Il surplus del consumatore (prezzo che un individuo è disposto a pagare per un bene
meno quanto effettivamente paga—prezzo di riserva) è associato alla disponibilità totale
a pagare (la disponibilità marginale a pagare è uguale al prezzo). Nella figura viene mostrata
la domanda a livello domestico di ossido di azoto per diversi livelli di reddito. Per un’unità in
più di Nox i consumatori sono disposti a pagare un importo negativo perché devono essere
compensati per accettare più inquinamento. Essendo Nox un male, si trova nel quarto
quadrante con valori negativi (la disponibilità marginale è negativa e Nox positiva). L’asse
verticale mostra la disponibilità a pagare mentre quella orizzontale la quantità di nox.
1) Nella preferenza rivelata viene compiuta una scelta reale, le informazioni vengono
dedotte sul trade off tra denaro e bene ambientale. (es: due comunità identiche ma che
differiscono per il fatto che la prima ha prezzi delle case più alti e aria più pulita, la
seconda presenta prezzi più bassi e aria sporca; la differenza di prezzi delle case, rivela
il valore che le persone attribuiscono all’aria pulita). Nella categoria della preferenza
rivelata ci sono tre approcci per misurare la domanda:
L’approccio delle preferenze rivelate consente di ottenere stime economiche della domanda
di beni ambientali. Sulla base delle scelte effettive riusciamo infatti ad ottenere una grande
quantità di dati che ci permettono di estrarre una relazione tra prezzo e quantità domandata.
Un problema con questo approccio, però, è dato dall’assenza di prezzi per i beni ambientali
che può essere aggirato usando il concetto di domanda ristretta, ossia andando a misurare il
MWTP per il bene ambientale in funzione della quantità di bene ambientale e del prezzo dei
beni di mercato. (es: case e qualità dell’aria); indichiamo con p il prezzo della casa, con q un
bene ambientale (la qualità dell’aria) e con x un bene di mercato (case). Per ottenere la
domanda del bene ambientale quindi è necessario calcolare il MWTP per q, (dato dal
rapporto tra la variazione di WTP e la variazione di q) vediamo come: Nella figura 7.3 è
mostrata la domanda ristretta per il bene di mercato (alloggi). Vengono mostrare due curve
di domanda una per q e una per q+Δq, quando la qualità dell’aria aumenta, aumenta di
conseguenza anche la domanda di abitazioni, la variazione della disponibilità a pagare è il
surplus del consumatore (area ombreggiata). Se conosciamo Δq e siamo in grado di
calcolare ΔWTP, possiamo ricavare MWTP
SCELTA DISCRETA
Molti approcci empirici alla stima della domanda implicano una scelta discreta.
Consideriamo Jose che vuole acquistare casa e indichiamo con: z le caratteristiche della
casa (variabili indipendenti) p:(z,p)= prezzo della casa, N il numero complessivo delle case e
indicizziamo per “i” tutte le case. Josè sceglie la casa K spendendo i soldi per un bene di
consumo composito x e per la sia casa, il reddito di Jose è y. Assumiamo ora che Josè
abbia una funzione di utilità indiretta V(z,p,y,α) dove α è un vettore di parametri che si spera
di stimare econometricamente (SAPENDO CHE UNA REGRESSIONE SPIEGA
L’ANDAMENTO DI UNA VARIABILE DIPENDENTE SULLA BASE DI UN CERTO NUMERO
DI VARIABILI INDIPENDENTI. COME CONTANO QUESTE VARIABILI INDIPENDNETI
NELLO SPIEGARE IL COMPORTAMENTO DI UNA VARIABILE DIPENDENTE? NON
TUTTE NELLO STESSO MODO, IL LORO PESO E’ CARATTERIZZATO DA UN
PARAMENTRO (ALFA), CIOE’ NON E’ ALTRO CHE IL PESO DELLE CARATTERISTICHE
DELLA CASA CHE STO CONSIDERANDO NELLA REGRESSIONE). Questo parametro
alfa altro non è che il peso delle caratteristiche della casa (z) che sto considerando nella
regressione. “O meglio i parametri di una regressione sono la parte della variazione della
domanda spiegata dalla variabile indipendente.” Quando si fa una regressione si cerca di
spiegare il comportamento di una variabile dipendente con alcune variabili indipendenti.
