CANTIERE — under construction: Nuovo stadio Juventus F.C.

/ New Juventus
football stadium PROGETTI — design by: ABDR Architetti Associati /
Carlos Ferrater, Eduardo Jimenez, Yolanda Brasa / INDIA
architects / REX / Italo Rota, Fabio Fornasari
MATERIALI E SISTEMI — material and systems: Casseri a perdere / Disposable

formworks IMPIANTI — installations: Caldaie e centrali termiche / Boiler

and plant rooms

STRUTTURE / structures

N. 50 — n. 50/11 anno — year : 6 — Poste Italiane S.p.A. — Spedizione in A.P. — d.l. 353/2003
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 SOMMARIO
—CONTENTS
052

080 008

102 039

092

066

121 131

N. 50 — 2011 gen — feb

/ jan — feb
 3

STRUTTURE
— STRUCTURES

RUBRICHE PROGETTI MATERIALI E SISTEMI

— INDEX — PROJECTS — MATERIAL
AND SYSTEMS

011 048
AGENDA ANTE 121
CONTINUITÀ E INNOVAZIONE CASSERI A PERDERE
018 — CONTINUITY PER GETTI CLS
BOOKSHOP AND INNOVATION — DISPOSABLE FORMWORKS

020 052 124

CONCORSI VAKKO FASHION RASSEGNA
AND POWER MEDIA CENTER
022 ISTANBUL, TURKEY
FOCUS
IMPIANTI
PRODOTT0 066
ENERGIA MUSEO DEL NOVECENTO
— INSTALLATIONS
TECNOLOGIA MILAN, ITALY
131
INNOVAZIONE
CALDAIE E CENTRALI TERMICHE
080
— BOILER AND PLANT ROOMS
030 SCIENCE PARK
SOLUZIONI GRANADA, SPAIN
134
RASSEGNA
144 092
CAD&BIM PĀRVENTA LIBRARY
VENTSPILS, LATVIA
146
INSERZIONISTI 102
— ADVERTISERS HIGH SPEED STATION
ROMA TIBURTINA, ITALY
148
DESIGNERS, 114
CONTRACTS POST
& SUPPLIERS IL RUOLO DELL’INGEGNERIA
STRUTTURALE
— THE ROLE OF STRUCTURAL
ENGINEERING
CANTIERE
— UNDER
CONSTRUCTION

039
NUOVO STADIO
JUVENTUS F.C.
TORINO
 RIVISTA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA
E DI INGEGNERIA DELLE COSTRUZIONI
— INTERNATIONAL REVIEW OF
ARCHITECTURE AND BUILDING ENGENEERING

DIRETTORE RESPONSABILE HANNO COLLABORATO DIREZIONE

— EDITOR-IN-CHIEF: — CONTRIBUTORS: — MANAGEMENT:
Donatella Bollani Matteo Brasca, Doris Caramia, Alvise Cattelan, Via Monte Rosa, 91
Design.doc, Silvia Ghiacci, Silvia Giacometti, 20149 Milano
DIRETTORE SCIENTIFICO Mauro Eugenio Giuliani, Marzia Marandola,
— SCIENTIFIC EDITOR: Material ConneXion Milano, REDAZIONE
Giuseppe Turchini Giovanni Moschioni, Alessandro Musio, — EDITING:
Oscar Pagani, Matteo Ruta Via Carlo Pisacane 1
COMITATO SCIENTIFICO 20016 Pero (Mi)
— SCIENTIFIC COMMITTEE: FOTO Registrazione: Tribunale di Milano
Vladimir Bazjanac — PHOTOS: n. 57 del 7 febbraio 2006
Mario Botta ABDR Architetti Associati
Gianfranco Carrara Alejo Bague, Ansis Starkis PROPRIETARIO ED EDITORE
Colin Davidson Gianni Congiu, Iwan Baan — PROPRIETOR AND PUBLISHER:
Gabriele Del Mese Massimo Majowiecki Il Sole 24 ORE S.p.A.
Nicholas Grimshaw Paolo Riolzi, Paolo Rosselli Tutti i diritti sono riservati
Fulvio Irace Peteris Bajars, Rex
Emilio Pizzi PRESIDENTE
Christer Sjöström RIELABORAZIONE DISEGNI — PRESIDENT:
— DRAWINGS: Giancarlo Cerutti
COLLABORAZIONE REDAZIONALE Stefano Ravasio
— EDITORIAL STAFF: AMMINISTRATORE DELEGATO
Simone Stefano Deugenio, EDITING TESTI — MANAGING DIRECTOR:
coordinamento sezione Materiali — TEXT EDITING: Donatella Treu
e Sistemi, sito web; Rosy Vietri
Federica Gasparetto, SEDE LEGALE
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coordinamento redazione, Barbara Marino 20149 Milano
sezione Impianti e Cantiere Selig, Milano
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— SCIENTIFIC CONSULTING SERVICES: — GRAPHIC DESIGN:
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Gabriele Masera, Matteo Ruta con Andrea Amato, Cristina Dell’Edera
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20016 Pero (Mi) - Tel. 02 30221
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I testi e i progetti ricevuti dalla redazione vengono sottoposti in
forma anonima al Comitato Scientifico che ne valuta la possibile
pubblicazione. Il Direttore e i consulenti scientifici segnalano al
Comitato Scientifico testi e progetti con dignità di pubblicazione
/ Texts and projects received by the editors are submitted in
anonymous form to the Scientific Committee that decides the possible
publication. The Editor and the Scientific.
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Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta con mezzi
grafici e meccanici, quali la fotoriproduzione e la registrazione.
Manoscritti e fotografie su qualsiasi supporto veicolati, anche se
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volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE
del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge
22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni per finalità di carattere
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di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta
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e sito web www.aidro.org
Stampa / Printing:
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91, 28100 Novara
CONTRIBUTI A CURA DI — CONTRIBUTORS
— Matteo Brasca
Ingegnere edile-architetto, lavora in qualità di
progettista e project manager. È partner di AIACE
– Società di ingegneria e professore a contratto
presso il Politecnico di Milano. Indaga nel campo
dell’innovazione sostenibile ed è autore di
pubblicazioni tecnico-scientifiche. — A construction
engineer and architect who works as a designer and
project manager. A partner in AIACE – engineering
company and term professor at Milan Polytechnic,
he studies sustainable innovation and has written a
number of technical and scientific publications.
— Doris Caramia
Architetto libero professionista, all’attività di
progettista affianca da anni la ricerca sull’istituto
concorsuale, con particolare attenzione ai rapporti
tra “concorso di progettazione”, elevazione delle
esigenze della committenza e qualità in architettura.
— A freelance architect who researches the
institution of the competition, with a particular
focus on the relationship between the “design
competition”, the focus on the client’s needs and
quality in architecture.
— Alvise Cattelan
Laureato in Relazioni Pubbliche con specializzazione
in Consumi e Pubblicità alla Iulm. Ha un background
professionale maturato in agenzie di Comunicazione
Integrata d’Impresa e in azienda. In Geoplast S.p.A. è
Marketing&Communication Manager. — Degree in
Public Relations, specialising in Consumption and
Advertising, from Iulm. Professional background
in Integrated Corporate Communications
agencies and in the company. He is Geoplast S.p.A.
Marketing&Communication Manager.
— Design.doc
Studio associato di giornalismo specializzato nei
settori dell’architettura, del design, dell’arredamento.
Creato nel 2005 da Susanna Berengo Gardin,
Manuela Cifarelli, Mariaclara Goldschmiedt,
Marcella Ottolenghi, Lidia Prandi, Diletta Toniolo,
collabora con diverse testate giornalistiche. —
Associated journalism studio specialising in
architecture, design and furniture. Established in
2005 by Susanna Berengo Gardin, Manuela Cifarelli,
Mariaclara Goldschmiedt, Marcella Ottolenghi, Lidia
Prandi, Diletta Toniolo, the studio collaborates with a
number of periodicals.
— Federica Gasparetto
Architetto, svolge la libera professione nella
ristrutturazione di interni e nella progettazione di
arredi. È consulente presso studi di architettura dove
collabora nella progettazione e direzione lavori nei
settori di edilizia residenziale, terziaria e alberghiera. —
An architect concerned with interior renovation and
furniture design projects, Gasparetto works on design
and supervision of work in residential, office and hotel
projects as a consultant for architectural studios.
— Silvia Ghiacci
Architetto, libera professionista, specializzata nella
progettazione architettonica e urbanistica. Dal 1998
tiene corsi di formazione all’uso (base-avanzato-3D)
del software AutoCAD di Autodesk, per privati,
aziende e in collaborazione con il Politecnico di
Milano. — A freelance architect specialising in
architectural design and urban planning. Since 1998
she has held user training courses (basic-advanced-3D)
in Autodesk’s AutoCAD software for individuals and
companies and in partnership with Milan Polytechnic.
— Mauro Eugenio Giuliani
Ingegnere e progettista di strutture speciali in c.a.,
c.a.p. e acciaio. Socio di maggioranza e Direttore della
Società Redesco Progetti Srl. Ha progettato soprattutto
ponti, in c.a.p. e compositi e strutture per l’architettura,
affiancando architetti di fama internazionale. —
Engineer and designer of special reinforced concrete,
pre-compressed concrete and steel structures. Majority
shareholder and Director of the company Redesco
Progetti Srl. Specialises in designing pre-compressed
concrete bridges and architectural structures, working
with world-renowned architects.
— Marzia Marandola
Ingegnere edile, dottore di ricerca in ingegneria
Edile, insegna storia dell’Architettura alla facoltà
di Ingegneria di Roma Tor Vergata. Ha pubblicato
scritti sull’architettura del Novecento; collabora con
“Casabella” ed “EDA - Esempi di Architettura”. —
Marandola has a PhD in Construction Engineering
and teaches history of architecture in the faculty of
engineering at Tor Vergata University in Rome. She has
published texts on 20th century architecture and articles
in “Casabella” and “EDA - Esempi di Architettura”.
— Material Connexion® Milano
Con sedi a New York, Milano, Colonia, Bangkok e
Daegu, Material ConneXion è il più grande centro
di ricerca e consulenza sui materiali e i processi
innovativi e sostenibili. Nel corso degli anni ha
raccolto la selezione di oltre 4500 prodotti provenienti
da tutto il mondo. — With offices in New York, Milan,
Cologne, Bangkok and Daegu, Material ConneXion
is the world’s biggest research and consulting centre
concerned with innovative sustainable materials and
processes. It has selected more than 4500 products
from all parts of the world over the years.
— Giovanni Moschioni
Ingegnere e professore associato del Politecnico di
Milano. Lavora come libero professionista nella
progettazione degli impianti meccanici, elettrici,
acustica ambientale, architettonica ed edilizia.
Autore di diverse pubblicazioni e membro di
commissioni UNI. — Engineer and professor at Milan
Polytechnic. Works freelance on design of mechanical
and electrical systems, environmental acoustics
and architectural projects. Has authored numerous
publications and sits on UNI commissions.
— Oscar Pagani
Ingegnere e dottore di ricerca in Sistemi e Processi
Edilizi nel campo della ventilazione naturale. Svolge
attività di progettazione finalizzata alla sostenibilità
energetica e ambientale. È docente a contratto presso
il Politecnico di Milano. — Engineer with a PhD in
Construction Systems and Processes specialising in
natural ventilation. Works on projects in the areas of
energy and environmental sustainability. Teaches on
contract at Milan Polytechnic.
— Sabrina Piacenza
Architetto, dal 2004 svolge attività redazionale
collaborando con alcune riviste di architettura.
Ha pubblicato con Motta Architettura la collana
Architetture d’autore, in particolare i volumi Interni,
Loft e Attici, Ville e Cottage, Giardini e piscine. —
Architect with editorial experience since 2004,
working with a number of architecture. Published the
Architetture d’autore series with Motta Architettura,
and specifically the volumes on Interiors, Lofts and
Attics, Villas and Cottages, Gardens and Pools.
— Matteo Ruta
Ingegnere e dottore di ricerca in Ingegneria
Ergotecnica Edile, è ricercatore di Produzione Edilizia
e docente presso il Politecnico di Milano. Il suo campo
di ricerca è l’innovazione di prodotto, in particolare
la qualità operativa ed energetica degli edifici. —
Engineer with a PhD in Ergotechnical Construction
Engineering, researcher in Building Production and
instructor at Milan Polytechnic. His field of research
is product innovation, focus on operative quality and
energy quality in buildings.
ERRATA CORRIGE:
- In Arketipo n. 49/2010, nella sezione “A cura di”, è stato
pubblicato un testo sbagliato nel profilo professionale di
Rosantonietta Scramaglia. Di seguito riportiamo quello
corretto.
ROSANTONIETTA SCRAMAGLIA
Professore di Sociologia del cambiamento sociale
presso l’Università IULM e di Sociologia urbana presso il
Politecnico di Milano. Ha svolto attività di ricerca su vari
temi tra cui consumi, abitazione, turismo, movimenti e
pianificazione urbana.
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professionisti del settore, è un prodotto per il calcolo di
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il resto, di funzioni al top come le verifiche secondo le
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sorprenderà per la capacità di portarti in brevissimo tempo
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AGENDA:
HIGHLIGHTS
VERONA
17-18/02/2011
ECOMAKE
Prima mostra-convegno
internazionale su materiali e
tecnologie per l’edilizia sostenibile
verificati e garantiti a fronte di un
apposito disciplinare messo a punto
da un comitato tecnico composto
dai rappresentanti di alcune delle più
importanti associazioni nazionali di
produttori di materiali per l’edilizia.
Un documento di riferimento agile
ma coerente, perché redatto da
chi conosce i materiali, capace
di evidenziare le proprietà
bioecologiche o ecosostenibili dei
prodotti e delle tecnologie. L’evento
prevede convegni, workshop, incontri
di divulgazione e approfondimento,
seminari dimostrativi.
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Per il calendario completo degli eventi, visita i siti:
www.archinfo.it - www.edilio.it
AGENDA
ROMA
16/12/2010-06/03/2011
MAXXI CANTIERE D’AUTORE
Il MAXXI si racconta attraverso
le immagini di 20 fotografi
invitati a seguire la costruzione
del più grande museo di
arte contemporanea d’Italia,
recentemente aperto al pubblico.
20 sguardi fissano con le fotografie
i diversi momenti della costruzione
dell’edificio - dall’iniziale scavo
delle fondazioni nel 2004 alle
vedute aeree del 2009 a museo
completato - e ne costituiscono
una composita memoria d’autore,
un patrimonio che restituisce
le tante suggestioni che l’opera
architettonica ha saputo suscitare.
La mostra, curata da Francesca
Fabiani, presenta una selezione di
100 fotografie degli autori invitati
al progetto.
MAXXI
Via Guido Reni 4A
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CON.FINE DESIGN
Un concorso internazionale aperto
a progetti che, ispirandosi ai principi
del design eco-democratico,
promuovano soluzioni di consumo
responsabile all’interno di
dinamiche di interazione sociale,
minimizzino l’impatto ambientale e
riscoprano l’utilizzo di materiali e di
processi costruttivi locali. Bandito
dall’associazione Proto Design con
la collaborazione scientifica della
Fondazione OAT, insieme all’evento
torinese della Biennale Democrazia
(in programma ad aprile)
diventa occasione per dibattere
pubblicamente sul futuro del design
come strumento di sensibilizzazione
verso produzioni e consumi eco-
compatibili. Per il vincitore è previsto
un premio pari a 3.000 euro.
CONSEGNA DEGLI ELABORATI
entro il 7 marzo 2011
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11
A CURA DI
SABRINA PIACENZA
ROMA
15/12/2010-20/03/2011
PIER LUIGI NERVI.
ARCHITETTURA COME SFIDA
ROMA: INGEGNO E COSTRUZIONE
Una mostra che si inserisce
nell’ambito di un ampio ciclo
internazionale di esposizioni
dedicate al grande talento italiano.
La ricca sezione romana propone
un approfondimento sulle opere per
le Olimpiadi del 1960: espressione
matura della sua continua
sperimentazione, il Palazzetto dello
sport al Flaminio e all’EUR, lo Stadio
Flaminio e il viadotto di corso Francia
possono essere riguardati come
prodotti tra i più pregiati del made
in Italy. Accanto alle opere romane,
sono esposti 15 tra i suoi principali
progetti raccontati attraverso
disegni originali, foto e filmati.
MAXXI
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12 ARKETIPO AGENDA
HOLCIM AWARDS
TERZA EDIZIONE
Un concorso rivolto a chiunque
sia coinvolto in approcci di
edilizia sostenibile. La categoria
principale è aperta a progettisti
e costruttori che dimostrino di
dare risposte sostenibili ad aspetti
tecnologici, ambientali, socio-
economici e culturali connessi
alle costruzioni e all’edilizia.
I progetti devono essere in una fase
avanzata e non essere entrati nella
fase esecutiva (o nella produzione
commerciale nel caso di prodotti
o tecnologie di costruzione) prima
del 1° luglio 2010. La categoria Next
Generation ricerca visioni e idee
ancora in uno stadio concettuale
ed è aperta a progetti realizzati da
studenti nell’ambito di programmi
dell’ultimo anno di università o di
corsi post-laurea.
INVIO CANDIDATURE
entro il 23 marzo 2011
www.holcimawards.org
PORTOGALLO, LISBONA
13/01-03/04/2011
DON’T TRUST ARCHITECTS
5 nuove installazioni dell’eclettico
architetto francese Didier Faustino.
L’esposizione immerge i visitatori
nel confronto permanente
tra corpo e architettura, tra
architettura e movimento
attraverso soluzioni video e audio
ideate. Future will be a remake
è un’installazione che invita lo
spettatore a fare propria parte
dell’architettura giocando con
essa. Trust me è un sistema audio
che distorce i messaggi. Flatlan
è una riflessione sui confini tra
finzione e realtà. Instrument
for blank Architecture è un
apparecchio audio mobile dedicato
all’esplorazione mentale. Exploring
Dead Building è un video che
indaga l’utopia architettonica.
FUNDAÇÃO CALOUSTE
GULBENKIAN
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ROMA
04/05/2011
FOCUS TECNICO DI
AMBIENTE E SICUREZZA
Le recenti modifiche al D.Lgs 152
e gli sviluppi nell’applicazione
del Testo unico della sicurezza:
sono questi i due temi principali
di cui si parlerà nel corso di una
giornata di approfondimento
organizzata dal Gruppo 24 ORE
in collaborazione con la rivista
Ambiente&Sicurezza - Il Sole 24 ORE
(NH Vittorio Veneto, Corso Italia 1).
L’iniziativa, inoltre, sarà l’occasione
anche per affrontare, in specifiche
sessioni tecnico-operative, i temi
della sicurezza nell’utilizzo delle
attrezzature di lavoro, del ricorso
al Sistri in materia di rifiuti,
dei lavori in quota e delle bonifiche
dei suoli contaminati. L’inizio
dei lavori è previsto per le ore 9.
La partecipazione è gratuita.
ISCRIZIONI E MAGGIORI
INFORMAZIONI
www.formazione.ilsole24ore.com
AGENDA HIGHLIGHTS 13
INSTANTHOUSE SOCIAL CLUB
TERZA EDIZIONE
Concorso promosso da
FederlegnoArredo e rivolto
a studenti o neolaureati delle
facoltà di Architettura, Ingegneria e
Industrial Design italiane e straniere.
Tema centrale la creazione di Social
Club, una rete di servizi situati lungo
le Vie d’Acqua previste dal progetto
Expo 2015, un percorso che,
attraverso la riscoperta delle
vie d’acqua della città, unisce
i principali parchi milanesi
mettendo in connessione la parte
storica di Milano con le aree
oggetto dei prossimi interventi di
riqualificazione urbana. Si tratta
di un’iniziativa che va a integrarsi
con gli interventi di housing sociale
già avviati o in programma per il
futuro. Il progetto vincitore verrà
effettivamente costruito a cura di
FederlegnoArredo.
ISCRIZIONE E CONSEGNA DEGLI
ELABORATI entro il 17 marzo 2011
www.federlegnoarredo.it/made
14 ARKETIPO PER LEGAMBIENTE
LEGAMBIENTE
green economy
degli ecoquartieri
— the green
economy in eco
districts
La grande sfida per le società
contemporanee è la ricerca di modelli
di sviluppo che preservino il capitale naturale
e aumentino la qualità della vita degli
abitanti del pianeta. È in questa direzione
che si muove il Premio Innovazione Amica
dell’Ambiente, giunto quest’anno alla decima
edizione, dal titolo: “Green Life: dai territori la
costruzione dell’economia del futuro”.
Il tema ci indica che la green economy
non è solo sviluppo delle energie rinnovabili,
la sostenibilità ambientale, sociale ed
economica dell’umanità del futuro ha
bisogno di una nuova rivoluzione industriale
che interessi tutti i settori dell’attività umana:
dall’agricoltura alla chimica, dall’edilizia
all’uso dei prodotti. Non cambiano solo
i processi industriali, cambiano anche
e soprattutto gli stili di vita.
Come nelle scorse edizioni, l’iniziativa
ha avuto grande successo: sono stati
presentati 230 progetti, valutati da esperti
di istituzioni pubbliche, imprese, università
e ambientalismo.
Sono stati 3 gli eventi di presentazione
dei vincitori, su 4 differenti aree tematiche:
Abitare sostenibile, Ciclo chiuso delle risorse
e nuovi materiali, La filiera delle energie
rinnovabili e Nutrire il pianeta. L’attenzione
per le nuove costruzioni e i materiali, i disegni
innovativi, le tecnologie, i servizi dei paesi e
delle città del futuro risponde all’esigenza di
costruire non più solo singoli edifici, ma interi
quartieri e centri urbani a basse emissioni.
Nella categoria “Abitare sostenibile”, che
va dalla casa ecologica agli “ecoquartieri”,
alle green city, sono stati 13 i premi
assegnati: Camera di Commercio di Lucca,
Provincia di Lucca; Fumagalli Edilizia
Industrializzata Spa; 3M Italia; Kerakoll Spa;
Schüco International Italia; Clivet Spa; Rotex
Heating Systems Srl; Studio999; Gruppo
Stolfa Edilizia; Costruzioni Solari Srl; Gruppo
Imar Spa; Essedi Srl; Lenviros Srl.
Hanno invece ricevuto la segnalazione:
Azienda USL di Rimini; Coppa Costruzioni
Srl; 3ndy Studio architettura design;
Immobiliare Serena; Same Srl Isolanti
Termoacustici Riflettenti; Knauf Insulation;
Kone Industrial Spa; Bpt Spa.
The great challenge facing contemporary
societies is identifying models of
development that preserve our natural
capital while improving the quality of life of
the planet’s inhabitants. This is the concept
inspiring Friend of the Environment Award
for Innovation, presented for the tenth time
this year under the title: “Green Life: Building
the economy of the future on a local basis”.
The theme suggests that the
green economy is not just a matter of
developing renewable energy sources;
the environmental, social and economic
sustainability of human society in the
future demands a new industrial revolution
affecting all sectors of human activity, from
farming to chemistry and from construction
to the way we use products. It is not only
industrial processes but, above all, human
lifestyles that must change.
The initiative has been a great success,
as in past years: 230 projects were
submitted and assessed by experts from
public institutions, corporations, universities
and environmental organisations.
The winners were presented at three
events focusing on four different theme
areas: sustainable living, the closed cycle
of resources and new materials, renewable
energies and feeding the planet. A focus
on new constructions and materials, on
innovative designs and technologies, and
on services in the towns and cities of the
future responds to the need to build not
just individual buildings but whole districts
and urban centres which produce reduced
emissions.
13 prizes were awarded in the
“Sustainable Living” category, covering
everything from ecological homes to
“ecodistricts” and green cities. They went
to the Chamber of Commerce of Lucca and
the Province of Lucca; Fumagalli Edilizia
Industrializzata Spa; 3M Italia; Kerakoll Spa;
Schüco International Italia; Clivet Spa; Rotex
Heating Systems Srl; Studio999; Gruppo
Stolfa Edilizia; Costruzioni Solari Srl; Gruppo
Imar Spa; Essedi Srl; Lenviros Srl.
Honourable mentions were awarded
to the Public Health Unit of Rimini; Coppa
Costruzioni Srl; 3ndy Studio architettura
design; Immobiliare Serena; Same Srl
Isolanti Termoacustici Riflettenti; Knauf
Insulation; Kone Industrial Spa; Bpt Spa.
Fondazione Legambiente Innovazione
Via G. Vida, 7
20127 Milano
www.premioinnovazione.legambiente.org
 ARKETIPO PER ECOMAKE 15

ECOMAKE 2011
qualità ecologica
dei materiali
— ecological quality
of materials

Si terrà nei giorni 17 e 18 febbraio

2011, presso il Palaexpo di Fiera Verona,
la prima Mostra-Convegno internazionale
su materiali e tecnologie per l’edilizia
sostenibile, appuntamento dedicato a chi
opera nel campo del settore edile.
Grande attenzione alla qualità con la
presentazione di nuovi materiali sostenibili
certificati e garantiti per la bioedilizia e
tante opportunità di confronto grazie a
un fitto calendario, all’interno del quale si
segnalano:
- Convegno “Salubrità e costruzioni
sostenibili. La qualità dei materiali per
il benessere indoor: Aggiornamenti,
Esperienze e Necessità a confronto”(17 On February 17 and 18 2011 Fiera of examples of good practice in this area.
febbraio, ore 9.30 - 13.30). Finalizzato, da Verona’s Palaexpo will host the first - A convention on “Certification of
una parte, a verificare lo stato dell’arte international exhibition and convention sustainable buildings in Italy” - “Esit” - Italian
su quanto in Italia e in Europa si stia about sustainable building materials and Environmental and Energy Certification.
producendo dal punto di vista della ricerca technologies for the construction industry. (February 18, 9:30 - 13:30). The Regions of
sul tema della sostenibilità e salubrità dei The event focuses on quality, presenting Italy have undertaken, through the ITACA
materiali per l’edilizia sostenibile, dall’altra a new sustainable materials certified and Protocol, this important path by perfecting
evidenziare esempi pilota di buone pratiche guaranteed for building biology and plenty a voluntary procedure for certifying the
condotte sul tema. of opportunities for discussion thanks to a energy and environmental performance
- Convegno “La certificazione delle packed calendar of events including: of buildings. In view of the protocol many
costruzioni sostenibili: il caso Italia” - “Esit” - A convention on “Health and sustainable Regions have produced sustainable building
- La Certificazione energetico-ambientale construction. Quality of materials for indoor regulations, which have taken the form of
italiana (18 febbraio, ore 9.30 - 13.30). Le wellness: Comparing updates, experiences “Esit”.
Regioni italiane hanno intrapreso, attraverso and needs” (February 17, 9:30 - 13:30). The event’s media partners include
il Protocollo ITACA, questo importante Aimed at determining the state of the art Gruppo 24 Ore’s architecture and design
percorso mettendo a punto una procedura in Italy and in Europe in terms of research publications: the Edilio and Archinfo
di certificazione volontaria delle prestazioni into sustainable, healthful materials for portals and the magazines Arketipo,
energetico-ambientali del costruito. A sustainable construction and identification Progetti&Concorsi and Ambiente&Sicurezza.
fronte di questo protocollo, molte Regioni
hanno prodotto una normativa sull’edilizia
sostenibile sfociata proprio in “Esit”.
Tra i media partner dell’evento le testate
del Gruppo 24 Ore dedicate al settore
dell’architettura e progettazione: i portali Fiera di Verona
Edilio e Archinfo e le riviste Arketipo, 17-18 febbraio 2011
Progetti&Concorsi e Ambiente&Sicurezza. www.ecomake.it
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18 ARKETIPO
ARKETIPO
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1. ATLANTE
DELLE STRUTTURE
— anche per gli studenti di Scienza
Heino Hengel
I volumi della collana Grande
Atlante di Architettura, nel loro
insieme, costituiscono una guida
completa alla progettazione grazie
agli argomenti trattati: cenni
storici, elementi tecnici, esempi
di realizzazioni, normativa.
In particolare, questo decimo
volume dedicato specificatamente
alle strutture, accanto a un corpo
di nozioni essenziali per l’architetto
e l’ingegnere, presenta in modo
semplificato il comportamento
dei sistemi strutturali e illustra
il rapporto tra struttura e forma
architettonica. Una vasta gamma
di scelte strutturali spiegate con un
linguaggio più vicino agli architetti:
quello grafico. Uno strumento
dunque non solo per la pratica
progettuale dei professionisti, ma
e Tecnica delle costruzioni, per
cui costituisce un ausilio alla
comprensione della materia.
I numerosi particolari costruttivi,
disegnati in scala, fanno di
quest’opera una guida per la
pratica professionale e per la
progettazione.
— lezioni romane, qui per la prima
UTET SCIENZE TECNICHE
350 pagine, 103,20 euro
www.utetgiuridica.it
A CURA DI
SABRINA PIACENZA
2. LA LEZIONE concezione strutturale con la forma
DI PIER LUIGI NERVI architettonica. Quello che emerge
— è un insegnamento che travalica
a cura di Annalisa Trentin l’ambito specifico delle costruzioni,
e Tomaso Trombetti che fanno di Nervi un progettista
intellettuale e vivace, alla continua
Il volume offre un’importante ricerca di una sintesi fra forma e
occasione di riflessione sul struttura, tra metodo scientifico e
contributo del grande ingegnere, invenzione, una lezione di grande
costruttore e intellettuale italiano. attualità.
Lo studio della formazione di Pier
Luigi Nervi e il recupero delle sue —
BRUNO MONDADORI
volta pubblicate, conducono il 240 pagine, 20 euro
lettore alla scoperta del pensiero www.brunomondadori.com
dell’ingegnere-architetto, una
delle figure più interessanti e
complesse del Novecento.
I numerosi saggi critici, di cui il
volume è composto, mettono in
evidenza la sua intensa esperienza
professionale e umana di ingegnere,
progettista e imprenditore,
che ha saputo coniugare la

3. MICHELE DE LUCCHI.
IL PONTE DELLA PACE
— architettura e ingegneria, appare
Marco Biagi, Stefano Bucci,
Philippe Martinaud,
Maurizio Milan
Il ponte progettato da Michele De
Lucchi, vero e proprio simbolo di
dialogo tra presente e passato,
diventa elemento che emerge come
una struttura articolata composta
da una passerella pedonale e
da una copertura con profilo
sinusoidale, all’apparenza sospesa.
Il volume, in edizione bilingue
italiano e inglese, documenta
proprio la genesi del progetto, dal
rapporto con la committenza agli
aspetti strutturali ed esecutivi che
fanno del ponte sul Mtkvari un
nuovo simbolo visivo per la città di
Tbilisi, capitale della Georgia.
OCCHIELLO ARCHITETTO
BOOKSHOP PROGETTO/SEZIONE
In particolare, la copertura,
elemento di incontro tra
come un’unica membrana
risultante da una struttura di tubi
di acciaio e da elementi di vetro.
La sua posizione peculiare
consente al ponte di fungere da
catalizzatore visivo dell’eclettico
panorama di monumenti e elementi
segnaletici che si sviluppano
intorno sulle alture che risalgono
dal fiume.
— da altri settori: tutto questo è
ELECTA
121 pagine, 40 euro
www.electaweb.com
SOTTOSEZIONE
4. COSTRUIRE
LE FORME COMPLESSE
— costruzioni.
Ingrid Paoletti
Ragionare sulla costruzione delle
forme complesse o indagare
le potenzialità dell’innovazione
tecnologica e di conseguenza i
nuovi assetti dell’industria delle
costruzioni sempre più orientata
verso sistemi di produzione
flessibile, le opportunità offerte da
materiali e componenti trasferiti
utile nell’ottica di ricomporre
quell’unità di pensiero e azione
che da sempre contraddistingue il
progetto di architettura.
La finalità di questo volume
(integralmente tradotto in
inglese) è proprio quella di dare un
contributo in tal senso, tracciando
19
alcune opportunità e criticità che
si affacciano all’orizzonte delle
Attraverso una selezione di
progetti realizzati in questi
ultimi anni, appare evidente
che l’iter progettuale si sta
trasformando grazie a nuove
frontiere tecnologiche e rinnovate
possibilità informatiche: fattori
che determinano una nuova
libertà per il progettista.
—
MAGGIOLI EDITORE
232 pagine, 20 euro
www.maggioli.it
20 ARKETIPO

CONCORSI
ARCHITETTURE PER I LITORALI A CURA DI

— SARDEGNA DORIS CARAMIA

TITOLO: Architetture per i litorali – Idee

progettuali per le attrezzature a servizio 4
della balneazione.
BANDITO DA: Regione Autonoma
della Sardegna, Assessorato Enti
Locali Finanze e Urbanistica, Direzione
Generale della Pianificazione Urbanistica
Territoriale e della Vigilanza Edilizia.
Viale Trieste 186, 09123 Cagliari
www.sardegnaterritorio.it
IN GIURIA: Giorgio Costa, Direttore
del Servizio Tutela Paesaggistica per le
Province di Cagliari e Carbonia - Iglesias;
prof. Guido Ferrara; arch. Andrea Branzi;
arch. Mauro Carboni, funzionario
del Servizio Tutela Paesaggistica
per la Provincia di Olbia Tempio;
ing. Luigi Bolliri, funzionario del Servizio
Eell - Centrale Demanio e Patrimonio.
CONCLUSIONE: dicembre 2010
QUALIFICATI:

1. LITORALE “POETTO”
PROVINCIA DI CAGLIARI,
COMUNI DI CAGLIARI - QUARTU
SANT’ELENA
1° Simone Pugno, Giuseppe Dell’Aquila,
Michele Gueli, Tamara Marietta, Claudio
Marino, Luca Pugno
2° Aldo Vanini, Antonio Cabras, Carlo
Caredda, Tonino Fadda, Massimo Faiferri,
Fausto Alessandro Pani
3° Lara Vandoni

2. LITORALE “PORTO PINO”

PROVINCIA DI CARBONIA -
3
IGLESIAS, COMUNI DI SANT’ANNA
ARRESI-TEULADA
1° Costantino Manca, Maria Grazia Marras,
Alice Marongiu, Arianna Melis, Lucetta
Milani, Valentina Pisu, Alessandro Sitzia
MENZIONE: Carlotta Montefoschi, Niccolo’
Cau, Arturo Caione, Vivien Corre,
Valentina Iacoangeli

3. LITORALE “PISTIS” 2
PROVINCIA MEDIO CAMPIDANO,
COMUNE DI ARBUS
1° Luis Suarez Mansilla, Asier Santas
Torres, Sebastiano Provenzano,
MENZIONE: Soc. “Architettura
e Pianificazione srl” Giovanni Maciocco,
Gianfranco Sanna, Silvia Serreli
CONCORSI 21

4. LITORALE “BUDONI”
PROVINCIA DI NUORO,
COMUNE DI BUDONI
1° Horacio Angel Casal, Delia Pasella,
Antonio Serra, Maurizio Sebastiano
Serra, Maria Andrea Tapia
2° Giovanni Maria Filindeu, Salvatore
Carboni, Pasquale Conzinu, Claudio
Desteghene, Matteo Gaddari, Angelo
Ledda, Claudia Meloni, Elena Moreddu,
Daniela Mureddu, Cristian Taras
MENZIONE: Olindo Merone, Paolo Bagliani,
Mario Demontis, Patrizia Carla Sechi,
Andrea Soriga

5. LITORALE “LIDO DI ORRÌ”

PROVINCIA DELL’OGLIASTRA,
COMUNE DI TORTOLÌ
RIMBORSO SPESE: Anna Lina Sagheddu,
Giuseppe Iuculano, Fabio Pinna,
1
Alessandro Piras, Daniele Piras, Luca
Scintu, Stefania Tangianu
RIMBORSO SPESE: Gian Piero Cossu, Fausto
Cubani, Alessia Meloni, Paola Mura,
Giuseppe Onni, Eleonora Solinas

6. LITORALE “SPIAGGIA
DEL LISCIA”
PROVINCIA DI OLBIA-TEMPIO,
COMUNI DI PALAU-S. TERESA
DI GALLURA
1° Filippo Taidelli, Giulio Terzini, Markus
Reichert, Gianpiero Aresi, Guido Bianchi

7. LITORALE “SAN GIOVANNI

DI SINIS”
6
PROVINCIA DI ORISTANO,
COMUNE DI CABRAS
1° PROAP Italia Srl, Andrea Menegotto,
João Ferreira Nunes, con ITLAS Spa
2° Doriano Lucchesini, Giovanni
Giuseppini, Stefano Bandieri, Elisa
Lombardi, Michele Conti
3° Cristian Licheri, Giuseppe Demelas,
Nazarena Lo Bello

8. LITORALE “SPIAGGIA DI MARIA

PIA”
PROVINCIA DI SASSARI,
COMUNE DI ALGHERO
2° Sergio Leone, Alessio Coghene, Gian-
matteo Cossu, Salvatore Angius, Antonio
7
Maria Ledda, Mirko Mellino, Matteo
Migliorini, Marco Tilocca
22 ARKETIPO

FOCUS:
PRODOTTO

— Quadrottamix
Pavimentazione MENOTTI SPECCHIA SRL
di legno Via Padana Superiore, 73
37047 San Bonifacio - VR
Tel. 045 7610411 Fax 045 6100859
info@menottispecchia.it www.menottispecchia.it
La pavimentazione è proposta in due tipologie di sequenza,
ciascuna con tre differenti larghezze di doga in modo da consentire ai
progettisti di ideare molteplici combinazioni di posa, dalle più lineari
alle più complesse. I listelli sono realizzati con teak termotrattato FSC,
ovvero legno proveniente da foreste certificate, e con finitura a olio
che non contiene sostanze nocive alla salute e protegge il legno in ogni
condizione climatica. La pavimentazione è coordinabile con Turtle Sail e
WallDeck, complementi per esterno che nascono dallo stesso progetto di
design firmato da Luca Scacchetti.
Caratteristiche tecniche > Gli elementi sono disponibili nel formato
547x547 mm con uno spessore di 18 mm (spessore complessivo pari a
30 mm). I listelli di teak termotrattato FSC che compongono la quadrotta
hanno una larghezza differente, e precisamente di 25, 58 e 90 mm. Le
doghe subiscono una lavorazione leggermente arrotondata anti-taglio
nei profili longitudinali ed è possibile scegliere tra due diverse tipologie
di superficie, con finitura liscia o zigrinata anti-scivolo (no skid). Bona®
Carl’s Deck Oil, utilizzato per il trattamento di finitura, è un olio che
penetra in profondità proteggendo il legno dagli agenti atmosferici e in
ogni condizione climatica.
Dati per la voce di capitolato > Quadro di teak termotrattato
FSC, con finitura oliata, fornito già con supporto in griglia di polietilene
riciclato e avvitato con viti di acciaio inox, con dimensioni 547x547 mm e
spessore totale uguale a 30 mm.
Costo > 27 euro/pz. (IVA esclusa).

