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Francesca Girolami

Studio così

STUDIO COSÌ
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Questa guida è integrata da un DVD,
che contiene il libro digitale e tutte le risorse multimediali.
Nel caso non risultasse allegato richiedilo al tuo promotore editoriale. 4-5

Guida per il docente • STORIA


• Il progetto
• La didattica inclusiva
• La didattica per competenze
e i compiti di realtà
• La classe capovolta
• Le indicazioni metodologiche
• Le programmazioni didattiche
• Le schede operative

I L D O C E N T E
GUID A P E R

E44047G1 codice interno


Cetem

STORIA
Pubblicazione fuori commercio
riservata ai Docenti
INDICE
STORIA
2 Studio così: il progetto del corso
4 Il progetto di Storia
4 Il testo base
7 Il laboratorio delle attività
7 L’atlante
8 Il libro digitale e il libro liquido
9 La classe capovolta
16 La classe capovolta in Studio così
17 Le risorse multimediali
18 La didattica inclusiva
19 La didattica inclusiva in Studio così
20 Metodologie inclusive: il cooperative learning
20 Un supporto dalla tecnologia
21 La didattica per competenze
34 La certificazione delle competenze in Studio così
36 Compito di realtà: Il compleanno di Amilcare Gisgo
39 Scheda per la valutazione dello studente
40 Il percorso di Storia
42 La metodologia
44 La programmazione didattica
46 Schede operative per la classe 4a

99 Classe 5a
100 La classe capovolta in Studio così
101 Le risorse multimediali
102 Compito di realtà: A scuola nell’antica Roma
105 Scheda per la valutazione dello studente
106 La programmazione didattica
108 Schede operative per la classe 5a

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IL PROGETTO DI
STUDIO COSÌ
Studio così porta i bambini ad acquisire un metodo di studio efficace che
favorisce il processo di apprendimento e crea le basi per costruire le com-
petenze proprie di ogni disciplina. Tutte le discipline sono organizzate in
unità che presentano una struttura chiara e lineare, permettendo
ai bambini di lavorare in autonomia.
Il linguaggio è semplice e accessibile a tutti; le fotografie e le tavole
illustrate integrano il testo e forniscono le esemplificazioni necessa-
rie alla comprensione dei contenuti.
L’organizzazione chiara e ordinata delle pagine permette agli alunni di
orientarsi facilmente in ciascuna disciplina.

In ciascun volume:
• Classe capovolta • Ripasso facile
• Compito di realtà • Mappa per esporre
• Cittadinanza • Verifica delle competenze
Al termine di ogni volume si sviluppano le pagine di Laboratorio delle
attività, che racchiudono schede di esercizi e di approfondimento della
disciplina e mappe concettuali da completare.

Studio così... Storia


• Ogni civiltà antica è introdotta da una
carta geostorica e dalla linea del
tempo, per focalizzare immediata-
mente l’attenzione sul “dove” e sul
“quando”.
• La rubrica IMPARO DALLE FONTI
consente di ricavare informazioni da
fonti di diversa natura.
• Le pagine sulla VITA QUOTIDIANA
ricostruiscono in un quadro d’insieme le abitudini e la cultura dei popoli antichi.
• Le pagine di CITTADINANZA E COSTITUZIONE suggeriscono un percorso sulla Costituzione
italiana per scoprire i fondamenti della convivenza civile.

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Studio così... Geografia
• Ciascun argomento si presta a esse-
re analizzato attraverso gli strumenti
della geograficità (carte, dati, grafici,
fotografie, immagini satellitari...), perciò
un particolare rilievo è dato ai fonda-
menti della cartografia, agli strumenti e
al lessico specifico della disciplina.
• La rubrica FACCIO E IMPARO è dedi-
cata proprio all’osservazione delle car-
te da cui è possibile ricavare dati e informazioni.
• Le pagine e i box di CITTADINANZA ATTIVA forniscono approfondimenti e spunti per la rifles-
sione su temi importanti, come la tutela del territorio e delle sue risorse, l’ambiente e lo sviluppo
sostenibile.

Studio così... Scienze


• L’esposizione degli argomenti favorisce
negli alunni un atteggiamento di curio-
sità nei confronti della realtà circostante.
• L’invito a sperimentare e a trarre con-
clusioni corrette conduce l’alunno ad as-
sumere un atteggiamento scientifico.
• Il percorso di TECNOLOGIA, al termi-
ne del testo base, approfondisce alcuni
temi fondamentali, sottolineando il lega-
me indissolubile con le Scienze.

Studio così...
Matematica
• I concetti-chiave presentati in con-
testi reali inducono gli alunni a com-
prendere come la matematica faccia
parte della vita quotidiana.
• Ogni argomento, partendo da una si-
tuazione di problem-solving vicina
all’esperienza del bambino, consente
agli alunni di costruire i concetti mate-
matici attraverso la formulazione di ipotesi, il ragionamento e la ricerca di soluzioni.
• Lungo il percorso un ampio apparato di esercizi, differenziati su tre livelli di difficoltà, consente
agli alunni di mettersi alla prova e consolidare le conoscenze acquisite.

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IL PROGETTO
DI STORIA
Il testo base
Il percorso di Storia avvicina gli
alunni alla conoscenza delle
grandi civiltà del passato utiliz-
zando un linguaggio semplice
supportato da carte geosto-
riche, linee del tempo, foto-
grafie, fonti e disegni esplica-
tivi che ricostruiscono i luoghi, il
modo di vivere e le peculiarità
dei popoli antichi.
In classe quarta, in apertura
della disciplina, viene presenta-
to il lavoro dello storico e degli altri studiosi che lavorano insieme per ricostruire gli eventi più
significativi e le caratteristiche delle antiche civiltà. Di ciascun popolo vengono descritti
gli aspetti più importanti, come l’area geografica, il periodo storico, la forma di governo, l’or-
ganizzazione sociale, le innovazioni tecnologiche, artistiche e culturali...

La rubrica STUDIO COSÌ ha lo scopo di aiutare il bambino a svilup-


pare un metodo di studio, fornendogli gli strumenti di volta in volta
necessari con una spiegazione puntuale e precisa per costruire
mappe concettuali, elaborare sintesi, cercare parole chiave...
La rubrica, applicata ai diversi temi, fornisce così all’alunno una va-
lida guida alla comprensione e alla memorizzazione dei contenuti.

La rubrica LE PAROLE fornisce la spiegazione di termini


che il bambino incontra per la prima volta all’interno del per-
corso didattico.

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STUDIO E IMPARO aiuta gli alunni a riflettere sui conte-
nuti, favorendo la comprensione del testo grazie all’ausilio
di domande aperte o a risposta multipla e di diverse attività
sempre finalizzate al lavoro sul testo (ricerca di parole chia-
ve, informazioni principali...).

FACCIO E IMPARO presenta stimolanti attività


che richiedono al bambino di utilizzare gli strumenti
della Storia, come carte geostoriche, linee del tem-
po e disegni.

Le pagine di CITTADINANZA E
COSTITUZIONE offrono spunti
per discutere e lavorare con tutta
la classe su temi di ieri e di oggi.

All’interno del percorso si tro-


vano proposte di lavoro per la
CLASSE CAPOVOLTA, che
coinvolgono attivamente gli
alunni nel processo di costru-
zione del proprio apprendi-
mento.

La rubrica IMPARO DALLE


FONTI permette all’alunno di
ricavare informazioni dalla let-
tura e interpretazione di impor-
tanti reperti del passato.

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Il progetto di STORIA

Ogni argomento si chiude con due


pagine molto significative dal punto
di vista dell’inclusione: il RIPASSO
FACILE può costituire sia un mate-
riale da proporre agli alunni in diffi-
coltà sia un materiale che orienta
sugli obiettivi minimi comuni a tut-
ta la classe e sui quali poi lavorare
per costruire i percorsi individuali;
le MAPPE PER ESPORRE sono
uno strumento utile per il ripasso
dei contenuti chiave.

Le pagine e le rubriche ricorrenti di TECNOLOGIA


presentano le principali invenzioni tecnologiche e
le scoperte dei popoli antichi che hanno segnato
l’umanità.

Alla fine del percorso, un COMPITO DI REALTÀ permette


di valutare le competenze degli alunni su un piano pratico
e mette alla prova capacità logiche e organizzative.

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Il laboratorio delle attività
L’ultima parte del volume è
dedicata al LABORATORIO
DELLE ATTIVITÀ: si tratta
di una sezione che integra
il percorso del testo base
e approfondisce i temi della
disciplina attraverso labora-
tori e pagine operative.

Per ogni argomento del testo base viene proposta una mappa
di sintesi che l’alunno dovrà completare.

L’atlante

Il volume di Storia è arricchito da un atlante visuale, TI RACCONTO LA STORIA, che


consente di approfondire le conoscenze, di fornire risposte ad alcune curiosità de-
gli alunni e di fissare i concetti chiave grazie all’ausilio di ricche tavole illustrate, di
carte geostoriche e di spiegazioni esaurienti.

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Il progetto di STORIA

Le risorse multimediali

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LA CLASSE
CAPOVOLTA
Il testo qui riportato è tratto da un articolo del professor Erasmo Mo-
dica pubblicato sul sito di Orizzonte scuola.

Flip teaching Flip teaching è una metodologia didattica che sta prendendo cam-
po negli ultimi anni. Le classi coinvolte in questa metodologia, dette
flipped classroom, sono protagoniste di una inversione delle moda-
lità di insegnamento tradizionale in cui il docente è il dispensatore del
sapere e l’allievo recepisce, esercitandosi prevalentemente a casa.
Le attività avvengono in modalità blended e, di conseguenza, è fon-
damentale l’uso delle nuove tecnologie per fornire le adeguate risorse
agli allievi, anche al di fuori del contesto classe. Infatti, gli allievi hanno
a disposizione materiali didattici, che possono condividere, annotare,
modificare o addirittura creare in maniera collaborativa.
Si utilizza il termine “flip” in quanto viene ribaltata la modalità con cui
vengono proposti i contenuti e i tempi utili per l’apprendimento. In
una flipped classroom la responsabilità del processo di insegnamen-
to viene in un certo senso trasferita agli studenti, i quali possono con-
trollare l’accesso ai contenuti in modo diretto e avere a disposizione
i tempi necessari per l’apprendimento e la valutazione. L’insegnante
diventa quindi un supporto alla comprensione di quanto appreso a
mano a mano dagli allievi e dovrà impiegare il proprio tempo in que-
sto processo di passaggio dall’ampliamento delle conoscenze all’ac-
quisizione di capacità e competenze.

Come per tutte le metodologie didattiche, anche il flip teaching pre-


senta punti di forza e punti di criticità.
Di certo tale modalità di insegnamento favorisce l’individualizzazio-
ne e la personalizzazione dei percorsi di insegnamento, in quanto gli
insegnanti possono dare delle precise indicazioni agli allievi su come
muoversi e sulle risorse da utilizzare.

Che cos’è una Una flipped classroom è un modello pedagogico nel quale le classi-
flipped classroom che lezioni e l’assegnazione del lavoro da svolgere a casa vengono
capovolti.
L’insegnante assegna per casa ai propri studenti i materiali su un dato
argomento, prima di trattarlo in classe. In questo modo, poiché gli
studenti hanno già un’infarinatura dei contenuti da affrontare, si può

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La classe capovolta

dedicare il tempo a disposizione a scuola per dare chiarimenti, fare


delle esercitazioni e svolgere qualsiasi altra attività funzionale ad una
migliore comprensione.
Ciò richiede, da parte del docente, un’attentissima selezione delle
risorse create per gli studenti. Questi ultimi, infatti, collegandosi nello
spazio virtuale, hanno sempre a disposizione i materiali didattici che
il docente ha selezionato e/o creato proprio per loro e possono utiliz-
zarli in qualsiasi momento della giornata.
Il vantaggio del flip teaching sta proprio nella possibilità di utilizzare in
maniera diversa le ore di lezione settimanali dedicate all’insegnamen-
to di una data disciplina, permettendo anche agli studenti di costruire
il proprio sapere e di testare in qualsiasi momento le proprie compe-
tenze. Il ruolo del docente sarà quello di “guida” che incoraggia gli
studenti alla ricerca personale e alla collaborazione e condivisione dei
saperi appresi.

Come cambia Non esiste un unico modello di “insegnamento capovolto”, anche se


l’insegnamento nel modello standard la flipped classroom è vista come un ambiente
di lavoro in cui gli studenti sono indirizzati verso l’uso di selezionati
materiali didattici. Gli studenti possono infatti collaborare e in classe
si possono avviare diverse discussioni, che permetteranno di chiarire
meglio determinati concetti importanti appresi autonomamente.
Il docente potrebbe anche suddividere gli studenti in piccoli gruppi e
attribuire loro alcune specifiche situazioni problematiche da trattare.
Le attività in stile flipped possono essere facilmente realizzate, ma
è altrettanto semplice fare un uso sbagliato di questa metodologia.
Infatti, essa richiede una particolare attenzione nella fase di program-
mazione delle attività e di selezione dei materiali didattici da sotto-
porre ai discenti. Di contro, gli studenti abituati al costante supporto
del docente potrebbero sentirsi smarriti e si potrebbe generare un
fenomeno di dispersione delle conoscenze.
Come detto, con il proliferare delle flipped classroom sarà necessario
utilizzare nuovi strumenti di supporto alla didattica e andrà anche rivi-
sto il curricolo scolastico. Il ruolo degli educatori differirà parecchio da
quello attuale, in quanto sarà indispensabile effettuare un lavoro volto
alla collaborazione costante durante i vari processi di insegnamento/
apprendimento. Inoltre, gli studenti diventeranno ancora più parte at-
tiva delle attività didattiche e, di conseguenza, il loro carico di lavoro
sarà maggiore.

Pedagogia La maggior parte della letteratura sulle flipped classroom si concentra


dell’insegnamento su come “capovolgere l’aula” nel senso strettamente tecnico, senza
capovolto spiegare che cosa dovrebbe essere programmato in quel tempo che
si guadagna grazie alla natura di questa nuova metodologia.
“Capovolgere”, infatti, non vuol dire soltanto propinare video e sche-

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de di lavoro: significa effettuare un percorso di programmazione a
monte, che sia orientato più verso la scoperta del curricolo piuttosto
che verso la trattazione sequenziale e sterile dello stesso.
I docenti che iniziano l’anno scolastico senza pensare alla possibilità
di attività di tipo flipped, programmano secondo le modalità tradizio-
nali, facendo prevalentemente riferimento ai libri di testo. Scegliendo
l’opzione flipped, il docente cambierà completamente il suo modo
di progettare, in quanto dovrà avere ben chiari gli obiettivi finali e gli
esiti desiderati; di conseguenza, dovrà scegliere le più opportune me-
todologie e risorse per far sì che gli studenti raggiungano nel modo
migliore gli obiettivi prefissati.

Il modello di programmazione flipped è quindi composto dalle se-


guenti tre fasi:
• identificazione dei risultati desiderati;
• determinazione delle prove accettabili;
• pianificazione delle esperienze e delle lezioni utili per l’apprendimento.

Il primo elemento da identificare, come si può vedere, è ciò che alla


fine del lavoro gli studenti dovranno sapere e saper fare; per fare ciò
è necessario porsi delle domande che funzionino da indicatori per gli
esiti attesi e stabilire quale possa essere il modo per verificare l’acqui-
sizione delle conoscenze e delle abilità coinvolte.
La maggior parte dei contenuti può essere fornita grazie al suggeri-
mento di video, reperibili in rete o creati ad hoc, e consolidati grazie
alla somministrazione di attività di lettura o di comprensione del testo.
Il docente potrà essere sicuro che gli studenti abbiano realmente ap-
preso quando questi saranno in grado di sintetizzare contenuti rica-
vati da varie fonti e produrre, per esempio, un nuovo documento.
In questo modo i discenti hanno la possibilità di discutere, confrontar-
si, produrre congetture, argomentare e insegnare ai propri compagni
quanto letto e compreso.

Le operazioni che gli studenti possono fare in classe durante le le-


zioni, volte a fissare meglio quanto hanno avuto modo di vedere e
comprendere a casa, sono diverse.
Per esempio, gli alunni dovrebbero essere in grado di riferire le cono-
scenze acquisite; in caso contrario, si dovrà lavorare sul miglioramen-
to del lessico specifico.
La gestione di questi momenti, però, richiede un minuzioso interven-
to di pianificazione da parte del docente, che si troverà di fronte alla
possibilità di utilizzare in maniera molto più proficua il tempo che ha a
disposizione in classe con gli alunni.

Di seguito, illustriamo le voci che deve contenere un documento di


programmazione per queste tipologie di attività didattiche.

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La classe capovolta

Un modello Titolo: identificare l’argomento che si vuole trattare.


per strutturare
Discipline coinvolte: identificare la disciplina o le discipline che sono
un piano di lavoro
coinvolte nell’attività.

Tempo stimato: prevedere un monte ore di lavoro a casa per la visio-


ne dei materiali e video e un monte ore di attività in classe.

Traguardi formativi: stabilire quali sono gli obiettivi dell’attività, gli


esiti attesi, cosa ci si aspetta che gli studenti imparino al termine delle
attività.

Descrizione dell’attività: descrivere ciò che dovranno fare gli stu-


denti a casa e in classe e quale sarà la produzione finale.
Nella descrizione suggeriamo di fare riferimento alla tassonomia di
Bloom:
• conoscenza
• comprensione
• applicazione
• analisi
• sintesi
• valutazione

e alle strategie di Marzano:


• prendere appunti e sintetizzare
• identificare analogie e differenze
• provare e riconoscere
• effettuare compiti a casa ed esercitazioni
• favorire l’apprendimento collaborativo
• effettuare rappresentazioni non verbali
• identificare gli obiettivi e fornire feedback
• formulare ipotesi
• porre domande con suggerimenti e organizzatori avanzati.

Materiali didattici: descrivere i materiali che verranno utilizzati e inse-


rire una lista di link alle risorse utili che gli studenti troveranno in rete.

Attività a casa: descrivere cosa faranno gli studenti a casa, come


dovranno utilizzare il materiale, in che ordine utilizzarlo ecc.

Attività in classe: descrivere le attività che si intendono programma-


re durante le ore in classe.

Attività di consolidamento e approfondimento: descrivere come


si intende dare chiarimenti per far sì che gli studenti possano chiarire
qualsiasi dubbio, quali altre attività sono previste per l’approfondi-
mento ecc.

Valutazione: stabilire dei precisi criteri di valutazione, fornendo un’op-


portuna griglia coerente con il P.T.O.F.

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Percorsi individualizzati: nel caso in cui in classe fossero presenti
alunni con BES, stabilire quali attività saranno previste per loro.

Differente uso Uno dei principali vantaggi dell’insegnamento capovolto consiste


del tempo in aula nell’avere a disposizione molto più tempo in classe per venire incon-
tro alle esigenze degli studenti, creando attività efficaci e coinvolgenti.
Quando i docenti decidono di capovolgere la propria didattica, è es-
senziale che venga effettuata a monte una attenta riflessione sulle
diverse modalità di impiego del tempo supplementare che hanno a
disposizione.

Di seguito vengono proposte alcune idee su come utilizzare il tempo


a disposizione in classe.

Apprendimento per progetti


L’apprendimento per progetti è una metodologia didattica molto uti-
le e che offre diversi vantaggi. Gli studenti devono lavorare insieme
per realizzare un progetto articolato. Tale progetto può consistere,
per esempio, nella realizzazione di un esperimento scientifico al fine
di provare quanto precedentemente appreso in un video: in questo
modo si offre la possibilità di realizzare un percorso di apprendimento
coinvolgente, in cui gli alunni possono scoprire e sviluppare nuove
competenze.

Progetti collaborativi
Nel mondo del lavoro la collaborazione sta diventando sempre più
importante e ormai l’abilità di operare in team è sempre più richiesta.
L’aula flipped deve essere in grado di mettere gli studenti in un as-
setto collaborativo ai fini della risoluzione di un dato problema asse-
gnato loro e della sua futura condivisione. Tale approccio funziona
bene soprattutto quando si assegnano dei compiti di natura pratica,
in quanto si dà agli studenti la possibilità di imparare facendo in prima
persona e approfondendo quanto appreso in precedenza.
Gli insegnanti dovrebbero mirare a creare esperienze pratiche coin-
volgenti, atte ad approfondire le conoscenze dei loro studenti, offren-
do la possibilità di scegliere attività anche a rotazione o addirittura
coinvolgendoli nella progettazione insieme ai docenti.

Contenuti creati dagli studenti


Uno dei modi migliori per imparare qualcosa è quello di insegnare. E
la creazione dei propri contenuti è un ottimo modo per comprendere
se l’apprendimento sia avvenuto o meno.
Si può quindi dare agli studenti il tempo necessario per la realizzazio-
ne di un proprio contenuto didattico (poster, conferenza, presentazio-
ne multimediale, lapbook o qualsiasi altra cosa che trasmetta il loro
apprendimento) al fine di rafforzare il loro sapere. Quando tale lavoro
deve essere realizzato in gruppo, è bene formare dei gruppi etero-

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La classe capovolta

genei per favorire l’apprendimento tra pari. Questi materiali realizzati


possono poi essere utilizzati come parte di un approccio capovolto
con altri studenti, dando il giusto riconoscimento agli studenti che si
sentiranno gratificati perché il loro lavoro sarà utile ad altri compagni.

Apprendimento personalizzato
Naturalmente ogni studente ha il proprio metodo di apprendimento e
di studio. Grazie al modello di insegnamento capovolto i docenti pos-
sono realizzare attività didattiche personalizzate che tengano conto
delle esigenze degli studenti.
Guardando una classe capovolta si possono vedere alcuni studenti
che lavorano in gruppi su progetti concreti e altri studenti che realiz-
zano un documento.
Riflettere sul percorso di formazione
L’acquisizione da parte degli studenti di un pensiero critico è di fon-
damentale importanza. Per tale ragione è bene offrire agli studenti
diverse possibilità per riflettere sul loro apprendimento e per la com-
prensione dei concetti. Queste possibilità devono essere realizzate
mediante momenti di effettiva discussione in classe, moderata dal
docente. Tali discussioni possono essere sintetizzate in un diario di
bordo o in un blog di classe.

I vantaggi Coinvolgere gli studenti è di primaria importanza se si vuole che l’ap-


dell’insegnamento proccio capovolto riesca al meglio e garantisca un successo formativo
capovolto adeguato. Per tale ragione è importante lavorare sulla responsabilità
individuale nella costruzione del proprio sapere, facendo comprende-
re che ciò che apprendono non deve esclusivamente dipendere dal
lavoro del docente in aula. L’apprendimento diventa quindi indotto
dalla visione dei video che permettono di farsi un’idea del contenuto
e nello stesso tempo sono un ottimo spunto per le domande da porre
successivamente al docente.
In termini di sviluppo degli studenti, questo è uno dei punti più forti
della didattica capovolta, perché permette di sviluppare delle compe-
tenze immediatamente spendibili in contesti extrascolastici.
Trasmettere entusiasmo è di certo una carta vincente per il raggiun-
gimento del successo formativo, in quanto un insegnante entusiasta
riesce a trasmettere un senso di positività nell’allievo, aiutandolo nella
sua esperienza di apprendimento.

Di seguito vengono presentati quattro principali vantaggi per gli stu-


denti.

1. Gli studenti possono controllare il proprio apprendimento. Non ser-


ve che lo studente si adatti alla velocità espositiva dell’insegnante,
in quanto ad esempio il video gli permetterà di vedere e rivedere
le parti che ritiene più complesse tutte le volte necessarie. Lo stu-

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dente può anche confrontarsi con genitori e amici dopo aver fatto
vedere le parti a lui meno chiare.

2. Si può impiegare il tempo in aula a realizzare attività molto più utili
e accattivanti, piuttosto che star seduti ad ascoltare il docente che
presenta i contenuti.

3. 
Gli studenti possono ottenere un maggiore supporto da parte
dell’insegnante durante le lezioni e l’insegnante potrà accostarsi
maggiormente ai diversi stili cognitivi degli alunni e potrà anche
realizzare alcune attività personalizzate.

4. Verrà ridotto il carico di lavoro a casa per gli studenti, anche se la


visione di opportuni video può prendere a volte diverso tempo per-
ché gli studenti tendono a rivedere i video (che spesso ritengono
più coinvolgenti della lezione tradizionale).

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La classe capovolta

La classe capovolta
in Studio così
Per chi vuole sperimentare l’insegnamento capovolto, nelle RISORSE MULTIMEDIALI
proponiamo una serie di materiali che potranno essere visualizzati anche dagli studenti
nella versione ebook+ del volume e tramite la APP librARsi .

SCARICA INQUADRA GUARDA

Gli studenti potranno così approcciarsi a una metodologia didattica innovativa senza i rischi
di una navigazione in Rete.

Di seguito forniamo un elenco di siti di approfondimento dei diversi contenuti delle flipped
classroom da visionare in classe con la LIM e con la supervisione dell’insegnante.

Il Giorno della memoria


• Due cartoni animati sulla Shoah:
https://youtu.be/y8n604g8L1c
https://youtu.be/g5604cLcaGw

• La casa di Anna Frank ad Amsterdam, con il racconto della sua vita e alcuni video:
http://www.annefrank.org/it/Anne-Frank/Lintera-storiain-versione-abbreviata/

• La testimonianza delle persone che hanno vissuto il dramma dell’Olocausto:


http://www.raiscuola.rai.it/articoli-programma-puntate/
shoah-testimonianze-di-deportati-italiani/3760/default.aspx

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Le risorse multimediali

CLASSE CAPOVOLTA
p. 77 • Il Giorno della memoria

p. 16 • Sumeri – La massima espansione


p. 28 • Babilonesi – La massima espansione
p. 35 • Assiri – La massima espansione
CARTE E MAPPE p. 44 • Egizi – La massima espansione
INTERATTIVE p. 62 • Civiltà dell’Indo – La massima espansione
p. 64 • Civiltà della Cina – L’impero di Shi Huangdi
p. 72 • Ebrei – Le migrazioni
p. 82 • Fenici – Le colonie fenicie
p. 92 • Cretesi – La civiltà cretese
p. 98 • Micenei – La civiltà micenea

p. 16 • Sumeri
p. 28 • Babilonesi
p. 35 • Assiri
p. 44 • Egizi
LINEE DEL TEMPO
p. 62 • Civiltà dell’Indo
p. 64 • Civiltà della Cina
p. 72 • Ebrei
p. 82 • Fenici
p. 92 • Cretesi
p. 98 • Micenei

p. 22 • I Sumeri
p. 30 • Riti babilonesi
p. 38 • Gli Assiri
ESERCIZI INTERATTIVI p. 47 • I templi di Abu Simbel
p. 49 • Una società piramidale
p. 54 • Lo scriba
p. 87 • L’alfabeto fenicio
p. 95 • I Cretesi
p. 100 • La città di Micene

VIDEOAPPROFONDIMENTI
p. 57 • La donna nell’antico Egitto

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LA DIDATTICA
INCLUSIVA
La Scuola Quando si parla di Scuola dell’inclusione si pensa a una scuola in
dell’inclusione grado di rimuovere tutti gli elementi che possano rappresentare un
ostacolo alla promozione della persona e di offrire elementi di facilita-
zione che aiutino a superare difficoltà e situazioni problematiche.
Oggi è difficile incontrare un gruppo classe omogeneo, in cui non si-
ano presenti alunni BES e/o alunni con scarsi strumenti linguistici sia
per la provenienza da Paesi diversi, sia per problemi socio-familiari.
La scuola italiana ha adottato fin dal 1977 un modello di integrazione
scolastica degli alunni con diverse abilità, ma tale modello non si è
rivelato nel tempo sufficiente a rispondere alla complessità delle situa-
zioni che i docenti incontrano ogni giorno nelle proprie classi.

BES L’espressione BES è entrata nel lessico della scuola italiana con una
Bisogni Educativi Direttiva Ministeriale del 27/12/2012, nella quale viene fatta la propo-
Speciali sta di come classificare gli studenti con Bisogni Educativi Speciali
(Special Educational Needs); l’espressione include “qualsiasi difficoltà
evolutiva di funzionamento, permanente o transitoria, in ambito edu-
cativo e/o di apprendimento dovuta all’interazione dei vari fattori di
salute, secondo il modello ICF (Classificazione Internazionale di Fun-
zionamento, Disabilità e Salute) dell’Organizzazione Mondiale della Sa-
nità e che necessita di un’educazione speciale e individualizzata.”
Al di là dei piani personalizzati da formulare ove richiesti in seguito a
una certificazione precisa, sembra quindi sempre più opportuno che
tutto il team docente lavori unitamente per trovare strategie di inse-
gnamento che coprano tutto, o almeno in gran parte, l’arco degli stili
cognitivi. Devono quindi essere predisposti materiali e modalità fina-
lizzati al coinvolgimento degli alunni, che sappiano anche stimolare
la loro curiosità.
Solo in questo contesto sarà successivamente fruttuoso fornire
strumenti compensativi o dispensativi, a seconda dei problemi in-
dividuali. Per realizzare un ambito di lavoro stimolante, ogni lezione
dovrebbe utilizzare strumenti diversi dalla semplice verbalizzazione.
Una didattica inclusiva vuol dire in primo luogo una didattica ca-
pace di agganciare l’attenzione di tutti, ma che successivamente si
preoccupa di enucleare i concetti base sui quali anche gli studenti
in difficoltà devono raggiungere una conoscenza adeguata, natural-
mente sempre in relazione al loro punto di partenza e al loro tipo di
evoluzione cognitiva.

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La didattica inclusiva
in Studio così
Il progetto Studio così offre diversi strumenti e metodologie che pos-
sono rivelarsi molto efficaci nel coinvolgere e motivare tutti gli alunni.

Il coinvolgimento Nel testo base sono presenti spesso dei riferimenti all’esperienza
diretto quotidiana, con cui si possono sollecitare le opinioni di ogni alunno,
mettendolo al centro dell’attenzione: facendolo sentire importante, si
stimola la sua autostima.
Per questo è opportuno creare un ambiente classe in cui ci sia rispet-
to reciproco, in cui tutti sappiano di poter essere ascoltati e valorizzati
ogni volta che se ne presenterà l’occasione.

Le pagine Nelle pagine di RIPASSO FACILE e di MAPPA PER ESPORRE, col-


di RIPASSO FACILE locate al termine di ogni sezione, vengono riproposti in termini ridotti,
e di MAPPA attraverso una sintesi e una mappa, i contenuti ampiamente spiegati
PER ESPORRE nel testo base. Il linguaggio è chiaro e semplice e la grafica molto
ordinata.
La sintesi delle pagine di RIPASSO FACILE è organizzata in forma di
domanda e risposta, modalità utile a rendere più chiaro il testo, che
risulta così frammentato e ben suddiviso. Il testo della pagina, inoltre,
è scritto con un carattere ad alta leggibilità, che ne favorisce l’utilizzo
da parte degli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
La MAPPA PER ESPORRE riprende i contenuti riportati nella sintesi
e li ripropone in forma schematica, favorendo così il ripasso e rap-
presentando un’efficace traccia per l’esposizione orale dei contenuti
della sezione. Queste pagine possono rappresentare un valido stru-
mento compensativo per chi è in difficoltà, ma anche venire utilizzate
da tutti gli alunni insieme; quest’ultimo impiego potrebbe aiutare a su-
perare un problema spesso presente, e cioè la creazione di differenze
all’interno del gruppo classe.

La rubrica In matematica, all’interno di ogni sezione, sono presenti delle rubri-


STUDIO FACILE che di STUDIO FACILE che potranno essere utili a tutti gli alunni, in
in matematica particolar modo agli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Il bambino potrà esercitare abilità anche piuttosto complesse attra-
verso due proposte parallele: la prima in cui l’attività è già svolta, la
seconda in cui, seguendo l’esempio, l’alunno è guidato passo passo
a svolgere un’attività simile.

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La didattica inclusiva

Metodologie inclusive:
il cooperative learning
La CLASSE Le proposte di Classe capovolta e il Compito di realtà si prestano
CAPOVOLTA al lavoro di gruppo e quindi alla messa in pratica del cooperative
e il COMPITO learning. Queste pagine richiedono agli alunni, infatti, di interagire con
DI REALTÀ il testo e con gli strumenti a disposizione (grafici, tabelle, documenti...),
di porre in relazione conoscenze e abilità, di abituarsi all’organizzazio-
ne reticolare delle informazioni e alla collaborazione con i compagni.
Lo scambio e l’utilizzo di abilità differenti vanno insegnati e sempre
seguiti, magari proponendo all’inizio delle consegne precise (discus-
se anche con gli alunni): chi legge, chi prende appunti, chi coordina,
quando ci si confronta, in che modo si arriva a conclusioni comuni.
Il cooperative learning, prevedendo uno scambio tra pari e una messa in
comune di abilità e competenze individuali, dà buoni risultati anche dal
punto di vista dello sviluppo della personalità e del rispetto reciproco.
Questo tipo di lavoro permette di osservare le dinamiche relazio-
nali tra gli alunni, l’emergere di alcune personalità, i comportamenti di
esclusione sui quali occorre lavorare con tutto il corpo docente.
Nel gruppo classe emergono infatti le individualità e le tendenze ad
assumere ruoli (capo, gregario, escluso) che vanno seguite attraverso
un lungo lavoro di osservazione, discussione ed eventuali cambia-
menti all’interno dei gruppi.
È sempre opportuno esplicitare che il gruppo è il vero responsabile
del lavoro prodotto e che quindi tutti devono contribuirvi.
In effetti, quando il gruppo arriva a realizzare un vero scambio tra pari,
risulta di grande aiuto ai ragazzi in difficoltà, che in questo contesto
possono esprimere le loro idee senza penalizzazione di sorta. Il lavoro
di gruppo migliora i rapporti interpersonali all’interno della classe.

Un supporto dalla tecnologia


Il libro Il testo base è scaricabile anche in una versione eBook+ che com-
digitale prende il libro liquido, con la funzione dell’audiolettura, e lo sfoglia-
libro con le risorse multimediali. È importante lavorare con tutta la
classe sull’ascolto e sulla possibilità di interrompere l’audio, tornare
indietro ecc., educando quindi gli alunni a una lettura attiva.

Le risorse Le risorse multimediali sono importanti per la possibilità di reperire e


multimediali di aggiungere informazioni, ma soprattutto perché lo strumento vi-
sivo è in grado di catturare maggiormente l’attenzione e facilitare la
memorizzazione. Queste risorse, inoltre, consentono un approccio
coinvolgente e sono gli strumenti più vicini agli alunni.
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LA DIDATTICA
PER COMPETENZE

Introduzione Nel 2012 le Indicazioni Ministeriali, dopo un lungo “iter” legislativo che
ha portato l’Italia ad allineare gli orizzonti culturali e scolastici della
scuola italiana a quelli proposti dal Parlamento Europeo, hanno intro-
dotto il nuovo modello della didattica per competenze.

La Raccomandazione del Parlamento Europeo dichiara che...


“Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e at-
titudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di
cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la
cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.”

Ne consegue che le key competences sono fondamentali per la


realizzazione della persona e del cittadino; servono agli individui ad
analizzare e interpretare i problemi nei diversi ambiti e per comunicare
in modo efficace; vengono riconosciute come base per un appren-
dimento permanente e perciò dovranno essere acquisite durante il
periodo obbligatorio di istruzione e formazione.
Il Decreto legislativo n. 62 del 2017 ha introdotto nuove norme in
materia di valutazione e certificazione delle competenze: la valutazio-
ne ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento
ed è rilasciata al termine della classe quinta della Scuola primaria e
al termine della classe terza della Scuola secondaria di primo grado.
Con il Decreto ministeriale 742 del 3 ottobre 2017 è stato messo a
punto il modello definitivo per la certificazione delle competenze al
termine della primaria e della secondaria di primo grado.

Insegnare Insegnare per competenze significa quindi superare l’impostazione


per competenze che vedeva come compito prevalente della scuola la trasmissione dei
contenuti scolastici delle diverse discipline attraverso la lezione frontale.
Formare persone competenti vuole dire mettere in grado gli allievi di
assolvere con autonomia a compiti significativi che implichino la
capacità di organizzare i diversi saperi acquisiti per la risoluzione di
situazioni problematiche.
Termini come conoscenze, abilità e competenze sono, di conse-
guenza, entrati di diritto nel vocabolario degli insegnanti italiani.

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La didattica per competenze

Citiamo dalle Linee Guida:


“Progettare l’attività didattica in funzione delle competenze e della
loro certificazione richiede una professionalità docente rinnovata e
attenta alle domande, anche e soprattutto implicite, che possono ve-
nire dagli alunni.
La caratteristica fondamentale del curricolo è quindi la sua proget-
tualità, ossia la capacità di individuare con chiarezza i fini complessi
del percorso di apprendimento, ben delineati tra l’altro dal Profilo di
competenze attese al termine del primo ciclo; questi fini possono es-
sere raggiunti utilizzando flessibilmente le discipline, i traguardi per
lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento in-
dividuati nelle Indicazioni...”

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GLOSSARIO
Sono il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze
sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di lavoro o di studio.
Conoscenze Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le conoscenze sono descritte come teoriche
e/o pratiche.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
Capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e
risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le abilità sono descritte
Abilità come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (com-
prendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indi-
spensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati
dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle con-
Obiettivi di dizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando a un insegnamento ricco ed efficace. Gli
apprendimento obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi.
Fonte: Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo d’istruzione (DM 254/12)
Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al
contesto.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
Competenze
Comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo profes-
sionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di
apprendimento formale, non formale o informale.
Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1, DLgs 62/2017, DM 742/2017

Competenze Le competenze chiave sono quelle che consentono la realizzazione e lo sviluppo personali, la
chiave di cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
cittadinanza Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
Procedura di formale riconoscimento, da parte di un ente titolato, in base alle norme ge-
nerali, ai livelli essenziali delle prestazioni e agli standard minimi fissati dalla legislazione
Certificazione vigente, delle competenze acquisite dalla persona in contesti formali, anche in caso di in-
delle terruzione del percorso formativo, o di quelle validate acquisite in contesti non formali e
competenze informali. La procedura di certificazione delle competenze si conclude con il rilascio di un
certificato conforme agli standard minimi fissati dalla legislazione vigente.
Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1, DLgs 62/2017, DM 742/2017
La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella
sua dimensione sia individuale sia collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni
scolastiche. Ogni alunno ha diritto a una valutazione trasparente e tempestiva […]. La valuta-
zione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico
complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraver-
so l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovaluta-
zione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo.
Valutazione Fonte: Dpr 122/09, art. 1, cc. 2-3

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intra-


prendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.
Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendi-
mento e di stimolo al miglioramento continuo.
Fonte: Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo d’istruzione (DM 254/12)

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La didattica per competenze

La certificazione Con l’introduzione del Documento di certificazione delle compe-


delle competenze tenze che la scuola è tenuta a rilasciare al termine della classe quinta
della Scuola primaria si è voluto richiamare l’attenzione dei docenti
sul significato di competenza, che “si presenta come un costrutto
sintetico, nel quale confluiscono diversi contenuti di apprendimento –
formale, non formale e informale – insieme a una varietà di fattori indi-
viduali che attribuiscono alla competenza un carattere squisitamente
personale. Spetta agli insegnanti monitorare continuamente il grado
di maturazione delle competenze di ciascun alunno per valorizzarle e
favorirne lo sviluppo”.
La scuola che valuta per competenze diventa a priori una scuola
inclusiva perché si propone di considerare ciascun allievo con le sue
reali potenzialità, osserva in itinere il processo di apprendimento di
ogni studente, predispone delle tappe mirate nel percorso verso i Tra-
guardi, sollecita ciascuno a divenire protagonista attivo del proprio
“imparare”.
In seguito alla stesura del testo definitivo delle Indicazioni Nazionali
per il curricolo della scuola d’infanzia e del primo ciclo, si è proceduto
alla preparazione e all’adozione di un modello di certificazione na-
zionale, così da fornire alle istituzioni scolastiche del primo ciclo un
quadro di riferimento unitario e coerente.

Citiamo a proposito il documento delle Indicazioni Nazionali:


“Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia
didattica delle comunità professionali progettare percorsi per la pro-
mozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare
attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra
le proprie risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per
affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente
propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.
Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valu-
tazione delle competenze è possibile la loro certificazione, al termine
della Scuola primaria e della Scuola secondaria di primo grado, at-
traverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certi-
ficazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle
competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando
gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.”

Dall’ampia citazione riportata si desume chiaramente che:


1. la maturazione delle competenze costituisce la finalità essenziale
di tutto il curricolo;
2. le competenze da certificare sono quelle contenute nel Profilo dello
studente;
3. le competenze devono essere promosse, rilevate e valutate in
base ai traguardi di sviluppo disciplinari e trasversali riportati nelle
Indicazioni;

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4. le competenze sono un costrutto complesso che si compone di
conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni, potenzialità e attitu-
dini personali;
5. le competenze devono essere oggetto di osservazione, documen-
tazione e valutazione;
6. solo al termine di tale processo si può giungere alla certificazione
delle competenze, che nel corso del primo ciclo va fatta due volte,
al termine della Scuola primaria e al termine della Scuola seconda-
ria di primo grado.

Le competenze Si riportano di seguito le definizioni ufficiali delle otto competenze


chiave chiave (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio
del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE)):

1. La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere


e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma
sia orale, sia scritta (comprensione orale, espressione orale, com-
prensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguata-
mente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma
di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro,
vita domestica e tempo libero.

2. La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzial-


mente le principali abilità richieste per la comunicazione nella ma-
drelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche
abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello
di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro
dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione
scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda
del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue
esigenze e interessi.

3. La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare


il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situa-
zioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle com-
petenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti
del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La
competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità
e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero
logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, gra-
fici, rappresentazioni).
La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e
alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle meto-
dologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda, sapen-
do identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano
basate su fatti comprovati.

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La didattica per competenze

La competenza in campo tecnologico è considerata l’applica-


zione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desi-
deri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo
scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambia-
menti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della re-
sponsabilità di ciascun cittadino.

4. La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimesti-


chezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione
per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità
di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
(TIC): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, pro-
durre, presentare e scambiare informazioni, nonché per comuni-
care e partecipare a reti collaborative tramite Internet.

5. Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimen-


to, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una
gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello indivi-
duale, sia in gruppo.
Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio
processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione
delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli
per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta
l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscen-
ze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orien-
tamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prenda-
no le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro
esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in
tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella
formazione.
La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una
persona possa acquisire tale competenza.

6. Le competenze sociali e civiche includono competenze per-


sonali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di
comportamento che consentono alle persone di partecipare in
modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in parti-
colare alla vita in società sempre più diversificate, come anche di
risolvere i conflitti ove ciò sia necessario.
La competenza civica dota le persone degli strumenti per parte-
cipare appieno alla vita civile, grazie alla conoscenza dei concetti
e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione
attiva e democratica.

7. Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità


di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la crea-
tività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità

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di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una
competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quoti-
diana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto
di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano
e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di
partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno
bisogno coloro che avviano o contribuiscono a un’attività sociale
o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei
valori etici e promuovere il buon governo.

8. Consapevolezza ed espressione culturale riguardano l’impor-


tanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in
un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, comprese la musica,
le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.

In seguito alla stesura del testo definitivo delle Indicazioni Nazionali


per il curricolo della scuola d’infanzia e del primo ciclo, si è proce-
duto alla preparazione e all’adozione di un modello di certificazione
nazionale delle competenze, così da fornire un quadro di riferimento
unitario e coerente alle istituzioni scolastiche del primo ciclo.
A seguire sono riportati alcuni passaggi-chiave tratti dalle Linee
Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di
istruzione, in modo da fornire ai docenti indicazioni utili al proposito.

Valutare “La certificazione delle competenze non rappresenta un’operazione


l’apprendimento, terminale autonoma, ma si colloca all’interno dell’intero processo di
il comportamento valutazione degli alunni e ne assume le finalità.”
e le competenze Il DLgs n.62/2017 ha evidenziato la natura della valutazione coglien-
done le molteplici e rilevanti funzioni: “La valutazione ha per oggetto il
processo e i risultati di apprendimento degli alunni delle istituzioni sco-
lastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha essenzial-
mente finalità formativa, concorre al miglioramento degli apprendimenti
e al successo formativo degli alunni, documenta lo sviluppo dell’identi-
tà personale e promuove l’autovalutazione di ciascuno in relazione alle
acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze”.
La valutazione rappresenta una dimensione importante dell’insegna-
mento perché incide notevolmente sulla formazione della persona,
contribuisce a determinare la costruzione dell’identità nei ragazzi, può
far crescere la fiducia in sé quale presupposto della realizzazione e
della riuscita nella scuola e nella vita. Gestire bene la valutazione è
fattore di qualità dell’insegnante e della sua stessa azione educativa
e didattica. Per fare ciò è necessario prima di tutto avere presen-
ti le diverse funzioni da assegnare alla valutazione e perseguirle in
equilibrio, senza sbilanciamenti verso l’una o l’altra. Alla tradizionale
funzione sommativa che mira ad accertare con strumenti il più pos-
sibile oggettivi il possesso di conoscenze, abilità e competenze

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La didattica per competenze

concentrandosi sul prodotto finale dell’insegnamento/apprendimen-


to si accompagna la valutazione formativa che intende sostenere e
potenziare il processo di apprendimento dell’alunno.
La valutazione diventa formativa quando si concentra sul processo
e raccoglie un ventaglio di informazioni che, offerte all’alunno, con-
tribuiscono a sviluppare in lui un processo di autovalutazione e di
auto-orientamento. Orientare significa guidare l’alunno a esplorare
se stesso, a conoscersi nella sua interezza, a riconoscere le proprie
capacità e i propri limiti, a conquistare la propria identità, a migliorarsi
continuamente. [...]”

I presupposti Ai sensi della normativa, in particolare del DLgs n. 62/2017, “gli inse-
della certificazione gnanti sono chiamati a valutare gli apprendimenti, in termini di cono-
scenze e abilità, il comportamento e a certificare le competen-
ze. L’operazione di certificazione, in quanto per sua natura terminale,
presuppone il possesso di una serie di informazioni da cui far discen-
dere l’apprezzamento e l’attribuzione del livello raggiunto. Si tratta di
accertare, come già detto, se l’alunno sappia utilizzare le conoscenze
e le abilità acquisite nelle diverse discipline (gli apprendimenti) per
risolvere situazioni problematiche complesse e inedite, mostrando un
certo grado di autonomia e responsabilità nello svolgimento del
compito. Tale capacità non può prescindere dalla verifica e valutazio-
ne dell’avvicinamento dell’alunno ai traguardi per lo sviluppo delle
competenze, previsti per le singole discipline dalle Indicazioni. [...]”

Gli strumenti “L’apprezzamento di una competenza, in uno studente come in un


per valutare qualsiasi soggetto, non è impresa facile. Preliminarmente occorre as-
le competenze sumere la consapevolezza che le prove utilizzate per la valutazione de-
gli apprendimenti non sono affatto adatte per la valutazione delle com-
petenze. È ormai condiviso a livello teorico che la competenza si possa
accertare facendo ricorso a compiti di realtà (prove autentiche, prove
esperte, ecc.), osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive.
I compiti di realtà si identificano nella richiesta rivolta allo studente di
risolvere una situazione problematica, complessa e nuova, quanto
più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità
già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti
e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari
dalla pratica didattica. Pur non escludendo prove che chiamino in
causa una sola disciplina, si ritiene opportuno privilegiare prove per la
cui risoluzione l’alunno debba richiamare in forma integrata, compo-
nendoli autonomamente, più apprendimenti acquisiti.
La risoluzione della situazione-problema (compito di realtà) viene a
costituire il prodotto finale degli alunni su cui si basa la valutazione
dell’insegnante. Tali tipologie di prove non risultano completamente
estranee alla pratica valutativa degli insegnanti in quanto venivano

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in parte già utilizzate nel passato. È da considerare oltretutto che i
vari progetti presenti nelle scuole (teatro, coro, ambiente, legalità, in-
tercultura, ecc.) rappresentano significativi percorsi di realtà e prove
autentiche aventi caratteristiche di complessità e di trasversalità.
I progetti svolti dalle scuole entrano dunque a pieno titolo nel venta-
glio delle prove autentiche e le prestazioni e i comportamenti, più
o meno collaborativi, degli alunni al loro interno sono elementi su cui
basare la valutazione delle competenze.

Compiti di realtà e progetti, però, hanno dei limiti, in quanto per il loro
tramite noi possiamo cogliere la manifestazione esterna della com-
petenza, ossia la capacità dell’allievo di portare a termine il compito
assegnato con la presentazione del prodotto finale, ma veniamo a
ignorare tutto il processo che compie l’alunno per arrivare a dare pro-
va della sua competenza. Per questi motivi, per verificare il possesso
di una competenza è necessario fare ricorso anche a osservazioni
sistematiche che permettano agli insegnanti di rilevare il processo,
ossia le operazioni che compie l’alunno per interpretare correttamen-
te il compito, per coordinare conoscenze e abilità già possedute, per
ricercarne altre, qualora necessarie, e per valorizzare risorse esterne
(libri, tecnologie, sussidi vari) e interne (impegno, determinazione, col-
laborazioni dell’insegnante e dei compagni).

Gli strumenti attraverso cui effettuare le osservazioni sistematiche


possono essere diversi – griglie o protocolli strutturati, semistrutturati
o non strutturati e partecipati, questionari e interviste – ma devono
riferirsi ad aspetti specifici che caratterizzano la prestazione (indica-
tori di competenza) quali:
• autonomia: l’alunno è capace di reperire da solo strumenti o ma-
teriali necessari e di usarli in modo efficace;
• relazione: l’alunno interagisce con i compagni, sa esprimere e in-
fondere fiducia, sa creare un clima propositivo;
• partecipazione: l’alunno collabora, formula richieste di aiuto, offre
il proprio contributo;
• responsabilità: l’alunno rispetta i temi assegnati e le fasi previste
del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta;
• flessibilità, resilienza e creatività: l’alunno reagisce a situazioni o
esigenze non previste con proposte e soluzioni funzionali e all’oc-
correnza divergenti, con utilizzo originale di materiali, ecc.;
• consapevolezza: l’alunno è consapevole degli effetti delle sue
scelte e delle sue azioni.

Le osservazioni sistematiche, in quanto condotte dall’insegnante,


non consentono di cogliere interamente altri aspetti che caratterizza-
no il processo: il senso o il significato attribuito dall’alunno al proprio
lavoro, le intenzioni che lo hanno guidato nello svolgere l’attività, le

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La didattica per competenze

emozioni o gli stati affettivi provati. Questo mondo interiore può es-
sere esplicitato dall’alunno mediante la narrazione del percorso co-
gnitivo compiuto. Si tratta di far raccontare allo stesso alunno quali
sono stati gli aspetti più interessanti per lui e perché, quali sono state
le difficoltà che ha incontrato e in che modo le abbia superate, fargli
descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli
errori più frequenti e i possibili miglioramenti e, infine, far esprime-
re l’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo
produttivo adottato.
La valutazione attraverso la narrazione assume una funzione riflessiva
e metacognitiva nel senso che guida il soggetto ad assumere la con-
sapevolezza di come avviene l’apprendimento.
Una volta compiute nel corso degli anni le operazioni di valutazione
delle competenze con gli strumenti indicati, al termine del percorso
di studio – primario e secondario di primo grado – si potrà procedere
alla loro certificazione mediante gli appositi modelli ministeriali.”

Il documento Il modello nazionale di certificazione allegato al DM n. 742/2017 è


di certificazione coerente con il Profilo dello studente al termine del primo ciclo di
delle competenze istruzione, delineato nelle Indicazioni Nazionali, in quanto esplicita, in
relazione più o meno diretta alle discipline del curricolo, la traduzione
delle singole competenze chiave fissate dalla Raccomandazione eu-
ropea del 2006 in esperienza concreta dello studente.
Il modello fa riferimento alle competenze chiave europee del 2006,
articolate in dettaglio dalle competenze previste dal Profilo finale dello
studente, ridotte però nel numero e semplificate come richiesto dal-
le scuole che hanno sperimentato negli anni scolastici 2014/2015,
2015/2016, 2016/2017.

Il documento risulta articolato in una prima parte (frontespizio), che


descrive i dati dell’alunno, la classe frequentata e i livelli da attribuire
alle singole competenze, e una seconda parte suddivisa in tre colon-
ne per la descrizione analitica delle competenze:

• la prima colonna riporta le competenze chiave europee, assumen-


do le ragioni indicate dalle Indicazioni Nazionali: “Il sistema scolasti-
co italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il
quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente
definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione euro-
pea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006)[…]. Queste sono il
punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale
sulle competenze utili per la vita al quale l’Italia ha attivamente par-
tecipato…”.

• la seconda colonna riporta le competenze indicate dal Profilo finale


dello studente, ridotte nel numero e semplificate linguisticamente al
fine di consentire un’agevole lettura e interpretazione da parte delle

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famiglie e degli stessi alunni. La scelta di prevedere le competenze
del Profilo, come articolazione delle competenze-chiave europee, è
derivata dal giusto risalto che le Indicazioni Nazionali assegnano al
Profilo, asserendo che esso “descrive, in forma essenziale, le com-
petenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio
della cittadinanza che un ragazzo deve mostrare di possedere al
termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle compe-
tenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del siste-
ma educativo e formativo italiano...”.
Uno spazio aperto consente ai docenti di segnalare eventuali com-
petenze significative che l’alunno ha avuto modo di evidenziare, an-
che in situazioni di apprendimento non formale e informale;

• la terza colonna riporta, infine, i livelli da attribuire a ciascuna com-


petenza. È stata riproposta l’opzione di quattro livelli, condivisa e
apprezzata dalle scuole che hanno sperimentato il modello per un
triennio, in quanto accoglie la dimensione promozionale e proattiva
che la certificazione assume nel primo ciclo.

Per la Scuola primaria il documento di certificazione delle com-


petenze, a firma del Dirigente scolastico, è redatto dagli insegnanti
a conclusione dello scrutinio finale della classe quinta. [...]
Il modello nazionale per gli alunni con disabilità certificata viene
compilato per i soli ambiti di competenza coerenti con gli obiettivi
previsti dal Piano Educativo Individualizzato (PEI).

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La didattica per competenze

La certificazione
delle competenze in Studio così
Nei volumi Per offrire la possibilità di lavorare sull’acquisizione delle competen-
del corso ze chiave e permettere la valutazione in vista della certificazione da
rilasciare agli studenti, ciascun volume del corso al termine del testo
base presenta un compito di realtà.

Ogni compito è composto da:


• un titolo e un breve testo introduttivo, che presentano ed espon-
gono allo studente l’obiettivo dell’attività proposta;
• una suddivisione dettagliata delle fasi in cui articolare il compito;
• una rubrica di autovalutazione finale.
Questa rubrica è un esempio di autobiografia cognitiva, strumento
esplicitamente citato nelle Linee Guida per la certificazione delle com-
petenze del primo ciclo di istruzione come essenziale per la valutazio-
ne dello studente.

titolo

testo introduttivo fasi di lavoro

autobiografia cognitiva

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In Guida Per ciascuno dei compiti proposti nei volumi sono presenti in Guida
alcune indicazioni metodologiche per l’insegnante e una scheda per
la valutazione dello studente.

Le indicazioni metodologiche per l’insegnante consistono in:


• alcuni suggerimenti operativi, che forniscono indicazioni sui con-
tenuti e sugli obiettivi del compito di realtà, proponendo consigli e
strategie da adottare in classe.
• una tabella iniziale, che specifica quali sono le competenze e le
abilità coinvolte nel compito di realtà. Le prime due colonne, in par-
ticolare, fanno esplicito riferimento al modello nazionale per la cer-
tificazione delle competenze, elencando i profili e le competenze
chiave richiamati nel compito;

La scheda per la valutazione dello studente è composta da due


griglie:
• la tabella delle osservazioni sistematiche, che riprende gli in-
dicatori citati nelle Linee Guida Ministeriali. La loro misurazione è
necessaria per una piena e corretta valutazione delle competenze
messe in atto dallo studente durante lo svolgimento del compito;
• la griglia di valutazione, che riprende le competenze della tabella
iniziale, le traduce in evidenze (ossia in comportamenti che rendo-
no manifesto il possesso della competenza) e chiede di attribuire
un livello per ciascuna di esse, in analogia con quanto proposto nel
modello nazionale per la certificazione delle competenze.

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La didattica per competenze

Il compleanno di Amilcare Gisgo


Suggerimenti operativi
Suggerimenti Il compito di realtà proposto intende valutare le competenze storiche
operativi attraverso un collegamento tra il passato e il presente ed è fina-
lizzato alla progettazione di una festa di compleanno di un mercante
fenicio, come strumento per conseguire capacità e consapevolezza
organizzativa di eventi della propria vita quotidiana. È evidente che il
compito coinvolge diverse competenze trasversali, quali, ad esem-
pio, le competenze sociali e civiche, matematiche e una buona
attitudine all’iniziativa e all’imprenditorialità.
La strutturazione del compito di realtà prevede un momento iniziale
per la presentazione del contesto, della problematica e per un primo
confronto tra gli alunni.

Fase 1
Si chiede di preparare un biglietto di invito alla festa: gli alunni dovran-
no progettarne uno tenendo conto delle caratteristiche dell’oggetto e
riflettendo sulle conoscenze storiche legate al luogo e al tempo.

Fase 2
Prevede la scelta dei prodotti da acquistare per poter realizzare il
pranzo della festa. Dal menù già predisposto gli alunni dovranno sta-
bilire quali cibi comprare e prevederne la quantità.

Fase 3
Pone l’attenzione sulla provenienza dei prodotti attraverso un’attività
su una carta geostorica, per arrivare a fare un confronto con il pre-
sente osservando i comportamenti del consumatore intelligente.

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Fase 4
Richiede la predisposizione di un preventivo di spesa. Anche in
questo caso l’interdisciplinarità è evidente: gli alunni, attraverso del-
le semplici domande-guida, dovranno riflettere sulle loro conoscenze
storiche per ipotizzare il costo unitario dei prodotti, il costo relativo alla
quantità necessaria, la spesa totale, le modalità di pagamento.

