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Il Toro è lo schema principale che la natura utilizza su ogni scala. Sistemi organizzati come questo, permettono
lo sviluppo dell’universo. Il sistema legato alla struttura toroidale è infatti un sistema in equilibrio che
ritroviamo ovunque in natura: nella sezione di una mela o di una arancia, in un uragano, nel campo
magnetico terrestre e nelle sue dinamiche atmosferiche, nella superficie solare, intorno all’essere umano,
intorno ad una galassia e persino intorno all’atomo. L’universo, ovunque si guardi, ha sviluppato un solo
progetto, creare tori!
Il toro è il respiro dell’universo che trova stabilità nell’equilibrio vettoriale; un campo di forze in 3D
perfettamente bilanciato, con 12 linee (guarda caso 12 sono i meridiani sia nell’uomo che nel pianeta Terra)
uguali di energia che irradiano verso l’esterno e che gli antichi conoscevano molto bene. Un sistema semplice
formato quindi da un cristallo contenente 64 tetraedri all’interno dell’equilibrio vettoriale iscritto in un toro.
64 sono i codoni che codificano il DNA umano, l’antico sistema di saggezza antico cinese I-Ching si basa su 64
esagrammi così come l’albero della vita della cabala ebraica crea la stessa struttura.
Questo meccanismo consente di attingere alla cosiddetta energia di punto zero, radiante o libera. L’energia
sottile a cui si fa riferimento, come nel caso dei meridiani umani, non è di natura elettrica, ma può indurre
campi e correnti elettriche per via delle sue proprietà magnetiche. Questa energia conosciuta come “chi” dai
cinesi o “prana” è la manifestazione della forza vitale che anima i sistemi viventi ed è di natura entropica
negativa; spinge cioè gli organismi verso un maggior ordine ed un più stabile equilibrio energetico “cellulare”.
Quando ad esempio il flusso dell’energia vitale verso un determinato organo è deficitaria o squilibrata, si
verificano fenomeni di disorganizzazione cellulare.
La struttura toroidale quindi partendo dal punto di connessione centrale con questa energia permette che il
flusso salga verso l’alto in spirale destrogira e raggiunto l’apice del toro ridiscenda verso il basso al fine di
tornare al punto zero e riprendere il ciclo. Come abbiamo visto avviene in tutti i sistemi universali. Qualsiasi
sia il disturbo a questo ciclo genera una defezione, quindi l’energia non completa il ciclo e si disperde altrove
nello spazio multidimensionale. Nell’essere umano ad esempio parte dalle gonadi, chakra swadhisthana, sale
verso il cuore chakra anahata per poi raggiungere la ghiandola pituitaria o epifisi (terzo occhio) e dal chakra
della corona poi ridiscendere per ristabilire il ciclo. Questa è ciò che viene chiamata respirazione
trasmutatoria che si pratica in Meditazione. Rappresenta un ciclo non dispersivo di energie, che i popoli
antichi conoscevano molto bene, nel quale l’energia si accumula permettendo il salto di ottava quantico
energetico. La respirazione è a tutti gli effetti il portale di connessione col nostro lato sottile, infatti è l’unica
azione dell’organismo ad avere una duplice valenza sia autonoma che vegetativa.
Il respiro possiamo controllarlo, amplificando o diminuendo gli atti di ispirazione e espirazione, ma possiamo
lasciare anche che sia il sistema nervoso vegetativo ad occuparsene, cosa che non accade ad esempio col
cuore o l’intestino. L’essere umano ha quasi del tutto dimenticato queste incredibili conoscenze molto
antiche ed infatti non completando più il ciclo crea un errore che lo porterà alla fine dei tempi. Per
interrompere un armonia c’è bisogno di una disarmonia dalla quale bisogna essere attratti e indotti
dall’inganno all’errore. La disarmonia è L’EGO che ci trae in inganno facendoci cadere. Non a caso quando
seguiamo l’ego, in uno scatto d’ira ad esempio, non respiriamo più, entriamo in apnea e disperdiamo energia
non permettendo la chiusura del ciclo, oppure quando facciamo l’amore o sesso, avviene la stessa cosa e così
via. Portate sempre attenzione al vostro respiro, non lasciatevi sedurre dal Male Disarmonico, siate presenti
il più possibile, aiutatevi con la meditazione e soprattutto chiudete il CICLO del TORO!
