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CAMBIAMENTI CLIMATICI, COP26,

DISCORSO MINISTRO ISOLA TUVALU,


GRETA THUNBERG, SLOGAN

IL NOSTRO PIANETA CI TENDE LA


MANO…PERCHÉ STA AFFOGANDO
La COP26 è la conferenza delle Nazioni Unite sui
cambiamenti climatici del 2021
Da quasi tre decenni l’ONU riunisce quasi tutti i Paesi
della terra per i vertici globali sul clima – chiamati
COP – ovvero ” Conferenza delle Parti”. Da allora il
cambiamento climatico è passato dall’essere una
questione marginale a diventare una priorità globale.
I leader mondiali attesi saranno più di 190. Ad essi si
uniranno decine di migliaia di negoziatori,
rappresentanti di governo, imprese e cittadini per
dodici giorni di negoziati.

L’importanza dell’Accordo di Parigi


La COP21 si tenne a Parigi nel 2015.
Per la prima volta successe qualcosa di epocale: tutti i Paesi accettarono di collaborare per limitare l’aumento della temperatura
globale ben al di sotto dei 2 gradi, puntando a limitarlo a 1,5 gradi. Inoltre i Paesi s’impegnarono ad adattarsi agli impatti dei
cambiamenti climatici e a mobilitare i fondi necessari per raggiungere questi obiettivi.
Ecco che nasceva l’Accordo di Parigi. è importante perché l’aumento di ogni decimale di grado di riscaldamento causerà la
perdita di molte altre vite umane e altri danni ai nostri mezzi di sussistenza.
Nel quadro dell’Accordo di Parigi ciascun Paese si è impegnato a creare un piano nazionale indicante la misura della riduzione
delle proprie emissioni, detto NDC o “contributo determinato a livello nazionale”.
I Paesi concordarono che ogni cinque anni avrebbero presentato un piano aggiornato che rifletteva la loro massima ambizione
I 4 obiettivi principali
Mitigazione: azzerare le emissioni nette entro il 2050 e contenere l’aumento delle
temperature non oltre 1,5 gradi, accelerando l’eliminazione del carbone, riducendo
la deforestazione ed incrementando l’utilizzo di energie rinnovabili

Adattamento: supportare i paesi più vulnerabili per mitigare


gli impatti dei cambiamenti climatici, per la salvaguardia delle
comunità e degli habitat naturali

Finanza per il clima: mobilizzare i finanziamenti ai paesi in via


di sviluppo, raggiungendo l’obiettivo di 100 miliardi USD annui

Finalizzazione del “Paris Rulebook: rendere operativo l’Accordo di Parigi, con particolare riferimento a:
-trasparenza: l’insieme delle modalità per il reporting delle emissioni di gas serra ed il monitoraggio degli
impegni assunti dai Paesi attraverso i contributi determinati a livello nazionale (NDC - Nationally
Determined Contributions);
-meccanismi (Articolo 6 dell’Accordo di Parigi);
-Common timeframes (orizzonti temporali comuni per definizione
Un appello originale, che non passa di certo inosservato:
il rappresentante dell’isola dell'oceano Pacifico tra le
Hawaii e l'Australia si è video-registrato con le gambe
immerse nel mare fino alle ginocchia. Lo scopo:
denunciare i rischi legati al cambiamento climatico
nell'arcipelago.

Kofe ha voluto così mostrare con il suo discorso per la Cop26 i


danni subiti dal territorio del suo Paese a causa
dell'innalzamento del livello del mare. Il ministro spiega la
gravità della crisi ambientale. Il video messaggio è stato
postato su Facebook dal ministero della Giustizia, delle
Comunicazioni e degli Esteri del Paese. "La dichiarazione
affianca l'ambientazione della Cop26 con la situazione della vita
reale affrontata nelle Tuvalu a causa dell'impatto del
cambiamento climatico e dell'innalzamento del livello del mare,
e sottolinea l'azione determinata che Tuvalu ha intrapreso per
affrontare le questioni molto urgenti della mobilità umana nel
quadro del cambiamento climatico", scrive il ministero.
Greta Thunberg
Thunberg, 16 anni, di Stoccolma, Svezia, ha iniziato gli
scioperi dalla scuola per il movimento climatico, i
famosi Fridays For Future, nell’agosto del 2018. Ha
incontrato politici di tutto il mondo e ha parlato alla
Conferenza sul Cambiamento Climatico delle
Nazioni Unite lo scorso dicembre.

«Far sentire la tua voce fa la differenza:


è questo che ci salverà. Sì, abbiamo bisogno di cambiare il sistema,
ma non possiamo farlo senza un forte pressione da parte di un
grandissimo gruppo di persone. Questo dobbiamo fare: ridestare
l’attenzione della gente».
«Cerco di influenzare gli altri in modo da poter fare, tutti insieme, pressione su chi
detiene il potere. Soprattutto per i giovani, è importante fa sentire la propria voce.
Non possiamo votare, ma possiamo influenzare le persone che hanno questo
diritto. Ed è questo quello che stiamo cercando di fare, fra le altre cose».
Licypriya Kangujam ha vinto il premio mondiale per la
pace dei bambini 2019 e si è fatta conoscere, spiega l’Agi,
nel giugno dello stesso anno quando ha manifestato
davanti alla sede del Parlamento indiano per chiedere al
premier Narendra Modi di promulgare una legge sul
cambiamento climatico.

Alexandria Villaseñor, 14 anni, che vive a New York. Il suo


interesse per lo stato di salute del pianeta nasce (anche)
dall’asma di cui soffre e che le ha causato gravi problemi
quando si è trovata in California durante il terribile incendio
Camp Fire, nel 2018. Ad Alexandria hanno dedicato articoli il
Washington Post e il Guardian.

Alexandria è anche una dei sedici giovani firmatari (Greta


Thunberg inclusa) dell’accusa lanciata a Germania, Francia,
Brasile, Argentina e Turchia, al termine della Cop25 e alla luce
dei suoi scarsissimi risultati, di violare i diritti umani non
occupandosi di contrastare il cambiamento climatico.
Come possiamo far riflettere le
Installazione che abbia come tema il
persone? cambiamento climatico; un mondo
gigante dove nei pochi continenti rimasti
( non in fiamme), quelli non sommersi, si
Se l’ambiente vuoi aiutare a vedono solo fabbriche e tronchi d’alberi
qualcosa devi saper rinunciare. tagliati.

26 conferenze mondiali = 0 cambiamenti attuali

non ti lamentare se la tua terra affoga, neanche


se è desertica; se d’inverno è Africa e in estate
è Natale, domandati TU cosa puoi fare per
salvare la tua terra natale

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