Per migliaia di anni, barche a vela e velieri hanno utilizzato
l'energia eolica mentre gli architetti hanno usato la ventilazione naturale negli edifici fin dai tempi antichi. L'uso del vento per fornire energia meccanica è tuttavia iniziato un po' più avanti nella storia. La ruota a vento progettata dall'ingegnere greco Erone di Alessandria nel I secolo è il primo esempio noto di utilizzo dell'energia eolica per alimentare una macchina.[10][11] I primi mulini a vento furono in uso in Iran almeno dal IX secolo e forse già dal VII secolo.[12] L'impiego di mulini a vento si diffuse subito dopo in tutto il Medio Oriente e nell'Asia centrale e più tardi anche in Cina e in India.[13] Si ha notizia che, a partire dal 1000, i mulini a vento furono utilizzati, sia in Cina che in Sicilia per pompare acqua di mare per estrarre il sale.[14] A partire dal 1180 furono ampiamente utilizzati in Europa nord-occidentale per macinare la farina,[15] mentre le pompe a vento furono utilizzate per drenare i terreni per favorire l'agricoltura e per l'edilizia.[16] I primi immigrati nel Nuovo Mondo portarono con loro queste tecnologie.[16]
Un tipico mulino a vento nei Paesi Bassi
L'energia eolica veniva sfruttata per trasportare acqua o per muovere macine e triturare i cereali, in particolare in Paesi Bassi era utilizzata per pompare l'acqua dei polder (che sono delle parti di terra sotto il livello del mare), migliorando notevolmente il drenaggio dopo la costruzione delle dighe. I mulini olandesi erano i più grandi del tempo, divennero e rimasero il simbolo della nazione. Questi mulini erano formati da telai in legno sui quali era fissata la tela che formava così delle vele spinte in rotazione dal vento; l'asse di rotazione era orizzontale, come per quasi tutti i mulini europei (i mulini cinesi avevano invece, in genere, asse di rotazione verticale). Negli Stati Uniti, lo sviluppo delle pompe a vento fu il fattore principale che permise la coltivazione e l'allevamento in vaste aree altrimenti prive di acqua facilmente accessibile.[17] Queste pompe contribuirono inoltre all'espansione della rete ferroviaria mondiale, grazie ai sistemi di pompaggio dai pozzi necessari per fornire l'indispensabile acqua per le locomotive a vapore. La turbina eolica a più pale posizionata in cima a una torre in legno o in acciaio, fu per oltre un secolo una presenza fissa nei panorami dell'America rurale.[18] Nel 1881, Lord Kelvin propose di usare l'energia eolica quando "il carbone fosse finito".[19] Nello stesso periodo fu proposto anche lo sfruttamento dell'energia solare.[20] I primi sfruttamenti per generare potenza elettrica. La turbina eolica di Blyth Nel luglio 1887 il professor James Blyth, un accademico scozzese, costruì una turbina eolica nel giardino della sua casa delle vacanze a Marykirk e utilizzò l'energia elettrica prodotta per ricaricare gli accumulatori che alimentavano le luci nel suo cottage.[21] Nel 1891 i suoi esperimenti portarono alla formalizzazione di un brevetto.[22] Durante l'inverno del 1887-1888 l'inventore statunitense Charles F. Brush produsse energia elettrica utilizzando un generatore alimentato dal vento che fornì la sua casa e il suo laboratorio fino al 1900. Nel 1890 lo scienziato e inventore danese Poul la Cour costruì turbine eoliche per produrre energia elettrica, che venne poi utilizzata per la produzione di idrogeno e ossigeno per elettrolisi.[22] La Cour fu il primo a capire che realizzare turbine veloci con meno pale era la soluzione più efficiente nella produzione di energia elettrica. Nel 1904 fondò la Society of Wind Electricians. Eolica proviene dalla parola:Dio del vento Eolica proveniva dal nome: dio del vento.