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ARSSA

Agenzia Regionale
per lo Sviluppo e
per i Servizi in
Agricoltura

Agrumi: problematiche fitosanitarie


emergenti e difesa integrata

A cura di:
Concetta Leto, Vincenzo Maione
Centro di Divulgazione Agricola n. 18 “Alto Ionio Reggino”

1 Collana informativa 2011


PREFAZIONE
La presente pubblicazione fa parte della collana informativa 2011 realizzata
nell’ambito del progetto “Azioni informative di accompagnamento al
processo di modernizzazione dell’agricoltura calabrese dirette a
imprenditori agricoli” a valere sul bando del 2008 del PSR Calabria 2007-
2013, misura 111 azione 3.
La suddetta iniziativa, gestita dall’ARSSA, si è concretizzata con la realizzazione
di una campagna di informazione rivolta ad operatori agricoli del territorio
regionale attraverso:
• la realizzazione di due seminari in ambito regionale rivolti al mondo agricolo:
il primo di presentazione del progetto ed il secondo di presentazione dei
risultati dell’iniziativa;
• lo svolgimento di 182 giornate informative su tutto il territorio regionale,
incentrate su tre ambiti tematici: aggiornamento e informazione sulla Politica
Agricola Comune, innovazioni di processo in agricoltura, aggiornamento di
specifiche tecniche colturali e di allevamento delle principali filiere produttive
significative sul territorio; le giornate sono state organizzate e condotte dai
tecnici presenti nelle strutture territoriali ARSSA (Centri di Divulgazione
Agricola - Ce.D.A.);
• la presente collana di 20 opuscoli informativi.
La collana rappresenta una raccolta delle tematiche più significative che sono
state trattate durante le giornate informative. Ogni opuscolo della collana
raccoglie gli elementi informativi di maggior interesse della corrispondente
giornata.
L’impostazione adottata è di una collana di documenti snelli che contengono, a
seconda dei casi, alcuni necessari richiami tecnico-scientifici e/o normativi.
Il risultato atteso è quello di fornire informazioni utili che possano sensibilizzare il
mondo agricolo e contribuire quindi, nei limiti riconosciuti ad azioni informative,
ad un processo di modernizzazione del settore primario regionale.
Il presente opuscolo, infatti, ha lo scopo di fornire informazioni utili sulle avversi-
tà fitosanitarie emergenti e sui metodi di difesa integrata, volte a ridurre al mini-
mo l’uso delle sostanze chimiche di sintesi e ad utilizzare fitofarmaci di classe
tossicologica più bassa nel rispetto di quanto previsto nel Disciplinare di Produ-
zione Integrata della Regione Calabria per l’anno 2011 che deve essere rispetta-
to dalle aziende agricole che beneficiano di contributi comunitari.
Il Commissario ARSSA
Dr. Maurizio Nicolai
Indice

1. Premessa ... pag. 5

2. Agro-ecosistema agrumeto ........ pag. 5

3. Introduzione di insetti esotici .................... pag. 7

3.1. Chrysomphalus aonidum .. pag. 8

3.2. Unaspis yanonensis ... pag. 14

4. Principi di difesa fitosanitaria integrata ...... pag. 16

4.1. La difesa in inverno .... pag. 18

4.2. La difesa in primavera-estate ... pag. 22

4.3. La difesa in estate-autunno ..... pag. 26

4.4. La difesa da malattie fungine e virali .. pag. 28

4.5. Il controllo delle erbe infestanti .... pag. 34

5. Bibliografia . pag. 36


Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata

1. Premessa

Il Parlamento Europeo in data 13/01/2009, allo scopo di tutelare la


salute dell’uomo e l'ambiente, ha adottato due testi legislativi ri-
guardanti l’autorizzazione e la vendita dei pesticidi, nonché il loro
uso sostenibile e la promozione della difesa integrata.
La direttiva, approvata a larghissima maggioranza, istituisce un
quadro normativo volto a realizzare un uso sostenibile dei pesticidi
riducendone i rischi e gli impatti sulla salute umana e sull’ambiente
promuovendo l'uso della difesa integrata. La nuova norma chiede
agli Stati membri di adottare tutte le misure necessarie per incenti-
vare una difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi, privile-
giando i metodi di difesa non chimici, affinché gli utilizzatori profes-
sionali adottino le pratiche o i prodotti che presentano il minor ri-
schio per la salute umana e l'ambiente tra tutti quelli disponibili.

2. Agro-ecosistema agrumeto

L’agrumeto è un agro-ecosistema che ospita una ricca fauna di in-


setti e acari dannosi e loro antagonisti, oltre ad altri organismi ani-
mali di minore interesse fitosanitario (Nematodi, Molluschi e Rodi-
tori). Esso, a differenza di altre realtà produttive, può essere gestito
con soluzioni che limitano drasticamente gli interventi fitosanitari
senza condizionare le esigenze economiche del produttore, dei
mercati e quindi del consumatore. L’insieme delle specie di paras-
siti ed antagonisti presenti sugli agrumi evidenzia un continuo dina-
mismo, sia per densità di popolazione, sia per quanto attiene la lo-
ro composizione.
L’uso reiterato di fitofarmaci a largo spettro d’azione, può causare
scompensi negli equilibri biologici; interferenze possono originarsi
dai nuovi e diversi processi agronomici che hanno accompagnato

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lo sviluppo dell’agrumicoltura negli ultimi decenni; basti pensare al-
le profonde mutazioni nell’uso di fertilizzanti, fitoregolatori, metodi
d’irrigazione, potatura, diserbo, selezione e/o introduzione di nuove
cultivar che hanno profondamente variato l’agroecosistema di par-
tenza.
Nell’ambito della coltivazione degli agrumi risulta sempre più im-
portante l’adozione di nuove e moderne tecniche di difesa in grado
di ridurre il costo
dei trattamenti anti-
parassitari e di con-
tenere entro limiti di
tollerabilità l’impat-
to ambientale dei fi-
tofarmaci impiegati.
In tale contesto un
ruolo primario as-
sume l’impiego
delle tecniche di
lotta biologica ed
Fig. 1 - Adulto e stadi giovanili dell’insetto dannoso
aleroide fioccoso e suo antagonista naturale Cales
integrata che, in
noachi (foto: Longo S.) ragione delle carat-
teristiche dell’agru-
meto, agro-ecosi-
stema relativamente stabile, possono essere applicate effica-
cemente. La lotta biologica si fonda sul potenziamento dell’azione
naturale svolta dagli agenti biologici di contenimento delle popola-
zioni dei fitofagi quali virus, batteri, funghi, protozoi, nematodi e ar-
tropodi (fig. 1).

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Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata

3. Introduzione di insetti esotici

Gli insetti sono tra gli animali che con più frequenza vengono acci-
dentalmente trasportati da un continente all’altro. La penisola italia-
na, per la sua posizione centrale nel Mediterraneo che la rende
crocevia di traffici internazionali, è particolarmente esposta al ri-
schio di accidentali introduzioni, inoltre l’ampio range dei suoi pa-
rametri climatici favorisce nelle regioni meridionali l’acclimatazione
di specie di origine subtropicale (fig. 2).

