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LA PELLE

è il rivestimento esterno dei vertebrati. è considerato un organo molto esteso (superficie di


circa 2 m quadri) con funzione di protezione.
La pelle è costituita da 3 strati:
- epidermide
- derma
- strato sottocutaneo o ipoderma (è considerato uno strato di transizione che mette in
comunicazione la pelle e gli organi sotto)

EPIDERMIDE = costituita da un epitelio squamoso e stratificato formato da:


● strato corneo costituito da cellule morte che degenerano e si trasformano in
scagliette contenenti una proteina ricca di zolfo chiamata cheratina (peli)
● lo strato scuro si chiama strato germinativo o basale dove sono presenti delle cellule
che si riproducono e vanno a sostituire le cellule morte
● negli strati intermedi dell’epidermide vi sono anche granuli di melanina

DERMA = costituito da tessuto connettivo fibroso denso e presenta delle fibre di elastina e
di collagene. Qui si trovano i vasi sanguigni e diramazioni nervose. In superficie il derma
forma una serie di rilievi e dei solchi e l’epidermide li riveste e ne segue l’andamento: essi
assumono una forma caratteristica nei polpastrelli. Nel derma vi sono anche le ghiandole
sudoripare e sebacee.
I peli sono cilindretti di cellule epidermiche morte, cheratinizzante e più o meno pigmentate.
Si sviluppano da un FOLLICOLO, ossia da una zona di epidermide introflessa nel derma.
Nel bulbo del pelo sono presenti cellule epiteliali che dividendosi fanno crescere i peli. Vita
media del pelo: da 2 a 5 anni.
Ai peli sono annesse le GHIANDOLE SEBACEE che sboccano nel follicolo.
Queste ghiandole secernono sebo: una sostanza grassa che lubrifica, mantiene morbida e
impermeabile la pelle.
Ghiandole sudoripare: sono formate da un lungo tubulo raggomitolato. Il sudore è una
soluzione di sali minerali, urea (scarti azotati) e NaCl.
In media produciamo circa 0,5 litri di sudore al giorno.
STRATO SOTTOCUTANEO (ipoderma) = formato da un tessuto connettivo fibroso lasso
che permette il movimento rispetto ai tessuti sottostanti. Il sottocutaneo è sede anche del
tessuto adiposo.

OMEOSTASI = a grandi cambiamenti esterni corrispondono piccole variazioni interne.


