasta area plutonio e altro materiale
radioattivo. In tre mesi vengono raccolte 1.400 tonnellate di terra e vegetazione
radioattiva che vengono portate negli Stati Uniti. Mentre i militari statunitensi sono
forniti di tute protettive, gli spagnoli continuano a vivere tranquillamente e a coltivare
i terreni. Un monitoraggio effettuato nel 1988 su 714 abitanti ha rivelato in 124 di loro
una concentrazione di plutonio nelle urine di gran lunga superiore ai livelli normali.

5 ottobre 1966 – Detroit (USA). Il nucleo di un reattore sperimentale situato in un


impianto vicino a Detroit si surriscalda a causa di un guasto al sistema di
raffreddamento

1966 Ottobre, Lagoona Beach (Usa). Alcune piastre di protezione si staccano e


bloccano il circuito di raffreddamento del reattore autofertilizzante Enrico Fermi (61
Mw) per cui si ha surriscaldamento; il dispositivo di arresto automatico non funziona;
il reattore riprende la sua attività soltanto nel 1970; e nel 1972 viene fermato
definitivamente.

1967 Trino Vercellese (Italia). Fessurazione di una guaina d'acciaio di una barra di
combustibile con conseguente chiusura della centrale per 3 anni. Per buona parte di
questo tempo la centrale ha scaricato nelle acque del Po trizio radioattivo.

1967 Francia. Fusione di elementi combustibili nel cuore del reattore di Siloe
(Grenoble). Ciò provoca la liberazione di Iodio 131 e Cesio 137 nell'acqua di
raffreddamento del reattore. Si liberano gas radioattivi nell'aria.

21-01-68 Groenlandia un B-52 si schiantò sul ghiaccio a pochi chilometri dalla base
militare di Thule, sulla costa nord-occidentale della Groenlandia (territorio danese), la
base più settentrionale delle forze armate americane, centro nevralgico del sistema di
radar che proteggevano il paese durante la guerra fredda.
A bordo del bombardiere c’erano quattro bombe atomiche. Tre vennero recuperate,
5
una non venne mai trovata, nonostante le ricerche anche sottomarine. L’incidente fu
tenuto segreto per 40 anni.

1968 Den Haag (Olanda). Per un «errore tecnico» si libera nella centrale Up 2 del
materiale radioattivo. La radioattività nell'aria della città supera di 100 volte i limiti
«accettabili».

1968 Gennaio, Chooz (Belgio). Grave incidente nel reattore ad acqua leggera. La
riparazione è durata 2 anni e 2 mesi. Nel 1970 il reattore è guasto di nuovo.

10 marzo 1968 – Oceano Pacifico. Il sottomarino K-219 affonda nel Pacifico. A bordo
ha tre missili nucleari e due siluri a testata nucleare.

27 maggio 1968 – Oceano Atlantico. Un sottomarino statunitense con a bordo due


siluri a testata nucleare affonda nell’Atlantico.

21 agosto 1968 – Groenlandia. Un B-52 statunitense precipita in Groenlandia. Tre


bombe all’idrogeno che si trovavano a bordo esplodono e 400 grammi di plutonio-239
si disperdono nell’ambiente. L’area viene successivamente bonificata da oltre 500
uomini inviati dalla Danimarca e da 200 militari statunitensi. Nei venti anni successivi,
100 dei danesi che avevano partecipato all’intervento si ammalano di cancro, altri di
gravi malattie tra cui la sterilità.

1968 Agosto, Brenìllis (Spagna). La centrale si blocca completamente. La riparazione


è durata 3 anni.

1968 Francia. Il reattore di Monts Arreé si arresta per un incidente. Periodo di


riparazione: 3 mesi.

1969 Garigliano (Italia). Sette arresti alla centrale per guasti.

1969, febbraio. Latina (Italia). Arresto alla centrale di Latina per mancanza di
alimentazione alla strumentazione (a marzo si avrà ancora un grosso guasto alla
stessa centrale).

1969, gennaio. Lucens (Svizzera). Dopo sole 7 ore di funzionamento si ha


surriscaldamento con rottura di guaine ed infiltrazione di acqua contaminata nel
sotterraneo. La grotta contenente la centrale è stata murata definitivamente.

1969 Germania. Per fessurazioni molteplici delle turbine il reattore Gundremmingen


sul Danubio viene chiuso per 3 anni.

6
1969 Usa. Incendio nel reattore di Rocky-Flats. Durante l'incendio si perde plutonio.

17 ottobre 1969 – San Laurent (Francia). Un errore nelle procedure adottate per la
gestione del combustibile provoca una fusione parziale a un reattore nucleare
raffreddato a gas.

1970 Belgio. Altro incidente nel cuore del reattore di Chooz.

1970 Chicago (Usa). L'impianto Edison perde 200.000 litri di acqua contaminata.

1970 Usa. Il reattore da 600 Mw Dresden 2 sfugge completamente al controllo per 2


ore per un guasto ad una apparecchiatura di controllo.

12 aprile 1970 – Oceano Atlantico. Il sottomarino sovietico K-8 affonda nell’Atlantico


con a bordo due reattori e due siluri a testata nucleare.

1971 Den Haag (Olanda). Rottura di un tubo per il convoglia-mento di acqua


radioattiva.

1971 Kansas. Si scopre che la miniera di sale scelta per lo stoccaggio delle scorie
radioattive, al riparo dell'acqua, è piena di buchi e l'Aec (Ente americano per l'energia
nucleare) è costretto a improvvisare dei piani di stoccaggio in superficie.

1971 Francia. Fournier rivela in «Charlie Hebdo» n. 14 che un tecnico del centro
nucleare di Saclay ha tentato, due anni prima, di suicidarsi dando fuoco al laboratorio
in cui lavorava.

1972 Francia. Due militanti del gruppo ecologico «Survivre et vivre» scoprono che più
di 500 fusti di residui radioattivi su 18.000 conservati all'aperto al centro di ricerche
nucleari di Saclay, hanno larghe fenditure che lasciano così sfuggire la radioattività.

1972 Francia. Un operaio portoghese che non conosce i segnali di pericolo lavora
parecchie ore in una sala irradiata del centro di Saclay.

1972 Francia. Ancora al centro di Saclay sfuggono dieci metri cubi di liquidi radioattivi.

1972 USA. Due lavoratori nell'impianto di Surry muoiono per l'esplosione dei tubi di
un sistema di sicurezza mentre ispezionano tubi già difettosi.

7
1973 Hanford (Usa). La Aec ammette che nei 15 anni precedenti si sono verificati 15
incidenti in cui si sono liberati liquidi radioattivi per un totale di 1.600.000 litri.

