Sei sulla pagina 1di 2

Il ciclo di conferenze, racchiuse nel testo Impulsi scientifico – spirituali per il progreggo

dell’agricoltura, realizzate da R. Steiner a Koberwitz in Slesia ( oggi Polonia) nel 1924

avevano come obiettivo quello di rispondere essenzialmente a tre domande o perché:

 Perché le piante stavano degenerando;


 Perché il cibo stava perdendo il suo valore nutrizionale;
 Perché gli animali erano sempre meno fertili ( ipofertilità animale).

Prima di addentrarsi nel corso vero e proprio è utile sapere che, da diversi scritti, lo Steiner

aveva intenzione di produrre tre diverse raccolte di conferenze in tema agricolo. Quindi a

quello del 1924 ne sarebbe seguiti altri tre, ma la sua dipartita nel 1925 ne impedì lo

svolgimento.

Cosa avrebbe comunicato in questi altri due corsi?

Il primo corso ci offre un excursus dell’agricoltura passando da la sua origine ( I

Conferenza), ovvero da Zaratustra a quella più evoluta ( Greco- Romana III conferenza )

ovvero quella di Aristotele, passando per il mondo Egizio con Ermete Trimegisto (II

Conferenza). Successivamente sempre nel primo corso ci offre uno spaccato sulla necessita

e nascita di forze nuove ( cristianizzazione) che attraverso l’uso di questi preparati ovvero

di prodotti di nuova sintesi ci hanno portato forze con qualità assolutamente diverse da

quelle precedenti ( IV e V conferenza). Infine nelle ultime conferenze, Steiner ci parla della

necessità di realizzare un organismo agricolo in gradi di intercettare e di farne proprie le

forze cosmiche.

Ma cosa avrebbe mai potuto dire negli altri due corsi?

Sicuramente ( nel secondo corso) ci avrebbe insegnato a conoscere o meglio a riconoscere

“ il nume ( nome) segreto delle piante e degli animali. Questo perché dietro ogni entità

manifesta si nascondo una entità immanifesta che deve essere conosciuta al fine di stabilire

con esse una nuova alleanza e mettere appunto un nuovo agire agricolo.
Nel terzo corso ci avrebbe insegnato a modificare gli esseri viventi , ovvero di come poter

agire nelle realtà immanifeste, totipotenti del tutto, al fine di poter portare qualità nuova al

manifesto, alla materia, al particolare, alla manifestazione.

Potrebbero piacerti anche