Fig. 2 - Vignetta che mostra una famiglia di cocciniglie su frutti di agrumi che
parte su una barca per infestare nuovi territori (SACCHI 2011)

Uno studio di Pellizzari & Dalla Montà, del 1997, calcola in 115 le
specie esotiche che hanno raggiunto l’Italia dal 1945 al 1995, vale
a dire più di 2 specie per anno, prendendo in considerazione solo
gli insetti di interesse agrario e forestale.
L’eccessiva presenza in un territorio di specie non indigene viene
anche definita “inquinamento biologico”. Se il nostro territorio sia
o meno da considerarsi, dal punto di vista entomologico, “inquinato

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biologicamente” è un argomento ampiamente dibattuto. Certamen-
te la massiccia presenza in vaste aree di specie esotiche invasive
porta ad una alterazione degli equilibri biologici a cui è difficile e di-
spendioso porre rimedio.
Molte delle specie di cocciniglie attualmente presenti in Italia pro-
vengono da altri continenti e sono arrivate in tempi più o meno lon-
tani quasi sempre a seguito di introduzioni accidentali. La diffusio-
ne di specie di insetti dotati di un elevato potenziale biotico,
dall’ambiente d’origine senza i loro antagonisti naturali può essere
molto pericolosa per le coltivazioni nei Paesi in cui si insediano.
Tra le specie di cocciniglie di più recente introduzione accidentale
nell’agroecosistema agrumeto calabrese vanno menzionati, Chry-
somphalus aonidium (L.) (Pellizzari & Vacante, 2007) ed Unaspis
yanonensis (Kuwana) (Critelli, Viterale, 2007) (Campolo et. al.,
2010). Significative sono le infestazioni che stanno interessando
alcuni agrumeti commerciali della fascia ionica e tirrenica della
Provincia di Reggio Calabria.

3.1. Chrysomphalus aonidum

Questo insetto è originario dell’Asia orientale, ma ormai è diffuso in


tutte le regione tropicali e sub tropicali del globo. In Italia C. ao-
nidum chiamato volgarmente anche Crisonfalo della Florida è stato
più volte introdotto accidentalmente attraverso il commercio di
piante ornamentali ma non era riuscito a svolgere il proprio ciclo
(Longo et al., 1994) all'esterno di serre e/o strutture di protezione.
In passato si pensava che questa specie, a causa delle proprie esi-
genze climatiche, non potesse vivere all’aperto nei paesi dell’Euro-
pa meridionale. Negli ultimi anni i mutamenti climatici hanno com-
portato un aumento delle temperature medie e un’alterazione del
regime delle precipitazioni annuali. Tali condizioni, hanno influen-
zato la bio-ecologia di molti parassiti, accrescendone la dannosità.

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Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata
Le modificazioni climatiche hanno altresì favorito la diffusione di
parassiti esotici che hanno trovato condizioni ottimali per estendere
progressivamente il loro areale di origine. Non è da escludere che
l’insediamento stabile di C. aonidum possa essere una conseguen-
za di tali mutamenti.

Osservazioni in Calabria
Nel 2006 questa cocciniglia è stata segnalata in Calabria nel Co-
mune di Bianco (RC) su piante di arancio amaro ornamentali
(Pellizzari & Vacante, 2007).
L’attuale diffusione territoriale di questo fitofago in Calabria include,
oltre a quello di individuazione iniziale del Comune di Bianco (RC),
altri cinque focolai d’infestazione il che rende impossibile immagi-
nare una sua eradicazione. La diffusione non riguarda più “zone di
focolaio”, bensì si sta assistendo alla creazione di vere “zone di in-
sediamento”.

Fig. 3 - Numero totale di stadi della cocciniglia, forme giovanili (crawlers),


femmine mature e maschi (pupa) su foglie di arancio, in agro di Bianco
(Palmeri et al., 2009, 2010)

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Osservazioni effettua-
te su foglie di agrumi
in agro di Bianco han-
no dimostrato che
questo fitofago è in
grado di completare 3
-4 generazioni (fig. 3)
in un anno (Palmeri
et al., 2009; 2010),
confermando la po-
tenziale pericolosità
di C. aonidum negli
ambienti meridionali. Fig. 4 - Esemplari femmina di C. aonidum su
frutto di limone

Danni
L’insetto si insedia su tutti gli organi della pianta formando spesse
incrostazioni ben visibili sui frutti e sulle foglie (fig. 4 e 5). Le piante
interessate dalle infestazioni, a seguito dell’inoculo della saliva tos-
sica e della sottrazio-
ne di linfa, possono
presentare deperi-
menti più o meno
pronunciati che si tra-
ducono in forti defo-
gliazioni con conse-
guenze anche letali. I
frutti presentano gra-
vi danni estetici e
commerciali.

Fig. 5 - Esemplari femmina di C. aonidum su foglia


di limone

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Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata
Strategie di controllo
Nelle zone in cui l’insetto si è reso responsabile di gravi infesta-
zioni (Sud Africa, Israele), è stato controllato principalmente con fo-
sforganici che, però, nel lungo periodo hanno determinato l’insor-
genza di fenomeni di resistenza e di vere e proprie esplosioni de-
mografiche.
In tali circostanze è stato necessario intervenire con l’utilizzo di ne-
mici naturali indigeni e/o esotici introdotti attraverso programmi di
controllo biologico appositamente predisposti. In Israele nel 1956, il
controllo biologico di C. aonidum è stato effettuato, con ottimi risul-
tati, con l’impiego dell’entomofago Aphytis holoxanthus (Debach)
(Steinberg et al., 1896).
Per il controllo di questo fitofago bisogna agire sulle neanidi di pri-
ma età che rappresentano lo stadio più vulnerabile, in quanto la
protezione diretta del follicolo così come le stratificazioni di più folli-
coli, sono barriere invalicabili anche per i più potenti insetticidi; per
cui è fondamentale conoscere i periodi in cui sono presenti le gio-
vani neanidi.
Le premesse per la realizzazione di un intervento di lotta efficace,
razionale ed ecocompatibile, si basano sui concetti di lotta integra-
ta i cui aspetti chiave sono riassumibili nei seguenti 4 quattro punti:
1. conoscere la specie da controllare dal punto di vista sistemati-
co, biologico ed etologico;
2. valutare la potenzialità della componente biotica di contenimen-
to della specie e adottare strategie protettive;
3. esercitare tutte le pratiche agronomiche sulla coltivazione conci-
liando le esigenze di produzione e prevenzione dell’attacco;
4. scegliere il principio attivo a minore impatto ambientale e adot-
tare strategie di difesa contro altri fitofagi che prevedano l’impie-
go di fitofarmaci che non abbiano effetti negativi sugli entomofa-
gi.

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Mezzi chimici
Il controllo chimico di questo insetto risulta particolarmente diffi-
coltoso rispetto alle altre specie del gruppo, a causa di una minore
suscettibilità all’azione dei comuni mezzi chimici per cause sia
morfologiche (conformazione dei follicoli protettivi) che per le strati-
ficazioni delle colonie.
In paesi produttori di agrumi come Israele e Sudafrica, l'utilizzo per
lunghi periodi di pesticidi (prevalentemente organofosfati) per con-
trollare C. aonidum, ha provocato effetti dannosi per l'ambiente e
l’insorgenza di squilibri per l’agroecosistema agrumeto a causa
della riduzione dei controlli naturali e dello sviluppo di resistenza ai
pesticidi.

Mezzi biotecnici
Si definiscono “biotecniche” le metodologie di controllo che preve-
dono l’impiego di so-
stanze naturali o di
sintesi (quali ormoni,
feromoni, tossine), di
mezzi fisici, chimici e
di manipolazioni ge-
netiche che possono
alterare il comporta-
mento naturale dei
fitofagi, riducendone
o annullandone la
dannosità (Viggiani,
1994). Nei pro- Fig. 6 - Trappola a feromoni sessuali
grammi di controllo
integrato delle cocciniglie, l’impiego delle trappole a feromone (fig.
6) risulta un sistema di monitoraggio tra i più attendibili e di più fa-
cile applicabilità; esso infatti, pur non sostituendo completamente il

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Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata
campionamento visivo, quasi sempre fornisce informazioni prezio-
se sull’andamento delle popolazioni, riduce e semplifica i campio-
namenti in campo.

