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I tumori:

La malattia può assumere vari signi cati:

• Può essere sia mentale che sica

• Avere una visione distorta della realtà

• È qualcosa che danneggia l’organismo, un malfunzionamento del corpo

• Una volta superata può, però, rinforzare l’organismo

• C’è un disequilibrio che favorisce certe malattie, questo può dipendere si da cause esterne, ma
anche soprattutto da noi e dal nostro stile di vita.

Essere in salute signi ca avere un’armonia interna, che garantisce stabilità al nostro organismo.

Le malattie tumorali:

Il cancro è una malattia diversa da quelle infettive, poiché con la parola cancro si intendono
centinaia di patologie che possono presentarsi in modo diverso in ciascuna persona, inoltre, le
cellule che formano i tumori sono simili a quelle sane, quindi, è particolarmente di cile
riconoscerle e curarle.

Generalmente un cancro deriva da una normale cellula, che si é trasformata in una cellula
tumorale, perdendo alcune sue caratteristiche morfologiche e diventando capace di crescere più
in fretta rispetto alle altre cellule.

In teoria ogni tipo di cellula può dare origine ad un tumore, nel nostro organismo sono presenti
circa 200 tipi di cellule, ognuna delle quali può tendenzialmente dare origine ad un tumore.

I tumori vengono poi divisi in benigni, se restano localizzati nel punto in cui si sono sviluppati, o
maligni, se sono in grado di espandersi e, quindi, di dare luogo ad una metastasi, raggiungendo
altre parti del corpo.

Le caratteristiche delle cellule tumorali e in cosa si di erenziano da quelle normali:


• Insensibilità ai segnali di crescita: queste cellule crescono perché ricevono degli stimoli
dall’ambiente esterno, alcuni dei quali promuovono la divisione cellulare mentre altri la
bloccano, da questi stimoli la cellula capisce se ci sono le condizioni ideali per crescere. La
cellula capta questi segnali grazie ai suoi recettori sulla super cie, che lo mandano all’interno
della cellula grazie a delle proteine e in ne il segnale arriva al nucleo dove si creano geni che
stimolano la cellula a dividersi. Le cellule tumorali non seguono più tali stimoli diventando
“indipendenti” e proliferando illimitatamente anche in assenza dei segnali di crescita,
aumentando o variando i recettori, creando la malattia perché non più in contatto e in relazione
con le altre cellule.

• Insensibilità ai fattori che bloccano la crescita: i quali sono essenziali per l’equilibrio
dell’organismo e, quindi, per l’omeostasi, le cellule tumorali usano varie strategie per evitare che
la cellula si divida attraverso il ciclo cellulare, che comprende 4 fasi (G1,S,G2,M), determinando
l’incapacità della cellula di bloccare la propria crescita, creando, così, la malattia.

• Evitano la morte cellulare programmata (apoptosi): fenomeno biologico che serve ad


eliminare le cellule danneggiate, è sempre un meccanismo molto utile per mantenere un
equilibrio nel nostro corpo, per lo sviluppo embrionale o è coinvolta nell’omeostasi dei tessuti.
L’apoptosi è causata da fattori esterni o interni e le cellule tumorali resistono ad essa.

• Proliferazione in maniera illimitata: è un evento molto raro (1 su 10 milioni) le cellule


continuano a riprodurre in maniera illimitata e non muoiono dopo un determinato numero di
divisioni, come sarebbe giusto che sia, solitamente si creano queste cellule senescenti, che
sono ancora vitali ma non si dividono più, entrano in uno stato di crisi e vanno incontro
all’apoptosi, ciò non succede nelle cellule tumorali.

• Promozione dell’angiogenesi: processo con cui si formano nuovi vasi sanguigni, che avviene
sia nello sviluppo embrionale che nell’organismo adulto, i vasi sanguigni servono al tumore
nascente per ricevere ossigeno e nutrienti, favorendone così la crescita, una maggiore
irrorazione provoca, infatti, un tumore.

• Migrazione e invasione di altri tessuti: producono metastasi, colonie di cellule tumorali


distanti dal punto in cui si è generato il tumore inizialmente. Le cellule tumorali proliferano e
iniziano a invadere il tessuto-> invasione, successivamente le cellule tumorali arrivano ai vasi
sanguigni ed entrano nel torrente circolatorio, penetrando poi nei tessuti di organi anche molto
distanti dal tumore primario, formando dei noduli con un processo chiamato micro-
colonizzazione. Quando il tumore attiva anche l’angiogenesi si produce una vera e propria
colonizzazione.

• Riprogrammare il metabolismo energetico: ogni cellula per crescere ha bisogno di energia,


che ricava principalmente dal glucosio, secondo il processo successivo per ogni glucosio si
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formano 36 molecole di ATP (molecola con cui la cellula scambia e conserva energia), le cellule
tumorali hanno un metabolismo alterato e usano vie anomale per poter generare energia
(riprogrammare= rivedere ciò che c’è scritto nel DNA).

• Sfuggire al sistema immunitario: che normalmente interviene per difendere l’organismo ed è


utile per l’omeostasi dei tessuti, la presenza di un patogeno nell’organismo è rilevata da due tipi
di cellule-> macrofagi e linfociti b, in cui sono presenti questi recettori che riconoscono
inglobano e degradano il virus, disponendo sulla propria super cie sue parti, producendo
anticorpi. Le cellule tumorali eludono la risposta del sistema immunitario attraverso almeno due
meccanismi, non esponendo segnali in grado di accorgersi del danno o rilasciando fattori che
impediscono la risposta, in questo modo le cellule accumulano danni al dna trasformandosi
sempre più.

• Hanno un DNA instabile: il dna è il depositario dell’informazione genetica, contiene quindi tutte
le info che indicano alle cellule quale programma svolgere, devono quindi nel tempo mantenersi
stabili, cioè che non si alterino, i danni possono essere causati da agenti esterni o prodotti dalla
cellula stessa. Le cellule tumorali possono presentare anomalie cromosomiche rispetto alle
cellule sane (raro-> guardiani molecolari, in questo caso non individuano il danno) singole
modi che o modi che più estese, che peggiorano via via che la malattia progredisce.

• Stimolate dall’in ammazione: presente nell’ambiente che le circonda, l’in ammazione è,


dunque, la risposta dell’organismo ad un danno, che può essere di tipo chimico, sico o
biologico, in presenza di un danno l’organismo stimola il processo di in ammazione, che deve
rimuovere il danno e ripararlo.

La probabilità di sviluppare un cancro dipende da tre fattori principali:


• Fattori esterni o ambientali: possono indurre a mutazioni nel dna e sono detti mutageni, se
sono su cienti a provocare un cancro questa sostanza viene de nita cancerogena, gli agenti
mutageni comprendono, ad esempio, composti chimici presenti nel fumo del tabacco o i raggi
ultravioletti.

• Fattori di predisposizione ereditaria: comprendono mutazioni di uno o più geni trasmesse dai
genitori.

• Fattori casuali: come errori nella replicazione del dna che si veri cano durante la divisione
cellulare. Si veri cano più spesso in cellule che si dividono più spesso ovviamente ma non è
sempre detto. Non basta comunque una sola mutazione di un solo gene a trasformare una
cellula in tumorale.

Ognuno di questi fattori ha peso diverso in base al tipo di tumore, per esempio per i tumori ai
polmoni generalmente sono in uenzati dal primo fattore, quindi tramite il fumo e il tabacco,
mentre tumori come quello al pancreas sono causati soprattutto da mutazioni casuali.

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