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Fonte: https://www.guidaallascolto.it/progressione-melodica-e-armonica.html
Nella sua forma più semplice la progressione ripete, ad esempio, un frammento melodico-
ritmico a intervalli regolari secondo un movimento parallelo, dove tutte le note si
muovono nella stessa direzione e alla stessa distanza tra di loro.
La prima proposta si chiama modello mentre ogni sua riproposta che imita il modello si chiama
riproduzione o imitazione.
Una progressione può contenere, al suo interno, delle modulazioni: quando queste cambiano
tonalità allora avremo una progressione modulante che segue determinate regole di
realizzazione e dove gli intervalli vengono rispettati fedelmente; in caso contrario, sarà una
progressione tonale, dove gli intervalli cambiano per rimanere all'interno della stessa tonalità
(in questo caso, infatti, le note dovranno appartenere sempre alla stessa
scala).
La progressione può essere anche ascendente o discendente a seconda che il modello sia
ripetuto partendo da note più acute, nel primo caso, o più gravi, nel secondo.
Nella pratica compositiva, una progressione ha raramente più di due ripetizioni identiche del
modello: nella terza, infatti, esso viene modificato in quanto porta alla continuazione del brano
e alla conclusione della progressione stessa.
Nel caso contrario, l'orecchio si aspetterebbe una nuova riproposizione del modello,
diminuendo l'interesse del brano.
Lo scopo di una progressione è quello di confermare il pensiero musicale del compositore ma,
nello stesso tempo, una ripetizione che serve per portare avanti il discorso musicale, essendo
ognuna di esse su una nota diversa.
Possiamo trovarla impiegata in diverse forme musicali, prime fra tutte la fuga e la forma sonata.