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Arte: i romani

 Arco. Riguardo gli archi bisogna conoscere come funziona un arco, come puo’ essere trasportata o
traferita la struttura ad arco o a volta, perche’ chiaramente per fare un ponte sotto non c’e’
soltanto un arco ma c’e’ una volta a botte per poter sostenere una strada sospesa. non chiedero’
cose importanti su questo.

 Acquedotti. Gli acquedotti portavano l’acqua dalle sorgenti fino a valle con una pendenza costante,
leggera ma costante per consentire all’acqua di scorrere. Quando in questo percorso trovavano
degli avvallamenti per poterli superare costruivano queste strutture ad arco anche molto alte,
affinche’ l’acqua sul livello superiore, dove c’era una canalina di scolo, mantenesse questa
pendenza costante per arrivare fino alla citta’, dove veniva raccolta con le cisterne. Questo perche’ i
romani volevano l’acqua sia per le fontane e i giochi d’acqua, ma soprattutto per approvvigionare di
acqua le terme.

 Terme. Le terme romane da studiare bene soprattutto le Terme di Traiano.


I romani alle terme andavano per trascorrere il tempo, per chiacchierare, incontrare persone
illustri. Era un ambiente salubre che permetteva loro di fare anche dei trattamenti ottimi legati
all’igiene personale, alla circolazione del sangue.
Le terme erano formate da una sequenza di piscine: 1-2-3-4 (guardare la sequenza sul libro)
- anatazio=piscina normale
- frigidarium, tepidarium, calidarium= sono le 3 vasche a temperatura diversa ma che andava via
via ad alzarsi, permetteva loro di fare questa specie di trattamento per il corpo.

La cosa interessante da sapere e’ come arrivava l’acqua calda: i pavimenti di queste vasche, che
contenevano l’acqua calda erano sospesi, cioe’ sotto il pavimento c’era uno spazio alto circa 2 piani,
formato da mattoncini che sostenevano il pavimento ma che formavano anche una camera d’aria,
all’interno della quale c’era un sistema di canalizzazioni, di tubi attraverso cui passava l’aria calda.
Quest’aria calda era generata da vapori che si sviluppavano in un altro ambiente dove era accesa
una fornace, il cui fumo, e quindi il calore veniva canalizzato in questi tubi che arrivavano al di sotto
del pavimento di queste vasche. Per conduzione (passaggio di calore da corpo a corpo) il solaio si
riscaldava e cedeva il calore all’acqua contenuta nelle vasche. Maggiori erano i fumi caldi maggiore
era la temperatura della vasca. Percio’ le 3 vasche avevano 3 temperature diverse. Questi
pavimenti erano chiamati pavimenti sospesi o solai sospesi.

 Templi. da fare bene


Non chiedera’ mai tutti questi schemi tipologici dei templi romani, pero’ quello che chiedera’ e’
sicuramente la descrizione del tempio della triade capitolina e la descrizione del pantheon.

La prima parte della descrizione del testo vi da’ la classificazione dei templi romani perche’ i romani
si innestano in una tradizione sia italica, di derivazione etrusca, sia greca, quando si diffondono
nella magna Grecia dell’Italia meridionale. Cosi’ assorbono sia la tradizione antica degli etruschi, sia
gli elementi caratteristici di una architettura che deriva dall’aver visto i templi gia’ presenti in Italia
meridionale delle colonie greche.
tempio della triade capitolina
Questo tempio si lega alla tradizione etrusca. Fu costruito durante la vita dell’ultimo re di Roma,
Tarquinio, di origine etrusca. Ecco perche’ questo tempio ha caratteristiche prevalentemente
etrusche.
Ci sono dei particolari pero’ che lo vanno a differenziare con i templi etruschi:
- il tempio etrusco sul pronao non aveva tre file di colonne bensi’ ne aveva soltanto due.
- il tempio etrusco non aveva le file di colonne sul lato, aveva soltanto le file di colonne sul
fronte. In questo caso, invece, questo tempio ha una fila di colonne che prosegue anche sul lato
ma che non gira a formare una peristasi, alla fine c’e’ un muro cieco.

Uguaglianze tra il tempio etrusco e questo della Triade Capitolina:


- il tempio etrusco sorge su un altopodio come anche questo tempio.
- il tempio etrusco ha tre celle come questo tempio della triade capitolina. le tre divinita’ sono:
Giove, Giunone e Minerva.
- le colonne sono ancora in questo tempio come in quello etrusco di tipo tuscanico.

Bisogna aver chiaro una pianta del tempio etrusco per paragonarla a questo tempio della Triade Capitolina.

Di questo tempio non abbiamo nessuna testimonianza perche’ i materiali utilizzati, come per i templi
etruschi, erano deperibili, fatti di paglia e argilla o di tufo, una pietra che con il tempo si sfalda, si consuma.

