Sei sulla pagina 1di 6

Che uomo fortunato è André. E' chiaro che ha un'amante.

Da abile uomo d'armi Hiraga usò la forza dell'assalitore per fargli perdere l'equilibrio, si scostò e lo infilò nel

lato scoperto, poi si ritrasse e in un unico movimento posò la lama sul collo dell'uomo decapitandolo, mentre

con una giravolta si rimetteva perfettamente in guardia. La costruzione del palazzo tuttavia era proceduta con

terribile lentezza; in parte perchè gli inglesi, volendo aderire in tutto al progetto originale, avevano utilizzato

materiali da costruzione, vetro per le finestre e mattoni per le fondamenta, fatti arrivare appositamente da

Londra, Hong Kong o Shanghai, e ignorando lo stile architettonico del Giappone le cui case, senza fondamenta,

erano di legno e carta, volutamente leggere e facili da erigere o riparare o addirittura ricostruire in caso di

terremoti. L'altra causa dei ritardi era invece imputabile alla Bakufu che, riluttante all'idea di un edificio

straniero al di fuori dei confini di Yokohama, poneva ogni sorta di ostacolo al proseguimento dei lavori. Temo

che i giapponesi non siano generosi con la verità nemmeno con se stessi.” Temo che i giapponesi non siano

generosi con la verità nemmeno con se stessi.” Altre strade e ponti vuoti. Il corteo procedeva lentamente a

causa dell'ingombrante carrozza che cercava di avanzare lungo strade concepite soltanto per i pedoni. Era una

struttura a due piani, in stile britannico e circondata da un'alta cancellata i cui lavori di edificazione erano

cominciati tre mesi dopo la firma del Trattato.   Hiraga lo imboccò con sicurezza ma fu costretto a fermarsi.

Una pattuglia della Bakufu di dieci uomini stava sbucando dall'ombra. Tutti si misero in guardia, le mani

sull'elsa della spada. “Chi?” Sorrise.

Benché ancora incompleto, l'edificio della Legazione comunque venne occupato e la bandiera britannica fu

alzata quotidianamente sul pennone alto che tanto faceva imbestialire gli ufficiali della Bakufu e gli abitanti di

Edo. “Tutto è pronto, signore. Abbiamo messo pattuglie a guardia del molo e delle zone circostanti. La marina

ci darà il cambio entro un'ora.” “Oh, in questo caso posso avere l'onore di farvi da guida?” Soltanto i samurai
del castello e quelli incaricati della difesa esterna e delle roccaforti erano al loro posto. E come sempre succede

in questi casi, gli sciacalli s'aggiravano cauti tra le case abbandonate cercando qualcosa da rubare e rivendere.

“Mon Dieu, mio caro conte, questo è un giorno felice. L'onore della Francia verrà vendicato dall'arroganza

inglese; sir William è votato al fallimento. La perfida Albione si rivela più perfida che mai.” Troppi soldati.”

Tyrer stava appunto curiosando in uno scaffale di libri giapponesi fatti con carta di ottima qualità e molto spesso

corredati di belle stampe e incisioni in rilievo, e cercava disperatamente di comunicare i propri desideri al

sorridente proprietario. Sono così saggi i cinesi, perchè è certo che le sue pareti sono lastricate d'oro, l'oro vi

scorre e soltanto l'oro ve ne consente l'accesso, in un modo o nell'altro...” Tyrer si lasciò ricadere sul giaciglio

dimentico del taccuino, la mente in subbuglio. Quasi senza rendersene conto aveva aperto il libriccino delle

ukiyo-e nascosto nella valigetta e ne stava studiando le immagini.

“Ah, allora vi ho fatto dono di un nuovo piacere. Per la letteratura erotica i giapponesi non temono rivali;

possiedo una collezione che sarò lieto di mostrarvi. Si chiamano shungae oppure wkiyoe: immagini del Mondo

dei Salici o del Mondo Fluttuante. Non avete ancora visitato uno dei loro bordelli?” “Quante volte devo dirlo:

non disponiamo di un numero sufficiente di uomini per difendere il castello e impedire al nemico di sbarcare in

forze. Quante volte devo ripetere che le nostre spie ci hanno riferito che il nemico dispone di duemila soldati

armati di fucili sulle navi e all'Insediamento e di altri ventimila a Hong Kong e...” “Qualsiasi petizione dello

shògunato dev'essere approvata, è la legge. Controlliamo pur sempre le ricchezze della corte! Tu hai tradito la

nostra eredità.” “Sì... se avessi ricevuto il documento! Ma io non l'avrei mai accettato, sarei stato sempre

lontano oppure avrei cercato di trattenere il principe o impiegato una qualsiasi delle mille tattiche possibili, o

sarei sceso e patti con Sanjiro, istigatore della “richiesta”, oppure ancora avrei chiesto a uno dei nostri

sostenitori alla corte di presentare una petizione all'imperatore nella quale si domandava di ritirare il suo
appoggio alle richieste” ribattè seccamente Yoshi. “Faccio issare la bandiera, signore? Occupiamo la