Quindi si ha una serie di valori che cerca di predire di spiegare come si comporta una
variabile sulla base del comportamento di altre variabili che si muovono per conto loro e a
cui questa variabile che stiamo cercando di stimare è legata.” V dice quanta utilità ottiene
Jose quando sceglie una casa con caratteristiche z, spendendo p per la casa e il resto del
suo reddito, y, in beni di consumo. Ma come molte cose in economia, V è
un'approssimazione dell'utilità di Jose: la vera utilità di Jose è V più un termine di errore, e.
Ciò significa che l'utilità effettiva che Jose ottiene dalla scelta della casa “i” è V(zi,Pi,y,α) +e.
Consideriamo ora la scelta di Jose tra la casa k (che sceglie) e la casa m (che rifiuta).
Questo deve significare che la casa k dà maggiore utilità della casa m, quindi:
Poiché Jose ha infatti scelto la casa k su m, possiamo trovare il valore del vettore dei
parametri a che massimizza questa probabilità. Nel caso analizzato piuttosto che osservare
direttamente l'utilità osserviamo solo le scelte, andando a ricavare il vettore dei parametri
che rende le scelte calcolate più coerenti con le scelte che osserviamo. Il prodotto finale è
una funzione di utilità indiretta stimata.
In fig. le curve di indifferenza tra bene ambientale e bene numerario. WTP e WTA possono
essere misurati in unità di x, fino al prezzo di x uguale a 1. WTP è la distanza tra BCWTP è
la distanza BC, poiché passando da q0 a q1, aumenta l'utilità a U1, il nostro individuo
sarebbe disposto a rinunciare a tanto di x quanto lo manterrà al livello originale di utilità, U0.
WTA è l’ammontare che il ns individuo sarebbe disposto a prendere al posto di spostarsi da
q0 a q1. Dal momento che q1 rende l'utilità a U1, il nostro individuo avrebbe bisogno di
abbastanza x per mantenere l'utilità a U1, che è la distanza AD.
Inoltre in fig 7.4 WTA > WTP( CIOE’ LA DISPONIBILITA’ AD ACCETTARE E’ MAGGIORE
ALLA DISPONIBILITA’ A PAGARE) Supponiamo per un momento che le curve di indiff.
siano vicine all’essere lineari (rette strettamente parallele) → WTA=WTP; due situazioni:
1. se q e x sono perfettamente sostituti: se un’unità in più di q: se una unità in più di q
potesse essere compensata (mantenendo costante l'utilità) da una quantità fissa di x, allora
avremmo dei sostituti perfetti; in termini della curva di domanda per q, , se essa è
perfettamente elastica (e il prezzo di x è fissato), allora questa condizione può essere
mantenuta;
2. se il cambiamento in q da q0 a q1 è “molto piccolo”: e piccolo cambiamento in U,
stiamo trattando una zona molto più piccola del grafico, dove le curve di idiff. sono
localmente quasi lineari. Spostare q1 verso q0, in fig., simultaneamente spostando U1 verso
U0 → la differenza tra WTA e WTP si riduce a zero.
Quali condizioni per una divergenza tra WTA e WTP? Una condizione è se il cambiamento
nel bene ambientale è ampio mentre x è un non perfetto sostituto di q. Una condizione
necessaria di tale risultato è che le curve di indifferenza siano curvilinee (non lineari) - con
curva di domanda inclinata verso il basso per q. Ma è anche necessario che il cambiamento
in q sia sostanziale (non marginale). Ciò accade se il cambiamento in q è veramente grande,
o se il bene ambientale è unico e una perdita in questo non è facilmente compensabile con
un consumo extra di beni di mkt.
DISPONIBILITA’ A PAGARE E AD ACCETTARE DOVREBBERO ESSERE UGUALI MA
UGUALI NON SONO, PERCHE’ L’ATTITUDINE A VINCERE QUALCOSA E’ DIVERSA
DALL’ATTITUTIDNE A PERDERE QUALCOSA. PROPENSIONE AL RISCHIO IN CASO DI
UNA PERDITA (USCITA) E AVVERSIONE AL RISCHIO NEL CASO DI UNA VINCITA.
QUESTA DIFFERENZA WTA WTP E’ TANTO PiU’ BASSA QUANDO LE FORME DI
UTILITA’ SONO QUASI LINEARI ED E’ ANCHE TANTO PIU’ BASSA QUANDO ESISTONO
PIU’ SOSTITUTI PER IL BENE CHE STIAMO CONSIDERANDO (PIU’ IL BENE NON HA
SOSTITTUI SUL MERCATO PIU’ E’ ALTA LA DIFFERENZA TRA QUESTE DUE
GRANDEZZE