1973 Marzo, Chinon (Francia). Arresto definitivo della centrale nucleare di Chinon I,
dopo soli 11 anni di funzionamento. Di fatto la centrale ha mosso le turbine per
43.000 ore, ossia per 5 anni.

Aprile 1973 – Isole Hawaii (USA). Fuga radioattiva nel sottomarino statunitense
Guardfish alle Hawaii. Cinque marinai dell’equipaggio vengono contaminati dalle
radiazioni.

1973 Settembre, La Hague (Francia). Fuga di gas radioattivo. 35 lavoratori sono


contaminati di cui 7 gravemente.

1973 Settembre, Windscale (GB). Nell'officina di ritrattamento si ha un rigetto di


radioattività. 40 lavoratori sono contaminati.

1973 Novembre, Hanford (Usa). Si ha la diciassettesima fuga di liquidi radioattivi. Gli


accumuli di plutonio in una fossa vicino alla città sono così grandi da rendere possibile
una reazione a catena.

1973 Dicembre, Usa. Di 39 reattori, negli Usa, 13 sono fuori servizio. Brown's Ferry
lavora al 10%, Peach Botton al 2%, Connec 2 al 20%.

1973 Den Haag (Olanda). 35 addetti agli impianti sono intossicati (7 in modo molto
grave). Nubi di gas radioattivo si diffondono per 15 minuti sulla campagna.

1974 – Mar Caspio. Fonti di stampa segnalano un’esplosione in un impianto atomico


sovietico a Shevchenko, nel Mar Caspio.

1974 Aprile, Austria. Qualcuno contamina volontariamente il treno Vienna-Linz con


Iodio 131 e Iodio 113. Dodici persone vengono ricoverate. Gli autori dell'attentato non
sono mai scoperti.

1974 Maggio, Casaccia (Italia). Si spacca un recipiente contenente plutonio. Non si sa


altro.

1974 Maggio, Usa. L'Usaec comunica che 861 anomalie si sono prodotte nel 1973 nei
42 reattori in funzione; che 371 avrebbero potuto essere serie e che 18 lo furono
realmente (di cui 12 con fuga di radioattività).

8
1974 Usa. Una nube radioattiva di trizio si forma per una fuga di gas da un condotto
della centrale di Savannah Mirex, in Carolina. La nube va lentamente alla deriva ad
una altezza di 70 metri.

1974 Francia. A 60 anni dall'avvio di una fabbrica di radio, nonostante il suo


smantellamento, si libera ancora una radioattività significativa. L'acquirente del
terreno di Gyf-sur-Yvette sul quale la fabbrica è situata scopre in vari punti fonti
radioattive che superano 50 volte la dose massima consentita.

1974 Usa. Da un'inchiesta risulta che più di 3.700 persone che avevano accesso ad
armi atomiche hanno dovuto essere licenziate. Motivi: demenza, decadimento
intellettuale, alcolismo.

1974 Belgio. L'acqua della condotta Visé, captata nel Pletron, contiene da 2 a 3 volte
più radon 22 (gas radioattivo) del massimo ammesso per una popolazione adulta
vicina ad una centrale.

1975 Gennaio, Usa. Viene ordinata la chiusura di 23 reattori per guasti nel sistema di
raffreddamento, vibrazioni anormali e piccole fughe di gas radioattivo.

Inverno 1974/75 – Leningrado (URSS). Una serie di incidenti viene segnalata


nell’inverno tra il 1974 e il 1975 presso la centrale nucleare di Leningrado, in Unione
Sovietica. Tre morti accertati.

1975 Marzo, Brown's Ferry (Usa). Per cercare correnti d'aria nella cabina di comando
della centrale viene usata una candela che appicca il fuoco a tutti i cavi elettrici
bloccando tutti i sistemi di sicurezza. Si riesce a rimediare fortunosamente (per un
resoconto più dettagliato di questo grave incidente vedi il «Corriere della sera» del
2/7/1977, p. 3.). Secondo il calcolo delle probabilità questo incidente può verifi-carsi
in un caso su mille miliardi!

1975, 19 novembre. Germania. Muoiono 2 operai nel reattore di Gundremmingen. I


due dovevano riparare una valvola. Escono 4 litri di vapore radioattivo ad una
pressione di 60 atmosfere e ad una temperatura di 270°C.

22 novembre 1975 – Mare Mediterraneo. Una portaerei e un incrociatore americani


entrano in collisione nel Mediterraneo a causa del mare agitato. Come in altri casi non
è accertata, ma probabile, la fuoriuscita di materiale nucleare in seguito all’incidente.

7 dicembre 1975 – Lubmin (Repubblica Democratica Tedesca). Un cortocircuito


nell’impianto della Centrale di Lubmin, sul litorale baltico nella Germania Orientale,
provoca una parziale fusione del nucleo del reattore.

9
1976 Gennaio, Germania. Sempre a Gundremmingen la neve caduta in abbondanza
spezza le linee elettriche che convogliano l'energia prodotta nel reattore. Questo,
spento con la procedura d'emergenza, fu soggetto ad una tale pressione interna che le
valvole di sicurezza si aprirono e liberarono vapore radioattivo.

1976 Windscale (GB). Il reattore contamina di Iodio 131 centinaia di miglia di


territorio.

1976 Ottobre Tallin (Urss). Salta in aria una centrale atomica sotterranea: almeno
cento persone sono morte. Le autorità sovietiche negano ma dopo il 25 ottobre, e per
una settimana almeno, il quotidiano russo ha pubblicato una decina di necrologi ogni
numero (Per un resoconto più dettagliato di questo incidente vedi «Panorama» de
30/11/1976, p. 145.).

1977 Bulgaria. Nella centrale di Klozodiy, a causa di un terremoto, salta la


strumentazione di controllo del reattore. Grazie ai tecnici che sono riusciti a fermare la
reazione, l’Europa ha evitato conseguenze gravissime.

1977 Aprile, El Ferrol (Spagna). Fuga radioattiva. Più di 100 persone contaminate.

1978 Maggio, Caorso (Italia). Il giorno del collegamento della centrale con la rete
elettrica (26 maggio '78) si sono avute fughe limitate nel reparto turbine. Ci sono
valvole che non tengono, strutture portanti, come i tiranti che sostengono i tubi del
gas radioattivo, mal progettati con calcoli sbagliati.

28 marzo 1979 - Three Mile Island (Harrisburgh, Usa) (scala Ines 5). Il
surriscaldamento di un reattore, a seguito della rottura di una pompa nell’impianto di
raffreddamento, provoca la parziale fusione del nucleo rilasciando nell’atmosfera gas
radioattivi pari a 15mila terabequerel (TBq). Vengono evacuate 3.500 persone.

