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Università degli Studi di Napoli – Federico II

Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie


agrarie, forestali e ambientali

CORSO
di
ENTOMOLOGIA GENERALE E APPLICATA

Francesco Pennacchio
SCOPO DEL CORSO

Conoscenze teorico-pratiche relative


ai fitofagi e loro danni

Identificazione e monitoraggio
dei principali fitofagi agrari e
forestali

Metodi di controllo
Libri parte generale

GLI INSETTI
l E IL LORO CONTROLLO
a cura di Francesco Pennacchio

-
- A

LIGUORI EDITORE
- A .

Parte generale Insetti Parte generale Insetti


in un’efficace sintesi aggiornata
Libro parte speciale

Manuale di Zoologia agraria

a cura di

Baccetti, Barbagallo, Süss & Tremblay

Antonio Delfino Editore


Roma

Capitoli: 1-13; 19-20

Acari - Insetti - Nematodi - Roditori


TESTI DI CONSULTAZIONE

Biologie e controllo di numerosi fitofagi


Prezioso supporto fotografico
Acari Nematodi Roditori
Materiale didattico cartaceo
La Biblioteca di Facoltà possiede:
numerosi manuali su insetti fitofagi, ben fotografati e suddivisi
per colture (edizioni Edagricole e L’Informatore agrario).

Sono testi utili ai fini del riconoscimento delle specie e che si


consiglia vivamente di consultare nei ritagli di tempo.

Materiale didattico online

Sul sito www.docenti.unina.it saranno a disposizione di tutti


gli studenti i vari file formato .pdf delle lezioni del corso.
CORSO DI ESERCITAZIONI

Venerdì: 14.00-16.00

Laboratorio didattico Microscopia 6


presso ex- Centro Avicolo
nel Parco Gussone, di fronte alla Sez. di Lotta Biologica
ORGANIZZAZIONE DEL CORSO
I PARTE Caratteristiche generali, morfologiche,
anatomiche e biologiche dei vari gruppi
animali e loro classificazione
(Insetti – Acari – Nematodi – Roditori)
ORGANIZZAZIONE DEL CORSO
II PARTE
Biologia dei principali fitofagi

Strategie di controllo disponibili

Difesa delle principali colture agrarie


PRINCIPALI GRUPPI ANIMALI

illustrati durante il corso


ARTROPODI:
(Insetti e Acari)

NEMATODI

MOLLUSCHI

RODITORI
IMPORTANZA RELATIVA
rispetto ai danni arrecati in agricoltura

100

80 INSETTI
RODITORI
60
NEMATODI
40 ACARI
20 MOLLUSCHI

0
ORGANISMI DANNOSI IN
AGRICOLTURA

PERDITA PRODUZIONE AGRICOLA MONDIALE

42%
I PARASSITI ANIMALI RESPONSABILI PER IL

15-16%
+ IMPORTANTI PERDITE IN POST-RACCOLTA
Perdite effettive Produzione in assenza Perdite evitate
di interventi di lotta con la protezione
delle colture
Erbe
Infestanti
13,2%
Erbe
ca. 30% Infestanti
16,4%
Parassiti
animali
15,6% ca. 42% ca. 28%
Parassiti animali
7,2%

Malattie
Malattie
4,3%
13,2%

La torta della
produzione potenziale
ALCUNI ESEMPI

FRUMENTO
Danni e spese per la difesa da
insetti e altri parassiti animali si
aggirano sul 10 % ca. del valore
della produzione.

Su frumento crittogame e
malerbe fanno la parte del leone
(ca. 90%).

I roditori in post raccolta possono attaccare e rendere


non commerciabili intere partite già immagazzinate.
MAIS
Perdite potenziali pari al 60%
quelle reali ca. 35 %

Gli animali
sono responsabili
per ca. il 50% dei
danni registrati

Attacco di roditore
piralide
POMODORO

Perdite potenziali pari al 100%


quelle reali ca. 30 %

Gli animali
sono responsabili
per il 50% ca.
dei danni
registrati

Attacco di nematodi
Attacco di afidi
Le specie alloctone invasive

Impatto ecologico ed economico


Rhynchophorus ferrugineus
(punteruolo delle palme)

lunghezza: 3,5cm
Estrema suscettibilità dei vegetali
Nullo o ridotto antagonismo naturale
DANNI DA PARASSITI ANIMALI DELLE PIANTE