Pantheon

Il Pantheon e’ un tempio particolare in primis per il nome, che vuol dite “tutti gli dei” , tempio dedicato a
tutte le divinita’.

Il Pantheon sorge su un tempio anch’esso dedicato a tutte le divinita’, andato distrutto a causa di un
incendio. Laddove c’erano le rovine di questo tempio costruirono il Pantheon. Pero’, se si fa caso alla figura
di pagina 180, mentre l’ingresso del tempio precedente (quello disegnato in giallo, era un tempio
rettangolare), prevedeva un ingresso da sud verso nord, il Pantheon ruota questo accesso prevedendo
l’ingresso da nord verso sud e la parte dei resti del Pantheon precedente funge da fondamenta per il
pronao del nuovo tempio.

Quindi l’ingresso e’ posizionato laddove c’era il vecchio Pantheon andato distrutto, con accesso ruotato,
quello vecchio sud- nord, quello nuovo nord-sud.

Questo tempio viene realizzato sotto Traiano da Apollodoro di Damasco e viene concluso da Adriano.
Questa e’ l’unica architettura di cui probabilmente conosciamo l’autore: Apollodoro di Damasco, uno degli
artefici, degli architetti preferiti da Traiano, tant’e’ che questo nome di Apollodoro lo troviamo quando
andremo a studiare la colonna di Traiano che verra’ da lui scolpita.

Domanda di Iazzetta: se all’inizio dell’arte romana, chi conosceva l’arte veniva denigrato perche’ traiano ha
addirittura un artista prediletto?

- All’inizio dell’arte romana i cittadini romani hanno un rapporto problematico con gli artisti,
perche’ da una parte pensano che l’arte possa diminuire il vigore e la potenza del cives romano,
pero’ dall’altra si rendono conto che avendo avuto contatto con la cultura greca, avere oggetti
di natura artistica è comunque qualcosa di prestigioso. Tuttavia, non viene mai ricordato
l’artista che opera, bensi’ viene ricordato chi ordina l’opera.
Noi non sappiamo chi ha realizzato le terme, ma ricordiamo chi le ha commissionate “terme di
Traiano” ad esempio. Non si conosce dunque il nome dell’architetto ma viene tramandato il
prestigio di chi ha ordinato l’opera. Si dimostrava cosi’ la grandezza del sovrano, del
personaggio aristocratico. Tranne in alcuni casi come questo del Pantheon in cui si riesce a
risalire all’artefice.

Il precedente tempio Pantheon era stato costruito per volonta’ di Marco Vespasiano e venne ricostruito
sulle sue ceneri.

Stravolge completamente la concezione architettonica del tempio. Perche’?

- guardare la fotografia aerea di pagina 180. si vede che c’e’ una mescolanza, una unione di 2
tipologie strutturali totalmente diverse: sul fronte, quindi all’ingresso, si ha la sensazione di una
classica struttura architettonica templare, cioe’ si vede un fronte formato da 8 colonne con il
classico profilo del tetto a timpano. Entrando si superano le due file per un totale di oltre 8
colonne, cioe’ di due file di 4 colonne ognuna (8 all’esterno e poi dietro queste 8, altre 2 file di 4
colonne) che vi introducono a un corpo che connette questa parte rettangolare con la cella che
invece e’ circolare.
- Questa pianta circolare, all’epoca in cui fu costruita, fu di grande effetto per le persone che vi
entravano. Quando noi adesso giriamo per Roma noi ci accorgiamo del Pantheon perche’
intorno ad esso e’ tutto libero e ci accorgiamo che stiamo entrando in una struttura circolare.
All’epoca invece la parte posteriore del Pantheon non era visibile e si pensava di entrare in una
struttura architettonica simil-templare greca e invece una volta superato il pronao e la parte di
ingresso si trovavano in uno spazio fortemente dilatato perché la cella è una rotonda di 43
metri.

Come hanno fatto i romani a realizzare un edificio del genere? Hanno utilizzato tutti i tipi di
materiale:

- All’esterno del pronao la pietra, perché le 16 colonne sono di granito (non è un marmo ma una
particolare pietra) egizio, fatta arrivare proprio dal lontano Egitto.
- poi abbiamo questo blocco in muratura, in cui sono presenti 2 nicchie piu’ questa volta a botte
che funge da ingresso, che connette la parte esterna con la parte interna.
- poi abbiamo la cella che è fatta in muratura “a sacco” e al di sopra la copertura realizzata con
calcestruzzo perché è una cupola perfettamente emisferica.

Quindi i materiali sono: pietra, mattoni e calcestruzzo.

Il pantheon ha come dimensioni: 43,21 metri di diametro interno più sei metri di spessore murario
(pagina 182). Quindi 43,21 più 6 metri più 6 metri= 55 metri da esterno a esterno.