Fonte: kricio.com
Qui è raffigurato un campo elettromagnetico toroidale che sorge dal cuore, con un campo toroidale più
piccolo al suo interno, ed entrambi sono centrati sullo stesso asse, proprio come i cinque solidi platonici nel
Cubo di Metatron.
Il cuore genera il più ampio campo elettromagnetico del corpo
I campi elettromagnetici generati dal cuore permeano ogni cellula e possono agire come un segnale
sincronizzatore per il corpo in maniera analoga all’informazione portata dalle onde radio. L’evidenza
sperimentale dimostra che questa energia non solo è trasmessa internamente al cervello ma è anche
recepibile da altri che si trovino nel suo raggio di comunicazione. Il cuore genera il più ampio campo
elettromagnetico del corpo. Il campo elettrico come viene misurato dell’elettrocardiogramma(ECG) è
all’incirca 60 volte più grande in ampiezza di quello generato dalle onde cerebrali registrate da un
elettroencefalogramma (EEG). La componente magnetica del campo del cuore, che è all’incirca 5000 volte
più potente di quella prodotta dal cervello, non è impedita dai tessuti e può essere misurata a diversi piedi
di distanza dal corpo con uno Strumento a Superconduzione di Interferenze Quantiche (SQUID) basato su
magnetometri. E’ stato anche rilevato che le chiare modalità ritmiche nella variabilità della cadenza del
battito cardiaco sono distintamente alterate dall’esperienza di differenti emozioni. Questi cambiamenti
nelle onde elettromagnetiche, nella pressione sanguigna e in quella sonora, prodotti dall’attività del ritmo
cardiaco sono percepite da ogni cellula del corpo a ulteriore supporto del ruolo del cuore quale globale e
interno segnale di sincronizzazione.
[Fonte: Applications of Bioelectromagnetic Medicine (Applicazioni cliniche di Medicina
Bioelettromacgnetica). P.J. Rosch e M.S. Markov, New York 2004 – Istitute of HeartMath®
– www.heartmath.org]
Fonte: scienzaeconoscenza.it
Il campo magnetico della Terra è allineato a quello del Cuore
Sebbene ci sia molto che ignoriamo rispetto alla coscienza, una cosa la sappiamo per certo: è fatta di
energia. Quella energia include il magnetismo. Anche se potremmo dedicarci all’esplorazione della natura
magnetica della coscienza per altri cento anni senza però riuscire a risolvere tutti i suoi misteri. Un
crescente corpus di prove oggi indica che il campo magnetico della terra gioca un ruolo molto importante
nel collegarci gli uni agli altri e anche al pianeta.
A settembre del 2001 due satelliti ambientali operativi geostazionari (GOES), che orbitavano intorno alla
terra, captarono un aumento del magnetismo globale che ha cambiato per sempre il modo in cui gli
scienziati concepiscono noi e il mondo. Sia il GOES-8 che il GOES-10 evidenziarono un forte picco di intensità
del campo geomagnetico nei dati che trasmettevano ogni trenta minuti. Sono state la scala di grandezza dei
picchi e la loro tempistica ad attirare per prime l’attenzione degli scienziati.
Da un’altezza di circa 35.880 chilometri al di sopra dell’equatore, il GOES-8 ha captato la prima ondata,
seguita da una tendenza al rialzo nelle letture, che superarono di quasi cinquanta unità (nanotesla)
qualunque altro rilevamento precedente riferito allo stesso momento. Erano le 9.00 del mattino secondo
l’Eastern Standard Time, l’ora standard dell’est, quindici minuti dopo che il primo aereo aveva colpito il
World Trade Center e circa un quarto d’ora prima del secondo impatto.
