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turrisbabel

Mitteilungsblatt der Architektenkammer Bozen Notiziario dell’Ordine degli Architetti di Bolzano Vierteljährlich Trimestrale Mai Maggio 2002
Öffentliche Bauten
Edilizia pubblica

55

Landesbautätigkeit
Attività della Provincia
Intervista all’architetto Josef March
Gemeindebautätigkeit
Attività dei comuni
Urbanistica strategica
nel Comune di Bolzano
Kunst / Arte
Un Museo per Bruno Munari:
Taxe Percue Sped. in a. p., 45%, art. 2, comma 20/b legge 662/96 (BZ) In caso di mancato recapito, rispedire all’ufficio di Bolzano C.P.O. per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto fisso

“Prime idee”
turrisbabel Öffentliche Bauten / Edilizia pubblica
55
Editorial / Editoriale
2 “Visioni” e programmi
Luigi Scolari
Landesbautätigkeit / Attività della Provincia
4 Intervista all’architetto Josef March
a cura di Umberto Bonagura,
Matteo Scagnol e Luigi Scolari
10 Bauten im Auftrag des Landes
Opere commissionate dalla Provincia
a cura della redazione
28 Die Wiederinbetriebnahme der Vinschgauer
Mitteilungsblatt der Architektenkammer Eisenbahnlinie Meran-Mals
Notiziario dell’Ordine degli Architetti
Margit Lanbacher
39100 Bozen, Sparkassenstraße 15
39100 Bolzano, via Cassa di Risparmio, 15 32 Interview zum Thema:
Tel. 0471/ 971741 http:// www.bz.archiworld.it Die Rolle des Wohnbauinstituts
e-mail: turrisbabel.bz@archiworld.it
a cura di Luigi Scolari e Kurt Wiedenhofer
Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni
38 Urbanistica strategica nel Comune di Bolzano
Roberto Gigliotti

Verantwortlich für den Inhalt / Direttore responsabile:


41 HABITATBZ01_scenario
Luigi Scolari Manuela Demattio
46 Urbanistica partecipata
Vizedirektor / Vicedirettore:
Umberto Bonagura Rodolfo Zancan
49 Andrea Branzi.
Redaktion / Redazione:
Giovanni Dissegna, Emil Wörndle
Al servizio di innovazione e modernità
Armando Marra
Mitarbeiter / Collaboratori:
52 Sesam öffne dich
Alessia Carlotto, Andrea D’Affronto,
Manuela Demattio, Thilo Doldi, Roberto Erwin Plattner
Gigliotti, Margit Lanbacher, Armando Marra,
58 Umbauarbeiten im Rathaus
Matteo Scagnol, Rodolfo Zancan,
Kurt Wiedenhofer
der Gemeinde Bozen
a cura di Alessia Carlotto
Kammerbeauftragter / Resp. rapporti con l’Ordine:
62 Il “Giardino Roen” a Bolzano
Roberto D’Ambrogio
Carlo Alberto Trentini e Mauro Venturin
Verantw. für die Werbung / Resp. per la pubblicità:
64 Gemeindezentrum Plaus
Ulrich Weger, Tel. 0471/973886
Zusammengestellt von Emil Wörndle
Grafik / Grafica: Lupe, Bozen/Bolzano Concorsi / Wettbewerbe
Druck / Stampa: Europunto Srl (VR)
66 Wettbewerb Dorfkern Völs

Für Wort, Bild und Zeichnungen zeichnen Zusammengestellt von Emil Wörndle
die jeweiligen Autoren verantwortlich.
74 Centro mobilità di Brunico.
Scritti, fotografie e disegni impegnano soltanto
la responsabilità dell’autore. Concorso per la riqualificazione
della zona ferroviaria
Register der Druckschriften des Landesgerichtes Bozen
a cura di Andrea D’Affronto
Registro stampe del tribunale di Bolzano
N./n. 22 /97 vom/del 9.12.1997 Kunst / Arte
78 Un Museo per Bruno Munari: “Prime idee”
Vierteljährlich/Trimestrale, Jahr/Anno XI/54
Mai / Maggio 2002 Giancarlo Baccoli

Spedizione in a.p., 45%, art. 2 comma 20/b,


84 Buchbesprechung / Recensione bibliografica
legge 662 /96 – Filiale di Bolzano
Kostenlose Verteilung / Distribuzione gratuita 85 mailtb.bz@archiworld.it
Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Foto: Ludwig Thalheimer Luigi Scolari

“Visioni” e programmi
Le interviste all’architetto capo E se questa interpretazione di
della Provincia di Bolzano, al ruoli tecnici ed amministrativi,
presidente dell’Istituto per l’edi- che abbiamo chiamato “visio-
lizia agevolata ed all’Assessore ne”, possa dare vita a dei pro-
all’urbanistica del Comune di grammi concreti di edificazio-
Bolzano sono il nucleo attorno ne ed urbanistica; se possa
al quale si svolge questa pub- esserne punto di partenza o
blicazione ed evidenziano com- di approdo. Un veloce elenco
petenze ed obiettivi dei rispet- di edifici pubblici non residen-
tivi responsabili. L’architettura ziali accenna brevemente alla
pubblica in Alto Adige e la pia- ricca attività edificatoria nella
nificazione territoriale del ca- nostra provincia, nonché alle
poluogo dipendono dagli enti diverse qualità professionali
che essi presiedono. Nell’ot- di affermati colleghi. Le inizia-
tica di promuovere l’archi- tive dell’Assessorato all’urba-
tettura, abbiamo chiesto nistica del Comune di Bolzano
quale spazio è con- anticipano con strategia la
sentito lasciare ad “visione” di una futura pianifi-
un’interpretazio- cazione del suolo ancora dispo-
ne culturale di tali nibile, pertanto avviano studi
competenze. conoscitivi del territorio, sugge-
riscono proposte alternative di
densificazione urbana, pro-
muovendo pubblicamente tali
ricerche ed introducendo tema-
tiche di urbanistica partecipata.
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002

Seguono due realizzazioni del- unserer Berufskollegen dokumen-


l’Assessorato ai lavori pubblici tieren.
di interesse immediato per il Die Initiativen des Assessorates für
cittadino: le riaperture del pas- Urbanistik der Gemeinde Bozen sind
saggio tra via Portici e la retro- Vorläufer künftiger Stadtplanung, da
stante via Streiter, e del parco sie Studien in die Wege leiten,
di via Roen, unico esempio do- Alternativvorschläge zur Stadtver-
ve la superficie occupata dalle dichtung formulieren und die Öffent-
autorimesse sotterranee è stata lichkeit an diesen Prozessen teil-
interamente restituita ai pedoni. nehmen lassen.
Frutto di una “visione” collet- Es folgen zwei realisierte Projekte
tiva è anche il risultato del con- des Assessorates für öffentliche Bau-
corso che interessa la comunità ten, die für den Bürger von unmittel-
montana di Fié allo Sciliar, e barem Interesse sind: Die Wiederer-
che darà un nuovo volto urba- öffnung des Durchganges zwischen
no a questo paese. Per conclu- Lauben und Streitergasse und der
dere in Val di Fiemme, a Cava- Park in der Roenstraße, das einzige
lese, oltre i confini dell’Alto Beispiel, wo die für Tiefgaragen ver-
Adige dove talvolta si polemiz- wendete Fläche zur Gänze den Fuß-
za sul proliferare e sugli sper- gängern überlassen wurde.
peri delle istituzioni museali, Auch das Ergebnis des Wettbewer-
riportiamo l’esempio di una bes in Völs am Schlern ist Ausdruck
tenace “visione” individuale, einer gemeinsamen Vision und wird
che è riuscita a realizzare con dazu beitragen, dem Dorf ein neues
limitati finanziamenti pubblici urbanes Erscheinungsbild zu ver-
un piccolo gioiello museale ed leihen.
un laboratorio didattico dedi- Schlussendlich zeigen wir ein Bei-
cati a Bruno Munari. spiel für die mutige Vision eines
Einzelnen in Cavalese im Fleimstal,
Den Kern dieser Ausgabe bilden der hier, – außerhalb Südtirols, wo
Interviews mit drei Entscheidungs- häufig und gerne über museale
trägern des Landes und der Gemein- Projekte polemisiert wird –, mit
de Bozen für den Bereich öffentliche bescheidenen öffentlichen Mitteln
Bauten und Urbanistik. Wir wollten ein kleines, aber feines Museum über
wissen, welche Visionen die öffent- das Werk des Künstlers Bruno
liche Verwaltung hat und welche Munari geschaffen hat.
konkreten baulichen und urbanisti-
schen Programme sie vorschlägt.
Ein knapper Überblick über öffent-
liche Bauten, Wohnbauten ausge-
nommen, soll die rege Bautätigkeit in
unserem Land aufzeigen und die
einzelnen planerischen Leistungen
4 Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

a cura di Umberto Bonagura, Matteo Scagnol e Luigi Scolari

Landesbautätigkeit
Attività della Provincia Intervista all’architetto
Josef March
Josef March è Direttore del Dipartimento sione di questa cultura. Se poi si voglia de-
ai lavori pubblici, scuola e cultura ladina finire cos’è questa architettura, come la ve-
della Provincia Autonoma di Bolzano. drei, in che cosa consiste, questo mi pare
difficile definirlo precisamente, non si può
Scolari Questo numero della rivista fare 1+1 = 2. Possiamo discuterne per molto
“turrisbabel” è dedicato alla produzione tempo, ma è di difficile interpretazione.
edilizia finanziata dalla committenza pub-
blica, quindi dalla provincia e dai comuni. Scagnol Molte volte Lei ha usato in inter-
Volevamo distinguere da una parte quella viste o in articoli il termine “gute Architektur”
della provincia e dall’altra quella dei comu- per definire l’ideale del risultato progettuale
ni, anche per fare una comparazione e per di un concorso o di un’opera architettonica,
evidenziare se vi siano delle contraddizioni. cosa intende con questa espressione?
Noi siamo dell’idea che la committenza
pubblica, in edilizia, dovrebbe rappresen- March Innanzi tutto e sempre l’inserimento
tare un modello anche per la produzione del progetto nel suo contesto urbano, questo
edilizia privata; rispetto a questa consi- è un aspetto molto importante. Vi sono mol-
derazione vorremmo capire se esista o se ti elementi che determinano un buon rap-
si possa parlare di una “visione architetto- porto tra il progetto e l’insieme urbano:
nica” della provincia nella sua promozione rapporti di proporzione tra volumi esistenti
dell’architettura. e quelli progettati, i collegamenti, i percorsi
viabili e pedonali, e gli spazi liberi messi a
March Si, a me pare che ciò che Lei disposizione, perché l’architettura sí ci offre
definisce “visione”, sia il nostro obiettivo. spazi interni, ma anche ci dona spazi pub-
Noi cerchiamo di essere sempre all’avan- blici gratis. Questo e il primo aspetto fonda-
guardia e di dimostrare un buon esempio mentale, poi viene quello che per me ha una
per tutti gli altri committenti della provin- grande importanza quasi sullo stesso piano
cia. Da quando sono qui, ho sempre cer- di quella urbanistica, ovvero l’architettura,
cato di raggiungere questo obiettivo, con il cioè l’espressione architettonica. Mi riferisco
pieno sostegno e la completa comprensio- al modo come vengono sviluppati e proget-
ne da parte dei superiori politici, i quali si tati gli spazi interni, con quali facciate e con
sono sempre interessati a che venga fatta quali volumi viene definito l’edificio. Io guar-
un’architettura di altissimo livello. do moltissimo all’“Erlebnis”, “die Erlebnis-
wertung”, i valori dello spazio, e dell’esperi-
Scagnol Noi vorremo approfondire questo re lo spazio, l’illuminazione, l’orientamento,
tema. A Lei pare che vi sia una “visione i percorsi verticali e quelli orizzontali. Que-
unitaria” in termini architettonici e se così ste sono per me le cose più importanti.
fosse, vi è un ideale alla base di questa
idea? In un certo senso l’architettura rap- Bonagura Mi sembra di capire che sia
presenta la qualità ed il livello di una socie- difficile concentrarsi su di un elemento, su
tà e dei suoi committenti. Lei a che cosa si un linguaggio preciso, ma si tratta piutto-
riferisce definendo la visione architettonica sto di una questione di misura e di propor-
della provincia e quali sono gli elementi zione con il contesto, di funzionalità inter-
portanti di questa visione? na, e di efficienza costruttiva.

March L’architettura è espressione della March Non ho accennato alla funziona-


cultura, è insita alla cultura stessa. L’archi- lità perché per me è una cosa ovvia, che
tettura che noi promuoviamo è l’espres- dev’essere insita in ogni progetto di archi-
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Intervista all’architetto Josef March – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 5

tettura; questo mi sembra debba essere guaggi architettonici superando questo


chiaro. Per quanto riguarda l’efficienza, è estremo razionalismo. A Merano siamo
sicuramente uno dei valori fondamentali così riusciti a trovare un progetto un po’
per la Provincia e credo lo stiamo espri- vivo ed allegro.
mendo con le opere da noi promosse,
anche per quanto riguarda la gestione dei Scolari Lei ha detto che «…noi come
progetti e dei cantieri; basta vedere con Provincia non possiamo fare una scelta lin-
quale efficienza e tempestività realizziamo guistica nel momento in cui diamo degli
le opere. incarichi…», ma a noi architetti piace alme-
no distingure tra “architettura” e “edilizia”;
Scolari Però questo è un aspetto preva- l’architettura ha questo plus-valore che può
lentemente e prettamente tecnico; nessuno essere estetico o simbolico. La Provincia,
difatti mette in discussione la capacità e e Lei in particolare pone questa distinzione
l’efficienza della Provincia nel gestire gli al centro del proprio operato? C’è la pos-
aspetti economici e tecnici. Dati questi per sibilità che voi abbiate degli strumenti per
scontati, a noi interessa tornare ai valori il controllo anche sull’architettura, intendo
“ideali” e culturali che l’architettura può degli strumenti critici che vi permettano
esprimere. Come diceva l’architetto Sca- di scegliere tra un edificio post-moderno
gnol, l’architettura è uno strumento per che andava bene vent’anni fa o come Lei
auto-rappresentarsi e si possono utilizzare prima accennava ad un razionalismo estre-
varie modalità per ottenere tale risultato; vi mo? C’è da parte vostra l’intenzione se
sono stati regimi nei quali sono state utiliz- non altro di muovervi verso una direzione
zate pietre e colonne per dare un aspetto piuttosto che in un’altra?
monumentale all’architettura, a questi sono
susseguite fasi democratiche nelle quali il March No, c’è solo l’intenzione di muo-
vetro e la trasparenza erano gli elementi versi verso un futuro innovativo e di non
espressivi portanti; in questo senso vi è da collegarsi a vecchi concetti.
parte della Provincia un’intenzione di utiliz-
zare l’architettura per rappresentare se Scagnol Lei vede una differenza tra gli
stessa – ed in quale direzione? interventi della Provincia risultati da un
concorso e quelli dati per incarico diretto?
March Non vi è un tale obiettivo chiaro
e definito. Da come noi gestiamo questo March Non diamo quasi più nulla per
settore si può infatti evincere che non ci incarico diretto. Abbiamo comunque cerca-
limitiamo ad uno stile, ad un linguaggio to di scegliere architetti che abbiano dimo-
architettonico, ma siamo molto aperti a strato di essere all’avanguardia. È chiaro
tutte le espressioni architettoniche. Inoltre che il concorso richiede uno sforzo ed uno
da quindici anni a questa parte ci siamo stimolo in più dell’incarico diretto, ma
allontanati quasi definitivamente dallo stile non vedo una grossissima differenza nei
“regionalista”. Il nostro obiettivo è di favo- risultati se l’architetto è all’altezza del com-
rire i diversi linguaggi architettonici, per pito. Certo il concorso porta ad un pro-
mantenere un sistema di pluralismo ed gresso di tutto l’ambiente architettonico ed
eterogeneità. Anche se devo dire, che ul- uno stimolo in più agli architetti per rag-
timamente è prevalsa un’architettura ra- giungere un ottimo risultato.
zionalista e minimalista. Io stesso mi sono
accorto che effettivamente dovremmo Scagnol Vorremo entrare nello specifico
superare questa logica, perché questo delle Sue competenze. Molte volte Lei è
non può essere l’unico modo di pensare. membro della giuria di concorsi e poi an-
Dobbiamo guardare al futuro e trovare che coordinatore dei progetti. Ha Lei un
altre vie. Molto dipende dalla composizio- potere di controllo nello sviluppo e nella
ne della giuria dei concorsi; a tal proposito, definizione del progetto e sulla qualità del
già nel concorso per le Terme di Merano risultato finale?
io ho consigliato di invitare per la compo-
sizione della giuria membri esperti, capaci March Io per legge sono il coordinatore
di giudicare ed apprezzare i diversi lin- nel settore dell’edilizia, che vuole dire fare
6 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia – Intervista all’architetto Josef March Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

la programmazione e predisporre i pro- aperto al pubblico. In due anni e mezzo


grammi della giunta per la realizzazione abbiamo realizzato la ristrutturazione di
delle opere. Noi veniamo incaricati dall’as- un edificio, l’allestimento del museo, e la
sessorato alla sanità o alla scuola per rea- cella per la mummia. Dal punto di vista
lizzare un’opera. Quindi noi non decidiamo organizzativo era difficilissimo perché in un
cosa viene costruito, ma riceviamo l’inca- museo si devono gestire i rapporti di 60/70
rico dalla giunta per costruire. persone ed esperti che stanno sviluppan-
Dopodichè noi proseguiamo con un certo do idee su settori completamente diversi.
grado di libertà ed indipendenza. Da venti- Quindi non importa se un progetto è di
cinque anni abbiamo sempre cercato di difficile costruzione, l’università al confron-
dare gli incarichi secondo uno schema to del museo Ötzi non è nulla.
molto trasparente, corretto, e obiettivo.
Ultimamente inoltre tramite i concorsi ab- Scagnol Però non c’è dubbio che un’ar-
biamo fatto un salto di qualità, non solo chitettura basata sulla semplicità e la mo-
perché dovevamo allinearci alle direttive destia, di cui non contestiamo di principio
europee, ma anche perché questo è stato il valore, è certamente più economica.
sempre il mio obiettivo fin dal ’75 quando
sono entrato in giunta. La mia competen- March No, non è vero, perché l’architet-
za inoltre è di provvedere che tali opere tura minimalista per esempio, è molto
siano realizzate a regola d’arte, in modo più complessa di quanto appare. Se pren-
perfetto, sempre nel limite del finanzia- diamo ad esempio il museo a Bregenz
mento che la giunta approva. Il coordina- di Zumthor, a prima vista sembra molto
tore dell’opera deve soprattutto realizzare i semplice, ma sappiamo benissimo quan-
programmi stabiliti. to sia complesso e difficile il suo sistema
costruttivo. Ciò vale anche per l’università
Bonagura Nel riconoscere il grande suc- di Bressanone, perché a realizzare quelle
cesso di progetti molto razionali e minima- facciate in vetro che sembrano seriali è
li, si può dire che questo sia dovuto anche un problema molto complicato per le tec-
al fatto che rende più efficiente e diretta la nologie innovative che vengono utilizzate.
realizzazione dei lavori?
Scagnol Ci sembra che vi sia una forte
March No, queste due cose non posso- discrepanza tra l’architettura pubblica e
no essere collegate tra di loro, perché per quella privata, nella quale, purtroppo, il
me se una struttura è più o meno compli- livello sembra sempre molto basso. Può
cata, non centra con l’efficienza dei pro- l’architettura pubblica divenire fattore trai-
grammi prestabiliti. Le faccio questo esem- nante anche per quella privata? L’architet-
pio. Abbiamo realizzato ospedali, che tecni- tura del Vorarlberg, ad esempio, è molto
camente sono complessissimi ed impegna- apprezzata in Europa, non solo per gli
tivi, in tempi record. L’ospedale di Merano edifici pubblici, ma soprattutto per l’edili-
per esempio: si è impiegato per costruirlo zia abitativa privata. Per quanto riguarda
vent’anni e per questo l’opinione pubblica infatti il settore della residenza, la procedu-
lo critica, ma non è vero. Infatti il grezzo ra della cooperativa funziona molto bene
è stato costruito nel ’75, poi per i motivi per offrire a tutti possibilità di un alloggio
della riforma il cantiere è stato fermo fino agevolato, ma il sistema per ottenere un
al ’90 e dal ’90 fino al ’96 abbiamo termi- incarico è basato sul concetto del ‘ribasso’
nato l’edificio. Abbiamo speso in quel- che sembra portare ad “un ribasso della
l’epoca circa 350 miliardi di lire, per co- qualità” nell’impegno del professionista.
struzione ed arredamento, questo signifi-
ca che per settimana abbiamo investito March Io non sarei così pessimista per-
un miliardo di lire, ciò indica un’organiz- ché vedo che anche molti privati stanno
zazione efficiente ed efficace. Poi ci sono cominciando a bandire dei concorsi per
altri esempi di architetture molti difficili e costruzioni anche residenziali. Da parte
complesse da realizzare come il museo. mia, per il ruolo che ricopro, sono riuscito
Il museo Ötzi è stato realizzato dall’ago- in venticinque anni a convincere molti
sto ’95 al gennaio del ’98, quando è stato comuni a fare concorsi, ho tanti contatti
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Intervista all’architetto Josef March – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 7

con sindaci ed enti privati come la chiesa. esprimere nè l’autorità, nè il potere, ma vo-
Abbiamo fatto tanti piccoli passi in avanti, gliamo fare architettura, vogliamo la con-
ma alla fine dipende tutto e sempre dalla cretezza, l’architettura adatta e giusta alla
qualità degli architetti. Noi possiamo aprir- situazione specifica ed ad altissimo livello
vi tutte le strade per tutto quello che volete su tutti gli aspetti di cui abbiamo discusso
fare e vi abbiamo messo in grado di realiz- in precedenza; non c’è altro obiettivo.
zare tutto ciò senza nessun ostacolo. C’è Forse sfruttare tutti i valori che l’architettu-
lo spazio aperto a tutti voi per essere crea- ra a livello internazionale ha raggiunto, ma
tivi, dovete solo utilizzare questo spazio probabilmente tenendo presente di svilup-
libero tutto a vostra disposizione. Se poi pare un’identità dell’architettura in Alto
l’architettura è quella che è, noi non ne Adige più forte. Aggiungo di nuovo che noi
rispondiamo più. Noi abbiamo usato il come Provincia possiamo creare opportuni-
nostro potere per aprirvi tutte le strade e tà, un terreno fertile per lavorare, ma non
non siete condizionati da nulla. possiamo essere creativi al posto vostro.

Scolari Credo che i professionisti locali Interview mit Arch. Josef March,
guardino molto verso il nord come model- Ressortdirektor für Bauten, ladinische
lo di architettura, all’Austria, alla Germania, Schule und Kultur der Provinz
ed alla Svizzera. Prima si è accennato al
Vorarlberg dove l’architettura ed i materiali Scolari Diese Ausgabe von „turrisbabel“ beschäf-
usati definiscono una forte identità locale. tigt sich mit dem Bauen, das von der Landesverwal-
Ha la Provincia gli strumenti per veicolare tung oder von einzelnen Gemeinden finanziert ist.
o indirizzare la creazione di un’identità del- Wir wollten diese zwei Typen von Bauherren gegen-
l’architettura in Alto Adige? überstellen. Wir glauben, dass die öffentliche Hand
in ihrer Aktivität als Bauherr auch Modell und Vor-
March Questa domanda non me la sono bild für das private Bauen sein soll; in diesem Sinne
mai posta. Non è mai stata mia intenzione möchten wir erfahren, ob es von Seiten der Verwal-
pensare ad una cosa del genere, però, tung eine „architektonische Leitidee“, eine „Vision“
posso solo ripetere quello che ho già detto, gibt, die die Produktion von Architektur begleitet?
dobbiamo superare questo linguaggio
troppo razionalista e minimalista. Sarebbe March Ja, mir scheint, dass das, was Sie eine
giusto che l’architettura prendesse in fu- „Vision“ nennen, unser Handeln leitet. Wir versu-
turo una nota tipica del posto. Credo che chen, zeitgemäß, modern zu sein und ein Vorbild für
Zumthor sia grande soprattutto perché è alle anderen Bauträger im Lande zu sein. Seit ich im
riuscito a trovare una simbiosi perfetta tra Amte bin, habe ich immer versucht, dieses Ziel zu
il linguaggio internazionale razionalista e verfolgen, mit voller Unterstützung der vorgesetz-
quello regionale. Questo in Alto Adige oggi ten Politiker, die immer daran interessiert waren,
non esiste ed in questo senso gli architetti eine Architektur auf hohem Niveau zu generieren.
dovrebbero cercare nuove vie. Ma come
possiamo noi dirigerli, non lo so. Forse Scagnol Wir möchten dieses Thema vertiefen.
bandendo molti concorsi e cercando di Verfolgen Sie eine einheitliche „Vision“ im archi-
avere membri esperti nelle giurie; po- tektonischen Sinne und gibt es ein Ideal, das dieser
tremmo limitare progetti “troppo svizzeri” Idee zugrundeliegt? In einem gewissen Sinne zeugt
o come dice l’architetto Zoeggeler “calvini- die Archtektur von der Qualität und vom Niveau
sti”. Solo questo possiamo fare, ma non einer Gesellschaft und ihrer Bauherren. Was
possiamo dirigere l’architettura in una o in bestimmt die „architektonische Vision“ der Verwal-
un’altra direzione. tung, und welche Elemtente tragen sie?