La cupola emisferica, però, se guardiamo il disegno di pagina 182, all’interno del Pantheon, il
diametro è pari all’altezza del pavimento fino all’oculo zenitale. Quindi all’interno del Pantheon,
idealmente ci si può inscrivere una sfera, significa che la parte muraria del cilindro è alta quanto la
freccia della cupola. Il diametro del Pantheon in orizzontale cioè è pari all’altezza totale, da
pavimento ad oculo zenitale.
Il pantheon superiormente non ha un concio di chiave ma ha un foro di 9 metri.

Questi sono tutti simboli che rimandano ad una certa idealità, una ricerca di perfezione, visto che
questo Pantheon era dedicato a tutte le divinità. La sfera si può considerare un solido perfetto, non
ha nessuna dimensione predominante rispetto ad un’altra. La sfera può anche rimandare alla volta
celeste. Quindi sono tutti richiami ideali.

Altri elementi di perfezione li scopriamo piano piano.

Ritorniamo all’esterno:

- colonne esterne= granito egizio, lisce monolitiche, cioè non sono fatte a rocchi come le colonne
greche ma sono un unico blocco e hanno capitello corinzio. Il capitello corinzio era l’ordine
architettonico decorativo per eccellenza per i romani. Questa architettura insieme ai templi è
l’unica architettura che prevede la colonna con funzione di struttura.

Quando andremo a fare altre tipologie di architettura vedremo come i romani utilizzeranno la colonna
soltanto come elemento decorativo. Nel Colosseo ad esempio non ci sono le colonne strutturali ma ci sono
le colonne che hanno valore decorativo e il capitello corinzio è quello che per i romani ha la massima
espressività di decorazione proprio per le foglie di acanto.

L’ingresso è formato da una volta a botte cassettonata con 5 lacunari (pag.181 in basso) quadrati che
decorano l’intradosso della volte a botte.

Entrando nel Pantheon si vede che la parete interna del cilindro non è liscia ma è scavata da 8 nicchie
compreso il portone di ingresso: queste nicchie sono alternativamente di forma squadrata e di forma
semicircolare e tra una nicchia e l’altra ci sono queste piccole edicole, questi altarini con copertura a
timpano o centinata in cui venivano posizionate le statue delle divinità. Sono le edicole che avrebbero
ospitato le statue delle divinità: 7 divinità perché l’ottava corrisponde al portone di ingresso.

Attualmente nel Pantheon ci sono le tombe di personaggi illustri: Raffaello Sanzio, Vittorio Emanuele,….

La parte più interessante è come questi romani hanno realizzato la copertura. La copertura è in
calcestruzzo, ciò significa che per aver fatto questa copertura loro hanno dovuto costruire una centina, cioè
un struttura di legno che serve per costruire l’arco e la volta.

Quindi i romani hanno fatto una centina che prevedeva delle sporgenze perché questi quadrati che si
vedono all’interno dell’intradosso del Pantheon sono stati impressi nel calcestruzzo.

Questi si chiamano lacunari o cassettoni e hanno una duplice funzione:

- decorativa: perché è una decorazione geometrica nell’intradosso del Pantheon e all’interno di


queste c’erano delle rosette di bronzo che sono andate perdute.
- Strutturale: perché si viene a creare una maglia quadrangolare, una rete strutturale. L’effetto
dell’impronta del lacunare alleggerisce il peso della cupola, ma questa impronta
quandrangolare non fa altro che creare un reticolo strutturale.
Altra cosa che si vede in sezione a pagina 182 la cupola non ha lo stesso spessore per tutto il percorso. La
cupola è più doppia all’imposta cioè dove parte la curvatura e diventa via via più sottile quando va nella
parte più alta. Perché questo?

 Perché all’imposta c’è bisogno di più materiale perché si viene a creare un anello di contenimento,
un rinforzo, un rinfianco. Si dice infatti che la cupola del Pantheon è fortemente rinfiancata, perché
gli effetti delle spinte tenderebbero a farla spanciare, invece così la tengono bloccata e via via lo
spessore diventa più leggero perché deve portare solo se stesso e sostituiscono la pietra di marmo
del calcestruzzo con pietre più leggere. Addirittura nella parte più alta ci sono le pietre pomice,
pietra vulcanica forata piena di aria quindi più leggera.
Il fatto che non ci sia la chiave di volta è lo stessa cosa strutturalmente, perché anche se al centro
c’è un buco, però prima di questo buco, c’è un bel grande anello in muratura piena di calcestruzzo
pieno e funge da serraglio, cioè funge da chiusura nonostante ci sia l’unico punto di luce grande 9
metri.
Altri particolari da studiare:
- Archi di scarico sulle pareti esterne pagina 182. All’interno della muratura circolare si vede la
sagoma di un grande arco di scarico che serviva a far scaricare a terra tutta la sp inta che
derivava dal peso della cupola e della cupola stessa.

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