Fase 5
Mette in atto delle abilità artistiche: richiede, infatti, la preparazione
di un oggetto da lasciare agli ospiti come ricordo della giornata.

Il compito può essere svolto individualmente o, preferibilmente, me-


diante attività di gruppo. Nella fase di formazione dei gruppi, ci si
dovrà preoccupare di una composizione equilibrata degli stessi, tenen-
do conto delle esigenze degli alunni BES, per i quali si dovranno at-
tuare le strategie più adatte a favorire il loro coinvolgimento nell’attività.
L’insegnante dovrà illustrare ogni fase del compito, prima che i gruppi
si accingano ad affrontarle in modo autonomo.

Autovalutazione
La rubrica di autovalutazione finale, per far riflettere lo studente sul
lavoro fatto, è un esempio di autobiografia cognitiva che potrà es-
sere utilizzata per cogliere e valutare altri importanti aspetti: il senso
attribuito dall’alunno al proprio lavoro; le intenzioni che lo hanno gui-
dato nello svolgere l’attività, le emozioni o gli stati affettivi provati.

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La didattica per competenze

TABELLA DELLE COMPETENZE E DELLE ABILITÀ COINVOLTE


Competenze chiave Profilo delle competenze
Abilità
europee attivate dello studente
5 Imparare ad imparare L’alunno possiede un patrimonio • Individuare i possibili nessi tra
di conoscenze e nozioni di base ed lo sviluppo delle civiltà
è in grado di ricercare nuove infor- e le caratteristiche geografiche
mazioni. del territorio.
Si impegna in nuovi apprendimen- • Confrontare e individuare
ti anche in modo autonomo. collegamenti tra fenomeni
del mondo attuale e fenomeni
del passato.
6 Competenze sociali e civiche Ha cura e rispetto di sé, degli altri • Partecipare attivamente
e dell’ambiente. alle attività portando il proprio
Rispetta le regole condivise e colla- contributo personale.
bora con gli altri.
Si impegna per portare a compi-
mento il lavoro iniziato, da solo o
insieme agli altri.
7 Spirito di iniziativa Dimostra originalità e spirito di • Formulare ipotesi, organizzare
iniziativa. È in grado di realizzare e realizzare un percorso
semplici progetti. di soluzione.
Si assume le proprie responsabi- • Assumere incarichi e portarli
lità, chiede aiuto quando si trova a termine con responsabilità.
in difficoltà e sa fornire aiuto a
chi lo chiede.
8 Consapevolezza ed espressione Si orienta nello spazio e nel tem- • Organizzare le informazioni
culturale po, osservando e descrivendo am- e le conoscenze usando
bienti, fatti, fenomeni e produzio- le concettualizzazioni pertinenti.
ni artistiche.

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Scheda per la valutazione
dello studente
OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL COMPITO
Livello Livello Livello Livello
Indicatori di competenza avanzato (A) intermedio (B) base (C) iniziale (D)

Autonomia: è capace di reperire da solo strumenti


o materiali necessari e di usarli in modo efficace.
Relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere
e infondere fiducia, sa creare un clima propositivo.
Partecipazione: collabora, formula richieste di
aiuto, offre il proprio contributo.
Responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi
del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta.
Flessibilità, resilienza e creatività: reagisce
a situazioni o esigenze non previste con proposte
divergenti, con soluzioni funzionali, con utilizzo
originale di materiali, ecc.
Consapevolezza: è consapevole degli effetti
delle sue scelte e delle sue azioni.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE


Livello Livello Livello Livello
Indicatori di competenza avanzato (A) intermedio (B) base (C) iniziale (D)

Individua i possibili nessi tra lo sviluppo delle civiltà


e le caratteristiche geografiche del territorio.
(profilo 5)
Confronta e individua collegamenti tra fenomeni
del mondo attuale e fenomeni del passato.
(profilo 5)
Partecipa attivamente alle attività portando il proprio
contributo personale. (profilo 6)
Formula ipotesi, organizza e realizza un percorso
di soluzione. (profilo 7)
Assume incarichi e li porta a termine
con responsabilità. (profilo 7)
Organizza le informazioni e le conoscenze usando
le concettualizzazioni pertinenti. (profilo 8)

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IL PERCORSO
DI STORIA
Le Indicazioni Le Indicazioni Nazionali del 2012 sottolineano che “nel nostro Paese
Nazionali la Storia si manifesta alle nuove generazioni nella straordinaria sedi-
mentazione di civiltà e società leggibile nelle città, piccole o grandi
che siano, nei tanti segni conservati nel paesaggio, nelle migliaia di
siti archeologici, nelle collezioni d’arte, negli archivi, nelle manifesta-
zioni tradizionali che investono, insieme, lingua, musica, architettu-
ra, arti visive, manifattura, cultura alimentare e che entrano nella vita
quotidiana”.

La scuola è quindi chiamata a esplorare, arricchire, approfondire e


consolidare la conoscenza e il senso della Storia, “poiché, come
campo scientifico di studio, è la disciplina nella quale si imparano a
conoscere e interpretare fatti, eventi e processi del passato. Le co-
noscenze del passato offrono metodi e saperi utili per comprendere
e interpretare il presente”.

Il percorso di studio non è quindi rigido, bensì rappresenta un in-


treccio di conoscenze, abilità e competenze, una trama che pone
attenzione non solo a che cosa l’alunno impara e sa, ma a come
impara e a come “spende” quello che sa.

Traguardi Le Indicazioni Nazionali prevedono i traguardi di competenza, da


per lo sviluppo perseguire attraverso il raggiungimento di obiettivi di apprendimento.
delle competenze
al termine della • L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo am-
Scuola primaria biente di vita.
• Riconosce ed esplora in modo via via più approfondito le tracce
storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patri-
monio artistico e culturale.
• Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze,
periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, perio-
dizzazioni.
• Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
• Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando
le concettualizzazioni pertinenti.
• Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
• Usa carte geostoriche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.

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• Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche
con risorse digitali.
• Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che
hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal Paleolitico alla fine
del mondo antico, con possibilità di apertura e di confronto con la
contemporaneità.
• Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal Pale-
olitico alla fine dell’Impero romano d’Occidente, con possibilità di
apertura e di confronto con la contemporaneità.

Obiettivi Uso delle fonti


di apprendimento • Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzio-
al termine della ne di un fenomeno storico.
classe quinta • Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che
della Scuola scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio vissuto.
primaria
Organizzazione delle informazioni
• Leggere una carta storico-geografica relativa alle civiltà studiate.
• Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le
conoscenze.
• Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate.

Strumenti concettuali
• Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti
Cristo-dopo Cristo) e comprendere i sistemi di misura del tempo
storico di altre civiltà.
• Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, met-
tendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti.

Produzione scritta e orale


• Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate, anche
in rapporto al presente.
• Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche,
reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici
e non, cartacei e digitali.
• Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il
linguaggio specifico della disciplina.
• Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando
risorse digitali.

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LA METODOLOGIA
Il percorso Il percorso di insegnamento/apprendimento proposto da questo sus-
di apprendimento sidiario segue una metodologia interattiva e induttiva; se da un lato
l’obiettivo è far acquisire allo studente delle conoscenze, dall’altro si
intende anche dargli modo di strutturare il proprio pensiero, guidan-
dolo verso un apprendimento consapevole, con molteplici spunti di
riflessione sull’attualità. La Storia, infatti, racchiude in sé un’infinita va-
rietà di esperienze umane che possono essere prese o come modello
per il futuro oppure come qualcosa da evitare nel modo più assoluto;
essa aiuta a comprendere meglio la società in cui viviamo e sviluppa
il senso di cittadinanza e di rispetto.
Nel suo percorso di apprendimento lo studente non è mai lascia-
to solo davanti al testo: accompagnare l’alunno nella costruzione
del metodo di studio è infatti una caratteristica di tutto il progetto.
L’approccio alla disciplina, pertanto, è graduale e invita gli alunni a
“fare”, li coinvolge nella sperimentazione, nell’osservazione e nella
riflessione individuale e collettiva; inoltre li guida alla scoperta del
nostro pianeta e dei suoi abitanti, tra passato e presente, attraverso
proposte operative che mirano ad approfondire, integrare e rafforzare
le competenze e permettono di apprendere anche attraverso l’espe-
rienza diretta.
Questo testo rappresenta quindi un valido strumento per la costruzio-
ne del sapere, nel rispetto dei diversi bisogni e stili cognitivi.
Partendo dai traguardi di competenza verso cui dovrebbe tendere
ogni unità, possiamo immaginare un percorso didattico organizzato
secondo fasi precise.

Analisi del contesto L’analisi del contesto storico-geografico è la fase iniziale di cono-
storico-geografico scenza del tempo e dello spazio in cui si sono susseguiti i fatti che
caratterizzano un particolare periodo storico. L’insegnante guida gli
alunni all’utilizzo della linea del tempo e delle carte geostoriche, per
individuare i fatti e porli in successione, concentrando l’attenzione sui
cambiamenti e sulle cause degli stessi.

Organizzazione Sempre guidati dall’insegnante, gli alunni sviluppano tecniche per


e comprensione l’individuazione delle informazioni, evidenziano indicatori di civiltà
delle informazioni significativi per il confronto, sollecitano riflessioni e inferenze.
Il sussidiario contiene numerose proposte didattiche con difficoltà
graduali, per guidare gli alunni nel percorso di apprendimento. Sono
utilizzabili per fare il punto sull’argomento studiato, per consolidare le

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conoscenze e per favorirne lo studio in un modo non meccanico e
mnemonico. Il Laboratorio delle attività offre una raccolta di schede
di approfondimento degli argomenti presentati con attività finalizzate
allo sviluppo delle competenze.

Interdisciplinarità “La Storia si apre all’utilizzo di metodi, conoscenze, visioni, concet-


tualizzazioni di altre discipline.” Con le pagine di apertura “è possibile
curare le aree di sovrapposizione tra la Storia e la Geografia in con-
siderazione dell’intima connessione che c’è tra i popoli e le regioni in
cui vivono”.
Le pagine dedicate alla Tecnologia pongono l’accento sul legame
esistente tra lo sviluppo dell’uomo e delle civiltà e le scoperte tecno-
logiche nel tempo.
Infine, le pagine di “Cittadinanza e Costituzione” permettono agli
alunni di riflettere sulla Costituzione italiana per scoprire i fondamenti
della convivenza civile e sulle connessioni presenti nella società, tra
passato e presente.

Operatività Viene costantemente messa in atto attraverso attività sul testo, sulle
carte e sulle linee del tempo. Gli alunni saranno stimolati all’osser-
vazione delle fonti di vario tipo con esercitazioni presenti sia nelle
pagine del testo sia nel Laboratorio delle attività.

Rielaborazione È un momento in cui si aiutano gli alunni a tradurre le conoscenze ac-


e individualizzazione quisite in abilità. Gli alunni costruiscono quadri di civiltà e sintetizzano
le conoscenze anche utilizzando le sintesi e le mappe di studio già
predisposte nel testo (vedi le pagine di RIPASSO FACILE e MAPPA
PER ESPORRE). La cura del linguaggio specifico della disciplina av-
viene anche attraverso la conoscenza delle parole speciali, come le
parole chiave, che l’alunno spesso deve ricercare al fine di fissare i
concetti più importanti, e le parole nuove (vedi i box “Le parole” nel
sussidiario).

Verifica La verifica può riguardare conoscenze e abilità, ma può essere anche


delle competenze una verifica delle competenze che si intendono perseguire (le veri-
fiche di competenza sono presenti al termine di ciascun argomento
nel testo base), oppure un compito di realtà (vedi le pagine finali del
testo base).

Recupero La verifica non deve riguardare solo l’operato degli alunni, ma deve
tramutarsi in una forma di autovalutazione da parte del docente
dell’attività svolta; in tal modo si potranno approntare percorsi di
recupero per gli alunni che ne avranno necessità (in piccoli gruppi
o a coppie, utilizzando anche le risorse multimediali presenti nel
pacchetto).

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LA PROGRAMMAZIONE
DIDATTICA

Traguardi
Competenze Abilità Contenuti
di competenza
• L’alunno si orienta • L’alunno riconosce • Riconoscere le tracce • Gli specialisti coinvolti
nello spazio e nel elementi significativi del passato sul territorio nell’indagine storica.
tempo; osserva, del passato del suo come fonti storiche.
• I diversi tipi di fonte storica.
descrive e attribuisce ambiente di vita.
• Saper leggere
significato ad ambienti, • Documenti scritti
• Riconosce ed esplora e interpretare fonti
fatti, fenomeni e iconografici relativi
in modo via via più iconografiche, materiali,
e produzioni artistiche. alle civiltà studiate.
approfondito le tracce scritte relative alle civiltà
• Possiede un patrimonio storiche presenti nel studiate.
di conoscenze territorio e comprende
• Collegare le tracce del
e nozioni di base l’importanza del
passato percepibili nel
ed è allo stesso patrimonio artistico
presente (territorio,
tempo capace e culturale.
musei, documentazione)
di ricercare
• Comprende i testi alle conoscenze storiche
e di procurarsi nuove
storici proposti via via acquisite.
informazioni.
e sa individuarne
• Ricavare e produrre
• Utilizza gli strumenti le caratteristiche.
informazioni da testi
di conoscenza per
di genere diverso.
comprendere se stesso
e gli altri, per
riconoscere le diverse • Usa la linea del tempo • Saper leggere una carta • Le carte geostoriche.
identità, le tradizioni per organizzare storico-geografica
• Localizzazione sulla carta
culturali e religiose, informazioni, relativa alle civiltà
geostorica delle diverse
in un’ottica di dialogo conoscenze, periodi e studiate.
civiltà.
e rispetto reciproco. individuare successioni,
• Saper leggere
contemporaneità, • Caratteristiche geografiche
e utilizzare la linea
durate, periodizzazioni. delle civiltà fluviali.
del tempo; in particolare
• Usa carte geostoriche, orientarsi con il sistema • Caratteristiche geografiche
anche con l’ausilio di misura occidentale del Mediterraneo orientale.
di strumenti del tempo storico.
• La linea del tempo.
informatici.
• Saper organizzare
• La successione e la
le informazioni
durata nel tempo
e le conoscenze,
delle civiltà fluviali.
individuando
le periodizzazioni. • Le relazioni temporali fra
le diverse civiltà fluviali, in
• Utilizzare cronologie
base alla successione e alla
e carte storico-
contemporaneità.
geografiche per
rappresentare • La cronologia delle civiltà
le conoscenze. del Mediterraneo orientale.
• Le relazioni temporali tra le
civiltà del Mediterraneo e
le civiltà fluviali.

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Traguardi
Competenze Abilità Contenuti
di competenza
• Individua le relazioni • Riconoscere le caratteristiche • Le antiche civiltà:
tra gruppi umani degli insediamenti umani relazioni tra territorio,
e contesti spaziali. lungo i fiumi e le modifiche risorse naturali, attività
dell’ambiente (canalizzazioni, economiche.
• Organizza
città, trasporti, costruzioni).
le informazioni • Le antiche civiltà:
e le conoscenze, • Riconoscere le caratteristiche relazioni fra attività
tematizzando degli insediamenti umani economiche, società e
e usando nel Mediterraneo orientale organizzazione politica.
le concettualizzazioni e le modifiche dell’ambiente
• Le principali innovazioni
pertinenti. (porti, rotte marittime,
tecnologiche.
rocche fortificate, palazzi).
• Comprende
• Le tecniche agricole.
avvenimenti, fatti • Elaborare rappresentazioni
e fenomeni delle sintetiche delle società • Le tecniche
società e civiltà che studiate, mettendo in rilievo di navigazione.
hanno caratterizzato le relazioni tra gli elementi
• La società ieri e oggi.
la storia dell’umanità, caratterizzanti.
dal Paleolitico alla fine
• Saper cogliere le relazioni tra
del mondo antico,
risorse del territorio, sviluppo
con possibilità
socio-economico,
di apertura e di
manifestazioni culturali.
confronto con la
contemporaneità. • Osservare come si evolvono
nel tempo e si differenziano
le risposte ad alcuni bisogni
dell’uomo.
• Confrontare gli aspetti
caratterizzanti le diverse
società studiate, anche
in relazione al presente.

• Racconta i fatti • Esporre con coerenza • Le antiche civiltà:


studiati e sa produrre e chiarezza conoscenze il territorio, le
semplici testi storici, e concetti appresi, usando risorse economiche,
anche con risorse il linguaggio specifico l’organizzazione sociale
digitali. della disciplina. e politica, la religione,
la cultura, le innovazioni
• Saper elaborare in testi orali
tecnologiche.
e scritti gli argomenti
studiati, anche usando
risorse digitali.
• Saper rielaborare un testo
attraverso schemi e sintesi.

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le fonti della Storia


1 Collega ciascuna descrizione al tipo di fonte cui si riferisce.

Reperti (oggetti del passato), monumenti o resti fonti


di animali, vegetali e uomini del passato. orali

Documenti scritti nel passato. fonti


materiali

Racconti fatti a voce dalle persone che hanno fonti


vissuto nel periodo che si sta studiando. iconografiche

Immagini realizzate nel periodo che si sta studiando: fonti


fotografie, dipinti, disegni, graffiti… scritte

2 Scrivi sotto a ciascuna immagine di quale tipo di fonte si tratta.

.............................................. .............................................. ..............................................

.............................................. .............................................. ..............................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


46 • Ricavare e rielaborare informazioni da immagini

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il metodo della ricerca storica


Gli storici lavorano in squadra con altri studiosi per ricercare e decifrare le tracce
del passato e ricavare così informazioni utili per capire periodi e avvenimenti storici.

1 Ecco gli studiosi che fanno parte della squadra: prova a collegare il loro
nome con il compito che svolgono.

paleontologo studia gli usi e i costumi dei vari popoli

antropologo studia le rocce e la storia della Terra

geologo studia i reperti che trova durante gli scavi

archeologo studia i fossili rinchiusi nelle rocce

2 Secondo te, come si fa una ricerca? Ordina, numerando da 1 a 6, le fasi


che si devono seguire per fare una ricerca storica.
Definire gli argomenti della ricerca (per esempio, le abitazioni al tempo degli Egizi).
Scrivere un testo che raccolga le informazioni ricavate.
Raccogliere tutte le fonti di informazione.
Formulare le domande a cui si vuole rispondere con la ricerca.
Ricavare informazioni dalle diverse fonti.
Definire il periodo della ricerca storica usando la linea del tempo.

3 Osserva questa immagine, leggi la didascalia


e scrivi le informazioni che riesci a ricavare
sulle strade e sui mezzi di trasporto a Milano
all’inizio del Novecento.

..................................................................................................................................

..................................................................................................................................

..................................................................................................................................

..................................................................................................................................

..................................................................................................................................

..................................................................................................................................

Cartolina di Milano all’inizio del Novecento. ..................................................................................................................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina • Ricavare e rielaborare


informazioni da testi scritti • Ricavare e rielaborare informazioni da immagini 47

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La linea del tempo


1 Segui le indicazioni e costruisci la linea del tempo della tua vita. = 1 anno

• Disegna una linea del tempo.


• Scrivi al centro della linea del tempo l’anno 0: è l’anno della tua nascita.
• Conta i quadretti della linea del tempo per arrivare all’anno in cui ti trovi (il presente)
e scrivi la tua età.
• Se hai un fratello o una sorella più grandi, parti dall’anno 0 e vai indietro sulla linea
del tempo per arrivare all’anno in cui sono nati.
• Colora in giallo il periodo tra la nascita di tuo fratello o tua sorella e la tua nascita.
• Colora in verde il periodo da 0 a 3 anni.
• Colora in azzurro il periodo che hai trascorso alla scuola materna (se l’hai frequentata).
• Colora in rosso il periodo della scuola primaria.

2 Ora rispondi alle domande: calcola e completa.

• Quanti anni sono trascorsi dalla tua nascita a oggi?


• Quanti anni è durato il periodo della scuola primaria?
• Quanti anni sono trascorsi da quando avevi 3 anni all’inizio della scuola primaria?

3 Con una freccia inserisci sulla linea del tempo le date elencate.
70 d.C. • 30 a.C. • 120 a.C. • 190 d.C. • 150 a.C. • 190 a.C. • 160 d.C.

200 a.C. 150 a.C. 100 a.C. 50 a.C. Nascita 50 d.C. 100 d.C. 150 d.C. 200 d.C.
di Cristo

48 Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica • Orientarsi nel tempo

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Contare i secoli
Gli storici misurano il passare del tempo contando gli anni e usano queste parole:

1 secolo = 100 anni 1 millennio = 1 000 anni

Per indicare gli anni si usano i numeri cardinali.


Per indicare i secoli, cioè i periodi di 100 anni, gli storici usano i numeri ordinali (primo,
secondo, terzo, ...) e li scrivono con i numeri romani: i numeri romani non indicano un
anno, ma un periodo di 100 anni.

I numeri romani
I = primo VIII = ottavo XV = quindicesimo
II = secondo IX = nono XVI = sedicesimo
III = terzo X = decimo XVII = diciassettesimo
IV = quarto XI = undicesimo XVIII = diciottesimo
V = quinto XII = dodicesimo XIX = diciannovesimo
VI = sesto XIII = tredicesimo XX = ventesimo
VII = settimo XIV = quattordicesimo XXI = ventunesimo

1 Osserva la linea del tempo e leggi.

Nascita 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000 2100
di Cristo d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C.

Il periodo che va dall’anno 1 d.C. all’anno 100 d.C. è il primo secolo dopo Cristo
e si scrive così: I secolo d.C.
Il periodo che va dal 101 d.C. al 200 d.C. è il secondo secolo dopo Cristo, II secolo d.C.,
e così via.

2 Colora con la stessa tinta ogni secolo sulla linea del tempo e il quadratino
del numero romano corrispondente. Segui l’esempio.
Infine, cerchia sulla linea del tempo il secolo in cui ci troviamo.

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina • Orientarsi nel tempo 49

GUIDA_STORIA_CL4_046_060.indd 49 04/03/19 15:23


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le misure di tempo
1 Trasforma i seguenti periodi di tempo secondo
le unità di misura indicate.
2 millenni = .......................................... secoli = .......................................... anni
3 millenni e mezzo = ...................................... secoli = ..................................... anni
4 secoli = .......................................... anni = .......................................... mesi
2 secoli e mezzo = ......................................... anni = ......................................... mesi
60 mesi = .......................................... anni
2 400 mesi = .......................................... anni = .......................................... secoli

2 Utilizza la numerazione romana per indicare


Ricorda!
I secolo d.C. a quali secoli appartengono le date elencate.
da anno 1 d.C.
ad anno 100 d.C. 85 d.C.: .............................................................................................................
II secolo d.C.
da anno 101 d.C. 405 d.C.: ..........................................................................................................
ad anno 200 d.C. ecc.
699 d.C.: ..........................................................................................................

901 d.C.: ..........................................................................................................

1200 d.C.: .......................................................................................................

2008 d.C.: .......................................................................................................

3 Scrivi l’anno d’inizio e di fine dei seguenti


Ricorda!
mil­lenni. I millennio a.C.
da anno 1000 a.C.
III millennio a.C.: dal ................................. al .......................................... ad anno 1 a.C.
II millennio a.C.
X millennio a.C.: dal ................................. al ...........................................
da anno 2000 a.C.
VIII millennio a.C.: dal ................................. al ...................................... ad anno 1001 a.C. ecc.

IV millennio a.C.: dal ................................. al .........................................

4 Scrivi l’anno d’inizio e di fine dei seguenti se­­coli.


Ricorda!
I secolo a.C. III secolo a.C.: dal ......................................... al .................................................
da anno 100 a.C.
ad anno 1 a.C. V secolo a.C.: dal ......................................... al .................................................
II secolo a.C.
da anno 200 a.C.
IX secolo a.C.: dal ......................................... al ................................................

ad anno 101 a.C. ecc. VII secolo a.C.: dal ......................................... al ...............................................

50 Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina • Orientarsi nel tempo

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Gli strumenti della Storia


1 Scrivi per ogni fonte almeno un esempio.

• Fonte materiale: .............................................................................................................................................................................

• Fonte iconografica: .....................................................................................................................................................................

• Fonte orale: .........................................................................................................................................................................................

• Fonte scritta: ......................................................................................................................................................................................

2 Collega con frecce di colori diversi ogni parola all’immagine corrispondente.

reperto

testimonianza

documento scritto

immagine

3 Con una freccia inserisci le date sulla linea del tempo; poi trascrivile
in ordine: parti da quella più lontana nel tempo fino a quella più vicina.

230 d.C. • 570 d.C. • 730 a.C. • 900 a.C. • 30 a.C. • 1400 a.C. • 60 d.C. • 110 a.C.

1500 1400 1300 1200 1100 1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 Nascita 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000
a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. di d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C. d.C.
Cristo

................................................................................................................................................................................................................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


• Ricavare e rielaborare informazioni da immagini • Orientarsi nel tempo 51

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I fiumi e le civiltà
1 Colora sulla carta con quattro colori diversi le aree di insediamento
delle civiltà indicate nella legenda. Poi, completa la legenda con i colori
che hai scelto per ciascuna civiltà.

Legenda
civiltà della Mesopotamia
civiltà degli Egizi
civiltà dell’Indo
civiltà della Cina

2 Sottolinea l’affermazione corretta in ciascuna coppia.

Le prime civiltà sorsero sulle rive del mare.


Le prime civiltà sorsero sulle rive dei fiumi.

La principale attività delle prime civiltà fu l’agricoltura.


La principale attività delle prime civiltà fu la caccia.

Nelle prime civiltà la popolazione viveva in villaggi stabili.


Nelle prime civiltà la popolazione era nomade.

Nelle prime civiltà il lavoro fu diviso fra i componenti della comunità.


Nelle prime civiltà tutti gli abitanti svolgevano gli stessi lavori.

Orientarsi nello spazio e nel tempo • Ricavare e rielaborare informazioni


52 da testi scritti • Leggere e utilizzare carte

GUIDA_STORIA_CL4_046_060.indd 52 04/03/19 15:23


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il Neolitico
1 Cerchia gli elementi caratteristici del Neolitico.

2 Leggi il testo e sottolinea l’errore, poi spiega perché si tratta


di un’informazione scorretta.

Nel corso del Neolitico l’uomo perfezionò le sue abilità tecniche, grazie alle quali realizzò
strumenti sempre più raffinati e differenziati.
Ma, fatto più importante, in questo periodo l’uomo imparò a coltivare la terra,
diventando sedentario: nacquero i primi villaggi, dove si svolgevano numerose attività.
Imparò inoltre ad addomesticare gli animali, a tessere e perfino a utilizzare le prime
forme di scrittura.
...............................................................................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................................

3 Che cosa divennero


gli uomini del Neolitico
oltre che agricoltori?
Per rispondere, risolvi
il rebus.

......................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da immagini


• Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 53

GUIDA_STORIA_CL4_046_060.indd 53 04/03/19 15:23


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Abili ingegneri
1 Rintraccia nel disegno gli elementi elencati e collegali a esso utilizzando
delle frecce.

canale d’irrigazione bacino di riserva argine pontile

2 Leggi il documento scritto dallo storico greco Erodoto quando visitò la


Mesopotamia. Quali informazioni ricavi sull’agricoltura?
Tutto il territorio è, come l’Egitto, intersecato da canali; il più grande di essi è navigabile e
rivolto verso l’Oriente invernale (sud-est); esso dall’Eufrate sbocca nel Tigri, dove sorgeva
Ninive. La Mesopotamia, fra tutti i Paesi che conosciamo, è quello che produce la maggior
quantità del frutto di Demetra (i cereali); quanto alle altre piante, fico, vite, ulivo, non si
tenta neppure di coltivarle. Il Paese è così adatto alla produzione di grano, che di solito
la semina rende duecento per uno e negli anni più fortunati anche trecento. La foglia del
frumento e dell’orzo raggiunge la lunghezza di quattro dita.
Erodoto, Storie

...............................................................................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


54 • Ricavare e rielaborare informazioni da immagini e testi scritti

GUIDA_STORIA_CL4_046_060.indd 54 04/03/19 15:23


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La ziggurat
1 Osserva l’immagine e leggi il testo, poi rispondi alle domande.

Ogni grande città sumera era dominata dalla zig­


gurat, il tempio, che era co­stituita da vari piani
so­vrapposti rag­giungibili at­traverso grandiose
sca­li­na­te esterne.
L’altezza della ziggurat aveva un si­gnificato
religioso, perché il tempio era conside­
rato una specie di montagna
per av­vicinare gli uomini agli
dèi, tanto che veniva indi­
cato spesso come “la ca­sa
della mon­tagna” o “il patto
tra gli dèi e gli uo­mini”.
Sulla sommità si trovava un
piccolo edificio, chiamato
“sala d’attesa”: era la casa
del dio, preparata dagli uo­mi­
ni che pensa­vano vi dimorasse
quando scendeva sul­la Terra. Per
questo era arredata con mobili e oggetti
preziosissimi.
In cima alla ziggurat potevano salire solo i sacerdoti. Per parlare con le divinità scrutavano
in continuazione il cielo: furono tra i primi grandi astronomi dell’antichità.
Al tempio venivano consegnati tutti i prodotti della terra, offerti agli dèi; il sacerdote prov­
vedeva poi a distribuirli alla popolazione. Per questo attorno alle ziggurat sorsero presto
magazzini per conservare gli alimenti, e anche mercati.

• Osserva l’immagine: qual è l’aspetto più caratteristico della ziggurat?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Perché la ziggurat era così alta?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Chi ospitava la “sala d’attesa”? Che cosa conteneva?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Chi poteva salire in cima alla ziggurat?


...........................................................................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 55

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La società dei Sumeri


1 Osserva l’immagine: è una scena rappresentata sullo Stendardo di Ur.
Individua i se­guenti elementi e cerchiali con una matita colorata. Poi rispondi.
un musico con l’arpa • un ospite con un calice in mano • il re

• Che cosa rappresenta la scena? ...............................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................................................

• Da che cosa lo capisci? .....................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................................................

2 Osserva altri particolari dello Stendardo di Ur e completa le didascalie.

Animali da allevamento: Schiavi che .........................................................................

................................................... e ................................................... ......................................................................................................

3 Quali informazioni hai ricavato dalle immagini? Indica con una ✘ quelle
che ti sembrano adatte tra le seguenti:
Gli uomini non erano tutti uguali e liberi.
I Sumeri si dedicavano solo alla caccia.
Si tenevano banchetti in onore del re.
I Sumeri si dedicavano all’allevamento.
I Sumeri conoscevano gli strumenti a corda.
I Sumeri non conoscevano la musica.

56 Ricavare e rielaborare informazioni da immagini e testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La scrittura cuneiforme
1 Leggi il testo.
Per decifrare la scrittura cuneiforme elaborata dagli antichi Sumeri ci vollero oltre quattro­
cento anni di studi e ricerche.
Quattrocento anni fa, lo studioso italiano Della Valle capì che la scrittura andava letta da
sinistra a destra, seguendo la direzione dei cunei.
Cento anni dopo, il maestro danese Niebuhr impiegò trent’anni per riuscire a decifrare le
prime quattro lettere: la D, la A, la R e il suono S’ (quello della parola “sci”).
E vent’anni ancora passarono prima che un ufficiale inglese, Henry Rawlinson, contempo­
raneamente ad altri appassionati studiosi, scoprisse alcuni elementi importanti per com­
prendere la scrittura cuneiforme e la lingua dei Sumeri.
Solo grazie allo sforzo appassionato di alcuni geniali studiosi oggi possiamo leggere i docu­
menti sumeri e... provare a scrivere in alfabeto cuneiforme!

2 Prova a scrivere il tuo nome con la scrittura cuneiforme incidendolo


con un bastoncino su una tavoletta di argilla.
Oppure prova a mandare dei messaggi segreti ai tuoi compagni.

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti e immagini 57

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I numeri sumeri
La scrittura cuneiforme comprendeva non solo lettere, ma anche numeri.

1 Osserva alcuni numeri in uso nell’antica Mesopotamia.

2 Completa come nell’esempio.

21 ............................ ............................ ............................ ............................ ............................

3 Osserva l’immagine di una tavoletta d’argilla


che riporta alcuni problemi di geometria.
Poi rispondi.
• Quali figure geometriche riesci a individuare?
................................................................................................................................

................................................................................................................................

................................................................................................................................

................................................................................................................................

................................................................................................................................

................................................................................................................................

................................................................................................................................

................................................................................................................................

58 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti e immagini

GUIDA_STORIA_CL4_046_060.indd 58 04/03/19 15:23


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La scuola
Questo antico documento scritto, tradotto in italiano dall’antico sumero, risale
al 2000 a.C. e ti fa capire com’era la scuola quattromila anni fa.
In questo testo un ricco sumero rimprovera suo figlio, che non è andato a scuola.

1 Leggi il testo con attenzione e ricava le informazioni necessarie


per rispondere alle domande.

– Dove sei stato?


– Da nessuna parte.
– Se non sei stato da nessuna parte, perché ti gingilli come un buono a nulla?
Vai a scuola, presentati al maestro, tira fuori la tavoletta nuova e fatti scrive­
re qualche carattere elegante dall’assistente. Quando avrai finito i compiti e
glieli avrai mostrati, torna da me senza bighellonare per strada. Non ti ferma­
re nei giardini e non perdere tempo in strada.
In tutta la mia vita non ti ho mai detto: «Mettiti al seguito delle
mie carovane». Non ti ho mai fatto mancare il necessario, né
ti ho fatto lavorare nei miei campi. In tutta la mia vita non
ti ho detto mai: «Vai a lavorare per mantenermi».
Sei un testardo e sono molto arrabbiato con te.
Ma come può un uomo essere veramen­
te arrabbiato con suo figlio? Di tutti
i mestieri umani che esistono sulla
terra nessuna professione è più
difficile dell’arte dello scriba.

• Chi insegnava a scuola? ............................................................................................................................................................

• Gli alunni dovevano fare i compiti? ................................................................................................................................

• Su che cosa scrivevano gli alunni? ...................................................................................................................................

• Che cosa imparavano gli studenti? ..................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

• Che lavoro fa il padre dello scriba? Da che cosa lo capisci? ......................................................................


..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

• Gli scribi lavoravano? ...................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 59

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le innovazioni dei Sumeri


1 Cerchia le innovazioni dei Sumeri.

2 Rispondi alle domande.

• Come si chiamava la scrittura dei Sumeri? Perché aveva questo nome?


..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

• Grazie alla ruota, i Sumeri costruirono altri due oggetti innovativi: quali? Per che cosa
erano utilizzati?
..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

3 Leggi le definizioni e cerchia, in ogni riga orizzontale, le lettere che


compongono le parole nascoste. Le lettere rimaste formeranno il nome
di un importante reperto della civiltà sumera. Scrivilo sui puntini.

1 A R G L O S T I N I 1. Servivano per contenere le piene dei fiumi.


2 E C A N A N D A L I 2. Venivano utilizzati per irrigare i campi.
3 R D A R G O I L L A 3. Serviva per fabbricare i mattoni.
4. Affiancavano il re nel governo della città.
4 S A C D E R D O T I
5. Occupavano il gradino più basso della scala sociale.
5 I S C H I U R A V I
................................................................................................................................................................................................................................

60 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti e immagini

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I Sumeri
1 Completa il testo.

I Sumeri vissero ................................................... anni fa nel sud di un territorio


chiamato .................................................................... , reso fertile dai due fiumi
.................................................. ed ................................................... .
La regione in cui si stabilirono fu chiamata .................................................... .
Per controllare l’acqua dei fiumi, i Sumeri scavavano .........................................
e costruivano ................................................... e ................................................... .
Per trasportare le merci più facilmente inventarono la ....................................
di legno. Per costruire le case e gli edifici usavano i mattoni
di ................................................... .
I raccolti e le merci venivano immagazzinati in un grande edificio
chiamato ................................................... : i sacerdoti inventarono
la ................................................... per registrare la quantità delle merci.

2 Indica con una ✘ il completamento corretto.

• La Mesopotamia era un territorio: • I Sumeri erano un popolo di:


montuoso e piovoso. agricoltori.
pianeggiante e arido. cacciatori.
pianeggiante e fertile. guerrieri.
• I Sumeri vivevano:
in piccoli villaggi di contadini governati dagli anziani.
in numerose città-stato governate ciascuna dal proprio re.
in un grande impero governato da un re.
• Secondo i Sumeri, gli dèi avevano creato gli esseri umani:
con il fuoco.
con l’argilla.
con l’oro.
• Gli scribi erano:
coloro che sapevano leggere e scrivere.
coloro che insegnavano nelle scuole.
guerrieri.

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti 61

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La schiavitù
1 Leggi questi articoli tratti dalla legge scritta
nel Codice di Hammurabi e ricava informazioni
sulla schiavitù presso i Babilonesi.

Art. 16 Qualora qualcuno riceva in casa sua uno schiavo fuggitivo


(maschio o femmina) della corte o di un uomo libero, e non lo porti
fuori, il padrone della casa sia messo a morte.
Art. 17 Qualora qualcuno trovi schiavi (maschi o femmine) fuggitivi
in aperta campagna e li riporti al padrone, il padrone degli schiavi lo
ricompensi con due shekels d’argento.
Art. 117 Qualora chiunque manchi di adempiere un debito, e venda
se stesso, sua moglie, suo figlio e la figlia per denaro o li ceda per
lavoro forzato: lavoreranno per tre anni nella casa dell’uomo che li
comprò, o del proprietario, e nel quarto anno siano rimessi in libertà.

2 Ora rispondi alle domande.


• I Babilonesi avevano degli schiavi?
...........................................................................................................................................................................................................................

• Gli schiavi erano maschi o femmine?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Gli schiavi potevano fuggire?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa succedeva a chi aiutava gli schiavi a fuggire e li accoglieva


nella propria casa?
..........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa poteva fare chi non riusciva a pagare un debito?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quanto valeva uno schiavo?


...........................................................................................................................................................................................................................

• I Babilonesi usavano monete?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Di quale metallo erano fatte le monete?


...........................................................................................................................................................................................................................

62 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La società babilonese
1 Leggi questi articoli tratti dalla legge scritta nel Codice di Hammurabi e ricava
informazioni sull’organizzazione sociale e sul modo di pensare dei Babilonesi.
Art. 1 Qualora qualcuno accusi un altro, ma non possa provare l’accusa, allora quello che
ha accusato sia messo a morte.
Art. 195 Qualora un figlio colpisca suo padre, gli siano troncate le mani.
Art. 196 Qualora un libero cavi un occhio a un altro libero, gli sia cavato un occhio.
Art. 197 Qualora un libero rompa un osso a un altro libero, gli sia rotto un osso.
Art. 198 Qualora cavi l’occhio di un semilibero, o rompa l’osso di un semilibero, pagherà
una mina d’oro.
Art. 199 Qualora cavi l’occhio dello schiavo di un uomo, o rompa l’osso dello schiavo di un
uomo, pagherà metà del valore di esso.
Art. 200 Qualora un uomo rompa un dente a un suo pari, gli sia rotto un dente.

2 Ora rispondi alle domande.

• Quali punizioni prevedeva il Codice di Hammurabi? ..........................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

• Le punizioni erano uguali per tutti? ..................................................................................................................................


• C’era la pena di morte? ...............................................................................................................................................................
• Quali erano le tre categorie in cui erano divise le persone nella società babilonese?
...........................................................................................................................................................................................................................

• Qual era la categoria meno importante? ......................................................................................................................

3 Confronta gli articoli del Codice di Hammurabi che hai appena letto con
alcuni articoli della Costituzione Italiana, poi rispondi alle domande.
Art. 13 La libertà personale è inviolabile. È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone
comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
Art. 27 Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devo-
no tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte.

• La schiavitù è permessa in Italia? .........................................................................................................................................


• Le punizioni possono essere violente? ............................................................................................................................
• È ammessa la pena di morte? ................................................................................................................................................
• Vi sono differenze tra le classi sociali? ............................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 63

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Gli Ittiti
1 Leggi il testo sul popolo degli Ittiti.

Gli Ittiti erano originari delle steppe dell’Asia Centrale. Intorno al 2300 a.C. si stabilirono
in Anatolia, l’attuale Turchia, in un territorio montuoso, ricco di legname e di minerali, ma
poco adatto all’agricoltura.
Gli Ittiti diventarono abili nella lavorazione dei metalli
e furono i primi a utilizzare il ferro per la produzio-
ne di utensili e armi. Le loro spade erano molto
più resistenti di quelle in bronzo dei nemici, e
questo rendeva più forte il loro esercito.
Gli Ittiti sapevano addomesticare il cavallo e lo
utilizzavano in battaglia per trainare i carri da
guerra. Questi carri erano veloci, poiché erano do-
tati di ruote con i raggi, che li rendevano leggeri e ma-
neggevoli. I nemici, invece, avevano carri lenti e pesanti,
con ruote piene e trainati da asini o buoi.
Queste innovazioni resero l’esercito ittita invincibile. Grazie
alla loro superiorità in guerra, riuscirono a sconfiggere i popo-
li vicini e a creare un impero che comprendeva l’Anatolia e la
Siria, con capitale Hattusa.
Intorno al 1600 a.C. conquistarono anche parte della Meso-
potamia e la città di Babilonia. Verso il 1200 a.C. l’impero
ittita fu invaso e distrutto da altre popolazioni provenienti
dal Mar Mediterraneo.

2 Ora rispondi alle domande.

• Di dove erano originari gli Ittiti? ................................................................................................................................................


• Dove si stabilirono? Quando? .....................................................................................................................................................
• Che cosa sapevano fare? ................................................................................................................................................................
• Perché il loro esercito era invincibile? ...................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................................................

• Quali territori comprendeva il loro impero? ....................................................................................................................


• Qual era la loro capitale? ................................................................................................................................................................
• Quale importante città mesopotamica conquistarono? ........................................................................................
• Quando l’impero ittita fu invaso e distrutto? Da chi?..............................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................

64 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

GUIDA_STORIA_CL4_061_075.indd 64 04/03/19 15:24


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Gli Assiri
1 Collega le date agli eventi.

612 a.C. Inizio delle guerre di conquista degli Assiri.

633 a.C. Distruzione della capitale dell’impero assiro, Ninive.

2000 a.C. Massima espansione dell’impero assiro.

1300 a.C. Gli Assiri s’insediarono sulle rive del Tigri.

2 Rispondi alle domande.

• Qual era la capitale degli Assiri?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Come mai l’esercito degli Assiri era così forte?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quali armi usavano gli Assiri per assaltare le mura nemiche?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Come si comportavano con i popoli vinti?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Che cos’è la deportazione?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa sono i tributi?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Quale fu il re assiro più famoso?


...........................................................................................................................................................................................................................

• In quale città si trovava la famosa biblioteca assira?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Come si chiamava il dio della guerra degli Assiri?


......................................................................................................................................................................................................................... \

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti


• Orientarsi nel tempo 65

GUIDA_STORIA_CL4_061_075.indd 65 04/03/19 15:24


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I popoli mesopotamici
La Mesopotamia era una terra così fertile che fu contesa da molti popoli diversi. Babilonesi,
Ittiti e Assiri, nel corso dei secoli, migrarono in Mesopotamia dalle terre circostanti, si con-
quistarono a vicenda e crearono dei grandi regni con importanti città. Ciascuno di questi
popoli portò in Mesopotamia tecniche e conoscenze, che furono poi apprese anche dagli
altri popoli.

1 Prova a indicare le più importanti innovazioni dei popoli mesopotamici.

• I Sumeri inventarono ..................................................................................................... .


• I Babilonesi svilupparono le prime leggi ........................................................... .
Erano anche studiosi di astronomia e stabilirono dei sistemi
di misurazione; crearono un .......................................................................................
simile a quello che usiamo oggi.
• Gli Ittiti portarono in Mesopotamia la tecnica della lavorazione
del ................................................................................................ e la tecnica di combattere
con guerrieri a ..................................................................................................... .
• Gli Assiri svilupparono le scienze e raccolsero migliaia
di libri in un’enorme ..................................................................................................... .

2 Completa la mappa con le parole date, poi utilizzala per esporre l’argomento.

Tigri • Eufrate • 2000 • Sumeri • Babilonia • leggi


giardini pensili • Mesopotamia • Codice • astronomi

in .................................. vissero la fine della civiltà


I BABILONESI provocarono
nel ......................... a.C. dei .................................

si stabilirono fondarono furono grandi scrissero

nel territorio la città di matematici e le .......................................


posto tra i fiumi ............................................ ............................................ e le raccolsero nel
..................................... ed famosa per i suoi ...........................................
............................................. ............................................
di Hammurabi
............................................

66 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti • Orientarsi nel tempo

GUIDA_STORIA_CL4_061_075.indd 66 04/03/19 15:24


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’agricoltura presso gli Egizi


Lo storico greco Erodoto viaggiò per i diversi Paesi del Mediterraneo e descrisse
nei suoi libri anche le tecniche agricole degli Egizi.

1 Leggi il documento e ricava le informazioni sull’agricoltura nell’antico Egitto.

Gli abitanti del Basso Egitto sono quelli che


ricavano i frutti della terra con la minor fa-
tica, senza penare con l’aratro a rompere i
solchi, senza vangare, senza fare nessuno di
quei lavori che affaticano gli altri uomini che
vogliono avere un raccolto. Ma poiché il fiu-
me spontaneamente straripa e allaga il suo-
lo e poi, dopo averlo irrigato, si ritira, essi
seminano i loro terreni, vi mandano dentro
dei maiali a calcare il seme e non hanno al-
tro da fare che aspettare il tempo del raccol-
to. Poi, tritato il grano per mezzo di quegli
stessi animali, se lo portano a casa.
Erodoto, Storie

2 Ora rispondi alle domande.

• Perché gli Egizi, secondo Erodoto, non dovevano vangare e faticare nei campi per
preparare il terreno alla semina? ........................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

• Come facevano gli Egizi a seminare?...............................................................................................................................


..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

• Quali animali allevavano gli Egizi?......................................................................................................................................


• A che cosa servivano questi animali?...............................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa coltivavano gli Egizi? .............................................................................................................................................


..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 67

GUIDA_STORIA_CL4_061_075.indd 67 04/03/19 15:24


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I sacerdoti e gli scribi


1 Leggi il documento dello storico greco Erodoto.
Poi rispondi alle domande sul quaderno.
I sacerdoti si radono tutto il corpo ogni due giorni, per ti-
more che i pidocchi o altri insetti immondi contaminino
coloro che servono la divinità; indossano solo una veste
di lino e calzari di papiro.
Si lavano due volte al giorno con acqua fredda e due
volte durante la notte...
Godono di non pochi privilegi: per esempio, non
consumano né spendono nulla di proprio, per-
ché vivono con cibi preparati con cereali sacri, e
ognuno ogni giorno dispone di molta carne di
bue e di oca, senza contare che viene loro distri-
buito vino d’uva.
Erodoto, Storie

• Perché i sacerdoti si radevano tutto il corpo?


• Secondo te, i pidocchi erano diffusi tra la popolazione?
• Che cosa indossavano i sacerdoti?
• Che cosa facevano i sacerdoti per restare puri
per la divinità?
• Quali erano i vantaggi dell’essere sacerdoti?
• Quali animali allevavano gli Egizi?
• Secondo te, la popolazione comune mangiava spesso la carne?
• Come era considerato il vino d’uva?

2 Leggi questo antico testo scritto nel secondo millennio a.C., poi rispondi
alle domande sul quaderno.

Sii scriba: ti salva dalla fatica e ti protegge da ogni tipo di lavoro. Ti preserva dal portar la
zappa, e tu non porti un cesto. Ti preserva dal manovrare un remo, e ti preserva dai tor-
menti, perché tu non sei sotto numerosi padroni e numerosi superiori. Ma lo scriba, egli è
alla testa di ogni tipo di lavoro in questo mondo.

• Quali erano i vantaggi dell’essere scriba?


• Il lavoro del contadino e quello del rematore erano faticosi?
• Qual è l’aspetto del lavoro che più viene considerato un tormento?

68 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

GUIDA_STORIA_CL4_061_075.indd 68 04/03/19 15:24


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il culto dei defunti


1 Leggi la confessione che il defunto doveva rendere a Osiride, il dio dei morti,
poi svolgi le attività.
Non ho fatto del male agli uomini. Non ho maltrattato gli animali.
Non ho commesso peccati nel tempio.
Non ho conosciuto ciò che è vietato. Non ho bestemmiato contro gli dèi.
Non ho fatto violenza al povero. Non ho commesso ciò che gli dèi disprezzano.
Non ho diffamato lo schiavo dinanzi al suo padrone.
Non ho fatto ammalare alcuno. Non ho fatto piangere alcuno. Non ho ucciso.
Non ho dato ordine di uccidere. Non ho fatto soffrire alcuno.
Non ho rubato gli averi dei templi. Non ho danneggiato il cibo degli dèi.
Non ho alterato le misure del grano. Non ho aggiunto peso alla bilancia.
Non ho allontanato il bestiame dal suo pascolo.
Non ho estinto un fuoco quando doveva restare acceso.
Non ho trascurato le offerte degli dèi.
Non ho rubato il loro bestiame.
Non ho fermato un dio nella sua processione.
Sono puro!

• Sottolinea le colpe ancora oggi condannate dalla tua religione o dal senso morale.
• Considera le colpe che non hai sottolineato: le hai comprese tutte? Discuti quelle che
non hai capito insieme con i tuoi compagni e con l’insegnante.

2 Rispondi alle domande.

• Perché gli Egizi costruirono le piramidi?


...............................................................................................................................

...............................................................................................................................

• Com’erano trasportati i blocchi che le formavano?


...............................................................................................................................

...............................................................................................................................

• Qual è la piramide più famosa?


...............................................................................................................................

• Che cosa veniva posto di fianco al corpo del faraone? E perché?


................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e ricavare informazioni da testi scritti 69

GUIDA_STORIA_CL4_061_075.indd 69 04/03/19 15:24


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La costruzione delle piramidi


La piramide di Cheope ha dimensioni impressionanti: ogni lato della sua base
perfettamente quadrata è lungo poco più di 230 metri; l’altezza sfiora i 147 metri.
Si calcola che siano stati impiegati almeno due milioni e trecentomila massi dal peso
che varia da 2,5 a 70 tonnellate l’uno. Lo storico greco Erodoto descrisse le tecniche
di costruzione di questa piramide.

1 Leggi il documento e rispondi alle domande.

Cheope fece chiudere tutti i templi,


impedì di fare sacrifici e costrinse
tutti gli Egizi a lavorare per lui. Dal-
le cave di pietra che sono sul mon-
te arabico dovevano estrarre le pie-
tre e trascinarle fino al Nilo. Dopo
che il fiume era stato attraversato
con imbarcazioni, altri dovevano
trasportarle fino alla montagna li-
bica. Ogni turno di lavoro durava
un trimestre e impegnava diecimila
uomini. Dieci anni il popolo dovet-
te affaticarsi per costruire la strada
sopraelevata che serviva al traspor-
to delle pietre. Per la costruzione
della piramide occorsero venti anni.
Erodoto, Storie

• Da dove venivano le pietre usate per costruire la piramide? .......................................................................


..........................................................................................................................................................................................................................

• Come facevano a trasportarle attraverso il Nilo? ..................................................................................................


..........................................................................................................................................................................................................................

• A che cosa serviva la strada sopraelevata? .................................................................................................................


..........................................................................................................................................................................................................................

• Quanto tempo impiegarono gli Egizi per costruire questa strada? .......................................................
• Chi era incaricato di costruire le piramidi? .................................................................................................................
• Quanto tempo durava un turno di lavoro? ................................................................................................................
• Quanto durò la costruzione della piramide di Cheope? .................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................

70 Leggere, comprendere e ricavare informazioni da testi scritti

GUIDA_STORIA_CL4_061_075.indd 70 04/03/19 15:24


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Gli Egizi
1 Rispondi alle domande.

• Come si chiama il fiume che attraversa l’Egitto?


......................................................................................................................................

• Perché era così importante per gli antichi Egizi?


......................................................................................................................................

......................................................................................................................................

......................................................................................................................................

......................................................................................................................................

• Quali erano le stagioni in cui gli Egizi divisero l’anno?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa facevano gli Egizi per usare al meglio le acque del fiume?
...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• A quale parte dell’Egitto corrispondeva il Basso Egitto?


....................................................................................................................................................................................

• E l’Alto Egitto?
....................................................................................................................................................................................

• Come si chiamava il sovrano degli Egizi?


....................................................................................................................................................................................

• Perché gli Egizi imbalsamavano i corpi dei defunti?


....................................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................

• Per gli antichi Egizi chi era il proprietario di tutte le terre?


....................................................................................................................................................................................

• Come si chiamavano i caratteri della scrittura egizia?


....................................................................................................................................................................................

• Su quale materiale scrivevano gli Egizi?


...........................................................................................................................................................

• Come si chiamavano i principali dèi egizi?


...........................................................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti 71

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La città di Mohenjo-Daro
1 Osserva i resti della città di Mohenjo-Daro.

2 Completa il testo con le seguenti parole:

case • città • piscina • fognature • mattoni • bagno pubblico

Gli antichi abitanti dell’attuale Pakistan costruivano delle ......................................................................... fatte


di ......................................................................... .
Nelle città, l’acqua veniva portata in tutte le ......................................................................... attraverso
le tubature, e riempiva una grande ......................................................................... che serviva come
......................................................................... .
La città di Mohenjo-Daro aveva un sistema di .................................................................... che uscivano dalle
case, passavano sotto le strade, e portavano le acque sporche lontano dal centro abitato.
Le dimensioni della città fanno pensare che fosse abitata da molte persone e che vi fossero
abili architetti e ingegneri.

72 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti

GUIDA_STORIA_CL4_061_075.indd 72 04/03/19 15:24


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La civiltà dell’Indo
1 Rispondi alle domande sul quaderno.

• In quale periodo si sviluppò la civiltà dell’Indo?


• Come si chiama oggi il territorio in cui si sviluppò questa civiltà?
• Quali erano le città più importanti, di cui sono rimasti i resti?
• Come erano le città?
• Quali erano le principali attività economiche?
• Come era organizzata l’agricoltura?
• Che cosa provocò la caduta definitiva della civiltà dell’Indo?

2 Che cosa aveva in comune la civiltà dell’Indo con le altre civiltà fluviali che
hai studiato? Indica con una ✘ le risposte corrette.

L’agricoltura Un sistema di scrittura


La costruzione di piccole imbarcazioni La costruzione di dighe e canali
Città con fognature La costruzione di piramidi
La lavorazione dei metalli Una società piramidale

3 Osserva il reperto archeologico


risalente alla civiltà dell’Indo:
quali informazioni puoi ricavare?

...................................................................................................................

...................................................................................................................

...................................................................................................................

...................................................................................................................

...................................................................................................................

...................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti e immagini 73

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La scrittura hindi
1 Leggi il testo.
L’antica civiltà dell’Indo aveva elaborato una propria scrittura, che non è mai stata
decifrata.
Oggi, nelle terre dove un tempo fioriva la civiltà dell’Indo vi sono diverse lingue
e diversi sistemi di scrittura: le più diffuse sono l’Hindi, in India, e l’Urdu, in Pakistan.
L’Hindi si basa sull’antica scrittura Brahmi ed è di tipo sillabico: ci sono 14 vocali iniziali e
34 consonanti, che si scrivono in modo diverso a seconda della vocale che segue.
Ci sono diversi alfabeti per scrivere la lingua Hindi; il più diffuso si chiama “devanagari”.
Per imparare a scrivere in Hindi, ascoltando la pronuncia e con giochi interattivi,
c’è il sito Internet: http://www.avashy.com/hindiscripttutor.htm

2 Prova a scrivere la lettera A in Hindi.

I numeri urdu
L’Urdu è parlato da 80 milioni di persone in Pakistan. È un linguaggio indo-europeo molto
simile all’Hindi, da cui si differenzia soprattutto per la scrittura. Infatti, mentre l’Hindi usa
la scrittura devanagari, l’Urdu si scrive come un alfabeto arabo e si legge e si scrive da
destra a sinistra.

1 Prova a imparare in numeri


0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
in Urdu da 0 a 9.

74 Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi

GUIDA_STORIA_CL4_061_075.indd 74 04/03/19 15:24


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Gli Arii
1 Leggi il testo sul popolo degli Arii.

Nel 1500 a.C. il popolo degli Arii, proveniente dalle steppe dell’Asia, pose fine alla civiltà
dell’Indo e ne distrusse le città.
In seguito gli Arii si spostarono nella pianura del Gange
e fondarono tanti piccoli regni indipendenti.
La società degli Arii era organizzata in classi sociali chiamate caste.
• La prima casta era quella dei sacerdoti, che celebravano
i riti religiosi e si occupavano dell’istruzione dei giovani.
• La seconda casta era quella dei guerrieri e dei nobili:
erano i capi dell’esercito, nominavano il re, e potevano
sostituirlo se non si comportava con saggezza.
• La terza casta era quella degli artigiani e dei commercianti.
• La quarta casta era quella dei contadini e dei servitori.
• Al livello più basso della scala sociale c’erano i pària,
che svolgevano i lavori più umili e degradanti. I pària erano
detti “intoccabili” perché chi li sfiorava doveva subito
purificarsi.
Il sistema delle caste era molto rigido, in nessun modo
si poteva lasciare la propria casta, né era possibile sposare
chi apparteneva a una casta diversa.

2 Ora rispondi alle domande.

• Da dove venivano gli Arii? .........................................................................................................................................................


• Quando gli Arii posero fine alla civiltà dell’Indo? ...................................................................................................
• Dove si stabilirono? .........................................................................................................................................................................
• Com’era organizzata la società ariana? .........................................................................................................................
• Quali compiti avevano i sacerdoti? ....................................................................................................................................
• Chi nominava il re? .........................................................................................................................................................................
• Chi erano i pària? .............................................................................................................................................................................
• Perché i pària erano detti “intoccabili”? .......................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa era vietato tra appartenenti a caste diverse? ....................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 75

GUIDA_STORIA_CL4_061_075.indd 75 04/03/19 15:24


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La civiltà cinese
1 Completa il testo con le parole adatte.