IMPATTO ECONOMICO

PERDITA
DI
PRODUZIONE
SOTTRAZIONE + CONTAMINAZIONE

+
COSTO PER LA PREVENZIONE E IL
CONTROLLO DELLE INFESTAZIONI
IMPATTO ECONOMICO

GLI INSETTI IN RAPPORTO


ALLE ATTIVITA’ UMANE

Aspetti negativi contro Aspetti positivi


Impatto economico
degli Insetti

Aspetti negativi

Perdite quali-quantitative
Trasmissione di malattie
(malaria e altre febbri tropicali)
(virosi e fitoplasmosi)
Impatto economico
degli Insetti
Aspetti positivi

stercorario Impatto ecologico degli Insetti

decompositori impollinatori entomofagi

regolazione
riciclo dei propagazione delle
nutrienti delle piante comunità
Insetti come produttori primari
( prodotti dell’alveare – seta – lacca – coloranti - etc. )

baco da seta

Cocciniglie
del carminio
bozzoli
Gli impollinatori

Oltre alle specie più note


(api e bombi), moltissimi
altri Apoidei hanno questa
importante funzione in
natura.

Il contributo degli impollinatori alla


produzione agricola vendibile è calcolata
in ca. 2 miliardi di euro solo in Italia.

I servizi di impollinazione sono ormai


una realtà diffusa in molte aree agricole.
bombo
L’uso di colonie di bombi in orticoltura è una pratica ormai consolidata
Gli entomofagi
Preziosi alleati nella lotta agli insetti dannosi. Spesso hanno un
ruolo silenzioso di cui ci si accorge solo quando squilibri operati
dall’uomo ne causano la rarefazione e l’esplosione del fitofago.
predazione
predazione

parassitizzazione

parassitizzazione
Insetti come alimento
nelle reti alimentari, per l’uomo e gli animali domestici
Insetti come alimento

Centinaia di specie utilizzate come alimento stagionale


in molte parti del mondo.

Kcal proteine ferro tiamina riboflavina niacina


Termite 613 14,2 0,75 0,13 1,15 0,95
(Macrotermes subhyalinus)
Bruco 370 28,2 35,5 3,67 1,91 5,20
(Usata terpsichore)
Larva 562 6,7 13,1 3,02 2,24 7,80
(Rhynchophorus phoenicis)
Bovino 219 27,4 3,5 0,09 0,23 6
(Carne magra)
Pesce 170 28,5 1 0,08 0,11 3
(merluzzo grigliato)
Una bancarella
di un Paese del
Sud-Est asiatico

Una ricetta semplice!!


“A Recipe for Maggot Crispies”
1/4 cup margarine
4 cups small marshmallows
3 cups crispy cereal
3 cups dry roasted maggots or mealworms
In a saucepan, melt margarine and marshmallows.
Remove from heat and stir in cereal and maggots.
Spread mixture in a greased pan and allow to cool.
Gli insetti suscitano grande interesse come possibile fonte
alternativa di proteine per la produzione di mangimi

Il rapporto delle Nazioni Unite “The World


Population Prospects 2019: Highlights”, stima
che nel 2050 la popolazione mondiale
raggiungerà i 9,7 miliardi, per arrivare, entro la
fine del secolo, a quasi 11 miliardi di persone.