Bonagura Per concludere ci potrebbe March Die Architektur ist Ausdruck einer Kultur,
riassumere con una parola, qual’è l’imma- ist Teil dieser Kultur selbst. Die Architektur, die wir
gine principale e dominante della Provin- fördern, ist Ausdruck dieser Kultur. Doch wollen
cia nell’edilizia e qual’è il simbolo che si wir definieren, wie diese Architektur gemacht ist,
vuole esprimere principalmente? wie sie auszusehen hat, dann scheint mir dies
schwer definierbar zu sein. Man kann wohl nicht
March Sicuramente noi non vogliamo 1+1=2 zusammenzählen. Wir können lange darüber
8 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia – Intervista all’architetto Josef March Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

sprechen, aber sie ist schwer definierbar. Charakter zu unterstreichen, manch jemand ver-
bindet demokratische Strukturen mit Glas und
Scagnol Oft haben Sie in Interviews von „guter Transparenz. Gibt es in diesem Sinne von Seiten
Architektur“ gesprochen, um das Ergebnis eines der Landesverwaltung die Absicht, mit Hilfe der
Projektierungswettbewerbes oder eines architek- Architektur ein Bild von sich selbst zu schaffen,
tonischen Werkes zu bezeichnen; was verstehen und in welcher Form?
Sie unter dieser Bezeichnung?
March Es gibt keine entsprechende eindeutige
March Vor allem die Einfügung des Projektes Absicht. Von der Art und Weise, wie wir diesen
in sein städtebauliches Umfeld. Es gibt viele Bereich verwalten, wird ersichtlich, dass wir uns
Aspekte, die die Beziehung eines Projektes zu nicht auf einen architektonischen Stil oder Aus-
seinem gesamten urbanen Umfeld bestimmen: druck beschränken, sondern dass wir den ver-
Größenverhältnisse zwischen den bestehenden schiedensten architektonischen Ausdrucksweisen
Baukörpern und jenen des Entwurfs, die Einbin- offen gegenüberstehen. Darüberhinaus haben wir
dung, Fahr- und Gehwege, Freiflächen, die zu- in den letzten 15 Jahren den Regionalismus fast
gänglich gemacht werden. Denn ein Bauwerk bie- völlig überwunden. Unsere Absicht besteht darin,
tet Innenräume und zusätzlich auch öffentliche verschiedene architektonische Sprachen zu för-
Räume. Das ist der erste wichtige Punkt. Dazu dern, um ein pluralistisches und heterogenes Sys-
kommt der zweite, der eine fast gleich wichtige tem zu erhalten, auch wenn ich zugeben muss,
Rolle spielt, und zwar die Architektur, der architek- dass in letzterer Zeit sich eine rationalistische und
tonische Ausdruck. Ich beziehe mich auf die Art minimalistische Architektursprache durchsetzte.
und Weise, wie die inneren Räume entwickelt, ent- Mir selbst ist aufgefallen, dass wir diese Logik
worfen sind, mit welchen Fassaden und mit wel- überwinden müssen, da sie nicht die einzige Denk-
chen Baukörpern ein Gebäude definiert wird. Ich weise sein kann. Wir müssen in die Zukunft blicken
achte besonders auf das Erlebnis, den Erlebniswert und andere Wege finden. Vieles hängt mit den
der Räume, die Belichtung, die Orientierung, die Zusammensetzungen der Preisgerichte bei Wettbe-
vertikalen und horizontalen Wege. Das sind für werben zusammen; so habe ich bereits für den
mich die wichtigsten Dinge. Wettbewerb für die Thermen in Meran angeraten,
Experten zu berufen, die verschiedene architekto-
Bonagura Mir scheint, dass es schwierig ist, ein nische Sprachen schätzen und beurteilen könnten,
bestimmtes Element, eine bestimmte Sprache fest- um den extremen Rationalismus zu überwinden. In
zulegen, und dass die Kriterien in der Maßgebung, Meran fanden wir auf diese Weise ein etwas leb-
in den Proportionen zum Kontext, in der Funktionali- hafteres Projekt.
tät und im konstruktiven Aufbau zu suchen sind.
Scolari Sie sagten, die Provinz könne keine
March Ich habe nicht von Funktionalität gespro- architektursprachliche Entscheidung in der Ver-
chen, da sie für mich unabdingbarer Bestandteil gabe von Projekten treffen; wir Architekten
eines architektonischen Entwurfes sein muss. unterscheiden jedoch gerne zwischen „Architek-
Was die Leistungsfähigkeit betrifft, ist sie sicher tur“ und „Bauwesen“, die Architektur besitzt einen
eines der wichtigsten Beurteilungskriterien von Mehrwert im ästhetischen oder symbolischen
Seiten der Verwaltung, und ich glaube, dies ist Sinne. Lassen sich die Provinz, und Sie im beson-
erkennbar in den von uns betreuten Bauwerken, deren, von dieser Unterscheidung leiten? Haben
in der Projektbegleitung sowie in den Bauleitungen. Sie Methoden, um in architektonischer Hinsicht
Es genügt zu beobachten, mit welcher Effizienz Entscheidungen zu treffen? Gibt es die Absicht,
und Schnelligkeit wir die Bauwerke umsetzen. eine bestimmte Richtung anstelle einer anderen
zu bevorzugen?
Scolari Dies sind jedoch technische Aspekte:
Niemand bezweifelt die Fähigkeit der Verwaltung, March Nein, es gibt nur die Absicht, Innovatio-
die technischen und wirtschaftlichen Belange zu nen zu fördern und sich nicht an alte Konzepte zu
verwalten. Wir wollten jedoch von den „idealen binden.
Werten“ von Architektur sprechen. Wie Arch.
Scagnol ausdrückte, Architektur dient auch der Scagnol Sehen Sie einen Unterschied zwischen
Selbstdarstellung und sie bedient sich dazu ver- den Bauten, die aufgrund eines Wettbewerbes
schiedenster Instumente; es gab Regime, die Stein zustande kamen, und jenen, die direkt vergeben
und Säulen benutzten, um ihren monumentalen wurden?
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Intervista all’architetto Josef March – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 9

March Die direkte Arbeitsvergabe wird kaum Woche eine Mrd., was eine effiziente Organisation bungslos umsetzen zu können. Es gibt einen Frei-
noch praktiziert. Wir haben jedenfalls versucht, bedeutet. Dann gibt es andere Bauten, die sehr raum für Euch alle um kreativ zu sein, Ihr müsst ihn
Architekten auszuwählen, die progressiv waren. komplex sind, wie die Museen. Das Ötzi-Museum nur nützen. Die Architektur, die daraus erfolgt,
Ein Wettbewerb braucht eine größere Anstren- wurde zwischen August ’95 und Jänner ’98 reali- liegt nicht in unserem Verantwortungsbereich. Wir
gung als eine Direktvergabe, aber ich sehe keinen siert, als es für das Pubblikum geöffnet wurde. In haben unsere Machtbefugnisse genützt, um Euch
großen Unterschied im Ergebnis, falls der be- zweieinhalb Jahren haben wir das Gebäude umge- die Wege zu ebnen, und Ihr werdet nicht behindert.
auftragte Architekt der Aufgabe gerecht wird. baut, das Museum eingerichtet und die Kühlzelle
Natürlich fördern Wettbewerbe in der gesamten für die Mumie eingebaut. Organisatorisch war Scolari Ich glaube, dass die örtlichen Archi-
Architekturszene die Qualität durch den Anreiz, es sehr aufwändig, da man 60/70 Personen und tekten oft nach Norden schauen, nach Österreich,
gute Ergebnisse zu erhalten. Experten koordinieren musste, die ihre Ideen in in die Schweiz oder nach Deutschland. Vorhin
ganz verschiedenen Bereichen entwickeln. Daher wurde Vorarlberg genannt, wo die Architektur und
Scagnol Wir möchten auf Ihre Kompetenzen hängt es nicht davon ab, ob ein Projekt eine kom- die verwendeten Materialien eine starke lokale
eingehen. Oft sind Sie Mitglied von Wettbewerbs- plizierte Konstruktion besitzt. Die Universität ist im Identität erzeugen. Hat die Landesverwaltung die
kommissionen oder Sie sind Projektkoordinator. Vergleich zum Ötzi-Museum simpel. Mittel, um eine Südtiroler Architektur zu fördern?
Haben Sie Machtbefugnisse bezüglich der Ent-
wicklung und Definition der Projekte und der Scagnol Aber es gibt keinen Zweifel, dass eine March Diese Frage habe ich mir niemals gestellt.
Qualität des Endergebnisses? auf Einfachheit und Bescheidenheit basierende Entsprechendes war nie meine Absicht. Ich kann
Architektur kostengünstiger ist. nur wiederholen, was ich vorher schon sagte, wir
March Von Gesetzes wegen bin ich der Koordi- müssen diese zu sehr rationalistische und minimali-
nator im Bereich des Bauwesens. Wir werden vom March Nein, das ist falsch. Die minimalistische stische Architektur überwinden. Es wäre richtig,
Assessorat für Sanitätswesen oder vom Schulamt Architektur beispielsweise ist um vieles komplexer, dass die Architektur in Zukunft ein Zeichen ihrer
beauftragt, ein Gebäude zu verwirklichen. Daher als sie scheint. So ist das Museum vom Zumthor Region wäre. Ich glaube, Zumthor hat Qualität,
entscheiden nicht wir, was gebaut wird, sondern in Bregenz, das auf den ersten Blick so einfach weil er eine perfekte Symbiose zwischen der inter-
erhalten den Auftrag von der Landesregierung. wirkt, sehr aufwändig in seiner Konstruktion. nationalen rationalistischen Architektur und der
Seit 25 Jahren versuchen wir, die Aufträge nach Dasselbe gilt auch für die Universität in Brixen, regionalen Tradition geschaffen hat. Dies gibt es
transparenten und objektiven Methoden zu verge- denn diese Glasfassaden, die so seriell wirken, in Südtirol heute nicht, und in diesem Sinne sollten
ben. Letztlich haben die Wettbewerbe einen weite- bergen schwierige Probleme in der Umsetzung die Architekten heute arbeiten. Aber wie wir sie in
ren Qualtitätssprung ergeben, nicht nur durch die dieser innovativen Techniken. diese Richtung bringen sollen, das weiß ich nicht.
europäischen Richtlinien, sondern weil dies immer Vielleicht mit Wettbewerben, mit renommierten Ex-
mein Ziel war, seit 1975, als ich dieses Amt über- Scagnol Uns scheint, dass es einen großen perten in den Kommissionen. Wir könnten zu sehr
nommen habe. Meine Aufgabe besteht darüber Unterschied gibt zwischen öffentlichem und priva- „schweizerische“ Projekte, oder „calvinistische“,
hinaus darin, dass diese Bauwerke fachgerecht tem Bauen. Bei Privatbauten scheint das Niveau wie Zöggeler sie bezeichnet, einschränken, aber
ausgeführt werden und innerhalb des Finanzie- sehr niedrig zu sein. Kann die öffentliche Architek- wir können die Architektur nicht in die eine oder
rungsrahmens bleiben, den die Landesregierung tur ein Zugpferd für die private sein? Die Vorarlber- andere Richtung lenken.
genehmigt hat. Koordinator zu sein bedeutet vor ger Architektur beispielsweise wird in ganz Europa
allem, ein vorgegebenes Programm umzusetzen. geschätzt, nicht nur für öffentliche, sondern Bonagura Um abzuschließen, können Sie uns
vor allem auch für ihre privaten Wohnbauten. in einem Satz zusammenfassen, welches Bild
Bonagura Betrachtet man den Erfolg jener Pro- Was den Wohnbau betrifft, funktionieren die Unter- die Landesverwaltung im Bauwesen von sich aus-
jekte, die sich an den Rationalismus und Minimalis- stützungen in Südtirol sehr gut, und viele kommen zudrücken vermag und durch welches Symbol
mus halten, könnte es sein, dass diese die bauliche in den Genuss einer geförderten Wohnung, den- man das vor allem erreichen will?
Umsetzung erleichtern? noch zeigt die Praxis des „billigsten Angebotes“,
dass der Planer zu einer „Herabsetzung der Qua- March Mit Sicherheit wollen wir weder die
March Nein, diese zwei Dinge kann man nicht lität“ gezwungen wird. Macht noch die Autorität ausdrücken, sondern
miteinander verbinden, denn eine mehr oder weni- wir wollen Architektur machen, wir wollen das
ger komplizierte Konstruktion ist nicht abhängig March Ich wäre nicht so pessimistisch, denn Konkrete, die geeignete und auf eine bestimmte
von der Effizienz eines vorgegebenen Programms. ich sehe, dass auch immer mehr Private Wettbe- Situation zugeschneiderte Architektur, auf hohem
Ein Beispiel: Wir haben Krankenhäuser, die tech- werbe für Wohnbauten ausschreiben. Ich habe Niveau in allen Bereichen, wie wir vorher ge-
nisch äußerst kompliziert sind, in kürzester Zeit in den letzten 25 Jahren in meiner Rolle viele Ge- sprochen hatten – es gibt kein anderes Ziel.
gebaut. Der Krankenhausbau in Meran dauerte meinden bewogen, Wettbewerbe zu veranstalten. Vielleicht die Werte nützen, die die Architektur
20 Jahre und deshalb wird er von der öffentlichen Ich habe viele Kontakte zu Gemeinden und Priva- auf internationaler Ebene erreicht hat, aber mög-
Meinung kritisiert, aber das ist nicht korrekt. Der ten wie die Kirche. Wir haben viele kleine Schritte licherweise auch unter Berücksichtigung einer
Rohbau wurde ’75 errichtet, dann stand der Bau gemacht, aber am Ende hängt alles und immer lokalen Identität. Ich betone noch einmal, dass
aufgrund der Reform bis ’90 still und von ’90 bis von der Qualität der Architekten ab. Wir haben wir als Verwalter einen fruchtbaren Boden zum
’96 wurde der Bau beendet. Es wurden ca. 350 Mrd. Euch Architekten immer alle Wege geöffnet und Arbeiten schaffen können, aber wir können nicht
Lire investiert, für Einrichtung und Bau, also je die Bedingungen bereitet, um alles möglichst rei- an Eurer Stelle kreativ sein.
10 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Bauten
im Auftrag
des Landes
Opere
commissionate
dalla
Provincia
01
Oggetto Palazzo Provinciale III
Committente Provincia Autonoma di Bolzano
Progettista arch. O. Zoeggeler
Direzione lavori ing. S. Seehauser
Coordinamento lavori ing. S. Seehauser
Statica ing. G. Migliucci
Volume interrato 9.000 m3
Volume fuori terra 10.000 m3
Importo 9,20 Mio. Euro
Modalità appalto-concorso
Anno concorso 1997
Tempi progetto 1997–1997
Tempi realizzazione 1997–2000
02
Oggetto Palazzo Provinciale II
Committente Provincia Autonoma di Bolzano
Progettista arch. O. Zoeggeler
Direzione lavori ing. S. Seehauser
Coordinamento lavori ing. S. Seehauser
Statica ing. H. Letzner
Volume interrato 10.000 m3
Volume fuori terra 38.000 m3
Importo 22,90 Mio. Euro
Modalità concorso
Anno concorso 1989
Tempi progetto 1989–2001
Tempi realizzazione 1997–2001
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Opere commissionate dalla Provincia – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 13

03
Oggetto Agenzia Provinciale per la
protezione dell’ambiente e la tutela del lavoro
Committente Provincia Autonoma di Bolzano
Progettista arch. Paolo Bonatti con
arch. Nicoletta Francato
Responsabile progetto arch. Alessia Biotti
Statica ing. Franco Letrari
Volume interrato 5.230 m3
Volume fuori terra 7.365 m3
Importo 3,23 Mio. Euro
Modalità appalto-concorso
Tempi progetto 1996–1997
Tempi realizzazione 1997–1999
04
Bauvorhaben Umbau und Erweiterung
des Realgymnasiums in Bozen
Bauherr Autonome Provinz Bozen
Projekt Arch. Christoph Mayr Fingerle
Mitarbeiter Arch. Sergio Leonardi, Arch. Renate
Marchetti, Arch. Curdin Michael, Arch. Susanne Waiz
Kunst am Bau Manfred Alois Mayr (Farbkonzept)
Statik Ing. Franco Letrari
Bauleitung Arch. Christoph Mayr Fingerle
Örtliche Bauaufsicht Geom. Nori Gruber
Projektsteurer AP Simma (Arch. R. Mahlknecht)
Bauvolumen 40.000 m3
Baukosten 7,13 Mio. Euro
Bauzeit 1994–2001
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Bauten im Auftrag des Landes – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 15

05
Bauvorhaben Bau einer Sozial-
akademie (1990), Bau der Landes-
fachschule mit deutscher Unterrichts-
sprache für soziale Berufe – Ex
Kapuzinerkloster (2000), Bozen
Bauherr Autonome Provinz Bozen
Projekt Arch. Karl Spitaler
Statik Ing. Mair herbert
Bauleitung Arch. Karl Spitaler
Projektsteurer 5 verschiedene
Bauvolumen 20.164 m3
Baukosten 5,84 Mio. Euro
Entwurfszeit 1990–2000
Bauzeit 1995–2000
16

06
Oggetto Sede della Soprintendenza
di lingua Tedesca e Ladina della
Provincia di Bolzano
Committente Provincia Autonoma di Bolzano
Progettista arch. Peter Constantini,
arch. Giuseppe Donato
Direzione lavori ing. Hansjörg Letzner
Coordinamento lavori geom. Kerschbaumer,
arch. Tenaglia (Prov. Aut. di Bolzano)
Statica ing. Hansjörg Letzner
Volume 18.300 m3 di cui 8.400 nuova
costruzione e 9.900 di ristrutturazione
Importo 8,26 Mio. Euro
Tempi progetto 1a versione 1993, 2a versione
concessione edilizia 1997 – esecutivo 1998
Tempi realizzazione 1999 –2002
07
Bauvorhaben Unterirdische Turnhallen
und Sportanlagen im Talfergrün, Bozen
Bauherr Autonome Provinz Bozen
Architekturwettbewerb 1984 – 85 Arch. Theodor Doldi
Einreichplan I 1987 Architektengruppe
Mustergasse, Doldi und Moroder
Einreichplan II 1992 Arch. Theodor Doldi
Einreichplan III und Ausführungsprojekt
1994 –1995 Arch. Konrad Rieper mit
Thilo Doldi, Gertrud Kofler, Bernd Schmal
Projektsteuerer Ing. S. Seehauser
Bauleitung und Einrichtung Arch. P. Battiston
Tragwerksplanung Ing. G. Kauer
Heizungs- und Sanitärplanung Ing. E. Mumelter
Bauvolumen 33.000 m3 Baukosten 17,00 Mio. Euro
Bauzeit 1997– 2000
08
Bauvorhaben Oberschule für Land-
wirtschaft, Schloss Baumgartem, Auer (BZ)
Bauherr Autonome Provinz Bozen
Planer Arch. Wolfgang Piller
Bauleiter Arch. Wolfgang Piller
Projektsteurer Ing. Johann Rock
Statik Ing. Gerhard Rohrer
Bauvolumen 20.000 m3
Baukosten 8,78 Mio. Euro
Planungszeit 1996–1998
Bauzeit 1999–2001
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Bauten im Auftrag des Landes – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 19

Foto: Werner Tscholl

09
Bauvorhaben Sanierung und Umbau
Schlandersburg, Schlanders
Bauherr Autonome Provinz Bozen
Planer Arch. Werner Tscholl
Bauleiter Arch. Werner Tscholl
Projektsteurer Ing. Siegfried Pohl
Statik Ing. Stelzl
Bauvolumen 8.070 m3
Baukosten 3,95 Mio. Euro
Planungszeit 1993–1996
Bauzeit 1996 –1999
10
Bauvorhaben Landesberufs- und
Gewerbeoberschule in deutscher
Unterrichtssprache, Schlanders
Bauherr Autonome Provinz Bozen
Planer Arch. Walter Gadner mit
Arch. Dipl. Ing. Magdalene Schmidt
Bauleiter Ing. Hansjörg Fischer
Projektsteurer Ing. Julius Mühlögger
Bauvolumen 56.000 m3
Baukosten 12,39 Mio. Euro
Planungszeit 1989 –1991
Bauzeit 1994–2000
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Bauten im Auftrag des Landes – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 21

Foto: Hertha Hurnaus

11
Bauvorhaben Restaurant der
„Gärten von Trauttmansdorff”
Bauherr Aut. Provinz Bozen / Laimburg
Planer sofa_architekten + Arch. Pius Pircher
Projektteam A. Gasser, P. Pircher,
R. Pirpamer, K. Rauch, B. Weinberger
Projektsteurer Geom. Stefan Canale
Statik Ing. Josef Holzner
Bauvolumen 2.940 m3
Baukosten nicht mitgeteilt
Planungszeit 1998–1999
Bauzeit 1999 –2001
22 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia – Bauten im Auftrag des Landes Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

12
Bauvorhaben Behindertenzentrum
Pastoral Angelicus, Meran
Bauherr Autonome Provinz Bozen
Projekt und Bauleitung
Abram & Schnabl Architekten
mit Engl Romen, Elmar Unterhauser,
Ulrike Mühlberger
Tragwerksplanung Ing. G. Kauer
Projektsteurer Geom. Paolo Fedre
Volumen Altbau 8.120 m3
Bauvolumen 21.580 m3
Baukosten 7,95 Mio. Euro
Vergabe Wettbewerb (1987)
Bauzeit 1992–1998
Foto: Ludwig Thalheimer

13
Bauvorhaben Landesberufs-
schule Luis Zuegg, Meran
Bauherr Autonome Provinz Bozen
Projekt und Bauleitung
Abram & Schnabl Architekten mit Engl
Romen, Elena Galvagnini, Elmar Unterhauser,
Renato Montesani, Ulrike Mühlberger
Tragwerksplanung Ing. G. Kauer
Projektsteuerer Dipl. Ing. O. Radzuweit
Bauassistenz Geom. Bazzanella
Bauvolumen 42.500 m3
Baukosten 14,20 Mio. Euro
Vergabe Wettbewerb (1989)
Bauzeit 1993 –2000
14
Bauvorhaben Fachoberschule für
Soziales (ehemaliges „Grand Hotel Emma“)
Bauherr Autonome Provinz Bozen
Planer und Bauleiter
Arch. Christine Unterberger
Arch. Verena Unterberger
Projektsteuerer
Arch. Stephan Rickenbach
Bauvolumen 43.000 m3
Baukosten 22,432 Mio. Euro
Planungszeit 8 Monate
Bauzeit 24 Monate
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Opere commissionate dalla Provincia – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 25

Foto: Ben Studio Design

15
Oggetto Palestra ed aule
nel Centro Scolastico
di via Karl Wolf a Merano
Committente Provincia Autonoma di Bolzano
Progettista arch. F. Vaccari
Direzione lavori arch. F. Vaccari
Tecnico di riferimento arch. A. Biotti
Statica Ing. B. Marth
Volume 12.302 m3
Importo 4,39 Mio. Euro
Tempi progetto 1997–1999
Tempi realizzazione 1999 –2001
26 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia – Opere commissionate dalla Provincia Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

16
Oggetto Stazione Forestale e Centro
Informazioni del Parco Naturale
di Fanes-Sennes-Braies, San Vigilio /Marebbe
Committente Provincia Autonoma di Bolzano
Progettista arch. Zeno Bampi
e arch. Benno Simma
Direzione lavori arch. Zeno Bampi
e arch. Benno Simma
Statica Ing. Günther Schönegger
Volume sopra terra 3.356 m3
Volume sotto terra 2.340 m3
Importo 1.624.115 Euro
Tempi progetto 1995
Tempi realizzazione 1996–2000
17
Bauvorhaben Südtiroler
Bergbaumuseum „Kornkasten”
Steinhaus/Ahrntal
Bauherr Autonome Provinz Bozen
Planer Angonese + Scherer
mit Arch. Susanne Waiz
Bauleitung Walter Angonese
Projektleitung Geom. Arthur Pizzini,
Landesbaudirektion
Statik Ing. Helmuth Mayr
Bebaute Fläche 680 m2
Umbauter Raum 4.100 m3
Baukosten 2,04 Mio. Euro
Bauzeit 1998–2000
28 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Margit Lanbacher

Die Wiederinbetriebnahme
der Vinschgauer
Eisenbahnlinie Meran–Mals
Die Wiederinbetriebnahme der Eisenbahn- Bestandsbild, welches neben den wirt-
linie Meran–Mals stellt zweifelsohne ein schaftlich-kulturellen Einbettungen die Di-
Mammutprojekt dar; es verkörpert die Akti- mension, die architektonische Erfassung
vität und den Einsatz – auch in finanzieller der Bahnhofsgebäude selbst berücksichtigt,
Hinsicht – der Autonomen Provinz Bozen, die Lage der Bahnhöfe in Bezug zum umlie-
nicht nur im Bereich des Hochbaus, son- genden urbanen Feld und somit die ver-
dern auch im Ausbau des Infrastrukturnet- kehrstechnische Anbindung, die Verbrau-
zes. Obwohl bis dato vergessen wird, dass cheranzahlen, die flächenmäßige Ausdeh-
für die Durchzugszone Südtirol ein landes- nung der Areale im Tal. So wurde auch für
weiter bzw. landesübergreifender Verkehrs- jede Einheit ein Lösungskonzept erarbeitet.
und Infrastrukturplan noch immer nicht Meran und Mals gelten als Terminals,
ausgearbeitet ist und als Basis für zukünf- denen in architektonisch wie finanzieller
tige Vorhaben vorerst fehlt. Trotzdem be- Hinsicht die entsprechende Beachtung
kommt das Vinschgau-Tal jetzt seine Eisen- zukommen wird. Meran stellt den Konnex
bahn (zurück). mit den restlichen Landesteilen und der
Durch den einstmals im Zuge der Schlank- Landeshauptstadt her. Mals wird die letzte
heitskur der staatlichen Bahn sogenannten Knospe am Ast – um beim Bild zu bleiben –
„ramo secco“ zieht nun neuer Lebenssaft sein. Im Rahmen des Konzeptes tritt die
und soll dem Tal, angesichts der auf der Vinschgauer Bahn mehr als lokale, autark
Reschner Nord-Süd-Achse immer dramati- fließende Vene des Tales hervor, denn als
scher werdenden Verkehrssituation, neuen potentieller Anschlussarm an das österrei-
Aufschwung verleihen. chisches Schienennetz. So endet der Vinsch-
Das technisch wie emotional aufwändige gau erneut in Mals und lässt der Frage
Vorhaben bietet eine ungeheure Chance eines Schienentransits durch den Vinsch-
für die ökonomische wie ökologische gau (auch in Anbetracht des Brenner-Basis-
Zukunft des Tales, es muss als alternatives Projekts) keine Berechtigung.
Modell zum individualen Landstraßen- Die Stopps zwischen den Terminals unter-
verkehr, als annehmbares Infrastruktur- teilen sich in Bahnstationen und Haltestel-
modell für andere Landesteile oder transit- len und werden sich in ihrer rein bahnbezo-
geplagte Gebiete funktionieren; es muss genen funktionstechnischen Besetzung, in
sich als Teil eines wirtschaftsökologischen Ausbau sowie Ausstattung unterscheiden.
Systems rechnen. Die Rehabilitation des Bahnhofsgebäudes
Ansonsten wird der teuer bezahlte Zug einer jeden Station geht zu Lasten der
sich als Spielzeug einiger weniger Nos- jeweiligen Gemeinde; dies nicht nur in
talgie- und Naturschutzidealisten und der finanzieller Hinsicht, denn hier wird sich
Entscheidungsträger entlarven. zeigen, ob die komunalen Verwaltungen ihr
Nun zum Konzept des Projektes. Es ist von planerisches Potential auszuspielen im
der bestehenden Bahnhöfekultur und vom Stande sein werden. Im Gegenzug erhalten
reinen Ingenieurplan des Geleisnetzes die Gemeinden die nicht mehr gebrauchten
geprägt. Darüber hinaus wird man sich Bahnhofsflächen und -strukturen und somit
in der Studie zur Neuerschließung der auch die Möglichkeit, die zur Zeit toten
Stationen der Relevanz des Bezuges zwi- Arsenale mit neuen Funktionen zu beleben.
schen Bahnhof und der jeweiligen Umge- Auch dies birgt sicher große städtebauliche
bungstypologie bewusst. Ausgehend vom Potentiale. Museale Einrichtungen (z.B.
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Die Wiederinbetriebnahme der Vinschgauer Eisenbahnlinie Meran–Mals – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 29
30 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia – Die Wiederinbetriebnahme der Vinschgauer Eisenbahnlinie Meran–Mals Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Stop-Station Schnals), Kulturservice-Stel- Bus–Auto–Kulturlandschaft herstellt.


