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DOMENICA 12 DICEMBRE 2021 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 13

Orizzonti {
Stefano Bianchini è il #twitterguest
Stefano Bianchini (Ferrara, 1953) è
professore ordinario di Storia delle relazioni
internazionali presso l’Università di Bologna,
Campus di Forlì. Tra le sue pubblicazioni:
.

Liquid Nationalism and State Partitions in


Europe (Edward Elgar, 2017); La questione
Filosofie, religioni, costumi, società jugoslava (Giunti, 1996); Sarajevo,
le radici dell’odio (Edizioni Associate, 1993).
Da oggi consiglia un libro al giorno ai follower
dell’account @La_Lettura.

Dibattito Sono state raccolte 630 mila firme per un referendum che punta a depenalizzare
la coltivazione della canapa e altre condotte relative alla marijuana. Che si vada a votare o no,
l’iniziativa è destinata a fare discutere. Abbiamo organizzato un confronto tra Marco Perduca,
antiproibizionista, e don Vinicio Albanesi, contrario al quesito proposto dai promotori

Cannabis legale?
coattivo, non capisco perché si debba to-
gliere ogni vincolo all’uso della marijua-
na, rendendolo un diritto, visto che è co-
munque una sostanza dannosa per la sa-
lute.
MARCO PERDUCA — Ma se noi faccia-
mo il paragone con altre sostanze legali,

Sì, non fa male


constatiamo che esse provocano proble-
mi ben più gravi. I morti non solo per l’as-
sunzione di alcol e tabacco, ma anche per
il consumo eccessivo di zucchero sono
assai numerosi. E noi non teorizziamo un
diritto allo spinello, ma vogliamo togliere
dal circuito penale la coltivazione e l’uso
personale, riducendo anche le sanzioni
amministrative. Crediamo si debba supe-

No, fa malissimo
rare al più presto un modello proibizioni-
sta che in tutto il mondo ha creato enor-
mi guasti, tant’è vero che in diverse realtà
è stato abbandonato.
VINICIO ALBANESI — Se sostanze le-
gali come l’alcol, il tabacco e lo zucchero
provocano gravi danni, non mi sembra
un buon motivo per aggiungere alla lista
la cannabis, che è anch’essa indubbia-
mente nociva.
MARCO PERDUCA — Le statistiche
più accurate, quelle del centro per i pro-
conversazione tra VINICIO ALBANESI e MARCO PERDUCA a cura di ANTONIO CARIOTI blemi della salute degli Stati Uniti, ci di-