— Pannello scala PSSC
Blocco di polistirene EMMEDUE SPA
espanso sagomato Via Toniolo, 39/B Z.I. Bellocchi
61032 Fano - PU
Tel. 0721 855650 Fax 0721 854030
info@mdue.it www.mdue.it
Il blocco di polistirene espanso, opportunamente sagomato secondo
le esigenze progettuali, è completato con due reti di acciaio collegate
tra loro mediante numerose cuciture in filo di acciaio saldate in
elettrofusione. In fase di posa in opera, lo stesso viene opportunamente
armato con l’inserimento di tralicci di barre nervate negli appositi spazi
che saranno successivamente riempiti con calcestruzzo.
Caratteristiche tecniche > Il pannello scala ha una larghezza
standard di 1200 mm, ma possono essere facilmente realizzate scale
di qualsiasi larghezza, tagliando il pannello standard o assemblando
più moduli. L’acciaio utilizzato è caratterizzato da una tensione di
snervamento (fyk) maggiore a 600 N/mm2 e da una tensione di rottura
(ftk) superiore a 680 N/mm2. Le lastre di polistirene hanno una densità
pari a 15 kg/m3.
Dati per la voce di capitolato > Fornitura di pannello scala, costituito
da un blocco di polistirene espanso autoestinguente di larghezza
massima pari a 120 cm e densità 15 kg/m3, opportunamente sagomato
con alzate e pedate come da specifiche progettuali, completo di reti
metalliche zincate (superiore e inferiore) con maglia quadrata lato 70
mm composte da fili di diametro di 2,5 mm collegate tra loro attraverso
il pannello mediante connettori di acciaio zincato (diametro 3 mm), da
completare in opera con calcestruzzo di classe Rck> 25 MPa e armatura
integrativa da porre all’interno di appositi travetti generalmente in
numero di 4, di dimensioni pari a 13x11 cm ricavati all’interno del blocco.
Costo > 130 euro.
 FOCUS PRODOTTO ENERGIA TECNOLOGIA INNOVAZIONE 23

— Kerabuild® Eco Fix rispondenti ai requisiti richiesti dalla Norma EN 1504-3 per le malte di
Classe R2 (di tipo CC e PCC). Le prove hanno evidenziato una resistenza
Malta minerale KERAKOLL SPA a compressione superiore a 15 MPa (EN 12190), una resistenza a
eco-compatibile Via dell’Artigianato, 9 trazione per flessione superiore a 9 MPa (EN 196/1), una compatibilità
41049 Sassuolo - MO termica ai cicli di gelo-disgelo con sali disgelanti maggiore di 2 MPa (EN
Tel. 0536 816511 Fax 0536 816581 13687-1), un contenuto ioni cloruro (determinato sul prodotto in polvere)
info@kerakoll.com www.kerakoll.com inferiore allo 0,05% (EN 1015-17) e una Classe A1 per la reazione al fuoco
(EN 13501-1).
La malta contiene materie prime riciclate, garantisce ridotte emissioni
di CO2, è riciclabile come inerte a fine vita ed è studiata per l’adeguamento Dati per la voce di capitolato > Rinforzo antisismico di edifici
antisismico di edifici. Il prodotto è una malta polimero-modificata, di cemento armato e muratura mediante applicazione in spessori
tixotropica, Zero Crack Risk e, se utilizzata con la rete di armatura di millimetrici/centimetrici di malta minerale eco-compatibile,
fibra vetro-aramidica Rinforzo ARV 100, è conforme alle direttive della monocomponente, a reattività pozzolanica, per l’adeguamento
Protezione Civile per il rinforzo antisismico di strutture di cemento armato antisismico di edifici, provvista di marcatura CE, GreenBuilding Rating
e muratura. Eco 3 e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-
Caratteristiche tecniche > La malta è identificata e qualificata in 3, per malte di Classe R2 di tipo CC e PCC.
accordo al Capitolo 11 del D.M. 14 gennaio 2008 e garantisce prestazioni Costo > Prezzo da listino: 21,25 euro + IVA (confezione da 25 kg).

— Fondaline
Membrana bugnata ONDULINE ITALIA SPA
di HDPE Via Sibolla, 52/53
55011 Altopascio - LU
Tel. 0583 25611 Fax 0583 264582
mail@onduline.it www.onduline.it
La membrana bugnata di HDPE è studiata per essere
posizionata contro i muri di fondazione a protezione delle guaine di
impermeabilizzazione e applicata prima delle fasi di reinterro. L’acqua
presente nel terreno viene raccolta e convogliata verso gli appositi tubi
di drenaggio predisposti ai piedi delle pareti di fondazione. Allo stesso
tempo il prodotto, grazie alle bugnature, forma una protezione distaccata
dalla struttura di fondazione, creando un’intercapedine di aria che
permette lo smaltimento dell’umidità, mantenendo asciutte e salubri
le strutture interrate. Per lo stesso principio è particolarmente indicato
come sottomassetto dei pavimenti dei locali interrati. Data la sua
composizione, la membrana può fungere da efficace barriera antiradice
nei tetti giardino e da barriera per impedire il passaggio del radon.
Caratteristiche tecniche > La membrana è costituita da un film
bugnato bicolore (marrone e nero) di HDPE, con bugnature di altezza
pari a 8 mm, spessori del foglio di HDPE da 5 e 6 mm, grammature
di 500 e 600 g/m2, ed è in grado di garantire una resistenza alla
compressione maggiore di 150 e di 250 kN/m2 a seconda della
grammatura. I rotoli sono disponibili con altezze di 0,5-1-1,5-2-2,5-3-3,5 e
4 m e con una lunghezza di 20 m. Il fissaggio dei rotoli avviene con chiodi
di acciaio, in ragione di un fissaggio ogni 50 cm. La sovrapposizione
fra due teli avviene per semplice sovrapposizione e pressione
delle bugnature. La qualità del prodotto è garantita da un impianto
all’avanguardia, completamente automatizzato, e dalla certificazione
UNI EN ISO 9001-2000 dell’azienda.
24 ARKETIPO

FOCUS:
ENERGIA

— SC140 TT
Scorrevoli ALUK GROUP SPA
e alzanti scorrevoli Via Monte Amiata, 3/a
a taglio termico 37057 San Giovanni Lupatoto - VR
Tel. 045 9696611 Fax 045 9696610
info@aluk.it www.aluk.it
La serie per scorrevoli e alzanti-scorrevoli a taglio termico è
stata progettata per realizzazioni di particolare prestigio, in ambito
residenziale o commerciale, dove elevata funzionalità ed estetica si
accompagnano a buone prestazioni di isolamento termico.
Caratteristiche tecniche > La serie consente di realizzare scorrevoli
da 2 a 6 ante, su 2 o 3 vie, con una trasmittanza termica (Uw) di 1,8
W/m2K (valore calcolato secondo UNI EN 10077-1 su un campione di
2.800x2.460 mm con vetro Ug di 1,1 W/m2K e warm edge 0,05). La
robustezza dei telai permette la costruzione di serramenti di grandi
dimensioni con portata fino a 400 kg per anta. Il meccanismo alzante-
scorrevole è stato studiato per offrire una facile movimentazione di
telai pesanti. Si possono installare vetri antieffrazione senza influire
sulla fluidità e leggerezza della manovra. La serie è dotata di una soglia
ribassata che rispetta le normative sull’eliminazione delle barriere
architettoniche.
Dati per la voce di capitolato > Il sistema è realizzato con profili a
taglio termico nel rispetto di quanto previsto dalla norma UNI 10680.
Spessore del telaio a due vie: 140 mm, spessore delle ante (a taglio
termico): 56 mm. L’interruzione del ponte termico dei profili è ottenuta
mediante l’inserimento di speciali barrette di poliammide rinforzato da
15 mm (telaio) e 18 mm (anta) interposte tra i due elementi metallici.
Il meccanismo alzante scorrevole consente la costruzione di ante del
peso di 250 kg con semplicità di movimentazione. I profili permettono il
montaggio di vetri da 10 e 40 mm di spessore.

— Isokorb Il giunto isolante è costituito da tre elementi con funzione strutturale:

Blocco rettificato SCHÖCK ITALIA SRL
Piazzetta della Mostra, 2
39100 Bolzano
Tel. 3355840342 Fax 047 3490070
bernhard.langebner@schoeck.it www.schoeck.it
Il prodotto costituisce elemento di raccordo strutturale tra solette a
sbalzo (balconi) e il solaio interno dell’edificio. Permette il perfetto taglio
termico di parti a sbalzo, proteggendo quindi la struttura dell’edificio
e riducendo la perdita di energia in punti nevralgici come i balconi o le
gronde. L’ultima evoluzione dell’elemento è, inoltre, in grado di ridurre
la trasmissione del rumore da calpestio, garantendo un buon livello di
isolamento acustico.
Caratteristiche tecniche > L’elemento isolante può essere utilizzato
in diversi tipi di costruzione e per tutte le applicazioni e tutti i materiali.
barre di trazione, ferri piegati per il taglio e reggispinta. I reggispinta sono
realizzati in calcestruzzo a elevata resistenza meccanica con microfibre
di acciaio. Il giunto possiede una conducibilità termica (Ȝ) compresa tra
0,062 e 0,528 W/(mK). Il valore varia in funzione dello spessore della
soletta (standard tra 16 e 25 cm) e della classe di portata dei giunti.
Dati per la voce di capitolato > Fornitura e posa di elementi portanti
termoisolati per la separazione termica tra lastra del balcone a sbalzo e
solaio. L’armatura di collegamento in corrispondenza dell’isolante è in
acciaio inox. Lo strato isolante è costituito da Neopor® con uno spessore
di 80 mm. L’esecuzione deve avvenire nel rispetto delle indicazioni
dei progettisti strutturali e architettonici dell’opera e della D.L. Per il
dimensionamento, la tipologia di materiali usati e la posa si deve tener
conto della documentazione tecnica del costruttore.
Costo > Circa 85 euro/m per un balcone a sbalzo di circa 1,4 m con
ringhiera normale in punta.
 FOCUS
— Black Line s_77
Modulo FV ALEO SOLAR ITALIA SRL
monocristallino Viale Trento e Trieste, 12/A
con finiture nere 31100 Treviso
Tel. 0422 583181 Fax 0422 547106
info@aleo-solar.it www.aleo-solar.it
I moduli sono una speciale linea di prodotto dedicata alle realizzazioni
di impianti fotovoltaici di particolare valenza estetica. Sono composti
da celle monocristalline da 6” e sono costruiti utilizzando i consueti
standard qualitativi che caratterizzano i normali moduli policristallini e
monocristallini prodotti dall’azienda.
Caratteristiche tecniche > Il modulo fotovoltaico offre delle classi di
potenza compresa tra 180 e 190 W, ha dimensioni di 1.660x830x50 mm,
un peso pari a 17 kg ed è composto da una copertura frontale realizzata
con vetro solare (VST), una pellicola polimerica per la copertura a tergo
— Q Solar Plus
Generatore termico ATAG ITALIA SRL
premiscelato Via 11 Settembre, 6/1
37019 Peschiera del Garda - VR
Tel. 030 9904804 Fax 030 9905269
info@atagitalia.com www.atagitalia.com
Il generatore termico a condensazione e integrazione solare
dedicato alla pluriutenza permette di recuperare l’energia del sole per il
riscaldamento e ACS. Il dispositivo è costituito da un generatore di calore
a gas premiscelato modulante a condensazione abbinato a un boiler di
acciaio inossidabile a elevata stratificazione con 3 serpentine ad alta
efficienza e un gruppo di circolazione solare a 2 velocità.
Caratteristiche tecniche > Il dispositivo, presente nei modelli Q25SC
o Q38SC, permette l’integrazione solare su riscaldamento e ACS con
una modulazione di potenza da 20 a 100% ed è costituito dal generatore
PRODOTTO ENERGIA TECNOLOGIA INNOVAZIONE 25
e una cornice da 50 mm in lega di alluminio anodizzato. Le 50 celle di
silicio monocristallino che compongono il modulo hanno dimensioni di
156x156 mm e, per il modulo da 190 W, consentono di raggiungere una
potenza nominale (PMPP) di 190 W, una tensione nominale (UMPP) pari
a 24,6 V, una corrente nominale (IMPP) uguale a 7,72 A, un’efficienza (H)
del 13,8% e una superficie specifica (Ap) pari a 7,7852 m2/kWp. I moduli
godono della certificazione IEC/EN 61215 (ed. 2) e della certificazione
IEC/EN 61730, classe di protezione II. L’azienda offre 10 anni di garanzia
sul modulo FV e 25 anni di garanzia sulla potenza.
Dati per la voce di capitolato > Modulo FV 50 celle da 6”, celle
monocristalline, classificazione positiva in potenza, certificato 5400
Pa, cornice da 50 mm, colore nero, connettori a innesto rapido MC-3
compatibili.
termico solare con scambiatore di acciaio inossidabile brevettato con
saldatura al titanio. Le componenti di serie sono: il bruciatore ceramico
modulante a basse emissioni, il regolatore climatico a microprocessore
con display Control Management System (CMS) e il boiler solare a
stratificazione di acciaio inox con triplo scambiatore, coibentazione di
polistirolo espanso con spessore 100 mm e tela alluminata esterna.
Dati per la voce di capitolato > Il generatore è composto da un
regolatore solare con sensore di temperatura boiler e collettore solare,
da un boiler a stratificazione di acciaio inossidabile di capacità 550, 850
e 1100 l, dotato di 3 scambiatori a elevata efficienza, con isolamento
termico di EPS 100 mm, da un equilibratore idraulico Easy Black con
disaeratore automatico e rubinetto di scarico. Il circuito idraulico
primario (riscaldamento e sanitario) è munito di valvola servocomandata
a 3 vie di priorità recupero riscaldamento.
Costo > Prezzo di listino: a partire da 10.980 euro (+ IVA).
26 FOCUS PRODOTTO ENERGIA TECNOLOGIA INNOVAZIONE

FOCUS:
TECNOLOGIA

— Blumatica cantiere
Gestione BLUMATICA SRL
della sicurezza Via Rosa Jemma, 2 - Centro Direzionale Pastena
84091 Battipaglia - SA
Tel. 0828 302200 Fax 0828 340382
info@blumatica.it www.blumatica.it
Il programma consente di gestire la sicurezza nei cantieri temporanei
o mobili ai sensi del Titolo IV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. In particolare, il
software consente di: redigere POS, PSC, PSS e PIMUS; stimare gli oneri
della sicurezza; disegnare gli apprestamenti di cantiere con inserimento
automatico di schede tecniche riportanti i principali rischi, le misure di
prevenzione da osservare e i DPI da indossare; predisporre il fascicolo
ed effettuare il relativo adeguamento in fase di esecuzione; effettuare lo
studio analitico delle interferenze in fase di progetto e/o di esecuzione;
redigere e gestire check list specialistiche; effettuare i disegni esecutivi
dei ponteggi, i calcoli di resistenza e stabilità e la verifica dei sistemi
anticaduta.
Tecnologia > Uno dei punti di forza del software è costituito
dalla disponibilità di una vasta banca dati comprendente database e
documenti in formato MS Word relativi ad attività lavorative, attrezzature,
opere provvisionali, sostanze e schede tecniche grafiche relative a
diverse lavorazioni di cantiere in tutti i settori. Il programma, inoltre, si
interfaccia direttamente con i più diffusi pacchetti di CAD e grafica.
Requisiti di sistema > Per utilizzare il software è necessario un pc
con un processore CPU 1.6 GHz, una memoria RAM di almeno
512 MB (consigliato almeno 1 GB su sistemi Vista e Windows 7) e 3 GB
di memoria libera su hard disk. Inoltre, si consiglia l’utilizzo di un sistema
operativo Windows XP Service Pack 2 (Home e Professional 32 bit),
o Windows XP Service Pack 1 (Professional x64Edition 64 bit), o Windows
Vista Service Pack 1 (Home, Premium, Ultimate 32 bit e 64 bit),
o Windows 7 (Home, Premium, Ultimate 32 e 64 bit). Non sono
supportati sistemi MAC.

— BM fotovoltaico
Analisi BM SISTEMI SRL - GRUPPO NAMIRIAL
e dimensionamento Via Sacro Cuore, 114/C
degli impianti FV 97015 Modica - RG
Tel. 0932 763691 Fax 0932 459010
info@bmsistemi.com www.bmsistemi.com
Il software rappresenta uno strumento facile, ma efficace per
lo studio, l’analisi, la preventivazione e la progettazione di impianti
fotovoltaici connessi alla rete elettrica (grid-connected), secondo quanto
previsto dal D.M. 19 febbraio 2007 (Nuovo Conto Energia). Il programma
è disponibile anche su chiavetta pen-drive senza installazione.
Tecnologia > Il software si distingue per la possibilità di gestire
preventivi, per l’ampio database dei componenti (inverter, moduli,
componentistica), per il calcolo puntuale dell’ombreggiamento,
dell’energia producibile, della caduta di tensione massima (lato dc e
lato alternata) e della perdita totale di energia (lato dc e lato alternata),
per la gestione dei sottoimpianti e il dimensionamento elettrico dei
cavi, per la redazione del computo metrico e del piano economico
dettagliato. Inoltre, il software permette di personalizzare la producibilità
dell’impianto grazie all’inserimento della percentuale di “Sovrastima
producibilità campo FV”. Il programma comprende un CAD interno per
importare e gestire file in formato dwg e dxf.
Ambiti di impiego > Il software è la soluzione ottimale per il
dimensionamento e l’analisi, sia sotto il profilo tecnico che economico,
degli impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica (grid-
connected).
Requisiti di sistema > Il programma necessita di un sistema
operativo Windows XP, Windows Vista o Windows 7, di almeno 512 MB di
memoria RAM, di un lettore DVD-Rom, di un mouse con scroller e di una
porta USB.
Costo > 350 euro (IVA esclusa).
28 ARKETIPO
FOCUS:
INNOVAZIONE
La rassegna di materiali è realizzata in collaborazione con Material ConneXion® Milano,
un centro di documentazione e ricerca sui materiali innovativi la cui Library, la libreria
dei materiali e dei processi, conta oltre 4000 prodotti. Material ConneXion®, con sedi
a New York, Milano, Colonia, Bangkok e Daegu, fornisce informazioni e servizi a quanti
- professionisti, progettisti, designer, aziende, centri di ricerca, istituti ed università -
stanno cercando nuovi materiali per i loro progetti o prodotti, stabilendo i contatti tra
i produttori e i potenziali utilizzatori, che spesso non hanno tempo e risorse per
svolgere una approfondita ricerca o hanno necessità di trovare qualche materiale
particolare e specifico e non ne conoscono i possibili produttori.
Per informazioni sui materiali presentati:
Tel. +39 02 39325585, Fax +39 02 39321239
www.materialconnexion.com - infoitalia@materialconnexion.com
— Ductal®
Calcestruzzo ad alte LAFARGE CIMENTS
prestazioni 5, Boulevard Louis Loucheur
codice: 5151-01 92210 St Cloud - France
Tel. +33 149114040
ductal@lafarge-ciments.lafarge.com
www.ductal-lafarge.com
Calcestruzzo ad alta tenacità per costruzioni e produzione di elementi
di arredo e altre parti. Si tratta di un materiale ad alte prestazioni che
possiede una combinazione unica di proprietà, tra cui buona forza
tensile e compressiva, duttilità, durabilità e una estetica superiore. Le
applicazioni includono la realizzazione di strutture architettoniche, dove
è necessario l’utilizzo di calcestruzzo ad alte prestazioni. Il prodotto
può essere utilizzato come materiale autoassestante in grado di
riprodurre raffinati dettagli di lavori di cassaforma o a stampo asciutto,
semplificando la realizzazione di strutture architettoniche con complessi
— Laserwall
Pannelli decorativi LASER SERVICES S.N.C.
codice: 6660-01 Via Basso 140
47023 Cesena (FC)
Tel. 0547 600100
info@laserservices.com
www.laserservices.com
Pannelli decorativi in acrilico tagliati al laser. Si tratta di pannelli
costituiti da fogli rigidi di PMMA decorati tramite taglio laser, creando
complessi disegni e motivi. Grado di trasparenza e luci, disegno, formato,
materiali, colori, aspetto della superficie e spessore possono essere
definiti su misura. I motivi decorativi possono avere stili differenti, quali
ad esempio geometrico, organico ecc., o riprodurre loghi e immagini. È
inoltre possibile utilizzare fotografie come sorgente e tradurre i soggetti
in tracciati di taglio da praticare sul pannello. I fogli possono essere
DUCTAL®
Calcestruzzo ad
alte prestazioni
elementi estetici. La particolare formulazione del materiale consente
sia la creazione di superfici dotate di texture ad alta definizione, sia
la realizzazione di elementi complessi, autoportanti e non, come ad
esempio tavoli, sedute, scaffali o sistemi modulari, anche senza la
necessità di rinforzi o strutture di sostegno in altri materiali, a seconda
della destinazione.
Caratteristiche tecniche > Il materiale è stato ideato per soddisfare
le necessità creative dell’architettura contemporanea e può essere
utilizzato in una vasta gamma di applicazioni diverse. Attualmente
esistono tre versioni di questo tipo di calcestruzzo: la versione FM
contiene fibre metalliche ed è adatta per la realizzazione di progetti di
ingegneria civile quali strutture destinate a sostenere carichi notevoli.
La versione AF è una variazione di FM, gode delle stesse proprietà
meccaniche, ma aggiunge una eccellente resistenza alla fiamma;
la versione FO contiene fibre organiche ed è ideale per applicazioni
architettoniche quali pannelli, mobili, complementi ecc.
racchiusi tra pelli esterne trasparenti o traslucide, in vetro o plastica,
per creare pannelli compositi. Le applicazioni riguardano architettura,
progettazione di interni e design di eventi e includono pannelli murali,
divisori per interni, ante, porte, superfici retroilluminate, mascherature
di sistemi di illuminazione, facciate architettoniche interne,
controsoffittature, segnaletica, sistemi espositivi e superfici decorative
per arredi destinati ad ambienti residenziali e commerciali.
Caratteristiche tecniche > La lavorazione laser decorativa può
interessare tutta l’area della lastra o solamente una parte di essa,
a seconda della destinazione d’uso, e la combinazione di più fogli
sovrapposti aventi colorazioni o pattern differenti consente di ottenere
effetti specifici. Il materiale presenta tutte le proprietà caratteristiche
del polimetilmetacrilato (PMMA), tra cui buona resistenza all’abrasione,
agli urti e agli aggressivi chimici, ed è interamente riciclabile. Oltre che
in PMMA, i pannelli sono realizzabili in legno, disponibile in una varietà di
essenze e con differenti finiture di superficie.
 FOCUS PRODOTTO ENERGIA TECNOLOGIA INNOVAZIONE 29

LASERWALL LIGHT REACTIVE COLOUR CHANGING TEXTILES HI-MACS® LUCENT

Pannelli decorativi Tessuti per arredamento UV-sensibili Solid surface traslucido

— Light reactive colour changing sedie a sdraio e tappezzerie. Sono disponibili sia prodotti pronti, sia
soluzioni da realizzare su ordinazione.
textiles Caratteristiche tecniche > I vari colori possono esser usati
separatamente o essere combinati per creare motivi, decori o
Tessuti KATHY SCHICKER grafiche. È possibile abbinare questi tessuti dai colori cangianti con
per arredamento 30b Grosvenor Park altri luminescenti nell’oscurità (fosforescenti) per ottenere prodotti
UV-sensibili London, SE5 0NQ - United Kingdom che presentino entrambe le caratteristiche. I tessuti non richiedono
codice: 6453-02 Tel. +44 7904 197595 particolari accorgimenti relativi alla manutenzione, sono lavabili
kathyschicker@gmail.com in lavatrice o a mano utilizzando comuni detergenti e possono
www.kathyschicker.com essere stirati. I lavaggi non ne alterano in alcun modo le proprietà di
cambiamento del colore, né la reversibilità del processo.
Tessuti interamente costituiti da cotone, stampati con inchiostri che Il materiale è disponibile anche sotto forma di filati di colore
appaiono bianchi in condizioni ordinarie, ma virano istantaneamente cangiante nelle tinte giallo, arancio, rosa, rosso, viola, azzurro e verde.
al giallo, al verde o al viola se esposti alla luce diretta del sole o alla Il prodotto è disponibile al metro lineare in formati di altezza compresa
radiazione ultravioletta. L’intensità della variazione cromatica dipende tra 60 e 160 cm (24 e 63 in). L’altezza dei tessuti per tappezzeria è di
dalla lunghezza dell’esposizione e dall’intensità della radiazione. 60 cm (24 in).
Quando essa cessa, il colore torna al bianco. Il materiale può essere
utilizzato in interni come in esterni per creare cuscini, sfondi, paralumi,

— HI-MACS® Lucent e appoggio, arredi e complementi, banconi e pareti retroilluminati,

Solid surface LG SOLID SOURCE, L.L.C.
traslucido 8009 W. Olive
codice: 5296-06 Peoria, AZ 85345 - USA
Tel. +1 623 776 7373 +1 877 853 1805 (toll-free)
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Materiale traslucido per superfici compatte, interamente costituito
da polimero acrilico. Presenta una solidità simile a quella della pietra
naturale, ma al contempo la lavorabilità del legno duro e la termo
formabilità delle lastre polimeriche. È stato ideato per applicazioni
retroilluminate ed è indicato per interni commerciali e residenziali. Può
essere lavorato con i comuni attrezzi e utensili utilizzati per il legno.
La sua superficie può essere incisa o fresata. Gli utilizzi riguardano
le applicazioni dei tradizionali materiali solid surface e includono
banconi, superfici ludiche, banconi di bar e locali pubblici, piani di lavoro
colonne, segnaletica, cucine, bagni, spa, ospedali e settore medicale.
Caratteristiche tecniche > I fogli, costituiti al 100% da PMMA, sono
durevoli, igienici (non porosi) e resistenti alle macchie. Il materiale è
termoformabile e presenta buone proprietà di trasmissione della luce,
che viene trasmessa in modo uniforme. La termoformatura avviene
con le stesse modalità normalmente adottate per i tradizionali prodotti
equivalenti non traslucidi, ma a temperature inferiori (160 °C invece
che a 160-180 °C) e con tempi di riscaldamento abbreviati (da 10 a 15
minuti invece che da 15 a 30 minuti). È disponibile in quattro colorazioni
pastello, Opal (opale), Ruby (rubino), Sapphire (zaffiro) ed Emerald
(smeraldo), nel formato standard 76x366 cm (30x144 in), con spessore
12,7 mm (0,5 in). Rispetto al passato, il prodotto non presenta le
convenzionali complicazioni caratteristiche dei colori traslucidi in termini
di termoformabilità e può essere realizzato termoformato e installato
con un’identica finitura.
30 ARKETIPO

SOLUZIONI:
LAVORO DI SQUADRA A CURA DI
DESIGN.DOC

TERMINE DEI LAVORI

2011
COMMITTENTE
BUNDESMINISTERIUM DER
VERTEIDIGUNG BMVG
PROGETTO ARCHITETTONICO
DANIEL LIBESKIND
INGEGNERIA STRUTTURALE
GSE INGENIEUR-GESELLSCHAFT
CONTRACTOR
REESE LUBIC WÖHRLIN
GESELLSCHAFT VON
ARCHITEKTEN
M &E
IPRO DRESDEN
IMPRESA REALIZZATRICE
HENTSCHKE BAU
ASSISTENZA AL PROGETTO
PERI COTTBUS

©PERI GmbH
Sistema di casseforme per pareti
con inclinazione variabile, VISTA DALL’ALTO DEL CANTIERE
estremamente versatile e modulare DEL NUOVO MUSEO DI STORIA MILITARE DI DRESDA.
L’AMPLIAMENTO CULMINA CON UNA PUNTA
DI ACCIAIO E VETRO

• CASSEFORME
PER STRUTTURE
COMPLESSE

“Il trauma rimane il centro della mia
opera, come si può capire anche
dall’ampliamento del Museo di storia
militare che sto seguendo a Dresda”.
L’architetto Daniel Libeskind così
sintetizza in una recente intervista il
lavoro in via di completamento nella
città tedesca, perfetta commistione fra
passato e futuro, vecchio e nuovo:
trauma derivato in questo caso dal
vuoto lasciato nell’edificio storico
(l’Arsenale di Sassonia) dai
bombardamenti della seconda guerra
mondiale, che Libeskind ha riempito
con un’ardita costruzione cuneiforme
di calcestruzzo, denotata da una punta
di acciaio e vetro alta 30 metri
(“qualcosa come una lanterna, un
segnale”, secondo lo stesso progettista).
Un edificio dal forte segno architettonico
e urbano – come del resto sono tutte
le realizzazioni di Libeskind –
e caratterizzato da setti di calcestruzzo
a vista inclinati su piani diversi,
che rivoluzionano completamente
l’equilibrio spaziale delle preesistenze.
E per i quali la sfida costruttiva non
è stata indifferente: oltre alla
complessità dei volumi e delle strutture,
il team di lavoro (formato dai
collaboratori dell’architetto, dai
rappresentanti dell’impresa costruttrice,
dai produttori e dai progettisti delle
casseforme, dai fornitori del
calcestruzzo) ha dovuto infatti
scontrarsi con un cantiere in spazio
ridotto, interno a un edificio esistente,
e con l’impossibilità di trasferire carichi
alla parte più vecchia del museo.

COSTRUIRE A SISTEMA
La cassaforma per pareti VARIO GT 24
di Peri si è rivelata la soluzione ideale per
realizzare questa struttura complessa,
le cui pareti hanno un’inclinazione
variabile compresa tra i 3 e i 39 gradi:
la versatilità del sistema ha, infatti,
permesso di contenere in 25 cm
la distanza tra le travi di tutte le unità
di cassaforma, in modo da evitare il
rischio di deformazioni. Sono state così
utilizzate unità di cassaforma a ripresa
senza tiranti Peri SKS e casseforme
a travi per pareti VARIO.
I carichi del calcestruzzo fresco e quelli
di servizio sono stati trasferiti in tutta
sicurezza (e senza misure
supplementari) all’edificio in costruzione.
Grazie, infatti, a una speciale traversa
di movimentazione, le unità SKS/VARIO
rimanevano sempre appese alla gru
in corrispondenza del loro baricentro,
PUNTONI HD 200 E STRUTTURE
MODULARI PERI UP PER CARICHI
ELEVATI ANCHE A GRANDI ALTEZZE
SOLUZIONI 31
indipendentemente dall’inclinazione
delle pareti.
Per motivi di stabilità tutti i sostegni
di pareti e solai non potevano essere
rimossi fino al completamento della
struttura. Per questo sono state scelte
incavallature formate da correnti di
acciaio SRU, giunzioni universali UK 70
e puntoni di forza SLS. I carichi più
pesanti sono stati affidati al sostegno
dei puntelli di alluminio MULTIPROP,
caratterizzati da un peso ridotto
e da una notevole portata, e ai puntoni
per carichi elevati HD 200.
Nei punti di maggiore altezza è stato
utilizzato anche il sistema modulare Peri
UP, che ha garantito il sostegno delle
pareti esterne e nel contempo
si è trasformato in un’impalcatura
di notevole portata atta a sorreggere
le casseforme per i solai.
©PERI GmbH
SOLUZIONE PERSONALIZZATA
DI CASSEFORME E IMPALCATURE
PERI SPA
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20060 BASIANO (MI)
SOSTEGNI DI PARETI E SOLAI
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DI TUTTA LA STRUTTURA
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©PERI GmbH
32 ARKETIPO

SOLUZIONI:
EVOLUZIONE TECNICA

TERMINE DEI LAVORI

2011
COMMITTENTE
I.C.E.T.
PROGETTO ARCHITETTONICO
LISSONI
INGEGNERIA STRUTTURALE
COLPANI
SISTEMI STRUTTURALI
TECNOSTRUTTURE

Sistema basato su travi autoportanti

prefabbricate con basamento di laterizio. RENDER DELL'EDIFICIO RESIDENZIALE
Le travi arrivano in cantiere su camion scoperti CHE IMPIEGA LA SOLUZIONE PORTANTE
e si posano su appoggi piani ben livellati DI TECNOSTRUTTURE

• SISTEMI STRUTTURALI

La Residenza Curt Da Faèll a
Concorezzo – 12 unità immobiliari
sviluppate su tre piani fuori terra, più
interrato – pur di segno abbastanza
tradizionale nell’aspetto, nasconde
invece nella struttura un sistema
costruttivo frutto dell’evoluzione
tecnica.
Sistema basato su travi
autoportanti prefabbricate con
basamento di laterizio, che hanno
garantito una riduzione sostanziale
dei tempi di realizzazione grazie alla
semplicità e alla velocità di posa, senza
tralasciare le questioni sempre più
pressanti legate all’eco-sostenibilità.
Tale scelta costruttiva ha inoltre
consentito, come sottolinea il
progettista strutturale, di diminuire
le armature e lo spessore della trave
nel rispetto “dei vincoli urbanistici
imposti dal progetto, mantenendo a
24 cm l’altezza delle travi pur
con campate di solaio che arrivano
anche a 5-6 m di luce”.
Con un metodo tradizionale a travi
in opera si sarebbe lavorato, infatti,
con travi larghe 75-80 cm, mentre
così si sono potuti avere elementi
di 40-50 cm di larghezza, con continuità
dell’intradosso e conseguente
omogeneità del materiale (e uniforme
inerzia termica).
Senza necessità di puntelli o di
materiale ausiliario: a getto avvenuto,
infatti, il piano sottostante il solaio
è accessibile, senza il lungo periodo
di attesa per la maturazione del
calcestruzzo.