La civiltà cinese si sviluppò quattromila anni fa nelle regioni bagnate dal Fiume
................................................................ e dal Fiume ................................................................ .
Per gestire le piene dei fiumi, gli antichi Cinesi scavavano
................................................................ e costruivano ................................................................ .
Coltivavano soprattutto ............................................................ e ......................................................... .
Con la ................................................................ producevano preziosi tessuti morbidi,
leggeri e lucenti.
In Cina ci furono diversi regni che si combatterono tra loro fino al 221 a.C.,
quando l’imperatore ................................................................ formò un unico grande impero.

2 Per molti secoli i Cinesi furono gli unici produttori di seta al mondo.
Leggi questo breve testo e completalo con le parole adatte.

seta • giapponesi • Via • imperatori • Occidente • produzione


La produzione della .......................................................................................... cominciò intorno al 3000 a.C.
Inizialmente la seta era riservata agli .......................................................................................... cinesi,
ma col tempo diventò il prodotto maggiormente esportato, tanto che la ....................................
della Seta, che collegava l’Oriente con l’.......................................................................................... , diventò
una delle vie di commercio più importanti del mondo.
Il segreto della .......................................................................................... della seta fu gelosamente custodito in
Cina per molti secoli. Solo nel III secolo d.C. alcuni .......................................................................................... se
ne appropriarono e cominciarono a produrre la seta per conto proprio.

76 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La carta
1 Leggi il testo e sottolinea le informazioni più importanti.

La carta fu inventata dai Cinesi circa 2 000 anni fa.


I Cinesi inventarono una tecnica che utilizzava le fibre di alcune piante (il bambù, la malva
gigante e il gelso) per produrre un materiale leggero e resistente per scrivere: la carta.
Gli Arabi impararono dai Cinesi questa tecnica grazie agli scambi commerciali e la porta-
rono in Mesopotamia e in Egitto. Qui non avevano a disposizione le stesse fibre; trovarono
però il lino e la canapa, usati per tessere stoffe e intrecciare corde, e li utilizzarono per creare
i primi fogli di carta con una colla di amido.
Oggi per produrre grandi quantità di carta si usano i tronchi degli alberi, che contengono la
cellulosa; questo provoca però il taglio di molti alberi.

Per proteggere le foreste dalla distruzione, gli uomini hanno imparato a produrre carta a
partire da carta già utilizzata: si chiama carta riciclata.

2 Ora prova a produrre della carta insieme ai tuoi compagni e con l’aiuto
di un adulto, utilizzando carta già usata.

• Prendi un foglio di carta assorbente, uno di carta da fotocopia e uno di giornale e


strappali in piccoli pezzi;
• mettili in un frullatore con dell’acqua e frulla fino a renderli una poltiglia semi-densa;
• rovescia poi il contenuto del frullatore prima in un colino e poi su un fazzoletto aperto
sopra a un asciugamano;
• stendi bene l’impasto con il mattarello per stendere la pasta, in modo da far uscire
l’acqua in eccesso;
• solleva il fazzoletto su cui ora è ben disposto l’impasto e lascialo asciugare
completamente.
A questo punto avrai prodotto un foglio di carta riciclata!

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti • Leggere e comprendere testi regolativi 77

GUIDA_STORIA_CL4_076_086.indd 77 04/03/19 15:24


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La scrittura cinese
1 Leggi il testo.

Originariamente, nella scrittura Shang, la lingua cinese si scriveva in verticale e da destra


verso sinistra, perché il supporto di scrittura utilizzato era la canna di bambù, facilmente
reperibile in Cina.
La scrittura moderna, soprattutto sui giornali e sui libri, segue l’andamento occidentale da
sinistra verso destra.
La scrittura cinese è particolarmente originale e difficile da studiare, perché non indica il
suono delle parole, ma utilizza un insieme di segni che rappresentano graficamente il si-
gnificato delle parole della lingua. In cinese perciò non ci sono lettere ma caratteri, che in
cinese si chiamano zi 字 (segno, carattere di scrittura).
I bambini cinesi studiano ogni giorno nuovi caratteri per tutto il percorso scolastico.
Questo sistema è complicato ma permette di leggere i caratteri in modi diversi, un po’ come
noi occidentali facciamo con i numeri, che si chiamano in modo diverso nelle varie lingue
ma mantengono il loro significato.
In un Paese grande come la Cina, dove ci sono molte lingue diverse, la scrittura ideografi-
ca può essere pronunciata in modi diversi mantenendo il suo significato ed essere quindi
compresa da tutti.

2 Rispondi alle domande.

• Come si scriveva originariamente la lingua cinese? Perché?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Come si scrive oggi? ......................................................................................................................................................................


• Perché la scrittura cinese è difficile da studiare?
.............................................................................................................................

.............................................................................................................................

• Quanto tempo impiegano i bambini cinesi


a imparare i caratteri della loro lingua?
.............................................................................................................................

.............................................................................................................................

• Qual è il vantaggio di un sistema di scrittura così


complicato? .............................................................................................
.............................................................................................................................

.............................................................................................................................

78 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti

GUIDA_STORIA_CL4_076_086.indd 78 04/03/19 15:25


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Miti sulla creazione


del mondo
1 Questi miti raccontano l’origine del mondo. Leggi i testi e parlane con i
compagni e l’insegnante.

Mito cinese
All’inizio dei tempi c’era solo il caos, contenuto in un grande uovo. All’interno dell’uovo co-
smico si formò e cominciò a crescere un essere gigantesco: Panku. Un giorno Panku decise
di creare il mondo e ruppe il guscio dell’uovo; le parti più pesanti del contenuto andarono
verso il basso e formarono la Terra, mentre le parti più leggere andarono verso l’alto e for-
marono il cielo.
Panku, per evitare che le due parti si riunissero, le tenne separate per molto tempo, schiac-
ciando la Terra con i piedi e spingendo il cielo verso l’alto con la testa. In questo modo il
cielo e la terra si allontanarono sempre più l’uno dall’altra.
Panku, terminato il suo compito, morì e il suo respiro si trasformò in vento, la sua voce in
tuono, i suoi occhi diventarono il Sole e la Luna, i suoi ca-
pelli diventarono stelle e pianeti, i suoi arti diventa-
rono montagne, la sua carne diventò terra e le sue
lacrime diventarono l’acqua del mare e dei fiumi.
Ecco come Panku creò il mondo.

Mito dell’antico Egitto


All’inizio c’erano solo il buio e le acque del caos,
da cui emersero otto creature: i maschi avevano
la testa di una rana, le femmine avevano la testa
di un serpente. Le otto creature si fusero e forma-
rono un grande uovo.
Dopo un tempo lunghissimo, il guscio dell’uovo
si ruppe e apparve il dio Sole, creatore di tut-
te le cose e fonte di vita. Le due metà del
guscio separarono le acque del caos e il
dio Sole le trasformò nel mondo.
Nel nuovo mondo il dio Sole si sen-
tiva solo, così decise di creare nuovi
esseri: dai suoi pensieri e dalle sue
parole ebbero origine gli dèi e tutte le
creature della Terra.

2 Che cosa hanno in comune questi due miti?


Conosci altri racconti sull’origine del mondo?

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti 79

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le civiltà dell’Indo e della Cina


a confronto
1 Inserisci nella tabella gli elementi seguenti, a seconda della civiltà
cui si riferiscono:
Fiume Indo • Mohenjo-Daro • sigilli • Harappa • imperatore
Grande Muraglia • Fiume Giallo • carta • Arii • cotone • seta • ideogrammi

Civiltà dell’Indo Civiltà cinese


............................................................................................................ ............................................................................................................

............................................................................................................ ............................................................................................................

............................................................................................................ ............................................................................................................

............................................................................................................ ............................................................................................................

............................................................................................................ ............................................................................................................

............................................................................................................ ............................................................................................................

2 Scrivi vicino a ogni immagine a quale civiltà si riferisce e di che cosa si tratta.

................................................. .................................................

................................................. .................................................

................................................. .................................................

................................................. .................................................

................................................. .................................................

................................................. .......................................................................

................................................. .......................................................................

................................................. .......................................................................

................................................. .......................................................................

................................................. .......................................................................

80 Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I Dieci Comandamenti
Secondo la Bibbia, il libro sacro degli Ebrei, Dio diede a Mosè, durante il viaggio
dall’Egitto alla Palestina, le Tavole della Legge con scritti i Dieci Comandamenti.
Questo importante documento racchiude i valori fondamentali per il popolo ebraico
di quel tempo, e fornisce anche alcune informazioni sulla società degli antichi Ebrei.

1 Leggi il documento, poi rispondi alle domande sul quaderno.

[2] Io sono il Signore, tuo Dio, che ti fece uscire dalla terra d’Egitto, dalla casa degli schiavi.
[3] Non avrai altro Dio all’infuori di me.
[4] Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù
sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.
[5] Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un
Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione,
per coloro che mi odiano,
[6] ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osser-
vano i miei comandamenti.
[7] Non pronunzierai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà
impunito chi pronuncia il suo nome invano.
[8] Ricordati del giorno di sabato per santificarlo:
[9] sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro;
[10] ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro,
né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né
il forestiero che dimora presso di te.
[11] …
[12] Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il
Signore, tuo Dio.
[13] Non uccidere.
[14] Non commettere adulterio.
[15] Non rubare.
[16] Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
[17] Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo,
né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appar-
tenga al tuo prossimo.

• Quali erano i comportamenti considerati più gravi dagli Ebrei?


• Gli Ebrei avevano schiavi?
• Per gli Ebrei era possibile adorare altre divinità?
• Per gli Ebrei era possibile costruire statue che rappresentavano Dio?
• Quali animali allevavano gli Ebrei?

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti 81

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le migrazioni degli Ebrei


1 Ripassa con tre colori diversi le frecce che illustrano le fasi del percorso
degli Ebrei verso la Terra Promessa. Poi completa la legenda con i colori
che hai scelto. Infine, completa la carta scrivendo i nomi delle regioni
dove vissero gli Ebrei.

..................................................
..................................................

.................................

2 Completa il testo, poi rispondi.

Gli Ebrei inizialmente erano un popolo diviso in numerose ................................................................


di pastori nomadi.
Verso il 2000 a.C., guidati dal loro patriarca Abramo, si trasferirono dalla Mesopotamia
alla ................................................................ . A causa di una terribile carestia furono costretti a migrare
verso l’................................................................ , in cerca di una terra in cui sfamarsi.
Dall’Egitto il popolo ebraico migrò nuovamente verso la Palestina guidato da
................................................................ . Il viaggio durò 40 anni e fu chiamato ............................................................ .
• Perché gli Ebrei furono costretti a fuggire dall’Egitto? .......................................................................................
............................................................................................................................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti


82 • Leggere e utilizzare carte

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Gli Ebrei secondo Tacito


Lo storico romano Tacito descrive la vita degli Ebrei in Israele attorno al 100 d.C.,
quando Israele era una Provincia dell’Impero Romano.

1 Leggi il testo e rispondi alle domande.

Gli Egizi adorano molte divinità e molti animali; gli Ebrei invece adorano un solo Dio, e solo
con la mente… Perciò nelle loro città e nei loro templi non si vedono statue e non onorano
con statue né re né principi.
La maggior parte della popolazione abita in villaggi; poche, infatti, sono le città. Capitale
è Gerusalemme, con tre cerchia di mura: dopo la seconda cerchia si trova la reggia e nella
parte più interna vi è un tempio di una ricchezza infinita, al quale soltanto gli Ebrei si acco-
stano e dove solo i sacerdoti hanno la possibilità di entrare.

• Come era la religione degli Ebrei? ......................................................................................................................................


• Perché gli Ebrei non costruivano statue? ......................................................................................................................
• Dove abitavano gli Ebrei? ..........................................................................................................................................................
• Quale era la città più importante? ......................................................................................................................................
• Come era costruita la città di Gerusalemme? ...........................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

• Come era il tempio di Gerusalemme? ............................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 83

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il Tempio di Salomone
Nella Bibbia, il Primo Libro dei Re racconta la costruzione del Tempio di Salomone
a Gerusalemme, di cui vedi qui sotto una ricostruzione. In questo documento si nomina
il re Hiram, re della città fenicia di Tiro. I Fenici erano un popolo di commercianti
e navigatori che viveva vicino alla Palestina, nell’attuale Libano.

1 Leggi il documento e ricava le informazioni sulle attività degli Ebrei


e sul loro rapporto con i Fenici. Poi rispondi alle domande.
E Salomone mandò a dire a Hiram: “Ho in animo di fabbricare un tempio in nome del Si-
gnore, mio Dio, come dichiarò il Signore a Davide, mio padre… Ordina dunque di tagliarmi
dei cedri del Libano: i miei servi staranno insieme ai tuoi. E quanto ai tuoi servi, io ti darò
la ricompensa che richiederai, perché tu sai bene che nel mio popolo non vi è nessuno che
sappia tagliare il legname come i Fenici.”
Il re Salomone fece quindi una leva di trentamila operai da tutto Israele e ne mandava al
Libano per turno diecimila al mese: un mese lo passavano in Libano e due mesi nelle loro
case... Salomone aveva poi 70 000 addetti al trasporto del materiale e 80 000 scalpellini a
lavorare pietre sul monte.

• Come erano i rapporti fra gli Ebrei e i Fenici? ..........................................................................................................


• Il re Salomone aveva dei servi? ..............................................................................................................................................
• Dove si trovavano i cedri? ..........................................................................................................................................................
• Gli Ebrei erano abili nel tagliare il legno? E i Fenici? ...........................................................................................
• Quante persone lavorarono per la costruzione del tempio di Salomone? ........................................
...........................................................................................................................................................................................................................

• Come era organizzato il lavoro degli operai ebrei? ............................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

84 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La storia degli Ebrei


1 Riordina gli avvenimenti della storia degli Ebrei numerandoli da 1 a 10.

Saul riunì gli Ebrei, conquistò tutta la Palestina e fondò il Regno di Israele.
Nel 1700 a.C. una grave carestia spinse gli Ebrei a emigrare in Egitto.
Guidati da Mosè, gli Ebrei lasciarono l’Egitto e ritornarono
in Palestina intorno al 1200 a.C.
Il Regno di Israele fu diviso in due parti.
Abramo condusse gli Ebrei da Harran in Palestina.
Il faraone Ramses II rese schiavi gli Ebrei per la loro religione.
I Romani conquistarono la Palestina, distrussero il Tempio
di Gerusalemme e costrinsero gli Ebrei alla diaspora.
Nel 539 a.C. gli Ebrei riconquistarono la libertà e ritornarono in Palestina.
Salomone fece costruire un grande tempio.
I Babilonesi resero schiavi gli Ebrei e li deportarono a Babilonia nel 586 a.C.

2 Segna con una ✘ la risposta corretta.

• Gli Ebrei erano:


pastori e contadini.
mercanti.
• La religione degli Ebrei era:
politeista.
monoteista.
• Gli Ebrei erano divisi in:
12 tribù.
12 regni.
• Per pregare il loro Dio gli Ebrei:
costruivano grandi statue.
costruivano grandi templi.
• Le Tavole della Legge sono:
le leggi che secondo la Bibbia furono date da Dio a Mosè.
le leggi stabilite da re Saul per tutta la Palestina.

Orientarsi nel tempo


• Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti 85

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Gli Ebrei
1 Completa le descrizioni, poi collegale al personaggio corrispondente.

Unificò le dodici tribù di .............................................. . Abramo

Stabilì la capitale del Regno d’Israele a .............................................. .


Saul

Sotto il suo regno fu costruito il ..............................................


di Gerusalemme. Mosè

Sotto la sua guida gli Ebrei lasciarono


l’.............................................. per fare ritorno in Palestina. David

Guidò il popolo ebraico da


Isacco
.............................................. verso la Palestina.

Era il figlio di Abramo. Salomone

2 Rispondi alle domande.

• Chi erano i Filistei?


............................................................................................................................................................................................................................

• Qual è la Terra Promessa per gli Ebrei?


............................................................................................................................................................................................................................
• Che cos’è l’Esodo?
............................................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

• Che cos’è la diaspora?


............................................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

• Chi erano i patriarchi?


............................................................................................................................................................................................................................

• Che cos’è l’Arca dell’Alleanza?


............................................................................................................................................................................................................................

86 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti

GUIDA_STORIA_CL4_076_086.indd 86 04/03/19 15:25


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I Fenici e il commercio
1 Leggi il testo tratto dalla Bibbia sui commerci marittimi dei Fenici,
poi completa la tabella.

Nel porto di Tiro arrivavano dalla Spagna argento, fer-


ro, stagno e piombo; dalle coste ioniche e dal Mar
Nero giungevano schiavi, utensili di rame, caval-
li e muli. Rodi e molte isole erano al servizio
di Tiro e vi portavano corni d’avorio e legni
d’ebano. I mercanti che venivano dalle ter-
re a sud del Mar Morto scambiavano le
mercanzie di Tiro con smeraldi, porpora,
ricami, stoffa fine di lino, coralli e rubini,
bardature per cavalli.
I mercanti di Israele scambiavano le mer-
canzie con frumento, farina, miele, olio e
balsamo. I mercanti della Siria offrivano in
cambio vini prelibati, lane, grano. Dall’Arabia
giungevano mercanti con agnelli, montoni e ca-
pri, con aromi, pietre preziose e oro. Dalla Meso-
potamia giungevano per il baratto vesti di lusso,
mantelli di porpora ricamati, tappeti screziati, corde
ritorte e robuste.
dal Libro di Ezechiele

Regioni Prodotti
Spagna ..................................................................................................................................................................

....................................................
Schiavi, ..............................................................................................................................................
....................................................

Rodi ..................................................................................................................................................................

.................................................... Smeraldi, ..........................................................................................................................................


Israele ..................................................................................................................................................................

.................................................... Vini, .....................................................................................................................................................

.................................................... Agnelli, .............................................................................................................................................


Mesopotamia ..................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e ricavare informazioni da testi scritti 87

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il popolo della porpora


1 Leggi le seguenti coppie di parole, poi prova a formulare delle affermazioni
che riassumano alcuni aspetti importanti dell’economia dei Fenici, come
nell’esempio.

• Fenici – Libano: I Fenici erano un’antica popolazione che abitava nell’attuale


Libano.
• silice – vetro: .........................................................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

• costa – commercio: .........................................................................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

• legname – navi: ..................................................................................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

• viaggi – colonie: .................................................................................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

2 Riordina le sequenze del racconto, numerando da 1 a 4: scoprirai come i Fenici


ottenevano la porpora secondo il racconto dello storico Plinio il Vecchio.

ci giorni
Dopo circa die
liquido
di bollitura, il e tirati fuori
omincia a Una volta presi
della caldaia c olluschi
rima chiaro, dall’acqua, i m
tingersi, dapp ti dal guscio,
scuro. vengono libera
poi sempre più sp a rs i d i sa le , poi messi a
c o ,
aso di piombo
bollire in un v
lento.
a fuoco molto

I molluschi da
i quali si Immergendov
ricava la porpo i della lana
ra vengono grezza, si fa la
pescati con pic prova del colo
cole reti dopo un bagn re;
gettate sul fon o di cinque
do del mare. ore si toglie la
A esse si attac lana e la si fa
cano come asciugare. Poi
esca delle con eventualmente
chiglie dette la si immerge
“nicchi”. di n
renderla più sc uovo per
ura.

88 Cogliere le relazioni • Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti

GUIDA_STORIA_CL4_087_098.indd 88 04/03/19 15:26


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’alfabeto fenicio
1 Osserva l’immagine
che ti mostra un particolare
di un’iscrizione fenicia incisa
sul sarcofago di un re.
Poi leggi i documenti.

Ai Fenici si deve tributare grande onore, perché inventarono le lettere dell’alfabeto.


Plinio il Vecchio

I Fenici che giunsero in Grecia [....] introdussero anche fra i Greci [....] l’alfabeto,
che fino ad allora, ritengo, era ignoto ai Greci.
Erodoto

2 Rispondi alle domande.

• Quale fu la più grande invenzione dei Fenici? ..........................................................................................................


• Perché, secondo te? .......................................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

• Quali sono le caratteristiche della scrittura fenicia? .............................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

3 Osserva i segni
dell’alfabeto fenicio
e usali per comporre
alcune parole.
Poi fai indovinare a un
tuo compagno che cosa
hai scritto.

................................................................................................................................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi 89

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La religione dei Cretesi


1 Leggi il testo.

I Cretesi erano politeisti. La loro divinità più importante era


la Grande Madre, dea della fertilità. Le divinità cretesi erano
quasi sempre antropomorfe, avevano cioè sembianze umane;
c’erano anche divinità rappresentate come uomini con la testa
di capra o donne con la testa di uccello.
Le divinità più importanti erano le dee, che spesso erano rap-
presentazioni diverse della Grande Madre, e che protegge-
vano aspetti diversi della vita.
C’era la dea protettrice della
famiglia, delle città, del rac-
colto, dell’oltretomba.
I Cretesi in origine celebra-
vano i riti religiosi all’aperto,
sulle montagne o in grotte
sacre; le cerimonie religiose
comprendevano anche dan-
ze e giochi, come le acroba-
zie sul toro. Successivamente
furono utilizzate le sale dei palazzi come luoghi di culto.
Durante le celebrazioni il re portava sul capo le corna del
toro, che era un animale sacro.
Nel palazzo di Cnosso e nei siti archeologici sono stati ri-
trovati molti simboli religiosi: il serpente, simbolo della ter-
ra; la doppia ascia, arma della divinità; la colomba, simbolo
della fertilità...

2 Ora rispondi alle domande.

• Com’era la religione dei Cretesi? ........................................................................................................................................


• Qual era la divinità più importante? .................................................................................................................................
• Come venivano rappresentate le divinità? ..................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

• Dove venivano celebrati i riti religiosi? ............................................................................................................................


• Che cosa comprendevano le cerimonie religiose? ................................................................................................
• Che cosa portava sul capo il re durante le celebrazioni? ................................................................................
• Che cosa è stato ritrovato nei siti archeologici? ......................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

90 Leggere, comprendere e ricavare informazioni da testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La scoperta di Cnosso
1 Leggi il testo sugli scavi effettuati a Cnosso dall’archeologo Arthur Evans.

All’inizio del Novecento, Evans effettuò degli scavi presso Cnos-


so. Dopo due settimane, stupefatto, si trovò di fronte ai resti di
un edificio che ricopriva una grande superficie; nel corso dell’an-
no affiorarono i resti di un palazzo dell’estensione di due ettari e
mezzo (25 000 m2).
La pianta del palazzo era simile a quella del palazzo di Micene,
ma molto superiore per grandiosità, fasto e bellezza.
Intorno a un enorme quadrato, il cortile maggiore, sorgevano
su tutti i lati ali di costruzioni, muri di mattoni vuoti, tetti piani
sorretti da pilastri.
Le stanze, i corridoi, gli atri dei diversi piani presentavano una
pianta così confusa e offrivano ai visitatori tali e tante possibilità
di smarrirsi, che la parola “labirinto” affiorava anche sulle labbra
del semplice turista, ignaro della leggenda che attribuisce al re
Minosse un labirinto costruito da Dedalo.
Evans non esitò ad annunciare al mondo di aver trovato il palazzo
di Minosse, figlio di Zeus, padre di Arianna e di Fedra, signore del
labirinto e dello spaventoso Minotauro, il mostro mezzo uomo e
mezzo toro che vi abitava.
Il particolare che sorprese tutto il mondo, in questi primi scavi, fu
la mancanza di qualsiasi fortificazione e di mura difensive.
Evans scoprì poi i magazzini. Gli orci stavano l’uno accanto all’altro: orci
colossali, un tempo pieni d’olio, riccamente ornati. Evans misurò la capa-
cità dei magazzini per l’olio e arrivò a calcolarne 75 000 litri!

2 Rispondi alle domande.

• Che cosa scoprì l’archeologo Evans nei suoi scavi? ............................................................................................


..........................................................................................................................................................................................................................

• Per quale motivo la scoperta sembrò confermare la leggenda del labirinto


del Minotauro? ..................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

• Per quale motivo non furono trovate mura difensive? .....................................................................................


..........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa contenevano i magazzini? ...............................................................................................................................


..........................................................................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e ricavare informazioni da testi scritti 91

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Teseo e Arianna
1 Il testo seguente racconta ciò che accadde a Teseo e Arianna dopo l’uccisione
del Minotauro.
Teseo uccise il Minotauro; poi, guidato dal filo di Arianna, uscì trion-
fante dal labirinto. Pochi giorni dopo si imbarcò sulla sua nave
con i sette giovinetti e le sette fanciulle che aveva salvato, per
tornare ad Atene. Con Teseo partì anche Arianna, che il re
Minosse gli aveva dato in sposa.
Durante il viaggio la nave si fermò presso l’isola di Nas-
so e Teseo e Arianna sbarcarono per trascorrere la notte
sull’isola.
Il giorno dopo all’alba Arianna si svegliò e non trovò
Teseo accanto a sé; lo chiamò a gran voce, corse verso
la spiaggia e, piena di angoscia, si arrampicò su una rupe
a picco sul mare. Da lì vide la nave di Teseo ormai lontana,
che navigava veloce con tutte le vele nere spiegate. Arianna
capì di essere stata abbandonata e pianse. La fanciulla, però,
non rimase sola a lungo: in suo soccorso giunse il dio Dioni-
so, che la confortò e decise di sposarla.
Teseo proseguì il suo viaggio verso Atene, ma fu duramente
punito per il suo comportamento: infatti dimenticò la pro-
messa fatta a suo padre di alzare le vele bianche per an-
nunciare da lontano il suo successo. Il padre di Teseo, il re
Egeo, che da giorni scrutava il mare in attesa del ritorno del
figlio, vide profilarsi all’orizzonte la nave di Teseo con tutte le
vele nere, e pensò che il figlio fosse morto a Creta. Disperato,
si gettò in mare e annegò.
Il Mare Egeo prese da lui il suo nome.

2 Ora rispondi alle domande.

• Chi aiutò Teseo a uscire dal labirinto? .............................................................................................................................


• Dove fu abbandonata Arianna? ...........................................................................................................................................
• Chi giunse in soccorso di Arianna? ....................................................................................................................................
• Perché il padre di Teseo si gettò in mare? ....................................................................................................................
• Da chi prese il suo nome il Mar Egeo? ............................................................................................................................

3 Hai mai sentito l’espressione “Piantare in asso”? L’espressione deriva


da “Piantare in Nasso”. Sai spiegarne il significato, dopo aver letto
la storia di Teseo e Arianna?

92 Leggere, comprendere e ricavare informazioni da testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I Micenei
1 Osserva la carta delle rotte commerciali dei Micenei, poi rispondi
alle domande.

• In quali territori svolsero le attività commerciali i Micenei?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Con quali civiltà entrarono in contatto?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Fino a quali territori dell’Italia arrivarono?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

2 Osserva l’immagine, poi rispondi alle domande.

• Come è chiamato l’oggetto raffigurato?


...................................................................................................................................

• Di quale materiale è fatto?


...................................................................................................................................

• Dove è stato ritrovato?


...................................................................................................................................

Leggere e utilizzare carte


• Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi 93

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le città dei Micenei

1 Osserva il disegno e completa il testo con le parole elencate.

grande sala • acropoli • pericolo • città • città bassa • magazzini • mura


potenza • uffici • funzionari • palazzo del re

I Micenei davano molta importanza ai sistemi di difesa. Ogni ………..........................................……


micenea, infatti, era costruita su un’altura e protetta da imponenti ………...................................… .
Gli edifici più importanti si trovavano sull’……….........................……, cioè la “città alta”, in cima a
un colle. Qui vi era il ………..............................................................……, formato da molti edifici a più piani.
Anche le case dei ………..........................................…… del re si trovavano sull’acropoli. Il palazzo reale
aveva al suo interno una ………..........................................…… riccamente decorata, il megaron, che
serviva a dimostrare la ………..........................................…… del sovrano.
Nei ………..........................................…… venivano conservate le merci. Negli ………........................................……
gli scribi segnavano su tavolette d’argilla le merci immagazzinate.
La maggior parte dei cittadini viveva nella ………...............................................……, fuori dalle mura.
Solo in caso di ……….....................................…… il popolo aveva il permesso di rifugiarsi
all’interno delle mura.

94 Ricavare e rielaborare informazioni da immagini e testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il pomo di Eris
e il giudizio di Paride
1 Il testo che segue racconta la storia di Paride, che scelse la più bella
delle dee, ebbe in cambio la donna più bella del mondo, e fu la causa
della distruzione di Troia.
Paride era il figlio del re di Troia, Priamo, e di Ecuba; egli era stato allon-
tanato dalla città appena nato, poiché i sapienti avevano predetto che
avrebbe causato la distruzione di Troia.
Un giorno sul Monte Olimpo ci fu una grande confusione: alla pre-
senza di tutti gli dèi, si celebravano le nozze della dea Teti con Peleo;
gli sposi però si erano dimenticati di invitare la dea Eris, la Discordia.
Eris, offesa, arrivò nel bel mezzo della festa, lanciò sul tavolo un pomo
(una mela) d’oro su cui era scritto “Alla più bella”, e se ne andò.
Le tre dee più importanti, Era, Atena e Afrodite, cominciarono a litigare,
perché ognuna reclamava per sé il pomo d’oro. Zeus decise allora che il giu-
dizio doveva essere affidato al più bello tra gli uomini: Paride. Perciò le tre dee, accompa-
gnate da Ermes, apparvero a Paride; Ermes gli diede il pomo di Eris e gli chiese di offrirlo alla
dea più bella. Paride, sbalordito e incantato, guardava le dee e ascoltava le loro promesse:
Era gli prometteva un grande regno, Atena di renderlo forte e sapiente, Afrodite di dargli
in sposa la donna più bella del mondo. Paride offrì il pomo d’oro ad Afrodite e fuggì.
Qualche tempo dopo Paride, riammesso alla reggia di Troia, fu inviato da Priamo dal re di
Sparta, Menelao. Qui Paride incontrò Elena, la moglie di Menelao, che era la donna più
bella del mondo, se ne innamorò e fuggì con lei a Troia. Menelao, per vendicarsi, chiese
aiuto al fratello Agamennone, re di Micene e organizzò la spedizione contro Troia.

2 Ora rispondi alle domande.


• Perché Zeus affidò a Paride l’incarico di scegliere la dea più bella? .......................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa promettevano Era, Atena e Afrodite a Paride, in cambio del pomo di Eris?
...........................................................................................................................................................................................................................

• Quale dea scelse Paride? ............................................................................................................................................................


• Chi era Elena? ......................................................................................................................................................................................
• Dove si conobbero Elena e Paride? ....................................................................................................................................
• Che cosa accadde dopo? ...........................................................................................................................................................

3 Hai mai sentito l’espressione “Pomo della discordia”? Sai spiegarne il significato,
dopo aver letto la storia del pomo di Eris e del giudizio di Paride?

Leggere, comprendere e ricavare informazioni da testi scritti 95

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Ulisse e Polifemo
1 Il poeta greco Omero narra nell’Odissea l’incontro di Ulisse con il ciclope
Polifemo, un gigante con un occhio solo.
Leggi il racconto, poi rispondi alle domande.

Polifemo stava pascolando le sue greggi quando


Ulisse e i compagni giunsero nella sua caverna e
qui rimasero ad attenderlo per chiedere ospitalità.
Quando a sera il gigante arrivò, ignorando le re-
gole dell’ospitalità, prese due compagni di Ulisse
e se li mangiò.
Il mattino seguente, prima di portare al pascolo
il bestiame, se ne mangiò altri due; poi uscì dalla
caverna chiudendola con un grosso masso, per
evitare che gli uomini fuggissero.
Per cercare di salvare tutti, Ulisse elaborò un pia-
no: ordinò ai compagni di levigare un grosso
tronco trovato nella grotta, rendendone aguzza
un’estremità.
Quando a sera il gigante fece ritorno, Ulisse gli
offrì del vino dicendogli di chiamarsi Nessuno. Ben presto Polifemo si addormentò ubriaco
e Ulisse ne approfittò per conficcargli il tronco nell’unico occhio, rendendolo cieco.
Polifemo urlò così forte da destare dal sonno i ciclopi suoi fratelli. Essi corsero allora alla
porta della sua grotta mentre Ulisse e i suoi compagni si nascondevano vicino al gregge.
I ciclopi chiesero a Polifemo perché avesse urlato così forte e perché stesse invocando aiuto;
egli rispose loro che “Nessuno” (che in realtà era Ulisse) stava cercando di ucciderlo.
Allora i ciclopi, pensandolo ubriaco, lo lasciarono nel suo dolore.
Il mattino seguente Ulisse e i compagni si legarono sotto al ventre dei caproni; quando Po-
lifemo riaprì la grotta per portare gli animali al pascolo non si accorse di nulla.
Così Ulisse e i suoi uomini furono salvi.
• Quali erano le intenzioni di Polifemo verso Ulisse e i suoi compagni? ................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

• Qual era il punto debole di Polifemo? ............................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

• Qual era il piano di Ulisse per fuggire? ...........................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Perché i ciclopi non aiutarono Polifemo? ......................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

96 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le antiche civiltà del mare


1 Colora la legenda come vuoi tu. Poi colora i territori in cui si sono sviluppate
le antiche civiltà del mare con i colori della legenda.

Mar
Mar Nero
Casp
io
Mar
Egeo

Indo
Tig
Eu

Mar Mediterraneo
fra

ri
te

Legenda
Nilo

Fenici
Cretesi
Micenei

2 Indica le risorse naturali offerte dal mare utilizzate dalle civiltà del mare
e le attività economiche che sfruttano queste risorse.

Civiltà del mare Risorse naturali Attività economiche


................................................................... ................................................................... ...................................................................

................................................................... ................................................................... ...................................................................

................................................................... ................................................................... ...................................................................

................................................................... ................................................................... ...................................................................

................................................................... ................................................................... ...................................................................

................................................................... ................................................................... ...................................................................

Leggere e utilizzare carte • Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica 97

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le civiltà del Mediterraneo


1 Scrivi per ciascuna foto a quale civiltà si riferisce, poi specifica
di che tipo di fonte si tratta.

Civiltà: .............................................. Civiltà: ..............................................


Fonte: ............................................... Fonte: ...............................................

Civiltà: ..............................................
Fonte: ...............................................

Civiltà: ..............................................
Fonte: ...............................................

Civiltà: .............................................. Civiltà: ..............................................


Fonte: ............................................... Fonte: ...............................................

98 Ricavare e rielaborare informazioni da immagini

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CLASSE

a
5
GUIDA_STORIA_CL4_CL5_099_107.indd 99 04/03/19 15:27
La classe capovolta

La classe capovolta
in Studio così
Per chi vuole sperimentare l’insegnamento capovolto, nelle RISORSE MULTIMEDIALI
proponiamo una serie di materiali che potranno essere visualizzati anche dagli studenti
nella versione ebook+ del volume e tramite la APP librARsi .

SCARICA INQUADRA GUARDA

Gli studenti potranno così approcciarsi a una metodologia didattica innovativa senza i rischi
di una navigazione in Rete.

Di seguito forniamo un elenco di siti di approfondimento dei diversi contenuti delle flipped
classroom da visionare in classe con la LIM e con la supervisione dell’insegnante.

La civiltà etrusca
• Le costruzioni degli Etruschi
https://youtu.be/tNd05CpYZ-c
https://youtu.be/P7Zqj9pp8qA

La civiltà romana
• Gli acquedotti
https://youtu.be/Ue1u59VdNjE

• Le strade
https://youtu.be/g0hbr0rLftg

• Il foro
http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/
ContentItem-011b07dc-9a3a-44a3-84c6-0be80ed11d48.html

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Le risorse multimediali

CLASSE CAPOVOLTA
p. 84 • I Romani: grandi costruttori

p. 13 • I Greci e le colonie
CARTE E MAPPE
p. 26 • I Greci e i Persiani
INTERATTIVE
p. 30 • L’età ellenistica: l’impero di Alessandro Magno
p. 42 • Gli Etruschi
p. 76 • La civiltà romana: la massima espansione

p. 13 • I Greci e le colonie greche


LINEE DEL TEMPO p. 26 • I Greci e i Persiani
p. 30 • L’età ellenistica
p. 42 • Gli Etruschi
p. 53 • La civiltà romana

p. 16 • Le divinità greche
p. 31 • Alessandro e Bucefalo
p. 38 • I popoli italici
p. 45 • Gli Etruschi
ESERCIZI INTERATTIVI
p. 60 • Le oche del Campidoglio salvano Roma dai Galli
p. 71 • La morte di Cesare
p. 82 • Le opere dei Romani
p. 87 • Il Cristianesimo e l’impero romano
p. 88 • Gli editti di Costantino e Teodosio
p. 90 • La crisi dell’impero

VIDEOAPPROFONDIMENTI
p. 66 • Roma, città di botteghe
p. 67 • Le donne nell’antica Roma

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La didattica per competenze

Compito di realtà
A scuola nell’antica Roma
Suggerimenti Questo compito di realtà permette di valutare le competenze sto-
operativi riche attraverso un confronto tra il passato e il presente, ed è fina-
lizzato a progettare la presentazione della propria scuola da parte di
due studenti dell’antica Roma. Il compito si propone, pertanto, come
valido strumento per conseguire capacità e consapevolezza organiz-
zativa di un evento della propria vita scolastica.

Esso coinvolge diverse competenze trasversali, quali, per esempio,


le competenze sociali e civiche, quelle matematiche e una buona
attitudine all’iniziativa e all’imprenditorialità.
La strutturazione del compito di realtà prevede un momento iniziale
per la presentazione del contesto, della problematica e per un primo
confronto tra gli alunni.

Fase 1
Si chiede di ricostruire gli spazi di una classe dell’antichità. Ciò for-
nisce uno spunto per ipotizzare come potesse essere organizzata la
giornata scolastica a Roma e induce a riflettere sulle conoscenze
storiche legate al luogo e al tempo.

Fase 2
Gli alunni dovranno strutturare un orario delle lezioni che tenga
conto delle discipline di allora, osservando la scarsa differenziazione
delle attività della giornata.

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Fase 3
Invita all’osservazione di pitture e reperti archeologici di alimenti
dell’antica Roma e stimola gli alunni a formulare ipotesi sui possibili
cibi consumati a merenda.

Fase 4
Si richiede la risoluzione di un problema matematico come esempio
di attività di calcolo.

Fase 5
Propone un confronto tra l’idea di scuola dell’antichità e quella di
oggi. Sulla base delle osservazioni fatte, gli alunni potranno preparare
del materiale per presentare ad altri la propria scuola.

Il compito è da svolgere, preferibilmente, mediante attività di gruppo.


Nella fase di formazione dei gruppi, ci si dovrà preoccupare della loro
composizione tenendo conto delle diverse caratteristiche degli alunni.

Autovalutazione
La rubrica di autovalutazione finale, per far riflettere lo studente
sul lavoro fatto, è un esempio di autobiografia cognitiva che potrà
essere utilizzata per cogliere e valutare altri importanti aspetti: il sen-
so attribuito dall’alunno al proprio lavoro, le intenzioni che lo hanno
guidato nello svolgere le attività, le emozioni e gli stati affettivi provati.

103

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La didattica per competenze

TABELLA DELLE COMPETENZE E DELLE ABILITÀ COINVOLTE


Competenze chiave Profilo delle competenze
Abilità
europee attivate dello studente
1 Comunicare nella madrelingua Ha una padronanza della lingua • Partecipare a scambi
o lingua di istruzione italiana che gli consente di com- comunicativi (conversazione,
prendere enunciati, di raccontare discussione di classe
le proprie esperienze e di adottare o di gruppo) con compagni
un registro linguistico appropriato e insegnanti, rispettando
alle diverse situazioni. il turno e formulando messaggi
chiari e pertinenti, utilizzando
un linguaggio appropriato.
3 Competenza matematica Utilizza le sue conoscenze mate- • Riuscire a risolvere facili
e competenze di base in scienza matiche e scientifico-tecnologiche problemi in tutti gli ambiti
e tecnologia per trovare e giustificare soluzioni di contenuto, mantenendo
a problemi reali. il controllo sia sul processo
risolutivo, sia sui risultati.
5 Imparare ad imparare Possiede un patrimonio di co- • Individuare i possibili nessi tra
noscenze e nozioni di base ed lo sviluppo delle civiltà
è in grado di ricercare nuove in- e le caratteristiche geografiche
formazioni. Si impegna in nuovi del territorio.
apprendimenti, anche in modo • Confrontare e individuare
autonomo. collegamenti tra fenomeni
del mondo attuale e fenomeni
del passato.
6 Competenze sociali e civiche Ha cura e rispetto di sé, degli altri • Partecipare attivamente
e dell’ambiente. Rispetta le regole alle attività portando il proprio
condivise e collabora con gli altri. contributo personale.
Si impegna per portare a compi-
mento il lavoro iniziato, da solo o
insieme agli altri.
7 Spirito di iniziativa Dimostra originalità e spirito di • Formulare ipotesi, organizzare
iniziativa. È in grado di realizzare e realizzare un percorso
semplici progetti. Si assume le pro- di soluzione.
prie responsabilità, chiede aiuto • Assumere incarichi e portarli
quando si trova in difficoltà e sa a termine con responsabilità.
fornire aiuto a chi lo chiede.
8 Consapevolezza ed espressione Si orienta nello spazio e nel tem- • Organizzare le informazioni
culturale po, osservando e descrivendo am- e le conoscenze usando
bienti, fatti, fenomeni e produzio- le concettualizzazioni pertinenti.
ni artistiche.

104

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Scheda per la valutazione
dello studente
OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL COMPITO
Livello Livello Livello Livello
Indicatori di competenza avanzato (A) intermedio (B) base (C) iniziale (D)

Autonomia: è capace di reperire da solo strumenti


o materiali necessari e di usarli in modo efficace.
Relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere
e infondere fiducia, sa creare un clima propositivo.
Partecipazione: collabora, formula richieste di
aiuto, offre il proprio contributo.
Responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi
del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta.
Flessibilità, resilienza e creatività: reagisce
a situazioni o esigenze non previste con proposte
divergenti, con soluzioni funzionali, con utilizzo
originale di materiali, ecc.
Consapevolezza: è consapevole degli effetti
delle sue scelte e delle sue azioni.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE


Livello Livello Livello Livello
Indicatori di competenza avanzato (A) intermedio (B) base (C) iniziale (D)

Interagisce in modo efficace in diverse situazioni


comunicative. (profilo1)
Riconosce e risolve problemi di vario genere, anche
in situazioni di incertezza, individuando le strategie
appropriate, giustificando il procedimento seguito
e utilizzando i linguaggi specifici.
(profilo 3)
Individua i possibili nessi tra lo sviluppo delle civiltà e
le caratteristiche geografiche del territorio. (profilo 5)
Confronta e individua collegamenti fra fenomeni
del mondo attuale e antico. (profilo 5)
Partecipa attivamente alle attività portando
il proprio contributo personale. (profilo 6)
Formula ipotesi, organizza e realizza un percorso
di soluzione. (profilo 7)
Assume incarichi e li porta a termine
con responsabilità. (profilo 7)
Organizza le informazioni e le conoscenze usando
le concettualizzazioni pertinenti. (profilo 8)

105

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LA PROGRAMMAZIONE
DIDATTICA

Traguardi
Competenze Abilità Contenuti
di competenza
• L’alunno si orienta nello • L’alunno riconosce • Riconoscere le tracce • Le testimonianze
spazio e nel tempo; elementi significativi del passato sul territorio architettoniche.
osserva, descrive e del passato del suo come fonti storiche.
• Le fonti iconografiche
attribuisce significato ambiente di vita.
• Saper leggere e per ricavare
ad ambienti, fatti,
• Riconosce ed esplora interpretare fonti informazioni.
fenomeni e produzioni
in modo via via più iconografiche, materiali,
artistiche. • Le fonti scritte.
approfondito le tracce scritte relative alle civiltà
• Possiede un patrimonio storiche presenti nel studiate.
di conoscenze e nozioni territorio e comprende
• Collegare le tracce
di base ed è allo stesso l’importanza del
del passato percepibili
tempo capace di patrimonio artistico e
nel presente (territorio,
ricercare e di procurarsi culturale.
musei, documentazione)
nuove informazioni.
• Comprende i testi alle conoscenze storiche
• Utilizza gli strumenti storici proposti e via via acquisite.
di conoscenza per sa individuarne le
• Ricavare e produrre
comprendere se stesso e caratteristiche.
informazioni da testi
gli altri, per riconoscere
di genere diverso.
le diverse identità, le
tradizioni culturali e • Usa la linea del tempo • Saper leggere una • Le carte geo-storiche.
religiose, in un’ottica per organizzare carta storico-geografica
di dialogo e rispetto • Localizzazione su una
informazioni, relativa alle civiltà
reciproco. carta storico-geografica
conoscenze, periodi e studiate.
delle civiltà considerate:
individuare successioni,
• Saper leggere Grecia, penisola italica,
contemporaneità,
e utilizzare la linea Roma.
durate, periodizzazioni.
del tempo;
• La linea del tempo.
• Usa carte geo-storiche, in particolare,
anche con l’ausilio di orientarsi con il sistema • La cronologia delle
strumenti informatici. di misura occidentale civiltà considerate.
del tempo storico.
• Le relazioni temporali
• Saper organizzare tra le civiltà.
le informazioni
• La successione e la
e le conoscenze,
durata nel tempo delle
individuando
fasi di sviluppo delle
le periodizzazioni.
civiltà.
• Utilizzare cronologie
e carte
storico-geografiche
per rappresentare
le conoscenze.

106

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Traguardi
Competenze Abilità Contenuti
di competenza
• Individua le relazioni tra • Riconoscere le • La nascita e lo sviluppo
gruppi umani e contesti caratteristiche degli delle civiltà.
spaziali. insediamenti umani
• Le caratteristiche degli
e le modifiche dell’uomo
• Organizza le informazioni insediamenti umani dell’epoca,
all’ambiente.
e le conoscenze, l’utilizzo dell’ambiente e le
tematizzando e usando • Elaborare rappresentazioni forme di scambio.
le concettualizzazioni sintetiche delle società
• Gli elementi significativi delle
pertinenti. studiate, mettendo in
civiltà: organizzazione sociale
rilievo le relazioni tra gli
• Comprende avvenimenti, e politica, tecnologia,
elementi caratterizzanti.
fatti e fenomeni delle so- artigianato, scambi
cietà e civiltà che hanno • Saper cogliere le relazioni commerciali, arte, religione.
caratterizzato la storia tra risorse del territorio,
• Le principali innovazioni
dell’umanità dal Paleolitico sviluppo socio-economico,
tecnologiche.
alla fine del mondo antico, manifestazioni culturali.
con possibilità di apertura • La società ieri e oggi.
• Osservare come si
e di confronto con la
evolvono nel tempo e si
contemporaneità.
differenziano le risposte ad
• Comprende aspetti alcuni bisogni dell’uomo.
fondamentali del passato
• Confrontare gli aspetti
dell’Italia, dal Paleolitico alla
caratterizzanti le diverse
fine dell’Impero romano
società studiate, anche
d’Occidente, con possibilità
in relazione al presente.
di apertura e di confronto
con la contemporaneità.
• Racconta i fatti studiati • Esporre con coerenza • La Grecia antica.
e sa produrre semplici e chiarezza conoscenze
• La penisola italica.
testi storici, anche con e concetti appresi, usando
risorse digitali. il linguaggio specifico • Roma: la monarchia, la
della disciplina. repubblica, l’impero.
• Saper elaborare in testi • Alcuni miti relativi alle civiltà
orali e scritti gli argomenti studiate.
studiati, anche usando
• I termini specifici e la
risorse digitali.
deduzione del loro significato
• Saper rielaborare un testo dal contesto.
attraverso schemi e sintesi.
• Utilizzo degli strumenti
di approfondimento.
• Esposizione chiara ed efficace.
• Sintesi dei contenuti appresi.

107

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La polis
1 Osserva il disegno di una polis greca, poi inserisci le parole elencate.
acropoli • teatro • agorà • città bassa • mura • porto

.................................................................

.................................................................

.................................................................

................................................................. ................................................................. .................................................................

2 Rispondi alle domande.

• Che cosa si trovava sull’acropoli?


..........................................................................................................................................................................................................................

• Dove venivano costruiti i teatri greci?


..........................................................................................................................................................................................................................

• Che cos’era l’agorà?


..........................................................................................................................................................................................................................

• Quali edifici si trovavano nell’agorà?


..........................................................................................................................................................................................................................

108 Ricavare e rielaborare informazioni da immagini

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’artigianato
1 Leggi il testo, poi rispondi alle domande.

Gli artigiani dell’antica Grecia erano ammirati in tutto il Mediterraneo per la qualità del loro
lavoro. Per realizzare i prodotti utilizzavano un vasto assortimento di materiali: oro, argento,
bronzo, avorio, legno e argilla.
Il lavoro si svolgeva in piccoli laboratori che sorgevano intorno all’agorà. Un artigiano pote-
va lavorare da solo, oppure con l’aiuto dei familiari o di qualche schiavo.
Nei laboratori più grandi di città come Atene, numerosi schiavi lavoravano insieme per pro-
durre grandi quantità di oggetti di largo consumo,
come le stoviglie. I prodotti venivano poi traspor-
tati sulle navi dai mercanti che li vendevano nelle
città del Mediterraneo.
I prodotti più famosi degli artigiani greci erano i
vasi di ceramica.
I vasai dipingevano scene di vita quotidiana, mo-
menti di gare sportive o avventure degli eroi e degli
dèi. Per questo motivo i vasi sono una fonte ricchis-
sima di informazioni sul modo in cui vivevano gli
antichi Greci.
All’inizio i vasi avevano il fondo rosso (il colore della
terracotta) con figure dipinte di nero. In seguito si
produssero vasi con il fondo nero e le figure rosse.
Oltre ai vasi, si producevano anche anfore per con-
servare e trasportare cereali, olio e vino.
I Greci erano molto bravi anche a lavorare l’oro,
con cui producevano gioielli, e il bronzo, con il
quale realizzavano bellissime sculture.

• Quali materiali usavano gli artigiani greci?


............................................................................................................................................................................................................................

• Dove si trovavano i laboratori degli artigiani?


............................................................................................................................................................................................................................

• Quali erano i prodotti dell’artigianato greco?


............................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa veniva dipinto sui vasi?


............................................................................................................................................................................................................................

• Quali colori utilizzavano i vasai greci?


............................................................................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 109

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Sparta e Atene
1 La tabella mette a confronto le due forme di governo di Sparta e di Atene.
Com­pila la tabella segnando una ✘ dove ritieni opportuno.
Sparta Atene
La popolazione era divisa in tre classi
sociali: spartiàti, perièci, ilòti.
Il governo era esercitato da pochi
cittadini, scelti tra gli spartiàti.
Il governo era esercitato da tutti
i cittadini liberi.
I cittadini liberi si riunivano in assemblea
nel­l’agorà e prendevano decisioni.
Tutti i cittadini potevano essere eletti
dal popolo.

2 Collega ogni forma di governo alla sua definizione.

oligarchia democrazia aristocrazia

Governo Governo Governo


del popolo dei migliori di pochi

3 Leggi il testo e rispondi.

Questo è un ostrakon: un coccio dove i cittadini di Atene pote-


vano scrivere il nome di una persona che aveva assunto troppo
potere e che andava allontanata dalla città.
• Secondo te, perché per gli Ateniesi una persona troppo
potente era un pericolo per la città?
....................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi • Comprendere e utilizzare


110 il lessico della disciplina • Esprimere punti di vista personali

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’educazione dei bambini


a Sparta
1 Leggi il testo dello storico greco Plutarco sull’educazione dei bambini a Sparta.
Poi rispondi alle domande sul quaderno.
Non appena i bambini avevano raggiunto l’età di 7 an­ni, lo
Stato li prendeva e li irregimentava tutti in compagnie, dove
erano sottoposti a un regolamento e a un’alimentazione uguale
a quella degli altri e si abituavano a divertirsi e a studiare insie-
me... A leggere e scrivere imparavano soltanto il minimo neces-
sario. Il resto dell’educazione era rivolto tutto a renderli pronti
all’obbedienza, resistenti alle fatiche e vittoriosi in guerra.
Per questo motivo le prove aumentavano: venivano rasati a
zero, abituati a camminare a piedi scalzi e a giocare insieme
quasi sempre nudi.
Dall’età di 12 anni non portavano più la tunica e ricevevano un
solo mantello all’anno.
Avevano inoltre la pelle secca, perché non si lavavano né si un-
gevano mai, tranne in certi giorni dell’anno, pochi.
Dormivano insieme, ognuno con la sua squadra, su dei paglie-
ricci che confezionavano loro stessi, spezzando con le mani,
senza l’aiuto di un coltello, le cime delle canne che crescono
lungo il fiume.
Plutarco, Vite parallele

• Da quale età i bambini erano tolti dalla famiglia


per allenarsi alla guerra?
• Che cosa dovevano imparare i bambini spartani?
• Come si vestivano nelle diverse situazioni?
• Curavano il loro corpo?
• Dove dormivano?
• Perché, secondo te, non potevano usare il coltello
per spezzare le canne e non potevano lavarsi?
• Perché, secondo te, dovevano restare sempre con
la loro compagnia?

2 Se la tua famiglia viene da un altro Paese, chiedi informazioni: come vengono
educati i bambini nel tuo Paese di origine? Quali differenze ci sono con
l’educazione in Italia? Hai dei libri o dei quaderni di scuola di quel Paese?
Poi racconta alla tua classe.

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 111

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La società ad Atene
1 Completa lo schema inserendo al posto giusto le parole elencate.
stranieri • popolo • donne • schiavi • cittadini
diritti • politica • consiglio

Il ………...................……….…… , cioè tutti i ………..................……….……

maschi liberi, che potevano partecipare alla


vita politica ed essere eletti a far parte del
………...................……….…… che decideva le leggi.
Le ………...................……….…… non avevano diritti, né libertà.

La società ateniese
era divisa in
tre classi sociali. Gli ………...................……….…… , che provenivano da altri
luoghi, erano liberi, ma non potevano
partecipare alla vita ………...................……….…… .

Gli ………...................……….…… , che non erano uomini


liberi e non avevano ………...................……….…… .

2 Indica con una ✘ se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

• Atene era governata da una democrazia. V F


• Tutti potevano partecipare alla vita politica. V F
• Le donne si occupavano della casa e dei figli. V F
• Gli schiavi potevano essere ammessi alla vita pubblica. V F
• Gli stranieri non avevano il diritto al voto. V F

3 Completa le definizioni.

• Era il luogo della casa riservato alle donne: ................................................................................................................


• Era la piazza principale di Atene, in cui si svolgeva la vita politica: ........................................................
• Era l’assemblea del popolo ateniese: ...............................................................................................................................

112 Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La democrazia ad Atene
Pericle fu un grande uomo politico ateniese del V secolo a.C. Diresse la città
per trent’anni, portandola al massimo splendore.

1 Leggi il testo, poi rispondi alle domande.


Discorso di Pericle agli Ateniesi
Qui ad Atene noi facciamo così.
Il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi e per
questo viene chiamato “democrazia”. Le leggi qui assicu-
rano una giustizia uguale per tutti.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a pre-
ferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come
un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la
povertà non costituisce un impedimento.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace
e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi
pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando
attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non
si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni
private. Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati e
ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non
dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ri-
cevono offesa.
Un uomo che non s’interessa allo Stato noi non lo con-
sideriamo innocuo, ma inutile. Noi non consideriamo la
discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà.
• Che cosa significava “democrazia” per Pericle?
...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa assicuravano le leggi ateniesi?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Se un cittadino era povero poteva ricoprire cariche pubbliche?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Come veniva considerato un cittadino che non si interessava dello Stato?


...........................................................................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 113

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le spese pubbliche di Atene


1 Leggi con attenzione questo documento del filosofo greco Aristotele.
Poi rispondi alle domande sul quaderno.

Con le tasse e i tributi pagati dalle città alleate si mantenevano più di


ventimila cittadini.
Infatti i giudici erano 6 000, 1 600 gli arcieri, 1 200 i cavalieri, 500 i
membri della Bulè, 500 i guardiani dell’arsenale (cioè del deposito di
armi), oltre 500 le guardie della città, 700 i funzionari della città
e circa 700 quelli dislocati all’estero.
Inoltre, quando di nuovo scoppiò la guerra, ci furono oltre
2 500 opliti (soldati), 20 navi guardiacosta e altre navi addette
al trasporto dei tributi con 2 000 uomini scelti per sorteggio.
Inoltre c’erano i pensionati meritevoli, gli orfani di guerra e i
custodi delle carceri.
Tutta questa gente era a carico del bilancio statale.

• Quali categorie di persone erano pagate dallo Stato ateniese?


• Quanti erano i militari a carico dello Stato?
• Quali persone erano tutelate dallo Stato?
• Secondo te, l’autore del documento è d’accordo con tutte
queste spese a carico dello Stato?

2 Osserva il disegno e scrivi sui puntini


il nome di ogni parte dell’armatura
degli opliti scegliendola tra le seguenti:
corazza • elmo • lancia • gambali • scudo

.................................................................

.................................................................

.................................................................

.................................................................

.................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti


114 • Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La colonizzazione
1 Leggi come lo storico greco Tucidide racconta la fondazione delle colonie
della Magna Grecia. Poi rispondi alle domande.
Fra i Greci giunsero per primi i Calcidesi dell’Eubea, che fondarono Nasso in Sicilia.
L’anno seguente Archia, discendente degli Eraclidi, venuto da Corinto, fondò Siracusa,
dopo aver cacciato i Siculi dall’isola (Isola Ortigia) che ora,
non più circondata dalle acque, costituisce la parte inter-
na della città.
Tucle e i Calcidesi, quattro anni dopo la fondazione
di Nasso, scacciarono con le armi i Siculi e diedero
vita a Leontini e, poi, a Catania.
Gela fu fondata di comune accordo da Anti-
femo di Rodi ed Entimo di Creta, che avevano
condotto i coloni dalle rispettive isole.
108 anni dopo, quelli di Gela fondarono Agrigen-
to, dando alla città il nome del suo fiume.
Tucidide, La guerra del Peloponneso

• Quali città furono fondate dai coloni greci in Italia? ...........................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

• Come fecero i coloni greci a occupare le terre abitate dai Siculi? ...........................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

• Da quali città greche provenivano i coloni? ................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

2 Nel tuo Comune o nella tua Regione ci sono comunità provenienti


da altri Paesi? Raccogli le informazioni e rispondi alle domande.