Le stime della FAO indicano che il consumo di proteine animali aumenterà in modo
significativo e questo incremento riguarderà soprattutto pollame e pesce, con
conseguente aumento della richiesta di produzione di mangimi
Più del 50% dei terreni agricoli è oggi utilizzato per la produzione di mangimi per animali di
allevamento. Circa il 50% del mais e l’80% della soia prodotti a livello mondiale vengono
destinati alla produzione di mangimi. Considerando i tassi di crescita della produzione
agricola mondiale e l’aumento del consumo di proteine animali, la maggiore richiesta di
cereali e legumi per la produzione di mangimi si traduce inevitabilmente in una riduzione
della produzione destinata all’alimentazione umana
Gli insetti possono rappresentare una
fonte alternativa e sostenibile di
proteine per la produzione di mangimi?
ü  Le larve di alcune specie di insetti, tra cui Hermetia illucens, Musca domestica, Tenebrio molitor,
contengono fino al 45% di proteine (con profilo amminoacidico tale da conferire a queste macromolecole
elevata qualità nutrizionale) e al 35% di grassi sulla sostanza secca. Queste caratteristiche rendono la
farina di questi insetti un valido ingrediente per la produzione di mangime, come dimostrano studi in cui
tali mangimi sono stati utilizzati per allevare polli, maiali o in acquacoltura
ü  Alcuni di questi insetti, come H. illucens, sono in grado di crescere su materiali di scarto e quindi possono
contribuire alla riduzione e al riciclo di specifici rifiuti
ü  Il regolamento n. 2017/893 della Commissione Europea permette l’utilizzo di proteine di H. illucens e
altre 6 specie di insetto (M. domestica, T. molitor, Alphitobius diaperinus, Acheta domesticus, Gryllodes
sigillatus e Gryllus assimilis) per la produzione di mangimi per l’acquacoltura purché alimentati con
materiali di origine vegetale (sono ammesse alcune eccezioni per materiali di origine animale come latte
o uova). Questo cambiamento nel panorama legislativo europeo ha contribuito a promuovere lo sviluppo
del settore industriale legato all’allevamento di insetti per la produzione di mangimi, come dimostra il
numero crescente aziende che investono di questo ambito

Scarto Bioconversi Produzione di


La comunità scientifica è però chiamata a dare un
importante contributo

E’ indispensabile approfondire alcuni aspetti affinché gli insetti possano effettivamente


rappresentare una fonte alternativa e sostenibile di proteine per la produzione di
mangimi.

1.  Studio della biologia dell’insetto


2.  Valutazione dei substrati di scarto da utilizzare per l’allevamento degli insetti in modo
da ottimizzare la performance della larva e la qualità della farina
3.  Valutazione della qualità nutrizionale della farina di insetto
4.  Valutazione delle performance degli animali allevati con mangime contenete farina di
insetto
5.  Valutazioni delle qualità organolettiche della carne
6.  Studi di fattibilità economica dell’intero processo
7.  Studi di LCA

e, ultimo aspetto da indagare, ultimo non certo per importanza….

7. Valutazione della sicurezza del prodotto e del processo (valutazione di contaminazioni


da agenti microbici e tossine, metalli pesanti, pesticidi che possono derivare dal
substrato su cui è allevato l’insetto e valutazione della presenza di possibili
microrganismi patogeni nel microbiota dell’insetto)
CLASSIFICAZIONE

degli

ARTROPODI
Phylum Arthropoda
(classificazione obsoleta)

Nematoda Mollusca Annelida Arthropoda Echinodermata Chordata

Protostoma Deuterostoma

Bilateria
Phylum Arthropoda

Nuova posizione
nel gruppo Ecdysozoa
a seguito di studi
di biologia molecolare
Caratteristiche degli artropodi

Presenza di:
- zampe articolate

- esoscheletro

- corpo segmentato o
metamerico
Caratteristiche degli artropodi
Metameria

metameri

In molti artropodi la metameria è poco evidente


Caratteristiche degli artropodi

Simmetria bilaterale
CLASSIFICAZIONE (una di quelle proposte)

e e e e
phylum ARTHROPODA
Mandibolata o
Chelicerata Antennata

Crustacea
Aracnida Tracheata

Acarina
Esapoda
(Insecta) Miriapoda
(Diplopoda + Chilopoda)

Para-Entoma

Eu-Entoma
IPOTESI SULLA FILOGENESI DEGLI ARTROPODI

Precambriano Paleozoico Mesozoico Cenozoico

TRILOBITOMORPHA

CHELICERIFORMES

CRUSTACEA
MYRIAPODA

HEXAPODA

Un unico
antenato comune
Milioni di anni Epoca Periodo Era Eon
TRILOBITA

Estinti

Abbondanti testimonianze fossili


CHELICERATI
Privi di mandibole e antenne; presenza di cheliceri e pedipalpi
4 paia di zampe
Cheliceri: in genere organo pungenti, collegati o meno a
ghiandole velenifere impiegati nell’alimentazione;

Pedipalpi: varie funzioni tra cui quella sensoriale.

cheliceri pedipalpo
CLASSIFICAZIONE
Classe Merostomati Fossili viventi: 4 specie

limulo

Imparentati con i chelicerati. Animali dei fondali marini


CLASSIFICAZIONE
scorpioni
ragni

Classe Aracnidi

opilioni
Ordini
Acari
Araneidi
Opilionidi
acari
Scorpionidi
Pseudoscorpionidi
Gli Araneidi sono suddivisi in due sottordini:

Mesoteli (primitivi e con opistosoma segmentato)

Opistoteli con opistosoma non segmentato

Questi ultimi rappresentano la maggioranza


dei ragni noti. Tessitori di tele, nidi, bozzoli, etc.
Digestione extra-orale.

