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Il giallo, il nero e l’horror

Il caso della signora disperata


AGATHA CHRISTIE

IL CONTESTO «Siete felici? Se la risposta è no, consultate


Mr. Parker Pyne, Richmond Street, 17». Questo curioso
annuncio pubblicizza l’agenzia dell’investigatore privato
Parker Pyne, che opera nella Londra degli anni trenta
del Novecento. Uomo di mezza età, dal fisico massiccio,
Pyne è calvo e porta spessi occhiali da vista;
è elegante e raffinato e ha una voce calda e suadente.
Grazie alla sua esperienza, gli basta un’attenta occhiata
per inquadrare le persone che si presentano alla sua
agenzia. Poco incline all’azione, risolve i difficili casi che
gli vengono proposti stando in ufficio e sfruttando la
sua ottima capacità deduttiva (che riprende,
in modo umoristico, alcuni modelli di detective,
tra cui il celebre Sherlock Holmes).

IL TESTO La giovane ed elegante Daphne St. John si


presenta da Pyne in preda all’angoscia: la sua amica lady
Naomi Dortheimer le aveva affidato un prezioso anello
per farlo riparare, ma lei lo ha impegnato per bisogno
di denaro, sostituendolo con una copia. Ora Daphne,
Opera Parker Pyne indaga (1934)
grazie a un’inattesa eredità, ha potuto riscattare l’anello
Genere Racconto giallo
autentico e vorrebbe restituirlo, senza rivelare nulla
Alfabeti Le sequenze; Il tempo
s

a Naomi, ma sta per essere scoperta. L’amica infatti


porterà l’anello da un gioielliere, per cambiarne la e lo spazio; Il narratore e il punto di vista
montatura. Restano solo pochi giorni per rimediare...

«Questo vuol dire che bisogna agire in fretta» disse il signor Pyne con aria
pensierosa.
«Sì, sì.»
«Significa riuscire a introdursi in casa... possibilmente senza farsi passare
per domestici. Capita di rado che la servitù possa avere per le mani un anello di 5
pregio. Ha qualche idea, signora St. John?»
«Ebbene, Naomi darà una gran festa mercoledì. E questa amica mi ha ac-
cennato che sta cercando qualche bravo ballerino che si esibisca durante il ri-
cevimento. Però non saprei se ha già combinato con qualcuno... »
«Credo che si possa organizzare qualcosa» disse Parker Pyne. «Se ha già 10
trovato qualcuno, costerà un po’ di più , nient’altro. Ancora un particolare: sa-
prebbe dirmi, per caso, dov’è situato l’interruttore centrale che controlla tutto
l’impianto elettrico della casa?»
Sarà veramente «Sarà forse un caso, ma lo so davvero, perché una sera, quando i domestici
un erano già andati a letto, è saltata una valvola. Si trova in un armadietto in fon- 15
caso? do all’atrio... »

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L’AUTRICE
zieschi (tra cui quelli di Conan Doyle) de passione e con un successo sem-
che appartenevano agli ammalati, ap- pre più vasto, alla scrittura, pubbli-
passionandosi al genere, e imparò cando una straordinaria quantità di
molte cose sulle medicine e sui vele- romanzi e racconti polizieschi. Oltre a
ni, conoscenze che utilizzò in seguito Poirot, ha creato l’altrettanto celebre
in diversi suoi libri. Nel 1914 si sposò personaggio di Miss Marple, una don-
con un ufficiale d’aviazione, da cui na anziana, grande appassionata di
ebbe un’unica figlia. Nel 1920 pub- psicologia e di criminologia, fragile
blicò il suo primo romanzo, Poirot a nel fisico, ma tenace nella risoluzione
Styles Court, che ha per protagonista di intricati delitti. Sia Poirot sia Miss
il detective belga Hercule Poirot, uno Marple sono l’espressione del trionfo
dei suoi personaggi più noti. Nel 1926 dell’analisi e della logica come meto-
il marito, che la tradiva, chiese il di- di di indagine.
La “Regina del giallo” Agatha vorzio; sconvolta, Agatha Christie Agatha Christie è da molti decen-
Mary Clarissa Miller, più nota come scomparve improvvisamente da casa ni l’autrice inglese più tradotta nel
Agatha Christie (1890-1976), inglese, e venne ritrovata solo dieci giorni do- mondo; dai suoi romanzi, che ancora
non frequentò nessuna scuola, ma fu po, in stato di apparente confusione oggi riscuotono un enorme apprezza-
istruita dalla madre. Durante la Prima mentale, in un albergo dove si era re- mento, tanto da guadagnarle il titolo
guerra mondiale lavorò come volon- gistrata con il nome dell’amante del di “Regina del giallo”, sono stati tratti
taria in un ospedale. Qui ebbe la pos- marito. Negli anni successivi si rispo- moltissime pellicole
sibilità di leggere alcuni romanzi poli- sò, felicemente, e si dedicò, con gran- cinematografiche e sceneggiati
televisivi.