Mezzi biologici
Il controllo biologico “classico” in agricoltura si attua attraverso l’u-
so “degli organismi viventi e dei loro prodotti, allo scopo di proteg-
gere le piante dagli agenti biotici dannosi” (Tremblay E., 1988).
L’adozione di tecniche di lotta biologica ha notevolmente ridotto
l'importanza di questo insetto in molti paesi produttori di agrumi,
come Israele, Messico e Australia. I principali antagonisti per il
controllo biologico sono due specie di parassitoidi: Aphytis holo-
xanthus e Pteroptrix smithi (Compere). Questi sono stati introdotti
in Israele me-
diante importa-
zione da Hong
Kong nel 1956-
57.
A. holoxanthus è
un parassitoide
molto efficiente
che porta rapi-
damente le po-
polazioni di C.
aonidum sotto
controllo, la sua Fig. 7 - Pianta di agrume colpita da U. yanonensis
introduzione in
Israele ha consentito in pochi anni di ridurre la popolazione della
cocciniglia ad un livello non dannoso. Da Israele A. holoxanthus si
è diffuso spontaneamente in Libano ed Egitto determinando la
scomparsa delle infestazioni della cocciniglia. P. smithi si è diffuso
più lentamente, ma si è dimostrato altrettanto efficace.

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3.2. Unaspis yanonensis

U. yanonensis è un fitofago chiave su agrumi in Asia; nativo della


Cina è considerato particolarmente dannoso in Giappone (Rosen,
1990). Non è nota la presenza di questo insetto negli USA, dove è
molto temuta la sua introduzione per le favorevoli condizioni cli-
matiche che caratterizzano le aree agrumicole del nord America.
In bibliografia le infestazioni sono associate ad ambienti di tipo me-
diterraneo, a clima temperato o umido di tipo subtropicale.

Fig. 8 - Foglia di arancio infestato da U. yanonensis

Note sulla biologia


In Giappone infesta tutte le varietà di agrumi eccetto alcuni ibridi.
Nel sud-est asiatico, U. yanonensis compie 2-3 generazioni all’an-
no, ma può dare luogo a una 4a generazione se nella tarda estate
le temperature eccedono i 24 °C; sverna prevalentemente come
femmina adulta fecondata o come maschio di seconda età. La coc-

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Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata
ciniglia ha un alto potenziale riproduttivo che può incrementarsi in
modo esponenziale in assenza di antagonisti naturali.
La fecondità è variabile a seconda della stagione e delle condizioni
climatiche. Mediamente una femmina depone circa 200 uova in
condizioni di laboratorio; l’ovideposizione viene sospesa quando le
temperature si avvicinano agli 11-12 °C.

Osservazioni in Calabria
La specie è presente in agrumeti commerciali della fascia jonica e
tirrenica della provincia di Reggio Calabria.
Le infestazioni interessano le cultivar Navelina, Tarocco nucellare,
Tarocco meli, Limone femminello, Washington navel, Tardivo di
Ciaculli e Clementine comune.

Danni
Ad un esame
macroscopico,
le piante attac-
cate presenta-
no infestazioni
prevalente-
mente localiz-
zate sulla par-
te centrale e
basale della
chioma. La Fig. 9 - Frutto di arancio infestato da U. yanonensis
parte di pianta
attaccata è interessata da filloptosi più o meno accentuata con un
evidente stato di sofferenza sottolineato da giallumi diffusi e necro-
si fogliare (fig. 7). La popolazione della cocciniglia nei vari stadi
evolutivi è presente sulla pagina superiore (fig. 8) ed inferiore delle
foglie, sui frutti (fig. 9) e sui rametti prevalentemente di un anno,
15
non sulle branche principali. L’infestazione a carico dei frutti, si
concretizza, con la presenza dei follicoli femminili brunastri, che a
seconda del grado di infestazione si distribuiscono a macchia fino
ad interessare l’intero frutto. Sulle foglie e, in minore misura, sui
frutti, oltre ai caratteristici follicoli femminili si rinviene la presenza
di caratteristiche chiazze bianche più o meno delimitate di forma
circolare costituite dai follicoli maschili della cocciniglia.

Antagonisti naturali
U. yanonensis è limitato da numerosi antagonisti naturali parassi-
toidi e predatori. I nemici naturali introdotti dalle aree di origine
hanno dimostrato di controllare questo fitofago. Tra i predatori mol-
to attivo risulta essere Chilocorus kuwanae (Silvestri) che si nutre
di neanidi e adulti. Tra i parassitoidi che attaccano neanidi ed adulti
vi sono Aphytis yanonensis (DeBach e Rosen) e Coccobius fulvus
(Compere et Annecke), introdotti con successo in Giappone, Ar-
gentina e Francia per il controllo della cocciniglia.

4. Principi di difesa fitosanitaria integrata

Nella pratica comune spesso si effettuano trattamenti antiparas-


sitari senza conoscere la reale pericolosità delle infestazioni in at-
to, con l'impiego di miscele di prodotti fitosanitari che aumentano i
costi di produzione e provocano danni all'agro-ecosistema. Il con-
trollo dei parassiti nell'agrumeto va effettuato nel rispetto dell'agro-
ecosistema esistente, secondo la metodologia della difesa integra-
ta.

I TRATTAMENTI VANNO EFFETTUATI AL SUPERAMENTO DELLA SO-


GLIA DEL DANNO ECONOMICO
Questa si raggiunge quando il valore economico del prodotto danneggia-
to dal parassita supera il costo del trattamento

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Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata
La difesa integrata
utilizza tutte le pos-
sibili tecniche atte a
controllare e man-
tenere i parassiti
dannosi sotto la so-
glia del danno eco-
nomico, nel rispetto
dei principi ecologi-
ci, tossicologici, ed
economici. Tutto
ciò affinché nell'a- Fig. 10 - Adulto e larve di coccinellidi predatori di
gro-ecosistema cocciniglie (Foto Laudani F., Maione V.)
agrumeto sia ri-
spettato il giusto equilibrio tra insetti dannosi ed insetti utili. Il con-
trollo integrato dei parassiti dannosi presenti nell'agrumeto si può
ottenere utilizzando i seguenti accorgimenti:
 controllo periodico dei frutti, rametti e foglie attaccati dagli inset-
ti dannosi in modo da capire l'andamento delle infestazioni, che
con l'aiuto di un tecnico agricolo permettono di individuare il
momento migliore per intervenire;
 uso razionale di tecniche colturali quali potatura, concimazione,
irrigazione, capaci di creare condizioni sfavorevoli allo sviluppo
dei parassiti;
 introduzione di insetti utili che mantengono sotto controllo quelli
dannosi;

IMPORTANTE: nei trattamenti antiparassitari rispettare


sempre le dosi, le indicazioni contenute nelle etichette dei
prodotti fitosanitari ed i tempi di carenza o di sicurezza, os-
sia il numero minimo di giorni che deve intercorrere tra la
data in cui è stato eseguito il trattamento e la data di rac-
colta del prodotto.

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 scegliere il principio attivo a minore impatto ambientale e adot-
tare strategie di difesa contro altri fitofagi che prevedano l’im-
piego di fitofarmaci che non abbiano effetti negativi sugli ento-
mofagi.

