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ANGOLO TECNICO

Ciro Bolognese e Francesco De Martino

Dissestistatici
“…Ma come in natura tutto cospira alla caducità
delle cose, così nelle strutture di fabbrica, sotto il
dominio di questa legge fatale, innumerevoli circostanze
tendono a vulnerare la resistenza del materiale rendendo
effimere le opere da noi costruite...”
Con questa frase, a metà fra monito e constatazione
Fra passato fiabesca dell’inesorabile declino dei materiali, si apre
e futuro il celeberrimo testo di Sisto Mastrodicasa “Dissesti
statici nelle strutture edilizie”.
I dissesti statici rientrano nella più generale categoria
di interventi di soccorso tecnico urgente che vedono
impegnato quotidianamente il personale del Corpo
nazionale dei vigili del fuoco. Il tecnico che si occupa
di verifica di stabilità è, in un certo senso, paragonabile
ad un medico che si reca a visitare un paziente, solo
che il paziente in questo caso è un edificio la cui
sofferenza non è comunicata in maniera esplicita.
Terremoto del Molise Il tecnico, come il medico, dopo una accurata visita, Terremoto Umbria-Marche
deve dare una diagnosi e cioè deve stabilire quale
malattia ha investito la struttura; dopo aver studiato
a fondo i sintomi, i segni visibili del male (lesioni,
deformazioni…), deve stabilire il tipo di malattia
(cedimento, schiacciamento…) e la causa che l’ha
determinata (infiltrazioni d’acqua, sovraccarico…);
quindi, nel caso specifico dei VVF, adottare provve-
dimenti urgenti di salvaguardia e demandare ad altri
il tipo di cura da effettuare.
E’ un lavoro di grande responsabilità, nel quale gli
errori si pagano a caro prezzo giacché la giustizia
non contempla indulgenze per il tecnico, alla cui
diagnosi sbagliata venga attribuita la causa di un
disastro.
La materia dei dissesti richiede una buona
preparazione tecnica di base associata ad una
indispensabile esperienza sul campo nonché un
interesse par ticolare ed una profonda passione
per la materia. Infatti a modo loro gli edifici ci
“parlano”, ci dicono di tutto, ci raccontano delle
loro origini, del loro passato, se sono ricchi o
poveri, vecchi o giovani, ci raccontano di grandi
gioie e grandi sofferenze, … ci comunicano infine
il loro attuale stato di salute, basta solo capirli e
comprendere bene il loro linguaggio.

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obiettivo sicurezza
ANGOLO TECNICO
Dissesti statici

Grazie alla capacità degli operatori dei vigili del rezza sui luoghi di lavoro. Dovrà essere in grado
fuoco si sono evitate in passato delle tragedie di di relazionarsi agli organi competenti (comune, azienda
vaste proporzioni. È il caso dei crolli di Napoli ai sanitaria locale, genio civile ecc.) fornendo sempre
quar tieri Arenella e Sant’Arcangelo a Baiano o un punto di vista ed un giudizio di elevato spessore
ancora quello di Salerno dell’ottobre 2005, solo tecnico.
per citarne alcuni. La tecnologia delle costruzioni nell’ultimo ventennio
Decisioni, quelle di chi ha richiesto l’impraticabilità ha visto progressi enormi con la sempre crescente
dei fabbricati, frutto di una capacità di analisi e affermazione del calcestruzzo e dell’acciaio ma
sintesi allo stesso tempo. Analizzare uno scenario anche di nuovi materiali come le resine epossidiche,
complesso ed in breve tempo pronunciarsi sulle i compositi fobro-rinforzati ecc. È chiaro allora che
iniziative da mettere in atto, denotano una sicurezza non solo la formazione ma anche l’aggiornamento
in se stessi che solo un ampio bagaglio culturale professionale costituiscono requisito imprescindibile
e professionale possono conferire. per l’operatore del soccorso. La formazione inoltre
La tradizione della “verifica” nel CNVVF ha origini ha bisogno di adeguarsi ad un modello di risposta
lontane. Nell’area operativa del comando provin- che appare ormai consolidato all’interno del CNVVF.
ciale dei vigili del fuoco di Napoli ad esempio, Quanto di buono è stato fatto per i nuclei SAF ed
opera la squadra di “verifica” che inter viene per NBCR va esteso anche agli operatori di verifica,
dissesti statici su tutto il territorio provinciale da prevedendo un processo formativo differenziato
circa venticinque anni. per livelli. Dal vigile del fuoco sino al funzionario
Questo settore proviene direttamente da una direttivo, la formazione dovrà essere sviluppata
branca della squadra definita “celere” (soppressa ed ampliata con contenuti crescenti in modo da
agli inizi degli anni ’70), formata soprattutto da costituire presupposto per un nuovo modello di
muratori ed elettricisti, che inter veniva con vari mobilitazione dei soccorsi.
automezzi a seconda delle operazioni da affrontare: Formazione ma anche valorizzazione delle profes-
crolli, salvataggi e principi di incendi, precedendo sionalità. Il CNVVF vanta oltre 600 fra ingegneri
le squadre ordinarie e talvolta gareggiando con ed architetti. Un potenziale tecnico enorme che
loro per primeggiare nella risoluzione degli interventi. ogni giorno si confronta con i temi dell’emergenza
Attualmente il piccolo nucleo è composto da due e del soccorso ma che va maggiormente valorizzato
capi squadra ed un vigile permanente che si alterna e specializzato in considerazione delle esperienze
con tutti i colleghi operativi del turno in modo da formative pregresse. Bisogna poi fare i conti col
effettuare un addestramento visivo e pratico relativo progresso tecnologico e per tenere il passo coi tempi
alle problematiche di statica. la stipula di ulteriori convenzioni con gli atenei
Circa il 60 % degli interventi effettuati dal comando è cer tamente auspicabile.
V V F di Napoli riguarda i codici 19, 20, 21, 22, che Valorizzazione e specializzazione delle risorse
nel glossario pompieristico significano cedimenti, umane, sono queste le parole chiave alla base del
sprofondamenti, dissesti statici ed infiltrazioni d’acqua. processo formativo che potrà riconfermare in futuro
Di fronte ad una tradizione locale così consolidata, i vigili del fuoco come la voce più autorevole e
nasce l’esigenza di garantire un ricambio graduale competente sul tema dei dissesti statici.
nel tempo al personale esper to oltre che formare
gli operatori al fine di garantire all’utenza risposte
concrete, per una tipologia di soccorso tecnico Crollo a Napoli
urgente impegnativa e non priva di responsabilità. e terremoto Umbria-Marche
Si intuisce pertanto l’impor-
Implementazione tanza dell’addestramento del
personale su un tema così
della formazione delicato. Il processo forma-
e adeguamento tivo messo in atto sino ad
oggi va implementato, ade-
delle conoscenze guando le conoscenze al
progresso tecnico. Il verifi-
al progresso catore dovrà essere in
tecnico possesso di elementi di
tecnologia delle costruzioni
ma anche di diritto e sicu-

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