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* Guittone d’Arezzo, introduce per primo nella poesia italiana anche la riflessione morale, politico e religiosa.
rifiuto dell’amore cortese.
* Manoscritto Chigiano L VIII 305, sancisce un passaggio epocale. Si apre con un gruppo di poeti che nei
manoscritti più antichi erano assenti. Inaugura una nuova stagione della poesia italiana. Presenza della VN e
delle canzoni dantesche significativa perché avranno un ruolo decisivo per lo sviluppo della poesia del
trecento.
* Il dolce stil novo, NO movimento letterario, ma gruppo eterogeneo
* Guido Giunizzelli, PADRE del dolce stil novo.
“Io voglio del ver la mia donna laudare” (superiorità della nobiltà interiore su quella di sangue) – “Al cor
gentile rempaira sempre amore” (manifesto dello Stilnovo).
* Guido Cavalcanti. Dante gli dedica la Vita Nova, e lo definisce il suo primo amico. Rottura. Incapacità del
poeta di descrivere il fenomeno al quale assiste.
“Chi è questa che ven che ogni uomo la mira” (trasferire il discorso dall’esterno all’interno, gli stati d’animo
del poeta. Il fulcro è l’interiorità del poeta.
“Donna me prega” (sancisce la separazione tra ragione e amore. È questo il punto sul quale Dante e
Cavalcanti sono più distanti)
“Perch’io no spero” (è costruito come un testamento, il poeta si rivolge alla propria anima pregandola di
onorare la donna quando si troverà in sua presenza)
* Il Trecento. Sintesi della tradizione letteraria del Duecento, e insieme un suo superamento. La VN determina
un distacco dalla tradizionale concezione dell’amore e del ruolo della lirica.
* Dante
* Petrarca
* Boccaccio