Sei sulla pagina 1di 6

FORME E RAPPRESENTAZIONI SOCIALI DELLA VIOLENZA

Lezione del 20/12/2021

Internet: ha diffuso il fenomeno della pedopornografia e ha offerto una


varietà di gusti, preferenze e tematiche che una volta era molto difficile
soddisfare.
Internet all’inizio era nato per la difesa americana oggi il suo utilizzo è
molteplice infatti l’87% delle persone utilizza un dispositivo con internet
e, queste persone, viaggiano attraverso i tre canali del web.
Internet viene rappresentato come un iceberg, dove in cima troviamo il
clear web, seguito dal deep web e infine il dark web.
- Clear web: rete accessibile giornalmente a tutti;
- Deep web: spazi che non sono direttamente accessibili online
grazie alla creazione di reti anonime e cifrate raggiungibili
solamente utilizzando dei software;
- Dark web.

Perché i pedofili si sentono sicuri su queste piattaforme?


Il mondo digitale è uno spazio materialmente reale, socialmente
regolato e discorsivamente costruito si parla infatti di una virtualità
reale in cui ognuno può ridefinire, potenziare, cambiare la propria
identità → definita identità virtuale.

➢ All’interno di internet viviamo esperienze che hanno sia


conseguenze psicosociali, sia effetti sul nostro equilibrio
psicofisico.

Un’abolizione del segmento spazio temporale e l’interazione non obbliga


alla compresenza fisica, noi estendiamo la nostra sfera personale in uno
spazio virtuale, viviamo una socialità e interagiamo con le persone,
abbiamo quindi delle identità che possono essere ridefinite perché
facciamo e diciamo cose che nella realtà non diremo e faremo.
Queste cose e frasi che noi non diremo mai in pubblico si chiamano freni
inibitori, infatti di questi freni inibitori abbiamo un controllo diverso in
base alla persona che ci troviamo davanti.
Molto spesso raccontiamo anche di noi stessi e più riveliamo particolari
legati alla nostra sfera intima più l’interesse da parte di terzi aumenta.
Design della visibilità: ovvero pubblico qualcosa del mio corpo per
mettermi in mostra e poter ricevere feedback positivi.

Il cyberspazio costituisce un'estensione digitale del territorio, un ambito


di azioni e interazioni umane mediate dai supporti digitali.
Questo nuovo luogo unisce caratteristiche delle reti tradizionali come:
l’interazione, il supporto e il controllo sociale, con le peculiarità delle
reti quali l’ubiquità, la dematerializzazione e la diffusione di contenuti.
Il cyberspazio ci consente, oltre a farci acquisire conoscenze, di
ridisegnare la nostra apparenza, si parla quindi di design della
visibilità: ovvero pubblico qualcosa del mio corpo per mettermi in
mostra e poter ricevere feedback positivi.
↑↓
Internet rappresenta un laboratorio sperimentale in cui perfezioniamo,
negoziamo la nostra identità facciata sempre con lo scopo di ricevere
feedback positivi.

In questo cyberspazio interagiamo e il crimine infatti avviene quando c’è


un interagire tra la vittima e il reo.

INTERNET E I CRIMINI SESSUALI CONTRO I MINORI


La quantità e le tipologie di contenuti pedopornografici presenti del
cyberspazio sono tali da soddisfare i gusti e le richieste di qualsiasi
utente, che può fruire di immagini di semplice nudo, così come
rappresentazioni relative a violenze sessuali, sadismo e forme di
perversione che coinvolgono animali e oggetti. I minori ritratti pertanto,
non solo sono sfortunati protagonisti di materiali dal contenuto osceno
ma sono anche vittime di abusi sessuali che causano loro danni sia di
natura fisica che psicologica.
- E’ importante non considerare sinonimi i termini pedofilia e abuso
sessuale poichè non tutti i pedofili mettono in atto abusi sessuali
sui minri e non tutti coloro che commettono abusi sessuali su
minori sono pedofili.

Il termine PEDOFILIA indica l’attrazione sessuale per individui in età


prepuberale e si riferisce a una precisa condizione medio-psichica che
consiste nel desiderio di attività sessuale con bambini prepuberi, si tratta
pertanto di un disturbo psichiatrico parafiliaco.
Come mai essendo un disturbo psichiatrico non si può attuare
l’infermità mentale?
I disturbi psichiatrici possono in qualche modo ottenere l’infermità
totale o parziale che può essere un’attenuante. Oggi giorno il richiamo
all’infermità non è così facile perché è complicato e rischioso e prevede
una reclusione diversa. Se sei affetto da un disturbo psichiatrico, sei
considerato un soggetto malato che deve guarire attraverso un
determinato percorso individualizzato, all’isolamento e alla
somministrazione di farmaci, mentre coloro affetti da un disturbo del
comportamento, non possono ottenere l’attenuante dell’infermità.
A tal proposito, la pedofilia rientra in una zona grigia perché è definita
un disturbo psichiatrico del comportamento; nel caso in cui fosse stato
solo un disturbo di natura psichiatrica, sarebbe stato possibile richiedere
l’attenuante ma, essendo anche un disturbo del comportamento, questa
non può essere richiesta perché la legge non la prevede per i disturbi
legati al comportamento.
- Attenuante sì per i disturbi psichiatrici
- Attenuante no per i disturbi del comportamento

