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11.TRAVE DI FONDAZIONE ....................................................................................................... 113
11.1Analisi dei carichi trasmessi in fondazione ........................................................................... 114
11.2 Calcolo della larghezza della trave di fondazione (b) .......................................................... 117
11.2 Calcolo dell’altezza della trave di fondazione (h) ................................................................ 120
11.3 Armatura longitudinale della fondazione ............................................................................. 122
11.4 Armatura trasversale della fondazione ................................................................................. 123
2
ASPETTI GENERALI
La seguente relazione riguarda il progetto di un edificio di 3 piani, ad una quota sul livello del mare
di 120 m, precisamente a Chiaravalle Centrale. La struttura portante di tale costruzione è realizzata
in calcestruzzo armato. Inizialmente sono stati effettuati un predimensionamento e l’analisi dei
carichi (sia del solaio interno sia del solaio esterno). In seguito, mediante la combinazione dei
carichi, sono stati calcolati pilastri, travi e solai.
Grandezze Geometriche
Sezione longitudinale
h2 =3,2 m b=5,0 m
h3 =3,2 m c=4,9 m
3
Pianta impalcato
Trave a spessore
Materiali utilizzati:
Calcestruzzo C25/30
Riguardo i legami costitutivi, per il calcestruzzo è stato usato il legame stress-block, mentre per
l’acciaio è stato usato il legame elasto-plastico perfetto senza controllo sulla 𝜀𝑠𝑢 :
𝜀𝑐4 = 0,07%
𝜀𝑐𝑢 = 0,35%
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1. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI
I materiali utilizzati nel progetto dell’edificio sono:
calcestruzzo C25/30 e acciaio B450C.
Per quanto riguarda il calcestruzzo le resistenze calcolate sono di seguito riportate:
· resistenza cilindrica caratteristica:
𝑓𝑐𝑘 = 25𝑀𝑃𝑎
· resistenza cubica caratteristica
𝑅𝑐𝑘 = 30𝑀𝑃𝑎
· resistenza cilindrica di calcolo:
0.85 ∙ 0.83 ∙ 𝑅𝑐𝑘
𝑓𝑐𝑑 = 𝑀𝑃𝑎 = 14.17𝑀𝑃𝑎 (𝑐𝑜𝑛 𝛾𝑐 = 1.5)
𝛾𝑐
· resistenza caratteristica media:
𝑓𝑐𝑚 = 𝑓𝑐𝑘 + 8𝑀𝑃𝑎 = 33𝑀𝑃𝑎
· resistenza caratteristica media a trazione:
2/3
𝑓𝑐𝑡𝑚 = 0.3 ∙ 𝑓𝑐𝑘 𝑀𝑃𝑎 = 2.51 𝑀𝑃𝑎
· resistenza caratteristica a trazione:
𝑓𝑐𝑡𝑘 = 0.7 ∙ 𝑓𝑐𝑡𝑚 𝑀𝑃𝑎 = 1.76𝑀𝑃𝑎
· modulo elastico:
𝑓𝑐𝑚 0.3
𝐸𝐶 = 22000 ( ) 𝑀𝑃𝑎 = 31476𝑀𝑃𝑎
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1. ANALISI DEI CARICHI
In fase preliminare si considerano, per i pilastri e le travi dell’edificio, le dimensioni riportate in
Tabella 2.1.
Tabella 2.1: Dimensioni preliminari di pilastri e travi
𝐺1 (𝐼, 𝐼𝐼)
= 4.00 𝑘𝑁/𝑚2
(𝐼, 𝐼𝐼)
𝐺2 = 𝑔𝑚𝑎𝑠𝑠𝑒𝑡𝑡𝑜 + 𝑔𝑖𝑛𝑡𝑜𝑛𝑎𝑐𝑜 + 𝑔𝑝𝑎𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑚𝑒𝑧𝑧𝑖
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2.1.3 Carichi variabili (Qk (I, II))
I carichi variabili comprendono i carichi legati alla destinazione d’uso dell’opera. Poiché in questa
fase si considerano i solai interni del primo e del secondo impalcato, (per i quali il valore di 𝑄𝑘 risulta
essere uguale) l’unico sovraccarico accidentale presente è dovuto alla destinazione d’uso.
Dal paragrafo 3.1.4 della normativa per ambienti ad uso residenziale il valore di esercizio è
riportato in tabella 3.1.II, pertanto:
(𝐼, 𝐼𝐼) 𝑘𝑁
𝑄𝑘1 =2
𝑚2
(𝐼𝐼𝐼)
𝐺2 = 𝑔𝑚𝑎𝑠𝑠𝑒𝑡𝑡𝑜 + 𝑔𝑖𝑛𝑡𝑜𝑛𝑎𝑐𝑜 + 𝑔𝑝𝑎𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 + 𝑔𝑖𝑚𝑝𝑒𝑟𝑚𝑒𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑛𝑡𝑒
𝑘𝑁 𝑘𝑁
𝑔𝑖𝑛𝑡𝑜𝑛𝑎𝑐𝑜 = 𝛾𝑖 ∙ 𝑠𝑖 = 15 3
∙ 0.02𝑚 = 0.30 2
𝑚 𝑚
Noti i seguenti valori:
𝑘𝑁
𝑔𝑝𝑎𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 = 0.40
𝑚2
𝑘𝑁
𝑔𝑖𝑚𝑝𝑒𝑟𝑚𝑒𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑛𝑡𝑒 = 0.30
𝑚2
Si ottiene:
G2(III) = 1.75 KN/m2
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2.2.3 Carichi variabili
I carichi variabili comprendono i carichi legati alla destinazione d’uso dell’opera. Poiché si
considera il solaio del terzo impalcato, i sovraccarichi accidentali presenti sono dovuti alla
destinazione d’uso e alla neve.
Analogamente ai solai interni, il carico dovuto alla destinazione d’uso è il seguente:
(𝐼𝐼𝐼) 𝑘𝑁
𝑄𝑘1 = 2
𝑚2
Il carico provocato dalla neve sulle coperture sarà valutato mediante la seguente espressione:
𝑄𝑘2 = 𝜇𝑖 ∙ 𝑞𝑠𝑘 ∙ 𝐶𝐸 ∙ 𝐶𝑡
dove:
- 𝜇𝑖 è il coefficiente di forma della copertura, fornito al paragrafo 3.4.5.1 della normativa (Tab.
3.4.II), dove vengono indicati i relativi valori in funzione dell’angolo α formato dalla falda
con l’orizzontale. Per 0° ≤ 𝛼 ≤ 30 ° si ha: 𝜇𝑖 = 0.8
𝑘𝑁
- 𝑞𝑠𝑘 è il valore caratteristico di riferimento del carico neve al suolo [𝑚2 ], fornito al paragrafo
3.4.2 per un periodo di ritorno di 50 anni. Il carico neve al suolo dipende dalle condizioni di
clima e di esposizione che variano da zona a zona. La struttura in esame si colloca in zona III
ad un’altitudine di riferimento as = 120 m sul livello del mare. Di conseguenza, dalla formula
(3.3.11) della normativa:
𝑘𝑁
𝑞𝑠𝑘 = 0.6
𝑚2
- 𝐶𝐸 è il coefficiente di esposizione di cui al paragrafo 3.4.3, assunto pari a 1 per aree in cui non
è presente una significativa rimozione di neve sulla costruzione prodotta dal vento, a causa
del terreno, altre costruzioni o alberi dalla tabella 3.4.I.
- 𝐶𝑡 è il coefficiente termico di cui al paragrafo 3.4.4, assunto pari a 1 in assenza di uno specifico
e documentato studio sulle proprietà di isolamento termico del materiale utilizzato in
copertura.
Con tali valori si ottiene:
(𝐼𝐼𝐼) 𝑘𝑁
𝑄𝑘2 = 0.48
𝑚2
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2. COMBINAZIONE DELLE AZIONI
Ai fini della verifica degli stati limite ultimi si definiscono le seguenti combinazioni delle azioni
riportate al paragrafo 2.5.3 della normativa:
- Combinazione fondamentale, generalmente impiegata per gli stati limite ultimi (SLU):
𝛾𝐺1 ∙ 𝐺1 + 𝛾𝐺2 ∙ 𝐺2 + 𝛾𝑄1 ∙ 𝑄𝑘1 + 𝛾𝑄2 ∙ 𝜓02 ∙ 𝑄𝑘2 + 𝛾𝑄3 ∙ 𝜓03 ∙ 𝑄𝑘3 …
I valori dei coefficienti parziali di sicurezza sono riportati sulla normativa in tabella 2.6.I.
𝛾𝐺1 = 1.3
γG2 = 1.5
𝛾𝑄𝑖 = 1.5
I valori dei coefficienti di combinazione sono riportati sulla normativa in tabella 2.5.I.
𝜓01 = 0.7
𝜓02 = 0.5
I valori dei coefficienti di combinazione sono riportati sulla normativa in tabella 2.5.I.
𝜓21 = 0.3
𝜓22 = 0
=7,25 kN/m2
= 6,35 kN/m2
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3. PREDIMENDIMENSIONAMENTO PILASTRI
Si procede con il predimensionamento dei pilastri. Ipotizzando pilastri d’angolo e laterali rettangolari
e il pilastro centrale quadrato, la disposizione in pianta è la seguente (Figura 4.1):
A1= 6,33 m2
A2= 13,20 m2
A3= 6,88 m2
A4= 11,96 m2
A5= 24,96 m2
A6= 13,00 m2
A7= 5,64 m2
A8= 11,76 m2
A9= 6,13 m2
11
• kc=1,4 per pilastro centrale
′
𝑓𝑐𝑑
𝑓𝑐𝑑 =
2
Il generico pilastro può essere così rappresentato (Figura 4.2):
Pilastro 1
1
𝑎+𝑑
𝑁𝑣3 = 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑3 ∙ 𝐴1 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 ∙ )] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ3
2
1 1
𝑎+𝑑
𝑁𝑣2 = 𝑁𝑣3 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑2 ∙ 𝐴1 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 ∙ )+
2
𝑎+𝑑
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ∗ ℎ3 )] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ2
2
1 1
𝑎+𝑑
𝑁𝑣1 = 𝑁𝑣2 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑1 ∙ 𝐴1 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 ∙ )+
2
𝑎+𝑑
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ∗ ℎ2 ) + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ1
2
Pilastro 2
2
𝑎 𝑏 𝑑
𝑁𝑣3 = 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑3 ∙ 𝐴2 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑥 ∙ ( + ) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑒,𝑦 ∙ ) + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ3 ]
2 2 2
2 2
𝑎 𝑏 𝑑
𝑁𝑣2 = 𝑁𝑣3 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑2 ∙ 𝐴2 ) + 1.3 ∗ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑥 ∙ ( + ) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑒,𝑦 ∙ ) +
2 2 2
𝑎 𝑏
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ℎ3 ∗ ( + ))] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ2
2 2
12
2 2
𝑎 𝑏 𝑑
𝑁𝑣1 = 𝑁𝑣2 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑1 ∙ 𝐴2 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑥 ∙ ( + ) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑒,𝑦 ∙ ) +
2 2 2
𝑎 𝑏
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ℎ2 ∗ ( + ))] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ1
2 2
Pilastro 3
1
𝑏+𝑑
𝑁𝑣3 = 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑3 ∙ 𝐴3 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 ∙ )] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ3
2
1 1
𝑏+𝑑
𝑁𝑣2 = 𝑁𝑣3 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑2 ∙ 𝐴3 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 ∙ )+
2
𝑏+𝑑
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ∗ ℎ3 )] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ2
2
1 1
𝑏+𝑑
𝑁𝑣1 = 𝑁𝑣2 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑1 ∙ 𝐴3 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 ∙ )+
2
𝑏+𝑑
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ∗ ℎ2 ) + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ1
2
Pilastro 4
2
𝑎 𝑐+𝑑
𝑁𝑣3 = 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑3 ∙ 𝐴4 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑥 ∙ ( ) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑦 ∙ ) + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ3 ]
2 2
2 2
𝑎 𝑑+𝑐
𝑁𝑣2 = 𝑁𝑣3 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑2 ∙ 𝐴4 ) + 1.3 ∗ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑥 ∙ ( ) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑦 ∙ )+
2 2
𝑐 𝑑
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ℎ3 ∗ ( + ))] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ2
2 2
2 2
𝑎 𝑐+𝑑
𝑁𝑣1 = 𝑁𝑣2 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑1 ∙ 𝐴4 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑥 ∙ ( ) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑦 ∙ )+
2 2
𝑐 𝑑
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ℎ2 ∗ ( + ))] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ1
2 2
Pilastro 5
5
𝑎+𝑏 𝑐+𝑑
𝑁𝑣3 = 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑3 ∙ 𝐴5 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑥 ∙ + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑒,𝑦 ∙ )] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ3
2 2
5 5
𝑎+𝑏 𝑐+𝑑
𝑁𝑣2 = 𝑁𝑣3 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑2 ∙ 𝐴5 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑥 ∙ + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑒,𝑦 ∙ )] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ2
2 2
5 5
𝑎+𝑏 𝑐+𝑑
𝑁𝑣1 = 𝑁𝑣2 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑1 ∙ 𝐴5 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑥 ∙ + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑒,𝑦 ∙ )] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ1
2 2
13
Pilastro 6
2
𝑏 𝑐+𝑑
𝑁𝑣3 = 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑3 ∙ 𝐴6 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑥 ∙ ( ) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑦 ∙ ) + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ3 ]
2 2
2 2
𝑏 𝑑+𝑐
𝑁𝑣2 = 𝑁𝑣3 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑2 ∙ 𝐴6 ) + 1.3 ∗ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑥 ∙ ( ) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑦 ∙ )+
2 2
𝑐 𝑑
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ℎ3 ∗ ( + ))] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ2
2 2
2 2
𝑏 𝑐+𝑑
𝑁𝑣1 = 𝑁𝑣2 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑1 ∙ 𝐴6 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑥 ∙ ( ) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑦 ∙ )+
2 2
𝑐 𝑑
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ℎ2 ∗ ( + ))] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ1
2 2
Pilastro 7
1
𝑐+𝑎
𝑁𝑣3 = 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑3 ∙ 𝐴7 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 ∙ )] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ3
2
1 1
𝑐+𝑎
𝑁𝑣2 = 𝑁𝑣3 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑2 ∙ 𝐴7 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 ∙ )+
2
𝑎+𝑐
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ∗ ℎ3 )] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ2
2
1 1
𝑎+𝑐
𝑁𝑣1 = 𝑁𝑣2 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑1 ∙ 𝐴7 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 ∙ )+
2
𝑎+𝑐
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ∗ ℎ2 ) + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ1
2
Pilastro 8
2
𝑎 𝑏 𝑐
𝑁𝑣3 = 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑3 ∙ 𝐴8 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑥 ∙ ( + ) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑜𝑟𝑒,𝑦 ∙ ) + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ3 ]
2 2 2
2 2
𝑎 𝑏 𝑐
𝑁𝑣2 = 𝑁𝑣3 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑2 ∙ 𝐴8 ) + 1.3 ∗ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑥 ∙ ( + ) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑒,𝑦 ∙ ) +
2 2 2
𝑎 𝑏
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ℎ3 ∗ ( + ))] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ2
2 2
2 2
𝑎 𝑏 𝑐
𝑁𝑣1 = 𝑁𝑣2 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑1 ∙ 𝐴8 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒,𝑥 ∙ ( + ) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑒,𝑦 ∙ ) +
2 2 2
𝑎 𝑏
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ℎ2 ∗ ( + ))] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ1
2 2
14
Pilastro 9
1
𝑏+𝑐
𝑁𝑣3 = 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑3 ∙ 𝐴9 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 ∙ )] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ3
2
1 1
𝑏+𝑐
𝑁𝑣2 = 𝑁𝑣3 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑2 ∙ 𝐴9 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 ∙ )+
2
𝑏+𝑐
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ∗ ℎ3 )] + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ2
2
1 1
𝑏+𝑐
𝑁𝑣1 = 𝑁𝑣2 + 𝑘𝑐 ∙ [(𝐹𝑑1 ∙ 𝐴9 ) + 1.3 ∙ (𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 ∙ )+
2
𝑏+𝑐
+ 1.5 ∙ (𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ∗ ℎ2 ) + 1.3 ∙ 𝑔𝑝𝑖𝑙 ∙ ℎ1
2
I risultati ottenuti, in sintesi, sono di seguito riportati (Tabella 4.1):
15
Di conseguenza sono state scelte le dimensioni dei pilastri riportate in Tabella 4.3, la cui area è
maggiore dell’area teorica:
Note le dimensioni dei pilastri è possibile calcolare l’area commerciale, che sarà maggiore di quella
teorica per ogni pilastro:
Dopo aver deciso le dimensioni di tutti e 9 i pilastri bisogna fare un’ultima verifica, per fare in
modo che i pilastri durante la loro vita si comportino in modo più duttile possibile:
𝑁𝑣
𝜈= ≤ (0,4 ÷ 0,5)
𝐴𝑐𝑜𝑚𝑚 ∗ 𝑓𝑐𝑑
16
PILASTRO 3 PIANO 2 PIANO 1 PIANO
1 0,01 0,02 0,02
2 0,02 0,03 0,04
3 0,01 0,02 0,02
4 0,01 0,03 0,04
5 0,04 0,04 0,04
6 0,02 0,03 0,04
7 0,01 0,01 0,02
8 0,01 0,03 0,04
9 0,01 0,02 0,02
I valori sono tutti minori o uguali di 0,4 ÷0,5 pertanto la verifica è soddisfatta per tutti i pilastri.