N i
cono che la cannabis in quanto tale non
el 2022, in una data tra il 15 ha mai fatto un solo morto, contraria-
aprile e il 15 giugno, saremo mente a tante sostanze legali. Noi non in-
probabilmente chiamati alle tendiamo agevolare l’assunzione di una
urne per un referendum sulla droga dannosa, ma togliere problemi a
legalizzazione della cannabis. chi intende consumare un prodotto che
Sono state raccolte infatti 630 mila firme di certo non è letale.
su un quesito che si articola in tre punti. VINICIO ALBANESI — Io gestisco una
Il primo punta a depenalizzare la coltiva- comunità per ragazzi tossicodipendenti,
zione della pianta per uso personale; il alcuni dei quali si sono assuefatti all’uso
secondo elimina le pene detentive per della cannabis. È vero che non rischiano
qualsiasi condotta relativa alla cannabis, di morire, ma poi ci vogliono come mini-
a parte l’associazione finalizzata al traffi- mo due anni per liberarli dalla dipenden-
co illecito; il terzo cancella la sanzione za. Se per voi questo non è un problema,
amministrativa del ritiro della patente di fate pure.
guida per il possesso della sostanza. Ora MARCO PERDUCA — Il danno più gra-
si attendono il verdetto della Cassazione ve è quello che viene creato dalle leggi
sulla regolarità della raccolta delle firme proibizioniste alle persone che decidono
e quello della Corte costituzionale sul- liberamente di coltivare o assumere so-
l’ammissibilità del quesito. Nel frattem- stanze che forse possono creare a loro li-
po potrebbe intervenire il Parlamento, mitati problemi di salute, ma di certo
modificando la legge e rendendo inutile non recano agli altri alcun nocumento.
il referendum, ma le forze politiche appa-
iono incerte e divise sulla materia.
Già adesso comunque si è aperto il di-
battito e «la Lettura» ha chiamato a di- VINICIO ALBANESI — Non è vero, per-
scutere sull’argomento don Vinicio Alba- ché sulla base della mia esperienza posso
nesi, sacerdote, a lungo presidente del dire che un giovane dipendente dal con-
Coordinamento nazionale comunità di sumo di cannabis causa scompensi alla
accoglienza, che ha preso posizione con- Gli interlocutori famiglia, agli amici e a tutti coloro che lo
tro il quesito; e Marco Perduca, presiden- Qui sopra i due partecipanti circondano. Anche perché di solito i tos-
te del comitato per il referendum. al dibattito promosso da «la sicodipendenti non assumono una so-
Lettura». Dall’alto: Vinicio stanza sola, ma ne mescolano diverse,
Albanesi e Marco Perduca. con effetti a volte molto gravi.
Vinicio Albanesi, nato nel MARCO PERDUCA — Giusto, ma il
Nel nostro Paese è già stato introdot- 1943 a Campofilone problema vero sono appunto le altre so-
to l’uso della cannabis a scopo terapeu- (provincia di Fermo) è un stanze, che nella maggioranza dei casi —
tico. Non è sufficiente? sacerdote molto attivo nel parlo di alcolici e psicofarmaci — sono
MARCO PERDUCA — Un conto è adot- settore del volontariato in peraltro perfettamente legali. Non si può
tare a scopo di cura una pianta che appar- favore delle persone in continuare a imputare alla cannabis con-
tiene all’esperienza umana da 4.000 anni, condizioni di disagio. seguenze che sono dovute ad altre cause.
un altro è poterla coltivare per qualsiasi Presiede dal 1994 Questa è una grande mistificazione so-
uso. Si tratta di rendere lecito il ricorso a la Comunità di Capodarco stenuta dai proibizionisti, che ne ricava-
una sostanza psicoattiva, come avviene ed è stato dal 1990 no spesso notevoli vantaggi, come i fi-
per tanti altri prodotti analoghi, il più im- al 2002 presidente del nanziamenti pubblici alle comunità.
portante dei quali nella nostra cultura è Coordinamento delle VINICIO ALBANESI — La mia comuni-
l’alcol. Sulla base di almeno trent’anni di comunità di accoglienza. tà non fa altro che aiutare le famiglie di-
evidenze circa le ricadute negative a cui Marco Perduca, nato a sperate e i giovani in difficoltà me li man-
porta la criminalizzazione di comporta- Firenze nel 1967, è dano i Serd, servizi per le dipendenze.
menti che non fanno vittime né recano presidente del comitato Non accetto che si parli in questo modo
particolari danni alla salute individuale, promotore del referendum. dell’attività che svolgiamo sin da quando
abbiamo concluso che il modo migliore Laureato in Letteratura quelle strutture pubbliche neppure esi-
di gestire la presenza della cannabis nella nordamericana, stevano. Comunque non è affatto detto
cultura italiana è non fare entrare nel cir- imprenditore, ha che la legalizzazione migliorerebbe la si-
cuito penale chi la coltiva e la consuma. rappresentato il Partito tuazione. Anzi potrebbe peggiorare. Co-
VINICIO ALBANESI — Il referendum a radicale alle Nazioni Unite me si fa a saperlo?
mio avviso è inadeguato e inutile. L’uso dal 1996 al 2006. MARCO PERDUCA — Basta studiare i
personale della cannabis è già depenaliz- Esponente dell’Associazione documenti prodotti là dove è stata avvia-
zato, ma non bisogna sottovalutare le Luca Coscioni, è stato ta la legalizzazione: alcuni Stati degli Usa
conseguenze della dipendenza. Se per dal 2008 al 2013 (Colorado, California, Oregon, Massa-
acquistare un sonnifero occorre la ricetta senatore eletto nelle liste
medica perché si tratta di un farmaco psi- del Partito democratico CONTINUA A PAGINA 14

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14 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 12 DICEMBRE 2021

