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Lavoro a cura di : Francesca De Vincenzo 532494

Facoltà di Lingue e Mediazione Linguistica

Università di Messina

L’UNIVERSO
‘Se un uomo conosce con precisione tutti i movimenti di tutte le stelle, del Sole e
della Luna, così che non gli sfuggano né il momento né il luogo del loro evento [...] e
se conosce la natura degli astri in conseguenza di continue osservazioni […] come
non potrà prevedere in ogni occasione le caratteristiche che l’aria presenterà in
base alla reciproca relazione degli astri in quel momento, se sarà più calda o più
umida? E perché dunque non potrebbe stabilire le qualità del temperamento di un
uomo in base alla posizione degli astri al momento della sua nascita, per esempio
se è fatto nella stessa misura di materia e di spirito, e prevedere gli eventi che
potranno accadergli osservando una certa configurazione degli astri, che
predispongono alla prosperità, in armonia con questo temperamento, o al contrario
osservandone una che causa sventure?’
Chi riflette in questo modo sull’arte della
predizione attraverso il movimento degli astri
non è un astrologo, ma un illustre astronomo
dell’antichità, Claudio Tolomeo, autore di
importanti opere scientifiche, come ad
esempio il trattato astronomico noto come
Almagesto. Ancora alla sua epoca,
astronomia e astrologia erano interconnesse.
Questa scienza comprendeva la predizione
sia dei movimenti degli astri, sia dei
cambiamenti «nel modo in cui gli astri
girano», cioè corrispondeva a ciò che noi
chiamiamo astrologia. Per questo i termini
astronomia (“studio delle leggi che governano
gli astri”) e astrologia (“studio degli astri”)
sono stati indistintamente usati per riferirsi
allo studio dei corpi celesti. Questa scienza
ha origini antichissime: era praticata prima di
Cristo in Mesopotamia, poi in Egitto, e giunse
in Europa attraverso i greci.
Cos’è lastrologia?
L’astrologia è un complesso di credenze e tradizioni, prive di
fondamento scientifico, secondo cui le posizioni e i movimenti dei
corpi celesti rispetto alla Terra influiscono il destino dell’uomo.
L’astrologia si può dividere in due grandi branche: quella
caratteriale e quella previsionale. La prima definisce i tratti della
personalità del soggetto a partire dalla sua data di nascita; la
seconda prevede il futuro, più o meno prossimo.
Chi pratica l'astrologia si chiama astrologo e la sua divinazione è
chiamata oroscopo. Iltermine "oroscopo" deriva dalla lingua greca
"horoscopos* e significa: osservare l'ora.Anche in latino la parola
conserva il medesimo significato: "horoscopus" significa infatti-"ciò
che indica il tempo". L'invenzione dei dodici segni dello Zodiaco
risale al 600 a.C.Sono stati i Babilonesi ad inventare questi simboli
corrispondenti ai dodici mesi dell'anno,utilizzati ancora dalla
moderna astrologia.
LE RADICI
MESOPOTAMICHE

I caldei, gli antichi abitanti di Babilonia, credevano che


gli astri, così come influenzavano il tempo atmosferico e
la crescita della vegetazione, esercitassero un’azione
anche sugli esseri umani, e nei fenomeni celesti
ricercavano indizi sull’esito delle azioni intraprese.
Mancando loro conoscenze precise sull’evoluzione dei
pianeti, per i loro pronostici i caldei osservavano le
eclissi di Luna, il suo colore al tramonto e quello dei
pianeti che l’accompagnavano. Tolomeo spiega come a
ogni Paese corrispondessero determinate influenze in
base al quadrante celeste che le governava: Britannia,
Germania, Ucraina e Moldavia si apparentano a Marte
mentre Italia insieme alla Sicilia si associano al Sole.

