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COME AFFRONTARE IL RITORNO A

SCUOLA O QUALSIASI
CAMBIAMENTO NELLA VITA DEL
BAMBINO
Copyright© Daniela Barra

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puramente informativo e non sostituiscono alcun tipo di trattamento medico
o psicologico. L’autore non garantisce il raggiungimento di determinati
risultati di crescita personale o cambiamento in quanto questi sono
strettamente vincolati alla determinazione e all’impegno personale profuso.
Se sospettate di avere determinati problemi quali disturbi fisici o psicologici
dovrete rivolgervi a specifici professionisti. L’autore declina ogni
responsabilità per eventuali perdite, lesioni, o danni che possano derivare
da qualsiasi informazione pubblicata in questo libro. Il lettore è il solo
responsabile di eventuali decisioni riguardo alle sue cure mediche e
psicologiche

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Introduzione
L'inizio dell'anno scolastico è sempre un momento
difficile per i bambini e le loro famiglie, non solo
per coloro che stanno iniziando per la prima volta il
ciclo di studi, ma anche per coloro che sono
desiderosi di iniziare la loro routine scolastica.

Il ritorno a scuola, come tutti i cambiamenti nella vita


del bambino, prevede quindi un cambio di:
routine
luogo
ritmo
Dinamiche, ecc

I bambini devono adattarsi a ritmi e attività diverse


rispetto a quando erano a casa, a una diversa
struttura e, per alcuni, alle pressioni associate alla
vita scolastica.
È un momento di transizione e di cambiamento e
questo porta sempre (in misura minore o
maggiore) una dose di ansia; ma quest'anno siamo
di fronte a un ritorno a scuola atipico in cui ci
circondano alte dosi di incertezza.

Come possiamo accompagnare i nostri


figli dal punto di vista emozionale?
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Il cambiamento porta

stress

Dobbiamo stare attenti a


individuare eventuali segnali
di stress.
Attenzione quindi a cambiamenti repentini nel riposo
notturno, a somatizzazioni (mal di testa, mal di pancia,
ecc), esplosioni di rabbia, comportamenti sfidanti,
eccessivo nervosismo che può sfociare in più frequenti litigi
tra fratelli.
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Le emozioni del cambiamento
Ogni volta che ci troviamo di fronte a una situazione nuova, i
nostri sistemi di valutazione decidono se dobbiamo temere
qualcosa o meno.
La valutazione dipende dal nostro livello di stress, dal fatto che
abbiamo avuto esperienze negative simili in passato, dalla
nostra autostima… tutte variabili che sono in pieno sviluppo
nei bambini!
Ecco perché nuove situazioni e cambiamenti generano ansia in
particolare nei bambini.
Il modo in cui noi li aiutiamo a gestire questa ansia è
fondamentale, perché determinerà il modo in cui , a poco a
poco, impareranno a gestire le nuove situazioni in modo
efficiente.

INCERTEZZA
PAURA

preoccupazione insicurezza

ANSIA
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Ogni nuova situazione evoca 3 GRANDI DOMANDE…

SARÀ SICURO? (Starò bene?)

SONO PREPARATO?
(Ho le abilità necessarie?)

HO AVUTO SUCCESSO in passato IN


SITUAZIONI SIMILI?
Sarà sicuro? Mi sentirò felice nella nuova situazione o mi
feriranno? Riuscirò o fallirò?

Sono preparato? Sono pronto? Ho quello che serve per gestire


questa situazione? C'è qualcuno che può aiutarmi? Mi sento forte per
affrontare la situazione?

Di solito ho successo in quello che faccio? Posso ricorrere a


una situazione simile che ho superato con successo?

Cosa possiamo fare per sostenere i bambini? Riflettiamo insieme su


questi tre tipi di domande che TUTTI ci poniamo di fronte ai
cambiamenti.
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Non ci possiamo illudere di poter
cambiare la situazione esterna

Ma Possiamo aiutare i nostri figli a


dare la risposta alle 3 domande

Il bambino non si fa queste domande in

maniera esplicita, dobbiamo quindi

accompagnarlo a fare chiarezza, a

rispondere a quelle domande, facendolo

ragionare, in modo da minimizzare il

livello di stress.

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SARÀ SICURO?
Sono spaventato!
Cosa possiamo fare?
Lascia spazio per esprimere paure e dare informazioni razionali e
affidabili.

Convalida le emozioni ed entra in empatia (cerca spazi per la


connessione e l'espressione emotiva).

Attività
Ti consigliamo di creare un termometro (graduato da 1 a 10) che
misura i «gradi di paura». Per fare questo, daremo esempi di
situazioni che provocano paura nel bambino e contrassegneremo
i «gradi di paura» corrispondenti a ciascun caso sul termometro.
È necessario lasciare lo spazio necessario affinché il bambino
possa esprimere le proprie preoccupazioni e paure.
Quando la paura si manifesta, è importante che tu ne parli:
ascolta attentamente il bambino e trasmetti fiducia, tranquillità,
affetto e sicurezza.
Non rimproverarlo per aver paura e non metterlo in imbarazzo
per averlo detto. Devi capire che, per lui, la paura è reale.
Spiega che a volte anche tu hai paura. Condividere questa
esperienza con il bambino lo aiuterà a capire che è un'emozione
che tutti provano in determinate situazioni della vita.