STRUTTURE AUTOPORTANTI
Ecotrave®, componente costruttiva
che nasce da un’attenta analisi dei
bisogni di abitazioni più sane e che
rappresenta una soluzione ottimale
per la realizzazione di solai in laterizio,
è un prodotto semplice da montare e
sicuro. Grazie al fondello di puro cotto
uniforma le caratteristiche termiche
e igrometriche del solaio e previene
la formazione di umidità e di muffe,
contribuendo a evitare l’insorgere di
patologie allergiche. Il basamento di
puro cotto e i due profili metallici zincati
forati posti lateralmente garantiscono
l’omogenea permeabilità del vapore su
tutta la superficie. Con Ecotrave® si
passa dal cantiere tradizionale a quello
LA POSA DELLA TRAVE
VIENE COMPLETATA
CON IL CALCESTRUZZO
SOLUZIONI 33
organizzato e pulito: ogni trave arriva,
infatti, in cantiere e passa dal camion
direttamente in opera, senza nessuna
fase preliminare di lavorazione
e di stoccaggio.
La trave è già dimensionata
e pronta per il montaggio, cosa che
riduce gli imprevisti, garantendo
precisione e certezza dei tempi.
Tra l’altro, a getto avvenuto, il piano
sottostante è immediatamente
accessibile, senza dover attendere
il periodo di maturazione del
calcestruzzo: si può procedere subito
con le murature di tamponamento
e con l’impiantistica, velocizzando
in tal modo l’esecuzione dell’opera.
ECOTRAVE®, PROGETTATA
E COSTRUITA PER SOSTENERE LA QUOTA
DI SOLAIO CHE LA GRAVA
TECNOSTRUTTURE
VIA MEUCCI 26 - 30020
NOVENTA DI PIAVE (VE)
A GETTO AVVENUTO, IL PIANO SOTTOSTANTE
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È IMMEDIATAMENTE ACCESSIBILE SENZA DOVER
COM@TECNOSTRUTTURE.EU
ATTENDERE LA MATURAZIONE DEL CALCESTRUZZO
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34 ARKETIPO PER BERETTA
GREEN HE
nuove caldaie
a condensazione
— new condensing
boilers
Le nuovissime caldaie a condensazione
GREEN HE confermano ancora una volta
la vocazione di Beretta come specialista
nei sistemi di riscaldamento residenziale,
oltre alla continua innovazione tecnologica
condotta dall’azienda.
Exclusive Green, la versione con bollitore
di acciaio inox e la caldaia da esterno e
incasso Meteo Green sono state dotate della
nuova tecnologia Beretta HE (hi-efficency)
per la massima efficienza energetica. Solo
le caldaie con tecnologia HE sono, infatti,
dotate di un ampio range di modulazione
(1:10), di omologazione range rated e di
circolatore a giri visibili.
Grazie a all’omologazione range rated,
Beretta è in grado di offrire una caldaia che
risponde alle richieste di progetto mediante
una semplice taratura da effettuarsi in fase di
installazione.
The brand-new GREEN HE condensing
boilers confirm once again Beretta’s vocation
as a specialist in residential heating systems,
in addition to the continuous technological
innovation carried on by the company.
Exclusive Green, the version with the
stainless steel and the Meteo Green boiler
for outdoor and flush-mounted installation,
have been equipped with the new Beretta
technology (hi-efficiency) for top energy
efficiency. Only boilers with HE technology
have a broad modulation range (1:10), range-
rated approval and a variable-speed circulator
pump. Thanks to the range-rated approval,
Beretta is able to offer a boiler meeting the
design requirements by means of a simple
gauging process to be carried out at the time
of installation.
Exclusive GREEN HE
- La certificazione RANGE RATED consente
di adeguare la portata termica della caldaia
all’effettivo fabbisogno termico dell’impianto
- RANGE RATED certification enables the thermal
capacity of the boiler to be adapted to the actual
heating requirements of the system
- Modulazione 1:10
- 1:10 modulation
- Circolatore modulante: autoadattamento
in proporzione alla potenza erogata o funzionamento
a $T costante
- Modulating circulator: automatic adaptation in
proportion to the power delivered or operation at a
constant $T
- Rendimento 4 stelle secondo Direttiva Europea
CEE 92/42
- star performance according to European Directive
EEC 92/42
- Rendimento al 100% Pn > 93+2 log Pn
secondo DL 311/06
- 100% performance Pn > 93+2 log Pn according to
Italian Law Decree 311/06
- Basse emissioni inquinanti: classe 5 secondo
UNI EN 677
- Low polluting emissions: class 5 according to UNI
EN 677
- Scambiatore condensante brevettato
(Patent Pending) di alluminio ad alta portata
- Condensing exchanger (Patent Pending) made of
aluminium, high capacity
- Comfort sanitario 3 stelle: il massimo previsto
dal Pr EN 13203
- 3-star hot water comfort rating: the highest class
envisaged in Pr EN 13203
- Termoregolazione con sonda esterna di serie
- Heat control by means of an outside probe as a
standard
- Grado di protezione elettrica IPX5D
- Electrical protection class: IPX5D
Meteo GREEN HE
- La certificazione RANGE RATED consente di adeguare
la portata termica della caldaia all’effettivo fabbisogno
termico dell’impianto
- RANGE RATED certification enables the heating capacity
of the boiler to be adapted to the actual need for heat of
the system
- Modulazione 1:10
- 1:10 modulation
- Circolatore modulante: autoadattamento in proporzione
alla potenza erogata o funzionamento a $T costante
- Modulating circulator: automatic adaptation in
proportion to the power delivered or operation at a
constant $T
- Rendimento 4 stelle secondo Direttiva Europea CEE
92/42
- 4-star performance according to European Directive
EEC 92/42
- Rendimento al 100% Pn > 93+2 log Pn secondo
DL 311/06
- 100% performance Pn > 93+2 log Pn according to
Italian Law Decree 311/06
- Basse emissioni inquinanti: classe 5 secondo UNI EN 677
- Low polluting emissions: class 5 according to UNI EN 677
- Scambiatore condensante brevettato (Patent Pending)
in alluminio ad alta portata
- Condensing exchanger (Patent Pending)
- Comfort sanitario 3 stelle: il massimo previsto
dal Pr EN 13203
- 3-star hot water comfort rating: the highest class
envisaged in Pr EN 13203
- Termoregolazione con sonda esterna di serie
- Heat control by means of an outside probe
as a standard
- Pannello di controllo remoto REC 07 di serie
- REC 07 remote control panel supplied as a standard
- Protezione antigelo fino a -15°C di serie
- Protection against freezing down to -15°C as a standard
- Grado di protezione elettrica IPX5D
- Electrical protection class: IPX5D
Beretta
Via Risorgimento, 23/A
23900 Lecco - LC
Tel. 0341 277100
www.berettaclima.it

KONE
ascensori
chiavi in mano
— turnkey lifts
L’installazione di un ascensore in un
edificio esistente non solo ne accresce
il valore, ma lo rende più accessibile e
sicuro. KONE è in grado di offrire la migliore
soluzione chiavi in mano coordinando
l’intero processo di progettazione,
produzione e installazione del nuovo
ascensore assicurando il rispetto dei tempi
e dei costi. Una gamma infinita di soluzioni
per dare valore a qualsiasi edificio: ogni
ascensore viene studiato su misura per
integrarsi armonicamente nel contesto,
grazie alla continua collaborazione
dell’azienda con architetti e ingegneri per
progettare e pianificare al meglio ogni
dettaglio tecnico, riducendo al minimo il
disagio per i residenti e garantendo a tutte
le persone la libertà di muoversi in modo
sicuro, confortevole e senza attese.
KONE MonoSpace® è l’ascensore
senza locale macchina, studiato per edifici
residenziali, uffici, centri commerciali e
alberghi che necessitano di un prodotto
versatile con prestazioni medio-alte.
Una soluzione resa possibile da
KONE EcoDisc®, un innovativo sistema di
trazione che si basa su un motore sincrono
assiale a magneti permanenti e su una
tecnologia gearless (senza riduttore), che
non è soggetta a perdite di efficienza e
assicura all’impianto una vita più lunga, una
maggiore affidabilità e silenziosità.
KONE MonoSpace® rispetta l’ambiente,
consumando il 40% di energia in meno
rispetto a un ascensore tradizionale,
e il 70% in meno rispetto a un ascensore
idraulico.
KONE MaxiSpace™ è il primo ascensore
basato sull’innovativa tecnologia che
elimina la necessità del contrappeso,
oltre che del locale macchina. Ciò è reso
ARKETIPO PER KONE
possibile grazie all’uso di un nuovo sistema
di funi ad alta resistenza alla trazione,
di un dispositivo di tensione delle funi
brevettato e di una nuova macchina, KONE
PowerDisc™.
KONE MaxiSpace™ e MonoSpace® si
montano rapidamente e in sicurezza senza
l’impiego di ponteggi.
Installing a lift in an existing building
not only increases its value but makes it
more accessible and safer. KONE offers
the best turnkey solution, coordinating the
entire process of design, production and
installation of the new lift within budget and
on schedule. KONE offers an infinite range of
solutions to add value to any building: every
lift is custom designed to fit harmoniously
into its setting thanks to the company’s
ongoing collaboration with architects and
engineers in designing and planning all the
technical details in the best possible way,
minimising inconvenience for residents and
guaranteeing that everyone will be able to
get around safely, comfortably and without
waiting. KONE MonoSpace® is a lift that
doesn’t need an engine room, designed
35
for residential buildings, office buildings,
shopping centres and hotels that need a
versatile product offering middle to high-end
performance.
This solution is made possible by KONE
EcoDisc®, an innovative traction system
based on an axial asynchronous motor
with permanent magnets and gearless
technology which will not lose efficiency
with time and guarantees a longer lifespan,
greater dependability and absolute silence.
KONE MonoSpace® is also good for the
environment, consuming 40% less energy
than a conventional lift and 70% less than a
hydraulic lift.
KONE MaxiSpace™ is the first lift to be
based on an innovative technology which
does away with the need for counterweights
as well as engine rooms. This is permitted
by a new system featuring cables with a high
resistance to tensile stress, a patented cable
tensioning device and a new machine, the
KONE PowerDisc™.
KONE MaxiSpace™ and MonoSpace® are
quickly and safely assembled with no need
for scaffolding.
Via Figino, 41
20016 Pero - MI
Tel. 02 339231
www.kone.it
CANTIERE
NUOVO STADIO
JUVENTUS F.C.
TORINO — STUDIO SHESA E STUDIO GAU
TESTO
MATTEO BRASCA
FOTO
LA PRESSE
Il progetto del nuovo stadio della
Juventus F.C. mira alla riorganizzazione
e al potenziamento degli spazi
disponibili sull’area del vecchio stadio;
l’idea è quella di realizzare una struttura
moderna e, più ampiamente, un centro
urbano fruibile da un pubblico di tutte
le età, durante tutti i giorni dell’anno
e non solo in occasione degli eventi
sportivi. Lo stadio si sviluppa su una
superficie interna di 45.000 m2 e ha
una capienza totale di 41.000 posti a
sedere. L’accesso allo stadio dalle aree
parcheggio avviene dai 4 ingressi posti
agli angoli; ampie rampe conducono
all’anello che circonda lo stadio, sul
quale sono stati collocati i servizi, i
bar, le aree dedicate al merchandising,
le postazioni di pronto soccorso e
di polizia e dal quale si staccano 16
passerelle che garantiscono l’accesso
alle gradinate e alle tribune. All’esterno
dello stadio sono previsti anche 30.000
m2 di verde pubblico, aiuole, piazze e
parcheggi per 4.000 auto. Lo spazio
destinato al commerciale (34.000 m2),
su cui sorgeranno una galleria di negozi,
uno shopping center e un magazzino di
bricolage, completa la riqualificazione
dell’intera area.
40 ARKETIPO

COSTRUTTIVI CARPENTERIE
D
TIMELINE
COSTRUTTIVI E CASSERI STRUTTURE CA PREFABBRICATE
D
MONTAGGIO A TERRA STRUTTURA
TI ELETTRICI, SPECIALI E MECCANICI
ATTIVITÀ PRELIMINARI IMPIANTI
MPIANT G
H
OPERE
E STRUTTURALI CATINO
E

PRODUZIONE CARPENTETIA COPERT

COPERTURA
TURA
F
2009 2010
— —
4

10

11

12

8
0
0

0
0

0
0
0

0
0

0
0

0
PROGRAMMA
OPERE DI CARPENTER
CARPENTERIA
RIA META
METALLICA
ALLIICA - COPERTURA
G
GENERALE
DI APPALTO PRODUZIONE PRE
PREFABBRICATI
EFABBRICATI 2° E 3° LIVELLO
E

OPERE ARCHITETTONI
ARCHITETTONICHE
CHE

MOVIMENTI TERRA - FONDAZIONI - OPERE PREPARATORIE

C

A ACCESSIBILITÀ E LOGISTICA D

Lo stadio fa parte di un ampio progetto

di riqualificazione urbana che si estende
nell’area della Continassa e nel quartiere Vallette,
su una superficie di 355.000 m2.
Il cantiere è facilmente raggiungibile dalle arterie
di traffico principali (autostrade e tangenziali).
La logistica di cantiere è stata organizzata
su ampi spazi, ma ha dovuto tenere in debita
considerazione l’occupazione del suolo per
l’assemblaggio della struttura dei pennoni.

B DEMOLIZIONI E

Il nuovo impianto sorge sull’area del precedente

Stadio delle Alpi (1990), oggetto di
ristrutturazione. È stata conservata parte
della struttura esistente al di sotto del grande
parterre di quota 18,05 m. Sono stati
smantellati le tribune in prefabbricati di
calcestruzzo (frantumate e riutilizzate in loco),
la copertura in elementi di carpenteria metallica
e il suo rivestimento, le tensostrutture e i vecchi
pennoni.

C F
SCAVI E OPERE PRELIMINARI
Gli scavi sono stati contenuti e sono stati
effettuati solo per adeguare gli spazi del
vecchio stadio al nuovo. Contestualmente sono
stati approntati rinterri con materiali di riciclo
provenienti dalla precedente demolizione.
In corrispondenza dei basamenti dei pennoni,
dove sono stati realizzati plinti di dimensioni
ingenti, sono stati eseguiti consolidamenti del
terreno con operazioni di jet grouting.
 CANTIERE
OPERE STRUTTURALI DI COMPLETAMENTO
PRINCIPALE COPERTURA
MANTO DI COPERTURA
6
10
11
0
0
0
VARO STRUTTURA PRIMARIA
CONCEZIONE STRUTTURALE
Eccezion fatta per i blocchi di contrasto delle
funi e per le fondazioni dei pennoni, le restanti
componenti strutturali (pennoni, travi principali
e secondarie, elementi di copertura ecc.) sono
state realizzate con elementi in carpenteria
metallica. Per tutte le lavorazioni significative
(torre, assemblaggio e rotazione pennoni,
copertura, funi ecc.) è stato steso un piano di
montaggio specifico molto dettagliato.
TRIBUNE
La nuova struttura è pensata con tribune
disposte a formare un unico catino; lo studio
della panottica è il riferimento geometrico e
architettonico per la definizione dello spazio
interno delle gradinate.
I 3 ordini di palchi (di cui soltanto 2 previsti
completi nell’attuale configurazione) sono
inquadrati nella medesima curva di visibilità
realizzando un unico invaso su tutto il
perimetro, per 360°.
PENNONI
I 2 nuovi pennoni a ,, disposti lungo l’asse
longitudinale nord e sud, aventi altezza di 81,50
m circa, possiedono, oltre all’evidente funzione
strutturale, un carattere fortemente evocativo
del segno architettonico storico dello Stadio
delle Alpi. I 4 nodi di unione delle travi principali
della copertura sono sostenuti da fasci di funi
spiroidali chiuse di acciaio zincato a caldo, che
trovano rinvio su 2 nuovi pennoni.
NUOVO STADIO JUVENTUS F.C. 41
D
VERIFICHE IMPIANTI TECNOLOGICI
H
I
2011 ANNO
—
MESE
12
7
0
0
0
0
0
0
0
F
LAVORI IMPIANTI ELETTRICI SPECIAL
SPECIALII
H
LAVORI IMPIANTI MECCANICI
H
G
COPERTURA
Le 4 travi reticolari principali ad “arco rovescio”
(1.300 ton) hanno lunghezza pari a 125,26 e
88,26 m, altezza e larghezza variabili, sezione
triangolare con correnti tesi e compressi saldati
in opera a conci e aste diagonali bullonate.
Le 60 travi secondarie, lunghe 40 m, in
appoggio su quelle principali, sono state
anch’esse assemblate a piè d’opera in uno
stabilimento costruito ad hoc sul perimetro
del cantiere, che verrà smantellato a fine lavori.
H IMPIANTI
In corrispondenza delle 2 curve sono previsti
2 maxischermi a LED. L’impianto di sound
system si compone di 88 diffusori posizionati
sotto l’intero sviluppo della trave principale
della copertura (i=12 m). L’impianto di
illuminazione è stato realizzato con l’impiego
di 324 apparecchi illuminanti con lampada
a ioduri metallici da 2.000 W. È garantita la
copertura Wi-Fi sull’intero campo da gioco,
a servizio dei fotografi a bordo campo.
I RIVESTIMENTO ESTERNO
La forma esterna del nuovo stadio è definita
da una superficie continua a lamelle di
alluminio preverniciato in 3 tonalità di grigio;
il rivestimento leggero, ad andamento curvo,
solo in alcune angolazioni lascia intravedere la
regolare struttura delle gradinate. Tale “pelle”
metallica, sostenuta da profili in carpenteria
metallica, si collega superiormente, in
continuità, al manto di copertura (anch’esso
parzialmente trasparente e di forma curva).
 42 ARKETIPO

ZOOM:
PENNONI: TRASPORTO E OPERAZIONI PRELIMINARI

I pennoni sono stati progettati con una sezione variabile, con
massima dimensione nella parte centrale e rastrematura alle due
estremità; nella parte inferiore è posizionata la sfera in fucinato
(Ø 1.000 mm), che insiste su un basamento d’acciaio ancorato al
piede di fondazione di calcestruzzo armato poggiante su colonne
di terra stabilizzata con sistema “jet grouting” profonde 10 m; in
sommità è collocato il piatto fucinato per l’alloggiamento dei 4
stralli di appensione. La costruzione dei pennoni è stata eseguita in
officina, dove le lamiere grezze sono state lavorate e pre-assemblate
in 5 conci di dimensioni variabili (dal basso: concio 1 22.196 mm,
concio 2 19.569,50 mm, concio 3 17.498 mm, concio 4 17.996,50 mm
e concio 5 5550 mm). I 2 pennoni pesano, complessivamente, circa
675 ton ciascuno.

FASI

COMPOSIZIONE TRASPORTO IN CANTIERE PREDISPOSIZIONE

DEI SINGOLI CONCI E POSIZIONAMENTO IN ORIZZONTALE DEI JACK

1 2 3 4 5 6 7

COSTRUZIONE VERNICIATURA ASSEMBLAGGIO A TERRA COSTRUZIONE DELLA

PEZZI SINGOLI PER DEI CONCI TORRE CENTRALE
COMPOSIZIONE CONCI

Esecuzione > In officina sono stati completati i cicli di verniciatura,

eccezion fatta per le superfici a contatto con le zone soggette a saldatura
in cantiere che sono state riprese e finite localmente, una volta ultimati i
controlli finali.
I pennoni sono giunti in cantiere in 4 conci di circa 25 m, con trasporti
eccezionali singoli (lunghezza 45 m circa e larghezza 4,5 m) e sono stati
posizionati nell’area a ridosso dei propri basamenti, nella zona nord
e sud, su supporti di calcestruzzo e acciaio, in posizione orizzontale.
Il montaggio dei pennoni non è avvenuto in contemporanea, ma si è
proceduto prima sul lato nord e successivamente sul lato sud, con
una sovrapposizione temporale delle sole lavorazioni di saldatura.
Verificato il corretto posizionamento longitudinale, sono stati saldati
le costolature (sp. 80 mm), i mantelli (sp. 35 mm) e infine sono stati
ripristinati i rinforzi interni e le chiusure delle toppe sul mantello. Per
consentire l’esecuzione delle saldature in quota sono stati predisposti
un ponteggio provvisorio e una copertura con teli di pvc delle zone da
giuntare. Contestualmente al montaggio a terra dei pennoni e delle
travi principali, è stato operato il montaggio della torre provvisoria
(altezza 90 m circa). La torre, a struttura reticolare, è stata installata
in prossimità del centrocampo, mediante l’ausilio di una gru telescopica
e una piattaforma aerea operanti all’interno del perimetro formato dalle
4 travi principali della copertura.
 CANTIERE NUOVO STADIO JUVENTUS F.C. 43

ZOOM:
PENNONI: MONTAGGIO E POSIZIONAMENTO

Il corretto allineamento dei vari conci è assicurato da un
monitoraggio continuo sia dell’aspetto tensionale che topografico,
che garantisce una costante possibilità di intervento in tempo reale.
Ultimato il montaggio a terra dei 2 pennoni, è stato effettuato
il sollevamento della struttura, già posizionata a quota +20,00 m
(eliminando la fase di pre-sollevamento prevista nel piano di
montaggio posto a base gara). I sostegni provvisori dei pennoni
e delle travi principali, utilizzati per l’assemblaggio a terra, sono
stati rimossi solo dopo il sollevamento delle strutture. Le aree
sottostanti le strutture, durante le fasi di assemblaggio a terra e di
varo, non sono mai state occupate da altre lavorazioni, nel rispetto
dei previsti standard di sicurezza.

Esecuzione > Ultimato il montaggio della torre centrale, sono stati
posizionati gli strands jacks (Ø 200 mm, portata 900 ton), che
collegano la sommità della torre con la sommità del pennone, e quelli
che collegano la sommità del pennone con il basamento di ancoraggio
degli stralli (temporaneamente occupati per le sole operazioni di varo).
La movimentazione e il posizionamento dei conci sono avvenuti con l’impiego
di 2 autogrù (da 459 e 800 ton) posizionate ai fianchi del pennone. I conci già
posati su cavalletti metallici sono stati accostati tra loro con martinetti idraulici
per permettere le giunzioni saldate trasversali. La seconda fase ha riguardato
la movimentazione dei pennoni verso l’interno del campo sino a raggiungere
un angolo di +14° con la verticale. La movimentazione dei pennoni è avvenuta
con la rotazione delle sfere di base attraverso 2 perni cilindrici (Ø 450 mm),
rimossi al termine di tutte le operazioni di varo. Tra le 2 sfere, per contrastare
eventuali spinte sulle fondazioni, è stato approntato un ritegno costituito da
una struttura in tubolare. Ultimata la rotazione del pennone, si è proceduto
con il collegamento degli stralli (4 funi per lato L=190; Ø 104 mm) tra la
cuspide del pennone e il nodo principale di appensione della copertura,
nonché con il rilascio in quota dei jack che collegano la testa del pennone
con la torre provvisoria. Ultimato il montaggio delle funi su entrambi i lati,
è stata smontata la torre centrale.

FASI

COLLEGAMENTO DELLA TESTA

COLLEGAMENTO DEI PENNONI DEI PENNONI AI NODI DELLE TRAVI SISTEMAZIONE E REGOLAZIONE
AGLI ANCORAGGI IN C.A. PRINCIPALI DELLA COPERTURA DEGLI STRALLI DEFINITIVI

1 2 3 4 5 6

SOLLEVAMENTO DISMISSIONE DELLA ROTAZIONE DEI PENNONI E

DEI PENNONI TORRE CENTRALE SOLLEVAMENTO
DELLA COPERTURA
44 ARKETIPO

ZOOM:
COPERTURA

Le 4 travi principali presentano una struttura di tipo reticolare
spaziale di dimensioni tali da non consentire il trasporto in unico
pezzo; pertanto, sono state suddivise in più parti e assemblate a
terra all’interno del campo in conci di lunghezza massima di 11 m.
I conci sono stati posizionati su strutture provvisionali in
carpenteria metallica e accoppiati per eseguire le saldature della
giunzione delle briglie inferiori e superiori. Le travi principali sono
state assemblate (a quota +3,10 m; altezza superiore della trave
a quota +12,73 m) in corrispondenza del I° livello delle tribune,
il cui montaggio è stato per questo motivo differito a posteriori
del sollevamento della copertura.

FASI
COLLEGAMENTO DEGLI STRALLI
TRA NODI D’ANGOLO DELLA SOSTITUZIONE STRALLI INSTALLAZIONE STRUTTURE
COPERTURA E PENNONI PROVVISORI CON DEFINITIVI SECONDARIE DI COPERTURA

1 2 3 4 5 6 7

ASSEMBLAGGIO A PIÈ SOLLEVAMENTO DEL QUADRILATERO REGOLAZIONE MONTAGGIO RIVESTIMENTO

D’OPERA DELLE TRAVI DELLE TRAVI PRINCIPALI CON DEGLI STRALLI DI COPERTURA
ROTAZIONE DEI PENNONI

Esecuzione > Durante le operazioni di sollevamento della copertura, si

è provveduto alla stabilizzazione verticale delle travi attraverso 4 argani
disposti in corrispondenza dei nodi principali
che connettono la copertura con le strutture in carpenteria metallica
predisposte in fondazione.
Il sollevamento del sistema di copertura è avvenuto con martinetti a cavo
continuo posizionati sulle strutture in carpenteria metallica esterna.
La rotazione del pennone ha consentito il sollevamento delle travi
principali da quota +12,73 m a circa +36,62 m.
Per l’inserimento degli stralli definitivi e il rilascio dei provvisori,
è stato necessario operare un’ulteriore rotazione di 2° (-12° rispetto
alla verticale) dal lato opposto al campo. Sono stati quindi montati
gli stralli di ancoraggio (6 per lato), con il rilascio dei jack esterni
provvisori e la conseguente rotazione del pennone sino alla posizione
definitiva a -10°. Sono state poi rimosse tutte le opere provvisionali e,
noti gli abbassamenti delle strutture principali a seguito del montaggio
delle strutture secondarie di copertura (avvenuto in successione per
lati completi), è stato possibile porre in opera i 4 stralli d’angolo che
collegano i nodi di appensione alle travi porta gradoni in carpenteria
metallica. L’operazione finale ha riguardato la sostituzione degli stralli
provvisori della fase di varo con quelli definitivi, la posa degli stralli di
stabilizzazione verticale e la regolazione finale di tutti gli stralli.
 CANTIERE NUOVO STADIO JUVENTUS F.C. ZOOM 45

ZOOM:
TRIBUNE

La struttura delle tribune è stata realizzata con differenti soluzioni. (lunghezza da 12 a 15 m), sia con elementi in carpenteria metallica
In generale gli elementi trave, sagomati per ricevere in appoggio di acciaio per il secondo anello (lunghezza 20 m). Le tribune sono
i gradoni, sono stati realizzati sia con soluzione in elementi state realizzate con elementi a gradoni di cemento armato di tipo
prefabbricati di cemento armato in corrispondenza del primo anello prefabbricato a forma di T o L, a seconda della luce libera tra gli appoggi.

Esecuzione > Le strutture delle tribune sono state utilizzate anche per la
stabilizzazione della grande copertura: contestualmente alle operazioni
di stabilizzazione verticale, sono state installate le funi provvisorie
di stabilizzazione orizzontale, per bilanciare e controllare eventuali
sollecitazioni orizzontali delle travi principali di copertura dovute al vento.
Le funi sono vincolate nel nodo principale di appensione e sulle
colonnine delle travi porta gradoni speciali d’angolo. In particolare, sulla
piastra superiore sono stati predisposti 2 fori, per consentire il fissaggio
in contemporanea del cavo definitivo e di quello provvisorio, in modo
da prevenire eventuali sbilanciamenti della copertura nel passaggio
dei carichi dalla fase provvisoria alla definitiva. A terra, l’ancoraggio e il
contrasto del tiro delle funi avvengano con blocchi di calcestruzzo armato
a gravità 2.000 m3 cadauno, a forma di T rovescia, alti circa 10 m e lunghi
27 m. Nei blocchi di ancoraggio sono posate sia armature “lente”, sia
barre di acciaio post-tese (Ø 75 mm).

FASI

COLLOCAZIONE COLLOCAZIONE INSTALLAZIONE STRUTTURE DI

TRAVI IN C.A. TRAVI IN ACCIAIO STABILIZZAZIONE DELLA COPERTURA

1 2 3 4 5 6 7

REALIZZAZIONE POSIZIONAMENTO POSIZIONAMENTO SERRAGGIO E REGOLAZIONE

DEI SOLAI ALLEGGERITI DEI GRADONI IN C.A. DEI GRADONI IN C.A. FUNI DI STABILIZZAZIONE
SOTTOTRIBUNA PER LE TRIBUNE PER LE TRIBUNE
 3IAPRONONUOVEPROSPETTIVEPERLACREATIVIT¹ELALONGEVIT¹DEIPROGETTI
02%&!,:¿SINONIMODITETTIEFACCIATEORIGINALIEVERSATILISOTTOOGNIPUNTODIVISTA
.ONOSTANTEL@ELEVATISSIMARESISTENZADELLAVERNICIATURAEDELLASUPERkCIEQUESTI
DUTTILINASTRIINLEGAD@ALLUMINIOSONOESTREMAMENTEFACILIDADEFORMARE'RAZIEALLE
STRAORDINARIECARATTERISTICHEDELMATERIALEEALL@AMPIAGAMMADICOLORIDISPONIBILILE
VOSTREVISIONICREATIVENONCONOSCERANNOPIÍLIMITI)NOLTRELAPREGIATAVERNICIATURAA
FUOCOOTTENUTATRAMITEILPROCESSOCOILCOATINGGARANTISCEUNALUNGADURATADELMATERIALE
ERICHIEDEPOCHISSIMAMANUTENZIONE

&/
;>:G6@A>B6=DJH:'%&
A6 67
EG:H:CI>6A I6C96%($&)"H:IIDG:
H

TETTO | FACCIATA | SOLAR WWW.PREFA.COM

52 ARKETIPO

VAKKO FASHION AND POWER MEDIA

CENTER, ISTANBUL, TURKEY — REX
WWW.REX-NY.COM

Il riuso della struttura di un albergo The re-use of the structure of an unfinished TEXT

incompiuto porta a un dialogo tra elementi
portanti esistenti e nuovi che si integrano e
si rinforzano in base alle nuove normative
antisismiche. Le lastre di vetro, curvate su
disegno, sono più resistenti e consentono di
evitare i montanti di facciata.
hotel establishes a dialogue between new MATTEO RUTA
PHOTOS
and existing structural elements which are
IWAN BAAN
integrated and reinforced in compliance with REX
new anti-seismic regulations. The glass sheets
which are curved in design are more resistant
and allow to avoid facade’s mullions.

La vista notturna del

complesso permette
di rivelarne le strutture
portanti: nella parte
bassa, la preesistente di
calcestruzzo e, in quella
alta, i nuovi corpi di acciaio
The night view of the
complex allows to reveal
the main structures:
the lower pre-existing

Iwan Baan
concrete structure and
the upper one with the
new steel volumes

La storia di questo progetto è caratterizzata dal riuso:
la sua struttura portante recupera quella di un fabbricato
incompiuto e il concept e i disegni, nati in realtà per un
altro edificio, sono stati “riadattati” alla nuova situazione.
Il complesso si trova in Turchia, a Istanbul, ed è la sede
di due importanti società “mediatiche”: una casa di moda,
la Vakko, e una televisione, la Power Media – anche nota
come la “MTV turca” – che, nel 2007, avevano la necessi-
tà di costruire rapidamente la loro nuova sede, poiché il
governo turco aveva appena annunciato di voler realiz-
zare uno svincolo autostradale esattamente sul sito dove
si trovava il loro attuale edificio. A quel punto, partirono
una serie di eventi casuali e fortuiti di cui si stenterebbe
a credere: il proprietario delle due società, a New York in
occasione della settimana della moda, propone ai soci
dello studio REX di occuparsi della progettazione della
nuova sede, che avrebbe dovuto essere costruita in tempi
rapidissimi, ma, fortunatamente, su un sito in cui era già
presente la struttura portante di calcestruzzo di un grande
albergo risalente agli anni ’80 mai completato. I tempi di
realizzazione della commessa, che in condizioni normali
sarebbe stato impossibile rispettare, portano comunque
The history of this project is characterised by “reuse”: its
main structure renovates that of an unfinished building and
the concept and the drawings, which were actually devel-
oped for another project, have been readapted to the new
brief.
The complex is located in Istanbul, Turkey, and it is
the headquarters of two important media companies, a
fashion house (Vakko) and of a television network – Power
Media – who is known as the Turkish MTV which, in 2007,
needed to rapidly build their new headquarters, because
the Turkish government had just announced the desire to
build a new motorway junction exactly in the place where
their premises were. At that point, a chain reaction of casual
and lucky events started almost to the point of disbelief:
the owner of the two companies, in New York during the
fashion week, proposed to the partners of the REX studio L’area d’ingresso: lo
Showcase rivestito di
to take over the design of the new headquarters, which had vetro specchiato realizza
to be built in a very short period of time, but which luckily un caratteristico effetto
caleidoscopico
had to be constructed on a site with an existing reinforced The entrance area:
concrete structure of a large hotel from the 1980’s which the Showcase is clad
in mirror-glass and
had never been completed. The duration of the project, creates a characteristic
which in normal conditions would have been impossible to kaleidoscopic effect
 53

architectural design:
Rex, New York
structural engineering:
Buro Statik
client:
Vakko and Power Media
design period:
February 2007 - October 2009
construction period:
April 2007 - January 2010
built area:
9100 m2
Iwan Baan
54 ARKETIPO
il fondatore di REX, Joshua Prince-Ramus, a visitare pochi
giorni dopo l’area di progetto. Incredibile a dirsi, le dimen-
sioni della struttura da riutilizzare corrispondevano, sia
in pianta che in sezione, a quelle di un progetto che REX
aveva sviluppato per l’Anneberger Center della Università
Caltech di Los Angeles che era naufragato da pochi giorni.
La possibilità di riadattare rapidamente idee, schemi e di-
segni di quel progetto ha permesso di iniziare i lavori del
cantiere meno di una settimana dopo l’incontro tra pro-
gettista e committente.
I volumi fuori terra dell’edificio, occupati dalla Vak-
ko, sono caratterizzati da due elementi strutturalmente
indipendenti: un corpo ad “anello” (Ring), che realizza
una corte centrale, ottenuto completando il lato man-
cante della preesistente struttura a U, e il corpo centrale
(Showcase), interamente rivestito da vetro specchiato su
struttura d’acciaio, che, grazie a passerelle e scale, permet-
te di essere attraversato dal basso verso l’alto incontrando
scenograficamente tutti gli spazi della sede. Il Ring ospita
tradizionali uffici openspace, mentre lo Showcase accoglie
le funzioni speciali: auditorium, sale riunioni, showroom,
collegamenti verticali e uffici dirigenziali, ubicati nel vo-
lume specchiato a sbalzo che sovrasta l’edificio. Separare
strutturalmente i due volumi ha permesso di iniziare su-
Iwan Baan
achieve, lead the REX’s founder – Joshua Prince-Ramus – to La terrazza
è sovrastata dalla
visit few days later the site area. It is incredible to say but the “scatola” di vetro
existing structure’s dimensions matched, both in section specchiato che termina
lo Showcase e contiene
and plan, those of a project which REX had developed for the gli uffici dirigenziali
Anneberger Center of the Caltech University in Los Angeles The roof terrace
is overlooked by the
which was shelved in a very short time. The possibility of mirror-glass “box” that
rapidly readapting ideas, schemes and drawings of that completes the Showcase
and includes the
design allowed to start the construction works less than a executive offices
week after the meeting between the designer and the client.
The building’s above ground volumes, which are
occupied by Vakko, are characterised by two independent
structural elements: a ring that creates a central courtyard
and which is obtained completing the missing side of
the existing u-shaped structure, and the central volume
(showcase), entirely clad by a mirrored glass on a steel
structure, which, thanks to walkways and staircases, allows
to be crossed upwards while scenically meeting all the
spaces of the headquarters. The ring includes traditional
openspace offices while the showcase houses special
functions: the auditorium, meeting rooms, showroom,
vertical connection and executive offices located in the
cantilever mirrored volume that overlooks the building.
The structural separation of the two volumes has allowed
to start immediately the works related to the extension
 PROGETTI VAKKO FASHION AND POWER MEDIA CENTER REX 57

rumore; perciò, è stato naturale collocare la Power Media
nel livello interrato Inoltre, il grande volume vuoto che
avrebbe dovuto accogliere la piscina dell’albergo è risulta-
to utile per realizzare una corte interna, a cielo aperto, su
cui si affacciano gli uffici interrati di Power Media. Infine,
come già accennato, i vetri sono stati un aspetto fonda-
mentale: specchiati o extratrasparenti e sottili, permetto-
no di sottolineare le strutture del Ring e dello Showcase
denunciando, con eleganza, la tecnologia e la storia di
un edificio nato velocemente, grazie a ottimizzazioni in
corso d’opera. Entrare e muoversi nell’edificio è un’espe-
La “scatola” inclinata
rienza notevole, poiché il caleidoscopico gioco di riflessi
contiene le sale riunioni che si crea tra i rivestimenti delle scatole e i vari ambienti
The inclined “box”
which includes the
crea infiniti rapporti spaziali che espandono i movimenti
meeting rooms e le persone.
natural light and from noise; therefore it was pretty natu-
ral to locate Power Media in the lower ground level. Also the
large empty volume that was meant for the hotel’s swim-
ming pool was useful to create an outdoor internal court-
yard which is overlooked by the Power Media’s underground
offices. Also, as already mentioned the glasses have been a
fundamental feature: mirrored or extra-clear and thin they
allow to enhance the Ring and Showcase’s structures, while
declaring with elegance the technology and the history of a
building, which was born very quickly thanks to the optimi-
sation during the construction phase. Entering and moving
within the building is a considerable experience, because
the kaleidoscopic effect of reflexes that is created between
the boxes and the other environments establishes infinite
spatial relations that expand movements and people.