7 agosto 1979 – Tennessee (USA). La fuoriuscita di uranio arricchito da una


installazione nucleare segreta provoca la contaminazione di oltre 1.000 persone.
Vengono registrati nella popolazione valori di radioattività fino a cinque volte superiori
alla norma.

Agosto 1979 – Erwin (USA). Oltre 1.000 persone vengono contaminate a seguito di
una fuga radioattiva in un centro di ricerca nucleare, fino ad allora rimasto segreto, a
Erwin, negli Stati Uniti.

Marzo 1981 – Tsuruga (Giappone). 280 persone vengono contaminate a causa di una
fuga di residui radioattivi nella centrale di Tsuruga, in Giappone. Un mese dopo le
autorità comunicano che 45 operai sono stati esposti a radioattività nel corso delle
operazioni per la riparazione della centrale.

10
1982 USA. Nella centrale di Giuna, uno dei tubi del sistema refrigerante sì fessura e
scarica acqua bollente radioattiva.

1982 USA. Dopo l’incidente di Giuna si scoprono in altre sette centrali oggetti di
metallo dimenticati nelle condotti. Molti impianti sono così fermati perché ritenuti poco
sicuri.

Novembre 1983 – Sellafield (Gran Bretagna). Lo scarico di liquidi radioattivi nel Mare
d’Irlanda provoca la reazione di cittadini ed ecologisti, che sollecitano la chiusura della
centrale nucleare di Sellafield, in Gran Bretagna.

10 agosto 1985 – URSS. Un’esplosione devasta il sottomarino atomico sovietico


Shkotovo-22: muoiono dieci membri dell’equipaggio esposti alle radiazioni.

6 gennaio 1986 – Oklahoma (USA). Un operaio muore e altri 100 restano contaminati
a seguito di un incidente che si sviluppa in una centrale atomica in Oklahoma, negli
Stati Uniti.

26 aprile 1986 - Cernobyl (Ucraina) (scala Ines 7). L’incidente nucleare in assoluto più
grave di cui si abbia notizia. Il surriscaldamento provoca la fusione del nucleo del
reattore e l’esplosione del vapore radioattivo, che sotto forma di una nube pari a un
miliardo di miliardi di Bequerel si disperde nell’aria. Centinaia di migliaia di persone,
soprattutto nella vicina Bielorussia, sono costrette a lasciare i territori contaminati.
L’intera Europa viene esposta alla nube radioattiva e per milioni di cittadini europei
aumenta il rischio di contrarre tumori e leucemia. Non esistono ancora oggi dati
ufficialie definitivi sui decessi ricollegabili alla tragedia.

1986, 4 maggio (una settimana dopo il disastro di Chernobyl). Hamm-Uentrop,


Germania Ovest. Un esperimento in un impianto da 300 megawatt THRT-300 PBMR
(reattore a letto di sfere) nella Germania Ovest ha causato la fuoriuscita di materiale
radioattivo dopo che uno dei letti di sfere è stato immesso nel condotto utilizzato per
portare carburante al reattore. Il tentativo di rimuovere l’ostruzione creatasi ha
danneggiato il condotto e causato il rilascio di radionuclidi. Radiazioni sono state
misurate per circa due kilometri intorno al reattore.

6 ottobre 1986 – Oceano Atlantico. Il sottomarino K-219 affonda nell’Atlantico con 34


testate nucleari a bordo.

1989 Finlandia. Avaria nel sistema di controllo nella stazione di Olkiluoto.

1990 Germania. Infiltrazione di tritio nella stazione nucleare di Kruemmel.

11
1991 Finlandia. Spegnimento manuale dovuto ad un incendio nella stazione di
Olkiluoto.

1991 Germania. Incidente durante il rifornimento di carburante nella stazione di


Wuergassen.

Febbraio 1991 – Mihama (Giappone). La centrale riversa in mare 20 tonnellate di


acqua altamente radioattiva

24 marzo 1992 – San Pietroburgo (Russia). A seguito della perdita di pressione


nell’impianto di Sosnovy Bor nei pressi di San Pietroburgo, fuoriescono e si disperdono
in atmosfera iodio e gas radioattivi.
Novembre 1992 – Forbach (Francia). Un grave incidente nucleare causa la
contaminazione radioattiva di tre operai. I dirigenti dell’impianto vengono accusati
l’anno successivo di non aver approntato le misure di sicurezza previste.

1992 Germania. Avaria nel sistema di raffreddamento nella centrale di Brunsbuttel.

13 febbraio 1993 – Sellafield (Gran Bretagna). Fuga radioattiva nell’impianto di


riprocessamento di Sellafield. La densità massima di radionuclidi dello iodio consentita
viene superata di oltre tre volte.

17 febbraio 1993 - Barsebaeck (Danimarca). Uno dei reattori della centrale di


Barsebaeck viene temporaneamente fermato a causa della fuoriuscita accidentale di
vapore radioattivo.

Aprile 1993 – Siberia (Russia). Un incendio nel complesso chimico di Tomsk-7 colpisce
un serbatoio di uranio. Risultano contaminati circa 1.000 ettari di terreno. La nube
radioattiva si dirige verso zone disabitate.

23 marzo 1994 – Biblis (Germania). Centrale nucleare di Biblis: una falla nel circuito
primario di un reattore fa uscire liquido altamente contaminato.

28 giugno 1994 – Petropavlosk (Russia). Fuga di materiale radioattivo nella baia di


Seldevaia a causa della rottura di un deposito a Petropavlosk.

1995 Germania. L'Alta Corte tedesca decide che la licenza di attività concessa alla
stazione di Mülheim-Kärlich è illegale, a causa della mancata considerazione, in fase di
concessione, del rischio di terremoto nella zona.

Settembre 1995 – Kola (Mare di Barents). L’energia elettrica della centrale di Kola
viene staccata per morosità e vanno fuori uso i sistemi di raffreddamento. Incidente
12
solo sfiorato, grazie all’intervento del comandante della base.
Novembre 1995 – Cernobyl (Ucraina) (scala Ines 3). Un’avaria al sistema di
raffreddamento del reattore n.1 di Cernobyl causa un incidente nel quale la
radioattività si disperde e contamina gli operai impegnati nella manutenzione.
8 dicembre 1995 – Monju (Giappone). Due tonnellate di sodio liquido e altro materiale
radioattivo fuoriescono dal reattore nucleare prototipo di Monju nella prefettura di
Fukui a causa di un malfunzionamento al sistema di raffreddamento. L’impianto è
costituito da un reattore autofertilizzante a neutroni veloci FBR.

Febbraio 1996 – Dimitrovgrad (Federazione Russa). Un addetto causa la rottura della


valvola di sicurezza di uno dei reattori del centro di ricerche atomiche di Dimitrovgrad.
Fuoriesce una nube radioattiva contenente soprattutto radionuclidi di manganese.

