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L’educazione civica serve a far conoscere agli studenti i propri diritti e i propri doveri, per
fare di loro dei cittadini responsabili e capaci di partecipare attivamente alla vita della
comunità in cui vivono.
È una legge dello Stato del 1998 che indica i principali diritti e doveri degli studenti della
scuola secondaria (cioè le scuole medie e le scuole superiori di tutta Italia) e prevale sui
regolamenti interni delle singole scuole (“prevale” significa che il regolamento della tua
scuola, per esempio, non può contenere norme in contrasto con lo Statuto).
-Il diritto di apprendere: il diritto di apprendere in base alle specifiche esigenze e bisogni
di ogni studente (per esempio, per far sì che ciascun allievo impari al meglio delle sue
possibilità, lo stesso argomento di studio potrà essere proposto in modalità differenti: con
la lezione tradizionale = la spiegazione dell’argomento da parte del professore; con foto e
video, per esempio, il materiale sull’universo o sui moti della terra caricato sulla classroom
di scienze; con attività laboratoriali, per esempio, l’esperimento sull’espansione
dell’universo in scienze con la simulazione fatta dai compagni di classe e sulla densità in
fisica con la catena immersa nel contenitore pieno d’acqua); in questo modo si cerca di
andare incontro al modo di studiare di ogni studente (a chi piace ascoltare, a chi piace,
guardare le immagini e i video, a chi piace fare le cose).
-il diritto di scegliere le attività integrative (cioè le attività diverse da quelle obbligatorie
= la partecipazione alle lezioni) proposte dalla scuola, per esempio, la possibilità di
scrivere sul giornale della scuola è un’attività integrativa;
-il diritto alla riservatezza (privacy) sia a scuola che in gita, il che significa che il
telefonino può essere usato solo per fini strettamente personali (per esempio, chiamare i
genitori per farsi venire a prendere a scuola quando si sta male) e non può, invece, essere
assolutamente usato per diffondere in rete le foto o i video delle persone riprese senza la
loro autorizzazione;
-il diritto all’informazione: gli studenti devono essere informati delle decisioni più
importanti che riguardano la scuola (per esempio, in bacheca e nell’agenda del registro
elettronico, trovi pubblicate le notizie più importanti della scuola);
-il diritto alla partecipazione attiva alla vita scolastica attraverso il dialogo tra studenti,
docenti e preside;
-il diritto a una valutazione trasparente e tempestiva: gli studenti devono poter
conoscere subito i voti delle verifiche orali e scritte e in base a quali criteri gli vengono dati
i voti;
-il diritto al rispetto della vita culturale e religiosa, che significa anche mettere in 2
condizione gli studenti di non violare le regole della propria cultura (per esempio, con
l’esonero dall’insegnamento della religione cattolica per chi ha un’altra religione);
-il dovere di frequentare le lezioni e rispettare gli impegni di studio (per esempio, fare
i compiti a casa, presentarsi alle verifiche orali e scritte a scuola);
-il dovere di rispettare la scuola, cioè le strutture (aule, banchi, …), gli strumenti (lim,
lavagna,…) e i sussidi (libri,…) didattici;
-il dovere di rendere accogliente l’ambiente scolastico (per esempio, non buttare per
terra gli scarti delle merendine durante la ricreazione).
È il regolamento della scuola (ogni scuola ne ha uno diverso) approvato dal Consiglio
d’istituto che contiene le regole fondamentali delle attività scolastiche (ricorda, il Consiglio
d’istituto si occupa anche di comprare ciò che serve alla scuola - per esempio le LIM - di
stabilire le gite, di adattare il calendario scolastico – giorni di scuola e giorni di vacanza –
alle esigenze dell’istituto).
Serve a fare in modo che la scuola funzioni bene, soprattutto per quanto riguarda il
rapporto tra professori e studenti.
Il regolamento d’istituto cosa regola in particolare?
1.I diritti e i doveri di tutti coloro che partecipano alla vita scolastica: professori, studenti,
famiglie, personale amministrativo (il regolamento può contenere norme in contrasto con
lo Statuto delle studentesse e degli studenti? No);
2.la vigilanza sugli alunni (per esempio, osservare e controllare gli alunni durante le lezioni
e durante la ricreazione); 3
3.le gite;
Si, per esempio, sul sito in modo che tutti lo possano conoscere.