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ANTROPOLOGIA CULTURALE 13/12/21

Come avviene quindi una ricerca sul campo in Antropologia? Quando uno prevede di fare
una ricerca, si deve vedere prima cosa è già stato scritto riguardo a ciò che voglio studiare,
per evitare di scrivere cose che altri hanno fatto, questa prima parte e detta parte
bibliografica. (Con questa parte si filtra ciò che si vuole studiare e si inizia a sondare il campo
da studiare, è la fase preliminare).
Se si vuole dare vita a qualcosa di originale, è molto difficile perché non vi sono fondamenta
e si parte letteralmente da zero, mentre nel caso si parli di qualcosa già approfondito, la
ricerca avrà un minor impatto, ma sarà più semplice e più “veloce” da eseguire dato che
gran parte delle fondamenta saranno già presenti.
Esistono due tipi di ricerca quella puramente bibliografica, che è quella che non include una
ricerca sul campo, un po' come l’antropologia da poltrona, ovvero quella senza un riscontro
empirico sul campo, ma può essere anche un semplice confronto tra due autori, oppure può
essere un'analisi su un solo autore.
Abbiamo poi il secondo tipo di ricerca ovvero quello che va oltre la ricerca bibliografica e
arriva sul campo, però dall’avvento dell’antropologia moderna la ricerca non può più ridursi
alla semplice ricerca bibliografica è necessario ed imperativo avere un riscontro valido e
calzante con la teoria nel piano empirico del campo.
Per una ricerca è possibile sfruttare un'intervista, la quale permette di osservare molteplici
punti di vista della cosa che io sto studiando, è possibile però che il modello che noi
abbiamo ideato all’inizio venga smentito o modificato, è necessario che io lo mantenga così
perché non posso cambiare la realtà, devo adattare il mio modello alla realtà non la realtà al
mio modello. (Inoltre, l’intervista deve essere distinta da un interrogatorio, quindi le
domande devono poter avere una libera risposta dell’interlocutore).

Per un antropologo è impossibile avere un dato oggettivo, ma deve necessariamente


interpretare l’interpretazione dell’interlocutore con cui parla, il lavoro dell’antropologo è
interpretare la realtà, il problema dell’intervista e che può portare a divagazioni, necessarie
per rendere fluente una intervista.

Per porre una domanda in un'intervista si deve porre una domanda neutra, per osservare
come la persona risponde senza essere condizionata da ciò che diciamo noi, in base a come
la domanda è posta la risposta del soggetto varia moltissimo; quindi, è importante porre la
domanda nel modo più distaccato e neutro possibile, per poter osservare la risposta più
soggettiva possibile del soggetto.
L’antropologia di oggi è molto piò semplice nella parte legata al rintracciamento dei dati e
delle informazioni; infatti, con il web ottenere ciò che ci serve e molto più rapido ed
immediato, però come detto è complicato eseguire una ricerca solo dal punto di vista
bibliografico, è quindi necessario legarsi alle conoscenze che si ottengono sul campo, con le
interviste o attraverso l’osservazione e l’interazione di una popolazione.

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