1997 Germania. Un treno trasportante liquido nucleare deraglia di fronte alla stazione
di Kruemmel.

Marzo 1997 – Tokaimura (Giappone). Un incendio e un’esplosione nel reattore


nucleare nell’impianto di ritrattamento nucleare di Tokaimura contamina almeno 35
operai.

Giugno 1997 – Arzamas (Russia). Un incidente nel centro ricerche di Arzamas porta i
materiali radioattivi sull’orlo di una reazione a catena. Si sviluppa una nube radioattiva
a seguito della quale muore il responsabile dell’esperimento.
Luglio 1997 – La Hague (Francia). Il comune di Amburgo denuncia presenza di
radioattività nell’acqua scaricata nella Manica dall’impianto di trattamento francese di
La Hague. La Francia smentisce, ma il presidente della Commissione di controllo si
dimette.

Settembre 1997 – Urali (Russia). Sugli Urali si scontrano un trattore e un camion che
trasporta isotopi radioattivi. Da due container fuoriesce liquido pericoloso contenente
iridio 192 e cobalto 60. Nell’area la radioattività sviluppata è 25 volte superiore al
limite consentito.

1 maggio 1998 – Catena delle Alpi. Le autorità di controllo francesi scoprono elevati
livelli di contaminazione da cesio 137 sulle Alpi, causati dal passaggio di rottami
ferrosi provenienti dall’Europa dell’Est.

1999, 8 Gennaio, Francia. Centrale di Cruas Meysse, 65 persone evacuate dopo che si
sono accese le luci d’allarme radioattivo.

1999, 11 Marzo, Francia. Centrale del Tricastin, un contaminato.

1999, 16 Giugno, Russia. Centrale di Seversk, 2 contaminati per fuga radioattiva.

13
1999, 23 Giugno, Ucraina. Centrale di Rivno, principio incendio.

1999, 4 Luglio, Ucraina. Centrale di Zaporozhie (Ucraina), bloccato un reattore per


precauzione.

1999, 12 Luglio, Giappone. Centrale Tsuruga, bloccato reattore per una perdita acqua.

1999, 17 Luglio, Ucraina. Centrale di Cernobyl, 3 operai contaminati.

30 settembre 1999 - Tokaimura (Giappone) (scala Ines 4). Un incidente in una


fabbrica di combustibile nucleare attiva una reazione a catena incontrollata. Viene
accertato che si tratta di un errore umano: due operai hanno trattato materiali
radioattivi in contenitori non idonei. Tre persone muoiono all’istante, mentre altre 439,
di cui 119 in modo grave, vengono esposte alle radiazioni. Vengono ricoverati in 600
ed evacuati 320mila abitanti della zona.

1999, 2 Ottobre, Ucraina. Centrale di Khmelitskaya, blocco del reattore per


malfunzionamento.
4 ottobre 1999 – Wolsong (Corea del Sud). Una fuoriuscita di acqua pesante durante
lavori di manutenzione della Centrale di Wolsong causa l’esposizione alle radiazioni di
22 operai impiegati presso l’impianto.
5 ottobre 1999 – Centrale di Loviisa (Finlandia). Viene segnalata una perdita di
idrogeno nell’impianto di Loviisa, sulla costa Finlandese. Secondo i tecnici della
centrale c’è stato un pericolo di incendio e perdite. La situazione, secondo gli addetti,
è rimasta comunque sotto controllo.
8 ottobre 1999 - Rokkasho (Giappone). Una piccola quantità di materiale radioattivo
fuoriesce da un deposito di scorie a Rokkasho, nella prefettura giapponese di Aomori.
Le radiazioni provengono da due fusti arrivati dalla centrale nucleare di Ekushima.

20 ottobre 1999 – Superphenix (Francia). Un incidente tecnico ritarda lo


smantellamento del reattore a neutroni rapidi Superphenix di Creys-Malville (Isere),
nel Sud-Ovest della Francia. Nell’operazione di scarico del reattore un inconveniente
tecnico a una puleggia per l’estrazione delle cartucce di combustibile arresta la fase di
scarico del materiale radioattivo.

18 novembre 1999 – Torness (Scozia). Un Tornado della Raf in esercitazione precipita


in mare di fronte alla centrale nucleare di Torness in Scozia a meno di ottocento metri
dall’impianto. Un grave incidente è sfiorato per un soffio.

1999, 27 ottobre, USA. "I bambini statunitensi residenti vicino le centrali nucleari di
New York, New Jersey e Florida hanno nei denti un "radioisotopo" (lo stronzio 90) che
li espone ad un rischio tumore molto alto". Così Ernest Sternglass, professore di
radiologia all'università di Pittsburgh ha esordito nell'ultima conferenza stampa del
progetto no-profit di "radioprotezione e salute pubblica". Lo sconcertante risultato è
14
stato ottenuto dai ricercatori statunitensi che hanno analizzato 515 bambini residenti
negli Stati di New York, New Jersey e Florida. I livelli di radioattività rilevata nei
campioni, raccolti dal 1979 al 1992, erano molto vicini a quelli osservati a metà degli
anni '50 quando Stati Uniti e Unione Sovietica, in piena guerra fredda, si dilettavano
negli esperimenti con le armi invisibili. Secondo i responsabili del progetto i livelli di
radioattività dovevano invece essere scesi intorno allo zero. "Se gli esperimenti
nucleari sia di superficie, sia sotterranei sono effettivamente terminati, i primi sospetti
cadono sui reattori nucleari e sui relativi incidenti", ha detto Sternglass, che ha
aggiunto: "II mondo è troppo piccolo per gli incidenti nucleari". I responsabili del
progetto attribuiscono parte di questa radioattività al disastro avvenuto nel 1979 a
Three Mile Island e a quello di Chernobyl nel 1986. Ci sono documenti federali che
testimoniano la fuga nucleare dal reattore di Suffolk (New York) nei primi anni '80.

13 dicembre 1999 – Zaporozhe (Ucraina). Il primo dei sei reattori nucleari della
centrale ucraina di Zaporozhe viene fermato per il malfunzionamento dei uno dei
segnalatori di eccessiva pressione.