• Da dove vengono? ...........................................................................................................................................................................


• Da quanto tempo sono in Italia? .........................................................................................................................................
• Perché hanno lasciato il loro Paese per venire in Italia? ....................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

• Che differenza c’è tra una colonia e una comunità di immigrati?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi 115

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La religione
1 Collega ogni descrizione alla divinità corrispondente.

Era la dea dell’amore e della bellezza. Zeus

Messaggero degli dèi, era il dio dei commerci. Atena

Era il dio dei mari e degli oceani. Ermes

Nata dalla testa di Zeus, era la dea della sapienza. Afrodite

Re dell’Olimpo, era il padre degli dèi e degli uomini. Poseidone

Moglie di Zeus, proteggeva i matrimoni e le nascite. Era

Dio del Sole e dell’armonia, era il protettore delle arti. Artemide

Era la dea della Luna e la protettrice della caccia. Apollo

2 Completa il testo con i termini seguenti:


sacerdoti • uccelli • dèi • animali • risposta • responsi • incoscienza
Per interpretare la volontà degli ................................................... i Greci consultavano
gli oracoli, cioè ................................................... o sacerdotesse che, scrutando
il volo degli ................................................... o le viscere degli .............................................
sacrificati, traevano segnali della benevolenza o meno degli dèi.
L’oracolo più noto di quel tempo era la Pizia, che formulava i suoi
................................................... nel tempio di Delfi dedicato al dio Apollo.
La Pizia cadeva in trance, cioè in uno stato di ...................................................
e urlava o mormorava la propria ..................................................., che i sacerdoti
interpretavano.

116 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le Olimpiadi
1 Leggi il testo.

Ai Giochi Olimpici potevano partecipare soltanto atleti greci,


non schiavi, né barbari (questo nome indicava tutti coloro che
non erano Greci), né persone colpevoli di omicidio, né donne.
Per le donne non sposate erano previsti dei giochi che erano la
versione femminile delle Olim­pia­di. Erano gare dedicate ad Era,
moglie di Zeus, e con­sistevano in una corsa su una pista lunga
cinque sesti di quella utilizzata dagli uomini.
Soltanto alle donne di Sparta era concesso allenarsi insieme agli
uomini e indossare delle gonne corte; questo abbigliamento
era considerato dagli altri Greci immorale e sconveniente; infatti le
altre donne greche che gareggiavano portavano lunghe, scomode
gonne. Gli uomini, invece, quando partecipavano alle gare erano
completamente nudi. Non c’era vergogna a esporre il proprio
corpo, anzi la bellezza fisica era considera­ta come un segno di
nobiltà. Agli atleti che gareggiavano era proibito uccidere l’av-
versario volontariamente (anche per chi uccideva l’avversario
per disgrazia erano previste multe molto pesanti o la perdita
del premio vinto) e usare mezzi sleali per vincere. Era proibito
intimidire l’avversario, così come offrirgli una somma di denaro
perché perdesse apposta.
Il vincitore della gara riceveva come premio una semplice ghirlan-
da di foglie di ulivo o di alloro, ma acquistava grande fama: i poeti
lo celebravano, gli scultori lo immortalavano nelle loro opere e veni-
va ricordato per molto tempo.

2 Indica con una ✘ se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

• Tutti potevano partecipare alle Olimpiadi. V F


• Le donne partecipavano a gare a loro riservate. V F
• Le donne spartane si allenavano insieme agli uomini. V F
• Gli uomini gareggiavano coperti con una semplice tunica. V F
• Le donne non spartane gareggiavano con lunghe e scomode gonne. V F
• Il corpo maschile svestito era considerato un disonore. V F
• Durante le gare non erano ammessi mezzi sleali per vincere. V F
• Si potevano corrompere avversari e giudici. V F
• Al vincitore si poneva sul capo una corona di ulivo o di alloro. V F

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti 117

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La scrittura greca
1 Leggi il testo.

Il nostro alfabeto, quello latino, viene dall’alfabeto greco.


I Greci hanno imparato dai Fenici l’alfabeto, dove un
segno corrisponde a un suono; poi hanno aggiunto le
vocali e lo hanno modificato leggermente per farlo corri-
spondere ai suoni della lingua greca.
Grazie ai commerci e alle colonie, l’alfabeto greco è ar-
rivato anche in Italia, dove gli Etruschi lo hanno copiato
e leggermente modificato;
infine, i Romani hanno im-
parato l’alfabeto etrusco,
lo hanno leggermente mo-
dificato ed… eccoci arriva-
ti a noi.
Come vedi, ogni popolo
impara dagli altri e in que-
sto modo la cultura pro-
gredisce sempre.

2 Questo è l’antico alfabeto greco, che si usa ancora oggi in Grecia:


prova a scrivere il tuo nome e un messaggio segreto per i tuoi amici!

a b g d e z


h t i k l m

n x o p r s

t u f c y w
......................................................................................................................................................................................................................

118 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti e immagini

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La civiltà greca
1 Sulla linea del tempo colora con tre colori diversi i periodi indicati
nella legenda. Poi completa la legenda con i colori che hai scelto.
Infine, inserisci nelle etichette vuote i seguenti eventi:
guerre persiane • morte di Alessandro • prime colonie

..................................................... ............................................ ...........................................................................

800 700 600 500 400 300 200 100 Nascita


a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. di Cristo

inizi della civiltà greca (800-600 a.C. circa)


massimo sviluppo (600 circa-323 a.C.)
Ellenismo (323-31 a.C.)

2 Completa la tabella inserendo le seguenti parole:


teatro • oligarchia • colonie • vite • Olimpici
democrazia • commercio • politeismo • filosofia • armi

Madrepatria: Grecia.
Territorio
………………………………………………..........................…. : coste del Mediterraneo.
Agricoltura: ………………………………………………..........................…. e ulivo.
Economia Artigianato: vasi e ………………………………………………..........................…. .
………………………………………………..........................…. .
Città-stato indipendenti (poleis).
Governo Ad Atene: ………………………………………………..........................…. .
A Sparta: ………………………………………………..........................…. .
Religione ………………………………………………..........................…. .
Invenzione del ………………………………………………..........................…. .
Cultura Nascita della ………………………………………………..........................…. .
Giochi ………………………………………………..........................…. .

Orientarsi nel tempo • Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi


• Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica 119

GUIDA_STORIA_CL5_108_120.indd 119 04/03/19 15:28


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Persèpoli
1 Osserva i resti di Persèpoli e il particolare degli oggetti portati in dono
al re dai sudditi. Scrivi le informazioni che puoi ricavare.

• Com’erano vestiti i sudditi?


....................................................................................................................

• Com’erano le loro pettinature?


....................................................................................................................

....................................................................................................................

• Quali animali e oggetti portavano in dono?


....................................................................................................................

• Quali informazioni puoi ricavare sulle


attività economiche?
....................................................................................................................

....................................................................................................................

• Secondo te, a chi portavano questi oggetti e perché?


...................................................................................................................................

...................................................................................................................................

120 Ricavare e rielaborare informazioni da immagini

GUIDA_STORIA_CL5_108_120.indd 120 04/03/19 15:29


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’impero persiano
1 Osserva la carta dell’impero persiano, poi rispondi alle domande.

• L’impero persiano comprendeva i territori di alcune antiche civiltà fluviali. Quali?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Su quali mari si affacciavano le terre dell’impero? ................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

• Perché fu costruita la Strada Reale? ..................................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

2 Risolvi il cruciverba. Nella colonna evidenziata leggerai


il nome di una città conquistata dai Persiani.
1

1. Gli Ateniesi vi sconfissero i Persiani nella prima guerra persiana.


2. I sacerdoti dei Persiani.
3. Qui le navi ateniesi distrussero la flotta persiana.
4. Re che guidò i Persiani durante la seconda guerra contro i Greci.
5. Governava una provincia dell’impero persiano.
6. Re persiano che attaccò per primo le città greche.
Soluzioni: 1 Maratona, 2 Magi, 3 Salamina, 4 Serse, 5 Sàtrapo, 6 Dario.

Leggere e utilizzare carte


• Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi 121

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I Greci e i Persiani
1 Completa le affermazioni con le parole elencate.
Serse • esercito • Atene • Dario • colonie greche
479 a.C. • flotta • Maratona

• Nel VI secolo a.C. i Persiani conquistarono


l’Asia Minore, dove si trovavano alcune
....................................................................... .
• Nel 499 a.C. le poleis greche si ribellarono, venne
in loro aiuto la città di ............................................................,
che dichiarò guerra ai Persiani.
• L’imperatore persiano .............................................................
inviò l’esercito contro Atene, che nel 490 a.C. sconfisse i Persiani nella famosa
battaglia di ....................................................... .
• Nel 480 a.C. il figlio di Dario, ..............................................................., dichiarò nuovamente
guerra alle poleis greche; esse si allearono per fronteggiare il nemico con un
poderoso ............................................................... e una potente ...................................................... .
• Nel ............................................... i Greci sconfissero definitivamente i Persiani.

122 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La guerra del Peloponneso


1 Rispondi alle domande.

• Perché, dopo le guerre persiane, le città di Atene e di Sparta entrarono in conflitto?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Perché la guerra tra Atene e Sparta prese il nome di “guerra del Peloponneso”?
...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quando scoppiò questa guerra?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Perché le sorti della guerra del Peloponneso


furono a lungo incerte?
...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quando terminò la guerra?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Chi la vinse e dove?


.............................................................................................................

.............................................................................................................

.............................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti 123

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I Macedoni
1 Completa il testo con i termini seguenti.
Gaugamela • nord • Filippo II • falange • 338 a.C. • impero persiano

Il regno di Macedonia si trovava a ………………………………………………. della Grecia.


Il suo re, ………………………………………………. , era stato educato in Grecia e voleva conquistarla.
Organizzò l’esercito e introdusse la ………………………………………………., cioè uno schieramento
militare molto efficace.
In questo modo i Macedoni conquistarono la Grecia nel ………………………………………………. .
Poi, con l’aiuto dei Greci, Alessandro Magno conquistò l’……………………………………………….
con la battaglia di ………………………………………………. , nel 331 a.C.

2 Colora solo le parole che riguardano i Macedoni.

Satrapi Gaugamela Dario Filippo Falangi

Zarathustra Susa Alessandro Strada Reale

Ecbàtana Regni ellenistici Salamina

3 Osserva il disegno e spiega con


le tue parole il funzionamento
della falange macedone.

…………………………………......………....…….........

…………………………………......………....…….........

…………………………………......………....…….........

…………………………………......………....…….........

…………………………………......………....…….........

…………………………………......………....…….........

…………………………………......………....…….........

…………………………………......………....…….........

…………………………………......………....…….........

124 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti e immagini

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Alessandro Magno
1 Leggi il testo.
Alessandro, figlio del re macedone Filippo II
e della principessa dell’Epiro Olimpiade, nac-
que a Pella nel 356 a.C. Aveva una caratteri-
stica particolare: un occhio di colore azzur-
ro e l’altro di colore nero.
Filippo II voleva che suo figlio fosse
preparato a diventare un re saggio e
valoroso; per questo si occupò perso-
nalmente del suo addestramento mi-
litare e politico e lo affidò al filosofo
greco Aristotele, perché gli insegnas-
se l’arte e la scienza. Aristotele fu un
grande maestro per Alessandro, che
era solito dire: “A mio padre devo
la vita, al mio maestro una vita che
vale la pena di essere vissuta”.
Un aneddoto racconta che all’età di dodici o tredici anni Alessandro riuscì da solo a domare
Bucefalo, un cavallo che non permetteva a nessuno di avvicinarlo; egli aveva notato che il
cavallo era spaventato dalla propria ombra, così lo fece voltare con il muso rivolto verso il
sole e riuscì a saltare in sella. Da quel giorno Bucefalo fu l’unico cavallo di Alessandro e lo
accompagnò per molti anni nelle sue guerre di conquista.
Nel 336 a.C. Filippo II venne assassinato. Alessandro divenne re e, in soli dodici anni, con-
quistò l’impero persiano, l’Egitto e i territori dell’Asia fino all’India. Si narra che a un ge-
nerale che gli chiedeva di accettare l’offerta di pace del re persiano Dario rispondesse: “Io
sono Alessandro, e come il cielo non contiene due soli, l’Asia non conterrà due re”.
Morì nel 323 a.C. all’età di 33 anni. Per le sue imprese, il suo coraggio e la sua abilità di
stratega è passato alla storia con il nome di Alessandro Magno, cioè “Grande”.
2 Rispondi alle domande.

• Dove nacque Alessandro? .........................................................................................................................................................


• Quale particolare caratteristica aveva? ...........................................................................................................................
• Chi fu il suo maestro? ...................................................................................................................................................................
• Come fece Alessandro a domare Bucefalo? ..............................................................................................................
• Quali territori conquistò? ...........................................................................................................................................................
• Che cosa significa la frase con cui Alessandro rispose al generale che gli chiedeva
di accettare l’offerta di pace del re Dario? ..................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 125

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I Macedoni
e Alessandro Magno
1 Metti in ordine cronologico gli eventi, numerandoli da 1 a 10.

Alessandro diventò re.


Alessandro giunse in India.
Filippo II venne assassinato.
Alessandro morì.
Filippo II sconfisse le città greche.
L’impero di Alessandro venne
suddiviso in diversi regni.
Filippo II rafforzò l’esercito.
Alessandro sconfisse i Persiani.
Alessandro conquistò l’Asia Minore.
Alessandro partì con il suo esercito
per attaccare i Persiani.

2 Rispondi alle domande.

• Com’è il territorio della Macedonia?


...........................................................................................................................................................................................................................

• In che modo Filippo II rafforzò l’esercito?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Qual era il progetto di Alessandro?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Fino a che punto arrivò Alessandro nella sua avanzata verso est?
...........................................................................................................................................................................................................................

• Come morì Alessandro? E quando?


...........................................................................................................................................................................................................................

126 Orientarsi nel tempo • Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I popoli italici
1 Sottolinea solo i nomi dei popoli italici.

Campani • Macedoni • Latini • Camuni


Veneti • Fenici • Sardi • Egizi

2 Collega ogni popolo italico alla sua area gografica.

Terramaricoli Sardi Umbri Liguri Sabini Sanniti

Italia Italia Italia


Isole
Settentrionale Centrale Meridionale

Campani Siculi Lucani Veneti Villanoviani

3 Osserva le immagini, poi elenca quali materiali sapevano lavorare i popoli italici.

...............................................................................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................................

Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica 127

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I popoli dell’Italia antica


1 Osserva la carta a pag. 38 del sussidiario.
Poi inserisci al posto esatto il numero
corrispondente al popolo.

1 Etruschi
2 Veneti
3 Liguri
4 Camuni
5 Sardi
6 Piceni
7 Umbri
8 Bruzi
9 Sicani
10 Campani

2 Collega ciascun po­polo italico alla ca­ratteristica che lo con­traddistingue.

Umbri Formarono la civiltà nuragica.

Sono forse il popolo italico più antico; dai loro villaggi


Sardi sono nate città come Assisi, Gubbio, Todi e Spoleto.

Clan guerrieri arrivati dall’Europa centro-occidentale,


Lucani lavoravano il ferro e combatterono i Romani.

Si stabilirono in una valle alpina che da loro ha preso


Celti il nome: la Val Camonica. Ci hanno lasciato migliaia
di incisioni rupestri.

Sanniti Antico popolo italico che abitava tra l’Abruzzo


e la Puglia e praticava la transumanza.

Vivevano in Basilicata in città indipendenti che in caso


Camuni
di guerra si riunivano sotto la guida di un capo.

128 Orientarsi nello spazio e nel tempo • Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I Camuni
1 Osserva le immagini delle incisioni rupestri ritrovate in Val Camonica:
come erano le case degli antichi Camuni?

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

.......................................................................................................

2 Osserva le immagini delle incisioni rupestri e ricava informazioni. Scrivi sul


quaderno: come cacciavano gli antichi Camuni? Come combattevano?

Ricavare e rielaborare informazioni da immagini 129

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I nuraghi
La civiltà nuragica ha lasciato numerosi resti di nuraghi, fra i quali quelli di Losa
e di Barumini, considerato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.

1 Osserva le immagini.

Un nuraghe
visto dall’alto.

Un nuraghe
visto dall’interno.

2 Rispondi alle domande sul quaderno.


• Come erano i nuraghi? Descrivili con le tue parole.
• Secondo te, a che cosa potevano servire i diversi spazi? Fai le tue ipotesi.

130 Ricavare e rielaborare informazioni da immagini

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I Celti
1 Indica con una ✘ il completamento corretto.

• I Celti erano una popolazione proveniente:


dall’Asia.
dall’Africa.
• Intorno al V secolo a.C. essi giunsero:
in Sardegna.
nella Pianura Padana.
• I Celti occuparono anche i territori di:
Portogallo e Spagna.
Francia e Inghilterra.
• A seconda dei territori in cui si stabilirono,
furono chiamati anche:
Portoghesi e Spagnoli.
Galli e Britanni.
• La civiltà celtica ebbe fine nel I secolo a.C.:
per cause sconosciute.
quando i loro territori caddero sotto la dominazione romana.

2 Rispondi alle domande.

• Com’era organizzata la società celtica?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Come venivano considerate le donne?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Quali attività praticavano i Celti?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Com’erano fatti i villaggi e le abitazioni celtici?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Chi erano i druidi?


...........................................................................................................................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti 131

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le tombe etrusche
1 Che cosa pensavano gli Etruschi della vita oltre la morte? Leggi il testo.

Gli Etruschi usavano la pietra o scavavano nel


tufo e nella roccia per realizzare le tom­be, che
dovevano durare nel tempo. Davano molta im-
portanza alla vita oltre la mor­te, perciò dedica-
vano cure e attenzioni alle tombe.
All’ingresso delle tombe dipingevano figure dal­
l’aspetto minaccioso che avevano il com­­pito di
fare la guardia.
All’in­terno, soprattutto nelle tombe più ricche,
veniva ricostruito un ambiente familiare con og-
getti di uso comune, a volte anche dipinti sulle
pareti: vasi, mobili, spec­chi, armi, gioielli. Nei di-
pinti comparivano anche pacifiche scenette fa-
miliari, come momenti di festa e di divertimento.
Il defunto giaceva in un sarcofago a forma di
let­to. Se invece il corpo veniva cremato, cioè
bruciato, le ceneri erano conservate in urne ci-
nerarie, fatte di terracotta, di marmo o di pietra.

2 Rispondi alle domande.

• Quali materiali sceglievano gli Etruschi per realizzare le tombe? Per quale motivo?
...........................................................................................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa veniva dipinto all’ingresso delle tombe? Perché?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Come erano realizzate le tombe all’interno?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

• Come venivano trattati i corpi dei defunti?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

132 Leggere, comprendere e ricavare informazioni da testi scritti

GUIDA_STORIA_CL5_121_133.indd 132 04/03/19 15:29


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Informazioni dagli affreschi


1 Osserva il dipinto che si trova nella Tomba dei Leopardi a Tarquinia
e rispondi alle domande.

• Come si vestivano gli Etruschi benestanti? .................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

• Com’erano le pettinature? ........................................................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

• Come avevano l’abitudine di pranzare? ........................................................................................................................


• Quali strumenti musicali usavano? .....................................................................................................................................
• Chi sono le persone in piedi, secondo te? Che cosa ti fa capire sull’organizzazione
sociale? ......................................................................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da testi e immagini 133

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’alfabeto etrusco
1 Leggi il testo e sottolinea le informazioni più importanti.

L’alfabeto etrusco deriva dall’alfabeto greco, che gli Etruschi im-


pararono commerciando con i coloni greci in Italia meridionale.
Gli Etruschi però, con il tempo, hanno inventato delle lettere per
i suoni che i Greci non usavano: per esempio la lettera F. Anche
alcune regole dell’ortografia italiana che tanto mettono in diffi-
coltà i bambini sono state inventate dagli Etruschi: per esempio
la lettera K davanti ad A, la lettera C davanti a E e I e la lettera Q
davanti a U.
La scrittura etrusca usava solo le maiuscole e non usava i segni di
punteggiatura.
All’inizio, poi, le parole erano scritte tutte unite, senza spazio tra
una parola e l’altra. Questo rende più difficile per gli archeologi
capire il significato degli scritti etruschi, anche perché i testi giunti
fino a noi sono piuttosto brevi.
Gli Etruschi scrivevano da destra a sinistra, al contrario di come
scriviamo oggi in Italia!

2 Prova a scrivere il tuo nome in etrusco o a mandare dei messaggi


segreti ai tuoi compagni.

..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

134 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti

GUIDA_STORIA_CL5_134_145.indd 134 04/03/19 15:31


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La civiltà etrusca
1 Osserva la carta del
territorio abitato dagli
Etruschi, poi rispondi
alle domande.
• A quale regione di oggi
corrispondeva in gran parte
il territorio dell’Etruria?
..................................................................................

..................................................................................

• Quale fiume segnava il confine


meridionale dell’Etruria?
..................................................................................

..................................................................................

• Dove arrivarono gli Etruschi


fra il 750 e il 500 a.C.?
..................................................................................

..................................................................................

• Quali città fondarono gli Etruschi?


..........................................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................................

• Da quali mari era bagnato il territorio degli Etruschi?


.........................................................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................................................

2 Completa le affermazioni.
• Il sottosuolo dell’Etruria era ricco di ................................................................................... .
• Gli Etruschi commerciavano con gli altri popoli attraverso il Mar ......................................................... .
• Gli Etruschi erano organizzati in città-............................................................ governate da un re,
chiamato ................................................................................... .
• Le città etrusche venivano costruire di solito in ................................................................................... ,
perché si potevano difendere più facilmente.
• Le tombe a tumulo etrusche erano fatte in muratura e ...................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................ .

Leggere e utilizzare carte


• Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi 135

GUIDA_STORIA_CL5_134_145.indd 135 04/03/19 15:31


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La nascita di Roma
1 Rispondi alle domande; in alcuni casi puoi aiutarti osservando
attentamente la carta.

• In quale punto furono fondati i villaggi da cui nacque Roma?


...........................................................................................................................................................................................................................

• I commercianti attraversavano il Tevere grazie a un ponte: quale?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Che cos’era la Via Salaria e perché era importante?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Quali popoli abitavano la Roma delle origini?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Secondo la leggenda, come fu fondata Roma?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Che ruolo aveva la lupa nella leggenda della fondazione?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Di chi erano figli i gemelli?


...........................................................................................................................................................................................................................

136 Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il periodo monarchico
1 Rispondi alle domande.

• Chi furono i sette re di Roma?


.........................................................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................................................

• Che cos’era la Cloaca Massima e chi la fece costruire?


.........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa fece costruire il re Servio Tullio?


.........................................................................................................................................................................................................................

2 Quali elementi aiutarono lo sviluppo di Roma?


Colora i riquadri che contengono le risposte corrette.

Presenza di saline alla foce del Tevere Presenza di miniere sui colli romani

Guado presso l’isola Tiberina Abbondanza di paludi nella Piana del Tevere

Allevamento di ovini da parte degli antichi Romani Navigabilità del Tevere

3 Completa il testo con i seguenti termini.


clienti • patrizi • Senato • Roma • schiavi • artigiani
A Roma nel periodo della monarchia la popolazione era divisa in due classi
sociali: i ..................................... e i plebei. I primi discendevano dai padri fondatori
della città, possedevano le terre e facevano parte del ........................................ .
I plebei erano contadini, .......................................... , commercianti ed erano venuti
ad abitare a .......................................... dopo la sua fondazione. Erano cittadini
liberi, ma non potevano partecipare al governo della città e spesso
chiedevano protezione a un potente, diventando così suoi ..................................... .
Gli .........................................., infine, erano prigionieri di guerra o plebei che non
avevano pagato i loro debiti.

4 I Romani raccontano di essere discendenti del dio della guerra, Marte.
Questo ti fa capire che per loro era importante:
la guerra la pace la forza l’amicizia

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti 137

GUIDA_STORIA_CL5_134_145.indd 137 04/03/19 15:31


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il ratto delle Sabine


1 Leggi il testo, poi rispondi alle domande.

Il ratto (cioè rapimento) delle Sabine è un cele-


bre episodio della storia di Roma, sospeso tra
leggenda e realtà, giunto fino a noi grazie al
racconto di alcuni storici dell’antichità.
Secondo la tradizione, dopo aver fondato la
città, Romolo la popolò accogliendo tutti i pa-
stori che vivevano nella zona e tutti gli uomini
allontanati dalle loro città. Ben presto, però,
si rese conto che non c’erano donne, e che
senza di loro i Romani non avrebbero avuto
discendenti, né futuro.
Per risolvere questo problema Romolo decise
di organizzare una grande festa e di invitare
il popolo vicino: i Sabini con le loro famiglie.
Durante la festa, mentre tutti si divertivano tra
danze e canti, a un segnale prestabilito i Romani rapirono le donne sabine in età da marito
e cacciarono i Sabini.
Le donne sabine furono costrette a sposare i Romani. Il re dei Sabini, Tito Tazio, non poteva
ignorare l’offesa e il danno che i Romani avevano arrecato al suo popolo, così organizzò un
esercito per attaccare Roma e ottenere la liberazione delle donne.
I Romani si scontrarono con i soldati di Tito Tazio, ma appena ebbe inizio la battaglia in-
tervennero le donne sabine che chiesero agli uomini di smettere di combattere perché non
volevano spargimenti di sangue, né rischiare di perdere i loro padri sabini o i loro mariti
romani. Sabini e Romani, convinti dalle donne, deposero le armi e i due popoli si unirono.

• In che modo Romolo popolò la città che aveva fondato? ..............................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

• Quale problema doveva risolvere Romolo, dopo la fondazione di Roma?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa fece? ....................................................................................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Chi era il re dei Sabini? Come reagì? ...............................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

• Come si concluse la battaglia tra Romani e Sabini?


...........................................................................................................................................................................................................................

138 Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi

GUIDA_STORIA_CL5_134_145.indd 138 04/03/19 15:31


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La conquista dell’Italia
1 Inserisci nella carta al posto
esatto i seguenti nomi.
Magna Grecia • Sanniti
Pirro • Galli • Etruschi
.............................

.............................

.............................

.............................
...................................................

2 Rispondi alle seguenti domande.


• Quale popolo saccheggiò la città di Roma nel 387 a.C.? ...............................................................................
• Chi era Pirro? Come era organizzato il suo esercito? .........................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quali territori possedevano i Romani nel 270 a.C.? ............................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

Orientarsi nello spazio e nel tempo


• Leggere, comprendere e rielaborare informazioni da testi scritti 139

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I trattati fra Roma e Cartagine


Questo documento storico è il testo del primo trattato tra Roma e Cartagine,
una delle fonti storiche più antiche di Roma, che risale al 509 a.C.

1 Leggi il documento, poi rispondi alle domande sul quaderno.

A tali condizioni ci sia amicizia fra i Romani e gli alleati dei Romani con
i Cartaginesi e i loro alleati:
– né i Romani né gli alleati dei Romani devono navigare oltre il pro-
montorio chiamato Kalòs (la punta estrema della Tunisia) se non
sono costretti da una tempesta o da nemici;
– se qualcuno vi fosse trasportato per forza maggiore, non gli è per-
messo vendere né comperare nulla, se non quello che può servire a
riparare l’imbarcazione o alle cerimonie sacre, ed entro cinque giorni
deve ripartire;
– a quelli che giungono per commercio non sia possibile portare a termine nessuna transa-
zione se non in presenza di un araldo o di un cancelliere;
– se qualcuno dei Romani giunge in qualche parte della Sicilia sotto il controllo dei Carta-
ginesi, goda di uguali diritti dei Cartaginesi;
– i Cartaginesi non attaccheranno le popolazioni di Ardea, Anzio, Laurento, Circei, Terra-
cina né alcun altro popolo dei Latini soggetti ai Romani; nel caso di quelli non soggetti, si
tengano lontani dalle loro città: ciò che prendano, restituiscano ai Romani intatto.

• I Romani non potevano navigare vicino alla Tunisia: perché? Che cosa temevano
i Cartaginesi?
• Da quale popolo era controllata la Sicilia?
• Che cosa non potevano fare i Cartaginesi in Italia?
• Secondo te, i Cartaginesi volevano difendere il loro territorio o i loro commerci?
• Secondo te, i Romani volevano difendere il loro territorio o i loro commerci?

Nel 348 a.C. il trattato venne rivisto: Roma era diventata forte, ma aveva subìto
gli attacchi dei Galli e dovette accettare condizioni peggiori.

2 Leggi il documento, poi rispondi alle domande sul quaderno.

Oltre il promontorio di Kalòs, Mastia, Tarseio (cioè lo Stretto di Gibilterra) i Romani non
esercitino la pirateria, né il commercio, né fondino città.
In Sardegna e in Libia nessun Romano commerci, né fondi città.
Qualora i Cartaginesi si impadroniscano di una città del Lazio non soggetta ai Romani, ten-
gano le ricchezze e gli uomini, ma restituiscano la città.
• Che cosa non potevano più fare i Romani?
• Che cosa potevano fare i Cartaginesi?

140 Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La conquista del Mediterraneo


1 Inserisci al posto esatto le province romane. Usa i numeri.

1 Sicilia 2 Sardegna 3 Gallia Cisalpina 4 Spagna


5 Africa 6 Macedonia 7 Asia

2 Completa il testo colorando i riquadri adatti.

Le guerre tra Roma e Cartagine ebbero inizio per ottenere


il predominio sul Mar Mediterraneo / Mar Tirreno .
Alla fine della prima guerra punica Cartagine perse
la Sicilia / Sardegna .
L’esercito di Cartagine durante la Seconda guerra punica
fu guidato da Annibale / Scipione l’Africano .
La seconda guerra punica si concluse con la vittoria
dei Cartaginesi / Romani avvenuta a Canne / Zama .
Al termine della seconda guerra punica Roma ottenne
il dominio della Grecia / Spagna .
Nel 146 a.C. Roma sconfisse / fu sconfitta da Car­ta­­gine
durante la terza guerra punica.

3 Cartagine si trova nell’attuale Tunisia. Svolgi una ricerca sulla Tunisia oggi.

Orientarsi nello spazio e nel tempo


• Leggere, comprendere e rielaborare informazioni da testi scritti 141

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La sorpresa dei “corvi”


Lo storico romano Polibio racconta la prima battaglia navale dei Romani contro
i Cartaginesi a Milazzo, in cui usarono per la prima volta i “corvi”.

1 Leggi il testo, poi ricava informazioni e rispondi alle domande sul quaderno.

Quando i Cartaginesi avvistarono la flotta nemica, in tutta fretta salparono con le loro 130
navi e, poiché disprezzavano i Romani per la loro inesperienza, non si disposero nemmeno
in fila, ma tutti navigarono a corsa contro il nemico come se andassero a una vittoria certa.
Mentre si avvicinavano, i Cartaginesi videro i “corvi” drizzarsi sulla prua di ciascuna nave;
rimasero sorpresi da quelle macchine; tuttavia, per la loro grande presunzione nei confronti
dei nemici, quelli che navigavano davanti li assaltarono spavaldamente.
A mano a mano che le navi si avvicinavano, erano agganciate dalle macchine e i soldati
subito passavano sul ponte e venivano a combattere a corpo a corpo con i nemici.
Dei Cartaginesi, parte furono uccisi, parte, sconvolti dall’accaduto, si arresero.
Lo scontro era infatti diventato completamente simile a una battaglia terrestre.

• Che cosa pensavano i Cartaginesi delle capacità di navigazione dei Romani?


• Come si disposero le navi cartaginesi?
• Su quale parte della nave erano fissati i “corvi”?
• Che cosa facevano i “corvi” alle navi nemiche?
• Come si trasformava il modo di combattere in mare attraverso i “corvi”?
• Come finì la battaglia?

142 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La Sicilia e le altre province


La Sicilia fu il primo territorio conquistato dai Romani a essere considerato una provincia.
Il politico romano Cicerone parla al Senato dei vantaggi di questa scelta.

1 Leggi il testo, poi ricava informazioni e rispondi alle domande sul quaderno.

Catone chiamava la Sicilia “granaio del nostro Stato e nutrice del popolo romano”.
In realtà, durante la durissima guerra italica noi ci siamo accorti che la Sicilia è stata una
risorsa inesauribile per le entrate dello Stato al tempo dei nostri antenati.
Senza spendere un soldo, essa ci dava cuoio e grano e ha rifornito e armato i nostri eserciti.
E tanti sono i vantaggi che ne ricaviamo, che non possiamo contarli.
• Che cosa forniva la Sicilia allo Stato romano?
• Che cosa riceveva la Sicilia in cambio delle materie prime che inviava a Roma?

2 Scrivi i nomi delle province dell’impero romano, scegliendo tra le seguenti:

Asia • Grecia • Africa • Macedonia • Illiria • Gallia Cisalpina

................................................

................................................ .................................

.................................................

.................................
.................................

.................................

Leggere, comprendere e rielaborare informazioni da testi scritti


• Orientarsi nello spazio e nel tempo 143

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I Saturnali
1 Leggi il testo.

Nell’antica Roma ogni anno, dal 17 al 23 di-


cembre, si celebravano delle feste religiose
in onore del dio Saturno chiamate “Satur-
nalia” (Saturnali). Saturno era il dio dell’età
dell’oro, quando gli uomini vivevano nell’ab-
bondanza e in perfetta armonia e uguaglian-
za tra loro.
I Saturnali erano feste molto popolari: pre-
vedevano un solenne sacrificio nel tempio di
Saturno, seguito da un banchetto pubblico
in cui ci si scambiavano regali e si facevano
brindisi augurali.
Nei giorni di festa anche nelle case private si
organizzavano banchetti a cui partecipavano
parenti e amici. Per ricordare l’abbondanza
dell’età dell’oro, le tavole venivano imban-
dite con grandi quantità di cibo e bevande.
In quei giorni venivano annullate le differenze sociali: gli schiavi potevano comportarsi ed
esprimersi come uomini liberi, i padroni preparavano dei banchetti anche per loro e li servi-
vano; era anche consentito il gioco dei dadi, proibito nel resto dell’anno.
Durante queste feste veniva eletto un “princeps”, che era il re della festa. Egli aveva pieni
poteri e dirigeva i festeggiamenti, in modo che tutti si divertissero. In genere il “princeps”
era vestito con abiti dai colori sgargianti e indossava una maschera buffa.
Il periodo dell’anno in cui ricorrevano i Saturnali nell’antica Roma coincide con il solstizio
d’inverno, che è il periodo in cui noi festeggiamo il Natale e il Capodanno. Possiamo ritro-
vare caratteristiche di questa festa nel nostro Carnevale, che è una festa in cui ci si diverte,
ci si traveste, si fanno scherzi e grandi mangiate.

2 Ora rispondi alle domande.

• Che cos’erano i Saturnali? ........................................................................................................................................................


• Quando si celebravano? ..............................................................................................................................................................
• In che modo si festeggiava? ....................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Chi era il “princeps”? ...................................................................................................................................................................


• I Saturnali ricordano una delle nostre feste. Quale? ...........................................................................................

144 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La repubblica
1 Collega i riquadri tra loro, come nell’esempio.

Proclamazione della repubblica Disuguaglianza di diritti e doveri

Divisione della popolazione Magistrati che difendevano


in classi sociali gli interessi dei plebei

Leggi orali proposte e imposte Mancanza di garanzie di


dai soli patrizi giustizia per i plebei

Cacciata dell’ultimo re:


Tribuni della plebe
Tarquinio il Superbo

2 Rispondi alle domande.

• Quale potente città è rivale di Roma in questo periodo?


.........................................................................................................................................................................................................................

• Come si chiamano le guerre per combattere questa città?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Come si chiama il condottiero cartaginese che ha attraversato le Alpi con gli elefanti?
...........................................................................................................................................................................................................................

• Chi è Spartaco?
...........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa cercano di fare i fratelli Gracchi?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Da chi è formato il primo governo di tre persone?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Quando finisce il periodo della repubblica?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Quando comincia il periodo della repubblica?


...........................................................................................................................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi 145

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’accampamento romano
1 Indica con una ✘ il completamento corretto.

• L’accampamento dei soldati romani, utilizzato durante le campagne


militari per fermarsi a lungo in un luogo, veniva chiamato:
castrum.
insula.
domus.
• L’accampamento romano aveva
sempre una forma:
rotonda.
quadrangolare.
triangolare.
• Inoltre, era circondato:
solo da una palizzata.
solo da un fossato.
da un fossato e da una palizzata.
• Il “cardo” era una strada che:
attraversava l’accampamento da nord a sud.
attraversava l’accampamento da est a ovest.
circondava l’accampamento.
• Il “decumano” era una strada che:
attraversava l’accampamento da nord a sud.
attraversava l’accampamento da est a ovest.
circondava l’accampamento.
• L’alloggio del comandante dell’esercito si trovava:
fuori dall’accampamento.
appena oltre l’ingresso dell’accampamento.
all’incrocio del cardo e del decumano.
• Le porte dell’accampamento erano:
quattro, collocate alle estremità delle due strade principali.
due, collocate alle estremità del decumano.
due, collocate alle estremità del cardo.

146 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

GUIDA_STORIA_CL5_146_160.indd 146 04/03/19 15:32


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Giulio Cesare
1 Leggi il testo.

Caio Giulio Cesare proveniva da una famiglia nobile caduta in


povertà, che sosteneva di discendere da Iulo, figlio di Enea, un
guerriero fuggito da Troia dopo la sua sconfitta e approdato sulle
coste dell’Italia.
Era cresciuto nella Suburra, il quartiere più malfamato di Roma,
dove pare sia anche nato nel 100 o 102 a.C.
Durante l’infanzia ebbe come maestro uno schiavo molto colto,
proveniente dalla Gallia, il quale gli insegnò anche diverse cose sul suo
popolo d’origine, notizie che gli furono molto utili quando intraprese
le campagne militari in quella regione. Abile stratega, era amato anche
dai popoli che andò via via annettendo a Roma; appariva spesso come
un difensore e non come un conquistatore.
I legionari lo veneravano. Essi, infatti, lo avevano sempre accanto in
ogni momento di pericolo, e con loro egli condivideva ogni fatica; Ce-
sare, poi, li ricompensava dividendo con loro il bottino di guerra.
È nota l’abilità di Cesare nel fare più cose contemporaneamente: se
cavalcava, si faceva affiancare da due scrivani a cui dettava
due lettere diverse nello stesso momento. Usò ogni momento
libero anche per dettare un’opera sugli usi e costumi dei Galli
e sulle sue imprese.
Il suo punto debole? Cesare era diventato calvo presto e di ciò
si faceva un vero problema, tanto che cercò di nasconderlo
pettinando i capelli della nuca sulla fronte.
G. Ghiozzi, A.R. Piazza, Tuttostoria, Petrini

2 Rispondi alle seguenti domande.

• Da chi discendeva Giulio Cesare, secondo la leggenda?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Dove era cresciuto?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa gli insegnò lo schiavo che gli fece da maestro?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Perché Cesare era molto amato dai suoi soldati?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa scrisse?


...........................................................................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 147

GUIDA_STORIA_CL5_146_160.indd 147 04/03/19 15:32


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le guerre civili
Lo storico romano Plutarco racconta le guerre civili
che seguirono alla vittoria di Cesare su Pompeo.

1 Leggi il testo.

Cesare, dopo la vittoria su Pompeo, di-


stribuì doni ai soldati e conquistò le
simpatie del popolo con festini e
spettacoli: imbandì banchetti per
tutti i cittadini e organizzò spet-
tacoli gladiatorii e navali in onore
della figlia Giulia.
Dopo queste feste organizzò un
cen­simento.
I 320 000 abitanti di un tempo si
erano ridotti in Roma a 150 000:
tanto fu sanguinosa quella guerra
civile e così gran parte del popolo
essa distrusse.

2 Ora rispondi alle domande.

• Che cosa fece Cesare per assicurarsi la fedeltà dei soldati?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa fece Cesare per attirarsi le simpatie del popolo?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• A chi dedicò gli spettacoli che aveva organizzato?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Quanti abitanti c’erano a Roma prima delle guerre civili fra Cesare e Pompeo?
...........................................................................................................................................................................................................................

• Quanti abitanti erano rimasti alla fine della guerra?


...........................................................................................................................................................................................................................

148 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

GUIDA_STORIA_CL5_146_160.indd 148 04/03/19 15:32


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il territorio dell’impero romano


1 Osserva la carta: essa illustra i territori dell’impero romano.
Scrivi i nomi delle seguenti province romane.
Gallia • Spagna • Egitto • Creta • Britannia
Dacia • Giudea • Mesopotamia

.................................... .................................... .................................... ....................................

.................................... .................................... .................................... .....................................................

Orientarsi nello spazio e nel tempo 149

GUIDA_STORIA_CL5_146_160.indd 149 04/03/19 15:32


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le opere pubbliche
Gli imperatori romani fecero costruire straordinari monumenti e opere pubbliche;
ancora oggi è possibile ammirarne i resti nella città di Roma e nei territori
in cui l’impero si estendeva.

1 L’opera più celebre degli antichi Romani è senza dubbio il Colosseo.


Rispondi alle domande.
• Che cos’è il Colosseo? Dove si trova?
...........................................................................................................................................................................................................................

• Qual è il suo vero nome?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Quando venne costruito? Per volere di quale imperatore?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Che forma aveva e da quali parti era composto?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quanti spettatori potevano ospitare le sue gradinate?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Quali spettacoli e manifestazioni si svolgevano al suo interno?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

150

GUIDA_STORIA_CL5_146_160.indd 150 04/03/19 15:32


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

2 Sai riconoscere le principali costruzioni degli antichi Romani?


Collega le immagini alle definizioni corrispondenti. Poi per ciascuna scrivi
una breve descrizione.

ARCO DI COSTANTINO

.................................................................................

.................................................................................

.................................................................................

.................................................................................

.................................................................................

FORO

.................................................................................

.................................................................................

.................................................................................

.................................................................................

.................................................................................

TEATRO DI MARCELLO

.................................................................................

.................................................................................

.................................................................................

.................................................................................

.................................................................................

3 Ricordi altre opere pubbliche costruite dagli antichi Romani


a Roma e nei territori conquistati? Elencale.
...............................................................................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 151

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Gli acquedotti
1 Leggi il testo, poi rispondi alle domande.

I Romani furono abili ingegneri idraulici: impararono a co-


struire gli acquedotti e le prime importanti reti idriche.
L’unico modo che conoscevano per innalzare il li-
vello dell’acqua era farla correre in tubature con
un’adeguata pendenza, che gli ingegneri po-
nevano su ponti ad arco.
Nel I secolo d.C. a Roma c’erano ben nove
acquedotti.
L’acqua corrente era considerata un bene
di proprietà dello Stato, veniva distribuita
alle terme e solamente nelle case di cit-
tadini che avevano acquisito meriti parti-
colari. La rete di distribuzione era fatta di
tubature in rame.
L’acqua corrente era usata anche nei gabi-
netti pubblici; gli scarichi confluivano in un si-
stema di fognature: la più antica e la più grande,
la Cloaca Massima, risale al tempo della monarchia
ed è ancora oggi in funzione.
I Romani sapevano anche scaldare l’acqua delle piscine delle
terme, introducendo aria calda da una caldaia in una specie di camera
posta sotto al pavimento.
adatt. da G. Ghiozzi e A.R. Piazza, Tuttostoria, Petrini

• Perché le tubature erano poste su ponti ad arco?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Chi era il proprietario dell’acqua corrente? E a chi veniva distribuita?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Qual era la più antica fognatura di Roma?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Di quale materiale era fatta la rete di distribuzione dell’acqua?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Come veniva scaldata l’acqua nelle piscine delle terme?


...........................................................................................................................................................................................................................

152 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

GUIDA_STORIA_CL5_146_160.indd 152 04/03/19 15:32


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il Cristianesimo
1 Completa il testo colorando i riquadri adatti.

I Cristiani predicavano un regno politico / spirituale


e furono tollerati / perseguitati dai Romani.
All’inizio del II secolo d.C. il Cristianesimo /
Buddismo diventò una causa di instabilità sociale
e politica e gli imperatori ordinarono delle vere e
proprie persecuzioni: quando qualcuno rifiutava di
adorare l’imperatore / il sultano .
Le comunità cristiane si diffusero comunque in tutte
le province.
A Roma c’era la comunità più importante e il suo vescovo,
che aveva un’autorità particolare, con il tempo venne chiamato
Papa / Dalai Lama .
Nel 313 l’imperatore Decio / Costantino promulgò un editto che concedeva
la libertà di culto ai Cristiani.
Le persecuzioni bloccarono / non bloccarono il Cristianesimo,
che si diffuse in tutto / in una parte dell’ impero romano.

2 Ricerca informazioni sul Cristianesimo oggi e rispondi alle domande.

• Quanti sono i Cristiani nel mondo?


...........................................................................................................................................................................................................................

• In quali confessioni sono divisi oggi i Cristiani (Cattolici, Protestanti…)?


...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Come si chiamano i capi religiosi delle principali confessioni cristiane


e in quali città risiedono?
...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 153

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il Cristianesimo e l’impero
1 Leggi i testi, poi completa la tabella.

L’editto di Diocleziano
Nel 303 d.C. l’imperatore Diocleziano emanò un editto in cui si annunciavano provvedi-
menti severi nei confronti del Cristianesimo. Tutte le chiese dovevano essere distrutte e i
libri sacri bruciati. Anche le case in cui si fossero trovati libri o arredi sacri dovevano essere
bruciate. I sacerdoti cristiani erano condannati al carcere e tutti coloro che si rifiutavano di
fare sacrifici agli dèi romani dovevano essere condannati a morte.

L’editto di Costantino
Nel 313 d.C. l’imperatore Costantino emanò l’editto di Milano. In una let-
tera a un conoscente, Costantino spiegò in questo modo il motivo dell’e-
ditto: “Secondo la sana e retta ragione, abbiamo creduto opportuno non
negare a nessuno la libertà, sia del culto dei Cristiani, sia di qualunque altra
religione”. In seguito all’editto, ai Cristiani vennero restituiti tutti i beni che
erano stati loro tolti dallo Stato.

L’editto di Teodosio
Nel 380 d.C. l’imperatore Teodosio emanò l’editto di Tessalonica che proclamò il Cristiane-
simo religione ufficiale dell’impero. Eccone uno stralcio:
“Noi vogliamo che tutti i popoli partecipino alla religione trasmessa dall’apostolo Pietro.
Comandiamo che questa religione prenda il nome di Cristiano Cattolica. Giudicando tutti
gli altri dementi e pazzi, vogliamo che siano dichiarati eretici”.

Anno Conseguenze

.................................................................................................................................................
Editto di
............................. .................................................................................................................................................
Diocleziano
.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................
Editto di
............................. .................................................................................................................................................
Costantino
.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................
Editto di
............................. .................................................................................................................................................
Teodosio
.................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti


154 • Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica

GUIDA_STORIA_CL5_146_160.indd 154 04/03/19 15:32


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’impero romano
1 Completa le frasi colorando i riquadri adatti.

• Roma nacque dai villaggi ai piedi / sulla cima dei colli che si affacciavano sul Tevere,
dove s’incontravano i traffici commerciali con la Fenicia / Magna Grecia e quelli
del piombo / sale con le regioni interne alpine / appenniniche .
• I Romani erano sempre pronti a far la pace / guerra , che doveva / poteva essere
giusta e sacra, cioè autorizzata e voluta dagli dèi / dai legionari .
• Le guerre avevano arricchito nobili e contadini / cavalieri , ma erano combattute e
vinte soprattutto dai contadini / cavalieri perché erano la parte più numerosa
del­l’esercito.
• Il partito degli ottimati era più conservatore / democratico , mentre il partito dei
popolari era più conservatore / democratico .
• Cesare fu il più grande / peggiore personaggio della Roma antica.
• Conquistò la Grecia / Gallia e si fece nominare imperatore / dittatore .
• I Romani erano grandi scienziati / tecnici e costruirono edifici e opere pubbliche
soprattutto grazie al lavoro degli schiavi / dei contadini .
• I cittadini poveri vivevano nelle domus / insulae , i cittadini ricchi vivevano
nelle domus / insulae .
• L’abitudine del bagno caldo è di origine greca / romana e la diffusione delle terme
dimostra la grande / scarsa cura del benessere fisico che avevano i Romani.
• Ottaviano fu il primo dittatore / imperatore della storia di Roma.
Il potere dell’imperatore era assoluto / costituzionale
e centralizzato / delegato .
Chiunque / Nessuno poteva opporsi alle sue decisioni.
• La crisi dell’impero romano fu provocata dall’anarchia
politica e militare e dalle conseguenti invasioni / alleanze barbariche.
• Con la caduta dell’impero romano d’Occidente
finisce / comincia la Storia antica e finisce / comincia
la Storia medievale.

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti 155

GUIDA_STORIA_CL5_146_160.indd 155 04/03/19 15:32


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La civiltà romana
1 Colora sulla linea del tempo con tre colori diversi i periodi indicati
nella legenda. Poi completa la legenda con i colori che hai scelto.
Infine inserisci nelle etichette vuote le parole elencate.
seconda guerra punica • divisione dell’impero • fondazione di Roma
Cesare dittatore • ultimo re • ultimo imperatore

................................................. ................................................. .................................................

................................................. ................................................. .................................................

............................... ................................................. .................................................

............................... ................................................. .................................................

800 700 600 500 400 300 200 100 Nascita 100 200 300 400 500
a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. a.C. di d.C. d.C. d.C. d.C. d.C.
Cristo

monarchia (753-509 a.C.)


repubblica (509-31 a.C.)
impero (31 a.C.-476 d.C.)

2 C
 ompleta la tabella inserendo le seguenti parole ed espressioni.
imperatore • divinità • re • patrizi • tribuni della plebe • consoli • plebei

Il Senato eleggeva un ..................................................................... .


Monarchia La società era divisa fra ............................................................ (proprietari delle terre)
e .......................................................................... (contadini, artigiani, commercianti).
Il Senato eleggeva ogni anno due ............................................................... .
Repubblica
I .................................................................................. difendevano gli interessi dei plebei.
L’............................................................... aveva tutti i poteri ed era venerato come
Impero
una ............................................................... . Il Senato perse importanza.

Orientarsi nel tempo • Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi


156 • Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica

GUIDA_STORIA_CL5_146_160.indd 156 04/03/19 15:32


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I “barbari”
1 Leggi il testo, poi completa la tabella.

Al di là delle frontiere dell’impero,


l’Europa era una distesa di foreste e
di terre incolte, in cui vivevano po-
poli semiselvaggi, chiamati dai Ro-
mani con il nome di “barbari”.
La vita di questi popoli era ancora
molto arretrata: essi abitavano in
capanne di legno e paglia e vestiva-
no con pelli di animali.
Non conoscevano la scrittura e non
avevano leggi scritte.
Adoravano molti dèi che personifi-
cavano le forze della natura.
Si procuravano il cibo mediante la caccia e l’allevamento degli animali. L’agricoltura era
rudimentale e poco praticata: il suolo veniva liberato dalla vegetazione con il fuoco e mai
concimato. In questo modo il terreno diventava presto improduttivo e doveva essere ab-
bandonato.
Questi popoli erano sempre in cerca di terre nuove e di pascoli per le loro mandrie. Per que-
sto erano nomadi e si spostavano continuamente.
La loro società era costituita da: uomini liberi, gli unici ad avere il diritto di portare armi e di
combattere; semiliberi, membri di tribù assoggettate, che erano destinati ai lavori pesanti;
servi e schiavi.
Gli uomini liberi, riuniti in assemblea, nominavano un capo che li guidava in battaglia.

Abitazioni ......................................................................................................................................................

Abbigliamento ......................................................................................................................................................

Religione ......................................................................................................................................................

Attività economiche ......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

Organizzazione sociale ......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti


• Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica 157

GUIDA_STORIA_CL5_146_160.indd 157 04/03/19 15:32


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Gli Unni
1 Leggi il testo.

Gli Unni erano una popolazione nomade e guerriera, che


viveva in Asia, nella regione a nord dell’Impero Cinese.
Erano pastori e allevatori di cavalli, si dedicavano alla
caccia, non praticavano l’agricoltura. Spesso penetra-
vano nel territorio cinese, saccheggiavano e distrug-
gevano i villaggi seminando il terrore tra la popola-
zione. Per difendersi da loro i Cinesi costruirono la
Grande Muraglia nel III secolo a.C.
Gli Unni vengono descritti come uomini magri e bas-
si, dall’aspetto feroce. Indossavano pelli di animali
e tuniche di stoffa; non avevano abitazioni stabili,
si spostavano con tutta la famiglia sui loro carri, alla
ricerca di pascoli e acqua.
Erano abilissimi arcieri e cavalieri, vivevano praticamen-
te a cavallo: mangiavano radici e carne cruda, che veniva
frollata tra il dorso del cavallo e le gambe del cavaliere.
Nel corso del V secolo d.C. gli Unni si stabilirono nella pro-
vincia romana della Pannonia e pretesero dall’imperatore roma-
no d’Oriente il pagamento di un tributo annuale in oro.
Nel 444 d.C. Attila divenne re degli Unni e cominciò a devastare i territori delle province
dell’impero romano. Fu soprannominato “flagello di Dio”: si diceva che nei terreni in cui
passavano i suoi uomini non crescesse più l’erba, a causa delle terribili distruzioni e deva-
stazioni.
Nel 453 d.C., dopo essere stato sconfitto in Gallia, Attila decise di scendere in Italia per
saccheggiare Roma. Papa Leone I allora partì da Roma, incontrò Attila nei pressi di Mantova
e lo convinse a ritirarsi.
Poco tempo dopo Attila morì e, senza il loro capo, gli Unni persero di importanza.

2 Ora rispondi alle domande.

• Dove vivevano gli Unni? ...............................................................................................................................................................


• Quali attività svolgevano? ...........................................................................................................................................................
• Che aspetto avevano? ...................................................................................................................................................................
• Che cosa mangiavano? .................................................................................................................................................................
• Com’era soprannominato Attila? ........................................................................................................................................
• Perché non arrivò mai a Roma? .............................................................................................................................................

158 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Tante forme di governo


1 Metti in relazione ogni termine con il suo significato: scrivi il numero
che lo contraddistingue nel quadratino.
Poi completa le definizioni inserendo le parole elencate.
cittadini • territori • tre • poche • re • popolo • città

.......
1 Monarchia Stato esteso che comprende molti
................................ e popoli, governato dall’imperatore.

.......
2 Democrazia Governo di ............................................................
persone aristocratiche.

.......
3 Oligarchia Governo del ........................................................... .

.......
Governo di tutti i ........................................................... ,
4 Impero che partecipano alle decisioni della comunità
attraverso i loro rappresentanti.

.......
5 Repubblica Governo di un ................................................. .

.......
È un piccolo Stato formato da una
6 Triumvirato ...................................... e dal territorio circostante.

.......
Consiglio composto
7 Città-stato da ............................................. soli uomini.

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti


• Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica 159

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Copertina: Cetem

Progetto grafico, impaginazione e redazione:


Aurion Servizi Editoriali S.r.l., Milano

Coordinamento:
Paola Tommasini

Illustrazioni:
Archivio Cetem

Cartografia:
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Ricerca iconografica:
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Referenze iconografiche:
123rf Milano, Archivio Cetem

L’editore è a disposizione degli aventi diritto


tutelati dalla legge per eventuali e non volute
omissioni o errori di attribuzione.

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ad assicurare la qualità nel processo
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Prima edizione: marzo 2019


Edizioni
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2019 2020 2021 2022 2023

Stampato per conto della Casa Editrice presso


Arti Grafiche Battaia, Zibido S.Giacomo (MI)

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Alessandra Calzi

Studio così

STUDIO COSÌ
45
Questa guida è integrata da un DVD,
che contiene il libro digitale e tutte le risorse multimediali.
Nel caso non risultasse allegato richiedilo al tuo promotore editoriale. 4-5

Guida per il docente • GEOGRAFIA


• Il progetto
• La didattica inclusiva
• La didattica per competenze
e i compiti di realtà
• La classe capovolta
• Le indicazioni metodologiche
• Le programmazioni didattiche
• Le schede operative

I L D O C E N T E
GUID A P E R

E44047G2 codice interno


Cetem

GEOGRAFIA
Pubblicazione fuori commercio
riservata ai Docenti
INDICE
GEOGRAFIA
2 Studio così: il progetto del corso
4 Il progetto di Geografia
4 Il testo base
7 Il laboratorio delle attività
7 L’atlante
8 Il libro digitale e il libro liquido
9 La classe capovolta
16 La classe capovolta in Studio così
17 Le risorse multimediali
18 La didattica inclusiva
19 La didattica inclusiva in Studio così
20 Metodologie inclusive: il cooperative learning
20 Un supporto dalla tecnologia
21 La didattica per competenze
34 La certificazione delle competenze in Studio così
36 Compito di realtà: Realizzate una stazione meteo
39 Scheda per la valutazione dello studente
40 Il percorso di Geografia
42 La metodologia
44 La programmazione didattica
46 Schede operative per la classe 4a

85 Classe 5a
86 La classe capovolta in Studio così
87 Le risorse multimediali
88 Compito di realtà: Organizzate un viaggio in una regione
91 Scheda per la valutazione dello studente
92 La programmazione didattica
94 Schede operative per la classe 5a

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IL PROGETTO DI
STUDIO COSÌ
Studio così porta i bambini ad acquisire un metodo di studio efficace che
favorisce il processo di apprendimento e crea le basi per costruire le com-
petenze proprie di ogni disciplina. Tutte le discipline sono organizzate in
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disciplina e mappe concettuali da completare.

Studio così... Storia


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carta geostorica e dalla linea del
tempo, per focalizzare immediata-
mente l’attenzione sul “dove” e sul
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consente di ricavare informazioni da
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ricostruiscono in un quadro d’insieme le abitudini e la cultura dei popoli antichi.
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italiana per scoprire i fondamenti della convivenza civile.