Legazione?” “Ovviamente libri del genere non esistono da queste parti, anche se con un'ottima imitazione della

sincerità questo tizio vi risponderà: Ah so desu ka, gomen nasai, eccetera cioè: Oh, molto spiacente, oggi non ne

ho ma se tornate domani... Ovviamente non dice il vero, o meglio vi dice ciò che secondo lui voi volete sentire,

una consuetudine giapponese dalla quale è impossibile prescindere. Quella notte Tyrer non riusciva a dormire.

Anjo ribolliva di rabbia. “Dimmi, esiteresti?”

“Pardon, monsieur” aveva detto lo straniero, “ma dovete spiegare a quest'uomo che tipo di libro cercate.”

“Staremo a vedere.” “Come si passino parola non lo so, ma succede così, da qui fino a Nagasaki. L'uomo

rispose con una piacevole risata. Una quarta imbarcazione con a bordo sir William, Tyrer, Lun e i tre uomini al

suo servizio le seguiva. Sorrise. “Mon Dieu, mio caro conte, questo è un giorno felice. L'onore della Francia

verrà vendicato dall'arroganza inglese; sir William è votato al fallimento. La perfida Albione si rivela più

perfida che mai.”

E così Tyrer aveva fatto. Aveva avuto un effetto benefico sui nervi di Tyrer, altri nella Legazione avevano

invece fischiato e gridato ai monaci di tacere. Dovrei correre il rischio, se me lo potessi permettere? Dopotutto

André me ne ha fornito una buona ragione: “Per imparare in fretta il giapponese, monsieur, la cosa migliore è

procurarsi un dizionario da camera da letto... è l'unico modo” . “Non siete shishi, siete due balordi.” E così

Tyrer aveva fatto. Sdraiato sul pagliericcio sistemato sopra un tappeto, si rigirava senza sosta agitato dalle

preoccupazioni. Dalla metà del quindicesimo secolo fino agli inizi del diciassettesimo soltanto i portoghesi

conoscevano la rotta per arrivare in Giappone. Alcuni editti papali avevano inoltre conferito al Portogallo un

diritto esclusivo sulle isole e ai gesuiti portoghesi il diritto al proselitismo. Tyrer ridacchiò nervosamente.

Alcuni dei loro artisti sono straordinari; Hokusai per esempio, e Masanobu, Utamaro e dozzine d'altri.” Utani
rispose a bassa voce: “E' certamente vero che io ho votato per il abrogazione, ma adesso penso di aver

commesso un errore”.

Erano ormai quasi giunti al nascondiglio, una locanda che sorgeva a oriente del castello. L'alba era prossima, il

cielo più luminoso e le nubi meno fitte del giorno precedente. Davanti a loro la strada era deserta. Nella stanza

c'era un altro materasso per il capitano ancora impegnato dall'ultima ronda. “Prendete nota del numero di

soldati, dei loro andirivieni, quali stanze sono occupate e da chi.” I due samurai aspettarono e spiarono tutto il

giorno. Al tramonto indossarono gli abiti ninja e per due volte Hiraga cercò di avvicinarsi alla Legazione.

Durante uno dei due tentativi arrivò persino a scalare il recinto per una ricognizione ma dovette ritirarsi in gran

fretta quando una sentinella rischiò di scontrarsi con lui. Non li capirò mai, pensò. Ma se lo dite con una

strizzatina d'occhi lei capisce il doppio senso: Come va? Come sta la tua gola d'oro, come i cinesi chiamano

questo passaggio verso il paradiso. “Vivere o morire non ha alcun significato per me, né mi preoccupa la morte

di mio figlio, l'attuale shògun, poiché se ne potrà sempre nominare un altro. Ma m'inquieta assai ritirarmi

soltanto perchè i gai-jin sono all'ancora nella nostra baia. Voto contro qualsiasi ritirata e a favore di un attacco.