5 gennaio 2000 – Blayais (Francia) (scala Ines 2). Una tempesta provoca un incidente
alla centrale di Blayais, nella Gironda, dove due dei quattro reattori vengono fermati.
L’acqua invade alcuni locali della centrale: danneggiati pompe e circuiti importanti

27 gennaio 2000 – Giappone. Un incidente a una installazione per il riprocessamento


dell’uranio in Giappone provoca livelli di radiazione 15 volte superiori alla norma in un
raggio di circa 1,2 miglia. Funzionari locali segnalano che almeno 21 persone sono
state esposte alle radiazioni.
15 febbraio 2000 – Indian Point (USA). Una piccola quantità di vapore radioattivo
fuoriesce dal reattore Indian Point 2 vicino alla cittadina di Buchanan sul fiume
Hudson, località a circa 70 chilometri da New York. La perdita di gas radioattivo
costringe la società che gestisce l’impianto a chiudere la centrale e a dichiarare lo
stato di allerta. La perdita è di circa mezzo metro cubo di vapori radioattivi.

2000, 16 giugno. Germania. Gradualmente, ma senza esitazioni, la Germania metterà


al bando l'energia nucleare. Una dopo l'altra, nell'arco di 32 anni, le 19 centrali
nucleari tuttora attive sul suolo tedesco saranno chiuse. Sui tempi dello
smantellamento si è raggiunto un compromesso: il governo chiedeva 30 anni, gli
industriali 35, se ne impiegheranno 32 per ogni stabilimento. Il primo che chiuderà
sarà il più vecchio: la centrale di Obrigheim, aperta nel 1968, si spegnerà nel 2001.
L'ultima, invece, nel 2021, sarà quella di Neckarwestheim-II, nel Baden-
Wuerttemberg, che produce 1.269 Megawatt. Inoltre entro il luglio 2005 sarà proibito
il trattamento delle scorie nucleari. Al momento le centrali nucleari tedesche
producono il 33,5 per cento del fabbisogno energetico nazionale.

12 agosto del 2000 RUSSIA : il sommergibile nucleare russo Kursk affondò durante
una manovra militare 1a seguito di una esplosione. Alla prima esplosione ne seguirono
altre, percepite sia da navi militari russe coinvolte nella stessa operazione che da un
sommergibile statunitense, nei paraggi per "spiare" l'esercitazione. Persero la vita tutti
i 118 marinai a bordo, abbandonati nel relitto a 110 metri di profondità nel Mare di
Barents, non lontano dalle coste norvegesi. Un anno dopo una compagnia olandese
15
recuperò il relitto e lo trasportò in una officina militare nel porto di Murmansk, nella
penisola di Kola, per essere smantellato. I due reattori nucleari del sommergibile
(miracolosamente intatti dopo le esplosioni) furono sistemati in un deposito all'aperto,

2001 Germania. Esplosione di una parte dell'impianto di Brunsbuettel.

10 aprile 2003 – Paks (Ungheria) (scala Ines 3). L’unità numero 2 del sito nucleare di
Paks (costituito da quattro reattori è l’unico in Ungheria a 115 chilometri da Budapest)
subisce il surriscaldamento e la distruzione di trenta barre di combustibile altamente
radioattive. Solo un complesso intervento di raffreddamento scongiura il pericolo
diun’esplosione nucleare, limitata ma incontrollata con gravi conseguenze per l’area
intorno a Paks.

17 ottobre 2003 – Arcipelago de La Maddalena (Italia). Sfiorato incidente nucleare: il


sottomarino americano Hartford s’incaglia nella Secca dei Monaci a poche miglia dalla
base di La Maddalena dove solo l’abilità del comandante riesce a portare in porto il
mezzo avariato. Il licenziamento di alcuni militari induce a pensare che il rischio corso
non sia stato risibile.

9 agosto 2004 – Mihama (Giappone). Nel reattore numero 3 nell’impianto di Mihama,


350 chilometri a ovest di Tokyo, una falla provoca la fuoriuscita di vapore ad alta
pressione che raggiunge i 270 gradi provoca quattro morti tra gli operai. Altri sette
lavoratori vengono ricoverati in fin di vita. E’ l’incidente più tragico nella storia
nucleare del Giappone. La centrale viene chiusa.

9 agosto 2004 – Shimane (Giappone). Scoppia un incendio nel settore di smaltimento


delle scorie in una centrale nella prefettura di Shimane.

9 agosto 2004 – Ekushima-Daini (Giappone). L’impianto viene fermato per una perdita
d’acqua dal generatore.

Aprile 2005 – Sellafield (Gran Bretagna). Viene denunciata la fuoriuscita di oltre


83mila litri di liquido radioattivo in 10 mesi a causa di una crepatura nelle condotte e
di una serie di errori tecnici.

Maggio 2006 – Laboratori Enea di Casaccia (Italia). Fuoriuscita di plutonio, ammessa


solo quattro mesi dopo, che ha contaminato sei persone addette allo smantellamento
degli impianti.

Maggio 2006 – Mihama (Giappone). Ennesimo incidente con fuga di 400 litri di acqua
radioattiva nella ex centrale nucleare di Mihama.

26 luglio 2006 – Oskarshamn (Svezia) (scala Ines 2). Corto circuito nell’impianto
16
elettrico della centrale a 250 chilometri a sud di Stoccolma per cui due dei quattro
generatori di riserva non sono stati in grado di accendersi. Vengono testate tutte le
centrali nucleari del Paese e quella di Forsmark viene spenta.

7 ottobre 2006 – Kozlodui (Bulgaria). Viene intercettato un livello di radioattività venti


volte superiore ai limiti consentiti e le verifiche portano a scoprire una falla in una
tubazione ad alta pressione. La centrale, che sorge nei pressi del Danubio, scampa a
una gravissima avaria. Secondo la stampa locale la direzione cerca di nascondere
l’accaduto e di minimizzarlo nel rapporto all’Agenzia nazionale dell’Energia Atomica

28 giugno 2007 – Kruemmel (Germania). Scoppia un incendio nella centrale nucleare


di Krummel, nel nord della Germania vicino ad Amburgo. Le fiamme raggiungono la
struttura che ospita il reattore e si rende necessario fermare l’attività dell’impianto. In
pochi mesi si verificano avarie anche nelle centrali di Forsmark, Ringhals e
Brunsbuttel.Secondo il rapporto 2006 del ministero federale dell’Ambiente, l’impianto
di Kruemmel è il più soggetto a piccoli incidenti tra le 17 centrali. Stando ai piani di
uscita dal nucleare, fissati in una legge del 2002, il reattore dovrebbe essere spento al
più tardi nel 2015.

16 luglio 2007 – Kashiwazaki (Giappone). La centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa,


la più grande del mondo che fornisce elettricità a 20 milioni di abitanti, viene chiusa in
seguito ai danneggiamenti provocati dal terremoto. L’Agenzia di controllo delle attività
nucleari giapponesi ammette una serie di fughe radioattive dall’impianto, ma precisa
che si tratta di iodio fuoriuscito dal una valvola di scarico. Il direttore generale
dell’AIEA, Mohammed El Baradei, dice che il sisma: “è stato più forte di quello per cui
la centrale era stata progettata”. Il terremoto provoca un grosso incendio in un
trasformatore elettrico, la fuoriuscita di 1.200 litri di acqua radioattiva che si riversano
nel Mar del Giappone e una cinquantina di altri incidenti. Si teme che la faglia sismica
attiva passi proprio sotto la centrale.