Orizzonti Temi

SSS Tesi
FLORES D’ARCAIS
E FERRARIS
UN CONFRONTO
A SPADA TRATTA
di TELMO PIEVANI

A
lla filosofia, come alla
scienza, giovano il tempo e
lo spirito combattivo. Mau-
rizio Ferraris e Paolo Flores
d’Arcais non se le mandano
a dire da dieci anni a questa parte e
condensano le loro posizioni contrap-
poste in dieci lettere molto ben scritte
e intrise di ironia, raccolte nel volume
Controversia sull’essere (Rosenberg &
Sellier, pp. 264, e 16): da una parte,
l’illuminismo materialista ed esisten-
zialista del direttore di «MicroMega»,

Perduca: vietare la cannabis genera


la sua filosofia della finitezza della
condizione umana; dall’altra, il nuovo
realismo e la documentalità degli enti
sociali del filosofo teoretico torinese,
alla ricerca di un sapere della totalità.

solo danni mentre sostanze


Gli oggetti del contendere sono,
innanzitutto, la distinzione tra fatti e
valori (netta e invalicabile per Flores;
permeabile per Ferraris, giacché i
secondi dipenderebbero dai primi), e

più nocive sono legali. Va sottratto


poi a discendere la critica del post-
modernismo, lo status delle scienze
naturali e delle scienze umane, la
distinzione tra scienza e tecnica, i
rapporti tra biologia e morale, le diffe-

il consumatore al circuito penale


renze tra oggetti naturali e oggetti
sociali, l’uso delle astrazioni generi-
che in filosofia, le proprietà di quella
realtà a cui si rivolge il nuovo reali-
smo, e in ultima istanza l’indipenden-
za della prassi e il valore della demo-
crazia. La dispu-
ta, a tratti ruvida, SEGUE DA PAGINA 13
spazia quindi
dalla scienza al- chusetts e altri), l’Uruguay e il Canada. In
l’etica, dalla poli- più i Paesi Bassi, anche se non hanno le-
tica alla religione, galizzato l’assunzione dei derivati della
coltivando una cannabis, la tollerano dal 1974. Tutte le ri-
virtù negletta: la cerche documentano che in quelle situa-
radicalità della zioni, essendo garantita la qualità del
critica. prodotto, chi lo consuma va incontro a ri-
La Controversia schi molto inferiori. Non si tratta di un
sull’essere ha un mondo perfetto, ma di realtà in cui il
merito che pre- danno viene ridotto. In Italia invece si ta-
scinde dai suoi contenuti e risiede nel gliano i soldi alla sanità pubblica, i Serd
metodo: due protagonisti della filoso- vengono impoveriti e ci si rivolge a un ap-
fia italiana ingaggiano un serrato parato parapubblico — comprese le co-
duello a colpi di argomentazioni, sen- munità gestite dalla Chiesa — che aiuta
za risparmiarsi critiche e obiezioni, persone il cui problema principale non è
eliminando ogni smanceria e indul- la cannabis, ma qualche altro fattore eco-
genza reciproca. Si incalzano a vicen- nomico e sociale.
da per 260 pagine, come due schermi- VINICIO ALBANESI — Non si può ne-
dori nel pieno dell’agone. Dovrebbe gare che esista la dipendenza da canna-
essere una pratica dialogica e polemi- bis e che sia un problema per molte per-
ca normale in filosofia, da qualche sone, così come lo è la dipendenza da al-
millennio almeno, e invece l’uscita di col. Sono situazioni che io e molti altri
un libro del genere in Italia risalta, in operatori del settore ci troviamo quoti-
mezzo ai soliloqui dei guru, agli imbo- dianamente ad affrontare, nello sforzo di
nitori che vellicano il loro pubblico aiutare i ragazzi a uscire da questa condi-
anziché scuoterlo, agli intellettuali zione, liberandoli dal rapporto patologi-
narcisisti che prendono sul personale co che intrattengono con le varie sostan-
ogni critica. ze.
Flores d’Arcais è quasi sempre al-
l’attacco, intransigente sulla precisio-
ne terminologica e sulla cogenza argo-
mentativa, poi lascia l’ultima parola MARCO PERDUCA — I problemi della
a un avversario conciliante. Ferraris tossicodipendenza non si risolvono solo
gioca di rimessa, contrattacca, qual- dicendo di no, usando le catene o i rosari.
che volta si infila in digressioni, ma Si possono adottare approcci diversi, più
non si sottrae al nocciolo delle que- efficaci e più rispettosi della libertà indi-
stioni. A nessuno dei due riesce lo viduale.
scacco matto e intanto le posizioni si VINICIO ALBANESI — Come? Offren-
chiariscono. Il lettore finirà per par- do le sostanze psicoattive in abbondanza,
teggiare per l’uno o per l’altro — per senza alcun limite? Il vero problema è la
la triade caso, necessità e azione dipendenza, perché poi chi consuma la
umana di Flores o per il primato del- cannabis, quando gli spinelli non gli ba-
l’ontologia e da essa l’emergenza del- stano più, passa ad altre sostanze ben più
l’etica in Ferraris —, ma avrà in ogni tossiche, ad esempio la cocaina. È il mec-
caso assistito a un vero scontro filoso- canismo perverso di cui approfitta il cri-
fico. L’epistolario è da consigliare agli mine organizzato per ricavarne lauti pro-
studenti, che la Rete abitua sempre di fitti.
più agli slogan, ai preconcetti e alle MARCO PERDUCA — Considero avvi-
scorciatoie di pensiero. Alla fine del lente affrontare in questi termini un fe-
carteggio, si respira un’aria di malce- nomeno che solo in Italia riguarda milio-
lata gratitudine: quella di due conten- ni di persone. Voi proibizionisti non ave-
denti che, di lettera in lettera, hanno te idea di che cosa state parlando.
affinato e temprato le loro idee attra- VINICIO ALBANESI — Invece sì, per-
verso la mente critica dell’altro. ché conosco le storie personali dei tossi-
© RIPRODUZIONE RISERVATA codipendenti, che vanno oltre i dati stati-
stici. Lei non sa che cosa significa penare

