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cupole
1
Definizioni
Arco semplice
Volta a padiglione2/75
Definizioni
Tagliando una volta a botte su pianta
rettangolare con due piani verticali passanti
per i vertici opposti del rettangolo di base si
ottengono 4 elementi:
2 cappe o manti
2 unghie o fusi
3/75
Definizioni
L’unione di quattro cappe forma la volta
a crociera
4/75
Definizioni
L’unione di quattro unghie forma la
volta a padiglione
5/75
L’arco
Aspetti base del comportamento strutturale
6/75
L’arco
Aspetti base del comportamento strutturale
Isostatiche di
compressione
Isostatiche di
Arco Compressione
trazione
Trasmissione di azioni
verticali e orizzontali
(spinte) 7/75
L’arco
Aspetti base del comportamento strutturale
L’arco è un elemento strutturale in grado di incanalare,
con la sua traiettoria curvilinea, le sollecitazioni
prodotte dai carichi trasformandole in forze prevalenti
di compressione.
Curva di pressione o Reazione Reazione
“funicolare” verticale orizzontale
8/75
L’arco
Aspetti base del comportamento strutturale
La sollecitazione di compressione rappresenta
praticamente l’unica sollecitazione cui la pietra e la
muratura sono in grado di resistere.
9/75
L’arco
Aspetti base del comportamento strutturale
10/75
Aspetti base del comportamento
strutturale
Come si costruisce una volta
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Il materiale pietra
Proprietà principali:
Scarsa resistenza a trazione
Fragile
Verifica dell’equilibrio
GEOMETRIA e DISTRIBUZIONE
Stabilità delle masse garantiscono il corretto
flusso delle forze nelle sezioni resistenti
ottenuta per
compressione Verifica di resistenza
Le sollecitazioni nelle sezioni devono
essere minori delle resistenze dei materiali12/75
Equilibrio e resistenza
Situazione ideale Situazione compatibile
Compressione uniforme Carico eccentrico
d/3 Sezione compressa
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Equilibrio e resistenza
La sezione rettangolare è tutta
compressa se il centro di pressione
cade all’interno del terzo medio
14/75
Equilibrio e resistenza
Nel caso di due corpi appoggiati l’uno
sull’altro con vincolo di semplice contatto non
può sussistere equilibrio se il risultante cade
fuori dalla sezione.
15/75
Gli studi sull’arco
Gli studi condotti sull’arco nel corso del XIX secolo
riguardavano prevalentemente la forma da conferire
all’arco per garantire la centratura dello sforzo
normale in corrispondenza delle facce a contatto tra
un concio e l’altro
Mèry mostrò che il problema della determinazione
del regime statico di un arco poteva essere risolto
utilizzando un poligono di equilibrio a passaggio
obbligato per due punti: il terzo medio inferiore
nella sezione di imposta e il terzo medio superiore
nella sezione in chiave, con retta d’azione orizzontale
(per arco simmetrico e simmetricamente caricato e
vincolato)
In questo modo noti i carichi esterni, era possibile
ottenere l’andamento della curva delle pressioni. 16/75
Metodo di Mèry
La verifica dell’arco consiste nell’accertare che
nelle sue sezioni non siano presenti forze di
trazione
Per un arco con sezione trasversale
rettangolare, bisogna verificare che la curva
delle pressioni sia contenuta all’interno della
fascia delimitata dal terzo medio di tutte le
sezioni trasversali (nocciolo centrale
d’inerzia).
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Metodo di Mèry
Si determinano i carichi agenti sull’arco, considerando le parti di
sovrastruttura che competono ad ogni singolo concio ed
applicando la forza nel baricentro della regione relativa.
P2 P1
P3
P4
P5
P6
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Metodo di Mèry
Essendo l’arco simmetrico e simmetricamente caricato e
vincolato, si può limitare lo studio a metà di esso, applicando
nella sezione di chiave la forza trasmessa dalla restante parte.
P2 P1 H
P3
P4
P5
P6
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Metodo di Mèry
Tale forza ha retta d’azione orizzontale (ortogonale alla sezione
cui è applicata) e si considera applicata al terzo medio
superiore della sezione stessa.
P2 P1 H
P3
P4
P5
P6
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Metodo di Mèry
Costruito il poligono funicolare dei carichi esterni relativa a metà
arco, il problema si risolve utilizzando un poligono di equilibrio a
passaggio obbligato per due punti: il terzo medio inferiore
nella sezione di imposta e il terzo medio superiore nella
sezione in chiave.
K H
P2 P1
P3
P4 O
P5 P1
P6 P2
R
P3
R P
4
P5
Poligono funicolare P6
P1
K P3
P2
H
P4
P5 H Q
P6 curva delle pressioni P1
P2
P3
S
P4
P5
P6
S
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Metodo di Mèry
Si può costruire la curva delle pressioni, utilizzando il poligono
funicolare costruito sul polo Q
Il poligono funicolare costruito utilizzando il polo Q
rappresenta il poligono delle successive risultanti, cioè la curva
delle pressioni.
P1
P2
P3 H
P4
P5 H Q
P6 curva delle pressioni P1
P2
P3
S
P4
P5
P6
S
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La verifica di stabilità dell’arco
La linea delle pressioni descrive le azioni scambiate
tra conci adiacenti
Lo spostamento
della risultante dei
carichi verso le
imposte comporta
una riduzione della
reazione
orizzontale.
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Il ruolo dell’attrito
Un vincolo scabro è in grado di fornire, oltre
alla reazione Rv una reazione Rt ortogonale
ad essa, diretta secondo lo spostamento che
esso consente.