len, Tourismusbüro-Filialen, Rast-Grün- Diese Verbraucherinfos zeigen gleich, dass
zonen /„pic-nic“, Restaurantservice, aber das ganze Unterfangen „Bahn“ auf den
auch gemeinnützige Funktionsbelegungen Tourismus baut. Die nackten Zahlen zeigen,
mit Wohnen, Feizeitanlagen u. ä. sind dass die Einwohnerzahl des Vinschgaus
als Denkansätze des gesamten Zugkon- allein (~40.000 EW) für eine befriedigende
zeptes aufgezeigt. Bleibt hier nur zu hinter- Auslastung der Linie nicht reicht und der
fragen, ob wir mit solchen Strukturen Feriengast die Zahl der Bahnfahrenden
nicht schon gesättigt sind und sie gerade erhöhen muss. Die oben genannten Initiati-
an einem Bahnhaltestopp benötigen. ven sollen neben den kulturtouristischen
Die Restrukturierung des Bahnhofsgebäu- Angeboten, wie z.B. „Kulturpaketen“
des in Spondinig durch Architekt Karl Spi- (Bahn- und Eintrittstickets in einem o.ä.),
taler kann als Prototyp dieser Idee verstan- Spezialtouristenangeboten etc. die Benut-
den werden. Die Erhaltung der äußeren zerfreundlichkeit und Anziehung steigern.
Hülle im denkmalpflegerischen Sinn und
das Einpflanzen der Leader-Verwaltungs- Zum Abschluss zwei Skizzen:
zentrale mit Vortragsraum und allen dazu- _ Ein Freitag im Sommer und ich muss
gehörenden Nebenräumen scheint für den von Latsch nach Bozen fahren, soll um
Spondiniger Bahnhof geglückt. Ob die 11:30 h dort sein. Rechnung: Von der Woh-
Idee auch auf alle anderen Stationen nung zum Bahnhof mit dem Fahrrad: 7’;
anwendbar ist und sich in Zukunft im Zu- Wartezeit: 8’; Fahrzeit bis Meran: 30’;
sammenspiel mit der ans Netz gegan- Umsteigen mit Wartezeit: 15’; Fahrzeit
genen Bahn bewährt, bleibt abzuwarten. Meran–Bozen: 30’; Gang ins Zentrum: 5’;
Die neu zu errichtenden Haltestellen, deren Summe: 1 h 35 min; Kosten: Ticket Latsch–
Bestandsstruktur unbrauchbar ist, sollen Bozen über Meran.
als fertige, modulartige, mit einem Flug-
dach geschützte Wartestände fungieren, _ Rechnung mit dem PKW: Latsch–Me-
Konstruktionen im angepassten Ausmaß ran (im Sommer!): 40’; Meran–Bozen
aus Stahl, Holz, teiltransparenten Scheiben. (MeBo): 25’; MeBo–Bozen/Zentrum: 15’;
Auch hier ist zu sehen, ob man im Stande Parkplatzsuche bzw. Parken: 10’; Gang ins
ist, formale Qualität zu schaffen. Ein großes Zentrum: 5’; Summe: 1 h 35 min; Kosten:
Problem stellt die Tatsache dar, dass fast Kraftstoff Latsch–Bozen; Parkplatzgebühr.
alle Haltestellen abgelegen und schwer
erreichbar von den bewohnten Ortskernen
liegen. Hier steht ein ausgebautes „Integ-
rationssystem“ als Lösungsvorschlag: Je-
der Stopppunkt hat die infrastrukturelle Aus-
stattung für 1.) die Fußgängeranbindung
an das nächste Zentrum mit ausgebauten
Bahnsteigen, Fußgängerverbindungen zwi-
schen Haltestelle und Ortskern; für 2.) die
Anbindung der Bahnhöfe an das Fahrrad-
netz mit Fahrradverleihstellen, mit bike-and-
ride-System, mit Fahrradabstellmöglich-
Auftraggeber Tunnelsanierung: 9 Mrd.;
keiten und für 3.) die Anbindung der peri-
Autonome Provinz Bozen Ersatz der 53 schranken-
pheren Zonen mit Bus und PKW mit auf Auftrag für die Konzession bewehrten Brückenüber-
SAD – Nahverkehr AG gänge durch Unterfüh-
den Fahrtakt abgestimmtem Bustransfer,
Projektkonzept rungen; Leitsystem:
mit Touristenbussen für bestimmte Veran- STA – Südtiroler 40 Mrd.; Rollmaterial,
Transportstrukturen AG Einsatz von 6 Zügen: 30
staltungen, mit PKW-park-and-ride-System, Wiederinstand- Mrd.; Endbahnhöfe Meran
kiss-and-ride-System, mit den dazuge- setzungsarbeiten und Mals: 6 Mrd.; Ein-
STA – Südtiroler zelbahnhöfe: 8 Mrd.)
hörenden Auto-Abstellflächen. Transportstrukturen AG Fahrzeit Strecke Meran –
Teil des „Integrationssystems“ bildet Geplante Inbetriebnahme Mals 70 Min. (~ 70km/h)
zwischen 2003 und 2004 Geplante durchschnittliche
auch ein ausgedehnter Informationsdienst Geplante Kosten gesamt Haltezeiten 15 sec.
Lire: 170 Mrd. (davon: Maxim. Wartezeit 10 Min.
mit ausreichender Beschilderung, welche
Instandsetzung der Betriebsart Dieselbetrie-
die Interaktion Bahn–Fahrrad– Wandern– Brücken Lire 19 Mrd.; bene Leichttriebwagen
32 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Luigi Scolari (S) und Kurt Wiedenhofer (W)

Interview zum Thema:


Die Rolle des Wohnbauinstituts
Interview mit Frau Rosa Franzelin Werth (F) gen, Beschwerden entgegenzunehmen.
und Dr. Ing. Bruno Gotter (G) .1
TB (S) Sie waren imstande, in den letzten
30 Jahren vieles aufzubauen und die öko-
TB (S) Diese Nummer von TB ist dem nomischen und technischen Aspekte des
Thema „öffentliche Bauten in Südtirol“ Bauens zu kontrollieren. Die erste Frage
gewidmet. Sie sind unser Ansprechpart- wäre gewesen, ob die Qualität der Archi-
ner, was den Wohnbau angeht. Gibt es tektur, auch im Sinne der Architekturspra-
bei Ihren vielen Projekten noch Visionen? che, neben den wirtschaftlichen Aspekten
F Unsere Visionen stecken in der Bro- für Sie auch ein Beurteilungskriterium ist?
schüre der Ausstellung des Vorarlberger F Wenn wir von den Architekten die ersten
Architekturpreises. Hier ist meiner Mei- Skizzen bekommen, ist das auch ein The-
nung nach alles gesagt: In einer sehr spe- ma. Bis zum Schluss muss aber ein guter
ziellen Gleichzeitigkeit formale Strenge, Kompromiss gefunden werden, damit
Räume von poetischer Einfachheit und wir die Kosten in den Griff bekommen.
ein effizienter Umgang mit Material und Thema Vordach: Wir hatten oft Diskussio-
Energie und eine kultivierte Sparsam- nen und waren der Meinung, dass es die-
keit ermöglichen eine souveräne archi- ses vom Projekt her nicht brauchen wür-
tektonische Sprache und intelligente de, andererseits steigen ohne Vordach
Gebäudekosten, günstig und nachhaltig. die Folgekosten. Wir haben einfach die Er-
TB (S) Genau das sollte auch der Wunsch fahrung gemacht, dass bei einem Haus,
der Architekten sein. auch wenn es noch so groß ist, die Pro-
F Wir setzen uns zum Ziel, einen guten, bleme ohne Vordach einfach größer sind.
soliden Volkswohnbau zu errichten ohne G Wir haben vor ca. 4-5 Jahren Richt-
die Visionen aller Architekten zu realisie- linien erstellt, in denen wir u.a. sagen,
ren, was aber nicht heißt, dass wir Kaser- dass das Gebäude den Eindruck der Ein-
nen bauen. Aber ich kann manche „Spin- fachheit, Beständigkeit und eleganten
nereien“ nicht akzeptieren, mit Ecken und Schlichtheit vermitteln soll. Für mich ist
Winkeln, die nur Kältebrücken hervorrufen, Sparsamkeit und gute Architektur kein
nachher dann mit sehr viel Geld behoben Widerspruch, ganz im Gegenteil. Ein gu-
werden müssen, und wir den gesetzlichen ter Architekt zeichnet sich gerade dadurch
Kostenrahmen nicht einhalten können. aus, dass er mit einfachen Mitteln gute Ar-
Das sind unsere Probleme. Damit will ich chitektur machen kann. Die Grundfrage ist,
sagen, dass gerade Einfachheit eine gute ob wir als Institut eine Architektursprache
Architektur bedeutet. Die Herausforde- vorgeben sollen. Ich möchte das eher nicht.
rung an die Architektur und an die Archi- Wir können Vorgaben machen, aber nicht
tekten ist jene, kostengünstig zu bauen eine Architektursprache.
und doch etwas Gutes zu bringen. TB (W) Schauen Sie auch über die Grenze
Zudem haben wir die Vorgabe, dass die hinaus? Haben Sie auch schon früher Bei-
Instandhaltungskosten niedrig sein sollen. spiele im Ausland oder im südlichen Italien
Der freie Wohnbau sagt: Nach mir die angeschaut, um daraus zu lernen?
1
Rosa Franzelin Werth
Sintflut, weil sie die Wohnungen verkau- Oder gehen sie davon aus, dass sie hier
ist die Präsidentin des fen und ihnen egal ist, was nachher pas- mit den zur Verfügung stehenden Planern
Institutes für den sozia-
siert. Wir arbeiten mit Mietern und haben arbeiten müssen und es somit Aufgabe
len Wohnbau der Auto-
nomen Provinz Bozen- tagtäglich mit deren Problemen zu kämp- der Planer ist, qualitätvolle Architektur zu
Südtirol, Dr. Ing. Bruno fen. Das kostet den Steuerzahler sehr verwirklichen?
Gotter ist der Direktor
der Abteilung Technische
viel; neben den Reparaturspesen auch F In letzter Zeit haben wir vermehrt Bau-
Dienste des Institutes. die Zeit, die unsere Mitarbeiter benöti- ten vor Ort angeschaut, weil ich denke,
34 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia – Interview zum Thema: Die Rolle des Wohnbauinstituts Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

dass man Dinge, die bereits bestehen, über- eine facettenreiche Architektur entstanden,
nehmen kann. In Leipzig habe ich mir z.B. oder, anders gesagt, jeder Architekt hat sei-
einiges angeschaut, was wir dann versucht nen „Stil“ verwirklichen können. Hat es
haben, in Meran umzusetzen, immer mit einen Anspruch gegeben, eine gewisse Ein-
dem Augenmerk auf eine kostengünstige heit in der Bebauung zu erzielen, z.B. durch
Bauweise. In Zukunft muss man ja euro- die Vorgabe von Materialien oder Farben?
päische Ausschreibungen machen, sodass G Sicherlich hätte man strengere Vorga-
sicher viele ausländische Architekten zum ben machen können; man muss aber auch
Zuge kommen, die Neues einbringen kön- berücksichtigen, dass es vor 25 Jahren
einen Durchführungsplan gegeben hat und
die Bebauung hat auch 25 Jahre gedauert.
Insgesamt hat es 3 Durchführungspläne
und 4 Baulose gegeben.
F Nach dem großen Aymonino-Projekt
und dessen Elefantendimensionen hat
man erkannt, dass ein Wettbewerb notwen-
dig war. In der Folge sind gegenüber die
Bauten der Engländer realisiert worden
mit derselben Dichte…
TB (S) Das sind zwei Welten bzw. Archi-
tekturauffassungen…
F Ganz genau, und dann hat man festge-
stellt, dass die Leute lieber in den Bauten
der Engländer leben als im Aymonino-Bau.
Zudem waren bei letzterem unzählige
Nachbesserungsarbeiten notwendig, wel-
che es heute fast wie ein Gefängnis er-
scheinen lassen. Dies war notwendig, um
die Leute zu schützen, um ihnen ein Ge-
fühl der Sicherheit zu vermitteln. In den
70er Jahren glaubte man an das offene
nen. Bisher haben wir einen der vielen Wohnen, die Kommunikation in den Gän-
Architekten, die sich beim Institut für einen gen, das war eine Philosophie, eine Vision.
Auftrag bewerben, beauftragt. Auch wenn Der Ansatz war ja gut. Als ich vor 10 Jah-
wir manchmal lieber jenen Architekten ren ins Amt kam, haben die Menschen aber
beauftragt hätten, mit dem wir bereits gut Angst gehabt. Dann haben wir Gitter und
zusammengearbeitet hatten. Durch das Glaswände angebracht, damit die Rowdys
Rotationsprinzip haben wir es eben mit mit ihren Mopeds nicht in den Gängen auf
vielen Architekten zu tun. und ab rasen. In den ersten zwei Jahren
G Seit Bestehen des Instituts gibt es eine meiner Tätigkeit habe ich nichts anderes
Grundsatzentscheidung: Wir haben keine gemacht, als bei Lokalaugenscheinen mit
eigene Planungsabteilung, denn wir wollen den Leuten zu reden und sie zu beruhigen.
mehr auf Bauleitung und Qualitätskontrolle Für mich kommt Sicherheit vor Architektur.
achten. Die Planungstätigkeit lagern wir Es hat sich herausgestellt, dass sich die
hingegen lieber aus. Dadurch ist es aber Leute in der kleinräumigen Bebauung der
auch schwieriger, eine einheitliche Architek- Engländer wohler fühlen. Sie können dort
tursprache zu erreichen. Im Unterschied zu kommunizieren, es gibt Innenhöfe, wo
unserer Provinz, wo wir auf eine gewisse die Kinder Rad fahren können. Anschlie-
Vielfalt Wert legen, sind die Institutsbauten ßend hat man für das 4. Baulos einen
in der Provinz Trient klar erkennbar. Vor Wettbewerb mit einheimischen Architek-
allem in den kleineren Gemeinden kann ten ausgeschrieben, wo dann jeder…
man aber keine städtische Bauweise reali- TB (W) …für sich selbst spricht.
sieren, sondern sollte versuchen, die TB (W) Wie funktioniert die Zuweisung der
Gebäude in die Landschaft zu integrieren. Wohnungen, abgesehen von der finanziel-
TB (S) In der Semirurali-Zone in Bozen ist len Bewertung des Kandidaten? Durch Ver-
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Interview zum Thema: Die Rolle des Wohnbauinstituts – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 35

suche des Zusammenführens verschiedener stöckigen Punktbebauung abgegangen


sozialer Schichten könnten neue Formen und haben aus verschiedenen Gründen,
des Zusammenlebens gefördert werden. auch klimatischer Natur, eine wesentlich
F Das sind keine neuen Formen, das hat niedrigere Bauweise gewählt.
es immer schon gegeben. Es gibt bei uns F Bei einem anderen Projekt von 95 Woh-
verschiedene Rangordnungen, und zwar nungen in Meran haben wir, vom Durch-
die allgemeine, wo Familien und die Ein- führungsplan angefangen, alles gemacht.
zelpersonen nach einem Punktesystem In diesem Fall war das Projekt dann am
bewertet werden, dann die Rangordnung Ende der Durchführungsplan.
für Leute ab 60 Jahren; dann die Rangord-
nung für Ausländer, d.h. nicht italienische
Staatsbürger, welche aber punktegleich
zugewiesen werden. Dann haben wir noch
Sonderrangordnungen für soziale Kate-
gorien und für politische Flüchtlinge. Von
daher ist es also sicher so, dass wir über-
all eine gute Mischung ohne Bildung von
Ghettos haben. 20% der Wohnungen
müssen immer alten Leuten vorbehalten
werden, womit eine weitere Garantie der
Durchmischung gegeben ist.
TB (S) Noch einmal zurück zum Städtebau:
Jetzt kommt Firmian. Sie haben dort die
Möglichkeit, in urbanistischer Hinsicht
Einfluss zu nehmen und ihre jahrelange
Erfahrung einwirken zu lassen. Funktio-
niert das bei Firmian?
G Bei Reschen 1 haben wir einen detail-
lierten Durchführungsplan als Vorgabe.
Innerhalb dieses Rahmens müssen wir
operieren. Wir haben einen Quadranten
mit vier Baulosen zugewiesen bekommen G Wo es möglich war, haben wir schon ver-
mit relativ strengen Auflagen. Somit hatten sucht einzuwirken, was u.a. auch in unse-
wir eigentlich wenig Spielraum. Man kann ren Richtlinien steht. Ein großer Schwierig-
sicher darüber streiten, ob 6 Stockwerke keitsfaktor ist aber immer auch die Zeit.
nicht zu viel sind oder ob eine Hofbebau- TB (S) Privatwirtschaft kontra öffentliche
ung das Gelbe vom Ei ist; jedenfalls haben Hand. Die „Spekulanten“ arbeiten nach ur-
wir trotzdem versucht ein einheitliches banistischen Standards und sie haben ihre
Konzept durchzuziehen. Ich war allerdings Richtlinien. Wo liegt hier der Unterschied?
unangenehm überrascht von der Unfähig- F Man sagt, wir bauen besser als die Pri-
keit der Architekten zur Zusammenarbeit. vaten.
Es war eine Sisyphusarbeit, ein Minimum TB (S) Das ist die Frage: Sind sie sich be-
an gemeinsamer Formensprache festzu- wusst, dass Ihre Arbeit erzieherischen Wert
legen. Schlussendlich haben sie sich dann haben kann? Wenn man sagt, das Land
doch noch zusammengerauft, nicht zuletzt baut besser als die Privaten, müssen diese
dank Arch. Bassetti. Ich glaube, dass sich nachziehen.
das Ergebnis sehen lassen kann. F Wir haben zwei Vertreter der Bauunterneh-
Wir haben für den Sockelbereich ebenso mer im Verwaltungsrat und diese beschei-
wie für den Fensterrhythmus eine gemein- nigen uns immer wieder, dass unsere Bau-
same Sprache gefunden; auch für den An- ten qualitativ besser sind als jene, die heu-
bau von Geländern haben wir eine gute te angeboten werden. Wir sehen das selbst,
Lösung gefunden. Die Semirurali-Zone ist wenn wir Bauten angeboten bekommen.
eigentlich das beste Beispiel dafür. Man Immer wieder hören wir, dass unsere eher
kann sicher über das Ergebnis streiten. Luxusbauten sind, auch was Wärmedäm-
In Sinich sind wir z.B. von einer sieben- mung und Baumaterialien betrifft.
36 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia – Interview zum Thema: Die Rolle des Wohnbauinstituts Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

TB (S) Ich stelle die Frage bewusst provo- TB (W) Hat sich der soziale Status einer
kant: Was bauen Sie? Bauen Sie Bauwerke Volks- bzw. Sozialwohnung in unserer Gesell-
oder bauen Sie Architektur? schaft in den letzten Jahren verändert?
F Wir möchten guten Wohnbau für die Men- G Die Problematik besteht eigentlich nur
schen bauen, die dort wohnen müssen, sie noch bei den Bauten aus den 70er Jahren,
sollen sich dort wohl fühlen. Das, was die welche bauphysikalisch schlecht gebaut wur-
Architektur gerne hätte, mögen die Leute den. Damals wurde viel, schnell und billig
nicht immer. Unsere Kunden mögen die gebaut, was zum Teil eine Katastrophe ist.
einfachen Dinge, keine Ecken und Winkel! TB (W) Abschließend noch zum Thema Wett-
G Die Architektursprache müssen wir ei- bewerbe: Die öffentliche Hand schreibt bei
gentlich unseren Architekten überlassen; größeren Bauvorhaben häufig Wettbewer-
wir kontrollieren vor allem die Kosten und be, was man von Ihnen eigentlich nie hört.
deshalb sind wir sehr streng, wenn es um F Wir haben vor, in Zukunft einige Wett-
ästhetische Spielereien geht. Ich möchte bewerbe durchzuführen, vor allem bei grö-
aber auf den Ausdruck Luxuswohnungen ßeren Bauvorhaben. Auch um zu sehen,
zurückkommen. Ich glaube nämlich, dass was unsere Architekten können.
es sich hier um ein großes Missverständnis
handelt: Was die Bauunternehmer unter Intervista sul tema: il ruolo
Luxus verstehen, ist z. B. die 12-14 cm star- dell’Istituto per l’edilizia agevolata
ke Wärmedämmung, die wir an der Außen-
fassade der Gebäude anbringen. Unser Ziel Intervista con la sig.ra Rosa Franzelin Werth e
muss es aber doch sein, unabhängig von l’ing. Bruno Gotter.
der Klimaschutzdiskussion – wir sind übri- TB (S) Questo numero di turrisbabel è dedicato
gens beim Klimaschutzbündnis – Wohnun- al tema “opere pubbliche in Alto Adige” e Lei è
gen mit geringen Erhaltungskosten zu er- il nostro referente per l’edilizia residenziale.
richten, d.h. die Spesen für unsere Mieter Nei vostri numerosi interventi c’è ancora spazio
so weit wie möglich zu reduzieren. In den per visioni architettoniche?
Wärmeschutz und in die Energieeinspa- F Il nostro ideale architettonico si rispecchia nel
rung investieren wir sehr viel. Das Zwei- catologo della mostra del premio di architettura del
te ist die Schalldämmung: Wir haben als Vorarlberg. Dove, grazie a una particolarissima sin-
Mindeststandard 15 cm Bodenaufbau, tesi di rigore formale, spazi di poetica semplicità, a
was die Privaten in der Regel nicht haben. un efficace approccio con materiali ed energia, e
Die Qualität der technischen Ausführung ist infine con una ragionata parsimonia, si realizza un
unser Luxus: Energieeinsparung und perfetto linguaggio architettonico a costi razionali,
Schalldämmung. Deshalb fühlen sich die opportuno e duraturo.
Leute in unseren Wohnungen einfach wohl. TB (S) Questo dovrebbe essere esattamente l‘in-
TB (S) Die privaten Bauträger habe wenig tento di ogni architetto!
Interesse an Versuchen, vor allem ökono- F Il nostro intento è di raggiungere una buona,
mischen. Experimentieren Sie mit neuen concreta edilizia popolare senza necessariamente
typologischen und technischen Lösungen, realizzare il linguaggio del singolo achitetto, il che
wie z.B. Einsatz von neuen Konstruktions- non significa che costruiamo casermoni. Però non
systemen, Materialien, Energieformen oder posso accettare certe “follie”, con angoli e stor-
Wohngebäuden mit Gemeinschafts- und ture, che provocano solo ponti termici e richiedo-
Waschräumen, Kondominiumsbibliothe- no rimedi tanto costosi da sforare il tetto di spesa
ken, wie es in Holland häufig geschieht? previsto per legge. Questi sono i nostri problemi e
F Diese Räume werden zwar in jedem con ciò intendo dire che è proprio la semplicità
Gebäude vorgesehen, aber sehr häufig che porta alla buona architettura. La sfida per gli
nicht genutzt. architetti è quella di costruire economicamente
G Ein Beispiel, wo das Thema Gemein- riuscendo comunque a ottenere qualcosa di valido.
schaftsraum gut funktioniert hat, gibt es in Il costruttore privato una volta vendute le abita-
Sterzing. Der Hausmeister, der dort auch zioni si disinteressa completamente di cosa suc-
Mieter ist, ist eine Integrationsfigur. Es cede dopo; noi invece lavoriamo con gli affittuari
wurde sogar ein Sarg im Gemeinschafts- e abbiamo quotidianamente a che fare con i loro
raum aufgebahrt. So konnten die Mieter problemi. E questo ci costa molto, in termini sia di
Abschied vom Toten nehmen. risorse materiali che umane. Anche per questo
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Interview zum Thema: Die Rolle des Wohnbauinstituts – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 37

prescriviamo bassi costi di manutenzione. TB (S) Nella zona delle Semirurali a Bolzano si è suddiviso in quattro isolati, con vincoli abbastanza
TB (S) Negli ultimi trent’anni avete realizzato tan- realizzata una molteplicità di architetture, ovvero rigorosi che ci hanno lasciato poco gioco. Si po-
tissimo, mantenendo sotto stretto controllo l‘aspetto ogni progettista ha seguito il proprio “stile”. Non si trebbe discutere se sei piani non siano troppi o se
tecnico ed economico dell‘edilizia. Ma accanto è mirato a una continuità linguistica, per esempio la tipologia a corti sia ancora il massimo, ma abbia-
alle valutazioni economiche, considerate anche tramite l’indicazione di materiali o colori comuni? mo comunque tentato di portare avanti un concet-
il linguaggio architettonico come criterio per defi- G Certamente si sarebbero potute introdurre to unitario. Sono rimasto spiacevolmente sorpreso
nire la qualità della costruzione? prescrizioni più rigide, ma bisogna anche consi- dalla incapacità degli architetti di collaborare tra
F Quando riceviamo dagli architetti i primi schiz- derare la presenza del piano di attuazione origina- loro. È stata un’impresa tentare di definire un mini-
zi si affronta anche questo tema, ma fino alla fine le e i tempi di realizzazione, protrattisi per 25 anni. mo di elementi linguistici comuni, ma alla fine si è
va ricercato un buon compromesso per tenere i Complessivamente si sono susseguiti tre piani di raggiunto l‘accordo, anche grazie all’arch. Bassetti.
costi sotto controllo. Ad esempio la questione attuazione e quattro lotti diversi. Con l’attacco a terra a basamento, con il ritmo
del tetto spiovente: abbiamo spesso concluso che F Dopo l’esperienza del mega-progetto di Aymo- delle aperture e con le soluzioni per le ringhiere
nella logica di un progetto lo sporto non fosse nino si è riconosciuta la necessità di bandire un abbiamo trovato un vocabolario comune.
necessario, ma sappiamo per esperienza che sen- concorso. Ne è risultato l’intervento degli inglesi, TB (S) Pubblico versus privato: mentre gli “specula-
za lo spiovente i costi derivati lievitano di molto. con la stessa densità. tori” si attengono agli standard urbanistici voi segui-
G Da circa 4-5 anni abbiamo redatto delle diret- TB (S) Due impostazioni diametralmente opposte… te le vostre direttive interne. Dove stà la differenza?
tive nelle quali tra il resto indichiamo come l’edi- F Precisamente, e si è concluso che la gente pre- F Si dice che noi costruiamo meglio dei privati
ficio debba trasmettere un senso di semplicità, ferisce vivere nel quartiere degli inglesi piuttosto TB (S) È proprio questo il punto: il vostro lavoro può
di durevolezza e di elegante sobrietà. Credo che che nell’impianto di Aymonino. Quest‘ultimo inoltre avere un valore educativo, se la Provincia costruisce
parsimonia e buona architettura non siano ter- ha richiesto diversi interventi di adattamento che meglio dei privati, questi si devono adeguare.
mini in contraddizione, al contrario! Un buon ar- lo hanno portato ad assomigliare a un grande car- F Abbiamo due rappresentanti degli impresari in
chitetto si distingue proprio per questa capacità cere. D’altronde si trattava di interventi necessari Consiglio di Amministrazione e questi ci testimo-
di ottenere buoni risultati anche con pochi mezzi. a garantire e trasmettere sicurezza agli abitanti. niano continuamente come le nostre realizzazioni
Resta la questione di fondo, e cioè se noi come Negli anni ’70 si teorizzava l’idea dell‘abitazione siano qualitativamente superiori a quelle offerte
Istituto dobbiamo determinare un linguaggio archi- aperta e degli spazi comuni comunicativi, quella oggi dal mercato. Le nostre costruzioni sono con-
tettonico? Non direi proprio! Possiamo fornire del- sì era una visione! La gente però aveva paura e siderate di lusso sotto l‘aspetto costruttivo.
le direttive ma non un linguaggio architettonico. siamo stati costretti a introdurre cancelli e chiusu- TB (S) Pongo la domanda come una provocazio-
TB (W) Fate riferimento anche alle esperienze na- re in vetro. Nei miei primi due anni di attività non ne: fate edilizia o architettura?
zionali ed internazionali oppure partite dal presup- ho fatto altro che sopralluoghi e incontri con gli F Noi vogliamo realizzare buoni edifici per le
posto di dover lavorare con i soli progettisti locali cui abitanti per rassicurarli. È emerso chiaramente che persone, che li devono abitare e trovarcisi bene.
affidare il compito di realizzare architettura di qualità? la gente si trova meglio negli spazi contenuti del Ciò che andrebbe bene per l’architettura non
F Negli ultimi tempi abbiamo visitato svariati can- “quartiere inglese”, dove nelle corti interne si può sempre piace alla gente. I nostri clienti amano le
tieri (p.es. a Lipsia). Penso che si possano ripropor- realmente comunicare e dove i bambini possono cose semplici, niente angoli e storture!
re esperienze concrete. In futuro dovremo bandire andare liberamente in bici. In seguito si è bandito G Il linguaggio architettonico lo lasciamo agli
concorsi a livello eurpoeo, in modo da coinvolge- un concorso locale per altri quattro lotti, in cui architetti, noi controlliamo soprattutto i costi e per-
re architetti esteri che porteranno sicuramente però ognuno ha seguito la propria strada… ciò siamo molto severi quando si tratta di meri gio-
nuovi contributi. Finora abbiamo incaricato alcuni TB (W) Come funziona l’assegnazione delle abita- chi estetici. Ma non fraintendiamo la questione del
dei molti architetti che si sono presentati all’Istitu- zioni, fatto salvo il rispetto delle fasce di redddito? lusso. Quello che gli imprenditori considerano un
to, anche se talvolta avremmo preferito affidarci a Tentando di coagulare diverse fasce sociali si lusso sono per esempio i 12-14 cm di isolamento
quelli con cui avevamo già collaborato al meglio. potrebbero stimolare nuove forme di convivenza. termico che noi forniamo alle facciate degli edifici.
Col sistema di rotazione degli incarichi in effetti F È quello che abbiamo sempre fatto. Seguiamo A parte ogni considerazione ecologica il nostro
abbiamo a che fare con molti diversi professionisti. diverse graduatorie, quella generale a punteggio scopo è quello di ottenere abitazioni dal minor
G Dalla fondazione dell’Istituto abbiamo fatto per singoli e famiglie, quella per i sessantenni e costo di esercizio possibile. Un secondo aspetto
questa scelta di principio: non abbiamo un ufficio quella per gli stranieri che segue lo stesso punteg- è l’isolamento acustico: rispettiamo uno standard
di progettazione interno in quanto intendiamo con- gio. Abbiamo anche graduatorie speciali per cate- minimo di 15 cm di pacchetto sopra solaio, cosa
centrarci di più sulla direzione lavori e sul control- gorie sociali e rifugiati politici. In questo senso sia- che i privati normalmente non fanno. La qualità
lo della qualità edilizia, e affidare la progettazione mo certi di mantenere una buona mescolanza, per costruttiva è il nostro lusso. Risparmio energetico
all‘esterno. In questo modo però risulta difficile evitare la formazione di ghetti. Il 20% delle abitazio- e isolamento acustico. Per questo la gente si trova
raggiungere un linguaggio architettonico unitario. ni va sempre destinato agli anziani, da cui risulta bene nelle noste case.
A differenza della nostra provincia, dove attribuia- un’ulteriore garanzia di intreccio generazionale. TB (W) Per concludere torniamo ai concorsi:
mo importanza a una certa varietà, gli interventi TB (S) Torniamo alla città. Con il nuovo quartiere mentre la pubblica amministrazione ne bandisce di
dell’Istituto della provincia di Trento sono più rico- Firmian avete l’occasione di far valere la vostra continuo, da parte vostra non se ne sente parlare.
noscibili. Trovo che non si possano realizzare inter- esperienza influendo a scala urbana. F Abbiamo anche noi intenzione di bandire con-
venti metropolitani nei piccoli centri, ma si debba G Per il “Resia 1” dobbiamo operare nel quadro corsi in futuro, specie per i progetti maggiori. Anche
tentare l‘integrazione dell’edificio nel suo ambiente. del piano di attuazione che ci assegna un quartiere per vedere come se la cavano i nostri architetti.
38 Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Roberto Gigliotti

