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LINGUAGGIO

ASTRALE

dal 1970

Pubblicazione Trimestrale
del Centro Italiano di Astrologia

ANNO XXXIV n. 136


Autunno 2004
2 Argomento

SOMMARIO
101 Aiutiamo i nostri detrattori ....................................................................................... 3
111 3º Congresso Internazionale della Faes ................................................................... 7
124 Mario Zoli: Le connotazioni simboliche di Kronos-Saturno nella cultura classica
e la loro corrisponddenza nella pratica astrologica .................................................... 11
150 Per la serie «…dicono di noi» .................................................................................... 28

CASA TERZA
307 Jodie Forrest: Convivere con i transiti di Urano.......................................................... 32
323 Varie ......................................................................................................................... 45
371 Angela Castello: Il problema dei gemelli biologici nel Tema Natale............................ 49
373 Brian Clark: Gemelli: alla ricerca del partner scomparso .......................................... 61
379 Patrizia Zivec Raggi: Praga astrologica ed astronomica nel mito e nella realtà .......... 73

CASA QUARTA
401 Gabriele Ruscelli: Astrologia scientifica .................................................................... 84
411 Don Marcello Stanzione: Astrologia e Cristianesimo ................................................. 92
550 Coffee Break - La consueta pausa ludico-distensiva ................................................ 97

CASA SESTA - ESPERIENZE E PROPOSTE DEI SOCI


611 Salvatore Bisconti: Iniziare con l’astrologia ............................................................... 100
612 Isa M. Zanni: Il tema singolare di Felice Pattaroni, archeologo delle tombe
gallo-romane verbano-cusie .................................................................................... 113
640 Ancora sui Pianeti Singleton - Eleonor Anne Buckwalter: Introduzione ai Pianeti
Singleton .................................................................................................................. 121
670 German Rosas: L’astrologia del secolo XXI, l’oroscopo eclittico e l’oroscopo
ascensionale ............................................................................................................ 138
680 Julianne Evans: La mitologia delle stelle nella vita di Tiziano Terzani ....................... 152
688 Isa Zanni: Nedda Falzolgher. La poesia, la vita ......................................................... 158

CASA OTTAVA
810 Antonio Masella: Astrologia e omeopatia ................................................................. 166

CASA NONA
900 Programma Delegazioni ........................................................................................... 174
901 Stefano Vanni: Progetto approvato dal Consiglio per la Certificazione delle Scuole
CIDA......................................................................................................................... 184
920 Stefano Bertone: Computer Club - Tempo di palmari… ............................................ 199
977 Recensioni ............................................................................................................... 202
980 Elenco dei Delegati e Corrispondenti CIDA .............................................................. 203
Casa Prima 3

AIUTIAMO I NOSTRI DETRATTORI

L.A. 136-101

È curioso che i nostri detrattori insistano su “prove” inconsistenti o false e


spesso contestabili. Potremmo aiutarli, con una piccola clausola…
Cominciamo con le prove più consistenti
1) L’astrologia non è assolutamente in grado di prevedere su che piano si
manifesterà un evento: un Saturno in sesta casa può significare una ma-
lattia, un lavoro sedentario mal retribuito, la morte del canarino, la badan-
te che ci pianta in asso, ecc ecc.
2) Più che insistere sui gemelli naturali, bisognerebbe addirittura insistere su
quelli astrali: l’astrologia non distingue se due neonati nella stessa clinica
sono fratelli gemelli o perfettamente estranei (magari extracomunitari).
3) Al di là del circolo polare la stesura di un tema natale è impossibile, al-
meno con le metodiche consuete.
4) Esistono varie astrologie nelle differenti parti del mondo: stessa la base
ma diversa l’interpretazione.
Come si può notare, ci sono elementi ancor più validi di quelli finora va-
rati dal CICAP.
In verità le risposte ci sarebbero, ma possiamo rinunciarvi per fair-play:
perchè in cambio chiediamo di non annoiarci con quelle inesistenti: in partico-
lare di non invocare la precessione degli equinozi, in quanto vorremmo chiari-
re una volta per tutte che le coordinate astrologiche si basano esclusivamen-
te su di UN PUNTO, quello vernale, dal quale partono eclittica ed Equatore,
divisi rigorosamente ed equamente in 12x30 gradi . Lo slittamento delle co-
stellazioni non c’entra: gli antichi Caldei avevano constatato che i soggetti nati
col Sole posto in una certa zona dell’eclittica avevano caratteristiche “leonine”
e quindi avevano visto con estrema fantasia un leone nello sfondo stellare del-
l’epoca : sfido chiunque a “indovinare” la foggia di questo o quell’ animale o
altro rappresentato nei raggruppamenti stellari. I cinesi chiamano “padella” il
nostro Carro .Quello che invece non è assolutamente mutato è l’associazione
di un nome ad una porzione di eclittica, alla quale è stata data una definizione
qualitativa (es. Gemelli) oltre che quantitativa (es. 60-90°)
In cambio avanziamo una clausola di par condicio: vorremmo che anche
la cosiddetta scienza ufficiale facesse un esame di coscienza sui suoi diritti di
giudicare: premetto che ho lavorato per 40 anni come Biologo Dirigente in un
grande Ospedale milanese con svariate pubblicazioni scientifiche nel campo
biochimico. Lo dico solo per motivare i miei diritti a contestare i limiti degli
“scienziati”, specialmente delle “mezze-figure” di cui ho sperimentato l’arro-
ganza.
4 Casa Prima

La gratitudine per Galileo non deve farci credere che solo il metodo speri-
mentale e “materiale” sia valido: Einstein di fatto l’ha smentito in quanto ha
fatto le sue scoperte per pura deduzione, e solo in seguito ne fu dimostrata la
validità nel senso galileano. Inoltre Einstein ha proposto una pari dignità fra il
mondo della materia e il mondo dell’energia, nel cui ambito vanno inserite le
energie ancora sconosciute, fra cui ad esempio l’energia psichica e l’energia
vitale.
La scienza non ha ancora spiegato la natura della gravitazione, una forma
di energia non analizzabile (come è invece avvenuto per le onde elettroma-
gnetiche). Che la inesplicabile attrazione amorosa sia una sottospecie della
forza gravitazionale?
Chi ha detto poi che il metodo scientifico-sperimentale statistico sia l’uni-
co attendibile? Se un soggetto umano è un universo a sè, non si possono rag-
gruppare universi differenti e fare statistiche su universi eterogenei: è una re-
gola elementare della statistica; perdippiù le variabili sono tante e incontrolla-
bili. Lo stesso discorso vale per l’omeopatia, praticata con successo da perso-
ne tutt’altro che ingenue, ma non affrontabile con gli attuali, modesti e insuffi-
cienti metodi scientifici, ma con incontestabili soddisfazioni degli utenti.
Ma in particolare trovo grave che la scienza non sappia spiegare neppure
lontanamente cosa sia la vita, questa forma sconosciuta di energia, ma così
potente da costringere la materia a seguire un progetto, proprio l’antico sogno
della magia. Credere poi che quattro amino-acidi sintetizzati per fulmini caduti
in una palude con ammoniaca possano aggregarsi per formare delle proteine
senza una energia organizzante è pura follia.
Nonostante le raccomandazioni di Popper si continua a dichiarare falso
ciò che non è dimostrabile, anzichè affermare che non si hanno i mezzi per ve-
rificarlo. La fiducia spropositata nella scienza ha prodotto nel recente passato
gravi conseguenze nel mondo. Già a fine Ottocento nello scoppiettante Ballet-
to “Excelsior” fra luminarie e sbandieramenti si esaltava la vittoria sull’oscu-
rantismo della scienza, grazie alla quale i popoli avrebbero finalmente raggiun-
to la saggezza e la pace universale. Ahimé!!
Visto il brancolare della scienza nel mondo energetico – in particolare nel-
l’analisi della psiche umana – a suo tempo indagai su vie alternative e l’unico
modello convincente mi sembrò quello zodiacale, per la sua struttura geome-
trica, in cui come raggi luminosi le componenti della psiche si riflettono (a vol-
te pure si rifrangono o si diffrangono) tra i vari segni, come in uno specchio
circolare. Ciò non accade per altre discipline che per descrivere la psiche usa-
no suddivisioni in capitoli, di fatto fra loro indipendenti o quasi.
È vero che il suo linguaggio è simbolico, e quindi poco riconducibile a
quello concreto-ordinario, cosi’ come avviene per la musica; quindi si fallisce,
proprio come avviene per gli interpreti e i critici musicali. Ma si resta sempre
affascinati dal contatto con quella dimensione intima della natura umana –
specie della sua “ombra” –, non il suo banale destino di quel giorno. Certo,
esiste una cattiva “messa a fuoco”, ma sufficiente per trasmettere una emozio-
ne.
Casa Prima 5

Un esempio potrà chiarire meglio la portata del simbolo e la geometria


zodiacale: le leggi fondamentali della biologia (o meglio dei requisiti per defini-
re “vivente” un essere) sono descritte mirabilmente in linguaggio zodiacale nei
sei assi, in una sequenza rigorosa e secondo una logica di importanza.
Le leggi della biologia dicono che perchè ci sia la vita occorrono nell’ordi-
ne, acqua (o meglio soluzioni saline), ossigeno,metabolismo, riproduzione, ri-
sposta agli stimoli, e in giusto rapporto. Ebbene
1° L’ Acqua-Cancro, si trova opposta ai Sali minerali del Capricorno; in giu-
sto equilibrio danno la soluzione salina.
2° Respirazione-Gemelli è opposta al Sagittario (risp. introduzione e consu-
mo muscolare di ossigeno).
3° Nutrizione (Toro) - opposto a scorie (Scorpione).
Analogamente:
4° circolazione centrale-periferica (Leone contro Acquario - capillari)
5° risposta agli stimoli (Ariete sorveglianza - opposto a Bilancia, risposta
equilibrante)
6° difese immunitarie (Vergine - analisi dell’estraneo - Pesci sintesi del nuo-
vo, anticorpi).
Si noti che sono in ordine di importanza!
Come non bastasse, anche la successione dei segni o delle case zodiacali
segue una rigorosa logica esistenziale (Chi sono-Ariete, che ho-Toro, con chi
Gemelli, dove, ecc.)
La dialettica dei segni opposti – o complementari – è una continua fonte
di sorprese.
È quindi possibile che il vero difetto non stia nella astrologia ma nella faci-
lità delle conclusioni degli astrologi, spesso affrettate, così come capita a un
Medico di emettere una diagnosi superficiale; ma allora il problema diventa
umano, non di disciplina.
È un difetto comune alla stessa Medicina: oggi finalmente si parla di “evi-
dence based Medicine”, e qualcuno si stupirà : in realtà abbiamo subìto troppo
a lungo gli opinion leaders teleintrodotti (“L’ha detto la Televisione”, come a
dire quindi è vero) portatori di una “ arrogance based Medicine”, che ha porta-
to notevole confusione, specie nella dietetica.
Anche in astronomia abbiamo potuto verificare “sperimentalmente” gli
annunci di strepitose “notti di San Lorenzo”, o le annunciate “luminosissime”
comete a malapena visibili col telescopio.
Io credo che l’astrologia sia attendibile, e ben costruita, ma che pochi ne
sappiano cogliere l’essenza: l’errore primario sta nell’abbinamento troppo af-
frettato o disinvolto fra Pianeti ed eventi : per fare un esempio della Medicina
del passato: un deliquio per ipertensione trovava effettivamente sollievo con il
salasso: peccato che applicata in un deliquio per anemia portasse il povero
paziente al Creatore. L’errore stava nell’interpretazione arbitraria delle cause.
Anche le tele di ragno a volte ospitavano i Penicillium!
Se si fa un distinguo netto fra Medici e Medicina, fra Preti e Religione, fra
Giudici e Legge, perchè fare un’eccezione per gli astrologi?
6 Casa Prima

Non ci si può limitare esclusivamente a conteggiare le previsioni sbagliate


(magari ignorando quelle “azzeccate”), la validità e la bellezza non dipende
dalla percentuale di successi, ma piuttosto dalla difficoltà di tradurre dei sim-
boli in eventi concreti. Il libero arbitrio è proprio quello che fa “fallire” molte
previsioni – grazie al cielo –, così come falliscono diagnosi mediche funeste su
un un paziente particolarmente vitale!
Può anche accadere che le indicazioni stellari abbiano più lungimiranza
dei loro interpreti: se nonostante dei pianeti favorevoli si perde un obiettivo im-
mediato, spesso il tempo dimostra che è stato un bene. Gore era favorito dai
pianeti rispetto al Cancro Bush, e la sua sconfitta alle elezioni – col senno di
poi, vedi l’11 settembre – si è rivelata per lui una vera manna… Era errato il
giudizio dell’astrologo che considerava ovvio un beneficio dalla vittoria eletto-
rale.
Forse il vero punto debole della previsione sta proprio nella definizione di
“giusto”, “buono” o “favorevole”, un giudizio del tutto soggettivo, e spesso
miope del consultante.
Nella maggior parte dei casi il tempo conferma la ...saggezza planetaria e
forse è questo il motivo più valido per restarvi indissolubilmente avvinti!
Ricordo che fin da piccolo ero convinto che Dio -– in quanto “infinitamen-
te buono” – dovesse segnalarci da qualche parte le Sua volontà e le Sue leggi;
e già allora sospettai che fossero incise nel gran libro del cielo…

All’arrivo della Rivista sul foglio che contiene il vostro indirizzo


è riportata la Vs. situazione associativa.
Scadenza 135 significa che il vostro abbonamento
scade con questo numero, oppure vi viene segnalato:
Abbonamento scaduto.

Per il rinnovo si veda la penultima pagina di copertina


“Come iscriversi ecc.”
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3º CONGRESSO INTERNAZIONALE
DELLA FAES

L.A. 136-111

3° CONGRESSO INTERNAZIONALE DELLA FAES


Sabato 6 e domenica 7 novembre 2004
( Federazione delle Associazioni Mediterranee di Astrologia).
su: Astrologia mediterranea: dalla Tradizione al nuovo millennio
Organizzato dal CIDA nazionale
presso l’Hotel Michelangelo (4 stelle) - via Scarlatti 33
(situato di fianco alla Stazione Centrale e di fronte al Terminal).

È la prima volta che Milano ospita un Congresso internazionale: i Relatori sono


particolarmente qualificati e conosciuti dai nostri iscritti. Chi partecipò al pri-
mo Congresso di Venezia ancor oggi può testimoniare l’importanza di “esserci
stato”. Allora molti partecipanti furono esclusi – con nostro rammarico – per
esaurimento dei posti e per la pigrizia nell’invio dell’adesione.
ISCRIZIONE: La quota di iscrizione per le due giornate è di Euro 90. Non
è prevista una quota giornaliera.
Chi decidesse di iscriversi nella stessa giornata (a 100 Euro) – capienza
permettendo – è pregato di anticipare l’arrivo alle ore 8.30
I non Soci potranno iscriversi al CIDA alla quota promozionale aggiuntiva
di 20 Euro (anzichè 40)
Potete scaricare la scheda di iscrizione in formato Excel dal sito www.ci-
da.net, oppure fotocopiare quella a lato.
Sono stati invitati vari esponenti “storici” dell’Astrologia italiana, che po-
trete rivedere e salutare.
Tra gli espositori figurano importanti editori stranieri, fra i quali Mercurio-
3, rivista spagnola gemellata con la nostra, Cyclos pubblicata a Barcellona,
l’Astrological Association inglese – che organizzerà a York nel 2005 un Con-
gresso internazionale aperto a tutte le scuole del mondo –, il The Mountain
Astrologer americano (v. a pag. 48) oltre ad aggiornamenti informatici.
Inoltre sarà presente una importante libreria italiana, così come esponenti
regionali del CIDA e si potranno acquistare collane monotematiche di Autori o
argomenti comparsi sulla Rivista (A.Karmica, Baldini, Vanni, Zoli ecc).
CENA SOCIALE “CULTURALE”: è prevista nella stessa Sede, e sarà al-
lietata da alcune rappresentazioni ispirate dalla gloria storica di Milano (dal Ri-
nascimento all’ Ottocento). Il pomeriggio del sabato i Relatori saranno a di-
sposizione dei partecipanti dopo le 16.30.
8 Casa Prima

Comitato Scientifico
Dante Valente, Claudio Cannistrà, Marco Pesatori, Vittorio Ruata, Stefano
Vanni. Informazioni: c/o D.Valente tel 02-69005576 338-6684917 email: dava-
lente@fastwebnet.it

Programma
Sabato 6 novembre
Moderatori: Stefano Vanni - Vittorio Ruata
– Ore 10.00 CLAUDIO CANNISTRÀ: L’Astrologia previsionale di Tommaso Cam-
panella
– Ore 10.30 RENZO BALDINI: La cosmologia etrusca
– Ore 11.00 GRAZIA MIRTI: Nuove suggestioni interpretative: dal tema geocen-
trico al tema eliocentrico
– Ore 11.30 Coffee break
– Ore 12.00 MARCO PESATORI: I limiti dell’Io: per un’Astrologia del carattere
– Ore 12.30 GIUSEPPE BEZZA: La vexata quaestio della durata della vita
Moderatori: Yves Lenoble -Dante Valente
– Ore 14.30 CATHERINE GESTAS: L’astropsychogénéalogie et les rituels de pas-
sage
– Ore 15.00 YVES LENOBLE: Du Zodiac mésopotamique au zodiaque moderne
– Ore 15.30 MARTINE BARBAULT: La synchronicité entre les thèmes des décou-
vreurs et le moment de leurs découvertes par le biais des cycles
– Ore 16.00 DENIS LABOURÉ: Astrologie horaire et karma
– Dalle 16.30 I Relatori e altri ospiti saranno a disposizione degli iscritti in spa-
zi riservati - Visita alle esposizioni
– Ore 20.00 Cena spettacolo dedicato a Milano e con interventi di ospiti
stranieri.
Domenica 7 novembre
Moderatori: Demetrio Santos - Claudio Cannistrà
– Ore 9.30 ERICH VAN SLOOTEN: L’Astrologia oraria negli smarrimenti di cose
e persone
– Ore 10.00 MARIANO ALADRÈN: Las grandes conjunciones: restaurando la
Astrologia Clasica
– Ore 10.30 DEMETRIO SANTOS: Desorden, entropia y espectro secuencial
– Ore 11.00 PACO VERDÙ: Elementos astrològicos en la lengua jeroglifica del
Antiguo Egipto
– Ore 11.30 Coffee break
– Ore 12.00 DIETER KOCH: Gli errori dell’Astrologia siderale
– Ore 12.30 LIDIA FASSIO: Sintonizzarsi sulle energie sottili
Moderatori: Marco Pesatori - Arturo Zorzan
– Ore 15.00 STEFANO VANNI: Da Plutone a Saturno: dal principio del piacere
al principio della realtà
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– Ore 15.30 GRAZIA BORDONI: Il destino bussa sempre due volte