Su richiesta di Parker Pyne, tracciò rapidamente uno schizzo.


«E adesso» disse il signor Pyne «tutto andrà a finir bene. Quindi, non si
preoccupi, signora St. John. E l’anello? Devo trattenerlo ora o preferisce con-
servarlo fino a mercoledì?» 20
«Ecco, forse preferirei che restasse a me.»
«Mi raccomando, non deve più preoccuparsi, ora» la ammonì Parker Pyne.
«E il suo... onorario1?» domandò timidamente.
«Per il momento, non pensiamoci. Mercoledì le farò sapere se è stata neces-
saria qualche spesa. Le assicuro che il mio onorario non sarà niente di esagera- 25
to!»
La accompagnò alla porta, poi schiacciò il bottone del campanello che si tro-
vava sulla scrivania.
«Mi mandi Claude e Madeleine2.»
Claude Luttrell era uno dei più bei esemplari di gigolò 3 che si potessero tro- 30
vare in Inghilterra. Madeleine de Sara era una delle più seducenti donne fatali4.
Un’ellissi che Parker Pyne li osservò con aria piena di approvazione. «Figlioli» disse «ho un
crea suspense lavoretto per voi. Diventerete una coppia di ballerini di fama internazionale.
nel lettore E adesso, Claude, sta’ molto attento e cerca di capire bene... ».
Lady Dortheimer era molto soddisfatta del modo in cui procedevano i pre- 35
parativi per il suo ballo. Andò a controllare le decorazioni floreali e le approvò ,
diede qualche ultimo ordine al maggiordomo e fece notare al marito che, fino a
quel momento, tutto era filato liscio.
Era rimasta un po’ delusa che Michael e Juanita, i ballerini dell’Ammiraglio

1. onorario: pagamento, compenso. tanti di Pyne. indica un giovane di bell’aspetto, che


2. Claude e Madeleine: Claude Lut- 3. gigolò: termine francese con cui si
trell e Madeleine de Sara sono gli aiu-
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si fa mantenere da donne più anziane.
4. fatali: dotate di un fascino
irresisti- bile.

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Lo zampino Rosso, non avessero potuto tener fede all’impegno assunto con lei perché Juanita
di Pyne 40
si era slogata una caviglia, ma, al loro posto, sarebbero stati mandati due sostituti
– così almeno le avevano spiegato al telefono – che avevano fatto furore a Parigi.
Essi arrivarono puntualmente e lady Dortheimer li trovò di suo gradimento.
La serata andò a meraviglia. Jules e Sancha5 si esibirono nelle loro danze, come
d’accordo, e si rivelarono sensazionali. Una danza rivoluzionaria spagnola. Poi 45
un ballo chiamato il “Sogno del degenerato”. Infine una raffinata esibizione di
ballo moderno.
Terminato il cabaret6, erano riprese le solite danze. L’affascinante Jules
ave- va invitato lady Dortheimer a ballare. Si erano allontanati sfiorando,
leggerissi-
mi, il suolo. Mai, lady Dortheimer aveva avuto un partner più perfetto. 50
Sir Reuben si mise alla ricerca della seducentissima Sancha ma... vanamen-
te. La ballerina non si trovava più nel salone da ballo.
Un brusco cambio La trovò , infine, nell’atrio deserto della casa, vicino a un armadietto, con gli
di scena occhi fissi sull’orologio, tempestato di pietre preziose, che portava al polso.
«Lei non è inglese... non può essere inglese... per ballare come balla» mor- 55
morò Jules nell’orecchio di lady Dortheimer. «Lei è una creatura fatata, lo spiri-
to del vento. Droushcka petrovka navarouchi.»
«Che lingua sarebbe?»
«Russo» rispose Jules, con una bugia. «Le ho detto in russo qualcosa che
non oserei dire in inglese.» 60
Lady Dortheimer chiuse gli occhi. Jules la strinse un poco di più a sé .
Improvvisamente le luci si spensero. Nell’oscurità Jules si chinò a baciare la
mano posata sulla sua spalla. Mentre lei tentava di sottrargliela, il giovanotto
l’afferrò di nuovo e la portò alle labbra. Chissà come, un anello scivolò dal dito
della donna, finendogli in mano. 65
A lady Dortheimer sembrò che fosse passato solo un istante quando le luci
Una efficace si riaccesero.
sinestesia Jules le stava sorridendo.
«Il suo anello» disse. «Le è scivolato dal dito. Mi permette?» E glielo infilò di
nuovo. Mentre compiva quel gesto, i suoi occhi le sussurrarono infinite parole. 70
[...]
Il giovedì mattina, quando Parker Pyne arrivò in ufficio, trovò la signora
St. John che lo stava aspettando.
«La faccia accomodare» disse il signor Pyne.
«Allora?» Era ansiosissima. 75
«Ha l’aria stanca» disse lui, con tono accusatore.
Lei scosse la testa. «Non sono riuscita a dormire, la notte scorsa. Mi conti-
nuavo a chiedere... »
«Dunque: c’è qui da pagare una piccola fattura per le spese sostenute. Bi-
glietti del treno, costumi e cinquanta sterline per Michael e Juanita. Sessanta- 80
Il finto cinque sterline e diciassette scellini.»
stupore di «Sì, sì! Ma a proposito di ieri sera... è andato tutto bene? Ci siete riusciti?»
Parker Pyne Parker Pyne la osservò stupito. «Mia cara signora, naturale che è andato tutto
bene! Ma davo per scontato che l’avesse capito subito!»