4 GIUGNO 2008 - Krsko ( Slovenia) Alle ore 17.38 ora italiana il sistema d’allerta
dell’Ecurie (European Community Urgent Radiological Information Exchange) ha
ricevuto un’informativa dalla Slovenia su un incidente alla centrale nucleare di Krsko,
130 km in linea d’aria da Trieste. La comunicazione è stata trasmessa a tutti i 27 Stati
membri dell’Unione
Le prime notizie sembrano relativamente rassicuranti: pare non via sia stata una
fuoriuscita di sostanze radioattive dalla centrale. Sono state attivate le procedure di
spegnimento del reattore, dopodiché sarà possibile, secondo un portavoce della Nek,
la società che gestisce la centrale, verificare le cause dell’incidente.Quello che non è
rassicurante è il silenzio informativo delle tv: praticamente su tutte le principali
testate sul web la notizia campeggiava giustamente in prima pagina, ma in tv niente,
niente alla lettera. Nessun programma è stato interrotto, nessuno ha pensato di aprire
una finestra informativa. Neppure Emilio Fede che, quando non fa il propagandista,
come giornalista sa il fatto suo e di solito su avvenimenti del genere ci si butta a
pesce, bruciando spesso la concorrenza con ottime dirette. Eppure la notizia era
ghiotta, ghiottissima, senonaltro in termini di ascolti. Ma in tv sono rimasti tutti zitti.
Sarà forse perché il governo Berlusconi ha deciso di rilanciare il nucleare in grande
stile, e questa notizia sarebbe stata una grandissima “seccatura”?
Del resto non è la prima volta che la centrale slovena di Krsko è al centro di polemiche
17
per la sua pericolosità: già nel 2005 la parlamentare dei verdi Luana Zanella aveva
presentato una interrogazione piuttosto inquietante. Le conseguenze in caso di fall-out
radioattivo alla centrale di Krsko sarebbero drammatiche: la nube radioattiva potrebbe
raggiungere Trieste in sole due ore e, complessivamente, sarebbero colpite circa 30
milioni di persone di cui circa 5 milioni a rischio di vita immediato (dati forniti
dall’associazione “Amici della Terra”).

07-07-2008 PARIGI - L'Autorità per la sicurezza nucleare francese ha chiesto in


mattinata a Socatri, società satellite del colosso energetico Areva, di sospendere
l'attività del suo sito di trattamento nella centrale nucleare di Tricastin, nel sud della
Francia, e di prendere "misure
immediate di messa in sicurezza". Dagli impianti di Socatri, a Tricastin, si era
verificata lunedì scorso una fuoriuscita di acque contenenti uranio, con parziale
riversamento nei fiumi circostanti.
TIMORI ECOLOGISTI MA AUTORITA' RASSICURANO - DOPO INCIDENTE AREVA
SOTTO ACCUSA
Mentre l'Autorità per la sicurezza nucleare (Asn) diffondeva messaggi rassicuranti, gia'
nei giorni scorsi le associazioni ambientaliste francesi erano sul piede di guerra dopo
la fuoriuscita accidentale di acque di scarico contenenti uranio dalla centrale nucleare
di Tricastin
in due fiumi vicini. L' associazione ecologista 'Uscire dal nucleare' accusa Areva,
azienda proprietaria del sito, "di aver trattenuto deliberatamente informazioni e di
fatto, aver messo volontariamente in pericolo la popolazione", e ha annunciato una
manifestazione sabato
prossimo a Parigi. Parla invece di "dimostrazione che il nucleare non è un'energia
pulita" Greenpeace, che aggiunge: "Nicolas Sarkozy chiaramente omette di precisare
questo genere di 'dettagli' quando annuncia in pompa magna il lancio di una nuova
centrale Epr, per cui
Tricastin è uno dei siti possibili". Reazioni negative anche dalla Commissione di ricerca
e d'informazione indipendente sulla radioattività, che ha annunciato che sporgerà
denuncia contro le due società filiali di Areva responsabili del sito di Tricastin, Areva
Cn e Socatri, rispettivametne per "la sepoltura di più di 700 tonnellate di scorie" e per
"scarichi radioattivi nell'ambiente". Da parte loro, i responsabili istituzionali mandano
invece messaggi rassicuranti. L'Asn ha fatto sapere che i rilievi effettuati nella falda
acquifera, in tre pozzi di pompaggio appartenenti a privati e nei corsi d'acqua in cui si
sono riversate le acque all'uranio non hanno riscontrato "alcun elemento anormale".
Anche i tassi di radioattività rilevati nella zona,
afferma sempre l'Asn, risultano da una serie di verifiche "in costante diminuzione da
ieri sera".
L'INCIDENTE
Sono state mantenute per tutta la notte di martedi' le misure di sicurezza
precauzionali nei comuni intorno alla centrale nucleare di Tricastin dopo che, durante il
lavaggio di una cisterna, parte di 30 metri cubi d'acqua usata, contenente 12 grammi
di uranio per litro, era accidentalmente finita in due fiumi vicini. Divieto di attività
nautiche, bagno e pesca lungo il Gauffiere e l'Auzon, blocco della distribuzione di
acqua potabile e dei prelievi privati dai due fiumi, oltre che dell'irrigazione dei campi
nelle aree interessate dalla fuoriuscita. La Commissione di ricerca e d'informazione
indipendente sulla radioattività (Criirad) aveva denunciato la "mancanza di affidabilità"
della centrale di Tricastin, spiegando che "il rischio sanitario è effettivamente lieve, ma
questo incidente, non trascurabile, giunge in seguito a un numero crescente di altri
incidenti, che mostrano un degrado della gestione delle scorie su un sito destinato
invece a svilupparsi". Criticato anche il modo di dare informazioni sull'accaduto:
18
"l'utilizzo dell'unità di misura della massa (il grammo) - ha aggiunto il Criirad - invece
di quella della radioattività (il becquerel) non rende conto dell'ampiezza della fuga". La
perdita, conclude la commissione, avrebbe riversato nei fiumi "uno scarico più di 100
volte superiore al limite annuale". Si è fatta sentire anche l'organizzazione 'Uscire dal
nucleare', secondo la quale "é impossibile che una tale fuga, contenente uranio, non
abbia conseguenze importanti sull'ambiente e sulla salute delle persone".