Iwan Baan

REFERENCES:
- Peter Rice, Hugh Dutton, Structural
glass, Taylor & Francis, London, 1995
- Christian Schittich, Dieter Balkow,
Glass construction manual, Birkhäuser,
Basel, 1999
- Alejandro Zaera-Polo, Patterns,
Fabrics, Prototypes, Tessellations in
Architectural Design, n. 79, Pattern of
architecture, John Wiley & Sons,
p. 18-27, doi: 10.1002/ad.975
- Matteo Ruta, Dee and Charles Wyly
Theatre di REX/OMA in Il Sole 24Ore
Arketipo, n. 41, Dry Construction, march
2010, Il Sole 24 Ore, Milano, p. 94-109
- Prada Aoyama, Epicenter in Tokyo
by Herzog & De Meuron in Detail,
n 10/2004, Bauen mit Glas, december
2004, Institut für internationale
Architektur-Dokumentation GmbH +
Co. KG, Munchen, p. 1131-1137
58 ARKETIPO
ZOOM 1:
UNA STRUTTURA ESISTENTE AMPLIATA CON SHOWCASE D’ACCIAIO
— AN EXISTING STRUCTURE EXTENDED WITH A STEEL SHOWCASE
Existing Floor Slab Infill
Il progetto esecutivo delle strutture ha recuperato, in
gran parte, gli elementi precedenti di calcestruzzo armato,
aggiungendo nuovi volumi e adeguando il tutto alle re-
centi normative antisismiche. La struttura cementizia era
costituita da un edificio con pianta a U di tre piani fuori
terra con due piani interrati. Visto l’elevato rischio sismico
della Turchia, la struttura necessitava di pareti di taglio più
forti rispetto alle esistenti, ma il layout architettonico non
permetteva la realizzazione di setti interni. Il problema è
stato risolto inserendo rinforzi di acciaio a V rovesciata,
che si collegano rigidamente ai pilastri e alle travi di calce-
struzzo consentendo il passaggio delle persone al di sotto di
essi. Inoltre, è stato necessario, in alcuni punti, rinforzare i
pilastri, avvolgendoli con elementi d’acciaio o con fibre di
carbonio, e i solai a piastra, aggiungendovi al di sotto travi
d’acciaio, utilizzate anche per realizzare le solette sul lato
mancante del Ring.
Le nuove parti dell’edificio hanno fondazioni a platea,
poste allo stesso livello e con dimensioni uguali a quelle
esistenti, collegate a esse con ancoranti chimici a resi-
ne epossidiche. I nuovi volumi interrati di calcestruzzo
sono separati dagli esistenti con giunti di dilatazione. Lo
Showcase, volume annesso più significativo, è costituito da
“scatole” autoportanti indipendenti interamente di acciaio
unite tra loro a formare un “castello” che si fissa alla platea
senza collegarsi strutturalmente al Ring preesistente.
REX
REX
Trimming Addition Ring
The detailed design of the structures has largely re-used Schema che evidenzia
come si è proceduto
the existing reinforced concrete elements adding new vol- a completare l’anello,
umes and making the overall project compliant with the in pianta, realizzando
gli elementi strutturali
most recent anti-seismic regulations. The concrete structure che mancavano
was composed of a building with a U-shaped plan and three Scheme which
highlights how, in plan,
storeys above ground and two underground levels. Turkey is a ring was completed
a high-risk seismic area and therefore the structure required creating the missing
structural elements
walls that were more resistant to tensional forces than the ex-
isting ones but the architectural lay-out didn’t allow the con-
struction of internal load-bearing walls. The issue was solved
inserting upside-down V-shaped steel reinforcements that
are rigidly connected to the concrete columns and beams al-
lowing the passage of people underneath. It was also required
to reinforce the columns in few points wrapping them with
steel elements or carbon fibres as well as reinforcing the slabs
adding steel beams underneath also used to create the slabs
on the Ring’s missing side. The new parts of the building have
flat foundations which are laid at the same level and with the
same dimensions of the existing ones and connected with
chemical anchors and epoxy resins. The new concrete under-
ground volumes are separated from the existing one with ex-
pansion joints. The Showcase, which is the most significant
added volume, is composed of self-supporting independent
“boxes” made entirely of steel and connected to each other to
create a “castle” that is fixed to the slab without structurally
connecting to the existing Ring.
REX
 PROGETTI VAKKO FASHION AND POWER MEDIA CENTER REX 63

ZOOM 2:
SCENOGRAFIA DINAMICA DI VETRO
— GLASS DYNAMIC SCENERY

Il Vakko and Power Media Center lega la sua immagi-
ne al vetro che ricopre, in varietà e formati diversi, tutta la
superficie esterna e quella interna dello Showcase. Le lastre
specchiate che avvolgono le “scatole” interne, compresi le
facciate verticali e il controsoffitto del volume a sbalzo che
sovrasta l’edificio, permettono di dilatare lo spazio interno.
Ma le lastre più innovative sono quelle extrachiare curvate
e termodeformate che avvolgono la struttura del Ring. Vi-
sto che non era possibile camuffare il goffo scheletro di cal-
cestruzzo preesistente, la soluzione più convincente è stata
quella di sottolinearne l’orizzontalità, coprendolo solo con
lastre di vetro sottile molto trasparenti, quasi una pellicola.
Per ottenere questo effetto occorreva evitare i tipici mon-
tanti verticali delle vetrate ottenendo lastre in grado di resi-
stere maggiormente alla forza del vento. L’idea è stata quella
di rinforzare i vetri deformandoli imprimendo un disegno
a X che, proprio come succede nei tradizionali controventi,
ne aumentasse la resistenza consentendo, al tempo stesso,
di ridurne lo spessore e accrescerne la trasparenza.
The Vakko and Power Media Centre links its image to
the glass that covers, with different varieties and shapes,
the entire external and internal Showcase’s surface. The
mirrored sheets that wrap the internal boxes, including the
vertical facades and the suspended ceiling of the cantilever
volume that stands above the building, allow to expand
the external space. But the most innovative sheets are
the extra-clear curved and deformed sheets that wrap the
Ring’s structure. Because it was not possible to conceal
the existing clumsy concrete frame, the most convincing
proposal was to highlight its horizontality, while covering
it with very transparent thin glass sheets almost like a film.
To achieve this effect the typical vertical mullions had to
be avoided while obtaining sheets capable to resist even L’effetto deformante in
more to wind. The idea was to reinforce the glasses while corrispondenza della “X”
sulle vetrate degli uffici
deforming them corrupting their traditional planarity and disposti sull’anello
printing a X design that increases the resistance allowing The deforming effect
in correspondence of the
at the same time to reduce the thickness and enhance the “X” of the offices’ glasses
transparency. on the ring zone

1. chiusura orizzontale superiore:
- guaina impermeabilizzante (5 mm)
- pannello sandwich d’acciaio con
isolamento di poliuretano (115 mm)
- struttura secondaria in tubolari
d’acciaio (90x55x2 mm)
- struttura primaria in travi HEA 220
- isolamento di lana minerale (40 mm)
- controsoffitto di cartongesso (20 mm)
2. lastre di vetrocamera riflettente
(6/17/6+6 mm) su montanti
d’alluminio (120x55 mm)
3. chiusura orizzontale inferiore:
- parquet (15 mm)
- compensato marino (18 mm)
- doppio strato di polietilene e MDF
(3+30 mm)
- struttura a telaio in tubolari
d’acciaio saldati (40x80x2 mm)
- isolamento di lana di roccia (40 mm)
- controsoffitto in lastre di vetro
specchiato con vernice opacizzante
sul lato interno (6+6 mm)
4. lastre di vetro (12+12/16/6 mm)
5. rinforzi strutturali in profili
d’acciaio IPE 180
6. chiusura orizzontale vasca
d’acqua:
- resina epossidica (10 mm)
- protezione di calcestruzzo (35 mm)
- doppia guaina impermeabilizzante
(5 mm)
- pendio e fondo di calcestruzzo
(40 mm)
- telo di polietilene (2 mm)
- isolamento di polistirene (50 mm)
- piastra di calcestruzzo armato
(160 mm)
7. giunto di dilatazione strutturale
(50 mm)
1. upper horizontal enclosure:
- waterproofing sheathing (5 mm)
- steel sandwich panel with
polyurethane thermal insulation
layer (115 mm)
- secondary structure: steel tubular
profiles (90x55x2 mm)
- main structure: HEA 220 beams
- mineral wool insulation (40 mm)
- plasterboard suspended ceiling
(20 mm)
2. reflecting double-glazing sheets
(6/17/6+6 mm) and aluminium
mullions (120x55 mm)
3. lower horizontal enclosure:
- parquet flooring (15 mm)
- marine grade plywood (18 mm)
- double polyethylene and MDF layer
(3+30 mm)
- frame structure: welded steel tubes
Iwan Baan
(40x80x2 mm)
- rock wool thermal insulation (40 mm)
- suspended ceiling: mirrored glass
sheets with opaque paint on the
internal side (6+6 mm)
4. glass sheets (12+12/16/6 mm)
5. structural reinforcements made
of IPE 180 steel profiles
6. water tank horizontal enclosure:
- epoxy resin (10 mm)
- concrete protection (35 mm)
- double waterproofing sheathing
(5 mm)
- concrete bottom (40 mm)
- polyethylene sheet (2 mm)
- polystyrene thermal insulation
(50 mm)
- reinforced concrete slab (160 mm)
7. structural expansion joint
(50 mm)
64

Iwan Baan
Le lastre di vetro La dima,
sono rinforzate progressivamente
strutturalmente grazie scaldata, consente
alla “X” che ne deforma di curvare e modellare
l’originale planarità la lastra in stabilimento
The glass sheets are The template,
structurally reinforced progressively heated,
thanks to the “X” that allows to curve and shape
deforms the original shape the sheet in the factory
REX
66 ARKETIPO
MUSEO DEL NOVECENTO, MILAN, ITALY —
ITALO ROTA, FABIO FORNASARI
WWW.MUSEODELNOVECENTO.ORG
Il Palazzo dell’Arengario è stato “svuotato”
conservandone solo l’involucro: nuovi solai,
un ponte aereo e una rampa elicoidale di
acciaio si abbinano a un attento studio dei
materiali (corian, resine e tessuti tecnici)
nella composizione di uno spazio espositivo
moderno.
Gruppo Rota
Il progetto di rilancio della città di Milano sta attra-
versando un momento chiave, soprattutto in un’ottica di
sviluppo architettonico-urbanistico e sociale. L’estensio-
ne della proposta culturale implica una rigenerazione che
traghetterà Milano alle porte dell’Esposizione Universale
del 2015. Una serie di milestones, tra le quali il comple-
tamento del nuovo Museo d’Arte Contemporanea (Cityli-
fe, Libeskind, 2013), l’apertura del Centro delle Culture
Extra-Europee (ex area Ansaldo, Chipperfield, 2012) e
l’espansione del Museo Archeologico (2011), ne scandi-
ranno il percorso iniziato con l’inaugurazione del Museo
del Novecento (2010).
L’individuazione del Palazzo dell’Arengario come luo-
go, unico, nel quale esporre le opere coniuga il duplice
scopo di trovare una vetrina per gli esempi più significati-
vi della storia dell’arte del XX secolo (appartenenti alle Ci-
viche raccolte Artistiche del Comune e frammentati oggi
in vari spazi in città), nonché di riabilitare al pubblico un
luogo dedicato storicamente a funzioni amministrative.
La trasformazione dell’edificio, sostanzialmente mai
terminato e privo, prima d’ora, di una specifica funzione,
si riflette, più genericamente, nella valorizzazione di una
The communal palace (Arengario) has TEXT
been “emptied” while maintaining only its MATTEO BRASCA
PHOTOS
envelope: new floors, a suspended bridge
GIANNI CONGIU
and a spiral steel ramp are combined with PAOLO RIOLZI
a careful study of materials (corian, resins PAOLO ROSSELLI
and technical materials) to create a modern
exhibition space.
Planimetria
Plan
La sala Colonne al
primo piano introduce
al movimento futurista
Paolo Rosselli
The Columns room, on
the first floor, introduces
to the futurist movement
The project for the re-launch of the city of Milan is go-
ing through a pivotal moment, especially under the archi-
tectural and urban planning development point of view.
The extent of the cultural proposal implies a regeneration
project that will drive Milan close to the start of the Expo
2015. This will include a series of milestones, such as the
completion of the new Modern Art Museum (Citylife, Libe-
skind, 2013), the opening of the Extra-European Cultures
Centre (ex Ansaldo area, Chipperfield, 2012) and the exten-
sion of the Archaeology Museum (2011), and all of these
will mark the sequence which was started with the opening
of the 1900’s Museum (Novecento Museum) in 2010.
The identification of the Arengario (the old communal
palace) as a sole location in which to exhibit the artworks
combines the double objective of finding a display for the
most significant examples of the 20th century’s art history
(which used to belong to the local City’s collections and
which are today scattered in various spaces across the city),
as well as to restore to its former glory a location which was
historically used for commercial purposes.
The transformation of the building, which has never
substantially completed and without a specific function,
 67

competition and
detailed design:
Gruppo Rota: Italo Rota
(project leader), Fabio
Fornasari, Emmanuele
Auxilia, Paolo Montanari
structural design consultants:
DLC Milano - Franco Cislaghi,
Nicola Malatesta
client: City of Milan
overall area: 8200 m2 (of which 570 m2
of 1900’s archives on the second
floor of the Royal Palace)
exhibition area: 6000 m2 over four
floors (of which 1500 m2 on the
second floor of the Royal Palace)
construction period:
June 2002 - December 2010
Iwan Baan

cost: 28 millions euro

68 ARKETIPO
parte di piazza Duomo trascurata e non più oggetto delle
originarie attenzioni.
Secondo il progetto degli architetti Portaluppi, Muzio,
Magistretti e Griffini (vincitore del concorso del 1937),
l’Arengario concludeva il processo di rinnovamento urba-
nistico del centro di Milano (avviato a seguito dell’Unità
d’Italia dall’architetto Mengoni) nel quale i due corpi di
fabbrica dell’edificio costituivano, di fatto, sia un fondale
scenografico dell’asse che infila gli archi della Galleria che
un passaggio tra la piazza principale e quella secondaria.
Per far posto all’Arengario, il Palazzo Reale subì la mu-
tilazione della cosiddetta manica lunga che ne consentiva
l’affaccio sulla piazza (a seguito dell’inserimento del Duo-
mo); fin dall’origine i due edifici hanno avuto uno svi-
luppo interdipendente e, attualmente, la simbiosi è stata
ulteriormente fortificata attraverso la realizzazione di un
museo che li lega indissolubilmente.
Il museo si articola in quattro spazi principali (8200
La Sala Fontana
con ampie vetrate che
affacciano su piazza
del Duomo
The Fontana room
Paolo Rosselli
with large windows that
overlooking the Duomo
square
is reflected more generally in the enhancement of a part of
Duomo square which was traditionally neglected and no
longer subject to a very much deserved attention.
As per original design of the architects Portaluppi,
Muzio, Magistretti and Griffini (winner of the 1937 com-
petition), the Arengario completed the urban renovation
process of the Milan city centre (started with the unifica-
tion of Italy by the architect Mengoni) in which the two
volumes of the building effectively constituted both a stage
background of the axis across the arches of the Vittorio
Emanuele Gallery and a passageway between the main and
the secondary Duomo square.
In order to create space for the Arengario, the Royal Pal-
ace had to endure a mutilation of the so0 called “long sleeve”
which used to allow the projection over the square (follow-
ing the construction of the cathedral); since the beginning
the two buildings had an inter-dependent development and
currently the symbiosis has been further strengthened by
70 ARKETIPO

Gruppo Rota

Sezione trasversale. 1. portico 1. loggia

Scala 1:400 2. rampa elicoidale 2. spiral ramp
Cross section. Scale 3. sala eventi 3. events room
1:400 4. biglietteria 4. ticket office
5. sala Quarto Stato 5. Fourth State room
6. ristorante-caffetteria 6. restaurant-cafeteria
7. sala Fontana 7. Fontana room

m2): la torre dell’Arengario, la manica lunga che costeggia the construction of the museum which indissolubly links Il concept della spirale
ha ispirato il recupero
via Marconi, il corpo di collegamento tra i due e il secon- them. del Palazzo dell’Arengario
do piano di Palazzo Reale. Il percorso all’interno dello spa- The museum is arranged over four main spaces (8200 The spiral’s concept
2 has inspired the
zio espositivo si sviluppa con ritmo, per episodi, attraver- m ): the Arengario tower, the long sleeve along via Marconi, refurbishment of the
so una serie infinita di capolavori organizzati come una the connecting volume between the previous two and the Arengario Palace

grande installazione scandita da setti espositivi di corian
(bianco o grigio) e contropareti di gesso rivestite da un
tessuto tecnico.
Al piano terra, nel corpo di collegamento, sono situa-
ti il servizio di biglietteria e il guardaroba, raggiungibili
grazie all’ingresso a quota della piazza o al passaggio in-
terrato che conduce direttamente alla metropolitana. Al
piano interrato sono collocati anche un blocco bagni e
uno spazio per la didattica e le conferenze.
Il percorso di visita comincia con una rampa elicoi-
dale iniziatica che tange i pianerottoli di sbarco al boo-
kshop (su due livelli collegati internamente); tappa obbli-
gata della spirale è la sala del Quarto Stato, punto fisico
e cronologico di inizio dell’esposizione. A seguire, la sala
Colonne introduce al Futurismo e, in sequenza, alle altre
stanze attraverso un percorso lineare che si interrompe
alla fine della manica lunga, in corrispondenza del cortile
interstiziale, dove sono dislocati tutti i collegamenti ver-
Royal Palace’s second floor. The internal route of the exhibi-
tion space is developed with rhythm, by episodes, through
an infinite series of masterpieces arranged like a great in-
stallation marked by display partitions made of white or
grey corian marble and plasterboard panels covered by
technical material.
On the connecting volume on the ground floor there are
the ticket office and the cloak room which can be accessed
via the entrance at the square level or via the underground
passageway that links directly to the tube station. The un-
derground level includes the toilet block and an education-
al and conference space.
The visit experience starts with a spiral ramp that touch-
es the landing to the bookshop (over two level that are con-
nected inside); the spiral’s obliged stop is the Fourth State
room which is a physical and chronological starting point
of the exhibition. The following Columns Room introduces
to the Futurism and in sequence to the other rooms via a
La rampa elicoidale
d’ingresso al museo
The spiral ramp
as entrance to the
museum

Gianni Congiu
Il leggero
72 passaggio a
collegamento degli edifici
The light passageway
as a connection between
the buildings

Paolo Riolzi
74 ARKETIPO
ZOOM 1:
COLLEGAMENTO AEREO
— AERIAL LINK
Lo studio del percorso espositivo e la volontà di sfrut-
tare tutti gli spazi a disposizione hanno implicato la rea-
lizzazione di un passaggio in quota tra gli edifici che, forza-
tamente, si manifestasse all’esterno. L’idea architettonica è
di rinunciare a qualsiasi velleità di mimesi e, al contrario,
di dichiarare la presenza della passerella come un corpo
tecnologico evidente ma leggero, che si inserisce nei due
corpi di fabbrica materici. Il collegamento a L, lungo circa
12 m e largo 2, si presenta come un volume di metallo e
vetro. La struttura primaria, in profili scatolari d’acciaio, è,
sostanzialmente, un tubo reticolare controventato in tut-
te le direzioni che si fissa a mensola sulla nuova colonna
ascensore di calcestruzzo armato e si avvicina, senza ap-
poggi, a Palazzo Reale. Tutti i profili strutturali sono rivesti-
ti, internamente ed esternamente, con carter di alluminio
preverniciato. Al suo interno è stata studiata una rampa per
compensare le differenze di quote tra i livelli (circa 75 cm),
finita superficialmente con resina, come l’intero museo, e
costituita anch’essa da elementi di carpenteria metallica
saldati direttamente ai profili verticali della struttura pri-
maria. Il rivestimento esterno, sui lati lunghi della passe-
rella, è composto da lastre di vetro stratificato serigrafato,
mentre gli spigoli e le porzioni orizzontali sono chiusi con
pannelli metallici isolati preverniciati, accoppiati tra loro
con appositi giunti stagni in modo da garantirne la tenuta
all’acqua (aspetto particolarmente delicato sia per la sezio-
ne trasversale a scocca che per l’innesto nei due edifici).
The study of the exhibition route and the desire to use
all the available spaces implied the creation of a suspend-
ed passageway between the buildings which, necessarily
,would be visible from the outside. The architectural idea
was to give up any concealment, but, on the contrary, to
declare the presence of the walkway as a technological
element which is evident but light and which is inserted
between the two material volumes. The L-shaped connec-
tion, which is about 12 m long and 2 wide, is presented
like a glass and metal volume. The primary structure
made of steel box profiles is substantially a reticular tube
which is braced in all directions and fixed as a bracket on
the new reinforced concrete lift shaft close but not con-
nected to the Royal Palace.
All the structural profile are internally and externally
covered with a pre-painted aluminium guard. Inside a
ramp has been designed inside to compensate the differ-
ences in levels (about 75 cm), its surface been finished
with resin, like the entire museum, and its structure is
also composed of metal carpentry elements directly weld-
ed to the vertical profiles of the main structure. The ex-
ternal cladding on the walkway’s long sides is composed
of screen-printed stratified glass sheets, while the corners
and the horizontal partitions are closed with pre-painted
insulated metal panels coupled with each other via water- Il passaggio in quota
di acciaio e vetro
tight joints (this is a very delicate aspect both for the cross The connection made
section and the connection between the two buildings). of glass and metal
Gianni Congiu

ZOOM 2:
VOLUME IN CONTINUA TRASFORMAZIONE
— VOLUME IN CONTINUOUS TRANSFORMATION
Una struttura reticolare
in carpenteria metallica
sostiene l’ultimo solaio
della sala Fontana
A metal carpentry
reticular frame supports
the last floor in the
Fontana room
PROGETTI MUSEO DEL NOVECENTO
Il Palazzo dell’Arengario è, di fatto, un edificio dalla
storia travagliata; quando ancora non era definitivamente
terminato subì i bombardamenti del 1942 e non venne mai
ufficialmente inaugurato per la sua destinazione origina-
ria (uso pubblico e rappresentanza). Dalla metà degli anni
Cinquanta divenne la sede milanese dell’Ente Nazionale
del Turismo e di altri servizi civici. Tali interventi, oltre
alla trasformazione funzionale degli spazi con un aumento
considerevole delle superfici utilizzabili, mutarono il carat-
tere generale dell’edificio con l’eliminazione di superfeta-
zioni, chiusure ed elementi di decoro, compromettendone
l’immagine monumentale dell’insieme.
Con la medesima filosofia progettuale, ma nel rispet-
to dell’involucro dell’edificio, il Palazzo dell’Arengario è
lavorato dall’interno, preservandone la struttura portante
esterna sui fronti strada e piazza. I solidi e robusti muri
perimetrali costituiscono, di fatto, il telaio strutturale
dell’edificio. Sono costruiti nuovi solai, con elementi d’ac-
ciaio e con lamiera grecata e getto collaborante, e realizza-
ti interventi di consolidamento strutturale sulle residue
porzioni esistenti.
ITALO ROTA, FABIO FORNASARI 77
Paolo Riolzi
The Arengario palace is effectively a building with
quite a troubled history; when it was yet to be completed it
had to endure the 1942 bombings and it was never opened
for its original function (executive and public use). From
the middle of 1950’s it become the headquarter of the Na-
tional Tourism Body and other civil services. These inter-
ventions, in addition to the functional transformation of
the spaces with a considerable increase of the usable areas,
change significantly the general character of the building
with the removal of the additional elements, enclosures
and decorative parts while compromising the overall mon-
umental image.
With the same design philosophy, but with respect for
the building’s envelop, the Arengario is worked from the
inside while preserving the external load-bearing structure
over the street and square elevations. The solid and robust
perimeter walls essentially constitute the building’s struc-
tural frame. New floors have been built with steel elements
and corrugated sheet steel with concrete screed; structural
reinforcement interventions have also been carried out for
the existing residual portions.
78 ARKETIPO

ZOOM 3:
UNA SCATOLA IN CUI LAVORARE La vetrata inclinata
esterna riflette, di giorno,
The inclined external
glass reflects the Duomo
— A BOX WHERE TO WORK la piazza del Duomo square during the day

Nel volume d’ingresso, i 140 metri di rampa elicoidale

sono costruiti con conci di acciaio trapezoidali (per asse-
condare la forma complessa dell’elica) sostenuti da appog-
gi laterali perimetrali e da piastre fissate al nucleo centrale;
quest’ultimo è un elemento monolitico di calcestruzzo
armato, scavato per contenere le prime sale espositive e
l’ascensore. Il “cactus” di accesso al museo è realizzato con
un uso razionale di profili standard (montanti a U e traver-
si a L) imbullonati nelle intersezioni. I tiranti, parte del si-
stema, sono installati per ragioni di sicurezza e non hanno
funzione strutturale. Gli orizzontamenti della torre sono
completamente ricostruiti, mantenendo invece inalterati i
grandi pilastri perimetrali che costituiscono una solida e si-
gnificativa preesistenza. L’intervento strutturale più signi-
ficativo sulla torre è una struttura reticolare in carpenteria
metallica (affiancata all’esistente di c.a.) per la costruzione
dell’ultimo solaio e del controsoffitto di sostegno al soffitto
di Fontana (15x9 m, Hotel del Golfo di Procchio, 1956). I due
orizzontamenti risultano strutturalmente dipendenti ma
non legati rigidamente: lo studio dei giunti consente sia la
regolazione millimetrica del controsoffitto strutturale che
un’indipendenza tale da assorbire variazioni di movimento
e limitare le sollecitazioni trasmesse al controsoffitto stesso.

The 140 m spiral ramp in the entrance volume is com-

posed of trapezoidal steel sections (to follow the spiral’s
complex shape) which are supported by perimeter lateral
rests and by plates connected to the central core: the latter

Gianni Congiu
is a reinforced concrete monolith element carved to contain
the first exhibition rooms and the lift. The “cactus” entrance
is created with a rational use of standard profiles (U-shaped
mullions and L-shaped cross elements) bolted at the intersec-
1. rampa: 1. ramp:
tions. The tie rods, which are part of the system, are installed - finitura in resina (5 mm) - resin finish (5 mm)
- massetto impiantistico elettrico rinforzato da - service screed reinforced by metal mesh (80 mm)
for safety reason but they don’t have a structural function.
rete metallica (80 mm) - metal section with reinforcements (10 mm)
The horizontal elements of the tower have been completely - conci metallici con anime di rinforzo (10 mm) - finished plasterboard ceiling with lateral
- controsoffitto in lastre di gesso rivestito con connection (2x12,5 mm)
re-built but the large perimeter columns have been left unal-
raccordo laterale (2x12,5 mm) 2. parapet:
tered and they constitute a solid and significant pre-existing 2. parapetto: - steel sheet (10 mm)
- lastra di acciaio (10 mm) - galvanised bent steel profiles substructure
feature. The most significant structural intervention on the
- sottostruttura in profili di acciaio pressopiegato, (50 mm, 50 mm distance)
tower is a metal carpentry reticular structure (placed next to zincati (50 mm, interasse 50 mm) - finished plasterboard ceiling with lateral
- finitura interna in lastre di gesso rivestito connection (2x12.5 mm)
the existing reinforced concrete structure) for the construc-
(2x12,5 mm) - expanded polyurethane rubber handrail
tion of the top floor and of the supporting ceiling to the Fon- - corrimano in gomma poliuretanica espansa 3. inclined glass:
3. vetrata inclinata: - U-shaped mullions (60x60x10 mm)
tana’s soffit (15x9 m, Hotel del Golfo di Procchio, 1956). The
- montanti a U (60x60x10 mm) - L-shaped cross elements (60x60x10 mm
two horizontal elements are structurally independent but - traversi a L (60x60x10 mm e 45x20x5 mm) and 45x20x5 mm)
- agganci puntuali metallici spiderglass - spiderglass metal connections
not rigidly connected: the study of the joints has allowed
- vetrocamera sigillato con silicone strutturale, - double-glazing sealed with structural silicone
both the millimetric adjustment of the structural ceiling and (10+10 mm) (10+10 mm)
4. tiranti metallici di sicurezza 4. safety metal tie rods
a independence to absorb movement variations and to limit
the stresses transferred onto the ceiling.
80 ARKETIPO

SCIENCE PARK, GRANADA, SPAIN —

CARLOS FERRATER,
EDUARDO JIMENEZ, YOLANDA BRASA
WWW.FERRATER.COM - WWW.JIMENEZBRASA.COM

Una sinuosa copertura dalla struttura di A winding steel roof expands over the TEXT

acciaio zincato si “espande” sul territorio
come le dita di una mano aperta ispirandosi
alle alture e alle geometrie al suo intorno; al di
sotto trovano collocazione diverse “scatole”
cementizie dedicate a tematiche specifiche.
territory like the fingers of a hand and draws FEDERICA GASPARETTO
PHOTO
its inspiration from the local topography,
ALEJO BAGUE
under this, there are different “boxes”, each
dedicated to a specific topic.
 PROGETTI SCIENCE PARK FERRATER, JIMENEZ, BRASA 81

Schizzo di progetto
Sketch

architectural design:
Carlos Ferrater,
Eduardo Jimenez, Yolanda Brasa
engineering design:
Ábaco Ingenieros -
Patricio Bautista, Luis Ollero
client:
Consorcio Parque de las Ciencias
construction period:
2005-2008
building area:
48,377 m2
cost:
40 millions euro

Alejo Bague
82 ARKETIPO
L’atrio: spina centrale La città andalusa di Granada, fra la riva del fiume Ge-
di tutti i percorsi
espositivi possibili
nil, suddivisa in ordinati terreni agricoli, disegnata geome-
The atrium: main spine tricamente da sottili canali di irrigazione e punteggiata da
of the all the possible
exhibition routes
grandi distese di ulivi, e l’imponente catena montuosa della
Sierra Nevada, che rimanda alla potenza materica, frasta-
gliata e tortuosa della natura. Questo il contesto in cui ha
preso forma il complesso del Parque de las Ciencias.
I progettisti Carlos Ferrater, Eduardo Jimenez e Yolanda
Brasa lo definiscono come uno “spazio fra due piani”: verso
il basso, il terreno, la piana sinuosa del delta del fiume; verso
il cielo, un’unica copertura dalla geometria frastagliata, che
si piega e risorge, spingendosi il più possibile verso l’esterno,
unendo lo spazio in essa contenuto al terreno circostante.
Il Parque de las Ciencias è un moderno museo scienti-
fico interattivo, il primo dell’Andalusia e uno dei più gran-
di del sud Europa, con una superficie complessiva che si
estende per più di 70.000 m2. Inaugurato nel 1995, è stato
costruito in 4 fasi e terminato con l’ultimo grande comples-
so, il Macroscopio, all’inizio del 2008. L’allestimento di tutti
i padiglioni e delle sale espositive temporanee relative è ter-
minato alla fine dell’inverno del medesimo anno.
Alejo Bague
The andalusian town of Granada, located on the edge
of the Genil river and the long mountain chain that is
Serra Nevada. The river’s plane is characterised by neat
agricultural fields and it is geometrically designed by thin
irrigation canals and by long rows of olive trees: the profile
of the Sierra Nevada’s mountain, always present in the
collective imagination of the locals, remind of Nature’s
material, jagged and tortuous power. This is the context
that generated the Parque de las Ciencias complex.
The designers Carlos Ferrater, Eduardo Jimenez and
Yolanda Brasa define it as a “ space between two levels”:
at the bottom there is the ground with the winding plane
of the river’s delta: towards the sky, one single roof with
a jagged geometry that bends and resurfaces pushing as
much as possible towards the outside linking the space
included within with the surrounding ground.
The Parque de las Ciencias is a scientific interactive
modern museum, the first in Andalucía and one of the
largest in Europe with an overall area that extends for
more than 70.000 m2. It was opened in 1995, it was built
in 4 phases and it was completed in 2008 with the last
 Pianta piano terra. Scala 1:2000
Ground floor plan. Scale 1:2000

1. piazza di accesso 1. entrance plaza 9. auditorium

2. giardini 2. gardens 10. cultural gallery
3. vestibolo 3. foyer 11. biosphere room
4. padiglione 1: 4. pavilion 1: 12. senses forest C
esposizioni temporanee temporary exhibitions 13. observatory square
5. padiglione 2: scienza della salute 5. pavilion 2: health science
6. padiglione 3: cultura e 6. pavilion 3: prevention culture
D
tecnologia della prevenzione and technology 10
7. padiglione 4: 7. pavilion 4: 9
Tecnoforo - osservatorio Tecnoforo – new technologies
sulle nuove tecnologie observatory
8. padiglione 5: scienza in Andalusia 8. pavilion 5: 1
9. auditorium science in Andalucia
10. galleria culturale 2
11. sala biosfera
12. bosco dei sensi
13. piazza dell’osservatorio B B
4 7

A 3 A

E E
5
12 8

6
13

11

12

D
C

Pianta piano primo Pianta coperture

Scala 1:4000 Scala 1:4000
First floor plan Roofs plan
Scale 1:4000 Scale 1:4000

Ferrater e JimenezBrasa
 Sezione trasversale AA
AA cross section
Sezione trasversale BB
BB cross section.
Sezione trasversale CC
CC cross section
Sezione trasversale DD
DD cross section
Sezione trasversale EE
EE cross section
Scala 1:2000
Scale 1:2000
L’assioma dell’interazione e della flessibilità è presente a
tutti i livelli del progetto: fra il parco e la città, fra l’edificio
e il territorio, fra gli utenti e lo spazio, fra interno ed ester-
no. Nel grande parco scientifico, sotto la copertura che si
“espande“ sul territorio come le dita di una mano aperta
e si conforma ispirandosi alle alture e alle geometrie al
suo intorno, trovano la propria collocazione il Macrosco-
pio, 5 padiglioni dedicati ognuno a tematiche specifiche,
la galleria culturale, l’auditorium e una serie di negozi e
locali di ristoro. In tutti i padiglioni è inoltre previsto un
ambiente per le esposizioni temporanee. All’esterno il bo-
sco dei sensi e, disseminati nel parco, il planetario, la torre
d’osservazione e la “casa delle farfalle”.
La conformazione spaziale dell’edificato permette
un’estrema flessibilità, sia negli accessi sia nei percorsi
sia nell’uso degli spazi: è possibile accedere al comples-
so da ogni direzione, gli spazi di collegamento sono am-
bienti ampi e luminosi, spesso a doppia o tripla altezza,
Ferrater e JimenezBrasa
large complex called the Macroscopio. The lay-out of all
the pavilions and of the temporary exhibition rooms was
completed at the end of the winter of the same year.
The axiom of the interaction and flexibility is La copertura continua
si dirama sul terreno
included at all levels in the design: between the park creando molteplici
and the city, between the building and the territory, ingressi al complesso
The continuous roof
between the users and the space, between the inside and spreads over the ground
the outside. In the large scientific park, under a large while creating multiple
entrances to the complex
roof that expands over the territory, there are a number
of pavilions, each dedicated to a specific scientific topic:
from the human body to the prevention culture, from
the scientific development in Andalucia to the Tecnoforo
(Tecnofroum) dedicated to technological innovations,
from the exploration room to the bio-sphere room. All
the pavilions also include an area for the temporary
exhibitions. The forest of the senses is located outside
the museum as well as the planetarium, the observation
tower and the butterfly house.
Alejo Bague

con molteplici collegamenti verticali, passaggi in quota
e piani a sbalzo che intrecciano percorsi e temi diversi e
che invitano il visitatore, assecondando la sua curiosi-
tà, ad assumere un ruolo attivo nella propria esperienza
dell’edificio. L’ambiente intorno svolge un’importanza
fondamentale: in qualunque momento il visitatore potrà
godere di scorci e viste privilegiate sul paesaggio e “en-
trarvi” direttamente. Questa sorta di “scatola enigmatica”
punteggiata da episodi (i padiglioni, la galleria culturale,
l’auditorium ecc.) risveglia la curiosità e mostra material-
mente il suo interno come un invito a essere percorsa,
come una strada cittadina, punteggiata da soste, incroci
e piazzette. La copertura è un piano continuo, che gravita
a 10 metri dal suolo, sostenuto da “scatole chiuse” conte-
nenti il ricco programma funzionale che si intrecciano
in un continuum spaziale. Asse del complesso è l’ampio
atrio: uno spazio passante, referenza di tutti i percorsi
possibili, accoglie i flussi in ingresso, in particolare dal-
la piazza di accesso e dai giardini del Rio, e mette in re-
lazione gli spazi interni con le ambientazioni esterne, (il
bosco dei sensi e la piazza dell’osservatorio). Illuminato
naturalmente da aperture verticali, che introducono agli
ambienti esterni, e da ampi lucernari in sommità (fino a
ABDR Architetti Associati
Alejo Bague
2,70 metri di altezza), l’asse centrale si pone in contrasto Il grande auditorium
affaccia direttamente
con le singole scatole tematiche, da cui la luce naturale sulla piazza di accesso
è completamente assente. Nel suo svolgimento, libero e The big auditorium
overlook directly the
continuo, passa da ambienti fortemente compressi (di al- entrance plaza
tezza inferiore a 3 metri) a grandi spazi liberi (alti fino a
Uno dei padiglioni: uno
20 metri). L’accessibilità è il cardine principale dell’intero spazio aperto, privo di
intervento. I padiglioni offrono anch’essi diversi punti di luce naturale e dai colori
scuri, con una leggera
vista al visitatore che usufruirà dello spazio. La flessibilità rampa inclinata
della progettazione di un “sistema spaziale aperto”, con One of the pavilions:
an open space, without
piani di calpestio ad altezze differenti collegati da rampe natural light and with
leggere (con un sistema integrato di controllo per l’illumi- dark colours which can
be walked through using
nazione, la temperatura, l’umidità e un buon isolamento a slightly inclined ramp
acustico), permette la libertà di allestimenti e installa-
zioni molto diversi fra loro. I progettisti, inoltre, hanno
prestato particolare attenzione agli aspetti di risparmio
energetico introducendo isolamenti termici e acustici ad
alte prestazioni, assecondando la ventilazione naturale
nel vasto atrio passante centrale e il ricambio d’aria for-
zato nei padiglioni e installando in copertura un ampio
campo fotovoltaico.
L’esperienza dello spazio si è qui trasformata in un gio-
co, ricco di molteplici realtà, di infiniti percorsi, di punti
di vista e sensazioni sempre nuovi.
 PROGETTI SCIENCE PARK
The building’s spatial layout allows an extreme
flexibility from the access, routes and use point of view:
it is possible to access the complex from every direction,
the connecting spaces are large and bright spaces,
often double and triple height, with multiple vertical
connections, suspended passageways and cantilevered
levels that cut across routes and different themes and that
invite the visitor, while indulging his curiosity, to take an
active role in the personal experience of the building.
The surrounding environment has a fundamental
importance. The valley and the mountains enter the
building and the building irradiates towards them;
therefore in every moment and in every point of the
journey the visitor will be able to enjoy glimpses and
privileged views over the surrounding landscape and
to enter it directly. This sort of enigmatic box dotted
by episodes (the pavilions, the cultural gallery, the
auditorium ecc.) awakens the curiosity and shows in
practical terms its inside like an invite to be discovered,
like a city road dotted by stops, crossroads, widening and
squares. The roof is a continuous level at 10 m above the
ground and supported by “closed boxes” that contain the
rich functional programme and that are interconnected
in a continuous space. The large atrium is the axis of the
complex: a transient space that is reference for all the
possible routes, it welcomes the visitors’ flow particularly
from the entrance square and from the river gardens and
REFERENCES:
- AA.VV., Parque de las Ciencias. - Mercè Trìas de Bes (a cura di),
Granada, Consorcio Parque de las Carlos Ferrater: opere e progetti,
Ciencias, Granada, 2008 Electa, Milano, 2008
FERRATER, JIMENEZ, BRASA 87
connects the internal spaces with the external settings
like the forest of senses and the observatory square. It
is naturally lit by vertical openings, which introduce to
the external environments, and by a large skylight at top
(2.7 m high) which brings light and focus to the relation
spaces; the central axis is in contrast with the single
theme boxes in which natural light is completely absent.
The axis moves freely and without interruption from
highly compressed spaces (with height lower than 3 m) to
large free spaces (up to 20 m high). Accessibility is the key
feature of the entire intervention.
The pavilions also offer different perspectives to the
visitor. The design flexibility of an open spatial system with
floors at different heights and connected by lightweight
ramps (with an integrated lighting, temperature and
humidity control system and with a good acoustic
insulation) allows for a freedom of lay-out and installation
which can be quite different from each other.
The designers have also given particular attention
to energy saving introducing high performance thermal
and acoustic insulation allowing for natural ventilation
in the large central atrium and mechanical ventilation
in the pavilions with a large photovoltaic installation on
the roof. The spatial experience was here transformed in
an interplay rich of multiple realities, of infinite routes,
points of view and ever new sensations.
Alejo Bague
- F. Gasparetto, The Castellòn Auditorium
Center, in Il Sole 24 ORE Arketipo n. 44,
maggio 2010, Gruppo 24 Ore, Milano
88 ARKETIPO

ZOOM 1:
MANTO CONTINUO Articolati lucernari Articulated skykights
— A CONTINUOUS ROOF illuminano il grande atrio light the big central hall

La copertura è un piano sinuoso che trae la sua ispirazio-

ne dalla morfologia del luogo. Una superficie continua, che
diviene sia fronte sia copertura, si dispiega a circa 10 metri
dal suolo articolandosi come le dita di una mano. Costitui-
ta da una rete di travi e pilastri di acciaio zincato a caldo, è
sorretta da “scatole” di calcestruzzo armato (i padiglioni). I
profili di acciaio dall’andamento spezzato sono prodotti in
officina e arrivano in cantiere pronti per essere fissati mecca-
nicamente alla trave successiva. Al di sotto di essa, impostan-
dosi sempre sulla struttura cementizia, “volano” solai a sbal-
zo che moltiplicano i possibili percorsi espositivi. L’intero
manto è poi rivestito, all’esterno, con pannelli prefabbricati
di GRC (Glass Reinforced Concrete), calcestruzzo rinforzato
con fibre di vetro, montati su una sottostruttura sempre di
acciaio zincato a creare una camera d’aria, e, all’interno, da
lastre di cartongesso in cui si incassa il sistema di illumina-
zione indiretta. La struttura del tetto contiene al suo inter-
no una larga intercapedine per i passaggi impiantistici e la
raccolta delle acque meteoriche. I lucernari che illuminano
il vestibolo sono costituiti da una struttura in profili di ac-
ciaio saldati in opera e alternano falde trasparenti a falde di
policarbonato cellulare traslucido orientate in modo tale da
isolare termicamente gli ambienti interni proteggendoli dai

Alejo Bague
raggi solari nelle stagioni maggiormente calde.