– Ore 16.00 ADRIANA CAVADINI: Dolore morale, dolore fisico; una rilettura della
casa XII
– Ore 16.30 VITTORIA BONI: L’importanza dei miti mediterranei
– Ore 17.00 MARCO GAMBASSI: Il mito della maternità nel sentiero delle stelle

La discussione dopo ogni conferenza non è prevista, a meno che il relato-


re termini prima dei 30 minuti assegnati, ma i Relatori si terranno a disposizio-
ne dei partecipanti a partire dalle ore 16.30 del sabato in spazi dedicati per
ogni approfondimento.
Traduzioni
È assicurata una traduzione in italiano: a seconda del numero di partecipanti
sarà disponibile una traduzione in simultanea, o per proiezione, per fascicoli
stampati, ecc.
Qualche notizia supplementare sui Relatori stranieri:
SPAGNA:
Demetrio Santos è il decano e il “grande saggio” degli astrologi iberici,
avendo cominciato le sue ricerche nel 1950; figura di rilievo della cultura
astrologica classica per le sue ricerche e per le traduzioni dei testi di Tolomeo,
Manilio, Albubather, Ibn Ezra, Messahallah in castigliano. Ha approfondito le
relazioni esistenti tra la teoria ondulatoria fisica e l’astrologia, stabilendo le
equazioni fondamentali del “campo zodiacale” e scoprendo il periodo direzio-
nale, detto C 60. Ha vinto il Premio Mondiale Mercé Tamarit di Investigazione
astrologica.
Mariano Aladren è fondatore con José Luis Carriòn di “Gracentro”, Asso-
ciazione Culturale di Valencia con una sede propria in una antica torre ben ri-
strutturata, che assegna annualmente un premio internazionale. Coordinatore
su internet della lista mondiale “Astrocuantica”, collabora da oltre dieci anni
nel progetto editoriale di recupero delle fonti astrologiche antiche, curando le
pubblicazioni di testi di Ali Aben Ragel, Morin de Villefranche, Antonio de
Nájera. È Consigliere dell’Istituto di Studi Miguel Servet.
Francisco Tomás Verdù, laureato in medicina e chirurgia, è naturopata ed
iridologo, oltre ad essere dottore in filosofia e diplomato in lingua geroglifica
egizia presso la facoltà di teologia di Valencia. Professore di Cronobiologia e
Medicine Alternative presso le facoltà di Valencia e Saragozza, è autore di vari
libri sull’astrologia medica, così come di numerosi lavori di ricerca sui rapporti
tra astrologia e medicina, apparsi su riviste nazionali ed internazionali. Ha vin-
to il Premio Mondiale Mercé Tamarit di Investigazione astrologica.

FRANCIA:
Yves Lenoble è il Coordinatore Generale della FAES. Formatosi alla scuo-
la di André Barbault e Jean-Pierre Nicola, è in possesso di un DESS in Etnolo-
gia. Si è specializzato nello studio dei cicli in astrologia e dal 1990 organizza a
10 Casa Prima

Parigi un importante Congresso monotematico (negli anni passati il tema era


un pianeta per anno). Recentemente ha curato la traduzione del Tetrabyblos
dal greco in francese. È tra i soci fondatori dell’Agapè (Association Générale
des Astrologues Psycho-professionnels Européens), dove insegna dal 1989.
Martine Barbault (nipote di Armand e André Barbault) immersa nell’a-
strologia dalla più tenera età, ha seguito studi di psicologia e pubblicato nu-
merose opere fra le quali “Il dizionario degli aspetti” e “I transiti in astrologia
globale”. Dal 1984 investiga sui legami esistenti fra numerologia ed astrologia.
Dal 1991 è docente presso l’Agapè (Association Générale des Astrologues
Psycho-professionnels Européens)
Catherine Gestas, astrologa e psicoterapeuta, in possesso di un DESS in
Scienze Umane, ha creato a Parigi un Centro formativo di astrologia, psicolo-
gia e genealogia. Applica terapie psicocorporali e tiene seminari di astropsi-
coanalisi e psicogenealogia in varie città francesi. Organizza con Yves Lenoble
i congressi Sep Hermès .
Denis Labouré, diplomato al “Modern Astro Studios” di Bangalore in In-
dia, è un grande esperto di astrologia indiana. Ha partecipato alla vacanza-
studio di Creta e si è fatto apprezzare per la sua simpatia e chiarezza espositi-
va sull’Astrologia oraria e sulla visione filosofica dell’Astrologia.

GERMANIA:
Erich Van Slooten, olandese di nascita, italiano di… “adozione” avendo
studiato a Firenze, vive a Monaco di Baviera. È un caro amico del Cida, assai
noto ai nostri soci per i suoi numerosi seminari in italiano sull’Astrologia ora-
ria. Coordina la sezione di astrologia antica della D.A.V., di cui è stato per
molto tempo anche Vicepresidente. È autore di vari testi, pubblicati anche in
italiano per le edizioni Mediterranee.

SVIZZERA:
Dieter Koch di Zurigo, già noto ai Soci dal II Congresso di Venezia, ha cu-
rato la famosa edizione delle Swiss Ephemeris. Studioso di astronomia, è uno
dei maggiori esperti internazionali sugli asteroidi e su Lilith, di cui ha pubbli-
cato anche un’edizione di effemeridi È autore di vari libri, oltre a coordinare la
lista “Astrodienst” su internet.
Accomodations
Per il pernottamento lo stesso Hotel Michelangelo ci ha riservato prezzi di fa-
vore (doppia 130 Euro, singola 120) a condizione che faccia da tramite la no-
stra Segreteria – che fungerà da garante –.
Sul lato destro dell’Hotel è disponibile un ampio parcheggio al costo di 10
Euro per i Congressisti (20 Euro per le 24 ore).

Sono previste visite turistiche della città il venerdi pomeriggio.


Il Cenacolo leonardesco è chiuso il lunedi.
Segnalare il vostro interessamento in merito sulla scheda di adesione.
Casa Prima 11

Mario Zoli

LE CONNOTAZIONI SIMBOLICHE
DI KRONOS-SATURNO
NELLA CULTURA CLASSICA
E LA LORO CORRISPONDENZA
NELLA PRATICA ASTROLOGICA

L.A. 136-124

Introduzione
L’articolo che segue è veramente speciale e richiede una presentazione parti-
colare per almeno tre ragioni.
La prima e la più importante riguarda il suo autore, il compianto Mario
Zoli (1939-1995), personaggio di primo piano dell’astrologia italiana, uomo di
grande cultura, poeta e regista teatrale, che tutti ricordano per la sua straordi-
naria intelligenza, il suo eloquio affascinante, la sua maniera, chiara e al tem-
po stesso profonda, di esporre concetti e nozioni, come accade a chi conosce
a fondo l’argomento di cui sta parlando, e non ultima la sua grande umanità.
Ed è sicuramente questa la qualità che traspariva maggiormente dal suo esse-
re e che i suoi allievi, partecipanti ai corsi di astrologia o agli spettacoli teatrali
oppure studenti dei banchi di scuola, ricordano con maggiore intensità.
Ai nuovi soci, cui forse questo nome può risultare poco conosciuto, anche
perché nella sua breve esistenza Zoli ci ha lasciato pochi contributi scritti, fra
l’altro difficili da reperire, posso raccontare che egli è stato fondatore e Condi-
rettore, insieme ad Armando Billi, di “Zodiaco”. Una rivista veramente innova-
tiva per quel periodo, perché dal 1978 al 1981 raccolse le ricerche di studiosi,
che negli anni seguenti si sarebbero rivelati fra le voci più significative del no-
stro panorama astrologico. Mi riferisco ai lavori su Lilith di Roberto Sicuteri e
della moglie Tina, alla decifrazione dello zodiaco di Lisa Morpurgo, alle statisti-
che di Ciro Discepolo, per non parlare degli articoli di André Barbault, all’epo-
ca già all’apice della sua fama. Questa serie di interventi, proposti sulla rivista,
insieme a quelli magistrali dello stesso Zoli, hanno permesso a molti della mia
generazione di crescere nel sapere astrologico e all’astrologia italiana di fare
un vero e proprio salto di qualità. Senza dimenticare che tutto ciò avveniva in
12 Casa Prima

un periodo nel quale non esistevano opere di investigazione, mentre le tradu-


zioni dei testi di autori stranieri si contavano sulla punta delle dita.
Per questo mi sento di affermare che sicuramente Mario Zoli ha lasciato
un segno indelebile nell’astrologia in Italia e credo che ciò sia avvenuto, oltre
che per quanto già esposto, soprattutto per la maniera tutta speciale, che egli
possedeva nel trattare il “simbolo”, come una sorta di “dono”, che gli permet-
teva di renderlo visibile, vivo e parlante all’interno di ognuno di noi. Devo con-
fessare che è un’emozione quando mi capita (e avviene abbastanza di fre-
quente) di incontrare persone che hanno ascoltato una sua conferenza o che
hanno avuto modo di incontrarlo e che sempre mi confermano di portare an-
cora impresso, dopo tanti anni, il ricordo di quella meravigliosa esperienza.
Se ne renderanno conto i lettori, affrontando il lavoro che pubblichiamo,
scritto in occasione del famoso Congresso di Palermo, del 1982. Dico “famo-
so”, perché questo congresso, che aveva per titolo “Il valore dei Simboli in
Astrologia”, rappresentò un momento molto importante nella storia della no-
stra Associazione e direi quasi dell’astrologia italiana. Ed è proprio questa la
seconda ragione, che richiede un breve riflessione introduttiva, che sia di aiuto
al lettore per entrare nello spirito del pezzo pubblicato.
Il congresso di Palermo, oltre ad essere stato un momento di grande suc-
cesso per il Cida, segnò una svolta nella vita associativa e finì per dare una
nuova veste all’astrologia, in quanto ne cambiò il modo di fare ricerca. Con
quel congresso la nostra disciplina riuscì a superare la crisi di crescita, che in
quel momento stava attraversando in Italia, e divenne più consapevole delle
sue possibilità.
Varie le ragioni, che furono alla base del successo di quel meeting. Innan-
zitutto, le “dimensioni” della manifestazione: tre giorni di relazioni 26, 27 e 28
febbraio 1982, una sede prestigiosa il “Grand Hotel des Palmes” in una cornice
“fin de siecle”, come è riportato nelle recensioni pubblicate all’epoca, il patro-
cinio della Regione Sicilia, che dava alla manifestazione ed all’astrologia stes-
sa una sua dignità culturale, infine, la grande affluenza di pubblico; mai, infat-
ti, si era verificato che tanta gente partecipasse ad un incontro astrologico in
Sicilia. Per non parlare della presenza di personaggi fra i più rappresentativi
dell’astrologia dell’epoca da Serena Foglia a Gisa Frandino, tanto per citarne
alcuni, insieme a studiosi allora “emergenti”, come Adriana Rampino Cavadi-
ni, Grazia Bordoni, Grazia Mirti, Ciro Discepolo, fino al nostro attuale Presiden-
te Dante Valente.
Se passiamo a ragioni più emotive, possiamo citare l’atmosfera tutta par-
ticolare che pervadeva la sala, condizione che, da sola, spesso ha il potere di
decretare il successo o la… “débacle” di una manifestazione. Non ho avuto
occasione di essere presente allora, ma questo dettaglio mi è stato confermato
fin da quando ho iniziato a frequentare il Cida, sia dai nostri Consiglieri più an-
ziani, sia dalle persone che hanno vissuto questo evento in prima persona e
con cui ho avuto occasione di parlare.
Senza dimenticare le ragioni squisitamente culturali, che decretarono
l’importanza della manifestazione. Mi riferisco in questo caso al livello delle re-
Casa Prima 13

lazioni presentate, molte delle quali, fra cui certamente questa di Mario Zoli,
che pubblichiamo, hanno rappresentato negli anni a venire un punto di riferi-
mento e di partenza per molti altri studi. Non a caso tutti i lavori furono, poi
raccolti in un volumetto, pubblicato l’anno seguente dalla casa editrice Arktos
di Torino e che, nonostante il titolo un po’ infelice, “Astrologia Magica”, ebbe
una notevole diffusione, tanto che gli appassionati possono ancora trovarlo in
qualche libreria specializzata.
E veniamo alla terza motivazione, per cui questo articolo merita un men-
zione speciale: l’argomento affrontato, ovvero “Saturno”! Un tema che è sem-
pre di attualità in qualsiasi corso per principianti, come nei dibattiti fra profes-
sionisti esperti. Comprendere a fondo le valenze dell’ultimo pianeta visibile è
uno dei primi obiettivi, che bisogna porsi per raggiungere un buona interpreta-
zione della carta natale. E, da questo punto di vista, la relazione di Zoli, sia per
la chiarezza espositiva, sia per la sua profondità, rappresenta un punto di rife-
rimento obbligato, direi quasi una pietra miliare, per chi si propone di affronta-
re lo studio del pianeta.
Come leggerete, la sua analisi è lucida ed acuta; tratta dell’evoluzione del
simbolo saturnino spaziando attraverso il mito nelle varie epoche storiche, sfa-
tando pregiudizi e fornendo al lettore una visione d’insieme dell’argomento, fi-
no a toccare con un pizzico di ironia la delicata problematica dei transiti di
questo pianeta, definiti “nefasti ed ineluttabili” da molti profeti di sventura.
Termino con una breve annotazione. Con il suo acume di professore e di
grande letterato quale era, Mario aveva già capito quanto fosse abile con la
penna la giovane scrittrice, citata verso la fine del lavoro, a proposito dei “sen-
sibili mutamenti di rotta nell’interpretazione astrologica, che si stanno verifi-
cando in Inghilterra e Usa”, come egli scrive testualmente. Non solo, ma ave-
va compreso quanta importanza avrebbe rivestito quel suo libro su Saturno,
uscito già da alcuni anni in Inghilterra e che venne tradotto in seguito in Italia
nel 1987. Naturalmente mi riferisco a Liz Greene, il cui lavoro – Saturn a new
look at an old devil - è citato con entusiasmo nella sua relazione da Zoli e che
sicuramente, possiamo affermare noi, a posteriori, ha rappresentato e rappre-
senta tuttora una delle opere più valide nel panorama astrologico mondiale.
Una proficua lettura a tutti, di vero cuore!
Claudio Cannistrà

Le connotazioni simboliche di Kronos-Saturno nella cultura classica


e la loro corrispondenzza nella pratica astrologica

Nella religione mediterranea del periodo antecedente la calata degli Achei, ve-
rificatasi verso il principio del II millennio, la principale divinità è la Dea-Ma-
dre, che personifica e protegge ogni forma di vita, vegetale e animale. Chia-
mata con vari nomi nei vari tempi e luoghi – Signora delle fiere, dei boschi,
delle acque – è riflesso d’una civiltà matriarcale per la quale è preminente l’at-
14 Casa Prima

tività agricola, donde la grande importanza dei riti della fertilità, e diciamo pu-
re, della “maternità” della Terra.
Le molteplici dee dell’età classica, e ben più note a noi, quali, ad es., Ate-
na Parthénos, Era, Cibele, Demetra, Afrodite, non sono che epifanie posteriori
d’una sola, primitiva, arcaica figura divina. Più d’una traccia del mito successi-
vo e loro pertinente è testimone d’una tale derivazione. “Parthénos”, ad es.,
che traduciamo un po’ alla leggera con “vergine”, termine correlato alla ca-
stità, vale invece semplicemente “non sposata”, e cioè non necessitata a un
rapporto stabile con una figura maschile, ciò che non esclude affatto la varietà
delle unioni, aventi il maschio in posizione chiaramente subordinata.
Era, sposa di Zeus, sarà protettrice delle donne incinte e dei parti; Demè-
tra, la cui etimologia, secondo alcuni, vale “madre terra”, verrà raffigurata con
un fascio di spighe in mano; Afrodite nascerà adulta dalla spuma del mare ge-
nerando la fecondità della terra (ricordiamo che il mare è figura archetipica
della vita universale). E perfino in età esiodea, d’una civiltà cioè già da tempo
patriarcale, e anche più avanti fino a Eschilo, la letteratura conserverà vestigia
dell’antico matriarcato. Non si illumina diversamente la figura di Gea in Esio-
do, né quella di Rhea, la cui costante motivazione nell’azione è, contro la lotta
maschile per il potere, la difesa della vita, né si comprende il dramma intimo
di Oreste – uccisore della madre – che la società e la religione patriarcale pos-
sono ben mandare libero, ma non restituire alla pace dell’animo.
In quell’antica religione che s’incentra sulla Dea detta “Pòtnia” (la parola
indica dominio, signoria, potenza, e ancor più la forza misteriosa della vita, e
la vita stessa come manifestazione d’una tale forza) Kronos è un paredro, e
cioè, tutt’insieme, lo sposo, il fratello, l’amante della dea. Un paredro, uno dei
tanti. Annualmente, secondo il rito, egli si accoppia alla dea, in un’unione da
cui discende la vita, e annualmente egli è sacrificato e ucciso, per poi risorge-
re. E’ il destino di tutti i divini paredri, nel ciclo di morte violenta e resurrezio-
ne, di cui l’età classica, ad es. con la storia di Adone, reca testimonianze nu-
merose. Quel destino è rispecchiato dalla vicenda terrena dei re sacri, che de-
vono, con la vita e con la morte, fecondare anno per anno la terra. Quali fos-
sero le caratteristiche specifiche di Kronos in età tanto antica non sappiamo
con esattezza; è detto “padre dei monti” di cui gli sono sacre le vette dove la
boscaglia è più fitta e oscura, nell’area compresa tra Anatolia, Propontide e
Caucaso; ha più di un legame col mondo equino: ingoia un cavallo al posto
del figlio Posidone, ed è padre del centauro Chirone.
Poche notizie, usando le quali tuttavia si può tentare qualche connessio-
ne: boscaglia-buio-morte; monte-elevazione-roccia-durezza e cavallo-Luna,
essendo il cavallo sacro alla Luna per la ragione, additata dal Graves, che
l’impronta dello zoccolo del cavallo sul suolo lascia l’immagine della falce di
Luna. Essendo la Luna collegata alla Dea Madre, nelle sue fasi principali – cre-
scente, piena, calante, da cui la triforma dea della vegetazione, del raccolto e
della morte –, si torna al primitivo rapporto Kronos-Pòtnia. Le leggende più
tarde dei centauri trassero origine da danze rituali, allo scopo di propiziare la
pioggia, eseguite da uomini su cavallucci di legno. Nell’arte arcaica i Satiri, la
Casa Prima 15

cui connessione con i riti della fecondità ci è più evidente, erano essi pure uo-
mini-cavalli, prima che uomini-capre.
L’etimologia rivela una base sanscrita del nome, il cui significato è “com-
pimento, dominio, signoria”.