Nonostante ci siano dei cambiamenti all’esterno, nel nostro organismo devono esserci
sempre determinate condizioni che devono rimanere stabili. I mammiferi sono organismi
omeotermi, invece altri animali come anfibi o rettili sono definiti eterotermi. Esternamente ci
possono essere cambiamenti ma l'organismo agisce in maniera tale da mantenere un
determinato ambiente interno (temperatura, presenza dei liquidi e al loro pH, concentrazione
di glucosio e di diossido di carbonio—> ossigeno). L’ambiente interno del corpo è
rappresentato dal liquido interstiziale. Attraverso dei meccanismi di regolazione interna
manteniamo l’omeostasi.
La retroazione negativa o feedback (che va a bloccare un determinato squilibrio) è il
meccanismo omeostatico principale che permette al corpo di mantenere l’ambiente interno
costante.
Per avere la termoregolazione nel feedback negativo riconosciamo sempre un centro di
controllo (innesca la risposta) e un sensore (percepisce il cambiamento).
La parte dell’encefalo che ha questa funzione di stabilire le risposte e fare in modo che la
nostra temperatura rimanga costante è l’ipotalamo.
Nel caso di temperatura oltre il normale abbiamo come primo effetto la sudorazione (l’acqua
del sudore sul mio organismo tende ad evaporare ma ha bisogno di calore e lo prende
dall’organismo) e il secondo effetto è la vasodilatazione ( i capillari soprattutto delle zone
periferiche —> piedi e mani quando è molto caldo tendono a dilatarsi perché così aumentata
la superficie di scambio tra il capillare e l’esterno).
Nel caso di temperatura bassa vi è l’effetto di vasocostrizione (assenza di sudorazione) e i
brividi (i nostri muscoli scheletrici lavorano e quindi producono calore)
Siamo tra gli organismi che hanno un processo di termoregolazione più funzionale (i cani
non hanno una buona omeostasi—> non hanno le ghiandole sudoripare).
IL SISTEMA NERVOSO
Il sistema nervoso permette al corpo di rispondere agli stimoli esterni e interni. Nei vertebrati
in particolari nei mammiferi il sistema nervoso è andato incontro ad un processo che si
chiama cefalizzazione, che è legata al fatto di avere una simmetria bilaterale. Gli organi di
senso speciale hanno una simmetria bilaterale. In homo sapiens la cefalizzazione è legata al
bitelismo.
L’uomo ha un sistema nervoso centrale e un sistema nervoso periferico. Il sistema centrale
è costituito da encefalo e midollo spinale. Quello periferico è costituito da tutti i nervi di
gangli che si trovano fuori del sistema nervoso centrale. Il sistema nervoso centrale è
protetto da strutture ossee l’encefalo è protetta dal cranio mentre il midollo spinale è
racchiuso all’interno della colonna vertebrale. In quello periferico vi sono dei tratti nervosi
che partono dalla periferia che è arrivano verso la parte centrale e viceversa. I tratti
ascendenti vanno dalla periferia alla parte centrale. I tratti che vanno dall'encefalo alla
periferia si chiamano fibre sensoriali somatiche (fanno muovere il corpo). Le fibre autonome
vanno dagli organi che si muovono in maniera involontaria e si dividono in divisone
simpatiche e parasimpatiche che lavorano insieme una si mette in atto quando riposiamo e
digeriamo mentre quella simpatica nei momenti in cui siamo in pericolo. Questi tratti si
chiamano discendenti. Riceviamo degli stimoli dall’esterno attraverso tratti ascendenti,
questi stimoli vanno al sistema nervoso centrale e la risposta si ottiene attraverso i tratti
discendenti.
Spesso nei tratti sia scende dei che discendenti gli assoni spesso sono associati tra loro e
fanno a formare un nervo. Vi sono 3 tipi di neuroni:
- Neuroni motori = portano gli impulsi dal sistema nervoso centrale ai muscoli .
Questi neutroni vengono chiamati anche efferenti. Le cellule che vanno a costituire la
mielina si chiamano “cellule di schwann”. La zona dell’asso e che rimane scoperta tra
un tratto di guida milioni e l’altra si chiama nodo di Ranvier. La parte terminale
dell'assone si chiama terminale assonico.
- Neuroni sensoriali = portano gli impulsi dai recettori sensoriali al sistema nervoso
centrale. Viene definito afferente. Nel derma vi sono diversi tipi di recettori sensoriali,
nel derma non sono presenti i recettori che ci indicano il bagnato. Il corpo cellulare si
divide e partono 2 assoni.
- Interneuroni (sistema nervoso centrale) = si chiamano anche neuroni di
associazione. I dendriti sono molto ramificati e l’assone non ha la guia milinica. Si
trovano all’interno dell’encefalo (dove mettono in comunicazione diverse aree)
oppure fanno da ponte tra i neuroni sensoriali e quelli motori.
Si può misurare qual è il potenziale elettrico di riposo ovvero la differenza di potenziale tra
l’interno e l’esterno della cellula. In questo caso è di circa -65/70 mV, l’interno dell’assone è
più negativo rispetto all'esterno. Il potenziale dipende dalla concentrazione di ioni Na+ e K+
all’interno e all’esterno dell’assone.
Quando l'assone deve propagare l’impulso nervoso si dice che è soggetto a un potenziale
d’azione. Nella cellula abbiamo delle proteine di membrana che fanno passare il sodio e il
potassio (una fa passare il sodio e l’altra il potassio). Le proteine canale che sono
posizionate nella membrana plasmatica e funzionano senza l’utilizzo di ATP. Quando deve
passare l’impulso nervoso iniziano ad aprirsi le proteine canale che fanno passare il sodio
che entra nell’assone. Questo ingresso provoca una depolarizzazione ovvero il voltaggio da
-65 mV diventa positivo e quindi diventa +40 mV. Successivamente i canali del sodio si
chiudono e i canali del potassio si aprono e fanno uscire K+. Da +40 mV a -65 mV viene
definito ripolarizzazione. I canali del potassio si chiudono lentamente causando una breve
diminuzione del potenziale di membrana. L’impulso nervoso impiega 3 millisecondi per
polarizzarsi e depolarizzarsi. La conduzione dell’impulso nervoso si attua con una modalità
definita del tutto o nulla. Gli ioni sodio si aprono prima in maniera graduale, se non viene
raggiunto un valore di soglia, l’impulso nervoso non parte. Per poter essere innescato
bisogna raggiungere un valore di soglia ovvero -40/50 mV. La differenza tra il valore di
soglia e depolarizzazione viene chiamato potenziale d’azione.

