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Le Olimpiadi

Le olimpiadi sono una serie di gare


nelle quali gli atleti di varie discipline
si sfidavano per vncere un premio
onorifico: cioè una corona di alloro.
Le prime olimpiadi si svolsero in
Grecia nel 776.a.c. e si tenevano ogni
quattro anni presso il santuario
Olimpia dedicato al Dio Zeus. Erano
un momento di pace e persino
eventuali conflitti venivano
temporaneamente sospesi.

Le gare comprendevano vari sport ad


esempio:
1. La corsa a piedi o con i carri
2. La lotta
3. Il pugilato
4. Il salto in lungo
5. Il lancio del disco
6. Il lancio del giavellotto.

Nel 393 d.c


L'imperatore cristiano Teodosio
decretò la fine delle olimpiadi, in
quanto giochi dedicati alle divinità
pagane.

Per secoli lo sport ebbe un ruolo


limitato o nullo nella civiltà europea.
A partire del 700 riacquistò
progressivamente un valore crescente.
Inizialmente i club sportivo nacquero
in Inghilterra e poi si sono diffusi in
altre nazioni: Alla fine dell'Ottocento
lo sport era considerato fattore
importante nella formazione
dell'uomo.
E anche le donne iniziarono a
praticare sport di vario genere.

Nel 1894 a Parigi il barone francese


Pierre de Coubertin propose a una
delegazione di 14 rappresentanti di
associazioni sportive di 14 diverse
nazioni l'idea di far rinascere le
antiche olimpiadi. Nasce così il CIO:
comitato olimpico internazionale.
Il progetto De Coubertin poggiava
sulla convinzione che attraverso lo
sport fosse possibile instaurare
rapporti civili e pacifici tra le nazioni e
le classi sociali.

Le olimpiadi moderne
In ricordo delle olimpiadi classiche, si
svolsero ad Atene. 250 atleti in 14
nazioni si sfidavano in 9 discipline
sportive; la maggior parte delle gare
venne vinta da Americani. Lo stadio
venne costruito sul modello di quello
antico di Olimpia. Nel 1912 le
olimpiadi iniziarono ad avere
organizzazione più stabile ed
efficiente con un regolamento è un
simbolo. In occasione dei giochi del
1908 a Londra De Coubertin
pronunciò una frase celebre:"nei
giochi uno solo può cingersi della
corona d'alloro, ma tutti possono
provare la gioia di partecipare alla
gara" negli anni la frase si è così
trasformata:" nei giochi olimpici la
cosa più importante non è vincere ma
partecipare" e in questo motto si
riassume lo spirito olimpico.
De Coubertin stabilì che alle gare
partecipassero atleti dilettanti, che non
guadagnassero dall'esercizio
dell'attività sportiva. Durante gli anni
si stabilì che le donne potevano
partecipare alle olimpiadi.

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