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dal Masnavi (Rumi)

Guarda come salta il cecio nella pentola quando è sottoposto al fuoco,

bolle e salta verso l’orlo della pentola lanciando cento grida,

e dice : “ Perché mi devo scottare ? Mi avete comprato e mi buttate a testa in giù ?

La cuoca lo colpisce col mestolo e dice :” Bolli, rimani a bollire e non saltar fuori,

Non è perché non mi piaci che ti faccio bollire ! E’ per darti gusto e sapore,

perché tu diventi nutrimento e ti mescoli allo spirito vitale : non sei disprezzato !

Quando eri verde e giovane bevevi l’acqua dell’orto, e ora sei nel fuoco.

Oh cecio, bolli ancora nelle tribolazioni ! Finchè tu non abbia né esistenza né sé !

Nel giardino hai gioito, e ora sei l’occhio dello spirito e la rosa dell’anima.

Sei stato tolto dal giardino ma ora sei diventato cibo e sei entrato in un essere vivente.

Diventa nutrimento, forza e pensiero. Eri latte, diventa ora un leone della foresta.

Sei stato sole, nuvola e stella, sei diventato anima, azione, parole e pensiero.

Stai dunque sereno e contento, con la tua volontà, senza delusione e rimpianto

Con l’acqua fredda si libera il grappolo d’uva dal ghiaccio e dal gelo.”

Il cecio rispose :” Allora se è così, mia signora, aiutami a continuare a bollire

Tu sei il mio maestro nel bollire, colpiscimi col mestolo e fallo bene !

Come a un elefante battimi e marchiami col ferro perché non sogni di essere in India,

e sopporti di rimanere a bollire per trovare una strada verso l’abbraccio

perché con l’indipendenza l’uomo diventa arrogante come un elefante che sogna.”

La donna gli disse :” Come te ho bollito per lungo tempo nella pentola del corpo,

con questa cottura sono diventata una fonte di energia per i sensi e poi tua maestra,

Visto che sono ora spirito animale possa io bollire ancora e superare l’animalità.

Prega Dio per non inciampare durante il viaggio in questi profondi insegnamenti,

perché molti sono stati fuorviati dal Corano : aggrappati a quella corda sono caduti nel pozzo.

Non è colpa della corda, oh scellerato, sei tu che non vuoi arrivare alla cima.

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