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4. PREDIMENSIONAMENTO TRAVI
Si procede con il predimensionamento delle travi. Le travi sono elementi strutturali soggetti a
flessione deviata. In fase di predimensionamento si farà riferimento alla sola sollecitazione di
flessione retta in direzione x e si considerano tre condizioni di carico:
· Carichi verticali;
· Carichi verticali “+” Sisma;
· Carichi verticali “–” Sisma.
4.1 Caso 1: Carichi verticali
Si considera lo schema di una trave continua su tre appoggi sul quale è applicato un carico
uniformemente distribuito (Figura 5.1).
·
· Figura 5.1: Schema di trave continua su tre appoggi
Il carico p agente sulla trave tiene conto del peso del solaio, della trave e della tamponatura. I valori
ottenuti per travi perimetrali e centrali per i tre impalcati sono di seguito riportati.
Trave perimetrale III impalcato:
𝑑
𝑝 = 𝐹𝑑3 ∙ + 𝛾𝐺1 ∙ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒
2
Trave centrale III impalcato:
𝑐 𝑑
𝑝 = 𝐹𝑑3 ∙ ( + ) + 𝛾𝐺1 ∙ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒
2 2
Trave perimetrale II impalcato:
𝑑
𝑝 = 𝐹𝑑2 ∙ + 𝛾𝐺1 ∙ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝛾𝐺2 ∙ 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝𝑜𝑛𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 ∙ ℎ3
2
Trave centrale II impalcato:
𝑐 𝑑
𝑝 = 𝐹𝑑2 ∙ ( + ) + 𝛾𝐺1 ∙ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒
2 2
Trave perimetrale I impalcato:
𝑑
𝑝 = 𝐹𝑑1 ∙ + 𝛾𝐺1 ∙ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒
2
Trave centrale I impalcato:
𝑐 𝑑
𝑝 = 𝐹𝑑1 ∙ ( + ) + 𝛾𝐺1 ∙ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝛾𝐺2 ∙ 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝𝑜𝑛𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 ∙ ℎ2
2 2
18
I valori ottenuti sono di seguito riportati (Tabella 4.1).
Noto il valore del carico p è stata risolta la struttura iperstatica mediante il Principio dei Lavori
Virtuali. (Di seguito si riporta il calcolo solo per uno schema).
Per prima cosa è stato scelto lo schema isostatico equivalente (Figura 5.2).
Successivamente sono stati risolti i vari schemi. I risultati ottenuti sono di seguito riportati.
Schema 0: Si considera agente sulla trave solo il carico esterno (Figura 5.3).
Tratto BC:
𝑎+𝑏 𝑧2
𝑀0 (𝑧) = 𝑝 ∙ ∙𝑧−𝑝∙
2 2
con: 0 ≤ 𝑧 ≤ 𝑏
Schema 1: Si considera agente sulla trave l’incognita iperstatica x1 posta pari a 1 (Figura 5.4).
Tratto AC:
𝑎
𝑀1 (𝑧) = (−1 + )∙𝑧
𝑎+𝑏
con: 0 ≤ 𝑧 ≤ 𝑎
Tratto BC:
𝑎
𝑀1 (𝑧) = − ∙𝑧
𝑎+𝑏
20
con: 0 ≤ 𝑧 ≤ 𝑏
Schema 2: Si considera agente sulla trave l’incognita iperstatica x2 posta pari a 1 (Figura 5.5).
Tratto AC:
𝑀2 (𝑧) = 0
con: 0 ≤ 𝑧 ≤ 𝑎
Tratto BC:
𝑀2 (𝑧) = 0
con: 0 ≤ 𝑧 ≤ 𝑏
Schema 3: Si considera agente sulla trave l’incognita iperstatica x3 posta pari a 1 (Figura 5.6).
Tratto AC:
𝑀3 (𝑧) = 0
con: 0 ≤ 𝑧 ≤ 𝑎
21
Tratto BC:
𝑀3 (𝑧) = 0
con: 0 ≤ 𝑧 ≤ 𝑏
𝑎 𝑎
𝑎 𝑎+𝑏 𝑧 2 𝑑𝑧 𝑎 2 𝑑𝑧
∫ [(−1 + ) ∙ 𝑧] ∙ [𝑝 ∙ ∙𝑧−𝑝∙ ] + 𝑥1 ∫ [(−1 + ) ∙ 𝑧] +
0 𝑎+𝑏 2 2 𝐸𝐼 0 𝑎+𝑏 𝐸𝐼
𝑏
𝑏
𝑎 𝑎+𝑏 𝑧 2 𝑑𝑧 𝑎 2 𝑑𝑧
+ ∫ [− ∙ 𝑧] ∙ [𝑝 ∙ ∙ 𝑧 − 𝑝 ∙ ] + 𝑥1 ∫ [− ∙ 𝑧] =0
𝑎+𝑏 2 2 𝐸𝐼 0 𝑎+𝑏 𝐸𝐼
0
Dalla prima equazione di congruenza, risolvendo gli integrali, si ricava l’unica incognita
iperstatica non nulla (in corrispondenza dell’appoggio centrale).
22
A questo punto è possibile calcolare i valori delle reazioni in corrispondenza degli appoggi esterni
tramite il principio di sovrapposizione degli effetti:
Noti i valori delle reazioni si tracciano i grafici del momento e del taglio per le travi perimetrali e
centrali di ogni impalcato. I risultati ottenuti sono di seguito riportati in forma tabellare, trave per
trave e piano per piano.
✓ Trave 1
1° piano
Fd1* 1-2-3 48,40 kN/m
Carico P1
Schema 0
Va0 232,34 kN
Vc0 232,34 kN
Ha0 0 kN
Carico P1
Schema 1
Va1 -0,521 kN
Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,479 kN
Ha1 0 kN
1° piano
Eq.congruenza
M0*M1(AB) -2515,19
M0*M1(CB) -2826,67
M1*M1(AB) 8,80
M1*M1(CB) 9,57
X1 290,823562 kN
Va 80,86 kN
Vb 290,82 kN
Vc 92,98 kN
Ha 0 kN
verifica 0 VERO
23
2° piano 3° piano
Fd2* 1-2-3 47,92 kN/m Fd3* 1-2-3 35,63 kN/m
Carico P2 Carico P3
Schema 0 Schema 0
Va0 230,00 kN Va0 171,04 kN
Vc0 230,00 kN Vc0 171,04 kN
Ha0 0 kN Ha0 0 kN
Carico P2 Carico P3
Schema 1 Schema 1
Va1 -0,521 kN Va1 -0,521 kN
Vb1=X1 1 kN Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,479 kN Vc1 -0,479 kN
Ha1 0 kN Ha1 0 kN
2° piano 3° piano
Eq.congruenza Eq.congruenza
X1 287,894492 kN X1 214,09996 kN
Va 80,05 kN Va 59,53 kN
Vb 287,89 kN Vb 214,10 kN
Vc 92,05 kN Vc 68,45 kN
Ha 0 kN Ha 0 kN
verifica 0 VERO verifica 0 VERO
24
✓ Trave 2
1° piano
Fd1* 7-8-9 44,75 KN/m
Carico P1
Schema 0
Va0 214,80 kN
Vc0 214,80 kN
Ha0 0 kN
Carico P1
Schema 1
Va1 -0,521 kN
Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,479 kN
Ha1 0 kN
1° piano
Eq.congruenza
M0*M1(AB) -2325,39
M0*M1(CB) -2613,37
M1*M1(AB) 8,80
M1*M1(CB) 9,57
X1 268,878071 kN
Va 74,76 kN
Vb 268,88 kN
Vc 85,97 kN
Ha 0 kN
verifica 0 VERO
25
2° piano 3° piano
Fd2* 7-8-9 44,26 KN/m Fd3* 7-8-9 32,28 KN/m
Carico P2 Carico P3
Schema 0 Schema 0
Va0 212,46 kN Va0 154,94 kN
Vc0 212,46 kN Vc0 154,94 kN
Ha0 0 kN Ha0 0 kN
Carico P2 Carico P3
Schema 1 Schema 1
Va1 -0,521 kN Va1 -0,521 kN
Vb1=X1 1 kN Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,479 kN Vc1 -0,479 kN
Ha1 0 kN Ha1 0 kN
2° piano 3° piano
Eq.congruenza Eq.congruenza
X1 265,949002 kN X1 193,938953 kN
Va 73,95 kN Va 53,93 kN
Vb 265,95 kN Vb 193,94 kN
Vc 85,03 kN Vc 62,01 kN
Ha 0 kN Ha 0 kN
verifica 0 VERO verifica 0 VERO
26
✓ Trave 3
1° piano
Fd1* 4-5-6 69,16 KN/m
Carico P1
Schema 0
Va0 331,97 kN
Vc0 331,97 kN
Ha0 0 kN
Carico P1
Schema 1
Va1 -0,521 kN
Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,479 kN
Ha1 0 kN
1° piano
Eq.congruenza
M0*M1(AB) -3593,78
M0*M1(CB) -4038,84
M1*M1(AB) 8,80
M1*M1(CB) 9,57
X1 415,5373 kN
Va 115,54 kN
Vb 415,54 kN
Vc 132,86 kN
Ha 0 kN
verifica 0 VERO
27
2° piano 3° piano
Fd2* 4-5-6 68,67 KN/m Fd3* 4-5-6 63,04 KN/m
Carico P2 Carico P3
Schema 0 Schema 0
Va0 329,63 kN Va0 302,58 kN
Vc0 329,63 kN Vc0 302,58 kN
Ha0 0 kN Ha0 0 kN
Carico P2 Carico P3
Schema 1 Schema 1
Va1 -0,521 kN Va1 -0,521 kN
Vb1=X1 1 kN Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,479 kN Vc1 -0,479 kN
Ha1 0 kN Ha1 0 kN
2° piano 3° piano
Eq.congruenza Eq.congruenza
X1 412,60827 kN X1 378,748222 kN
Va 114,73 kN Va 105,31 kN
Vb 412,61 kN Vb 378,75 kN
Vc 131,92 kN Vc 121,09 kN
Ha 0 kN Ha 0 kN
verifica 0 VERO verifica 0 VERO
28
✓ Trave 4
1° piano
Fd1* 1-4-7 14,92 KN/m
Carico P1
Schema 0
Va0 77,59 kN
Vc0 77,59 kN
Ha0 0 kN
Carico P1
Schema 1
Va1 -0,529 kN
Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,471 kN
Ha1 0 kN
1° piano
Eq.congruenza
M0*M1(AB) -1040,60
M0*M1(CB) -1223,32
M1*M1(AB) 10,97
M1*M1(CB) 12,31
X1 97,252128 kN
Va 26,16 kN
Vb 97,25 kN
Vc 31,77 kN
Ha 0 kN
verifica 0 VERO
29
2° piano 3° piano
Fd2* 1-4-7 14,43 KN/m Fd3* 1-4-7 4,88 KN/m
Carico P2 Carico P3
Schema 0 Schema 0
Va0 75,06 kN Va0 25,35 kN
Vc0 75,06 kN Vc0 25,35 kN
Ha0 0 kN Ha0 0 kN
Carico P2 Carico P3
Schema 1 Schema 1
Va1 -0,529 kN Va1 -0,529 kN
Vb1=X1 1 kN Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,471 kN Vc1 -0,471 kN
Ha1 0 kN Ha1 0 kN
2° piano 3° piano
Eq.congruenza Eq.congruenza
X1 94,07491 kN X1 31,77216 kN
Va 25,31 kN Va 8,55 kN
Vb 94,07 kN Vb 31,77 kN
Vc 30,74 kN Vc 10,38 kN
Ha 0 kN Ha 0 kN
verifica 0 VERO verifica 0 VERO
30
✓ Trave 5
1° piano
Fd1* 3-6-9 14,92 KN/m
Carico P1
Schema 0
Va0 77,59 kN
Vc0 77,59 kN
Ha0 0 kN
Carico P1
Schema 1
Va1 -0,529 kN
Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,471 kN
Ha1 0 kN
1° piano
Eq.congruenza
M0*M1(AB) -1040,60
M0*M1(CB) -1223,32
M1*M1(AB) 10,97
M1*M1(CB) 12,31
X1 97,25213 kN
Va 26,16 kN
Vb 97,25 kN
Vc 31,77 kN
Ha 0 kN
verifica 0 VERO
31
2° piano 3° piano
Fd2* 3-6-9 14,43 KN/m Fd3* 3-6-9 4,88 KN/m
Carico P2 Carico P3
Schema 0 Schema 0
Va0 75,06 kN Va0 25,35 kN
Vc0 75,06 kN Vc0 25,35 kN
Ha0 0 kN Ha0 0 kN
Carico P2 Carico P3
Schema 1 Schema 1
Va1 -0,529 kN Va1 -0,529 kN
Vb1=X1 1 kN Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,471 kN Vc1 -0,471 kN
Ha1 0 kN Ha1 0 kN
2° piano 3° piano
Eq.congruenza Eq.congruenza
X1 94,07491 kN X1 31,77216 kN
Va 25,31 kN Va 8,55 kN
Vb 94,07 kN Vb 31,77 kN
Vc 30,74 kN Vc 10,38 kN
Ha 0 kN Ha 0 kN
verifica 0 VERO verifica 0 VERO
32
✓ Trave 6
1° piano
Fd1* 2-5-8 4,88 KN/m
Carico P1
Schema 0
Va0 25,35 kN
Vc0 25,35 kN
Ha0 0 kN
Carico P1
Schema 1