L’impulso deve passare da un neurone ad un altro neurone.


Accade che tra un neurone e l'altro vi sono delle strutture
chiamate sinapsi. Il terminale assonico del neurone n1 entre
‘altro è il dendrite del neurone n2. La membrana che troviamo
nel terminale assonico si chiama membrana presinaptica. La
membrana che si trova nel neurone n2 si chiama membrana
postsinaptica. Lo spazio tra la membrana pres e post sinaptica
si chiama fessura sinaptica.
Le sinapsi possono essere di 2 tipi:
● elettrica: vi sono delle giunzioni comunicanti che
creano una continuità tra la membrana pre o post
sinaptica, il potenziale d’azione passa senza l'utilizzo
di mediatori. Si trovano nel sistema nervoso centrale
e nel muscolo cardiaco.
● chimica: vi sono molecole chimiche chiamate
neurotrasmettitori. Questi viaggiano attraverso le
vescicole. Una volta arrivato il potenziale d’azione
entra in gioco lo ione calcio. Quando lo ione calcio
entra all’interno del terminale assonico provoca la
fusione di queste vescicole con la fessura sinaptica.
Viene intercettato da un recettore che si trova nelle
membrane post sinaptica. E fa sì che gli ioni sodio
possano entrare nella membrana e si dà avvio a un
nuovo impulso nervoso. I neurotrasmettitori possono
o aumentare l'intensità dello stimolo e in questo caso
si chiamano neutro smettitori di tipo eccitatorio se
invece diminuiscono l'intensità dello stimolo sono di
tipo inibitorio.
I neuromodulatori sono molecole che bloccano il
rilascio di neurotrasmettitore o che modificano la
risposta neuronale a un neurotrasmettitore. Due neuromodulatori ben conosciuti
sono la sostanza P e le endorfine. La sostanza P è implicata nella modulazione del
dolore. Le endorfine bloccano il rilascio della sostanza P quindi il dolore lo sentiamo
solo quando le endorfine finiscono. Sono delle sostanze che si pensa causino una
dipendenza, chi pratica attività fisica difficilmente diminuisce il suo allenamento.

I NEUROTRASMETTITORI:
Nel sistema nervoso periferico l’acetilcolina eccita i muscoli scheletrici ma inibisce il
muscolo cardiaco. Essa produce effetti eccitatori oppure inibitori sul muscolo liscio o sulle
ghiandole, a seconda dell’organo interessato e quindi del recettore presente sulla membrana
delle sue cellule.
Nel sistema nervoso centrale la noradrenalina è coinvolta nella risposta a stati di stress,
aumenta l’attenzione e la vigilanza, mentre a livello periferico dilata i bronchi, mobilita gli
zuccheri delle riserve, accelera il battito cardiaco e aumenta la pressione sanguigna.
La serotonina, invece, nel sistema nervoso centrale è coinvolta nella regolazione del ritmo
sonno-veglio, dell’umore, dell’appetito e della sessualità a livello periferico, per esempio,
coordina le attività intestinali e la coagulazione del sangue.
Questi sono i neurotrasmettitori delle situazioni combatti o fuggi.
Il GABA è un abbondante neurotrasmettitore inibitorio del sistema nervoso centrale.
I neuromodulatori sono molecole che bloccano il rilascio di un neurotrasmettitore o che
modificano la risposta neuronale a un neurotrasmettitore. La caffeina, contenuta nel caffè,
nel tè e nel cioccolato, contribuisce al nostro stato vigile interferendo con gli effetti dei
neurotrasmettitori inibitori nel cervello. (caffeina=teina. stessa molecola, cambia la
concentrazione. il caffè della moka ha più caffeina di una cialda).
Due neuromodulatori ben conosciuti sono la sostanza P e le endorfine. La sostanza P, un
polipeptide a catena corta, è implicata se è presente un danno, per esempio una ferita,
facendoci percepire il dolore. Le endorfine bloccano il rilascio della sostanza P e, per questo
motivo, si possono considerare degli antidolorifici naturalmente prodotti dal corpo.
Si ritiene che le endorfine prodotte dal cervello siano associate a quello stato di benessere
che molti atleti e corridori sperimentano dopo l’esercizio fisico; anche lo stress emotivo è
legato alla produzione di endorfine.

