CORSO
di
ENTOMOLOGIA GENERALE E APPLICATA
Francesco Pennacchio
SCOPO DEL CORSO
Identificazione e monitoraggio
dei principali fitofagi agrari e
forestali
Metodi di controllo
Libri parte generale
GLI INSETTI
l E IL LORO CONTROLLO
a cura di Francesco Pennacchio
-
- A
LIGUORI EDITORE
- A .
a cura di
Venerdì: 14.00-16.00
NEMATODI
MOLLUSCHI
RODITORI
IMPORTANZA RELATIVA
rispetto ai danni arrecati in agricoltura
100
80 INSETTI
RODITORI
60
NEMATODI
40 ACARI
20 MOLLUSCHI
0
ORGANISMI DANNOSI IN
AGRICOLTURA
42%
I PARASSITI ANIMALI RESPONSABILI PER IL
15-16%
+ IMPORTANTI PERDITE IN POST-RACCOLTA
Perdite effettive Produzione in assenza Perdite evitate
di interventi di lotta con la protezione
delle colture
Erbe
Infestanti
13,2%
Erbe
ca. 30% Infestanti
16,4%
Parassiti
animali
15,6% ca. 42% ca. 28%
Parassiti animali
7,2%
Malattie
Malattie
4,3%
13,2%
La torta della
produzione potenziale
ALCUNI ESEMPI
FRUMENTO
Danni e spese per la difesa da
insetti e altri parassiti animali si
aggirano sul 10 % ca. del valore
della produzione.
Su frumento crittogame e
malerbe fanno la parte del leone
(ca. 90%).
Gli animali
sono responsabili
per ca. il 50% dei
danni registrati
Attacco di roditore
piralide
POMODORO
Gli animali
sono responsabili
per il 50% ca.
dei danni
registrati
Attacco di nematodi
Attacco di afidi
Le specie alloctone invasive
lunghezza: 3,5cm
Estrema suscettibilità dei vegetali
Nullo o ridotto antagonismo naturale
DANNI DA PARASSITI ANIMALI DELLE PIANTE
IMPATTO ECONOMICO
PERDITA
DI
PRODUZIONE
SOTTRAZIONE + CONTAMINAZIONE
+
COSTO PER LA PREVENZIONE E IL
CONTROLLO DELLE INFESTAZIONI
IMPATTO ECONOMICO
Aspetti negativi
Perdite quali-quantitative
Trasmissione di malattie
(malaria e altre febbri tropicali)
(virosi e fitoplasmosi)
Impatto economico
degli Insetti
Aspetti positivi
regolazione
riciclo dei propagazione delle
nutrienti delle piante comunità
Insetti come produttori primari
( prodotti dell’alveare – seta – lacca – coloranti - etc. )
baco da seta
Cocciniglie
del carminio
bozzoli
Gli impollinatori
parassitizzazione
parassitizzazione
Insetti come alimento
nelle reti alimentari, per l’uomo e gli animali domestici
Insetti come alimento
Le stime della FAO indicano che il consumo di proteine animali aumenterà in modo
significativo e questo incremento riguarderà soprattutto pollame e pesce, con
conseguente aumento della richiesta di produzione di mangimi
Più del 50% dei terreni agricoli è oggi utilizzato per la produzione di mangimi per animali di
allevamento. Circa il 50% del mais e l’80% della soia prodotti a livello mondiale vengono
destinati alla produzione di mangimi. Considerando i tassi di crescita della produzione
agricola mondiale e l’aumento del consumo di proteine animali, la maggiore richiesta di
cereali e legumi per la produzione di mangimi si traduce inevitabilmente in una riduzione
della produzione destinata all’alimentazione umana
Gli insetti possono rappresentare una
fonte alternativa e sostenibile di
proteine per la produzione di mangimi?
