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Analisi del deflusso e convogliamento acque meteoriche - Loc.

Punta Alice (area parco giochi) – Cirò Marina

ANALISI DEFLUSSO
ACQUE METEORICHE
LOC. PUNTA ALICE (AREA PARCO GIOCHI)

Relazione dell'intervento idraulico


nel Comune di Cirò Marina (KR)

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

Studio Tecnico Ing. Mario Castiglione 1


Trav. Togliatti, 88811 Cirò Marina
Tel. 388/1679511; e-mail: castigliane.mario@gmail.com
Analisi del deflusso e convogliamento
ogliamento acque meteoriche - Loc. Punta Alice (area
rea parco giochi)
giochi – Cirò Marina

CALCOLO DELLA PORTATA


Applicando il metodo della corrivazione la portata al colmo si ricavata attraverso la seguente
relazione:
ϕ ⋅i ⋅ A
Q=
3.6
Q (m3/s): portata defluente;
φ: coefficiente di deflusso;
i (mm/h): intensità critica di pioggia;
A (km2): Area della superficie del bacino.

Intensità di pioggia
L'intensità di pioggia critica si ricava a partire dalla curva di pioggia precedentemente calcolata
ponendo come durata il tempo di corrivazione, ovvero:

h = a ⋅t c
n

h n−1
i= = a ⋅ tc
tc
Nel caso in esame i coefficienti della curva di pioggia per un tempo di ritorno di 5 anni, relativi
all'area oggetto di indagine sono risultati :a=29.93 ed n=0.419.

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Tempo di corrivazione
Nel caso di collettori fognari il tempo di corrivazione o tempo di concentrazione, tc, si ottiene dalla
somma del tempo di accesso in rete, ta, e del tempo di rete, tr per il singolo collettore.
Il tempo di accesso ta e il tempo di rete tr possono essere calcolati attraverso le seguenti formule:

3600 ∗ 120 ∗ ,
= ,
∗ ∗ ,

=
1,5 ∗ !

Il tempo di concentrazione del singolo collettore risulta, quindi, pari alla somma del tempo di rete
del collettore stesso e al massimo tra il tempo di accesso del collettore e il tempo di corrivazione
dei collettori a monte, ovvero:

" = $ %& ; " ()* + +

Nel caso in esame si è ritenuto opportuno, in linea con la pratica tecnica comune, considerate le
dimensioni ridotte del bacino un tempo di concentrazione pari a 5 minuti.

Coefficiente di efflusso
Il coefficiente di deflusso rappresenta il rapporto tra il volume totale defluito (portate) e il volume
totale affluito (piogge) e pertanto assume valori compresi tra 0 e 1. Il coefficiente di deflusso
dipende, quindi, dalla vegetazione, dalla morfologia e sopratutto dalla permeabilità del terreno.
Nel caso in esame trattandosi di strade e aree a bassa permeabilità si è scelto, cautelativamente,
un coefficiente pari a 0.95.

I risultati dei calcoli sono riportati in Tabella 1, per il tempo di ritorno fissato e pari a 5 anni in linea
con la normativa di riferimento.

A(kmq) φ tc (sec) h (mm) i (mm/h) Q (mc/s)


0.0065 0.95 300 11.36 136.27 0.234
Tabella 1: Portata al colmo per T=5 anni

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VOLUME DI PRIMA PIOGGIA


Il D.Lgs 152/99 “ Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della
direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva
91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati
provenienti da fonti agricole” all’art. 2 definisce “scarico” anche le acque meteoriche di
dilavamento.
Attualmente la disciplina delle acque meteoriche di dilavamento è interamente contenuta nell’art.
113 del D.Lgs. 152/2006, il quale riproduce sostanzialmente il contenuto dell’art. 39 del
D.Lgs. 152/1999, come modificato dal D.Lgs. n. 258/2000. Detto articolo prevede al comma 1 che
le Regioni ai fini della prevenzione di rischi idraulici ed ambientali, stabiliscano e disciplinino:
1) forme di controllo degli scarichi di acque meteoriche di dilavamento provenienti da reti fognarie
separate (cioè adibite a raccogliere esclusivamente acque meteoriche);
2) i casi in cui può essere richiesto che le immissioni delle acque meteoriche di dilavamento,
effettuate tramite altre condotte separate (diverse dalle reti fognarie separate), siano sottoposte a
particolari prescrizioni, ivi compresa l’eventuale autorizzazione.
La Regione Calabria non ha ancora emanato alcuna norma in merito. Nonostante ciò, è stata
prevista la realizzazione di una vasca di accumulo/dissabbiatore per il trattamento delle acque di
prima pioggia.
Il dimensionamento è stato effettuato considerando una portata massima di picco che considera 5
mm di pioggia che battono su tutto la superficie drenante.
Il volume di prima pioggia è stato calcolato come:

V pp = S ⋅ 5mm ⋅ ϕ m = 6.500 ⋅ 0.005 ⋅ 0.95 = 30,85m 3

Il volume utile che deve garantire la vasca di accumulo è, quindi pari a 31,00 mc.

DIMENSIONAMENTO POMPE E CONDOTTA DI SCARICO


La soluzione migliore, nell’ottica anche del risparmio energetico, riferendosi ad una portata
calcolata pari a 0.234 mc/s, e tenuto presente l’evento eccezionale, è buona prassi quella di
adottare un impianto di sollevamento con n° 3 pompe che in caso di necessità possano funzionare
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tutte e tre o viceversa ne funzionerebbe (in base al quantitativo di pioggia defluito) 1 o al max 2
pompe. Considerato le ristrettezze economiche presenti nell'ente, valutando che l'area in oggetto
è situata in periferia, non è necessario prevedere un tempo di deflusso con scarico a valle
istantaneo. Per tale considerazione si potrebbe prevedere sempre l'adozione provvisoriamente di
solo n°2 pompe aventi le medesime caratteristiche, che svolgono sia la funzione di un deflusso
delle acque convogliate sia durante gli eventi non eccezzionali la possibilità che entri in
funzionamento solo una pompa mantenendo l'altra di riserva. Potendo valutare cosi in futuro
l'ampliamento del sistema di deflusso attraverso la messa in opera di una terza pompa.
In allegato alla presente è riportata la curva della pompa, come si può notare con 5 metri di
dislivello avremmo circa 80 l/s, con una potenza impegnata di 7.5 KW.
Sarebbe buona norma prevedere il quadro elettrico per una potenza impegnata intorno ai 25 KW.
La tubazione in pressione deve essere un PEAD DN400 o comunque non inferiore al DN315.
Considerato che con una portata di 80 l/s (funzionerebbe n°1 pompa sola) avrebbe meno di 1,00
mt di perdite di carico, con una portata di 150 l/s (funzionerebbero n°2 pompe) con circa 2.50 mt
di perdite di carico, e con una portata di 230 l/s (funzionerebbe tre pompe) avremmo una perdita
di carico di circa 4,00 mt su un tratto di condotta considerata per una lunghezza pari a 150 metri.

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