I progressi nelle osservazioni astronomiche permisero ai


greci predizioni assai più ampie e diversificate. Esse
attribuivano grande importanza ai pianeti e alle loro
posizioni reciproche e soprattutto al Sole, alla Luna e
alle costellazioni dello zodiaco. La più importante
differenza era però che nel mondo greco le predizioni
non erano riservate ai regnanti, ma venivano anche
realizzate per persone comuni.
LE RADICI EGIZIANE
Per gli antichi egizi le forme di divinazione erano
legate ai calendari dei giorni fausti e nefasti e il
tempo era governato da divinità che potevano
intervenire nella vita degli uomini.

Gli egizi immaginavano il cielo in tanti modi


diversi: come un mare su cui navigava la barca
del (dio del sole Ra); come un soffitto sostenuto
da quattro colonne poste ai punti cardinali; come
una donna (dea del cielo Nut) con il corpo blu che
di notte è cosparso di stelle. L’idea del cielo come
donna ha una forte valenza simbolica e una sua
coerenza che è legata al concetto di "grande
madre" e di rinascita. Secondo quanto narrato da
un antico mito, la dea Nut ingoiava il sole ogni
sera e lo partoriva la mattina dopo in un eterno
ciclo di morte e rinascita.
ANTICHE COSMOLOGIE

La teoria che la Terra fosse piatta si trova nei più


antichi scritti dell'umanità. Nella cosmografia
mesopotamica il mondo sembra essere un disco
piatto circondato dall'oceano e questa concezione
influenzò Omero e fu la premessa per le prime mappe
greche, come quelle di Anassimandro.

Con il passare del tempo gli antichi Greci, scoprirono


che la terra fosse sferica e sospesa nello spazio;
capirono il meccanismo delle fasi lunari; il
meccanismo delle eclissi; valutarono (molto
approssimativamente) le dimensioni della Terra, le
distanze e le dimensioni del Sole e della Luna;
scoprirono la precessione degli equinozi.

Fu Aristarco da Samo nel 260 AC che per primo


ipotizzò che il Sole fosse al centro, ma sarà la teoria
geocentrica, sostenuta da Platone e Aristotele, a
prevalere: la Terra rimane al centro dell’Universo
mentre tutti gli astri ruotano attorno ad essa in modo
circolare uniforme.
RIVOLUZIONE
COPERNICANA
Col termine rivoluzione copernicana si intende la
svolta nella concezione dell'Universo scoperta da
Niccolò Copernico (1473-1543) fu un astronomo,
astrologo, matematico e religioso polacco e
soprattutto autore della moderna teoria eliocentrica
del sistema solare. Si ebbe una svolta: la
rivoluzione copernicana pone il Sole al centro del
sistema di orbite dei pianeti e va contro la teoria
geocentrica, che prevedeva invece la Terra al
centro del sistema solare e sempre secondo
Copernico la sfera delle stelle fisse circonda e
chiude tutto l’universo.