Va1 -0,529 kN
Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,471 kN
Ha1 0 kN
1° piano
Eq.congruenza
M0*M1(AB) -339,96
M0*M1(CB) -399,66
M1*M1(AB) 10,97
M1*M1(CB) 12,31
X1 31,77216 kN
Va 8,55 kN
Vb 31,77 kN
Vc 10,38 kN
Ha 0 kN
verifica 0 VERO
33
2° piano 3° piano
Fd2* 2-5-8 4,47 KN/m Fd3* 2-5-8 4,06 KN/m
Carico P2 Carico P3
Schema 0 Schema 0
Va0 23,24 kN Va0 21,13 kN
Vc0 23,24 kN Vc0 21,13 kN
Ha0 0 kN Ha0 0 kN
Carico P2 Carico P3
Schema 1 Schema 1
Va1 -0,529 kN Va1 -0,529 kN
Vb1=X1 1 kN Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,471 kN Vc1 -0,471 kN
Ha1 0 kN Ha1 0 kN
2° piano 3° piano
Eq.congruenza Eq.congruenza
X1 29,12448 kN X1 26,4768 kN
Va 7,84 kN Va 7,12 kN
Vb 29,12 kN Vb 26,48 kN
Vc 9,52 kN Vc 8,65 kN
Ha 0 kN Ha 0 kN
verifica 0 VERO verifica 0 VERO
34
4.2 Caso 2: Carichi verticali + Sisma
Per quanto riguarda questa combinazione di carico si studiano separatamente i contributi del carico
verticale e del sisma i cui effetti verranno successivamente sovrapposti.
Si considera lo schema di una trave continua su tre appoggi sul quale è applicato un carico
uniformemente distribuito (Figura 5.9).
Il carico p’ agente sulla trave tiene conto del peso del solaio, della trave e della tamponatura. I
valori ottenuti per travi centrali per i tre impalcati sono di seguito riportati.
Trave centrale III impalcato:
𝑐 𝑑
𝑝′ = 𝐹𝑑3 ′ ∙ ( + ) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒
2 2
Trave centrale II impalcato:
𝑐 𝑑
𝑝′ = 𝐹𝑑2 ′ ∙ ( + ) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒
2 2
Trave centrale I impalcato:
𝑐 𝑑
𝑝′ = 𝐹𝑑1 ′ ∙ ( + ) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝𝑜𝑛𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 ∙ ℎ2
2 2
I valori ottenuti sono riportati nella seguente Tabella 4.4
Combinazioni quasi permanente travi (SLE -+ E )
LATERALI CENTRALI
Trave Impalcato F'd Carico [kN/m] Trave Impalcato F'd Carico [kN/m]
1-2-3 3° F'd3 21,21 2-5-8 3° F'd3 3,13
7-8-9 3° F'd3 19,31 4-5-6 3° F'd3 36,77
1-4-7 3° F'd3 3,75 Trave Impalcato F'd Carico [kN/m]
3-6-9 3° F'd3 3,75 2-5-8 2° F'd2 3,44
Trave Impalcato F'd Carico [kN/m] 4-5-6 2° F'd2 41,83
1-2-3 2° F'd2 30,11 Trave Impalcato F'd Carico [kN/m]
7-8-9 2° F'd2 27,94 2-5-8 1° F'd1 3,75
1-4-7 2° F'd2 10,17 4-5-6 1° F'd1 42,20
3-6-9 2° F'd2 10,17
Trave Impalcato F'd Carico [kN/m]
1-2-3 1° F'd1 30,49
7-8-9 1° F'd1 28,31
1-4-7 1° F'd1 10,55
3-6-9 1° F'd1 10,55
35
Noto il valore del carico p’ è stata risolta la struttura iperstatica mediante il Principio dei Lavori
Virtuali come fatto in precedenza.
Noti i valori delle reazioni si tracciano i grafici del momento e del taglio per le travi centrali di ogni
impalcato. I risultati ottenuti sono di seguito riportati in forma tabellare trave per trave e piano per
piano.
36
✓ Trave 1
1° piano
Fd1* 1-2-3 30,49 kN/m
Carico P1
Schema 0
Va0 146,33 kN
Vc0 146,33 kN
Ha0 0 kN
Carico P1
Schema 1
Va1 -0,521 kN
Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,479 kN
Ha1 0 kN
1° piano
Eq.congruenza
M0*M1(AB) -1584,13
M0*M1(CB) -1780,31
M1*M1(AB) 8,80
M1*M1(CB) 9,57
X1 183,167488 kN
Va 50,93 kN
Vb 183,17 kN
Vc 58,56 kN
Ha 0 kN
verifica 0 VERO
37
2° piano 3° piano
Fd2* 1-2-3 30,11 kN/m Fd3* 1-2-3 21,21 kN/m
Carico P2 Carico P3
Schema 0 Schema 0
Va0 144,53 kN Va0 101,82 kN
Vc0 144,53 kN Vc0 101,82 kN
Ha0 0 kN Ha0 0 kN
Carico P2 Carico P3
Schema 1 Schema 1
Va1 -0,521 kN Va1 -0,521 kN
Vb1=X1 1 kN Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,479 kN Vc1 -0,479 kN
Ha1 0 kN Ha1 0 kN
2° piano 3° piano
Eq.congruenza Eq.congruenza
X1 180,914357 kN X1 127,45208 kN
Va 50,30 kN Va 35,44 kN
Vb 180,91 kN Vb 127,45 kN
Vc 57,84 kN Vc 40,75 kN
Ha 0 kN Ha 0 kN
verifica 0 VERO verifica 0 VERO
38
✓ Trave 2
1° piano
Fd1* 7-8-9 28,31 KN/m
Carico P1
Schema 0
Va0 135,89 kN
Vc0 135,89 kN
Ha0 0 kN
Carico P1
Schema 1
Va1 -0,521 kN
Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,479 kN
Ha1 0 kN
1° piano
Eq.congruenza
M0*M1(AB) -1471,10
M0*M1(CB) -1653,29
M1*M1(AB) 8,80
M1*M1(CB) 9,57
X1 170,099331 kN
Va 47,30 kN
Vb 170,10 kN
Vc 54,38 kN
Ha 0 kN
verifica 0 VERO
39
2° piano 3° piano
Fd2* 7-8-9 27,94 KN/m Fd3* 7-8-9 19,31 KN/m
Carico P2 Carico P3
Schema 0 Schema 0
Va0 134,09 kN Va0 92,68 kN
Vc0 134,09 kN Vc0 92,68 kN
Ha0 0 kN Ha0 0 kN
Carico P2 Carico P3
Schema 1 Schema 1
Va1 -0,521 kN Va1 -0,521 kN
Vb1=X1 1 kN Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,479 kN Vc1 -0,479 kN
Ha1 0 kN Ha1 0 kN
2° piano 3° piano
Eq.congruenza Eq.congruenza
X1 167,846201 kN X1 116,006176 kN
Va 46,67 kN Va 32,26 kN
Vb 167,85 kN Vb 116,01 kN
Vc 53,66 kN Vc 37,09 kN
Ha 0 kN Ha 0 kN
verifica 0 VERO verifica 0 VERO
40
✓ Trave 3
1° piano
Fd1* 4-5-6 42,20 KN/m
Carico P1
Schema 0
Va0 202,56 kN
Vc0 202,56 kN
Ha0 0 kN
Carico P1
Schema 1
Va1 -0,521 kN
Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,479 kN
Ha1 0 kN
1° piano
Eq.congruenza
M0*M1(AB) -2192,85
M0*M1(CB) -2464,41
M1*M1(AB) 8,80
M1*M1(CB) 9,57
X1 253,5523 kN
Va 70,50 kN
Vb 253,55 kN
Vc 81,07 kN
Ha 0 kN
verifica 0 VERO
41
2° piano 3° piano
Fd2* 4-5-6 41,83 KN/m Fd3* 4-5-6 36,77 KN/m
Carico P2 Carico P3
Schema 0 Schema 0
Va0 200,76 kN Va0 176,50 kN
Vc0 200,76 kN Vc0 176,50 kN
Ha0 0 kN Ha0 0 kN
Carico P2 Carico P3
Schema 1 Schema 1
Va1 -0,521 kN Va1 -0,521 kN
Vb1=X1 1 kN Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,479 kN Vc1 -0,479 kN
Ha1 0 kN Ha1 0 kN
2° piano 3° piano
Eq.congruenza Eq.congruenza
X1 251,29915 kN X1 220,92695 kN
Va 69,88 kN Va 61,43 kN
Vb 251,30 kN Vb 220,93 kN
Vc 80,35 kN Vc 70,64 kN
Ha 0 kN Ha 0 kN
verifica 0 VERO verifica 0 VERO
42
✓ Trave 4
1° piano
Fd1* 1-4-7 10,55 KN/m
Carico P1
Schema 0
Va0 54,85 kN
Vc0 54,85 kN
Ha0 0 kN
Carico P1
Schema 1
Va1 -0,529 kN
Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,471 kN
Ha1 0 kN
1° piano
Eq.congruenza
M0*M1(AB) -735,58
M0*M1(CB) -864,74
M1*M1(AB) 10,97
M1*M1(CB) 12,31
X1 68,745171 kN
Va 18,49 kN
Vb 68,75 kN
Vc 22,46 kN
Ha 0 kN
verifica 0 VERO
43
2° piano 3° piano
Fd2* 1-4-7 10,17 KN/m Fd3* 1-4-7 3,75 KN/m
Carico P2 Carico P3
Schema 0 Schema 0
Va0 52,90 kN Va0 19,50 kN
Vc0 52,90 kN Vc0 19,50 kN
Ha0 0 kN Ha0 0 kN
Carico P2 Carico P3
Schema 1 Schema 1
Va1 -0,529 kN Va1 -0,529 kN
Vb1=X1 1 kN Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,471 kN Vc1 -0,471 kN
Ha1 0 kN Ha1 0 kN
2° piano 3° piano
Eq.congruenza Eq.congruenza
X1 66,30116 kN X1 24,44012 kN
Va 17,84 kN Va 6,57 kN
Vb 66,30 kN Vb 24,44 kN
Vc 21,66 kN Vc 7,98 kN
Ha 0 kN Ha 0 kN
verifica 0 VERO verifica 0 VERO
44
✓ Trave 5
1° piano
Fd1* 3-6-9 10,55 KN/m
Carico P1
Schema 0
Va0 54,85 kN
Vc0 54,85 kN
Ha0 0 kN
Carico P1
Schema 1
Va1 -0,529 kN
Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,471 kN
Ha1 0 kN
1° piano
Eq.congruenza
M0*M1(AB) -735,58
M0*M1(CB) -864,74
M1*M1(AB) 10,97
M1*M1(CB) 12,31
X1 68,74517 kN
Va 18,49 kN
Vb 68,75 kN
Vc 22,46 kN
Ha 0 kN
verifica 0 VERO
45
2° piano 3° piano
Fd2* 3-6-9 10,17 KN/m Fd3* 3-6-9 3,75 KN/m
Carico P2 Carico P3
Schema 0 Schema 0
Va0 52,90 kN Va0 19,50 kN
Vc0 52,90 kN Vc0 19,50 kN
Ha0 0 kN Ha0 0 kN
Carico P2 Carico P3
Schema 1 Schema 1
Va1 -0,529 kN Va1 -0,529 kN
Vb1=X1 1 kN Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,471 kN Vc1 -0,471 kN
Ha1 0 kN Ha1 0 kN
2° piano 3° piano
Eq.congruenza Eq.congruenza
X1 66,30116 kN X1 24,44012 kN
Va 17,84 kN Va 6,57 kN
Vb 66,30 kN Vb 24,44 kN
Vc 21,66 kN Vc 7,98 kN
Ha 0 kN Ha 0 kN
verifica 0 VERO verifica 0 VERO
46
✓ Trave 6
1° piano
Fd1* 2-5-8 3,75 KN/m
Carico P1
Schema 0
Va0 19,50 kN
Vc0 19,50 kN
Ha0 0 kN
Carico P1
Schema 1
Va1 -0,529 kN
Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,471 kN
Ha1 0 kN
1° piano
Eq.congruenza
M0*M1(AB) -261,51
M0*M1(CB) -307,43
M1*M1(AB) 10,97
M1*M1(CB) 12,31
X1 24,44012 kN
Va 6,57 kN
Vb 24,44 kN
Vc 7,98 kN
Ha 0 kN
verifica 0 VERO
47
2° piano 3° piano
Fd2* 2-5-8 3,44 KN/m Fd3* 2-5-8 3,13 KN/m
Carico P2 Carico P3
Schema 0 Schema 0
Va0 17,88 kN Va0 16,25 kN
Vc0 17,88 kN Vc0 16,25 kN
Ha0 0 kN Ha0 0 kN
Carico P2 Carico P3
Schema 1 Schema 1
Va1 -0,529 kN Va1 -0,529 kN
Vb1=X1 1 kN Vb1=X1 1 kN
Vc1 -0,471 kN Vc1 -0,471 kN
Ha1 0 kN Ha1 0 kN
2° piano 3° piano
Eq.congruenza Eq.congruenza
X1 22,40344 kN X1 20,36677 kN
Va 6,03 kN Va 5,48 kN
Vb 22,40 kN Vb 20,37 kN
Vc 7,32 kN Vc 6,65 kN
Ha 0 kN Ha 0 kN
verifica 0 VERO verifica 0 VERO
48
Per la valutazione della forza sismica si fa riferimento al paragrafo 7.3.3.2 della normativa.