11-07-2008 INCENDIO NELLA CENTRALE NUCLEARE RINGHALS 11-07-2008


STOCCOLMA- Un incendio si è verificato oggi sul tetto di una turbina nella centrale
nucleare di Ringhals, situata a 60 chilometri da Goteborg, nella Svezia occidentale.
Secondo i responsabili dell'impianto, l'incendio è stato rapidamente spento senza che
il reattore potesse costituire in alcun momento una vera minaccia."La nostra equipe di
pompieri è riuscita a spegnere le fiamme in pochi minuti" ha dichiarato Gosta Larsen,
portavoce della centrale. L'incendio è stato provocato dagli operai che lavoravano con
alcune torce sul tetto dell'edificio e che hanno involontariamente dato fuoco allo
stesso. "Non c'é stato niente di drammatico", ha aggiunto Larsen, riconoscendo però
che una fitta nube di fumo ha invaso il sistema di ventilazione della turbina, facendo
scattare gli allarmi anti-incendioesterni che hanno provocato l'arrivo immediato di
altre squadre di pompieri locali.La centrale nucleare di Ringhals possiede quattro
reattori e produce il 20% circa dell'elettricità consumata in Svezia.

16-07-2008 FALDA CONTAMINATA NEI PRESSI DELLA CENTRALE DI TRICASTIN


10 giorni dopo la fuoriuscita da un impianto di acque usate contenenti 8,2 grammi al
litro di uranio naturale. Il problema stavolta non sono però le acque auperficiali dei
fiumi Gaffiere e Lauzon, in cui secondo i dati dell'Istituto di radioprotezione e sicurezza
nucleare (Irsn) c'é una "diminuzione regolare del livello di uranio", ma 4 punti di
prelievo d'acqua in
profondità, falde freatiche e pozzi privati, in cui la concentrazione di uranio supera la
soglia massima fissata dall'Organizzazione mondiale della sanità di 15 microgrammi
per litro.

18/07/2008Fuoriuscite di acque contaminate 18-07-2008 Fuoriuscite di acque


contaminate da elementi radioattivi, "senza impatto sull'ambiente", sono state
registrate in un impianto della Areva a Romans-sur-Isere, nel dipartimento della
Drome, nel sud-est della Francia. Lo ha reso noto stamane l'Autorithy francese per la
sicurezza nucleare.
21/07/2008 Francia, nuova fuga radioattiva: 15 operai contaminati 21-07-
2008Quindici operai dell'impianto nucleare di Saint Alban, nella regione dell'Isere (sud
della Francia), sono stati contaminati dalla fuoriuscita di liquido radioattivo. Lo
riferisce Electricité de France (Edf), l'azienda elettrica francese. «Gli operai sono stati
leggermente contaminati nel corso di un intervento di manutenzione su un cantiere
dell'unità produttiva numero due», ha indicato un responsabile della direzione.
L'incidente non è stato classificato dall'Agenzia di sicurezza nucleare.

23/07/2008NUCLEARE: FRANCIA, 100 OPERAI LEGGERMENTE CONTAMINATI 23-07-


2008 PARIGI - Cento operai della centrale nucleare del Tricastin, dove alcuni giorni fa
c'era stata una fuga di materiale radioattivo, sono stati contaminati ''leggermente''
oggi da elementi fuorusciti da una
tubatura nel reattore numero 4, fermo per manutenzione. Lo ha reso noto la direzione
19
di EDF.

29/07/2008 allarme a Tricastin 29-07-2008 GRENOBLE Nuovo allarme alla centrale


nucleare di Tricastin a 40 chilometri da Avignone, nel sud della Francia. Un centinaio
di impiegati sono stati sgomberati dall’impianto a causa dell’allarme lanciato dopo una
nuova fuoruscita di polvere radioattiva dal reattore No4.

02/08/2008 Nucleare: forse fuga da nave Usa 02-08-2008Acqua potenzialmente


radioattiva puo' essere fuoriuscita da un sommergibile nucleare americano in
navigazione nel Pacifico per mesi.Lo ha reso noto in serata la CNN, riportando fondi
ufficiali della Marina. La perdita e' stata scoperta mentre il sommergibile nucleare, il
Houston (che aveva navigato tra Guam, le Hawaii ed il Giappone), era in un porto
delle Hawaii per la manutenzione.

06/08/2008 incidente in francia a tricastin 06-08-2008 Tricastin, nel sud della Francia,
fa parlare di sé quest'estate per un incidente, anzi un'anomalia: a luglio - ma si è
saputo solo oggi - ci sarebbero state troppe emissioni di scorie di carbonio 14 alla
fabbrica Socatri (Areva)
sul sito in cui già quattro volte è scattato l'allarme. Lo ha annunciato l'ASN, Autorità di
sicurezza nucleare. Si tratterebbe, in realtà, della prima anomalia in ordine temporale,
essendo stata
appurata il 4 luglio, durante il trattamento delle scorie. In quella fase, stando all'ASN,
ci sarebbe stato "un superamento, per il mese di giugno, del limite di rifiuti gassosi
mensili di carbonio 14".

21/08/2008 Pierrelatte, fuoriuscita di uranio PARIGI, 23 AGO - Una piccola fuoriuscita


di uranio e' stata scoperta due giorni fa nei pressi della centrale nucleare di
Pierrelatte, nel sud della Francia. La fuoriuscita e' stata rilevata da alcuni operai a
lavoro su una canalizzazione interrata delle reti di acque della societa' Comurhex che
non era piu' utilizzata. La prefettura del dipartimento Drome ha parlato di ''un impatto
ambientale marginale'', dopo una ispezione dei tecnici dell' authority per la sicurezza
nucleare.

24/08/2008incidente nucleare a Vandellos SpagnaMADRID, 24 AGO - L'impianto


nucleare Vandellos II in Catalogna, nel nord-est della Spagna, e' stato fermato per un
incendio, che e' stato domato. Secondo le autorita' spagnole 'alle 08:49 un incendio e'
divampato nel generatore elettrico, e alle 10:30 e' stato completamente spento. Tutti i
sistemi di sicurezza dell'impianto hanno funzionato come previsto, e ora la centrale e'
ferma e in condizioni stabili'. L'impianto e' stato costruito nel 1980, la sua
autorizzazione scade nel 2010.