The roof is a winding level that draws it inspiration
from the local topography. It is a continuous surface which
becomes facade and roof and that is 10 m above the ground
while articulating like the fingers of a hand. It is composed
of a system of hot galvanised steel beams and columns
and it is supported by reinforced concrete boxes (the
pavilions). The steel profiles of the broken arrangement
are manufactured offsite and they are delivered on site
ready to be mechanically fixed onto the following beam.
Cantilevered floors fly under this concrete structure
multiplying the possible exhibition routes. The entire
surface is then covered on the outside by Glass reinforced
Concrete prefabricated panels installed over a galvanised
steel structure in order to create an air gap; inside the
surface is finished with plasterboard sheets in which an
indirect lighting system is installed. The roof structure
contains inside a large gap for service ducts and for the
routing of rainwater. The skylights which brings light
to the atrium are composed of a welded steel profiles
structure and alternated transparent pitches with
translucent cellular polycarbonate arranged in such a way
to thermally insulate the internal spaces while protecting
them from the solar radiation in the hottest seasons.
1. lamiera di acciaio zincato
2. sbalzo copertura:
- pannello prefabbricato di GRC (13 mm)
su sottostruttura di acciaio zincato
- filtro in tessuto non tessuto
- membrana impermeabile di PVC (1,2 mm)
- lamiera di acciaio zincato (4 mm)
- struttura: profili quadri di acciaio zincato
3. chiusura verticale superiore:
- pannello prefabbricato di GRC (13 mm)
su sottostruttura di acciaio zincato
- isolamento di poliuretano espanso (50 mm,
densità 40 kg/m3)
- doppia lastra di cartongesso (13/15 mm)
4. struttura: profili di acciaio alleggeriti a doppio T
con costole di irrigidimento
5. copertura:
- pannello prefabbricato di GRC (13 mm)
su sottostruttura di acciaio zincato
- filtro in tessuto non tessuto
- membrana impermeabile di PVC (1,2 mm)
- isolamento termico in vetro cellulare (70 mm)
- lamiera grecata di acciaio zincato
- controsoffitto di cartongesso su sottostruttura
in profili metallici a omega
6. lucernario:
- profili di acciaio zincato (150x70x4 mm)
- pannelli di policarbonato cellulare (4 mm)
7. solaio a sbalzo:
- calcestruzzo lisciato bianco (100 mm) con giunti a L
di acciaio zincato (50x50x15 mm)
- soletta di calcestruzzo armato
- controsoffitto di cartongesso su sottostruttura
in profili metallici a omega
1. galvanised steel sheet
2. cantilevered roof:
- Glass Reinforced Concrete prefabricated panel
(13 mm) on galvanised steel substructure
- non woven filter
- PVC waterproof membrane (1.2 mm)
- galvanised steel sheet (4 mm)
- structure: galvanised steel squared profiles
3. upper vertical enclosure:
- Glass Reinforced Concrete prefabricated panel
on galvanised steel substructure (13 mm)
- expanded polyurethane insulation (50 mm,
40 kg/m3)
- double plasterboard sheet (13/15 mm)
4. structure: double-T lightweight steel profiles with
stiffening ribs
5. roof:
- Glass Reinforced Concrete prefabricated
panel (13 mm) on galvanised steel substructure
- non woven filter
- PVC waterproof membrane (1.2 mm)
- cellular glass thermal insulation (70 mm)
- corrugated galvanised steel sheet
- plaster board ceiling on 7-shaped metal profiles
6. skylight:
- galvanised steel profiles (150x70x4 mm)
- cellular polycarbonate panels (4 mm)
7. cantilevered floor:
- white smooth concrete (100 mm) with L-shaped
galvanised steel joints (50x50x15 mm)
- reinforced concrete slab
- plaster board ceiling on 7-shaped metal profiles
 PROGETTI SCIENCE PARK FERRATER, JIMENEZ, BRASA 91

Alejo Bague
Sezione verticale della galleria Coperture articolate, rampe leggere Articulated roofs, lightweight ramps
culturale. Scala 1:20 e solai a sbalzo organizzano i ricchi e and cantilevered floor organise the rich
Vertical section of the cultural sempre diversi percorsi espositivi and always different exhibition routes
gallery. Scale 1:20

1. lamiera di acciaio zincato
2. copertura:
- pannello prefabbricato di GRC
(13 mm) su sottostruttura di acciaio
zincato
- filtro in tessuto non tessuto
- membrana impermeabile di PVC (1,2 mm)
- isolamento termico in vetro cellulare
(70 mm)
- lamiera grecata di acciaio galvanizzato
3. lucernario:
- struttura in profili quadri di acciaio
- vetrocamera con filtro di protezione
solare sulla lastra superiore
(4+4/6/4+4 mm), alternato a lastre
di policarbonato cellulare
- giunti di EPDM
4. struttura portante: profili
di acciaio zincato a doppio T
5. chiusura verticale superiore:
- pannello prefabbricato di GRC (13 mm)
su sottostruttura di acciaio zincato
- isolamento di poliuretano espanso
(50 mm, densità 40 kg/m3)
- blocco di laterizio forato (140/160 mm)
6. doppio pannello prefabbricato
di GRC (10+10 mm) su struttura di
profili quadri di acciaio (70x70x2 mm)
7. corpo illuminante continuo
a fluorescenza incassato
nel controsoffitto di cartongesso
verniciato bianco
1. galvanised steel sheet
2. roof:
- Glass Reinforced Concrete
prefabricated panel (13 mm)
on galvanised steel substructure
- non woven filter
- PVC waterproof membrane (1.2 mm)
- cellular glass thermal insulation
(70 mm)
- corrugated galvanised steel sheet
3. skylight:
- squared steel profiles structure
- double glazing with sun protection
filter on the upper pane
(4+4/6/4+4 mm) alternated with
cellular polycarbonate sheets
- EPDM joints
4. main structure: double-T
galvanised steel profiles
5. upper vertical enclosure:
- Glass Reinforced Concrete
prefabricated panel (13 mm)
on galvanised steel substructure
- expanded polyurethane insulation
(50 mm, 40 kg/m3)
- hollow brick (140/160 mm)
6. double GRC prefabricated panel
(10+10 mm) over squared steel profiles
structure (70x70x2 mm)
7. continous fluorescent lighting
element inside the white painted
plasterboard suspended ceiling
92 ARKETIPO
PĀRVENTA LIBRARY, VENTSPILS, LATVIA —
INDIA ARCHITECTS
WWW.INDIA.LV
L’inviluppo compatto della biblioteca è
distribuito su tre livelli, collegati da una
rampa centrale spiraliforme di calcestruzzo.
All’interno, le bianche pareti lungo la rampa
sono occupate da fasce di libri; l’esterno è
rivestito da lastre di rame con pareti di vetro.
Ansis Starkis
Ventspils è un importante polo marittimo della Letto-
nia, la repubblica incuneata sul Mar Baltico tra l’Europa
nord-orientale e la Russia. La città, di circa 40.000 abitanti,
ha promosso con l’indipendenza una serie di opere pubbli-
che tra cui una biblioteca nella zona denominata Parventa.
Bandito un primo concorso nel 2006 e proclamato il vinci-
tore, il progetto è stato in seguito abbandonato, dato che la
municipalità ha preferito una localizzazione diversa, per-
tanto ha proceduto a un secondo bando nel 2007. È risultato
vincitore di entrambi i concorsi il gruppo INDIA architects,
con sede a Riga, formato da giovani progettisti (classe dal
1974 al 1983), che hanno prefigurato una costruzione origi-
nale e semplice. Il vigore espressivo è affidato a un volume
unico dalle forme sinuose, suddiviso internamente in tre
livelli continui, collegati fluidamente da una scenografica
rampa cementizia, che dichiara, nella parte centrale, il suo
debito al newyorchese Guggenheim Museum (1943-59) di
Frank Lloyd Wright. Debito riconosciuto, in primo luogo,
dagli stessi progettisti, che sottolineano anche l’influenza
del Ryotaro Shiba Memorial Museum (Osaka, 2001) di Ta-
dao Ando, per l’adozione del libro come modulo e parame-
tro progettuale dello spazio interno. Emerge vistosamente,
The library’s compact tangle is arranged TEXT
over three levels, connected by a concrete MARZIA MARANDOLA
PHOTOS
central spiral ramp. Inside, the white walls
ANSIS STARKIS
alongside the ramp are filled with rows PETERIS BAJARS
of books; the exterior is clad with copper
sheets and glass walls.
Vista dalla strada
View from the road
Planimetria
Site plan
INDIA architects
Ventspils is an important maritime hub in Latvia which
is a republic on the Baltic wedged sea between the north-
west Europe and Russia. The city, with its 40.000 citizens,
has promoted with independence a series of public works
including a library in a district called Parventa.
The project, following an initial competition in 2006
with a preliminary winner, was abandoned because the
city council preferred a different location and therefore a
second competition was issued in 2007. Both competitions
were won by the group INDIA architects, based in Riga,
and composed of young designers (born between 1973
and 1983), who drafted a simple and original construction.
The expressive vigour is provided by a single volume with
winding forms and which is internally divided in three
continuous levels linked in a fluid way by a spectacular
concrete ramp, which declares in its central ramp, its
legacy to the New York (1943-59) by Frank Lloyd Wright.
This legacy is, in first instance, recognised by the designers
themselves who also highlight the influence of the Ryotaro
Shiba Memorial Museum (Osaka, 2001) by Tadao Ando for
the adoption of the book as module and as design parameter
of the internal space. The desire to display books emerges
 PROGETTI PĀRVENTA LIBRARY INDIA ARCHITECTS 93

La rampa centrale con, architectural design:

in sommità, la biblioteca INDIA architects
per bambini engineering design:
The ramp and, at the MDK Konstruktori
top, the children’s library
client:
Municipality of Ventspils
construction period:
2008-2009
area:
1500 m2
cost:
3.7 millions

Ansis Starkis
 95

Ansis Starkis
La sala lettura del
piano terra, in fondo
la bussola di ingresso
The reading room on
the ground floor, the
entrance at the back

Lo spazio centrale
della biblioteca con
l’auditorium; da destra,
il blocco ascensore e
l’ingresso visti dalla
prima rampa
The library’s central
space with the
auditorium; on the right,
the lift core and the
entrance seen from
the first ramp
Ansis Starkis
96 ARKETIPO
accoglienza e il guardaroba, sul lato sinistro, si trovano le
postazioni con i PC. Sul lato opposto si apre la sala lettu-
ra; nel nucleo centrale lo spazio a doppia altezza ospita un
piccolo auditorium, uno spazio per attività culturali dove
coloratissime sedute accendono di brillanti tinte il niveo
interno dell’edificio. Al primo livello, negli ambienti adia-
centi l’auditorium, lungo le fasce di bordo, sono collocate le
postazioni di lettura, aperte sul vano baricentrico e illumi-
nate dal lucernario centrale della copertura, che replica in
dimensioni ridotte la sagoma a plettro, icona identificativa
della biblioteca. All’ultimo livello, la rampa conduce a un
involucro vetrato: una struttura a pilastri metallici inclina-
ti, che formano una sequenza di V, ospita la biblioteca per i
bambini, un ambiente accogliente e allegramente colorato
da fantasiose sedie e tavoli di plastica.
Pochi sono i materiali utilizzati, calcestruzzo armato per
la struttura, acciaio per le colonne e le travi all’ultimo piano,
mentre vetro e lastre di rame declinano le pareti esterne e de-
finiscono la visione urbana dell’edificio. Le lamine di rame
sono istoriate fittamente dalle parole di una canzone tratta
dal manoscritto di Krišjānis Barons (1835-1923), critico famo-
so per aver raccolto e pubblicato le canzoni popolari lettoni.
REFERENCES:
- Antenisķe, Library Ventspils (LV) , - H. Kuusisto, A Lyrical Copper Library,
in A10,#30, nov/dec 2009, pp. 39-41 Copper Forum, 27, 2009, pp. 20-23
the reception desk and the cloakroom, there are on the left
side the computer workstations for internet and catalogue
search. On the opposite side the reading room opens up; in
the central core the double height space includes a small
auditorium, a space for cultural activities where very
colourful seats light up the internal core of the building
with bright colours. On the first level, in the spaces
adjacent to the auditorium, along the perimeter, there are
the reading desks open towards the central void and lit by
the library’s central skylight that replicates in smaller size
the plectrum’s shape which is the icon of the library. On
the top level the ramp leads to a glass envelop: a structure
with metal inclined columns, that create a sequence of
letters V, houses the children’s library, a warm environment
and lively coloured by fanciful chairs and plastic tables.
Few materials have been used: reinforced concrete for the
structure, steel for the columns and the beams on the top
level, while glass and copper sheets mark the external walls
Il piano basamentale
and define the building’s urban vision. The copper sheets vetrato e il volume
are densely decorated with words from a song written angolare rivestito di rame
The glazed base floor
by Krišjānis Barons (1835-1923), who was a critic famous and the copper clad
for having collected and published Latvia popular songs. corner volume
Ansis Starkis
- Il Sole 24 Ore Arketipo n 38
Coperture, novembre 2009
 99

L’esterno della
biblioteca, dove sono
riconoscibili due blocchi
funzionali, uno vetrato e
l’altro di rame
The outside of the
library where two
functional blocks, one
glazed and one with
copper, can be recognised

Il rivestimento esterno

Ansis Starkis
in lamine di rame
The external cladding
made of copper sheets

Peteris Bajars
 100

La rampa con gli scaffali

e la struttura a V della
biblioteca per bambini
Ansis Starkis

The ramp with shelves

and V-shaped structure
of children’s library
102 ARKETIPO

FUTURE
HIGH SPEED STATION, ROMA TIBURTINA, ITALY —
ABDR ARCHITETTI ASSOCIATI
WWW.ABDR.IT

Una galleria-ponte sorretta da una struttura A bridge gallery, supported by an existing TEXT

di calcestruzzo armato esistente collega due
atrii, nuovi “luoghi urbani” di connessione
fisica e sociale. Una trave reticolare di acciaio
in sommità costituisce la struttura portante
a cui vengono appesi diversi volumi dalla
forma ovoidale.
reinforced concrete structure, links two atria OSCAR PAGANI
PHOTOS
which are new “urban places” of physical and
ABDR ARCHITETTI
social connection. A steel truss at the top ASSOCIATI
constitutes the load-bearing structure which MASSIMO MAJOWIECKI
two ovoidal volumes are hanging from.
PROGETTI HIGH SPEED STATION ABDR ARCHITETTI ASSOCIATI 103

architectural design:
ABDR Architetti Associati, Roma
structural design:
Ezio Maria Grutta Dauria
Massimo Majowiecki, Bologna
client:
Rete ferroviaria Italiana SPA,
Roma
design period:
2001-2004
start of construction works:
2006
award:
Eurosolar Award 2002

ABDR Architetti Associati

104 ARKETIPO
3
Il progetto di 1. parco piazzale delle crociate
trasformazione dell’area 2. nuova Stazione Tiburtina
The project for the 3. atrio Pietralata
regeneration of the area 4. nuovo atrio Nomentano e piazza ipogea
Il progetto per la Nuova Stazione dell’Alta Velocità di
Roma Tiburtina si inserisce in uno dei nodi cruciali dello svi-
luppo metropolitano di Roma. Si tratta di un’area complessa
sia per la presenza del trasporto metropolitano e delle linee
dell’alta velocità, sia per le condizioni del contesto locale.
Nasce dall’intreccio di queste problematiche l’idea di
creare un nuovo “oggetto urbano” che, oltre a rispondere
all’esigenza di connessione e interscambio tra differenti
mezzi di trasporto, potesse riconnettere fisicamente i quar-
tieri Nomentano e Pietralata, storicamente separati dal
tracciato ferroviario, attraverso la creazione di una grande
galleria pedonale costruita sul ponte ferroviario esistente.
Parallelamente, la stazione non diventa più solo un luogo
di passaggio, ma, grazie all’articolato sistema di piazze e di
percorsi, svolge un ruolo di riqualificazione e di ricucitura
del tessuto urbano, simbolo di una rinascita architettonica,
ambientale e sociale. La nuova stazione si articola in tre ele-
menti fondamentali: l’atrio Nomentano, l’atrio Pietralata, la
galleria ponte. Sul lato Nomentano si trovano gli spazi pub-
ABDR Architetti Associati
Massimo Majowiecki
1. crociate square-park
2. new Tiburtina Train Station
3. Pietralata atrium
4. new Nomentano atrium and square
The project for the new High speed train station Roma Plastico di studio
Study model
Triburtina is inserted in one of key location for the urban
development of the city of Rome. This is a complex area
due to both the presence of the metropolitan transport
network and of the high speed lines and for the conditions
of the local context which is highly fragmented by the
presence of the logistic infrastructures (railways and
motorways).
The idea of creating a new “urban object” was created
by the interconnection of the above issues; the object
has not only to respond to the need of connecting and
exchange between the various means of transportation,
but also to physically reconnect the Nomentano and
Pietrasalata districts (which were historically separated
by the railway network), while creating a large pedestrian
gallery built on the existing railway bridge.
At the same time, the station not only becomes a
place of transit but also, and thanks to the articulated
system of squares, a place of routes and aggregation

1. galleria ponte
2. servizi commerciali
3. accessi alle banchine
4. accessi ai volumi sospesi
5. area tecnica
5
7
6
10
ABDR Architetti Associati
6. area commerciale 1. the bridge gallery 6. commercial area Pianta quota +14,00: i volumi sospesi
7. uffici 2. commercial services 7. offices +14.00 level plan: suspended volumes
8. ristorante 3. platforms accesses 8. restaurant
9. caffetteria 4. suspended volumes accesses 9. cafeteria Pianta quota +9.00: la galleria-ponte Scala 1:3000
10. spazio espositivo 5. technical area 10. exhibition area +9.00 level plan: bridge-gallery Scale 1:3000
6
ABDR Architetti Associati
blici distribuiti su quattro livelli a formare un atrio vero e
proprio. La quota ÷0,00, in cui si trova la piazza superiore, è
dedicata agli accessi principali. Le quote -4,50 m (una piaz-
za ipogea) e +9,00 m sono dedicate ai flussi pedonali interni
(accesso alla stazione metropolitana e alla stazione ferrovia-
ria con una galleria-ponte). Sul lato Pietralata, l’atrio, che si
sviluppa verticalmente a quote diverse, collega tra loro il
piazzale est, la piazza pedonale e il capolinea degli autobus.
Il lato ovest dell’atrio è interamente chiuso dalla struttura
della nuova tangenziale interna, mentre sul lato est è pre-
visto l’ingresso principale, di fronte alla piazza antistante.
Il boulevard (o galleria-ponte) è lo spazio più significativo
del futuro intervento: è costituito da un grande parallele-
pipedo di vetro, 240x50 m per un’altezza costante di 10,50
m, e rappresenta il percorso di collegamento tra i due atrii
laterali posti a quota +9,00 m. In esso e nei “volumi sospesi”
sono dislocati i servizi al viaggiatore e gli accessi alle ban-
chine. L’idea spaziale di un grande contenitore all’interno
del quale galleggiano volumetrie sospese risulta coerente
con l’esigenza di eliminare eventuali criticità derivanti dal-
le vibrazioni trasmesse alle attuali strutture dal passaggio e
dalla fermata dei convogli ad alta velocità. La struttura ve-
trata parallelepipeda è supportata da una struttura reticola-
re esterna superiore, alla quale sono appesi sia le vetrate la-
terali sia la copertura sia i “volumi sospesi”. Si tratta di otto
volumetrie tra loro separate che hanno ciascuna accesso
diretto dal piano della galleria, quota +9,00 m, per mezzo di
scale mobili e di ascensori. Queste volumetrie sono collega-
te in quota attraverso una passerella sospesa (quota +15,00
points and provides a function of requalification and Prospetto nord
North elevation
reconnection of the urban structure as a symbol for an
architectural, environmental and social rebirth. The new
station is articulated in three fundamental elements: the
Nomentano atrium, the Pietralata atrium and the bridge
gallery. On the Nomentano side there are the public
spaces which are arranged over four levels to from a
proper atrium.
The ÷0.00 level, where the upper square is located, is
dedicated to the main access. The -4,50 m (an hypogenous
square) and the +9,00 m levels are designed for the internal
pedestrian flows ( access to the tube station and to the
railway station via a bridge gallery). On the Pietralata side
the atrium, which develops vertically at different levels,
connects the east square with the pedestrian square and
the bus terminus. The west side of the atrium is entirely
enclosed by the structure of the internal ring road while
the east side includes the main entrance in front of the
overlooking square.
The boulevard (or bridge gallery) is the most Stralcio della sezione
longitudinale
significant space of the future project: it includes a large Extract of the long
240x50 m glazed parallelepiped with a 10.50 m constant section
ABDR Architetti Associati
height and it represents the connecting path between the
two lateral atria at +9.00 m.
The spatial idea of a large container inside which
suspended volumes are floating is coherent with the
need of eliminating potential criticalities related to the
vibrations transmitted to the structures by the transit and
stop of the high speed trains. The parallelepiped glazed

m), che attraversa longitudinalmente tutta la volumetria
vetrata della stazione.
La stazione TAV metterà in opera tecnologie sperimen-
tali nel campo della sostenibilità ambientale e dell’ottimiz-
zazione del bilancio energetico, in particolare con sistemi di
controllo diretto dell’irraggiamento solare e sistemi di con-
trollo passivo per la generazione naturale di raffrescamento
estivo e riscaldamento invernale di semplice gestione e ma-
nutenzione. Il grande volume della galleria è il motore di una
continua produzione di aria calda per effetto serra che, nel
periodo estivo, è sfruttata come innesco di un ricircolo con-
vettivo per assicurare l’immissione di aria fresca e l’espulsio-
ne di quella viziata dai camini di ventilazione posti al di so-
pra della copertura; il comfort ambientale è quindi garantito
dall’utilizzo di apparati bioclimatici che, oltre a ridurre i con-
sumi energetici, limitano il ricorso alla ventilazione forzata.
Il microclima ottenuto è caratterizzato da un’attenuazione
della sensazione di caldo/freddo rispetto all’esterno (strate-
gia adattiva), coerentemente con la sua natura di spazio di
passaggio, limitando le temperature “da interno” ai soli am-
bienti confinati (spazi commerciali e “volumi sospesi”) che
saranno climatizzati con sistemi tradizionali.
ABDR Architetti Associati
structure is supported by the external upper reticular
structure which the lateral glazed facade, the roof and
the suspended volumes are hanging from. These are
eight volumes separated between each other where each
has an independent access to the gallery level at +9.00 m
via escalators and lifts. These volumes are connected at
height via a suspended walkway (+15.00 m) that crosses
lengthwise the entire station’s glazed volume.
The high speed station will implement innovative
technologies in the field of environmental sustainability
and of optimisation of the energy balance in particular
with the use of systems to control directly sun radiation.
The large volume of the gallery is the engine of a
continuous production of hot air by greenhouse effect
which, during the summer period, is used as activator of a
convective recycle to endure the entry of fresh air and the
release of exhaust air from the ventilation stacks on the
top of the roof: the environmental comfort is therefore
ensured by the use of bioclimatic devices which not only
reduce energy consumption but also limit the use of
mechanical ventilation.

ABDR Architetti Associati

Render della galleria

REFERENCES:
- G. Masera, Stazione TAV Firenze
in Arketipo n 18 dicembre 2007
- M. Majowiecki, Structural
architecture for large roofs:
concepts and realizations,
Bautechnik, Volume 82, Issue 3, March
2005, pp 147-156
- M. Majowiecki, The Free Form
Design (FFD) in steel structural
architecture - aesthetic values
and reliabilit, Steel Construction,
September 2008, pp 3-15
- M. Locci, Arlotti-Beccu-Desideri-
Raimondo in Architectural Design
Special Issue 3: Italy: A New
3D view of the gallery
Architectural Landscape, May/June
2007, pp 58-63
- Gruppo Ferrovie dello Stato -
WebInfoPoint Roma Tiburtina -
www.rfi.it/romatiburtina.html
 2

ABDR Architetti Associati

4

1. galleria-ponte 1. bridge-gallery
2. volumi sospesi multifunzionali 2. multi-use suspended volumes
3. livello banchine ferroviarie 3. station platforms level
4. piazza ipogea (atrio Nomentano) 4. square (Nomentano atrium)

3 3

ABDR Architetti Associati

Sezioni trasversali. Scala 1:500 1. trave reticolare spaziale 1. truss
Cross sections. Scale 1:500 2. ponte esistente con struttura di acciaio 2. existing bridge with steel structure
3. volumi sospesi con struttura di acciaio 3. suspended volumes with steel strucrure
4. colonne di sostegno: tubolari di acciaio (Ø 1200 mm) 4. load bearing columns: steel tubes (Ø 1200 mm)
5. ampliamento ponte esistente con struttura 5. widening of the existing bridge with steel structure
di acciaio

1. colonne di sostegno: tubolari di acciaio (Ø 1200 mm)

