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TOMBOY
● Una famiglia francese si trasferisce in un nuovo quartiere di periferia di Parigi durante
le vacanze estive
● La famiglia da subito l'idea di essere una famiglia unita ed è composta dai genitori e
due figlie = Jeanne e Laure
● La più grande si chiama Laure e ha 10 anni, è la protagonista, ed è una giovane non
conforme di genere
● Sperimenta la presentazione di genere per la prima volta quando la vicina di casa
Lisa (credendo che sia un mashio) chiede come si chiama, e lei decide di adottare il
nome di Mikael
● Di seguito fa amicizia con gli altri bambini del quartiere giocando a calcio con loro
● Quando Mikael riceve l'invito di andare a nuotare con loro, taglia un suo costume da
bagno femminile per renderlo maschile e costruisce un pene di plastilina da mettere
al suo interno
● Qualche giorno dopo, egli si integra perfettamente nel gruppo legando
particolarmente con Lisa, fino a che lei lo porta nel bosco e lo bacia, e Mikael rimane
piacevolmente colpito.
● Nei giorni a seguire Lisa suona alla porta di casa di Mikael ma visto che lui non c'era,
la sorella apre la porta
● Lisa chiede di un certo "Mikael" e la sorella capisce che quella che doveva essere
sua sorella Laure si faceva chiamare come un maschio
● Inizialmente Jeanne non capiva perché lui lo facesse, ma alla fine decise di reggere il
suo gioco anche con i suoi amici
● Si trova ben presto contenta della situazione, ritenendo sia "migliore" avere un
fratello maggiore piuttosto che una sorella
● In seguito a una piccola rissa tra Mikael e un suo amico le madri dei due si
confrontano e la madre di Mikael capisce la situazione
● In quel momento la madre se la prende più per il fatto che lui stesse "fingendo" di
essere qualcuno che non è, rispetto al fatto che avesse picchiato un bambino, quello
era meno grave
● Sebbene la loro madre sostenga in qualche modo la non conformità di genere di
Laure (ad esempio dipingendo la sua stanza di blu), sembra anche desiderare che
Laure sia più femminile
● Lo costrinse a mettere un vestito e andare così a chiedere scusa al bimbo con cui si
era azzuffato e a Lisa, costringendolo a vivere una grandissima umiliazione
● Lisa resta sconvolta nell'apprendere la verità e vedere Mikael in un vestito,
scappando senza dire una parola al riguardo
● A detta della madre, lei era "obbligata" a fare questo e lui doveva mettersi in testa
subito che non poteva "cambiare" e non poteva prendere in giro tutti i suoi amici e i
ragazzini che avrebbe conosciuto a scuola nei mesi a seguire
● Dopo questi eventi, Mikael scappa nel bosco, molto turbato, si toglie quel vestito che
proprio non lo rappresentava e si mette la sua solita canottiera e pantaloncini.
● Inizia a camminare nel bosco fino a incontrare il suo gruppetto di amici che nel
frattempo aveva saputo del suo "segreto"
● Viene umiliato dai suoi "amici" perché volevano verificare effettivamente se fosse una
ragazza o meno - Lisa gli abbassò i pantaloni davanti a tutti
● I ragazzi le fanno però notare che, avendolo baciato, se è una ragazza ciò sarebbe
stato disgustoso
● Lisa concorda riluttante con loro e guarda nei pantaloncini di Mikael, che è in lacrime,
ma la lascia fare
● Poco dopo i ragazzi e Lisa, scioccata, se ne vanno, lasciando Mikael nel bosco
● Qualche tempo dopo, mentre Laure si trova con i genitori e Jeanne a guardare il
fratellino appena nato, vede che Lisa la sta aspettando in cortile ed esce di casa
● Dopo un lungo silenzio, Lisa chiede nuovamente il suo nome e Laure risponde con il
suo vero nome senza imbarazzo, facendo presagire la possibilità di almeno
un'amicizia tra Laure e Lisa.
Regista
● La regista finisce il film in modo molto aperto, come se ci lasciasse a noi intendere
come la storia sarebbe continuata, ma non ne abbiamo la certezza.
● 17 dicembre e 18 gennaio > collaborazione tra antropologi e altri professionisti di altri
settori.
● L'obiettivo è far vedere cosa queste persone sono in grado di fare e di come
sensibilizzare sull'argomento