L’analisi statica lineare consiste nell’applicazione di forze statiche equivalenti alle forze di inerzia
indotte dall’azione sismica e può essere effettuata a condizione che il periodo del modo di vibrare
principale nella direzione in esame (T1) non superi 2.5 volte TC o TD e che la costruzione sia regolare
in altezza.
Per costruzioni civili o industriali che non superino i 40 m di altezza e la cui massa sia
approssimativamente uniformemente distribuita lungo l’altezza, T1 può essere stimato, in assenza di
calcoli più dettagliati, utilizzando la formula seguente:
3
𝑇1 = 𝐶1 ∙ 𝐻 4
dove:
H è l’altezza della costruzione, in metri, dal piano di fondazione;
C1 vale 0.085 per costruzioni con struttura a telaio in acciaio, 0.075 per costruzioni con
struttura a telaio in calcestruzzo armato e 0.050 per costruzioni con qualsiasi altro tipo di
struttura.
L’entità delle forze si ottiene dall’ordinata dello spettro di progetto corrispondente al periodo T1 e la
loro distribuzione sulla struttura segue la forma del modo di vibrare principale nella direzione in
esame, valutata in modo approssimato.
La forza da applicare a ciascuna massa della costruzione in esame è data dalla formula seguente:
𝐹ℎ 𝑧𝑖 ∙ 𝑊𝑖
𝐹𝑖 = ∙
3 ∑𝑗 𝑧𝑗 ∙ 𝑊𝑗
dove:
𝑊∙𝜆
𝐹ℎ = 𝑆𝑑 (𝑇1 )
𝑔
49
Al fine di valutare gli spettri di risposta, si utilizza il foglio di calcolo “Spettri – NTC”, fornito dal
Ministero delle Infrastrutture, considerando il Comune di Chiaravalle Centrale, lo Stato Limite
Ultimo SLV, categoria di sottosuolo di tipo B e categoria topografica T1.
Il valore massimo del fattore di struttura è stato calcolato mediante la seguente formula:
𝛼𝑢
𝑞0 = 3 ∙
𝛼1
Per strutture a telaio con più piani e più campate si adotta un valore di:
𝛼𝑢
= 1.3
𝛼1
dove 𝛼1 è il moltiplicatore del carico relativo alla formazione della prima cerniera plastica nella
struttura e 𝛼𝑢 che è quello relativo alla situazione in cui la struttura diventa labile.
Si ottiene un valore del fattore di struttura pari a:
𝑞0 = 3.9
50
T [s] Se [g]
0,000 0,271
0,166 0,168
0,499 0,168
0,595 0,141
0,691 0,121
0,788 0,106
0,884 0,095
0,980 0,086
1,076 0,078
1,173 0,072
1,269 0,066
1,365 0,061
1,461 0,057
1,558 0,054
1,654 0,051
1,750 0,048
1,847 0,046
1,943 0,046
2,039 0,046
2,135 0,046
2,232 0,046
2,328 0,046
2,424 0,046
2,520 0,046
2,591 0,046
2,661 0,046
2,732 0,046
2,802 0,046
2,873 0,046
2,943 0,046
3,014 0,046
3,084 0,046
3,155 0,046
3,225 0,046
3,295 0,046
3,366 0,046
3,436 0,046
3,507 0,046
3,577 0,046
3,648 0,046
3,718 0,046
3,789 0,046
3,859 0,046
3,930 0,046
4,000 0,046
51
I parametri forniti dal foglio di calcolo sono riportati nelle Tabella 4.6 e Tabella 4.7:
Lo spettro di progetto Sd (T), per le verifiche agli Stati Limite Ultimi, è ottenuto dalle espressioni dello
spettro elastico Se (T):
𝑆𝑒(𝑇) = 𝑎𝑔 ∗ 𝑆 ∗ 𝜂 ∗ 𝐹𝑜
sostituendo η con 1/𝑞0 .
Si ottiene il seguente valore:
Se(T1) = 0.168 g
𝑊𝑖 = 𝐺1 + 𝐺2 + ∑ 𝛹2𝑖 ∙ 𝑄𝑘𝑖
𝑖=1
III Impalcato
ℎ3
𝑔𝑝𝑖𝑙 = 9 ∙ 𝛾𝑐𝑙𝑠 ∙ (𝐴𝑝𝑖𝑙.3 ∙ )
2
Si ottiene:
W3 = 884,88 KN
52
II Impalcato
ℎ2 ℎ3
𝑔𝑝𝑖𝑙 = 9 ∙ 𝛾𝑐𝑙𝑠 ∙ (𝐴𝑝𝑖𝑙.2 ∙ + 𝐴𝑝𝑖𝑙.3 ∙ )
2 2
Si ottiene:
W2 = 1286.11 KN
I Impalcato
ℎ1 ℎ2
𝑔𝑝𝑖𝑙 = 9 ∙ 𝛾𝑐𝑙𝑠 ∙ (𝐴𝑝𝑖𝑙.1 ∙ + 𝐴𝑝𝑖𝑙.2 ∙ )
2 2
Si ottiene:
W1 = 1332.32 KN
In definitiva si ottiene:
W = W1 + W2 + W3 = 3503.32 KN
Fh = Sd (T1) W x ƛ / g = 499.41
F1 = Fh / 3 = 36.09 KN
F2 = Fh / 3 = 64.96 KN
F3 = Fh / 3 = 65.42 KN
53
Ottenuti i valori delle forze sismiche Fi relative agli impalcati, si procede alla determinazione delle
sollecitazioni agenti sul telaio mediante l’utilizzo del modello di telaio shear-type che assume travi
infinitamente rigide flessionalmente rispetto ai pilastri e indeformabili estensionalmente:
𝐸𝐴 → ∞
{𝐺𝐴 → ∞
𝐸𝐼 → ∞
Nodo A
m3 34,89 KNm
m3'' 34,89 KNm
54
Nodo B
m3(SX) 18,17 KNm
m3(DX) 16,72 KNm
m3 34,89 KNm
Nodo C
m3 34,89 KNm
m3'' 34,89 KNm
Nodo D
m2 69,54 KNm
m3 34,89 KNm
m2'' 104,43 KNm
55
Nodo E
m2(SX) 54,39 KNm
m2(DX) 50,04 KNm
m2 69,54 KNm
m3 34,89 KNm
Nodo F
m2 69,54 KNm
m3 34,89 KNm
m2'' 104,43 KNm
Nodo G
m1 102,66 KNm
m2 69,54 KNm
m1'' 172,20 KNm
56
Nodo H
m1(SX) 89,685 KNm
m1(DX) 82,510 KNm
m1 102,657 KNm
m2 69,538 KNm
Nodo I
m1 102,657 KNm
m2 69,538 KNm
m1'' 172,195 KNm
57
4.3 Caso 3: Carichi verticali - Sisma
Come nel caso precedente si studiano separatamente i contributi del carico verticale e del sisma i cui
effetti verranno successivamente sovrapposti.
Si considera lo schema di una trave continua su tre appoggi sul quale è applicato un carico
uniformemente distribuito (Figura 5.9).
Il carico p’ agente sulla trave tiene conto del peso del solaio, della trave e della tamponatura ed è
analogo al caso precedente.
I valori ottenuti per le travi centrali delle sollecitazioni di taglio e momento flettente sono riportati in
Tabella 5.5 e in Figura 5.10.
Anche per la determinazione del diagramma del momento flettente, dovuto all’azione della forza
sismica, il procedimento è analogo al caso precedente. In conclusione, si ottiene per i singoli nodi:
58
Trave 1-2-3
1°impalcato
2°impalcato
3°impalcato
Trave 7-8-9
1°impalcato
59
2°impalcato
3°impalcato
Trave 4-5-6
1°impalcato
2°impalcato
60
3°impalcato
Trave 1-4-7
1°impalcato
2°impalcato
3°impalcato
61
Trave 3-6-9
1°impalcato
2°impalcato
3°impalcato
62
2°impalcato
3°impalcato
La trave viene dimensionata supponendo che il momento di calcolo Md sia pari al massimo momento
flettente agente nel relativo impalcato.
𝑀𝑑 = 𝑀𝑚𝑎𝑥
siano:
B, la base pari a 30 cm;
H, l’altezza della sezione;
h, l’altezza utile;
xc, la posizione dell’asse neutro;
δ, il copriferro.
Dall’equilibrio alla rotazione rispetto all’armatura tesa si ottiene:
63
𝑓𝑐𝑑 ∙ 𝐵 ∙ 0.8 ∙ 𝑥𝑐 ∙ (ℎ − 0.4 ∙ 𝑥𝑐 ) = 𝑀𝑑
𝑥𝑐
𝑓𝑐𝑑 ∙ 𝐵 ∙ 0.8 ∙ 𝑥𝑐 ∙ ℎ ∙ (1 − 0.4 ∙ ) = 𝑀𝑑
ℎ
𝑥𝑐 2 𝑥𝑐
𝑓𝑐𝑑 ∙ 𝐵 ∙ 0.8 ∙ ∙ ℎ ∙ (1 − 0.4 ∙ ) = 𝑀𝑑
ℎ ℎ
Sia:
𝑥𝑐
= 𝜉 = 0.259
ℎ
𝑀𝑑 1
ℎ=√ ∙
𝐵 𝑓𝑐𝑑 ∙ 0.8 ∙ 𝜉 ∙ (1 − 0.4 ∙ 𝜉)
Dunque, numericamente per le travi emergenti abbiamo i seguenti valori trave per trave:
Trave 1-2-3
impalcato 1
impalcato 2
64
impalcato 3
Trave 7-8-9
impalcato 1
impalcato 2
65
impalcato 3
Trave 4-5-6
impalcato 1
impalcato 2
66
impalcato 3
Trave 1-4-7
impalcato 1
impalcato 2
67
impalcato 3
Trave 3-6-9
impalcato 1
impalcato 2
68
impalcato 3
Per la trave a spessore si impone l’altezza pari a 25 cm e si calcola la base con la formula vista
precedentemente. I valori ottenuti sono i seguenti:
Trave 2-5-8
impalcato 1
impalcato 2
69
impalcato 3
Il valore del copriferro δ è stato scelto sulla base della resistenza del calcestruzzo utilizzato e della
tipologia di costruzione, utilizzando i valori riportati nella Tabella C4.1. IV della circolare n. 619
del 2009. Per tutte le travi è stato scelto:
Δ= 3 cm
Nota l’altezza utile e noto il copriferro è possibile calcolare l’altezza totale H della sezione:
𝐻=ℎ+ 𝛿
IMPALCATO
I II III
TRAVE Direzione h (m) b (m) h (m) b (m) h (m) b (m)
1-2-3 x (laterale) 0,50 0,30 0,50 0,30 0,40 0,30
7-8-9 x (laterale) 0,50 0,30 0,50 0,30 0,40 0,30
4-5-6 x (centrale) 0,55 0,30 0,55 0,30 0,55 0,30
1-4-7 y (laterale) 0,50 0,30 0,50 0,30 0,40 0,30
3-6-9 y (laterale) 0,50 0,30 0,50 0,30 0,40 0,30
2-5-8 y (a spessore) 0,25 0,50 0,25 0,50 0,25 0,50
70
5. APPLICAZIONE DEL METODO DEGLI SPOSTAMENTI
5.1 Sollecitazioni
A questo punto si possono rimuovere le ipotesi semplificative introdotte con il metodo “Shear Type”
(l’unica che permane è EA→∞). Sono ora note le (pre)dimensioni relative alle travi ed ai pilastri e si
possono quindi analizzare le effettive sollecitazioni che interessano il telaio multipiano attraverso il
metodo delle rigidezze o metodo degli spostamenti che si traduce in breve nel risolvere il seguente
sistema:
[𝑲][u] = [𝒑]
In cui:
[K]: matrice delle rigidezze;
[u]: vettore degli spostamenti dei nodi;
[p]: vettore dei carichi.