La correlazione fra gli eventi e le rilevazioni era inspiegabile — e innegabile. I dati facevano sorgere due
domande: esisteva un reale collegamento fra gli attacchi alle Torri Gemelle e i dati del satellite? In caso
affermativo, qual’era il legame fra i due? È la risposta alla seconda domanda ad avere innescato la ricerca e
l’ambiziosa iniziativa che ne sono conseguite.
Alcuni studi svolti in seguito dall’Università di Princeton e dall’Istituto di HeartMath — una innovativa
istituzione senza scopo di lucro costituitasi nel 1991 per aprire la strada alla ricerca e sviluppo di tecnologie
basare sul cuore – hanno scoperto che la correlazione tra i rilevamenti dei satelliti GOES e gli eventi dell’11
settembre rappresenta più di una semplice coincidenza. Grazie alla scoperta che i satelliti avevano già
registrato in passato altri picchi simili a questi durante eventi di focalizzazione globale, come la morte della
principessa Diana, il fattore che sembrava collegare i rilevamenti era chiaro: le indicazioni additavano il cuore
umano.
In particolare, l’emozione basata sul cuore della popolazione mondiale, derivante da simili eventi,
sembra influenzare i campi magnetici terrestri. La scoperta è resa così significativa dal fatto che quei campi
sono ora collegati a tutto, dalla stabilità del clima alla pace fra le nazioni.
Fra le nuove scoperte ce ne sono due che danno nuovo significato a ciò che i satelliti ci hanno mostrato
rispetto all’11 settembre del 2001:
Scoperta 1: è ben documentato che il cuore genera il campo magnetico più forte del corpo umano,
circa cinquemila volte più intenso di quello del cervello. Quel campo crea una sagoma a forma di ciambella
(toroide) che si estende ben oltre il corpo fisico e che è stata rilevata a distanze comprese fra 1,5 e 3
metri circa dal cuore fisico con asse verticale centrato sul cuore.
La sua forma Toroidale, è la forma spesso considerata la più unica e primaria dell’Universo.
I ricercatori hanno dimostrato che il cuore umano genera il campo energetico più esteso e potente di tutti
gli organi del corpo, cervello compreso. Il campo elettrico come è misurato dell’elettrocardiogramma (ECG)
è all’incirca 60 volte più potente di quello generato dalle onde cerebrali registrate da un
elettroencefalogramma (EEG). La componente magnetica del campo del cuore è all’incirca 5000 volte più
potente di quella prodotta dal cervello e può essere misurata a diversi centimetri di distanza dal corpo
tramite uno strumento a Superconduzione di Interferenze Quantiche (SQUID) basato su magnetometri.
Sapendo che questo campo esiste, i ricercatori di HearthMath si sono chiesti se in questo campo conosciuto
trovasse posto anche un altro tipo di energia non ancora scoperto.
Implicazioni: il campo magnetico del cuore risponde alla qualità delle emozioni e sentimenti che generiamo
nella nostra vita. Proprio come il legame intuitivo fra i sentimenti e il corpo sembra indicare, anche
le emozioni positive aumentano l’equilibrio ormonale fisico e il ritmo cardiaco, oltre alla lucidità mentale
e alla produttività. Altrettanto intuitivamente, gli studi dimostrano che le emozioni negative possono
arrivare a influenzare fino a millequattrocento cambiamenti biochimici nell’organismo, che includono
squilibrio ormonale, frequenza caotica cardiaca, “oscurità” mentale e bassi livelli di rendimento.
E’ stato anche rilevato che le chiare modalità ritmiche nella variabilità della cadenza del battito cardiaco sono
distintamente alterate-modificate dall’esperienza di differenti emozioni = emo-azioni = movimento del
sangue).
