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QUESTIONARIO ANALISI DELLE FORME

POETICHE
• Quali sono i tipi di rima possibli, che cos'è una consonanza, che cosa
è una assonanza.
1.1 Abbiamo diverse tipologie di rime, classificate in tre diversi gruppi, i
quali seguono determinati criteri:
Il primo é centrato sulla base dell'accento della parola di cui sono formate,
quindi avremo: rime piane (amòre/colòre);
rime tronche (capì/arrossì); rime sdrucciole (amàbile; veneràbile)
Il secondo si basa sulla posizione rispetto ai versi o sulla qualità delle
parole messe in relazione tra loro. Esse vengono chiamate:
rima interna, quando la rima che collega la parola finale di un verso è posta
all'interno di un verso seguente; rimalmezzo,quando la parola in rima con la
parola finale di un verso si trova esattamente a metà del verso seguente; rima
ipermetra, quando la rima si realizza tra una parola piana e una sdrucciola; rima
equivoca, quando la rima si forma tra due parole uguali ma, nel contesto hanno
un significato diverso; rima ricca, quando si verificano più suoni identici tra i due
versi.
Il terzo ed ultimo criterio invece si basa sulla disposizione delle rime;
infatti sono indicate con lettere dell'alfabeto (a lettere uguali corrispondono
rime uguali). Si chiamano: rima baciata (AA BB); rima alternata (AB AB);
rima incrociata,(AB BA); rima invertita (ABC CBA oppure ABC BCA); rima
incatenata (ABA BCB CDC DED ...);
1.2 L'assonanza si ottiene quando nelle parole messe in rima sono uguali le
vocali e diverse le consonanti; invece la consonanza si verifica quando le
parole in rima hanno uguali le consonanti e diverse le vocali . Entrambe
sono usate per dare un senso orecchiabile al componimento.
• Qual è la differenza fra verso sciolto e verso libero?
2. Il verso sciolto è quasi sempre endecasillabo ed è caratterizzato
dall'assenza di rima, mentre il verso libero è un verso che non rispetta per
precisa scelta dell'autore nè schemi nè forme metriche tradizionali. Essi si
possono definire "liberi" poiché non presentano un numero fisso di sillabe.
• Perché all'inizio del Novecento i librettisti iniziano a comporre in
versi sciolti. Quale pensi che sia l'aria più bella scritta in questo
periodo e perchè proprio “Un bel dì vedremo”?
3.Un bel dì, vedremo è un'aria di Madama Butterfly di Giacomo Puccini. È
intonata dalla protagonista (soprano) durante il secondo atto dell'opera. Un
bel dì vedremo è un'aria-racconto anomala, elemento che la rende
particolarmente unica e meravigliosa, in quanto gli eventi narrati non
appartengono al passato, bensì sono la proiezione del desiderio del
personaggio narrante. Drammaturgicamente costituisce il punto
culminante di un'estesa scena a due tra la protagonista dell'opera e Suzuki,
durante la quale Cio-Cio-San si sforza di illudere la cameriera e se stessa
che il marito, partito per gli Stati Uniti tre anni prima, tornerà da lei.
• Che cos'è la quadratura?
4. La quadratura è una costruzione musicale e se si presenta in due o in
multipli di due o in tre o in multipli di tre, viene definita "quadratura
regolare" l'antecedente e il conseguente hanno pari durata. Se non si
rispettano tali regole nascono delle irregolarità della quadratura che sono
dilatazioni, sospensioni o contrazioni negli antecedenti o conseguenti.
• Scrivi una definizione di “ritmo”.
5. Il ritmo è l'elemento fondamentale che caratterizza il linguaggio poetico
poichè scandisce la successione di suoni accentati e suoni non accentati.
Ogni parola ha infatti un accento tonico che nella pronuncia tendiamo a
marcare e di conseguenza ne evidenzia una sillaba rispetto alle altre che la
compongono. Questa successione alternata di sillabe accentate e di sillabe
non accentate, ha il compito di creare una cadenza più o meno regolare, in
modo da creare una musicalità ricercata nel componimento poetico.
• Scegli una canzone contemporanea che ami particolarmente e scrivi
una breve analisi del testo e del significato, e perchè per te è così
importante.
6. “Ma il cielo è sempre più blu” Rino Gaetano.
MA IL CIELO È SEMPRE PIÙ BLU, IL TESTO
“Chi vive in baracca, chi suda il salario
Chi ama l’amore e i sogni di gloria
Chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria
Chi mangia una volta, chi tira al bersaglio
Chi vuole l’aumento, chi gioca a Sanremo
Chi porta gli occhiali, chi va sotto un treno
Chi ama la zia, chi va a Porta Pia
Chi trova scontato, chi come ha trovato
Na na na na na na na na na na
Ma il cielo è sempre più blu”.
La canzone è lunga ben otto minuti e quindi venne divisa in due parti,
mentre la versione più nota è più breve. Il testo è molto semplice
apparentemente e si basa su una serie di parallelismi: nelle strofe vediamo
“chi” come soggetto e varie azioni, con la conclusione che consiste nel titolo
del brano. Naturalmente come sempre accade anche Ma il cielo è sempre
più blu è stata censurata. Per esattezza furono censurate due frasi: Chi tira
la bomba, chi nasconde la mano. Chi ascolta Baglioni, chi rompe i coglioni.

