È il titolo di un famoso articolo pubblicato su “Science” nel 1979, quando si inizia a studiare il
linguaggio delle scimmie, l’animale più vicino all’uomo, per cercare di capire quanto è complesso il
li linguaggio dei nostri parenti. Le scimmie sono molto intelligenti e riescono ad associare simboli a
segni in maniera anche ordinata, ma i sistemi di comunicazione delle scimmie, cosi come quelli di
tutti gli altri animali si basa su un numero limitato e fisso di insieme di messaggi discreti. La
scimmia per quanto riesca ad associare simboli e segni, non riesce a crare autonomamente nuovi
messaggi e non applica la ricorsività, il suo linguaggio non è ricorsivo. Invece noi esseri umani
abbiamo una capacità di linguaggio che è diversa da quella degli altri animali.
GRAMMATICA GENERATIVA
La facoltà del linguaggio è una componente biologica specifica degli esseri umani. Le lingue non
sono solo fenomeni di tipo storico o sociale.
Il linguaggio è la capacità del parlante di percepire e produrre enunciati, sulla base del sistema
cognitivo che permette di produrre e comprendere frasi che non ha mai udito prima.
Obiettivo della GG è la descrizione formale di tale sistema cognitivo (o competenza), che emerge a
livello di struttura profonda.
STRUTTURA SUPERFICIALE E STRUTTURA PROFONDA
L’ananlisi sintattica dell’enunciato distingue tra livello SUPERFICIALE, in cui gli elementi di frase
sono disposti così come appaiono, e livello PROFONDO, costituito da relazioni e proprietà che,
puer non essendo visibili a livello superficiale, influenzano l’organizzazione strutturale della frase.
Solo l’analisi sintattica a livello profondo risolve i casi di ambiguità strutturale.
I-LANGUAGE VS E-LANGUAGE
La GG distingue una facoltà di linguaggio “in senso stretto” o “INTERNAL- language”, che riguarda
la competenza cogntiva del parlante,
e una facoltà “in senso lato” o “EXTERNAL- language”, che include altre capacità coinvolte
nell’uso/comprensione del linguaggio (competenza comunicativa o pragmatica)
La rapidità con cui il bambino apprende la lingua materna anche senza specifica istruzione
(POVERTà DELLO STIMOLO) induce a ipotizzare meccanismi innati di acquisizione.
DEFINIZIONI
La sintassi è il componente della linguistica che si occupa della costruzione della frase attraverso la
combinazione delle parole in unità superiori (sintagmi)
. Unità minima: la PAROLA
. Unità di base: il SINTAGMA
. Unità massima: la FRASE
DEFINIZIONE DI SINTAGMA
Combinazione di due o più parole (o una sola), che costituiscono un’unità sintattica dotata di una
specifica funzione nella struttura di frase (nominale, verbale, ecc). Sintagma deriva dal greco sun e
tasso ovvero “ordino insieme”.
Ogni parola del lessico richiama alla nostra memoria delle informazioni. Quindi lessico e sintassi
sono connessi.
VALENZA VERBALE
La valenza indica il numero di “elementi” che devono obbligatoriamente accompagnare il verbo.
Questi gruppi nominali sono detti ARGOMENTI
Gli elementi non obbligatori che occorrono in una frase sono detti CIRCOSTANZIALI
I verbi dotati di valenza sono detti lessicali o “pieni”. Essi vengono classificati in base alla valenza.
Per esempio il verbo mettere obbligatoriamente ha 3 argomenti ovvero un soggetto, un oggetto e
un luogo.
CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA VALENZA
ZEROVALENTI (avalenti)= nessun argomento es. “piove”
MONOVALENTI= un argomento: a) un sintagma nominale (SN) es. il cane “corre”; b) una frase (F)
es. SEMBRA che Luigi parli
BIVALENTI= due argomenti: a) due sintagmi nominali (SN) es. Luigi “ama” Maria; b) un sintagma
nominale (SN) e una frase (F) es. Luigi “pensa” di sposarsi; c) un SN e un sintagma preposizionale
es. Luigi “parla” a maria
TRIVALENTI= tre argomenti: a) due SN e un SP es. luigi “regala” un anello a Maria; b) un SN, un SP,
una F es. Luigi “ha detto” a Maria di amarla
ARGOMENTI VS CIRCOSTANZIALI
Es. Piove “a dirotto”
Il cane corre “scodinzolando”
Sembra che Luigi parli “da giorni”
Luigi ama Maria “per sempre”
Luigi pensa di sposarsi “in chiesa”
RUOLI THETA O SEMANTICI (O TEMATICI)
Ogni argomento selezionato da V ha un ruolo semantico. Non sempre c’è corrispondenza tra ruolo
semantico e ruolo sintattico: con ruolo sintattico ci si riferisce alla posizione di un elemento
all’interno della frase, può succedere che un argomento abbia un ruolo semantico che non
corrisponde a quello sintattico. Alla posizione sintattica di soggetto possono corrispondere diversi
ruoli semantici, o addirittura nessuno. I verbi “zerovalenti” presentano un soggetto fittizio
(espletivo o “dummy subject”):
. Piove
. “It” rains
. “Es” regnet
. “Il” pleut
L’esigenza di aggiungere il soggetto al francese o inglese è perché non c’è frase che non abbia
soggetto.
CRITERIO THETA (CHOMSKY 1981)
“Ad ogni argomento viene assegnato uno e un solo ruolo-theta e ogni ruolo-theta viene assegnato
a uno e un solo argomento” (corrispondenza biunivoca tra argomenti e ruoli tematici).
Quando costruiamo una frase dobbiamo stare attenti alla valenza del verbo, se il verbo è trivalente
dobbiamo inserire tre elementi, tre ruoli semantici. Sia il numero sia la categoria degli argomenti
presenti in una frase deve trovare corrispondenz nella valenza e nella struttura argomentale del
verbo (gli argomenti vengono saturati quando ricevono i ruoli tematici)
. Luigi mette un libro gatto sul tavolo
. Luigi mette a un libro
. Luigi mette
La prima frase presenta 4 elementi ed è sbagliata perché mettere è trivalente quindi o mette il
libro o mette il gatto sul tavolo. Il secondo caso sbagliato perché “a un libro” non è un locativo
quindi il ruolo semantico non è saturato. E anche l’ultimo è sbagliato.
PRINCIPIO DI PROIEZIONE
Le rappresentazioni ad ogni livello sintattico (FL, struttura-p, struttura-s) sono proiettate nel lessico
Le proprietà delle entrate lessicali sono proiettate a tutti i livelli della sintassi: l’interpretazione di
una frase richiede che le informazioni semantiche presenti nella struttura-p siano mantenute e
rispettate ad ogni livello
PRINCIPIO DI PROIEZIONE ESTESO
Indipendentemente dalla struttra argomentale del verbo, la posizione di soggetto preverbale deve
essere riempita (ogni frase deve avere un soggetto)
RUOLI-THETA (tematici)
Non esiste a tutt’oggi una classificazione definitiva dei ruoli tematici. Quelli più utilizzati sono:
AGENTE ----chi compie l’azione volontariamente
PAZIENTE---entità che subisce l’azione del verbo
TEMA---entità su cui ricade l’azione del verbo
ESPERIENTE---chi sperimenta uno stato fisico/psicologico
BENEFICIARIO---entità a vantaggio della quale si compie l’azione
STRUMENTO---entità per mezzo della quale si compie l’azione
LOCATIVO---luogo in cui si trova un’entità o si svolge l’azione
TEORIA X-BARRA (X’)
La sintassi x-barra serve a rappresentare i costituenti di F secondo uno stesso schema di relazioni
interne a ciascun sintagma. Una struttura sintagmatica piatta non rappresenta tutti i livelli di
gerarchia sintattica. X è una variabile quindi potrebbe essere un nome, aggettivo, verbo. Il livello 0
è il livello della testa del sintagma. A livello di proiezione massima, dal lessico devono proiettarsi
tutte le informazioni che accopagnano una parola. Può succedere che un sintgma abbia solo la
testa ma ci sono anche sintagmi più complessi che hanno più parole al suo interno