Cono di
attrito
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Il ruolo dell’attrito
L’entità della componente Rt non può
superare un’aliquota della reazione principale
Rv:
Rt ≤ f Rv
Cono di
attrito
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Il ruolo dell’attrito
Il coefficiente di attrito f si può esprimere
come:
f =Rt / Rv = tgφ
Cono di
attrito
29/75
Il ruolo dell’attrito
Il vincolo è in grado di equilibrare una
forza inclinata rispetto alla direzione
ortogonale al piano di scorrimento < f
(interna al cono di attrito)
φ φ Cono di
attrito
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Trovare la “giusta” curva delle
pressioni
Il tracciato della linea delle pressioni è
un indice della stabilità dell’arco
Quanto più si discosta dalla linea d’asse
dell’arco tanto maggiore deve essere lo
spessore dell’arco
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Trovare la “giusta” curva delle
pressioni
Domanda: la curva delle pressioni
trovata è quella giusta (data la scelta
arbitraria del polo H)?
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Esercizio
Trovare la “giusta” curva delle pressioni
col metodo del Mèry
P1 = 10 kN
P2 = 20 kN = P3 = P4 = P5
Scala: 10 kN = 1 cm
Proviamo due poli diversi!
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Esercizio
Trovare la “giusta” curva delle pressioni
col metodo del Mèry
34/75
Esercizio
Trovare la “giusta” curva delle pressioni
col metodo del Mèry
35/75
Esercizio
Trovare la “giusta” curva delle pressioni
col metodo del Mèry
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Aspetti base del
comportamento strutturale
Teorema di minimo di J. Heymans:
“Se è possibile trovare un campo di tensioni nella
struttura che sia ovunque equilibrato internamente e
con i carichi esterni, senza violare la condizione di
rottura, tali carichi esterni saranno portati dalla
struttura in sicurezza.”
Interpretazione: “Se il progettista è così furbo da trovare
un polo che dia luogo ad una curva delle pressioni
interna all’arco e prossima alla massima eccentricità
ammissibile, allora l’arco sarà altrettanto furbo da
trovarne una per proprio conto!”
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Spessore dell’imposta
medievale
38/75
Spessore dell’imposta
analitico
b oppure e ≤ b
3 6
39/75
Spessore dell’imposta
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Danneggiamento degli archi
• Assestamento dell’imposta
41/75
Danneggiamento degli archi
• Assestamento dell’imposta
• Dimensionamento insufficiente
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Danneggiamento degli archi
• Assestamento dell’imposta
• Dimensionamento insufficiente
• Forze concentrate / carico eccessivo del
riempimento
43/75
Danneggiamento degli archi
• Assestamento dell’imposta
• Dimensionamento insufficiente
• Forze concentrate / carico eccessivo del riempimento
• Degradazione dei mattoni/malta e
allentamento/scorrimento dei conci
44/75
Danneggiamento degli archi
• Assestamento dell’imposta
• Dimensionamento insufficiente
• Forze concentrate / carico eccessivo del riempimento
• Degradazione dei mattoni/malta e
allentamento/scorrimento dei conci
• modifica delle condizioni, ad es. cambiamento
di destinazione d’uso
45/75
Intervento
Incremento della componente verticale
P1
R
P2
S
e>b
6
46/75
Intervento
Incremento della componente verticale
P1
P2
S
F R
e<b
6
47/75
Intervento
Incremento della componente verticale
riempimento
guaina
barra
48/75
Intervento
Diminuzione dell’eccentricità
Speroni
di contrasto
Catene
all’estradosso
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Intervento
Diminuzione dell’eccentricità
Catene
all’intradosso
50/75
Intervento
Diminuzione dell’eccentricità
Catene all’intradosso
(Roma - via S. Vito)
51/75
Intervento
Miglioramento dell’attrito
53/75
Intervento
Incremento della capacità portante
54/75
Intervento
Incremento della capacità portante
Irrigidimenti all’estradosso
55/75
Sicurezza
Può essere definita come la distanza fra
lo stato corrente ed un dato stato limite
56/75
Elementi strutturali: cupole
La prima cupola della storia:
La stanza del tesoro a Micene (XIV s. a.C.)
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Esempi
Prima cupola costruita in opus cementitium (cls
romano): il Pantheon
58/75
Esempi
Pantheon
59/75
Esempi
Combinazione di archi e cupole:
Hagia Sofia ad Istanbul (6° secolo D.C.)
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Esempi
Falsi “archi”:
Tempio del Sole a Konarak (India)
61/75
Esempi
Schemi nascosti:
Duomi a bulbo ad Isfahan
62/75
Esempi
Schemi nascosti :
Taj Mahal in India
63/75
Esempi
Schemi misti:
Santa Maria del Fiore
a Firenze
64/75
Elementi strutturali: cupole
Comportamento strutturale
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Danneggiamento delle cupole
• Assestamento delle imposte
• Effetti biologici, ad es. semi…
66/75
Danneggiamento delle cupole
• Assestamento delle imposte
• Effetti biologici, ad es. semi…
• Tamburo inefficiente
• Translation of supporting
columns/walls
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Danneggiamento delle cupole
• Assestamento delle imposte
• Effetti biologici, ad es. semi
• Tamburo inefficiente
• Traslazione dei
pilastri/muri di supporto
68/75
Danneggiamento delle cupole
Il Pantheon
• Tamburo insufficiente
• Traslazione delle pareti/colonne di sostegno
69/75
Intervento
Cerchiatura della cupola
70/75
Intervento
Cerchiatura della cupola
71/75
Intervento
Cerchiatura della cupola
Sant’Ignazio in Spagna
72/75
Intervento
Cerchiatura della cupola con FRP
73/75
Intervento
Cerchiatura della cupola con FRP
74/75
Intervento
Anelli di rinforzo per false volte
75/75