Esiodo e autori postesiodei


Nella “Teogonia” esiodea si narra che Gea, la Terra, sposa di Urano (il Cielo),
afflitta per la persecuzione di cui Urano rendeva oggetto i suoi figli, che com-
primeva nelle pieghe della terra, indusse i Titani, tra cui Kronos, ad assalire il
padre loro. E così essi fecero. Il più giovane di essi, Kronos, armato di un fal-
cetto di selce castrò Urano mentre questi dormiva. Impugnava, in quest’ope-
razione, l’arma con la sinistra che da quel momento venne ritenuta la mano
del cattivo augurio. Devirilizzato, Urano perde il potere che passa a Kronos, il
cui regno coincide con l’età dell’oro. Kronos si unisce a Rhea e ne ha figli,
contro i quali però commette la stessa colpa del padre, da cui la loro ribellione
e la sua caduta. Il regno della giustizia si aprirà solo con Zeus, mediatore tra
vecchio e nuovo ordine divino.
Il mito che Esiodo illustra è antichissimo; esso trova corrispondenti in
area orientale, già nel secondo millennio. Il Graves opina che l’offesa fatta da
Cam al padre Noé dormiente, da cui la violenza maledizione del genitore, fos-
se la castrazione, espunta più tardi dal testo, e che tutto questo processo fosse
in relazione non simbolica con fatti reali delle primitive società patriarcali e
guerresche, e collegati alla violenta conquista del potere.
Il mito di Kronos e in relazione dunque con un paterno oppressivo, inte-
riorizzato e rivissuto, da cui la ripetitività della vicenda a ruoli scambiati. Kro-
nos, successivamente identificato col Tempo, indica cosi l’arrestarsi del Tem-
po stesso, la staticità del potere che si nega alla dinamica del mutamento per
mantenere inalterato se stesso. Pia tardi egli sarà visto come il Tempo che di-
vora e distrugge tutto ciò che nel tempo vivo, i suoi figli appunto; ma nel mito
primitivo egli con accentuazione più grave è il potere che vuole distruggere la
stessa legge del tempo, da cui l’ingoiare, Il divorare, e cioè il riappropriarsi, dei
figli stessi. È il vecchio che si appropria del giovane, che lo sacrifica a se, per
mantenere il potere e la vita che non concepisce distinta dal potere. Sara
sconfitto. In questa drammatica vicenda, le dèe-madri, Gea prima, e Rhea poi,
sposano sempre, e difendono, la causa dei figli contro il padre, e cioè la legge
del divenire del tempo, della successione naturale, della dinamica della vita.
La maternità di Gea è implicita nel suo stesso nome. Non diversamente stan-
no le cose per Rhea, il cui etimo è da “reo”, “scorrere, fluire”, per cui Rhea sa-
rebbe la dea da cui tutto nasce e “diviene”; secondo altri, l’etimo è, per meta-
tesi, da “era = madre terra”. In entrambe le soluzioni, identica è l’accentuazio-
ne della vita; mentre Kronos, il “potente”, il “signore” è entità oppositiva alla
vita e che, come tale, verrà punito con l’impotenza. Perdere il fallo è perdere
lo scettro, secondo un’equazione evidentissima.
Al dio viene associato il pianeta che da allora ne porta il nome, che Su-
16 Casa Prima

meri e Babilonesi, e cioè gli astrologi pia antichi, legavano a concetti di gover-
no e legalità (sta certamente qui la prima radice della connessione tra Saturno
e la Bilancia).
Per la freddezza del pianeta – in relazione alla sua grandissima distanza
dal Sole, la maggiore che gli antichi potessero computare – si chiama “Kro-
nios pontos”, nel linguaggio geografico, il “mar glaciale”; mentre già dal IV
sec. a.C. la commedia attica registra la parola “cronos” come equivalente di
“vecchio barbogio”, “vecchio rimbecillito”. Si perde cioè pian piano memoria
della terribilità della vicenda mitica, per estrarne invece, in un clima di eviden-
te scetticismo e di razionalismo scientifico, risvolti comici: non per nulla i sofi-
sti ed Euripide hanno già fatto udire la loro voce.
Caratteristiche fisse collegate a Saturno restano dunque la freddezza e la
vecchiezza.
Particolare curioso che associa questo Kronos al più antico Kronos medi-
terraneo: gli era sacro un monte nell’Elide. Miti diversi lo associano poi al cul-
to delle pietre, figurate probabilmente come “ossa della terra”.
A Kronos tanto Omero che Esiodo riferiscono spesso l’aggettivo “anchi-
lomètes”, “che ha pensieri tortuosi, curvi”, e quando “Kronos” verrà interpreta-
to come “tempo” si innesterà su questa radice l’idea del procedere del tempo
ciclico, già implicita nella vicenda mitica e nell’interpretazione astrologica
che vedeva in Saturno l’ultimo dei pianeti, il misuratore lentissimo del tempo,
da cui la grande importanza data ai suoi “ritorni” e alle sue congiunzioni con
Giove.
Interessanti notizie su Saturno dal punto di vista astrologico si trovano nei
libri attribuiti a Manetone.
Nel secondo si legge, ad es.: «Quando Saturno è nel Leone, la casa del
Sole che tutto vede, fa nascere gli uomini grandi, e di nobilissimo casato; dà
inoltre ricchezza e gloria, ma farà morire di mala morte il padre, o per atto vio-
lento o per malattie legate a molti dannosi “umori”» (2, 342).
Da questa e altre testimonianze dello stesso libro si ricava la connessione
tra Saturno e il genitoriale maschile, e quindi al “patrimonio”. Saturno può ac-
crescere ma anche togliere i beni. La congiunzione Sole-Saturno, è detto, è
più ostile al padre che alla madre del soggetto; tuttavia dà ricchezza “attraver-
so molte morti”. Il simbolo è dunque ambivalente: perdita e acquisizione; la
costante e però, per cosi dire, infausta: la morte.
Manetone afferma che i segni di Saturno sono Acquario, Capricorno,
Ariete, Bilancia e Leone (alla faccia della successiva teoria dei domicili e delle
esaltazioni!) e che la combinazione tra Saturno e uno di questi segni dà sem-
pre uomini fortunati nelle loro opere.
«Ma se Saturno è fuori delle sue case, e per di più a mezzo il cielo, allora
rende gli uomini disgraziati e privi di mezzi, bisognosi di tutto nella vita, anche
del vitto quotidiano; li rende ospiti luttuosi, recanti infelicità, dovunque vada-
no; tristi, e destinati a una vita errabonda» (4,16 e sgg.).
Costante è dunque il legame tra Saturno-ricchezza-povertà, e tra Satur-
no-ascesa-caduta.
Casa Prima 17

Presso i latini
Se per Zeus-Iuppiter l’etimologia dà la medesima radice, dall’indoeuropeo
“div” che qualifica l’“essere luminoso” (da cui, ad es., “dies”, “deus”, “divus”,
etc.) per Kronos e Saturno le cose stando diversamente. Dell’etimo di Kronos
già si è detto. Di quello di “Saturnus”, la versione più probabile lo collega a
“satu”, “satione” (la seminagione, il seminato). La parola vale dunque “il semi-
natore”. Più avanti Sant’Agostino (De civ. Dei, 7,13) lo ricorderà come il dio
“che ha dominio su tutte le semine”.
È dunque un dio agricolo.
Arnobio (3,117) ci ricorda la sua “falce” e l’antichita del suo culto (“pri-
sca vetustas”). Tuttavia questa falce, diciamo così, latina non ha nulla di terri-
fico. Mancano nella cultura italica antica le memorie di quelle patriarcali lotte
per il potere di cui è piena la cultura greca. La falce di Saturnus non è l’arma
di Kronos, insomma, ma semplicemente il falcetto del contadino. Saturno è
detto “custode del campo”. Avendo seminato, custodito la terra, ha diritto di
potare le viti e tagliare le messi.
II suo culto fu così antico e diffuso che Virgilio (Georgiche, 2,173) chiama
l’Italia “terra di Saturno” (“Saturnia tellus”).
Si opera intorno al II sec. a.C., in ambienti di cultura romano-greca, la fu-
sione del mito di Kronos e di quello di Saturno; da una parte si “italizza” il dio
greco facendolo venire nella nostra penisola dopo la caduta, e qui sarebbe
stato ospitalmente accolto; dall’altra si eredita dalla versione greca il mito del-
l’età dell’oro collegata a Saturno, con la differenza che, da noi, quel periodo
favoloso sarebbe stato quello delle origini, con Saturno deposto, e non già re-
gnante.
Si adombra cosi, in questa ricostruzione e reinterpretazione del mito, il si-
gnificato di una saggezza personale e di una parallela prosperità collettiva le-
gate all’abbandono, sia pur coatto, dell’esercizio dispotico del potere.
Infatti l’italico Saturnus è un dio civilizzatore e benefico. Ai suoi insegna-
menti si fanno risalire la cultura della vite, la costruzione delle città, l’istituzio-
ne delle leggi. Anche qui gli è sacro un monte, ed è il Campidoglio ove i Ro-
mani ponevano il primitivo insediamento etnico dell’“urbs”.
E la segnatura saturnina restò in vari aspetti del costume romano antico,
richiamati e nuovamente celebrati nell’età di Augusto. Ad essi si può rappor-
tare ad esempio la “gravitas” romana, l’elogio della semplicità, della “pauper-
tas”; il culto, magari retrospettivamente idealizzato, d’un patriarcato saggio e
non aggressivo; ad essi la memoria della concordia universale riflessa dai “Sa-
turnali”; ad essi la restaurazione augustea (l’imperatore, stando a Svetonio,
era nato sotto il Capricorno, il segno di Saturno); ad essi pure il pessimismo –
evidente nella costituzione repubblicana – circa la fragilità della natura umana
e la concezione della vita e della “res publica” come dura responsabilità, da
cui la concretezza dello Stato come “cosa” tangibile: res, appunto; da cui l’evi-
dente correlazione tra la cura onesta della terra e quella dello Stato, correla-
zione visibilissima nella stupenda e schietta figura di Cincinnato.
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In un passo del “De natura deorum” (20,52) Cicerone, riprendendo Ari-


stotele, fissa:
1) il periodo di rivoluzione del pianeta, indicato in trenta anni circa;
2) i meravigliosi effetti del pianeta (che tuttavia non cita); tali effetti (il verbo
originale è proprio “efficere”) si verificano tanto nel moto accelerato,
quanto in quello più lento; tanto quando il pianeta sorge, quanto quando
tramonta;
3) l’immutabilita del pianeta che dà i medesimi effetti nei medesimi tempi.
Di tutte le indicazioni che Cicerone riporta, quest’ultima e la più interes-
sante per noi, e la più collegata al mito antico di Kronos: la dura fermezza con
cui l’antichissimo dio volle mantenere per sé il potere e per cui volle uccidere i
figli si è convertita nell’immutabilità del pianeta, garanzia positiva, qui – di sta-
bilità, di ordine, di continuità. Pur in una lunga tradizione, si conserva una cer-
ta duplicità del simbolo.
Un’altra interessante testimonianza ci viene da Orazio. Nel 17° carme del
suo secondo libro, dedicato all’amico Mecenate, egli, che pur altrove sembra
respingere i “numeri Babylonii” e cioè i calcoli astrologici, rivela di saperne
abbastanza della materia, se ricorda l’analogia tra il proprio oroscopo e quello
dell’amico, per cui s’attende – e i fatti confermeranno l’ipotesi – che essi mor-
ranno a poca distanza uno dall’altro. Ma c’è di più. Nel medesimo tempo in cui
Mecenate parve in fin di vita per una gravissima malattia, egli, Orazio, per po-
co non restò schiacciato da un albero che gli cadde improvvisamente dinanzi.
Il poeta ricorda che all’amico la morte fu evitata grazie all’azione del benefico
Giove che si oppose a quella di Saturno detto “impius” e cioè, più che male-
volo, spietato, impassibile.
Non c’è dubbio che questa connotazione, relata all’estrema negatività del
pianeta, venga da teorie astrologiche orientali, e non romane. Dello stesso te-
nore è una testimonianza di Germanico Cesare (I d.C.): “tristi Saturnus lumine
tardus” (Progn. Rel., 3).
Ove si fissano due aggettivi “tardus”, e “tristis” che la tradizione astrolo-
gica ha sempre associato a Saturno. Si ricorda, per spontanea associazione,
l’espressione oraziana “tarda senectus”, dove l’aggettivo ha due significati as-
sai pregnanti: la vecchiaia che “lentamente avanza” e la vecchiaia che “rende
lento, che attarda” l’uomo. Quanto alla tristezza, essa è associata alla vec-
chiezza. Delle due interpretazioni mitiche, la romana e la greca, quella che ha
maggiormente influito sulla teoria astrologica è stata certamente la seconda;
da qui l’accentuazione della freddezza, della non-vita, della sconfitta, della len-
ta distruzione e autodistruzione.
La cultura romana mi pare più saggia nel mantenere una certa ambiva-
lenza del significato. L’esaltazione della sola polarità negativa è opera di una
mentalità greca che ha sviluppato, fino all’eccesso, la simmetria oppositiva di
Sole opposto a Saturno, vivendo il doppio nell’antitesi oggettiva ed esterna, e
non già all’interno della stessa vicenda mitica e dello stesso simbolo.
E deve essere stata generata, quest’operazione, in una relativamente tar-
da grecità, e cioè non in età più antica dell’ellenistica. Mi rapporto a un mo-
Casa Prima 19

mento in cui lo spirito greco, consapevole della fine imminente d’una civiltà e
di un ciclo storico, ha voluto consegnare alla posterità e insieme figurare a se
stesso, un mondo ordinato – cosmos! – di precise e ben intelleggibili “rispon-
denze” per chiari rapporti analogici e oppositivi. Anche l’ideazione della cicli-
cità del tempo, di per sé inquietante se la si figura come spirale, in ogni voluta
della quale ogni dettaglio ricorda il passato, senza ripeterlo, e annuncia il futu-
ro, senza anticiparlo, viene interpretata in modo razionale, e tutto sommato,
tranquillizzante. La figura infatti è quella del cerchio. Un solo piano; tutto è vi-
sibile, prevedibile, comprensibile. E tutto ritorna “identico”.
Il fatto è che lo spirito greco ha paura del mistero, di cui avverte il fasci-
noso appello, ma a cui non si abbandona. Non per nulla teme il mare e inven-
ta una sorda, tenace ostilità del dio del mare, Poseidone, contro Odisseo, l’e-
roe per eccellenza.
C’è insomma molta paura nella codificazione di questa geometria limitata
e limitante; e molta ansia nel tentativo di razionalizzare il tutto. E non a caso
l’età in cui si confermano queste tendenze è la medesima in cui l’“irrazionale”
irrompe, distruttore, eversore, ed agita tutto l’“ordine” con un impeto che di-
remmo anarchico e al quale non si può negare una demoniaca fascinazione.
Si pensi solo al culto di Dioniso, e alle “terribili Baccanti” euripidee.
Lo spirito romano, meno incline alla speculazione teorica, e più impegna-
to sul piano concreto, è immune dalla tentazione di sopravvalutare il cosmos.
Se mai, il suo rischio è un altro, opposto: l’incapacità di dare una spiegazione
razionale o metafisica ai fatti della storia.
Ma è merito dell’antica cultura romana aver fissato e custodito, di Satur-
no, l’anima dell’“agricola” saggio e prudente, del legislatore, del civilizzatore
che stabilisce, attraverso la sacralità del patto sociale, le basi del vivere comu-
nitario.
Ed è al recupero di queste valenze che, come vedremo, si volge l’indagi-
ne astrologica più moderna. C’è una maledizione nell’esercizio del potere, e
una benedizione nella caduta; c’è empietà nell’uomo che si nega all’uomo e
c’è saggezza, all’opposto, nell’incontrarsi dell’uno con l’altro, con la necessaria
riduzione delle pretese rigidamente egoistiche; il distacco, la lontananza e la
freddezza possono certo essere la negazione dell’umano, ma sono anche le
virtù del retto, obbiettivo giudizio che non nega affatto l’umano, ma ne agevo-
la la vicenda terrena e storica. La falce stessa, che la nostra cultura ci fa subi-
to associare alla Morte, è lo strumento da usarsi per tagliar via ciò che secco,
non vitale, inutile, e così consentire alla pianta frutti più copiosi, un accresci-
mento di energia, una nuova completezza che non nasce se non dalla mutila-
zione dolorosa.