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Studio così... Geografia
• Ciascun argomento si presta a esse-
re analizzato attraverso gli strumenti
della geograficità (carte, dati, grafici,
fotografie, immagini satellitari...), perciò
un particolare rilievo è dato ai fonda-
menti della cartografia, agli strumenti e
al lessico specifico della disciplina.
• La rubrica FACCIO E IMPARO è dedi-
cata proprio all’osservazione delle car-
te da cui è possibile ricavare dati e informazioni.
• Le pagine e i box di CITTADINANZA ATTIVA forniscono approfondimenti e spunti per la rifles-
sione su temi importanti, come la tutela del territorio e delle sue risorse, l’ambiente e lo sviluppo
sostenibile.

Studio così... Scienze


• L’esposizione degli argomenti favorisce
negli alunni un atteggiamento di curio-
sità nei confronti della realtà circostante.
• L’invito a sperimentare e a trarre con-
clusioni corrette conduce l’alunno ad as-
sumere un atteggiamento scientifico.
• Il percorso di TECNOLOGIA, al termi-
ne del testo base, approfondisce alcuni
temi fondamentali, sottolineando il lega-
me indissolubile con le Scienze.

Studio così...
Matematica
• I concetti-chiave presentati in con-
testi reali inducono gli alunni a com-
prendere come la matematica faccia
parte della vita quotidiana.
• Ogni argomento, partendo da una si-
tuazione di problem-solving vicina
all’esperienza del bambino, consente
agli alunni di costruire i concetti mate-
matici attraverso la formulazione di ipotesi, il ragionamento e la ricerca di soluzioni.
• Lungo il percorso un ampio apparato di esercizi, differenziati su tre livelli di difficoltà, consente
agli alunni di mettersi alla prova e consolidare le conoscenze acquisite.

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IL PROGETTO
DI GEOGRAFIA
Il testo base
Il percorso di Geografia si svilup-
pa parallelamente su due piani: il
piano delle conoscenze e il pia-
no delle capacità operative.
Il quadro delle conoscenze si
articola, attraverso gli argomenti
proposti nel testo base, da quel-
le più generali sul clima e sulle
risorse del territorio a quelle più
specifiche legate ai diversi am-
bienti e paesaggi nel mondo e
in Italia. Parallelamente ai con-
tenuti, il percorso didattico si struttura in funzione delle competenze metodologiche che gli
alunni devono acquisire: interpretare carte geografiche, carte tematiche, grafici, tabelle...
I testi sono integrati da un ricco apparato iconografico che rappresenta per l’insegnante
uno strumento di lavoro per rendere più efficace l’apprendimento dei vari argomenti.

La rubrica STUDIO COSÌ ha lo scopo di aiutare il bambino a svilup-


pare un metodo di studio, fornendogli gli strumenti di volta in volta
necessari con una spiegazione puntuale e precisa per costruire
mappe concettuali, elaborare sintesi, cercare parole chiave...
La rubrica, applicata ai diversi temi, fornisce così all’alunno una va-
lida guida alla comprensione e alla memorizzazione dei contenuti.

La rubrica LE PAROLE fornisce la spiegazione di termini


che il bambino incontra per la prima volta all’interno del per-
corso didattico.

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STUDIO E IMPARO aiuta gli alunni a riflettere sui contenu-
ti, favorendo la comprensione del testo grazie all’ausilio di
domande aperte o a risposta multipla e di diverse attività
sempre finalizzate al lavoro sul testo (ricerca di parole chia-
ve, di informazioni principali...).

FACCIO E IMPARO presenta stimolanti attività che


portano gli alunni a mettere in gioco le loro compe-
tenze sperimentando l’utilizzo degli strumenti della
Geografia.

Le pagine di CITTADINANZA ATTIVA affrontano temi legati


alla tutela ambientale e alla sostenibilità e offrono degli spun-
ti per discutere e lavorare con tutta la classe.

All’interno del percorso ci sono proposte di lavo-


ro per la CLASSE CAPOVOLTA, che coinvolgo-
no attivamente gli alunni nel processo di costru-
zione del proprio apprendimento.

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Il progetto di GEOGRAFIA

Ogni argomento si chiude con due pagine molto significative dal punto di
vista dell’inclusione: il RIPASSO FACILE può costituire sia un materiale
da proporre agli alunni BES sia un materiale che orienta sugli obiettivi mi-
nimi comuni a tutta la classe e sui quali poi lavorare per costruire eventuali
percorsi individualizzati; le MAPPE PER ESPORRE sono uno strumento
utile per il ripasso dei contenuti chiave.

Alla fine del testo base, un COMPITO DI REALTÀ per-


mette di implementare le competenze degli alunni su un
piano pratico e di mettere alla prova capacità logiche e
organizzative.

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Il laboratorio delle attività
L’ultima parte del volume è
dedicata al LABORATORIO
DELLE ATTIVITÀ: si tratta
di una sezione che integra
il percorso del testo base
e approfondisce i temi della
disciplina attraverso labora-
tori e pagine operative.

Per ogni argomento del testo base viene proposta una mappa
di sintesi che l’alunno dovrà completare.

L’atlante

Il volume di Geografia è arricchito da un atlante visuale, TI RACCONTO LA GEOGRAFIA, che


consente di approfondire le conoscenze, di fornire risposte ad alcune curiosità degli alunni e di
fissare i concetti chiave grazie all’ausilio di grandi carte fisiche, politiche e tematiche, di grafici,
di ricche tavole illustrate e di spiegazioni esaurienti.

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Il progetto di GEOGRAFIA

Le risorse multimediali

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LA CLASSE
CAPOVOLTA
Il testo qui riportato è tratto da un articolo del professor Erasmo Mo-
dica pubblicato sul sito di Orizzonte scuola.

Flip teaching Flip teaching è una metodologia didattica che sta prendendo cam-
po negli ultimi anni. Le classi coinvolte in questa metodologia, dette
flipped classroom, sono protagoniste di una inversione delle moda-
lità di insegnamento tradizionale in cui il docente è il dispensatore del
sapere e l’allievo recepisce, esercitandosi prevalentemente a casa.
Le attività avvengono in modalità blended e, di conseguenza, è fon-
damentale l’uso delle nuove tecnologie per fornire le adeguate risorse
agli allievi, anche al di fuori del contesto classe. Infatti, gli allievi hanno
a disposizione materiali didattici, che possono condividere, annotare,
modificare o addirittura creare in maniera collaborativa.
Si utilizza il termine “flip” in quanto viene ribaltata la modalità con cui
vengono proposti i contenuti e i tempi utili per l’apprendimento. In
una flipped classroom la responsabilità del processo di insegnamen-
to viene in un certo senso trasferita agli studenti, i quali possono con-
trollare l’accesso ai contenuti in modo diretto e avere a disposizione
i tempi necessari per l’apprendimento e la valutazione. L’insegnante
diventa quindi un supporto alla comprensione di quanto appreso a
mano a mano dagli allievi e dovrà impiegare il proprio tempo in que-
sto processo di passaggio dall’ampliamento delle conoscenze all’ac-
quisizione di capacità e competenze.

Come per tutte le metodologie didattiche, anche il flip teaching pre-


senta punti di forza e punti di criticità.
Di certo tale modalità di insegnamento favorisce l’individualizzazio-
ne e la personalizzazione dei percorsi di insegnamento, in quanto gli
insegnanti possono dare delle precise indicazioni agli allievi su come
muoversi e sulle risorse da utilizzare.

Che cos’è una Una flipped classroom è un modello pedagogico nel quale le classi-
flipped classroom che lezioni e l’assegnazione del lavoro da svolgere a casa vengono
capovolti.
L’insegnante assegna per casa ai propri studenti i materiali su un dato
argomento, prima di trattarlo in classe. In questo modo, poiché gli
studenti hanno già un’infarinatura dei contenuti da affrontare, si può

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La classe capovolta

dedicare il tempo a disposizione a scuola per dare chiarimenti, fare


delle esercitazioni e svolgere qualsiasi altra attività funzionale ad una
migliore comprensione.
Ciò richiede, da parte del docente, un’attentissima selezione delle
risorse create per gli studenti. Questi ultimi, infatti, collegandosi nello
spazio virtuale, hanno sempre a disposizione i materiali didattici che
il docente ha selezionato e/o creato proprio per loro e possono utiliz-
zarli in qualsiasi momento della giornata.
Il vantaggio del flip teaching sta proprio nella possibilità di utilizzare in
maniera diversa le ore di lezione settimanali dedicate all’insegnamen-
to di una data disciplina, permettendo anche agli studenti di costruire
il proprio sapere e di testare in qualsiasi momento le proprie compe-
tenze. Il ruolo del docente sarà quello di “guida” che incoraggia gli
studenti alla ricerca personale e alla collaborazione e condivisione dei
saperi appresi.

Come cambia Non esiste un unico modello di “insegnamento capovolto”, anche se


l’insegnamento nel modello standard la flipped classroom è vista come un ambiente
di lavoro in cui gli studenti sono indirizzati verso l’uso di selezionati
materiali didattici. Gli studenti possono infatti collaborare e in classe
si possono avviare diverse discussioni, che permetteranno di chiarire
meglio determinati concetti importanti appresi autonomamente.
Il docente potrebbe anche suddividere gli studenti in piccoli gruppi e
attribuire loro alcune specifiche situazioni problematiche da trattare.
Le attività in stile flipped possono essere facilmente realizzate, ma
è altrettanto semplice fare un uso sbagliato di questa metodologia.
Infatti, essa richiede una particolare attenzione nella fase di program-
mazione delle attività e di selezione dei materiali didattici da sotto-
porre ai discenti. Di contro, gli studenti abituati al costante supporto
del docente potrebbero sentirsi smarriti e si potrebbe generare un
fenomeno di dispersione delle conoscenze.
Come detto, con il proliferare delle flipped classroom sarà necessario
utilizzare nuovi strumenti di supporto alla didattica e andrà anche rivi-
sto il curricolo scolastico. Il ruolo degli educatori differirà parecchio da
quello attuale, in quanto sarà indispensabile effettuare un lavoro volto
alla collaborazione costante durante i vari processi di insegnamento/
apprendimento. Inoltre, gli studenti diventeranno ancora più parte at-
tiva delle attività didattiche e, di conseguenza, il loro carico di lavoro
sarà maggiore.

Pedagogia La maggior parte della letteratura sulle flipped classroom si concentra


dell’insegnamento su come “capovolgere l’aula” nel senso strettamente tecnico, senza
capovolto spiegare che cosa dovrebbe essere programmato in quel tempo che
si guadagna grazie alla natura di questa nuova metodologia.
“Capovolgere”, infatti, non vuol dire soltanto propinare video e sche-

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de di lavoro: significa effettuare un percorso di programmazione a
monte, che sia orientato più verso la scoperta del curricolo piuttosto
che verso la trattazione sequenziale e sterile dello stesso.
I docenti che iniziano l’anno scolastico senza pensare alla possibilità
di attività di tipo flipped, programmano secondo le modalità tradizio-
nali, facendo prevalentemente riferimento ai libri di testo. Scegliendo
l’opzione flipped, il docente cambierà completamente il suo modo
di progettare, in quanto dovrà avere ben chiari gli obiettivi finali e gli
esiti desiderati; di conseguenza, dovrà scegliere le più opportune me-
todologie e risorse per far sì che gli studenti raggiungano nel modo
migliore gli obiettivi prefissati.

Il modello di programmazione flipped è quindi composto dalle se-


guenti tre fasi:
• identificazione dei risultati desiderati;
• determinazione delle prove accettabili;
• pianificazione delle esperienze e delle lezioni utili per l’apprendimento.

Il primo elemento da identificare, come si può vedere, è ciò che alla


fine del lavoro gli studenti dovranno sapere e saper fare; per fare ciò
è necessario porsi delle domande che funzionino da indicatori per gli
esiti attesi e stabilire quale possa essere il modo per verificare l’acqui-
sizione delle conoscenze e delle abilità coinvolte.
La maggior parte dei contenuti può essere fornita grazie al suggeri-
mento di video, reperibili in rete o creati ad hoc, e consolidati grazie
alla somministrazione di attività di lettura o di comprensione del testo.
Il docente potrà essere sicuro che gli studenti abbiano realmente ap-
preso quando questi saranno in grado di sintetizzare contenuti rica-
vati da varie fonti e produrre, per esempio, un nuovo documento.
In questo modo i discenti hanno la possibilità di discutere, confrontar-
si, produrre congetture, argomentare e insegnare ai propri compagni
quanto letto e compreso.

Le operazioni che gli studenti possono fare in classe durante le le-


zioni, volte a fissare meglio quanto hanno avuto modo di vedere e
comprendere a casa, sono diverse.
Per esempio, gli alunni dovrebbero essere in grado di riferire le cono-
scenze acquisite; in caso contrario, si dovrà lavorare sul miglioramen-
to del lessico specifico.
La gestione di questi momenti, però, richiede un minuzioso interven-
to di pianificazione da parte del docente, che si troverà di fronte alla
possibilità di utilizzare in maniera molto più proficua il tempo che ha a
disposizione in classe con gli alunni.

Di seguito, illustriamo le voci che deve contenere un documento di


programmazione per queste tipologie di attività didattiche.

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La classe capovolta

Un modello Titolo: identificare l’argomento che si vuole trattare.


per strutturare
Discipline coinvolte: identificare la disciplina o le discipline che sono
un piano di lavoro
coinvolte nell’attività.

Tempo stimato: prevedere un monte ore di lavoro a casa per la visio-


ne dei materiali e video e un monte ore di attività in classe.

Traguardi formativi: stabilire quali sono gli obiettivi dell’attività, gli


esiti attesi, cosa ci si aspetta che gli studenti imparino al termine delle
attività.

Descrizione dell’attività: descrivere ciò che dovranno fare gli stu-


denti a casa e in classe e quale sarà la produzione finale.
Nella descrizione suggeriamo di fare riferimento alla tassonomia di
Bloom:
• conoscenza
• comprensione
• applicazione
• analisi
• sintesi
• valutazione

e alle strategie di Marzano:


• prendere appunti e sintetizzare
• identificare analogie e differenze
• provare e riconoscere
• effettuare compiti a casa ed esercitazioni
• favorire l’apprendimento collaborativo
• effettuare rappresentazioni non verbali
• identificare gli obiettivi e fornire feedback
• formulare ipotesi
• porre domande con suggerimenti e organizzatori avanzati.

Materiali didattici: descrivere i materiali che verranno utilizzati e inse-


rire una lista di link alle risorse utili che gli studenti troveranno in rete.

Attività a casa: descrivere cosa faranno gli studenti a casa, come


dovranno utilizzare il materiale, in che ordine utilizzarlo ecc.

Attività in classe: descrivere le attività che si intendono programma-


re durante le ore in classe.

Attività di consolidamento e approfondimento: descrivere come


si intende dare chiarimenti per far sì che gli studenti possano chiarire
qualsiasi dubbio, quali altre attività sono previste per l’approfondi-
mento ecc.

Valutazione: stabilire dei precisi criteri di valutazione, fornendo un’op-


portuna griglia coerente con il P.T.O.F.

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Percorsi individualizzati: nel caso in cui in classe fossero presenti
alunni con BES, stabilire quali attività saranno previste per loro.

Differente uso Uno dei principali vantaggi dell’insegnamento capovolto consiste


del tempo in aula nell’avere a disposizione molto più tempo in classe per venire incon-
tro alle esigenze degli studenti, creando attività efficaci e coinvolgenti.
Quando i docenti decidono di capovolgere la propria didattica, è es-
senziale che venga effettuata a monte una attenta riflessione sulle
diverse modalità di impiego del tempo supplementare che hanno a
disposizione.

Di seguito vengono proposte alcune idee su come utilizzare il tempo


a disposizione in classe.

Apprendimento per progetti


L’apprendimento per progetti è una metodologia didattica molto uti-
le e che offre diversi vantaggi. Gli studenti devono lavorare insieme
per realizzare un progetto articolato. Tale progetto può consistere,
per esempio, nella realizzazione di un esperimento scientifico al fine
di provare quanto precedentemente appreso in un video: in questo
modo si offre la possibilità di realizzare un percorso di apprendimento
coinvolgente, in cui gli alunni possono scoprire e sviluppare nuove
competenze.

Progetti collaborativi
Nel mondo del lavoro la collaborazione sta diventando sempre più
importante e ormai l’abilità di operare in team è sempre più richiesta.
L’aula flipped deve essere in grado di mettere gli studenti in un as-
setto collaborativo ai fini della risoluzione di un dato problema asse-
gnato loro e della sua futura condivisione. Tale approccio funziona
bene soprattutto quando si assegnano dei compiti di natura pratica,
in quanto si dà agli studenti la possibilità di imparare facendo in prima
persona e approfondendo quanto appreso in precedenza.
Gli insegnanti dovrebbero mirare a creare esperienze pratiche coin-
volgenti, atte ad approfondire le conoscenze dei loro studenti, offren-
do la possibilità di scegliere attività anche a rotazione o addirittura
coinvolgendoli nella progettazione insieme ai docenti.

Contenuti creati dagli studenti


Uno dei modi migliori per imparare qualcosa è quello di insegnare. E
la creazione dei propri contenuti è un ottimo modo per comprendere
se l’apprendimento sia avvenuto o meno.
Si può quindi dare agli studenti il tempo necessario per la realizzazio-
ne di un proprio contenuto didattico (poster, conferenza, presentazio-
ne multimediale, lapbook o qualsiasi altra cosa che trasmetta il loro
apprendimento) al fine di rafforzare il loro sapere. Quando tale lavoro
deve essere realizzato in gruppo, è bene formare dei gruppi etero-

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La classe capovolta

genei per favorire l’apprendimento tra pari. Questi materiali realizzati


possono poi essere utilizzati come parte di un approccio capovolto
con altri studenti, dando il giusto riconoscimento agli studenti che si
sentiranno gratificati perché il loro lavoro sarà utile ad altri compagni.

Apprendimento personalizzato
Naturalmente ogni studente ha il proprio metodo di apprendimento e
di studio. Grazie al modello di insegnamento capovolto i docenti pos-
sono realizzare attività didattiche personalizzate che tengano conto
delle esigenze degli studenti.
Guardando una classe capovolta si possono vedere alcuni studenti
che lavorano in gruppi su progetti concreti e altri studenti che realiz-
zano un documento.
Riflettere sul percorso di formazione
L’acquisizione da parte degli studenti di un pensiero critico è di fon-
damentale importanza. Per tale ragione è bene offrire agli studenti
diverse possibilità per riflettere sul loro apprendimento e per la com-
prensione dei concetti. Queste possibilità devono essere realizzate
mediante momenti di effettiva discussione in classe, moderata dal
docente. Tali discussioni possono essere sintetizzate in un diario di
bordo o in un blog di classe.

I vantaggi Coinvolgere gli studenti è di primaria importanza se si vuole che l’ap-


dell’insegnamento proccio capovolto riesca al meglio e garantisca un successo formativo
capovolto adeguato. Per tale ragione è importante lavorare sulla responsabilità
individuale nella costruzione del proprio sapere, facendo comprende-
re che ciò che apprendono non deve esclusivamente dipendere dal
lavoro del docente in aula. L’apprendimento diventa quindi indotto
dalla visione dei video che permettono di farsi un’idea del contenuto
e nello stesso tempo sono un ottimo spunto per le domande da porre
successivamente al docente.
In termini di sviluppo degli studenti, questo è uno dei punti più forti
della didattica capovolta, perché permette di sviluppare delle compe-
tenze immediatamente spendibili in contesti extrascolastici.
Trasmettere entusiasmo è di certo una carta vincente per il raggiun-
gimento del successo formativo, in quanto un insegnante entusiasta
riesce a trasmettere un senso di positività nell’allievo, aiutandolo nella
sua esperienza di apprendimento.

Di seguito vengono presentati quattro principali vantaggi per gli stu-


denti.

1. Gli studenti possono controllare il proprio apprendimento. Non ser-


ve che lo studente si adatti alla velocità espositiva dell’insegnante,
in quanto ad esempio il video gli permetterà di vedere e rivedere
le parti che ritiene più complesse tutte le volte necessarie. Lo stu-

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dente può anche confrontarsi con genitori e amici dopo aver fatto
vedere le parti a lui meno chiare.

2. Si può impiegare il tempo in aula a realizzare attività molto più utili
e accattivanti, piuttosto che star seduti ad ascoltare il docente che
presenta i contenuti.

3. 
Gli studenti possono ottenere un maggiore supporto da parte
dell’insegnante durante le lezioni e l’insegnante potrà accostarsi
maggiormente ai diversi stili cognitivi degli alunni e potrà anche
realizzare alcune attività personalizzate.

4. Verrà ridotto il carico di lavoro a casa per gli studenti, anche se la


visione di opportuni video può prendere a volte diverso tempo per-
ché gli studenti tendono a rivedere i video (che spesso ritengono
più coinvolgenti della lezione tradizionale).

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La classe capovolta

La classe capovolta
in Studio così
Per chi vuole sperimentare l’insegnamento capovolto, nelle RISORSE MULTIMEDIALI
proponiamo una serie di materiali che potranno essere visualizzati anche dagli studenti
nella versione ebook+ del volume e tramite la APP librARsi .

SCARICA INQUADRA GUARDA

Gli studenti potranno così approcciarsi a una metodologia didattica innovativa senza i rischi
di una navigazione in Rete.

Di seguito forniamo un elenco di siti di approfondimento dei diversi contenuti delle flipped
classroom da visionare in classe con la LIM e con la supervisione dell’insegnante.

Il patrimonio artistico italiano


• La tutela del patrimonio culturale:
http://www.sed.beniculturali.it/
• Le città d’arte:
http://kidsarttourism.com/
• I musei nazionali:
https://www.italiaconibimbi.it/musei-per-bambini-in-italia/
https://www.focusjunior.it/musei?pg374=2
• I principali siti archeologici:
http://www.archeokids.it/

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Le risorse multimediali

CLASSE CAPOVOLTA
p. 88 • Il patrimonio artistico

p. 22 • I climi della Terra – Climi freddi


p. 24 • I climi della Terra – Climi temperati
CARTE E MAPPE
p. 26 • I climi della Terra – Climi caldi
INTERATTIVE
p. 39 • Climi d’Italia – Alpino e di alta montagna
p. 46 • Climi d’Italia – Collinare e di media montagna
p. 53 • Climi d’Italia – Padano
p. 68 • Climi d’Italia – Mediterraneo

p. 8 • La riduzione in scala
ESERCIZI INTERATTIVI
p. 28 • Climi e paesaggi della Terra
p. 35 • Il clima in Italia
p. 42 • La catena appenninica

VIDEOAPPROFONDIMENTI p. 36 • Le montagne
p. 60 • I fiumi e i laghi
p. 68 • I mari

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LA DIDATTICA
INCLUSIVA
La Scuola Quando si parla di Scuola dell’inclusione si pensa a una scuola in
dell’inclusione grado di rimuovere tutti gli elementi che possano rappresentare un
ostacolo alla promozione della persona e di offrire elementi di facilita-
zione che aiutino a superare difficoltà e situazioni problematiche.
Oggi è difficile incontrare un gruppo classe omogeneo, in cui non si-
ano presenti alunni BES e/o alunni con una iniziale padronanza della
lingua italiana sia per la provenienza da Paesi diversi, sia per problemi
socio-familiari.
La scuola italiana ha adottato fin dal 1977 un modello di integrazione
scolastica degli alunni con diverse abilità, ma tale modello non si è
rivelato nel tempo sufficiente a rispondere alla complessità delle situa-
zioni che i docenti incontrano ogni giorno nelle proprie classi.

BES L’espressione BES è entrata nel lessico della scuola italiana con una
Bisogni Educativi Direttiva Ministeriale del 27/12/2012, nella quale viene fatta la propo-
Speciali sta di poter individuare alunni con Bisogni Educativi Speciali (Special
Educational Needs); l’espressione include “qualsiasi difficoltà evolutiva
di funzionamento, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o di
apprendimento dovuta all’interazione dei vari fattori di salute, secondo
il modello ICF (Classificazione Internazionale di Funzionamento, Disa-
bilità e Salute) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e che neces-
sita di un’educazione speciale e individualizzata.”
Al di là dei piani personalizzati da formulare ove richiesti in seguito a
una certificazione precisa, sembra quindi sempre più opportuno che
tutto il team docente lavori unitamente per trovare strategie di inse-
gnamento che coprano tutto, o almeno in gran parte, l’arco degli stili
cognitivi. Devono quindi essere predisposti materiali e modalità fina-
lizzati al coinvolgimento degli alunni, che sappiano anche stimolare
la loro curiosità.
Solo in questo contesto sarà successivamente fruttuoso fornire
strumenti compensativi o dispensativi, a seconda dei problemi in-
dividuali. Per realizzare un ambito di lavoro stimolante, ogni lezione
dovrebbe utilizzare strumenti diversi dalla semplice verbalizzazione.
Una didattica inclusiva vuol dire in primo luogo una didattica capa-
ce di coinvolgere tutti gli alunni, ciascuno con le proprie caratteri-
stiche e capacità, in un percorso che permetta a tutti di apprendere
in base al proprio livello di partenza e di sentirsi ugualmente parte del
gruppo classe.

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La didattica inclusiva
in Studio così
Il progetto Studio così offre diversi strumenti e metodologie che pos-
sono rivelarsi molto efficaci nel coinvolgere e motivare tutti gli alunni.

Il coinvolgimento Nel testo base sono presenti spesso dei riferimenti all’esperienza
diretto quotidiana, con cui si possono sollecitare le opinioni di ogni alunno,
mettendolo al centro dell’attenzione: facendolo sentire importante, si
stimola la sua autostima.
Per questo è opportuno creare un ambiente classe in cui ci sia rispet-
to reciproco, in cui tutti sappiano di poter essere ascoltati e valorizzati
ogni volta che se ne presenterà l’occasione.

Le pagine Nelle pagine di RIPASSO FACILE e di MAPPA PER ESPORRE, col-


di RIPASSO FACILE locate al termine di ogni sezione, vengono riproposti in termini ridotti,
e di MAPPA attraverso una sintesi e una mappa, i contenuti ampiamente spiegati
PER ESPORRE nel testo base. Il linguaggio è chiaro e semplice e la grafica molto
ordinata.
La sintesi delle pagine di RIPASSO FACILE è organizzata in forma di
domanda e risposta, modalità utile a rendere più chiaro il testo, che
risulta così frammentato e ben suddiviso. Il testo della pagina, inoltre,
è scritto con un carattere ad alta leggibilità, che ne favorisce l’utilizzo
da parte di tutti gli alunni del gruppo classe.
La MAPPA PER ESPORRE riprende i contenuti riportati nella sintesi
e li ripropone in forma schematica, favorendo così il ripasso e rap-
presentando un’efficace traccia per l’esposizione orale dei contenuti
della sezione. Queste pagine possono rappresentare un valido stru-
mento compensativo per chi è in difficoltà, ma anche venire utilizzate
da tutti gli alunni insieme; quest’ultimo impiego potrebbe aiutare a su-
perare un problema spesso presente, e cioè la creazione di differenze
all’interno del gruppo classe.

La rubrica In matematica, all’interno di ogni sezione, sono presenti delle rubri-


STUDIO FACILE che di STUDIO FACILE che potranno essere utili a tutti gli alunni, in
in matematica particolar modo agli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Il bambino potrà esercitare abilità anche piuttosto complesse attra-
verso due proposte parallele: la prima in cui l’attività è già svolta, la
seconda in cui, seguendo l’esempio, l’alunno è guidato passo passo
a svolgere un’attività simile.

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La didattica inclusiva

Metodologie inclusive:
il cooperative learning
La CLASSE Le proposte di Classe capovolta e il Compito di realtà si prestano
CAPOVOLTA al lavoro di gruppo e quindi alla messa in pratica del cooperative
e il COMPITO learning. Queste pagine richiedono agli alunni, infatti, di interagire con
DI REALTÀ il testo e con gli strumenti a disposizione (grafici, tabelle, documenti...),
di porre in relazione conoscenze e abilità, di abituarsi all’organizzazio-
ne reticolare delle informazioni e alla collaborazione con i compagni.
Lo scambio e l’utilizzo di abilità differenti vanno insegnati e sempre
seguiti, magari proponendo all’inizio delle consegne precise (discus-
se anche con gli alunni): chi legge, chi prende appunti, chi coordina,
quando ci si confronta, in che modo si arriva a conclusioni comuni.
Il cooperative learning, prevedendo uno scambio tra pari e una messa in
comune di abilità e competenze individuali, dà buoni risultati anche dal
punto di vista dello sviluppo della personalità e del rispetto reciproco.
Questo tipo di lavoro permette di osservare le dinamiche relazio-
nali tra gli alunni, l’emergere di alcune personalità, i comportamenti di
esclusione sui quali occorre lavorare con tutto il corpo docente.
Nel gruppo classe emergono infatti le individualità e le tendenze ad
assumere ruoli (capo, gregario, escluso) che vanno seguite attraverso
un lungo lavoro di osservazione, discussione ed eventuali cambia-
menti all’interno dei gruppi.
È sempre opportuno esplicitare che il gruppo è il vero responsabile
del lavoro prodotto e che quindi tutti devono contribuirvi.
In effetti, quando il gruppo arriva a realizzare un vero scambio tra pari,
risulta di grande aiuto ai ragazzi in difficoltà, che in questo contesto
possono esprimere le loro idee senza penalizzazione di sorta. Il lavoro
di gruppo migliora i rapporti interpersonali all’interno della classe.

Un supporto dalla tecnologia


Il libro Il testo base è scaricabile anche in una versione eBook+ che com-
digitale prende il libro liquido, con la funzione dell’audiolettura, e lo sfoglia-
libro con le risorse multimediali. È importante lavorare con tutta la
classe sull’ascolto e sulla possibilità di interrompere l’audio, tornare
indietro ecc., educando quindi gli alunni a una lettura attiva.

Le risorse Le risorse multimediali sono importanti per la possibilità di reperire e


multimediali di aggiungere informazioni, ma soprattutto perché lo strumento vi-
sivo è in grado di catturare maggiormente l’attenzione e facilitare la
memorizzazione. Queste risorse, inoltre, consentono un approccio
coinvolgente e sono gli strumenti più vicini agli alunni.
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LA DIDATTICA
PER COMPETENZE

Introduzione Nel 2012 le Indicazioni Ministeriali, dopo un lungo “iter” legislativo che
ha portato l’Italia ad allineare gli orizzonti culturali e scolastici della
scuola italiana a quelli proposti dal Parlamento Europeo, hanno intro-
dotto il nuovo modello della didattica per competenze.

La Raccomandazione del Parlamento Europeo dichiara che...


“Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e at-
titudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di
cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la
cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.”

Ne consegue che le key competences sono fondamentali per la


realizzazione della persona e del cittadino; servono agli individui ad
analizzare e interpretare i problemi nei diversi ambiti e per comunicare
in modo efficace; vengono riconosciute come base per un appren-
dimento permanente e perciò dovranno essere acquisite durante il
periodo obbligatorio di istruzione e formazione.
Il Decreto legislativo n. 62 del 2017 ha introdotto nuove norme in
materia di valutazione e certificazione delle competenze: la valutazio-
ne ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento
ed è rilasciata al termine della classe quinta della Scuola primaria e
al termine della classe terza della Scuola secondaria di primo grado.
Con il Decreto ministeriale 742 del 3 ottobre 2017 è stato messo a
punto il modello definitivo per la certificazione delle competenze al
termine della primaria e della secondaria di primo grado.

Insegnare Insegnare per competenze significa quindi superare l’impostazione


per competenze che vedeva come compito prevalente della scuola la trasmissione dei
contenuti scolastici delle diverse discipline attraverso la lezione frontale.
Formare persone competenti vuole dire mettere in grado gli allievi di
assolvere con autonomia a compiti significativi che implichino la
capacità di organizzare i diversi saperi acquisiti per la risoluzione di
situazioni problematiche.
Termini come conoscenze, abilità e competenze sono, di conse-
guenza, entrati di diritto nel vocabolario degli insegnanti italiani.

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La didattica per competenze

Citiamo dalle Linee Guida:


“Progettare l’attività didattica in funzione delle competenze e della
loro certificazione richiede una professionalità docente rinnovata e
attenta alle domande, anche e soprattutto implicite, che possono ve-
nire dagli alunni.
La caratteristica fondamentale del curricolo è quindi la sua proget-
tualità, ossia la capacità di individuare con chiarezza i fini complessi
del percorso di apprendimento, ben delineati tra l’altro dal Profilo di
competenze attese al termine del primo ciclo; questi fini possono es-
sere raggiunti utilizzando flessibilmente le discipline, i traguardi per
lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento in-
dividuati nelle Indicazioni...”

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GLOSSARIO
Sono il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze
sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di lavoro o di studio.
Conoscenze Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le conoscenze sono descritte come teoriche
e/o pratiche.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
Capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e
risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le abilità sono descritte
Abilità come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (com-
prendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indi-
spensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati
dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle con-
Obiettivi di dizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando a un insegnamento ricco ed efficace. Gli
apprendimento obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi.
Fonte: Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo d’istruzione (DM 254/12)
Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al
contesto.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
Competenze
Comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo profes-
sionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di
apprendimento formale, non formale o informale.
Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1, DLgs 62/2017, DM 742/2017

Competenze Le competenze chiave sono quelle che consentono la realizzazione e lo sviluppo personali, la
chiave di cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
cittadinanza Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
Procedura di formale riconoscimento, da parte di un ente titolato, in base alle norme ge-
nerali, ai livelli essenziali delle prestazioni e agli standard minimi fissati dalla legislazione
Certificazione vigente, delle competenze acquisite dalla persona in contesti formali, anche in caso di in-
delle terruzione del percorso formativo, o di quelle validate acquisite in contesti non formali e
competenze informali. La procedura di certificazione delle competenze si conclude con il rilascio di un
certificato conforme agli standard minimi fissati dalla legislazione vigente.
Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1, DLgs 62/2017, DM 742/2017
La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella
sua dimensione sia individuale sia collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni
scolastiche. Ogni alunno ha diritto a una valutazione trasparente e tempestiva […]. La valuta-
zione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico
complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraver-
so l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovaluta-
zione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo.
Valutazione Fonte: Dpr 122/09, art. 1, cc. 2-3

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intra-


prendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.
Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendi-
mento e di stimolo al miglioramento continuo.
Fonte: Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo d’istruzione (DM 254/12)

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La didattica per competenze

La certificazione Con l’introduzione del Documento di certificazione delle compe-


delle competenze tenze che la scuola è tenuta a rilasciare al termine della classe quinta
della Scuola primaria si è voluto richiamare l’attenzione dei docenti
sul significato di competenza, che “si presenta come un costrutto
sintetico, nel quale confluiscono diversi contenuti di apprendimento –
formale, non formale e informale – insieme a una varietà di fattori indi-
viduali che attribuiscono alla competenza un carattere squisitamente
personale. Spetta agli insegnanti monitorare continuamente il grado
di maturazione delle competenze di ciascun alunno per valorizzarle e
favorirne lo sviluppo”.
La scuola che valuta per competenze diventa a priori una scuola
inclusiva perché si propone di considerare ciascun allievo con le sue
reali potenzialità, osserva in itinere il processo di apprendimento di
ogni studente, predispone delle tappe mirate nel percorso verso i Tra-
guardi, sollecita ciascuno a divenire protagonista attivo del proprio
“imparare”.
In seguito alla stesura del testo definitivo delle Indicazioni Nazionali
per il curricolo della scuola d’infanzia e del primo ciclo, si è proceduto
alla preparazione e all’adozione di un modello di certificazione na-
zionale, così da fornire alle istituzioni scolastiche del primo ciclo un
quadro di riferimento unitario e coerente.

Citiamo a proposito il documento delle Indicazioni Nazionali:


“Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia
didattica delle comunità professionali progettare percorsi per la pro-
mozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare
attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra
le proprie risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per
affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente
propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.
Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valu-
tazione delle competenze è possibile la loro certificazione, al termine
della Scuola primaria e della Scuola secondaria di primo grado, at-
traverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certi-
ficazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle
competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando
gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.”

Dall’ampia citazione riportata si desume chiaramente che:


1. la maturazione delle competenze costituisce la finalità essenziale
di tutto il curricolo;
2. le competenze da certificare sono quelle contenute nel Profilo dello
studente;
3. le competenze devono essere promosse, rilevate e valutate in
base ai traguardi di sviluppo disciplinari e trasversali riportati nelle
Indicazioni;

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4. le competenze sono un costrutto complesso che si compone di
conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni, potenzialità e attitu-
dini personali;
5. le competenze devono essere oggetto di osservazione, documen-
tazione e valutazione;
6. solo al termine di tale processo si può giungere alla certificazione
delle competenze, che nel corso del primo ciclo va fatta due volte,
al termine della Scuola primaria e al termine della Scuola seconda-
ria di primo grado.

Le competenze Si riportano di seguito le definizioni ufficiali delle otto competenze


chiave chiave (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio
del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE)):

1. La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere


e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma
sia orale, sia scritta (comprensione orale, espressione orale, com-
prensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguata-
mente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma
di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro,
vita domestica e tempo libero.

2. La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzial-


mente le principali abilità richieste per la comunicazione nella ma-
drelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche
abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello
di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro
dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione
scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda
del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue
esigenze e interessi.

3. La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare


il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situa-
zioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle com-
petenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti
del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La
competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità
e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero
logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, gra-
fici, rappresentazioni).
La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e
alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle meto-
dologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda, sapen-
do identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano
basate su fatti comprovati.

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La didattica per competenze

La competenza in campo tecnologico è considerata l’applica-


zione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desi-
deri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo
scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambia-
menti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della re-
sponsabilità di ciascun cittadino.

4. La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimesti-


chezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione
per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità
di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
(TIC): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, pro-
durre, presentare e scambiare informazioni, nonché per comuni-
care e partecipare a reti collaborative tramite Internet.

5. Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimen-


to, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una
gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello indivi-
duale, sia in gruppo.
Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio
processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione
delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli
per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta
l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscen-
ze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orien-
tamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prenda-
no le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro
esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in
tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella
formazione.
La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una
persona possa acquisire tale competenza.

6. Le competenze sociali e civiche includono competenze per-


sonali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di
comportamento che consentono alle persone di partecipare in
modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in parti-
colare alla vita in società sempre più diversificate, come anche di
risolvere i conflitti ove ciò sia necessario.
La competenza civica dota le persone degli strumenti per parte-
cipare appieno alla vita civile, grazie alla conoscenza dei concetti
e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione
attiva e democratica.

7. Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità


di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la crea-
tività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità

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di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una
competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quoti-
diana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto
di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano
e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di
partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno
bisogno coloro che avviano o contribuiscono a un’attività sociale
o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei
valori etici e promuovere il buon governo.

8. Consapevolezza ed espressione culturale riguardano l’impor-


tanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in
un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, comprese la musica,
le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.

In seguito alla stesura del testo definitivo delle Indicazioni Nazionali


per il curricolo della scuola d’infanzia e del primo ciclo, si è proce-
duto alla preparazione e all’adozione di un modello di certificazione
nazionale delle competenze, così da fornire un quadro di riferimento
unitario e coerente alle istituzioni scolastiche del primo ciclo.
A seguire sono riportati alcuni passaggi-chiave tratti dalle Linee
Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di
istruzione, in modo da fornire ai docenti indicazioni utili al proposito.

Valutare “La certificazione delle competenze non rappresenta un’operazione


l’apprendimento, terminale autonoma, ma si colloca all’interno dell’intero processo di
il comportamento valutazione degli alunni e ne assume le finalità.”
e le competenze Il DLgs n.62/2017 ha evidenziato la natura della valutazione coglien-
done le molteplici e rilevanti funzioni: “La valutazione ha per oggetto il
processo e i risultati di apprendimento degli alunni delle istituzioni sco-
lastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha essenzial-
mente finalità formativa, concorre al miglioramento degli apprendimenti
e al successo formativo degli alunni, documenta lo sviluppo dell’identi-
tà personale e promuove l’autovalutazione di ciascuno in relazione alle
acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze”.
La valutazione rappresenta una dimensione importante dell’insegna-
mento perché incide notevolmente sulla formazione della persona,
contribuisce a determinare la costruzione dell’identità nei ragazzi, può
far crescere la fiducia in sé quale presupposto della realizzazione e
della riuscita nella scuola e nella vita. Gestire bene la valutazione è
fattore di qualità dell’insegnante e della sua stessa azione educativa
e didattica. Per fare ciò è necessario prima di tutto avere presen-
ti le diverse funzioni da assegnare alla valutazione e perseguirle in
equilibrio, senza sbilanciamenti verso l’una o l’altra. Alla tradizionale
funzione sommativa che mira ad accertare con strumenti il più pos-
sibile oggettivi il possesso di conoscenze, abilità e competenze

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La didattica per competenze

concentrandosi sul prodotto finale dell’insegnamento/apprendimen-


to si accompagna la valutazione formativa che intende sostenere e
potenziare il processo di apprendimento dell’alunno.
La valutazione diventa formativa quando si concentra sul processo
e raccoglie un ventaglio di informazioni che, offerte all’alunno, con-
tribuiscono a sviluppare in lui un processo di autovalutazione e di
auto-orientamento. Orientare significa guidare l’alunno a esplorare
se stesso, a conoscersi nella sua interezza, a riconoscere le proprie
capacità e i propri limiti, a conquistare la propria identità, a migliorarsi
continuamente. [...]”

I presupposti Ai sensi della normativa, in particolare del DLgs n. 62/2017, “gli inse-
della certificazione gnanti sono chiamati a valutare gli apprendimenti, in termini di cono-
scenze e abilità, il comportamento e a certificare le competen-
ze. L’operazione di certificazione, in quanto per sua natura terminale,
presuppone il possesso di una serie di informazioni da cui far discen-
dere l’apprezzamento e l’attribuzione del livello raggiunto. Si tratta di
accertare, come già detto, se l’alunno sappia utilizzare le conoscenze
e le abilità acquisite nelle diverse discipline (gli apprendimenti) per
risolvere situazioni problematiche complesse e inedite, mostrando un
certo grado di autonomia e responsabilità nello svolgimento del
compito. Tale capacità non può prescindere dalla verifica e valutazio-
ne dell’avvicinamento dell’alunno ai traguardi per lo sviluppo delle
competenze, previsti per le singole discipline dalle Indicazioni. [...]”

Gli strumenti “L’apprezzamento di una competenza, in uno studente come in un


per valutare qualsiasi soggetto, non è impresa facile. Preliminarmente occorre as-
le competenze sumere la consapevolezza che le prove utilizzate per la valutazione de-
gli apprendimenti non sono affatto adatte per la valutazione delle com-
petenze. È ormai condiviso a livello teorico che la competenza si possa
accertare facendo ricorso a compiti di realtà (prove autentiche, prove
esperte, ecc.), osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive.
I compiti di realtà si identificano nella richiesta rivolta allo studente di
risolvere una situazione problematica, complessa e nuova, quanto
più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità
già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti
e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari
dalla pratica didattica. Pur non escludendo prove che chiamino in
causa una sola disciplina, si ritiene opportuno privilegiare prove per la
cui risoluzione l’alunno debba richiamare in forma integrata, compo-
nendoli autonomamente, più apprendimenti acquisiti.
La risoluzione della situazione-problema (compito di realtà) viene a
costituire il prodotto finale degli alunni su cui si basa la valutazione
dell’insegnante. Tali tipologie di prove non risultano completamente
estranee alla pratica valutativa degli insegnanti in quanto venivano

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in parte già utilizzate nel passato. È da considerare oltretutto che i
vari progetti presenti nelle scuole (teatro, coro, ambiente, legalità, in-
tercultura, ecc.) rappresentano significativi percorsi di realtà e prove
autentiche aventi caratteristiche di complessità e di trasversalità.
I progetti svolti dalle scuole entrano dunque a pieno titolo nel venta-
glio delle prove autentiche e le prestazioni e i comportamenti, più
o meno collaborativi, degli alunni al loro interno sono elementi su cui
basare la valutazione delle competenze.

Compiti di realtà e progetti, però, hanno dei limiti, in quanto per il loro
tramite noi possiamo cogliere la manifestazione esterna della com-
petenza, ossia la capacità dell’allievo di portare a termine il compito
assegnato con la presentazione del prodotto finale, ma veniamo a
ignorare tutto il processo che compie l’alunno per arrivare a dare pro-
va della sua competenza. Per questi motivi, per verificare il possesso
di una competenza è necessario fare ricorso anche a osservazioni
sistematiche che permettano agli insegnanti di rilevare il processo,
ossia le operazioni che compie l’alunno per interpretare correttamen-
te il compito, per coordinare conoscenze e abilità già possedute, per
ricercarne altre, qualora necessarie, e per valorizzare risorse esterne
(libri, tecnologie, sussidi vari) e interne (impegno, determinazione, col-
laborazioni dell’insegnante e dei compagni).

Gli strumenti attraverso cui effettuare le osservazioni sistematiche


possono essere diversi – griglie o protocolli strutturati, semistrutturati
o non strutturati e partecipati, questionari e interviste – ma devono
riferirsi ad aspetti specifici che caratterizzano la prestazione (indica-
tori di competenza) quali:
• autonomia: l’alunno è capace di reperire da solo strumenti o ma-
teriali necessari e di usarli in modo efficace;
• relazione: l’alunno interagisce con i compagni, sa esprimere e in-
fondere fiducia, sa creare un clima propositivo;
• partecipazione: l’alunno collabora, formula richieste di aiuto, offre
il proprio contributo;
• responsabilità: l’alunno rispetta i temi assegnati e le fasi previste
del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta;
• flessibilità, resilienza e creatività: l’alunno reagisce a situazioni o
esigenze non previste con proposte e soluzioni funzionali e all’oc-
correnza divergenti, con utilizzo originale di materiali, ecc.;
• consapevolezza: l’alunno è consapevole degli effetti delle sue
scelte e delle sue azioni.

Le osservazioni sistematiche, in quanto condotte dall’insegnante,


non consentono di cogliere interamente altri aspetti che caratterizza-
no il processo: il senso o il significato attribuito dall’alunno al proprio
lavoro, le intenzioni che lo hanno guidato nello svolgere l’attività, le

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La didattica per competenze

emozioni o gli stati affettivi provati. Questo mondo interiore può es-
sere esplicitato dall’alunno mediante la narrazione del percorso co-
gnitivo compiuto. Si tratta di far raccontare allo stesso alunno quali
sono stati gli aspetti più interessanti per lui e perché, quali sono state
le difficoltà che ha incontrato e in che modo le abbia superate, fargli
descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli
errori più frequenti e i possibili miglioramenti e, infine, far esprime-
re l’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo
produttivo adottato.
La valutazione attraverso la narrazione assume una funzione riflessiva
e metacognitiva nel senso che guida il soggetto ad assumere la con-
sapevolezza di come avviene l’apprendimento.
Una volta compiute nel corso degli anni le operazioni di valutazione
delle competenze con gli strumenti indicati, al termine del percorso
di studio – primario e secondario di primo grado – si potrà procedere
alla loro certificazione mediante gli appositi modelli ministeriali.”

Il documento Il modello nazionale di certificazione allegato al DM n. 742/2017 è


di certificazione coerente con il Profilo dello studente al termine del primo ciclo di
delle competenze istruzione, delineato nelle Indicazioni Nazionali, in quanto esplicita, in
relazione più o meno diretta alle discipline del curricolo, la traduzione
delle singole competenze chiave fissate dalla Raccomandazione eu-
ropea del 2006 in esperienza concreta dello studente.
Il modello fa riferimento alle competenze chiave europee del 2006,
articolate in dettaglio dalle competenze previste dal Profilo finale dello
studente, ridotte però nel numero e semplificate come richiesto dal-
le scuole che hanno sperimentato negli anni scolastici 2014/2015,
2015/2016, 2016/2017.

Il documento risulta articolato in una prima parte (frontespizio), che


descrive i dati dell’alunno, la classe frequentata e i livelli da attribuire
alle singole competenze, e una seconda parte suddivisa in tre colon-
ne per la descrizione analitica delle competenze:

• la prima colonna riporta le competenze chiave europee, assumen-


do le ragioni indicate dalle Indicazioni Nazionali: “Il sistema scolasti-
co italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il
quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente
definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione euro-
pea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006)[…]. Queste sono il
punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale
sulle competenze utili per la vita al quale l’Italia ha attivamente par-
tecipato…”.

• la seconda colonna riporta le competenze indicate dal Profilo finale


dello studente, ridotte nel numero e semplificate linguisticamente al
fine di consentire un’agevole lettura e interpretazione da parte delle

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famiglie e degli stessi alunni. La scelta di prevedere le competenze
del Profilo, come articolazione delle competenze-chiave europee, è
derivata dal giusto risalto che le Indicazioni Nazionali assegnano al
Profilo, asserendo che esso “descrive, in forma essenziale, le com-
petenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio
della cittadinanza che un ragazzo deve mostrare di possedere al
termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle compe-
tenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del siste-
ma educativo e formativo italiano...”.
Uno spazio aperto consente ai docenti di segnalare eventuali com-
petenze significative che l’alunno ha avuto modo di evidenziare, an-
che in situazioni di apprendimento non formale e informale;

• la terza colonna riporta, infine, i livelli da attribuire a ciascuna com-


petenza. È stata riproposta l’opzione di quattro livelli, condivisa e
apprezzata dalle scuole che hanno sperimentato il modello per un
triennio, in quanto accoglie la dimensione promozionale e proattiva
che la certificazione assume nel primo ciclo.

Per la Scuola primaria il documento di certificazione delle com-


petenze, a firma del Dirigente scolastico, è redatto dagli insegnanti
a conclusione dello scrutinio finale della classe quinta. [...]
Il modello nazionale per gli alunni con disabilità certificata viene
compilato per i soli ambiti di competenza coerenti con gli obiettivi
previsti dal Piano Educativo Individualizzato (PEI).

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La didattica per competenze

La certificazione
delle competenze in Studio così
Nei volumi Per offrire la possibilità di lavorare sull’acquisizione delle competen-
del corso ze chiave e permettere la valutazione in vista della certificazione da
rilasciare agli studenti, ciascun volume del corso al termine del testo
base presenta un compito di realtà.

Ogni compito è composto da:


• un titolo e un breve testo introduttivo, che presentano ed espon-
gono allo studente l’obiettivo dell’attività proposta;
• una suddivisione dettagliata delle fasi in cui articolare il compito;
• una rubrica di autovalutazione finale.
Questa rubrica è un esempio di autobiografia cognitiva, strumento
esplicitamente citato nelle Linee Guida per la certificazione delle com-
petenze del primo ciclo di istruzione come essenziale per la valutazio-
ne dello studente.

titolo

testo introduttivo fasi di lavoro

autobiografia cognitiva

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In Guida Per ciascuno dei compiti proposti nei volumi sono presenti in Guida
alcune indicazioni metodologiche per l’insegnante e una scheda per
la valutazione dello studente.

Le indicazioni metodologiche per l’insegnante consistono in:


• alcuni suggerimenti operativi, che forniscono indicazioni sui con-
tenuti e sugli obiettivi del compito di realtà, proponendo consigli e
strategie da adottare in classe.
• una tabella iniziale, che specifica quali sono le competenze e le
abilità coinvolte nel compito di realtà. Le prime due colonne, in par-
ticolare, fanno esplicito riferimento al modello nazionale per la cer-
tificazione delle competenze, elencando i profili e le competenze
chiave richiamati nel compito;

La scheda per la valutazione dello studente è composta da due


griglie:
• la tabella delle osservazioni sistematiche, che riprende gli in-
dicatori citati nelle Linee Guida Ministeriali. La loro misurazione è
necessaria per una piena e corretta valutazione delle competenze
messe in atto dallo studente durante lo svolgimento del compito;
• la griglia di valutazione, che riprende le competenze della tabella
iniziale, le traduce in evidenze (ossia in comportamenti che rendo-
no manifesto il possesso della competenza) e chiede di attribuire
un livello per ciascuna di esse, in analogia con quanto proposto nel
modello nazionale per la certificazione delle competenze.

35

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La didattica per competenze

Compito di realtà
Realizzate una stazione meteo
Suggerimenti Il compito di realtà proposto permette da un lato di approfondire e
operativi trasferire in contesti significativi e concreti le conoscenze apprese sui
concetti geografici più difficili, quali quelle sul clima, dall’altro di svilup-
pare le competenze trasversali, quali imparare a imparare, progettare,
costruire, misurare e confrontare dati, collaborare con i compagni,
prendere decisioni in modo condiviso. Attraverso il compito di realtà
la scuola diventa vita, e gli alunni apprendono senza rendersene con-
to, attraverso un’esperienza reale e strutturata.
Per questa ragione il compito proposto ben si presta a essere utiliz-
zato anche come strumento di osservazione e valutazione delle com-
petenze chiave di cittadinanza, attraverso rubriche e griglie valutative.

Fase 1
Definiamo il progetto e organizziamo i gruppi di lavoro. È la fase
più delicata, in quanto dalla motivazione dei bambini e dalla compo-
sizione dei gruppi dipende la capacità di collaborare in modo efficace.
Prima di procedere con la suddivisione dei gruppi è importante dun-
que che l’insegnante coinvolga gli alunni nel progetto, motivandoli e
stimolandoli a esprimere idee e proposte su come procedere.
In questa fase iniziale l’insegnante guiderà la classe attraverso 4 step.
1. Scegliamo con i bambini il luogo più opportuno dove collocare gli
strumenti di misurazione, anche attraverso un sopralluogo: questo
momento è importante perché coinvolge gli alunni e stimola le loro
capacità di osservazione, previsione e formulazione di ipotesi.
2. Decidiamo in quale momento della giornata svolgere la rilevazio-
ne (possibilmente sempre alla stessa ora).
3. Chiediamo le autorizzazioni necessarie per realizzare il nostro
progetto scrivendo, con la collaborazione del docente di lingua ita-
liana, una lettera alle altre classi, al referente di plesso e al Dirigente
Scolastico. Questo passaggio costituisce un momento di educazio-
ne alla cittadinanza: abitua a relazionarsi in modo rispettoso al bene
pubblico e a riconoscere ruoli e diritti altrui. Inoltre, rende funzionale
la produzione del testo, che diventa parte del compito di realtà.
4. Suddividiamo la classe in gruppi di lavoro: l’insegnante organiz-
zerà i gruppi in base alle caratteristiche della classe, tenendo conto
delle competenze, dei desideri e delle relazioni fra i bambini stessi.

Fase 2
Definiamo i compiti di ogni gruppo di lavoro: una volta costituiti i grup-
pi, è opportuno che ciascuno stabilisca alcuni ruoli al suo interno,
stabili o a rotazione, secondo le modalità del Cooperative Learning:
infatti anche le competenze sociali necessarie alla collaborazione

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vanno imparate, e hanno bisogno di alcuni strumenti di facilitazione.
Ogni gruppo dovrà prevedere:
• un controllore del tempo (in base al tempo disponibile, dovrà invi-
tare alla calma o alla rapidità);
• un controllore del tono della voce (dovrà accorgersi se qualcuno
del gruppo sta gridando e ricordargli di tenere la voce bassa);
• un controllore della partecipazione di tutti (dovrà osservare se
tutti partecipano al lavoro e in caso contrario chiedere spiegazioni e
invitare il gruppo a trovare soluzioni);
• un controllore della qualità del prodotto (dovrà verificare se il
prodotto realizzato corrisponde alle aspettative).

Fase 3
Predisponiamo i materiali e gli strumenti necessari: in base al
tempo a disposizione e all’autonomia della classe, l’insegnante potrà
decidere se preparare personalmente i materiali e le tabelle di regi-
strazione oppure se chiedere al gruppo di organizzarsi per portare da
casa quanto necessario e predisporre su un foglio o al computer le
tabelle di registrazione secondo il modello presente sul sussidiario.

Fase 4
Costruiamo gli strumenti di rilevazione: questa fase operativa e
pratica è quella che più piacerà ai bambini; diverte e al contempo
stimola la capacità di problem solving, la creatività e la manualità,
permettendo di far emergere capacità nascoste e di migliorare l’auto-
stima degli alunni che spesso faticano nei compiti più legati al codice
verbale. Proprio perché richiede molte decisioni e permette diverse
soluzioni, è anche la fase in cui più facilmente si verificano conflitti fra
i bambini, che proprio attraverso questa attività imparano in modo
protetto, con la guida e la supervisione attenta del docente, a gestire
le divergenze attraverso il dialogo e la negoziazione.
Di fronte ai litigi fra i bambini molti docenti si spaventano e ritengono
che la classe non sia pronta per i lavori di gruppo, rinunciando a pro-
porli: è invece proprio un’eventuale difficoltà che ci fa capire quanto i
nostri alunni abbiano bisogno di sperimentare frequentemente queste
modalità di lavoro, perché anche la collaborazione si impara facendo.
Terminata la costruzione dello strumento, siamo pronti per l’utilizzo.

Fase 5
Registriamo i dati meteo con gli strumenti costruiti: la rilevazione
e la misurazione dei dati vanno svolte ogni giorno della settimana
scolastica: si può decidere che sia l’intero gruppo a occuparsene
oppure che a rotazione una coppia di bambini svolga questo incarico.
Gli incaricati dunque si recheranno nel luogo in cui è posizionato il loro
strumento, rileveranno i dati e li riporteranno sulla tabella predisposta.

Fase 6
Elaboriamo la carta meteo della settimana: per questa fase l’inse-

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La didattica per competenze

gnante deve predisporre una piccola carta del Comune nel numero
di copie corrispondente ai giorni della settimana rilevati; con i bambini
si costruisce poi una legenda dei simboli da utilizzare per i diversi ele-
menti del clima (tratti dalle cartine meteo). I bambini devono realizzare
la carta del meteo della settimana inserendo (o disegnando) i simboli
corrispondenti ai dati raccolti giorno per giorno.
L’attività può essere svolta collettivamente, da un gruppo di referenti
a rotazione oppure da gruppi costituiti dai referenti di ciascuno stru-
mento di rilevazione.

Autovalutazione
La rubrica di autovalutazione finale permette sia ai singoli alunni di
diventare consapevoli della propria esperienza sia al gruppo classe di
riflettere sulle difficoltà incontrate e di apportare proposte per miglio-
rare la collaborazione e la gestione dei problemi.