Gemeindebautätigkeit
Attività dei comuni Urbanistica strategica
nel Comune di Bolzano
L’operato pubblico sul territorio della pianificazione strategica della città. Infatti
nostra provincia si divide rispettivamente troppo spesso si dà forma a decisioni pre-
negli interventi di tre enti: Provincia, Comu- se in precedenza senza l’ausilio di una stru-
ni ed Istituto Provinciale per l’Edilizia So- mentazione di questo tipo e solo perché
ciale (IPES). All’interno del Comune la non ci si è resi conto che anche queste
committenza pubblica si dirama in due set- decisioni hanno una valenza urbanistico-
tori: l’Assessorato alle Opere Pubbliche e architettonica.
quello all’Urbanistica. L’Assessorato ai Lavo- L’Assessorato all’Urbanistica ed al Paesag-
ri Pubblici conferisce incarichi di progetto, gio non vuole “subire” gli sviluppi della
mentre l’Assessorato all’Urbanistica ed al città che si prospettano nel nostro futuro
Paesaggio può commissionare solamente e decide di testare attraverso studi meta-
il Piano regolatore. C’è comunque una stra- progettuali la strumentazione della quale
da ulteriore che si colloca tra le due qui la legislazione italiana lo dota, allo scopo
definite. Gli assessorati si possono avvale- di “tarare” questi stessi strumenti ed even-
re di consulenze per affrontare tematiche tualmente inventarne di nuovi. Esattamen-
di scottante interesse per la comunità. te come suggeriva Andrea Branzi nella
Abbiamo chiesto a Silvano Bassetti, as- sua conferenza del 1o dicembre 2001:
sessore all’Urbanistica ed al Paesaggio sperimentare strumenti per gestire una
del Comune di Bolzano di intervenire sul città che abbia improvvisamente raddop-
tema delle scelte operate dall’amministra- piato le sue dimensioni, per esempio.
zione comunale per chiarire in che modo L’amministrazione stessa è, comunque,
queste siano parte di un disegno lungimi- spesso sconcertata di fronte a questi stu-
rante o di una strategia precisa. di ed intravede in questi decisioni che in
realtà non verranno prese. Infatti essi si
Un’urbanistica fatta di immagini. collocano in una fase predecisionale che
Il significato dell’operare strategico merita di essere affrontata con la giusta
serietà e attenzione. Allora, per fare tutto
Appare infatti evidente che un “filo rosso” questo si dovranno superare molti luoghi
leghi le svariate iniziative di ricerca urbani- comuni dell’immaginare collettivo legati
stica e progettuale commissionate dal Co- soprattutto alla pianificazione della den-
mune nell’ultimo anno. Sicuramente tutte, sità abitativa, al rapporto tra edificato e
comunque, intendono staccarsi dalla pras- spazio aperto ed in generale al contrasto
si diffusa che riduce l’urbanistica a mera apparente tra città e campagna.
pratica econometrica, per restituire a que-
sta disciplina il fascino della “progettazio- Bolzano: una città in trasformazione
ne” e della creazione di immagini.
Si tratta di input strategici dai quali emer- Le tappe dell’evoluzione recente della cit-
ge una volontà chiara di portare nella ter- tà di Bolzano sono chiare. Anche essa ha
za dimensione fatti che troppo spesso ven- bisogno di crescere per garantire case e
gono descritti esclusivamente con le cifre servizi alle popolazioni residenti ed ai nuo-
ed attraverso la sovrapposizione ad una vi venuti ed appare evidente che i tenta-
carta tecnica di superfici colorate capaci tivi finora compiuti di opporsi alla crescita
di indicare chissà quali sviluppi (zoning). oltre i confini della città consolidata non
1
S. Bassetti, Approfon-
Da queste ricerche modellari nascono im- sono stati sufficienti a rispondere alle esi-
dimenti sul problema del-
le aree edificabili magini che rappresentano scenari proba- genze di sviluppo. Le ricerche per il futuro
2
S. Bassetti, Il diritto
bili che non hanno una operatività imme- si indirizzano per questo non solo al re-
alla casa e le problemati-
che urbanistiche diata, ma che sono indispensabili nella cupero di aree edificabili e del patrimonio
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Urbanistica strategica nel Comune di Bolzano – Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 39

edilizio già eistente, come nel caso della l’agglomerato urbano. Il Comune cerca al-
riqualificazione delle aree ferroviarie, ma lora di dare risposta a problematiche che
anche al reperimento di nuove aree vicino si fanno ogni giorno più pressanti ed inso-
ai bordi della città. stenibili: “Mentre per l’edilizia privata
Si deve “programmare il futuro cercando ampio sbocco è fornito dalla futura edifica-
soluzioni razionali ed equilibrate alla esi- zione nella zona di via Resia, per l’edilizia
genza della città di “evolvere” come spa- sociale, la saturazione è già programmata
zio vitale della comunità di donne e di con un residuo fabbisogno rappresentato
uomini che in essa vivono. La città è sem- da circa 500 domande IPES (in graduatoria
pre in evoluzione, cioè cambia continua- con più di 25 punti) e di altrettante doman-
mente e, se necessario, cresce. L’obiettivo de per alloggi in cooperativa. Si profila
della comunità urbana è di “governare dunque un fabbisogno esplicito (non di
bene” l’evoluzione della sua città: gestire stima statistica) di circa 1000 alloggi nel
saggiamente il cambiamento e controllare settore dell’edilizia sociale. Se questo è
attentamente la crescita avendo cura della vero, come documentato da fonti ufficiali
storia e rispetto della sua natura. Bolzano della Provincia, c’è necessità ed urgenza
è in piena evoluzione, insieme alla sua co- di identificare nuove aree edificabili. Secon-
munità. E’ molto cambiata in questi anni do i normali standard di edificabilità ciò
e forti sono gli impulsi ad ulteriori cam- renderebbe necessari circa 10 ettari per la
biamenti. E’ cresciuta, come ogni opera sola edilizia sociale, ovvero almeno 15 etta-
umana, “nel bene e nel male”. Nel cam- ri di zone di espansione (60% edilizia socia-
biamento non tutto ha prodotto migliora- le e 40% edilizia privata, secondo la legi-
menti delle condizioni di vita dei citta- slazione provinciale)”
dini. Molti problemi sono rimasti irrisolti Servono allora nuove abitazioni per l’IPES,
e magari aggravati nel cambiamento.” 1 per le cooperative e per gli immigrati. E
La città, dunque, si trasforma. Se ne devono proprio questi ultimi non vanno dimenticati
recepire i fabbisogni per dare risposta alle perché se la domanda di case nel nostro
necessità. Ma a questi problemi non si può territorio è così alta anche in presenza di
rispondere esclusivamente costruendo una dinamica demografica assai moderata,
case: con esse dovranno venire asili, scuo- questo è anche dovuto alla presenza di
le, centri sociali, biblioteche, parchi, ecc. lavoratori attratti dalla fiorente economia.
Emerge allora il dilemma di operare in un
Scarsità di suolo territorio scarso in presenza di una doman- 1

da molto forte di aree da edificare. E’ so-


“Il nostro territorio è scarso, delicato e pre- prattutto alla risoluzione di questo proble-
zioso: scarso perché il territorio alpino offre ma che si rivolgono le ricerche messe in
una quantità assai limitata di aree dispo- opera dal Comune. Ma si tiene conto anche
nibili agli utilizzi per le attività umane (sia della volontà di tutelare un paesaggio ca-
produttive che residenziali); delicato, per- ratteristico e che rappresenta uno dei più
ché gli equilibri eco-sistemici del territorio alti fattori di qualità per l’ambiente nel
alpino-rurale sono particolarmente sensibili quale viviamo e di dare risposta ai proble-
alle trasformazioni e al consumo di suolo; mi che si sono sviluppati in conseguenza
prezioso, perché ai delicati equilibri am- all’articolo 13 della l.p. del 1997. Questo
bientali si aggiungono gli equilibri econo- consente infatti un’edificazione speculativa
mici, sociali e culturali garantiti dai peculia- all’interno di porzioni del territorio comu-
ri usi agricoli delle aree extra-urbane”. 2
nale che andrebbero invece tutelate per il
forte significato simbolico che hanno per
Sembra comunque chiaro che le scelte pre- il nostro paesaggio culturale. Così la cam-
se e le strategie adottate dall’Assessorato pagna attorno a Bolzano è oggi affetta
all’Urbanistica nascono in primo luogo dal- da gravi fenomeni degenerativi ed è stata
la volontà di dare risposta alla necessità di negli ultimi anni teatro di vere e proprie
alloggi (che determina la conseguente ri- speculazioni. Gli studi commissionati do-
chiesta di suolo) all’interno del territorio vranno occuparsi anche di questo. 1 MetroGrammA+S Ticher
H Hoelzl; 4città: Ipotesi
comunale. Un territorio difficile e che non Al dilemma qui posto si può dare risposta
di densificazione urbana
offre evidenti possibilità di sviluppo al- operando in due direzioni ovvero recupe- a Bolzano. Edizione 2001
40 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – Urbanistica strategica nel Comune di Bolzano Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

rando aree edificabili del patrimonio edi- tere il lusso di fare residenza a bassa den-
lizio esistente oppure trovando nuove aree sità”. Qui si lascia che l’urbanistica dispie-
per ampliare la città. ghi “la sua dimensione culturale e scien-
tifica aumentando la sua capacità di cono-
Iniziative per il futuro della città scenza, interpretazione e prefigurazione”5.
- In questo filone si collocano ulteriori stu-
Questo è il quadro che l’assessore Bas- di che si potrebbero definire “esercizi di
setti delinea e le problematiche con le qua- densificazione applicata” e nascono da ca-
li ci si deve confrontare nella progettazio- si concreti sul territorio urbano e sperimen-
ne strategica del futuro della città di Bol- tano modalità differenti di densificazione.
zano. Ciascuna delle iniziative di ricerca Essi sono: 1) un progetto campione per
prese si colloca in uno dei filoni descritti: dimostrare che cosa succederebbe in un
recupero o espansione. progetto di densificazione autogestito che
preveda il mantenimento della natura di
- La verifica e monitoraggio del PUC, con un luogo (in questo caso si tratta di case
particolare attenzione al fabbisogno di aree isolate su lotto) perché lo richiede il piano
edificabili per la residenza e le attività pro- regolatore ed un intervento più drastico
duttive rientra nei punti programmatici interferirebbe in maniera eccessiva con
della giunta. E’ infatti chiaro che il proble- il carattere peculiare del luogo; 2) un’inda-
ma della casa nella nostra città è irrisolto gine sulle strutture produttive multipiano
ora che sono state messe a disposizione le che esplora gli effetti di portare le infra-
aree lungo via Druso, e rimarrà tale anche strutture stradali su più livelli data la vo-
quando le due grandi aree di espansione cazione di ciascuna di queste di trovarsi
(Mignone e Firmian) previste dal piano del al piano terra; 3) uno studio su tipologie
’95 verranno completate. Scopo dello stu- innovative che potrebbero collocarsi al di
dio in questione è dunque la ricerca di aree sotto del piano di campagna.
possibili per lo sviluppo necessario della - Convegno sul tema “I modelli di urbani-
città. Aree che dovranno essere necessa- stica partecipata”6 per approfondire le te-
riamente sottratte alla campagna, ma matiche legate al sempre più marcato
“agendo con parsimonia, consumando il distacco tra la volontà dei cittadini e la
minimo indispensabile di terreno agricolo, pianificazione degli spazi urbani.
scegliendo le localizzazioni più adeguate - Casa Nova: quasi una somma di tutte le
e meno invasive, evitando dispersioni e ricerche sulle problematiche urbane fin
disseminazioni insediative, ridisegnando qui affrontate. Non si tratta di un concorso,
con cura i bordi della città” 3. ma dell’affidamento di un incarico ad un
- Conferenza sul tema “La trasformazio- gruppo multidisciplinare prescelto all’in-
ne delle aree delle stazioni ferroviarie”.4 terno di una rosa di candidati che avranno
Un gruppo di tecnici nominati congiunta- presentato una proposta di sviluppo per
mente da Provincia e Comune e Ferrovie l’area tra via Resia e l’autostrada dopo che
ha elaborato un approfondito studio di del futuro quartiere verranno dichiarate le
fattibilità che permette di ragionare con- grandezze, le destinazioni d’uso, gli obiet-
cretamente sul futuro delle aree ferrovia- tivi, le qualità urbanistiche (implementare
rie e sulla stazione di Bolzano, sulle loro per esempio la qualità del quartiere vici-
potenzialità urbanistiche, sui costi e sui no), gli obiettivi di tipo ecologico e la ri-
benefici dell’operazione. A corollario di chiesta di sperimentare procedure innovati-
questa esperienza vengono svolti ora de- ve di urbanistica partecipata.
3
S. Bassetti, Prime con-
siderazioni per la verifica gli studi destinati a trasformare in imma-
del PUC di Bolzano gini concrete i possibili scenari di svilup- Per ulteriori approfondimenti sul tema del-
4
cfr. Atlas 21, 10. 2001
5
S. Bassetti, Gli scena- po dell’area in questione. la Densificazione e dell’Urbanistica parte-
ri di densificazione urba- - Gli studi sulla densificazione svolti dal cipata si rimanda agli articoli di Manuela
na per una risposta di
qualità al fabbisogno di gruppo multidisciplinare costituito da Me- Demattio e Rodolfo Zancan, le citazioni di
edificabilità in condizio-
trogramma, Stephan Tischer ed Helene questo articolo sono prese da interventi
ne di scarsità di suolo,
in 4 città, ipotesi di den- Hoelzl nascono dalla convinzione che nel- di Silvano Bassetti pubblicati sul sito del-
sificazione urbana a
la condizione di scarsità di suolo preceden- l’Assessorato all’Urbanistica del Comune
Bolzano, 2001 Bolzano
6
cfr. Atlas 22, 12. 2001 temente descritta non ci si possa “permet- di Bolzano (http://www.comune.bolzano.it)
Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 41

Manuela Demattio Ricerca progettuale o progetto-ricerca

HABITATBZ01 Filo conduttore di questa operazione ur-


banistica su Bolzano, caratterizzata da una
progettualità e dalla presenza di persona-

_scenario lità provenienti dal mondo scientifico, è


certamente la ricerca come metodologia
di lettura dei fenomeni territoriali-urbani
L’Assessorato all’Urbanistica del Comu- e a sua volta di ipotesi di trasformazione
ne di Bolzano, all’interno del suo quadro del territorio attraverso simulazioni meta-
programmatico, ha avviato una ricerca progettuali. L’affiancare la ricerca teorica
progettuale “HabitatBZ01_scenario” sul- alla prassi urbanistica significa dotare
la problematica della densificazione ur- l’amministrazione di uno strumento per
bana in condizioni di scarsità di suolo. ritrovare senso profondo e strategico al
In questo ambito dedicato all’urbanistica suo concreto operare sulla città. Purtrop-
strategica sono stati presentati i risultati po la riduzione dell’urbanistica a pura at-
di una ricerca metaprogettuale sull’even- tività legislativa e tecnocratica atta a con-
tuale sviluppo della conca bolzanina, ciliare interessi, a razionalizzare processi
concretizzatisi in un seminario e relativa spontanei già in atto, a correggere patolo-
mostra sul tema: 4città. Ipotesi di densi- gie, ad appianare fabbisogni arretrati ha
ficazione urbana a Bolzano. allontanato la sua dimensione scientifico-
culturale in grado di aumentare la sua
La mostra e il seminario si sono svolti a cifra progettuale nell’ispezionare gli
Bolzano fra il 26 novembre e l’1 dicembre
o
scenari del territorio sul futuro probabile
2001 e sono stati inaugurati dall’assesso- ed auspicabile. L’interessante esito e la -
re all’Urbanistica Silvano Bassetti, il qua- metodologia della ricerca progettuale
le ha illustrato la necessità e la volontà di “Habitat BZ01_scenario” si inserisce pie-
affiancare allo strumento tecnico-politico
del piano urbanistico e alle sue norme di
attuazione un approccio progettuale inno-
vativo e sperimentale, in grado di ripor-
tare l’urbanistica ad un dibattito e rifles-
sione collettivi. In seguito il team interdi-
sciplinare di progetto incaricato dal Co-
mune: Andrea Boschetti, Marcello Fodale,
Alberto Francini (Metrogramma Studio),
Helene Hoelzl e Stefan Tischer, architetti
1 2
paesaggisti, hanno presentato 4 scenari
di densificazione per Bolzano, secondo namente nel contesto scientifico-cultura-
un programma fittizio di 40.000 abitazioni le della “seconda modernità”, caratterizza-
nuove. Didier Rebios (Segretario genera- ta da grandi innovazioni tecnologiche e
le Europan) e Yorgos Simeoforidis (Acca- profonde trasformazioni sociali. L’urbani-
demia di Architettura di Mendrisio) hanno stica e l’architettura sono una specie di
delineato la valenza dei concorsi Europan impronta del sociale e, come scrive Rem
come fonte di strategie flessibili di tras- Koolhaas: “The generic city is sociology
formazione della città europea rispetto happening”1. Le relazioni fra urbanistica
ai fenomeni di intensità urbana e di den- e società sono assai complesse, le tensio-
sità residenziale. ni e gli attriti fra il quadro programmati-
co di una città e i reali fabbisogni sono il 1 – 2 MetroGrammA +
S Tischer H Hoelzl; 4città:
Andrea Branzi ha concluso il seminario con punto di partenza per nuovi progetti.
Ipotesi di densificazione
una riflessione sulla modernità debole e Ci si interroga quali siano i metodi di svi- urbana a Bolzano. 2001

diffusa in rapporto a quella classica, il cui luppo della città e ci si rende conto che
modello di urbanizzazione è indeterminato, l’espansione secondo modelli preserva-
1
Rem Koolhaas; The Ge-
neric City, in R. Koolhaas,
soggetto ad imprevisti, innovazione e re- ti e secondo piccoli aggiustamenti ad-hoc O.M.A. en Bruce Mau,
versibilità dei processi che lo caratterizzano. della tipologia e della struttura urbana S,M,L,XL., Rotterdam, ’95
42 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – HABITATBZ01_scenario Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

non sono sempre sinomino di successo. polemica della politica e della società.
La ricerca assume un importante ruolo Ulteriori studi (Harvard-project) di Rem
anche nella “prima modernità” con Le Koolhaas descrivono nuove condizioni
Corbusier attraverso L’Esprit Nouveau in urbane, nuove forme di coesistenza urba-
cui egli esprime una visione della storia na definite come “city of exacerbates dif-
ispirata alla teoria evoluzionistica, una ference – città delle differenze crescenti”
visione politico-economica basata sulla (COED). Contrariamente alla città tradizio-
vittoria dell’industria, una visione statisti- nale che aspira all’equilibrio, armonia ed
ca della vita urbana. In “Urbanisme” egli omogeneità, la COED è caratterizzata dalla
dichiara la sua fiducia nella statistica, la differenza delle sue parti sia complemen-
quale mostra il passato ed apre uno scor- tari che contrastanti. In un clima di pani-
cio verso il futuro . L’indagine statistica di-
2
co strategico la COED non rappresenta
venta importante anche nel piano di am- una metodologia ideale ma il tentativo
pliamento per Amsterdam nel 1935 affron- di sfruttare opportunatamente nella piani-
tato dall’urbanista C. Van Eesteren e dal- ficazione territoriale-urbana i fenomeni
l’esperto in studi sociali K. Van Louhizen . 3
spontanei felici ed infelici e le imperfezio-
Essi trasmettono un’immagine della città ni della città.
moderna come caos e sfacelo urbanistico Altre personalità che utilizzano il metodo
ma contemporaneamente considerano gli della ricerca progettuale/progetto-ricerca
elementi moderni come la ferrovia, le zone sono gli MVRDV che attraverso un preciso
industriali e le attrezzature per il tempo inventario di prescrizioni, leggi, direttive
libero non meno importanti dei polder, dei e desideri capaci di influenzare il progetto,
mulini a vento e dei canali per una pianifi- visualizzano in un contenitore spaziale
cazione urbana soddisfacente. Parte inte- tutti i fattori del progetto stratificati fino
grante dell’opera di Van Eesteren è l’inda- ad ottenere una forma astratta. Il fenomen-
gine scientifica di città esistenti, da cui for- to dell’astrazione accompagna anche la
mulare norme adatte al progetto di amplia- pubblicazione “FARMAX excursion on
menti e di città nuove. Egli viene considera- density”. FAR sta per Floor Area Ratio, vale
to il precursore di Rem Koolhaas e di OMA a dire il rapporto fra l’intera superficie di
con la differenza che l’opera di Rem Kool- un’area edificata e la dimensione del lotto
haas inizia in un momento di istituzionaliz- edificabile, FARMAX significa una serie di
zazione delle norme di Van Eesteren e di studi sull’edificabilità secondo la densità
drastici cambiamenti della società. “The massima influenzata dalle leggi, prescri-
culture of congestion”, la cultura della den- zione e criteri di redditività, cioè la quanti-
sità, secondo Rem Koolhaas, necessita la tà massima di persone su un’area limitata4.
varietà. La parola città assume in senso Il metodo dei DATASCAPES propone così
allargato l’accezione di “spazio urbanizza- delle rappresentazioni visive di tutte le
to” in cui piccole e grandi comunità convi- forze quantificabili che possono influen-
vono reciprocamente. La cultura della den- zare e determinare l’operare del progetti-
sità è caratterizzata dalla civiltà dei consu- sta. Questi influssi possono essere pre-
mi, tecnologia, densificazione, mobilità scrizioni progettuali o legislative, costrizio-
3 Rem Koolhaas;
ed instabilità cronica. Per la società della ni tecniche, fattori naturali come il sole e
Progetto intrastrutturale
per Bijlmer. 1986 “seconda modernità” bisogna creare i pre- il vento, standards minimi del lavoro, pres-
4 – 5 Rem Koolhaas; supposti di un’urbanistica, in cui per Rem sione politica o da parte dei gruppi inte-
Schiphol S , Amsterdam,
The Netherlands.1998
Koolhaas e OMA, ricerca e progetto sono ressati in sede di organizzazione o di inca-
indivisibili. Nella ricerca progettuale o pro- rico. Ogni DATASCAPE tratta uno o più di
2
Le Corbusier, getto-ricerca vengono create le condizioni questi fattori portando all’estremo i loro
Urbanisme, Parigi 1924 generali – prescrizioni, leggi, programmi effetti. Dunque ogni luogo viene radiogra-
3
vedi Bart Lootsma,
in cui esplorare i confini estremi. fato in più DATASCAPES.
Reality Bytes in Daidalos,
Architektur-Kunst-Kultur, All’interno di questi confini vengono ef-
Berlin Dezember 1998
fettuati sia progetti specifici per il contesto In questo filone di ricerca si inserisce an-
/Januar 1999
4
Winy Maas, Jacob che la sperimentazione di una nuove tipo- che il gruppo METROGRAMMA che attra-
van Rijs, Richard Koek logie urbane. Questa forma di progettare verso il progetto “HABITATBZ01_scenario”
(Red.), MVRDV FARMAX,
genera informazione non solo attraverso mostra un approccio innovativo e la dispo-
Excursion on Density,
Rotterdam 1998 la ricerca ma anche attraverso la reazione nibilità ad una collaborazione con i vari
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 HABITATBZ01_scenario – Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 43

4 5
44 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – HABITATBZ01_scenario Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