La teoria di Copernico, che riprendeva quella greca


di Aristarco da Samo, fu pubblicata nel libro De
Revolutionibus orbium coelestium (delle rivoluzioni
dei mondi celesti). Il libro è il punto di partenza di
una conversione dottrinale dal sistema geocentrico
a quello eliocentrico e contiene gli elementi più
salienti della teoria astronomica dei nostri tempi.
L’Universo si apre con Thomas Digges,
astronomo e matematico inglese (1546-1595). Fu
il primo sostenitore delle teorie di Copernico.
Nella sua teoria scompare la sfera delle stelle
fisse e secondo Digges, le stelle sono infinite e
disposte a diverse distanze dalla terra.
Con Keplero si scoprono invece le leggi che
regolano il moto dei pianeti. Keplero fu il primo a
stabilire che i pianeti si muovono su orbite
ellittiche, non circolari. La velocità dei pianeti non
è costante ma dipende dalla loro distanza.
Per esempio: la Terra è passata al perielio,
ovvero il punto di massimo avvicinamento al
Sole; la differenza di distanza dal Sole rispetto al
momento in cui si troverà all'afelio,sarà il punto
di massimo allontanamento.
Galileo Galilei, un
fisico, astronomo,
filosofo, matematico e
accademico italiano,
considerato il padre
della scienza moderna,
nel 1609 costruì il
primo telescopio grazie
al quale si osservarono
i corpi celesti e i loro
movimenti.
La natura del cielo e la paura per fenomeni che non si
LE spiegavano portò gli uomini a creare miti e leggende basate
COSTELLAZIONI sulla posizione «apparente» delle stelle. E per questo che i
nomi dei personaggi di quelle leggende hanno preso posto
in alcune costellazioni del cielo.
Aumentava cosi la conoscenza riguardante le costellazioni,
le cui apparizioni nel cielo con il passare delle stagioni,
permettevano di fare certi collegamenti: il sorgere di un
particolare gruppo di stelle era ad esempio indice
dell'avvicinarsi delle inondazioni annuali o di una variazione
delle attività stagionali.
Una costellazione è un gruppo di stelle che formano una
linea o una figura immaginaria sulla sfera celeste. Le
costellazioni sono inoltre il fondamento dell’astrologia, arte
divinatoria secondo cui il carattere e il destino degli uomini
sono influenzati dalle stelle come annunciato
precedentemente.
La moderna astronomia suddivide la volta celeste in
88 costellazioni, divise in tre gruppi a seconda della
Le costellazioni loro posizione. Si chiamano equatoriali le 34
costellazioni poste in prossimità dell'equatore
celeste, la linea immaginaria che divide in due
emisferi la volta del cielo. A Nord dell'equatore si
trovano invece le 18 costellazioni boreali e a Sud le
36 Costellazioni australi. La porzione di cielo visibile
è diversa nelle varie zone della Terra: a luoghi di
osservazione differenti corrispondo no quindi
costellazioni differenti. Inoltre, a causa del
movimento della Terra intorno al Sole, nel corso de
l'anno le costellazioni visibili non sono sempre le
stesse: per questo motivo le mappe celesti variano
a seconda del punto di osservazione e della
stagione. Nei secoli le costellazioni sono state un
prezioso punto di riferimento per navigatori ed
esploratori: prolungando per esempio la linea che
unisce le prime due stelle dell'Orsa Maggiore si può
individuare facilmente la Stella Polare, che indica
sempre il Nord.
Le costellazioni sono formate dalle stelle. Le stelle sono
corpi celesti in grado di generare luce e calore. Hanno
forma sferica e dimensioni molto vane. Un gruppo di stelle
legate dalla forza di gravità fa parte di una galassia. Nell’
Universo ci sono circa cento miliardi di galassie, ognuna
delle quali può contenere centinaia di miliardi di stelle. La
galassia in cui si trovano il Sole, e la Terra, è chiamata Via
Lattea: secondo le ultime stime contiene almeno 200

LE STELLE miliardi di Stelle.


Le distanze all'interno di una galassia possono essere
brevi in termini astronomici, ma sono enormi in senso
assoluto. Le stelle sono composte di gas: principalmente
elio e idrogeno, le due sostanze più comuni nell’Universo.
Le enormi pressioni e temperature, nel nucleo di una
stella, provocano innumerevoli re azioni di fusione
nucleare, che trasformano (idrogeno in elio. La vita di una
stella attraversa varie fasi. Quando una stella delle
dimensioni del Sole esaurisce la su a scorta di idrogeno
inizia ad espandersi, inghiottendo tutto ciò che la
circonda. In questa fase, diventa un a gigante rossa.
Dopo aver raggiunto il massimo dell’espansione, l'interno
della stella si contrae fino a trasformarsi in una nana
bianca: un corpo celeste destinato a diventare sempre più
freddo è meno luminoso. Le stelle più grandi sfuggono a
questo ciclo. Quando una stella almeno 3 volte più grande
del Sole esaurisce l‘idrogeno collassa generando
un’esplosione molto luminosa, chiamata supernova. Al
centro della supernova rimane un oggetto estremamente
denso: una stella di neutroni. In alcuni casi il collasso si
arresta solo in un corpo di densità talmente elevata, che
nemmeno la luca può sfuggire alla sua gravita: la stella
diventa un buco nero e scompare alla vista.
SUPERNOVE