5. Jules e Sancha: sono i falsi nomi assunti da Claude e Madeleine.

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allo”.
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«Che sollievo! Avevo paura... » 85
Il signor Pyne scosse la testa con aria di rimprovero. «Fallire è una parola
che non si tollera in questo ufficio. Se reputo di non riuscire nel mio compito,
mi rifiuto subito di accettare un caso. Se lo assumo, è già previsto che si con-
cluderà con un successo.»
«Dice davvero che Naomi ha riavuto il suo anello e che non sospetta nulla?» 90
«Assolutamente nulla. L’operazione è stata condotta con la massima delica-
tezza.»
Daphne St. John sospirò . «Lei non immagina che peso mi ha tolto dal
cuore!
Cosa stava dicendo delle spese?» 95
«Sessantacinque sterline e diciassette scellini.»
La signora St. John aprì la borsetta e contò il denaro. Il signor Pyne la rin-
graziò e scrisse la ricevuta.
«Ma il suo onorario?» mormorò Daphne. «Queste sono soltanto le spese.»
«In questo caso, non c’è onorario.» 100
«Oh, signor Pyne! Davvero non posso accettare!»
«Mia cara signora, insisto. Non prenderò un solo centesimo. Sarebbe con-
trario ai miei principi. Ecco la ricevuta. E adesso... »
Col sorriso di un prestigiatore soddisfatto al quale è riuscito un trucco, tolse
di tasca un piccolo astuccio e lo spinse attraverso la scrivania. Daphne lo aprì. 105
Dentro, almeno a giudicare dalle apparenze, c’era un anello con brillante iden-
tico all’altro.
«Uh!» disse la signora St. John facendogli una smorfia. «Come ti odio! Mi
vien quasi voglia di buttarti giù dalla finestra!»
«Io non lo farei» disse il signor Pyne. «La gente potrebbe meravigliarsi.» 110
«È certo che non si tratti di quello autentico?» disse Daphne.
«No, no! Quello che lei mi ha mostrato l’altro giorno è al sicuro, infilato al di-
Un colpo di to di lady Dortheimer.»
scena «Allora tutto va alla perfezione.» E Daphne si alzò , ridendo felice.
inaspettato «Curiosa la sua domanda» disse Parker Pyne. «Naturalmente Claude, pove- 115
ro ragazzo, non è un’aquila. Potrebbe essersi confuso. Così, per essere più si-
curo, stamattina ho chiesto a un esperto di dare un’occhiata a questo anello.»
La signora St. John si sedette di nuovo precipitosamente. «Oh! E cos’ha
detto?»
«Che si tratta di un’imitazione veramente ottima» rispose Parker Pyne, il- 120
luminandosi tutto. «Un lavoro da maestro. Così, può mettersi il cuore in pace,
vero?»
La signora St. John fu sul punto di dire qualcosa, ma preferì tacere. Fissava
con gli occhi sbarrati il signor Pyne.
Quest’ultimo aveva ripreso il suo posto dietro la scrivania e la stava osser-
vando con benevolenza. «Quello che toglie le castagne dal fuoco» disse con aria 125
svagata. «Una parte che non mi piacerebbe far recitare a nessuno del mio per-
sonale. Mi scusi. Ha forse detto qualcosa?»
«Io... no, niente.»
Tipico «Bene. Voglio raccontarle una piccola storia, signora St. John. Riguarda una
finale da ragazza. [...] Non è sposata. Non si chiama St. John. E il suo nome di battesimo
lo giallo; non è Daphne. Al contrario, si chiama Ernestine Richards e, fino a poco 130
“svelamento tempo fa, era la segretaria di lady Dortheimer.
del mistero”
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«Ebbene, un giorno la montatura dell’anello con il brillante di lady Dorthei-