TABELLA DELLE COMPETENZE E DELLE ABILITÀ COINVOLTE


Competenze chiave Profilo delle competenze
Abilità
europee attivate dello studente
1 Comunicazione nella madrelingua Ha una padronanza della lingua • Scrivere una lettera formale
italiana che gli consente di com- e un testo argomentativo.
prendere enunciati, di raccontare • Comunicare oralmente:
le proprie esperienze e di adotta- ascoltare, esprimere opinioni
re un registro linguistico appro- e proposte.
priato alle diverse situazioni.
5 Imparare ad imparare Possiede un patrimonio di cono- • Utilizza le conoscenze acquisite
scenze e nozioni di base ed è in per riconoscere le risorse
grado di ricercare nuove informa- del territorio italiano
zioni. e il conseguente sviluppo
Si impegna in nuovi apprendimen- dei vari settori economici.
ti anche in modo autonomo.
6 Competenze sociali e civiche Ha cura e rispetto di sé, degli altri • Partecipare attivamente
e dell’ambiente. alle attività portando il proprio
Rispetta le regole condivise e col- contributo personale.
labora con gli altri.
Si impegna per portare a compi-
mento il lavoro iniziato, da solo o
insieme agli altri.
7 Spirito di iniziativa Dimostra originalità e spirito di ini- • Formulare ipotesi, organizzare
ziativa. e realizzare un percorso
È in grado di realizzare semplici di soluzione.
progetti. • Assumere incarichi e portarli
Si assume le proprie responsabili- a termine con responsabilità.
tà, chiede aiuto quando si trova in
difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo
chiede.
8 Consapevolezza ed espressione Si orienta nello spazio e nel tem- • Riflettere, a partire dalle proprie
culturale po, osservando e descrivendo am- esperienze, sull’impatto positivo
bienti, fatti, fenomeni e produzio- o negativo che le trasformazioni
ni artistiche. operate dall’uomo hanno avuto
e possono avere sull’ambiente.

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Scheda per la valutazione
dello studente
OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL COMPITO
Livello Livello Livello Livello
Indicatori di competenza avanzato (A) intermedio (B) base (C) iniziale (D)

Autonomia: è capace di reperire da solo strumenti


o materiali necessari e di usarli in modo efficace.
Relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere
e infondere fiducia, sa creare un clima propositivo.
Partecipazione: collabora, formula richieste di
aiuto, offre il proprio contributo.
Responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi
del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta.
Flessibilità, resilienza e creatività: reagisce
a situazioni o esigenze non previste con proposte
divergenti, con soluzioni funzionali, con utilizzo
originale di materiali, ecc.
Consapevolezza: è consapevole degli effetti
delle sue scelte e delle sue azioni.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE


Livello Livello Livello Livello
Indicatori di competenza avanzato (A) intermedio (B) base (C) iniziale (D)

Ascolta le opinioni dei compagni ed esprime


le proprie in modo corretto ed efficace. (profilo 1)
Riconosce le risorse del territorio italiano
e il conseguente sviluppo dei vari settori economici.
(profilo 5)
Partecipa attivamente alle attività portando il proprio
contributo personale. (profilo 6)
Formula ipotesi, organizza e realizza un percorso
di soluzione. (profilo 7)
Riflette, a partire dalle proprie esperienze,
sull’impatto positivo o negativo che le trasformazioni
operate dall’uomo hanno avuto e possono avere
sull’ambiente. (profilo 8)

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IL PERCORSO
DI GEOGRAFIA
Le Indicazioni Secondo le Indicazioni Nazionali, “la Geografia studia i rapporti delle
Nazionali società umane tra loro e con il pianeta che le ospita. In un tempo
caratterizzato dalla presenza a scuola di alunni di ogni parte del mon-
do, la geografia consente il confronto sulle grandi questioni comuni
a partire dalla conoscenza dei differenti luoghi di nascita o di origine
famigliare. La conoscenza geografica riguarda anche i processi di tra-
sformazione dell’ambiente a opera dell’uomo o per cause naturali. La
geografia è attenta al presente, che studia nelle varie articolazioni spa-
ziali e nei suoi aspetti demografici, socio-culturali e politico-economici.
Altra irrinunciabile opportunità formativa offerta dalla geografia è quella
di abituare a osservare la realtà da punti di vista diversi, che consen-
tono di considerare e rispettare visioni plurime, in un approccio inter-
culturale dal vicino al lontano. Riciclaggio e smaltimento dei rifiuti, lotta
all’inquinamento, sviluppo delle tecniche di produzione delle energie
rinnovabili, tutela della biodiversità, adattamento al cambiamento cli-
matico: sono temi di forte rilevanza geografica, in cui è essenziale il
raccordo con le discipline scientifiche e tecniche. Il punto di conver-
genza sfocia nell’educazione al territorio, intesa come esercizio della
cittadinanza attiva, e nell’educazione all’ambiente e allo sviluppo.
La presenza della geografia nel curricolo contribuisce a fornire gli stru-
menti per formare persone autonome e critiche, che siano in grado
di assumere decisioni responsabili nella gestione del territorio e nella
tutela dell’ambiente, con un consapevole sguardo al futuro.
Il raffronto della propria realtà (spazio vissuto) con quella globale, e
viceversa, è agevolato dalla continua comparazione di rappresenta-
zioni spaziali, lette e interpretate a scale diverse, servendosi anche
di carte geografiche, di fotografie e immagini da satellite, di materiali
prodotti dalle tecnologie legate ai Sistemi Informativi Geografici (GIS”.
La conoscenza dei paesaggi naturali, in particolare di quelli italiani, è
collocata dalle Indicazioni in una prospettiva di interazione con il territo-
rio, in stretta correlazione con l’attualità e i problemi ambientali. Questa
indicazione comporta una metodologia didattica che non può limitarsi
alla lezione frontale, ma richiede che gli alunni imparino a utilizzare, in
modo “critico e autonomo”, i dati che si riferiscono ai temi studiati: che
possano cioè ricavare direttamente le informazioni da tabelle, grafici,
carte tematiche, tecnologie digitali… È dunque opportuno che il do-
cente costruisca percorsi didattici che tengano conto degli strumenti
operativi, selezionando fra gli argomenti proposti nel Sussidiario.

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Traguardi Le Indicazioni Nazionali prevedono i traguardi di competenza, da per-
per lo sviluppo seguire attraverso il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.
delle competenze • L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche,
al termine della utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.
Scuola primaria • Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geogra-
fiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte
tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.
• Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche
e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
• Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi,
monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.).
• Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina,
pianura...) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua ana-
logie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti.
• Coglie nei paesaggi mondiali della Storia le progressive trasforma-
zioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale.
• Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale,
costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connes-
sione e/o di interdipendenza.

Obiettivi Orientamento
di apprendimento • Orientarsi con la bussola, i punti cardinali e le coordinate geografiche.
al termine della • Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai
classe quinta diversi continenti, attraverso gli strumenti dell’osservazione indiretta
della Scuola (filmati, fotografie, documenti cartografici, elaborazioni digitali, ecc.).
primaria Linguaggio della geo-graficità
• Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni lo-
cali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte
tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a
indicatori socio-demografici ed economici.
• Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, stori-
che e amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posi-
zione dell’Italia in Europa e nel mondo.
• Localizzare le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi
continenti e degli oceani.
Paesaggio
• Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi ita-
liani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (an-
che in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di
particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare.
Regione e sistema territoriale
• Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storico-
culturale, amministrativa) e utilizzarlo a partire dal contesto italiano.
• Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimo-
nio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio
contesto di vita.

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LA METODOLOGIA

Sviluppo Il percorso di insegnamento/apprendimento proposto dal Sussidia-


di conoscenze rio permette di sviluppare contemporaneamente le conoscenze e le
e di competenze competenze operative; infatti, ciascun argomento si presta a essere
operative analizzato attraverso gli strumenti della geo-graficità: carte fisiche e
politiche, carte tematiche, dati, grafici, fotografie, immagini satellitari…
La programmazione di Geografia non si riduce alla memorizzazione
di conoscenze sui diversi ambienti o problemi ambientali, ma richie-
de l’acquisizione pratica di precise competenze operative e me-
todologiche, prescritte nelle Indicazioni e fissate come traguardi di
apprendimento da raggiungere.
Tuttavia il tempo a disposizione non consente al docente di affrontare
con questo approccio metodologico tutti gli argomenti del Sussidia-
rio: l’indice dei contenuti di classe quarta va considerato perciò una
sorta di “menu à la carte” all’interno del quale ogni docente selezio-
nerà i temi di maggior interesse, anche in modo trasversale ai diver-
si capitoli, da trattare sviluppando le competenze operative indicate
nella programmazione.

Modello Gli argomenti selezionati potranno essere proposti secondo questo


metodologico modello metodologico di percorso didattico.
di percorso 1. Con gli alunni si sceglie un problema da approfondire o un argo-
didattico mento da conoscere.
2. Si procede al reperimento e all’analisi delle fonti di informazione:
carte geografiche, carte tematiche, dati visualizzati in tabelle o grafi-
ci; queste attività verranno svolte dapprima collettivamente in forma
guidata dall’insegnante, poi a piccoli gruppi e/o individualmente dagli
alunni, con supporti e schede che aiutino ad apprendere la procedura.
3. È opportuno ricercare ulteriori informazioni attraverso Internet,
anche per istruire gli alunni sull’utilizzo di questo mezzo con le sue
potenzialità e rischi: Google Maps e Google Earth offrono la possibi-
lità di osservare un ambiente dall’alto e da vicino; il sito della NASA
permette di approfondire i cambiamenti climatici con fonti dirette e
animazioni; il sito dell’ISTAT offre un’ampia banca dati su molti aspetti
della geografia italiana; si possono consultare altri siti ufficiali o di as-
sociazioni che si occupano dell’ambiente in relazione agli argomenti
di pertinenza.
4. I concetti e le conoscenze acquisite possono essere rielaborati
attraverso mappe concettuali, presentazioni, cartelloni, video...
5. Si procede infine allo studio degli argomenti sul testo base.

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Gli strumenti Al termine di ogni unità saranno somministrate le prove di verifica,
di verifica finalizzate a verificare sia le conoscenze apprese sia le competenze
operative e metodologiche acquisite.

Il percorso La programmazione di Geografia si sviluppa parallelamente su due


didattico piani di competenza: il piano delle conoscenze e il piano delle capa-
di classe quarta cità operative.
Il quadro delle conoscenze si articola, attraverso gli argomenti e i
testi proposti nel Sussidiario, da quelle più generali sul clima e sulle
risorse del territorio a quelle più specifiche legate ai diversi ambienti e
paesaggi nel mondo e in Italia:
• gli strumenti e il lessico specifico della Geografia;
• gli attuali cambiamenti climatici;
• la stretta correlazione fra climi e ambienti del pianeta;
• la stretta correlazione fra ambiente, risorse naturali e attività eco-
nomiche, con un continuo passaggio dal livello “micro” (del territorio
vicino) al livello “macro” dell’economia mondiale, intesa come “villag-
gio globale”;
• il territorio italiano e i suoi ambienti: le Alpi, gli Appennini, le colline,
le pianure, i fiumi, i laghi, i mari, con un’attenzione particolare alla
biodiversità, ai cambiamenti climatici e ai problemi di inquinamento.

Attraverso questi argomenti sono sviluppati in modo trasversale i temi


indicati dalle Indicazioni, in stretto raccordo con le Scienze, in modo
che la disciplina sfoci nell’educazione al territorio, nell’educazione
all’ambiente e nell’educazione allo sviluppo: “riciclaggio e smalti-
mento dei rifiuti, lotta all’inquinamento, sviluppo delle tecniche di pro-
duzione delle energie rinnovabili, tutela della biodiversità, adattamen-
to al cambiamento climatico, tutela del patrimonio naturale”.

Parallelamente ai contenuti, il percorso didattico si struttura in funzio-


ne delle competenze metodologiche che gli alunni devono acqui-
sire: interpretare carte geografiche, carte tematiche, grafici, tabelle,
repertori statistici...
La GUIDA e l’Atlante TI RACCONTO LA GEOGRAFIA mettono a di-
sposizione una pluralità di strumenti geografici con attività didattiche
finalizzate ad approfondire gli argomenti più significativi, attraverso
l’uso diretto delle fonti. In questo modo si sviluppa concretamente
quella capacità critica e quell’autonomia indicata come traguardo
formativo dalle Indicazioni.
È opportuno che il percorso didattico prenda avvio da problemi rile-
vati sul territorio o posti all’interno delle conversazioni con la classe
e preveda una prima fase in cui gli alunni ricavino direttamente le
informazioni dalle carte, dalle tabelle, dai grafici presenti sulla Guida
o sull’Atlante; solo dopo aver svolto queste operazioni, gli alunni po-
tranno procedere alla sistematizzazione delle conoscenze attraverso
lo studio dei contenuti proposti nel testo base.

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LA PROGRAMMAZIONE
DIDATTICA

Traguardi
Competenze Abilità Contenuti
di competenza
• L’alunno si orienta nello • L’alunno si orienta • Saper individuare i punti • I punti cardinali.
spazio e nel tempo; nello spazio cardinali.
• Le coordinate
osserva, descrive circostante e sulle
• Orientarsi su carte geografiche.
e attribuisce significato carte geografiche,
geografiche
ad ambienti, fatti, utilizzando riferimenti • Le carte geografiche:
e topografiche per
fenomeni e produzioni topologici e punti caratteristiche, funzioni,
la progettazione
artistiche. cardinali. classificazione.
di percorsi.
• Possiede un patrimonio
di conoscenze e nozioni • Utilizza il linguaggio • Osservare e analizzare • Le carte e la loro lettura.
di base ed è allo stesso della geo-graficità i diversi strumenti
• La riduzione in scala.
tempo capace per interpretare carte di rappresentazione
di ricercare geografiche e globo del territorio per ricavare • Le carte tematiche.
e di procurarsi nuove terrestre, realizzare informazioni e per
informazioni. semplici schizzi confrontare la rispettiva
cartografici e carte funzionalità.
• Utilizza gli strumenti tematiche, progettare
di conoscenza per percorsi e itinerari
comprendere se stesso di viaggio.
e gli altri, per riconoscere
le diverse identità, • Ricava informazioni • Analizzare carte, • I dati e la loro lettura:
le tradizioni culturali geografiche da una immagini satellitari, le tabelle e i diversi tipi
e religiose, in un’ottica pluralità di fonti fotografie, dati, tabelle di grafico.
di dialogo e rispetto (cartografiche e grafici per ricavare
reciproco. • I diversi tipi
e satellitari, tecnologie informazioni.
di fotografia.
digitali, fotografiche,
• Progettare percorsi
artistico-letterarie). • Le regioni fisiche
di viaggio negli ambienti
italiane.
oggetti di studio.

• Riconosce e denomina • Acquisire il concetto • Gli ambienti delle


i principali “oggetti” di paesaggio come diverse fasce climatiche.
geografici fisici (fiumi, interazione di diversi
• Gli ambienti delle
monti, pianure, coste, fattori fisici, storici,
regioni fisiche italiane:
colline, laghi, mari, antropici.
aspetti naturali
oceani, ecc.)
• Conoscere i fattori e antropici, con
• Individua i caratteri che climatici e l’importanza particolare attenzione
connotano i paesaggi del clima nel paesaggio. alle risorse del territorio
(di montagna, collina, e alla tutela
pianura, vulcanici, ecc.) dell’ecosistema.
con particolare
attenzione a quelli
italiani, e individua
analogie e differenze
con i principali paesaggi
europei e di altri
continenti.

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Traguardi
Competenze Abilità Contenuti
di competenza
• Si rende conto che • Osservare gli elementi • Le regioni climatiche
lo spazio geografico climatici e fisici della Terra.
è un sistema territoriale, di un ambiente per
• Le regioni climatiche
costituito da elementi individuare gli elementi
italiane.
fisici e antropici legati costituenti il clima
da rapporti e il territorio. • La correlazione tra
di connessione e/o regioni fisiche e regioni
• Analizzare carte
di interdipendenza. climatiche in Italia.
tematiche e fisiche per
individuare le regioni • I cambiamenti climatici.
climatiche e le regioni
• Le risorse del territorio
fisiche sul pianeta
per l’economia.
e in Italia.
• I settori economici.
• Conoscere i paesaggi
italiani nelle loro
caratteristiche fisiche
e antropiche.

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’orientamento
1 Completa il testo con i termini seguenti.
punti di riferimento • Sole • Stella Polare • punti cardinali
Se ti trovi in un ambiente che conosci puoi orientarti
con i ......................................................................................................................

facilmente identificabili, come una piazza o un


semaforo.
Ma se ti trovi in un luogo sconosciuto, senza punti
di riferimento, devi ricorrere a un sistema valido
ovunque: devi utilizzare i ..................................................................... .
Se non hai la bussola o un altro strumento puoi
aiutarti, di giorno, osservando la posizione del
.................................................................... .
Di notte, puoi usare il metodo degli antichi navigatori
e utilizzare la ......................................................................... .

2 Collega ciascuna definizione al punto cardinale cui si riferisce.

È il punto opposto al Sud. ovest

È il punto in cui sorge il Sole. sud

È il punto in cui il Sole tramonta. est

È il punto in cui si trova il Sole a mezzogiorno. nord

3 Inserisci i punti cardinali


nella posizione corretta.

tramonto alba

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


46 • Saper individuare i punti cardinali

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I colori e i simboli
1 Completa scegliendo tra i termini seguenti.
i laghi • le colline • le pianure • i fiumi • i mari • le montagne
In genere, in una carta fisica:
il verde indica .................................................................................................................................................................................... ;
il marrone indica ............................................................................................................................................................................. ;
l’azzurro indica ,
..................................................................................... ....................................................................................

e ;
....................................................................................................

il giallo e il marrone chiaro indicano ........................................................................................................................... .

2 Osserva la carta, individua e riproduci i simboli richiesti.

metropolitana 1 2 3 4

chiese

parcheggio
C

albergo D

3 Inventa dei simboli per gli elementi seguenti.


cinema piscina supermercato biblioteca sala giochi

Ricavare e rielaborare informazioni da carte


• Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica 47

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La bussola
1 Leggi il testo e poi rispondi.

Gli antichi Cinesi scoprirono che un ago calamitato libero di


girare punta sempre verso Nord, e capirono che potevano uti-
lizzare questa proprietà per orientarsi.
Inventarono così la prima forma di bussola. Dai Cinesi la
appresero gli Arabi e dagli Arabi la impararono
gli Europei.

Il pianeta Terra si comporta come un enorme magne-


te: ha un campo magnetico con un polo negativo,
che corrisponde all’incirca al Polo Nord, e un polo
positivo, che corrisponde all’incirca al Polo Sud.
L’ago della bussola si adatta al campo magnetico ter-
restre e, se è libero di ruotare, indica sempre il Nord.

Quale popolo inventò per primo la bussola? .........................................................................................................


Perché l’ago della bussola indica sempre il Nord? ............................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

2 Segui le indicazioni e prova a costruire una bussola.

1. P rendi un contenitore in vetro o in plastica trasparente con il fondo piatto; appoggialo


sopra il disegno della rosa dei venti e riempilo d’acqua fino all’altezza di un
centimetro.
2. Prendi un ago e strofinalo più volte su una calamita, sempre nello stesso verso.
3. Appoggia l’ago sull’acqua; lo vedrai ruotare e posizionarsi in una certa direzione: la
sua punta indicherà il Nord.
4. Ora ruota lentamente il contenitore fino a far coincidere il Nord con la punta dell’ago:
in questo modo saprai anche dove si trovano gli altri punti cardinali.

3 Ora utilizza la tua bussola per orientarti. Segui un percorso all’interno


della scuola e controlla la bussola ogni volta che cambi direzione: in quale
direzione stai andando?

48 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti • Effettuare un semplice esperimento

GUIDA_GEO_CL4_CL5_046_065.indd 48 08/03/19 10:04


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Meridiani e paralleli
1 Leggi le frasi e colora i riquadri corretti.

I meridiani sono linee di direzione est-ovest nord-sud che congiungono i Poli.


Per ogni punto della Terra passa un meridiano, mentre al Polo Nord e al Polo Sud
passano tutti tanti meridiani.
I meridiani sono 120 360 e servono per misurare
la profondità longitudine .
La longitudine è la distanza tra un luogo e il Meridiano fondamentale
di Greenwich Londra .
I paralleli sono linee parallele di direzione est-ovest nord-sud .
I paralleli diventano sempre più lunghi corti allontanandosi dall’Equatore
verso i Poli.
Per ogni punto della Terra passa un parallelo, a eccezione compresi Polo Nord
e Polo Sud.
I paralleli sono 300 180 e servono per misurare la latitudine l’altezza .
La latitudine è la distanza tra un luogo e l’Equatore e si misura
in chilometri gradi .
Meridiani e paralleli formano un reticolo geografico che permette di trovare
le coordinate geografiche gli emisferi nord e sud.

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina 49

GUIDA_GEO_CL4_CL5_046_065.indd 49 08/03/19 10:04


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Vedere la Terra
con Google Earth
1 Con l’aiuto dell’insegnante, digita in Internet www.google.it/maps
e segui le indicazioni.
1. Imposta la modalità “satellite”.
2. Clicca sul simbolo meno (–) fino a
quando ti è possibile. Che cosa vedi?
3. Ora clicca sul simbolo più (+)
fino a quando visualizzi il punto
in cui ti trovi.
4. Adesso imposta la modalità “mappa”
e digita l’indirizzo della tua scuola.
Che cosa vedi?
5. Clicca sul simbolo meno (–):
la scuola si rimpicciolisce?
La porzione del territorio
si ingrandisce?

2 Insieme ai compagni e all’insegnante guarda la Terra in 3D sul sito:


www.google.it/intl/it/earth

Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di fonti


50 • Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina

GUIDA_GEO_CL4_CL5_046_065.indd 50 08/03/19 10:04


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le carte fisiche
1 Osserva la carta fisica dell’Europa alle pagg. 60-61 di “Ti racconto la
Geografia”: riesci a riconoscere le montagne, i mari e i fiumi principali?
Scrivi quelli che riesci a individuare.
Montagne: ............................................................................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

Mari: ..........................................................................................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

Fiumi: ........................................................................................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

Le carte politiche
1 Osserva la carta politica dell’Europa alle
pagg. 62-63 di “Ti racconto la Geografia”.
Prova a individuare le capitali dei
seguenti Stati. Scrivi i nomi.

Italia: ...............................................................................................................

Francia: .........................................................................................................

Svizzera: .......................................................................................................

Austria: .........................................................................................................

Germania: ..................................................................................................

Grecia: ...........................................................................................................

Spagna: ........................................................................................................

Portogallo: .................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da carte fisiche e politiche 51

GUIDA_GEO_CL4_CL5_046_065.indd 51 08/03/19 10:04


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le tabelle
1 Leggi il testo e la tabella, poi rispondi alle domande.

La tabella ti mostra i dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti nelle diverse regioni d’Italia.
I dati sono tratti dall’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
Nella prima colonna trovi le regioni, nella seconda i dati arrotondati della percentuale
di rifiuti raccolti in modo differenziato.

In quali regioni la raccolta differenziata è più


Regioni 2017
praticata? ....................................................................................................
Piemonte 59%
...............................................................................................................................

In quali regioni la raccolta differenziata è meno Valle d’Aosta 61%


praticata? .................................................................................................... Lombardia 70%
............................................................................................................................... Trentino-Alto Adige 72%
La raccolta differenziata è più diffusa in Lazio o in Veneto 74%
Lombardia? ................................................................................................
Friuli-Venezia Giulia 65%
...............................................................................................................................
Liguria 49%
Quanti rifiuti si raccolgono in modo differenziato
mediamente in Italia? ......................................................................
Emilia-Romagna 64%
Toscana 54%
2 Confronta ora questa tabella con la carta
Umbria 62%
politica dell’Italia a pag. 5 di “Ti racconto
la Geografia”: dove si trovano le regioni Marche 63%
più “virtuose”? E quelle meno “virtuose”?
Lazio 46%
3 Ora trasforma i dati della tabella Abruzzo 56%
in un grafico.
Molise 31%
1. A pri un nuovo foglio di lavoro Excel. Campania 53%
2. Trascrivi la tabella nelle prime due colonne del
foglio di lavoro. Puglia 40%
3. Seleziona con il mouse tutte le celle con i dati. Basilicata 45%
4. Clicca sulla barra in alto “Grafici” e scegli un Calabria 40%
grafico a barre.
5. Otterrai i dati della tabella visualizzati sotto forma Sicilia 22%
di grafico: ora ti sembra più facile o più difficile Sardegna 63%
rispondere alle domande?
Italia 54%
...............................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da una tabella


52 • Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica

GUIDA_GEO_CL4_CL5_046_065.indd 52 08/03/19 10:04


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I grafici
1 Confronta gli areogrammi sulla suddivisione del territorio del Trentino-Alto
Adige, del Veneto e della Toscana; poi rispondi.
Trentino-Alto Adige Veneto Toscana
montagna montagna montagna
collina collina
pianura pianura

Quale regione è più montuosa? .........................................................................................................................................

Quale regione ha un territorio più collinare? .........................................................................................................

Quale regione ha un territorio più pianeggiante? .............................................................................................

2 Osserva le fotografie e le carte fisiche delle tre regioni alle pagg. 28-29, 30-31
e 36-37 di “Ti racconto la Geografia” e confrontale con i dati ricavati
dai grafici. Hai ricavato informazioni differenti? Che cosa puoi osservare?
...............................................................................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................................

3 I grafici, le fotografie e le carte fisiche


forniscono le stesse informazioni su un
territorio, ma con dettagli diversi.
Completa le frasi.

Il grafico permette di vedere ..................................................


..............................................................................................................................

..............................................................................................................................

La fotografia permette di vedere ......................................


..............................................................................................................................

..............................................................................................................................

La carta fisica permette di vedere .....................................

..............................................................................................................................

..............................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da carte • Ricavare e rielaborare informazioni da grafici


• Ricavare e rielaborare informazioni da immagini 53

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Gli elementi del clima


1 Osserva la carta delle previsioni del tempo,
con i diversi simboli.
Cerca poi su un giornale o in Internet,
su un sito meteo, una carta delle previsioni
del tempo, ritagliala o stampala e incollala
sul tuo quaderno.
Riporta, infine, i simboli usati per i diversi
elementi del tempo meteorologico e scrivi
accanto a ciascuno che cosa significa.

2 Leggi il testo, poi esegui le attività.


La temperatura è la misura del calore. Si misura con il termometro e si indica in gradi
centigradi o Celsius: °C. I riferimenti sono:
• la temperatura a cui l’acqua solidifica e diventa ghiaccio è 0 °C;
• la temperatura a cui l’acqua bolle è 100 °C.
Più fa caldo, più la temperatura è alta; più fa freddo, più la temperatura è bassa.
In inverno e nelle regioni polari la temperatura può essere inferiore a 0 °C: in questo caso
si dice che la temperatura va “sotto zero” e si indica con il segno –.

Con un termometro adatto, misura per una settimana la temperatura esterna


alle 8.00 e alle 12.00. Riporta i dati in una tabella, poi osserva come cambia
la temperatura durante il giorno.
Riporta da un giornale o da un sito meteo in Internet le temperature delle città
italiane elencate, rilevate nella stessa giornata. Poi confronta i dati raccolti con
le regioni climatiche in cui si trovano le diverse città.

Temperatura Temperatura
Città Regione climatica
minima massima
Aosta ...................................................... ...................................................... .....................................................................

Milano ...................................................... ...................................................... .....................................................................

Roma ...................................................... ...................................................... .....................................................................

Palermo ...................................................... ...................................................... .....................................................................

Ancona ...................................................... ...................................................... .....................................................................

Perugia ...................................................... ...................................................... .....................................................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina • Ricavare e rielaborare


54 informazioni da carte • Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi

GUIDA_GEO_CL4_CL5_046_065.indd 54 08/03/19 10:04


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I fattori del clima


1 Osserva le immagini e spiega come i seguenti fattori determinano
il clima di un ambiente.
latitudine

Polo Nord

Sole raggi solari

Polo Sud

...............................................................................................................................................

presenza di vegetazione ...............................................................................................................................................

...............................................................................................................................................

...............................................................................................................................................

...............................................................................................................................................

...............................................................................................................................................

altitudine
...............................................................................................................................

...............................................................................................................................

...............................................................................................................................

distanza dal mare

.......................................................................................................................

.......................................................................................................................

.......................................................................................................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


• Ricavare e rielaborare informazioni da immagini • Cogliere le relazioni 55

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il riscaldamento globale
1 Visita, insieme all’insegnante, il sito della NASA (Ente Nazionale per le
Attività Spaziali e Aeronautiche degli Stati Uniti). Segui le indicazioni.
1. D igita in Internet climate.nasa.gov
2. Clicca su enter e nella pagina successiva, Climate time machine, guarda i video
e le elaborazioni effettuate dalla NASA sulla base delle immagini e dei dati rilevati
dai satelliti.
3. Osserva le elaborazioni sull’aumento di temperatura, sull’estensione dei ghiacci
dell’Artico e sulle emissioni di anidride carbonica, responsabile dell’effetto serra
e dell’inquinamento atmosferico.

2 Rispondi alle domande.

Quali informazioni hai ricavato da questo sito?


..........................................................................................................................................................................................................................

La temperatura globale sta aumentando oppure diminuendo?


..........................................................................................................................................................................................................................

Nell’Artico l’estensione dei ghiacci è costante oppure si sta riducendo?


..........................................................................................................................................................................................................................

3 Visita, insieme all’insegnante, il sito www.climate.gov. Clicca su Maps & Data


e scopri, attraverso grafici e mappe interattive, come sta cambiando
il clima negli ultimi decenni e quali sono le proiezioni per il futuro.

56 Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di fonti

GUIDA_GEO_CL4_CL5_046_065.indd 56 08/03/19 10:04


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le fasce climatiche
1 Inserisci nel planisfero, al posto esatto, le fasce climatiche.
polare artica • polare antartica • tropicale
temperata boreale • temperata australe

2 Collega ogni tipo di paesaggio con il rispettivo clima.

foresta pluviale clima temperato con inverni freddi, estati


fresche e piogge distribuite nel corso dell’anno

savana clima freddo con inverni rigidi ed estati brevi

clima equatoriale con piogge abbondanti


deserto e temperature elevate tutto l’anno

clima freddo con temperature bassissime


foresta di latifoglie e precipitazioni solo nevose

clima arido con piogge quasi assenti e forti


taiga sbalzi di temperatura fra il giorno e la notte

clima subequatoriale con alternanza di una


zone polari stagione piovosa e di una stagione secca

Ricavare e rielaborare informazioni da carte • Ricavare e rielaborare informazioni


da vari tipi di testi • Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina 57

GUIDA_GEO_CL4_CL5_046_065.indd 57 08/03/19 10:04


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Gli ambienti del mare


1 Leggi il testo e dai un titolo
a ciascuna sequenza.
........................................................................................................

La Terra viene chiamata anche “pianeta


azzurro”, perché le acque ricoprono i sette
decimi della sua superficie.
Le acque dei mari formano un insieme con-
tinuo suddiviso dai geografi in tre grandi
Oceani (Atlantico, Pacifico e Indiano), a
loro volta suddivisi in mari più piccoli.
Vi sono poi diversi mari interni, circondati
quasi completamente dalle terre emerse,
come il Mar Mediterraneo, e alcuni mari
chiusi, come il Mar Caspio.

........................................................................................................

Le acque dei mari si muovono continua-


mente attraverso le onde, le maree e le
correnti.
Le correnti sono enormi masse d’acqua,
calda o fredda, che scorrono nel mare: si
spostano da un continente all’altro secondo
traiettorie regolari, anche per migliaia
di chilometri, influenzando il clima.

........................................................................................................

A seconda della temperatura e della profon-


dità delle acque, vi sono ambienti marini
molto diversi fra loro, ciascuno con una pro-
pria vegetazione e fauna. Ad esempio,
nei mari più caldi vivono i delfini, mentre in
quelli più freddi vivono le foche. Vi sono però
animali che percorrono le correnti ocea-
niche incontrando climi differenti, come le
balene o le tartarughe.

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


58 • Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

GUIDA_GEO_CL4_CL5_046_065.indd 58 08/03/19 10:04


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Gli ambienti della Terra


1 Completa la tabella inserendo i seguenti esemplari della fauna e della flora
tipici di ciascun ambiente.
giraffa • cactus • bisonte • mogano • pinguino • acacia • ghepardo
palma da dattero • quercia • dromedario • lupo • baobab • pappagallo
foca • volpe • faggio • orso bianco • cavallo • fico d’India • elefante

Ambiente Fauna Flora

..................................................................... .....................................................................
deserto
..................................................................... .....................................................................

..................................................................... .....................................................................
foresta pluviale
..................................................................... .....................................................................

..................................................................... .....................................................................
savana
..................................................................... .....................................................................

..................................................................... .....................................................................
prateria
..................................................................... .....................................................................

..................................................................... .....................................................................
foresta temperata
..................................................................... .....................................................................

..................................................................... .....................................................................
zone polari
..................................................................... .....................................................................

2 Collega ogni tipo di ambiente all’attivita economica prevalente.

deserto caccia

foresta pluviale
agricoltura

savana
pesca
prateria

zone polari allevamento nomade

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina • Cogliere le relazioni 59

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le regioni climatiche italiane


1 Completa la legenda assegnando un colore a ciascuna delle quattro
fondamentali regioni climatiche italiane. Poi colorale sulla carta.

regione alpina
regione appenninica
regione padana
regione costiera

2 Collega ciascuna regione comprende l’insieme delle coste italiane; il clima


climatica italiana alla sua è generalmente mite grazie all’azione del mare
descrizione. che assorbe e rilascia calore

comprende una lunga catena montuosa le cui


regione alpina cime sono in genere arrotondate e più basse di
quelle alpine; il clima è molto vario, perché oltre
che dall’altitudine dipende anche dalla latitudine
regione appenninica
corrisponde a una vasta area pianeggiante; il
clima è caratterizzato da una notevole umidità,
regione costiera con inverni nebbiosi ed estati afose

comprende una catena montuosa che si estende


regione padana
per circa 1 200 chilometri e in cui sono presenti
numerosi ghiacciai; il clima è caratterizzato da
inverni rigidi ed estati fresche

Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica


60 • Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’ambiente alpino
1 Completa la mappa con le parole date. Poi utilizzala per esporre l’argomento
in modo ordinato ed esauriente.
allevamento • arbusti e prati • latifoglie • muschi, licheni e stelle alpine
aghifoglie • energia idroelettrica • legname

L’AMBIENTE ALPINO

morfologia vegetazione uso del suolo insediamenti attività

Alpi fino agricoltura nelle valli antiche


Occidentali a 1 000 m tradizioni
..................................
Alpi .................................. a mezzacosta turismo
Centrale
fino
a 2 000 m ...........................
Alpi boschi
Orientali ..................................
...........................

fino ...........................

a 3 000 m
..................................

oltre 3 000 m
..................................

..................................

..................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


• Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica e oralmente 61

GUIDA_GEO_CL4_CL5_046_065.indd 61 08/03/19 10:04


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’ambiente appenninico
1 Completa la mappa con le parole date. Poi utilizzala per esporre l’argomento
in modo ordinato ed esauriente.
aghifoglie • agricoltura • allevamento e transumanza • spopolamento
tradizioni • agriturismo • latifoglie

L’AMBIENTE APPENNINICO

morfologia vegetazione uso del suolo insediamenti attività

Appennino tra i 500 m ..................................


fenomeno grandi
Settentrionale e i 1 000 m (ulivo e vite) ..................................
diversità
tra regione
..................................
e regione
Appennino
Centrale ..................................... città non
sopra molto grandi permanere
.....................................
i 1 000 m delle
Appennino
Meridionale .................................. ...........................

turismo

...........................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


62 • Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica e oralmente

GUIDA_GEO_CL4_CL5_046_065.indd 62 08/03/19 10:04


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Alpi e Appennini
1 Completa la tabella scrivendo al posto giusto le caratteristiche
della catena alpina e di quella appenninica.
La cima più alta è il Monte Bianco.
Oltre i 3 000 metri crescono solo muschi, licheni e stelle alpine.
Le vette più alte sono nella parte centrale della catena.
Costituiscono un confine naturale che separa l’Italia dal resto dell’Europa.
Attraversano l’Italia da nord a sud, fino alla Sicilia.
Hanno cime aguzze.
Le cime di solito hanno una forma arrotondata.
Le cime più alte sono nella parte occidentale.
Si dividono in Settentrionale, Centrale e Meridionale.
Si dividono in Occidentali, Centrali e Orientali.

Alpi Appennini

........................................................................................................... ...........................................................................................................

........................................................................................................... ...........................................................................................................

........................................................................................................... ...........................................................................................................

........................................................................................................... ...........................................................................................................

........................................................................................................... ...........................................................................................................

........................................................................................................... ...........................................................................................................

........................................................................................................... ...........................................................................................................

........................................................................................................... ...........................................................................................................

........................................................................................................... ...........................................................................................................

........................................................................................................... ...........................................................................................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


• Organizzare le informazioni 63

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’uomo e gli Appennini


1 Leggi i seguenti testi e completa gli schemi.

Nelle aree collinari del paesaggio appenninico, i versanti esposti a sud (e quindi più soleggiati)
sono il terreno ideale per coltivazioni come la vite e l’ulivo.
Per rendere più agevole il lavoro agricolo, molti pendii sono stati “terrazzati”, cioè sono
state realizzate tante strisce di terra pianeggianti, sorrette da muretti di pietra.

versanti soleggiati
risorsa naturale
.................................................

attività economica
..........................................................

intervento dell’uomo

Nelle aree collinari dell’Italia Centrale, si è diffuso negli ultimi anni il fenomeno dell’agritu-
rismo. Molti edifici, che un tempo ospitavano le famiglie contadine, sono stati ristrutturati,
ricavando camere o piccoli appartamenti per i turisti.
I visitatori possono fare escursioni, o più semplicemente rilassarsi e godersi la campagna.

..........................................................

risorsa naturale
.................................................

attività economica
..........................................................

intervento dell’uomo

Nel paesaggio appenninico, i centri urbani sono sorti spesso sulle sommità dei colli. In un
lontano passato, infatti, le zone di pianura erano in molti casi paludose e malsane, perciò
era preferibile creare gli insediamenti sulle colline che offrivano un clima più salutare. La
posizione più elevata consentiva, inoltre, di difendersi meglio da eventuali attacchi nemici
ed era meno soggetta al rischio di frane.

..........................................................

.......................................................... città sui colli


conseguenze
..........................................................

cause

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti


64 • Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le colline
1 Collega ogni nome alla definizione corrispondente.

colline moreniche sono montagne che l’erosione ha abbassato


e arrotondato

colline strutturali sono costituite dai detriti depositati sul


fondo del mare che poi si è sollevato

colline vulcaniche sono vulcani ormai spenti

sono costituite dai depositi dei materiali


colline tettoniche lasciati dagli antichi ghiacciai

2 Per ogni domanda indica con una ✘ la risposta esatta (le risposte possono
anche essere più di una).
Dove si trovano le colline in Italia?
In mezzo alle pianure.
Vicino alle coste.
Ai piedi delle Alpi e fra gli Appennini e il mare.
Nelle isole più grandi.
Perché i pendii delle colline sono adatti a essere coltivati?
Perché il terreno è più fertile che in montagna e in pianura.
Perché le colline si trovano ai piedi delle montagne.
Perché i versanti sono rivolti a sud.
Perché la bassa altitudine assicura temperature miti e l’acqua delle piogge
non ristagna.

Cogliere le relazioni
• Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina 65

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’ambiente delle colline


1 Rispondi alle domande.

Che cosa sono le colline? .........................................................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

Com’è il clima in collina? .........................................................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

In che modo l’uomo ha modificato l’ambiente delle colline? .................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

Quali animali vivono nei boschi di collina? ..............................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

Qual è la flora spontanea in collina? .............................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

Quali sono le attività economiche più diffuse in collina? ...........................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

Che cosa si coltiva in collina? ...............................................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

Che cos’è l’agriturismo? ............................................................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


66 • Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le pianure italiane
1 Osserva la carta e completa la legenda,
inserendo i numeri accanto ai nomi
delle pianure italiane.
1

Pianure italiane
Agro Romano
2
Agro Pontino
3
Piana del Campidano 4

Maremma 5 7

6
Pianura Padana
Piana di Catania
9
Pianura Campana
Tavoliere delle Puglie
Valdarno 8

2 Scrivi i nomi delle pianure e dei fiumi


che le attraversano: puoi leggerli su questa carta,
o trovarli sulla carta fisica dell’Italia a pag. 3 di “Ti racconto la Geografia”.

Pianura Fiume
1 .................................................................................................... ....................................................................................................

2 .................................................................................................... ....................................................................................................

3 .................................................................................................... ....................................................................................................

4 .................................................................................................... ....................................................................................................

5 .................................................................................................... ....................................................................................................

6 .................................................................................................... ....................................................................................................

7 .................................................................................................... ....................................................................................................

8 .................................................................................................... ....................................................................................................

9 .................................................................................................... ....................................................................................................

• Ricavare e rielaborare informazioni da carte 67

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La Pianura Padana
1 Osserva la carta fisica della Pianura Padana a pag. 52 del Sussidiario
e per ogni domanda indica con una ✘ la risposta corretta.

Quale tra i seguenti è un affluente Quale fiume è l’emissario del Lago


di sinistra del Po? di Como?
Tanaro Ticino
Secchia Adda
Dora Riparia Oglio
Quale fiume non è un affluente Dove si trovano le Valli di Comacchio?
del Po? a nord del Po
Reno a sud del Po
Panaro a est del Po
Mincio

2 Osserva le immagini e scrivi sotto a ciascuna la didascalia corretta,


scegliendo fra quelle proposte.
piena • torrente di montagna • foce a delta • risorgiva

............................................................................................................ ............................................................................................................

............................................................................................................ ............................................................................................................

68 Ricavare e rielaborare informazioni da carte e immagini

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 68 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I fiumi e i laghi
1 Individua e scrivi sulla carta
al posto giusto i nomi dei
fiumi indicati.

• Po
• Tevere
• Adige
• Arno

2 Descrivi brevemente i seguenti tipi di laghi.

Lago glaciale: ...........................................................................................................................................................................................

Lago vulcanico: ......................................................................................................................................................................................

Lago tettonico: .......................................................................................................................................................................................

Lago costiero: ..........................................................................................................................................................................................

Lago artificiale: .......................................................................................................................................................................................

Lago alpino: ..............................................................................................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da carte


• Organizzare le informazioni 69

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 69 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Come cambia il corso del fiume


1 Leggi il testo con attenzione.

Durante il suo corso, scendendo dalla mon-


tagna alla pianura, il fiume cambia molto le
sue caratteristiche.
Quando è un torrente di montagna, in
forte pendenza, scorre veloce su grossi
massi in un letto piuttosto stretto e irre-
golare; l’acqua è fredda e ben ossigenata.
Giunto a fondovalle, il fiume diventa più
largo, ma la corrente è ancora piuttosto
turbolenta; il terreno non è più costituito
da massi, ma da ghiaia e ciottoli.
In pianura, dove la pendenza è molto
limitata, il letto del fiume è ormai largo e
profondo ed è formato da ghiaia e sab-
bia; l’acqua, giunta da tutti gli affluenti,
è presente in maggiori quantità e scorre
lenta e tranquilla; a volte il fiume forma
ampie curve chiamate meandri.

2 Ora disegna un fiume nei suoi tratti, mettendo in evidenza il tipo di letto.

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina • Ricavare e rielaborare informazioni


70 da testi scritti • Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 70 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Quando manca il depuratore


1 Leggi il testo e osserva la tabella.

Per molti anni i fiumi sono stati utilizzati non solo come
fonte di energia e di risorse naturali, ma anche come scari-
co per le fognature.
Per evitare di inquinare l’ambiente, le acque contenute
nelle fognature dovrebbero essere filtrate in un impianto
di depurazione. Purtroppo, invece, gli scarichi di molte
abitazioni, anziché passare dai depuratori, finiscono diretta-
mente nel fiume, inquinandolo con batteri e detersivi.
Vi sono anche grandi città che non utilizzano ancora un
depuratore delle acque: per questo l’Italia è già stata mul-
tata più volte dalla Corte di Giustizia Europea.
Circa diciotto milioni di Italiani, quasi un terzo della popola-
zione, scaricano direttamente nei fiumi o nei mari le acque
delle fognature, poiché non sono collegati a nessun impian-
to di depurazione. Come puoi osservare dalla tabella sul
servizio di depurazione in Italia, dieci anni fa 15 abitazioni
su 100 non erano collegate a una fognatura e versavano i
loro liquami direttamente nell’ambiente o in una cisterna da
svuotare periodicamente. Da allora la situazione è migliora-
ta, ma non abbastanza da impedire, nel 2018, un’ulteriore
multa per il mancato rispetto della normativa europea.

Abitazioni Abitazioni
Abitanti non
collegate alla collegate al
Abitanti serviti da
fognatura (ogni depuratore (ogni
depurazione
100 abitazioni) 100 abitazioni)
60 340 328 85% 70% 17 860 737
Elaborazione Legambiente su dati Rapporto Blue Book 2009 di Anea e Utilitatis

2 Prova a trasformare la tabella in un grafico, usando il programma


di lavoro Excel. Segui le indicazioni.

1.  pri un nuovo foglio di lavoro Excel.


A
2. Trascrivi la tabella nelle prime due colonne del foglio di lavoro.
3. Seleziona con il mouse tutte le celle con i dati.
4. Clicca sulla barra in alto “Grafici” e scegli un grafico a barre.
5. Vedrai i dati della tabella visualizzati sotto forma di grafico.

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti


• Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica 71

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 71 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I laghi italiani
1 Inserisci nella giusta colonna della tabella i seguenti termini.
Lago Maggiore • Lago d’Iseo • Lago di Como • Lago di Varano • Lago di Bolsena
Lago Trasimeno • Lago di Bracciano • Lago di Garda • Lago di Lesina
Lago di Nemi

Lago glaciale Lago vulcanico Lago costiero Lago tettonico

................................................... ................................................... ................................................... ...................................................

................................................... ................................................... ................................................... ...................................................

................................................... ................................................... ................................................... ...................................................

................................................... ................................................... ................................................... ...................................................

................................................... ................................................... ................................................... ...................................................

2 Per ciascuna affermazione segna se è vera (V) oppure falsa (F).

L’emissario di un lago è il fiume che vi entra. V F


I bacini artificiali si ottengono costruendo dighe
che interrompono il corso di un fiume. V F
Alcuni laghi possono avere acque salate. V F
L’origine vulcanica dei laghi è riconoscibile
dalla loro forma rettangolare. V F
I laghi tettonici si sono formati in seguito
ai movimenti della crosta terrestre. V F
Il Lago di Garda è il lago italiano più esteso. V F

Organizzare le informazioni
72 • Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 72 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’inquinamento dei laghi


Ogni anno l’associazione Legambiente compie un
monitoraggio dello stato di salute dei laghi ita-
liani, prelevando dei campioni di acqua dai laghi
e analizzandoli in laboratorio per controllare la
presenza di batteri e sostanze chimiche inquinanti.
Questa operazione si chiama “Goletta dei Laghi”
poiché viene eseguita con dei laboratori scientifici
mobili che si spostano da un lago all’altro a bordo
di una goletta, un tipo di imbarcazione a vela.
Quelli che seguono sono i risultati del monitorag-
gio del 2018.

Legenda inquinato: presenza di batteri


1 Leggi i dati della tabella.
fortemente inquinato: forte presenza di batteri

Punti
Punti Punti Punti entro
Regione Lago fortemente
inquinati critici totali i limiti
inquinati
Lombardia Iseo 2 1 3 4
Lombardia Como 4 1 5 4
Lombardia Lugano 2 0 2 1
Lombardia-Veneto Garda 2 3 5 5
Lombardia-Piemonte Maggiore 6 1 7 3
Piemonte Orta 1 0 1 1
Lazio Bolsena 4 1 5 1
Lazio Bracciano 3 1 4 0
Lazio Albano 0 0 0 2
Umbria Trasimeno 1 2 3 2
Totale 25 10 35 23

2 Riporta in un grafico a istogramma i dati della tabella, poi rispondi


alle domande.
In quale lago sono stati rilevati più punti inquinati? .......................................................................................
Quale lago risulta meno inquinato? ...............................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi


• Ricavare informazioni da tabelle e rielaborarli in forma grafica 73

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 73 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il mare
1 Scrivi sulla carta muta i nomi dei seguenti mari italiani.
Mar Adriatico • Mar Ionio • Mar Tirreno • Mar Ligure

..............................................................

............................................................................

..............................................................

..............................................................

2 Osserva la carta e scrivi Isole e arcipelaghi italiani


nella tabella, di fianco
al numero, i nomi delle 1 ....................................................................................................
isole e degli arcipelaghi
italiani. 2 ....................................................................................................

3 ....................................................................................................
• Arcipelago Toscano
• Eolie 4 ....................................................................................................
• Sicilia
• Sardegna 5 ....................................................................................................

• Arcipelago Campano 6 ....................................................................................................


• Tremiti
• Egadi 7 ....................................................................................................

74 Ricavare e rielaborare informazioni da carte

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 74 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il mare e le coste
1 Completa le frasi, inserendo i termini seguenti.
alte • basse • sabbiose • rocciose • lagune • vulcanica
Le coste che si affacciano sul Mar Ligure sono ............................................. e ............................................. .
Le coste del Mar Adriatico sono prevalentemente ......................................... e ......................................... .
Lungo le coste settentrionali del Mar Adriatico sono presenti diverse ........................................ .
Le Isole Eolie sono di origine ............................................................. .

2 Osserva le immagini e la carta delle coste alle pagg. 68-69 del Sussidiario.
Poi rispondi.

A B

Che tipo di costa è rappresentata?


Foto A ...................................................................................... Foto B ......................................................................................

Dove potrebbe trovarsi il luogo dove è stata scattata la foto?


Foto A ...................................................................................... Foto B .....................................................................................

3 Completa le frasi colorando i riquadri corretti.

Il Mar Ligure è grande piccolo , ma profondo, poiché i ripidi versanti


dell’Appennino arrivano a strapiombo nel mare: le coste sono perciò alte basse
e sabbiose rocciose , prive di intercalate da spiagge di ciottoli e ghiaia
Il Mar Tirreno bagna tutta la costa occidentale orientale è il più vasto;
lunghi tratti delle coste sono bassi alti e sabbiosi, ma dove l’Appennino
è più vicino al lontano dal mare vi sono brevi tratti diritti frastagliati
e sabbiosi rocciosi .

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina • Cogliere le relazioni


• Ricavare e rielaborare informazioni da carte e immagini 75

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 75 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le risorse del mare


1 Risolvi il cruciverba. Al termine, nella colonna evidenziata, leggerai
il nome di un’isola.
1

1. S i estrae dalle acque del mare.


2. Industrie che producono acciaio.
3. Pesce con una lunga “punta”.
4. Rientranza della costa.
5. Prodotto lavorato nelle raffinerie.
6. Vi vengono costruite le navi.
7. Serve da guida alle navi durante la notte.

2 Colora in giallo le risorse naturali del mare. Poi collega a ciascuna


i rispettivi lavori e attività economiche.

porto pescatore

petroliera
salina
pesce
raffineria
sale turismo
commercio
golfo traghetto
albergatore
spiaggia
cantiere navale
traghetto

bagnino itticoltura
Soluzioni: 1 sale; 2 siderurgiche; 3 pescespada; 4 baia; 5 petrolio; 6 cantieri; 7 faro.

76 Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina • Cogliere le relazioni

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 76 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’inquinamento del mare


1 Leggi il testo, poi rispondi alle domande.

ll bilancio di Goletta Verde 2014 sullo stato


di salute del mare italiano
Legambiente lancia un SOS su mancata depurazione e scarsa informazione.
Su 264 campioni di acqua analizzati dal laboratorio mobile di Goletta Verde, più della
metà è risultato fuori legge. Un punto inquinato ogni 51 chilometri di costa.
La maggior parte dell’inquinamento si registra presso foci di fiumi, canali e scarichi
sospetti. 12 milioni di abitanti sono senza depuratori.
Il risultato migliore è quello relativo alla Sardegna che presenta solo dieci punti inquinati
su 100 punti analizzati.
Il killer del mare è ancora una volta l’insufficiente depurazione. Dopo due sentenze di
condanna, la prima nel 2012 e la seconda nell’aprile 2014, la Commissione Europea
ha avviato quest’anno la terza condanna
per il mancato rispetto della legge europea
sulla depurazione degli scarichi civili. Il pro-
cedimento riguarda 880 paesi e città in tutta
Italia: 28 paesi e città su 100 controllati trat-
tano in modo inadeguato gli scarichi fognari.
Tra le regioni maggiormente coinvolte
Campania, con il 76% dei centri urbani
sul totale regionale, Calabria (53%), Sicilia
(52%) e Marche (50%).
A riversare la maggior quantità di scarichi
inquinanti nei fiumi e nei mari italiani sono la
Campania (con 2,4 milioni di abitanti serviti
da sistemi depurativi non adeguati), il Lazio
(1,8 milioni di abitanti), la Lombardia (1,6
milioni) e la Puglia (1,5 milioni).
www.legambiente.it

Quanti sono i campioni d’acqua marina risultati inquinati oltre i limiti di legge? ...............
Qual è la regione con il minor numero di punti inquinati? ......................................................................
Qual è la causa principale dell’inquinamento del mare? ............................................................................
L’Italia rispetta le regole europee per la depurazione degli scarichi delle abitazioni? .....
Quali azioni ha intrapreso la Commissione Europea verso l’Italia? ...................................................
Quali regioni versano nell’acqua la maggior quantità di scarichi fognari non depurati?
...........................................................................................................................................................................................................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


• Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti 77

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 77 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’agricoltura
1 In ciascun gruppo di parole ce n’è una che non c’entra con le altre:
individuala e cancellala con una ✘.

Agricoltura tradizionale: falce, anticrittogamici, rastrello, concime naturale

Agricoltura moderna: fertilizzanti, trattori, diserbanti, vanga, grandi


macchine agricole

Fattori che favoriscono l’agricoltura: terreno fertile, disponibilità


di acqua, terreno paludoso, pianura

Allevamento: ovini, suini, salumi, pollame

2 Completa il testo con i termini seguenti.


sementi selezionate • specializzato • agroalimentari
meccanizzazione • fitofarmaci • irrigazione • distributori
La produzione agricola moderna mira alla vendita dei prodotti
ai grandi ...................................... o alle industrie .............................................. .
Per questo motivo gli agricoltori tendono a coltivare un unico
prodotto: praticano, cioè, un’agricoltura di tipo ..................................... .
L’agricoltura moderna è molto produttiva, e ciò per vari motivi:
per la ......................................................................................... del processo lavorativo
e per la specializzazione delle colture; per l’uso quasi esclusivo
di .................................................................. e per l’impiego massiccio di
concimi chimici, antiparassitari e prodotti contro le malattie
delle piante (...........................................................................................................); per la
diffusione degli impianti di ........................................................................... .

Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi


78 • Cogliere relazioni

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 78 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La pesca in Italia
1 Leggi il testo, osserva la tabella e rispondi.

L’eccessivo sfruttamento del mare ha portato a una pre-


senza sempre più limitata di pesci nel Mar Mediterraneo.
Per questo è ormai vietata la pratica della pesca a stra-
scico, che distrugge i fondali e preleva pesci troppo
giovani.
In alcune regioni, tuttavia, è ancora diffusa la pesca
illegale con grandi reti, chiamate “spadare”, che cattu-
rano anche tartarughe, squali, balene, delfini che non
possono essere venduti ma devono essere rigettati in
mare, ormai morti.
I dati della pesca illegale sono stati riportati dall’associa-
zione Legambiente nella tabella seguente.

Episodi di pesca illegale accertati


Regione
dalla Polizia Costiera
1 Sicilia 1 190
2 Campania 865
3 Puglia 773
4 Calabria 618
5 Lazio 488
6 Veneto 399
7 Liguria 374
8 Toscana 374
9 Sardegna 298
10 Emilia-Romagna 197
11 Marche 184
12 Abruzzo 184
13 Friuli-Venezia Giulia 74
14 Molise 68
15 Basilicata 0
Totale 6 086

Quali sono le 5 regioni dove la pesca illegale è più praticata? ..............................................................


...........................................................................................................................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da testi e tabelle 79

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 79 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’industria
1 Completa il testo con i termini seguenti.
vie di comunicazione • materie prime • energia • manodopera • mercato
Alcuni fattori favoriscono lo sviluppo industriale. Fra questi c’è la
vicinanza e la disponibilità in tempi brevi delle ..................................................

................................ .
Per far arrivare le materie prime e successivamente trasportare i
prodotti finiti è importante che un’industria sia situata in un’area
vicina alle principali .......................................................................................... .
Altri fattori sono legati ai processi di lavorazione che si svolgono
all’interno dell’industria: la disponibilità di ...................................................... ,
necessaria per far funzionare i macchinari, e la ...........................................

..........., cioè gli operai, i tecnici e gli impiegati. Infine c’è anche da
considerare il ...................................................... , cioè tutte le persone che, in
Italia e all’estero, acquistano e richiedono i prodotti finiti.

2 Collega ciascun prodotto con il tipo di industria che lo produce.

benzina chimica

motorino
conserviera
detersivo

dell’abbigliamento
nylon

jeans
meccanica

computer
elettronica
vernice

surgelati tessile

80 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti • Cogliere le relazioni

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 80 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il commercio e il turismo
1 Completa lo schema con i termini seguenti.
ingrosso • grande distribuzione
bancarelle • ipermercati • supermercati

industria

............................................

piccola distribuzione ................................................................

............................................ negozi ............................................ ............................................ grandi


magazzini

2 Completa la tabella inserendo i nomi delle località a seconda del tipo


di turismo che le caratterizza. Se hai bisogno d’aiuto consulta il Sussidiario
e “Ti racconto la Geografia”.
Salsomaggiore • Cortina d’Ampezzo • Firenze • Capri • Montecatini • Roma •
Madonna di Campiglio • Abano • Madesimo • Rimini • Bormio •
Porto Cervo • Venezia • Chianciano • Tropea • Fiuggi • Roccaraso

Balneare Montano Culturale Termale

.................................................. .................................................. .................................................. ..................................................