Il vettore [u] sarà pari a:
[u] = [𝑲-1][𝒑]
Si considereranno, anche in questo caso, le seguenti condizioni:
1) carichi verticali;
2) carichi verticali “+” Sisma;
3) carichi verticali “-” Sisma;
Si consideri il seguente schema come riferimento nella notazione:
71
MATRICE DELLE RIGIDEZZE
Al fine di poter costruire la matrice delle rigidezze per il telaio oggetto di studio è necessario
effettuare il calcolo dei momenti di inerzia delle varie sezioni rettangolari, nonché travi e pilastri,
rispetto ai vari assi baricentrici. Il calcolo può banalmente essere effettuato con la formula
seguente:
𝐵·𝐻 3
I=
12
dove B ed H sono i valori relativi alle pre-dimensioni di travi e pilastri.
Inoltre, il telaio interessato è quello laterale (1-2-3);
Bisogna tenere in considerazione anche la disposizione dei pilastri rettangolari lungo il perimetro così
da valutarne il corretto momento d’inerzia relativo al piano di inflessione coincidente con quello del
telaio assegnato.
I momenti d’inerzia per i pilastri e le travi sono riportati nelle tabelle successive:
Le formule utilizzate per la determinazione della matrice delle rigidezze sono riassunte nella
pagina seguente:
72
73
u3 u2 u1 f9 f8 f7 f6 f5 f4 f3 f2 f1
74
4 5776
12448,9 - 21896,2 70350,1 13278,8
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 f7
3 12448,9 1 4 6
3
12448,9 - 20144,5 110639, 21896,2 13278,8
12448,9 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 f8
3 2 17 1 6
3
12448,9 - 66846,7 20144,5 13278,8
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 f9
3 12448,9 4 2 6
3
- 56701,9 - - - -
0,00 0,00 0,00 0,00 2303,72 -556,22 u1
30509,9 9 19768,4 14523,7 14523,7 2108,16
6 4 5 5
- 53851,7 - - - - 19768,4 14523,7 14523,7
7319,51 2074,82 2074,82 u2
23341,7 0 30509,9 12448,9 12448,9 12448,9 4 5 5
4 6 3 3 3
23341,7 - 12448,9 12448,9 12448,9 12448,9 12448,9 12448,9
0,00 0,00 0,00 0,00 u3
4 23341,7 3 3 3 3 3 3
4
CARICO VERTICALE
Impalcato 3
Carico distribuito = 𝐹𝑑3 · (d/2) + ϒG1· Gtrave = 35,63 kN/m
Impalcato 2
Carico distribuito = 𝐹𝑑2 · (d/2) + ϒG1· Gtrave = 47,92 kN/m
Impalcato 1
Carico distribuito = 𝐹𝑑1 · (d/2) + ϒG1· Gtrave = 48,40 kN/m
P
f1 -85,35106417
f2 -15,48904
f3 100,8401042
f4 -84,49143917
f5 -15,33304
f6 99,82447917
f7 -62,83417917
f8 -11,4028
f9 74,23697917
u1 0,000
u2 0,000
u3 0,000
VERTICALE ± SISMA
Impalcato 3
∗
Carico distribuito = 𝐹𝑑1 · (d/2) + Gtrave =21,21
Impalcato 2
∗
𝐶𝑎𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑟𝑖𝑏𝑢𝑖𝑡𝑜 = 𝐹𝑑2 ·(d/2+c/2) + Gtrave = 30,11
Impalcato 1
∗
𝐶𝑎𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑟𝑖𝑏𝑢𝑖𝑡𝑜 = 𝐹𝑑1 · (d/2+c/2) + Gtrave=30,49
75
Vettore dei carichi ± sisma:
P
f1 -53,75609833
f2 -9,75536
f3 63,51145833
f4 -53,09484833
f5 -9,63536
f6 62,73020833
f7 -37,40470833
f8 -6,788
f9 44,19270833
u1 36,086
u2 64,961
u3 65,423
u1
f1 -0,000478
f2 -0,000042
f3 0,000577
f4 -0,000413
f5 -0,000052
f6 0,000562
f7 -0,000749
f8 -0,000125
f9 0,001065
u1 -0,000238
u2 -0,000506
u3 -0,000659
76
+SISMA
u2
f1 -0,001537
f2 -0,000473
f3 -0,001336
f4 -0,001133
f5 -0,000394
f6 -0,000647
f7 -0,001042
f8 -0,000339
f9 0,000018
u1 0,008463
u2 0,015705
u3 0,020395
-SISMA
u3
f1 0,000936
f2 0,000420
f3 0,002063
f4 0,000609
f5 0,000327
f6 0,001360
f7 0,000157
f8 0,000191
f9 0,001241
u1 -0,008762
u2 -0,016344
u3 -0,021219
77
Dal foglio excel "spettri NTC'08" ricaviamo i seguenti valori:
Parametri indipendenti
ag 0,08 g
F0 2,312
Cc 1,393
T*c 0,307 s
Ss 1,2
ST 1
Parametri dipendenti
S 1,2
h 1
TB 0,143 s
TC 0,428 s
TD 1,920 s
T [s] Se [g]
0,000 0,096
0,143 0,222
0,428 0,222
0,499 0,190
0,570 0,167
0,641 0,148
0,712 0,133
0,783 0,121
0,854 0,111
0,925 0,103
0,997 0,095
1,068 0,089
1,139 0,083
1,210 0,079
1,281 0,074
1,352 0,070
1,423 0,067
1,494 0,064
1,565 0,061
1,636 0,058
1,707 0,056
1,778 0,053
1,849 0,051
1,920 0,050
2,019 0,045
2,118 0,041
2,217 0,037
2,316 0,034
78
2,415 0,031
2,514 0,029
2,613 0,027
2,712 0,025
2,812 0,023
2,911 0,022
3,010 0,020
3,109 0,019
3,208 0,018
3,307 0,017
3,406 0,016
3,505 0,015
3,604 0,014
3,703 0,013
3,802 0,013
3,901 0,012
4,000 0,011
0,200
0,150
Se [g]
0,100
0,050
0,000
T [s]
1,600
4,200
0,000
0,200
0,400
0,600
0,800
1,000
1,200
1,400
1,800
2,000
2,200
2,400
2,600
2,800
3,000
3,200
3,400
3,600
3,800
4,000
0,075
C1
H 10,10 m altezza edificio
periodo principale
T1 0,425 s di vibrazione
Sd accelerazione spettrale in
(T1) 0,222 g riferimento a T1
79
Applicando l’analisi statica lineare si ottengono dei nuovi valori di F1, F2 e F3.
F1 46,23 kN
F2 84,59 kN
F3 83,02 kN
Otteniamo così due equazioni matriciali (per le due diverse direzioni di propagazione del sisma)
formalmente identiche alle precedenti e del tipo:
[𝑲][𝒗] = [𝒑]
E cioè:
[𝒗] = [𝑲-1][𝒑]
La differenza rispetto al caso precedente è costituita dagli ultimi tre termini del vettore dei carichi.
-SISMA
u3 VERIFICA
f1 0,001289
f2 0,000547
f3 0,002547
f4 0,000853
f5 0,000428
f6 0,001641
f7 0,000318
f8 0,000263
f9 0,001406
u1 -0,011213 0,016 verificato
u2 -0,020905 0,016 verificato
u3 -0,027080 0,016 verificato
Gli ultimi tre valori corrispondono rispettivamente a u1, u2 e u3 necessari per effettuare la seguente
verifica allo stato limite di danno.
81
Nello specifico:
- Condizione carichi verticali “+” sisma:
u1 ≤ 0,005 ℎ1
0,010914 m ≤ 0,0185m
u2-u1 ≤ 0,005 ℎ2
(0,020266– 0,010914) m = 0,009351m ≤ 0,016m
u3-u2 ≤ 0,005 ℎ3
(0,026256– 0,020266) m = 0,005990 m ≤ 0,016 m
u2-u1 ≤ 0,005 ℎ2
( -0,020905+ -0,011213) m = -0,009691 m ≤ 0,016 m
u3-u2 ≤ 0,005 ℎ3
(-0,027080 + 0,020905) m = -0,006175 m ≤ 0,016 m
82
6. SFORZO NORMALE SUI PILASTRI
Si riportano i calcoli relativi alla sollecitazione di sforzo normale per i pilastri nelle tre condizioni di
carico considerate. Per fare ciò è necessario calcolare le forze agenti su ciascun pilastro. Lo sforzo
normale verrà calcolato alla testa e al piede dei pilastri; in testa verrà calcolato come somma di un
carico concentrato F, generato dal peso della trave e da quello dell’eventuale tamponatura, e dallo
sforzo di taglio presente sulle travi che scaricano sul pilastro oggetto di studio. Nei pilastri centrali vi
saranno due contributi taglianti generati dalle sollecitazioni sulle travi adiacenti al nodo centrale. In
tutti i casi il valore degli sforzi normali viene calcolato come somma dei singoli contributi in valore
assoluto. Al piede del pilastro lo sforzo normale sarà la somma di quello presente in testa più il peso
del pilastro stesso.
Calcolo condizione carico SLU solo carico verticale
(Pilastro 1)
F3estSX 10,725 kN
F2estSX 38,35425 kN
F1estSX 38,35425 kN
P3 pilastroSX 7,2 kN
P2 pilastroSX 8,4 kN
P1 pilastroSX 11,1 kN
T14sx 69,47132 kN
T12sx 97,22378 kN
T10sx 96,82149 kN
N3 testa 80,19632 kN
N3 piede 89,55632 kN
N2 testa 225,1344 kN
N2 piede 236,0544 kN
N1 testa 371,2301 kN
N1 piede 385,6601 kN
(Pilastro 2)
F3int 26,40625 kN
F2int 26,40625 kN
F1int 26,40625 kN
P3 pilastro 7,2 kN
P2 pilastro 8,4 kN
P1 pilastro 12,4875 kN
max(T14dx;T15sx) 100,4459 kN
max(T12dx;T13sx) 131,8078 kN
max(T10dx;T11sx) 133,6375 kN
N3 testa 126,8522 kN
N3 piede 136,2122 kN
83
N2 testa 294,4263 kN
N2 piede 305,3463 kN
N1 testa 465,39 kN
N1 piede 481,6238 kN
(Pilastro 3)
F3estDX 10,725 kN
F2estDX 38,35425 kN
F1estDX 38,35425 kN
P3 pilastroDX 10 kN
P2 pilastroDX 10 kN
P1 pilastroDX 11,5625 kN
T15dx 77,7228 kN
T13dx 107,7709 kN
T11dx 108,3787 kN
N3 testa 88,4478 kN
N3 piede 101,4478 kN
N2 testa 247,573 kN
N2 piede 260,573 kN
N1 testa 407,306 kN
N1 piede 422,3372 kN
(Pilastro 1)
F3estSX 8,25 kN
F2estSX 26,9445 kN
F1estSX 26,9445 kN
P3 pilastroSX 7,2 kN
P2 pilastroSX 8,4 kN
P1 pilastroSX 11,1 kN
T14sx 29,06908 kN
T12sx 26,64767 kN
T10sx 14,03246 kN
N3 testa 37,31908 kN
N3 piede 44,51908 kN
N2 testa 98,11125 kN
N2 piede 106,5113 kN
N1 testa 147,4882 kN
N1 piede 158,5882 kN
84
(Pilastro 2)
F3int 8,25 kN
F2int 10,3125 kN
F1int 10,3125 kN
P3 pilastro 7,2 kN
P2 pilastro 8,4 kN
P1 pilastro 12,4875 kN
max(T14dx;T15sx) 68,50842 kN
max(T12dx;T13sx) 111,8606 kN
max(T10dx;T11sx) 126,2008 kN
N3 testa 76,75842 kN
N3 piede 83,95842 kN
N2 testa 206,1315 kN
N2 piede 214,5315 kN
N1 testa 351,0449 kN
N1 piede 363,5324 kN
(Pilastro 3)
F3estDX 8,25 kN
F2estDX 10,3125 kN
F1estDX 10,3125 kN
P3 pilastroDX 7,2 kN
P2 pilastroDX 8,4 kN
P1 pilastroDX 11,1 kN
T15dx 56,9031 kN
T13dx 99,85944 kN
T11dx 1,19E+02 kN
N3 testa 65,1531 kN
N3 piede 72,3531 kN
N2 testa 182,525 kN
N2 piede 190,925 kN
N1 testa 320,1635 kN
N1 piede 331,2635 kN
85
Calcolo condizione carico SLE carico verticale+ Sisma
(Pilastro 1)
F3estSX 8,25 kN
F2estSX 26,9445 kN
F1estSX 26,9445 kN
P3 pilastroSX 7,2 kN
P2 pilastroSX 8,4 kN
P1 pilastroSX 11,1 kN
T14sx 43,87126 kN
T12sx 43,06502 kN
T10sx 32,05136 kN
N3 testa 52,12126 kN
N3 piede 59,32126 kN
N2 testa 129,3308 kN
N2 piede 137,7308 kN
N1 testa 196,7266 kN
N1 piede 207,8266 kN
(Pilastro 2)
F3int 8,25 kN
F2int 10,3125 kN
F1int 10,3125 kN
P3 pilastro 7,2 kN
P2 pilastro 9,6 kN
P1 pilastro 13,875 kN
somma(T14dx;T15sx) 89,45056 kN
somma(T12dx;T13sx) 130,9534 kN
somma(T10dx;T11sx) 125,829 kN
N3 testa 97,70056 kN
N3 piede 104,9006 kN
N2 testa 246,1665 kN
N2 piede 255,7665 kN
N1 testa 391,908 kN
N1 piede 405,783 kN
(Pilastrata 3)
F3estDX 8,25 kN
F2estDX 10,3125 kN
F1estDX 10,3125 kN
P3 pilastroDX 7,2 kN
P2 pilastroDX 8,4 kN
P1 pilastroDX 11,1 kN
86
T15dx 70,31818 kN
T13dx 115,0424 kN
T11dx 134,7804 kN
N3 testa 78,56818 kN
N3 piede 85,76818 kN
N2 testa 211,1231 kN
N2 piede 219,5231 kN
N1 testa 364,616 kN
N1 piede 375,716 kN
87
7 ARMATURA LONGITUDINALE DELLE TRAVI
Dove:
• ℎ è l’altezza utile della sezione;
• ϑ è l’inclinazione delle bielle di calcestruzzo;
• 𝛼 è l’inclinazione dell’armatura a taglio.