2. aste tubolari di acciaio
(Ø variabile tra 168,3 e 323 mm)
Massimo Majowiecki

3. nodo sferico di collegamento tra le aste tubolari

L’appoggio della struttura 1 1. load bearing columns: steel tubes (Ø 1200 mm)
reticolare. Scala 1:50 2. steel tubular bars (Ø variable diameter between
The support of the reticular 168.3 and 323 mm)
structure. Scale 1:50 3. spherical connection between the tubular bars
 PROGETTI HIGH SPEED STATION
ZOOM 1:
LA STRUTTURA / 1
— STRUCTURE / 1
Fasi della costruzione La struttura della nuova stazione è articolata nei se-
della stazione:
la copertura, la struttura
guenti elementi fondamentali: il ponte inferiore esistente,
reticolare, l’atrio la copertura reticolare e i volumi appesi.
Nomentano e l’atrio
Pietralata
La struttura ponte esistente funziona da piano di cal-
Phases of station’s pestio della stazione: la progettazione è stata impostata in
construction: the roof,
the reticular structure,
modo da gravare il meno possibile su di essa a causa delle
the Nomentano and sensibili vibrazioni cui è sottoposta durante il passaggio
Pietralata atrium
dei treni. Su di essa insistono 12 colonne che sorreggono la
trave reticolare spaziale di copertura (348x52 m), localizza-
te in corrispondenza dei piloni portanti per garantire una
trasmissione diretta dei carichi alle fondazioni preesistenti
senza avere un impegno flessionale dell’impalcato.
Il modulo strutturale, a progetto, è una piramide con
base 4,472x3,253 m e altezza 3,6 m, composta da aste tu-
bolari di acciaio Fe510C, collegate tra loro mediante sfere
d’acciaio. In corrispondenza delle estremità longitudinali
l’altezza della reticolare viene gradualmente ridotta da 3,6
a 1,8 m circa.
Durante la cantierizzazione è stata invece adottata una
soluzione costruttiva di travature reticolari a graticcio
(principali e secondarie) con le stesse spaziature utilizzan-
do profili di sezione HEB e a L imbullonati tramite piastre.
La reticolare poggia su 20 punti: 12 sono colonne in profili
tubolari di acciaio Fe510C (diametro 1200 mm), spiccanti
dalla struttura ponte esistente, 8 sono nuove colonne (dia-
metro 1400 mm), spiccanti da quota ÷0.00 o appoggiati su-
gli elementi di c.a. dei corpi scala e corpi ascensori (quota
+18,0 m circa).
ABDR ARCHITETTI ASSOCIATI 109
ABDR Architetti Associati
The new station’s structure is articulated in the
following key elements: the existing lower bridge, the
reticular roof and the suspended volumes.
The existing bridge structure provides the floor level
for the station: the design has been developed in order to
limit as much as possible the loads on the station because
of the sensible vibrations to which it is subject to during
the trains’ transit. On this structure there are 12 columns
that support the roof’s reticular truss (348x52 m roof’s
area) and which are positioned in correspondence of the
load bearing pylons to ensure a direct load transfer to the
existing foundations without bending the floor level.
In the design the structural module is a pyramid with
a 4.472x3.253 m base and 3.6 m height and it is composed
of Fe510C steel tubes connected via steel spheres. The
height of this structure is reduced from 3.6 to about 1.8 m
in correspondence of the long ends.
However during the construction phase a different
solution was adopted and it involved lattice beams (main
and secondary) with the same distance but using HEB
and L-shaped section and bolted using steel plates. The
structure rests over 20 supports: 12 are columns made of
Fe510C steel tubular profiles (1200 mm diameter) which
protrude from the existing bridge structure, 8 are new
columns (1400 mm diameter) which elevate at ÷0.00 level
or rest on the reinforced concrete elements of the staircase
and lift shaft (about +18.0 m).
110 ARKETIPO
ZOOM 1:
LA STRUTTURA / 2
— STRUCTURE / 2
In corrispondenza delle estremità longitudinali sono
presenti 2 sbalzi aventi luce di 31 m (lato Pietralata) e di
22 m circa (lato Nomentano). Al fine di compensare gli ab-
bassamenti indotti dai pesi propri e dai carichi permanenti,
sono state adottate opportune controfrecce delle aste com-
ponenti la trave reticolare.
Le notevoli dimensioni della struttura reticolare hanno
implicato di svincolare le sommità degli elementi portanti
verticali dagli spostamenti orizzontali della struttura in-
dotti dai carichi verticali e dalle variazioni termiche.
L’azione controventante è affidata ai corpi scala posizio-
nati alle estremità, dotati di adeguate rigidezza e resistenza
flessionale “nel piano” della reticolare per limitare gli spo-
stamenti orizzontali senza coinvolgere la struttura a ponte
esistente.
Parallelamente, per le colonne è stato previsto un colle-
gamento fisso alla trave reticolare spaziale e collegamento
a cerniera alla base per permettere spostamenti senza in-
durre movimenti di taglio e momenti flettenti, mentre per
gli altri elementi di c.a. (corpi scale, ecc.) è stato previsto un
appoggio orizzontale scorrevole.
ABDR Architetti Associati
Two cantilevers with a 31 m span (Pietralata side) and Vista tridimensionale dai
binari della galleria-ponte
a 22m span (Nomentano side) protrude from the long ends 3D view of the bridge-
of the structure. In order to compensate the movements, gallery from the platform
caused by the own weight and by permanent loads, suitable
counterbalance of the components of the truss have been
adopted.
The considerable dimensions of the reticular structure
involved the need to free the top of the load bearing vertical
elements from the structure’s horizontal movements
caused by the vertical loads and by thermal changes.
The bracing function is fulfilled by the staircase cores
located at the sides which are provided with suitable
stiffness and bending resistance to limit the horizontal
movements without involving the existing bridge
structure.
In the same way, the columns are provided with a
fixed connection to the reticular truss as well as a hinged
connection at the base to allow movements without
causing slanting movements or bending, while for the
other reinforced concrete elements (staircases, etc.) a
sliding horizontal support has been constructed.
112 ARKETIPO
ZOOM 2:
I VOLUMI SOSPESI
— THE SUSPENDED VOLUMES
Appeso al di sotto della trave reticolare spaziale, è pre-
sente un impalcato (356x60 m) la cui a struttura è formata
da profili di acciaio a doppio T, trasversali (interasse 4,472
m) e longitudinali (interasse 3,25 m) con una lamiera gre-
cata (altezza 95 mm) dove poggia il pacchetto di copertu-
ra. Opportune controventature diagonali, longitudinali e
trasversali stabilizzano l’impalcato nel suo piano e rispetto
alla trave reticolare spaziale. I volumi sospesi sono struttu-
re appese alla reticolare principale mediante pendini tubo-
lari, composte da un impalcato di acciaio, un tavolato di le-
gno e da una copertura in profili tubolari di acciaio. Data la
loro particolare forma, la struttura è collegata ai pendini di
sostegno mediante un sistema di tenditori che garantisco-
no, in fase di montaggio, il raggiungimento della corretta
posizione finale. Tali volumi sono vincolati alla reticolare
principale e ne seguono gli spostamenti orizzontali dovu-
ti al vento; di conseguenza, le scale di accesso sono, da un
lato, sospese a questi e, dall’altro, appoggiate mediante un
vincolo scorrevole all’impalcato inferiore (quota +9.00 m).
Le passerelle di collegamento tra i volumi sospesi sono
anch’esse costituite da una struttura portante di acciaio so-
spesa alla struttura reticolare e da un impalcato di legno.
Le vetrate perimetrali definiscono il volume dell’edifi-
cio al di sotto della reticolare spaziale. Gli elementi verti-
cali portanti principali, disposti a interasse 4,4 m, poggiano
sulle strutture retrostanti (struttura ponte esistente e nuo-
vi impalcati) e lasciano l’estremità superiore libera, solo in
senso verticale, dalla copertura per svincolare gli sposta-
menti relativi.
Massimo Majowiecki
Underneath the reticular truss there is a 356x60 m Dislocazione dei volumi
lungo la galleria ponte
plank whose structure is composed of double T steel Positon of the volumes
profiles arranged in a perpendicular (4.472 m distance) along the bridge-gallery
and lengthwise (3.25 m distance) direction with a 95 mm
corrugated sheet steel supporting the roof’s layers. Suitable
cross, diagonal and longitudinal bracing stabilise the plank
horizontally as well as in relation to the reticular truss.
The suspended volumes are structures hanging
from the main truss via protruding tie rods and they are
composed of a steel plank, a wooden top and a roof made
of steel tubular profiles. Given their particular shape, the
structure is connected to the tie rods using a system of
tensioners which guarantee, during installation, to reach
the correct final position. These volumes are linked to the
main truss and follow its horizontal movements caused by
the wind; as a consequence, the access stairs are on one side
suspended from the volumes and on the other resting on
the lower plank (+9.00 level) via a sliding connection.
The walkways which connect the suspended volumes
are also composed of a load bearing steel structure and of
a wooden plank.
The perimeter glazed facades define the building’s
volume below the reticular truss. The main load bearing
vertical elements, arranged with a 4.4 m distance, rest on
the structures behind (existing bridge structure and new
planks) and leave the upper end disconnected from the
roof, only in the vertical direction, to be free from the
related movements.
114 ARKETIPO
POST
IL RUOLO
DELL’INGEGNERIA
STRUTTURALE
Il mercato delle costruzioni ha vissuto,
negli ultimi due decenni, l’avvento di
edifici e oggetti costruiti caratterizzati da
forme sempre più libere e sempre meno
riconducibili a schemi statici e costruttivi
tradizionali, alla ricerca di “wonders” o
“meraviglie” richieste da un mercato sempre
più attento all’impatto mediatico.
L’ingegnere strutturista ha, o almeno avrebbe, in questo
scenario, un nuovo ruolo di partecipazione attiva alla creazio-
ne dell’architettura, dopo che per lunghi decenni la diffusione
di una concezione razionalista dell’oggetto costruito sem-
brava averne relegato le responsabilità al dimensionamento
e verifica di schemi ed elementi strutturali già ben concepiti
dall’architetto. Concezione in ogni caso molto cara, difficile
da abbandonare, e filosoficamente assai vicina a quella “ri-
cerca del minimo” che caratterizza profondamente la cultura
dell’ingegnere. La fase piena di questa consolidata relazione tra
strutturista e architetto è simbolicamente rintracciabile laddo-
ve, ancora, in alcune occasioni si parla dello strutturista come
del “calcolatore”, piuttosto che del progettista delle strutture.
Paradossalmente, però, proprio l’avvento di sistemi di si-
mulazione, calcolo e verifica automatizzati, di pari passo con
l’abbassamento della preparazione teorica di chi opera nel
settore, in moltissimi casi non ha modificato in senso posi-
tivo l’atteggiamento e il ruolo dell’ingegnere strutturista: ha
determinato piuttosto una sostanziale abdicazione dal pro-
prio ruolo di partecipe al processo creativo. Un simile atteg-
giamento, già di per sé riduttivo del ruolo culturale, tecnico
e sociale dell’ingegnere, risulta anche negativo in relazione al
buon esito di una realizzazione. Il ruolo dell’ingegneria strut-
turale deve invece essere inteso nel suo senso più profondo
di contributo pratico e creativo, nell’ambito della complessa
dinamica dei rapporti tra architettura contemporanea (intesa
come architettura che attinge a grandi libertà di forma) e feno-
meno strutturale, nel rispetto di vincoli predefiniti.
La disponibilità di procedure e mezzi di simulazione
e calcolo, lo stato delle conoscenze, lo stato dell’arte del
costruire, tipici della contemporaneità, sono parte inte-
grante della questione: troppo spesso, sulla base di queste
enormi potenzialità, l’atteggiamento dell’ingegnere strut-
turista, spinto dalla pressione del mercato, è quello del fa-
— THE ROLE
OF STRUCTURAL
ENGINEERING
The construction sector has experienced
in the last two decades the creation of
buildings and constructions characterised
by more and more free shape that are less
related to traditional static and construction
schemes as expressive to the search for
those wonders required by a market that is
ever more careful to the media impact.
In this scenario the structural engineer has, or should at
least have, a new role with an active participation to the crea-
tion of the architecture after long decades when the diffusion
of a rationalist concept of the built object relegated his respon-
sibilities to the dimensioning and checking of structural ele-
ments and schemes which had been previously conceived by
the architect.
This is a concept that is very dear, very difficult to aban-
don, and philosophically very close to that search for the
“minimum” that deeply defines the engineering culture. The
complete phase of this consolidated relation between the
structural engineer and the architect is symbolically found
where in some occasions he is referred to as the “calculator”
more than the structural designer.
Paradoxically however the introduction of simulation and
automatic calculation and checking systems in parallel with
the worsening of the technical education of the operators has
not, in many cases, improved the attitude and role of the struc-
tural engineer: this has actually determined a substantial abdi-
cation of his proper role as participant to the creative process
determining a flattening.
A similar approach, already in itself reducing the cultural,
technical and social role of an engineer, can be also negative
for the good result of construction.
Therefore the role of structural engineering needs to be
understood in its deepest connotation for its practical and
creative contribution in the context of the complex dynamic
of relations between modern architecture (intended as archi-
tecture which presents a wide freedom of forms) and struc-
tural phenomenon in respect of predetermined constraints.
This subject is at centre of a global debate to which of deep
debate at global level and it is debate to which I have actively
participated for many years through the work, the projects,
the constructions, the written pieces, the participations and
 PROGETTI
TEXT
MAURO EUGENIO
GIULIANI
cile entusiasmo, così da trasmettere una falsa sicurezza ai
committenti e promuovere la propria immagine a scapito
delle reali conseguenze di progetti il cui dominio non è in
realtà raggiungibile.
Proprio sulla base delle suddette potenzialità, invece, si
può e si deve avere un atteggiamento critico che, semplifican-
do in modo estremo, e volutamente provocatorio, i termini
della questione, può tradursi in alcune semplici domande pre-
liminari di tipo generale sul ruolo dell’ingegnere strutturista:
- È corretto che l’ingegnere strutturista garantisca la massima
libertà all’architetto durante la genesi di queste forme, per poi cercare
di inserire nelle stesse il miglior possibile schema resistente, con gran-
de sforzo e diseconomia? O non si dovrebbe piuttosto cercare di re-
stringere questa libertà in modo da raggiungere un compromesso tra
una forma assolutamente libera e una che migliori il comportamento
strutturale avvicinandola a principi accettabili?
- Considerando i costi reali connessi alla realizzazione di forme
originali, fino a che punto l’ingegnere strutturista può spingersi nella
razionalizzazione delle soluzioni, e dove si collocano invece i vincoli
precisi di ciascun progetto?
- Quale dev’essere la posizione dell’ingegnere strutturista nel giu-
STRUTTURE POST 115
Nuova Torre di Controllo
a Barcellona.
Architettura strutturale:
coincidenza tra forma
e funzione
New Control Tower
in Barcelona.
Structural architecture:
form and function
the publications in many international forums.
The availability of processes and tools for calculations and
simulations together with the state of the knowledge and of
the art of construction which are typical of modern days are
integral part of the question. However right on the basis of the
potentials and of the knowledge of the state of the art we can
and we must build a critical attitude which, simplifying the
subject in an extreme and deliberately provocative way, can
be translated in some simple preliminary questions around
the overall role of the structural engineer:
- It is appropriate that the structural engineer gives the architect
the maximum freedom during the creation of the forms to then try to
insert in them the best possible structural scheme however with great
difficulties and costs? Shouldn’t we try to limit somehow this freedom
in order to reach a compromise between a completely free form and
one that improves the structural behaviour bringing it closer to ac-
ceptable principles?
- Considering the real costs associated to the creation of original
forms, up to what point the structural engineer should be pushed in
the direction of finding a solution and where are the precise bounda-
ries for each project?
116 ARKETIPO
Nuovo Centro Congressi
Fiera Milano.
Strutture al servizio
di una forma libera
New Fiera Milano
Convention Centre.
Structures
for a free form
dizio e nell’atteggiamento verso forme architettoniche che richiedono
soluzioni strutturali particolarmente complesse?
Appare evidente come le risposte a queste domande non
possano che fondarsi sulla determinazione di una serie di vin-
coli e parametri di riferimento, che attengono alle più diverse
dimensioni, principalmente legate alla volontà della Com-
mittenza, alla sensibilità “strutturale” dell’architetto, al valore
economico che una forma architettonica conferisce all’inter-
vento, alle aspettative della Comunità alla quale il progetto è
stato proposto.
In molti casi, le risposte alle prime due domande sono as-
sai più semplici di quanto non possa apparire a prima vista.
In primo luogo, l’insieme dei vincoli e dei parametri fon-
damentali viene definito nella fase iniziale del progetto, ed è
proprio in questa fase che il contributo dell’ingegnere strut-
turista può risultare determinante nell’orientare le scelte pro-
gettuali verso soluzioni che, pur non stravolgendo le forme di
un’Architettura, ne potenziano il significato integrandola con
un sistema strutturale adeguato.
La seconda domanda chiama ancora una volta in causa i
vincoli reali di un progetto, nella definizione dei quali assume
un ruolo fondamentale la Committenza: realizzazioni volu-
tamente spinte nel dominio della libertà di forma richiedono
una presa di coscienza dei rischi e dei costi reali da parte del
Committente, che deve ricevere da tutti i progettisti, compreso
lo strutturista, informazioni corrette fin dalla fase preliminare.
Per quanto attiene alla risposta alla terza domanda, la
posizione dell’ingegnere strutturista è e deve essere di critica
costruttiva; e appunto sulla base di questa posizione, è suo do-
- What should be the position of the structural engineer in the
judgment and attitude towards architectural forms that require par-
ticularly complex structural solutions?
It is obvious that the above questions cannot be answered
on the basis of the establishment of a series of restrictions and
parameters mainly related to the client’s requirements, to the
architect’s structural “sensibility”, to the economic value that an
architectural form can bring to the project, to the expectations
of the community whom the project has been proposed to.
In many cases the answer to the first two questions is
much simpler than what it may appear at a first read.
Firstly, the number of restrictions and fundamental pa-
rameters is defined in the initial phases of the project, and it
is right at this stage that the contribution from the structural
engineer can be fundamental in the determining the course of
the design decisions towards solutions which, without chang-
ing radically the architectural forms, enhance their proposi-
tions while integrating them with a suitable structural system.
The second question is again related to the real constraints
of the project where Clients have a fundamental influence:
when requesting construction which are willingly designed
with a push towards the freedom of form it is essential that
Clients appreciate the real risks and costs and they must re-
ceive by all designers, including the structural engineer, cor-
rect information since the preliminary phases.
For what concerns the answer to the third question, the
position of the structural engineer is and needs to be construc-
tively critical; and right on the basis of this position the struc-
tural engineer needs to provide clear opinions in every phase
 PROGETTI
vere esprimere opinioni chiare in ogni fase del progetto.
Per poter ricoprire dunque il ruolo che gli compete, e non
limitarsi al ruolo di mero “calcolatore” di strutture il cui cal-
colo e la simulazione numerica sono spesso inaffidabili, in
quanto incapaci di includere l’intera fenomenologia dell’or-
ganismo resistente, l’ingegnere strutturista deve applicare
un processo euristico che, attraverso la messa in campo della
propria esperienza e degli strumenti disponibili, sottoponga
il progetto a un costante “vaglio creativo”, alla ricerca delle
potenzialità strutturali che la forma dell’architettura gli per-
mette di individuare. Per successive iterazioni, interagendo
con l’architetto, il progetto va via via assumendo la sua for-
ma definitiva.
L’uso degli strumenti informatici di simulazione e di veri-
fica deve essere dunque volto innanzitutto alla comprensione
dei fenomeni, e per l’indagine delle migliori soluzioni, da inda-
garsi nel novero delle possibili logiche strutturali individuabi-
li dalle prime suggestioni fornite dall’architetto. Si tratta cioè
di individuare quali aspetti, all’interno di una forma abbozza-
ta, possano rappresentare elementi di forza di un ragionamen-
to strutturale, e dunque costruttivo, che conferisca al progetto
dignità, solidità fisica e concettuale, possibilità di dominio da
parte del progettista e del costruttore.
In questa logica, è possibile nuovamente richiamare la ri-
cerca dell’ideale “soluzione di minimo” di un problema dalle
molte variabili, alcune fisse e altre no, che comincia con la va-
lutazione critica di un’idea iniziale, passa per il progetto preli-
minare e prosegue nello sviluppo successivo.
Il processo di verifica iterativo a cui sottoporre le succes-
sive intuizioni formali e strutturali è, in forma molto succin-
ta, riconducibile ad alcuni punti cardine (ove per “verifica”
si intende non un semplice controllo puntuale, ma l’intero
processo logico e progettuale che va dall’analisi dei dati alla
definizione di soluzioni pratiche):
- Verifica della solidità e logica generale dell’impianto e delle sue
proporzioni; dell’esistenza di un’organizzazione logica degli
elementi resistenti e dei conseguenti flussi di azioni, dalla som-
mità alle fondazioni; dell’assenza di discontinuità inadatte a
un corretto funzionamento; della costruibilità; ipotesi di me-
todo costruttivo; della risposta strutturale alle azioni stabilite,
secondo configurazioni alternative; dei gradi di interazione tra
le diverse parti di struttura e loro valutazione critica; delle even-
tuali aree di incertezza sui dati di ingresso e delle necessità di
ulteriori studi; dei costi.
I risultati di questo processo costituiscono le basi solide sul-
le quali l’ingegnere strutturista deve costruire il proprio contri-
buto, oggi più che mai essenziale, al successo di un progetto.
STRUTTURE POST 117
IL RUOLO DELL’INGEGNERIA
STRUTTURALE
— THE ROLE OF STRUCTURAL
ENGINEERING
of the project.
Therefore the structural engineer in order to fulfil his role,
and not being limited to a mere structural “calculator” whose
calculation and numerical simulation are often unreliable be-
cause unable to include the entire behaviour of the structural
organism , needs to apply a heuristic process which through
the use of his experience and of the available tools continu-
ously test the project with a “creative assessment” in search for
the structural potentials that the form of architecture allows
him to identify. For subsequent iterations and liaising with the
architect, the project progressively assumes its final form.
The use of computer simulation and checking systems
must above all being finalised at the understanding of the
processes and – for the identification of better solutions – of
possible structural concepts that can be worked out right
from the architect’s initial suggestions. Therefore there is the
need to identify those aspects, within the drafted form, which
can represent strong elements in a structural and therefore
constructive concept that could give to the project dignity,
physical and conceptual solidity, possibility of control by the
designer and the contractor.
It is therefore possible to refer again to the search of the
ideal “minimal solution” for a problem with multiple vari-
ables, some of which are fixed and some other which are not,
which starts with the critical assessment of an initial concept
to be then development into preliminary design up to the
following stages. The iterative checking process of the subse-
quent formal and structural intuitions is in brief referable to
some key points (the checking is not simply limited to single
controls but it extends to the entire logical and design proc-
ess that goes from the analysis of the date to the definition of
practical solutions):
- Check of the general solidity and logic of the project and its
propositions; for the existence of a logical organisation of the
structural elements and the related loads from the foundation
to the top of the construction; for the absence of discontinuities
which are not suitable to a correct stability; for buildability
conditions including possible construction methods; of the struc-
tural response to predetermined loads under alternative condi-
tions; for the level of interactions between the different parts of
the structure and their critical assessment; for the possible areas
of uncertainties in relation to entry data and need for further
investigations; costs assessment.
The results for this type of process constitute the solid ba-
sis on which the structural engineer needs to build his contri-
bution which is today more than essential for the success of
a project.

CASSERI
A PERDERE
PER GETTI CLS
TESTO
ALVISE CATTELAN
I casseri a perdere sono elementi
di materiale plastico che rimangono
all’interno del calcestruzzo gettato.
Grazie all’impiego di questi tipi di
casseri, si può ottenere un notevole
risparmio di tempo durante tutta
la realizzazione delle costruzioni in
MATERIALI E SISTEMI
calcestruzzo. I casseri a perdere, oltre
a presentare vantaggi di gestione nelle
operazioni connesse alla preparazione
dei getti cls, rispetto ai casseri
tradizionali, hanno delle caratteristiche
tali da fornire risposte indiscutibilmente
efficaci nel campo della sicurezza.
122 ARKETIPO

ZOOM:
IL VANTAGGIO DELLA LEGGEREZZA

Grazie agli sviluppi recenti nel campo delle costruzioni è oggi possibile costruire edifici adottando sistemi che prevedono l’impiego
dei casseri a perdere, strumenti sicuri, razionali e avanzati che consentono vantaggi sia in termini strutturali ed economici, sia di
funzionalità e qualità delle costruzioni.

Tra i vantaggi nell’utilizzo dei casseri a perdere, la possibilità di
collocarli direttamente e velocemente sulla superficie del piano già
pronto all’uso. Questo evita la prolungata permanenza degli operai
all’interno dello scavo, con riduzione dei rischi derivanti da un eventuale
franamento delle pareti.
I casseri a perdere evitano l’impiego e il conseguente taglio del
legname con sega circolare, operazione molto pericolosa che comporta
notevoli rischi di incidenti, proiezione di particelle e polveri, esposizione
a rumorosità elevata.
L’utilizzo di questi prodotti elimina la presenza di cavi elettrici
sul luogo di lavoro, in quanto non sussiste la necessità di alimentare
macchine e attrezzature di lavoro fisse e/o portatili, quali sega circolare,
smerigliatrici angolari, pulitrici a spazzola ecc. La presenza di cavi
in cantiere, quasi sempre adagiati per terra, costituisce un elevato
rischio di elettrocuzione, considerato che i cavi stessi sono soggetti a
danneggiamenti e rotture dell’isolamento che spesso vengono riparati
con nastrature di fortuna.
Il mancato impiego di legname presenta il vantaggio di evitare la
presenza di chiodi sporgenti dalle tavole e quindi il rischio di punture dei
piedi e/o di altre parti del corpo.
Essendo casseri a perdere, non è necessario utilizzare prodotti
disarmanti da spruzzare sulle superfici che vengono a contatto con
il calcestruzzo. Trattasi di prodotti di diversa composizione, alcuni
pericolosi, altri non. Comunque, sono prodotti nocivi per contatto
e per inalazione, che richiedono misure di sicurezza particolari e la
valutazione del rischio chimico.
Da tutti i vantaggi descritti si evince chiaramente che l’impiego
dei casseri a perdere consente di mettere in atto misure di sicurezza
relativamente all’impiego degli stessi per il getto in opera del
calcestruzzo e conseguentemente di ridurre i rischi alla fonte.
Molte aziende produttrici si sono dotate nel tempo di una filiera
produttiva sostenibile che sancisce il rispetto di tutte le prescrizioni
di tipo ambientale durante il loro processo di produzione. Lo scopo è
quello di concentrarsi su una gestione di materiali e processi in grado
di consumare meno energia possibile e col minimo impatto ambientale.
Oggi, quasi tutti i casseri a perdere in commercio sono realizzati con
materiali plastici rigenerati ed ecocompatibili.
Oltre ai vantaggi di tipo ambientale, vi sono quelli di resistenza e
solidità della struttura.
I casseri a perdere sono realizzati in materiali riciclati (polipropilene
e polietilene rigenerati), sono ad alta resistenza meccanica, rimangono
inalterati nel tempo e sono solitamente progettati con una struttura che
distribuisce le sollecitazioni su tutta la superficie, offrendo un’ottima
capacità di carico.
Di facile assemblaggio e posa, possono essere utilizzati anche su
fondi parzialmente preparati o su guaina impermeabile con notevole
riduzione dell’utilizzo di ghiaia o conglomerati cementizi.
Grazie alla loro struttura e leggerezza, si consegue una significativa
riduzione dei tempi e dei costi di posa. I moderni sistemi a incastro
permettono un assemblaggio facile e sicuro, con riduzione dei tempi di
manodopera fino all’80%.
I casseri a perdere, altresì, presentano una serie di vantaggi tecnici
quali la praticità di manutenzione e modifiche degli impianti alloggiati
all’interno dell’intercapedine, la possibilità di getto a raso, di utilizzo
dell’intradosso per il mantenimento forzato della temperatura, la
possibilità di raccolta di eventuali liquidi percolanti.
L’utilizzo combinato di casseri a perdere per getti di cls con
prolunghe regolabili permette la realizzazione di una fondazione

Tabella comparativa tra l’impiego

di casseri a perdere e altre tipologie costruttive

TIPOLOGIA CASSERO A PERDERE PREFABBRICATO MURETTI E TAVELLONI

MATERIALE POLIPROPILENE CALCESTRUZZO LATERIZIO

Impermeabilità materiale impermeabile poroso poroso

Dimensioni (cm) 50 x 50 / 71 x 71 60 x L* 61 x L*

Altezza Aerazione (cm) fino a 70 illimitata illimitata

Peso elemento (kg/m2) 4,68 / 7,48 n/d 60

Spessore soletta (cm) >5 3-MAG tavella 5/6 - soletta 5<>15

Portate ammesse (kg/m2) fino a 10000 500 n/d

Consumo CLS (m3/m2) 0,028 / 0,083 funzione dello spessore soletta funzione dello spessore soletta

Velocità di posa (m2/ora) = 90 n/d 10

Monoliticità Sistema si no no

Montaggio manuale mezzi meccanici manuale

* L = Lunghezza manufatto
 MATERIALI E SISTEMI CASSERI A PERDERE PER GETTI CLS
monolitica (o vespai ventilati) che si configura come soluzione
costruttiva economica e di elevata valenza tecnica.
Infatti, attraverso l’impiego combinato con questi accessori, si
realizza il getto contemporaneo di travi di fondazione e soletta. Un getto
monolitico di calcestruzzo significa vantaggi tecnici quali sicurezza e
stabilità. Queste prolunghe regolabili, che impediscono il passaggio
di calcestruzzo all’interno dell’intercapedine, consentono di ridurre
in modo significativo costi e tempi di realizzazione delle fondazioni
in quanto eliminano la necessità di posare anche la casseratura interna
delle travi di fondazione.
Le differenze tra costruire oggi una fondazione tradizionale e una
ventilata e monolitica sono molteplici.
Nel primo caso, con una fondazione tradizionale, gli assestamenti
o cedimenti del terreno, la discontinuità tra il getto delle travi di
fondazione e quello della soletta favoriscono fessurazioni e crepe.
Di conseguenza, la struttura viene destabilizzata e, attraverso tali
fessurazioni, possono risalire l’umidità e il gas Radon, provocando
notevoli disagi quali: crepe, instabilità, infiltrazioni, ambienti umidi
e freddi che favoriscono la comparsa di muffe e funghi, condense e
putrescenza degli elementi di legno.
Diversamente una fondazione monolitica ventilata realizzata con
casseri a perdere, è l’unica soluzione per creare una soletta monolitica
che ha il vantaggio di non fessurarsi e non generare crepe. Una
fondazione ventilata e monolitica aumenta la stabilità e la capacità di
portata, riducendo in maniera sensibile i rischi di danni in caso di sisma
e ha i seguenti vantaggi: dispersione del gas Radon e dell’umidità di
risalita, ambienti salubri e asciutti, nessuna crepa e fessura, grazie alla
ZOOM 123
Un esempio di modalità di posa
dei casseri a perdere
mancanza di punti di rottura e minore stress dell’acciaio.
Esistono oggi sul mercato soluzioni per ogni tipologia di intervento:
dalle ristrutturazioni alle nuove costruzioni, con casseri a perdere di
diverse altezze.
Queste varianti consentono di realizzare in modo facile e veloce un
vespaio aerato con altezze ridotte senza compromettere la struttura
dell’edificio. Inoltre, applicati ai solai, i casseri creano una camera d’aria
che riduce sensibilmente la trasmissione dei rumori tra un piano e
l’altro, aumentando l’isolamento acustico e il benessere abitativo.
Negli interventi di tipo industriale esistono dei prodotti
specificatamente studiati per la copertura di ampie superfici in tempi
ridotti. I casseri, grazie alla loro struttura più ampia, sono adatti per
sovraccarichi di esercizio particolarmente elevati, sia concentrati sia
distribuiti.
Infine, esistono dei casseri a perdere strutturati in una base di
supporto per l’incastro a 4 elementi su tubi di diametro 125 mm, per
realizzare strutture di altezze variabili da 70 fino a 250 cm.
Si tratta di sistemi con posa perfettamente verticale dei tubi di pvc
che garantiscono una elevata capacità portante della soletta e sono
applicabili anche su terreni senza un fondo di magrone.
I vantaggi di impiego sono molteplici. Sono modulari, versatili,
di facile e veloce modalità di posa. Utilizzarli consente la riduzione
sostanziale dei consumi di calcestruzzo. Infatti, i consumi sono di
0,030 m3/m2 a raso, mentre la quantità di calcestruzzo necessaria per
il riempimento dei pilastrini è pari a 0,037 m3/m2 per metro lineare di
altezza. I vuoti sanitari così realizzati possono essere impiegati per il
passaggio degli impianti.
124 ARKETIPO

RASSEGNA:
6 SOLUZIONI PER RISPARMIARE TEMPO

TUTTI I CONTATTI

BIOISOTHERM ECOSISM SRL PONTAROLO ENGINEERING SPA

Argisol® Sistema Costruttivo Ecosism Climablock
www.bioisotherm.it www.ecosism.com www.pontarolo.com

DALIFORM GROUP SRL GEOPLAST SPA SICILFERRO TORRENOVESE SRL

U-Boot Beton® Modulo H2wall
www.daliform.com www.geoplast.it www.sicilferro.it

I dati pubblicati nelle schede sono stati forniti

dalle aziende e sono indicativi.
Per una corretta stima dei costi è necessario un
contatto diretto con i loro uffici commerciali.

21,5 cm e 25-30-35 cm per pareti da 14 cm. Trasmittanza termica: da 0,32

— Argisol®
BIOISOTHERM
Viale della Repubblica, 8/c
35030 Selvazzano Dentro - PD
Tel. 049 8687216 - Fax 049 8684624
info@bioisotherm.it
www.bioisotherm.it
Sistema di costruzione costituito da un programma completo di cas-
seri isolanti a perdere idonei per la costruzione di pareti portanti antisi-
smiche di calcestruzzo, isolate internamente ed esternamente, finalizzate
a ottenere edifici in classe A. La corretta posa degli elementi permette di
realizzare, in un’unica fase, struttura portante, parete di tamponamento
e isolamento.
Caratteristiche tecniche > Elementi di polistirene espanso sinteriz-
zato ad alta densità AE, Euro Classe EPS 200, costituiti da due lastre iso-
lanti (a spessore variabile) nelle quali sono ancorati dei lamierini zincati.
Il riempimento in calcestruzzo e l’inserimento dell’armatura metallica
completa il sistema, che garantisce strutture perfette sia sul piano tec-
nico sia per quanto riguarda il confort abitativo. Spessore totale parete
grezza: 30-35-40 cm per pareti da 16,5 cm; 35-40-45 cm per pareti da
a 0,17 W/m2K, a seconda dell’isolamento scelto. Il rivestimento interno può
essere eseguito con normali intonaci premiscelati a base di calce-gesso
previa applicazione di un normale aggrappante. È preferibile comunque
adottare rivestimenti con sistemi di finiture a secco, del tipo: lastre di car-
tongesso, gesso fibrato, simili. Sulla facciata esterna normalmente viene
applicato il sistema di finitura “a cappotto”: rasatura, retina, rasatura e
successiva finitura colorata.
Dati per la voce di capitolato > Parete in elevazione realizzata con un
getto in opera di cls effettuato in un’unica soluzione (generalmente fino
all’altezza di 3 m), dello spessore medio di 16,5 cm in una casseratura
autoportante. La casseratura sarà formata da elementi cassero modu-
lari, di altezza 30 cm, costituiti da due lastre di spessore differenziato
(spessore esterno 73-123-173 mm, spessore interno 62 mm) di polistire-
ne espanso termoformato pigmentato, autoestinguente ad alta densità,
distanziate da staffe in lamiera d’acciaio zincato inglobate nel polistirene
in fase di stampaggio. I casseri saranno montati a secco fino ad altezza
di piano. Contemporaneamente al montaggio dei casseri saranno posati
i ferri d’armatura orizzontali, mentre quelli verticali saranno posati pri-
ma del getto di cls. In ultima fase, si eseguirà il getto del cls all’interno
dei casseri preventivamente puntellati con apposita attrezzatura atta a
garantire la verticalità.
 MATERIALI E SISTEMI CASSERI A PERDERE PER GETTI CLS RASSEGNA 125

— U-Boot Beton®
DALIFORM GROUP SRL
Via Serenissima, 30
31040 Gorgo al Monticano - TV
Tel. 0422 2083 - Fax 0422 800234
info@daliform.com
www.daliform.com
Soluzione tecnologica semplice e funzionale utilizzata per migliorare le
prestazioni dei solai minimizzando costi d’opera e materie prime impiegate.
Caratteristiche tecniche > Attraverso l’inserimento dei casseri in
opportune zone del solaio, si ottiene un’ottimizzazione della distribuzione
delle masse di calcestruzzo, secondo il principio delle travi a “I”. Oltre a ri-
durre la quantità impiegata di cls, si risparmia anche sull’uso dell’acciaio ga-
rantendo minor dimensionamento dei pilastri, delle fondazioni e degli scavi.
Il tutto si traduce in maglie strutturali più ampie, assenza di travi emergenti,
spazi più flessibili e ambienti meglio adattabili nel tempo. Il sistema consen-
te di ottimizzare i tempi di costruzione e di risparmiare “energie” per una
maggiore sostenibilità ambientale della costruzione. Disponibile in differen-
ti altezze, è leggero (pesa circa 2 kg), impilabile, può essere movimentato
rapidamente in cantiere senza l’utilizzo di gru, stoccato in poco spazio e
all’esterno. È, inoltre, possibile realizzare anche platee di fondazione di ele-
vato spessore anche in presenza di terreni poco stabili.
Dati per la voce di capitolato > Esecuzione di solaio alleggerito bidi-
rezionale di c.a. da gettare in opera su idonea casseratura orizzontale di so-
stegno (o su lastra prefabbricata). Solaio da alleggerire parzialmente con ele-
menti di plastica riciclata tipo “U-Boot Beton®”, di forma tronco-piramidale con
incavo semicilindrico a croce posto in sommità per ospitare barre d’armatura
o impianti da integrare nel getto, dimensione in pianta 52x52 cm, terminante
solidalmente nei quattro angoli con piedini conici di H secondo progetto, pog-
gianti all’impalcato per la formazione dello spessore dell’intradosso opportu-
namente armato e adeguato alle sollecitazioni di progetto.

ne lavorato per produrre una trama tridimensionale all’interno della quale

— Sistema Costruttivo Ecosism viene collocato il materiale isolante che funge da cassero per il getto del
calcestruzzo e da isolamento termico e acustico a muratura realizzata. Il
ECOSISM SRL sistema costruttivo Ecosism realizza quattro fasi fondamentali per la co-
Via Rivella, 22 struzione dell’involucro edilizio con un’unica operazione di posa in opera:
35041 Battaglia Terme - PD la struttura monolitica portante antisismica; la muratura di tamponamen-
Tel. 049 9101417 - Fax 049 9114283 to; il sistema di isolamento termico a doppio cappotto con la tipologia di
info@ecosism.com materiale isolante scelta e con la possibilità di realizzare l’intonaco arma-
www.ecosism.com to di spessore variabile e il sistema di isolamento acustico.

Sistema costruttivo che si basa sull’industrializzazione flessibile del
tradizionale concetto di cassero a rimanere. La produzione dei casseri
avviene su misura in relazione al progetto architettonico e strutturale da
realizzare, alle esigenze di isolamento termico e acustico e alla zona si-
smica di edificazione.
Caratteristiche tecniche > Il cassero è realizzato attraverso la combi-
nazione del filo di acciaio zincato con il materiale isolante scelto. Il filo vie-
Dati per la voce di capitolato > Fornitura Modulo Ecosism ad altezza
variabile, prodotto “su misura” in relazione al progetto esecutivo, costitu-
ito da due casseri a perdere di polistirene espanso sinterizzato, densi-
tà minima 150 Kpa, marcato CE, IIP classe di resistenza al fuoco E1, di
spessore variabile, contenuti in una maglia di rete elettrosaldata zincata a
trama ristretta e spaziale composta da fili di acciaio galvanizzato a caldo
(44 gr/m2) del diametro di 2,2 mm.
126 ARKETIPO

— Modulo È disponibile nelle altezze da 3 a 70 cm, in diverse varianti (Minimodulo,

Multimodulo) e abbinabile ad accessori che ne rendono flessibile l’appli-
GEOPLAST SPA cazione in funzione dei risultati desiderati. I prodotti sono stati sottoposti
Via Martiri della Libertà, 6/8 a numerosi test e prove di carico (punzonamento con impronta, prove di
35010 Grantorto - PD compressione e resistenza, controlli qualità di produzione e materiali di
Tel. 049 9490289 - Fax 049 9494028 produzione) da parte di Ri.Cert Spa e Tecnoprove.
geoplast@geoplast.it
www.geoplast.it Dati per la voce di capitolato > Per ottenere un’efficace ventilazione
della fondazione è necessario collegare l’intercapedine con l’esterno:
Cassero a perdere per la realizzazione di vespai areati sia per nuove ciò si realizza mediante la realizzazione di fori di diametro 80-120 mm
costruzioni che per ristrutturazioni. L’utilizzo consente di ottenere vuoti sulle travi perimetrali, in ragione di circa uno ogni 3,5/4 m, completi
sanitari tra il terreno e il fabbricato capaci di garantire ottimo isolamento dell’eventuale tubazione di collegamento in PVC e delle griglie esterne
termico, eliminazione dell’umidità di risalita dal terreno e la dispersione, in acciaio inox dotate di rete anti-insetti. I fori di ventilazione dovranno
con opportuna ventilazione del gas Radon. essere posti preferibilmente a una quota più alta a sud del fabbricato,
Caratteristiche tecniche > Il modulo, realizzato con materiali plastici rispetto al nord, in modo che si generi una naturale ventilazione per “ef-
rigenerati, ecocompatibili ad alta resistenza meccanica è stato progettato fetto camino”.
con una struttura che distribuisce le sollecitazioni su tutta la superficie. Costo > 12,70 euro/m² (H 25 cm).

zione dell’isolante tra interno ed esterno evita la formazione di condensa

— Climablock
PONTAROLO ENGINEERING SPA
Via Clauzetto, 20
33170 San Vito al Tagliamento - PN
Tel. 0434 857010 - Fax 0434 857014
lineaverde@pontarolo.com
www.pontarolo.com
Sistema costruttivo per la realizzazione di pareti di c.a. in grado di co-
niugare l’isolamento termico dell’EPS alla resistenza meccanica del cal-
cestruzzo. In un’unica soluzione, è possibile realizzare muri portanti di
calcestruzzo (cls) isolati termicamente sia all’interno che all’esterno.
Caratteristiche tecniche > Gli elementi sono disponibili in diverse
forme e dimensioni: altezza 40 cm, lunghezza 120 cm, spessore del lato
interno 6 cm, spessori del lato esterno 6-9-12-18 cm. La diversa distribu-
e permette di raggiungere ottimi livelli di isolamento con valori di trasmit-
tanza di 0,14 W/m2K. Il sistema è dotato di elementi speciali che permet-
tono di realizzare pareti con angoli di qualsiasi ampiezza o curvatura, non-
ché di variatori di altezza e tappi di chiusura. Si possono realizzare setti
in c.a. di 15-20-25 cm. Densità dell’EPS di 27 kg/m3. I casseri hanno, a filo
superficie interna, staffe verticali di plastica rigenerata con passo di 20
cm atte al fissaggio di pannelli di rifinitura mediante viti.
Dati per la voce di capitolato > Formazione di muri di c.a. con iso-
lamento termico integrato mediante il posizionamento di casseri di EPS
posati a secco e mutuamente collegati gli uni agli altri, compreso pezzi
speciali, tagli, sfridi, noli e quanto altro per dare il lavoro eseguito a regola
d’arte, escluso rivestimenti per rifiniture interne ed esterne. La misura-
zione viene effettuata a m2 di parete eseguita misurata in opera vuoto per
pieno deducendo esclusivamente i fori superiori a 4 m2.
 MATERIALI E SISTEMI CASSERI A PERDERE PER GETTI CLS
— H2wall
SICILFERRO TORRENOVESE SRL
C.da Pietra di Roma
98070 Torrenova - ME
Tel. 0941 785144 - Fax 0941 784375
info@sicilferro.it
www.sicilferro.it
Elemento costruttivo per l’edilizia di nuova generazione, nato per con-
tenere le pareti di calcestruzzo, che facilita il rispetto delle nuove norme
tecniche senza incrementare i costi e i tempi di realizzazione. Leggero e
facile da installare, è veloce ed economico, resistente e antisismico.
Caratteristiche tecniche > Sistema costruttivo costituito da due la-
stre di EPS autoestinguente (densità 20-25-30 kg/m3) dello spessore no-
minale di 6,3 cm (sono prodotti elementi con lo spessore di 9,3 cm) che,
collegate tra loro a mezzo di distanziali di PP ad alta densità, permettono
RASSEGNA 127
il contenimento del getto di calcestruzzo abbinando le elevate caratteri-
stiche isolanti del polistirene. Grazie al suo potere isolante, offre più del
50% di risparmio energetico per realizzare edifici di classe A, rispettando
la natura. Permette di realizzare pareti armate perfettamente coibentate
in regola con le più severe Normative Tecniche, garantendo elevati stan-
dard abitativi.
Dati per la voce di capitolato > Sistema costruttivo che rispetta l’am-
biente: nella fase di produzione e in quella di utilizzo, si hanno dei fortissi-
mi risparmi in termini di energia e, inoltre, sia il polipropilene che collega i
pannelli esterni di polistirene, sia il polistirene stesso sono prodotti ricicla-
bili al 100%. Non vengono emessi gas di tipo CFC, HCFC o qualunque altro
tipo di gas tossico per l’ambiente né in fase di produzione dei blocchi, né
durante la loro vita utile. Per la messa in opera dei blocchi vi è un ridottis-
simo utilizzo di carpenteria di legno.