4.1. La difesa in inverno

Durante l'inverno, vanno controllate contemporaneamente: le coc-


ciniglie; le mosche
bianche, dette co-
munemente
"palummelle bian-
che" (aleurodidi);
ed i ragnetti
(acari).
Dopo la raccolta,
un trattamento a
base di oli mine-
rali bianchi con- Fig. 11 - Frutto attaccato da cocciniglia rosso forte
trolla direttamente le cocciniglie ed indirettamente anche la
fumaggine (detta volgarmente “a nera”).
Nel caso in cui l'agrumeto è infestato da specie di cocciniglie parti-
colarmente aggressive, come la rosso forte degli agrumi
(Aonidiella aurantii - Maskell - fig. 11), gli oli minerali possono es-
sere attivati con insetticidi a rapida degradazione.

Una buona pratica è l’utilizzo dell’olio minerale bianco in inverno


che controlla le infestazioni di cocciniglie, ma anche aleurodidi,
acari e salvaguardia gli insetti utili mantenendo bassi i costi di
produzione.

Tra le pratiche agronomiche che nel periodo invernale possono


contribuire a contenere le infestazioni dei vari fitofagi sopra descrit-

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Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata

Tab. 1a - La difesa nel periodo invernale (dal disciplinare di produzione integrata


2011 - Regione Calabria)
S.a. e Limitazioni e
Avversità Criteri d’intervento
ausiliari note
Cocciniglia ros- Interventi agronomici: Aphytis meli- (1) Al massimo
so forte agrumi - Ridurre le potature, nus 2 interventi
(Aonidiella auran- - Ridurre la presenza di polvere sulla Olio minerale all’anno
tii) chioma, Clorpirifos (1) (2) Al massimo
- Lavorare il terreno per disturbare i Clorpirifos 1 intervento
nidi delle formiche. metile (1) all’anno indi-
Interventi chimici: Pyriproxyfen pendentement
Intervenire al raggiungimento della (1) (2) e dall’avversi-
soglia: 15% di frutti infestati nel perio- Fosmet (1) tà.
do luglio - settembre, con uno o più
individui vivi non parassitizzati/frutto.
Si consiglia di collocare trappole al
feromone gialle o bianche in ragione di
due per appezzamento omogeneo.
Superata la soglia, intervenire 2-4 set-
timane dopo il picco delle catture dei
maschi sulle trappole. Intervenire sulle
formiche (vedi avversità).
Interventi biologici:
Lanci di Aphytis melinus in quantità
totale variabile da 50.000 a 200.000
individui/ha, non superando comunque
un massimo per lancio di 20.000 indivi-
dui/ha. Introdurre il 50% della quantità
totale in primavera su tutta la superfi-
cie con una cadenza quindicinale. Il
restante 50% va lanciato solo sui foco-
lai della cocciniglia rossa forte.

ti va sottolineata la pratica della potatura che deve essere attuata


con tagli leggeri, intervenendo prevalentemente con la forbice, cer-
cando di evitare i grossi tagli cesori, in modo da favorire l'areazione
e l'illuminazione della pianta.
In questo periodo le arvicole, note anche come “topi di campagna”,
possono provocare gravi danni. Gli attacchi, che si manifestano
alla ripresa vegetativa, possono anche essere confusi con proble-
mi derivanti da marciumi radicali. Le arvicole si cibano principal-
mente di granaglie o delle parti sotterranee delle erbe, con prefe-
renza per i cereali. Ma in inverno, quando questi alimenti scarseg-

19
Tab. 1b - La difesa nel periodo invernale
S.a. e Limitazioni e
Avversità Criteri d’intervento
ausiliari note
Coccidi: Interventi agronomici: Olio minerale (1) Contro
Mezzo grano di pepe - Effettuare opportune potature per l’arieggia- Pyriproxyfen quest’’avversità
mento; (1) (2) (3) al
(Saissetia oleae) - Ridurre la presenza di polvere sulla chioma. Fosmet (4) massimo 1
Ceroplaste del fico - Lavorare il terreno per disturbare i nidi delle intervento l’’an-
(Ceroplastes rusci) formiche. no;
Interventi chimici: (2) Al massimo
Cocciniglia elmetto Intervenire al raggiungimento della soglia: 3- 1 intervento
(Ceroplastes sinensis) 5 neanidi di I - II età/foglia e/o 4 esemplari l’anno
Cocciniglia piatta e per 40 cm. di rametto. indipendente-
Le osservazioni vanno effettuate su 4 rametti mente dall’av-
Cocciniglia di 10 cm per pianta e/o su 10 frutti per pianta versità;
marezzata sul 5% delle piante (200 frutti). Intervenire (3) Autorizzato
degli agrumi ( sulle formiche (vedi avversità). solo su Saisse-
Coccus hesperidum, tia oleae
(4) Max 2 inter-
Coccus pseudoma- venti anno
gnoliarum) indipendente-
mente dall’av-
versità
Cotonello Interventi agronomici: Crypto-
(Planococcus citri) - Effettuare opportune potature per l’a- laemus
rieggiamento della chioma; montrouzie-
- Lavorazioni del terreno per disturbare i ri
nidi delle formiche.
Leptoma-
Interventi chimici: stix dactylo-
Intervenire al raggiungimento della so- pii
glia: 5 % di frutti infestati in estate e 10
% in autunno, con uno o più individui Olio mine-
vivi non parassitizzati/frutto. Intervenire rale
sulle formiche (vedi avversità).

Interventi biologici:
Si consiglia di collocare trappole bian-
che al feromone in ragione di almeno 1
per appezzamento omogeneo. Alle pri-
me catture, intervenire con i lanci di
Cryptolaemus montrouzieri (1-2 inter-
venti fino a un massimo di 800 individui/
ha. Possono essere effettuati anche
lanci di Leptomastix dactylopii (2-3 inter-
venti fino a un max di 5000 individui/ha).

giano non disdegnano la corteccia degli alberi.


Negli agrumeti, se si osservano piante con sintomi di generale de-

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Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata
perimento basterà sconcarle per verificare l’eventuale attacco dei
roditori. Le arvicole asportano completamente ampie zone di cor-
teccia, praticando delle vere e proprie “decorticazioni anulari”, la-
sciando sul legno le caratteristiche impronte degli incisivi superiori
che usano come uno scalpello (fig. 12).

Fig. 12 - Danni da roditore sul colletto di una pianta di agrume

Il controllo dei roditori va effettuato con le lavorazioni del terreno


che distruggono le gallerie nelle quali questi si muovono.
Gli alberi attaccati vanno sconcati e le parti prive di corteccia disin-
fettate con preparati a base di rame ed esposte all’aria. Per piante
di pregio si potrebbe ricorrere all’innesto a ponte (Caponero A., Al-
sia).
Nei casi di forti infestazioni si possono effettuare interventi chimici
con esche a base di semi interi di grano tenero avvelenate con clo-
rofacinone, alla dose di 50ppm di p.a (emorragico molto tossico
per tutti gli animali a sangue caldo), da distribuire agli sbocchi delle
gallerie attive che devono essere subito richiuse con terra.
21
4.2. La difesa in primavera-estate

Dopo l’inverno nel periodo primaverile tra i primi insetti che si mani-
festano negli agrumeti vi sono gli afidi (fig. 13).
Questi provocano danni per sottrazione di linfa, emissione di mela-
ta con conseguente sviluppo di fumaggine, deformazione di ger-
mogli e foglie, arresto dello sviluppo vegetativo ed, in alcuni casi, la
trasmissione di malattie da virus.
E' bene sapere che
tutti gli insetti pos- Quando sono previsti più trattamenti
sono sviluppare re- antiparassitari, per evitare il fenome-
sistenza quando no della resistenza si devono alterna-
vengono effettuati re diversi principi attivi.
continui trattamenti
con gli stessi prodotti chimici.
La difesa chimica contro gli afidi va ponderata, per stabilire la reale
necessità dell'intervento. Gli interventi condotti in ritardo su colonie
vecchie ed in declino sono da ritenersi inutili o addirittura dan-
nosi, per la presenza di insetti utili nemici naturali. La necessità
della lotta chimica
agli afidi si avverte
su piante giovani,
specialmente se
infestate dall'afide
verde (Aphis citri-
cola - Van Der
Goot) e dall'afide
del cotone (Aphis
gossypi - Clover),
che può compro-
metterne lo svilup-
po in quanto pro- Fig. 13 - Foglia di agrume attaccata da afide verde.