Questi cambiamenti derivanti dalle emozioni, nelle onde elettromagnetiche, fanno variare la frequenza del
battito, la pressione sanguigna e quella sonora prodotta dall’attività del ritmo cardiaco, sono anche
percepiti da ogni cellula del corpo ad ulteriore supporto del ruolo del cuore quale globale e interno segnale
di sincronizzazione fisiologica di ogni organo e sistema con i ritmi del cuore.
Scoperta 2: determinati strati dell’atmosfera terrestre, oltre alla terra stessa, generano ciò che oggi viene
definita una “sinfonia” di frequenze (comprese fra 0,01 e 300 hertz), alcune delle quali si sovrappongono
alle stesse frequenze create dal cuore mentre comunica col cervello. È proprio questo rapporto
apparentemente antico e quasi olistico fra il cuore umano e lo scudo che rende possibile la vita sulla terra ad
aver generato una splendida teoria e il progetto che la sta esplorando. Detto in parole usate dai ricercatori
di HeartMath, il rapporto fra il cuore umano e il campo magnetico terrestre indica che «una intensa
emozione collettiva esercita un impatto misurabile sul campo geomagnetico della Terra».
Implicazioni: se possiamo imparare il linguaggio del cuore — lo stesso che lo scudo protettivo magnetico
della terra riconosce e al quale risponde — allora possiamo partecipare agli effetti che il campo esercita su
ogni forma di vita. I cambiamenti nei campi magnetici a cui accediamo attraverso il cuore sono stati associati
a mutamenti che includono l’attività del cervello e del sistema nervoso, quali la memoria e le prestazioni
atletiche; la capacità delle piante di creare sostanze nutritive vitali; la mortalità umana imputabile alle
cardiopatie; e il numero di casi conosciuti di depressione e suicidio, per citarne alcuni.
Queste due scoperte hanno spalancato le porte alla riscoperta del rapporto perduto fra noi e la Terra.
Se una fetta sufficientemente estesa della popolazione terrestre dovesse focalizzare il campo piu’ potente
del corpo umano su una singola emozione nello stesso momento, avrebbe assolutamente senso che tale
punto focale influisse sulla parte di pianeta che opera in base alla stessa gamma di frequenze rispetto alle
emozioni.
Il rapporto è chiaro: un cambiamento in ciò che proviamo verso noi stessi e il nostro mondo ha il potenziale
di influire sul mondo stesso.
Fonte: dionidream.com
Mettici il cuore
“Il Pensiero Crea la Realtà“, un’affermazione che oggi va molto di moda, ma fallace sia dal punto di vista
concettuale che scientifico. Il pensiero, semmai, influenza l’osservazione e l’interpretazione della realtà, di
fatto creandola… ma nel senso di “rappresentazione” e dunque di approccio alla realtà. Questo emerge dagli
ultimi studi di fisica quantistica. Seppur in modo inconscio l’uomo è un co-creatore continuo, infatti quando
pensa, parla, desidera, soffre, gioisce, ecc., crea delle strutture energetiche attorno a sé, che saranno
tanto più potenti e resistenti, quanto più forti sono stati i pensieri, i sentimenti, i desideri, e le emozioni
che le hanno generate. In questo modo viene a crearsi una struttura energetica vitalizzata che prende il nome
di “forma – pensiero”. Ecco perché è importante l’approccio ad un problema, ad una terapia, ad un evento,
ad una giornata importante, ad un impegno di qualunque tipo.
Non solo, abbiamo già spiegato che nell’embrione il primo organo a formarsi è il cuore. Di fatto, è il cuore
che regola finanche l’attività mentale. Le ultime scoperte scientifiche dimostrano che è l’attività pensante
che è programmata per corrispondere al cuore e non il contrario.
Si sa… il cervello (e la sua area pensante: la mente-intelletto-logica) crede di essere il capo (da qui anche il
nome di testa=capo) e vorrebbe sempre tener testa. Tuttavia è il cuore la più ampia area ritmica che accoglie
la nostra intelligenza intuitiva, è il cuore il “governatore”.. Il cuore fisiologico è l’organo più sonoro del nostro
corpo, il suo ritmo scandisce il contrarsi e l’espandersi del movimento della vita in ogni punto nodale
dell’organismo. In questo senso tutto il corpo pulsa nel Cuore, anche se a una prima occhiata distratta
potrebbe sembrare il contrario.