7
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 HABITATBZ01_scenario – Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 45

gruppi interessati come l’amministrazio- tat (4 ecologie) collegati da un complesso


ne di Bolzano, gli abitanti, le cooperative sistema infrastrutturale – strade, ferrovia,
edilizie, il mondo degli architetti ecc. fiumi, verde: la città frammentaria dissemi-
nata sulla montagna, fra i boschi e sulla
4città: ipotesi di densificazione urbana piana agricola (poly_city), la città produtti-
va dei micro-tasselli edificati sparsi lungo
Alcune considerazioni accompagnano la piana dell’Adige (agro_city), la città dura,
l’ipotesi progettuale di METROGRAMMA: lineare, appoggiata ai bordi dei massicci
- L’espansione urbana della conca bolzani- montani che si innalzano verticali come i
na è prossima alla saturazione della piana castelli arroccati, i bunker scavati nella
e si sposta verso le pendici. roccia (border_city) e la città più propria-
- La città è caratterizzata da una forte do- mente “urbana”, densamente popolata e
manda di suolo per tutti gli usi urbani, consolidata a cui appartengono i nuclei
dovuta non a una reale crescita demogra- storici, le espansioni e i grandi vuoti in via
fica ma bensì alla sua oggettiva ricchez- di trasformazione (city_in). Secondo un
za economica che richiede nuovi modelli programma fittizio di densificazione di
di vita, di lavoro e di consumo. 40.000 nuove abitazioni, le 4 città suggeri-
- La cultura urbanistica come preservazio- scono modi di trasformazione diversi e
ne del suolo, della campagna è molto pre- pertinenti che partono da un’indagine che
sente in Alto Adige dove il paesaggio na- mette in risalto in maniera positivamente
turale e quello agrario sono una risorsa provocatoria la relazione fra l’altezza degli
paesaggistica ed economica inestimabile. edifici e la qualità dell’habitat. Nove princi-
- La campagna che si corrompe dal suo pi insediativi (progetti norma) ridisegnano
interno, che diventa ibrida, sacrificata alla Bolzano secondo una “carta visionaria” e
pura logica della speculazione edilizia rap- sono da intendersi come simulazioni spa-
presenta una minaccia. Essa è il risultato ziali e non come reali architetture, in grado
di una crisi culturale del ceto contadino di verificare la fattibilità di alcune ipotesi
e di una involuzione deregolativa della le- progettuali di densificazione urbana. Essi
gislazione provinciale in materia di “ver- rappresentano la sintesi di una visione pro-
de agricolo” che alimenta una deruraliz- gettuale e di uno sguardo pragmatico ope-
zazione della campagna. rativo che si occupa della gestione degli
- La densificazione propone un possibile standard, degli indici di edificabilità e delle
modello di sviluppo di Bolzano ma contra- differenze6. I progetti norma non sono da
sta con l’imposizione assiomatica dell’in- considerarsi prescrittivi e vincolanti ma
dice di edificabilità territoriale massima come concetti spaziali atti a stimolare un
di 3,5 mc/mq, caratterizzante una densità dibattito sulle regole che governano le tras-
medio-bassa. formazioni della città di Bolzano. Il risultato
- La densificazione come alternativa alla di questa ricerca progettuale/progetto-
dissipazione delle risorse territoriali pre- ricerca sono degli scenari “bolzanini” di
senta una sfida culturale verso la speri- densificazione come ordini ipotetici fra i
mentazione di nuovi modelli insediativi diversi fenomeni che investono la città e
capaci di migliorare la città nella sua or- come direzioni estreme di sviluppo urbano.
ganizzazione interna, nel suo rapporto Il metaprogetto per Bolzano presenta l’oc-
eco-sistemico, nelle sue modalità d’uso . 5
casione di una piattaforma di discussione
6 Farmax – Excursions
on Density MVRDV 010
e definisce un “orizzonte di senso” in base
Publishers. Edizione 1998 La ricerca pone l’accento sulla relazione alla quale i vari attori della città, dall’Am-
7 MetroGrammA + S Tischer
che intercorre fra la domanda di edifica- ministrazione Comunale ai privati cittadini,
H Hoelzl; 4città: Ipotesi
di densificazione urbana bilità e gli scenari di sviluppo di lungo possono orientare i loro obiettivi rispon-
a Bolzano. Edizione 2001 periodo, capaci di aprire una discussione dendo collettivamente alle domande più
critica da parte della città. Bolzano viene urgenti. Strumento creativo propedeutico
5
S. Bassetti in relazione
interpretata e descritta come una città al piano urbanisitco, esso è in grado di
del quadro programmatico
del Comune di Bolzano estesa e diffusa con una struttura poli- rompere la routine di preparazione del pia-
6
vedi catalogo mostra centrica, multiforme, la cui figura di rife- no, basato solo su fabbisogni statistici e
4città: ipotesi di densifi-
cazione urbana a Bolzano,
rimento più consona è il frammento. rappresentazioni zonizzate bidimensionali
Bolzano 2001 La città è stata suddivisa in quattro habi- tramite immagini alternative e radicali.
46 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Rodolfo Zancan

Urbanistica partecipata
La città contemporanea cresce, si rinnova, gente: non è una legge) a realizzare per
si modifica; nuovi pieni sorgono al posto il XXI secolo uno sviluppo compatibile
di vuoti preesistenti, cambia la morfologia con la salvaguardia dell’ambiente: la par-
degli spazi aperti, nuove infrastrutture so- tecipazione di quanti più soggetti possi-
stituiscono o si aggiungono alle esistenti, bile è determinante per poter avviare tale
cambiano i rapporti con il territorio circo- programma.
stante… Ma tutto ciò avviene secondo lo- Di urbanistica partecipata si è parlato di
giche difficilmente comprensibili alla mag- recente a Bolzano nel convegno interna-
gior parte dei fruitori: i cittadini. Talvolta zionale “Modelli di partecipazione urbani-
qualche gruppo alza la voce per reclama- stica” tenutosi lo scorso 12 ottobre 2001
re questo o quel servizio di cui il quartie- per iniziativa dell’INU, del WWF, di Inizia-
re è privo, talaltra per denunciare insoste- tiva per più democrazia e col patrocinio
nibili situazioni di carattere ambientale. dell’Assessorato all’Urbanistica del Comu-
Spesso singoli insorgono a difesa dei ne di Bolzano. Nel suo intervento, Ray Lo-
propri particolari interessi. Raramente la renzo, city planner, consulente del WWF
comunità fa sentire la propria voce riguar- Italia e dell’UNICEF International Research
do agli spazi pubblici, salvo indignarsi, a Center, ha ricordato come si sia perso,
volte a ragione a volte meno, per l’abbat- nelle società odierne urbanizzate, il senso
timento di alcuni alberi quando ormai è d’appartenenza ad una comunità locale e
troppo tardi per salvarli. Sempre comun- come ciò abbia ingenerato un progressivo
que troppo tardi, senza che essi abbiano distacco del cittadino dagli interessi col-
potuto partecipare in alcun modo alle lettivi. Località abitata non coincide con
scelte strategiche che stanno all’origine. luogo. E le città in cui viviamo sono sem-
Le scelte di carattere economico, politico pre più prive di luoghi, cui associare sen-
e tecnico, seguono procedure burocrati- timenti e significati. Gli unici spazi di vita
che non sempre trasparenti, difficilmente quotidiana sentiti come tali sono quelli
accessibili, tagliando fuori i cittadini da strettamente privati della propria abitazio-
ogni decisione, che per lo più viene comu- ne, del proprio giardino o del proprio uffi-
nicata quando è già stata presa. Ciò inge- cio. Si ha l’impressione di un marcato di-
nera un diffuso senso d’impotenza e un stacco invece tra i cittadini e gli spazi pub-
conseguente drastico calo d’interesse per blici della città. Ciò è dovuto non solo ai
le questioni urbane, che è un aspetto di modelli della nuova urbanizzazione, ma
una più generale disaffezione per il bene anche ai meccanismi della sua produzione.
comune. E così quando si manifesta la Per ricucire tale strappo è necessario torna-
volontà di coinvolgere i cittadini, la pri- re a coinvolgere i cittadini nei processi di
ma reazione è di prevalente scetticismo decisione e di gestione degli spazi comuni.
e sospetto. Manca la fiducia e manca un L’assessore all’Urbanistica del Comune di
“allenamento di fondo” ad occuparsi Bolzano Silvano Bassetti ha anzi fatto no-
delle questioni urbane, che sono d’inte- tare che la disciplina stessa dell’urbanisti-
resse comune. ca, se intesa nella sua accezione più appro-
La partecipazione alla gestione dell’am- priata, e cioè come “pratica di governo con
biente in cui la comunità vive è stata rico- cui una comunità insediata su un brano di
nosciuta come uno dei punti fondamen- territorio regola e amministra le trasforma-
tali per uno sviluppo sostenibile, inserito zioni fisiche e funzionali di quel territorio
nel programma di Agenda XXI, stilato in e dei suoi insediamenti” contenga già in sé
occasione della Conferenza delle Nazio- la necessità di partecipazione a tale gover-
ni Unite su Ambiente e Sviluppo svoltasi no da parte della comunità dei cittadini.
a Rio de Janeiro nel 1992. Agenda XXI Parlare di “urbanistica partecipata” sareb-
rappresenta un insieme di impegni, una be in tal caso addirittura tautologico: la
dichiarazione di intenti (senza forza co- ripetizione di due termini che significano
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Urbanistica partecipata – Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 47

la stessa cosa. Ma la realtà dell’urbanisti- adottata, sia per campo d’applicazione e


ca, così come viene esercitata usualmente scala d’intervento. A titolo esemplificati-
non corrisponde a questa nobile condi- vo si riportano due casi (fra i diversi pre-
zione ideale. Posta all’incrocio fra passato sentati) caratterizzati da approcci differenti.
e futuro, l’urbanistica dovrebbe “interpre- L’esperienza del progetto “Non rifiutarti di
tare le tensioni trasformative della città e scegliere” (Nrds) presentata da Luigi Bob-
assecondarle con azioni di rimodellamento bio considera un intervento a scala ter-
dei sistemi insediativi e relazionali della ritoriale. Il piano provinciale dei rifiuti del-
comunità territoriale”. E invece resta impri- la Provincia di Torino prevede la chiusura
gionata nella gestione del presente: “ra- entro il 2003 di un’unica grande discari-
zionalizzazione di processi spontanei già ca, che dev’essere rimpiazzata da tre di-
in atto; correzione delle patologie manife- verse strutture formate ciascuna da un im-
ste; risoluzione dei fabbisogni arretrati; pianto di selezione dei rifiuti, una discari-
risposta alle emergenze;… Domina, lar- ca e un inceneritore che servono ognuna
gamente e di fatto, il paradigma dell’a po- un’area territoriale. L’area interessata
steriori”. Manca in questo scenario l’azio- dal progetto Nrds è quella Sud-est com-
ne di prefigurazione di scenari futuri. prendente il comune di Torino. Le aziende
Che in una società democratica va sotto- incaricate di gestire tali strutture sono chia-
posta al vaglio e al consenso dei cittadini, mate ad indicare i siti dove ubicare gli im-
i quali vanno coinvolti dalla fase istrutto- pianti. Si decide, come strategia mirata
ria, in cui possano venire a conoscenza a creare un primo coinvolgimento da par-
delle problematiche delle questioni da te delle comunità interessate, di creare
affrontare, in quella progettuale in cui i allarme fra la popolazione allo scopo di
diversi scenari di prefigurazione dell’evo- provocare reazioni: la rosa dei siti è resa
luzione della città siano messi a confron- pubblica. Le reazioni, difformi fra loro,
to, e nella fase decisionale, seguendo un variano da tumultuose assemblee all’in-
processo sempre trasparente che in ulti- differenza, ma in ogni modo è raggiunto
mo preveda ancora un controllo sull’effet- un primo scopo di trovare degli interlo-
tiva attuazione delle politiche intraprese. cutori, le leadership con cui condurre le
Le forme in cui si può realizzare un’espe- trattative. Viene formata la commissione
rienza di partecipazione sono molteplici Nrds, composta dai rappresentanti delle
sia dal punto di vista della metodologia quattro aziende incaricate, più il vice-pre-
48 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – Urbanistica partecipata Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

sidente della Provincia che la presiede e elaborare soluzioni per esso. In generale
per ogni comunità da un rappresentante il numero adeguato di componenti a cel-
del comune e dal rappresentante di un lula è 25, mentre il tempo dedicato è di
comitato di cittadini. I compiti della com- 4 giorni pieni. In questi giorni essi assisto-
missione sono quelli di definire i criteri no a conferenze tenute da relatori, meglio
per l’elaborazione delle graduatorie dei si- se di diversa opinione, in modo da essere
ti designati ad ospitare gli impianti e di edotti sul tema. Il lavoro successivo vie-
stabilire delle garanzie e delle compensa- ne svolto suddividendo il gruppo maggio-
zioni per le comunità prescelte. Vengono re in più piccoli sottogruppi la cui compo-
esclusi subito dei siti in seguito a richieste sizione viene però di volta in volta cam-
di alcuni rappresentanti, che facevano no- biata per evitare dominanze. In tutto ciò
tare incongruenze con quanto stabilito dal i coordinatori si mantengono neutrali.
piano provinciale. L’accoglimento di tali I risultati saranno sintetizzati in una sor-
istanze ha contribuito alla formazione di ta di perizia, senza valore vincolante per
un clima di fiducia nell’operato della com- l’amministrazione chiamata a decidere.
missione. I criteri proposti per l’elaborazio- La prassi indica tuttavia che il volere dei
ne delle graduatorie seguono valutazioni cittadini trova soddisfazione. Il procedi-
di carattere funzionale ma anche sociale. mento si basa sull’assunto di considerare
Per ogni sito è prodotta una relazione tec- rappresentativo un gruppo di cittadini scel-
nica, ai criteri viene assegnato un peso, ti a sorte all’interno di liste cui possono
e a ciascun sito è assegnata una valutazio- iscriversi tutti coloro che abbiano supera-
ne sintetica per ogni criterio. to i 16 anni d’età e sulla fiducia che i cit-
Infine i dati saranno elaborati con analisi tadini siano in grado di gestire problemi
multicriteri per elaborare delle graduatorie. complessi pur occupandosene per un pe-
Per quanto concerne le compensazioni e riodo limitato di tempo.
le garanzie di sicurezza vengono predispo- Quali che siano le metodologie adottate,
sti due schemi di contratto che dovranno appare chiaro che la pratica della parte-
essere sottoscritti dalla comunità ospitan- cipazione non sia cosa improvvisabile e
te e dal gestore degli impianti. Lo stato dei richieda un esercizio paziente e costante.
lavori viene comunicato costantemente Dalle esperienze presentate emerge la
sia attraverso un notiziario apposito, sia necessità di introdurre una nuova figura
attraverso un sito web, sia anche in assem- nel rapporto fra cittadini e amministrazio-
blee pubbliche e consigli comunali aperti. ne: quella del coordinatore. Estraneo al-
I risultati di tutto il processo non hanno l’amministrazione stessa, neutrale rispet-
alcun valore giuridico vincolante, ma a to agli interessi in gioco, il coordinatore
maggior ragione sono la trasparenza che dev’essere in grado di gestire un proces-
ne deriva, la scrupolosità del metodo se- so che non ha come orizzonte uno scena-
guito e la bontà intrinseca delle scelte rio predefinito. Non si tratta necessaria-
che ne conseguono a dare forza alle deci- mente di un esperto di questioni urbane,
sioni prese. Chiunque si occupi del pro- quanto piuttosto di comunicazione, capa-
blema dovrà confrontarsi con il lavoro ce di indirizzare e governare il dibattito,
svolto dalla commissione. gestendo negoziazioni, conflitti e ascol-
Sostanzialmente diversa appare invece tando le istanze poste dai singoli.
la metodologia presentata da Benno Trut-
ken, fautore delle “Planungszellen” (cel-
lule di progettazione). Concepita e svilup-
pata negli anni ’70 dal professor Dienel
all’Università di Wuppertal, la “Planungs-
zelle” è formata da un gruppo di cittadini
scelti per estrazione a sorte e rimborsati
per essere sollevati dalle proprie incom-
benze lavorative seppur per un limitato Per un resoconto completo si rimanda
periodo di tempo. Costoro, assistiti da co- al numero 22 di Atlas del dicembre
ordinatori di processo, avranno il compito 2001, all’interno del quale sono pubbli-
di occuparsi di un problema urbano ed cati gli atti del convegno.
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 49

Armando Marra

Andrea Branzi. Al servizio


di innovazione e modernità
“Per architettura si deve intendere lo sfor- Andrea Branzi nasce a Firenze nel 1938.
zo di armonizzare con libertà e con gran- La sua attività si articola in più direzioni:
de audacia l’ambiente con l’uomo, cioè l’architettura, il design, la critica. A partire
rendere il mondo delle cose una proiezio- dalla prima metà degli anni Sessanta, per
ne diretta del mondo dello spirito.” circa un decennio, dà vita al gruppo Archi-
Antonio Sant’Elia zoom (insieme a Gilberto Corretti, Paolo
Deganello e Massimo Morozzi), che, paral-
La presenza di Andrea Branzi in occasione lelamente ad altri gruppi analoghi di gio-
del seminario intitolato “4città: ipotesi di vani architetti (di cui si dirà più avanti), ha
densificazione urbana a Bolzano”, organiz- la prerogativa di cercare, in maniera speri-
zato dall’Assessorato all’Urbanistica del mentale, nuovi codici espressivi rispetto a
Comune di Bolzano e tenutosi il 30 novem- quelli ereditati dal Movimento Moderno.
bre scorso presso la sala di rappresentan- Esaurita l’esperienza fiorentina, si trasferi-
za comunale, è stato una sorta di “even- sce a Milano, dove trova nel mondo del-
to” decisamente straordinario. Nell’ambi- l’industrial design il naturale campo di
to di un’iniziativa volutamente provocato- applicazione delle riflessioni condotte pre-
ria, durante la quale si sono poste in evi- cedentemente. Diviene così uno dei mas-
denza le contraddizioni che caratterizzano simi esponenti del cosiddetto “design
lo sviluppo urbanistico del capoluogo alto-
atesino, sulla base di

neo-moderno”, tanto che nel 1987 gli vie-


un’attenta analisi del tessuto ne attribuito il Compasso d’oro, come ri-
1
urbano e di quattro diverse proposte di conoscimento per l’attività professionale
espansione, l’autorevole intervento di uno e di promozione di un design innovativo
dei maggiori esponenti dei movimenti a livello internazionale (essendo membro
d’avanguardia della fine degli anni Ses- dell’apposita commissione europea).
santa in Italia ha aperto nuovi orizzonti Nel 1982 fonda, insieme ad altri, la Domus
culturali al dibattito sull’urbanistica locale, Academy, prima scuola post-universitaria
portando un’importante testimonianza di di design. Per quanto riguarda l’attività cri-
una metodologia progettuale (e quindi tica, Branzi espone i suoi concetti teorici
anche pianificatoria) ormai consolidata in nelle principali riviste di design (Domus,
1 A. Branzi (tesi di laurea),
contesti e ambiti nei quali innovazione e Interni, Casabella, Modo). Inoltre, ha cu-
Luna Park permanente
a Prato, 1966 sviluppo sono obiettivi primari. rato numerose mostre a livello mondiale.
50 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – Andrea Branzi. Al servizio di innovazione e modernità Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Architettura, industria e artigianato sistemi di sicurezza, ma piuttosto una spe-


cie di ricerca senza fine e, per certi versi,
I movimenti di avanguardia degli anni ’70 anche senza destino. E’ una specie di gran-
hanno indagato la possibilità di instaurare de energia di trasformazione che non co-
un nuovo rapporto tra progetto e industria, struisce, però, sistemi stabili. E questo è
rifiutando una metodologia preordinata e molto presente nel DNA del design italiano.
valorizzando la personalità del progettista, Io credo che in Italia non è mai esistito un
in quanto soggetto capace di prefigurare vero movimento razionalista e che l’influ-
nuovi scenari e nuove problematiche. enza su tutto il quadro della progettazione
La sperimentazione e l’innovazione rivesto- moderna è derivata dai movimenti di Futu-
no dunque un ruolo fondamentale nelle rismo e di Metafisica appunto. La Metafi-
strategie di produzione, a livello industri- sica poi ha un atteggiamento abbastanza
ale ma anche a livello artigianale: la dimen- pessimista nei riguardi del progresso, in
sione artigianale va concepita come una ogni modo del destino della modernità.”
sorta di laboratorio di ricerca per la realiz- La progettazione attuale risente di questo
zazione di piccole serie di prototipi, sulla dualismo, passando attraverso il Post-
base dei quali è possibile mettere a pun- modern (anni ’80), fino ai giorni nostri, nei
to tematiche funzionali, successivamente, quali si è affermata una tendenza al revi-
alla produzione industriale. In definitiva, val del Movimento Minimalista (già a parti-
esistono livelli differenti di progettualità, re dagli anni Novanta), con l’obiettivo di
complementari fra loro, che permettono ricondurre una società altamente comples-
di acquisire una prassi operativa sempre sa, come quella contemporanea, ad una
volta all’evoluzione e alla modernità. Una sorta di condizione di “normalità utopica”.
modernità che, per affermarsi, non ha bi- Recentemente si sta sviluppando il cosid-
sogno tanto di esibizioni spettacolari (o detto naturalismo ecologista che riafferma
per lo meno non solo di queste), ma piut- il valore della natura, come entità da as-
tosto di una diffusione più capillare e nelle secondare, riducendo al minimo possibi-
sue molteplici forme, per dare risposta al- le le modificazioni umane del territorio.
2
le mutate e mutevoli esigenze della società.
In una recente intervista, Branzi afferma: Il Movimento Radical
“…io credo che un po’ tutto il movimento
moderno italiano sia stato caratterizzato Il periodo nel quale nasce e si sviluppa
da due fenomeni originali di questo paese, l’esperienza dei Radicals è racchiuso nel de-
che sono stati il Futurismo e la Metafisica. cennio a cavallo del 1970. Paradossalmen-
E poi il design, particolarmente, ha conser- te, la ricerca, condotta in Italia come all’este-
vato questi legami con il Futurismo e con ro, si propone la realizzabilità di teorie e
la sua idea di una modernità che è una spe- sperimentazioni che, in apparenza, posso-
cie di produttrice di energia e di scandali, di no essere scambiate per “speculazioni vi-
rinnovamento; cioè che non produce mai sionarie” o ipotesi al di fuori del mondo re-
ale, ma che invece prefigurano futuri pos-
3
sibili. Emerge la volontà di coniugare di-
versi mezzi espressivi per formulare nuove
tematiche progettuali (siano esse a scala
urbana o semplicemente oggetti di design):
una tecnica molto utilizzata è quella del foto-
montaggio, con la quale si possono con-
densare simultaneamente idee progettua-
li, sensazioni, scritti, metafore e allegorie.
Le certezze raggiunte dal Movimento
Moderno vengono messe in discussione,
2 Radicals (Italia)
come la tendenza consolidata, da parte
“Utopia della qualità”, 1968
3 Radicals (Inghilterra) del mondo accademico, di attingere solu-
“Walking city”, 1964 zioni da modelli precostituiti. In sostanza,
4 Radicals (Austria)
si persegue il fine di individuare una meto-
“Transformation
Erzwaggon”, 1963 dologia progettuale che sia in grado di
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Andrea Branzi. Al servizio di innovazione e modernità – Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 51

rigenerare se stessa e di non creare mo- U. La Pietra, G. Pesce, 9999 (G. Birelli, C.
delli assoluti di riferimento. Le ipotesi di Caldini, F. Fiumi, P. Galli), Zziggurat (A. Bre-
progetto prendono le mosse dall’uso delle schi, G. Fiorenzuoli, G. Gavino, R. Pecchio-
tecnologie più avanzate, operando “conta- li), Strum (G. Cerretti, P. Derossi, C. Gian-
minazioni” tra diverse discipline artistiche: marco, R. Rosso, M. Vagliazzo), R. Buti, R.
arte, design, urbanistica, moda, letteratura. Dalisi, A. Mendini, F. Raggi. Numerose mo-
La condivisione di queste prerogative acco- stre e pubblicazioni mantengono vivo il
muna molti giovani architetti di varie città confronto sul concetto di modernità, por-
del mondo (Londra, Vienna, Firenze, Tokyo, tato provocatoriamente ed ironicamente
New York, Milano ed altre), che agiscono in avanti dai movimenti di avanguardia radi-
maniera individuale o organizzati in gruppi cale. In particolare, la VIa Biennale di Archi-
di lavoro. Il panorama internazionale può tettura di Venezia (1996), incentrata sul te-
essere sintetizzato in alcuni gruppi e per- ma “Sensori di futuro - Architetto come si-
sonalità particolarmente significativi: Archi- smografo”, rappresenta un tentativo di trac-
gram, R. Koolhaas, E. Zenghelis (Inghilter- ciare il bilancio di trent’anni di elabora-
ra); R. Abraham, H. Hollein e W. Pichler zioni teoriche e di ciò che hanno prodotto
(Austria); A. Isozaki, K. Kikutake (Giappo- in concreto nel panorama internazionale.
ne); E. Ambasz, P. Eisenman, SITE (USA).
In Italia, i primi segnali di trasgressione si Osservando molti esempi di architetture,
possono identificare nelle ceramiche e nei piani urbanistici, oggetti di design pubbli-
mobili sperimentali ideati da Ettore Sott- cati sulle riviste, accade spesso di ritrovare
sass jr., mentre a Firenze si costituiscono concretizzati princìpi riconducibili all’espe-
alcuni gruppi che si propongono il supera- rienza radicale e ci si rende conto di quanto
mento dell’eccessivo accademismo con cui sia stato importante recuperare la dimen-
si formano i giovani architetti nelle univer- sione artistica (nella sua accezione più am-
sità. Archizoom, Superstudio, G. Pettena, pia) del fare architettura (vd. la catena di
UFO sono gli iniziatori del movimento radi- magazzini della Best in USA dei SITE, il re-
cale fiorentino. Nel 1966 viene allestita la cente show-room Prada a New York di R.
mostra “Superarchitettura” ad opera di Koolhaas o la mediateca di Sendai di T. Ito).
Archizoom (A. Branzi, G. Corretti, P. Dega- Incontri come quello organizzato dall’As-
nello, M. Morozzi) e Superstudio (A. Natali- sessorato all’Urbanistica, con una perso-
ni, C. Toraldo di Francia, R. Magris, P. Fras- nalità dello spessore di Andrea Branzi, rap-
sinelli, A. Magris, A. Poli) e successiva- presentano occasioni fondamentali per
mente si delinea il concetto di anti-design, comprendere meglio i nuovi scenari e le
mentre vengono elaborati i grandi “pro- nuove tendenze dell’architettura e, più in
getti-immagine”, con i quali si prefigurano generale, della progettazione (a tutti i li-
possibili società del prossimo futuro. Di lì velli) contemporanea, senza dimenticare
a poco il dibattito si arricchisce di nuove le matrici storiche dei mutamenti culturali
ricerche sull’ambiente urbano, condotte da che stiamo vivendo in questi anni.