22
Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata

Tab. 2a - Principali avversità fitosanitarie nel periodo primaverile-estivo (dal Di-


sciplinare di produzione integrata 2011 della Regione Calabria)
Avversità Criteri d’intervento Prodotti consi- Limitazioni
gliati ed ausiliari consigliate
Afidi (Aphis Interventi agronomici: Imidacloprid (1) Contro quest’avversità
citricola, - evitare le eccessive conci- (2) al massimo 2 interven-
A.gossypii, mazioni azotate e le potature Thiamethoxam (2) ti l’anno.
Toxoptera drastiche; - lavorazioni del Pymetrozine (3) (1) Max 1 intervento
aurantii) terreno per disturbare i nidi Fluvalinate (4) l’anno indipendentemen-
delle formiche. Acetamiprid (5) te dall’avversità;
Interventi chimici: prima di (2) Ammesso su aran-
effettuare interventi chimici cio, clementine, limone
valutare l’attività degli ausiliari. e mandarino;
Intervenire al raggiungimento (3) Ammesso su aran-
delle soglie per le singole spe- cio, limone, mandarino;
cie: (4) Ammesso su arancio
- per Aphis citricola, 5% di e mandarino;
germogli infestati per clemen- (5) In alternativa agli altri
tine e mandarino, e 10% di nicotinoidi, ammesso su
germogli infestati per gli altri arancio, limone, pompel-
agrumi; mo mandarino e cle-
- per Toxoptera aurantii e mentino.
Aphis gossypii, 25% di germo-
gli infestati. Intervenire sulle
formiche (vedi avversità).
Tignola del- Bacillus thurin- (1) Solo su limone co-
la zagara giensis munque non più di 2
(Prays citri) Fosmet (1) l’anno indipendentemen-
te dall'avversità.
Ragnetti Interventi agronomici: Olio minerale (1) Contro quest’avversi-
rossi - Equilibrare le concimazioni Abamectina (1) tà al massimo 1 inter-
(Tetranychus azotate, e ridurre le potature. (2) vento l’anno, prodotti in
urticae, Pa- - Lavorare il terreno per distur- Clofentezine (1) alternativa fra loro;
nonychus bare i nidi delle formiche. Etoxazole (1) (2) Ammesso solo su
citri) - Evitare gli stress idrici. Exitiazox (1) arancio, limone e man-
Interventi chimici: intervenire Fenazaquin (1) darino.
al superamento delle seguenti Fenpiroximate (1) (3) Non ammesso su
soglie: (3) mandarino.
- 10% di foglie infestate da Tebufenpirad (1)
forme mobili e 2 % di frutti Pyridaben (1)
infestati per Tetranychus urti-
cae.
- 30% di foglie infestate o 3
acari/foglia per Panonychus
citri, con un rapporto tra fem-
mine e fitoseidi superiore a
2:1.

23
Tab. 2b - Principali avversità fitosanitarie nel periodo primaverile-estivo
Avversità Criteri d’intervento Prodotti Limitazioni
consigliati consigliate
ed
ausiliari
Tripidi Interventi agronomici: Acrinatrina Contro questa avversità al
(Heliothrips hae- Ridurre le potature. massimo 1 intervento l’anno
morrhoidalis, Interventi chimici: Si consiglia di
collocare trappole cromo-attrattive
Pezothrips kel-
bianche per intervenire una-due
lyanus,Franklini settimane dopo il picco di cattura
ella occidentalis, degli adulti.
Thrips spp.) - Intervenire al raggiungimento del
(Vedi Fig. danno 5 % (10 % per il limone) di frutti
sui frutti) infestati da maggio a luglio. Cam-
pionare 5 frutticini/pianta ogni
settimana dalla “caduta dei petali"
fino al raggiungimento del diame-
tro di 2.5 cm dei frutticini, con un
minimo di 50 frutti per appezza-
mento omogeneo.

Minatrice ser- Interventi agronomici: regolare i Olio minerale Interventi ammessi solo su
pentina flussi vegetativi: - evitando gli (1) piante giovani (fino a 4
(Phyllocnistis stress idrici; - riducendo gli apporti Azadiractina anni di età) e reinnesti
azotati estivi; - anticipando la pota- (2) (1) Alla dose di 0,5 kg/hl di s.
citrella)
tura, che deve essere annuale e di a.; utile anche come siner-
limitata entità. gizzante delle altre s. a.
Interventi meccanici: le piccole indicate.
piante possono essere protette (2) Solo su arancio, limone,
con reti "anti-insetto" o "tessuto mandarino e pompelmo.
non tessuto".
Interventi chimici: intervenire al
raggiungimento della seguente
soglia:
- 50% di germogli infestati.
- Trattare cercando di bagnare la
nuova vegetazione.

Formiche: ar- Interventi agronomici: Applicazioni di (1) Per i giovani impianti


gentina, car- - Potatura della chioma a contatto sostanze col- l'intervento è ammesso me-
pentiera, nera del terreno; lanti al tronco diante l'applicazione delle
- Eliminazione delle infestanti a a base di sostanze collanti su apposite
(Linepithema
contatto con la chioma; esano o poli- fascette di plastica o allumi-
humile, Campo- - Lavorazioni del terreno per di- butene (1), nio.
notus nylanderi sturbare i nidi. Clorpirifos + (2) Solo su formica argentina
Tapinoma errati- Interventi chimici: Olio minerale (L. humile) e al massimo 1
cum) Si consiglia d’intervenire nel caso (2) intervento l’anno utilizzando
in cui il 50% dei siti dove sono 500 l/ha di soluzione distri-
presenti insetti che producono buita al tronco e avendo cura
melata è visitato dalle formiche. di non bagnare la chioma.

