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Metodi Matematici per l’Ingegneria Foglio esercizi 2

FUNZIONI DI VARIABILE COMPLESSA

Esercizio 1. È assegnata la funzione f : R2 → C definita da

f (x, y) = x2 − y 2 − 2y + 2ix(1 − y), x, y ∈ R.

Esprimerla come funzione di z = x + iy e z̄.

Esercizio 2. Risolvere in C l’equazione ez = 1 e confrontare il risultato con il caso reale.

Esercizio 3. Si considerino le funzioni cos z e sin z con z ∈ C.

a) Calcolarne le parti reale e immaginaria.

b) Calcolarne gli zeri in C e confrontare il risultato con il caso reale.

Esercizio 4. Si considerino le funzioni cosh z e sinh z con z ∈ C.

a) Calcolarne le parti reale e immaginaria.

b) Calcolarne gli zeri in C e confrontare il risultato con il caso reale.

Esercizio 5. Dire se e dove le seguenti funzioni sono derivabili e calcolarne la derivata.


Dire inoltre se sono olomorfe in qualche aperto di C.

a) f (z) = z̄

b) f (z) = =m z

c) f (z) = z=m z

d) f (z) = 14 (1 − i) (z 2 + z̄ 2 ) + 21 (1 + i) |z|2
1
e) f (z) =
1+z
1
f) f (z) =
z
g) f (z) = (<e z)2 + i(=m z)2

h) f (z) = (=m z)2 + i(<e z)2

i) f (z) = |z|

Esercizio 6. Verificare che le funzioni cos z, sin z, cosh z, sinh z sono intere e calcolarne le
rispettive derivate.

Dipartimento di Scienze Matematiche “G. L. Lagrange” – Politecnico di Torino


Metodi Matematici per l’Ingegneria Foglio esercizi 2

Soluzioni
Esercizio 1. f (z) = z 2 + 2iz.
Esercizio 2. Le soluzioni sono zk = 2kπi, k ∈ Z. Nel caso reale l’equazione ammette solo
la soluzione z = 0.
Esercizio 3. Posto z = x + iy, risulta:
a) <e (cos z) = cos x cosh y
=m (cos z) = − sin x sinh y
<e (sin z) = sin x cosh y
=m (sin z) = cos x sinh y
b) cos z = 0 per zk = π2 + kπ, k ∈ Z, come nel caso reale.
sin z = 0 per zk = kπ, k ∈ Z, come nel caso reale.
Esercizio 4. Posto z = x + iy, risulta:
a) <e (cosh z) = cosh x cos y
=m (cosh z) = sinh x sin y
<e (sinh z) = sinh x cos y
=m (sinh z) = cosh x sin y
b) cosh z = 0 per zk = iπ2 + kπi, k ∈ Z. Nel caso reale il coseno iperbolico non ha zeri.
sinh z = 0 per zk = kπi, k ∈ Z. Se z ∈ R, sinh z = 0 solo per z = 0.
Esercizio 5.
a) Non è derivabile in alcun punto.
b) Non è derivabile in alcun punto.
c) È derivabile in z = 0, f 0 (0) = 0. Non è olomorfa in alcun aperto di C.
d) È derivabile nell’insieme {z ∈ C : <e z = =m z}, dove risulta f 0 (z) = 2<e z. Non è
olomorfa in alcun aperto di C.
e) È derivabile nell’insieme {z ∈ C : z 6= −1} e ivi olomorfa. Risulta f 0 (z) = − (1+z)
1
2.

f) È derivabile nell’insieme C \ {0} e ivi olomorfa. Risulta f 0 (z) = − z12 .

g) È derivabile nell’insieme {z ∈ C : <e z = =m z}, dove risulta f 0 (z) = 2<e z. Non è


olomorfa in alcun aperto di C.
h) È derivabile nell’insieme {z ∈ C : <e z = −=m z}, dove risulta f 0 (z) = 2i<e z. Non è
olomorfa in alcun aperto di C.
i) Non è derivabile in alcun punto.
d d d d
Esercizio 6. dz
cos z = − sin z, dz
sin z = cos z, dz
cosh z = sinh z, dz
sinh z = cosh z

Dipartimento di Scienze Matematiche “G. L. Lagrange” – Politecnico di Torino

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