Il cuore possiede anche un sistema nervoso autonomo, per più della metà è costituito da neuroni e può
diminuire e accelerare i propri battiti senza ricevere impulsi dal cervello. Lo sviluppo evolutivo del cervello
che si è dimostrato progressivo e plastico sembra richiedere ora più che mai il coinvolgimento del cuore.
Tutto ciò si muove dal magnetismo del cuore e dall’elettricità del cervello… ma è soprattutto il Campo
energetico del sistema cardiaco che riconosce e risuona (pulsa) all’interno del Campo Morfico/sincronico che
permea l’universo in tutta la sua essenza… fino allo stadio fondamentale dell’energia vitale cosmica.
Ebbene, la scienza insegna che dal Vuoto “nasce” il potenziale di ogni forma energetico-materializzata
esistente nell’InFinito, si tratta del cosiddetto “Vuoto quantomeccanico”, ma è anche
il Brahama dell’ideologia orientale e se vogliamo anche il “Dio” (YHWH, Allah, ecc.) del mondo occidentale
nella sua accezione originale ed esoterica, dal quale Tutto derivava ed al quale tutto è collegato e vive:
nell’Essere(Infinito) è quindi presente (l’Infinito) ogni particella esistente, atomo, molecola, cellula, essere
vivente od inanimato.
Di fatto, oggi anche alcuni filosofi della scienza cominciano a credere che esiste una CoScienza dell’UniVerso,
prodotta dall’Essere stesso e presente in ogni suo punto od Ente dell’Universo; e questa coScienza
si osserva e si interroga su ciò che l’ha generata… come direbbero gli esoteristi. Di fatto, l’auto-coscienza
dell’UniVerso è la proprietà intrinseca che Egli possiede di generare al suo interno ed in ogni punto di sé,
una qualche forma di vita intelligente, in grado di effettuare osservazioni su di sé e sulle cause della propria
esistenza, secondo il “Principio Antropico” (generando così il Sé, l’“Io“).
Allora, quanto descritto nella prima parte di questo “speciale”, ci spiega il perché dell’insistenza nelle culture
spirituali di tutto il mondo sul concetto di Amore, intesa come “emozione primordiale”, una vibrazione
talmente forte da ergersi ad assoluta, poiché è la base energetica da cui tutto si emana e dunque evolve.
Essa è infatti la forza che unisce tutto, come l’empatia dell’amore che genera compassione e partecipazione
per tutte le “forme” viventi.
I mistici lo “concepivano” come l’energia più pura, la forza elettromagnetica in grado di fare quei “miracoli”
che oggi la scienza studia in laboratorio (Dante scriveva: «L’amor che move il sole e l’altre stelle». Paradiso
XXXIII,145).
Era la sostanza dell’Essere trascendentale, la divinità impersonale e onnicomprendente.
Cos’è il mondo? Il mondo è ciò che di esso pensiamo! Che cosa significa questo per la nostra vita? Significa
che per noi è vero ciò che consideriamo vero.
Il mondo è ciò che di esso pensiamo. E tutto è UNO. Se noi cambiamo cambia anche il mondo che ci circonda
e quindi le persone con le quali ci relazioniamo.
Ognuno di noi è veramente un essere onnipotente!
Affermiamo sempre: “Io sono” e “Io so”! “Io sono onnipotente e onnisciente”!
Tutto è unità
L’uomo si sente separato dagli altri, dalla natura e persino dalla vita. Sentirsi separati è tuttavia
un’illusione umana, in verità questa separazione non esiste affatto. E’ una sensazione che nasce dal
pensiero razionale (di testa). Il pensiero di cuore non conosce sentimento di separazione. Questo ci fa
capire quanto abbiamo isolato la testa dal cuore.