24
Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata
voca la deformazione dei te-
Nel disciplinare di produzione in-
neri germogli. tegrata 2011 della Regione Cala-
Per le infestazioni di altre spe- bria gli esteri fosforici (Clorpirifos,
cie di afidi (es. Toxoptera au- Clorpirifos metile e Fosmet) sono
rantii), nella maggioranza dei ammessi complessivamente al
casi non sono necessari trat- massimo 4 interventi l’anno,
tamenti antiparassitari per l'a- escludendo quelli con esche pro-
teiche per il contenimento delle
zione di contenimento eserci-
mosca della frutta a e quello con-
tata da numerosi insetti pre-
tro la formica argentina .
datori e parassiti.
Nell'utilizzo dei numerosi aficidi di sintesi oggi disponibili si devono
preferire i prodotti con maggiore selettività e rapida degradabilità.
In tarda primavera, possono verificarsi infestazioni di acari chia-
mati volgarmente ragnetti. Nei nostri agrumeti possono provocare
danni: il ragnetto rosso (Tetranychus urticae - Koch) e il nuovo ra-
gnetto rosso (Panonychus citri - Mc Grecor). Un soddisfacente
controllo dei ragnetti si effettua anche utilizzando l'olio minerale
bianco al 2-2,5% in inverno; per una eventuale difesa specifica si
può ricorrere ad uno degli acaricidi riportati nel disciplinare di pro-
duzione integrata della Regione Calabria.
Dal mese di giugno-luglio, sui giovani germogli si possono manife-
stare attacchi di Minatrice serpentina degli agrumi, questa è una
farfallina delle dimensioni di 3- 4 mm, d'origine asiatica, che duran-
te la sua fase giovanile è una
L'uso di prodotti organici di sintesi
larva che scava delle gallerie
non autorizzati, può in alcuni casi de-
(mine) serpentiformi nelle fo- terminare una persistenza di residui
glie giovani e sull'asse dei te- tossici sulla buccia dei frutti, pertanto
neri germogli d'agrumi. l'uso di tali fitofarmaci deve essere
limitato ai casi di gravi infestazioni,
I trattamenti negli impianti utilizzando la consulenza dei Centri di
adulti sono da evitare, poi- Divulgazione Agricola ARSSA, Uffici
ché il danno non giustifica Agrari Provinciali e/o Tecnici agricoli
quasi mai alcun tipo di inter- presenti sul territorio regionale.

25
vento. Nei giovani impianti, reinnesti e vivai, può essere necessario
intervenire, perché l’insetto provoca notevoli danni ai nuovi germo-
gli.

4.3. La difesa in estate-autunno

Durante il periodo estivo autunnale bisogna tenere sotto controllo


soprattutto la mosca della frutta (Ceratitis capitata - Wiedemann)
ed anche la mosca fioccosa degli agrumi (Aleurothrixus floccosus -
Mask) detta comunemente "palommella o farfallina bianca".
La mosca della frutta (fig. 14) inizia a provocare i primi danni a fi-
ne estate nella
fase di pre-
invaiatura, con
punture di ovide-
posizione che de-
terminano danni
all'aspetto estetico
del frutto. In que-
sta fase può esse-
re utile adottare
un criterio di dife-
sa preventivo ef-
fettuando tratta-
Fig. 14 - Mosca della frutta in fase di ovo
menti con esche deposizione
proteiche avvele-
nate irrorando metà chioma di un filare ogni tre e ove possibile i
frangiventi e/o i filari perimetrali.
Durante il periodo autunnale in caso di forti infestazioni si può ef-
fettuare un trattamento generalizzato a tutto l'agrumeto, alle dosi
minime consigliate, con i principi attivi autorizzati.
La mosca fioccosa degli agrumi (fig. 15) provoca danni che con-

26
Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata

Tab. 3 - Difesa fitosanitaria nel periodo estivo-autunnale (dal Disciplinare di pro-


duzione integrata 2011 della Regione Calabria)
Avversità Criteri d’intervento Prodotti con- Limitazioni
sigliati ed consigliate
ausiliari
Mosca medi- Interventi chimici: Esche protei- Si consiglia di in-
terranea della  Intervenire con esche proteiche che avvelena- tervenire con
frutta avvelenate da metà luglio e ripe- te con Etofen- esche avvelenate
(Ceratitis capi- tere l’intervento ogni 25 giorni. prox e su appezzamenti
tata) Irrorare parte della chioma di un Fosmet superiori a 2 ha.
filare ogni 3 - 4 filari, utilizzando Etofenprox (1) Contro questa
200 l/ha di soluzione. (1) avversità al massi-
 Intervenire sull’intera superficie Fosmet (2) mo 1 intervento
quando si registrano catture pari Spinosad (3) l’anno. (2) Contro
a 20 adulti/trappola/settimana e/o questa avversità al
le prime punture sui frutti. massimo 1 inter-
Si consiglia di collocare le trappole vento l’anno. (3)
per il monitoraggio del fitofago in Applicazioni con
ragione di almeno una per appezza- specifica esca
mento omogeneo da, luglio per le pronta all'uso. (3)
varietà precoci Al massimo 5 ap-
plicazioni l’anno
Aleirode fioc- Interventi agronomici: Lavorazioni Cales noacki
coso del terreno per disturbare i nidi delle Amitus spini-
(Aleurothrixus formiche. ferus
floccosus) Interventi biologici: In presenza di Olio minerale
livelli di parassitizzazione inferiori al
5%, effettuare lanci inoculativi di
Cales noacki o Amitus spiniferus.
Interventi chimici: Intervenire al
superamento della seguente so-
glia: 30 neanidi di I e II età/foglia,
campionando 8 foglie/pianta sul
5% delle piante. Intervenire sulle
formiche (vedi avversità).

sistono nella sottrazione di linfa, nell'emissione di melata, con con-


seguente sviluppo di fumaggine ("a nera") e la produzione di ab-
bondanti formazioni cerose che imbrattano la vegetazione ed osta-
colano l'azione dei trattamenti antiparassitari. Interventi anti-
parassitari specifici sono nella generalità dei casi da evitare, per
l'efficace azione svolta dal nemico naturale della mosca fioccosa, il
Cales noaki Howard (vedi fig. 1).
Inoltre, è necessario evitare concimazioni squilibrate; un eccesso

27
di concimazioni
azotate favorisce lo
sviluppo di questi
insetti succhiatori;
al contrario, la con-
cimazione potassi-
ca esercita un effet-
to sfavorevole su
questi insetti. E' ne-
cessario trattare
quando c'è il rischio
di frutti imbrattati di Fig. 15 - Foglie con danno di mosca fioccosa
melata e ricoperti di
fumaggine.

4.4. La difesa da malattie fungine e virali

Tra le principali malattie fungine vi sono:


1) i marciumi radicali e del colletto da Phytophtora spp. (P. nico-
tianae e P. citrophotora);
2) il mal secco (Phoma tracheifila).
La difesa fitosanitaria contro le malattie da Phytophthora spp.
ed in particolare, contro i marciumi radicali e del colletto compren-
de i seguenti interventi e/o misure preventive:
a) impiego di portainnesti resistenti;
b) drenaggio e, in generale, misure volte ad evitare ristagni idrici;
c) altezza dell'innesto dal suolo non inferiore a 60 cm;
d) impianto non eccessivamente profondo;
e) gestione dell'irrigazione mirata ad evitare la saturazione idrica
del terreno e la bagnatura prolungata del tronco e dei rami, evi-
tando dove è possibile impianti d'irrigazione sopra chioma, so-

28
Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata
prattutto se si utiliz-
zano acque superfi-
ciali.
La lotta chimica si
può effettuare con:
 Fosetil di alluminio
tramite trattamenti
fogliari, almeno 2 in
maggio-giugno, ed
eventualmente uno
autunnale nelle va- Fig. 16 - Abbondanti flussi di gommosi su
rietà tardive, sempre branche
nel rispetto dei tempi di carenza;
 Metalaxyl applicato al terreno preferibilmente attraverso gli im-
pianti d'irrigazione (formulati idrosolubili) o eventualmente come
prodotto granulare al terreno.
 Prodotti rameici: poltiglia bordolese e ossicloruro di rame, me-
diante trattamenti in autunno, alla parte bassa della chioma (1-
1,5 mt dal livello del terreno) per evitare infezioni di allupatura dei
frutti.
La difesa agro-
nomica può es-
sere eseguita con
scalzatura della
corona radicale
abbinata a pota-
tura drastica, nei
casi di infezioni in
atto.
Il mal secco de-
gli agrumi (fig. 17)
è una grave ma- Fig. 17 - Pianta di agrume con il mal secco