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DOMENICA 12 DICEMBRE 2021 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 15

sostanze potenzialmente pericolose per


la salute. Toglierle dalle dinamiche del-
l’illegalità, quindi dalle mani del crimine
organizzato, ci pare una risposta pragma-
ticamente più efficace di quelle che ci
hanno portato ad avere milioni di perso-
ne che le consumano. Non abbiamo un
modello a cui rifarci per la legalizzazione
di eroina, cocaina o sostanze psichedeli-
che, le sperimentazioni messe in atto so-
no finora limitate. Ma dato che quelle
droghe oggi si trovano facilmente ovun-
que, è molto meglio che la qualità delle
sostanze in circolo sia controllata e che
chi le assume in modalità problematica
non sia oggetto di repressione penale,
ma venga aiutato a convivere con la so-
stanza e a superare le difficoltà che l’han-
no portato a consumarla. Lo si fa in Sviz-
zera da trent’anni.
VINICIO ALBANESI — Respingo que-
sta logica per cui tutto diventa un diritto e
l’unica strada da seguire è quella più faci-
le: allargare le maglie all’uso della droga
senza un minimo di vincoli. Per esempio
c’è il problema gravissimo dei minori,
che oggi cominciano a consumare so-

Albanesi: le conseguenze negative


stanze psicoattive molto presto: lasciamo
che lo facciano come se fosse un compor-
tamento normale, senza intervenire, in
nome di un concetto distorto di libertà?
Non è meglio agire, anche adottando mi-

della dipendenza da marijuana


sure coattive? O abbiamo paura della pa-
rola punizione? Per me chi sbaglia deve
pagare.
MARCO PERDUCA — Chi non reca
danno a nessun altro a mio avviso non

sono pesanti per giovani e famiglie.


deve essere punito.