4
52 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Erwin Plattner

Sesam öffne dich


Das Alte Rathaus, zwischen Laubengasse Historischen Stadtarchives zu gewährleis-
30 und Dr. Streitergasse 24, nimmt seine ten. In diesem Falle bot sich die seltene
Stellung als Kulturhaus ein. Gelegenheit, die Vorteile, welche ein Neu-
bau bietet, mit jenen der Wiedernutzung
Der Komplex des Alten Rathauses von eines historischen Gebäudes vereinen zu
Bozen geht, wie aus historischen Unterla- können. Die Gemeinde Bozen hat so die
gen ersichtlich, auf die Einverleibung einer Verpflichtung, welche ihr durch Erhaltung
für die Bozner Lauben typischen gotischen und Schutz der historischen Dokumente
Bauparzelle zurück, welche sich von der Lau- auferlegt werden, erfüllt, unter einer
bengasse bis zur Dr. Streitergasse erstreck- Gebäudestruktur, welche ja ohnedies eines
te, mit einem Teil einer zweiten angrenzen- radikalen Sanierungseingriffs bedurfte,
den Bauparzelle an der Dr. Streitergasse. und welche zur gleichen Zeit ideal er-
Aus dieser Lösung entstand eine beson- scheint, durch ihre städtische Lage, den
dere Typologie, in welcher sich zwei Blö- architektonischen und dekorativen Wert des
cke gegenüberstehen, welche durch einen Gebäudes, durch die reizvollen Hinweise
einmaligen offenen Innenhof mit Loggien- auf die Geschichte und Vergangenheit der
gang getrennt sind: Der erste mit nahezu Stadt, aber auch durch die zur Verfügung
quadratischem Grundriss, auf drei Stock- stehende Kubatur, durch die Möglichkeit
werken artikuliert, gegen die Dr. Streiter- einer rationellen Nutzung der Räume.
gasse orientiert und der zweite mit langge-
strecktem rechteckigen Grundriss, mit grö- Laubengasse
ßerer Höhenentwicklung, welcher gegen
die Laubengasse zeigt. Zur Lösung der oben genannten Problematik
sieht das Projekt vor, dass von den 5 vor-
1455 wurde das Gebäude laut Kaufvertrag, handenen Stockwerken zwei (Erdgeschoss
welcher in einem Schaufenster im ersten und Dachgeschoss) dem Publikum geöff-
Stock zu sehen ist, vom Brixner Bürger Ja- net werden. Die drei dazwischenliegen-
kob Cürsner für 120 Meraner Mark erwor- den Geschosse sind hingegen der Lager-
ben. Bis 1907 wurde hier in diesem Ge- haltung und der Sortierung des Materials
mäuer über die Geschicke der Stadt Bozen vorbehalten.
entschieden, bevor der Neubau der Ge- In diesem Sinne muss unterstrichen wer-
meinde am Rathausplatz eingeweiht wurde. den, dass diese Struktur nicht in ihrer Art
Die gesamte Bauparzelle steht wegen ihres isoliert bleiben wird, sondern zusammen
künstlerischen und architektonischen Wertes mit dem Museum und anderen Punkten,
unter Denkmalschutz, aber während der welche in der Stadtstruktur ausfindig ge-
gegen die Streitergasse orientierte Teil macht wurden, ein Netz von Dokumenta-
während des Zweiten Weltkrieges keine tions- und Informationszentren bilden soll,
Schäden erlitten hatte, und die wertvollen bzw. Stationen eines historisch-touristisch-
originalen Dekorationen und Strukturen didaktischen Laufes, welcher die ganze
erhalten geblieben sind, ist der gegen die Stadt sowohl im diachronischen als auch
Laubengasse orientierte Block schwer im thematischen Sinn durchziehen soll.
durch die Bombardierungen beschädigt
worden, so dass die Fassaden über dem 1. Dr. Streitergasse
Obergeschoss und die gesamte interne
Erschließung des Laubentraktes in der Wie anfangs schon erwähnt, hat der ge-
Nachkriegszeit aufgebaut wurden. Somit gen die Dr. Streitergasse orientierte Bau-
konnte dort der Eingriff, entsprechend den teil seine Originalstruktur mit den wert-
Kriterien zur Wahrung der historischen vollen Dekorationen beibehalten, nachdem
Werte, neu überlegt und konzipiert werden, dieser während des Zweiten Weltkrieges
um die Nutzung des Volumens als Sitz des von Bombardierungen verschont blieb.
54 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – Sesam öffne dich Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Nachdem es sich hier um einen histori-


schen Bau von auserlesener, fast unbe-
rührter Qualität handelt, hat die Gemein-
deverwaltung von Bozen beschlossen,
diesen Trakt für repräsentative Zwecke
der Gemeinde Bozen selbst zu nutzen.
Im Erdgeschoss werden eine Kunstgalerie
neu angeboten und die gastronomischen
Betriebe beibehalten.

Das Gebäude wurde einer akkuraten


konservativen Restaurierung unterzogen.
Für das Publikum ist eine doppelte Er-
schließung vorgesehen: die erste Mög-

lichkeit mittels der originalen Treppenan-


lage, welche den herrlichen Innenhof mit
gotischem Loggiengang durchquert, die
zweite mittels Aufzugsanlage, welche im
Bereich der früheren öffentlichen WC-Anla-
ge einen direkten Zugang vom öffentlichen
Durchgang Laubengasse/Streitergasse er-
hält. Ausgehend vom Erdgeschoss wird
der Aufzug zum 1. Obergeschoss führen,
welches die wertvollsten Repräsentations-
säle (historischer Ratssaal mit Fresken
aus dem Jahr 1597 und gewölbter Saal
mit Bozner Wappen) enthält. Im 2. Oberge-
schoss sind vier weitere Repräsentations-
säle vorgesehen, wobei jener zum goti-
schen Loggiengang orientierte mit einer
wertvollen Holzkassettendecke versehen ist.
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002
56 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – Sesam öffne dich Mai Maggio 2002 turrisbabel 55
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002
58 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Zusammengestellt von Alessia Carlotto

Umbauarbeiten im Rathaus
der Gemeinde Bozen
Bereits im Jahr 1988 hat es die ersten Der Versammlungssaal – Dieser Saal wird
Kontakte mit der Gemeinde Bozen in die- auch Repräsentationssaal genannt. Bei der
ser Angelegenheit gegeben. Im Juni 1999 Neugestaltung wurde diesem Umstand
konnte endlich mit den Umbauarbeiten durch umfangreiche Eingriffe Rechnung
begonnen werden. Wie schon in der Pla- getragen. Aus statischen Gründen musste
nungsphase hat es schließlich auch wäh- die gesamte Decke zum Untergeschoss hin
rend der Ausführung unerwartete Schwie- ausgetauscht werden. Als bautechnische
rigkeiten und eine einjährige Unterbre- Verbesserungen wurden die unzulängliche
chung wegen eines unerlaubten Durch- Wärmeisolierung und die Schallisolierung
schneidens von Zugbändern im Saal ge- zum Foyer generell verbessert, weiter wur-
geben. Im Juli 2001 konnten endlich die den eine Verdunkelungsmöglichkeit, eine
geplanten Arbeiten abgeschlossen werden. optimale Zwangslüftung und Kühlung
mit einem Quelllüftungssystem sowie ein
Der Haupteingang – In diesem Bereich neues Beleuchtungssystem geschaffen.
wurde vor allem mit einfachen gestalteri- Die technischen Räume für die Presse und
schen Maßnahmen – wie das Öffnen der die Übersetzer sind gegenüber dem Saal-
Bar nach außen, das Entfernen von Stufen, niveau etwas erhöht an der Rückwand des
das Erneuern der Fensterkonstruktion – oder Saales untergebracht. Um die Nutzung als
mittels Pflanzen versucht, die triste Ein- öffentlicher Saal zu ermöglichen, waren
gangssituation zu verbessern. Die Umge- die Errichtung von 3 Fluchtwegen ins Freie,
staltungsvorschläge für den Bereich vor eine feuersichere Abtrennung zu den um-
dem Haupteingang, der in keiner Weise der liegenden Räumen und verschiedene Ein-
Bedeutung des Gebäudes entspricht, konn- griffe an der statischen Struktur notwen-
ten bisher leider nicht umgesetzt werden. dig. Mit der neu errichteten Galerie ergibt
sich ein Fassungsvermögen von 215 Sitz-
Die Eingangshalle – Zur Verbesserung des plätzen. Durch die auf den neuesten Stand
Informationsdienstes ist im Zentrum der der Technik gebrachte Ausstattung und
Eingangshalle ein Informationsschalter ein- verschiedene Bodenauslässe ergibt sich
gerichtet worden. Diese neue Einrichtung, eine vielseitige Nutzungsmöglichkeit.
an Stelle der bisher üblichen Portierloge,
soll die geänderte Einstellung der Verwal- Die bestehende Saaldecke durfte aus
tung in Form von Bürgernähe ausdrücken. statischen Gründen nicht mit abgehängten
Insgesamt wurde versucht, mit verschie- Strukturen belastet werden. An den vier
denen Gestaltungsmitteln wie Material- vorhandenen Säulen wurde deshalb eine
wahl und Lichtführung eine freundliche neue, von der Decke unabhängige, tonnen-
Atmosphäre zu schaffen und die Transpa- förmige Konstruktion mit den Akustikele-
renz in der Verwaltungsarbeit zu zeigen. menten als Sichtflächen eingebaut. Für die
Verdunkelung des unter der Decke durch-
Bereiche um die Eingangshalle – Bar, WC- laufenden Fensterbandes wurden Klapplä-
Anlage, verschiedene Büros und der Auf- den eingebaut, um die bogenförmige Fen-
gang zu den Obergeschossen wurden neu sterform beizubehalten. Auch aus akusti-
gestaltet und bilden mit dem Foyer eine schen Gründen wurde ein Teil der Saalwän-
Einheit. Besonderes Augenmerk wurde auf de mit Holzpaneelen (gebeizte Brandschutz-
die Verwendung von schallabsorbierenden platten) verkleidet. Die vielfach zum Einsatz
Materialien gelegt, um den bisher sehr gekommenen Blechverkleidungen bestehen

Oben Lageplan
hohen Schallpegel in diesen Räumen auf aus ausgewählten gebeizten Stahlblechen
Fotos Walter Niedermayr ein angenehmes Maß zu reduzieren. und z. T. aus vernickelten Stahlblechen.
60 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – Umbauarbeiten im Rathaus der Gemeinde Bozen Mai Maggio 2002 turrisbabel 55
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002

Bauherr Gemeinde Bozen Kollaudator Dott. Ing.


Projekt und Bauleitung Arch. Lucio Bertotti
Dr. Arch. Werner Franz Baufirma L.E.A.
Projektsteuerer Costruzioni SRL
Dott. Ing. Maurizio Patat Tischlerarbeiten Regens-
Statik Dr. Ing. berger Innenausbau
Hansjörg Letzner Schlosserarbeiten Kreith-
Planung, Heizung und ner Metall-Schmiede
Lüftung Thermostudio Serienmöbel
Walter Prighel Metris GmbH
Elektroplanung Baukosten 630.000 Euro
Elektrostudio Paul Gius Einrichtung 350.000 Euro

1 Längsschnitt d-d
2 Grundriss Erdgeschoss
2
62 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Carlo Alberto Trentini e Mauro Venturin

Il “Giardino Roen” a Bolzano


Il Giardino Roen sorge sull’area del parco sibilità di piantare alberi ad alto fusto,
preesistente (Parco Pompei), in parte so- data la scarsa profondità del terreno so-
pra il parcheggio interrato Pompei Park. pra la soletta del garage, l’ombra estiva
Confina a sud e ad ovest con l’Istituto è garantita da un pergolato. La fontana
professionale “R. Gasteiner”, a nord con occupa la zona dell’esedra ed è costituita
il parco giochi e ad est con la via Roen. da un avvallamento della pavimentazio-
L’impianto del parco è classico ed è orga- ne e da alcuni zampilli d’acqua. Una fa-
nizzato con un asse principale che lo per- scia destinata agli adolescenti, organizza-
corre dalla via Roen verso i campi da ten- ta tra il percorso pedonale e il parco ve-
nis dell’Istituto Gasteiner, caratterizzato ro e proprio, comprende la piazzetta anti-
da un largo viale che si conclude con un stante e un campetto polifunzionale.
esedra con fontana e intermezzato da una La piazzetta (intesa come filtro tra il parco
piazza circolare. Intorno alla piazza, spec- e la pista ciclabile) è esclusa dalla recin-
chiature simmetriche ospitano i prati e le zione del parco per poter essere utilizza-
collezioni del roseto moderno. Dalla piazza ta anche di sera come punto d’incontro
si diramano alcuni sentieri che conduco- per i ragazzi. Nell’area è stato inserito uno
no ai lati del parco. Per ovviare all’impos- spazio recintato destinato ai cani.
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Il “Giardino Roen” a Bolzano – Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 63

Oggetto progetto Coordin. sicurezza


di sistemazione super- arch. Mauro Venturin
ficiale dell’autorimessa Progetto imp. elettrico
Pompei Park Studio Masiero, Bolzano
Luogo Bolzano, via Roen Impresa di costruzioni
Committente Betonbau srl, Bolzano
Comune di Bolzano Sistemazioni del verde
Progetto e direz. lavori Giambenini srl, Verona
arch. Carlo Alberto Trentini Progetto 2000
arch. Mauro Venturin Costruzione 08. 2001
Statica e contabilità Superficie 5.765 m2
Ing. Giovanni Benussi Costo 682.759,74 Euro
64 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Zusammengestellt von Emil Wörndle

Gemeindezentrum Plaus
Der Neubau liegt in der Wohnbauzone „B2“. und ein Asessorenzimmer, im 2. Oberge-
Das Gebäude besteht aus zwei Gebäude- schoss der Ratssaal und die Bibliothek.
teilen, welche L-förmig den neuen Rathaus- Ein separater Zugang zum Arztambulato-
platz von Süden einfassen. Das eigentliche rium und zum Verkehrsbüro ermöglicht
Rathaus, als markanter Kubus und domi- die unabhängige Nutzung der unterschied-
nanter Baukörper in diesem Gebäudeen- lichen Institutionen. Die zwei Gebäudetei-
semble, unterstreicht durch Form und Aus- le sind intern über die beiden Eingangs-
richtung seine Eigenständigkeit und zeigt hallen miteinander verbunden.
Richtung Dorfeingang. Ein gläserner Bau- Neben Arztambulatorium, Verkehrsbüro,
körper dient als verbindendes Gelenk zwi- sanitären Anlagen und einem Eingangsfo-
schen den zwei Gebäudeteilen und nimmt yer sind im Erdgeschoss des Riegels das
zugleich Eingangshalle und Treppenanlage Treppenhaus zu den Wohnungen in den
des Rathauses auf. Der langgestreckte Rie- Obergeschossen und eine Bar unterge-
gel im Süden des Platzes bildet den zwei- bracht. Das Treppenhaus zu den Wohnun-
ten Gebäudeteil des Gemeindezentrums gen und die Bar werden vom Rathausplatz
und beherbergt im Eingangsgeschoss Arzt- erschlossen, die Wohnungen haben einen
ambulatorium, Verkehrsbüro und eine Zugang sowohl vom Rathausplatz als auch
Bar. Gemeinsam mit Melde-, Standes- und von den rückseitig angelegten, den Woh-
Bauamt im Erdgeschoss des Rathauses, nungen zugehörigen Parkplätzen aus. Ein
sowie dem neuen Kindergarten im Osten öffentlicher Parkplatz befindet sich in un-
mittelbarer Nähe, zwei Gehminuten vom
Rathausplatz entfernt. Im 1. und 2. Ober-
geschoss befinden sich jeweils 4 Wohnun-
C
gen, deren Wohnräume nach Süden aus-
gerichtet sind. Unterkellert ist lediglich
der kubische Gebäudeteil. Dort sind Ab-
stellraum, Keller und Archiv untergebracht.

und der Volksschule im Norden des Plat-


zes sollen diese publikumsintensiven Ein-
richtungen die neue Ortsmitte beleben
und zum pulsierenden Zentrum des Dorfes
werden. Der gesamte Platzbereich wurde
gepflastert, ebenso die Durchfahrtsstraße.
Das kubische Rathaus wird über den glä-
sernen Verbindungsbau erschlossen. Seit-
lich der zentralen Treppe sind in jedem
Geschoss die sanitären Anlagen und der
behindertengerechte Aufzug angeordnet.
Im Erdgeschoss ist die große Ämterhalle
mit Melde-, Standes- und Bauamt sowie
1 Lageplan einem weiteren Büro untergebracht.
A Rathausplatz
B Friedhof
Im 1. Obergeschoss befinden sich die Zim-
C Stefanshof mer des Bürgermeisters, des Sekretärs
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Gemeindezentrum Plaus – Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 65

p p p p

v
v
v

Bauherr Gemeinde Plaus 2 Erdgeschoss


Planer und Bauleiter 3 1. Obergeschoss
Arch. Wilfried Menz
d
e f g Arch. Claudia Gritsch a Büro
Statik Ing. H. Stelzl b Meldeamt
Planungszeit 6 Monate c Eingang
c
Bauzeit 460 Tage d Arzt
Verbaute Kubatur e Verkehrsbüro
a Rathaus 3.200 m3 f Bank
b
Wohnungen+Bar 3.100 m3 g Geschäft-Cafe
Kosten des Rathauses v Büros
774.685,35 Euro p Wohnungen
66 Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Zusammengestellt von Emil Wörndle

Wettbewerbe
Concorsi Wettbewerb Dorfkern Völs
Interview mit dem Vizebürgermeister TB Wo liegen die Schwerpunkte des
der Gemeinde Völs, Dr. Arno Kompatscher Konzeptes, in welche Richtung soll sich
das Dorf entwickeln?
TB Schildern Sie doch bitte den Werde- AK Wir haben uns selbstverständlich
gang, wie es dazu gekommen ist, einen auch grundsätzliche Fragen gestellt und
Wettbewerb für die Neugestaltung des sind dabei zum Ergebnis gelangt, dass
Dorfkerns von Völs auszuschreiben Völs auf einen schonenden, die kulturellen
AK Angefangen hat alles damit, dass die und landschaftlichen Werte bewahrenden
alte Volksschule von der Größe und der Kulturtourismus setzen sollte. Das aus-
Ausstattung nicht mehr den Anforderungen geprägte Völser Vereinsleben sollte auch
entsprochen hat. Es gab bereits vor 15 Jah- im neuen Zentrum Raum und Möglichkei-
ren ein Projekt, am selben Standort eine ten zur Entfaltung finden. Der Ortskern
neue Schule und dazu eine Tiefgarage zu sollte wieder zum Mittelpunkt des gesell-
bauen. Das Projekt ist aber aus politischen schaftlichen Lebens werden. Dabei sollte
Gründen nicht mehr weitergeführt worden. es vor allem auch um die Gestaltung der
Als dann die Entscheidung fiel, die Schule Freiräume gehen. Die Aufgabe war es,
auszusiedeln und neu zu errichten, hätte Atmosphäre zu schaffen. Die Vorgaben für
man sich schon überlegen können, was das Raumprogramm waren, ein Rathaus,
man mit der alten Schule machen könnte. einen Mehrzwecksaal, Vereinsräume, Pfarr-
Die ganze Sache wurde aber erst wieder im räume, eine Bibliothek, einen Sprengel-
Zuge der letzten Gemeinderatswahlen zum stützpunkt, Wohnungen, Geschäfte, Büros,
Thema. Da auch das Pfarrheim seit 20 Jah- eine Tiefgarage sowie die Außenräume
ren leer steht und in letzter Zeit immer mit einer Freibühne zu planen.
deutlicher wurde, dass die Gemeindeämter TB Wie steht die Bevölkerung zu dem
und der große Vereinssaal im Kulturhaus Projekt?

26
nicht mehr den heutigen Anforderungen AK Die Bevölkerung hat die ganze Ent-
entsprechen, entstand die Notwendigkeit, wicklung interessiert verfolgt und immer
das ganze Dorfzentrum umzukrempeln. wieder nachgefragt, wie weit wir sind.
Zudem war es höchst an der Zeit, eine Lö- Allgemein hat jeder die geplanten Maß-
sung für das Verkehrs- bzw. Parkplatzprob- nahmen als Notwendigkeit gesehen, trotz
lem im Ortszentrum zu finden. Daher hat der hohen Kosten, die damit verbunden
der Gemeinderat eine Kommission beauf- sind und der Frage, wie das die Gemeinde
tragt, ein Konzept für die zukünftige Ent- finanzieren kann. Die Gemeinde hat ja
wicklung des Dorfzentrums zu erarbeiten. schon einmal die Erfahrung mit einem
Die Kommission hatte in Bezug auf das Wettbewerb gemacht, beim Friedhof, bei
Raumprogramm zwar relativ klare Vorstel- dem es einen Sieger gegeben hat, dann
lungen, jedoch stellte sich bald heraus, dass aber ein anderes Projekt in Auftrag gege-
es viele mögliche Lösungsansätze gab. Vor ben worden ist, bei dem wiederum drein-
allem aber stellte sich die Frage, trauen wir geredet wurde. Man ist nicht ganz glücklich
uns als Laien, städteplanerische Entschei- mit dem, was rausgekommen ist, und von
dungen zu treffen und zu bestimmen, hier der Bevölkerung gibt es die Forderung, die
wird das und dort wird jenes gebaut? Des- Fehler von damals nicht zu wiederholen.
halb wurde beschlossen, zunächst nur ein TB Wie bewerten Sie als Verwalter den Ab-
Anforderungsprofil zu formulieren. Die Ent- lauf und das Ergebnis des Wettbewerbes?
scheidung, einen offenen Wettbewerb durch- AK Ganz wichtig für die Vermittlung der
zuführen, wurde erst im Zuge dieser Arbei- zentralen Anliegen der Gemeinde war
ten gefällt. Für die Erarbeitung des Auslo- das Kolloquium, an dem ca. 70 Personen
bungstextes wurde Architektin Gertrud Kof- teilnahmen und welches 4 Stunden
ler als Beraterin beigezogen, die anschlie- dauerte. In der Jury war es dann die Auf-
ßend auch den Wettbewerb koordiniert hat. gabe der politischen Vertreter, die Akzep-
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Wettbewerb Dorfkern Völs – Wettbewerbe / Concorsi 67

tanz beim Bürger zu vertreten, nicht so plant, einen Teil der realisierbaren Kubatur
sehr, architektonische Ausformung in Fra- als Wohnungen zu verkaufen. Die Finanzie-
ge zu stellen, das war die Aufgabe der rung für das 2. Baulos, das neue Rathaus,
Fachpreisrichter. Bei einer genauen Ana- ist schwieriger, da es dafür kaum Landes-
lyse des Projektes Rinner/Gotschy wur- förderungen gibt. Jetzt versuchen wir, für
de festgestellt, dass vor allem in den die 1. Phase ohne Darlehen auszukommen.
Grundrissen doch einige Mängel vorhan-
den waren. Hingegen erschienen beim Pro-
jekt Mutschlechner/Schug die Baukörper
zum Teil sehr wuchtig, so dass es für uns
TB Hat sich die Entscheidung, einen
Wettbewerb zu veranstalten, im Nachhinein
als richtig erwiesen?
AK Der Wettbewerb bringt ganz viel für
23
Verwalter schwer war, die Akzeptanz für die Verwaltung, aber nicht unbedingt das,
die Bevölkerung zu rechtfertigen. Deshalb was man sich ursprünglich vorgestellt
wurde der Wettbewerb mit der Entschei- hat. Als Verwalter hat man schon seine
dung, keinen ersten Preis zu vergeben, eigenen Vorstellungen und einige Projek-
abgeschlossen. Der Verwaltung wurde te haben diesen auch entsprochen.
empfohlen, die beiden zweitplatzierten Ar- Wenn man aber dann alle Projekte sieht,
beiten nach einer Nachbearbeitungsphase kriegt man doch seine Zweifel, ob die
noch einmal gegenüberzustellen. eigenen Ideen nicht vielleicht völlig in eine
Letztendlich war auch der Gedanke aus- falsche Richtung gehen.
schlaggebend, dass wir uns nicht ein Vor- Wenn man beim ersten Rundgang diese
zeigeprojekt für ganz Südtirol oder den totale Vielfalt an Projekten sieht, ist es
Alpenraum leisten können, das nicht von schon interessant für jede Verwaltung,
der Bevölkerung akzeptiert wird. Auch die einen Wettbewerb zu machen, weil man Auszug aus der Bewertung des Projek-
Ausstellung und Reaktion der Bevölke- erst da draufkommt, wie verschieden die tes Nr. 23 nach der Überarbeitung
rung haben uns hier Recht gegeben: Quer Lösungsansätze sind, die vorgeschlagen
durch die Bevölkerung kam die Meinung, werden. Es ging im Wettbewerb ja nicht so Die sehr anschaulich präsentierte Überar-
das könnt ihr nicht machen, wenn das das sehr darum, Gebäude hinzusetzen, die beitung ist von der Kommission substan-
Siegerprojekt wird (gemeint war das Pro- irgendwie einer Tiroler Ästhetik entspre- tiell aufgenommen worden: Insbesondere
jekt Mutschlechner/Schug), dann wird es chen oder genau dem Gegenteil, sondern die tektonische Schichtung, die Oberflächen-
nicht realisiert. Mit dem Projekt Rinner/ es ging darum, eine städtebauliche Lösung materialisierung und die Volumenvertei-
Gotschy konnte sich die Bevölkerung bes- zu finden. Als Verwalter vertritt man gerne lung beider Baukörpergruppen. Für den
ser anfreunden. In der Nacharbeitung ist die Auffassung: Man kennt ja das Dorf und Saalbaukörper wurde ein nachvollziehba-
das Projekt der Architekten Mutschlechner/ wir wissen schon, wo was hingehört. res konstruktives Konzept erarbeitet, eine
Schug noch krasser, noch monumentaler, Durch einen Wettbewerb kommt man viel- konstruktive Definition ist beim auskragen-
noch heftiger geworden. Was das Projekt leicht drauf, dass man das als Verwalter den Rathausbaukörper nicht nachvollzieh-
Rinner/Gotschy betrifft, so sind im Pro- doch nicht so genau weiß und es wäre bar. Überzeugen können die räumliche
tokoll die Punkte aufgelistet, die noch ge- sicher ganz was anderes rausgekommen, Durchbildung und der Durchgang vom obe-
ändert werden sollen. Die kleinen noch wenn wir jemanden einen Auftrag mit ren zum unteren Platzniveau und die Verbin-
vorhandenen Mängel können in der nächs- konkreten Forderungen gegeben hätten. dung vom Luftgeschoss mit dem Gemein-
ten Planungsphase behoben werden. Ich glaube jetzt im Nachhinein, wir hätten dehaus und dem Saalfoyer. Die innenräum-
Vom Konzept her und von der grundsätz- es falsch gemacht. liche Durchbildung des Rathauses ist sehr
lichen Idee, wie die Baukörper ausschauen, differenziert und überzeugend. In volumet-
wie sie liegen und auch was die Fassade rischer Hinsicht wird die klare Sockelzone
betrifft, sind die Entscheidungen getroffen. positiv bewertet, die Egalisierung der Fas-
TB Wie schauen die nächsten Schritte aus, sadenmotive von Rathausfassade und
und wie wollen Sie das Projekt finanzieren? Sockelbereich ist nicht überzeugend. Durch
AK Die Finanzierung für die Projektierung die vorgeschlagene Formsprache und Ma-
ist gesichert, außerdem gibt es Zusagen terialwahl der einzelnen Baukörper wird die
für Förderungen für die Bibliothek und den Mächtigkeit der Anlage unangemessen be-
Sozialsprengel. In der ersten Bauphase tont und unterstrichen. Dies entspricht
bleibt das Kulthurhaus stehen, es werden nicht den örtlichen Gegebenheiten.
die Tiefgarage samt Zufahrt sowie die Ge- Bei einer Anpassung des Projektes an die
bäude auf der Stelle der alten Schule und entsprechenden Normen (Brandschutz,
des Pfarrheims errichtet werden. Um einen Statik, ...) ist eine reduzierte Leichtigkeit und
Teil der Finanzierung abzudecken, ist ge- eine stärkere Massierung zu erwarten.
68 Wettbewerbe / Concorsi – Wettbewerb Dorfkern Völs Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Auszug aus der Bewertung des Projek- entwickelt werden. 3 Die fünfte Ansicht
tes Nr. 26 nach der Überarbeitung des Rathauskörpers (Dach) ist zu überar-
beiten. 4 Die Verwendung von Glas und
Die bestehenden Projektqualitäten sind lokalem Stein ist im Zusammenhang von
in der Überarbeitungsphase erhalten ge- Fassade und Platz zu verstehen. 5 Die
blieben. Die Nutzungen sind neu geordnet, Belichtungssituation des Saales ist aus der
die Zugangssituationen räumlich qualifi- Massigkeit in die durchgehende Sockel-
ziert weitergeführt. Das Rathausgebäude wand einzufügen, sodass im Gegensatz
ist bis ins Kellergeschoss strukturell wahr- zur Vertikalität des Rathauses die Horizonta-
nehmbar. Der Baukörper des Saales stellt lität des Sockels zum Ausdruck kommt.
die Platzkante dar. Durch die Schichtung 6 Die strukturelle Formulierung der
der Eingangszone ist er auch vom Platz Aufgänge im Sockel ist zu präzisieren.
aus erlebbar. In dieser Form ist ein unter- 7 Grundsätzlich sind alle Grundrisse strin-
irdischer Saal denkbar. Nicht nachvoll- genter und innenräumlich präziser zu for-
ziehbar sind die Applikationen von Sym- mulieren. 8 Das räumlich spannende Motiv
bolelementen, sie erscheinen vordergrün- der losgelösten Fassade am Kirchplatz mit
dig und stehen im krassen Widerspruch dahinterliegender Zwischenzone ist in die-
zum klaren Konzept. Die Kommission ser Form räumlich nicht erlebbar. Die Po-
empfiehlt das Projekt 26 zur Realisierung, sitionierung des Liftes und der Treppe ist zu
mit folgenden Auflagen: überdenken. 9 Die Raumhöhe des Saales
1 Die Applikationen von symbolischen ist präziser zu studieren. 10 Die angedachte
Gestaltungselementen sind wegzulassen. Interpretation historischer Elemente im
2 Die Fassaden – insbesondere die Rathaus- Bereich der Sockelzone ist bezüglich
fassade – müssen spezifisch für den Ort der plakativen Gestaltung zu überprüfen.