mer si guastò e la signorina Richards lo portò in città per farlo aggiustare. Mol-
to simile alla sua storia, vero? Alla signorina Richards venne la stessa idea che 135
era venuta a lei. Fece copiare l’anello. Ma era una personcina previdente. E sa-
peva che sarebbe arrivato il giorno in cui lady Dortheimer avrebbe scoperto la
situazione. Nel caso ciò accadesse, si sarebbe ricordata che era stata la signori-
na Richards a portare l’anello in città e questa sarebbe stata immediatamente
sospettata. 140
«Allora, cosa successe? [...] venne a trovarmi. Mi mostrò l’anello, lasciò che
mi accertassi che era autentico per allontanare ogni sospetto da parte mia. Fat-
to questo, e organizzato un piano di sostituzione, la ragazza portò l’anello dal
gioielliere il quale, a tempo debito, lo restituì a lady Dortheimer.
«Ieri sera l’altro anello, quello falso, venne consegnato in tutta fretta alla 145
Waterloo Station, proprio all’ultimo minuto. Molto comprensibilmente, la si-
gnorina Richards non poteva pensare che il signor Luttrell fosse un’autorità
nel campo dei brillanti. Ma, tanto per assicurarmi che tutto fosse corretto, ave-
vo fatto in modo che un mio amico, commerciante di pietre preziose, si trovas-
se anche lui su quel treno. Il mio amico guardò l’anello e stabilì subito: “Questa
150
non è una gemma autentica, bensì un’eccellente copia”.
«Naturalmente, signora St. John, lei ha capito subito dove voglio arrivare,
vero? Nel caso in cui lady Dortheimer avesse scoperto la sua perdita, cosa
avrebbe ricordato? Il giovane ballerino affascinante che le aveva fatto scivolare
dal dito l’anello nel momento in cui le luci si erano spente. Avrebbe fatto qual-
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che indagine e avrebbe scoperto che i ballerini, prenotati inizialmente per la
sua festa, erano stati pagati perché non ci andassero. Se, insistendo nelle ricer-
che, si fosse risaliti fino al mio ufficio, la mia storia di una certa signora St. John
sarebbe apparsa molto debole. Lady Dortheimer non aveva mai avuto fra le
sue amicizie una signora St. John. La storia avrebbe assunto l’aspetto di una
160
fandonia, architettata lì per lì, e molto poco convincente, per di più .
«Ora lo capisce, vero, che io non posso permettere niente di simile? Così il
mio amico Claude non ha fatto altro che infilare al dito di lady Dortheimer lo
stesso anello che le aveva tolto». Adesso, il sorriso del signor Parker Pyne
era un po’ meno benevolo.
165
«Lo vede perché non posso accettare il mio onorario? Io garantisco di dare
la felicità . È chiaro che, per quel che la riguarda, non l’ho resa felice7. Aggiun-
gerò ancora una cosa soltanto. Lei è giovane: può darsi che questo sia stato il
suo primo esperimento in affari del genere. Io, al contrario, sono relativamente
avanti negli anni e ho una lunga esperienza in fatto di statistiche. Sulla base di
170
questa esperienza, le posso assicurare che nell’ottantasette per cento dei casi,
la disonestà non paga. L’ottantasette per cento. Ci pensi!»
Con un brusco movimento, la pseudo8 signora St. John si alzò in piedi.
«Brutto mascalzone! Vecchiaccio viscido e untuoso!» esclamò . «Darmi corda a
quel modo! Farmi pagare le spese. E invece, fin dal principio...» Le parole le
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morirono in gola e si precipitò alla porta.
«Il suo anello» disse Parker Pyne, tendendoglielo.

7. non l’ho resa felice: l’accenno è al- la sce Pyne di risolvere l’infelicità dei pro- pri 8. pseudo: prefisso di origine greca che
particolare capacità che si attribui- clienti. significa “falso”.