SISTEMA NERVOSO CENTRALE = encefalo + midollo spinale


Sia l’encefalo che il midollo spinale sono protetti da diverse strutture:
Encefalo → cranio, meningi, liquido cerebrospinale → (bagna e protegge sia l’encefalo che il midollo
e viene prodotto da cavità presenti all’interno dell’encefalo ovvero i ventricoli che si dividono in 2
ventricoli laterali (interconnessi), 3^ ventricolo che si trova nella zona dell'ipotalamo, 4^ ventricolo si
trova tra il cervelletto e il ponte.) La meningite è un’infiammazione che va a colpire le meningi.
Midollo spinale → vertebre
IL MIDOLLO SPINALE
Esso svolge 2 funzioni principali:
- è il centro di numerosi azioni riflesse
- rappresenta la via di comunicazione tra l’encefalo e i nervi spinali
Nel midollo spinale si distingue una porzione centrale di materia grigia (vi sono delle
strutture che non presentano milina, la forma della materia grigia si dice a forma di farfalla) e
una regione periferica di materia bianca (presenta milina, vi sono fasci di assoni mielinizzati.)
Dalla materia grigia ci sono dei nervi che prendono ordini dalla parte anteriore chiamata
anche radice ventrale. La parte posteriore della materia grigia prende inizio la radice
dorsale.

IL CERVELLO 🧠
Il cervello svolge le attività di integrazione, ovvero le attività che rielaborano le informazione
e mandano le risposte. C’è una scissura longitudinale che è quella che divide la parte destra
da quella sinistra. Ogni metà è divisa dal solco centrale. La metà si chiama emisferi
cerebrali. La metà destra controlla quella sinistra. L’emisfero destro è legato alle abilità
artistiche e la parte sinistra alle attività più razionali. Questi 2 esteri sono connessi da un
ponte di tratti nervosi che si trovano all’interno del corpo calloso. Ciascun emisfero è
suddiviso da solchi, chiamati scissure, che formano i 4 lobi: frontale, parietale, occipitale,
temporale. La corteccia cerebrale è uno strato sottile (5mm di spessore) e costituisce l’80%
della massa encefalica. Vi sono anche delle circonvoluzioni che ne aumentano la superficie.
Il cervello pesa circa 1,2 kg. La cosa importante è il numero di sinapsi che il cervello 🧠
riesce a fare.
1. Lobo frontale = vi è l’area motoria primaria dove controlliamo alcune zone del
nostro organismo, come per esempio la zona del viso, c’è un controllo molto fine di
tutta l’area del viso. È presente anche un’area di associazione frontale, prende le info
dalle altre parti del cervello e le rielabora producendo dei giudizi ponderati, valuta le
conseguenze e progetta il futuro.
La corteccia frontale è quella che si è evoluta di pari passo con l’evoluzione
dell’uomo. In questa zona c’è un'area che si chiama area di Brocá, che organizza i
comandi motori responsabili del linguaggio. Per la parola vi è in altra area che dovrai
tendenze alla logica della parola.
2. Lobo parietale = posteriore rispetto a quello frontale, qui vi è l’area
somatosensoriale primaria, ed è collegato alla percezione delle sensazioni
3. Lobo occipitale = area visiva primaria, è legato alla vista
4. Lobo temporale = l’area legata all'udito, area uditiva primaria, al confine tra il lobo
parietale e il lobo temporale c’è un'area sensoriale dedicata al linguaggio (area di Wernicke)
→ comprensione del linguaggio e dalla sua logica. Afasia = 2 tipi: capisce il senso ma non
riesce a produrre la parola oppure produce parole che non hanno senso