26
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Wettbewerb Dorfkern Völs – Wettbewerbe / Concorsi 69

26

2. Preis ex aequo
Arch. Uwe Rinner (I – Latsch)
Arch. Alexander Gotschy (A–Salzburg)
Mitarbeiter: Stefan Ghetter, Jürgen Pichler

23

2. Preis ex aequo
Arch. Martin Mutschlechner (I–Brixen)
Arch. Karl Schug (A– Innsbruck)
70 Wettbewerbe / Concorsi – Wettbewerb Dorfkern Völs Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

01 02
3. Preis Arch. Stefan Arnoldi (D – München) 2. Ausscheidungsrunde
Arch. Wolfgang Simmerle (I–Bozen)
Mitarbeiter: Dipl. Ing. Kathrin Lenz,
Arch. Stefan Gasser, Alexander Ebner

05 07
2. Ausscheidungsrunde Anerkennung
Arch. Matteo Scagnol Arch. Karl Murero (A– Klagenfurt)
Arch. Sandy Attia (I–Brixen) Giuseppe Bresciano, Stefanie Murero,
Mario Paintner (A– Wien)
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Wettbewerb Dorfkern Völs – Wettbewerbe / Concorsi 71

10 18
2. Ausscheidungsrunde 2. Ausscheidungsrunde
Arch. Wilfried Moroder (I–Bozen) Arch. Konrad Rieper (I–Bozen)
Mitarbeiter: Iris Mayer, Bettina Platter Mitarbeiter: Claudia Bahr, Katrin Raab

21 23
2. Ausscheidungsrunde 2. Preis ex aequo
Noldin & Noldin Architekten – Arch. Rainer Arch. Martin Mutschlechner (I–Brixen)
Noldin, Dipl. Ing. Regina Noldin (A– Innsbruck) Arch. Karl Schug (A– Innsbruck)
Mitarbeiter: Andreas Hausbacher, Anke
Knabel-Donau, Nicoletta Krudl
72 Wettbewerbe / Concorsi – Wettbewerb Dorfkern Völs Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

26 28
2. Preis ex aequo 2. Ausscheidungsrunde
Arch. Uwe Rinner (I – Latsch) Dipl. Ing. Armin Th. Draxl (A–Wien)
Arch. Alexander Gotschy (A–Salzburg)
Mitarbeiter: Stefan Ghetter, Jürgen Pichler

30 31
Anerkennung 2. Ausscheidungsrunde
Arch. Johannes Zeininger Arch. Oswald Zoeggeler (I–Bozen)
Arch. Angelika Zeininger (A–Wien) Mitarbeiter: Arch. Domenico Mariani,
Mitarbeiter: Emanuel Irsara, Arch. Raffaello Furlan, Arch. Sabrina
Hubert Marz, Sebastian Soukup Pievani, Gotthard Kerschbaumer
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Wettbewerb Dorfkern Völs – Wettbewerbe / Concorsi 73

Das Projekt 23 erhält eine Spesenvergütung einander bzw. mit dem Ort hat klar ge-
von 2.582,28 Euro (5.000.000 Lire) für die macht, dass das besondere Völs dann am
Überarbeitungsphase, das Projekt 26 erhält besten „fortgeführt“ wird, wenn der Ring
6.713,94 Euro (13.000.000 Lire) als Anzah- um die Kirche geschlossen, nicht kontra-
lung für das Projektierungshonorar. punktiert wird, wenn die weitere Bebau-
ung sich den Hügel herab auflockert, nicht
Projektverfasser konzentriert, wenn der öffentliche Raum
anders ist, offener, und nicht den geschlos-
Nr. 23: Arch. Martin Mutschlechner, Karl senen Platz der Kirche wiederholt.
Schug; Mitarbeiter: Hannes Schuster, Mat-
thias Hirschhuber. Sonderfachleute: DI Chris- Unter den eingereichten Arbeiten gab es
tian Aste (Statik), DI Kessler (Aufzüge) zwei, die dies angedacht haben, dann aber
Nr. 26: Arch. Uwe Rinner, Arch. Alex Gotschy; nicht ausreichend konsequent im Detail
Mitarbeiter: Stefan Ghetta, Jürgen Pichler aufzeigten. Nach langer Diskussion einig-
Das Bauvorhaben erfordert eine komplexe te sich die Jury, den Wettbewerb mit zwei
Betreuung und Konsultierung in Architek- ex aequo gereihten Projekten abzuschlie-
turfragen. Die Kommission empfiehlt somit ßen und dem Auslober die weitere Vor-
der Gemeinde, fachkundige Berater zu kon- gangsweise zu empfehlen. Die Kuverts
sultieren, welche die Aufgabe gut kennen. wurden geöffnet, der Wettbewerb abge-
schlossen und die Gemeinde hat die Emp-
Ein kurzes Statement fehlungen umgesetzt: Sie hat beide Preis-
zum Wettbewerb in der Jury träger zu einem ausführlichen Gespräch mit
der versammelten Jury eingeladen, bei-
Vorab sei angemerkt, dass die hohe Quali- den Verfassern einen Auftrag zur Überar-
tät der Wettbewerbsvorbereitung wie auch beitung der Projekte erteilt und bestimmt,
die hohe Qualität aller eingereichten Arbei- dass die Mitglieder der Jury über die über-
ten von allen Jurymitgliedern mehrmals arbeiteten Projekte entscheiden sollen.
anerkennend hervorgehoben worden sind.
Die Aufgabe war anspruchsvoll, sie ist von Zwei Monate später ist die Entscheidung
allen Beteiligten sehr ernst genommen für das Projekt Rinner/Gotschy gefallen.

26
worden. Der Vergleich der Arbeiten unter- Hansjörg Plattner
74 Wettbewerbe / Concorsi Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

a cura di Andrea D’Affronto

Centro mobilità di Brunico.


Concorso per la riqualificazione
della zona ferroviaria
Oggetto del concorso era la riqualifica- Italia, Iugoslavia, Lettonia, Liechtenstein,
zione complessiva della zona della stazione Lituania, Lussemburgo, Macedonia,
ferroviaria attraverso la riorganizzazione Moldavia, Norvegia, Olanda, Polonia, Por-
degli spazi e l’inserimento di nuove strut- togallo, Repubblica Ceca, Romania, Rus-
ture e di nuove volumetrie. Dovevano es- sia, Svezia, Svizzera, Slovacchia, Slove-
sere progettati: il Centro mobilità, la stazio- nia, Spagna, Turchia, Ucraina e Ungheria.
ne autocorriere ed i punti di partenza, l’of-
ficina ed il deposito autocorriere, il park La situazione
and ride, circa 20.000 m riservati all’edili-
3

zia residenziale ed in parte al commercio e L’area in oggetto si trova in zona centrale,


circa 24.000 m di attrezzature collettive
3
ad ovest rispetto al centro storico. Il trat-
destinati a ristorante e bar, discoteca e uf- to ferroviario della stazione è collocato in
fici. Dovevano essere pensati anche colle- direzione sud-ovest/nord-est. L’espansio-
gamenti funzionali alle nuove strutture ne della città di Brunico ha progressiva-
ed alla circolazione cittadina nel più am- mente occupato tutti gli spazi circostanti
pio contesto, trovando soluzioni per su- la stazione ferroviaria, che è diventata ora,
perare elementi di divisione naturali, suo malgrado, un elemento statico di se-
rappresentati da dislivelli o altro, ed ele- parazione in un contesto urbano in fase
menti di divisione architettonici quali i di sviluppo costante. Ad est della stazione
binari e la situazione urbanistica attuale. ferroviaria si trova una zona esclusivamen-
Era richiesto un collegamento viario del- te residenziale (tra via Europa e via Michael
l’area verso sud con via San Lorenzo ed Pacher) che si estende fino al centro stori-
un collegamento pedonale e ciclabile diret- co. A sud, l’area del concorso confina con
to tra centro mobilità e piana di Stegona. una zona produttiva ed in parte residen-
Il concorso, di tipo anonimo, è stato divi- ziale che separa l’area da via San Lorenzo.
so in due fasi: fase delle idee e fase di pro- A nord-ovest, tra i binari ed il torrente
gettazione. L’area del concorso era costi- Rienza, si trova lo scalo legnami e, ad un
tuita dall’intera zona ferroviaria e includeva livello inferiore, una zona piana ed ampia
la viabilità circostante (area prima fase). lungo via S. Croce, p.zza Mercato e via
Per la seconda fase, l’area era limitata alla Stegona che si presenta libera, utilizzata
zona posta a sud-est della stazione ferro- da secoli per la fiera di Stegona, per mani-
viaria (area seconda fase). Erano autoriz- festazioni, mercati e altro, che separa Bru-
zati alla partecipazione i gruppi di lavoro nico dall’abitato di Stegona.
costituiti da architetti e/o ingegneri insieme
ad esperti di mobilità o trasporti e di urba- Gli obiettivi
nistica. Sono stati presentati 74 progetti;
tra questi sono stati scelti dalla giuria 18 Il concorso è nato dal ripensamento com-
progetti per la seconda fase. L’area di am- plessivo del sistema di trasporti della Val
missione al concorso comprendeva tutti Pusteria, dalle nuove esigenze della città
gli stati dell’Europa intesa in senso geo- di Brunico – alla ricerca di nuovi spazi da
grafico e cioè: Albania, Austria, Belgio, destinare ad uffici, al tempo libero e al tu-
Bielorussia, Bulgaria, Croazia, Danimarca, rismo cittadino – ed infine dall’intento di
Estonia, Finlandia, Francia, Germania, valorizzazione della stazione ferroviaria che
Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, può diventare, da elemento di forte divi-
76 Wettbewerbe / Concorsi – Centro mobilità di Brunico. Concorso per la riqualificazione della zona ferroviaria Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

1o premio sione del tessuto urbano, un polo attra- Giudici analitici:


Peters +Keller ente e da tutti facilmente raggiungibile. - dott. ing. Roberto Rubbo,
Prof. Dipl. Ing. M. Peters Lo scopo urbanistico prioritario era una ri- Provincia Autonoma di Bolzano
Dipl. Ing. Th. Keller (D – Stuttgart) qualificazione complessiva della zona del- - dott. arch. Paolo De Martin,
Transportation planning: la stazione ferroviaria attraverso la rior- Comune di Brunico
Ing. Büro Pirker + Pfeiffer ganizzazione degli spazi e l’inserimento - dott. ing. Helmuth Moroder (STA)
(D – Reutlingen) di nuove strutture e di nuove cubature. - dott. ing. Franco Ianes,
Collaborators: Le strutture di progetto dovevano integrar- Servizi di trasporto ferroviario
Dipl. Ing. St. Sontheimer si urbanisticamente con i quartieri limitrofi - dott. Antonio Sarrecchia – Metropolis
completandone definizione e forme. La si- Giudici non votanti:
2o premio tuazione o le situazioni d’ingresso erano - dott. ing. arch. Erich Theiner,
„Atelier 10: 8“ da integrare nel contesto urbano, rispet- Ordine Ingegneri di Bolzano
Dipl. Arch. G. Rinderknecht tando il carattere pubblico delle strutture. - dott. arch. Paolo Berlanda,
Dipl. Arch. J. Senn (CH – Zürich) Tutta l’area doveva per sua natura essere Ordine Architetti di Bolzano
Urban planning: perfettamente integrata con la viabilità esi- Coordinazione generale:
M. Rinderknecht (CH –Winterthur) stente (intendendo per viabilità tutti i per- Architektenpartnerschaft Thomas Simma
Transportation planning: corsi stradali, ciclabili e pedonali) e la via- (Ruth Mahlknecht, Thomas Simma,
Ernst Basler+ Partner AG bilità di progetto costituire un apporto alla Martin Willeit) e Alberto Bocchio.
Dipl. Ing. C. Lippuner (CH – Zürich) viabilità cittadina in senso ampio e non
essere solo funzionale al Centro mobilità. Giudizio della giuria al 1o premio
3o premio
s.d.k.s. Architekten Criteri di valutazione Il progetto prevede un lunga pensilina in
„dummert kirschner sonek stotz“ cui si inseriscono in forma gentile e pro-
Arch. M. Sonek (D –Darmstadt) I criteri di valutazione si sono attenuti, porzionata, nei pressi dell’incrocio con
Transportation planning: senza seguire un ordine gerarchico, al se- via Marconi, l’edificio del centro mobilità
Prof. Jörg Mörner + H. Jünger- guente elenco: ordine urbanistico e arti- e una piazza alberata. Sotto la stessa pen-
Herr Freudl (D –Darmstadt) colazione; chiarezza; orientabilità; inseri- silina si trovano le isole di partenza delle
mento nel contesto urbano; collocazione autocorriere che hanno il pregio di esse-
4o premio e funzionalità; accessibilità e viabilità ester- re sullo stesso livello del primo binario e
Arch. F. Wohnhaas ne e interne; degli accessi e dei collega- favorire così l’interconnessione tra bus e
(D–Ludwigsburg) menti; dei contesti di utilizzo e funzionali; treno. Fra le isole di partenza c’è lo spa-
Urban planning: dei settori pubblici e parzialmente pub- zio per un lungo giardino che diventa, ol-
Arch. G. Wohnhaas blici; delle strutture di trasporto pubblico tre a spazio per l’attesa, anche luogo pia-
(D –Ludwigsburg) integrato; dei percorsi pedonali e ciclabili; cevole di sosta e di ritrovo. Sulla stessa
Collaborators: qualità formale degli spazi e delle aree linea coperta da una simile pensilina si
Dipl. Ing. A. Baumgartner scoperte delle strutture di trasporto pub- sviluppa in modo organico l’area bus.
blico integrato dei volumi edilizi, del loro La cubatura destinata al terziario si trova
Premio speciale raggruppamento e sviluppo altimetrico; in un edificio di tre piani posto vicino al
Prof. Arch. R. Rizzi adempimento del programma planivo- confine dell’area del concorso dalla parte
Arch. M. Eleonora Cavasino lumetrico; disposizione delle aree scoper- della città. Il progetto si inserisce in for-
Arch. M. Gallamino te; realizzabilità economica e tecnica. ma lineare e semplice, in modo intelligen-
Arch. K. Mayr, (I–Venezia) te e misurato nel contesto urbano di Bru-
Collaborators: Composizione della giuria nico. La struttura del progetto rimane fles-
R. El-Asmar, L. Gondoni, sibile e si presta alla realizzazione per
S. Pauletto, L. Bosi, La giuria era composta da 13 membri, fasi e ad un’ulteriore crescita del centro
B. Mogiardo, M. Cattacin di cui 8 giudici tecnici e 5 giudici analitici. mobilità. I volumi previsti creano un mar-
Giudici tecnici: gine alla città lasciando al tempo stesso
Premio speciale - prof. arch. Ranko Radovic (Belgrado) ampi spazi per la mobilità e l’apertura ad
AV1 Architekten - prof. ing. Wolfgang Wirth (Monaco) una prospettiva per uno sviluppo futuro.
Butz, Dujmovic, Dchanné, - dott. Arch. Manuel de Las Casas (Madrid) La mobilità di tutti i mezzi di trasporto in-
urig (D –Kaiserslautern) - dott. ing. Willi Hüsler (Zurigo) tegrato è strutturata su un solo livello e
Transportation planning: - prof. arch. Bernardo Secchi (Milano) definita molto chiaramente. Gli utenti
Arcadis Asal (D –Kaiserslautern) - dott. arch. Olli Pekka Jokela (Helsinki) trovano e riconoscono con immediatezza
Specialists: - prof. arch. David Turnbull (Londra) tutti i mezzi di trasporto. L’isola di partenza
Dipl. Ing. Martin Reichrath - dott. ing. Hans Kriebernegg (Graz) diventa luogo di incontro in un piacevole
giardino che denota anche una certa sen- di Brunico. 4 Il lungo tetto anulare co-
sibilità poetica. La giuria invita i proget- me centro dell’ annodamento del traffico
tisti a rivedere alcuni particolari legati (ferrovia, autobus, P&R, pedoni/biciclette),
alla mobilità che non sono stati sufficien- inconfondibile nella sua forma (identità),
temente approfonditi (ad es. larghezza chiaramente strutturato con la sua pre-
del marciapiede del 1 binario). Inoltre
o
cisa direzione. 5 Il “centro naturale” co-
deve essere valutata la collocazione dei me spazio (luogo) di incontro, di comuni-
parcheggi per bus in superficie. cazione. Collega gli aspetti funzionali di
un centro di mobilità (cambio e distribu-
Relazione di progetto zione di vari mezzi di trasporto) con qua-
lità atmosferiche (sostare, rilassarsi).
1 Inserimento sensibile ed in scala adatta Parte flessibile che può essere “arredata”
alla struttura viabilistica e costruttiva nel sempre in nuovi modi diversi in relazio-
contesto urbano. Il centro di mobilità come ne alle situazioni che cambiano (edicola,
elemento lineare che segue la linea ferro- angoli di lettura, zona di sosta…). Il buon
viaria. 2 In parallelo l’edificio con i servizi orientamento e la chiarezza permettono
del comune di Brunico, per schermare con un viaggiare rilassato. 6 Il preciso colle-
la sua forma longitudinale la vicina zona gamento tra gli spazi di traffico e le aree
produttiva. 3 La piazza della stazione al- di servizio dei diversi mezzi di trasporto
berata è parte integrante e significativa tra crea una struttura logistica efficiente e
il nuovo centro di mobilità ed il comune permette un chiaro svolgersi del servizio.
78 Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

Giancarlo Baccoli

Kunst
Arte Un Museo per Bruno Munari:
“Prime idee”
A Cavalese, in provincia di Trento, nasce Povera con Zorio, Calzolari, Costa, ecc…
il 30 giugno 2001 un Centro d’Arte Contem- Lungo il percorso, Veronesi, Nagasawa,
poranea dedicato a Bruno Munari. Un fat- Mauri, Mirko, Novelli, Fontana, Melotti,
to di tale levatura culturale è avvenuto gra- Perilli, Santomaso, Turcato, Tancredi e tan-
zie alla collaborazione di un collezionista ti altri. Al piano superiore è la ricchezza e
ed il Comune. L’uno ha messo a disposi- l’unicità della raccolta: Bruno Munari.
zione quello che in tanti anni di frequenta- Con lui abbiamo inaugurato il Centro invi-
zione del mondo artistico aveva raccolto tando in un convegno critici e docenti di
in opere ed esperienza, l’altro ha saggia- chiara fama, a lui è stato dedicato il cata-
mente predisposto un palazzo del centro logo Scheiwiller che raccoglie i lavori di
storico per accogliere questa insperata for- progettazione editoriale di proprietà del
tuna. Non solo, nella stessa sede si crea Centro. Personaggio di primissimo piano
un laboratorio ad indirizzo munariano per nell’Arte italiana del ’900, Bruno Munari
le scuole materne ed elementari, che con- fa parte del 2o futurismo, assumendo pre-
sente, anche alle scuole medie e superiori sto una posizione critica nei confronti
di usufruire gratuitamente di lezioni e vi- dello stesso. Partecipa a diverse Biennali
site guidate con il Direttore del Centro. di Venezia, alla Quadriennale di Roma del
Una distribuzione generosa di tanta cul- 1935, alla Triennale di Milano del 1936 e
tura ad adulti e a ragazzi in età scolare 1940. Sue sono le “Macchine Inutili”del
raggiunta dalla collaborazione tra interes- 1930, le “Scritture illeggibili” del 1947, i
se pubblico ed interesse privato. “Negativi-Positivi”e le “Sculture da viag-
gio” del 1950 e le “Forchette Parlanti” del
Ma entriamo! Si accede a questo acco- 1958. Vincitore di tre edizioni del “Com-
gliente palazzo del ’700, adibito a casa di passo d’oro”, del “Premio Lego”, del “Pre-
vacanza della famiglia Firmian e succes- mio Andersen” come migliore autore per
sivamente sede di un orfanotrofio e quin- l’infanzia, del premio Accademia dei Lin-
di di una scuola superiore, attraverso un cei 1985. Muore nell’ottobre 1998.
bel portone di epoca ed una comoda sca-
la tutta in pietra. Il Museo si sviluppa su Ho la fortuna di potervi parlare di Munari
due piani. Al piano inferiore gli uffici e sostenuto dalla mia esperienza personale,
l’esposizione della collezione. Un salone dicendovi quindi cose di prima fonte, non
centrale con bel soffitto a stucco si apre filtrate, ma vissute direttamente con l’artista.
su quattro stanze laterali. L’antico pavi- Fu alla fine degli anni ’50 che lo incontrai
mento a travi di legno si è conservato in per la prima volta e questo avvenne a Bre-
una parte dei locali, una grande stufa ad scia alla galleria Sincron di Armando Nizzi.
olle unisce due stanze ed un lezioso Erker La cosa si ripetè più volte e furono sem-
mantiene i suoi dipinti d’epoca. Difficile e pre incontri molto significativi per me che,
prolisso sarebbe fare un’elencazione delle sempre più ricco ma non sempre soddis-
A destra Le “forchette
parlanti”. Queste varia- opere, per la quantità delle stesse e per fatto del mondo artistico milanese che
zioni sulla forchetta, anzi la diversità delle correnti. Per dare un’idea frequentavo con maniacale assiduità, lo
sulla forchetta come pro-
lunga della mano e, in
approssimativa possiamo dire che dal fu- vedevo sempre più un personaggio unico
definitiva, come mano, turismo, preceduto da alcune esperienze in cui la straordinaria genialità si fondeva
sono state disegnate
espressioniste è rappresentato da un gi- con una genuina generosità nel concedere
da Bruno Munari senza
nessuno scopo pratico, let ed altre opere di Depero degli anni ’20, agli altri tutto il suo sapere. La prima ope-
solamente per far giocare da tre Julius Evola del ’21 e da un centi- ra acquistata fu il “Concavo-Convesso”,
la fantasia su di un tema
apparentemente arido.
naio di documenti autografi e fotografie presentato alla galleria Borromini nel 1948.
Foto Ludwig Thalheimer di architetture del periodo, si arriva all’Arte C’era tutto Munari: una rete per polli (ma-
Sopra Una sala del
Museo d’Arte Contem-
poranea di Cavalese
Foto Ludwig Thalheimer

1 Saluti e baci (1992)


esercizi di evasione:
“Facciamo uno strappo,
andiamo al mare”
2 “Ricordi con vuoti
di memoria”
3 “Venezia, uno alla
volta il gondoliere li porta
a Piazza San Marco”
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Un Museo per Bruno Munari: “Prime idee” – Kunst / Arte 81

teriale poverissimo che lui amava) qua- ore per raccogliere le verità dette dal mio
drata (geometria da lui preferita) piegata Artista saggio. Già lo studio ricordava un
e fissata in due punti, il tutto sospeso al antro misterioso di cose alchemiche, come
soffitto con un filo sottilissimo ed illumina- sassi raccolti sulla spiaggia, rami d’albero
ta da una lampada puntiforme. tenuti tesi da cordicelle, oggetti in equili-
Al minimo alito di vento l’ombra, come brio instabile, il tutto legato con amore e
cosa misteriosa, si rifletteva sulle pareti sensibilità. Lo studio era un punto d’in-
creando situazioni sempre diverse che contro per persone diverse che, come me,
la nostra fantasia andava a completare. chiedevano qualcosa al Maestro per risol-
Dino Buzzati in un suo scritto del 1948 così vere problemi pratici o di fantasia, a vol-
lo descrive: “Ora egli ha inventato anche te anche estremamente personali. Fu du-
le nuvole. Sono dei rettangoli o quadrati di rante questi incontri che Munari mi regalò
reticella metallica, piegati a forma di con- le cose più preziose che mi rimasero di lui.
chiglia, anch’esse vanno appese al soffitto La collezione si arricchiva sempre più ed
e basta un piccolo soffio a farle ruotare len- insieme si decise di raccogliere le “prime
tamente. Allora le curve superfici di rete, idee”. Erano disegni, pastelli, tecniche mi-
nel gioco della prospettiva, hanno curiosi ste di progetti delle sue invenzioni ma so-
effetti cangianti e le loro ombre sulle pa- prattutto tantissimi legati all’editoria: lavo-
reti si contorcono in continue metamorfo- ri grafici per le copertine di case editrici,
si imitando il solenne moto dei nuvoloni gli originali di “Nella notte buia”, ”Nella
d’estate ed esprimendo l’irreparabile fuga nebbia di Milano”, “Disegnare un albero”,
del tempo. Un industriale svizzero tiene ”Disegnare il sole”o le illustrazioni per
una macchina inutile di Munari appesa nel i libri Gianni Rodari e tante altre cose.
mezzo del suo ufficio e nei momenti diffi- Senza dimenticare i voluti errori di scrittu-
cili la contempla: sembra che spesso la ra o di colore, le omissioni di regole o di
macchina gli dia buoni consigli e generi- protocolli dei quali sempre Munari anda-
camente lo esorti alla serenità e alla sag- va, con il suo malizioso sorrisetto, a sotto-
gezza. Un giorno è venuto un falegname lineare come indispensabili per la realiz-
per aggiustare un mobile; era un uomo zazione di quello che stava attuando, se-
umilissimo, che viveva in una stanza dis- condo quel metodo, mai abbandonato,
adorna, e non aveva mai sentito parlare della coesistenza della regola e del caso.
di futurismo, surrealismo, arte astratta e Munari ha avuto intensi rapporti con il
simili. Vista la cosa è rimasto incantato mondo editoriale fin dagli anni trenta.
a guardarla e non ha sentito il bisogno Chi non ricorda la sua collaborazione con
di spiegazioni. Ha detto soltanto: ”Bello, Ricas, che durò fino ai primi anni quaran-
me ne farò uno anch’io”. (Dino Buzzati. ta, quando la stessa sua sopravvivenza

