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Editoriale

La Parola che non passa


di Giuseppe GRAMPA ...dobbiamo
Diversi i sentimenti che si lasciarci
affollano in noi all’inizio di un nuo-
vo anno. Chi si rallegra perché
istruire
un anno ritenuto orribile final- dall’appello
mente se ne va... Chi è colmo di
gratitudine perché l’anno trascor-
a vivere
so ha portato eventi lieti,chi guar- la precarietà
da con occhio disincantato al
tempo che passa inesorabile e
del tempo,
sente il peso degli anni, chi con la costitutiva
speranza si aspetta un nuovo an-
no davvero nuovo e prometten- simo padroni del tempo, del no- parci, ci sarà una parola a dare fragilità
te... Sentimenti diversi secondo stro vivere e del nostro morire. speranza. di tutte
le età della vita e secondo il mo- I due anni che abbiamo alle spal- Voglio donare a tutti voi, cari
do di vivere il tempo proprio di le - anni di pandemia con un nu- lettori, una parola di Lutero che le cose...
ognuno di noi. mero impressionante di morti - suggerisce in modo suggestivo
Mai come in questi primi gior- ci ricordano che i nostri giorni, come vivere i nostri giorni pre-
ni dell’anno tocchiamo con ma- anche quando sono tanti, sono cari:«Se sapessi che il mondo de-
no una dura verità: tutti noi abi- giorni contati. C’è una inesora- ve finire oggi,pianterei ugualmen-
tiamo il tempo, lo misuriamo, lo bile “tristezza del tempo” che è te un alberello di melo». Perché
calcoliamo,tentiamo di dominar- saggio custodire: i cimiteri sono piantare un albero se corriamo
lo, lo sfruttiamo al meglio, per- pieni di uomini e donne che pen- verso la fine di tutto e di tutti?
suasi, come si dice, che «il tem- savano d’esser indispensabili,ma Anche la prima generazione cri-
po è denaro» e non deve esser il mondo è andato avanti anche stiana fu segnata dalla persuasio-
sprecato, ma non ne siamo dav- senza di loro. ne della fine imminente, al pun-
vero i padroni: ne siamo solo in- Da questa precarietà che è di to che taluni abbandonarono il
quilini provvisori sui quali incom- tutti, nessuno escluso, dovrem- lavoro, pensando: perché lavora-
be,prima o poi,lo sfratto.Quan- mo imparare a riconoscerci «fra- re,prendersi cura della terra,ap-
do leggiamo nelVangelo che «cie- telli tutti», come ci ha ricordato punto piantare alberi, se questa
lo e terra passeranno», forse un papa Francesco.Tutti nella stes- terra è al capolinea? E invece ha
brivido ci corre lungo la schiena; sa barca,tutti accomunati da una ragione chi pianta alberi, perché
ma sarebbe stolto non lasciarci condizione fragile, tutti respon- in verità non andiamo verso la
istruire da questa dura verità. sabili gli uni degli altri perché,dal- fine, ma verso Colui che è il fine
Non dobbiamo sbarazzarci, ma- l’inizio del tempo, il Creatore ri- del nostro precario esistere, Co- Il Segno
gari con un gesto di sufficienza, volge a ognuno di noi una do- lui che ha voluto condividere la Gennaio 2022
di questa verità certamente ar- manda: «Dov’è tuo fratello?», la nostra condizione umana perché 1
dua, ma decisiva. tremenda domanda rivolta a Cai- nulla e nessuno vada perduto.
Dobbiamo invece lasciarci no che si era sbarazzato del fra- È questa la lieta certezza che
istruire dall’appello a vivere la tello Abele. Se entreremo nel tutti gli uomini e le donne di fe-
precarietà del tempo, la costitu- nuovo anno con questa doman- de, di tutte le fedi, custodiscono
tiva fragilità di tutte le cose. La da conficcata nella mente e nel e portano nella fuga dei giorni. È
dura esperienza della precarietà cuore,i giorni di tutti non saran- vero:«Cielo e terra passeranno,
del tempo ci ricorda il nostro li- no corrosi dalla solitudine, dalla ma la mia Parola non passerà»
mite,ci impedisce di ritenerci on- depressione, dalla tristezza. Ci (Lc 21,33). Ecco la Parola affida-
nipotenti, appunto come se fos- sarà una mano alla quale aggrap- bile:non è solo un augurio. ■

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