Le corrispondenze nella pratica astrologica


L’autore che è considerato il padre della tradizione astrologica, quale la cono-
sciamo, e che costituì una specie di ponte tra il sapere antico e antichissimo,
in larga parte a noi ignoto, e il nostro, è Claudio Tolomeo, vissuto nel secondo
20 Casa Prima

secolo della nostra era. Matematico e astronomo insigne, espositore del cele-
bre sistema, egli ci ha lasciato la summa delle credenze astrologiche caldee,
egizie, greche nel “Tetrabiblos”, finalmente tradotto, – e il merito va a una pic-
cola casa editrice, la Arktos, in Italia, un tempo patria degli studi classici.
Vediamo che cosa dice Tolomeo riguardo a Saturno. Ecco le sue parole:
«Saturno è un pianeta la cui maggior caratteristica e quella di raffreddare ab-
bondantemente e di seccare con moderazione poiché pare sia il più lontano
tanto dal calore del Sole, quanto dagli umidi vapori terrestri».
Agisce qui, traslata in un giudizio di valore negativo, l’opposizione al Sole.
Se il Sole è calore, Saturno è freddo; se la vita sulla terra è consentita dal So-
le, Saturno la ostacola. Quanto qui Tolomeo sottintende è dichiarato espressa-
mente in un altro passo dove si dice che Saturno, secondo la lezione degli “an-
tichi” (Tolomeo tramanda cioè un’interpretazione già remota al tempo suo), è
malefico, visto il suo potere di raffreddare eccessivamente.
Gli vengono attribuiti i segni del Capricorno e dell’Acquario, perché oppo-
sti al Cancro e al Leone, sedi dei due Luminari, Luna e Sole; e sempre seguen-
do la relazione oppositiva (col Sole e non con la Luna), perché in quelle so-
cietà da tempo patriarcale la legge, il potere, la vita sembrano correlarsi al
maschile) anche il segno della sua esaltazione – la Bilancia – viene indicato a
fronte dell’Ariete, segno dell’esaltazione del Sole.
Del Saturno benevolo, civilizzatore agricoltore, di cui i testi antichi reca-
vano numerose testimonianze non resta più nulla. Infatti quando il pianeta è
dominante, elargisce, secondo Tolomeo, questi bei doni: distruzione, malattie
di lunga durata, la febbre quartana, l’esilio, la povertà, la moria del bestiame,
tempeste, naufragi e inondazioni, carestie (tanto quelle prodotte da siccità,
quanto quelle recate da cavallette). Insiste, Tolomeo, senza darne spiegazioni,
sulla corrispondenza Saturno-ossa del corpo umano, probabilmente perché,
data la natura fredda e secca del pianeta, esso si collega alla parte non umida
del nostro fisico, alla struttura solida e essenziale e cioè allo scheletro. Sulla
scia di questa interpretazione, che ha alla base un rigido manicheismo, si pon-
gono, in età medioevale, i trionfi della Morte, la figura della Morte stessa, co-
struita secondo connotazioni tipicamente saturnine: mantello nero, alta statu-
ra, mani ossute e scheletriche, lunga falce e clessidra. Quanto questo duali-
smo abbia influito sulla storia della cultura e della civiltà dell’Occidente è cosa
troppo nota perché ci si spendano sopra molte parole; esso ha reso drammati-
ca anche la storia, dell’anima individuale, scissa tra un polo solare di ipervita-
lità inflazionante e megalomane e un polo saturnino di rinuncia, ritrazione e
castrazione; un’anima attratta ora da un vitalismo fine a se stesso, disancorato
dalla riflessione e dall’esatta conoscenza di se, ora dalla scelta dell’“esilio” –
reale o ideale – in cui la profondità del pensiero vanifica e isterilisce l’azione.
Una vita senza pensiero profondo, e un pensiero profondo senza vita; una gio-
vinezza che “fa”, ma che non si interroga sulle ragioni del proprio “fare” e una
vecchiaia che si “interroga”, ma cui viene impedito di “fare” sono prezzo, altis-
simo, che si paga in termini di sconfitta, crisi della civiltà, rifiuto o disprezzo
della vita.
Casa Prima 21

Che il manicheismo di Tolomeo abbia radice orientale, mi è confermato


dal fatto che nei secoli successivi, in ambienti di forte cultura romana, esso
non viene affatto seguito con altrettanta unilateralità. Una certa cautela nel
non dimenticare l’ambivalenza delle connotazioni mitiche e astrologiche di Sa-
turno è, ad es., in Dante. Restano in lui, attribuite al pianeta, le qualifiche di
“freddo e secco” e l’influenza, d’un tal genere, sul clima, quando, ad es., il pia-
neta sorge (Conv. II, XIII, 25; Purg. XIX, 3; Par, XXII, 146), un’influenza oppo-
sta a quella, calda e secca, di Marte; ma resta anche, e con ben altra eviden-
za, la corrispondenza tra regno di Saturno e l’eta dell’oro (Inf. XIV, 96; Purg.
XXVIII, 40; Par. XXI, 25-26), l’eta della giustizia, del bene, della naturale soli-
darietà dell’uomo con l’uomo.
Con queste parole infatti il poeta ricorda il dio detronizzato: «... caro duce,
sotto cui giacque ogni malizia morta».
Nella distribuzione poi dei cieli del suo Paradiso, il poeta assegna a quello
di Saturno – il più distante dalla terra, tra quelli legati ai pianeti, e perciò il me-
no imperfetto di essi – gli spiriti contemplativi, collocandovi anime elette di
eremiti che condussero vita povera, volontariamente spogli di difese contro
l’inclemenza della natura che fece loro provare “caldi e geli”, paghi di “pensier
contemplativi”, e cioè dell’arricchimento della loro vita spirituale. E se tutta la
struttura del Paradiso è, come vien dichiarato a Dante, una specie di scala che
il cielo getta incontro al poeta, collocandovi anime nei vari gradini, perché egli
possa umanamente comprendere i diversi gradi delle loro beatitudini, il cielo
di Saturno, anche in questo centrale, è, per cosi dire, addirittura costruito in
forma di scala la cui sommità luminosa si perde nell’infinito,
Giuseppe Cairo, nel suo pregevole “Dizionario ragionato dei simboli”, ri-
corda opportunamente una possibile ascendenza culturale dell’immagine dan-
tesca, accanto a quella più nota della biblica scala vista in sogno da Giacobbe.
Egli dice: «Secondo i maghi caldei (e cioè astrologi) le anime dei defunti dove-
vano giungere al Sole – stanza delle beatitudini eterne – passando per sette
porte di sette diversi metalli e poste sopra un’altissima scale».
La sacralità del numero sette in Dante è cosa assai nota; esso è lunare e
saturnino insieme, essendo legato cosi alla quarta parte del mese lunare o una
fase, come alla quarta parte della rivoluzione del pianeta; ma giova qui notare
che la scala ha valore di ascensione; la sua stessa immagine, come già nel so-
gno di Giacobbe, parla più di una elevazione e/o divinizzazione dell’umano,
che non di una umanizzazione del divino. Ma c’è anche di più; se nel sogno di
Giacobbe e nella scienza caldaica la scala è un’immagine-simbolo, in Dante
essa è tutt’uno col cielo di Saturno, è Saturno, tout-court. Il poeta cioè trasferi-
sce nell’immagine archetipica, con l’immediatezza e l’eloquenza discreta che
ha la figura a vantaggio del lungo discorso, tutta una serie di positive connota-
zioni saturnine: la rinuncia al potere, la ricerca di un’operosa solitudine, l’ele-
vazione dello spirito, il gusto dell’umile – e non umiliante! – povertà, la sempli-
cità netta del cuore. E quanto queste, virtù siano potenzialmente attive e fe-
conde, e non già nate e alimentate da un narcisistico piacere di aristocrazia
spirituale che abbia il suo obbligatorio corrispettivo nel disprezzo degli altri, è
22 Casa Prima

reso evidente dal fatto che proprio una di queste anime, san Pier Damiani,
scaglia una infuocata e sferzante condanna contro la degenerazione di certi
costumi ecclesiastici del presente.
Il freddo e il secco di Saturno sono qui intesi come distacco dall’agitato of-
frirsi della vita tumultuante, un distacco dall’“io” di ieri, una ricerca solitaria di
se, la quale non può compiersi se non nella sofferenza liberamente accettata,
nella solitudine, nel silenzio, il compenso sarà il “noi” ritrovato con l’“io” auten-
tico, il colloquio e la conoscenza della propria anima, la scoperta dell’eloquen-
za, disadorna ma suasiva, delle cose davvero essenziali, la conoscenza di un
Tempo necessario, scandito nello scenario naturale, e uniformandosi al quale
l’uomo, passo passo, scopra il suo tempo; un tempo, finalmente, umano.
Tanta acutezza di pensiero (ricordiamo anche la Montagna Sacra del Pur-
gatorio, altra figura saturnina, alla sommità della quale Dante dovrà compiere
dolorosi riti di purificazione ed espiazione) andò però perduta nella prassi
astrologica dei secoli seguenti.
Si può affermare senza tema di smentita che ha agito assai più su questo
versante la lezione elementare di Saturno opposto a Sole, quale fu insegnata
da Tolomeo (da cui a Saturno la vecchiaia come maledizione, i luoghi bui e
minacciosi, l’avidità, il cimitero, la tomba e la sepoltura, la magia nera, le ca-
tastrofi individuali e collettive) che non l’“altro” Saturno, che in realtà non po-
teva essere accolto se non dopo un’ardua interiorizzazione dei suoi miti appa-
rentemente contraddittori, ma riconducibili all’unità della coscienza che vuole
“conoscere se stessa”. L’incapacità di vivere la totalità del simbolo ha natural-
mente cause storiche a farla comprendere, ma ha generato a sua volta effetti
storici di evidenza palmare e di drammatica gravità. Si pensi solo che l’abbi-
namento Cristo-Sole ha prodotto, sulla linea di quell’opposizione, l’abbina-
mento dei nemici di Cristo, gli ebrei, a Saturno. E tutta la letteratura occiden-
tale, dal “Cid” al “Mercante di Venezia”, a certe connotazioni della maschera di
Pantalone, reca, a testimonianza della causa e dell’effetto dell’antisemitismo,
l’ebreo avaro, oppressore di servi e figli, ricchissimo e misero, in posizione im-
modificabile di agguerrita difesa e ritorsione contro la society che lo circonda.
Solo nel secondo dopoguerra dal rituale della messa è stata soppressa l’e-
spressione “perfidi ebrei”, “ebrei deicidi”. Davvero è antica e ricorrente la pra-
tica del “capro espiatorio”!
Ma l’astrologia, coincidendo con la sua storia, anche storia di una civiltà.
Demonizzando e maledicendo l’Ombra, come si fatto per secoli, abbiamo va-
namente tentato di rimuovere una cospicua parte di noi, vivendo con l’altra
parte mutilata e monca. E poiché la demonizzazione di Saturno-Ombra-Nega-
tivo-Satana è stata duratura, non sorprenderà di trovare nei trattati astrologici
anche di questo secolo una relativa uniformità nella interpretazione, che insi-
ste assai più sulle privazioni cui espone Saturno, gli scacchi e le sconfitte, pre-
sagiti poi in modo nettamente deterministico – la cultura positivistica, appa-
rentemente obiettiva e razionale, ha le sue colpe, anche in questa sede! – che
non sui suoi benefici, quale senso del dovere, la autocoscienza, la pazienza, la
sopportazione delle privazioni, la resistenza alla fatica.
Casa Prima 23

Un solo esempio. Il trattato dello Julevno, composto sulla fine del secolo
scorso, e non senza diligenza, mentre raccoglie una lunga tradizione, ribadisce
un “topos” dell’astrologia classica, e cioè che Saturno elevato, culminante,
eleva e abbatte senza rimedio, fa perdere ciò che si è acquistato, professione,
casa, stato. Il lettore, allarmato, pensa subito alla carta oroscopica di Napo-
leone, che magari è stata messa lì accanto a mo’ di exemplum; vede un diffi-
cile Saturno in elevazione e, col cuore in gola, corre a controllare proprio! C’è,
insomma, questo mi preme precisare soprattutto, una responsabilità nell’inter-
pretazione; accogliere acriticamente una lettura deterministica di tali valenze,
e cosi trasmetterla, significa non solo operare senza cervello, rinunciando ad-
dirittura agli elementari, e cosi saggi!, “perché?” del bambino, ma confermare,
con l’evidenza che si dà alla continuità inalterata di quell’interpretazione, il
concetto della sua immodificabilità. Non si può insomma agire in questo mo-
do e poi lamentarsi se il pubblico, recepita la lezione deterministica, si aspetta,
passivo, vincite al Totocalcio, la promozione al concorso, l’incontro con l’ani-
ma gemella. Si perde anche di vista la storicità di questa e di qualsivoglia altra
interpretazione, e cioè la sua provvidenziale relatività, legata alla nostra cono-
scenza e alla nostra vicenda – ora e qui –, alla ricettività, alla cultura, alla vo-
lontà di chi ci ascolta, sollecitato ad essere, coscientemente e liberamente,
“faber fortunae suae”.
In parallelo con certi sviluppi della psicoanalisi si stanno verificando sen-
sibili mutamenti di rotta anche nell’interpretazione astrologica specie in Inghil-
terra e USA; mutamenti che intendono addivenire all’unita fondamentale di
animus e anima, o, per restare nel campo delle nostre connotazioni, di ascesa
e caduta, ambizione e rinuncia, acquisizione e perdita. Citerò solo due studi
sull’argomento, i migliori che mi sia accaduto di esaminare. Il primo è di
Alexander Ruperti, il quale, senza scendere a prolissi dettagli, fissa con auto-
revole e ferma sinteticità i principi fondamentali delle connotazioni saturnine.
È superfluo aggiungere che, recuperando l’antica legge dell’“analogia” nella
lettura interpretativa, il confine tra sfera spirituale, fisica, comportamentale,
storica e geografica, crolla.
Tali principi sono:
1) Un principio di preservazione di sé e contrazione, che si manifesta con la
“difesa”
2) Un principio di forma, struttura, solidità e stabilità. Da cui la stabilità del-
l’ordinato vivere sociale fondato sulla tradizione: legge, autorità, morale.
3) Un principio di Tempo: lentezza, conservatorismo, pazienza, economia, di-
stacco. Sensibilità, spesso dolorosa sulle prime, per l’opera selezionatrice
che il tempo esercita.
4) Un principio di difesa della propria struttura e della propria personale inte-
grità; ciò spinge anche alla ricerca di parametri concreti di valore mate-
riale.
5) E, da ultimo, il principio della fondamentale realtà dell’uomo, quello che
egli nell’essenza fisica e spirituale. Scheletro, da una parte, e dall’altra ciò
che gli resta da, nella e attraverso la storia mutevole.
24 Casa Prima

L’altro studio è di Liz Greene. II titolo che, tradotto suona “Saturno - Una
nuova occhiata a un vecchio diavolo”, rende bene la spigliatezza con cui l’o-
pera è condotta. Com’è nel solco della migliore tradizione anglosassone, la
Greene insegna, e molto!, senza averne l’aria, una frase dopo l’altra, col mas-
simo della semplicità e della ragionevolezza. Il suo fine – dichiarato nell’intro-
duzione e che ritengo perfettamente raggiunto – è quello di recuperare la co-
scienza del doppio, e di gettar luce sulla positività di Saturno, e cioè della sof-
ferenza, del limite, della prova, strumenti indispensabili per l’autoconoscenza e
per la costruzione di un nuovo “io”. Leggendo le sue pagine, mentre si resta
ammirati, non si può far a meno di notare, per sollecitazione “a contrario”, la
malafede della nostra cultura che, se ha sempre elogiato il valore positivo del-
la “provvida sventura”, della rinuncia, della povertà, ha indicato infatti all’agi-
re quotidiano ben altra via; di acquisizione, successo, denaro, potere, sopraf-
fazione. È logico che, in questa strada, il vecchio, inelegante, silenzioso Satur-
no sia stato visto come un passante-jettatore, e che lo si sia accusato dei falli-
menti e delle frustrazioni che erano invece nostri.
Mentre la Greene cita la fiaba della Bella e la Bestia, ricordando che il
principe verrà fuori dalla Bestia, solo quando la Bestia sarà stata accettata e
amata, come tale, e non come involucro, a me capitava di pensare che secon-
do la liturgia della Chiesa, Cristo nasce col Sole in Capricorno, segno di Satur-
no-Satana. Che fosse già indicata, e da tempo, la strada per un’acquisizione
unitaria del doppio del simbolo?
Mi piace infine, a chiusura di questa relazione, fissare l’attenzione su alcu-
ni esempi di mappe oroscopiche in cui il pianeta Saturno occupi una posizione
di un particolarissimo spicco, e indicare qualche annotazione, la quale, se pur
sommaria, non sarà forse insufficiente ad accertare come i soggetti interessati
abbiano “obbedito” – ovviamente senza saperlo né volerlo – alle valenze tipi-
che che l’astrologia associa a un tale pianeta.
Il primo è Abraham Lincoln, il celebre presidente degli Stati Uniti, assassi-
nato nel 1865, e diventato poi la figura-simbolo delle libertà americane.
Alla sua nascita, Saturno è di pochi gradi sopra l’Asc. è dunque congiun-
to ad esso. La sua importanza, già notevole per la posizione in sé, è accresciu-
ta dal fatto che pianeta governa tanto il Sole, in Acquario, che la Luna, in Ca-
pricorno. Difficilmente si troverebbe un saturnino più puro. E tale egli fu, tanto
nell’aspetto – grave, serio, meditativo – quanto nel carattere, che mostrava,
anche negli anni della giovinezza, una precoce maturità, una ponderazione e
una prudenza che si sarebbero dette senili; e cosi fu anche nella parola, sag-
gia, parca, essenziale. Fu l’incarnazione di un Pater, autorevole e severo, ma
anche giusto ed animato da spirito progressista.
Il secondo è John F. Kennedy, anch’egli presidente USA, e, come Lin-
coln, morto per assassinio. Nella sua mappa Saturno è in X, vicino al MC.,
esaltato in Asc., Bilancia, governa l’IC, è in aspetto con lo stellium in VIII.
Tuttavia non ha rapporti diretti né coi Luminari né con l’Asc. Come ci si pote-
va aspettare da tutto ciò, nulla di saturnino nel suo aspetto, che fu giovanile,
affascinante, vivace. La valenza saturnina vibra sull’asse X-IV; il pianeta, go-
Casa Prima 25

