Sei sulla pagina 1di 2

PUNTI DI VISTA

Parliamo di punti di vista.


Spesso vengo criticato. Molto spesso. Molto spesso vengo criticato anche dalle persone a cui voglio
particolarmente bene. Ma c’è modo e modo per criticare. C’è modo e modo nel dire ‘Hai sbagliato’.
E c’è modo e modo per nel vedere le cose e nel trattare le persone. Il tuo punto di vista si chiama
tale, devi deciderlo ispirandoti, non seguendo quello di un tuo presunto idolo che magari tra qualche
anno quando avrai dei figli dirai che solo stato un ragazzo che ha avuto più fortuna di te. Guarda
oltre le parole, vedi oltre la vista, cerca quello che per te realmente importante considerare
immancabile, ma tutto ciò avrà un costo, come ogni singola decisione che dovrai prendere. Da lì in
poi, non rimanerne troppo sorpreso se non rimarranno tutti, come le persone che perdi quando
muoiono, le persone le perdi mentre vivi, magari le perderai tra qualche anno, magari le perderai da
qualche minuto, magari le hai già perse ancora prima di conoscerle. Ma le sconfitte, ti creano il
carattere, la personalità, il modo di essere e...il punto di vista di tutto.

Mi piace molto uscire da solo, anche d’inverno quando fa un freddo pungente che dovrebbe
congelarti anche la voglia di uscire anche solo a fare due passi, ma io lo adoro. Quasi meglio
dell’estate, uscire d’inverno mi aiuta a staccare anche solo per una ventina di minuti dalla vita che
sto vivendo.
Ascoltando qualche base strumentale suonata con il pianoforte, percorro le vie di Vigevano, ormai i
miei piedi le sanno a memoria, anche se la mia testa si scorda i nomi in continuazione.
Provo libertà e spensieratezza, ogni tanto quando rincaso pubblico una storia su Instagram, magari
con qualche parola, oppure mentre sono seduto sui gradini del Teatro Cagnoni a guardare la gente
che passa, per vedere se anche qualcun altro come me passeggia perché si sente meglio nel farlo
anche con questa stagione. A volte molti miei amici, oppure persone che conosco appena, mi
chiedono come faccia ad andare in giro nel tardo pomeriggio con un tempo del genere...beh…
rispondo sempre come mio solito: << Perché mi piace >>. Dopo aver letto quelle parole, inutile dire
che mi vengo diagnosticate varie malattie, tra le quali quella di avere dei gusti “strani”, ma
ovviamente sono punti di vista.
Io posso trovare la pioggia ed il suo rumore un suono rilassante, a molte altre persone magari mette
solo angoscia, oppure tristezza; io trovo bello uscire da solo una volta ogni tanto, hanno il terrore
anche di andare semplicemente a fare la spesa da soli, oppure necessitano di una persona che sappia
sostenerla in un crollo improvviso, ma quando quella persona non è presente, si isolano dal mondo
in un paio di cuffie e in quattro mura, sedute su un letto a dormire facendo incubi, oppure svegli per
capire quante cose sbagliate ci siano nella loro vita e quante poche, invece, ce ne siano di giuste.
Perché c’è differenza nell’ascoltare la musica mentre cammini all’aria aperta e mentre cammini o
stai fermo dentro le tue mura di casa. Con la musica riesci ad immaginare molte cose, a volte in
tempo reale insieme a quello che vedi mentre cammini, ma se rimani fermo in quella stanza che
vedi ogni singolo giorno quando ti svegli per fare colazione, il tuo punto di vista potrebbe non
andare oltre agli standard di vita ai quali ti sei abituato da anni, ma questo è solo un mio punto di
vista. Un mio pensiero. Una mia visione di quello che secondo me sono le differenze di come vivo
io la mia vita rispetto a come la vivono gli altri.

Non ti devi sentire influenzata dalla mia vita, le scelte sono le tue, le decisioni sono tue, il cervello è
il tuo. Se provi a cambiare le tue abitudini e magari non ti senti ancora meglio il regista rimani
sempre e solo tu. Non è colpa di una divinità, non è colpa dei tuoi genitori, non è colpa del mondo,
se hai preso una decisione e non ha prodotto i risultati che speravi, devi prendertela solo con te
stessa. E spetta sempre a te decidere come reagire e come andare avanti, perché malgrado le
conseguenze inaspettate non puoi fermarti convinta che il tempo si fermi con te, devi andare avanti
imparando dalle vicende che hai vissuto, belle o brutte che siano state. Da quest’ultime capirai.
Capirai come gira il mondo. Capirai a modo tuo come vivere nel mondo che corre più veloce di te.
E capirai il vero valore, le persone per cui vale la pena di spenderci qualche riga o sprecarci del
tempo tempo assieme, perché anche se il tempo è prezioso, il ricordo di un pomeriggio passato con
le persone che dal tuo punto di vista sono le più importanti vale molto di più di un concerto a cui
saresti magari andato da solo, perché saresti stato convinto che nessuno come te esistesse, in una
cittadina come Vigevano, a cui piacesse vedere un sognatore che ha creduto veramente a quello che
faceva e che ora è lì, con un microfono, con delle note e con migliaia di ammiratori, che non
vorrebbero essere in nessun altro posto se non lì, perché secondo loro non esiste momento più bello,
ma chi può dirlo se quello è veramente l’apice della loro felicità? Nessuno se non loro, e nessuno se
non tu può dirmi per se stesso, per cosa vale la pena vivere.
Sono punti di vista, sono modi e sono gusti. Ognuno è diverso se comincia a camminare insieme a
se stesso prima di camminare insieme agli altri e sentirsi gli altri.

Punto e a capo.

Potrebbero piacerti anche