Sei sulla pagina 1di 2

Nella teoria dell'associazione differenziale ha come nucleo centrale l'idea che il

comportamento criminale venga assunto tramite apprendimento. Questo accade perché


nella società vi sono diversi gruppi, o associazioni, che hanno cultura, criteri di
valutazione, principi e valori diversi tra loro, che a volte non coincidono con i valori medi
della società.
A queste idee fondamentali possiamo aggiungere che il principale autore di questa teoria
è Sutherland, il quale sviluppo anche la teoria dei colletti bianchi.
La versione più completa della teoria dell'associazione differenziale è quella del 1947, in
cui essa viene riassunti in 9 punti.

Anomia

Durkheim fu il primo a studiare l'anomia, attraverso la sua opera de "Il Suicidio". L'anomia
fu ripresa da Merton per studiare la devianza e la criminalità.
Anomia etimologicamente è composta a- (alfa primativa di negazione) e -nomos (norma).
Quindi significa priva di norma. Nella spiegazione dei fenomeni sociali ciò significa che
nella società si indebolisce la condivisione di valori e norme che dovrebbero dare
condivisione all'interno della società.
In particolare Durkheim scoprì studiando le statistiche sui suicidi, che questi erano
maggiori laddove vi era una bassa pregnanza delle norme e della condivisione dei valori
nella società.
Merton invece utilizza l'anomia per studiare le cause della criminalità. La società in cui si
trovava Merton era caratterizzata dal sogno americano, ossia l'aspirazione diffusa nella
società che chiunque poteva raggiungere mete di successo. Essa era caratterizzata inoltre
da un forte squilibrio sociale.
In particolare tutti potevano aspirare alle mete più alte, ma in pochi riuscivano a
raggiungerle.
A livello di età culturale, siamo in pieno sviluppo del socialstrutturalismo, una corrente
sociologica votata allo studio della società e a come potesse influire sulle scelte e sui
comportamenti individuali.

Merton: la teoria dell'anomia (teoria della tensione)


Per Durkheim l'anomia era la perdita di forza delle regole presenti in una società. Per
Merton invece implica sempre uno squilibrio, una dissociazione, ma l'anomia significa che
in una società si può creare uno squilibrio tra i mezzi che vengono messi a disposizione e
le mete culturali che possono essere raggiungere.
Ogni società prospetta delle mete, o aspirazioni, da raggiungere. Nella società degli USA
tali mete sono quelle del successo, della realizzazione economica. Sono gli obiettivi che la
società indica agli individui come mete da raggiungere. Nel caso in cui non vengano
raggiungere creano un senso di frustrazione. Tali mete al tempo di Merton venivano molto
enfatizzate attraverso le pubblicità.
La società prospetta inoltre i mezzi per raggiungere tali mete. Questi mezzi sono i mezzi
legali per raggiungere gli obiettivi, come ad esempio il lavoro, il risparmio, gli investimenti
eccetera. In ogni società vi sono delle indicazioni che indicano mete da raggiungere e
mezzi istituzionali per raggiungerle.
L'anomia per Merton si ha quando avviene una dissociazione tra mete e mezzi. Le mete in
particolare vengono prospettate a tutti, così che tutti le considerino importanti, ma non
vengono dati a tutti gli stessi mezzi per raggiungerle. I ricchi quindi riusciranno facilmente
a raggiungerle, mentre i poveri non ci riusciranno mai. Ciò crea frustrazione nelle classi
meno abbienti, perché non hanno i mezzi per poter raggiungere le mete prospettate.
La struttura della società non è quindi adeguata alle mete culturali, e ciò crea
disorganizzazione ed anomia.
Merton dice poi che in tale situazione di anomia, non tutti gli individui reagiscono allo
stesso modo.
Vi sono infatti vari modi di adattamento. In alcuni di essi si generano devianza e
criminalità.
Le modalità di adattamento secondo l'autore sono 5:

- la conformità: per cui l'individuo accetta e condivide le mete però accettando anche i
mezzi legali.
- l'innovatore: che accetta le mete, ma attraverso l'utilizzo di mezzi illegali.
- il ritualismo: adattamento di chi rifiuta le mete, ma accetta i mezzi.
- la rinuncia: si rinuncia sia alle mete, sia ai mezzi.
- il ribelle: rifiuta le mete e rifiuta i mezzi, perché vuole sostituirle con altre mete e altri
mezzi.

La teoria di Merton è una teoria consensuale, perché si basa sull'idea che le mete siano
condivise dalla maggioranza della società, e una teoria strutturale.

Secondo Merton, se questa è la causa di criminalità, le politiche dovrebbero essere volte


alla realizzazione di una maggior uguaglianza sociale.

Potrebbero piacerti anche