vernando l’IC, suggerisce una forte presenza di valori ereditari, e un ruolo di


pubblica rilevanza (Saturno è elevatissimo), scelto non per intimo consenso
(infatti né i Luminari, né i governatori del tema partecipano a questo intrec-
cio), ma per obbedienza a una precisa richiesta o pretesa, che giunga dalla
propria famiglia patriarcale e che, avendo tutta l’autorità d’una legge tradizio-
nale, sia perciò vincolante. Kennedy obbedì. I suoi valori d’aria e di segni mo-
bili – Sole, Venere, Luna – egli non li visse se non come inquietudine, con-
traddizione, molteplicità di interessi intellettuali, mentre il forte stellium in To-
ro, con Giove-Mercurio-Marte, rinforzava la concreta chiamata di Saturno. Fu
un caso di sacrificio, di sé, al Padre, ambiziosissimo. Come si ricorderà, de-
stinato alla presidenza doveva essere, nei progetti paterni, il primogenito, che
perì durante la guerra mondiale. Toccò allora al secondogenito, John appun-
to, far le vendette e la parte del padre; e c’è di più: essere guidato, preso,
mangiato da lui. A considerare i fatti con la saggezza e il distacco della visio-
ne retrospettiva, una davvero strana analogia tra sacrificio di sé al padre, e
sacrificio di sé alla nazione.
Il terzo è Albert Schweitzer, il celebre missionario, teologo, organista, pre-
mio Nobel per la pace 1952. Nella sua mappa Saturno è in V – la casa della
creatività, delle cose create, e, in senso lato, dei “figli” –; il pianeta è trigono
all’Asc., dove è esaltato, e dispone sia del Sole in IV, in Capricorno, sia di Mer-
curio, congiunto all’IC; è, inoltre, ricco di aspetti.
La mappa presenta vistose dissonanze. Saturno è, ad es., in quadrato
esatto a Marte. Come leggeva questa combinazione il vecchio Tolomeo? Ecco:
«… ladroni, pirati, cattivi soggetti. Coloro che perseguono guadagni illeciti, che
non temono Dio né amano alcuno e che sono blasfemi, perturbatori, ingannato-
ri, traditori, assassini, empi, incestuosi, fornicatori, sacrileghi, negromanti, pro-
fanatori di sepolcri e completamente scellerati».
Si sorride, certo. Si sorride però un po’ meno quando si legge l’interpreta-
zione dello stesso aspetto dato da un classico come il Sementovsky in un’epo-
ca molto più vicina a noi, il 1954: «… Vogliono essere temuti, ma tutti i loro
piani di dominio sugli altri in ultima analisi rimangono sterili. Si smarriscono
spesso nel tedio e nella negazione della vita».
Giudizio che corregge appena quello di otto anni prima: «Severità e durez-
za volute; spirito grave e vendicativo, ma in ultima analisi sterile; esistenza
amareggiata, desolante, atta a spingere il soggetto al suicidio, o a farne un ne-
vrastenico inguaribile».
Né vale opporre che la mappa deve essere interpretata nel suo insieme,
etc., perché qui Saturno è dominante, non senza dissonanza; e Marte, disar-
monico, governa un campo come il VII, quello, addirittura del “sociale”!
Quand’anche i giudizi dati sulla combinazione qui citata, da Tolomeo e
dall’astrologo moderno, fossero scaturiti, come è probabile, dalla osservazione
e dallo studio di molti esempi, allora è da dire – e siamo veramente al nocciolo
del problema – che non c’è negatività, per quando grave, che il soggetto non
possa disinnescare, accettandola su di sé liberamente e facendone liberamen-
te, strumento per la propria crescita spirituale.
26 Casa Prima

È proprio Schweitzer a darcene l’esempio. La scelta della teologia, come


servizio al Padre, e poi, a 30 anni esatti, quando cioè si compiva (ma con una
certa personale indipendenza di pensiero dalla tradizione), il primo ciclo di Sa-
turno, della medicina, per “servire l’umanità sofferente” (cosi in una sua lettera
dell’ottobre 1905); il coraggio e la tenacia mostrata poi nel sostenere tante lot-
te, rivelano che egli visse al positivo le croci – non poche davvero! – della sua
carta natale, e che accettò su di sé il carico immenso d’una vasta e dolorante
umanità. Ed egli visse – sulla linea di certe classiche corrispondenze del pia-
neta fino all’estrema vecchiaia – 90 anni! – laborioso, attivo, lucido.
E da ultimo, per esemplificare in immagini quando l’uomo senta i suoi
simboli e possa “tradurli” in visioni che sono insieme personalissime e univer-
sali, un cenno alla carta oroscopica di Giacomo Leopardi. Saturno sta in VII,
congiunto al Sole in Cancro; la Luna è in I, nel segno opposto, il Capricorno,
governato da Saturno, la cui ombra si stampa così su entrambi i principali si-
gnificatori della vita, coinvolgendo case angolari. Un Saturno assai forte, dun-
que, e dissonante, che inibisce al soggetto la soddisfazione della tenerezza af-
fettiva e che rende arduo il rapporto “io-altri”. Mette qui conto ricordare anche
quanta importanza abbiano avuto nella sua lirica la notte, la Luna, il tema del
tempo che, implacabile, tutto disperde e consuma, sicché la notte si configura
come il buio e silenzio di ogni vicenda e della Storia tutta.
In concomitanza col compiersi del primo ciclo di Saturno – è il 1828 –
Leopardi trentenne pone mano, sconfitto e dolorante, a quella grande stagione
poetica che la critica dirà, dei “Grandi Idilli” o del pessimismo cosmico. La liri-
ca che chiude questa produzione è il “Canto notturno d’un pastore errante del-
l’Asia”. Qui poeta vive, con la massima adesione dell’ingegno e del cuore, i
suoi propri simboli. Giù, su una terra deserta, sta il pastore, figura saturnina e
archetipica, accanto al suo gregge dormiente; testimone di un mondo appena
uscito dal caos e che ancora attende la pulsione della vita, o, piuttosto, super-
stite solitario su una terra resa sterile dall’ultima apocalisse. Dalla condizione
in cui è caduto, e che avverte come sconfitta, egli pone al cielo domande es-
senziali sulla vita, la morte, il dolore, il significato del tutto. Le domande, che
restano senza risposta, salgono a una Luna alta e lontana, fredda e impassibi-
le. Si toccano così sapienza e follia, eternità e attimo, vita e morte.
Vivendo il suo oroscopo, dandogli parole, immagini e armonia, Leopardi
faceva vibrare simultaneamente l’anima universale, attraverso la misteriosa e
fecondissima vitalità del simbolo e traeva, vivendo la contraddizione e inve-
stendosene – nella finzione creativa del doppio – musica dal silenzio, conforto
dalla disperazione, e, dalla certezza d’una solitudine metafisica e senza scam-
po, l’appello a una nuova solidarietà umana. Tutte le più alte valenze del mito
antichissimo, fuori di nebbie vaghe e fascinose, diventavano così la sua storia
reale. E in quell’attimo l’abbiamo riconosciuta: essa era anche la nostra.
Casa Prima 27

Riferimenti bibliografici
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■ R. GRAVES, R. PATAI, I miti ebraici, Longanesi, Milano.
■ A. BARHAULT, Trattato pratico di astrologia, Morin, Siena.
■ S. ARROYO, Astrology, Karma & Transformation, CRSC Pub., Washington.
■ R. GLEADOW, Les origines du zodiaque, Stock, Paris.
■ N. SEMENTOVSKY-KURILO, Carattere e destino, Hoepli, Milano.
■ N. SEMENTOVSKY-KURILO, Nuovo trattato completo di astrologia, Hoepli, Mila-
no.
■ H. FREIHERR VON KLOCKLER, Corso di astrologia, Mediterranee, Roma.
■ C. TOLOMEO, Tetrabiblos, Arktos, Carmagnola.
■ C. BLACKER e M. LOEWE, Antiche cosmologie, Ubaldini, Roma.
■ R. SICUTERI, Astrologia e mito, Astrolabio, Roma.
■ L. GREENE, Saturn - a new look at an old devil, Aquarian Press, Wellingbo-
rough.
■ H. GOUCHON, Dizionario di astrologia, Siad, Milano.
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■ E.W. WHITMAN, The influence of the planets, FFBA, CIA, Wheaton & Co.,
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■ G. CAIRO, Dizionario ragionato dei simboli, Forni, Bologna.
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■ U. PESTALOZZA, La religione mediterranea, F.11i Bocca, Milano.
■ J. CHEVALIER, A. GHEERBRANT, Dictionnaires des Symboles, Seghers, Paris.
■ DAREMBERG-SAGLIS, Dictionnaires des antiquites grecques et romaines, Graz.
■ H. JENNINGS ROSE, vc. “Saturnalia” in “The Oxford classical dict.”, Oxford.

Le carte oroscopiche di A. Lincoln e John F. Kennedy sono tratte da: D.


CHASE DOANE, Horoscopes of the USA Presidents Professional Astr. Inc., Hol-
lywood, California.
La Carta oroscopica di Albert Schweitzer e tratta da: S. GEDDES, Astro-
logy.
Quella di Giacomo Leopardi è stata costruita sulla base dell’atto di nasci-
ta (rip. in G.L. “Tutte le opere” a cura di Walter Binni, con la collaborazione di
Enrico Ghidetti, Sansoni Firenze) che lo dichiara nato il 29 giugno 1798 “hora
19”.
28 Casa Prima

PER LA SERIE «…DICONO DI NOI…»


Neutrini e innamoramento…

L.A. 136-150

Ringraziamo Silvia Pedri che ci ha segnalato uno stralcio dal lavoro di Giuliana
Conforto, già docente di Fisica all’Università di Reggio Calabria e che ha al suo
attivo numerosi testi in cui scienza e metafisica s’integrano e avvalorano reci-
procamente.

Giuliana Conforto
estratto da “LUH, il gioco cosmico dell’uomo, l’uomo e la conoscenza”, Macro
ed. 1998-2001

Lo Zodiaco

Lo Zodiaco è l’orchestra che ritma l’evoluzione della psiche umana: è una fa-
scia di stelle e pianeti che pulsano sulle stesse frequenze alle quali sono sensi-
bili i corpi umani. Individuato sin dall’antichità da quella scienza millenaria,
per me tanto affascinante quanto profonda e complessa e cioè dall’astrologia,
lo Zodiaco è sempre stato collegato all’uomo in un modo che la cultura uffi-
ciale ignora e che, perciò, combatte e censura.
L’uomo è collegato alle stelle e ai pianeti, attraverso il ritmo incessante e
copioso di un “gas” pregnante e fluttuante che permea tutto l’universo, com-
posto dai neutrini e antineutrini. Questi infatti viaggiano a velocità prossima a
quella della luce e possono collegare, quindi, tra loro tutti i nuclei atomici del-
l’universo; perciò anche quelli del corpo umano.
Le osservazioni hanno dimostrato che neutrini e antineutrini si concentra-
no nel cuore delle stelle e di ogni atomo. Sono leggerissimi, ma il loro numero
e la loro velocità sono così elevati da comporre una sinfonia cosmica Unica,
che ritma l’intero supercosmo e quindi, gli infiniti universi virtuali, il cui osser-
vatore è l’uomo, ma ad un livello talmente profondo da risultare inconscio per
gli individui disattenti che non vogliono prestare orecchio e cuore alle proprie
emozioni.
L’astrologia è la scienza del campo debole. È una scienza rigorosa; è mu-
sica, la regina delle scienze, probabile e non determinista, come peraltro lo è
la fisica quantica. “Astra inclinant sed non determinant”: le “influenze” astrali
sono un’opportunità per imparare una particolare lezione invece di un’altra.
L’astrologia non è vago frutto di fantasia, ma legata, secondo me, ad un cam-
Casa Prima 29

po realmente scoperto, riconosciuto in laboratorio, anche se poco conosciuto


dalla fisica ed anche a quella scienza del campo elettromagnetico, nota come
elettrodinamica quantistica o QED che ha una natura altrettanto probabile,
nonché “strana” e “bizzarra” per il senso comune, quanto o forse più dell’a-
strologia.
Astrologia e QED sono le scienze relative alle due componenti della Vita:
la prima, del campo debole, è musica; la seconda, del campo elettromagneti-
co, è geometria. La Vita ha energia di gran lunga superiore a quella dell’intero
universo osservato ed è totalmente indipendente dalla geometria e dallo spa-
zio-tempo. Perciò la relazione tra le stelle delle Zodiaco non dipende dalle di-
stanze reciproche scoperte dalla moderna astronomia.
Il loro collegamento, via neutrini ed antineutrini, è di natura musicale e
non geometrica: invisibile, ma riconoscibile a chiunque presti orecchio ai suoi
ritmi.
Dei neutrini ed antineutrini la fisica sa ancora poco; sa che viaggiano indi-
sturbati per distanze di anni luce, che possono trasmutare la materia nucleare
e che sono miliardi di volte più numerosi delle particelle nucleari che compon-
gono tutti i corpi dell’universo. Il corpo umano li nota come opportunità, caso,
innamoramento, attitudini, interessi, attenzione a fatti, cose o persone che pri-
ma lasciavano indifferenti, ondate di emozioni, impulsi, bisogni. etc.. Volendo,
l’individuo può riscontrare il perfetto sincronismo dei tanti casi della sua vita
con i transiti astrali, cioè con le geometrie zodiacali legate a quelle della sua
nascita. Sono relazioni semplici, matematiche, che molti riconoscono, ma che
da millenni sono condannate e non vengono accettate ufficialmente.
Nell’antico Egitto gli astronomi erano astrologi, capaci di riconoscere il
“peso” degli astri su quello strumento particolarmente sensibile che è il corpo
umano. Forse i neutrini hanno anche effetti fisiologici, ormonali, al quali il fisi-
co non pensa e dei quali il fisiologo non comprende la causa.
L’ipotesi che i neutrini e gli antineutrini fossero in qualche modo collegati
all’inconscio fu avanzata in un film russo, che è ormai un classico da cineteca:
Solaris di Tarkowski.
L’astrologia é legata alla psiche e prevede le probabilità degli eventi futu-
ri, perché gli antineutrini viaggiano dal futuro al passato, dall’ardente Compu-
ter Cosmico e, attraverso quei ponti di trasmissione che sono alcune partico-
lari stelle, raggiungono i freddi terminali; tuttavia l’uomo è terminale interatti-
vo: riceve sì l’influenza delle stelle, ma potrebbe anche influenzare le stelle. Se
fosse finalmente capace di comprendere integralmente se stesso, di porre at-
tenzione al bambino immortale, al vero Io che lo guida, potrebbe non solo
“muovere le montagne” ma anche lo Zodiaco.
Molti eventi della storia umana sono stati previsti e sono prevedibili. So-
prattutto di quelli traumatici come le guerre, è facile prevedere durata, effetti e
intensità. Questo non dimostra l’ineluttabilità del fato, ma l’incoscienza e il ci-
nismo degli uomini, preposti al comando attuale dell’umanità. Tutto si può
prevenire ed evitare. Le cause degli attuali disastri naturali, sociali e politici
non sono certo le stelle…
30 Casa Prima

Se solo l’uomo sapesse chi è realmente, riconoscerebbe di non essere il


piccolo ed impotente spettatore delle tragedie umane, bensì il coautore, prota-
gonista dall’intero universo! Lo Zodiaco è una scuola: la scuola della vita e
delle emozioni., la prova da superare in questa fase solida della sostanza.
È l’ardua prova dell’apparente divisione, della caduta e cacciata dal Para-
diso Terrestre. Lo Zodiaco dev’essere compreso globalmente e superato, co-
me ogni scuola: lo scopo del gioco è, infatti, percorrerlo e comprenderlo. Tutto
questo è, secondo l’astrologia evolutiva, l’unico modo per uscirne.

Gli articoli della nostra Rivista non invecchiano mai,


o risorgono come l’araba fenice...

* * *
31

CASA TERZA

Jodie Forrest
Convivere con i transiti di Urano

Varie

Angela Castello
Il problema dei gemelli biologici
nel Tema Natale

Brian Clark
Gemelli: alla ricerca del partner
scomparso

Patrizia Zivec Raggi


Praga astrologica ed astronomica
nel mito e nella realtà
32 Casa Terza

Jodie Forrest

CONVIVERE CON I TRANSITI DI URANO


TRADUZIONE DI GIUSEPPE RODANTE

L.A. 136-307

Il transito di Urano in Pesci sta cambiando prospettive di vita a molti; le acute


riflessioni ed i preziosi suggerimenti di un’astrologa esperta possono essere di
aiuto per meglio comprendere le dinamiche con cui agisce il pianeta.

Urano, così come gli altri pianeti, simboleggia un aspetto della psiche
umana: il processo di individuazione. Possiamo, comunque, dire che ogni pia-
neta è caratterizzato da una sua realtà psichica o psicologica, proprio come gli
archetipi dell’inconscio collettivo. Un pianeta rappresenta una forza o una pre-
senza nella vostra psiche e nella vostra vita, mentre un pianeta in transito è
come qualcuno che venga a vivere in un’area del vostro tema per la durata del
transito. Giunge come un affittuario temporaneo che, in base alla vostra natu-
ra, viene più o meno ben accolto e si stabilisce più o meno bene. È necessario
che affrontiate l’influenza di questa presenza planetaria nel vostro tema e nella
vostra vita: dovete stabilire una qualche forma di relazione. Per di più, la sua
visita non è casuale: il pianeta ha un suo programma. E ci si aspetta che voi
impariate qualcosa. Meglio comprendete i programmi del pianeta, meglio an-
drete d’accordo e più piacevole sarà il suo soggiorno.
Immaginate che un visitatore da un sistema solare ignoto sia venuto a
stare a casa vostra per un paio di anni, e sebbene parliate la stessa lingua,
non siete riusciti a comprendere il suo comportamento o che cosa voglia. Che
fare? Avreste potuto cercare di mettervi in contatto con il mondo dal quale il
visitatore proveniva per chiedere chiarimenti e consigli. Perciò, se vogliamo
comprendere gli “alieni” transiti di Urano, stabiliamo un contatto con l’astro-
nave uraniana: il segno dell’Acquario.
Urano governa l’Acquario e questo segno è il suo territorio. Ovunque
transiti Urano, è come essere un Acquario ad honorem in quell’area del vostro
tema e dover apprendere alcune lezioni legate al segno nel corso di quel pe-
riodo. Quando arriva un cliente con il Sole in Acquario, spesso gli dico qualco-
sa del genere: “Le più importanti lezioni di vita, necessarie per il suo equilibrio
e il suo senso di identità – e ciò che la sua anima ha più bisogno di imparare –
si concentreranno principalmente sul suo processo di individuazione. Lei mira
a divenire totalmente e interamente se stesso, come individuo unico, aldilà de-
Casa Terza 33

gli insegnamenti ricevuti in famiglia, aldilà di ciò che amici, partner, colleghi
pensano che lei debba essere, aldilà delle migliaia di piccole e grandi sugge-
stioni che riceviamo dalla nostra cultura su come dovremmo essere.”
Il processo di individuazione è incredibilmente complesso. Tutti lo attra-
versiamo, ma per un Acquario è di importanza vitale e i diversi contesti sociali
poco saranno disposti a sostenerlo. Non vi è un tassello nel puzzle sociale che
si adatti perfettamente a un Acquario – né dovrebbe esserci.