VINICIO ALBANESI — Ma i tossicodi-

Drogarsi non può essere un diritto


pendenti non vivono isolati dal mondo:
scompigliano gli equilibri delle loro fa-
miglie, avvicinano gli amici al consumo
di droga. Non dobbiamo tenerne conto?
E poi vogliamo domandarci che cosa fan-
no questi ragazzi per trovare i soldi con
cui comprare la droga. È molto frequente
quotidianamente per liberare un ragazzo nuano a credere che funzionino come un da in stato alterato per consumo di so- LE ILLUSTRAZIONI DI che commettano reati quando diventano
dalla dipendenza. deterrente al consumo di droga. stanze illegali sono solo il 2,6 per cento QUESTA PAGINA E DELLA dipendenti.
MARCO PERDUCA — Ma è accettabile Lei, Albanesi, potrebbe essere d’ac- del totale, quindi stiamo ingigantendo PRECEDENTE SONO MARCO PERDUCA — Non si recupera-
allora che persone in una situazione si- cordo con la proposta di depenalizzare un problema che in realtà ha dimensioni DI ANGELO RUTA no i tossicodipendenti con le maniere
mile rischino il carcere? la coltivazione di cannabis? molto ridotte, soprattutto se raffrontato forti. Il modello attuale, che lei sostiene
VINICIO ALBANESI — No, devono es- VINICIO ALBANESI — Sì. al numero dei consumatori di cannabis, ma si è dimostrato fallimentare, non è
sere assistite. E per l’eliminazione della sanzione che è di circa otto milioni, la grande mag- l’unico possibile. Io rispetto il lavoro del-
MARCO PERDUCA — Benissimo. Allo- del ritiro della patente ai tossicodipen- gioranza dei quali gestisce senza grandi le sue comunità di recupero, ma si tratta
ra come si fa a eliminare la prospettiva denti? problemi il rapporto con la sostanza, ma di un’esperienza limitata, mentre il con-
del carcere per chi coltiva o consuma la VINICIO ALBANESI — Qui credo che corre il rischio di cadere nel circuito pe- sumo della cannabis è un fenomeno di
cannabis? Si tolgono le pene: la soluzione un limite vada mantenuto. Se supero i li- nale con costi notevoli anche per lo Stato. massa, che coinvolge in Italia otto milio-
proposta dal nostro referendum. Come miti di velocità in autostrada e violo altre Un dispendio di risorse che potrebbero ni di persone e va affrontato con un ap-
fate ad essere contrari? norme del codice stradale, mi ritirano essere utilizzate molto meglio sul fronte proccio diverso, sanamente pragmatico.
VINICIO ALBANESI — Già adesso per patente. Lo stesso deve valere per il con- della lotta alla droga. A nostro avviso la libera scelta delle per-
l’uso personale non è previsto il carcere, sumo di marijuana. VINICIO ALBANESI — Questo ragiona- sone informate è il modo migliore per
solo la segnalazione al prefetto e sanzioni mento non mi convince affatto, perché consentire a ciascuno di condurre la sua
amministrative. banalizza problemi complessi che non vita come meglio crede.
MARCO PERDUCA — Purtroppo non è sono per nulla facili da gestire quando ci VINICIO ALBANESI — Io considero un
vero, perché tuttora per la coltivazione di MARCO PERDUCA — Vorrei precisare si trova di fronte a situazioni di dipen- grave errore minimizzare gli effetti nega-
cannabis è prevista una pena che arriva che il nostro referendum non riguarda il denza. tivi del consumo di cannabis. È una logi-
fino a sette anni di carcere, roba da rapi- reato di guida in stato alterato da sostan- Proviamo ad allargare il discorso. ca sbagliata, fondata su un individuali-
na a mano armata. La stessa segnalazione ze psicoattive, che rimane intatto. Noi di- Perduca, per voi il referendum è il pri- smo esasperato, un’esaltazione dell’egoi-
in Prefettura non è che il primo passo ciamo che se ti trovano a coltivare o a fu- mo passo per arrivare a legalizzare an- smo che conduce poi a legalizzare anche
verso sanzioni più gravi. Ma queste solu- mare cannabis non ti possono più inflig- che altre sostanze, oltre la cannabis? altre sostanze psicoattive in nome di una
zioni repressive non possono che aggra- gere la sanzione del ritiro della patente fi- MARCO PERDUCA — Siamo a favore falsa idea di libertà.
vare i problemi di cui soffre il tossicodi- no a tre anni, come è attualmente di una regolamentazione legale, non ne- Antonio Carioti
pendente, mentre i proibizionisti conti- previsto. Ma le persone fermate per gui- cessariamente la liberalizzazione, delle © RIPRODUZIONE RISERVATA

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antiebraica nell’Italia fascista

VIELLA www.viella.it

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