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SANZONE GIADA

EDUCAZIONE FISICA

Per rappresentare in pieno la parola «Fair Play» ho deciso di ricercare e di inserire alcune
storie che mostrano i momenti dove alcuni sportivi hanno scelto il rispetto per gli avversari e
i compagni piuttosto che la vittoria.

Spesso sotto accusa per aver talvolta tradito i valori dello sport, il mondo del calcio può
invece andar fiero di diversi episodi nei quali ha messo in mostra la sua faccia più bella. Uno
di questi è senza dubbio quello del dicembre del 2000, andato in scena allo stadio ‘Goodison
Park' di Liverpool e con protagonista Paolo Di Canio. L'ex attaccante del West Ham,
celebrato anche nel saggio "Il ritorno. Un anno vissuto pericolosamente", entrò infatti nella
storia del calcio inglese fermando con le mani il pallone un attimo prima di calciarlo in porta:
una decisione che il giocatore italiano prese dopo aver visto il portiere avversario a terra per
infortunio.

https://www.fanpage.it/sport/shopping-news/giornata-mondiale-dello-sport-10-storie-di-fair-pl
ay-da-ricordare/amp/

https://youtu.be/fUrx1NWnkBE

Il consiglio di Luz Long


Da sempre illuminate dalla fiamma della sua torcia, simbolo di sportività, pace e fratellanza,
le Olimpiadi di Berlino del 1936 sono tuttora ricordate per il consiglio che l'atleta tedesco Luz
Long diede all'americano Jesse Owens. Nel momento decisivo della finale del salto in lungo,
il saltatore di casa suggerì infatti all'avversario il miglior modo per staccare da terra e saltare
dentro la sabbia. Un'indicazione che Owens prese alla lettera con il salto che gli valse la
medaglia d'oro proprio davanti a Long e sotto gli occhi di Adolf Hitler.

https://www.fanpage.it/sport/shopping-news/giornata-mondiale-dello-sport-10-storie-di-fair-pl
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Il gesto di Braima Suncar Dabó

L'ultimo episodio che testimonia i valori assoluti dello Sport è invece più recente, e risale allo
scorso settembre e all'edizione di Doha dei Mondiali di Atletica. In questo caso il
protagonista è stato Braima Suncar Dabó: ventiseienne atleta guineano. Durante la volata
finale della gara dei 5000 metri, Dabò strappò l'ovazione di tutto il pubblico per essersi
fermato a soccorrere un altro atleta: stramazzato al suolo per la fatica. Il suo gesto e quegli
ultimi 250 metri fino al traguardi, percorsi abbracciato all'avversario che aveva aiutato, sono
rimasti nella memoria di tutti gli sportivi.

https://youtu.be/VuNN57oRL6c

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ay-da-ricordare/amp/

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