Tribù e tribolazioni
Gli esseri umani sono in una certa misura creature sociali, o non avremmo
cercato forme di cooperazione per uccidere esseri mastodontici, costruire
astronavi e pubblicare riviste di astrologia. In tutti noi esiste un certo istinto tri-
bale che ci spinge a conformarci al consenso o alla realtà collettiva e a inserir-
ci nella società. Per la maggior parte di noi, non vi è niente di sbagliato in ciò.
Ma a chi appartiene al segno dell’Acquario, e a tutti noi durante un transito di
Urano, l’istinto tribale non è molto simpatico. Per crescere, a volte dobbiamo
andar contro quell’istinto e contro alcune strutture della società.
Ciò può far paura e potrebbe trattarsi di un processo relativamente recen-
te nella storia dell’uomo. Le tribù che cacciavano i mastodonti e dipingevano
sulle pareti delle grotte di Lascaux non avevano, possibilmente, alcun idea di
individuo come abbiamo noi. Non lo sappiamo per certo, ma è probabile che
rispetto a noi avessero una mentalità da alveare o una coscienza di gruppo,
poiché riunirsi e vivere collaborando e cooperando assicurava la sopravviven-
za. Immaginate di appartenere a una tribù di “pittori di grotte” e che, in qual-
che modo, siate stati allontanati dal resto del gruppo. Dove andreste a dormire
e ripararvi dal freddo? Chi vi aiuterebbe a cacciare? Chi si prenderebbe cura
del vostro bambino mentre siete a caccia? Chi vi curerebbe quando state ma-
le? Essere banditi dalla tribù deve esser stata una terribile punizione. Di conse-
guenza, stare insieme e non comportarsi in modo da farsi cacciare era neces-
sario alla sopravvivenza. Così accadde per milioni di anni nel corso dell’evolu-
zione umana.
Nel tardo XVIII secolo, scoprimmo il pianeta Urano. Possiamo apprendere
molto sulla natura di un pianeta studiando il clima culturale del periodo in cui
venne avvistato. Che cosa accadeva allora? La Rivoluzione Francese e la Di-
chiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino. La Rivoluzione quasi abolì la
proprietà privata e i rivoluzionari iniziarono a rivolgersi l’uno all’altro usando
l’appellativo “cittadino,” piuttosto che “Signore” o “Madama”, circa 130 anni
prima della rivoluzione marxista in Russia. Anche la Rivoluzione Americana,
con la sua Dichiarazione di Indipendenza, ebbe luogo alla fine del Settecento e
nello stesso periodo Mary Wollstonecraft pubblicò la prima opera femminista,
Vindication of the Rights of Women.
Improvvisamente la mente collettiva colse l’idea che ogni individuo ha dei
diritti e che le restrizioni e le gerarchie della società non sono sempre così utili.
L’idea roussoviana del “buon selvaggio” e dell’influenza corruttrice della vita
34 Casa Terza

cittadina e sociale sulla natura umana risalgono a quegli anni. Iniziammo a do-
mandarci: “Perché pensiamo che Dio abbia conferito il potere al re e il re ne
concede un pochino ai nobili, e noi invece siamo niente?” Cominciammo a
pensare che il potere fluiva dal basso verso l’alto - dall’individuo - o che pote-
va essere condiviso invece che concesso.
Ciò avveniva circa 220 anni fa, il che è solo una goccia nell’oceano del-
l’evoluzione umana.
I vostri istinti, i vostri ormoni, la vostra mente da rettile niente sanno di
Urano e tutti abbiamo giorni in cui neanche la corteccia cerebrale ne è troppo
sicura. Carl Jung ci ha insegnato che, grattando sotto la superficie della mente
moderna, troviamo l’inconscio collettivo, dove la visione del mondo medievale
è ancora viva e attiva; come lo è quella del periodo classico o di quando l’uo-
mo scoprì l’agricoltura; come lo è, infine, quella dell’Homo erectus, dell’Homo
habilis e dell’uomo di Cro Magnon. In altre parole, il cavernicolo dentro di voi
è ancora piuttosto nervoso all’idea di farsi cacciare dalla tribù.
Gli Uraniani e gli Acquari – chi ha Urano congiunto al Sole, alla Luna o al-
l’ascendente o chi vive un importante transito di Urano – sono simili alle cellu-
le mutanti nel corpo della vita. Una specie (il corpo della vita) si evolve perché
i singoli membri di quella specie (le cellule) mutano. Alcune delle mutazioni
incoraggiano la sopravvivenza e alcune no, ma inizialmente è impossibile dire
quali saranno. Così, in un certo senso, gli Uraniani hanno la responsabilità non
solo nei confronti di se stessi – procedere nell’individuazione e diventare ciò
che realmente sono per il loro equilibrio e la crescita dell’anima – ma anche di
tutti gli altri, di insistere sul valore della piena individuazione poiché essa po-
trebbe aiutare la specie ad evolversi. Non tutti gli Uraniani saranno uno stru-
mento del progresso, ma alcuni certamente svolgeranno questa funzione.
La prima persona a dire: “Aspettate un attimo, non sacrifichiamo nessuno
al dio della pioggia quest’anno; scommetto che pioverà comunque”, era proba-
bilmente un Uraniano. Come pensate che si sentì quando disse una cosa del
genere? Sicuramente spaventato, e ne aveva ragione. La tribù potrebbe aver
risposto: “Beh, se non ti piace, vattene. Non abbiamo bisogno di te.” Esiliato
dal gruppo, le sue possibilità di sopravvivere diminuirono drasticamente. O
immaginate che la tribù dicesse: “Hai offeso il dio con le tue parole blasfeme,
allora plachiamolo con il tuo sangue!”
È risaputo in astrologia che il mito greco di Prometeo abbia una tonalità
aquariana. Prometeo era il Titano che diede il fuoco agli uomini e li aiutò ad
evolvere. Zeus lo punì per questa trasgressione contro l’ordine stabilito incate-
nandolo ad una roccia e permettendo che gli uccelli gli rodessero il fegato. Liz
Greene lega questo mito al senso di colpa che l’Acquario prova per insistere
sull’importanza dell’evoluzione e dell’individuazione: “Chi sono io per osare
spingermi oltre la saggezza collettiva? Perché dovrei esser più saggio dei miei
genitori?”
In che modo quanto è stato detto si relaziona ai transiti di Urano? In qua-
lunque casa riceviate le visite di questo pianeta, è necessario che proseguiate
nel processo di individuazione e diventiate voi stessi. È come se vi fosse una
Casa Terza 35

mutazione in quell’ambito di vita. Qualcosa relativo al modo in cui esprimete


le energie di quella casa o quel pianeta deve “abbandonare la tribù”. In que-
st’ambito, bisogna dichiarare guerra all’istinto tribale ed evolversi. Le vostre
tribù potrebbero non essere troppo felici di ciò ed esercitare su di voi una
pressione evidente o sottile per impedirvi di cambiare e di evolvere. È, quindi,
altrettanto importante riconoscere che neanche l’uomo di Cro Magnon che ri-
siede ancora in voi sarà contento e temerà l’esilio, la censura e la punizione
degli dei se oserete cambiare.
Perciò, i transiti di Urano potrebbero renderci particolarmente ansiosi. Ho
detto che siamo, in una certa misura, creature sociali. Ecco una legge di vitale
importanza che ho appreso da un amico che è fisioterapista: il sostegno prece-
de il movimento. Un bambino impara a stare in piedi prima di camminare. Si
entra in un centro di disintossicazione prima di smettere di drogarsi. Un tera-
peuta non sfida il sistema difensivo del paziente senza essere più che certo
che il paziente si senta abbastanza sostenuto, dall’interno o dall’esterno, per
abbassare le difese ed allontanarsene. Sebbene un transito di Urano – più di
qualsiasi altro transito – sia un processo fai-da-te all’insegna di un inflessibile
individualismo, può essere spesso utile cercare un sostegno imparziale e non
giudicante che ci accompagni nel corso del cambiamento o della crescita che
il pianeta richiede. Talvolta è qualcosa che avete letto in un libro. Altre volte è
un aiuto specialistico. Altre volte ancora è un mutamento positivo nella vostra
vita, qualcosa di tanto eccezionale da creare un ulteriore spinta al cambia-
mento.

Nuotare con i Pesci


Ora che Urano è nel segno dei Pesci, come verrà influenzata l’espressione del
pianeta mentre transita nel vostro tema? È difficile rispondere senza considera-
re il tema nella sua interezza. Inoltre, questo articolo ha lo scopo di affrontare i
transiti di Urano in generale, non soltanto in un particolare segno. Ad ogni mo-
do, come regola empirica, quando Urano transita in un segno, si manifesta un
senso collettivo di ribellione contro e per mezzo dell’energia di quel segno. Dob-
biamo allora utilizzare un approccio individuale alle questioni relative al segno.
Nel caso di Urano in Pesci, abbiamo bisogno di rivoluzionare il modo in
cui ci accostiamo alle questioni pescine; e qualcuno potrebbe anche ribellarsi.
Mi piacerebbe pensare che molti di noi vivranno un risveglio spirituale; mi
vengono in mente le parole del Dalai Lama apparse in un articolo negli anni
’90: “Il XXI secolo sarà caratterizzato da un’intensa spiritualità, o non lo sarà
affatto.” Vi è certamente un disperato bisogno di riconoscere ciò che gli esseri
umani condividono, provare compassione, praticare la tolleranza, il perdono,
la generosità. Ma potremmo ribellarci contro questi sentimenti e sentire, al
contrario, un difensivo disprezzo per i “progressisti dal cuore tenero” o per chi
“ciecamente” si affida alla religione. (Abbiamo assistito agli scandali che han-
no scosso la Chiesa Cattolica e, mentre scrivo quest’articolo, i matrimoni gay
sono oggetto di intenso dibattito.)
36 Casa Terza

I Pesci sono l’ultimo segno dello zodiaco e, in quanto tali, si riferiscono al-
l’idea di “fine”. L’album più noto del Pesci George Harrison era intitolato All
Things Must Pass (n.d.t.: Tutto Deve Finire). Con Urano nei Pesci, potrebbe
sconvolgerci (Urano) la consapevolezza che tutto è destinato a passare com-
presi, forse, gli stili di vita, le civiltà, gli imperi, i modelli climatici e intere spe-
cie. Alcuni di noi potrebbero rifiutare questa percezione negando, ad esempio,
il surriscaldamento del pianeta o attaccandosi ad uno stile di vita del passato o
“in via di estinzione.”
I Pesci fanno esperienza del mondo come se fosse una realtà misteriosa
che include molte più dimensioni e sfumature della realtà lineare basata su
percezioni condivise. Questo è il segno che dallo Spirito ha ricevuto l’ordine di
“sentire la forza”, di fare esperienza di altre realtà possibili e intangibili, ma al-
trettanto concrete e potenti quanto quella tridimensionale. Pertanto, in questo
periodo potrebbero manifestarsi importanti innovazioni in campo artistico e
tecnologico, poiché l’immaginazione collettiva è particolarmente stimolata. Vi
potrebbe essere un ulteriore miglioramento degli effetti speciali usati nei film –
e molti potrebbero cercare una via di fuga dalla realtà quotidiana sviluppando
dipendenze da vari tipi di passatempi ed evasioni di natura chimica e tecnolo-
gica.
Le strategie per affrontare il transito di Urano in Pesci potrebbero richie-
dere un accoglimento dei grandi mutamenti e un’accettazione di ciò che
giunge alla fine, lasciando andare quanto sembra aver esaurito la sua utilità
nella nostra vita, coltivando la tolleranza e la compassione, dedicandosi alla
spiritualità ed impegnandosi in processi immaginativi positivi e costruttivi,
piuttosto che tendenti alla fuga. Ma, come ho già detto, è difficile affrontare
esempi specifici del transito di Urano senza considerare il tema nella sua to-
talità. Vorrei presentarvi, quindi, alcuni esempi tratti dalla mia pratica astrolo-
gica.
Una donna, che chiamerò Alice, era fortemente irretita dalle vicende della
sua estesa famiglia, caratterizzata da molte generazioni da dinamiche poco sa-
ne. Nel corso della crescita, era stata costretta ad ascoltare una litania costan-
te: “Ti conosciamo meglio di quanto tu stessa ti conosca. Non puoi nascon-
derci niente.” Ogni qualvolta un membro della famiglia – adulti o bambini che
fossero – era chiamato a prendere una decisione, l’intero gruppo familiare si
riuniva così da poter decidere insieme che cosa la persona dovesse fare. Era-
no un po’ simili ai Borg, le creature cibernetiche, caratterizzate da un forte
senso di appartenenza al gruppo, del telefilm Star Trek: The Next Generation.
“Siamo i Borg. Tu verrai assorbito e la tua individualità sarà aggiunta alla no-
stra. Resistere è inutile.” (Il sistema solare da cui provengono i Borg non pos-
siede evidentemente un pianeta che svolga la funzione di Urano!)
Urano transitò sul Discendente di Alice e, al tempo stesso, si pose in qua-
dratura all’asse MC/IC, che riguarda la famiglia d’origine. Quindi, il pianeta si
oppose alla sensibile e impressionabile Luna in prima casa – probabilmente
molto influenzata dall’ambiente familiare. All’inizio del transito, Alice cominciò
a interessarsi all’arte della ceramica e decise di intraprendere un corso. Ciò
Casa Terza 37

potrebbe sembrare una piccolezza a voi e a me, ma la famiglia reagì in manie-


ra diversa: “Non sapevamo che ti interessasse la ceramica. Non ce l’hai mai
detto.” Il tono era sospettoso, ostile e accusatorio, quasi a dire che a nessuno
in famiglia era permesso di avere interessi di cui gli altri non fossero a cono-
scenza.
Alice adorava il corso – rappresentava un sostegno per lei – perciò decise
di proseguirlo. “Perché vuoi continuare?” le fu detto in famiglia. “Hai già preso
lezioni.” In seguito, mentre il transito si faceva sempre più forte e Alice svilup-
pava un atteggiamento sempre più uraniano e “anti-Borg”, volle affittare uno
studio oltre le lezioni.
Ciò significò rompere il modello rituale della tribù: far visita a vari membri
della famiglia almeno due sere a settimana e virtualmente trascorrere con loro
ogni weekend – e tutto questo senza considerare che Alice aveva un marito e
dei figli propri, per non parlare di un lavoro a tempo pieno. Non aveva amici;
dividendosi tra le sue due famiglie e il lavoro, non ne aveva il tempo. La sua
famiglia si lamentava del tempo trascorso allo studio – “Sai, il tuo prozio ha bi-
sogno che gli sbrighi un bel po’ di faccende” – sebbene il prozio fosse un uo-
mo perfettamente capace di sbrigarsela da solo e avesse più tempo e denaro
di lei. Alice era entusiasta di poter trascorrere più tempo allo studio; amava il
lavoro e lo faceva bene. Ma i parenti non facevano altro che ripeterle: “Che ci
farai con quei vasi? Mica, vuoi venderli? Non dire che stai pensando di cam-
biare lavoro. I vasai non guadagnano tanto e abbiamo sempre pensato che, se
non ti piacesse più il tuo attuale lavoro, torneresti a fare la ragioniera.”
A questo punto, il prozio stava perdendo le staffe, il resto della famiglia
era sul punto di farlo ed Alice era furiosa. “Ho i miei interessi, una vita mia.
Perché cercano di programmarla al mio posto?” La donna cercò di opporre re-
sistenza ai consigli e alle richieste continue e proseguì nella sua attività, seb-
bene non quanto avrebbe voluto. La sua resistenza produsse una terribile an-
sia ma le permise di conquistarsi il tempo da trascorrere in studio. Lasciare
che i tentacoli tribali della sua famiglia la ostacolassero produsse ancora più
ansia e rabbia. Mentre Urano transitava direttamente opposto alla Luna in pri-
ma casa, Alice giunse al punto di sentirsi in colpa per ciò che faceva e, al
tempo stesso, disperata se non lo faceva. Decise, perciò, di iniziare una psico-
terapia per comprendere perché questa situazione la sconvolgesse tanto, per-
ché fosse così difficile dire no ai suoi parenti e perché essi non riuscissero pro-
prio a capire.
Per farla breve, il sostegno della terapia aiutò Alice a far emergere e ad
affrontare alcuni “scheletri nell’armadio” legati alle vicende familiari. La tribù
batté i piedi e le si scagliò contro per un po’, ma Alice finì per stabilire dei li-
miti, riuscendo ad ottenere molto più tempo per il marito e i figli (che ne furo-
no particolarmente felici), e a conoscere durante il corso e l’attività in studio
persone con cui instaurò un sincero rapporto di amicizia. Alice è cambiata, si
è evoluta e ciò può avere un’influenza anche all’interno della sua tribù. Pren-
dendo esempio dalla madre, i suoi figli possono imparare a non diventare
martiri della grande famiglia.
38 Casa Terza

Un’altra donna, che chiamerò Zelda, aveva ritenuto di essere omosessua-


le per gran parte dell’adolescenza e della vita adulta. Urano attraversò l’A-
scendente e si diresse verso la sua Venere in prima casa. Zelda iniziò a notare
che gli uomini le risultavano più attraenti. Non si spiegava perché, ma così
stava accadendo. La sua reazione fu di tale sorpresa che, per molto tempo,
non ne parlò con nessuno dei suoi amici.
Ne discusse con alcuni amici eterosessuali, spiegando che si sentiva at-
tratta dagli uomini. Qualcuno le disse: “Davvero? Interessante,” e qualcun al-
tro, “Ottimo!”, ma nessuno sembrava particolarmente impressionato e, addi-
rittura, ci fu chi disse, “Oh, sono contento di sentire che stai guarendo”. Ciò
diede molto fastidio a Zelda, - “Guarendo? Essere gay non è mica una malat-
tia.” – e condusse ad un’accesa discussione sui valori dell’amico, che non eb-
be un esito positivo e finì per raffreddare i rapporti.
Allora Zelda iniziò a uscire con un uomo. E gli amici eterosessuali dissero
“Perfetto, se ti rende felice…” Anche le amiche gay le dimostrarono il loro so-
stegno, ma una o due reagì come se Zelda avesse tradito la metà femminile
del genere umano e loro in particolare. “Come puoi farmi questo?”, le fu detto.
Quale pensate fu la risposta di Zelda? “Come puoi dire una cosa del ge-
nere? Per anni, siamo state disprezzate per le nostre preferenze sessuali. Non
riesco a credere che mi attacchi per questo. Perciò, se si tratta di donne a cui
piacciono altre donne, è oppressione e pregiudizio, ma se si tratta del fatto che
mi piacciono gli uomini, va bene criticare?”
L’amica se ne andò stizzita, ma tornò qualche giorno dopo per scusarsi,
dicendo a Zelda che le aveva davvero insegnato qualcosa. Zelda era cambia-
ta, si era evoluta e la sua amica insieme a lei. Il cambiamento si estese ad altri
membri del gruppo, non alterando i buoni rapporti di amicizia che esistevano.
Avrei potuto usare l’esempio di una persona eterosessuale che scopre di esse-
re gay. I vostri specifici gusti sessuali non sono una manifestazione di Urano,
ma decidere di cambiare il vostro orientamento sessuale affinché rifletta la vo-
stra vera natura può decisamente rappresentare un’azione uraniana.
Da che cosa ottennero sostegno Alice e Zelda? In parte dall’esterno: il
corso di ceramica, il terapeuta, gli amici. In parte dall’interno: ognuna delle
due donne si sentì meglio quando permise alla propria vera natura di emerge-
re, nonostante la paura che provasse.