Anonimizzazione e criptizzazione (altro utente) sono metodi utilizzati


dai pedofili e pedopornografi per entrare in un sito e farsi accettare
dal gruppo di pedofili, ci vogliono mesi per riuscire ad entrare in questi
siti e dimostrare al gruppo che puoi avere accesso a dei bambini.
Non puoi entrare solo per usufruire della cosa ma devi anche avere
contenuti da condividere al gruppo e quindi partecipare.
I pedofili si filmano.
L’80% sono ragazzi giovani fino ai 25 anni e il 99% sono maschi.
(Nella pedopornografia reale ci sono spesso donne perché hanno più
contatto con i bambini).

Molto spesso all’interno del gruppo si neutralizza il concetto di


devianza, viene normalizzata la devianza, ci si sostiene, ci si appoggia e
consiglia, si condivide materiale, diventa tutto normale.
Legittima espressione di orientamento sessuale: i pedofili ritengono
che non deve essere percepito dalla società come un tabù infatti il
pedofilo si giustifica dicendo che devono insegnare queste cose al
bambino e che è il bambino che glielo chiede di fare.
Prendendo atto della potenza del web dobbiamo capire se è un’immagine
a carattere pedofiliaco o un’immagine inadeguata, riprorevole (bisogna
capire se è un’immagine che non era il caso di pubblicare quindi
un’immagine inadeguata o un’immagine che potrebbe essere un
problema per il pedofilo che la vede, un messaggio allusivo → si
promuove incitamento), bisogna anche accertarsi se il soggetto nella foto
è un minore o no.
➢ Tutto quello che viene pubblicato nel web che ha a che fare con i
minori è reato, che sia fatto consapevolmente o
inconsapevolmente.

Il problema sta nell’identificazione di contenuti illeciti che riguardano i


maggiori di età perchè abbiamo detto che tutte quelle foto e video con
minori sono sempre reati, per questo c'è una tabella di identificazione
con 10 criteri in ordine crescente che vanno individuati (vanno dal
criterio 1 al criterio 7 dove ci sono semplici foto, a volte simulazioni con
oggetti ma non avviene l’atto sessuale in sé, l’atto sessuale avviene dal 7
criterio in poi - atto sessuale parziale, orale penetrazione, sevizie,
coinvolgimento con animali).

- Generalmente il pedopornografo si eccita solo con i bambini e


quindi colleziona solo materiale con bambini.

ANALISI:
1. Stabilire l’età del soggetto: ricostruire l’età del minore è possibile
attraverso delle strumentazioni morfologiche.
2. Stabilire se un’immagine riprovevole (comportamento inadeguato)
o è un’immagine che trasmette un messaggio allusivo.
In questo caso bisogna anche conoscere le varie culture e tradizioni
per capire il significato della foto/video ecc..

Ci sono due modalità di produzione:


1. Modeling: ha finalità lucrative di vendita, è uno scenario molto
neutrale in cui non ci sono elementi identificativi per quanto
riguarda gli abusati, (non si vedono i bambini dove vengono
abusati quindi non ci sono marche o cose geografiche che possano
portare a rintracciare i soggetti e il luogo dove vengono registrati
questi atti). Avviene una neutralizzazione del setting e della
geolocalizzazione per non risalire agli autori di questi video.
Sono professionisti che mettono in rete queste immagini/video per
venderle, a volte riprendono il volto del bambino ma mai
quello degli abusanti.
- Snipe: immagini che ritraggono minori alla loro insaputa, il
tariffario va dai 100 ai 300€;
- Pose: immagini sessualmente esplicite, in questo caso il
tariffario va dai 500 ai 1000€,
- Immagini relative a violenze, stupri, torture fino a 10.000€,
- Necro: immagini che prevedono anche la morte del bambino
dopo le violenze vale fino a 25.000€

2. Home made: ovvero quegli atti fatti in casa.


Questi principalmente non hanno finalità lucrative cioè sono
delle produzioni domestiche e amatoriali la cui finalità è quella di
produrre per scambiarsi il materiale con altri privati, in questo
caso noi abbiamo la foto sia del bambino e anche molto spesso
dell’autore del reato, oltre a questo abbiamo anche la
geolocalizzazione e anche il setting ed è così più facile risalire a
questi soggetti.

I contenuti possono essere di 4 tipi:


1. Reale: ritraggono veri e propri minori in pose erotiche o
sessualmente esplicite.
2. Apparenti: → pedofilia apparente ovvero che ci sono dei soggetti
che sembrano avere meno di 18 anni (es. ragazze dell’est per le
quali si fa fatica ad individuare l’età anagrafica), ci si serve di una
strumentalizzazione per individuare la morfologia di quel
bambino/soggetto.
3. Virtuale: è una pedopornografia riprodotta in cartoons, manga,
far circolare questi contenuti è reato.
4. Testuale: riproduzione di racconti, esperienze, titoli che anche
senza contenuto esplicito ma con minori viene considerato reato.

Potrebbero piacerti anche