.................................................. .................................................. .................................................. ..................................................

.................................................. .................................................. .................................................. ..................................................

.................................................. .................................................. .................................................. ..................................................

.................................................. .................................................. .................................................. ..................................................

.................................................. .................................................. .................................................. ..................................................

.................................................. .................................................. .................................................. ..................................................

Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica


• Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi 81

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 81 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le vie di comunicazione
1 Osserva la carta e rispondi
alle domande.
In Sardegna ci sono
autostrade? ..............................................

E in Sicilia? ...............................................
In quale parte dell’Italia la rete
autostradale è più fitta?
..............................................................................
Perché lungo l’arco alpino
e quello appenninico le
autostrade sono quasi del
tutto assenti?
..............................................................................

2 Individua e sottolinea l’errore contenuto in ciascuna frase.

I trasporti pubblici presenti nelle città


italiane sono: l’autobus, il filobus,
il tram, l’aeroplano, il taxi e la
metropolitana.
I porti possono essere commerciali,
turistici e fieristici.
A Venezia sono utilizzati particolari
mezzi di trasporto, come i vaporetti,
i motoscafi e i filobus.

Ricavare e rielaborare informazioni da carte


82 • Cogliere le relazioni

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 82 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Ambienti, risorse e attività


economiche
1 Completa la tabella con le parole chiave: confronta le risorse dei diversi
ambienti e scopri somiglianze e differenze.

Ambiente Risorse del territorio Attività economiche


montagna
................................................................................. .................................................................................

................................................................................. .................................................................................

................................................................................. .................................................................................

................................................................................. .................................................................................

collina
................................................................................. .................................................................................

................................................................................. .................................................................................

................................................................................. .................................................................................

................................................................................. .................................................................................

pianura
................................................................................. .................................................................................

................................................................................. .................................................................................

................................................................................. .................................................................................

................................................................................. .................................................................................

fiume
................................................................................. .................................................................................

................................................................................. .................................................................................

................................................................................. .................................................................................

................................................................................. .................................................................................

mare
................................................................................. .................................................................................

................................................................................. .................................................................................

................................................................................. .................................................................................

................................................................................. .................................................................................

Organizzare le informazioni
• Cogliere le relazioni 83

GUIDA_GEO_CL4_CL5_066_084.indd 83 08/03/19 10:06


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’economia
1 Inserisci nella tabella le attività economiche elencate secondo il settore
di appartenenza.
agricoltura • servizi • industria • commercio • artigianato • pesca • trasporti
sfruttamento di miniere • turismo • allevamento

Settore primario Settore secondario Settore terziario

..................................................................... ..................................................................... .....................................................................

..................................................................... ..................................................................... .....................................................................

..................................................................... ..................................................................... .....................................................................

..................................................................... ..................................................................... .....................................................................

..................................................................... ..................................................................... .....................................................................

..................................................................... ..................................................................... .....................................................................

..................................................................... ..................................................................... .....................................................................

2 In ogni riga orizzontale dello schema è stata inserita una parola, spezzata
in due parti, che puoi individuare sulla base della definizione corrispondente.
Cancella tutte le parole definite: le lettere rimaste ti diranno come viene
chiamata l’area compresa tra Genova, Milano e Torino.

1 T T E S S R I I L E
2 A N G O V I O L N I
3 C H I O I N M I C O
4 D T U R U I S M O S
5 S E R V T R I I Z I
6 A S I C L E I L I A

1. Il settore industriale che lavora le fibre vegetali, animali e sintetiche


per produrre tessuti.
2. In Sardegna sono gli animali più allevati.
3. Il settore industriale che produce medicinali, detersivi o fertilizzanti.
4. Fa parte del settore terziario e può essere sia balneare sia montano.
5. Il settore terziario non produce beni materiali, ma…
6. L’isola italiana dove è molto sviluppata la coltivazione degli agrumi.
L’area tra Genova, Milano e Torino è detta ................................................................................................................ .

84 Organizzare le informazioni

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CLASSE

a
5
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La classe capovolta

La classe capovolta
in Studio così
Per chi vuole sperimentare l’insegnamento capovolto, nelle RISORSE MULTIMEDIALI
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Gli studenti potranno così approcciarsi a una metodologia didattica innovativa senza i rischi
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Le regioni d’Italia
• Carte, mappe ed esercizi interattivi su tutte le regioni italiane.

86

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Le risorse multimediali

CLASSE CAPOVOLTA
p. 22 • Le regioni d’Italia

p. 24 • La Valle d’Aosta p. 59 • L’Umbria


p. 26 • Il Piemonte p. 63 • Il Lazio
p. 30 • La Liguria p. 67 • L’Abruzzo
CARTE E MAPPE p. 33 • La Lombardia p. 70 • Il Molise
INTERATTIVE p. 37 • Il Trentino-Alto Adige p. 73 • La Puglia
p. 40 • Il Veneto p. 77 • La Campania
p. 44 • Il Friuli-Venezia Giulia p. 81 • La Basilicata
p. 47 • L’Emilia-Romagna p. 83 • La Calabria
p. 52 • Le Marche p. 86 • La Sicilia
p. 55 • La Toscana p. 90 • La Sardegna

p. 8 • Lo Stato italiano p. 55 • La Toscana


p. 22 • Le regioni italiane p. 59 • L’Umbria
p. 24 • La Valle d’Aosta p. 63 • Il Lazio
p. 26 • Il Piemonte p. 67 • L’Abruzzo
ESERCIZI INTERATTIVI p. 30 • La Liguria p. 70 • Il Molise
p. 33 • La Lombardia p. 73 • La Puglia
p. 37 • Il Trentino-Alto Adige p. 77 • La Campania
p. 40 • Il Veneto p. 81 • La Basilicata
p. 44 • Il Friuli-Venezia Giulia p. 83 • La Calabria
p. 47 • L’Emilia-Romagna p. 86 • La Sicilia
p. 52 • Le Marche p. 90 • La Sardegna

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La didattica per competenze

Compito di realtà
Organizzate un viaggio
in una regione
Suggerimenti Questo compito di realtà permette di sviluppare in modo diverten-
operativi te e significativo sia le competenze disciplinari relative alla ricerca e
raccolta di informazioni di tipo geografico attraverso cartine, siti In-
ternet, immagini e testi, sia le competenze trasversali, come quelle
comunicative e digitali, lo spirito di iniziativa, imparare a imparare, le
competenze sociali.
Si tratta di realizzare in gruppo un progetto di gita in una regione
italiana diversa da quella di residenza, selezionando informazioni da
specifici siti Internet o da altro materiale multimediale. Il progetto sarà
poi esposto alla classe attraverso un prodotto complesso, quale una
presentazione in PowerPoint o una brochure pubblicitaria. La valuta-
zione dei lavori dei gruppi sarà effettuata dai ragazzi stessi, attraverso
un concorso in cui verrà scelto il progetto migliore.
L’insegnante avrà il compito di facilitare e supervisionare il percorso di
apprendimento, organizzando la classe in gruppi di lavoro e fornendo
indicazioni e regole precise sull’utilizzo di Internet. È importante che
gli alunni utilizzino esclusivamente i siti indicati e imparino a selezio-
nare i siti turistici ufficiali (gestiti dalle istituzioni preposte, quali le APT),
senza utilizzare motori di ricerca che propongono frequentemente siti
non controllati e potenzialmente pericolosi.

Fase 1
Questa fase richiede le maggiori capacità di concentrare l’attenzione
sul compito, in quanto occorre selezionare le informazioni perti-
nenti e utili senza lasciarsi distrarre da tutto ciò che stimola la curio-
sità. Per questo è opportuno che la fase di scelta delle destinazioni
e delle attività si limiti al solo sito del turismo ufficiale in Italia e ai siti a
esso collegati, molto ampi ma più facili da utilizzare.
Nella loro proposta i ragazzi dovranno inserire momenti da trascorre-
re nella natura, visite culturali, attività ricreative, attività sportive… In-
somma, la proposta deve essere il più possibile varia e adatta a diver-
se esigenze e interessi. Va data ai bambini l’indicazione di prendere
appunti mentre navigano o esplorano il materiale a loro disposizione,
in modo da svolgere più facilmente la fase 3.

Fase 2
Per realizzare questa fase si faccia riferimento alle schede della Guida
alle pagine 145-146 per il percorso in treno e alle pagine 147-148

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per il tragitto in auto. È opportuno distribuire a ogni gruppo una co-
pia della scheda, dopo aver svolto insieme un esempio utilizzando
la LIM. Qualora non vi fosse disponibilità di strumenti tecnologici a
scuola, l’insegnante procurerà un orario ferroviario: anche saper leg-
gere moduli orari è una competenza trasversale indicata come
prioritaria dalle Indicazioni Nazionali, spesso trascurata dalla didattica
tradizionale.

Fase 3
La tabella costituisce una sorta di “scaletta” di viaggio che servirà
come traccia per realizzare la presentazione o la brochure.
Per stabilire il programma della settimana gli alunni devono prova-
re a valutare il tempo necessario alle varie attività, quali possono risul-
tare più interessanti anche per gli altri compagni, quali luoghi sono im-
perdibili per conoscere la regione... Ciascun membro del gruppo avrà
opinioni diverse, perciò sarà necessario argomentare ai compagni le
proprie idee ed esercitare le capacità sociali di negoziazione, ascolto,
empatia per arrivare a un progetto condiviso da tutto il gruppo.
Un altro elemento di difficoltà per i bambini è costituito dalla valuta-
zione del tempo necessario agli spostamenti e alla realizzazione delle
attività stesse: per questo aspetto servirà l’aiuto dell’insegnante.

Fase 4
L’attività si presta a implementare le principali competenze in-
formatiche, che resteranno un bagaglio indispensabile anche nel
mondo del lavoro; si può anche costruire un percorso interdisciplina-
re con Arte o Italiano per l’analisi delle pubblicità e la realizzazione di
una brochure o di un manifesto.
Al termine dei lavori di gruppo, si darà il via al concorso.
Vengono stabiliti insieme i criteri di valutazione: la completezza e
varietà della proposta, la piacevolezza delle attività, la bellezza dell’e-
laborato, la realizzabilità del viaggio.
Ogni alunno riceverà un foglio bianco e dovrà attribuire un punteggio
segreto da 1 a 10 a ogni presentazione (a eccezione della propria).
Ogni gruppo presenterà quindi alla classe la sua proposta mostrando
il suo elaborato; alla fine dell’esposizione, ciascuno scriverà il titolo del
viaggio e attribuirà il punteggio.
Al termine di tutte le esposizioni, l’insegnante raccoglierà i punteggi
assegnati e scriverà alla lavagna la somma relativa a ciascun viaggio:
la proposta con il miglior punteggio risulterà vincitrice.

Autovalutazione
La rubrica di autovalutazione finale permette sia ai singoli alunni di
diventare consapevoli della propria esperienza sia al gruppo classe di
riflettere sulle difficoltà incontrate e di apportare proposte per miglio-
rare la collaborazione e la gestione dei problemi.

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La didattica per competenze

TABELLA DELLE COMPETENZE E DELLE ABILITÀ COINVOLTE


Competenze chiave Profilo delle competenze
Abilità
europee attivate dello studente
4 Competenze digitali Usa con responsabilità le tecnolo- • Essere avviato alla conoscenza
gie in contesti comunicativi con- della rete per ricercare e ricavare
creti per ricercare informazioni e informazioni.
per interagire con altre persone, Utilizzare il programma
come supporto alla creatività e alla PowerPoint.
soluzione di problemi semplici.
5 Imparare ad imparare Possiede un patrimonio di cono- • Saper ricercare informazioni
scenze e nozioni di base ed è in gra- di vario tipo da fonti diverse.
do di ricercare nuove informazioni. Trasferire le informazioni
Si impegna in nuovi apprendimen- acquisite in contesti operativi.
ti, anche in modo autonomo.
6 Competenze sociali e civiche Ha cura e rispetto di sé, degli • Partecipare attivamente
altri e dell’ambiente. Rispetta le alle attività portando il proprio
regole condivise e collabora con contributo personale.
gli altri. Si impegna per portare a Collaborare con il gruppo
compimento il lavoro iniziato, da nel progettare e decidere.
solo o insieme agli altri.
7 Spirito di iniziativa Dimostra originalità e spirito di • Formulare ipotesi, organizzare
iniziativa. È in grado di realizzare e realizzare un percorso
semplici progetti. Si assume le pro- di soluzione.
prie responsabilità, chiede aiuto • Assumere incarichi e portarli
quando si trova in difficoltà e sa a termine con responsabilità.
fornire aiuto a chi lo chiede.
8 Consapevolezza ed espressione Si orienta nello spazio e nel tem- • Ricavare informazioni su
culturale po, osservando e descrivendo am- un territorio, partendo dalle
bienti, fatti, fenomeni e produzio- caratteristiche ambientali,
ni artistiche. facendo riferimento agli aspetti
naturali e culturali.

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Scheda per la valutazione
dello studente
OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL COMPITO
Livello Livello Livello Livello
Indicatori di competenza avanzato (A) intermedio (B) base (C) iniziale (D)

Autonomia: è capace di reperire da solo strumenti


o materiali necessari e di usarli in modo efficace.
Relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere
e infondere fiducia, sa creare un clima propositivo.
Partecipazione: collabora, formula richieste di
aiuto, offre il proprio contributo.
Responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi
del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta.
Flessibilità, resilienza e creatività: reagisce
a situazioni o esigenze non previste con proposte
divergenti, con soluzioni funzionali, con utilizzo
originale di materiali, ecc.
Consapevolezza: è consapevole degli effetti
delle sue scelte e delle sue azioni.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE


Livello Livello Livello Livello
Indicatori di competenza avanzato (A) intermedio (B) base (C) iniziale (D)

Utilizza la rete con la supervisione dell’insegnante


per svolgere semplici ricerche. (profilo 4)
Utilizza PowerPoint per realizzare una
presentazione multimediale. (profilo 4)
Ricerca e seleziona informazioni pertinenti
e utili. (profilo 5)
Partecipa attivamente alle attività portando
il proprio contributo personale. (profilo 6)
Formula ipotesi, organizza e realizza un percorso
di soluzione. (profilo 7)
Conosce gli aspetti demografici, socio-culturali
e politico-economici di un territorio organizzato.
(profilo 8)

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LA PROGRAMMAZIONE
DIDATTICA

Traguardi
Competenze Abilità Contenuti
di competenza
• L’alunno si orienta nello • L’alunno si orienta nello • Saper individuare i punti • Le rappresentazioni
spazio e nel tempo; spazio circostante e cardinali. del pianeta Terra.
osserva, descrive sulle carte geografiche,
• Orientarsi su carte • La rappresentazione
e attribuisce significato utilizzando riferimenti
geografiche dei dati.
ad ambienti, fatti, topologici e punti
e topografiche
fenomeni e produzioni cardinali. • L’utilizzo delle diverse
per la progettazione
artistiche. rappresentazioni
di percorsi.
del territorio per ricavare
• Possiede un patrimonio
• Localizzare sulla carta informazioni.
di conoscenze e nozioni
geografica dell’Italia le
di base ed è allo stesso • Le caratteristiche
regioni fisiche, storiche
tempo capace di un territorio.
e amministrative.
di ricercare
e di procurarsi • Utilizza il linguaggio • Localizzare sul globo la • Le carte e la loro lettura.
nuove informazioni. della geo-graficità posizione dell’Italia in
• Il planisfero.
• Utilizza gli strumenti per interpretare carte Europa e nel mondo.
di conoscenza per geografiche e globo • Il reticolato.
• Osservare e analizzare
comprendere se stesso e terrestre, realizzare
i diversi strumenti • I dati e la loro lettura:
gli altri, per riconoscere semplici schizzi
di rappresentazione tabelle e grafici.
le diverse identità, cartografici e carte
del territorio per ricavare
le tradizioni culturali tematiche, progettare • I diversi tipi
informazioni e per
e religiose, in un’ottica percorsi e itinerari di immagine.
confrontare la rispettiva
di dialogo e di rispetto di viaggio.
funzionalità.
reciproco. • Ricava informazioni
• Analizzare carte,
geografiche da una
immagini satellitari,
pluralità di fonti
fotografie, dati, tabelle
(cartografiche
e grafici per ricavare
e satellitari, tecnologie
informazioni di interesse
digitali, fotografiche,
e di studio.
artistico-letterarie).
• Riconosce e denomina • Acquisire il concetto • La Terra e i suoi
i principali “oggetti” di paesaggio come ambienti.
geografici fisici (fiumi, interazione di diversi
• L’Europa fisica e i suoi
monti, pianure, coste, fattori fisici, storici,
ambienti.
colline, laghi, mari, antropici.
oceani, ecc.). • Storia dell’Italia, con
• Conoscere i fattori
riferimento ai processi
climatici e l’importanza
di formazione dell’unità
del clima nel paesaggio.
nazionale, alle diverse
identità culturali e
linguistiche, ai processi
di cambiamento del
contesto socio-
economico, ai processi
migratori, alla nascita
del­la Costituzione.

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Traguardi
Competenze Abilità Contenuti
di competenza
• Individua i caratteri che • Conoscere i paesaggi • L’Italia fisico-politica.
connotano i paesaggi italiani nelle loro
• Le regioni italiane:
(di montagna, collina, caratteristiche fisiche
le caratteristiche fisiche,
pianura, vulcanici, ecc.) e antropiche.
le attività produttive,
con particolare
• Progettare percorsi il patrimonio naturale,
attenzione a quelli
e itinerari di viaggio culturale e artistico.
italiani, e individua
negli ambienti oggetto
analogie e differenze
di studio.
con i principali paesaggi
europei e di altri
continenti.

• Coglie nei paesaggi • Analizzare e studiare • La Costituzione italiana:


mondiali le progressive i problemi di interesse valori e regole democratiche.
trasformazioni operate ambientale o
• L’organizzazione democratica
dall’uomo sul paesaggio socio-economico in Italia
dello Stato Italiano: potere
naturale. e/o nella propria regione,
legislativo, esecutivo,
attraverso la ricerca
• Si rende conto che giudiziario.
e il confronto di dati
lo spazio geografico
e informazioni. • Problemi di interesse
è un sistema territoriale,
ambientale quali
costituito da elementi • Analizzare la Costituzione
l’inquinamento, le risorse
fisici e antropici legati per conoscere i valori e le
energetiche, lo smaltimento
da rapporti regole democratiche per
dei rifiuti, il dissesto
di connessione e/o la soluzione dei problemi.
idrogeologico, lo scioglimento
di interdipendenza.
dei ghiacciai…
• Problemi di interesse
socio-economico quali
la disoccupazione,
la dispersione scolastica,
l’immigrazione, la povertà,
la ricerca tecnologica…

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La storia d’Italia
1 Scrivi l’anno nel riquadro; poi collega alla linea del tempo gli eventi
più importanti della storia d’Italia.

Nasce lo L’Italia entra nella Finisce la Oggi è l’anno


Stato Italiano: Seconda Guerra Seconda Guerra .............................................
è l’anno Mondiale: Mondiale:
.............................................
è l’anno è l’anno
............................................. .............................................

1850 1860 1870 1880 1890 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020

L’Italia vince Mussolini decide Nasce Mussolini diventa


la Prima Guerra le leggi razziali la Repubblica capo del governo
Mondiale: contro gli Italiani italiana: è l’anno e inizia il
è l’anno ebrei: è l’anno .............................................
Fascismo: è l’anno
............................................. ............................................. .............................................

2 Sulla linea del tempo, colora:


• in giallo il periodo
della Monarchia;
• in rosso il periodo
del Fascismo;
• in verde il periodo
della Democrazia.

3 Scrivi al posto giusto i numeri


corrispondenti agli Stati elencati.
1 Stato della Chiesa
2 Regno di Sardegna
3 Regno delle Due Sicilie
4 Regno Lombardo-Veneto
5 Granducato di Toscana
6 Impero d’Austria

Collocare eventi storici in ordine cronologico sulla linea del tempo


94 • Ricavare e rielaborare informazioni da carte

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’Unità d’Italia:
conquista o liberazione?
1 Leggi il documento tratto da “Il Giornale del Mondo”
del 26 ottobre 1860 e svolgi le attività.
Si è conclusa oggi a Teano l’epopea di Giuseppe Garibaldi e dei suoi uomi-
ni. Il generale infatti ha incontrato oggi Vittorio Emanuele II e, salutandolo
col grido: “Ecco il re d’Italia!”, gli ha ceduto formalmente i poteri.
Tutto è cominciato il 6 maggio scorso, quando il generale Garibaldi salpa-
va da Quarto, presso Genova, dirigendosi verso il Regno delle Due Sicilie
con l’intenzione di liberarlo dal dominio borbonico.
Garibaldi e i suoi compagni, circa un migliaio, sbarcavano l’11 maggio nel
porto siciliano di Marsala.
Il 14, il generale pubblicava a Salemi un proclama nel quale dichiarava
di assumere il potere nell’isola in nome di Vittorio Emanuele II. Gli furo-
no mandati incontro eserciti borbonici infinitamente superiori sia come
numero sia come equipaggiamento, ma nulla poterono i fucili e i cannoni
napoletani contro l’eroismo di questo manipolo di uomini coraggiosi e contro l’entusiasmo
delle popolazioni per il generale. A Calatafimi, a Palermo, a Milazzo, le truppe borboniche
furono costrette a cedere di fronte all’impeto dei Garibaldini e, in meno di tre mesi, tutta
l’isola fu conquistata. Il 20 agosto Garibaldi sbarcava in Calabria e il 7 settembre faceva il
suo ingresso trionfale a Napoli.
• Sottolinea in verde le parole che si riferiscono a Garibaldi e ai Garibaldini.
• Rispondi sul quaderno: secondo questo scrittore, la Sicilia è stata liberata o conquistata?
Perché?

2 Leggi il documento tratto dal discorso al Parlamento del Duca di Maddaloni


del 6 novembre 1861 e svolgi le attività.
La loro smania di subito impiantare nelle province napoletane quanto più si poteva delle
istituzioni del Piemonte, senza neppur discettare (considerare) se fossero o no opportune,
fece nascere fin dal principio della dominazione piemontese il concetto e la voce di “pie-
montizzare”. (...)
Tutto si fa venir dal Piemonte, persino le cassette della posta, la carta per gli uffici e per le
pubbliche amministrazioni. Ai mercanti di Piemonte si danno le forniture che fanno gua-
dagnare di più; burocrati di Piemonte occupano quasi tutti i pubblici uffici...
Questa è invasione, non unione, non annessione! Questo è voler sfruttare la nostra terra
come terra di conquista!
• Sottolinea in verde le parole che si riferiscono ai Piemontesi.
• Rispondi sul quaderno: secondo questo scrittore, la Sicilia è stata liberata o conquistata?
Perché?

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti


• Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti 95

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il ventennio fascista:
dal 1922 al 1945
1 Leggi il testo.

Alla fine della Prima Guerra Mondiale l’Italia era impoverita;


molte persone emigravano per cercare lavoro, sia nel Nord
Italia sia all’estero.
Nel 1922 il re d’Italia Vittorio Emanuele affidò il governo a
Benito Mussolini, che aveva formato il Partito Fascista: pro-
poneva l’ideale di un’Italia forte e importante.
Durante il suo governo, Mussolini realizzò molte opere che
migliorarono la vita delle persone: bonificò alcune paludi
infestate dalla malaria, promosse la “battaglia del grano” per
aumentare la produzione alimentare.
La sua idea di forza si traduceva però anche nella violenza: le
persone che protestavano venivano aggredite o arrestate.
Il parlamentare Giacomo Matteotti denunciò in Parlamento
i metodi violenti usati dai fascisti durante le elezioni: il giorno
dopo fu trovato ucciso.
A poco a poco Mussolini impose una dittatura: abolì tutti gli
altri partiti, i sindacati, la libertà di stampa, il diritto di sciope-
rare, le elezioni. Divenne il “duce”.
Attraverso la censura e la propaganda il Fascismo faceva in
modo che gli Italiani pensassero come voleva Mussolini:
• censurava i giornali, cioè
faceva cancellare le informa-
zioni che non gli piacevano;
• trasmetteva i discorsi del duce
alla radio;
• al cinema i cinegiorna-
li mostravano il duce come
un eroe, mentre trebbiava il
grano, pilotava aerei o auto
da corsa...;
• i bambini si allenavano per
imparare i valori e le idee del
Fascismo;
• a scuola gli insegnanti doveva-
no giurare fedeltà al Fascismo,
oppure venivano licenziati.

96 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le leggi razziali
1 Leggi il documento storico, tratto dalla rivista
“La difesa della razza” del 5 agosto 1938.
Esistono grandi razze e piccole razze. La popolazione
dell’Italia attuale è nella maggioranza di origine ariana
e la sua civiltà ariana. Esiste ormai una pura “razza
italiana”.
Gli Ebrei non appartengono alla razza italiana.
I caratteri fisici e psicologici puramente europei degli
Italiani non devono essere alterati in nessun modo.

2 Insieme ai tuoi compagni rifletti su queste domande e rispondi.

• I bambini italiani della vostra classe hanno tutti le stesse caratteristiche fisiche e
psicologiche (carattere, modo di reagire)? Esiste la “razza italiana”? ...........................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Secondo voi, perché il Governo Fascista dice che esiste la pura “razza italiana”?
...........................................................................................................................................................................................................................

• Voi che cosa ne pensate? ........................................................................................................................................................

3 Osserva questo
documento: è un
manifesto del periodo
fascista che informa
sulle “leggi razziali”
decise dal Governo
dal 1938 al 1945.
Poi rispondi alle
domande sul
quaderno.

• Secondo te, perché gli Ebrei non potevano insegnare?


• Perché non potevano avere aziende o terre?
• Perché non potevano lavorare negli uffici pubblici o andare al ristorante?
• Secondo te, queste leggi sono giuste? Perché?
• Secondo te, oggi ci sono leggi come queste?

Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi


• Ricavare e rielaborare informazioni da immagini 97

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Nasce la Costituzione italiana


1 Leggi il testo.

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e del Fascismo, gli Italiani votano per sce-
gliere se vogliono che l’Italia rimanga una monarchia, governata da un re, oppure che
diventi una Repubblica, governata da tutti i suoi cittadini.
Il 2 giugno 1946 gli Italiani scelgono la Repubblica: ecco perché il 2 giugno è la Festa
Nazionale della Repubblica, che si festeggia con un giorno di vacanza.
Per far funzionare la nuova Repubblica, servono nuove regole: chi deve deciderle?
Il 2 giugno, gli Italiani scelgono anche alcune persone, che hanno il compito di scrivere
la Costituzione, cioè le nuove regole della Repubblica italiana. Queste persone forma-
no l’Assemblea Costituente.
Il 22 dicembre 1947 l’Assemblea Costituente approva la Costituzione, che diventa la
legge-guida dello Stato italiano il 1° gennaio 1948.
La Costituzione stabilisce:
• i valori dello Stato italiano: la libertà, il lavoro, la democrazia, l’uguaglianza, la pace;
• i diritti e i doveri dei cittadini;
• gli incarichi e le regole.
La Costituzione italiana è formata da 139 regole che si chiamano articoli.
La prima parte della Costituzione è formata da dodici articoli che descrivono le idee e i
valori più importanti per l’Italia.
Anche se il linguaggio è un po’ difficile da capire il loro significato è molto bello e
importante.
Ecco che cosa vogliono dire i primi dodici
articoli della Costituzione:
ART. 1 L’Italia è una Repubblica democratica
ed è costruita con il lavoro. Il popolo comanda.
ART. 2 L’Italia riconosce i diritti umani; è un
dovere di tutti aiutare chi ha bisogno.
ART. 3 Tutti i cittadini hanno gli stessi diritti
e lo stesso valore, cioè sono importanti nello
stesso modo anche se sono diversi per il sesso,
la religione, il colore della pelle o le idee in
politica.
ART. 4 Tutti i cittadini hanno diritto di lavora-
re; la Repubblica italiana cerca di dare a tutti
questa possibilità. Ogni cittadino ha il dovere
di scegliere un lavoro o un’attività per aiutare
la società, se è possibile.

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti


98 • Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

ART. 5 La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali.


ART. 6 L’Italia protegge le minoranze linguistiche, cioè gli Italiani che hanno una prima
lingua diversa dall’italiano.
ART. 7 Lo Stato Italiano e la Chiesa non sono legati uno all’altro; ci sono degli accordi
chiamati Patti Lateranensi.
ART. 8 Tutte le religioni sono libere e uguali per la legge. Le religioni diverse da quella
cristiana cattolica possono organizzarsi, ma devono rispettare le leggi italiane.
ART. 9 La Repubblica aiuta la ricerca scientifica e tecnica e promuove la cultura. Difende
il paesaggio, i beni artistici e i monumenti storici dell’Italia.
ART. 10 Le leggi italiane seguono le regole internazionali. La condizione dello straniero
è regolata secondo le regole e gli accordi internazionali.
ART. 11 L’Italia rifiuta la guerra per conquistare altri popoli e per risolvere i problemi;
aiuta le organizzazioni internazionali per avere pace e giustizia fra le Nazioni.
ART. 12 La bandiera della Repubblica è il tricolore verde, bianco e rosso, a tre bande
verticali di uguali dimensioni.

Il Presidente della Repubblica


Enrico De Nicola firma
la Costituzione italiana.

2 Insieme ai tuoi compagni, scrivi il Regolamento-Costituzione della vostra


classe, cioè le regole fondamentali.
• Trovate insieme delle regole e scegliete la vostra Assemblea Costituente, ossia
decidete chi deve scrivere queste regole (tutti o alcuni insegnanti? Tutti o alcuni
alunni? Il dirigente scolastico? I genitori? I collaboratori della scuola?).
• Ora l’Assemblea Costituente deve scrivere le regole che pensa siano fondamentali
per tutta la classe:
– i valori, cioè le cose più importanti per voi;
– i diritti e i doveri degli alunni e degli insegnanti;
– gli incarichi e le regole per far funzionare al meglio la vostra classe.

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti


• Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti 99

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La Costituzione italiana
1 Questi sono i primi sei articoli dei dodici che costituiscono i princìpi
fondamentali della Costituzione italiana. Leggili con attenzione
e poi rispondi alle domande.
ART. 1 L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul
lavoro. La sovranità appartiene al popolo. [...]
ART. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili
dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si
svolge la sua personalità. [...]
ART. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza,
di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni per-
sonali e sociali. [...]
ART. 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al
lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo
diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le pro-
prie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione
che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
ART. 5 La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuo-
ve le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo
Stato il più ampio decentramento amministrativo. [...]
ART. 6 La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze
linguistiche.

• Considera l’articolo 1: che cosa significa l’espressione “La sovranità appartiene al


popolo”? ...................................................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................................

• Secondo te, quali potrebbero essere i diritti inviolabili dell’uomo di cui parla l’articolo 2?
.............................................................................................................................................................................................................................

• Quale articolo dichiara l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge? ....................................

• Secondo l’articolo 4, il lavoro è solo un diritto? Perché? ................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................................

• Che cos’è il decentramento amministrativo e quale articolo ne parla? ..............................................

.............................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa sono le minoranze linguistiche di cui parla l’articolo 6? ..........................................................

.............................................................................................................................................................................................................................

100 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti • Cogliere le relazioni

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La Costituzione italiana
per i nuovi cittadini: Ucraina
1 Leggi alcuni dei primi dodici articoli della Costituzione italiana,
scritti in lingua ucraina.

Ucraina Україна - Ukrajina

КОНСТИТУЦІІЯ ІТАЛІЇ

Cтатта 1 - Італія – це демократична Республіка, заснована на лраці. Cyвepeнітет


належить народу, який здійснює йоґо у формах та межах, Конституцїї.

Cтатта 2 - Республика визнає і гарантує непорушні права людини, як окремої
особистості, так і у соціальних формціях, де проявляється ця особистість, і вимага
виконання обов’язків політичної, економічної та соціальної солідарності.
Cтатта 3 - Всi громадяни мають однакову соціальну гідність і є рівними перед
законом без розрізнення за статтю, расою, мовою, віровизнанням, політичними
переконаннями, особистими та соціальнимми умовами.
Cтатта 4 - Республіка визнає для всіх громадян
ефективним це право. Кожен
громадянин має
можливостей та власноґо вибору, певний вид
матеріальному чи
духовному розвитку суспіьства.

Cтатта 6 - Республіка захищає спеціальними нормами мовні меншини.

Cтатта 8 - Всі релиігійні конфесії є однаково вільними перед законом. Релігійні
конфесії, відмінні від католицької Церкви, мають право засновуватися згідно власних
статутів, в межах, що не суперечать юридичному устрою Італії. Їхні відносини з
державою регулюються законом на основі угод з відповідними уповноваженими
представниками.
Cтатта 9 - Республіка сприяє розвитку культури та науково-технічних дослідженнь.
Захищає середовище, історичне та мистецьке надбання нації.

Cтатта 10 - Юридичний устрій Італії узгоджується із загальнпвизнаними нормами
міжнародного права. Юридичне положення іноземцяє врегульоване законом
у відповідності міжнародних норм та угои. Іноземець, якому у власній країні
перешкоджасться у ефективному користванні демократичними свободами, що
гарантуються Італіиською Конститцією, має право на політичний притулок на
території Республіки, зґіано умов встановлених законодавством. Не допускається
видача іноземця за політичний злочин.

Cтатта 11 - Італія відкидає війну, як інструмент посягання на свободу інших
народів і як засіб розв’язання міжнародних суперечок; допускає, на рівні з іншими
державами, обмеження суверенітуту, які є необхідні для певноґо устрою, що
забезпечив би мир та справедливість між націями; сприяє та заохочує міжнародні
рганізації, що діють для реалізації цих цілей.

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti • Cogliere le relazioni 101

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La Costituzione italiana per


i nuovi cittadini: Paesi Arabi
1 Leggi i primi dodici articoli della Costituzione italiana, scritti in arabo.

102 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti • Cogliere le relazioni

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La Costituzione italiana
per i nuovi cittadini: Cina
1 Leggi i primi dodici articoli della Costituzione italiana, scritti in cinese.

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti • Cogliere le relazioni 103

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’Italia dal 1861 al 1948


1 Metti in ordine i seguenti periodi della storia dell’Italia numerandoli da 1 a 5.

Seconda Guerra Mondiale Repubblica italiana


Regno d’Italia Conquista di Trentino-Alto Adige
e Friuli-Venezia Giulia
Fascismo

2 Collega con una freccia i nomi dei personaggi alle loro fotografie
e alle loro azioni.

balilla Mussolini partigiani Hitler

Combattono Vuole formare Imparano le


È il capo del
contro i Fascisti l’Impero della regole del
Governo fascista
e i Tedeschi Germania Fascismo

3 Colora di verde le idee importanti espresse nei primi dodici articoli


della Costituzione italiana.

L’Italia rifiuta la guerra Lo Stato Italiano segue Tutte le religioni


per conquistare altri la religione cristiana hanno lo stesso valore
popoli cattolica per lo Stato Italiano

I ricchi non devono Tutti i cittadini hanno L’Italia protegge le persone


lavorare il diritto di lavorare che parlano una lingua diversa
dall’italiano
Gli stranieri che non hanno libertà
nel loro Paese hanno diritto In Italia comanda Il colore della pelle
di essere accolti in Italia il sovrano, cioè il re non fa differenza

Collocare eventi storici in ordine cronologico


104 • Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi • Cogliere le relazioni

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’Italia
1 Osserva la carta politica dell’Italia a pag. 5 di “Ti racconto la Geografia”
e rispondi alle domande.
• Con quali Stati confina l’Italia? ............................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Da quali Stati è separata dal mare? .................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Nel territorio italiano ci sono altri due piccolissimi Stati: quali sono? .................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Come si chiama la città capitale d’Italia? ....................................................................................................................

• Quali sono le altre grandi città italiane? Scrivine almeno cinque. .........................................................
...........................................................................................................................................................................................................................

2 Colora le regioni
italiane utilizzando
i seguenti colori:
• azzurro per le regioni
del Nord-Ovest;
• rosso per le regioni
del Nord-Est;
• verde per le regioni
del Centro;
• arancione per le regioni
del Sud;
• giallo per le Isole.

Ricavare e rielaborare informazioni da carte


• Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica 105

GUIDA_GEO_CL4_CL5_094_115.indd 105 08/03/19 10:10


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La divisione dei poteri


1 Leggi il testo.

In una democrazia nessuno deve avere troppo potere.


Perciò i Paesi democratici dividono il potere in tre diversi
compiti e affidano ogni compito a persone diverse.
• Il potere legislativo è il potere di fare le leggi, cioè di decidere le regole.
• I l potere esecutivo è il potere di far rispettare le leggi, attraverso controlli e indica-
zioni precise.
• I l potere giudiziario è il potere di giudicare se qualcuno non rispetta le leggi e di
punirlo.

2 Prova a riconoscere di quale potere si tratta.

• Il Parlamento vota una legge che dice: in Italia si


possono scavare dei pozzi per cercare il petrolio.
Potere ...........................................................................................................

• Il Ministro per l’Ambiente scrive una circolare dice:


dove si possono scavare i pozzi, a quale profondità,
con quali strumenti, a quale distanza dalle case. Chi
vuole scavare un pozzo petrolifero deve chiedere il
permesso al Ministero.
Potere ...........................................................................................................

• Un cittadino pensa che nel suo territorio ci sia un pozzo petrolifero troppo vicino alle
case e denuncia il fatto alla Magistratura. La Magistratura fa dei controlli e decide chi
ha ragione: chi ha sbagliato deve pagare una multa o una punizione.
Potere ................................................................................................................................................................................................

3 Anche nella tua classe ci sono diversi poteri?


Scrivi L (Legislativo), E (Esecutivo), G (Giudiziario).

All’inizio dell’anno abbiamo deciso di riciclare la carta che usiamo in classe,


mettendola in una scatola.
Abbiamo stabilito degli incarichi: Luca ha l’incarico di “riciclone”: dovrà controllare
il cestino dell’immondizia per vedere se c’è della carta.
La maestra richiama Alice: ha buttato la carta nel cestino invece che nella scatola
della carta; ora deve spostarla e metterla al posto giusto.

106 Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti • Cogliere le relazioni

GUIDA_GEO_CL4_CL5_094_115.indd 106 08/03/19 10:10


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il Consiglio Comunale
dei Ragazzi
1 Leggi il testo.

In molti Comuni l’Amministrazione Comunale ha istituito il Consiglio Comunale dei


Ragazzi, per ascoltarne il punto di vista, capire le esigenze e coinvolgere i ragazzi e le
ragazze nelle decisioni che riguardano il territorio e la comunità.
Nel Consiglio Comunale dei Ragazzi, i bambini che rappresentano gli alunni della scuo-
la si riuniscono periodicamente per discutere su argomenti che interessano tutti e per
portare agli adulti le loro proposte.
Se desiderate vivere questa interessante esperienza, ecco che cosa dovete fare.
1. Informatevi presso il vostro Comune se esiste un Consiglio Comunale dei Ragazzi e
chiedete ai vostri insegnanti di aiutarvi a partecipare.
2. Se non esiste, scrivete una lettera al Sindaco per proporre questa attività. Spiegate
che vorreste capire meglio i problemi del vostro territorio e vorreste rendervi utili con
le vostre idee e proposte.
3. Organizzate le elezioni per scegliere i vostri rappresentanti.
• Stabilite le regole per le elezioni (voto segreto o “palese”, numero degli eletti per
classe, tempi, scrutatori, tempi per la propaganda elettorale...).
• Tutti gli alunni di classe quinta possono candidarsi, cioè proporsi per diventare rap-
presentanti nel Consiglio Comunale dei Ragazzi. I candidati si uniscono in gruppi
e formano delle liste elettorali.
• Ogni lista sceglie un nome e scrive i punti del suo programma (che cosa vorrebbe
realizzare o cambiare? Di quali problemi vorrebbe occuparsi? Come vorrebbe risol-
verli?) e li presenta alla classe: si chiama campagna elettorale.
• Nelle elezioni il voto è segreto e scritto: occorre preparare le schede elettorali (dei
foglietti per votare) e una scatola chiamata urna elettorale.
• Il giorno prestabilito, tutti votano, cioè mettono nell’urna un biglietto con il nome
del candidato scelto.
• I candidati che hanno ricevuto più voti sono eletti e diventano i rappresentanti
della classe nel Consiglio Comunale dei Ragazzi.
4. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, accompagnato da un insegnante, sceglie un
problema su cui lavorare, in accordo con la classe.
5. Nell’arco dell’anno si ritrova periodicamente per discutere e formulare proposte al
Consiglio Comunale degli Adulti.

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 107

GUIDA_GEO_CL4_CL5_094_115.indd 107 08/03/19 10:10


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Lo Stato italiano
1 Rispondi alle domande.

• Come si chiama la legge più importante dello Stato Italiano? .................................................................

• Quali sono i compiti del Parlamento? ............................................................................................................................

• Quali sono i compiti del Governo? ...................................................................................................................................

• Quali sono i compiti del Presidente della Repubblica? ....................................................................................

• Quali sono i compiti della Corte Costituzionale? .................................................................................................

• Perché in Italia questi compiti sono divisi? .................................................................................................................

2 Completa lo schema con le parole giuste.


che cosa fa
.............................................. ...........................................................

che cosa fa
Potere .............................................. ...........................................................

che cosa fa
.............................................. ...........................................................

Chi svolge oggi questi compiti? Scrivi il loro cognome.


• Il Presidente della Repubblica è: ..........................................................................................................................................

• Il Presidente del Consiglio è: ..................................................................................................................................................

• La Presidente della Camera dei Deputati è: ..............................................................................................................

3 Collega con una freccia.

maggiorenni quando i cittadini votano

pena le persone che vogliono essere votate

ministri hanno almeno 18 anni

partiti politici hanno un preciso incarico nel Governo

candidati gruppi di persone con lo stesso programma

magistrati inquirenti cercano le prove dei reati

elezioni punizione per chi non rispetta la legge

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


108 • Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica

GUIDA_GEO_CL4_CL5_094_115.indd 108 08/03/19 10:10


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Disegno le mie lingue


“Parlare a qualcuno in una lingua che comprende consente di raggiungere il suo
cervello. Parlargli nella sua lingua madre, significa raggiungere il suo cuore.”
Nelson Mandela

1 Disegna:

• Quali lingue conosci? ....................................................................................................................................................................


• Disegna te stesso o te stessa.
• In quali parti del tuo corpo sono le lingue che parli?
• Metti nel tuo disegno le tue lingue, al loro posto, e spiega perché le hai messe proprio lì.

2 Racconta: come sono le lingue che conosci?

3 Prova a immaginare la mente bilingue: com’è?

Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica 109

GUIDA_GEO_CL4_CL5_094_115.indd 109 08/03/19 10:10


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La settimana multilingue
1 Per valorizzare in modo semplice ma efficace tutte le lingue presenti nella
vostra classe, potete svolgere insieme all’insegnante questa attività, che
consiste nel salutarsi ogni mattina, all’inizio della lezione, con una lingua
diversa. Seguite le indicazioni.
• F ate un sondaggio: quante lingue ci sono in classe? Fate un censimento delle
lingue parlate; se desiderate, potete considerare anche il dialetto locale,
se si discosta dall’italiano e se viene effettivamente parlato a casa. Inserite anche
la lingua straniera imparata a scuola (inglese o eventuali altre lingue).
Prestate attenzione alle lingue africane: in Africa esistono un migliaio di lingue
diverse e sono differenti l’una dall’altra! L’espressione “Parla in africano” è priva
di senso, come se dicessero di noi “Parla in europeo”: l’italiano, l’inglese e il tedesco
sono lingue ben diverse e fra loro incomprensibili! Cercate di risalire al nome
corretto della lingua parlata dai vostri eventuali compagni africani: le più diffuse
sono lo swahili, hausa e yoruba in Africa Centrale, il wolof in Senegal, il tamazigh
nel Nordafrica, il xosa in Africa Meridionale. Cercate in Internet il Paese
di provenienza e verificate su Wikipedia la lingua parlata.
• Organizzate un cartellone suddiviso in sette colonne: uno per ogni giorno della
settimana.
• Inserite in ogni colonna un giorno della settimana e abbinate il giorno a una lingua
presente in classe. La domenica sarà per la lingua italiana.
• Chiedete a ciascun bambino bilingue di insegnarvi come saluta nella sua lingua.
Si possono anche aggiungere altre parole: “Come stai?”, mamma, papà, amici...
• Con l’aiuto dei bambini bilingue ed eventualmente dei loro familiari, scrivete
sul cartellone la pronuncia dei saluti e delle parole che avete scelto, nella colonna
corrispondente a ogni lingua.
• Appendete il cartellone e usatelo ogni mattina per salutarvi, e per salutare chi
entra in classe: il lunedì ci saluteremo in arabo, il martedì in cinese, il mercoledì in
rumeno... La domenica salutiamo la nostra famiglia in italiano!

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica

.......................... .......................... .......................... .......................... .......................... Inglese Italiano

HELLO CIAO

How are
Come stai?
you?

Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi


110 • Organizzare le informazioni in una tabella

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le lingue degli Italiani


1 Quante lingue parlano gli Italiani?
Ricava informazioni dalla carta tematica
a pag. 11 di “Ti racconto la Geografia”.

• Quali lingue parlano le minoranze linguistiche?


......................................................................................................................................

• In quale regione la popolazione parla lo sloveno?


Perché? ................................................................................................................

• In quale regione la popolazione parla il tedesco?


Perché? ................................................................................................................

• In quali regioni la popolazione parla la lingua franco-provenzale (patois)? Perché?


...........................................................................................................................................................................................................................

• Quante altre lingue e dialetti si parlano in Italia? ................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quali “isole linguistiche” sono presenti in Italia? .................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Secondo te, perché ci sono queste minoranze? ....................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

2 Confronta la carta a pag. 11 di “Ti racconto la Geografia” con quella a pag. 4


del Sussidiario: che cosa osservi? Quali corrispondenze puoi trovare tra
il dialetto di una zona e il popolo che vi abitava nell’antichità?
Rispondi sul quaderno.
3 Risolvi il cruciverba: nella colonna evidenziata leggerai il nome di una città.

1. Regione austriaca confinante 1


con il Trentino- Alto Adige.
2. Quelle del Trentino-Alto Adige 2
sono autonome. 3
3. Nome tedesco di Bolzano.
4. Lo è un territorio in cui si 4
utilizzano due lingue. 5
5. Una delle due lingue parlate
a Bolzano. 6
6. Lingua parlata in alcune 5 tedesco; 6 ladino
valli alpine derivata dal latino. Soluzioni: 1 Tirolo; 2 province; 3 Bozen; 4 bilingue;

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


• Ricavare e rielaborare informazioni da carte 111

GUIDA_GEO_CL4_CL5_094_115.indd 111 08/03/19 10:10


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’età della popolazione


italiana
ITALIANI MASCHI E FEMMINE
1 Osserva il grafico e rispondi Età
alle domande.
• Quanti anni ha la maggior parte degli Italiani?
........................................................................................................................

• Nascono più maschi, più femmine o sono in


uguale numero? .............................................................................

• Ci sono più uomini o più donne fra i 90 e i 100


anni di età? ........................................................................................

• Ci sono più anziani sopra i 60 anni o più


bambini sotto i 10 anni?..........................................................
• Secondo te, perché? ..................................................................

........................................................................................................................

........................................................................................................................

........................................................................................................................

2 Osserva il grafico e rispondi ETÀ MEDIA DEGLI ITALIANI


36 38 40 42 44 46 48 50
alle domande.
• Qual è l’età media degli Italiani? ....................

• In quale regione l’età media è più bassa?


......................................................................................................

• In quale regione le persone hanno una vita


mediamente più lunga? ........................................

• In quali regioni l’età media è di 45 anni?


......................................................................................................

• In quali regioni l’età media è più bassa


che nel resto d’Italia? ..............................................

......................................................................................................

......................................................................................................

......................................................................................................

......................................................................................................

112 Ricavare e rielaborare informazioni da grafici

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La densità di popolazione
1 Guarda la carta fisica dell’Italia a pag. 3 di “Ti racconto la Geografia”
e leggi alle domande. Confronta le tue idee con quelle dei compagni,
poi rispondi.
• Secondo voi, quali sono le zone più popolate? Perché?
• Secondo voi, quali sono le zone meno popolate? Perché?

2 Lavora sempre con i compagni: confrontate le vostre risposte con la carta


tematica a pag. 10 di “Ti racconto la Geografia” e rispondete.
• Quali sono le zone meno densamente popolate in Italia? Perché, secondo voi?
............................................................................................................................................................................................................................

• Quali sono le zone più densamente popolate? Perché, secondo voi?


............................................................................................................................................................................................................................

• Elencate tutte le città con più di un milione di abitanti:


............................................................................................................................................................................................................................

• Elencate le città di media grandezza (da 250 000 a un milione di abitanti):


............................................................................................................................................................................................................................

• Elencate le città meno popolate, cioè con meno di 250 000 abitanti:
............................................................................................................................................................................................................................

• Quanti abitanti ha Napoli? ........................................................................................................................................................

• Quanti abitanti ha Firenze? ......................................................................................................................................................

• Quanti abitanti ha Udine? .........................................................................................................................................................

• Qual è la regione meno densamente popolata? ....................................................................................................

• Qual è la regione più densamente popolata? ..........................................................................................................

3 Osserva il grafico che mostra dove abita la


popolazione e rispondi alle domande.
• Quali sono le zone d’Italia più popolate?
............................................................................................................................

• Quali sono le zone d’Italia meno popolate?


............................................................................................................................

• È più popolato il Nord, il Centro o il Sud Italia?


............................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di carte


• Ricavare e rielaborare informazioni da grafici 113

GUIDA_GEO_CL4_CL5_094_115.indd 113 08/03/19 10:10


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le migrazioni in Italia
1 Rispondi alle domande.
• Secondo te, negli ultimi anni i nuovi arrivi di
immigrati sono aumentati o diminuiti?
................................................................................................................

• Da quali fonti hai ricavato questa opinione?


................................................................................................................

Confronta le tue risposte con quelle dei


compagni.

2 Ricava informazioni dal grafico.


600 IMMIGRAZIONI ED EMIGRAZIONI (in migliaia) Immigrazioni
NEL PERIODO 2007-2016 Emigrazioni
500

400

300

200

100

0
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

• Quanti immigrati sono arrivati in Italia nel 2007? ................................................................................................

• Quanti immigrati sono arrivati in Italia nel 2016? ................................................................................................

• Gli arrivi dall’estero sono aumentati o diminuiti negli ultimi due anni considerati? ...............

• Quante persone sono emigrate dall’Italia nel 2007? .........................................................................................

• Quante persone sono emigrate nel 2016? .................................................................................................................

• Osservate il grafico: le partenze dall’Italia verso l’estero sono aumentate o diminuite negli
anni considerati? ...............................................................................................................................................................................

3 Guarda con attenzione le fotografie alle pagg. 12 e 13 del Sussidiario:


chi rappresentano? Quali informazioni puoi ricavare? Spiega.
............................................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................
............................................................................................................................................................................................................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina • Ricavare e rielaborare


114 informazioni da grafici • Ricavare e rielaborare informazioni da immagini

GUIDA_GEO_CL4_CL5_094_115.indd 114 08/03/19 10:10


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Stranieri, profughi
o clandestini?
1 Spesso senti parlare degli stranieri con parole diverse: immigrati, profughi,
clandestini, rifugiati, extracomunitari... Queste parole hanno tutte lo stesso
significato? È importante usare le parole in modo corretto, per non avere
un’immagine falsa della realtà.
Cerca sul dizionario queste parole e riporta il loro significato sul quaderno.

straniero • migrante • emigrato • immigrato • extracomunitario
profugo • rifugiato • clandestino • apolide

2 Insieme all’insegnante e ai compagni cerca sui giornali o in Internet i testi e le


immagini che si riferiscono a “immigrati”: le parole vengono usate secondo il
loro corretto significato? Discutetene insieme.

3 Ricava informazioni dalla carta tematica a pag. 13 del Sussidiario


e rispondi alle domande.
• In quali regioni italiane gli stranieri sono più del 9,1% del totale degli abitanti?
............................................................................................................................................................................................................................

• In quali regioni italiane gli stranieri sono meno del 3%? ...............................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

• Quanti sono gli stranieri in Friuli-Venezia Giulia? ..................................................................................................

• Quanti sono gli stranieri in Puglia? ....................................................................................................................................

• Quanti sono gli stranieri in Lombardia? ........................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti


• Ricavare e rielaborare informazioni da immagini e carte 115

GUIDA_GEO_CL4_CL5_094_115.indd 115 08/03/19 10:10


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Quanti sono
gli stranieri in Italia?
1 Ricava informazioni dal grafico e rispondi alle domande.
STRANIERI IN ITALIA DAL 2015 AL 2017
(in migliaia)
Maschi Femmine • La presenza di stranieri in Italia è
5 500 aumentata o diminuita dal 2015 al 2017?
5 000
4 500 .......................................................................................................
4 000
3 500
2 642 2 645 2 643 • Confronta questo grafico con quello
3 000 di pag. 118: secondo te, perché
2 500 gli stranieri sono aumentati se i nuovi
2 000 arrivi sono diminuiti?
1 500
2 373 2 381 2 404
1 000 .......................................................................................................
500
0 .......................................................................................................
2015 2016 2017

2 Ricava informazioni dal grafico e rispondi alla domanda.


• Il numero dei bambini nati da genitori stranieri sta aumentando diminuendo dal 2012.
• Nel 2017 sono nati circa .................................. bambini figli di genitori stranieri.
• Nell’intervallo di tempo considerato l’anno in cui sono nati più bambini è il .....................,
con un valore di circa ................................. .

BAMBINI NATI IN ITALIA DA DUE GENITORI STRANIERI


(in migliaia – valori arrotondati)
90

80 77 79
76 76 75
71 73 72
70 69 68
63
60
56
50
50 47
40
33 32
30
29
26
20
20

10

0
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

116 Ricavare e rielaborare informazioni da grafici

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Che lavoro farai da grande?


1 Rispondi alle domande.

• Che cosa pensi del lavoro? Spiega in breve che cosa è il lavoro secondo te, a che cosa
serve, quali sono le sue caratteristiche. ........................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Che lavoro vorresti fare da grande? ................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Perché vorresti fare questo lavoro? ..................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

2 Costruite insieme una tabella Lavoro N. preferenze


per registrare i lavori che
vorreste fare tu e i tuoi ....................................................................... ........................................
compagni di classe.
....................................................................... ........................................

....................................................................... ........................................

....................................................................... ........................................

....................................................................... ........................................

....................................................................... ........................................

....................................................................... ........................................

3 Trasformate, poi, la tabella 6


in un istogramma: sull’asse 5
orizzontale indicate i lavori 4
scelti; sull’asse verticale 3
i numeri delle preferenze, 2
in corrispondenza dei 1
rettangoli. ............ ............ ............ ............ ............ ............ ............

4 Com’è l’esperienza del lavoro? Preparate un’intervista ai vostri


genitori che lavorano, per scoprire le caratteristiche, le difficoltà
e le soddisfazioni del lavoro. Poi intervistate i vostri genitori a
casa o, se possibile, chiedete loro di venire in classe a raccontarvi
la loro esperienza.

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


• Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica 117

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il diritto di lavorare
1 Leggi il testo.

L’art. 4 della Costituzione dice che tutti i cittadini hanno il diritto di lavorare.
Nonostante ciò, però, non sempre questo diritto viene riconosciuto.
• Durante il Fascismo, a partire dal 1948, agli Italiani di religione ebraica fu vietato
lavorare: non potevano essere assunti e, se già lavoratori, venivano licenziati solo per
la loro religione.
• Tutti, anche i disabili, hanno diritto a un lavoro; per questo la legge 68 del 1999
stabilisce l’obbligo per le aziende di assumere, con precise modalità, persone disabili,
anche accompagnate. Purtroppo però molte aziende non rispettano la normativa e le
persone disabili faticano più di altre a trovare un lavoro.
• Le donne e gli uomini hanno diritto di svolgere il proprio lavoro anche se sono
mamme e papà; per questo l’art. 37 della Costituzione e apposite leggi stabiliscono
i diritti dei lavoratori con bambini piccoli: permessi per accudire i figli, periodi per
l’allattamento… Purtroppo, a volte, alcune aziende costringono le donne a licenziarsi
quando diventano mamme, o non tengono conto delle esigenze familiari.
• In 78 Paesi l’omosessualità è un reato e in alcuni casi è punito con la pena di morte.
La Costituzione italiana e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani stabiliscono
invece che tutti hanno pari dignità sociale, senza distinzioni di sesso: perciò anche gli
omosessuali, cioè le persone che si innamorano di persone dello stesso sesso, hanno
gli stessi diritti degli altri. In Italia però alcune persone non hanno rispetto per loro, e
alcune aziende non assumono o trattano male lavoratori e lavoratrici omosessuali per
la loro vita privata, anche se non cambia la loro capacità di svolgere un lavoro.
• In altri Paesi, negli anni passati, alcuni lavori erano proibiti per persone di pelle scura:
ad esempio in Sudafrica durante l’Apartheid, o negli Stati Uniti prima di Marthin
Luther King. In Italia, il colore della pelle non può essere un motivo per non dare
lavoro a una persona.
Alcune persone, invece, non possono lavorare. Questo, però, serve a proteggerle:
• i bambini, che devono andare a scuola e giocare;
• i malati, che devono curarsi;
• gli anziani, che devono riposarsi e lasciare il lavoro ai più giovani;
• i profughi che hanno chiesto di restare in Italia come rifugiati: per i primi 6 mesi la
legge proibisce loro di lavorare. Questo serve a evitare che alcune persone fingano di
essere rifugiati per poter lavorare in Italia.

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


118 • Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I diritti dei lavoratori


I diritti dei lavoratori sono scritti in un apposito documento che si chiama Statuto
dei Lavoratori. Anche la Costituzione italiana stabilisce delle regole che valgono
per tutti i lavoratori in Italia.

1 Leggi gli articoli della Costituzione e le relative spiegazioni, poi rispondi


alle domande.