Nel caso in esame si considera la presenza di staffe (𝛼 = 90°), bielle inclinate a 21,8° (cotg(ϑ) = 2,5)
e altezze utili delle travi pari all’altezza di progetto della sezione priva del copriferro δ.
Procediamo con il calcolo di a1 per ogni impalcato:
Impalcato 1
1
a1 = 2 · 0,9 · 0,47 · 2,5 = 0.529 m
Impalcato 2
1
a2 = 2 · 0,9 · 0,47· 2,5 = 0.529 m
Impalcato 3
1
a3 = 2 · 0,9 · 0,37 · 2,5 = 0.416 m
88
7.2 Armatura longitudinale
Effettuato il dimensionamento delle sezioni di travi e pilastri, è necessario individuare per ciascun
elemento strutturale la quantità di armatura da inserire all’interno della generica sezione di
calcestruzzo armato sia in zona tesa che in zona compressa.
Si individua inizialmente l’area teorica di armatura da inserire in zona tesa, cioè la sezione inferiore
per gli appoggi e quella superiore per le campate, mediante la seguente formula ottenuta effettuando
l’equilibrio a rotazione di una sezione rettangolare a doppia armatura, considerando trascurabile il
contributo dell’armatura compressa.
𝑴𝒅
𝑨𝒔,𝒕𝒆𝒐𝒓𝒊𝒄𝒂 =
𝟎, 𝟗 · 𝒉 · 𝒇𝒚𝒅
Si individueranno cinque sezioni di armatura teorica per ogni impalcato, in corrispondenza degli
appoggi e del massimo valore del momento flettente in campata.
Secondo la prescrizione contenuta nella normativa italiana attualmente vigente al paragrafo 4.1.6.1.1
(NTC18), l’area minima dell’armatura longitudinale in zona tesa deve seguire tali limitazioni:
𝐟𝐜𝐭𝐦
𝐀 𝐬,𝐦𝐢𝐧 = 𝟎, 𝟐𝟔 · · 𝐛𝐭 · 𝐝 e comunque non minore di 0,0013· 𝒃𝒕 · 𝒅
𝐟𝐲𝐝
In cui:
2/3
- fctm è la resistenza media a trazione del calcestruzzo ed è pari a: 𝑓𝑐𝑡𝑚 = 0,3 𝑓𝑐𝑘
- fck resistenza caratteristica a compressione del calcestruzzo;
- bt è la larghezza della trave;
- d è l’altezza utile della sezione.
È presente un’ulteriore disposizione al capitolo 7.4.6.1.1 che permette di individuare una zona critica
diversa per classe di duttilità alta e classe di duttilità bassa. Nel presente progetto, considerando una
classe di duttilità bassa, la zona critica si estende per una distanza pari all’altezza della sezione della
trave, misurata a partire dalla faccia del nodo pilastro-trave o da entrambi i lati a partire dalla sezione
di prima plasticizzazione. È necessario rispettare anche un limite massimo di armatura, posto pari a:
𝐴𝑠,𝑚𝑎𝑥 = 0,04 Ac
Individuato il valore dell’area dell’armatura tesa si confronta con i limiti minimi; vale, infatti, la
seguente formula:
As = max [ 𝐴𝑠,𝑡𝑒𝑜𝑟𝑖𝑐𝑎 ; 𝐴𝑠,𝑚𝑖𝑛 1; 𝐴𝑠,𝑚𝑖𝑛 2]
A questo punto si procede con il calcolo dell’armatura commerciale.
È necessario, infine, effettuare un’ulteriore verifica, riportata al paragrafo 7.4.6.2.1 (NTC18):
89
1,4 3,5
< 𝜌 < 𝜌𝑐𝑜𝑚𝑝 +
𝑓𝑦𝑘 𝑓𝑦𝑘
In cui:
𝐴𝑠
ρ: è il rapporto geometrico relativo all’armatura tesa, pari ad ρ = 𝐴𝑐;
𝐴𝑠′
ρ𝑐𝑜𝑚𝑝 : è il rapporto geometrico relativo all’armatura compressa 𝜌𝑐𝑜𝑚𝑝 = ;
𝐴𝑐
1
𝜌𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 ≥ 𝜌 nelle zone critiche;
2
1
𝜌𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 ≥ 4 𝜌 nelle altre zone.
Il calcolo dell’armatura compressa viene effettuato mediante l’esplicitazione delle due disequazioni
sopra riportate, effettuando successivamente il passaggio dai valori teorici a quelli commerciali.
Nello stesso capitolo viene messo in evidenza come sia nella zona inferiore che in quella superiore
devono essere inserite almeno due barre Φ14.
E’ importante considerare un’estensione massima delle barre di armatura pari a 12m. Una lunghezza
superiore a quella appena riportata può essere realizzata spezzando due barre di armatura ancorandole
mediante una lunghezza di sovrapposizione che soddisfi l’ancoraggio di entrambe le barre. La
lunghezza di ancoraggio viene calcolata mediante la formula imposta dalla normativa al paragrafo
4.1.6.1.4 (NTC18):
𝒇𝒚𝒅 · 𝜱
la =
𝟒·𝒇𝒃𝒅
𝑓𝑏𝑘
• 𝑓𝑏𝑑 è la tensione di aderenza di calcolo del calcestruzzo, pari a: 𝑓𝑏𝑑 = γc
90
Si riportano in tabella i risultati del calcolo e le scelte progettuali effettuate. Si intendono evidenziare
le scelte in termini di armatura per cinque sezioni fondamentali:
• sezione 1: appoggio sinistro relativo alla prima campata;
• sezione 2: sezione di momento flettente massimo per la prima campata;
• sezione 3: appoggio intermedio;
• sezione 4: sezione di momento flettente massimo per la seconda campata;
• sezione 5: appoggio destro per la seconda campata.
Al fine di poter dimensionare l’armatura che dovrà essere presente all’interno della sezione, è
necessario ripetere per due volte i procedimenti sopra descritti, considerando:
• il momento positivo per la determinazione di As (armatura inferiore);
• il momento negativo per la determinazione di ̅̅̅
As (armatura superiore).
I dimensionamenti vengono effettuati solo per le armature tese. Sojo stati effettuati i calcoli dell’area
teorica per le 5 sezioni più significative:
3 impalcato
III impalcato (asta 14-15)
- 48,53 0 90,63 0 50,39
Med(kN*m)
+ 15,73 40,38 0 50,93 0
xc (-) 0,040 0,00 0,0787 0,00 0,04
xc (+) 0,0127 0,0333 0,00E+00 0,0424 0,00E+00
Ateorica (-) (m^2) 0,000350 0,0000 0,00068 0,0000 0,000365
0,000562 0,00031 0,000817 0,000308 0,000562
corretto corretto corretto corretto corretto
1φ18+ 2φ14 2 φ14 2φ18+ 2φ14 2 φ14 1φ18+ 2φ14
Ateorica (+) (m^2) 0,000110 0,000289 0,000000 0,000369 0,000000
0,000308 0,000308 0,000562 0,000562 0,000308
compressa corretto corretto corretto corretto corretto
2 φ14 2φ14 1φ18+ 2φ14 1φ18+ 2φ14 2 φ14
2 Impalcato
sez. appoggio A sez. campata AB sez. appoggio B centrale
sez. (4,6)
campata BC sez. appoggio C
II impalcato (asta 12-13)
- 117,58 0,00 143,57 0,00 127,44
Med(kN*m)
+ 59,23 68,35 2,89 76,20 55,26
xc (-) 0,079 0,00 0,0980 0,00 0,09
xc (+) 0,0383 0,0445 0,0018 0,0498 0,0357
Ateorica (-) (m^2) 0,000685 0,000000 0,000852 0,000000 0,000748
0,000817 0,00031 0,000971 0,000308 0,000817
corretto corretto corretto corretto corretto
2 φ18 + 2φ14 2 φ14 3 φ18 + 2φ14 2 φ14 2φ18 + 2f14
Ateorica (+) (m^2) 0,000333 0,000386 0,000016 0,000433 0,000310
0,000462 0,000462 0,000716 0,000462 0,000462
corretto corretto corretto corretto corretto
3 φ14 3φ14 3 φ14 + 1φ18 3φ14 3φ14
91
1 impalcato
sez. appoggio A sez. campata AB sez. appoggio B centrale
sez. (4,6)
campata BC sez. appoggio C
I impalcato (asta 10-11)
- 148,73 0,00 181,14 0,00 183,85
Med(kN*m)
+ 95,12 98,22 29,47 116,79 111,69
xc (-) 0,102 0,00 0,1271 0,00 0,13
xc (+) 0,0629 0,0651 0,0187 0,0783 0,0746
Ateorica (-) (m^2) 0,000885 0,000000 0,001104 0,000000 0,001123
0,001071 0,00056 0,001326 0,000562 0,001326
corretto corretto corretto corretto corretto
3 φ18 + 2φ14 1 φ18 + 2φ14 4 φ18 + 2φ14 1 φ18 + 2φ14 4 φ18 + 2f14
Ateorica (+) (m^2) 0,000546 0,000565 0,000163 0,000680 0,000648
0,000716 0,000716 0,000716 0,000716 0,000716
corretto corretto corretto corretto corretto
3 φ14 + 1φ18 3 φ14 + 1φ18 3 φ14 + 1φ18 3 φ14 + 1φ18 3 φ14 + 1φ18
92
In definitiva:
93
Calcolo dei Momenti Ultimi
1. Calcolo Xc
f
yd ·AS
Xc = 0,8·b· f cd
È importante verificare che le armature calcolate nelle 5 sezioni risultino in campo plastico,
supponendo che le armature compresse siano elastiche fino ad un valore dell’asse neutro pari a: Xc
= 2,2 δ.
2. Calcolo Mrd
II impalcato
sezione parte tesa parte compressa A comm superiore xc- xc+ MRd- MRd+
appoggio A inferiore superiore 0,0004618 0,094007 0,053149963 134,918 79,23384
campata AB inferiore superiore 0,0004618 0,035433 0,053149963 53,67631 79,23384
appoggio B superiore inferiore 0,0009708 0,111723 0,082436677 157,6529 119,6099
campata BC inferiore superiore 0,0004618 0,035433 0,053149963 53,67631 79,23384
appoggio C inferiore superiore 0,0004618 0,094007 0,053149963 134,918 79,23384
I impalcato
sezione parte tesa parte compressa A comm superiore xc- xc+ MRd- MRd+
appoggio A inferiore superiore 0,0007163 0,123293 0,082436677 172,0394 119,6099
campata AB inferiore superiore 0,0007163 0,06472 0,082436677 95,46364 119,6099
appoggio B superiore inferiore 0,0013258 0,15258 0,082436677 206,8278 119,6099
campata BC inferiore superiore 0,0007163 0,06472 0,082436677 95,46364 119,6099
appoggio C inferiore superiore 0,000716 0,15258 0,082436677 206,8278 119,6099
94
8 ARMATURA LONGITUDINALE DEI PILASTRI
Per il calcolo delle armature longitudinali nei pilastri si considera “la gerarchia delle resistenze”,
secondo tale principio si presenta prima la formazione delle cerniere plastiche nelle travi ed inseguito
nei pilastri (travi deboli e pilastri forti). Considerando le gerarchie il momento resistente delle travi
considerato viene espresso al paragrafo 7.4.4.2.1 dell’attuale normativa:
Per ciascuna azione e per ciascun verso delle azioni sismiche, si devono proteggere i pilastri dalla
plasticizzazione prematura adottando opportuni momenti flettenti di calcolo; tale condizione si
prosegue qualora, per ogni nodo trave-pilastro ed ogni direzione e verso dell’azione sismica, la
resistenza complessiva
dei pilastri sia maggiore della resistenza complessiva delle travi amplificata del coefficiente γRd, in
accordo con la formula:
𝛴 MC,Rd ≥ γRd 𝛴 Mb,Rd
Con:
• γRd = 1,3 per classe di duttilità"A";
• γRd = 1,1 per classe di duttilità"B";
• MC,Rd è il momento resistente del pilastro convergente nel nodo;
• Mb,Rd è il momento resistente della trave convergente nel nodo;
Affinché venga rispettata tale diseguaglianza è necessario seguire le indicazioni della Circolare
num.617/2009.
È necessario innanzitutto calcolare i fattori di amplificazione α; essi si calcolano mediante la seguente
formula se i versi di MEd sono concordi:
∑ 𝑀𝑏,𝑅𝑑
α=
∑ 𝑀𝑐,𝐸𝑑
- 𝛴 𝑀𝑏,𝑅𝑑 è la somma dei momenti resistenti delle travi convergenti in un nodo secondo una direzione
e aventi verso concorde;
- 𝛴 𝑀𝑐,𝐸𝑑 è la somma dei momenti di calcolo nei pilastri al di sopra e al di sotto del medesimo nodo.
Il fattore di amplificazione α deve essere calcolato per entrambi i versi dell’azione sismica,
applicando detto fattore calcolato per ciascun verso ai momenti calcolati nei pilastri con l’azione
agente in una direzione, secondo il medesimo verso.