ENCEFALO:
- L’ipotalamo regola le funzioni vitali di base (fame, sete, sonno)
- Cervelletto = è una struttura più o meno globulare e si trova alla base dell’encefalo.
E’ presente una materia bianca, disposta ad albero (arboriforme). Regola la
posizione del corpo nello spazio, la coordinazione.
- Ponte = regola la respirazione (regolazione autonoma)
- Midollo allungato = regola il battito cardiaco, i riflessi di deglutizione, del vomito,
della tosse, dello starnuto e del singhiozzo.

sistema limbico = dedicato alle emozioni, alla memoria e all'apprendimento. E’ formato


dall'amigdala, dall’ippocampo e dal talamo. È responsabile di alcuni comportamenti come per
esempio la cura dei bambini e anche dei legami emotivi con le altre persone. E’ anche coinvolto nel
riconoscere le emozioni primarie (riso, pianto) → a prescindere dalla scultura le esprimiamo tutti allo
stesso modo.
Il sistema libico interessa l’ippocampo e l’amigdala, in particolare l'ippocampo è collegato
alla rievocazione della memoria. Vi é anche Il bulbo olfattivo, gli odori che percepiamo ci
rievocano un ricordo. La memoria può essere di due tipi: breve termine, lungo termine. La
memoria. A lungo termine viene suddivisa in sotto gruppi:
- memoria semantica: legata alle nozioni
- memoria episodica: legata ad episodi della nostra vita
- memoria procedurale: ciò che so fare

SISTEMA NERVOSO PERIFERICO


È costituito dai nervi che si originano o dal cranio o dal midollo spinale e dai gangli . I nervi
vengono classificati in 2 modi:
- nervi cranici: si originano dal l’encefalo e vanno ad innervare il volto e la parte
superiore del corpo. Il nervo vago è un'eccezione perché ha delle ramificazioni che
arrivano a degli organi interni (apparati digerenti). Possono essere di tipo sensoriali,
motori oppure misti (nello stesso nervo abbiamo sia fibre sensoriali che motorie). La
maggior parte di questi nervi sono misti.
- Nervi spinali: emergono dal midollo spinale e invergano tutto il resto del corpo. Sono
31 paia e sono tutti nervi misti. Si originano dall’H costituita dalla materia grigia. Dalla
materia grigia si originano i nervi, abbiamo una radice ventrale e una dorsale. Sono
misti perché la radice ventrale è una matrice motoria, la radice dorsale è di tipo
sensoriale. Si originano insieme e poi si uniscono.

RIFLESSI: importanti per la sopravvivenza. Fa parte dell’arco riflesso. Siamo nel sistema
somatico. L’informazione parte dai recettori sensoriali, l’informazione viaggia attraverso
l’assone sensoriale, arriva nel midollo spinale e esso integra l’informazione e passa al
neurone motorio. La risposta viene data direttamente dal midollo spinale. È importante per il
mantenimento dell’omeostasi.
Il sistema autonomo si divide in sistema simpatico e parasimpatico, uno ha una maggiore
funzione in 2 situazioni opposte. Il sistema parasimpatico agisce in azioni “riposa e digerisci”
(digerire, rallentare il battito cardiaco).Il neurotrasmettitore principale della divisione
parasimpatico è l’acetilcolina. I neuroni della divisione parasimpatica emergono dall’encefalo
oppure dalla regione sacrale del midollo spinale.
La divisione simpatica opera in situazioni definite “combatti e fuggi”, sono attività che
consumano energia. Il neurotrasmettitore del sistema simpatico è la neuro adrenalina. I
neuroni si originano nella zona toracica e nella zona addominale.
Il sistema periferico è interessato sia dalla divisione simpatica che parasimpatica perché il
nostro organismo agisce allo stesso tempo e in maniera integrata.

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