26/08/2008 Fleurus, Fuga radioattiva verificatasi in un istituto che produce


radioisotopi per uso medico a Fleurus, località ad una cinquantina di chilometri a sud
di Bruxelles, nella zona di Charleroi. L'incidente risale allo scorso fine settimana, ma
solo ora le autorità competenti hanno deciso di avvertire la popolazione. Per le vie
della cittadina di Fleurus - circa 20 mila abitanti -, per iniziativa del sindaco, auto della
polizia con altoparlanti hanno diffuso appelli alla prudenza, raccomandando agli
20
abitanti, che vivono entro un raggio di cinque chilometri dal luogo dove è avvenuta la
fuga, di non consumare la frutta e la verdura dei loro giardini, né di bere l'acqua
piovana o il latte delle loro fattorie fino ad un nuovo ordine. , l'incidente era stato
classificato al livello 3 (guasto grave) della scala internazionale Ines, che comprende 7
livelli

24/09/2008 CHERBOURG (F) - Un incidente nucleare di "livello 1" su una scala


internazionale da 0 a 7, con un "versamento di materiale", è avvenuto all'interno di un
impianto per il riprocessamento del combustibile atomico a La Hague, nella regione
della Normandia, nel nord-ovest della Francia. Lo rende noto il gruppo nucleare Areva
che gestisce l'impianto, aggiungendo che l'incidente "non ha avuto alcuna
conseguenza sul personale né sull'ambiente".
L'incidente, fa sapere l'Areva, è avvenuto il 24 settembre scorso. comunicato
il 10/10/2008
La società in un comunicato scrive che l'incidente è "accaduto durante il riempimento
di un contenitore di plutonio" ed è consistito nello "straripamento del contenitore". "Il
materiale (fuoriuscito) è rimasto confinato all'interno del perimetro all'interno del
quale si svolgeva l'operazione. I lavori di riempimento è stata interrotta e il materiale
(fuoriuscito) è stato recuperato", scrive Areva.
Si tratta del quarto incidente di livello 1 registrato nello stesso stabilimento dall'inizio
del 2008.

06/11/2009 PARIGI, 6 NOV - Un incidente si e' verificato nella centrale


nucleare francese di Tricastin, durante la ricarica di una parte delle barre di uranio.
Le operazioni di manutenzione al reattore numero 2 della centrale sono state quindi
sospese. Il gruppo Edf spiega che l'edificio che ospita il reattore 'e' stato bloccato per
motivi di prevenzione e e' stata disposta una vigilanza continua. La direzione della
centrale propone di classificare l'evento al livello 1' su una scala da 0 a 7.

22 nov 2009. Washington, - Una fuga radioattiva nella famigerata centrale nucleare
di Three Mile Islan, teatro nel 1979 del peggiore incidente negli Usa, ha esposto 20
dipendenti a un "basso livello" di contaminazione. Lo riferisce il sito web del New York
Daily News secondo cui l'operaio piu' colpito ha ricevuto una dose di 16 millirem,
mentre il limite annuo non considerato pericoloso e' pari a 2.000 millirem. L'incidente
si e' verificato alla 16 locali di sabato nel primo reattore.
Alcuni lavoratori stavano tagliando delle condutture nell'impianto in Pennsylvania e'
risuonato l'allarme facendo evacuare i 150 lavoratori presenti. All'esterno dell'impianto
non si e' registrata al momento alcuna contaminazione. Il 29 marzo 1979 la parziale
fusione del nocciolo del secondo reattore causo' la fuoriuscita di 13 milioni di curie che
pero' non causarono alcuna vittima. L'incidente blocco' la costruzione di nuove centrali
negli Usa

29 nov 2009 Kaiga ( INDIA),


Le autorità indiane hanno aperto un’indagine sulla fuoriuscita di una sostanza
radioattiva nell’acqua potabile in un impianto di energia nucleare nel sud del paese. In
particolare si sta cercando di capire come un perdita di tritio che ha inquinato l’acqua
potabile, si sia potuta verificare nell’impianto di Kaiga (450 km da Bangalore), dopo
che almeno 55 operai hanno dovuto essere trattati in ospedale per eccessiva
esposizione alle radiazioni. L’impianto di Kaiga è considerato ad “alta sicurezza” e le
21
autorità indiane pensano che la perdita potrebbe essere stata “causata
deliberatamente”. La fuoriuscita di materiale radioattivo, hanno specificato gli
inquirenti, non ha interessato né l’ambiente né la popolazione della zona.

27 agosto 2010 Aleksandrovsk, RUSSIA Secondo il Barents Observer, ci sarebbe


un aumento del livello di radiazioni dopo l'incendio che si è sviluppato in un cantiere
navale russo nella penisola di Kola implicato nella demolizione di materiale militare
nucleare e rifiuti radioattivi. I norvegesi lamentano il fatto di non essere stati avvisati
dai russi dell'incidente che è scoppiato il 27 agosto nel cantiere 10 in Aleksandrovsk,
precedentemente conosciuto come Polyarny, e che ci sono volute circa due ore per
domare l'incendio, almeno a leggere quel che scrive il giornale Novaya Gazeta. Non ci
sarebbero feriti, ma nessuno sa quali danni siano stati fatti dal fuoco che ha distrutto
terminal di arrivo dei fusti radioattivi destinati allo smaltimento.

25 ottobre 2010 USA FIUME Mohawk.


Il Department of environmental conservation (Dec) Usa ha reso noto che ad ottobre
almeno 640 galloni di acque reflue contaminate fuoriuscite dal Knolls atomic power
laboratory sono finite attraverso uno scarico nel fiume Mohawk. L'acqua contaminata
conteneva cesio 137, stronzio 90, uranio e plutonio e il Dec ha spiegato che è finita
nel fiume per lo straripamento di un canale sotterraneo drenante.
Fonte: http://www.ambienteesalute.com/2008/06/elenco-incidenti-nucleari-di-cui-si-
ha.html

Dunque, il punto è, che come ogni cosa creata dall'uomo, anke le centrali nucleari
hanno un margine di errore. Ma in questo caso, tale margine diventa piuttosto alto,
dato che in ballo c'è la nostra vita. Ed è triste pensare che il business e la ricchezza di
pochi, valgano molto più della sicurezza di tanti...
Siete sicuri di voler entrare a far parte di questa lista nera?

L’ultimo quesito, quello sul legittimo impedimento punta ad abrogare l’istituto


giuridico che permette all’imputato in un processo di giustificare, in alcuni casi, la
propria assenza in aula. In pratica permette ai ministri e al presidente del consiglio di
non presentarsi in tribunale se indagati per reati comuni.
Allego testo:

• “Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonché l’articolo


1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante “disposizioni in materia di
impedimento a comparire in udienza?”.

Se volete che Berlusconi e tutti gli altri ministri, abbiano gli stessi doveri di ogni altri
cittadino dello stato italiano, senza godere di privilegi di questo tipo, dovete votare
ancora una volta SI.

Se siete in possesso di questo opuscolo avete pieno diritto, anzi siete invitati a
fotocopiarlo, scannerizzarlo e divulgarlo in qualsiasi modo voi vogliate.
Grazie per l’attenzione concessa.

22
23

Potrebbero piacerti anche