95
Si riporta una tabella riassuntiva per i valori dei momenti resistenti di calcolo e i valori di αi,j dove i
è il nodo di riferimento per la G.d.R. e j è la condizione sismica considerata ( II -› CV+E, III -› CV-
E).
La “gerarchia delle resistenze” non viene applicata presso l’ultimo impalcato.
Da cui si ottiene:
CV
asta sforzo testa kN sforzo piede kN momento testa kN*m momento piede kN*m
1 371,2505885 89,55331228 -17,55 10,17
2 810,394954 828,432454 -4,93 4,21
3 407,3066076 422,3378576 -26,22 10,63
4 225,1387919 236,0587919 -23,95 24,97
5 512,0501092 524,5301092 -6,53 6,32
6 247,5772989 260,5772989 -30,73 31,03
7 80,19331228 89,55331228 -27,29 22,87
8 221,2976047 230,6576047 -5,89 4,87
9 88,44933305 101,4493331 -33,83 27,10
CV+E
asta sforzo testa kN sforzo piede kN momento testa kN*m momento piede kN*m momento testa kN*m momento piede kN*m
1 147,2470716 158,3470716 56,66 79,05 -56,66 -79,05
2 485,9657355 499,8407355 105,53 116,17 -105,53 -116,17
3 320,0377929 331,1377929 112,23 146,29 -112,23 -146,29
4 98,08695993 106,4869599 44,13 38,46 -44,13 -38,46
5 306,0861604 315,6861604 89,98 87,81 -89,98 -87,81
6 182,4471797 190,8471797 85,23 71,62 -85,23 -71,62
7 37,35915405 44,55915405 15,73 15,10 -15,73 -15,10
8 125,8991668 133,0991668 43,65 42,27 -43,65 -42,27
9 65,13167917 72,33167917 50,39 42,21 -50,39 -42,21
CV-E
asta sforzo testa kN sforzo piede kN momento testa kN*m momento piede kN*m momento testa kN*m momento piede kN*m
1 196,7266386 207,8266386 -78,75 91,86 78,75 -91,86
2 391,9079511 405,7829511 -111,72 121,46 111,72 -121,46
3 364,6160103 375,7160103 -79,23 132,92 79,23 -132,92
4 129,3307829 137,7307829 -74,43 69,98 74,43 -69,98
5 246,1664561 255,7664561 -98,25 95,79 98,25 -95,79
6 211,123061 219,523061 -46,33 32,46 46,33 -32,46
7 52,12126264 59,32126264 -48,53 43,15 48,53 -43,15
8 97,70056069 104,9005607 -47,58 48,21 47,58 -48,21
9 78,56817666 85,76817666 -9,79 8,93 9,79 -8,93
96
CV:
NODO M concorde M discorde valore di α verifica se α>=1
1 si no 1 corretto
2 si no 1 corretto
3 si no 1 corretto
4 si no 1 corretto
5 si no 1 corretto
6 si no 1 corretto
CV+E:
CV-E:
97
Testa
1) (𝑵𝒅,𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ; 𝑴𝒅,𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 );
dove 𝑴∗𝒅,𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 = 𝑴𝒅,𝑰 + 𝒆 · 𝑵𝒅;𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ;
2) (𝑵𝒅,𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ; 𝜶𝒊,𝑰𝑰 𝑴𝒅,𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ); (𝑵𝒅,𝑰𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ; 𝜶𝒊,𝑰𝑰 𝑴𝒅,𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 );
3) (𝑵𝒅,𝑰𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ; 𝜶𝒊,𝑰𝑰𝑰 𝑴𝒅,𝑰𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ); (𝑵𝒅,𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ; 𝜶𝒊,𝑰𝑰𝑰 𝑴𝒅,𝑰𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 )
Piede (i=4..6)
1) (𝑵𝒅,𝑰 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒆 𝑴∗𝒅,𝑰 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒆 );
dove 𝑴∗𝒅,𝑰 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒆 = 𝑴𝒅,𝑰 + 𝒆 · 𝑵𝒅,𝑰 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒆 ; e = 0,05 d;
2) (𝑵𝒅,𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ; 𝜶𝒊,𝑰𝑰 𝑴𝒅,𝑰𝑰 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒆 ); (𝑵𝒅,𝑰𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ; 𝜶𝒊,𝑰𝑰 𝑴𝒅,𝑰𝑰 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒆 );
3) (𝑵𝒅,𝑰𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ; 𝜶𝒊,𝑰𝑰𝑰 𝑴𝒅,𝑰𝑰𝑰 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒆 ); (𝑵𝒅,𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ; 𝜶𝒊,𝑰𝑰𝑰 𝑴𝒅,𝑰𝑰𝑰 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒆 )
98
Testa
1) (𝑵𝒅,𝑰 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒆 𝑴∗𝒅,𝑰 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒆 ); dove 𝑴∗𝒅,𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 = 𝑴𝒅,𝑰 + 𝒆 · 𝑵𝒅,𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ; e = 0,05 d;
2) (𝑵𝒅,𝑰𝑰 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒆 𝑴∗𝒅,𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ); dove 𝑴∗𝒅,𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 = 𝑴𝒅,𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 + 𝒆 · 𝑵𝒅,𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ; e = 0,05d;
3) (𝑵𝒅,𝑰 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒆 𝑴∗𝒅,𝑰 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒆 ); dove 𝑴∗𝒅,𝑰𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 = 𝑴𝒅,𝑰𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 + 𝒆 · 𝑵𝒅,𝑰𝑰𝑰 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 ; e = 0,05 d;
In testa:
condizione CV
condizione CV+E
coppia 1 coppia 2
Nd2 Md2* Nd2 Md2*
65,13167917 51,69584217 78,56817666 51,96457212
125,8991668 46,16816549 97,70056069 45,60419337
37,35915405 16,48207955 52,12126264 16,77732172
182,4471797 85,23108579 211,123061 85,23108579
306,0861604 89,97871593 246,1664561 89,97871593
98,08695993 44,1331529 129,3307829 44,1331529
320,0377929 112,232001 364,6160103 112,232001
485,9657355 105,5288411 391,9079511 105,5288411
147,2470716 56,6584976 196,7266386 56,6584976
condizione CV-E
coppia 1 coppia 2
Nd3 Md3* Nd3 Md3*
78,56817666 -8,222479066 65,13167917 -8,491209016
97,70056069 -45,62874141 125,8991668 -45,06476928
52,12126264 -47,489819 37,35915405 -47,78506117
211,123061 -46,32784806 182,4471797 -46,32784806
246,1664561 -98,24556524 306,0861604 -98,24556524
129,3307829 -74,4273621 98,08695993 -74,4273621
364,6160103 -79,23086157 320,0377929 -79,23086157
391,9079511 -111,724704 485,9657355 -111,724704
196,7266386 -78,74885271 147,2470716 -78,74885271
99
Al piede:
condizione CV
Nd1 Md1*
101,4493331 29,12439845
230,6576047 9,488085223
89,55331228 24,66217368
260,5772989 36,24289187
524,5301092 16,80780098
236,0587919 29,69263455
422,3378576 19,07728461
828,432454 20,77487183
89,55331228 11,96102163
condizione CV+E
coppia 1 coppia 2
Nd2 Md2* Nd2 Md2*
72,33167917 43,65410695 85,76817666 43,65410695
133,0991668 44,93181135 104,9005607 44,93181135
44,55915405 15,99056284 59,32126264 15,99056284
190,8471797 71,61788571 219,523061 71,61788571
315,6861604 87,80583187 255,7664561 87,80583187
106,4869599 38,46353508 137,7307829 38,46353508
331,1377929 146,294639 375,7160103 146,294639
499,8407355 116,1712757 405,7829511 116,1712757
158,3470716 82,22167436 207,8266386 82,22167436
condizione CV-E
coppia 1 coppia 2
Nd3 Md3* Nd3 Md3*
85,76817666 10,64998188 72,33167917 10,64998188
104,9005607 50,30975806 133,0991668 50,30975806
59,32126264 44,33995325 44,55915405 44,33995325
219,523061 32,46 190,8471797 32,46017373
255,7664561 95,78913627 315,6861604 95,78913627
137,7307829 69,98012188 106,4869599 69,98012188
375,7160103 140,4299926 331,1377929 140,4299926
405,7829511 129,5797434 499,8407355 129,5797434
207,8266386 96,01234502 158,3470716 96,01234502
100
Valori aree teoriche:
A's teorico CV CV+E CV-E
coppia 1 coppia 2 coppia 1 coppia 2
9 -0,0004679 0,0004609 0,0002649 -0,0001922 -0,0001771
8 -0,0003093 0,0003283 0,0002060 -0,0006135 -0,0006439
7 -0,0003870 0,0001104 0,0001239 -0,0005750 -0,0005595
6 -0,0153163 0,0005471 0,0002401 -0,0006803 -0,0006445
TESTA 5 -0,0005320 0,0005779 0,0003429 -0,0013631 -0,0014414
4 -0,0005122 0,0003258 0,0001777 -0,0009606 -0,0009214
3 -0,0006872 0,0008141 0,0003457 -0,0013120 -0,0012568
2 -0,0006806 0,0005647 0,0003358 -0,0016924 -0,0018159
1 -0,0005713 0,0004023 0,0001872 0,0007445 -0,0010308
9 0,0001583 0,0003527 0,0004842 0,0001562 0,0001459
8 -0,0002061 0,0002911 0,0003245 0,0004169 -0,0009879
7 0,0001274 0,0000988 0,0001293 0,0003754 0,0003593
6 0,0000342 0,0003767 0,0001809 -0,0000056 -0,0007521
PIEDE 5 -0,0005054 0,0005618 0,0006152 0,0004940 -0,0011139
4 -0,0000087 0,0002498 0,0001565 0,0002957 -0,0010205
3 -0,0003442 -0,0010224 0,0005264 0,0006364 -0,0016574
2 -0,0008236 -0,0015504 -0,0011995 0,0004623 -0,0016689
1 -0,0000088 0,0006493 0,0003728 0,0003615 0,0008500
Se sotto l’azione del sisma la forza assiale su un pilastro è di trazione, la lunghezza di ancoraggio
delle barre longitudinali deve essere incrementata del 50%.
𝑨
ρ = 𝑨𝒔 con 𝐴𝑐 = bH.
𝒄
101
Verifica:
1%<p<4%
corretto
corretto
corretto
corretto
corretto
corretto
corretto
corretto
corretto
Infine, calcoliamo il dominio M-N semplificato per verificare che le coppie M-N ricadano all’interno
del dominio, considerando come punti notevoli:
• 𝑁𝑎 = 2 ∗ 𝐴𝑠 ∗ 𝑓𝑦𝑑; 𝑀𝑎 = 0;
• 𝑁𝐵 = 0; 𝑀𝐵 = 𝐴𝑠 ∗ 𝑓𝑦𝑑 ∗ (𝐻 − 2𝛿);
𝑁𝑑 𝐻
• 𝑁𝑐 = ; 𝑀𝑐 = 𝑀𝑏 + 𝑁𝑐 ∗ 4 ;
2
• 𝑁𝑑 = 𝑏 ∗ 𝐻 ∗ 𝑓𝑐𝑑; 𝑀𝑑 = 𝑀𝑏;
• 𝑁𝑒 = 𝑏 ∗ 𝐻 ∗ 𝑓𝑐𝑑 ∗ 0.8 + 2𝐴𝑠 ∗ 𝑓𝑦𝑑; 𝑀𝑒 = 0;
Pilastro 9:
9
N M
-560,5694022 0
0 67,26832826
743,75 123,0495783
1487,5 67,26832826
1750,569402 0
88,44933305 32,06388462
101,4493331 29,12439845
78,56817666 51,96457212
85,76817666 43,65410695
78,56817666 8,222479066
85,76817666 10,64998188
102
Pilastro 8:
8
N M
-560,5694022 0
0 67,26832826
637,5 115,0808283
1275 67,26832826
1580,569402 0
221,2976047 1,464733963
230,6576047 9,488085223
125,8991668 46,16816549
104,9005607 44,93181135
97,70056069 45,62874141
104,9005607 50,30975806
Pilastro 7
7
N M
-560,5694022 0
0 67,26832826
743,75 123,0495783
1487,5 67,26832826
1750,569402 0
80,19331228 25,68769021
89,55331228 24,66217368
52,12126264 16,77732172
59,32126264 15,99056284
52,12126264 47,489819
59,32126264 44,33995325
103
Pilastro 6
6
N M
-958,8687143 0
0 115,0642457
867,7083333 189,4392457
1735,416667 115,0642457
2318,868714 0
247,5772989 25,7792957
260,5772989 36,24289187
211,123061 85,23108579
219,523061 71,61788571
211,123061 46,32784806
219,523061 32,46017373
104
Pilastro 5
5
N M
-958,8687143 0
0 163,0076814
1133,333333 248,0076814
2266,666667 163,0076814
2772,202048 0
512,0501092 3,713066422
524,5301092 16,80780098
246,1664561 89,97871593
255,7664561 87,80583187
246,1664561 98,24556524
255,7664561 95,78913627
Pilastro 4
4
N M
-958,8687143 0
0 115,0642457
850 178,8142457
1700 115,0642457
2318,868714 0
225,1387919 19,44281846
236,0587919 29,69263455
129,3307829 44,1331529
137,7307829 38,46353508
129,3307829 74,4273621
137,7307829 69,98012188
105
Pilastro 3
3
N M
-1158,01837 0
0 138,9622044
956,25 210,6809544
1912,5 138,9622044
2688,01837 0
407,3066076 18,07468091
422,3378576 19,07728461
364,6160103 112,232001
375,7160103 146,294639
364,6160103 79,23086157
375,7160103 140,4299926
106
Pilastro 2
2
N M
-759,71906 0
0 148,1452164
1434,375 270,6782209
2868,75 148,1452164
3054,7191 0
810,39495 5,641391759
230,6576 9,488085223
391,90795 105,5288411
405,78295 116,1712757
391,90795 111,724704
405,78295 129,5797434
Pilastro 1
1
N M
-958,8687143 0
0 115,0642457
956,25 186,7829957
1912,5 115,0642457
2488,868714 0
371,2505885 10,12503505
89,55331228 11,96102163
196,7266386 56,6584976
207,8266386 82,22167436
196,7266386 78,74885271
158,3470716 96,01234502
107
108
9.ARMATURA TRASVERSALE DELLE TRAVI
Al fine di escludere la formazione dei meccanismi di rottura fragile dovuti al taglio, gli sforzi di taglio
di calcolo si ottengono considerando l’equilibrio della trave sotto l’azione dei carichi gravitazionali
nella condizione sismica di progetto e dei momenti resistenti delle sezioni di estremità amplificati dal
fattore 𝛶𝑅𝐷 .