Crescere durante il transito


Questo articolo ha lo scopo di fornire una forma generale di sostegno da utiliz-
zare durante i transiti di Urano. Vediamo alcune specifiche strategie per affron-
tarli.
Considerate quanto, personalmente, potreste trovare difficile o facile il
transito e se sareste più inclini a reagire ad esso in modo eccessivo o troppo
poco. I transiti di Urano vengono vissuti come uno stato di tensione tra sé e la
società nell’area del tema toccata dal transito. Se reagiamo ad esso concen-
trandoci solo su noi stessi, il risultato logico di tale reazione è un atteggiamen-
Casa Terza 39

to sociopatico. Potremmo trasferirci in una capanna nell’entroterra dell’Idaho e


iniziare a spedire lettere esplosive. In questo caso, l’esule o l’anticonformista
uraniano non diventano semplici ribelli ma sviluppano seri problemi di adatta-
mento sociale. Se ci concentriamo troppo sull’aspetto sociale, rimanendo
schiacciati dalle richieste della tribù, allora diventiamo come formiche in un
formicaio. Diventiamo creature con la mentalità del gregge, prive di un senso
di individualità come i Borg. Per alcuni di noi, il richiamo della tribù sarà più
forte, per altri più debole. Se nel vostro tema (e fino a un certo punto, per
transito o progressione) vi è un enfasi sulla settima casa, la Bilancia, il Toro o
Venere, allora dichiarare la vostra indipendenza può essere difficile; potreste
reagire poco al transito perché siete inclini a mostrare disponibilità alle perso-
ne con cui avete una relazione intima. Vi piace creare armonia, ed evitate di
turbare lo status quo. Se vi è un enfasi sul Cancro, la quarta casa o la Luna,
anche in questo caso l’individuazione può risultare difficile; la reazione al tran-
sito sarà minore, poiché tendete a essere sensibili, empatici e malleabili. Se
Saturno, il Capricorno, la Vergine, la decima o la sesta casa sono in evidenza,
potreste essere meno reattivi perché tendete ad essere responsabili e ligi al
dovere; per voi è importante agire in maniera appropriata ed operare all’inter-
no di strutture prestabilite. D’altro canto, quando viviamo questi transiti, po-
tremmo aver bisogno di incoraggiamento per sbarazzarci di tutte le strutture
preesistenti nella nostra vita, anche quelle utili e che non implicano restrizioni.
Se nel vostro tema sono dominanti l’Acquario, Urano o l’undicesima casa; l’A-
riete, Marte o la prima; oppure il Sagittario o la nona, potreste sentirvi irre-
quieti e reagire in modo eccessivo, poiché le configurazioni che coinvolgono
Urano indicano un elevato bisogno di libertà e lo sviluppo della propria vo-
lontà.
Accettate il fatto che, in un modo o nell’altro, reagirete al transito. Non è
possibile ignorare questo visitatore dalla terra dell’Acquario che vivrà insieme
a voi per un po’di tempo. Per tutta la durata del transito, l’energia uraniana
non sparirà e dovrà comunque manifestarsi. Se non la accogliete consapevol-
mente, reclamando il diritto ad esprimervi in modo più completo nell’area del
tema toccata dal transito, allora tutto quel “carburante” che vi spinge alla ri-
bellione, all’indipendenza e all’evoluzione confluirà in un atto simbolico che
sembrerà dire: “Ehi, guardatemi. Sono diverso, sono un individuo”. Se, ad
esempio, non lasciate quel noioso impiego che dovreste lasciare, potreste ini-
ziare ad attuare un comportamento trasgressivo proprio sul posto di lavoro.
Non state proseguendo nel processo di individuazione, ma vi comportate in
modo diverso. Inoltre, se continuate con le bravate, potrebbero licenziarvi.
Non avete più quel lavoro – e, in realtà, era ciò che volevate – ma tutto è ac-
caduto in modo caotico, senza avere la possibilità di controllare i processi in
atto. Questo è, forse, il motivo per cui si dice che Urano causi eventi improvvi-
si e inaspettati. Se vi trovate in una situazione del genere, potrebbe essere illu-
minante fare un passo indietro e domandarvi: “Qual è stato il risultato dell’e-
vento? Come mi ci sono trovato? In che modo, inconsciamente o passivamen-
te, posso aver causato questo ‘evento improvviso e inaspettato’?” Apprendia-
40 Casa Terza

mo meglio – e, inoltre, creiamo meno confusione nella nostra vita – se parteci-


piamo attivamente al processo e non lasciamo che semplicemente accada.
Cercate di capire che questi transiti richiedono tempo. Per i transiti di
Urano ai pianeti o agli angoli, uso di solito un’orbita di 3°, prima e dopo l’a-
spetto esatto. Un quadrato al Sole, ad esempio, può durare fino a due anni. Il
transito nelle case dura molto di più. In questo caso, non è necessario che im-
maginiate come dovreste cambiare, dichiarare la vostra indipendenza dalla
tribù e risolvere tutte le questioni aperte entro i primi cinque minuti del transi-
to. Avete tempo.
Rendetevi conto che tutti noi attiriamo le esperienze di cui abbiamo biso-
gno per crescere. (Ciò accade sempre, non soltanto durante i transiti di Ura-
no). Durante i periodi uraniani, le case e i pianeti influenzati potrebbero facil-
mente trasformarsi in “calamite” che attraggono chi vi dice come vivere la vo-
stra vita, che cosa pensare e sentire. Tiranni, piccoli e grandi, potrebbero pre-
sentarsi alla vostra porta, chiedere le chiavi di casa e cercare di insegnarvi co-
me si fa. Perché ciò accade? Perché l’universo vi fornisce un’opportunità di
crescita, mettendo in discussione l’autorità altrui ed affermando la vostra indi-
pendenza; l’universo vi fornisce un’opportunità di individuazione. Sapendolo,
durante i transiti di Urano, non sarà così scioccante veder spuntare i Borg che
cercheranno di assorbirvi nel gruppo. Ricordate, la resistenza non è inutile!
Ciò non significa che dovreste automaticamente ribellarvi contro ogni consi-
glio vi venga dato, ma dovreste riflettere attentamente se il consiglio è giusto
per voi. Dovete pensare con la vostra testa durante questi transiti. Vi do, per-
ciò, un suggerimento: i consigli più sospetti giungeranno dai membri meno in-
dividuati della vostra tribù – che sia la famiglia, i colleghi di lavoro, il vicinato
o chiunque altro. Come riconoscere queste persone? Il defunto Richard Ide-
mon, parafrasando Jung, diceva che si può riconoscere la persona non indivi-
duata perché solitamente pensa che tutti sono come lei – e se non lo sono, do-
vrebbero esserlo.
Prestate attenzione ai vostri capricci e alle vostre fantasie, specialmente
se sono persistenti. Ciò non significa necessariamente che dobbiate realizzarli,
ma è saggio cercare di interpretarli, come se fossero sogni. Trattateli come
ipotesi da sperimentare. Se continuate a sognare ad occhi aperti di cambiare
nome e trasferirvi in Perù, non forzatevi a smettere. Chiedetevi perché. Quale
sarebbe il vostro nuovo nome? Che cosa non vi piace di quello che avete?
Perché proprio il Perù? Che cosa accade nel luogo in cui vi trovate che vi fa
venir voglia di andarvene? Cosa fareste in Perù? Se siete disposti ad analizzare
i vostri sogni ad occhi aperti in questo modo, riuscirete a capire quale parte di
voi richiede attenzione.
Se siete profondamente perplessi per il modo in cui reagite al transito, tal-
volta risulta molto utile prendere uno o due giorni di vacanza – o soltanto po-
che ore – e recarsi in un luogo tranquillo per riflettere con calma e senza di-
strazioni. Chiedetevi: “Dove sento la spinta verso l’evoluzione e l’individuazio-
ne? In quale parte della mia psiche (se si tratta di un pianeta a ricevere il tran-
sito)? In quali ambiti della mia vita (sia per le case transitate che per la casa
Casa Terza 41

I transiti di Urano nelle case

Casa Dove La “tribù” Il “cavernicolo” Sostegno neutrale


vi evolvete potrebbe essere potrebbe e obiettivo
rappresentata da temere da parte di

1 il modo in cui vi pre- tutto ciò che è esterno l’invisibilità (non esser il resto del tema (la
sentate, lo stile, il sé al sé visti), la nudità psico- prima casa ne costi-
superficiale, la ma- logica tuisce la porta d’in-
schera gresso), Marte, il go-
vernatore dell’Ascen-
dente, pianeti in pri-
ma

2 l’autostima, la sicu- ciò a cui la tribù attri- una minore capacità una rivalutazione delle
rezza in voi stessi, le buisce valore di sopravvivenza, la vostre risorse, Venere,
risorse, le finanze perdita di risorse pianeti in/governatore
della seconda

3 la percezione, la co- qualunque persona un sovraccarico di chi vi “ha ascoltato”,


municazione, la ricer- con cui comunichiate informazioni, la cen- Mercurio, pianeti
ca di esperienze, l’a- o da cui apprendiate sura in/governatore della
pertura mentale, ap- terza
prendimento/insegna-
mento

4 la casa, le radici, la le vostre radici, la fa- rimanere “orfano”, la nuove o vecchie radi-
famiglia, il sé più miglia d’origine perdita delle radici o ci, una famiglia diver-
profondo, uno dei ge- della casa sa (una “famiglia” di
nitori vostra scelta), la Lu-
na, pianeti in/gover-
natore della quarta

5 la creatività, i piaceri, i gruppi creativi, gli la perdita di un aman- contatti creativi, le in-
i figli, la crescita per- amanti, i figli, i nuovi te o di piaceri, i bloc- tuizioni di altri genito-
sonale, l’inizio delle amici, i “compagni di chi creativi, l’allonta- ri, nuovi amici, un
relazioni gioco” namento dai figli nuovo amore, il Sole,
pianeti in/governatore
della quinta

6 la padronanza del vo- i colleghi, il vostro la perdita di compe- trasferimenti, nuove


stro “mestiere”, la mentore, gli apprendi- tenza, i problemi di abilità, i colleghi, il
competenza, le abi- sti, chi assumete o li- salute vostro mentore, gli
lità, le relazioni di la- cenziate apprendisti, Mercurio,
voro pianeti in/governatore
della sesta
42 Casa Terza

7 gli amici intimi, i part- chi vi sta più vicino, la perdita di intimità, le persone che vi
ner, chi vi sta più vici- gli amici cari l’isolamento stanno vicine ma non
no fanno piani per voi,
Venere, pianeti in/go-
vernatore della setti-
ma

8 il vostro compagno, la il vostro compagno, il il senso di vergogna, il vostro compagno o


sessualità, gli istinti, vostro “strizzacervel- la perdita del compa- psicologo, il lavoro in-
l’occulto, la morte, il li”, chi vi “è entrato gno o della “lucidità” teriore, Marte, Pluto-
mondo degli archeti- dentro”, le idee collet- ne, pianeti in/gover-
pi, gli “altri mondi” tive sulle questioni natore dell’ottava
degli sciamani, il dell’ottava casa
mondo sotterraneo
della psiche

9 la ricerca di significa- le autorità in ambito “l’ira divina”, “l’Inqui- altri sistemi educativi
to, lo studio formale, i religioso o educativo, sizione”, essere cac- o filosofici, altre cultu-
vostri principi, il rico- la legge, le idee col- ciati dalla Chiesa o re, abbandonare la
noscimento di modelli lettive sullo stile di vi- dalla patria, le accuse vostra cultura d’origi-
ta (ad es., la “vita fre- di eresia ne per abbracciarne
netica” del mondo oc- un’altra più adatta a
cidentale) voi, il sistema legale,
Giove, pianeti in/go-
vernatore della nona

10 l’identità pubblica, la i colleghi e i capi, co- la perdita della carrie- l’orientamento profes-
carriera, la vocazione, loro che vi valutano ra, del potere, dello sionale, i colleghi, un
la reputazione, il vo- positivamente status, della “faccia” cambiamento della
stro posto nella so- “tribù” relativa alla
cietà, uno dei genitori decima casa, Satur-
no, pianeti in/gover-
natore della decima

11 l’appartenenza a un i gruppi a cui apparte- la perdita degli alleati, altri gruppi/alleati,


gruppo, le organizza- nete, le persone con una minore qualità una rivalutazione de-
zioni, i progetti per il obiettivi simili ai vo- di vita gli obiettivi, Urano,
futuro, la vostra stri, le organizzazioni, pianeti in/governatore
“squadra” i comitati, gli alleati dell’undicesima
(non gli amici cari)

12 il misticismo, l’unione i gruppi spirituali, chi il caos, la separazione la consapevolezza che


con il tutto ha sofferto insieme a da un “Potere Supe- Dio e i veri mistici
voi riore”, “il senso di col- non giudicano, la par-
pa del sopravvissuto”, te di voi più “equili-
la perdita della soffe- brata”, Nettuno, pia-
renza potrebbe signifi- neti in/governatore
care la perdita dell’i- della dodicesima
dentità
Casa Terza 43

governata da Urano)? Quali strutture in quegli ambiti sono ancora valide e do-
vrebbero essere conservate? Chi sta tentando di assorbirmi? Se attraggo una
pressione esterna a non abbandonare la mia tribù, a non cambiare benché lo
ritenga giusto, da dove proviene? O se è interna, da quale parte di me giunge?
Che cosa temo di più, se permetterò a me stesso di cambiare? E infine – que-
sta è una domanda molto importante – da chi o che cosa potreste ottenere un
sostegno neutrale e obiettivo?”
Se temete il cambiamento durante i transiti di Urano, può aiutarvi dialo-
gare con il “cavernicolo” che risiede in voi. Non affrontatelo in maniera pesan-
te; fate che sia un divertimento. Mettete il dialogo per iscritto o disegnate alcu-
ne vignette con i fumetti sopra la testa dei personaggi. Se ciò vi sembra trop-
po strano, parlate della vostra paura con un amico che, siete certi, vi sosterrà
nell’espressione della vostra individualità e non avrà alcun progetto per voi.
Chiedetevi: “Allora, cavernicolo, qual è il peggio che può succedere se ritorno
a studiare? Se lascio l’azienda di famiglia? Se abbandono questa relazione
soffocante? Di che cosa ho paura? È un timore reale? Che cosa potrei fare per
proteggermi da ciò che mi rende nervoso?” Se vi fermate a riflettere sulla si-
tuazione, è probabile che non veniate sacrificati al dio della pioggia. Diciamo
che state attraversando questa fase e vi rendete conto di aver paura di scon-
volgere chi vi circonda. Ad un cliente in questa circostanza, spesso dico: “So
che è difficile, ma fare qualcosa per sé, non significa necessariamente fare
qualcosa contro di loro. Se queste persone la amano veramente (e non amano
solo il modo in cui lei si comporta), le staranno vicino.” Il cliente spesso ri-
sponde: “Ma non gli piacerà. Metteranno su il broncio.” Che lo facciano! Non
moriranno per questo! Il broncio è un loro problema, non vostro e non dovete
risolverlo al posto loro. “Ma non approveranno. Non capiranno perché voglio
cambiare lavoro.” Non devono capire o approvare ciò che fate. Se siete sicuri
di fare ciò che è giusto per voi, questo è abbastanza.
Ecco alcune considerazioni che possono aiutarvi durante i transiti di Ura-
no. Immaginate che siano “Brodo Caldo per l’Anima che Vive un Transito di
Urano”.
Avete il diritto di fare ciò che vi fa star bene, anche se tutti gli atri pensa-
no che siete pazzi.
Che cosa gli altri pensano di voi non è un vostro problema, è loro. Che
cosa pensano di voi non è affare vostro.
Preferireste avere un sé o un lavoro? Un sé o una relazione? Un sé o…
(riempite lo spazio vuoto)?
Siete l’unica persona che sempre vivrà con voi.
È praticamente impossibile attraversare un periodo uraniano senza che
metà delle persone che conoscete pensi che avete fatto un grosso errore.
Confonderete o addirittura offenderete gli altri, non importa cosa fate. Dovre-
ste fare ciò che volete; non cercate di essere qualcun altro.
Questa sarebbe un’ottima scelta per qualcun altro, o per voi?
Che cosa vi dice l’istinto?
Come vi sentite quando vi svegliate al mattino?
44 Casa Terza

Pensate prima di dire sì. (Alcuni dei miei clienti hanno scritto questa frase
su cartoline attaccate ad ogni apparecchio telefonico di casa).
Date un’occhiata alla tabella. Per ogni casa, viene elencato dove Urano vi
chiede di evolvervi, crescere e/o cambiare; quale “tribù” è possibile che dob-
biate abbandonare; ciò che il vostro “cavernicolo” interiore potrebbe temere in
caso di cambiamento; e dove potreste ottenere un sostegno neutrale ed obiet-
tivo che vi aiuti nel percorso di crescita. Mi auguro che la tabella, le considera-
zioni al punto 8 e le strategie proposte in quest’articolo si dimostrino un’altra
forma di sostegno durante i vostri transiti di Urano. Abbiate il coraggio di esse-
re voi stessi!