29
Tab. 4a - Principali avversità fungine e virali (dal Disciplinare di produzione inte-
grata 2011 della Regione Calabria)
Prodotti
consigliati Limitazioni
Avversità Criteri d’intervento
ed consigliate
ausiliari
Marciumi al Interventi agronomici: Prodotti Indipendentemente dai
colletto e alle - Migliorare il drenaggio ed elimi- rameici (1) prodotti rameici, contro
radici nare i ristagni idrici. - Potare la Fosetil Al questa avversità al massi-
(Phytophthora chioma a contatto del terreno per (2) mo 1 intervento l’anno
spp.) favorire la circolazione dell'aria Metalaxil-M 1) Spennellature al tronco.
nella zona del colletto. (3) (4) 2) Ammesso su arancio,
Interventi chimici: limone, mandarino, pom-
I trattamenti chimici vanno effet- pelmo.
tuati dopo la ripresa vegetativa, 3) Ammesso su arancio,
solo su piante con sintomi. limone e mandarino.
4) Distribuire al terreno
interessato alla proiezione
della chioma.
Tristeza Interventi agronomici
(CTV) - impiegare materiale vivaisti-
co certificato esente da CTV;
- effettuare controlli periodici;
- in applicazione del D.M
22/11/1976 di lotta obbligatoria
contro il virus degli agrumi Citrus
Tristezza Virus , segnalare tem-
pestivamente al Servizio Fitosa-
nitario Regionale l’eventuale
presenza si sintomi sospetti della
malattia, allo scopo di poter ese-
guire gli opportuni accertamenti
di laboratori.
Applicare rigorosamente le pre-
scrizioni previste nel D.M.
22/11/1976.
Mal secco Interventi agronomici: Prodotti Interventi ammessi solo su
(Phoma tra- - Asportare e bruciare le parti rameici limone.
cheiphila) infette, comprese le ceppaie. -
Limitare le lavorazioni allo strato
superficiale del terreno per con-
tenere le ferite alle radici ed evi-
tare di intervenire in autunno.
Interventi chimici:
Solo dopo eventi meteorici av-
versi che causano ferite (vento,
grandinate, ecc.); intervenire
entro 24-48 ore dopo l’evento.

30
Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata
Tab. 4b - Principali avversità fungine e virali
Prodotti
consiglia- Limitazioni
Avversità Criteri d’intervento
ti ed consigliate
ausiliari
Allupatura dei Interventi agronomici: Prodotti Irrorazione limitata
frutti Evitare, in autunno, l’eliminazione delle rameici alla parte bassa
(Phytophthora erbe infestanti. della chioma utiliz-
spp.) Interventi chimici: zando 1.200 l/ha di
Intervenire solo in annate piovose o soluzione.
quando si prevede una raccolta che si Non miscelare con
protrarrà a lungo. prodotti a base di
Olio minerale.
Fumaggine In genere il corretto contenimento degli
insetti che producono melata è suffi-
ciente a prevenire la fusaggine. Inter-
venti agronomici:
- Effettuare opportune potature per
l’arieggiamento della chioma.
- Evitare eccessive concimazioni azo-
tate.
Piticchia batte- Interventi agronomici: Prodotti
rica Si consiglia di adottare idonee misure rameici
(Pseudomonas di difesa dalle avversità meteoriche
siryngae) (barriere frangivento).
Interventi chimici:
Intervenire in autunno-inverno subito
dopo eventi meteorici che favoriscono
le infezioni (abbassamenti termici e
piogge prolungate).
lattia di origine fungina tipica degli areali di coltivazione del limone.
La malattia si propaga a mezzo di conidi (spore del fungo) che pe-
netrano attraverso le ferite nel periodo che va da Ottobre a Feb-
braio in concomitanza dei periodi umidi e piovosi. I danni causati
alla piante sono un’accentuata filloptosi e deperimento. Nei decorsi
fulminanti si ha la morte delle piante in breve tempo. La difesa fi-
tosanitaria si realizza essenzialmente attraverso interventi di ti-
po preventivo quali:
 impiego di cv o cloni poco suscettibili;
 asportazione e bruciatura dei rami infetti;
 scelta opportuna del periodo in cui effettuare le potature e le la-

31
vorazioni al terreno;
 evitare lavorazioni profonde per non causare ferite alle radici;
 evitare la pratica del diserbo nei limoneti per ridurre il rischio di
infezioni radicali.
Gli interventi di tipo chimico (prodotti rameici) hanno efficacia nei
vivai come pratica di routine e nei limoneti adulti, subito dopo un
evento meteorico dannoso (grandine, gelo, ecc.) e/o dopo la po-
tatura in impianti già colpiti; il periodo utile per i trattamenti va da
ottobre a fine febbraio.
Si ricorda che contro questa malattia vige il Decreto di lotta obbli-
gatoria del 17 Aprile del 1998.

Le malattie da virus e da viroidi che si possono riscontrare inte-


ressano in particolare i vecchi impianti. Per tali avversità la difesa
deve essere improntata sulla prevenzione attraverso il controllo dei
vivai.
Per gli agrumeti adulti valgono i seguenti accorgimenti agronomici:
 evitare l'innesto con gemme provenienti da piante sospette ed il
reinnesto;
 evitare il reinnesto con clementine, mandarino, tangeli o pom-
pelmo di vecchi agrumeti o di agrumeti giovani non certificati o
il reinnesto con vecchi cloni di alberi innestati su citrange;
 utilizzare soluzioni disinfettanti (candeggina diluita con acqua)
per gli attrezzi di potatura prima di spostarsi da una pianta all'al-
tra;
 impiego di materiale di propagazione certificato proveniente da
piante madri controllate o eventualmente risanate.
La Tristeza è una delle più gravi malattie degli agrumi, l’agente
responsabile è un virus (Citrus Tristeza Virus = CTV). La malattia
endemica nel sud est asiatico è diffusa nella maggior parte delle
aree agrumicole del mondo. Le piante infette non sempre mostra-

32
Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata
no sintomi caratteristici o
specifici (fig. 18). Il princi-
pale mezzo di trasmissione
e diffusione della malattia è
il materiale di moltiplicazio-
ne infetto (marze e portain-
nesti). Il CTV può trasmet-
tersi anche attraverso gli
afidi, la cui specie vettrice
più efficiente è la Toxopte-
ra Citricida, non presente
in Italia. Tra gli afidi pre-
senti nei nostri agrumeti
che possono trasmettere la
malattia va segnalato l’A-
phis Gossipii. Il CTV è un
organismo da quarantena
e pertanto è soggetto ad Fig. 18 - Sintomi CTV: sotto il punto
una serie di norme fitosani- d’innesto sulla faccia interna della corteccia
tarie finalizzate a prevenir- dell’arancio amaro vi è la presenza di
ne la diffusione. Ai sensi numerose piccole alveolature a cui
corrispondono estroflessioni sul legno
del Decreto Ministeriale del (Fonte: www.eppo.org)
22.11.1996 di lotta obbliga-
toria bisogna segnalare al Servizio Fitosanitario Regionale l’even-
tuale presenza di sintomi della malattia per eseguire gli opportuni
accertamenti di laboratorio. È obbligatorio impiegare materiale di
propagazione certificato esente da CTV.
Le fumaggini: sono solitamente un problema conseguente a gravi
infestazioni di insetti fitofagi (cocciniglie, afidi, aleuroididi, ecc.) la
lotta pertanto richiede interventi indiretti contro gli insetti che pro-
ducono melata e solo per gravi infezioni si interviene direttamente
utilizzando sali di rame.