ü Le larve di alcune specie di insetti, tra cui Hermetia illucens, Musca domestica, Tenebrio molitor,
contengono fino al 45% di proteine (con profilo amminoacidico tale da conferire a queste macromolecole
elevata qualità nutrizionale) e al 35% di grassi sulla sostanza secca. Queste caratteristiche rendono la
farina di questi insetti un valido ingrediente per la produzione di mangime, come dimostrano studi in cui
tali mangimi sono stati utilizzati per allevare polli, maiali o in acquacoltura
ü Alcuni di questi insetti, come H. illucens, sono in grado di crescere su materiali di scarto e quindi possono
contribuire alla riduzione e al riciclo di specifici rifiuti
ü Il regolamento n. 2017/893 della Commissione Europea permette l’utilizzo di proteine di H. illucens e
altre 6 specie di insetto (M. domestica, T. molitor, Alphitobius diaperinus, Acheta domesticus, Gryllodes
sigillatus e Gryllus assimilis) per la produzione di mangimi per l’acquacoltura purché alimentati con
materiali di origine vegetale (sono ammesse alcune eccezioni per materiali di origine animale come latte
o uova). Questo cambiamento nel panorama legislativo europeo ha contribuito a promuovere lo sviluppo
del settore industriale legato all’allevamento di insetti per la produzione di mangimi, come dimostra il
numero crescente aziende che investono di questo ambito
degli
ARTROPODI
Phylum Arthropoda
(classificazione obsoleta)
Protostoma Deuterostoma
Bilateria
Phylum Arthropoda
Nuova posizione
nel gruppo Ecdysozoa
a seguito di studi
di biologia molecolare
Caratteristiche degli artropodi
Presenza di:
- zampe articolate
- esoscheletro
- corpo segmentato o
metamerico
Caratteristiche degli artropodi
Metameria
metameri
Simmetria bilaterale
CLASSIFICAZIONE (una di quelle proposte)
e e e e
phylum ARTHROPODA
Mandibolata o
Chelicerata Antennata
Crustacea
Aracnida Tracheata
Acarina
Esapoda
(Insecta) Miriapoda
(Diplopoda + Chilopoda)
Para-Entoma
Eu-Entoma
IPOTESI SULLA FILOGENESI DEGLI ARTROPODI
TRILOBITOMORPHA
CHELICERIFORMES
CRUSTACEA
MYRIAPODA
HEXAPODA
Un unico
antenato comune
Milioni di anni Epoca Periodo Era Eon
TRILOBITA
Estinti
cheliceri pedipalpo
CLASSIFICAZIONE
Classe Merostomati Fossili viventi: 4 specie
limulo
Classe Aracnidi
opilioni
Ordini
Acari
Araneidi
Opilionidi
acari
Scorpionidi
Pseudoscorpionidi
Gli Araneidi sono suddivisi in due sottordini:
Migalomorfi e Araneomorfi
malmignatta
Argyope bruennichi
ARANEIDI
il prosoma e l'opistosoma sono uniti da un sottile peduncolo,
i cheliceri sono dotati di ghiandole velenifere.
Gli occhi dei ragni
mesosoma
metasoma pettini
aculeo
Pseudoscorpioni
3-8 mm di lunghezza; opistosoma segmentato; rappresentanti della
microfauna del suolo.
Dotati di grossi pedipalpi a pinza e di cheliceri con cui tessono
piccoli nidi di seta.
Crustacea
Aracnida Tracheata
Acarina
Esapoda
(Insecta) Miriapoda
(Diplopoda + Chilopoda)
Para-E
n toma
Eu-Entoma
MANDIBOLATI
Presentano una più spiccata cefalizzazione, con un vero e proprio capo
(cefalon) cui seguono torace ed addome (insetti) o pereion e pleon
(crostacei). Sono inoltre presenti le mandibole, le mascelle e le antenne.
CRUSTACEA
Costituiscono una delle più importanti classi di artropodi,
con circa 26000 specie note. La morfologia è estremamente
variabile e sono per lo più acquatici.
paguro
In questa sottoclasse troviamo anche gli Isopodi, un gruppo
di piccoli crostacei che si è spinto a colonizzare l'ambiente
terrestre (oniscoidei), con forme (i "porcellini di terra") che
sanno richiudersi a palla su se stesse, come fanno i Miriapodi
del genere Glomeris. Detritivori o saprofagi.
Scolopendra
Massillipedi o forcipule
Pauropodi: lunghi al massimo 2 mm,
sono depigmentati e ciechi;
colonizzano la lettiera umida del
sottobosco. Caratteristiche sono le
antenne, che presentano una doppia
biforcazione.
9-10 paia di zampe.
Cefalotorace SI NO No SI
Numero di
8 6 20+ 10*
zampe
Volo No SI No No
Appendici
SI SI SI SI
articolate
CLASSE INSECTA
entomofagi - fitofagi
REGIME DIETETICO
Umifagi - saprofagi
micofagi
necrofagi
coprofagi
REGIME DIETETICO
ematofagi
zoofagi
entomofagi
Insetti di grandi dimensioni (10 e più cm)
Morpho Lucanide
Le forme fitofaghe
maggiolino
Scarafaggi
Cavalletta
Insetti di medie dimensioni (1 - 2 cm)
punteruolo
Nottua
Ape
Sesia
Insetti di piccole dimensioni (1-9 mm)
Aleirodidi Afidi
Mosca
tripidi
I record:
Le dimensioni (lunghezza – peso)
Lunghezza: > 18 cm
Lunghezza: < 0,5 mm
Alcune specie tropicali di ragni e insetti possono pesare
anche 120-180 gr !
Alcune specie tropicali di Insetto stecco possono raggiungere
i 30 cm di lunghezza!
Questo vale anche per gli stadi giovanili!!
Insecta
BIODIVERSITA' Plantas
Arthropoda
Mollusca
Fungi
800000 Protozoa
Algas
700000 Pisces
Nematoda
600000 Anellida
Aves
500000 Reptilia
SPECIE
Echinodermata
400000 Porifera
Monera
300000 Amphibia
Mammalia
200000
100000
0
Altri animali
Insetti
Piante