1 2 3

Galleria Borromini. Edizioni 1948). era legata al mondo della grafica, e solo
Mano mano che il tempo passava i nostri più tardi gli fu permesso di interessarsi
incontri aumentavano sino al punto, negli di design. L’anguria lirica (‘32), Aquilotto
ultimi vent’anni, di vederci nel suo studio implume (‘29), la sua collaborazione con
di Milano ogni quindici, venti giorni. Nel Pagano nella conduzione di “Casabella”,
frattempo io mi ero trasferito da Brescia “Campo grafico”, “L’ufficio moderno”,
a Cavalese ed il viaggio diventava sempre “Poema del vestito di latte”. Purtroppo
più lungo, ma erano sufficienti tre-quattro molto è andato perso, molto, custodito
82 Kunst / Arte – Un Museo per Bruno Munari: “Prime idee” Mai Maggio 2002 turrisbabel 55

6 7 8
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Un Museo per Bruno Munari: “Prime idee” – Kunst / Arte 83

Foto: Ludwig Thalheimer

in diverse collezioni, forse un po’ troppo tema proposto e come l’apparente gioco
gelosamente. Ma c’è una frase di Munari, si trasformi in un lavoro creativo e, uno
conservata in un suo manuale del 1997, accanto all’altro, ognuno si esprime sen-
che non si può perdere: ”La grafica per la za essere minimamente distratto dal com-
stampa è come la matematica per la mu- pagno vicino. La conferma di come Bru-
sica: ci deve essere perché serve a strut- no Munari sia realmente paragonabile ad
turare il tutto e a dare estetica, ma non un Leonardo dei nostri giorni (detto da
si deve notare. Se l’impostazione grafica Picasso) è verificabile in ogni sua mani-
risulta troppo evidente allora diventa il festazione. Salendo le scale del Centro
soggetto dello stampato, per cui soffoca d’Arte che portano al piano superiore del
lo scopo per cui lo stampato è progettato”. palazzo dove è esposta permanentemen-
Progetta di qua, progetta di là, Bruno Mu- te la raccolta delle sue opere, accanto al
nari, negli ultimi trent’anni della sua vita, laboratorio, è stata appesa ad una pare-
ha ideato anche fantastici laboratori di- te una gigantografia di Bruno Munari;
dattici operanti in tutto il mondo, da Tokyo la foto lo ritrae mentre sorride, ma si ve-
a Gerusalemme, da NewYork a Rio de dono solo i suoi occhi attraverso il taglio
Janeiro, senza contare gli innumerevoli di una delle sue famose sculture da viag-
sorti in Italia. In ambienti luminosi, molto gio. Mi sono soffermato su quegli occhi
4 “Sei linee in movi-
stimolanti e con tanto materiale a dispo- e, per un momento, ho avuto l’impres-
mento”, bozzetto per un
libro illeggibile, 1958. sizione si insegnerà al bambino, attraver- sione che le sue chiarissime iridi fosse-
Ogni linea si muove so giochi appositamente studiati a secon- ro frammentate come quelle di una mo-
secondo la sua natura.
5 “Il venditore di ani-
da delle fasce d’età, il “come si fa a fare”. sca, il cui campo visivo è a 360°!
mali”, bozzetto per la L’opera di un artista, che nel nostro caso
copertina del libro, 1945.
sarà contemporaneo, verrà scomposta,
6 “Nella notte buia”,
Muggiano Ed., 1956. prendendo in esame i materiali, le tecni- Info Centro d’Arte Contemporanea
Libro stampato su vari che, gli strumenti, i colori, le regole ado- Palazzo Firmian, P.tta Rizzoli, 1
tipi di carte con poco
testo e molte illustra-
perate. Con il bagaglio di elementi ana- I – 38033 Cavalese (TN)
zioni. Il libro è stato ri- lizzati, il bambino ricostruirà qualcosa di Tel. 0462 235416 www.artecavalese.it
stampato da Corraini
personale, assimilando automaticamente E-mail: info@artecavalese.it
Ed. (www.corraini.com)
7 Testo in lingua le informazioni che gli si volevano tras- Il museo rimane aperto al pubblico
giapponese di “Dise- mettere. Ci si stupisce nel vedere come da martedì a domenica (16.00 –20.00)
gnare il sole”, 1984.
8 “Storie di re Mida”,
bambini delle scuole materne ed eleme- e il laboratorio didattico da martedì
ed. Einaudi 1983 ntari siano costantemente stimolati dal a venerdì (16.30 –17.30 / 18.00 –19.00).
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Giovanni Dissegna

Buchbesprechung
Recensione bibliografica Libria – casa editrice di
architettura contemporanea
Tra le pubblicazioni di architettura con- no noti, di valorizzare l’architettura co-
temporanea spicca per la sua freschezza me cultura diffusa, e di riscoprirla nella
un editore lucano di Melfi, per molti versi vita di ogni giorno. Architettura di se-
simile al turrisbabel, bilingue e di periferia. conda linea, ma non di seconda classe.
Il formato da tasca lo fa scendere dagli Architettura da non perdere.
scaffali, per farlo accomodare in treno,
autobus, tram… Foto spesso e volentieri Serie About
in b/n. Anche se le piccole monografie
non permettono una trattazione organica – Baumschlager & Eberle. Profondità
e integrale, i progetti e le realizzazioni so- plastiche ed estetiche del neutro
no presentati ed illustrati criticamente. A cura di Giacinto Cerviere
Ci capita così di entrare in case, musei, ne- [pp. 88, testo italiano-inglese, 1999]
gozi, quasi senza volerlo, e ci rimaniamo, – Pep Zazurca Architecture
incuriositi, girando per questi ambienti Introduzione di Anataxu Zabealbeascoa
spesso spogli ma densi di presenza, che [pp. 72, testo italiano-inglese, 1999]
ci magnetizzano ed inducono a pensare. – Cliostraat
La scelta degli architetti spazia attraverso Introduzione di Emanuela De Cecco
il vecchio continente, dalla Francia attra- Testi di Anna Barbara
verso la Mitteleuropa fino alla Grecia, dal- [pp. 80, testo italiano-inglese, 1999]
la Catalogna ai Paesi Bassi, una bella ta- – Pietro Carlo Pellegrini Architecture
volata di amici che consultano un menù Introduzione di Marco Casamonti
fatto di trasparenze, amore per il dettaglio, Testi di Sergio Polano, Marco Mulazzani
la paziente ricerca nell’assimilazione del [pp. 112, testo italiano-inglese, 2000]
passato e slanci verso il nuovo… La si- – Diacomidis & Haritos.
gnora Elsa Prochazka siede accanto a Fran- Un Architettura di trasparenze
co Purini, Laura Thermes e Alberto Cuo- A cura di Yorgos Simeoforidis
mo (“Doktor Loos”) vicino a Giacinto [pp. 96, testo italiano-inglese, 2001]
Cerviere (“Nonluogo e progetto”), vedia-
mo ancora Alberto Cecchetto, Baumschla- Serie By
ger&Eberle, Diacomidis&Haritos. Dalla
finestra sul parco sale in volute il fumo – Alberto Cecchetto
di un sigaro. Pep Zazurca, Bus Architektur, Introduzione di Pippo Ciorra
Cliostraat, Gilles Perraudin, o chi altro? [pp. 112, testo italiano-inglese, 2000]
Sfogliando questi taccuini ri-scopriamo – Bus architektur. Perceptions
nuove periferie e centri storici in cui Introduzione di Antonino Saggio
(ancora) fluisce viva linfa architettonica. [pp. 128, testo italiano-inglese, 2001]
Una curiosità quasi bambina ci assale, – Gilles Perraudin
la gioia di riscoprire l’architettura anco- A cura di Fernanda De Maio
ra anonima, primaverile, quella delle ope- [pp. 112, testo italiano-inglese, 2002]
re prime, quasi ancora dei Geheimtips. – Elsa Prochazka
Quanti di noi conoscono l’architetto Pie- A cura di Fernanda De Maio
tro Carlo Pellegrini, che ha ristrutturato [pp. 112, testo italiano-inglese, 2002]
in maniera così fine il Museo di San Mar-
tino, accanto alla Cattedrale di Lucca?
L’immagine di freschezza di cui parlava-
mo risiede nella volontà dichiarata di Casa editrice LIBRiA
dare rilievo agli architetti giovani e me- E-mail: libria@interfree.it
turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 85

a cura della redazione

mailtb@archiworld.it
Bolzano: l’università, i concorsi, la città Una delle molte occasioni perdute senz’al-
Desidero, ora che il complesso univer- tro quella di “piazza” Sernesi, che avrebbe
sitario di Bolzano sta acquisendo la sa- potuto diventare la cerniera privilegiata
goma urbana definitiva, svolgere alcune delle relazioni che una sede universita-
considerazioni di vario ordine che in ogni ria intesse con la sua città, potendo così
caso possono valere anche per altri inter- rendere luogo fisico uno dei nodi della
venti importanti più o meno recenti. rete planetaria del sapere e della ricerca.
La ricognizione del sito genera impressio- In definitiva la nuova università di Bolza-
ni che formulerò di seguito. I volumi che no riproduce l’eterotopia dell’ospedale
compongono il complesso si “precipitano” borghese che va a sostituire, mancando
nel tessuto urbano occupando un intersti- la sfida delineata da una precedente valo-
zio funzionale della maglia preesistente. rizzazione, ovvero di restituire ospedale e
In questo modo l’edificio parebbe espri- spazi alla città, di rendere il museo prima
mere l’intenzione di darsi una propria iden- e l’università poi luogo urbano con la po-
tità figurale rispetto alla quinta urbana tenzialità di innescare relazioni costruttive.
consolidata. Nel fare ciò entra in relazione Credo che l’operazione di attribuire all’isti-
con una serie di spazi aperti, quali strade tuto del concorso la capacità di fornire
come via Cassa di Risparmio, uno slargo valori fondativi per una città e nello spe-
tra via Da Vinci e via Sernesi, risultato di cifico per la Bolzano contemporanea, ab-
un’assenza di disegno urbano e su cui si bia mostrato in questa ed altre sedi tutti
sono stratificate accidentalmente funzioni i suoi limiti. Il concorso di architettura è
che hanno inflitto l’immagine della resi- uno strumento che può essere messo in
dualità. In modo meno diretto si “appog- campo solamente nel quadro di un per-
gia” poi ad una piazza cui è stato fatto as- corso progettuale complessivo, all’inter-
sumere il ruolo di un sagrato fuori scala. no del quale si danno orientamenti di
sviluppo e di crescita sociale e culturale
I volumi irrompono con indifferenza tota- ma dove soprattutto si ragioni sulla città.
le rispetto alle spazialità urbane prossimali Il caso dell’università di Bolzano è però
ad oggi irrisolte, rinunciando ad un ruolo rappresentativo di prassi che hanno potuto
che invece doveva essere quello dell’in- consolidarsi in assenza di una riflessione
terferenza positiva, capace di creare nuo- approfondita ed a tutto campo sul territo-
ve relazioni che il rango delle funzioni rio urbano e sulle modalità di trasforma-
insediate meritavano di svolgere nei con- zione che lo investono. Tale riflessione de-
fronti di Bolzano. La necessità di riquali- ve svolgersi non in termini di azzonamenti
ficare il rapporto figurale del contesto era e norme né tanto meno di estetiche con-
evidente in questo come in altri casi ma trapposte ma piuttosto cogliendone e svi-
non è invece stata colta da alcuno dei li- luppando un’idea di città. La città ed i suoi
velli dei procedimenti che ne hanno porta- abitanti infatti sono le sole vittime della
to alla realizzazione. divergenza schizofrenica tra Piano omni-
L’indifferenza degli edifici al contesto non comprensivo e totalizzante, manifesta-
è neppure in grado di produrre significati zione di una pratica di gestione del terri-
nuovi: la scansione delle aperture carat- torio deresponsabilizzante della filiera
terizzata da una rigidità manualistica, gli decisionale, ed una composizione archi-
accessi che delegheranno la loro rilevan- tettonica autoreferenziale che si attribui-
za urbana a semplici insegne, la compo- sce valore dalla ridondanza dei segni.
sizione dei corpi di fabbrica all’insegna
di una risposta volumetrica semplicisti- Il territorio urbano non è più vissuto in
camente limitata al programma funziona- modo integrato, non esiste più il concetto
le, sono le emergenze maggiormente ri- di architettura della città, intesa come mo-
levanti di una grande occasione perduta. do di operare che si preoccupa di mettere
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in relazione “poetica” le parti che costi- Ebbene, mi sono divertito molto, a lavo-
tuiscono Bolzano, attraverso le modula- rare senza regole e compromessi, senza
zioni dei possibili rapporti, interno ester- interlocutori e committenti, senza dover
no, spazi aperti e costruiti, ecc. rendere conto a nessuno, se non a me
Solo recuperando la capacità di riconosce- stesso. Consegnati gli elaborati si ritorna
re e valorizzare gli elementi costitutivi del al solito trantran, pompati di autostima
sistema urbano si potrà disporre di basi ed entusiasmo. L‘autoanalisi resuscita un
adeguate a produrre gli orientamenti fon- ego molto forte, aahhh sono proprio an-
dativi per un’idea di città che è dramma- cora bravo, …fin qui tutto bene.
ticamente assente ma che alla soglia di A consegna avvenuta, subentra la curio-
grandi trasformazioni è assolutamente in- sità sugli altri partecipanti, sui loro elabora-
dispensabile. I principi della cultura del ti e sulle loro soluzioni per lo stesso tema.
progetto devono essere messi in campo Scopro che vi sono altri 132 lupi solitari
con l’obiettivo di risolvere la dicotomia che hanno condiviso le mie stesse emozio-
disciplinare che vige oggi nelle modalità ni, proponendo soluzioni per una piscinot-
di trasformazione del territorio: il Piano ta un po’ complessa, in ambiente sensibile.
non può essere più generalizzante e pre- Faccio un rapido calcolo: ho lavorato, col-
tendere onnipotenza, né il progetto di laboratori compresi, ca 40 giorni per arri-
architettura (come vissuto in Alto Adige) vare a degli elaborati presentabili, senza
deve più perseguire modalità narcisistiche. strafare, ben al di sopra comunque della
Ritengo che però si debba porre grande famigerata soglia dell’infamia. Il calcolo
attenzione ad evitare che si verifichino va fatto per 132 studi. Risultato 5.280 gior-
condizioni opposte: parti di città, sottosi- ni, diviso per 230 giorni lavorativi annui
stemi complessi che necessitano di inte- di un qualsiasi impiegato = risultato 22-25
grazione, di qualità e di rispetto, disegna- anni di lavoro, a seconda dell’impegno,
te pensando esclusivamente in termini coordinatori del concorso e commissioni
volumetrici e trasformando schemi funzio- comprese nel calcolo. Abbiamo messo
nali in architettura oppure avendo a men- a disposizione 25 anni di lavoro. Per che
te villaggi multipiano decontestualizzati cosa? Per avere un incarico? Per misurar-
e decontestualizzanti sono i possibili rischi. ci e per vedere chi è il più bravo di noi.
Deve nascere ed essere attuata un’idea C’è qualcosa di marcio ed obsoleto che
di città condivisa ma comunque armoni- non quadra piú in quest’ottica dei concor-
camente ancorata alle specificità discipli- si di architettura. 22-25 anni sono quasi
nari con il chiaro obiettivo di produrre una vita intera di lavoro, non uno scherzo.
spazialità e territori urbani capaci di con- Un regalo all’Amministrazione Pubblica?
figurare nella puntualità degli interventi, Sembra ritornare ai tempi di Cicjkov e dei
una significazione “glocal”, di appartenen- nobili russi che contavano le anime dei loro
za globale e di valorizzazione locale rispet- possedimenti, barando su quelle morte.
to al sistema urbano di Bolzano. No!!, noi architetti non possiamo
Thomas M. Demetz e non dobbiamo prostrarci più a questo
sotterfugio squallido, che ci vogliono pro-
Alla cortese attenzione del Direttore pinare, prendendoci per l’orgoglio e per
Gentile Direttore, vorrei sottoporre queste il portafoglio. Se vogliamo misurarci tra
mie riflessioni in merito ai concorsi di di noi possiamo inventarci un giochino a
architettura ai lettori della nostra rivista: premi, annuale, riservato ai giovani e/o
Recentemente ho partecipato ad un con- ai meno giovani. Il nostro lavoro intellet-
corso di architettura; un po’ per vanità (non tuale non è a ribasso d’asta.
vi avevo pressoché mai partecipato in 25 Mettiamo pure a disposizione questi 25
anni di intenso lavoro) un po’ per prestigio, anni a cause più nobili. C’è un intero mon-
perché il concorso era stato indetto in un do meno fortunato del nostro, al quale
comune nel quale avevamo svolto nel cor- possiamo, se proprio vogliamo, donare il
so degli anni intenso lavoro professionale nostro tempo, il nostro sapere, le nostre
e un po’ per amorproprio, per avere un ri- esperienze. Mai più a vuoto come nei con-
scontro sulle mie capacitá intellettive, che, corsi. E beninteso, anche se per puro caso
si sa, il troppo lavoro svilisce e appiattisce. dovessi vincere questo concorso, mi re-
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sterebbero sullo stomaco i 5.240 giorni che cipazione limitata, una rotazione nei con- Pressemitteilung / Comunicato stampa
sono stati investiti per il nulla più comple- corsi ad inviti (pagati), bens’intenda non Architekturausstellung „State of Flux“
to; non per la reinvenzione del modo di per salvaguardare vecchi privilegi, associa- Delugan_Meissl Architekten, Wien
abitare, non per una qualsiasi soluzione moci, reinventiamo un nuovo mestiere,
di una suburbe complessa, per un pezzo vecchio come il mondo (non quello delle
di città o per un’utopia di piano …5.240 buone donne, che anche quelle di gratis
giorni = 22-25 anni per una piscinotta. non fanno e non hanno mai fatto niente),
Anche il vignettista del Dolomiten di og- del procacciatore di affari o del distributore
gi ci prende garbatamente in giro. Siamo di risorse. Quello che sta succedendo non
da tempo abituati di venire bombardati è più nei parametri normali del buon
dalle notizie di borsa, accecati da facili senso. E non nascondiamoci dietro l’Eu-
guadagni degli anni passati, rimessi in ropa e i suoi parametri. La lobby dei “con-
carreggiata dalle forti perdite che nessu- corsi di architettura a tutti costi e anche
no ammette, per venti volte al giorno ci per un cesso” va fermata.
sorbiamo le quotazioni dei Mibtel, Mib30, Non facciamoci imbambolare da chi con- Innerhalb der vielzitierten „Jungen Ar-
Numtel, Nasdaq ecc. Ora, se seguiamo il tinua a farci credere nell’importanza dei chitektengeneration“ aus Wien nehmen
nostro calcolo, possiamo “divertirci” per concorsi, nell’elevarsi al cielo della qualità Delugan_Meissl eine Sonderstellung ein.
vedere quanti soldi sono stati “bruciati” delle proposte grazie ai concorsi, non è Das Team um Roman Delugan und Elke
della “borsa nostra” dalla tanto amata e vero niente… chi ci quadagna sono i soliti Meissl konnte sich früh mit großen Pro-
decantata “borsa dei concorsi”: Conside- noti… e chi ci perde siamo tutti noi, come jekten wie beispielsweise durch markante
riamo che un architetto debba guadagna- la recente imposizione del 20% di sconto Statements im Zuge des Wiener Hoch-
re tra le 500.000.- Lire = ~260 Euro ai istituzionalizzato di mamma, … pardon hausbooms sowie im Städtebau profilie-
2.000.000.- = ~1000 Euro al giorno, asse- matrigna Provincia degli onorari dei La- ren. Delugan_Meissl stehen für eine de-
standoci attorno ai 300 Euro giornalieri, vori pubblici insegna. Potremmo propor- zidiert zeitgenössische, international orien-
per abbassare la media e venire incontro re in cambio di applicarci il 20% di sconto tierte Architektur, die mit modernsten
ai colleghi più giovani (se qualcuno dice sulle tasse che paghiamo, ma questo Entwurfsinstrumenten, neuesten Techno-
che è troppo, meglio che apra un bar), frui- un’altra volta, … dopo il decentramento logien und experimentellen Gestaltungs-
tori primi dei concorsi, e arriviamo alla fiscale del senatur! ideen operiert, um selbst klassisch restrik-
bella cifra tonda di 3,144 miliardidilire = Cordiali saluti, Walter Maurmayr tive Aufgaben wie beispielsweise den
1milione e mezzodieuro in onorari bruciati gemeinnützigen Wohnbau ganz auf der
dalla piscinotta in questione. Non male, Spettabile turrisbabel, Höhe der Zeit zu interpretieren. Die Aus-
una rapina legalizzata. È chiaro che agli sono Paola Bitorzoli, laureanda presso stellung auf einer Fläche von ca. 300 m2
amministratori fa molto comodo questo il Dip. di Processi e Metodi delle Produ- vermittelt als eine Art „begehbares Por-
stato di fatto, e si sentono poi in dovere zione Edilizie, della Facoltà di Architettura trait“ nicht nur exemplarische Projekte
di esporre gli elaborati e stampare persino di Firenze. Il mio relatore è il professor und zentrale gestalterische Parameter, son-
un librucolo. È un po’ meno chiaro che Antonio Lauria. Il tema di tesi, è ancora dern auch die spezifische Raumerfahrung,
faccia masochisticamente piacere anche a in via di sviluppo, ma l’argomento sono die im Zentrum der Arbeiten von Delu-
noi, questo giochetto, che accettiamo senza i canili. Vi scrivo su il consiglio del mio gan_Meissl steht. Damit wird experimen-
fiatare. Anzi, viene continuamente incenti- relatore, visto che la vostra rivista tratta telle Architektur nicht nur zum Gegenstand
vato e ci viene venduto come il toccasana temi monografici. Vi chiedo pertanto se der Ausstellung, sondern auch ihr unmit-
anche dai nostri ordini professionali. E che avete mai pubblicato qualcosa sui canili telbarer Träger. Der gezielte Einsatz von
nessuno mi tenti di abbindolare parlando- e sul fenomeno del randagismo. Vi rin- Medientechnologie wird genutzt, um
mi di libera concorrenza e libero mercato e grazio e Vi porgo i miei più sentiti saluti. unkonventionelle Zugänge für ein breites
queste balle qui. Proviamo a proporre un paolabitorzoli Publikum zum Thema Architektur zu schaf-
meccanismo simile all’Ordine degli Avvo- fen und gleichzeitig das Format „Archi-
cati o dei Dottori Commercialisti o degli È proprio vero: turrisbabel è una rivista tektur-Ausstellung“ weiterzuentwickeln.
Odontoiatri (chi fa la più bella protesi, calco da cani, con tutto quel bau-bau-bauen… > kunst Meran im haus der Sparkasse
e dentiera di prova compresi). Anche loro Un saluto al diretùr Luigi “Frisky” Scolari. Lauben 163, Meran 20. 04. – 09. 07. 2002
vivono nello stesso libero mercato, con Alberto Di – So 10 – 18 Uhr
una concorrenza forse ancora più agguer-
rita. Ci manderebbero letteralmente in quel Mostra di Architettura „State of Flux“
paese… C’è qualcosa che non funziona… Delugan_Meissl Architetti, Vienna
Abbiamo bisogno di lavoro? Di equa redi- Nell’ambito dei famosissimi “Giovani ar-
stribuzione del lavoro? Troviamola una chitetti” di Vienna, Delugan_Meissl occu-
soluzione dignitosa, una rotazione di parte- pano un posto preminente. Il team ha
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potuto inserirsi ed influenzare con le pro- - 21. November 2002 – Februar 2003
prie idee lo sviluppo costruttivo viennese. Emerging Architecture 3. Kommende
Il lavoro di Delugan e Meissl è orientato Architektur 3. Beyond Architainment
verso un’architettura contemporanea ed Eröffnung: 20. November 2002, 19 Uhr
internazionale, supportato dalla più nuo-
va e sperimentale tecnologia, e riesce a Jahresprogramm Veranstaltungen:
coniugare i parametri classici dell’edilizia - Exkursionen. Die erfolgreichen Sonn-
popolare con lo spirito moderno. Il fatto tags-Exkursionen werden im Frühjahr
che la rinomata casa editrice svizzera 2002 mit 13 besonders interessanten
Birkhäuser abbia dedicato loro una mono- Touren fortgesetzt. Siehe Programm unter
grafia in due volumi dal titolo “D_M 2” www.azw.at/fuehrung/de/fuehrung.htm
dimostra il grande interesse suscitato da - Dienstag, 11. Juni 2002, 18 Uhr
questo team anche al di là dei confini Vortragsreihe: Der Dorfplatz
austriaci. La mostra occuperà circa 300 m 2
Veranstaltungsserie „Fläche im Raum“
e non sarà una semplice esposizione di (in Kooperation mit Ebenseer Beton-
progetti esemplari, ma diventerà essa werken und Zement + Beton)
stessa parte del concetto spaziale di Delu- - 07. August – 09. September 2002
gan_Meissl. In tale modo l’architettura Architektur im August
sperimentale sarà per questa mostra non - Dienstag, 15. Oktober 2002, 18 Uhr
solo soggetto espositivo, ma soprattutto Vortragsreihe: am Stadtrand
colonna portante. L’esposizione nasce con
l’intenzione di coinvolgere non solo gli Jahresprogramm Kongresse:
specialisti del settore, ma anche un pub- - 22. – 26. September 2002
blico più vasto, dando a tutti la possibili- ICAM 11 Konferenz
tà di esaminare ed approfondire i temi International Confederation of
principali del lavoro multidisciplinare dei Architectural Museums
due architetti. L’impiego programmatico - 27. September – 01. Oktober 2002
delle nuove tecnologie mira ad espandere ICAM Nachkonferenztour nach Brno,
il concetto di progetto architettonico, Zlin und Budapest
permettendo ai visitatori della mostra di - 08. – 10. November 2002
“entrare” nel lavoro di Delugan_Meissl; 10. Wiener Architektur Kongress
inoltre la scelta di impiegare moduli espo-
sitivi facilmente adattabili permetterà di
creare un struttura espositiva per l’archi-
tettura soggetta ad ulteriori sviluppi.
> Merano arte edificio Cassa di Risparmio
Portici 163, Merano 20. 04. – 09. 07. 2002
www.azw.at/ ma – do ore 10 – 18

Architekturzentrum Wien
Jahresprogramm Ausstellungen:
- 11. April – 05. August 2002
Idea and Phenomena – Steven Holl
Eröffnung: 10. April 2002, 19 Uhr
- 16. Mai – 29. Juli 2002
Walter Pichler – Das Haus neben
der Schmiede
Eröffnung: 15. Mai 2002, 19 Uhr
- 29. August – 28. Oktober 2002
TransModernity – Austrian Architects
Henke und Schreieck / Jabornegg &
Pálffy / Riegler Riewe
- 13. September 2002 – Jänner 2003
9 = 12 Neues Wohnen in Wien
Eröffnung: 12. September 2002, 19 Uhr

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