Non esiste alcuna separazione tra gli esseri umani, tra l’essere umano e la natura, tra gli eventi, qualunque
sia la distanza tra di loro!
In altre parole, ogni parte dell’universo contiene le informazioni sul tutto. Ogni persona dispone di tutta la
conoscenza del cosmo, dispone di onniscienza! Nel DNA di ogni cellula è contenuto il tutto.
Nel cosmo non esiste separazione, ma unità. Questa è la realtà! In questa conoscenza sta la soluzione di
tutti i nostri problemi.
Gesù lo sapeva e lo disse: “Ciò che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, lo avete fatto a me.” Ed
anche: “Io ed il Padre siamo UNO.”
Sai Baba dice: “L’individuo e l’universo sono la stessa cosa, così come l’onda è il mare. L’immergervisi dà
pienezza. Nell’immergersi in esso, l’ego si dissolve; tutti i simboli e i segni dell’individualità, come nome,
forma, casta, colore, credo, nazionalità, chiesa, setta, diritti e doveri conseguenti, svaniscono. Per tali
individui, che si sono liberati della ristrettezza dell’individualità, l’unico compito è il perfezionamento
dell’umanità, il benessere del mondo e la diffusione dell’amore. Anche senza che essi agiscano, lo stato di
beatitudine in cui si trovano spanderà beatitudine sul mondo. L’amore è tutto; l’amore è di tutti”.
La comunicazione totale
Poiché tutto è vibrazione e tutto è UNO, allora nel cosmo esiste una comunicazione totale – tutto comunica
con tutto; che lo vogliamo o meno. Nessuno è isolato; nessuno può isolarsi. La comunicazione è sia
consapevole, sia inconscia. Questo è stato dimostrato anche dalla fisica quantistica (Teorema di Bell).
Noi comunichiamo con tutto nel cosmo, e il cosmo comunica con noi. Perciò non c’è nessuna distanza tra noi
e il prossimo. Qualunque cosa pensiamo di una persona la comunichiamo ad essa, ovunque sia. Che lo
vogliamo o no, con il nostro pensiero influenziamo il mondo.
Altri sono invece dell’opinione che tutti i problemi e conflitti siano risolvibili. Ed anche loro hanno ragione
per due motivi:
1. Ogni essere umano deve iniziare ogni cambiamento da se stesso. Smettiamola di intrometterci nelle
faccende degli altri.
2. Ogni essere umano dispone di libera volontà; può pensare ciò che vuole. Può cambiare ogni momento il
suo pensiero, e con ciò cambiare il suo futuro.
3. Il potenziale di ogni essere umano non è limitato, ma illimitato. L’uomo deve impiegare questo potenziale
illimitato se vuole risolvere in modo ottimale i suoi problemi e se vuole raggiungere più rapidamente i suoi
obiettivi.
4. Tutto è vibrazione/energia. Di conseguenza tutto può essere cambiato a piacere.
5. Non esiste alcun mondo oggettivo. Il mondo è ciò che io penso di esso. Ciò dà ad ogni essere umano un
incredibile potere. Con il suo pensiero egli può cambiare il mondo.
6. Tutto è UNO. Le conseguenze di questa conoscenza sono incalcolabili; portano all’eliminazione dei conflitti
e quindi ad un comportamento estremamente economico. Questo significa che gli obiettivi vengono
raggiunti in minor tempo e che i problemi vengono risolti più rapidamente.
7. Dobbiamo liberarci dal pensiero di “o questo, o quello”, che è limitato e portatore di conflitti, e passare
al pensiero di “sia questo, sia quello”. Ciò significa che dobbiamo smettere di giudicare continuamente la
vita.
Presupposto di tutto ciò è la nostra capacità di abbattere le barriere dei tradizionali sistemi di credenze
che noi stessi ci siamo imposti. Non c’è altra via.
Fonte: lorecalle.it