Per le travi si considerano i carichi della condizione sismica e i momenti resistenti nelle sezioni di
estremità.
Per ciascun verso di applicazione dell’azione sismica, si considerano due valori di sollecitazione di
taglio (uno massimo e uno minimo) ipotizzando rispettivamente la presenza e l’assenza di carichi
variabili e di momenti resistenti da assumere in ogni caso di verso concorde sulla trave.
Il taglio si ricava attraverso gli inviluppi degli schemi sovrapposti.
Per tutte le travi bisogna considerare 4 schemi di trave appoggiata.
Nel calcolo distinguiamo tra zone critiche e zone non critiche precedentemente definite.
In particolare, si fa riferimento al cap. 7.4.6.2.1 (NTC ’18) per le zone critiche e al cap. 4.1.6.1.1
(NTC ’18) per le zone non critiche.
Par.7.6.2.1 (NTC’18)
Nelle zone dissipative devono essere previste staffe di contenimento. La prima staffa di contenimento
deve distare non più di 5 cm dalla sezione a filo pilastro; le successive devono essere disposte ad un
passo non superiore alla minore tra le grandezze seguenti:
- un quarto dell’altezza utile della sezione trasversale;
- 175 mm e 225 mm, rispettivamente per CD”A” e CD “B”;
- 6 volte e 8 volte il diametro minimo delle barre longitudinali considerate ai fini delle verifiche,
rispettivamente per CD”A” e CD “B”
- 24 volte il diametro delle armature trasversali.
109
Per staffa di contenimento si intende una staffa rettangolare, circolare o a spirale, di diametro minimo
6 mm, con ganci a 135° prolungati, alle due estremità, per almeno 10 diametri. I ganci devono essere
assicurati alle barre longitudinali.
110
10.ARMATURA TRASVERSALE PILASTRI
Nella NTC’18, al capitolo 7.4.6.2.2 sono riportate le disposizioni per le armature trasversali nei
pilastri:
Nelle zone critiche devono essere rispettate le condizioni seguenti: le barre disposte sugli angoli della
sezione devono essere contenute dalle staffe; almeno una barra ogni due, di quelle disposte sui lati,
deve essere trattenuta da staffe interne o da legature; le barre non fissate devono trovarsi a meno di
15 cm e 20 cm da una barra fissata. Il diametro delle staffe di contenimento e legature deve essere
non inferiore a 6 mm ed il loro passo deve essere non superiore alla più piccola delle quantità seguenti:
- 1/3 e 1/2 del lato minore della sezione trasversale;
- 125 mm e 175 mm;
- 6 e 8 volte il diametro delle barre longitudinali che collegano.
In ogni caso alle estremità di tutti i pilastri primari, per una lunghezza pari a quella delle zone
dissipative, il rapporto ωwd definito in [7.4.30] deve essere non minore di 0,08.
𝐻𝑝
𝑙𝑐 ≥ max { H; ; 45 cm; 𝐻𝑝 se 𝐻𝑝 < 3 · H }
6
dove:
- 𝐻𝑝 = altezza interpiano;
- 𝐻 = altezza del pilastro.
Ottenendo
111
10.1 Zona critica
PILASTRO H [m] B[m] Ved[KN] S scelto[m] Lc[m]
112
11.TRAVE DI FONDAZIONE
La fondazione è l’elemento della struttura che riceve i carichi della parte in elevazione e ha il compito
di trasferirli al terreno sottostante. Per il presente progetto si è scelto di adottare in fondazione la trave
rovescia. Il modello che si adotta per il progetto della trave rovescia è di trave rigida su suolo elastico
alla Winkler, che considera il terreno costituito da molle elastiche verticali tra di loro indipendenti.
Lo schema relativo alla trave di fondazione è riportato in figura.
Le quantità s1e s2 sono necessarie per ridurre il momento flettente, nello studio in questione si
pongono entrambe pari ad 1 m.
La fondazione sarà sottoposta a due carichi distribuiti diversi:
• un carico distribuito lungo tutta la trave che tiene conto del peso del magrone (gmagr), del peso proprio
della trave (gtrave) e del peso del terreno di riporto (gterreno);
• il peso della tamponatura, da considerare solo per telai esterni. Poiché il telaio oggetto di studio
risulta essere interno alla struttura, nel caso in questione non verrà considerato tale peso.
Generalmente le travi rovesce di fondazione presentano la geometria riportata in figura, in cui si
distinguono:
• Hm: è l’altezza del magrone che assumeremo variabile
tra 10÷20 cm;
• r0: è la risega tra la trave di fondazione ed il magrone si
può assumere pari a (0,5÷1) Hm;
• bpil: che è la dimensione del pilastro contenuta nella trave
= larghezza pilastro + 2r;
• r: è la risega tra il pilastro e l’anima della trave di
fondazione, questo spazio è necessario per disporre le
casseforme.
113
• Ht: è l’altezza dell’intera trave di fondazione, essa però a forma a “ T rovescia ” quindi bisogna
distinguere tra altezza della suola (Hs) ed altezza dell’anima (HA). In particolare vale:
𝐻𝑚 = 20 𝑐𝑚
𝐵−𝑏𝑝𝑖𝑙
Hs = = 20 cm ≤ (40 ÷ 50) 𝑐𝑚
2
𝑒1 = −4.85 𝑚
𝑒2 = −0,25 𝑚
𝑒3 = 4,75 𝑚
Il collasso avviene in seguito al raggiungimento della capacità portante massima, ossia il superamento
del carico limite.
114
Ipotesi di assenza di sforzi tangenziali (fondazione perfettamente liscia) e, quindi, sola presenza di
sforzi normali.
Il calcolo vero e proprio è stato fatto sulla base di quanto definito nella Normativa N.T.C. ’18 al Cap.
6.2.4.1.1, secondo cui ci sono due approcci che variano a seconda dei coefficienti: STR e GEO.
Secondo l’approccio II:
𝑞𝑙𝑖𝑚
𝑞𝑒𝑠 = 𝛶𝑅𝐷
con: γR = 2,3
I carichi che la struttura di elevazione trasmette alla fondazione sono stati ottenuti facendo
riferimento alle tre condizioni di carico CV, CV + E, CV – E.
CONDIZIONI DI CARICO
CV CV + E CV - E
115
T(kN)
pilastro CV CV+E CV-E
1 7,491892487 -36,679251 46,1093689
2 2,467929274 -59,91895 63,0239969
3 -9,95982176 -69,872065 57,3369011
M(kN*m)
pilastro CV CV+E CV-E
1 10,17 -79,05 91,86
2 4,21 -116,17 121,46
3 10,63 -146,29 132,92
Ritornando agli sforzi trasmessi dalla struttura di elevazione, la loro risultante non è detto che ricada
nel baricentro, ma sarà presente una eccentricità totale.
NTOT, i =(∑3𝑗=1 𝑁𝑑𝑗)· 1,2 (telaio intermedio, assenza di tamponatura)
Con:
j=1,2,3 per i tre pilastri;
1,2 = coefficiente di Poisson;
i: condizione di carico.
VTOT =(∑3𝑗=1 𝑉𝑑𝑗)
MTOT = ∑3𝑗=1 𝑀𝑑𝑗 + ∑3𝑗=2 𝑁𝑑𝑗 ·ei + + ∑3𝑗=1 𝑉𝑑𝑗· (Ht + Hm)
SOLLECITAZIONI TOTALI
Ntot(kN) Mtot(kNm)
CV 2003,74 -46,55
CV+E 1227,19 137,82
CV-E 1227,19 1222,58
116
ECCENTRICITA’ TOTALE
CV -0.023 L/6
CV+E 0,112 < 2.01
CV-E 0.996
È possibile procedere con calcolo del carico di esercizio massimo imponendolo uguale al carico
limite: in tale maniera è possibile ricavare il valore dell’unica incognita dell’equazione nonché la base
B. Si determineranno tre valori di B, uno per ogni condizione di carico. Tra questi, si valuterà il
maggiore.
𝑁
𝑡 6𝑒𝑡
q = 𝐵 ·𝐿 (1 + ) = qes
𝐿
Dove:
- c = 0 coesione;
- γt =21 kN/m³ peso per unità di volume del terreno;
117
- D =2 m profondità del piano di posa della fondazione rispetto al piano di campagna;
- B larghezza della fondazione;
- Nc, Nq, Ng coefficienti dimensionali di capacità portante in funzione dell’angolo di attrito interno
j per terreni compatti;
- Φ’ = 30 angolo d’attrito.
Nc 27.86
Nq 16.44
Nγ 19.34
Al fine di ricavare i valori teorici da assegnare alla larghezza B della fondazione si è imposta
l’uguaglianza
𝑞𝑙𝑖𝑚
= 𝑞𝑒𝑠
𝛶𝑅
B(m)
γR qes(kN/m2) qlim(kN/m2) qlim/γR
calcolo
CV 0,53 2,3 310.06 759.82 330.36
CV+E 0,41 2,3 261.75 736.83 320.36
CV-E 0,49 2,3 311.88 751.68 326.81
118
I valori di B trovati sono dei valori frutto delle ipotesi di cui sopra. Si procede ad una verifica di
portanza introducendo gli adeguati coefficienti correttivi per il calcolo del carico limite.
Essi tengono conto del fatto che il meccanismo di rottura passa da piano (fondazione nastriforme) a
tridimensionale e delle eccentricità del carico che “riducono” le dimensioni effettive di cui si tiene
conto nel calcolo dei coefficienti correttivi. Tuttavia, da qui in poi si utilizzata il B di calcolo
maggiore, in particolare
B= 0,53 m.
Da progetto si assume B= 0,6 m.
Infatti:
𝐵’ = 𝐵
𝐿’ = 𝐿 − 2𝑒𝑡 = 12.15 m
I coefficienti correttivi relativi alla rimozione dell’ipotesi presentano la seguente formulazione:
ξc = 1
ξq = (1 − tan δ)𝑚 = 0,99142
ξϒ =(1 − tan δ)𝑚+1 = 0,98348
119
Con i coefficienti correttivi andremo ad individuare il carico limite corretto, il quale dovrà soddisfare
la seguente verifica:
𝑞𝑙𝑖𝑚
= 352.6≥ qesercizio = 310.06
2,3
Determinati i valori sopra riportati è ora possibile determinare l’eccentricità totale “et” mediante il
rapporto fra il momento totale e lo sforzo normale totale:
Si procede al calcolo dei valori estremi assunti dal carico trapezoidale relativo al terreno reagente:
𝑁𝑡 6𝑒𝑡
𝑞𝑚𝑎𝑥/𝑚𝑖𝑛 = (1± )
𝐿 𝐿
120
Noti i diagrammi dei momenti nelle tre condizioni di carico e i diagrammi del taglio, è possibile
ricavare l’inviluppo del momento. Si valuterà il momento nelle cinque sezioni significative: quelle in
corrispondenza delle sezioni di appoggio in cui si ha il massimo momento positivo, e quelle in
corrispondenza delle campate, in cui si ha il massimo momento negativo.
Ipotesi di calcolo:
- Calcestruzzo → 𝜀 = 𝜀𝑐0;
- Acciaio → 𝜀 = 𝜀𝑦𝑑 ;
- h = altezza utile della trave;
- copri-ferro pari a 4 cm;
- diagramma delle tensioni triangolare (elastico).
In cui:
𝜀yd è la deformazione di snervamento dell’acciaio = 𝑓𝑦𝑑 / 𝐸𝑠 = 0,19 %;
𝜀𝑐0 è la deformazione del calcestruzzo 𝜀𝑐0 = 0,20 %;
d= altezza utile.
Dalla seguente relazione si calcola il valore della sezione utile: d = 0,9 𝑥𝑐 (xc = 0,51 d)
Le ipotesi sopra riportate sono state effettuate poiché il calcolo della fondazione deve avvenire il
campo elastico.
121
𝑋𝑐
MEd = Cc (d - )
3
In cui:
𝑓𝑐𝑑 ·𝑥𝑐 ·𝑏
𝐶𝑐 è 𝑙𝑜 𝑠𝑓𝑜𝑟𝑧𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑎𝑙𝑐𝑒𝑠𝑡𝑟𝑢𝑧𝑧𝑜: 𝐶𝑐 = 2
Si calcola d=0,57m
2° caso: max momento negativo:
As max = 4% Ac
𝐴𝑠 𝐴𝑠′
· ( 𝐴𝑐 ) ≥ 0,2 %
𝐴𝑐
122
Ottenendo:
φ14 φ18 φ22
sezione Armatura teorica 0,000154 0,000254 0,00038 A comm
A 0,001673445 3 3 0,001904
AB 0,000971644 3 1 0,001144
B 0,002217848 3 4 0,002284
BC 0,00146944 3 2 0,001524
C 0,00221559 3 4 0,002284
Da ciò, è possibile ricavare il valore di Δst (passo delle staffe) e di θ (inclinazione delle bielle di
calcestruzzo compresso).
Il valore di θ deve ricadere tra 21,8° e 45°. Poiché cotg θ viene maggiore di 2,5 si assume
θ=21,8°.
Imponendo: 𝑉𝐸𝑑=𝑉𝑅𝑠𝑑, si ottiene come passo delle armature s= 0.192 m
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