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Lei glielo strappò , lo guardò per un attimo e lo scaraventò fuori dalla fine-
stra.
Una conferma Si sentì sbattere una porta: se ne era andata. 180
umoristica Parker Pyne stava guardando fuori dalla finestra con evidente interesse.
delle capacità «Proprio come pensavo» disse. «Ha suscitato una considerevole sorpresa. Il
deduttive di Pyne
giovanotto che vende “Dismal Desmonds” 9 non sa cosa farne!»
A. Christie, Parker Pyne indaga, trad. it. G.M. Griffini, A. Mondadori 1982

9. Dismal Desmonds: marca di ani-


mali di pezza per bambini.

Analisi
Il tema Le tecniche e lo stile
n Il tema di fondo di questo racconto è esplicitato nel fi- n Il racconto, caratterizzato da uno stile scorrevole e da nale:
dopo aver smascherato l’ennesimo impostore, l’in- toni di delicato umorismo, prende spunto da una situa- vestigatore
(che pure non esita a usare la menzogna e il zione tipica dei racconti che hanno per protagonista raggiro,
seppure a fin di bene) dichiara: Nell’ottantasette Parker Pyne e, in genere, gli investigatori privati: una ragaz- per
cento dei casi, la disonestà non paga. Prima di arri- za molto graziosa e molto giovane si reca nell’agenzia, per- vare a
questa dichiarazione finale, la scrittrice costruisce ché è invischiata in una situazione difficile. La straordinaria una
vicenda che le permette di ironizzare in modo garba- capacità di analisi psicologica di Parker Pyne, ma anche il to su
molti aspetti negativi della società a lei contempo- suo disinvolto uso dell’inganno a fin di bene (i suoi collabo- ranea:
la ricerca del guadagno facile a ogni costo – che ratori non esitano su sua indicazione a usare il travesti- induce la
ragazza ad architettare la truffa –, la disonestà mento e la menzogna), farà sì che il caso venga risolto, an- e
l’ipocrisia nei rapporti umani, la passione per l’esoti- che se in modo molto diverso da quello che si aspetta la smo
(puoi notare, infatti, che i due ballerini, per aumenta- cliente. Come in tutti i gialli classici, infatti, anche in questo re il
loro fascino e la loro capacità di sedurre, si fingono racconto è presente un colpo di scena , che ribalta im- stranieri).
provvisamente la situazione e che ha lo scopo di suscitare
lo stupore e il divertimento del lettore.

Comprensione e riflessione
1. Quali caratteristiche ha il narratore di questo racconto? Quali tecniche utilizza per suscitare la curiosità e destare
la sorpresa nel lettore?
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2. Nei racconti che lo vedono protagonista, Parker Pyne viene presentato quasi esclusivamente in modo indiretto.
Quali elementi della sua caratterizzazione puoi ricavare nel racconto qui riportato?
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3. Solitamente, Parker Pyne si fa pagare profumatamente per risolvere i problemi che i clienti, attratti dal suo
inusuale slogan pubblicitario, vengono a sottoporgli. Per quale motivo, coerente con la finalità dichiarata della
sua particolare professione, in questo caso egli decide di non riscuotere la propria parcella?
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4. Possiamo suddividere il racconto in tre grandi sequenze, in quanto la vicenda si svolge in due luoghi differenti in
tre diversi momenti; completa la seguente tabella.

passo luogo tempo

rr. 1-34 Primo giorno (imprecisato)

Ufficio di Parker Pyne

5. In un nove
almeno altro potrebbero
racconto diessere
cui è protagonista, Parker
indotte ad agire Pynevoluto
nel modo afferma:
solo«Pensate chelosu
applicando dieci persone
stimolo giusto!».che si aspetti
Quali incontrano,
della vicenda narrata ne Il caso della signora disperata offrono, secondo te, una conferma di questa affermazione?
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6. Nella parte finale del racconto si assiste a un dialogo tra i due personaggi principali, che a partire da un certo
punto prende una piega per molti versi sconcertante. Quale atteggiamento assume il detective nei confronti
della cliente dopo averle spiegato che ha smascherato il suo tentativo di ingannarlo? Come reagisce la ragazza
di fronte a tale atteggiamento?
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Dal testo alla scrittura


7. Riassumi il racconto in un testo di circa 15 righe.

8. Prova a inventare un finale diverso, a partire dalla riga 98, alterando completamente i termini della
vicenda, supponendo, cioè, che la protagonista abbia sempre raccontato la verità a Parker Pyne. Per rendere
coerente la narrazione potresti dover cambiare altre parti del testo.

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