33
4.5. Il controllo delle erbe infestanti

Le erbe infestanti non sempre arrecano danno all'agrumeto anzi la


loro presenza può essere tollerata nei mesi da Ottobre a Marzo
perché:
 riducono il dilavamento e le erosioni;
 riducono la costipazione prodotta dal passaggio degli uomini e
dei mezzi;
 apportano sostanza organica al terreno;
 riducono i pericoli di marciume bruno sui frutti e di mal secco
alle radici del limone;
 contribuiscono allo smaltimento dell'acqua in eccesso e au-
mentano la permeabilità del terreno;
 limitano le infestazioni di lumache.
Al contrario esse vanno opportunamente controllate nel periodo
primaverile estivo, da aprile a settembre perché:

Tab. 5 - Il controllo delle erbe infestanti (dal Disciplinare di produzione Integrata


2011 della Regione Calabria)
SOSTANZA
EPOCA CRITERI D’INTERVENTO DOSE l/ha ANNO
ATTIVE E %
Erbe infe- Interventi agronomici Falciature, Glifosate p.a. Al massimo 1 inter-
stanti annua- trinciature e/o lavorazioni del terre- 30,40 % (1) vento all'anno, pro-
li e perenni no. - Potatura della chioma a contat- dotti in alternativa
to del terreno per agevolare il pas- tra loro.
saggio dell'organo lavorante. Carfentrazo-
Interventi chimici: ne p.a. 6,45 Dosi d’impiego
Ammessi solo in aree non accessi- % (3) (1) 2-6 Kg/ha di for-
bili ai mezzi meccanici (terreni forte- mulato commerciale.
mente declivi, terrazze, scarpate,
fossati, irrigatori e ali piovane fuori Le dosi massime van-
terra, terreno attorno al tronco, ecc.) no utilizzate in presen-
In impianti giovani (4-5 anni) in pro- za di rovi, graminacee
duzione il diserbo deve essere loca- perenni, e altre infe-
lizzato sulla fila. In ogni caso la su- stanti particolarmente
perficie trattata non deve superare il resistenti.
50% dell’intera superficie l/ha = 1
(3) Per ogni singolo intervento la dose è di 0,3 l/ha

34
Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata
 sottraggono acqua e competono per gli elementi nutritivi;
 possono ospitare insetti e acari dannosi e ritardano il riscal-
damento del terreno.
Tra i metodi di controllo che la tecnica agronomica offre si può sce-
gliere tra:
 lavorazioni superficiali, Un razionale controllo delle
 sfalcio e/o triturazione, erbe infestanti concorre a
migliorare la produttività
 diserbo chimico.
dell'agrumeto

Consigli utili:
1. Il metodo di controllo scelto deve comunque rispettare l'appa-
rato radicale della pianta che com'è noto si localizza negli strati
superficiali del terreno. Ciò in quanto:
 le radici assorbenti si sviluppano nei primi strati del terreno
dove maggiore è la presenza di ossigeno;
 il fosforo e il potassio, a causa del loro lento spostamento,
sono presenti in maggiore percentuale nei primi 30 centime-
tri di terreno;
 la pianta assorbe l'acqua ed i fertilizzanti in essa disciolti più
facilmente dagli strati superficiali del terreno.
2. Il controllo mediante sfalcio e/o triturazione è praticabile esclusi-
vamente nel caso di una ottima disponibilità idrica dell'azienda
per far fronte ai maggiori consumi d'acqua dovuti alla presenza
della cotica erbosa.
3. I principi attivi da scegliere per il diserbo chimico sono quelli
previsti dal disciplinare di produzione integrata della Regione
Calabria del 2011 (vedi tabella 5).
E' possibile comunque combinare i tre metodi indicati secondo lo
schema più consono al tipo di infestanti presenti nell'agrumeto
(Maione et altri - 2000).

35
5. Bibliografia
Campolo O., Maione V., Grande S. B., Palmeri V. (2010) - Unaspis
yanonensis (Kuwane) (Hemiptera: Diaspididae) su agrumi in Cala-
bria. Informatore Fitopatologico.
Caponero Arturo – Arboreti, terreni lavorati per combattere le arvi-
cole. Notiziario biologico e fitosanitario Alsia.
Critelli L., Viterale L. (2007) - Unaspis yanonensis Cocciniglia Asia-
tica degli agrumi. Nota Divulgativa Centro Divulgazione Agricola
N.17 Gioia Tauro.
Disciplinari di produzione integrata anno 2011 – Regione Calabria
– Dipartimento n. 6 – Servizio Fitosanitario Regionale. PSR 2007-
2013 – reg. CE 1698/2005
Longo S., Mazzeo G., Siscaro G. (1994) - Applicazioni di metodo-
logie di lotta biologica in agrumicoltura. L’Informatore Agrario,
28/94: 53-65.
Maione V., Leto C, Oppedisano R., Brogna F., Scuderi G. Guida
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divulgativo, 2000, Monografia ARSSA.
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37
ARSSA

Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura


Viale Trieste, 95 - Cosenza

Autori testo:
Dr.ssa Concetta Leto
Dr. Vincenzo Maione
Centro di Divulgazione Agricola n. 18 “Alta Locride”
Via Magna Graecia - Caulonia (RC)

Normazione editoriale, impaginazione e veste grafica a cura di:


Roberto Matteini, Domenico Caridi, Giovanni Arcudi
Settore Servizi Tecnici di Supporto
Servizio Formazione Professionale e del Personale
Servizio S.I.T.A.C.
Via degli Arconti, 2 - Reggio Calabria

Finito di stampare in Settembre 2011


La collana informativa 2011
1 Agrumi: problematiche fitosanitarie emergenti e difesa integrata
2 La potatura degli agrumi
3 Il Cedro nel Tirreno Cosentino: innovazioni all'insegna delle tradizioni
4 Il controllo delle avversità nell'agro-ecosistema Olivo
I fattori che influiscono sulla qualità degli oli vergini di oliva ed alcuni
5
consigli per l'analisi sensoriale
6 Il nocciolino di sansa: combustibile ecologico
7 Pratiche di cantina per una vinificazione di qualità
8 L’orticoltura tipica e di qualità nell’area del Pollino
9 La patata da seme: una risorsa per l’altopiano silano
La "Cipolla Rossa di Tropea - Calabria IGP" - il disciplinare di
10
produzione: interpretazione e tecniche applicative
11 La nuova tignola del pomodoro - un temibile parassita
La coltivazione dell’origano nell’Alto Jonio Cosentino: un alternativa
12
produttiva
13 Appunti di caseificio - linee guida per l'utilizzo dei fermenti lattici
14 L'allevamento del pollo ruspante
15 Le attività agro-forestali nel contesto del Parco Naturale delle Serre
Colture ad uso energetico: risultati di prove sperimentali con essenze
16
forestali a ciclo breve e cardo selvatico
Importanza delle analisi del terreno nella fertilizzazione delle colture
17
agrarie
Igiene e sicurezza dei prodotti alimentari: gli obblighi per l’azienda
18
agricola
La verifica funzionale delle macchine per la distribuzione di prodotti
19
fitosanitari - nuovi aggiornamenti
Le Denominazioni Comunali (De.Co.) per la valorizzazione delle
20
attività agroalimentari tradizionali locali

Questa pubblicazione è stata realizzata nell’ambito del progetto:


“AZIONI INFORMATIVE DI ACCOMPAGNAMENTO AL PROCESSO DI MODERNIZZAZIONE
DELL’AGRICOLTURA CALABRESE DIRETTE A IMPRENDITORI AGRICOLI”
PSR Calabria 2007-
2007-2013 - misura 111, azione 3 - Bando Asse I e II del 04.08.2008
CUAA 00121900781

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