URSA XPS NVII
polistirene estruso
ad alte prestazioni
— high-performance
extruded polystyrene
Un nuovo pannello di polistirene estruso
a elevate prestazioni meccaniche, duraturo
e imputrescibile, grazie alla sua eccellente
resistenza a compressione (700 kPa=70
tonnellate/m2).
Il prodotto ideale per l’isolamento termico di
superfici piane sottoposte a carichi elevati come
sottofondi di pavimenti industriali, pavimenti
carrabili, piscine, sistemi a tetto, tetto giardino.
La gamma URSA XPS è prodotta secondo i più
alti standard qualitativi certificati CE.
Grazie alla sua struttura cellulare,
composta da oltre il 95% di celle chiuse, URSA
XPS garantisce: ottimo isolamento termico,
altissima resistenza alla penetrazione di
umidità, bassa permeabilità al vapore acqueo,
altissima resistenza ai cicli di gelo-disgelo,
notevole facilità d’uso e di installazione,
comprovate prestazioni a lungo termine,
resistenza alla muffa e alla corrosione. Ursa
XPS NVII trova applicazione nel sistema a tetto
rovescio, all’interno del quale viene ribaltata la
posizione del manto impermeabile rispetto
all’isolante. In questo modo sono i pannelli di
polistirene estruso a essere sottoposti a sbalzi
di temperatura, azioni di gelo e disgelo,
diffusione di vapore acqueo, sollecitazioni
meccaniche, mentre al manto è richiesta la
sola funzione d’impermeabilizzazione. Ne
conseguono un’elevata durata nel tempo e
protezione del manto impermeabile da elevate
escursioni termiche stagionali, soprattutto
quelle giornaliere estive. Il posizionamento
dell’isolante all’esterno della copertura fa sì che
la struttura situata all’interno accumuli una
consistente quantità di calore durante il
periodo di riscaldamento diurno, calore che poi
viene ceduto all’ambiente abitato durante lo
spegnimento dell’impianto: tale situazione
attenua gli sbalzi di temperatura tra il giorno e
la notte, migliorando il comfort termico dei
locali abitati.
ARKETIPO PER URSA
A new extruded polystyrene panel with a
high mechanical performance, durable and
resistant to rotting thanks to its excellent
compression strength.
It is the ideal product for heat-insulation
of flat surfaces needing to bear heavy
loads such as the sub-bases of industrial
flooring, surfaces needing to bear vehicles,
swimming pools, roof-mounted systems,
roof gardens, sub-foundations.
The URSA XPS range is produced
according to the highest EC-certified quality
standards. Thanks to its cellular surface,
consisting of 95% of closed cells, URSA
XPS guarantees the following: excellent
heat insulation, very high resistance to the
penetration of moisture, low permeability
to water vapou, very high resistance to
freeze-thawing cycles, great ease of use and
installation, proven long-term performance,
resistance to moulding and corrosion.
The application for Ursa XPS NVII is in
reversed roof systems, inside which the
position of the waterproof layer is reversed
in relation to the insulation. This means that
the polystyrene foam panels are subjected
to the temperature changes and freeze-
thaw cycles, and are required to withstand
the circulation of water vapour and the
mechanical stresses, while the cladding
retains the sole function of waterproofing.
It follows that the waterproofing lasts for a
long time and is protected from seasonal
temperature variations and above all from
the daily temperature changes in summer.
129
The fact that the insulation is positioned
outside the roof means that the structure
inside accumulates considerable quantity
of heat during the day when the heating
system is working. This heat is then given
up to the living space when the system is
switched off. This situation attenuates the
differences in temperature between day and
night, improving the comfort of the lived-in
areas in terms of warmth.
Lastra di polistirene espanso estruso
monostrato con pelle superficiale liscia e con
battentatura perimetrale, esente da HCFC, HFC
(tipo URSA XPS NVII-L)
- valore di conduttività termica dichiarata a 10 °C
secondo UNI EN 13164 variabile in base allo
spessore: 0,036 W/mK per spessore 50 e 60 mm,
0,037 W/mK per spessore 70 mm, 0,038 W/mK
per spessore 80 e 100 mm;
- resistenza a compressione al 10% di
schiacciamento secondo EN 826 pari a 700 kPa;
- resistenza a compressione per carichi permanenti
dopo 50 anni con compressione b 2% secondo la
UNI EN 1606 pari a 250 kPa;
- assorbimento d’acqua secondo la UNI EN 12087
b 0,2% in volume;
- assorbimento di umidità per diffusione e
condensazione, secondo la UNI EN 12088 b 3%
in volume;
- assorbimento d’acqua conseguente alla prova gelo-
disgelo secondo la UNI EN 12091 b 1% in volume;
- fattore di resistenza al passaggio del vapore
acqueo μ secondo la UNI EN 12086 variabile
in ragione inversa dello spessore tra 100 e 50;
- media di celle chiuse superiore al 95%;
- reazione al fuoco Euroclasse E secondo UNI EN
13501-1.
Centro Direzionale Colleoni
Via Paracelso, 16 - Palazzo Andromeda
20864 Agrate Brianza - MB
Tel. 039 6898576
www.ursa.it

CALDAIE
E CENTRALI
TERMICHE
TESTO
GIOVANNI MOSCHIONI
Come la gran parte degli elementi
impiantistici e architettonici, anche
le caldaie subiscono l’influenza della
moda e alternano periodi di gloria a
fasi di appannamento. Ne esistono di
vari modelli e dimensioni e, grazie alle
loro molteplici funzioni, possono essere
installate sia nelle vecchie che nuove
IMPIANTI
IMPIANTI
costruzioni. I vantaggi nel loro utilizzo
sono chiari: l’installazione è semplice,
il prodotto è realizzato in serie e non
ad hoc e si ha un unico produttore
che provvede anche alla soluzione
di una parte degli aspetti normativi
tradizionalmente a carico
del progettista.
132 ARKETIPO

ZOOM:
TECNOLOGIA E MATERIALI IN EVOLUZIONE

Un rapido excursus degli ultimi quarant’anni ci fa vedere, in lontananza, le caldaie a gasolio, la diffusione del metano
e del gas in generale, la riduzione sempre più marcata delle potenzialità installate, l’avvento delle caldaiette autonome e il ritorno
alla centralizzazione della produzione, ma con la contabilizzazione separata.

Poi sono stati mandati in pensione i caloriferi e sono state abbassate
le temperature degli impianti, con l’ingresso in campo delle caldaie a
condensazione; da non molto sono entrate in scena le pompe di calore
per la produzione dell’acqua per il riscaldamento, talvolta affiancate e
integrate da pannelli solari termici.
A ben osservare, gli eventi che abbiamo ricordato sono stati spesso
accompagnati - quasi sempre preceduti - da un altro evento di natura
economica, sociale o normativa: la crisi petrolifera, la legge 373 sul
risparmio energetico e così via cambiando fino all’attuale, articolata,
normativa e-nergetica e antincendio.
Di questi tempi la percezione di chi lavora nel settore dell’edilizia
e dell’impiantistica è che la “caldaia” sia un elemento superato dalla
tecnologia, dalla spasmodica ricerca della prestazione energetica
estrema e dai vincoli normativi. In realtà, le caldaie continuano a scaldare
la grande maggioranza degli ambienti e dei processi tecnologici - sia
per l’esistente (il che è ovvio), sia per le nuove installazioni, anche solo
limitando l’analisi agli edifici per uso civile.
PERCHÉ SCEGLIERE LE CALDAIE
Ciò che può apparire una contraddizione ha in realtà due radici: la
prima di natura culturale, in quanto i progettisti, gli installatori, gli utenti
e - non ultimi - i manutentori tendono a fidarsi di tecnologie e prodotti
collaudati e conosciuti, soprattutto nei settori critici come quello del
riscaldamento (chi ha provato a patire il freddo per l’impianto non
funzionante ben comprende il significato della parola “affidabilità”).
La seconda radice si nutre di una serie di robuste considerazioni
tecniche: non esiste ancora sul mercato una reale alternativa alla
flessibilità delle caldaie in termini di range di temperatura dell’acqua,
compattezza di installazione, prontezza di reazione, potenza disponibile
e - perché no? - di costo e rumorosità. In termini di rendimento le
caldaie moderne competono (pur perdendo la competizione) con
le pompe di calore: il rendimento rispetto all’energia primaria è
nell’ordine del 104÷106%, contro il 130÷140% di una pompa di calore
con condensazione ad aria. Per contro, sono in grado di offrire potenze
termiche elevate senza richiedere potenza elettrica con tutti i costi diretti
di cablaggi e quadristica e di impegno di potenza, oltre a quelli indiretti
quando la potenza installata supera 100 kW e si rende necessaria una
centrale di trasformazione da media a bassa tensione.
NORMATIVE E QUESTIONI TECNICHE
Il vero tallone d’Achille delle caldaie è costituito dai vincoli di natura
normativa: le centrali termiche sopra i 116 kW costituiscono - insieme
alle autorimesse - l’attività più gettonata della Prevenzione Incendi in
ambito di edilizia civile. Il motivo, ovviamente, è la presenza di gas (o
gasolio) e di fiamma.
Al di là degli aspetti burocratici legati alle pratiche della prevenzione
degli incendi prima e dopo la fase progettuale e costruttiva, la regola
tecnica impone una serie di prescrizioni rispetto alla costruzione dei
locali, all’accesso, alla posizione e alla ventilazione, che diventano un
vincolo per lo sviluppo dell’edificio e delle attività che vi si possono
svolgere. L’evoluzione dei materiali e delle tecniche di assemblaggio
delle varie componenti ha portato di fatto allo sviluppo di caldaie adatte
per l’utilizzo all’aperto, con pochi (o nulli) vincoli rispetto alla pioggia
battente. Grazie a queste opportunità, è stato possibile realizzare
installazioni all’aperto con ovvio guadagno della sicurezza, pur in cambio
di qualche maggior problema manutentivo. Comunque, spostare
all’esterno la caldaia non elimina la necessità di disporre di un locale
tecnico per pompaggio e distribuzione dei fluidi.

ASPIRATA

140 TEMP. 140

SCORREVOLE SOFFIATA
TEMP.
120 SCORREVOLE 120
CONDENS.
CONDENS.
100 100
ASPIRATA

TEMP.
80 SCORREVOLE 80

CONDENS.
60 60

40 40

20 20

0 0
ENERGIA METANO POMPA DI CALORE POMPA DI CALORE
METANO GPL GASOLIO
PRIMARIA CONDENSAZIONE - ARIA - ACQUA

Costo dell’energia resa alle utenze rapportata Confronto fra i rendimenti della caldaia
alla caldaia a metano aspirata. Confronto fra a metano e delle pompe di calore in funzione
combustibili e tecnologia delle caldaie dell’energia primaria
 IMPIANTI CALDAIE E CENTRALI TERMICHE
MACCHINE DI NUOVA CONCEZIONE
In un passo immediatamente successivo, anche grazie all’entrata
in vigore del D.M. 12 aprile 1996 che ha reso meno restrittive le
imposizioni per quanto concerne la distanza dei gruppi termici dalle
pareti e strutture delle centrali, si è compiuto lo sviluppo finale, con
la comparsa sul mercato di vere e proprie centrali termiche costituite
sostanzialmente da armadiature modulari, dotate di caratteristiche di
ventilazione, resistenza al fuoco e di sicurezza idonee, che alloggiano
i gruppi termici e la circuiteria primaria (collettori, pompaggio ecc.).
Si raggiunge così un punto di sostanziale “industrializzazione” della
centrale termica, che passa da “locale” a “macchina”, può essere
ordinata e installata in blocco ed è garantita attraverso un collaudo in
fabbrica.
La riduzione delle potenze in gioco (sia per l’effettiva riduzione
delle richieste degli edifici, sempre più performanti dal punto di
vista energetico, sia per l’ottimizzazione stessa delle caldaie), unita
all’abbassamento delle temperature d’utilizzo dell’acqua per il
riscaldamento, ha di fatto richiesto l’ottimizzazione della modulazione
della fiamma e, come parziale conseguenza, il frazionamento delle
potenze fra più gruppi termici, così da massimizzare l’elasticità d’uso e
l’affidabilità dell’intero sistema.
Sempre più spesso, quindi, quella che appare “una” caldaia è in
realtà un insieme di più caldaie il cui funzionamento viene coordinato da
un’elettronica intelligente che gestisce attivazione, rotazione dei gruppi
e, in una buona parte dei casi, gli eventi di blocco. La logica modulare
delle caldaie a cascata evidentemente si sposa con quella delle centrali
termiche: con assemblaggi di moduli di contenimento e di caldaie di
varie dimensioni e potenza si possono realizzare centrali termiche
confacenti le diverse necessità d’utilizzo.
I vantaggi di questo genere di approccio sono chiari: l’installazione è
evidentemente semplificata; si acquista un prodotto realizzato in serie
e non realizzato ad hoc - quale potrebbe essere una centrale termica
tradizionale - con un unico referente (il produttore della caldaia-centrale
ZOOM 133
Caldaia modulare da esterno (moduli Revamping di centrale termica per
per caldaia e circuiteria idraulica in uso pubblico. Ieri e oggi
primo piano)
termica) che provvede anche alla soluzione di una parte degli aspetti
normativi tradizionalmente a carico del progettista.
Sempre altrettanto evidente è che, in funzione delle necessità
specifiche, le caldaie con funzionamento a cascata possono essere
utilizzate nell’ambito di installazioni di tipo tradizionale all’interno delle
centrali termiche classiche, così come le centrali termiche precostruite
possono ospitare gruppi termici non a cascata.
CALDAIE CON POTENZE PIÙ BASSE
Infine, una parola sulle “caldaiette” - caldaie con potenza inferiore a
35 kW - che rappresentano una percentuale decisamente rilevante delle
realizzazioni degli ultimi vent’anni. Anche in questo caso, i produttori
non sono rimasti passivi a guardare le evoluzioni della tecnica. Così i
problemi di sicurezza legati alle caldaiette a tiraggio naturale installate
all’interno dei locali abitati che hanno determinato una serie di eventi
luttuosi in passato, sono stati risolti con soluzioni tecniche diverse, dalle
caldaiette a camera di combustione stagna a quelle per esterno e camini
prefabbricati di tipo metallico a perfetta tenuta. I problemi dovuti alle
fortissime sollecitazioni termiche, soprattutto nel caso di produzione
contemporanea di acqua calda sanitaria, hanno visto impiegate soluzioni
costruttive adeguate. Le caldaie sono ormai tutte a condensazione, con
regolazione e circuiteria idraulica in grado di gestire più zone termiche,
oltre all’acqua calda sanitaria con i relativi accumuli. Le canne fumarie,
che sono attraversate da fumi con temperature di poco superiori a 40 °C
possono essere realizzate in materiali polimerici e non richiedono più
la coibentazione e i relativi ingombri. Le tubazioni di adduzione del
gas metano hanno raggiunto notevoli gradi di sicurezza attraverso i
miglioramenti tecnologici nei materiali e nei montaggi.
Consapevoli delle necessità di ridurre gli spazi, i costruttori hanno
anche intrapreso un progressivo ripensamento strutturale delle caldaie,
apportando migliorie di natura termodinamica e strutturale, progettando
caldaie che possono essere alloggiate a incasso in nicchie ricavate
all’interno delle murature.
134 ARKETIPO

RASSEGNA:
16 SISTEMI PER UN MINORE CONSUMO

TUTTI I CONTATTI

ARGOCLIMA SPA BERETTA ELCO ITALIA SPA IMMERGAS SPA

Condensy RSE Argo Power Green R600 Victrix 75
www.argoclima.com www.berettaclima.it www.elco-ecoflam.com www.immergas.com

ARISTON THERMO SPA BSG CALDAIE SRL GALLETTI SPA RIELLO SPA
Genus Kairos Premium Multiparva Cond Hiwarm Alu Pro Power
www.aristonheating.it www.biasi.it www.galletti.it www.riello.it

ATAG ITALIA SRL BUDERUS SPA GRUPPO IMAR ROBUR SPA

A Serie ECO Logamax Plus GB162 Bimetal Condens MK Caldaria 35 Condensing
www.atagitalia.com www.buderus.it www.gruppoimar.it www.robur.it

BAXI SPA COSMOGAS SRL HERMANN WINDHAGER ITALIA SRL

Luna HT Residential Combidens Thesi R Condensing VarioWIN
www.baxi.it www.cosmogas.com www.hermann.it www.windhager.it

I dati pubblicati nelle schede sono stati forniti

dalle aziende e sono indicativi.
Per una corretta stima dei costi è necessario un
contatto diretto con i loro uffici commerciali.

installazione: sia per impianti singoli da 35-55-85 kW che per impianti a

— Condensy RSE Argo
ARGOCLIMA SPA
Via Varese, 90
21013 Gallarate - VA
Tel. 0331 755111 - Fax 0331 776240
marketing@argoclima.com
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cascata con un massimo di 12 caldaie e fino a 1.020 kW di potenza, con
elevate prestazioni energetiche. L’insieme di generatori di calore a con-
densazione, singoli o in cascata, unitamente a una gamma completa di
accessori per la termoregolazione, è in grado di gestire zone ad alta e bas-
sa temperatura in modo assolutamente automatizzato e di offrire così la
possibilità di realizzare impianti a elevate prestazioni energetiche e a bas-
se emissioni, garantendo il giusto livello di benessere, nel pieno rispetto
dell’ambiente.

Caldaie murali che consentono di ottenere un migliore rendimento uti-
le rispetto ai generatori tradizionali.
Caratteristiche tecniche > Caldaie a condensazione con bruciatore
a premiscelazione di acciaio inox AISI 316L, scambiatore acqua/fumi di
acciaio inox AISI 316L. Ampio pannello display LCD di controllo e auto-
diagnosi. Predisposizione per collegamento con pannelli solari termici.
Attraverso i sistemi a condensazione Argo sono possibili diversi tipi di
Dati per la voce di capitolato > Caldaie murali disponibili nei modelli
35, 55 e 85 kW, ad alto rendimento energetico (92/42/CEE), caratteriz-
zate da uno scambiatore acqua/fumi di dimensioni compatte a doppia
camera, il quale consente affidabilità, sicurezza e un elevato rendimento.
Elettronica evoluta per la gestione di installazioni singole e in cascata. Il
pannello di controllo digitale è dotato di tasti e ampio display LCD con
visualizzazione simultanea di testo e simboli.
 IMPIANTI CALDAIE E CENTRALI TERMICHE RASSEGNA 135

— Genus Kairos Premium modello si basa sul numero di persone che utilizzano l’acqua calda in casa
(da 2 fino a un massimo di 6) e sul tipo di installazione (su superficie in-
ARISTON THERMO SPA clinata o piana). È disponibile in differenti modelli: kit completo caldaia a
V.le A. Merloni, 45 condensazione 24 kW con modulo accumulo solare mono serpentino da
60044 Fabriano - AN 150 litri e collettore solare adatto a 2-3 persone, con modulo accumulo
Tel. 199 111222 - Fax 0732 602416 solare mono serpentino da 200 litri e 2 collettori solari adatto a 3-4 perso-
marketing.ariston@aristonthermo.com ne, con modulo accumulo solare mono serpentino da 300 litri e 2 collet-
www.aristonheating.it tori adatto a 5-6 persone; kit completo di caldaia a condensazione 12 kW
solo riscaldamento, modulo accumulo solare doppio serpentino da 200
Sistema integrato caldaia e solare a circolazione forzata per nuove abi- litri e 2 collettori solari adatto a 3-4 persone con modulo accumulo solare
tazioni. Un sistema completo per la produzione di acqua calda sanitaria, doppio serpentino da 300 litri e 2 collettori solari adatto a 5-6 persone.
connubio di fonti energetiche verdi: la caldaia a condensazione, i collettori
solari e il modulo accumulo gestiti in maniera ottimale da un’unica logica Dati per la voce di capitolato > Caldaia a condensazione mod. CF1
di controllo. 150 con dimensioni: 400x770x315 mm. Portata termica nominale max/min
Caratteristiche tecniche > La vasta gamma a circolazione forzata è (risc) 22,0/5,5 kW; portata termica nominale max/min (san) 25,0/5,5 kW;
destinata a soddisfare ogni esigenza di efficienza e comfort in nuove abi- rendimento alla portata termica nominale (30/50 °C) 107,0%; quantità ac-
tazioni dove condensazione e solare diventano un “must”. La scelta del qua calda ($T=25 °C) 14,4 l/min.

accensione elettronica a ionizzazione, elettropompa di circolazione, recu-

— A Serie ECO peratore di calore dai prodotti della combustione, scambiatore di calore
sanitario a piastre saldobrasate di acciaio inossidabile, gruppo di alimenta-
ATAG ITALIA SRL zione con valvola dosatrice per intercettazione e regolazione portata idrica,
Via 11 Settembre, 6/1 misuratore di portata, valvola servocomandata a 3 vie di priorità e sensore
37019 Peschiera del Garda – VR di temperatura, rubinetto di riempimento e vaso d’espansione a membra-
Tel. 030 9904804 - Fax 030 9905269 na per circuito riscaldamento, regolatore a microprocessore PI con tasti di
info@atagitalia.com programmazione e display a cristalli liquidi, programma riscaldamento a
www.atagitalia.com temperatura fissa o variabile con compensazione climatica esterna.

Generatore di calore premiscelato a condensazione a temperatura
scorrevole per la produzione di acqua calda sanitaria.
Caratteristiche tecniche > Generatore con camera di combustione
stagna con scambiatore di calore a ranghi multipli in tubi lisci d’acciaio
inossidabile AISI 316 e valvola di non ritorno fumi, collettore fumi con rac-
colta condensa e sifone di scarico, separatore d’aria automatico, brucia-
tore ceramico premiscelato modulante pressurizzato a fiamma rovescia,
Dati per la voce di capitolato > Portata termica nominale su P.C.I.:
28,8 kW (riscaldamento) - 34,2 kW (sanitario); marcatura efficienza ener-
getica 92/42CEE: 4 stelle, rendimento EN 677 a carico parziale: 109,7%;
rendimento a pieno carico (Tm / Tr = 80/60 °C): 98%; modulazione po-
tenza nominale (Tm/Tr = 80/60 °C): da 6,1 a 28,2 Kw; modulazione po-
tenza nominale (Tm/Tr = 50/30 °C): da 6,8 a 30,8 kW; marcatura classe
d’inquinamento NOx EN 483: 5.
136 ARKETIPO

— Luna HT Residential Caratteristiche tecniche > L’elemento principale di queste caldaie è

lo scambiatore di calore con camera di combustione e circuito idraulico a
BAXI SPA spire di acciaio inox AISI 316L. Le superfici di acciaio inox proteggono lo
Via Trozzetti, 20 scambiatore dai rischi di corrosione dovuta alla condensa. La regolazione
36061 Bassano Del Grappa - VI dei diversi componenti del generatore è affidata a una scheda elettronica
Tel. 0424 517111 - Fax 0424 38089 digitale a doppio microprocessore che permette una gestione semplice
marketing@baxi.it e affidabile della caldaia mediante un pannello di controllo con ampio di-
www.baxi.it splay LCD.

Gamma di caldaie murali ad alta potenza, costituita da generatori di ca-
lore a condensazione per solo riscaldamento di potenza compresa tra 35
e 100 kW (a 80/60 °C). L’insieme di generatori di calore a condensazione
singoli o in cascata e di una piattaforma elettronica di termoregolazione
completa offre la possibilità di realizzare impianti a elevate prestazioni
energetiche e a basse emissioni riuscendo a soddisfare al meglio l’esi-
genza di temperature ambiente confortevoli, totale autonomia gestionale,
acqua calda al giusto livello di benessere nel pieno rispetto ambientale.
Dati per la voce di capitolato > Caldaie a condensazione ideali per
installazioni in cascata grazie all’elettronica evoluta che può gestire fino
a 12 caldaie collegando alla scheda elettronica gli appositi accessori.
Scambiatore acqua/fumi di acciaio inox a doppia camera: alto rendimen-
to, dimensioni compatte, affidabilità e durevolezza. Pannello di controllo
digitale “Advanced Cps System” con elettronica evoluta per la gestione di
installazioni singole e in cascata. Peso e dimensioni contenuti. Linea com-
pleta di accessori per la termoregolazione.

sociare a Power Green è in grado di gestire da sola e in contempora-

— Power Green
BERETTA
Via Risorgimento, 23/A
23900 Lecco
Tel. 0341 277100 - Fax 0341 277748
marketing@berettaclima.it
www.berettaclima.it
Nuovo modulo termico a condensazione installabile anche in ambien-
ti esterni. Lo scambiatore condensante garantisce le più elevate presta-
zioni in conformità alle più severe direttive europee in termini di rendi-
mento energetico (“4 stelle”, CEE 92/42) e basse emissioni.
Caratteristiche tecniche > Collettori idraulici, collettori fumi, se-
paratori idraulici e sicurezze ISPESL che permettono la realizzazione di
sistemi completi in cascata fino a 150 kW. La nuova centralina da as-
nea il sistema in cascata, le zone impianto (alta e bassa temperatura), il
bollitore e il solare termico. Il modulo è, inoltre, dotato di un circolatore
modulante che aiuta a minimizzare il consumo di gas, grazie al funzio-
namento PWM e alla modulazione in un ampio range di portate. Il circo-
latore modulante è stato progettato per potersi adattare a ogni tipologia
d’impianto attraverso 4 diverse modalità di gestione.
Dati per la voce di capitolato > Power Green 50 Dep: portata ter-
mica: 34,6 kW; potenza massima (80-60 °C): 33,8 kW; potenza mas-
sima 36,5 kW; rendimento nominale: 97,7%; portata termica ridotta:
9 Kw; prevalenza residua ventilatore: 125 Pa. Power Green 50: portata
termica: 47 kW; potenza massima (80-60 °C): 45,7 kW; potenza massi-
ma (50-30 °C): 49,7 kW; rendimento nominale: 97,2%; portata termica
ridotta: 9 kW; prevalenza residua ventilatore: 195 Pa.
 IMPIANTI CALDAIE E CENTRALI TERMICHE
— Multiparva Cond
BSG CALDAIE SRL
Via Leopoldo Biasi, 1
37135 Verona
Tel. 045 8090111 - Fax 045 8090123
info@biasi.it
www.biasi.it
Caldaia a condensazione per sistemi di potenza in cascata. Gamma di
accessori ideale per l’installazione in batteria, come collettori, fumisteria,
gruppo sicurezze ISPESL, separatore idraulico e controllo elettronico. Si
possono realizzare cascate fino a 8 caldaie, anche di potenze miste.
Caratteristiche tecniche > Generatore di calore ad acqua calda a
condensazione e a basse emissioni inquinanti costituito da uno scam-
biatore di acciaio inox con camera di combustione e condensazione
aperte per ottimizzare lo scambio termico e bruciatore premiscelato
— Logamax Plus GB162
BUDERUS SPA
Via E. Fermi, 40/42
20090 Assago - MI
Tel. 02 4886111 - Fax 02 48864111
buderus.italia@buderus.it
www.buderus.it
Caldaia murale a condensazione a gas che si distingue per l’elevato
livello tecnologico e per le ottime prestazioni in termini di rendimento sta-
gionale. È ideale per abitazioni civili mono e bifamiliari e case a schiera.
Caratteristiche tecniche > La tecnologia brevettata ALU plus, con cui
è realizzato lo scambiatore di calore, rende le superfici di scambio termico
autopulenti, permettendo un consistente risparmio in termini di tempo, e
quindi di costi. Grazie alla sua particolare compattezza e alla flessibilità di
RASSEGNA 137
con funzionamento modulante.
Dati per la voce di capitolato > Multiparva Cond 55: portata ter-
mica (focolare) min/max: 14/54 kW; potenza utile nominale max: 57,6
kW (50/30 °C); rendimento misurato alla portata nominale (80-60 °C):
98,3%; rendimento misurato alla portata nominale (50-30 °C): 106,6%;
temperatura fumi alla portata termica nominale con acqua a 60-80 °C:
77 °C. Multiparva Cond 95: portata termica (focolare) min/max: 30,5-94
kW; potenza utile nominale max: 100,3 kW (50-30 °C); rendimento mi-
surato alla portata nominale (80-60 °C): 97,5%; rendimento misurato
alla portata nominale (50-30 °C): 106,7%. Temperatura fumi alla portata
termica nominale con acqua a 60-80 °C: 75 °C. La massima pressione
di esercizio è 6 bar. La temperatura massima ammessa è 90 °C. Il gene-
ratore è dotato di: predisposizione per la regolazione climatica; sistema
di sicurezza per max. temperatura, a riarmo manuale su ogni elemento
termico; sonde caldaia di tipo NTC di mandata; flussostato per sicurezza
circolazione acqua.
utilizzo gode di differenti possibilità di progettazione. È possibile, infatti,
realizzare sistemi integrati che sfruttano al meglio le fonti energetiche rin-
novabili e l’ampliamento della potenzialità dell’impianto mediante la ge-
stione in cascata di più generatori, per utenze civili e industriali di grandi
dimensioni con esigenze di potenza superiori. È disponibile anche nella
versione caldaia con accumulatore affiancato a carica stratificata (Loga-
max plus GB162 T40S).
Dati per la voce di capitolato > Campo di potenza da 3,0 a 44,9 kW,
rendimento medio stagionale fino al 111%, bruciatore ceramico piatto a
premiscelazione totale; sistema di premiscelazione Kombivent; scambia-
tore termico autopulente in lega Al/Si con tecnologia ALU plus e sistema
di controllo della portata FLOW plus; pompa di circolazione a portata va-
riabile a risparmio energetico di classe A; regolazione tramite Logamatic
EMS e 4000; manutenzione semplificata e diagnostica integrata. Dispo-
nibile nella versione solo riscaldamento o combi con produzione di acqua
calda sanitaria integrata.
138 ARKETIPO

— Combidens
COSMOGAS SRL
Via L. da Vinci, 16
47014 Meldola - FC
Tel. 0543 498383 - Fax 0543 498393
info@cosmogas.com
www.cosmogas.com
Generatore di calore a condensazione ecologico modulare a cascata
di alta potenza da interno ed esterno. La caratteristica principale è l’adat-
tabilità alle esigenze termiche dell’impianto, oltre a un rendimento utile
del 110,1%. Si distingue per le piccole dimensioni, pesi contenuti, ecologia,
rendimento e per l’ampia modulazione di potenza, da 8 fino a 720 kW.
Caratteristiche tecniche > Generatore di calore modulare compo-
nibile a gas, a condensazione, ecologico, per solo riscaldamento, da in-
terno ed esterno, omologato ISPESL tipo Cosmogas Combidens 8-360,
completo di scambiatori di calore a tubi d’acqua di acciaio inox AISI 316L
a circolazione radiale ripartita; controllo del funzionamento in cascata e
rotazione dei singoli scambiatori di calore incorporata nella centralina
elettronica del generatore.
Dati per la voce di capitolato > Generatore di calore a condensazione
ecologico modulare a cascata con sonda esterna; camera di combustione
in acciaio inox a bagno d’acqua; tiraggio forzato e camera di combustio-
ne stagna; bruciatore, ecologico, premiscelato in fibra di metallo (NOx=15
p.p.m. CO=15 p.p.m.); funzionamento a gas metano e gas GPL; rapporto
di modulazione = 1:45; ventilatore modulante elettronico a giri variabili e
controllo delle temperature P.I.D.; pompa di circolazione a velocità rego-
labile, sblocco pompa automatico e manuale; sensore di sicurezza sulla
temperatura massima di acqua e fumi; sistema di prevenzione antigelo;
scarico completo di presa fumi e aria per l’analisi della combustione; sifo-
ne antiodori per scarico condense completo di tubo flessibile; pressostato
e valvola di sicurezza sul circuito primario; rubinetto di scarico impianto.

— R600 richiesti dalla normativa), è facile e flessibile nell’installazione e manuten-

ELCO ITALIA SPA
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Caldaia a condensazione dotata di bruciatore modulante di gas premi-
scelato per applicazioni commerciali e industriali, contraddistinta da una
forte distintività tecnologica.
Caratteristiche tecniche > Caldaia a condensazione caratterizzata
da un elevato risparmio energetico ed economico grazie all’efficienza di
funzionamento e alle elevate prestazioni (110,4%). Rispettosa dell’am-
biente, grazie a emissioni ben al di sotto di quanto imposto dalla nor-
mativa per il raggiungimento della Classe 5 (35 mg/kWh vs 75 mg/kWh
zione. La nuova regolazione di caldaia (LMS 14) adatta automaticamente
la modulazione della fiamma al fabbisogno di calore richiesto dal sistema
di riscaldamento, intervenendo in maniera costante sul numero dei giri
del ventilatore. La miscela aria/gas viene gestita dalla valvola pneumatica,
che permette di garantire sempre una combustione ottimale lungo tutto il
range di lavoro. Il gas combusto viene convogliato verso il basso attraver-
so il corpo di scambio, realizzato su 3 livelli di scambio, e viene evacuato
sul lato posteriore del generatore nel raccordo a camino.
Dati per la voce di capitolato > Scambiatore di calore di acciaio inox
inossidabile realizzato su 3 livelli di scambio; elevato grado di modulazio-
ne fino a 1:7; sistema di monitoraggio della temperatura di uscita fumi;
possibilità di funzionamento in cascata fino a 8 generatori (4,3 MW); pos-
sibilità di disassemblaggio per inserimento in centrale termica; facile ac-
cesso a tutti i componenti e alla parte interna dello scambiatore.
 IMPIANTI CALDAIE E CENTRALI TERMICHE RASSEGNA 139

— Hiwarm dell’ambiente, completamente alimentabile da fonti di energia rinnovabili,

caratterizzato da un’elevata efficienza energetica e totale sicurezza. È di-
GALLETTI SPA sponibile in tre versioni, da 13 a 40 kW in riscaldamento, da 2,5 a 35 kW in
Via Romagnoli, 12/A raffreddamento e con 38 kW massimi di resa in produzione di acqua cal-
40010 Bentivoglio - BO da sanitaria. Programmabile attraverso un intuitivo sistema di gestione a
Tel. 051 8908111 - Fax 051 8908122/3 touch screen permette, integrata a opportuni kit idronici e al collegamen-
info@galletti.it to con fonti solari/fotovoltaiche, di ottimizzare in un unico sistema le tre
www.galletti.it fasi di funzionamento a seconda delle stagioni e delle esigenze dell’utente.

Sistema di riscaldamento e climatizzazione domestica ad alto rendi-
mento energetico con emissioni zero, completamente alimentabile da
fonti di energia rinnovabile. Si presenta come una pompa di calore ideale
per la sostituzione delle vecchie tipologie di riscaldamento domestico,
con una estetica moderna e accattivante, ingombri contenuti e con una
versione “splittata” .
Caratteristiche tecniche > Sistema polivalente ad alto rendimen-
to, basso impatto ambientale, emissioni locali zero nel pieno rispetto
Dati per la voce di capitolato > Pompa di calore polivalente per ri-
scaldamento, condizionamento, produzione acqua calda sanitaria che
funziona sino a -15 °C e che produce acqua sino a 60 °C. Versione splittata
con unità esterna dotata di regolazione di giri del ventilatore; unità interna
in lamiera verniciata (colore a scelta), dotata di pannello di comando e ge-
stione “touch screen” di tipo intuitivo Windows CE; unità con tecnologia “full
inverter” con compressore, pompa di circolazione per impianto e sanitario
con tecnologia inverter; recupero totale del calore; idronica integrata.