UNA SPENSIERATEZZA CUPA


Come moltissime canzoni di Rino Gaetano, anche le più famose celano
dietro l’apparente allegria un impegno. Non è sbagliato divertirsi a cantare
con spensieratezza questo brano importante così conosciuto, tuttavia
bisogna anche comprenderne il significato profondo. Lo scopo centrale è
sviscerare le contraddizioni della società e le differenze economiche e
sociali tra le persone con ironia. Rino Gaetano disse in un articolo di Ciao
2001:

“Ci sono immagini tristi o inutili, ma mai liete, in quanto ho voluto


sottolineare che al giorno d’oggi di cose allegre ce ne sono poche ed è per
questo che io prendo in considerazione chi muore al lavoro, chi vuole
l’aumento. Anche il verso «chi gioca a Sanremo» è triste e negativo, perché
chi gioca a Sanremo non pensa a chi vive in baracca”. Il bellissimo titolo
diventato famoso ormai dal 1975 in cui è uscita, simboleggia praticamente
il fatto che il mondo va avanti comunque vada, che la natura ci rende
uguali tutti. Il cielo sotto cui siamo è lo stesso e a prescindere dai nostri
problemi, continua ad essere blu.
Questa canzone credo sia la più attuale di questo periodo, ragione per cui
l'ho scelta. A parte il legame ai gusti musicali, analizzando il testo e quanto
fosse applicabile al periodo storico che stiamo vivendo mi dà la
consapevolezza della meraviglia di ciò che scriveva Gaetano nelle sue
canzoni. In quarantena, l'essere umano ha vissuto un collasso emotivo,
economico e sociale, mentre la natura si è sentita libera dalla minaccia che
ha sempre vissuto sino al decreto dell'8 marzo: l'uomo. Mentre l'uomo era
disperato perché non poteva abbracciare un familiare, un amico, non aveva
la possibilità di uscire, andare a lavoro, vivere la normalità insomma, il
cielo continuava ad essere sempre più blu, forse anche più blu di quanto
potesse fare tra lo smog e l'inquinamento che ogni giorno è costretto a
subire da noi.
• Indica almeno una metafora all'interno del testo ed esplicane il
significato.
7.La metafora è una figura retorica che comporta un trasferimento di
significato. La metafora quindi sostituisce un termine con un altro in una
frase, con lo scopo di creare delle immagini di forte carica espressiva. Nella
canzone ad esempio ritroviamo la frase "chi suda il salario", espressione
che ci rimanda all'immagine di una persona che non riesce ad ottenere una
vita agiata e, pertanto, anche il salario che riceve è poco per quanta fatica
impiega nel suo ruolo.

• Qual è la struttura della canzone petrarchesca.


8. La canzone petrarchesca presenta un componimento di contenuto "alto",
importante, qualsiasi tema esso tratti, che sia religioso, politico, amoroso o
morale. Chiamata così perché assunse la sua struttura esemplare nell'opera
di Francesco Petrarca, la canzone presenta una struttura complessa
costituita da un massimo di dieci strofe e un minimo di cinque, mentre i
versi sono endecasillabi e settenari variamente mescolati tra loro.
• Qual è la struttura del sonetto.
9. Il sonetto, nato in Sicilia nella prima metà del XIII secolo, ha una
struttura breve formata da quattordici versi endecasillabi raggruppati in:
due quartine caratterizzati da rime alternate o incrociate; due terzine con
rime alternate, o incrociate, o ripetute o invertite. Di solito la distribuzione
dei versi in quartine e in terzine corrisponde anche ad una precisa scelta
della ripartizione del tema trattato: infatti, di solito nelle quartine è
presente una situazione che viene approfondita nelle terzine. Essa è la
forma più famosa nella poesia italiana perchè presenta tematiche profonde
e importanti come quelle amorose, ma racconta anche di burle o scherzi.
• Cosa sono sineresi e dieresi.
10. La sineresi è la pronuncia unita, in un'unica sillaba metrica, di due
vocali consecutive che di solito non formano un dittongo. La dieresi, al
contrario è la pronuncia separata, in due sillabe distinte di due vocali
consecutive che si trovano in un'unica parola e di solito formano un
dittongo.
• In che consiste il chiasmo.
11. Il chiasmo è una figura retorica che si basa sulla disposizione sintattica
delle parole, il chiasmo infatti crea una disposizione a croce di termini
concettualmente paralleli
es: "Le donne, i cavalier, l'arme, gli amori" (Torquato Tasso)
Se si dispongono le parole in relazione tra loro secondo il loro significato, si
ottiene la figura di una X, la lettera greca chi, da cui deriva il nome di
questa figura retorica.

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