Le supernove storiche viste a occhio nudo:

1. 1006 La più luminosa, vista dagli astronomi


di tutto il mondo;
2. 1054 Supernova del Granchio, vista da
astronomi cinesi e arabi;
3. 1572 Supernova di Tycho Brahe;
4. 1604 Supernova di Keplero
Anche le stelle hanno sistemi
planetari. Quasi 4000 esopianeti
sono stati scoperti dal 1992 fino
ad oggi. Un pianeta extrasolare o
esopianeta è un pianeta non
appartenente al sistema solare,
orbitante cioè attorno a una stella
diversa dal Sole.
Molti scoperti grazie alla missione
Kepler, il cui scopo era la ricerca
e conferma di pianeti simili alla
Terra in orbita attorno a stelle
diverse dal Sole, tramite l'utilizzo
del telescopio spaziale Kepler.
LA LUNA
La Luna è l'unico satellite naturale della Terra.
Essendo in rotazione sincrona rivolge sempre la
stessa faccia verso la Terra e il suo lato
nascosto è rimasto sconosciuto fino al periodo
delle esplorazioni spaziali. Durante il suo moto
orbitale, il diverso aspetto causato
dall'orientazione rispetto al Sole genera delle
fasi chiaramente visibili e che hanno influenzato
il comportamento dell'uomo fin dall'antichità.
Impersonata dai greci nella dea Selene, fu da
tempo considerata influente sui raccolti, le
carestie e la fertilità.

Condiziona la vita sulla Terra di molte specie


viventi, regolandone il ciclo riproduttivo e i
periodi di caccia; agisce sulle maree e sulla
stabilità dell'asse di rotazione terrestre.
Quando durante la sua
orbita, la Luna si frappone
tra la Terra e il Sole, proietta
un cono d'ombra sulla Terra
detto eclissi solare, sempre
che la Luna sia a una
distanza dalla Terra tale da
farla apparire di diametro
angolare lievemente
maggiore di quello del Sole,
in caso contrario, l'eclissi
sarebbe solo anulare,
poiché il cono d'ombra della
Luna non raggiunge la
superficie terrestre.
Un altro fenomeno interessante si ha quando la Terra
proietta la sua ombra sulla Luna, che accade quando
l'asse nodale dell'orbita lunare coincide con la
direzione Terra-Sole al plenilunio, ed è chiamato
eclissi lunare. La Luna piena perde improvvisamente
di luminosità non appena entra nella penombra
terrestre, per poi oscurarsi del tutto appena entra nel
cono d'ombra. A differenza dell'eclissi solare, l'eclissi
lunare può durare alcune ore, per via della differenza
di grandezza dei corpi che proiettano l'ombra.
A volte capita di vedere la Luna
che, nel momento in cui sorge,
possiede un colore rossastro. Ciò
avviene poiché la sua luce (che
proviene dal Sole e che è
reindirizzata sulla Terra) deve
attraversare uno strato atmosferico
più ampio rispetto a quello che
trova nel momento in cui è più alta
nel cielo; la radiazione luminosa
deve pertanto oltrepassare una
quantità maggiore di polveri e
turbolenze dell'aria ed è soggetta a
una maggiore diffusione.
Le fasi lunari si distinguono in quattro posizioni fondamentali e in quattro fasi
intermedie: luna nuova (novilunio), luna crescente, primo quarto, gibbosa
crescente, luna piena (plenilunio), gibbosa calante, ultimo quarto e luna calante.
Nonostante tutte le acquisizioni di carattere
scientifiche, in ognuno di noi c’è qualcosa di
‘ambiguo’ che, se da una parte permette di
vedere razionalmente la verità così come gli
studi millenari del cosmo ce l’hanno
dimostrata, dall’altra a livello emotivo lascia
ancora spazio al mistero di cui si circonda il
nostro universo. L’astrologia è un campo
d’indagine ormai relegato a quella parte
dell’uomo in cui predomina il sentimento in
lotta perenne con la ragione

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