Migalomorfi e Araneomorfi
malmignatta
Argyope bruennichi
ARANEIDI
il prosoma e l'opistosoma sono uniti da un sottile peduncolo,
i cheliceri sono dotati di ghiandole velenifere.
Gli occhi dei ragni

Perlopiù sono 4 paia


Opilionidi

prosoma ed opistosoma sono fusi,


zampe sottili e lunghe. Carnivori.
E' frequente l'autotomia per cui spesso
hanno meno zampe delle 4 paia canoniche.
Privi di filiere e non possiedono ghiandole
velenifere.
Dotati di ghiandole repugnatorie difensive,
capaci di secernere odori nauseabondi.

Abbondanti nella pedofauna.

Le femmine ovidepongono in terreni umidi.


Le uova schiudono in primavera.
Una sola generazione all’anno

Predano soprattutto afidi, bruchi,


larve di coleotteri e piccole lumache.
Scorpionidi
Dimensioni variabili tra 1 e 20 cm: sono gli aracnidi più grandi.
Caratteristico è l'opistosoma suddiviso in due parti: mesosoma
di 8 segmenti e metasoma di 5 (la coda), terminante col telson
(portante l'aculeo velenifero). Sono vivipari - ovovivipari.

pedipalpi con chela

mesosoma

metasoma pettini

aculeo
Pseudoscorpioni
3-8 mm di lunghezza; opistosoma segmentato; rappresentanti della
microfauna del suolo.
Dotati di grossi pedipalpi a pinza e di cheliceri con cui tessono
piccoli nidi di seta.

Privi di coda, aculeo e pettini

Predatori di altri organismi


della lettiera
(Acari e Collemboli)
phylum ARTHROPODA
Mandibolata o
Chelicerata Antennata

Crustacea
Aracnida Tracheata

Acarina
Esapoda
(Insecta) Miriapoda
(Diplopoda + Chilopoda)

Para-E
n toma
Eu-Entoma
MANDIBOLATI
Presentano una più spiccata cefalizzazione, con un vero e proprio capo
(cefalon) cui seguono torace ed addome (insetti) o pereion e pleon
(crostacei). Sono inoltre presenti le mandibole, le mascelle e le antenne.

CRUSTACEA
Costituiscono una delle più importanti classi di artropodi,
con circa 26000 specie note. La morfologia è estremamente
variabile e sono per lo più acquatici.

Rispetto agli altri mandibolati presentano due paia di


antenne nella regione pre-orale. I segmenti dorsali ed
addominali sono coperti da una corazza sclerificata
(rispettivamente detti tergite e sternite). Ogni segmento
porta solitamente un paio di appendici a diversa funzione:
sensoria (antennule ed antenne), alimentare (mandibole,
maxillule, maxille, massillipedi), ambulatoria (pereiopodi),
natatoria (pleopodi) etc.

APPENDICI BIRAMOSE O BIFIDE


Morfologia di un crostaceo
Anatomia di un crostaceo
Classificazione

I crostacei sono suddivisi in un gruppo più primitivo comprendente varie


sottoclassi (es. Brachiopodi, Cirripedi, Copepodi), ed un gruppo più evoluto
riunito nella sottoclasse dei Malacostraci, comprendenti ca. i ¾ delle
specie conosciute tra cui le specie allevate o pescate (soprattutto
nell’ordine dei Decapodi).
Sono caratterizzati dalla costanza del numero di metameri: 5 fusi a formare
il capo, 8 per il torace e 6 per l’addome.

paguro
In questa sottoclasse troviamo anche gli Isopodi, un gruppo
di piccoli crostacei che si è spinto a colonizzare l'ambiente
terrestre (oniscoidei), con forme (i "porcellini di terra") che
sanno richiudersi a palla su se stesse, come fanno i Miriapodi
del genere Glomeris. Detritivori o saprofagi.

