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Recensione del “libro breve storia delle

pseudoscienze”, Marco Ciardi.


Breve storia delle pseudoscienze è un libro scritto dall’autore Marco Ciardi, editore Ulrico Hoepli
Milano, pubblicato recentemente.

Marco Ciardi insegna Storia della scienza e delle tecniche all’Università di Bologna, con oltre 200
pubblicazioni in Italia e all’estero tra cui Marie Curie (2017) e il segreto degli elementi (2019).

È un saggio che tratta temi scientifici dall’antichità ai nostri giorni, dimostrando come i vari studi
dell’uomo possano essere sempre messi in discussione nel corso del tempo, ricostruendo inoltre il
rapporto fra scienza e pseudoscienza.

L’opera tratta temi differenti, seguendo un ordine logico e temporale ben definito, partendo dallo
studio dell’astrologia, si passa al fascino delle profezie e tutto ciò che riguarda il mistico, arrivando
all’alchimia, all’omeopatia e al mesmerismo, teorie confuse sul creazionismo e la scoperta dei mondi
perduti, la nascita dello spiritismo e con essa la società Teosofica arrivando infine ad esprimere
teorie riguardanti l’ufologia con conseguente esplosione della fantarcheologia che attraeva il
pubblico di allora, insomma chi più ne ha più ne metta.

Il libro è strutturato in modo tale da rendere la lettura leggera e coinvolgente per un pubblico oggi
giorno meno interessato a questi argomenti come ad esempio noi giovani.

Da molte affermazioni dell’autore ho imparato che in realtà sono poche le differenze tra presente e
passato, come accade anche oggi vi sono grandi lacune sullo spiegare che cos’è veramente la
scienza, su cosa si basa, come funziona, ma è necessario solo che noi impariamo nozioni e formule a
memoria che vengono facilmente dimenticate in quanto vengano considerate la maggior parte
inutili.

Mi ha fatto riflettere una frase che cita il libro, in cui Alber Einstein partecipò a Los Angeles alla prima
del film Luci della città, diretto da Charlie Chaplin e in questa occasione lo stesso Chaplin disse
queste parole ad Einstein “Applaudono me perché mi capiscono tutti, lei perché non la capisce
nessuno”, e questa è una verità molto attuale.

Soprattutto la situazione che stiamo affrontando ci porta a seguire la “massa”, applaudire ad un


uomo che magari spiega il virus in maniera comprensibile anche se racconta molte fesserie e fare
altrettanto con un uomo laureato a massimi voti, che utilizza termini elevati e specifici di cui non
comprendiamo il significato, solo perché è un personaggio di un certo livello, o semplicemente
perché altre sue ricerche hanno portato a buoni risultati.

Infine, per concludere il discorso ammetto che all’inizio ero abbastanza scettica sulla lettura del libro,
come si dice non si giudica un libro dalla copertina e invece l’ho fatto, ma sono contenta alla fine di
averlo letto, essermi avventurata in questa piccola “escursione” di scoperte scientifiche e
pseudoscientifiche, per tale ragione lo consiglio soprattutto ai miei coetanei poiché possano
anch’essi riflettere su alcuni aspetti molto attuali.

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