— Bimetal Condens MK
GRUPPO IMAR
Via Statale, 82
25011 Ponte S. Marco - BS
Tel. 030 9638111 - Fax 030 99669315
info@gruppoimar.it
www.gruppoimar.it
Sistema costituito da uno scambiatore bimetallico di alluminio-silicio e
ghisa Bimetal Condens. Ogni gruppo termico è dotato di due scambiatori
integrati. Garantisce un ampio campo di modulazione, mentre l’utilizzo di
un doppio scambiatore offre maggiore affidabilità e lunga vita operativa.
Caratteristiche tecniche > Generatore di calore di tipo modulare per ri-
scaldamento, premiscelato a condensazione con gestione totale tramite
microprocessore. Per la loro filosofia costruttiva e di conformazione, si
prestano a essere utilizzati come moduli per la costituzione di generatori
di calore a elevata potenzialità, con lo scopo di avere una potenza installa-
ta ottimale sia per il rendimento complessivo di impianto che per il rispet-
to delle norme sull’inquinamento ambientale. Ogni gruppo di combustio-
ne è gestito da un software che regola elettronicamente tutti i parametri
della caldaia. Il sistema è certificato ISPESL.
Dati per la voce di capitolato > La gamma offre una scelta di po-
tenze di 70, 90 e 110 kW; sistema di scambio acqua/acqua; autodiagnosi
con segnalazione delle anomalie; predisposizione per allacciamento su
ogni lato del modulo; vaso di espansione e salvaguardia del circuito lato
gruppo termico. Portata termica min/max (in riscaldamento): 7-69,2 kW;
potenza utile min/max (in riscaldamento): 6,8-70,8 kW; rendimento ter-
mico utile al 100% della potenza nominale, con temperatura di sistema
80-60 °C: 97,4; rendimento termico utile al 30% della potenza nominale,
con temperatura di sistema 50-30 °C: 107,8; classe di rendimento: 4 stelle
- marchiata CE; sistema di evacuazione dei prodotti della combustione
con un unico scarico dal diametro di 100 mm.
140 ARKETIPO

— Thesi R Condensing azoto e di anidride carbonica. È dotata di un ampio campo di modula-

zione che le assicura un funzionamento ideale anche nel caso di carichi
HERMANN ridotti, ottimizzandone l’efficienza e l’adattamento al reale fabbisogno
Via Salvo D’Acquisto termico. È predisposta per l’installazione e la gestione di un bollitore
29010 Pontenure - PC aggiuntivo, anche con integrazione solare, per migliorarne le già elevate
Tel. 0523 512511 - Fax 0523 519042 performance.
hermann@hermann.it
www.hermann.it Dati per la voce di capitolato > La caldaia può venire installata in
cascata con gli appositi accessori idraulici, arrivando a una potenza di
Caldaia murale a condensazione ad alta potenza caratterizzata da 390 kW. Proposta in due differenti modelli, con potenza termica utile
elevate performance funzionali, con un design elegante, arricchito da un di 46,4 kW e 67,6 kW (valori in condensazione 30-50 °C), è facilmente
display digitale multifunzione retroilluminato per un utilizzo semplice e collegabile agli accessori fumisteria e ai sistemi di termoregolazione
immediato. Hermann.
Caratteristiche tecniche > Caldaia murale a condensazione con un
rendimento che raggiunge una percentuale prossima al 108%, in grado
di soddisfare pienamente la Direttiva Rendimenti 92/42/CEE, rientrando
nella Classe 5 della normativa EN 483, relativa alle emissioni di ossidi di

— Victrix 75 menti particolarmente elevati (Ș maggiore di 93+2·log Pn) in conformità

IMMERGAS SPA
Via Cisa Ligure, 95
42041 Brescello - RE
Tel. 0522 689011 - Fax 0522 689102
immergas@immergas.com
www.immergas.com
Generatore termico, pensile, a condensazione, in versione solo riscal-
damento, ideale per la realizzazione di nuove centrali termiche o per la
sostituzione di generatori obsoleti, omologato anche per installazioni
all’esterno.
Caratteristiche tecniche > È predisposta sia per il funzionamento in-
dipendente che per quello in cascata (fino a 3 apparecchi), con il vantag-
gio di garantire un rendimento complessivo più elevato e minore spesa di
esercizio. La tecnologia della condensazione consente di ottenere rendi-
al D.Lgs. 192/2005 e successive modificazioni. In caso di installazione di
caldaia singola è possibile collegare una valvola a 3 vie esterna per l’abbina-
mento a una unità bollitore separata per la produzione di acqua calda sa-
nitaria. È possibile collegare inoltre un collettore idraulico al fine di aumen-
tare la circolazione sull’impianto con conseguente flessibilità e velocità di
installazione. In caso di funzionamento in cascata, si possono collegare più
collettori di distribuzione mediante sistemi filettati. Lo speciale bruciatore
ecologico garantisce emissioni inquinanti particolarmente ridotte.
Dati per la voce di capitolato > Disponibile nelle seguenti dimensioni:
altezza 905 mm, larghezza 600 mm, profondità 525 mm. Potenza utile no-
minale: 72,6 kW (62.443 kcal/h); rendimento utile al 100% Pn (80-60 °C):
97,3%; rendimento utile al 100% Pn (40-30 °C): 107,0%; campo di modula-
zione potenza: 25-100%; grado di isolamento elettrico: IPX5D. È equi-
paggiata con valvola di sicurezza (4 bar), omologata ISPESL e imbuto
di scarico di serie.
 IMPIANTI CALDAIE E CENTRALI TERMICHE
— Alu Pro Power
RIELLO SPA
Via Ing. Pilade Riello, 7
37048 Legnago - VR
Tel. 0442 630111 - Fax 0442 22378
mkt@riello.it
www.riello.it
Gruppo termico modulare a condensazione, con corpo in lega speciale
alluminio-silicio a basso contenuto d’acqua e dotato di bruciatore premi-
scelato a basse emissioni inquinanti. Gode di elevate potenze in spazi d’in-
gombro ridotti e pesi contenuti che lo rendono ideale per installazioni anche
in centrali termiche con accesso difficoltoso. Se abbinato a un bollitore, può
essere utilizzato anche per la produzione di acqua calda sanitaria.
Caratteristiche tecniche > L’elettronica avanzata assicura una gestione
in compensazione climatica dell’impianto, variando la temperatura di man-
— Caldaria 35 Condensing
ROBUR SPA
Via Parigi, 4/6
24040 Verdellino/Zingonia - BG
Tel. 035 888111 - Fax 035 884165
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www.robur.it
Sistema combinato completo di caldaia a condensazione per ester-
no da 31 kW e aerotermo interno, destinato al riscaldamento di ambienti
medio-grandi. Riscalda in modo autonomo, modulare e senza centrale
termica tutti quegli ambienti nei quali le normative impediscono l’installa-
zione degli apparecchi a gas all’interno dei locali, con l’efficienza e i bassi
consumi di combustibile tipici delle caldaie a condensazione.
Caratteristiche tecniche > Consumi di combustibile ridotti al minimo,
grazie al rendimento termico del 98% con temperatura dell’acqua in manda-
RASSEGNA 141
data in funzione di quella esterna. Il controllo sequenza a bordo generatore
è predisposto per poter gestire un circolatore con logica modulante coman-
dato con segnale 0-10V DC. La geometria della camera di combustione e la
struttura dei canali di scorrimento del fluido termovettore sono progettate
per ottenere rendimenti medi stagionali fino a 108%. Inoltre, i bruciatori a pre-
miscelazione totale continua, permettono combustioni stabili, silenziose e un
elevato range di modulazione (fino a 1:40 per il modello da 600 kW).
Dati per la voce di capitolato > Il generatore si basa su una cascata di
moduli termici indipendenti da 75 kW focolare, gestiti in sequenza da un co-
mando cascata e collegati tra loro per mezzo di un collettore di mandata, un
collettore di ritorno e un collettore fumi con scarico condensa unico. Il numero
di moduli varia da 1 a 8 per potenze variabili da 75 a 600 kW. Questa logica
permette di garantire un’elevata continuità di servizio e un alto grado di modu-
lazione. Il generatore può a sua volta essere gestito a cascata collegandone fino
a 8 per potenze variabili da 115 a 600 kW, realizzando centrali termiche fino a
4,8 MW attraverso l’integrazione con la piattaforma elettronica RielloTech.
ta di 80 °C. Possibilità di funzionamento a temperature dell’acqua inferiori,
ottenendo rendimenti fino al 108% e quindi ancora minori consumi. Acces-
so alla detrazione fiscale del 55% sul prezzo di acquisto dell’intero sistema
caldaia-ventilante in caso di sostituzione dell’impianto di riscaldamento.
Dati per la voce di capitolato > Unità interna: termoventilante con
batteria ad acqua da collegare alla caldaia per esterno, dotata di: due ven-
tilatori a velocità modulante in automatico; quadro elettrico per il collega-
mento della ventilante e della caldaia e griglia ad alette orizzontali orien-
tabili per la diffusione dell’aria calda in ambiente. Unità esterna: caldaia
a gas a condensazione certificata per installazione all’aperto e dotata di
sistema elettronico a microprocessore con funzione antigelo, con: brucia-
tore di tipo premiscelato a bassa emissione di NOx; pompa di circolazione
a portata variabile controllata elettronicamente; attacco del condotto di
scarico fumi da 50 mm; rendimento minimo 98% (con acqua 80/60 °C).
Comando remoto a terra di tipo digitale con funzioni regolazione e con-
trollo della temperatura e dell’orario di funzionamento.
142 ARKETIPO

— VarioWIN di pulizia è completamente automatico, con rimozione automatica della

cenere e bruciatore a tazza. La caldaia, il sistema di caricamento e la riser-
WINDHAGER ITALIA SRL va di pellet costituiscono un unico prodotto che, per le ridotte dimensioni
Via Ungheresca Sud, 3 e la compattezza (0,44 m2 di superficie occupata), può essere installato
31010 Mareno di Piave - TV anche dove lo spazio è molto limitato.
Tel. 0438 498925 - Fax 0438 497884
info@windhager.it Dati per la voce di capitolato > Combustibile adatto: pellet asciutto
www.windhager.it di qualità secondo ONORM M7135, DINplus, Swisspellet con diametro 6
mm e lunghezza 5-30 mm; sistema di gestione elettronico InfoWIN con
Caldaia a pellet da 3,6 a 12 kW nata per CaseClima e/o ad alta efficien- autodiagnosi dello stato di funzionamento, display con segnalazione del-
za energetica e per case di dimensioni limitate con elevata flessibilità nei le anomalie; generatore tecnologicamente evoluto con regolazione a mi-
sistemi di convogliamento del pellet. croprocessore per l’affinamento del controllo termico e del caricamento
Caratteristiche tecniche > Sono previste 3 opzioni per l’alimentazio- automatico del pellets; potenza termica generata commisurata al reale
ne: caricamento manuale dal sacco alla tramoggia integrata; rifornimen- fabbisogno energetico dell’impianto; regolazione automatica della com-
to pneumatico mediante sistema di aspirazione brevettato, specialmente bustione con controllo mediante dispositivo “Thermocontrol”; elevati ren-
nei casi di maggiore distanza tra la VarioWIN e il magazzino pellet e ali- dimenti di combustione anche a bassi range di potenza; combustione a
mentazione diretta del pellet mediante coclea di prelevamento. Il sistema ridotte emissioni inquinanti (Classe 3 secondo EN 303/5).

L’ARCHITETTURA
VISTA
DAL WEB
IL MAGAZINE ONLINE
DEDICATO
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PH: DANIELEDOMENICALI.COM

+ EVENTI + OPERE + MATERIALI

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144 ARKETIPO

CAD&BIM:
CONTROLLO VISUALIZZAZIONE OGGETTI TESTO SILVIA GHIACCI

Durante il disegno, è molto utile gestire la visualizzazione degli elementi in modo efficace. Spesso la sovrapposizione di layer rende
il disegno difficile da gestire graficamente. Non sempre lo spegnimento dei layer è il sistema più comodo. Anche in fase di stampa, è
importante gestire la visualizzazione corretta di oggetti sovrapposti o la loro trasparenza rispetto ad altri oggetti.

A. ISOLAMENTO DI OGGETTI B Il menu

a tendina Ordine
di visualizzazione
Isolare oggetti selezionati consente
di visualizzare momentaneamente
a schermo solo gli elementi utili,
indipendentemente dal loro layer di
appartenenza. Il comando Isola oggetti
“spegne” tutti gli oggetti non selezionati,
“ripulendo” il disegno per una modifica
più semplice. Un’icona sulla barra di
stato a forma di lampadina indica la
presenza di oggetti isolati.
Gli oggetti nascosti vengono visualizzati
nuovamente alla riapertura del disegno.
Per disattivare questa funzione e
B La barra degli
lasciare gli oggetti isolati anche alla strumenti Ordine
riapertura del file, impostate la variabile di visualizzazione
di sistema OBJECTISOLATIONMODE su
1. Per isolare gli oggetti, utilizzate uno
dei seguenti metodi:
• digitate ISOLATEOBJECTS (oppure
B Gli oggetti
HIDEOBJECTS) alla riga di comando; sovrapposti prima
• cliccate con il tasto destro del mouse e dopo la modifica
nell’area di disegno e selezionate Isola dell’ordine di
dal menu contestuale. Quindi scegliete visualizzazione

ISOLA OGGETTI o NASCONDI

OGGETTI;
• dal menu a tendina Strumenti
selezionate il comando Isola;
• nella barra di stato, posizionate
il cursore sull’icona a forma di
lampadina.
Una volta attivato il comando con
uno dei metodi indicati, selezionate
gli oggetti che intendete Isolare
(rimarranno visibili solo loro) o
Nascondere (rimarranno visibili tutti gli
oggetti non selezionati).
Per terminare l’isolamento degli
oggetti, selezionate l’opzione Termina
isolamento oggetti accedendovi con
le modalità prima indicate o digitate
UNISOLATEOBJECTS alla riga di
comando.
B. CONTROLLO DELLA VISUALIZZAZIONE
DI OGGETTI SOVRAPPOSTI
Un problema ricorrente quando nel
disegno sono presenti molti oggetti è
la corretta visualizzazione di oggetti
sovrapposti. Autocad posiziona gli oggetti
in base all’ordine della loro creazione,
posizionando in primo piano gli oggetti
creati per ultimi, ma questo può non
coincidere con le vostre esigenze.
Per definire l’ordine di sovrapposizione
degli oggetti utilizzate il comando
ORDINEDIS.
Per accedere al comando procedete in
uno dei seguenti modi:
• selezionate Ordine di visualizzazione
dal menu a tendina Strumenti;
• attivate la barra degli strumenti Ordine
di visualizzazione e utilizzate i pulsanti;
• digitate ORDINEDIS alla riga di
comando e selezionate l’opzione
desiderata.
La corretta visualizzazione viene
applicata ogni volta che si attiva una
rigenerazione del disegno. Questo può
avvenire manualmente utilizzando il
comando Rigenera (dal menu a tendina
Visualizza) o digitando il comando
RIGEN alla riga di comando o in modo
automatico ogni volta che si invia una
stampa.
Le opzioni disponibili per il comando
ORDINEDIS sono:
− Porta davanti;
− Porta dietro;
− Sopra oggetto;
− Sotto oggetto.
Per l’utilizzo di queste opzioni viene
chiesta la selezione di oggetti.
Nella barra degli Strumenti e da menu
a tendina potete accedere anche al
comando:
− Porta davanti testo e quote.
Questo comando è attivabile anche
digitando TESTOPRIMOPIANO alla riga
di comando. Il comando viene applicato
a tutti i testi e/o tutte le quote presenti
nel disegno.
− Porta i tratteggi dietro.
Questo comando è attivabile anche
digitando HATCHTOBACK alla riga di
comando. Il comando viene applicato
a tutti i tratteggi e riempimenti solidi o
sfumati presenti nel disegno.

C La finestra di
controllo per
l’impostazione della
trasparenza Dalayer
C Il controllo della
trasparenza di un
tratteggio nella
finestra di dialogo
Edita tratteggio
C. TRASPARENZA DEGLI OGGETTI
La trasparenza degli oggetti può
essere assegnata Dalayer, Dablocco o
digitando un valore specifico solo per
l’oggetto selezionato. Per impostare la
trasparenza Dalayer accedete al Gestore
proprietà layer e impostate un valore,
compreso tra 0 e 90 nella colonna
Trasparenza, digitando un valore
compreso tra 0 e 90 nella finestra di
dialogo Trasparenza layer.
Per impostare la trasparenza di un
singolo oggetto, selezionate l’oggetto
e, facendo doppio click con il mouse,
accedete al pannello di controllo
Proprietà. Nella sezione Generale,
impostate il valore alla riga Trasparenza.
La trasparenza dei tratteggi può essere
controllata anche nella finestra di
dialogo Edita Tratteggio, che contiene
un’opzione per il controllo della relativa
trasparenza.
Per visualizzare la trasparenza è
necessario che sia attivo il pulsante
Mostra/Nascondi Trasparenza nella
barra di controllo. Di default, la stampa
della trasparenza è disattivata. Per
stampare gli oggetti trasparenti,
ricordate di selezionare l’opzione
CAD&BIM
C Il controllo della C L’effetto
trasparenza nel dell’applicazione
pannello Proprietà di un valore di
trasparenza 50
ai quadrati giallo e
rosso
C Il controllo della
visualizzazione della
trasparenza nella barra
di stato
stampa trasparenza nella finestra di
dialogo Stampa o Imposta pagina.
D. CONTROLLO DELLA VISUALIZZAZIONE
DI POLILINEE, TRATTEGGI, RIEMPIMENTI
SFUMATI, SPESSORI DI LINEA E TESTO
Quando lavorate con disegni molto
complessi è possibile aumentare la
velocità delle prestazioni del computer
semplificando la visualizzazione di
alcuni oggetti durante il disegno o per le
stampe di prova.
Vediamo alcuni esempi:
Disattivare il riempimento solido.
Disattivando la modalità di riempimento,
viene visualizzato solo il contorno
di polilinee spesse, poligoni pieni,
riempimenti sfumati e tratteggi.
Per attivare e disattivare la
visualizzazione del riempimento solido,
procedete nel seguente modo:
• selezionate il menu a tendina
Strumenti→Opzioni (in alternativa,
digitate Opzioni alla riga di comando);
• accedete alla scheda Visualizzazione e
nell’area Prestazioni di visualizzazione,
selezionate Applica riempimento solido.
La presenza del segno di spunta indica
che la modalità di riempimento è attiva;
CONTROLLO VISUALIZZAZIONE OGGETTI 145
D La finestra di dialogo
Impostazioni spessore
di linea
• selezionate ok per terminare.
Potete anche digitare PIENO alla riga
di comando e modificare il valore della
variabile On/Off.
Utilizzare TESTOVEL.
Utilizzate la modalità Testovel per disegni
che contengono testi molto lunghi o
con font complessi. Quando l’opzione è
attivata, viene visualizzata o stampata
solo una cornice rettangolare che
identifica il testo.
Per attivare e disattivare la modalità
Testovel procedete nel seguente modo:
• selezionate il menu a tendina
Strumenti→Opzioni (in alternativa,
digitate OPZIONI alla riga di comando);
• accedete alla scheda Visualizzazione e
nell’area Prestazioni di visualizzazione,
selezionate Mostra solo cornici dei
contorni di testo. La presenza del
segno di spunta indica che che il
testo verrà visualizzato sotto forma di
cornice;
• selezionate ok per terminare.
Disattivare gli spessori di linea.
Le prestazioni del programma possono
essere rallentate dalla rappresentazione
degli spessori di linea.
Per disattivare gli spessori di linea
procedete in uno dei seguenti modi:
• utilizzate il pulsante SLN nella barra
di stato per attivare/disattivare gli
spessori di linea;
• utilizzate la finestra di dialogo
Impostazioni spessore linea,
accedendovi dalla scheda Inizio→Gruppo
proprietà→Spessore linea.
L’attivazione/disattivazione della
visualizzazione degli spessori di linea non
incide sulla stampa, che avviene sempre
con lo spessore effettivo della linea.
Potete attivare la finestra di dialogo
Impostazioni spessore di linea anche
digitando SPESSLIN alla riga di
comando.
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ALGA SPA ECOMAKE VERONA INFINITY MOTION SRL
Via Dei Missaglia 97/A2 Tel. 049 8753730 Piazza Risorgimento 1 SANTAFIORA PIETRE SRL
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Piazzetta Trento e Trieste 10/b www.santafiorapietre.it
AMF ITALIA CONTROSOFFITTI SRL 32032 Feltre (Belluno) KONE SPA
B.go San Martino 18d Fax 0439849854 Via Figino 41 SERISOLAR SRL
12042 Bra (Cuneo) www.greenbuildingexpo.eu 20016 Pero (Milano) via Soprasasso 8/2
Tel.0172425169 www.solarexpo.com Tel. 02339231 38121 Trento
www.amf-italia.it www.kone.it Tel. 0461950065
GRANITIFIANDRE SPA www.serisolar.com
BERETTA Via Radici Nord 112 LATERLITE SPA
Via Risorgimento 23/A 42014 Castellarano (Reggio Emilia) Via Correggio 3 SIKA ITALIA SPA
23900 Lecco Tel. 0536819611 20149 Milano Via Luigi Einaudi 6
Tel. 0341277100 www.granitifiandre.it Tel. 0248011962 20068 Peschiera Borromeo (Milano)
www.berettaclima.it www.laterlite.it Tel. 0254778111
FONDAZIONE LEGAMBIENTE ita.sika.com
C.P. SISTEMI SRL INNOVAZIONE MADE EVENTI SRL
Via Edmondo De Amicis 63 Via G. Vida 7 Foro Buonaparte 65 TECNASFALTI SRL
20092 Cinisello Balsamo (Milano) 20127 Milano 20102 Milano Via Umbria 8
Tel. 0266041017 Tel. 0245475777 www.madeexpo.it 20098 San Giuliano Milanese (Milano)
www.cpsistemi.com www.premioinnovazione.legambiente.org Tel. 029889691
MITO SRL www.isolmant.it
CONCRETE SRL GENERAL SMONTAGGI SPA Via del Lavoro
Via Della Pieve 19 V.le dell’Industria 5 61010 Tavullia (Pesaro-Urbino) SANMARCO - TERREAL ITALIA SRL
35121 Padova 28060 San Pietro Mosezzo (Novara) Tel. 0721476320 Strada alla Nuova Fornace
Tel. 0498754720 Tel. 0321468734 www.mito.it 15048 Valenza (Alessandria)
www.concrete.it www.generalsmontaggi.com Tel. 0131941739
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DAIKIN ITALIA SPA HOLZBAU SPA Via Valle Pusteria 21
Via Milano 6 Via Alfred Ammon 39030 Chienes (Bolzano) TOLIN PARQUETS
20097 San Donato M.Se (Milano) 39042 Bressanone (Bolzano) Tel. 0474560000 Via Circonvallazione 4/B
Tel. 800770066 Tel. 0472822666 www.monier.it 12037 Saluzzo (Cuneo)
www.daikin.it www.holzbau.com Tel. 0175 41470
PREFA SRL www.tolin.it
DIASEN SRL HÖRMANN ITALIA SRL Via Negrelli 23
Zona Industriale Berbentina 5 Via G. Di Vittorio 62 39100 Bolzano URSA ITALIA SRL - GRUPO URALITA
60041 Sassoferrato (Ancona) 38015 Lavis (Trento) Tel. 0471068680 Via Paracelso 16
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LIBRERIA BERTOLOTTI
Cso Roma 122
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LIBRERIA PALAZZO GIUSTIZIA
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44100 Ferrara – Tel. 0532206431
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Via XXIV Maggio 3
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LIBRERIA ROMAGNOSI DI GOBBI
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Corso Garibaldi 132
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CARTOLIBRERIA SORELLE RESTA
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47023 Cesena (FC) – Tel. 054721634
Via Calatafimi 48
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Via Romagnosi 31
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29121 Piacenza – Tel. 0523338474
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Piazza Rivera Vincenzo 6
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LIBRERIA MILLE LIBRI
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CARTOLIBRERIA
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LIBRERIA EMMEPI
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08015 Macomer (NU) – Tel. 078570941
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56028 San Miniato (PI) – Tel. 0571499506
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DESIGN:Studio Shesa - Hernando Suarez
ed Eloy Suarez, Roma; Studio GAU -
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COMMITTENTE - CLIENT: Juventus Football
Club, Torino
SUPERVISIONE PROGETTO - PROJECT SUPERVISOR:
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COORDINATION: Francesco Ossola, Torino
PROGETTO INFRASTRUTTURE, FACCIATE, CENTRO
COMMERCIALE - INFRASTRUCTURE DESIGN, FAÇADE,
SHOPPING CENTRE ARCHITETCTURAL DESIGN:
Alberto Rolla, Studio Rolla, Torino
PROGETTO STRUTTURALE - STRUCTURAL DESIGN:
Francesco Ossola, Massimo Majowiecki
PROGETTO IMPIANTI MECCANICI - MECHANICAL
SERVICES DESIGN: Marco Lazzerini, Fabrizio
Origlia, Studio Lazzerini, Torino
PROGETTO IMPIANTI ELETTRICI - ELECTRICAL
SERVICES DESIGN: Renzo Zorzi, Sergio Berno,
Studio E.L. Srl, Torino
CONSULENZA OPERE ESTERNE - EXTERNAL WORKS
CONSULTANT: Fabrizio Giugiaro, Italdesign
Giugiaro Spa, Moncalieri (TO)
PROGETTO INTERNI - INTERIOR DESIGN: Pininfarina
Extra Srl, Cambiano (TO)
COORDINATORE SICUREZZA IN FASE DI
PROGETTAZIONE - SAFETY COORDINATOR AT DESIGN
STAGE: Fabio Manzone, Studio Ossola,
Torino
CONTRACTS
IMPRESA MANDATARIA - MAIN CONTRACTOR:
Impresa Costruzioni Rosso, Francesco &
Figli Spa, Torino
IMPRESE MANDANTI - CONTRACTORS: Costruzioni
Generali Gilardi Spa, Torino; Con.Sfer.
Consorzio Stabile, Selvazzano Dentro
(PD), Morganti Impresa di Costruzioni
Spa, Milano
RESPONSABILE DI COMMESSA - PROJECT DIRECTOR:
Giorgio Fassinotti
DIRETTORE TECNICO CANTIERE - SITE TECHNICAL COLLABORATORI - DESIGN TEAM: Joshua Prince-
DIRECTOR: Guido Gramaglia Ramus, Erez Ella, Tomas Janka, Mathias
CAPO CANTIERE - SITE MANAGER: Fabrizio Madaus, David Menicovich, Tsuyoshi
Ferragatta Nakamoto, Ishtiaq Rafiuddin, Tieliu Wu
SUPERVISIONE TECNICA - TECHNICAL SUPERVISION: PROGETTO DI INGEGNERIA - ENGINEERING DESIGN:
Ai Engineering, Torino Gurmen Muhendislik
DIREZIONE LAVORI - PROJECT MANAGER: Paolo CONSULENTI - CONSULTANTS:Front (facade
Erbetta - Ai Engineering, Torino “Ring” and “Showcase”); Autoban
ASSISTENZA DIREZIONE LAVORI - ASSISTANT (interior); Tillotson Design Associates
PROJECT MANAGER:Giovanni Benedetto, (lighting); EPA (acoustical); Eleksis
Ai Engineering, Torino
DIREZIONE OPERATIVA OPERE EDILI - BUILDING
(polymeric materials)
PROGETTO DEL PAESAGGIO - LANDSCAPE DESIGN:
WORKS OPERATIONAL DIRECTOR:
Enrico Griffith, Superpool
Valeria Sclaverano, Ai Engineering,
Torino CONTRACTS
DIREZIONE OPERATIVA STRUTTURE - STRUCTURAL SUPERVISIONE DELLA COSTRUZIONE - CONSTRUCTION
WORKS OPERATIONAL DIRECTOR:
Francesco SUPERVISION: Cem Mimarlik
Ossola, Sara Lovisari, Studio Ossola, IMPRESA APPALTATRICE - MAIN CONTRACTOR:
Torino Dora Yapi
DIREZIONE OPERATIVA IMPIANTI - M&E WORKS COSTRUZIONI IN ACCIAIO - STEEL CONSTRUCTION:
OPERATIONAL DIRECTOR: Enzio Bestazzi, Nova Group; Say Yapi (consultant)
Ai Engineering, Torino
DIREZIONE LAVORI FORNITURE DIRETTE - SUPPLIERS SUPPLIERS
MANAGEMENT: Rosanna Sattanino, FACCIATA DI VETRO - SLAMPED-GLASS FAÇADE:
Ai Engineering, Torino Lamglas
CONTABILITÀ - COST MANAGER: Enzo Stanziani, LUCI A FLUORESCENZA INTEGRATE - INTEGRATED
Ai Engineering, Torino FLUORESCENT AND HALOGEN LIGHTING: Delta Light
DIREZIONE LAVORI CENTRO COMMERCIALE - LUCI A FLUORESCENZA A PARETE - FLUORESCENT
SHOPPING CENTRE PROJECT MANAGEMENT: WALL WASHERS: Regent
Tecnicoop Bologna Srl PANNELLI E SCAFFALATURE BIBLIOTECA - LIBRARY
RESPONSABILE DEI LAVORI - HEALTH AND SAFETY PANELS AND SHELVING: Custom by Kuruma
MANAGER: Luca Garbaccio PAVIMENTO DI GRANITO - GRANITE FLOORING:
Provin
COORDINATORE SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE PARQUET DI LEGNO DI QUERCIA - OAK PARQUET
- SAFETY COORDINATOR AT EXECUTION STAGE: FLOORING: Oldenburger
Adriano Venturini, Sabrina Bello, Ai
Engineering, Torino
VAKKO FASHION
AND POWER MEDIA
CENTER MUSEO DEL
NOVECENTO
DESIGNERS
PROGETTO ARCHITETTONICO - ARCHITECTURAL DESIGNERS
DESIGN:REX, New York PROGETTO ARCHITETTONICO - ARCHITECTURAL
COMMITENTE - CLIENT: Vakko and Power Media DESIGN: Gruppo Rota: Italo Rota (project

leader), Fabio Fornasari, Emmanuele
Auxilia, Paolo Montanari
COMMITTENTE - CLIENT: City of Milan
PROGETTO STRUTTURALE - STRUCTURAL DESIGN:
DLC Milano - Franco Cislaghi e Nicola
Malatesta
PROGETTO D’INTERNI E CONSULENZA
ILLUMINOTECNICA - INTERIOR DESIGN AND LIGHTING
CONSULTANT: Alessandro Pedretti
CONSULENTI - CONSULTANTS:Alessandro Pedretti
(interior design); Donatello Di Giacomo
(building works); Giuseppe Albano
(structural works); Gian Mario Pietra
(mechanical services): Giovanni Guzzi
(electrical services); Leonardo Gusperti,
Rocco Perretta (site supervisors);
Pasquale Frezza, Franco Levato (safety
coordination at construction stage)
CONTRACTS
IMPRESA APPALTATRICE - MAIN CONTRACTOR:
Consorzio Ravennate, Ravenna
DIREZIONE DEL CANTIERE - SITE MANAGEMENT:
CMSA - Montecatini Terme (PT)
IMPRESA - CONTRACTOR: Marcora Costruzioni
Spa, Milano
OPERE DI DEMOLIZIONE - DEMOLITION WORKS:
Despe, Torre de Roveri (BG)
SUPPLIERS
IMPIANTI ELETTRICI E MECCANICI - ELECTRICAL
AND MECHANICAL SERVICES: Cellini Impianti
Tecnologici, Prato
SISTEMI DI FACCIATA - WINDOWS SYSTEMS FOR
FAÇADES:
Marmorea Srl, Massa Carrara
LUCI - LIGHTING:
Zumtobel; Artemide
(columns hall’s lighting); Viabizzuno
(convective lighting systems)
PARETI DI CORIAN - CORIAN MARBLE WALLS:
TMA, Monselice
SCIENCE PARK
DESIGNERS
PROGETTO ARCHITETTONICO - ARCHITECTURAL
DESIGN:Carlos Ferrater, Eduardo Jimenez,
Yolanda Brasa
COMMITTENTE - CLIENT: Parque de las
Ciencias, Granada
PROGETTO DI INGEGNERIA - ENGINEERING DESIGN:
DESIGNERS, CONTRACTS AND SUPPLIERS
Ábaco Ingenieros - Patricio Bautista,
Luis Ollero
CONSULENTI - CONSULTANTS: Higini Arau
(acoustics); Francisco Javier Gonzalez
Escolano, José Moreno Gómez
(technical architects); David Molina
Carneros (building contributor)
CONTRACTS
IMPRESA PRINCIPALE - MAIN CONTRACTOR:
Dragados SA
STRUTTURA - STRUCTURE: Pondio Ingenieros,
Juan Calvo
SUPPLIERS
OPERE DI ACCIAIO - STEEL WORKS:
CIA Española
Recuperaciones Ferricas; Eurotecnica
de Galvanización, SA
CALCESTRUZZO - CONCRETE: Holcim
Hormigones, SA
ELEMENTI PREFABBRICATI DI CALCESTRUZZO
RINFORZATO - REINFORCED CONCRETE PREFABRICATED
ELEMENTS: Ramirez Lopez e Hijos, SL
PAVIMENTI IN PARQUET - PARQUET FLOORING:
Parquets Pavisuelos, SA
PANNELLI DI GRC - GRC PANELS:
Drace
Prefabricados de Edificación, SL
TAMPONAMENTI DI LEGNO - WOODEN CLADDING:
Tecnología en Madera, SL
VETRI - GLASS:
La Veneciana Betica, SA
PARVENTA
LIBRARY
DESIGNERS
PROGETTO ARCHITETTONICO - ARCHITECTURAL
DESIGN:INDIA architects - Peteris Bajars,
Ivars Kalvans, Rudolfs Jansons, Ieva
Baumane, Dina Sotnikova, Ilze Iule
COMMITTENTE - CLIENT: Municipality of Ventspils
PROGETTO STRUTTURALE - STRUCTURAL DESIGN:
MDK Konstruktori
PROGETTO D’INTERNI - INTERIOR DESIGN: Ausma
Kibilde
SUPPLIERS
RAME - COPPER: Luvata Pori Oy
151
HIGH SPEED STATION
DESIGNERS
PROGETTO ARCHITETTONICO - ARCHITECTURAL
DESIGN:ABDR Architetti Associati, Roma -
Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo
Desideri, Filippo Raimondo
COMMITTENTE - CLIENT: RFI Spa, Roma
PROGETTO STRUTTURALE - STRUCTURAL DESIGN:
Ezio Maria Grutta Dauria, Massimo
Majowiecki, Bologna
PROGETTO DI INGEGNERIA - ENGINEERING DESIGN:
Proger Spa, F. Agresta, M. Del Cimmuto,
W. Mauro (coordination), R. Massacesi
(thermal systems), Dino Boni - Manens
Intertecnica Spa (electrical systems),
G. Ruggeri, S. Tiburzi (fire safety), M. Di
Girolamo (infrastructures)
COLLABORATORI - DESIGN TEAM: Nicolas
Cazzato, Mauro Merlo, Enzo Calabrese
CONSULENTI - CONSULTANS: M. Abis, S. Ahl,
A. Antonilli, A. Arnone, G. Bellapadrona,
D. Binarelli, M. Cannarsa, S. Cataldi,
A. Ciocci, E. Clementi, C. Del Colle, V. Didier,
M. Fiorentino, L. Franco de Mendonça,
A. Fritzlar, A. Giglio, A. Gobbo, T. Iazzetta,
G. Leoni, P. Mencacci, M. Persichella,
T. Pescosolido, M. Petacco, S. Pieretti,
G. Pyckevet, L. Salemi, A. Salvucci, B. Sepe,
L. Spano’, M. Tamburi; V. Calderaro
(bioclimatic design); A. Desideri
(geotechnics); E. Mariotti (lighting design);
O. Manfroni (steel and glass structures)
CONTRACTS
IMPRESE - CONTRACTORS:
ATI: Coopsette
Società Cooperativa, Castelnovo Sotto
(RE); Mecoop Società Cooperativa,
Gualtieri (RE)
DIREZIONE DEL PROGETTO - PROJECT MANAGEMENT:
Drees&Sommer Italia Engineering,
Massimo Mazzocchi, Busmann+Haberer
Architekten Deutschland
OPERE DI DEMOLIZIONE - DEMOLITION WORKS:
Despe Spa, Torre de’ Roveri (BG)
SUPPLIERS
OPERE DI ACCIAIO - STEEL WORKS:
ATI: Cimolai
Spa, Pordenone; Cometal Carpenteria
Srl, Zocco d’Erbusco (BS)
Milano Architettura Design Edilizia
Fiera Milano, Rho 05_08 Ottobre 2011

Segnali di futuro
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Incontri ed eventi per un'architettura sostenibile e sicura. Un solo grande appuntamento,
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MADE expo è un’iniziativa di: Organizzata da: MADE eventi srl Promossa da:
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Federlegno Arredo srl info@madeexpo.it made@madeexpo.it