Crostaceo Isopode Diplopode Glomeris


MIRIAPODA
DIPLOPODI
caratterizzati dalla fusione dei segmenti corporei "a due a due"
per cui ogni segmento porta due paia di zampe.

Vi appartengono i millepiedi (Iulidi), innocui artropodi


dai costumi vegetariani e comportamenti spesso gregari
Progoneati (= gonoporo anteriore). Dotati di ghiandole
repugnatorie difensive.

La larva di I età è esapoda: nelle mute successive si


accrescerà caudalmente con nuovi segmenti.
Millepiedi
CHILOPODI
Chilopodi: sono appiattiti in senso dorsoventrale,
presentano due grossi massillipedi, le forcipule,
dotate di ghiandole velenifere. Ogni segmento del
tronco porta un paio di zampe. Opistogoneati.

La lunghezza può raggiungere dimensioni eccezionali


(es. i 30 cm della Scolopendra gigantea. Veloci e feroci
predatori ad es. dei lenti millepiedi. Scutigera

Scolopendra
Massillipedi o forcipule
Pauropodi: lunghi al massimo 2 mm,
sono depigmentati e ciechi;
colonizzano la lettiera umida del
sottobosco. Caratteristiche sono le
antenne, che presentano una doppia
biforcazione.
9-10 paia di zampe.

Sinfili: fino a 1 cm di lunghezza,


biancastri e vivono nel terreno, sono
privi di occhi ed hanno delle ghiandole
sericigene in posizione anale. 12 paia di
zampe. Sono tutti vegetariani, come il
genere Scutigerella che a volte provoca
danni alle colture.
CARATTERISTICHE

Gruppo Chelicerata Hexapoda Myriapoda Crustacea

Cefalotorace SI NO No SI

Numero di
8 6 20+ 10*
zampe

Volo No SI No No

Appendici
SI SI SI SI
articolate
CLASSE INSECTA

Gli insetti sono l’apice del ramo evolutivo animale


degli Invertrebrati

-  Varietà di forme (dimensioni, colori, etc.)


1018 x
-  Numero di specie (milioni !) e di individui abitante

- Grandi colonizzatori di substrati organici


(persino le pozze di petrolio!)
CLASSE INSECTA
Abbondanti negli ecosistemi complessi

Essenziali nelle catene trofiche: ne


rappresentano numerosi anelli.

In base al tipo di sostanza organica consumata


si dividono in:

Umifagi – micofagi – saprofagi – necrofagi

coprofagi - ematofagi – zoofagi

entomofagi - fitofagi
REGIME DIETETICO
Umifagi - saprofagi

micofagi

necrofagi

coprofagi
REGIME DIETETICO
ematofagi

zoofagi

entomofagi
Insetti di grandi dimensioni (10 e più cm)

Morpho Lucanide
Le forme fitofaghe

Insetto foglia Lanternaria


Insetti di medie dimensioni (1 - 5 cm)
Cicala

maggiolino

Scarafaggi
Cavalletta
Insetti di medie dimensioni (1 - 2 cm)

punteruolo

Nottua

Ape
Sesia
Insetti di piccole dimensioni (1-9 mm)

Aleirodidi Afidi

Mosca

tripidi
I record:
Le dimensioni (lunghezza – peso)

Lunghezza: > 18 cm
Lunghezza: < 0,5 mm
Alcune specie tropicali di ragni e insetti possono pesare
anche 120-180 gr !
Alcune specie tropicali di Insetto stecco possono raggiungere
i 30 cm di lunghezza!
Questo vale anche per gli stadi giovanili!!
Insecta

BIODIVERSITA' Plantas
Arthropoda
Mollusca
Fungi
800000 Protozoa
Algas
700000 Pisces
Nematoda
600000 Anellida
Aves
500000 Reptilia
SPECIE

Echinodermata
400000 Porifera
Monera
300000 Amphibia
Mammalia
200000
100000
0

Abbondanza degli Insetti


Numero di specie

Altri animali
Insetti
Piante

Le stime più recenti valutano a 3-5 milioni


le specie di insetti ancora da scoprire !!
Regno Animale & Insetti
Altri
Other
artropodi
arthropods
Mollusca
Lophophorates
Echinodermata
Hemi/Urochordata
Insecta
Vertebrates
Protozoa
Meso/Placozoa
Porifera
Cnidaria
Platyhelminthes
Pseudocoelomates
Annelida
Minor inverts

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