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Ricapitolando:
SARÀ SICURO?
Emozione: PAURA
Che possiamo fare? Lasciare spazio affinché esprima le sue
preoccupazioni, validare le sue emozioni ed empatizzare.
Importante: Quando il bambino lascia andare fuori la sua
paura, la esprime, questa si ridimensiona.

Non dire: Ma no! Non devi avere paura! Non c’è niente di
cui aver paura.
Per aiutarli possiamo creare il TERMOMETRO DELLA
PAURA

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SONO PREPARATO?
Sono preoccupato!
Cosa possiamo fare?
Accompagnarli con pazienza al ritorno progressivo alla normalità,
alle routine, agli spazi.
Sarà un ritorno a scuola diverso ma come abbiamo affrontato altro, i
bambini useranno la loro flessibilità per superare anche questo, e
trasformarlo, sta a noi non trasmettere ansia e preoccupazione.

Facciamo in modo che abbiano spazio per esprimere ciò che li


preoccupa. Ascoltiamoli.

Attività
Scatola delle preoccupazioni. A volte i bambini possono avere
preoccupazioni che possono causare ansia. Queste preoccupazioni
possono o meno essere reali, ma generano un livello significativo di
disagio e stress, è quindi essenziale riflettere sulle proprie
preoccupazioni, in modo da diventarne consapevoli e ridurre il livello
di ansia.
La scatola delle preoccupazioni ha proprio lo scopo di tirare fuori le
preoccupazioni, scrivendole, riflettendoci sopra con il nostro aiuto
(senza sminuirle) e lasciandole andare.
Quindi come accennato si creerà una scatola in cui si andranno a
mettere i bigliettini contenenti le nostre preoccupazioni. Anche noi
adulti dovremo metterci in gioco. Dopo qualche giorno si va ad
aprire la scatolina, si leggeranno i bigliettini e ci si rifletterà sopra.
Alcune preoccupazioni potrebbero anche essere già svanite ed è
bene parlare di come si sono superate.

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Ricapitolando:
SONO PREPARATO?
Emozione: PREOCCUPAZIONE
Che possiamo fare? Mettere in pratica l’ascolto attivo
e imparare a captare segnali di stress.
Importante: Così come per la paura, anche la
preoccupazione se viene espressa e tirata fuori si
ridimensiona.

Utilizziamo strategie come «La scatola delle


preoccupazioni».
HO AVUTO SUCCESSO in passato
IN SITUAZIONI SIMILI?
Sono timoroso e insicuro!
Cosa possiamo fare?
Trasmettiamo la fiducia che riponiamo in loro senza pressioni.
Aiutiamoli a rendersi conto che tutto quello che hanno
ottenuto fino ad oggi è frutto di un processo e loro hanno
tutte le qualità e abilità per raggiungere un nuovo obiettivo e
per affrontare nuove sfide.

AttivitÀ
L'albero dei miei successi
Attraverso questa attività possiamo aiutare i bambini a
imparare ad apprezzarsi e ad amare se stessi attraverso la
conoscenza delle loro qualità e dei loro successi. Li induciamo
a fare una riflessione personale su se stessi.
Trovi questa attività tra in bonus, in formato pdf, con tutte le
informazioni e istruzioni sul procedimento.

Presta attenzione anche al Giorno 25 «Un passo alla volta si


va lontano» di «Autostima Challenge» versione 28 giorni.
RICAPITOLANDO:
HO AVUTO SUCCESSO IN PASSATO
IN SITUAZIONI SIMILI?

Emozione: INSICUREZZA
Che possiamo fare? Aiutarli a rendersi conto dei
percorsi e dei successi che già hanno raggiunto.
Trasmettere la fiducia che riponiamo in loro.

Utilizziamo strategie come «L’albero dei miei successi».


IL SUPER POTERE CHE DOBBIAMO UTILIZZARE
sempre N QUESTE SITUAZIONI:
L’ASCOLTO ATTIVO!

SCOPRIAMOLO INSIEME
Secondo te qual è l’affermazione corretta?

Mamma, sono preoccupato, ho paura. Presto ricomincia la


scuola e non so come andrà, se mi piacerà la maestra, se mi
abituerò a stare tante ore con la mascherina.

a. Non ti preoccupare! Andrà tutto bene!!! Forza, vai a


giocare!
b. Tutto quello che hai da fare è studiare e impegnarti e
sicuramente la scuola andrà bene e non pensare alla
mascherina.
c. Tesoro, sei preoccupato perchè è una situazione nuova e
vorresti sapere tutto quello che accadrà. È normale che
ti senti così, anche a me spaventano le situazioni nuove.

L’ASCOLTO ATTIVO è:
Empatico
Aiuta a chiarire e comprendere
Non giudica, non sminuisce

La risposta corretta è pertanto la C.

Per approfondire ti invito a rivedere il giorno 9 di Autostima


Challenge: «Ti ascolto con tutta me stessa»
Per concludere teniamo a mente questo:

MAMMA. AMAMI ANCORA DI


PIÙ QUANDO MI COMPORTO
MALE, PERCHÉ STO
ESPRIMENDO IL MIO
MALESSERE ED HO BISOGNO
DI TE!

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