Voto perchè ci si diriga sulla costa e, se gli sciacalli vogliono sbarcare, voto perchè si uccidano gli uomini e si

distruggano navi, cannoni e fucili.” “Sono uno shishi di Satsuma!” rispose Ori con fierezza aggiungendo come

d'abitudine un falso nome: “Riyama Takagaki”.

“Tutti i Satsuma si sarebbero ribellati contro di noi e con diritto, e i tosa e i choshu si sarebbero uniti a loro, col

risultato di far scoppiare una guerra civile che non possiamo vincere. Votate! Sì o No?” “Tutti i Satsuma si

sarebbero ribellati contro di noi e con diritto, e i tosa e i choshu si sarebbero uniti a loro, col risultato di far

scoppiare una guerra civile che non possiamo vincere. Votate! Sì o No?” “Che non vi è alcunché di sordido, a

differenza della maggior parte dei postriboli d'Europa e di quasi tutto il resto del mondo. Ne incontro molti casi
tra i pazienti giapponesi, e non tutti sono casi che possiamo collegare alla presenza degli europei. Se avete tali

inclinazioni usate una protezione, ma tenete presente che non è sicura. La miglior cosa da fare quindi è astenersi,

se capite quello che voglio dire.” Nelle case migliori la mama-san sottopone il cliente a un vero e proprio

esame, considera se abbia i titoli per onorare la sua casa e tutto ciò che contiene, in sostanza vuole scoprire se lui

può permetterselo o se poi non avrà il denaro per pagare il conto. In Giappone un buon cliente ottiene un enorme

credito, monsieur Tyrer, ma peste lo colga se non paga o se paga in ritardo quando con discrezione gli verrà

presentato il conto. “Qui nel nostro Yoshiwara abbiamo più di cinquanta case da tè, come le chiamano, o

locande, tra cui puoi scegliere, e tutte sono fornite di licenza pubblica e vengono controllate dalle autorità. State

attento però a non andare mai nella Città Ubriaca. Per esempio le ragazze non sono in mostra tutte insieme se

non nei postriboli d'infimo ordine, ma anche in questi nessun uomo può entrare, puntare un dito e dire: voglio

quella”. “Hai visto le nostre insegne” ribatté furente l'uomo facendo scricchiolare un'asse del ponte. I suoi

uomini si schierarono dietro di lui. “Siamo stati a spiare sulla palizzata nemica. Fateci passare.” Sorrise.

Per molti mesi aveva vissuto nel terrore d'essere stato infettato. Scorrendo la colonna di parole e frasi

giapponesi che aveva trascritto foneticamente, ripassò le traduzioni in inglese. “Sì.” Hiraga ripartì orientandosi

in quel labirinto di vicoli con passo sicuro, tenendosi al riparo dove poteva ed esitando negli spazi aperti fino a

quand'era certo che fossero soli. Non voleva vedere e soprattutto incontrare nessuno. “Adachi-sama?” “Troppo

gentile da parte vostra. No, tutt'altro che correntemente, ma mi sforzo.” Si strinse nelle spalle con aria divertita.

“L'ho imparato con pazienza e con l'aiuto dei nostri santi padri che lo parlano.” Perciò, monsieur, in un certo

senso questo è il paradiso. Un uomo può fornicare anche per un anno a credito, se lo desidera.” Il tono di voce di

Poncin cambiò in modo impercettibile. L'uomo rispose con una piacevole risata. “Je suis enchanté de vous

voir” rispose Tyrer disinvolto nonostante un leggero accento. In tutto il mondo, eccetto in Gran Bretagna, il
francese era la lingua della diplomazia e dell'aristocrazia, perciò conoscerlo alla perfezione era un requisito

indispensabile per chiunque volesse ottenere un incarico presso il Foreign Office nonché per chiunque volesse

passare per una persona istruita. Sempre in francese aggiunse: “Pensate che i vostri sacerdoti potrebbero

prendere in considerazione l'ipotesi di darmi delle lezioni o quanto meno autorizzarmi a frequentare le loro

classi?”. Poi Hironaga rivolse la sua attenzione ai buddisti; accettò con grazia il cosiddetto dono delle loro terre

e li rese innocui. Altre tre lance si stavano dirigendo verso il molo, affollate di highlander che stavano

raggiungendo gli altri già raggruppati a riva e intenti a battere sul tamburo e a soffiare nelle cornamuse.

Potrebbero piacerti anche