Articolo 35 Riconosce la libertà Spiegazione


La Repubblica tutela di emigrazione, La Repubblica protegge il lavoro in
il lavoro in tutte salvo gli obblighi tutte le sue forme.
le sue forme stabiliti dalla legge Si assicura che i lavoratori possano
ed applicazioni. nell’interesse imparare a svolgere sempre meglio il
Cura la formazione generale, e tutela loro lavoro e possano migliorare i loro
e l’elevazione il lavoro italiano compiti.
professionale all’estero. Riconosce la libertà di emigrazione e
dei lavoratori. difende il lavoro italiano all’estero.

• Discuti con i tuoi compagni: perché la Repubblica si preoccupa che i lavoratori possano
imparare a fare sempre meglio il loro lavoro? A che cosa serve il lavoro?

Spiegazione
Articolo 36 un’esistenza libera Il lavoratore ha diritto a essere pagato
Il lavoratore ha e dignitosa. per il suo lavoro in modo giusto rispet-
diritto ad una La durata massima to al lavoro che svolge e a quante ore
retribuzione della giornata lavora, e in ogni caso lo stipendio deve
proporzionata alla lavorativa è stabilita bastare a far vivere lui stesso e la sua
quantità e qualità dalla legge.
 famiglia in modo libero e dignitoso.
del suo lavoro Il lavoratore ha La legge stabilisce il numero massimo di
e in ogni caso diritto al riposo ore di lavoro al giorno.
sufficiente settimanale e a ferie Il lavoratore ha diritto a un giorno di
ad assicurare a annuali retribuite e riposo ogni settimana e a ferie annuali
sé e alla famiglia non può rinunziarvi. pagate e non può rinunciare a questi
diritti.

• Fai un’indagine nella tua classe: quante ore lavorano ogni giorno i vostri genitori?
Possono scegliere quante ore dedicare al lavoro? Hanno un giorno di riposo
settimanale? Quanti giorni di ferie pagate hanno a disposizione?
Raccogli i dati in una tabella.

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti


• Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica 119

GUIDA_GEO_CL4_CL5_116_133.indd 119 08/03/19 10:12


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Bambini al lavoro
In Italia, come stabilito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti del Bambino, i bambini non
possono lavorare: hanno il diritto di imparare e di giocare.
1 Leggi l’articolo 37 della Costituzione e il testo.

Articolo 37 speciali norme


La legge e garantisce Spiegazione
stabilisce il limite ad essi, a parità La legge stabilisce da quale età si può comin-
minimo di età di lavoro, ciare a lavorare con uno stipendio.
per il lavoro il diritto alla La Repubblica protegge il lavoro di coloro che
salariato. parità non hanno ancora 18 anni con leggi speciali.
La Repubblica di retribuzione. I minorenni, se fanno lo stesso lavoro degli
tutela il lavoro adulti, devono ricevere lo stesso pagamento.
dei minori con

In Italia, lo Stato si preoccupa per tutti: le scuole sono gratuite per tutti i bambini, l’assi-
stenza sanitaria (medici, ospedali…) è gratuita, perciò i bambini possono andare a scuola
anche se le loro famiglie sono povere.
In altri Paesi, invece, le scuole non sono gratuite o sono troppo lontane, e le famiglie non
possono permettersi di mandare i figli a scuola. In molti Paesi gli adulti lavorano, ma gua-
dagnano così poco che anche i bambini devono lavorare per aiutare la famiglia.

2 Leggi il documento dell’UNICEF, l’Organizzazione delle


Nazioni Unite che si occupa di difendere i bambini.

Nel mondo sono più di 150 milioni i bambini intrappolati in lavori che
mettono a rischio la loro salute fisica e mentale e li condannano a una
vita senza divertimento né istruzione. Questo succede soprattutto nei
Paesi poveri.
Nel mondo 74 milioni di bambini sono impiegati in varie forme di
lavoro pericoloso, come il lavoro in miniera, a contatto con sostanze
chimiche e pesticidi agricoli o con macchinari pericolosi. È il caso dei
bambini impiegati nelle miniere in Cambogia, nelle piantagioni di tè
nello Zimbabwe o che fabbricano bracciali di vetro o cestini in India.
Tra le peggiori forme di lavoro minorile rientra anche il lavoro di strada:
nelle grandi città asiatiche, latino-americane e africane, i bambini cercano di sopravvivere
raccogliendo rifiuti da riciclare o vendendo cibo e bevande.
Ci sono, poi, le bambine che lavorano tutto il giorno in casa (propria o di altri), spesso in
una vera e propria forma di schiavitù: le bambine non possono uscire per giocare, non
possono andare a scuola, ma rimangono sempre a servizio degli adulti.

120 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

GUIDA_GEO_CL4_CL5_116_133.indd 120 08/03/19 10:12


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Lo sfruttamento dei bambini


1 Queste fotografie sono state scattate in diversi Paesi.
Osserva le immagini e rispondi alle domande.
• Che cosa stanno facendo questi bambini? ................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Che età hanno, secondo te? ..................................................................................................................................................

• Dove si trovano? ...............................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quale articolo della Costituzione Italiana dichiara l’uguaglianza di tutti i cittadini


davanti alla legge? ..........................................................................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da immagini 121

GUIDA_GEO_CL4_CL5_116_133.indd 121 08/03/19 10:12


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I Sindacati
1 Leggi l’articolo 39 della Costituzione, poi il testo.

Per difendere i loro diritti, i lavoratori si


Articolo 39 sono uniti in organizzazioni chiamate
I Sindacati possono...
L’organizzazione stipulare contratti
Sindacati.
sindacale è libera. collettivi di lavoro
I Sindacati discutono con le imprese
Ai Sindacati non con efficacia
le condizioni di lavoro, le regole che
può essere imposto obbligatoria per tutti
devono rispettare i lavoratori, i proble-
altro obbligo se non gli appartenenti alle
mi che possono esserci in un ambiente
la loro registrazione categorie alle quali il
di lavoro o in un’azienda.
presso uffici locali contratto si riferisce.
o centrali, secondo I Sindacati fanno anche delle trattati-
le norme di legge. ve con lo Stato e con i rappresentanti
delle imprese per stabilire, per ciascuna
categoria, i contratti nazionali, cioè
le regole che tutti i lavoratori e tutte le imprese di quel settore devono rispettare: ad esem-
pio, il numero massimo di ore di lavoro al giorno e lo stipendio minimo per ogni compito.
Tutti i lavoratori, anche quelli che non sono iscritti ai Sindacati, possono eleggere i loro rap-
presentanti: nel luogo di lavoro, nella Provincia o nella Regione, nelle riunioni nazionali,
dove si discutono i problemi che riguardano tutti i lavoratori.
In Italia tutti hanno diritto a far parte di un Sindacato e tutti possono formare un nuovo
Sindacato, come stabilisce l’art. 39.
In Italia ci sono diverse Organizzazioni Sindacali, alcune specifiche di un certo settore lavo-
rativo, altre “confederali”, cioè che riuniscono i Sindacati di tutte le categorie di lavoratori.
I Sindacati Confederali più
importanti in Italia sono:
• C onfederazione Generale
Italiana del Lavoro (CGIL)
(www.cgil.it)
• C onfederazione Italiana
Sindacati Lavoratori (CISL)
(www.cisl.it)
• U nione Italiana del Lavoro
(UIL) (www.uil.it)
• C onfederazione Italiana
dei Sindacati Autonomi dei
Lavoratori (CISAL) (www.
cisal.it)

122 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

GUIDA_GEO_CL4_CL5_116_133.indd 122 08/03/19 10:12


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il dovere di lavorare
1 Leggi l’articolo 4 della Costituzione, poi il testo.

Articolo 4 un’attività o
Ogni cittadino una funzione
ha il dovere che concorra
di svolgere, al progresso
secondo materiale o
le proprie spirituale della
possibilità e la società.
propria scelta,

Tutti i cittadini hanno il dovere di svolgere un lavoro o un’attività. Questo per dare il
proprio contributo, cioè il proprio aiuto, a migliorare la società: può essere un migliora-
mento “materiale”, cioè nella ricchezza e nel modo di vivere, o “spirituale”, cioè nella
cultura e nei valori.
Il lavoro, quindi, non serve solo al lavoratore per avere in cambio dei soldi da usare come
vuole, ma serve innanzitutto alla società: per questo il tempo che il lavoratore dedica a
migliorare la società viene ricompensato con lo stipendio.

2 Elenca i lavori svolti dalle persone che conosci; per ciascuno indica a che cosa
serve e che cosa succederebbe se nessuno volesse fare quel lavoro.

Lavoro A che serve? Che succede se nessuno vuole farlo?


......................................... ......................................... ...........................................................................................................................

......................................... ......................................... ...........................................................................................................................

......................................... ......................................... ...........................................................................................................................

......................................... ......................................... ...........................................................................................................................

......................................... ......................................... ...........................................................................................................................

......................................... ......................................... ...........................................................................................................................

......................................... ......................................... ...........................................................................................................................

3 Secondo te, come bisogna svolgere il proprio lavoro perché sia davvero utile?
.......................................................................................................................................................................................................................

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti


• Organizzare le informazioni ed esprimerle in forma grafica 123

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il lavoro autonomo
1 Leggi l’articolo 41 della Costituzione, poi il testo.

Tutti possono svolgere liberamente


Articolo 41 La legge determina
un lavoro, ma solo se questo lavoro
L’iniziativa economica i programmi e i
non crea un danno alla sicurezza, alla
privata è libera. controlli opportuni
libertà e alla dignità umana.
Non può svolgersi in perché l’attività
Il lavoro deve essere utile alla società.
contrasto con l’utilità economica pubblica
I cittadini che lavorano per conto pro-
sociale o in modo e privata possa
prio si chiamano lavoratori autono-
da recare danno alla essere indirizzata
mi. In Italia i lavoratori autonomi sono
sicurezza, alla libertà, e coordinata a fini
alla dignità umana. numerosi: molti artigiani (elettricisti,
sociali.
idraulici, imbianchini, falegnami…),
commercianti, contadini e profes-
sionisti (dentisti, notai…) svolgono il proprio lavoro per chi ne ha bisogno, in cambio di un
pagamento da parte di chi riceve il servizio.
Il loro lavoro è più libero, ma meno protetto: nessuno li paga se sono malati o se vanno in
vacanza, nessuno li sostituisce se hanno bisogno di accudire i loro bambini o i loro genitori
anziani; se non hanno clienti, non ricevono un pagamento sufficiente per vivere.
Se invece la loro attività è molto richiesta, possono guadagnare più soldi e metterli da
parte per quando ne hanno bisogno, oppure investire questi soldi per rendere ancora più
funzionale e attraente la loro attività.
I lavoratori autonomi devono pagare le tasse allo Stato in base a quanto guadagnano.

2 Collega ogni fotografia al nome del lavoro che rappresenta.

pediatra

imbianchino

dentista

elettricista

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti


124 • Ricavare e rielaborare informazioni da immagini • Cogliere le relazioni

GUIDA_GEO_CL4_CL5_116_133.indd 124 08/03/19 10:12


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le imprese
1 Leggi il testo.

Per poter produrre o vendere prodotti o servizi, occorre aprire un’impresa.


L’impresa può essere:
• individuale, se è di una persona sola;
• familiare, se è di una famiglia;
• collettiva, se è di un gruppo di persone o di imprese che si uniscono in società.
Le imprese possono essere agricole,
commerciali, industriali, di trasporto,
bancarie, assicurative... a seconda
delle attività che svolgono.
Per lavorare, un’impresa deve trovare
un luogo adatto, acquistare i macchi-
nari che servono, comprare il mate-
riale, pagare le persone impegnate
nelle attività necessarie. L’impresa
deve quindi sostenere molte spese e,
per ripagarle, ha bisogno di vendere
i propri prodotti o servizi in modo da
guadagnare il più possibile:
• se l’impresa guadagna meno di
quello che ha speso, non riesce a
fare altri acquisti e fallisce, chiude
cioè l’attività.
• se l’impresa guadagna più di quello che spende, può usare i soldi guadagnati in modi
diversi: può dividerli fra i soci, può tenerli da parte, oppure può investirli, cioè spen-
derli per migliorare ancora di più la propria attività o per ricercare nuove tecnologie
e nuovi prodotti.
Le imprese sono molto importanti per l’economia di un Paese: danno lavoro a molte
persone e ad altre imprese, producono prodotti e servizi utili, comprano e vendono
molte cose, e in questo modo fanno circolare il denaro e la ricchezza e producono
altro lavoro.
Le imprese devono pagare le tasse allo Stato, in base a quanto hanno guadagnato.
Con questi soldi lo Stato può pagare i servizi per tutti: le scuole, gli ospedali, le stra-
de, i medici…
Anche le imprese si riuniscono in Associazioni e hanno i loro rappresentanti, che
spesso si incontrano con i rappresentanti del Governo o con i Sindacati per decidere
insieme le strategie migliori per migliorare l’economia e risolvere i problemi. Come i
Sindacati, anche le più grandi Associazioni delle imprese sono organizzate in catego-
rie, come Confindustria, Confcommercio e Confesercenti.

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


• Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 125

GUIDA_GEO_CL4_CL5_116_133.indd 125 08/03/19 10:12


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le imprese in Italia
1 Ricavate informazioni dal grafico e rispondete alle domande.

IMPRESE OGNI 1 000 ABITANTI

• In quali regioni c’è il maggior numero di imprese ogni mille abitanti?
............................................................................................................................................................................................................................

• In quali regioni ci sono meno imprese ogni mille abitanti?


............................................................................................................................................................................................................................

• Quante imprese ci sono nella tua regione ogni mille abitanti? .................................................................

• Secondo te, nelle regioni con molte imprese c’è più ricchezza o più povertà?
............................................................................................................................................................................................................................

• Dove si trovano le regioni con meno imprese? .......................................................................................................

• Dove si trovano le regioni con più imprese? .............................................................................................................

2 Provate a fare un’indagine nel vostro Comune. Quali e quante imprese


ci sono nel suo territorio?
Ricercate le imprese presenti nel vostro Comune e suddividetele
per categorie in base ai settori economici.

Ricavare e rielaborare informazioni da grafici


126 • Ricavare e rielaborare informazioni un’indagine

GUIDA_GEO_CL4_CL5_116_133.indd 126 08/03/19 10:12


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il lavoro in Italia
1 Il grafico mostra in percentuale quante persone di età compresa
fra i 24 e i 60 anni lavorano sul totale della popolazione attiva.
Ricava informazioni dal grafico.

• Quali sono le 5 regioni con più occupati? ..................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quali sono le 5 regioni con meno occupati? ...........................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quante persone lavorano in Liguria? ..............................................................................................................................

• Quante persone lavorano in Veneto? .............................................................................................................................

• Quante persone lavorano in Sardegna? .......................................................................................................................

• Quante persone lavorano in Campania? .....................................................................................................................

• Dove si trovano le regioni con più occupati? ..........................................................................................................

• Dove si trovano le regioni con meno occupati? ....................................................................................................

2 Confronta questo grafico con quello sul numero delle imprese a pag. 130:
che cosa osservi?
.......................................................................................................................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da grafici • Cogliere le relazioni 127

GUIDA_GEO_CL4_CL5_116_133.indd 127 08/03/19 10:12


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La ricerca in Italia e in Europa


1 Leggi il testo.

Se un’impresa guadagna più di quello che spende, può investire i soldi guadagnati nella
ricerca tecnologica e scientifica: cioè può pagare dei ricercatori per trovare nuove tec-
nologie, nuovi prodotti, nuove conoscenze scientifiche.

2 Ricava informazioni
dal grafico per
scoprire quanto
spendono i Paesi
europei per la
ricerca. Rispondi alle
domande.

• Quali Paesi spendono più di tutti per la ricerca? ..................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quali Paesi spendono meno di tutti per la ricerca? ............................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quali Paesi spendono più dell’Italia? ...............................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quali Paesi spendono meno dell’Italia? ........................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quanto si spende in Italia in totale per la ricerca? ..............................................................................................

• Quanto spendono le imprese in Italia per la ricerca? ........................................................................................

• In quali altri Paesi le imprese spendono come in Italia? .................................................................................

• In base ai dati del grafico, secondo te le imprese italiane spendono abbastanza per la
ricerca? ......................................................................................................................................................................................................

128 Ricavare e rielaborare informazioni da grafici • Cogliere le relazioni

GUIDA_GEO_CL4_CL5_116_133.indd 128 08/03/19 10:12


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

3 Leggi il testo.
La ricerca è molto importante per l’economia: se
le imprese hanno prodotti e tecnologie nuove
e migliori, possono battere la concorrenza delle
imprese degli altri Paesi.
Per avere ricercatori bravi e capaci, è necessa-
rio curare la loro formazione, cioè offrire scuole
all’avanguardia.

4 Ricava informazioni dal grafico per scoprire quanto spendono per l’istruzione
i diversi Paesi europei (in percentuale rispetto al PIL). Poi rispondi.

• Quali sono i 5 Paesi che spendono più di tutti per l’istruzione? .............................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quali sono i 5 Paesi che spendono meno di tutti per l’istruzione? .......................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

• Quanto si spende in Italia per l’istruzione? ................................................................................................................

• Quali Paesi spendono meno dell’Italia? ........................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da grafici 129

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il lavoro
L’articolo 4 della Costituzione riconosce il diritto al lavoro a tutti i cittadini di età compresa
tra la fine della scuola e l’età della pensione. L’insieme di questi cittadini è detto popola-
zione attiva.
1 Collega i cittadini che fanno parte della popolazione attiva.

bambini uomini fra i 18 e i 67 anni disoccupati invalidi

popolazione attiva

disabili donne fra i 18 e i 65 anni anziani pensionati

2 Spiega il significato delle seguenti parole o espressioni.


• stipendio: ........................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................

• guadagno: .....................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................

• disoccupato: .................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................

• evasione fiscale: ........................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................

• lavoro “in nero”: ......................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................

3 Colora allo stesso modo ogni termine e la relativa spiegazione.

somme dovute al lavoratore che vengono


tasse trattenute per pagarlo quando si ammala
o va in ferie e quando va in pensione

somme versate allo Stato per pagare servizi


contributi
quali l’istruzione, la sanità, le strade ecc.

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


130 • Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le regioni italiane
1 Osserva la carta e completa.
• L’Italia si trova in ...................................................

• Confina con i seguenti Stati:


...............................................................................................

...............................................................................................

• È una penisola a forma di stivale,


attraversata dalla catena degli
...............................................................................................

• Tra la catena alpina e quella


appenninica si estende la
...............................................................................................

• Fanno parte del territorio italiano


anche diverse isole. Le maggiori
sono:
...............................................................................................

...............................................................................................

...............................................................................................

...............................................................................................

2 Utilizza la carta di pag. 5 di Ti racconto la Geografia e completa la tabella


con i nomi delle regioni.

...................................................................................................................................................................................

Nord ...................................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................

Sud ...................................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................

Sud e Isole ...................................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


• Ricavare e rielaborare informazioni da carte 131

GUIDA_GEO_CL4_CL5_116_133.indd 131 08/03/19 10:12


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le regioni “a statuto speciale”


1 Scrivi i nomi delle regioni italiane a statuto speciale.
Poi individuale sulla carta e colorale con 5 colori diversi.

• .............................................................................

• .............................................................................

• .............................................................................

• .............................................................................

• .............................................................................

2 Per ciascuna affermazione segna con una ✘ se è vera (V) oppure falsa (F).
Le regioni “a statuto speciale” hanno autonomia di governo,
ossia poteri più ampi. V F
San Marino è una regione “a statuto speciale”. V F
Il Trentino-Alto Adige, il Friuli-Venezia Giulia e la Valle d’Aosta sono
regioni “a statuto speciale” perché sono territori di confine in cui
vivono minoranze etniche e linguistiche. V F
La Sicilia e la Sardegna sono regioni “a statuto speciale” perché il loro
territorio è insulare. V F
Gli abitanti delle regioni “a statuto speciale” non sono cittadini italiani. V F

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina • Ricavare e rielaborare


132 informazioni da carte • Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Regione, provincia, comune


1 Completa il testo con i termini seguenti:
Sindaco • province • Consiglio comunale
assessori • regioni • comuni • rappresentanti
L’Italia è suddivisa in venti ............................................. , di cui
cinque sono “a statuto speciale”.
Ciascuna regione è suddivisa in ............................................. ,
il cui territorio è a sua volta suddiviso in
............................................. .
A seconda del Comune d’appartenenza, i cittadini
eleggono i loro ............................................... che formano
il ........................................................................................ . Chi ottiene più
voti diventa ............................................... e nomina
gli .................................... . Ogni assessore è responsabile
di un settore dell’amministrazione (scuola, trasporti,
edilizia...).

2 In ogni riga orizzontale dello schema è stata inserita una parola, spezzata
in due parti, che puoi individuare sulla base della definizione corrispondente.
Cancella tutte le parole definite: le lettere rimaste ti diranno il nome con
cui si possono chiamare le regioni, le province e i comuni. Se hai bisogno
di aiuto, consulta l’Atlante.
1. L a regione che ha Cagliari come
1 S A R D E E N G N A capoluogo di regione.
2 M U N T I C I P I O 2. L’edificio dove hanno sede gli uffici
amministrativi del comune.
3 I R E G L O I O N I 3. In Italia ce ne sono venti.
4 C I C T T A D I N I 4. Eleggono il Sindaco, il Presidente della
regione e il Presidente della provincia.
5 A L S I N I D A C O 5. Dirige il comune e la Giunta comunale.

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


• Leggere, comprendere e interpretare testi scritti • Cogliere le relazioni 133

GUIDA_GEO_CL4_CL5_116_133.indd 133 08/03/19 10:12


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le regioni italiane
Scopri la tua regione: ...................................................................................................................................................................

1 Ricava informazioni dalla carta fisica della regione e completa la tabella.

Montagna Pianure Fiumi Città Altri elementi

....................................... ....................................... ....................................... ....................................... .......................................

....................................... ....................................... ....................................... ....................................... .......................................

....................................... ....................................... ....................................... ....................................... .......................................

....................................... ....................................... ....................................... ....................................... .......................................

2 Ricava informazioni dalle carte tematiche alle pagg. 4-19 di “Ti racconto
la Geografia” e rispondi.
• Quale popolazione abitava questa regione prima della dominazione romana? .........................

• Quale regione dell’Impero romano comprendeva questa regione? ......................................................

• Quali parchi o aree protette si trovano nel territorio regionale? .............................................................

............................................................................................................................................................................................................................

• Com’è classificato il territorio della regione in base al rischio sismico? .............................................

............................................................................................................................................................................................................................

• Quali regioni climatiche interessano il territorio della regione? ................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

3 Ricava informazioni dalle immagini, osserva le fotografie sul Sussidiario


e in “Ti racconto la Geografia”, e rispondi.
• Com’è il paesaggio? .......................................................................................................................................................................

• Quali sono le risorse naturali? ................................................................................................................................................

• Quali attività economiche si possono svolgere in questa regione? ........................................................

............................................................................................................................................................................................................................

4 Ricava le informazioni dal Sussidiario e da “Ti racconto la Geografia” e rispondi.


• In quale settore è occupata la maggior parte della popolazione attiva? ..........................................

• Quale settore impiega il minor numero di persone? ..........................................................................................

• Quanti rifiuti urbani sono stati raccolti con la raccolta differenziata in questa regione?
............................................................................................................................................................................................................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina • Ricavare e rielaborare


134 informazioni da carte e immagini • Ricavare e rielaborare informazioni da testi

GUIDA_GEO_CL4_CL5_134_160.indd 134 08/03/19 10:14


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le regioni del Nord-Ovest


1 Leggi i nomi nei riquadri. In ciascun gruppo
c’è un intruso. Individualo e cerchialo.

Monte Bianco, Cervino, Monviso, Monte Rosa

Dora Riparia, Po, Tanaro, Mincio

Genova, Asti, Savona, Imperia

Lago d’Iseo, Lago d’Orta, Lago Maggiore,


Lago di Como

2 Le seguenti frasi contengono degli errori.


Cancellali e scrivi sotto il termine corretto.
• In Valle d’Aosta si produce energia termoelettrica.
...............................................................................................................................

• Il principale settore industriale di Torino è quello


degli elettrodomestici. .....................................................................

• La Lombardia è la principale regione agricola


d’Italia. ...........................................................................................................

• Il porto di Genova è un importante porto turistico.


...............................................................................................................................

3 Completa la tabella scrivendo


la regione o una località turistica.
Aiutati con una carta geografica.

Regione Località turistica


Valle d’Aosta .....................................................

..................................................... Stresa
Lombardia .....................................................

..................................................... Sestri Levante

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


• Organizzare le informazioni 135

GUIDA_GEO_CL4_CL5_134_160.indd 135 08/03/19 10:14


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le regioni del Nord-Est


1 Leggi i nomi nei riquadri. In ciascun gruppo c’è un
intruso. Individualo e cerchialo.

Val Pusteria, Val di Non, Valli di Comacchio, Val di Fiemme

Trieste, Treviso, Udine, Gorizia

Oglio, Adige, Piave, Brenta

Reno, Taro, Secchia, Panaro

2 Le seguenti frasi contengono degli errori. Cancellali e scrivi il termine corretto.
• Pordenone è un centro agricolo. ........................................................................................................................................

• Grazie alla ricchezza dell’agricoltura e dell’allevamento, in Emilia-Romagna è molto


sviluppato il settore dell’industria chimica. ................................................................................................................

• In Trentino-Alto Adige sta iniziando a svilupparsi il turismo. .....................................................................

• Treviso ospita un importante porto turistico. ...........................................................................................................

3 Completa la tabella scrivendo


la regione o una località turistica.
Aiutati con una carta geografica.

Regione Località turistica


Trentino-Alto Adige .....................................................

..................................................... Cortina d’Ampezzo

..................................................... Lignano Sabbiadoro


Emilia-Romagna .....................................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


136 • Organizzare le informazioni

GUIDA_GEO_CL4_CL5_134_160.indd 136 08/03/19 10:14


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le regioni del Centro


1 Leggi i nomi nei riquadri. In ciascun gruppo c’è un intruso.
Individualo e cerchialo.

Monti Sibillini, Monte Amiata, Monte Conero, Monte Vettore

Perugia, Rieti, Terni, Assisi

Isola d’Elba, Alpi Apuane, Colline del Chianti, Monte Terminillo

Lago di Bolsena, Lago Trasimeno, Lago di Bracciano, Lago di Vico

La Maiella, Monte Miletto, Monte Velino, Gran Sasso

2 Le seguenti frasi contengono degli errori.


Cancellali e scrivi il termine corretto.
• Le Alpi Apuane sono famose per le cave di carbone.
......................................................................................................................................

• Intorno a Termoli si è sviluppata l’unica importante


area agricola del Molise. .......................................................................

• A Terni sorgono grandi cementifici. ...........................................

• A Roma il settore più sviluppato è quello


secondario. .......................................................................................................

3 Completa la tabella scrivendo


la regione o una località turistica.
Aiutati con una carta geografica.

Regione Località turistica


Toscana ...............................................................

..................................................... San Benedetto del Tronto


Molise ...............................................................

..................................................... Francavilla al Mare

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


• Organizzare le informazioni 137

GUIDA_GEO_CL4_CL5_134_160.indd 137 08/03/19 10:14


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le regioni del Sud


1 Leggi i nomi nei riquadri. In ciascun gruppo c’è un intruso.
Individualo e cerchialo.

Ischia, Volturno, Capri, Procida

Le Murge, Vesuvio, Promontorio del Gargano,


Tavoliere delle Puglie

Potenza, Matera, Metaponto, Taranto

Monti Peloritani, Sila, Aspromonte, Monte Pollino

2 Le seguenti frasi contengono degli errori. Cancellali e scrivi il termine corretto.
• La Calabria è bagnata da due mari: il Mar Tirreno e il Mar Adriatico. ..............................................

• A Margherita di Savoia si trovano i più importanti zuccherifici d’Italia. ...........................................

• In Campania è poco sviluppata l’industria alimentare. ....................................................................................

• In Basilicata sono stati scoperti giacimenti di rame. ...........................................................................................

3 Completa la tabella scrivendo la regione o una località turistica.


Aiutati con una carta geografica.

Regione Località turistica


Campania .....................................................

..................................................... Vieste

..................................................... Maratea
Calabria .....................................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


138 • Organizzare le informazioni

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le Isole
1 Rispondi alle seguenti domande.
• Quali sono i mari che bagnano la Sardegna? ...................................................

....................................................................................................................................................................

• Quali sono le isole e gli arcipelaghi che fanno parte della Sicilia?
....................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................

• Quali sono i principali fiumi sardi? .............................................................................

....................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................

• Quali sono i principali golfi della Sicilia? ...............................................................

....................................................................................................................................................................

2 Risolvi il cruciverba: nella colonna evidenziata leggerai il nome di un’antica


costruzione tipica del territorio sardo.
1. Gruppo montuoso della Sicilia Settentrionale
insieme ai Monti Nebrodi e ai Peloritani.
2. Isola dell’arcipelago delle Pelagie.
3. È divisa dalla Sicilia dallo Stretto di Messina.
4. Il colore dei fenicotteri che vivono in Sardegna.
5. L’arcipelago a ovest della Sicilia.
6. Una produzione tipica della Sardegna
che si ricava da una varietà di quercia.
7. Un altro nome per indicare le isole Lipari.

5 Egadi; 6 Sughero; 7 Eolie


Soluzioni: 1 Madonie; 2 Lampedusa; 3 Calabria; 4 Rosa;

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


• Organizzare le informazioni 139

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le Isole: attività economiche


1 Collega con una freccia le regioni ai loro prodotti tipici.

formaggio pecorino

Sicilia uva

Sardegna sughero

agrumi

2 Le seguenti frasi contengono degli errori. Riscrivile in modo corretto.


• Il clima non favorisce l’agricoltura in Sicilia. ........................................

.....................................................................................................................................................

.....................................................................................................................................................

• Le due maggiori isole italiane sono regioni industrializzate


e molto produttive.....................................................................................................
.....................................................................................................................................................

.....................................................................................................................................................

• In Sardegna il settore delle telecominicazioni


è particolarmente arretrato. ..............................................................................

.....................................................................................................................................................

.....................................................................................................................................................

3 Completa la tabella scrivendo


la regione o una località turistica.
Aiutati con una carta geografica.

Regione Località turistica

..................................................... Campania
Sardegna .....................................................

..................................................... Porto Cervo


Sicilia .....................................................

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


140 • Organizzare le informazioni

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La regione ...............................................................................................................................................

1 Scegli una regione e cercala sul Sussidiario e su “Ti racconto la Geografia”.


Ricava informazioni dalle carte geografiche, dalle tabelle, dai grafici
e dalle fotografie e rispondi sul quaderno con frasi complete.

IL TERRITORIO
1. In quale parte dell’Italia si trova la regione?
2. Quanto è grande il territorio?
3. Con quali altre regioni o Stati confina la regione?
4. Com’è il territorio? Cerca le zone montuose, le zone di pianura, le coste, i mari.
Guarda l’areogramma e ricava informazioni sulla suddivisione del territorio.
5. Guarda con attenzione le fotografie: com’è il paesaggio?
6. Quali sono le montagne più importanti?
7. Come si chiamano e dove sono le pianure?
8. Come si chiamano i fiumi più importanti? Da dove nascono e dove sfociano?
9. La regione è bagnata dal mare?
Quale?
10. Come sono le coste?
11. Ci sono dei Parchi Nazionali o delle
Aree Marine Protette nella regione?
Controlla la carta tematica a pag. 7 di
“Ti racconto la Geografia” e riporta il
nome delle aree protette.

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina • Ricavare e rielaborare


informazioni da carte • Ricavare e rielaborare informazioni da immagini 141

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

IL CLIMA
1. Com’è il clima nelle diverse zone della regione? Formula le tue ipotesi guardando la carta
geografica, poi ricava informazioni dalle carte tematiche sul clima alle pagg. 8-9 di “Ti
racconto la Geografia”.

LA POPOLAZIONE
1. Quante persone abitano nella regione?
2. Quali sono le città più importanti?
3. Come si chiama il capoluogo regionale?
4. Qual è la densità media della regione?
La regione è più o meno densamente abi-
tata del resto d’Italia?
5. Controlla la carta tematica a pag. 10 di “Ti
racconto la Geografia”: quali zone della
regione sono più abitate e quali meno?
Secondo te, perché?
6. C ontrolla la carta a pag. 13 del Sussi-
diario. Qual è la percentuale di stranieri
fra i residenti nella regione?
7. Ricava informazioni dalla carta tematica
a pag. 11 di “Ti racconto la Geografia”:
quali dialetti o lingue si parlano nella
regione?

Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi • Ricavare e rielaborare


142 informazioni da carte • Ricavare e rielaborare informazioni da grafici

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

LE RISORSE DEL TERRITORIO E L’ECONOMIA


1. Considerando l’ambiente e il clima, quali possono esse-
re, secondo te, le risorse naturali nelle diverse zone del
territorio regionale?
2. Ricava informazioni dall’areogramma sulle pagine dedi-
cate alla regione: come viene utilizzato il territorio?
Controlla anche sulla carta tematica a pag. 12 e leggi
attentamente il testo dedicato alla regione.
3. A voce, formula le tue ipotesi: quali sono le attività eco-
nomiche che, secondo te, si possono svolgere in questa
regione?
4. Quali sono i principali settori economici? Sai se vi sono
distretti industriali attivi?
5. Ricava informazioni dalla carta a pag. 13 di “Ti racconto
la Geografia”. Quali sono i principali prodotti dell’agri-
coltura e dell’allevamento?
6. Ricava informazioni dalle carte alle pagg. 18-19 di “Ti racconto la Geografia”. Quanti
siti turistici sono segnalati in questa regione? Che tipo di attrazioni sono? Secondo
te, il turismo è una risorsa importante per questa regione? Nella regione vi sono siti
riconosciuti “Patrimonio dell’Umanità” dell’Unesco? Quali?
7. Osserva le carte alle pagg. 16-17 di “Ti racconto la Geografia”: la regione è ricca di
vie di comunicazione? Quali sono? Le città sono ben collegate?
8. Osserva la carta a pag. 11 di “Ti racconto la Geografia”. Qual è il reddito medio pro-ca-
pite della regione? Si tratta di una regione più o meno ricca della media italiana?
9. Osserva sul Sussidiario l’areogramma degli occupati per settore. In quale settore lavora
la maggior parte della popolazione?

Ricavare e rielaborare informazioni da carte • Ricavare e rielaborare


informazioni da immagini • Ricavare e rielaborare informazioni da grafici 143

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Una gita a...

1 Siete pronti ad andare in gita? Scegliete una delle località illustrate


in “Ti racconto la Geografia” e nelle rubriche “Visitiamo...”,
“A tavola” e “Feste e fiere” del Sussidiario.
Ed ecco che cosa dovete fare per organizzare una gita di classe.
1. Scegliete la meta e il percorso di visita che vi interessa di più. Poi:
• con l’aiuto di un adulto, cercate in Internet il nome esatto del luogo che volete
visitare;
• navigate nel sito: spesso ci sono virtual tour, gallerie fotografiche, attività didattiche
per le scuole.
2. Organizzate il viaggio:
• scegliete il mezzo di trasporto più adatto per raggiungere la meta dal vostro
Comune;
• se volete andare in treno, cercate gli orari di partenza e di arrivo; controllate i costi
del biglietto;
• se volete andare in auto o in autobus, cercate l’itinerario migliore su un navigatore
satellitare o su Google Maps.
3. Scegliete dove dormire e mangiare:
• guardate le opzioni disponibili sul sito del turismo della regione;
• scegliete la struttura che secondo voi è più adatta alle vostre esigenze;
• controllate sulla mappa dove si trova;
• controllate i costi;
• prenotate le camere.
4. Preparate la valigia tenendo conto delle caratteristiche del luogo che avete scelto e
della stagione in cui si svolge il viaggio.
Ora non vi resta che convincere i vostri insegnanti o i vostri genitori ad accompagnarvi!

144 Ricavare e rielaborare informazioni da fonti di tipo diverso

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Un viaggio in... treno


1 Se volete organizzare il viaggio in treno, potete utilizzare il sito Internet
di Trenitalia.

1. Digitate l’indirizzo www.trenitalia.com nella linea più in alto del vostro browser.
2. Cercate i treni utili: cliccate “andata e ritorno”:
• in “Da”: scrivete il nome del vostro Comune, o
del Comune più vicino che dispone di una sta-
zione ferroviaria;
• in “A”: scrivete il nome del Comune in cui si
trova la meta della vostra gita, o la più vicina
stazione ferroviaria (è indicata nel sito della strut-
tura che avete scelto, alla pagina: dove siamo);
• in “Andata”: scegliete una data per il vostro
viaggio; potete scrivere la data nel riquadro
oppure cliccare sull’icona del calendario e sce-
gliere una data da lì. Scegliete una data non più
lontana di tre mesi.
• in “Ore”: selezionate un orario del mattino.
• in “Ritorno”: scegliete il giorno successivo.
• in “Adulti”: indicate da 0 a 2 adulti che vi accom-
pagneranno.
• in “Ragazzi”: indicate al massimo 5 ragazzi: il
sito infatti prevede una diversa procedura per
gruppi più numerosi.
• Cliccate su “cerca”.

Ricavare e rielaborare informazioni da fonti di tipo diverso 145

GUIDA_GEO_CL4_CL5_134_160.indd 145 08/03/19 10:14


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

3. Comparirà ora una pagina con i treni disponibili per il viaggio di andata, l’indicazione
dei cambi di treno e i relativi orari di partenza e di arrivo. Sulla destra, sono indicati i
costi del viaggio di sola andata. Navigate fra i treni: cliccando sul bollino con la lettera
“i” vi compariranno le informazioni su quel treno o quella tariffa. Scegliete il treno
che vi sembra più adatto alle vostre esigenze.

4. C liccate sul treno che avete scel-


to: vi comparirà una finestra con
tutte le opzioni delle diverse tariffe.
Informatevi cliccando sull’icona “i”
(informazioni) e scegliete una solu-
zione di viaggio.
5. Cliccate su “continua”. Ripetete ora
la procedura per il viaggio di ritorno.
Al termine, NON cliccate su “conti-
nua”: non dovete acquistare davvero il biglietto! Il vostro viaggio virtuale è finito.
6. Se per sbaglio cliccate su “continua”, si aprirà una pagina che vi chiede i vostri dati
personali per l’autenticazione: ricordate di non inserire MAI i vostri dati personali in
Internet, né quelli dei vostri familiari o amici. I dati personali possono essere utilizzati
da persone malintenzionate e vi mettereste in pericolo. Quando sarà indispensabile
(se ad esempio deciderete di fare davvero un viaggio in treno con la vostra famiglia)
lasciate inserire i dati solo agli adulti.

146 Ricavare e rielaborare informazioni da fonti di tipo diverso

GUIDA_GEO_CL4_CL5_134_160.indd 146 08/03/19 10:14


Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Un viaggio in... auto


1 Se volete organizzare il viaggio in auto, potete utilizzare l’atlante Ti racconto
la Geografia, un atlante stradale, un navigatore satellitare o il sito Internet
Google Maps.

1. Digitate www.maps.google.it
Cliccate sulla freccia azzurra in
alto a sinistra: si apre un menu
a tendina per inserire il luogo
di partenza e di arrivo.
2. Nella barra blu, selezionate il
mezzo di trasporto che volete
usare: l’auto.

3. Inserite il nome del luogo di partenza (il Comune della vostra scuola), nella linea blu
dove lampeggia il cursore, e il nome del luogo dove volete andare, nella linea sotto.
Sotto il rettangolo azzurro compare l’elenco dei possibili itinerari con i tempi di percor-
renza. Intanto, la mappa ingrandisce il percorso in modo da mostrarlo bene sulla carta.

Ricavare e rielaborare informazioni da fonti di tipo diverso 147

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

4. Cliccando sulle diverse opzioni di viaggio, potete provare virtualmente molti itinerari
diversi per arrivare alla vostra destinazione.
5. Se cliccate sul riquadro “satellite”, la mappa vi mostrerà la visione satellitare e potrete
anche vedere come è fatto il territorio.

6. In basso potete cliccare sulle foto e sui video per vedere in anteprima come è il luogo
che avete scelto di visitare.
7. Con il pulsante “+” ingrandite il più possibile la vostra destinazione (dovete indicare
l’indirizzo esatto o riconoscere il suo nome fra le icone che vi mostra la mappa), che
spesso è accompagnata da un ricco corredo di foto. Divertitevi a visitare virtualmente
ciò che suscita il vostro interesse.
8. A destra della mappa ci sono i due pulsanti per ingrandire o rimpicciolire e un omino
giallo. L’omino giallo attiva la Street View (letteralmente “vista della strada”), che vi
porta virtualmente sul posto e vi permette di osservare le cose come sono viste da una
persona che cammina proprio lì. Cliccate sull’omino e trascinatelo dove volete: lascian-
dolo andare, vi mostrerà la visuale dalla strada.

148 Ricavare e rielaborare informazioni da fonti di tipo diverso

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’Italia in Europa e nel mondo


1 Indica con una ✘ le risposte corrette.

L’Italia si trova: L’Europa è:


nella parte centrale dell’Europa. un continente.
nella parte meridionale dell’Europa. uno Stato.
nella parte settentrionale dell’Europa. una regione.

2 Completa il testo colorando i riquadri corretti.

L’Unione Europea fu fondata prima della dopo la Seconda Guerra Mondiale


perché i Paesi europei potessero cooperare combattere fra loro ed evitare
nuovi conflitti.
I primi Stati che dettero vita a un’unione fra Paesi europei furono sei otto ,
fra questi c’era non c’era l’Italia. Oggi dell’Unione Europea fanno parte
32 28 Stati e tutti alcuni usano la stessa moneta: l’euro.
L’Unione Europea stabilisce regole comuni diverse per ciascuno Stato e i
governi degli Paesi che fanno parte dell’Unione Europea le devono possono
rispettare.

3 Completa il testo con le seguenti parole ed espressioni.


organizzazione internazionale • povertà • Mondiale • ONU • problemi
diritti umani • Italia • 193 • collaborano • guerra
La Seconda Guerra .................................. portò tanta distruzione e sofferenza che molti Paesi
di tutto il mondo, fra cui l’.................................., decisero di creare un’...................................................
.............................................. per risolvere i .................................... senza la .............................. . Nacque così
l’Organizzazione delle Nazioni Unite (...........................), che ha sede negli Stati Uniti.
Oggi ne fanno parte ....................... Stati, che .................................... per cercare di mantenere
la pace, eliminare la .................................. e la fame, far rispettare i ............................................................. .

4 La nostra Costituzione dice che l’Italia rifiuta di fare la guerra per
conquistare altri popoli o per risolvere i problemi fra gli Stati.
Secondo te, che cosa significa?
• L’Italia non ha un esercito armato, tanto non può fare la guerra.
• L’Italia ha un esercito armato, ma non lo usa per conquistare altri popoli.

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


• Leggere, comprendere e interpretare testi scritti 149

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’Europa fisica e politica


1 Leggi bene la carta geografica fisica dell’Europa a pagg. 60-61
di “Ti racconto la Geografia”. Poi svolgi le attività.
• Cerca i Monti Urali e il Fiume Ural: sono i confini naturali fra Europa e Asia.
• Come si chiamano le catene montuose più alte? .................................................................................................

• Dove si trovano le pianure più grandi? ..........................................................................................................................

• Come si chiamano i mari interni, cioè circondati dalle terre? ....................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

• Come si chiama l’oceano che bagna l’Europa? ......................................................................................................

• Quali sono le isole più grandi? ..............................................................................................................................................

• Come si chiamano le penisole più grandi? .................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

• Cerca i fiumi più lunghi: scrivi il nome di almeno 5 fiumi. ...........................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

• Cerca il Circolo Polare Artico. Quali sono, secondo te, le zone più fredde d’Europa?
............................................................................................................................................................................................................................

• Quali sono, secondo te, le zone più calde? ...............................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

2 Leggi bene la carta geografica politica dell’Europa a pagg. 62-63


di “Ti racconto la Geografia”. Poi svolgi le attività.
• Quanti sono gli Stati europei? ...............................................................................................................................................
• Cerca tutti i Paesi europei che conosci: perché vi hai trascorso le vacanze, hai dei parenti
o provieni da un Paese europeo.
• Quali sono gli Stati più grandi? ............................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

• Quali sono gli Stati più piccoli? .............................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................................

• Dentro l’Italia ci sono due Stati minuscoli: cercali sulla carta e scrivi il loro nome.
............................................................................................................................................................................................................................

3 Consulta ancora la carta a pagg. 62-63 di “Ti racconto la Geografia”.


Prepara una tabella: in una colonna scrivi il nome di dieci Stati europei,
nell’altra il nome delle rispettive capitali.

150 Ricavare e rielaborare informazioni da carte geografiche fisiche e politiche

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’Europa politica
1 Osserva la carta. Poi svolgi le attività.

• Scrivi il nome dei mari che ricordi.


• Colora di rosso l’Italia e scrivi il nome della sua capitale.
• Scrivi al posto giusto:
Spagna • Regno Unito • Francia • Italia • Grecia • Germania • Austria
Svizzera • Slovenia • Ucraina• Romania • Russia • Norvegia
• Scrivi al posto giusto tutti gli altri Stati europei che ricordi.
• Sai quali Paesi fanno parte dell’Unione Europea? Colorane in rosso almeno tre e scrivi
i loro nomi.
...............................................................................................................................................................................................................

Ricavare e rielaborare informazioni da carte 151

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’angolo dei bambini


dell’Unione Europea
1 Leggi il testo.
L’Unione Europea ha realizzato un sito dedicato ai bambini, con moltissimi giochi per
scoprire l’Europa: le lingue, l’euro, il cibo, i Paesi, la storia, i monumenti famosi… C’è
anche un link a un sito fatto apposta per farti conoscere i tuoi diritti… sempre giocando!
Si chiama: “L’angolo dei bambini”.

2 Con l’aiuto di un adulto, scrivi nel tuo browser l’indirizzo del sito ufficiale
dell’Unione Europea e… buon divertimento!
europa.eu/kids-corner/index_it.htm

152 Ricavare e rielaborare informazioni da vari tipi di testi

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le Nazioni Unite
Le Nazioni Unite sono conosciute in Italia come ONU, ma il nome inglese è
United Nations.

1 Visita il sito ufficiale delle Nazioni Unite: www.un.org e scopri quali sono
le lingue ufficiali delle Nazioni Unite.

2 Visita il sito ufficiale delle Nazioni Unite in Italia: www.onuitalia.it


Puoi scaricare una semplice presentazione sulle attività delle Nazioni Unite.
Qui ne riproduciamo una parte.
I PRINCÌPI FONDAMENTALI DELLE NAZIONI UNITE
• L’Organizzazione è fondata sul principio della sovrana uguaglianza di tutti i suoi
membri.
• I membri devono risolvere le loro controversie internazionali con mezzi pacifici, in
maniera che la pace e la sicurezza internazionale e la giustizia non siano messe in
pericolo.
• I membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall’u-
so della forza, sia contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi
Stato, sia in qualunque altra maniera incompatibile con i fini delle Nazioni Unite.
• I membri devono dare aiuto alle Nazioni Unite in qualsiasi azione che queste intra-
prendano secondo il presente Statuto, e devono evitare di dare aiuto a qualsiasi
Stato contro cui le Nazioni Unite intraprendano un’azione.

COME FUNZIONANO LE NAZIONI UNITE


Le Nazioni Unite sono organizzate in diversi modi:
• L’Assemblea Generale è la riunione di tutti gli Stati dell’ONU: ogni Stato ha un voto
e si decide a maggioranza. L’Assemblea prende decisioni sulla pace, sulla sicurezza
internazionale, sui diritti umani, sull’ammissione di nuovi Stati.
• Il Consiglio di Sicurezza è l’organismo più
importante perché decide sulla sicurezza e su
che cosa fare nei conflitti armati. È formato da
10 Paesi a rotazione e da 5 Paesi permanenti:
Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti
d’America. I Paesi permanenti hanno diritto di
veto.
• La Corte Internazionale di Giustizia è un
tribunale composto da 15 giudici, eletti per un
periodo di 9 anni, che decidono sui problemi
posti dagli Stati quando non sono d’accordo
fra loro.

Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina


• Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti 153

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Le missioni internazionali
Le Nazioni Unite hanno un proprio
esercito, addestrato a comportarsi in
modo da evitare il più possibile i con-
flitti: si chiamano Caschi Blu.

1 Leggi il testo.
Dal 1945, i Caschi blu delle Nazioni Unite sono stati impiegati in oltre 68 missioni per
cercare di mantenere la pace e hanno messo fine a conflitti regionali in più di 120 Paesi,
permettendo alla popolazione di partecipare a elezioni libere e giuste.

2 In tutti i Paesi elencati è in corso una guerra: cercali su Google Maps e colorali
in giallo sul planisfero. Nei primi 16 Paesi, l’Onu interviene con i Caschi blu:
ripassali in colore blu.
Sahara Occidentale • Repubblica Centrafricana • Mali • Darfur • Sud Sudan
Liberia • Costa d’Avorio • Abyei • Congo • Siria • Iraq • India e Pakistan
Haiti • Cipro • Kosovo • Indonesia • Algeria • Burundi Colombia • Etiopia
Israele-Palestina • Kurdistan • Nepal • Nigeria • Somalia
Sri Lanka • Uganda

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti • Organizzare le informazioni


154 ed esprimerle in forma grafica • Ricavare e rielaborare informazioni da carte

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’UNICEF
1 Leggi il testo.

La sigla UNICEF significa Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia: è l’organismo
dell’ONU che ha il compito di difendere e far rispettare i diritti di bambine, bambini e
adolescenti da 0 a18 anni in tutto il mondo.
I bambini hanno diritto alla vita, al cibo, all’acqua, alla sicurezza, al gioco, all’istruzione...
ma nella maggior parte dei Paesi questi diritti non sono rispettati, perciò l’UNICEF
cerca di migliorare le condizioni di vita dei bambini e delle loro famiglie.

2 La carta tematica mostra i Paesi i cui ci sono bambini malnutriti, cioè che
hanno così poco da mangiare che si ammalano, o addirittura muoiono.
I bambini malnutriti hanno un’alta carenza di zinco e vitamina A.
Osserva la carta e rispondi alle domande.
PRINCIPALI RESPONSABILI DELLE MALATTIE DOVUTE A CARENZE DI MICROELEMENTI,
CON UNA PERCENTUALE DI VITTIME INFANTILI PARI AL 9,85% SUL TOTALE

• In quali Paesi ci sono molti bambini malnutriti (con alta carenza di zinco e vitamina A)?
...........................................................................................................................................................................................................................

• In quali Paesi ci sono pochi bambini malnutriti? ...................................................................................................

• Quanto è diffusa la malnutrizione nei Paesi di origine dei bambini della tua classe?
.........................................................................................................................................................................................................................

3 Digita in internet: https://www.youtube.com/user/unicefitalia e guarda i


video dell’UNICEF “Tutti a scuola”, oppure “Niger - La storia di Hamamatou”.

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti


• Ricavare e rielaborare informazioni da fonti di vario tipo 155

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

La FAO, l’UNESCO e l’OMS


1 Leggi il testo. Poi rispondi alle domande.

Dall’ONU dipendono varie organizzazioni internazionali, tra cui l’UNICEF che, come sai,
si occupa della tutela dei bambini. Vediamo insieme le altre organizzazioni dell’ONU che
hanno lo scopo di aiutare le popolazioni dei Paesi in difficoltà e di promuovere la cultura
dei diversi Paesi del mondo.

L a FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltu-


ra) si impegna a combattere la malnutrizione e la fame nei Paesi più poveri. A
questo scopo promuove progetti per migliorare la produzione agricola di questi
Paesi e invia scorte alimentari agli abitanti. La sede della FAO si trova a Roma.

L’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la


Cultura) promuove la diffusione della cultura e dell’istruzione e la conservazio-
ne del patrimonio naturale e artistico in tutto il mondo. Questa organizzazione
ha creato una lista di “Patrimoni dell’umanità”, cioè luoghi naturali, tradizioni
e costruzioni dell’uomo che è importante conservare e salvaguardare. Si tratta
di una lista in continuo aggiornamento.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) si impegna ad assicurare a tutte


le popolazioni del mondo il raggiungimento del più alto livello possibile di salu-
te e, in generale, di benessere fisico, mentale e sociale. A questo scopo, l’OMS
lavora per combattere la diffusione di malattie e per promuovere la ricerca e la
prevenzione in campo medico e sanitario.

• Che cosa significa la sigla FAO? Di che cosa si occupa questa organizzazione?
.........................................................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa significa la sigla UNESCO? Di che cosa si occupa questa organizzazione?
.........................................................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................................................

• Che cosa significa la sigla OMS? Di che cosa si occupa questa organizzazione?
.........................................................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................................................

156 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

L’UNHRC
La sigla UNHRC indica l’Agenzia delle Nazioni
Unite per i Rifugiati, che si occupa delle persone
costrette a fuggire dalle loro case per la guerra o
per altre situazioni che mettono in pericolo la loro
vita.
L’UNHRC cerca di permettere loro di sopravvivere,
allestendo campi con tende, coperte, cibo, acqua.

1 Leggi l’ultimo rapporto annuale dell’UNHRC, pubblicato il 19 giugno 2018.


Le migrazioni forzate su scala mondiale provocate da guerre, conflitti e persecuzioni hanno
raggiunto i massimi livelli registrati finora e i numeri sono in rapida accelerazione.
Il nuovo rapporto annuale stima in 68,5 milioni i migranti forzati alla fine del 2017, rispetto
ai 59,5 milioni del 2015 e ai 31,7 milioni di dieci anni prima.
L’accelerazione principale è iniziata nei primi mesi del 2011, quando è scoppiata la guerra
in Siria, diventata la principale causa di migrazione forzata a livello mondiale.
Nel 2017, ogni giorno in media 44 400 persone sono diventate rifugiate o sono scappate
dalle loro case.
Negli ultimi cinque anni sono scoppiati o si sono riattivati almeno 15 conflitti.
Nel 2017 solamente 667 400 rifugiati hanno potuto fare ritorno nei loro Paesi d’origine,
un numero veramente basso!
Tra le conseguenze più recenti dei con-
flitti nel mondo e delle sofferenze che
provocano, vi è la drammatica crescita
del numero di rifugiati che per cercare
sicurezza intraprendono pericolosi viag-
gi nel Mediterraneo, nel Golfo di Aden
e nel Mar Rosso, oltre che nel Sudest
asiatico.
Più della metà dei rifugiati a livello mon-
diale sono bambini.
A livello globale, la Siria è il Paese con
il maggior numero di sfollati interni e di
rifugiati.
L’Afghanistan e la Somalia si trovano al
secondo e al terzo posto.

2 Visita il sito ufficiale dell’UNHCR in Italia, www.unhcr.it. Clicca sulla barra la


sezione Risorse: guarda le Statistiche o i video e le fotografie nella sezione
Risorse&Storie, dove molti video sono dedicati ai bambini.

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti


• Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina 157

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

Il Commercio Equo e Solidale


1 Leggi il testo.

Il Commercio Equo e Solidale è un insieme di associazioni che organizzano il commercio


con precisi criteri:
• pagare un prezzo equo ai produttori dei diversi Paesi: il prezzo deve essere abbastanza
per permettere loro e alle loro famiglie di soddisfare i bisogni essenziali e di vivere in
modo dignitoso;
• non è ammesso il lavoro e lo sfruttamento dei bambini;
•p
 agare un premio che i produttori devono utilizzare in progetti per sviluppare la società:
costruire scuole, strade, ospedali…
•d
 are ai produttori più svantaggiati un prestito che permetta loro di sostenere i costi di
produzione;
• c reare una collaborazione nel tempo tra importatori (che acquistano i prodotti) e produt-
tori (che producono gli oggetti) basata sul rispetto reciproco;
• acquistare direttamente i prodotti da chi li costruisce, per poterli pagare al meglio;
• la produzione deve rispettare l’ambiente: si preferisce l’agricoltura biologica e modi di
lavorare che non danneggiano l’ambiente.
I prodotti venduti nelle botteghe del Commercio Equo e Solidale sono: caffè, cacao, bana-
ne, ananas, miele, succhi, tè, zucchero, frutta secca, riso, spezie, ma anche palloni, rose,
cotone e molti altri.

2 Cerca se nel tuo territorio esiste una bottega del Commercio Equo e Solidale.

3 Visita il sito: www.fairtrade.it oppure www.altromercato.it

158 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti

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Nome ....................................................................................................................... Classe ........................ Data ........................

I continenti del mondo


1 Osserva la carta. Come si chiama una carta come questa?
...................................................................................

• Completa la carta con il nome dei continenti.


• Colora di rosso l’Italia.
• Scrivi il nome degli oceani.
Se non li ricordi, controlla alle pagg. 72-73 di “Ti racconto la Geografia”.

2 Dividetevi in gruppi. Ciascun gruppo sceglie un continente, ricerca


informazioni dai testi e dalle immagini delle pagg. 76-83 di “Ti racconto
la Geografia” e prepara un cartellone da proporre al resto della classe.
Il cartellone dovrà contenere ordinatamente le informazioni sintetiche indicate.
A) Elementi naturali: montagne, mari, laghi, fiumi; paesaggi, clima, flora, fauna.
B) Elementi antropici: abitudini e caratteristiche della popolazione.
C) Risorse naturali e principali attività economiche.
D) Numero e nome degli Stati in cui è suddiviso il continente e le città principali
(queste informazioni le trovate consultando la carta politica alle pagg. 74-75
di “Ti racconto la Geografia”).
Se volete, completate il vostro cartellone con l’immagine di “Ti racconto la Geografia”
che giudicate più adatta a caratterizzare il vostro continente.

Ricavare e rielaborare informazioni da testi scritti • Organizzare le informazioni


e esprimerle in forma grafica • Ricavare e rielaborare informazioni da carte e immagini 159

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Copertina: Cetem

Progetto grafico, impaginazione e redazione:


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Coordinamento:
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Illustrazioni:
Archivio Cetem

Cartografia:
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Ricerca iconografica:
Paola Rainaldi

Referenze iconografiche:
123rf Milano, Archivio Cetem

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Prima edizione: marzo 2019


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Stampato per conto della Casa Editrice presso


Arti Grafiche Battaia, Zibido S.Giacomo (MI)

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