Da venti anni, Jodie Forrest è impegnata come astrologa, counsellor, inse-


gnante e scrittrice; tiene, inoltre, conferenze e cura le pubblicazioni della casa
editrice Seven Paws Press. I suoi articoli sono stati pubblicati in tutte le più im-
portanti riviste astrologiche; insieme al marito Steven Forrest, è co-autrice di
Skymates: Love, Sex and Evolutionary Astrology, ed ha scritto il testo per due
analisi astrologiche computerizzate, “The Single Sky” e “The Sky We Share”.
Autrice di romanzi, Jodie ha scritto una trilogia di genere fantasy basata su
leggende nordiche e celtiche; il primo libro si intitola The Rhymer and the Ra-
vens. È bassista e tastierista nel gruppo Dragonship, che suona le musiche
composte dal marito Steven e ispirate alla trilogia. Alla fine del 2004, la Seven
Paws Press pubblicherà un nuovo libro dei Forrest, Skymates: Volume Two,
The Composite Chart. Jodie può essere contattata tramite il sito dei Forrest,
www.sevenpawspress.com, o tramite e-mail: jodieforrest@mindspring.com.

Ripreso da “The Mountain Astrologer”, n. 113, febbraio/marzo 2004.

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AL SITO:

FAES
Casa Terza 45

VARIE

L.A. 136-323

MOSTRE
La nostra Delegata lariana M.Luisa dell’Orto – proveniente dall’accademia di
Brera – ha allestito una mostra personale a Gera, che ha suscitato l’apprezza-
mento scritto di numerosi turisti italiani e stranieri soggiornanti sulle rive del
lago di Como.
Si tratta di quadri plastici, in cui il colore è commisto a elementi naturali o
tecnologici, come foglie, tralci, spire di rame, spighe ecc. disposti in una fan-
tasmagorica armonia evocante profondi simboli, zodiacali compresi
Perchè anche i Soci le possano apprezzare ne abbiamo riportato alcune
fra le pagine a colori (v. pag. 96)

* * *

A San Giorgio a Cremano (NA), a Villa Bruno, dove già si è tenuto un Conve-
gno del CIDA, si è festeggiato dal 20 al 26 settenbre 2004 il Decennale del Fo-
rum delle Associazioni culturali della città natale di Massimo Troisi.
In questa importante occasione la nostra Maria Vacca ha organizzato una
mostra iconografica a cura della Delegazione CIDA sul tema: Dal De Sphaera
a Imago Mundi: La rappresentazione del cosmo attraverso i secoli, oltre a mo-
stre di scultura e pittura.

* * *

BAGNO ZODIACALE?
Ecco una collaborazione inedita!

Il “Gruppoquid” di Pesaro ha ideato un corcorso originale . “Zodiac:sotto il se-


gno del bagno” per progettare stanze da bagno ispirate a simboli zodiacali,
che prevedeva la collaborazione fra un architetto-progettista e un astrologo.Il
nostro Socio Luigi Nizzari ha contribuito alla messa a punto del premio.
All’astrologo toccava stilare due relazioni : sull’espressione astrologica del
progettista (dal suo tema natale) e sul significato esoterico del progetto.
Su circa duecento domande una Commissione di undici membri ha seleziona-
to 12 nominativi, uno per segno, e fra essi il primo premio assoluto assegnato
al segno del Leone con la consulenza astrologica di Stefania Marinelli.
46 Casa Terza

Ci fa piacere segnalare che fra i segni premiati figuravano 6 volte noti espo-
nenti del CIDA.
I 12 progetti presentati a Milano alla Fiera MACEF 3-6- settembre, saran-
no presentati anche a Bologna al CENSAIE ai primi di ottobre.
Il concorso dovrebbe esse esteso anche a livello francese e spagnolo e
questa formula verrà riproposta in futuro.
Per ulteriori dettagli si consulti il sito www.gruppoquid.it sotto concorsi

* * *

Il CASO CLINICO proposto da Maria Vacca: L’Astrocitoma, il dramma di Da-


vide, è pubblicato sul n. di settembre di SESTILE.

* * *

Ci segnala questa intrigante notizia la nostra Socia Julianne Evans, emerita tra-
duttrice per la nostra Rivista.

Progetto “Bilancia Lotteria” di Mick O’Neill, o come utilizzare Astrologia &


ESP per vincere la Lotteria (1).

In anni recenti, le ricerche hanno fornito delle prove convincenti di ESP ed


altri fenomeni psichici. Sembra che ci sia anche una componente astrologica.
Il Progetto Bilancia Lotteria è stato proposto per provarlo.
Siete invitati a partecipare - gratis.
Non devi essere un sensitivo per partecipare, devi solo:
1. chiudere gli occhi per più o meno 30 secondi, a qualunque ora, ma prefe-
ribilmente quando il MC si trova tra 4° Bilancia e 13° Scorpione (vedi sot-
to), per vedere quali numeri fra 1 e 49 vengono in mente. Bastano 6 nu-
meri, ma si può arrivare fino a 12.
2. mandare un Email a: m.on@virgin.net per comunicare i numeri visualiz-
zati e l’ora, prima delle 19:30 (ora italiana) del mercoledì o del sabato
successivo. Il centro provvederà a comunicare ad ogni partecipante i nu-
meri estratti.
Perché Bilancia? Secondo lo scienziato James Spottiswoode (2), il quale
non ha nessun interesse per l’astrologia, l’abilità psichica è più marcata in un
arco di 75 minuti attorno a 24° Bilancia (zodiaco tropicale) al MC (culminan-
te). Alcuni astrologi occidentali hanno collegato questo effetto con la stella fis-
sa Spica (a circa 24° della Bilancia). Spica è importante anche nell’astrologia
siderale. Lo zodiaco siderale in passato ha avuto un diverso numero di punti di
partenza, dando date dei giorni festivi diverse in tutta l’India, con la conse-
guenza che il governo indiano ha dovuto scegliere una definizione di inizio co-
mune al maggior numero di persone. La definizione più accettata è quella che
assegna Spica come l’inizio della Bilancia siderale. Recentemente, la ricerca
nel campo da fenomeni psichici ha mostrato il potere di molte menti in uniso-
Casa Terza 47

no. Perciò è concepibile che un miliardo di vite, essendo governate da questa


stella, potrebbero in qualche modo dare potere al momento quando si trova
direttamente sopra di loro.
Una spiegazione più scientifica è basata sull’attività solare che disturba il
campo magnetico della Terra; anche i Gauquelin la ritenevano importante.
Comunque, la ricerca suggerisce che durante periodi di bassa attività solare i
risultati delle ricerche psichiche migliorano. Il MC in Bilancia corrisponde al
momento in cui il piano della nostra galassia è quasi piatto in linea con l’oriz-
zonte, il che significa che ci sono poche stelle sopra di noi. Se l’attività solare
disturba, forse anche le stelle disturbano le percezioni extrasensoriali.
Un’altra considerazione è che quando 24° Bilancia culmina, l’ascendente,
a latitudini medie, è entro un grado dal centro galattico – che sorge in quel
momento (3). Qualunque sia il motivo dell’effetto Bilancia, compro dei bigliet-
ti in più per le persone che usano l’ora del MC in Bilancia.

Ora del MC in Bilancia (intorno 24°) per Italia


Giorno del mese 1-5 6-10 11-15 16-20 21-25 26-31
Ottobre (ore legali) 14:00 13:40 13:20 13:00 12:40 12:20
Novembre (CET) 12:00 11:40 11:20 11:00 10:40 10:20
Dicembre 10:00 09:40 09:20 09:00 08:40 08:20

NOTE
(1) Da Transit (sett-ott. 2004), il giornalino online dell’Astrological Association of Great Bri-
tain; vedi http://www.astrologer.com/aanet/pub/transit/sep2004/libralottery.htm per
l’articolo completo
(2) Spottiswoode S.J.P. (1997) Apparent Association Between Effect Size in Free Response
Anomalous Cognition Experiments and Local Sidereal Time. Journal of Scientific Explo-
ration 11,(2),109-122
(3) O’Neill Mick, Galaxy rising - can astrologers use it to psychically win the lottery jackpot
together? Astrological Journal, May-June 2001.

* * *

La stessa Julianne Evans, che si è formata presso la Faculty of Astrological


studies (GB), ha accettato di tenere a Milano dei corsi introduttivi di Astrolo-
gia, presso il Centro Yoga più – via Enrico Noe, 47 – 20133 Milano, articolato
in 5 seminari (ore 9.30-17.00) sempre la domenica a partire dal 24 ottobre
2004 (indi 28 novembre, 23 gennaio 2005, 20 gennaio, 20 marzo) (50 Euro
per Seminario).
Per informazioni dettagliate: tel 0536.871649 - 347.5381294 - www.
piuvie.it.

* * *
48 Casa Terza

La presentazione del bel libro di Gabriele Ruscelli: Astrologia - astronomia e


salute (che abbiamo recensito nel n. precedente) avverrà a Forlì resso il Cen-
tro VISUSVITA - Corso Diaz, 84 - il 04/11/2004 - ore 21 -

* * *

Annuncio preliminare

THE ASTROLOGICAL ASSOCIATION OF GREAT BRITAIN


37° CONGRESSO ANNUALE 2005
30 Settembre – 4 Ottobre 2005
Molte lingue, un linguaggio

Unirvi a noi per un’esperienza unica, uniti dallo stesso linguaggio astrologico,
espresso in inglese, francese, tedesco e italiano. Godervi il centro congressi
moderno, il lago e l’esteso parco dell’Università di York, appena fuori questo
antico ponte tra le culture d’Europa del nord e del Mediterraneo.
Dettagli sul nostro sito www.cida.net sotto ultimissime e sul sito inglese
www.AstrologicalAssociation.com.
Casa Terza 49

Angela Castello

IL PROBLEMA DEI GEMELLI


BIOLOGICI NEL TEMA NATALE

L.A. 136-371

Le radici mitologiche del problema

Sin dall’antichità i gemelli hanno rappresentato un evento eccezionale della


natura. Si credeva, infatti, che avessero un potere magico, specialmente sul
tempo e sulla pioggia. Gli indiani della Columbia Britannica pregavano il vento
e la pioggia dicendo: “Placati, respiro dei Gemelli”.Essi pensavano inoltre che i
desideri dei Gemelli venissero sempre esauditi e, perciò, ne avevano timore
perché avrebbero potuto fare del male a coloro che odiavano. Poiché erano in
grado, si riteneva, di richiamare i salmoni, elementi importanti per la sopravvi-
venza della tribù, venivano definiti anche “procacciatori di abbondanza”. Cura-
vano le malattie con un sonaglio di legno ed evocavano il vento col movimen-
to delle mani.
Nell’Africa sud-orientale, i Baronga di razza Bantu (baia di Delagoa) chia-
mavano Tilo (Cielo) la donna che partoriva i gemelli e questi, di conseguenza
venivano chiamati Figli del Cielo (connotazione Aria)
I Baganda dell’Africa Centrale consideravano i gemelli come frutto della
fertilità e perciò la coppia che li generava era in grado di rendere fertili i campi
semplicemente rotolandosi sull’erba.
Nel Benin, Africa occidentale, curiosamente contrassegnata da un’alta
percentuale di nascite gemellari, i gemelli sono ancora particolarmente vene-
rati. Le loro statuine in legno colorato vengono poste su altarini casalinghi ed
onorate con offerte di fiori e frutta, specialmente quando uno dei due muore
perché in tal caso questi potrebbe essere preso da invidia per il gemello viven-
te e causare sventure all’intera famiglia.

Gli archetipi occidentali


Questa duplice connotazione, positivo-negativa si riscontra in mitologie più re-
centi, in particolare in quella greca dove, tra le tante coppie di gemelli, la più
celebre è quella di Castore e Polluce. Figli di Leda ( da Lada, che in Licia/Asia
Minore, significava Donna e che, dopo la Madre Terra, costituiva il primo esse-
re femminile del mondo) e di Zeus in forma di cigno, furono generati sotto la
50 Casa Terza

cima del monte Taigeto in Laconia frequentato, appunto, dai cigni. Nacquero,
però, nella piccola isola rocciosa di Pephnos di fronte alla Laconia e da lì tra-
sportati da Ermes via aria sulla terraferma a Pellana, città della Laconia dove
regnava Tindaro. Secondo la leggenda, quando uscirono dall’uovo - anche Le-
da era stata trasformata in cigno - conservarono la membrana che poi divenne
il loro mantello rotondo o pilos, e che usavano cavalcando. Erano infatti cava-
lieri e Castore, il gemello mortale, era domatore di cavalli mentre Polluce, il
gemello immortale, era un pugile. Sulla piccola isola erano rimaste le loro sta-
tuette di bronzo che neanche la marea poteva spazzare via. Venivano chiamati
Dioscuri, (Dios Kouroi = figli di Zeus)
Durante una lite con i loro cugini tebani Idas e Linceo, anch’essi gemelli,
Castore venne ucciso in un agguato. Distrutto dal dolore e dopo averlo vendi-
cato con l’aiuto di Zeus, Polluce chiede al padre di subire la stessa sorte. Ma
Zeus, non potendo acconsentire dato che era immortale mentre l’altro prove-
niva dal seme mortale del marito della loro madre, Tindaro, gli offrì un’alter-
nativa: o stare per sempre nell’Olimpo o vivere un giorno sull’Olimpo e uno
nell’Ade insieme al fratello. Polluce scelse di partecipare un giorno alla luce e
un altro all’oscurità per amore del fratello. Gli spartani li raffiguravano con due
travi di legno legate assieme da un asse sotto forma di H- di qui l’attuale sim-
bolo nello zodiaco. Oppure con due anfore ad ognuna delle quali era attorci-
gliato un serpente (simbolo di Mercurio/Ermete guaritore)
Abitavano in cielo sotto forma di stelle, le due più lucenti della costella-
zione dei Gemelli ma, diversamente dagli altri eroi, erano liberi di muoversi e
accorrere in soccorso di chi li invocava nel pericolo, specialmente durante i
combattimenti e le tempeste marine. In tal caso apparivano non più come ca-
valieri ma come esseri alati. Castore e Polluce sono il simbolo del legame in-
dissolubile di amore tra gemelli.
Romolo e Remo, invece, i gemelli figli della vestale Rea Silvia e di Marte
allattati dalla lupa e fondatori di Roma, sono legati dal vincolo della rivalità e
dell’odio che si dissolve soltanto con la morte di uno dei due. Alcuni riportano
che in realtà fossero figli dello stesso padre di Rea, Amulio, fratello del re Nu-
mitore. Amulio ordinò ad un suo servo di eliminarli ma questi li mise in una
barca affidandoli alla corrente del fiume che li trasportò fino ad un grande fico
dove furono allattati da una lupa (animale sacro a Marte) e nutriti da un pic-
chio. Secondo Plutarco (46-120 d. c.), in seguito fu lo stesso padre che inca-
ricò qualcuno di farli studiare- pare eccellessero nello studio delle lettere- e
crescere valenti nella caccia e nella corsa. Si racconta inoltre che combattes-
sero i ladri e aiutassero gli oppressi (erano, quindi, soccorritori come Castore
e Polluce). All’inizio, i due fratelli erano uniti tanto che Romolo liberò il fratello
caduto nelle mani del re tiranno, e insieme a lui vendicò la madre. Insieme de-
cisero poi di fondare una città nei luoghi in cui avevano trascorso la loro infan-
zia. Fu allora, quando si doveva decidere a chi spettasse la supremazia, che
diventarono nemici e la loro solidarietà si trasformò in odio. Vennero alle mani
e Remo fu ucciso. Romolo regnò sulla nuova città che dal suo nome chiamò
Roma. Quando morì non si poté trovare il suo corpo per cui i romani arguiro-
Casa Terza 51

no che fosse stato trasportato in cielo diventando il dio Quirino, e che dal cielo
dispensasse il suo aiuto ai bisognosi (ancora, connotazione Aria)

Il Segno dei Gemelli


Secondo lo Zingarelli ‘98, il mito è l’esposizione di un’idea astratta sotto forma
poetica o allegorica. E’, tra le altre cose, l’immagine semplificata di un feno-
meno sociale o di un personaggio come viene recepito presso un gruppo
umano, svolgendo un ruolo determinante nel comportamento pratico ed ideo-
logico di questo. Abbiamo qui l’esperienza universale dei gemelli stratificata
nell’inconscio collettivo che viene trasferita come archetipo nel segno zodiaca-
le dei Gemelli. L’idea base è quella del dualismo tipico del nostro universo che
si dibatte per vivere, o sopravvivere, tra bene e male, tra chiaro ed oscuro.
Estrapolando dalla mitologia presentata, abbiamo per i Gemelli le seguenti
connotazioni:
– Parte chiara immortale e parte scura mortale
– Figli del cielo, esseri alati = Segno di Aria
– Capacità taumaturgiche (anche nella mitologia cattolica i Santi Cosma e
Damiano sono gemelli e guaritori)
– Ambivalenza di amore/odio nel rapporto
– Simbiosi/separazione
– Cielo e Ade, contatto fra due mondi

Il problema dei gemelli nel tema natale


Quando vogliamo redigere un tema natale ai gemelli ci troviamo di fronte ad
una sola carta per due persone diverse. Come dobbiamo comportarci? Sull’ar-
gomento c’è stato di recente un vivace dibattito on-line sul sito dell’Isar che
cercherò di sintetizzare.
L’imbarazzo del primo impatto è superabile se si tiene conto che ogni in-
dividuo cerca l’unicità. E che bisognerebbe chiedersi non perché malgrado la
stessa carta due persone siano differenti, bensì come mai sono uguali, se que-
sto dovesse verificarsi. Dopo tutto, anche il singolo individuo può essere diver-
so nei diversi periodi della vita in quanto le persone cambiano all’interno della
loro struttura, e quindi del loro tema, e può essere difficile riconoscere in noi il
“gemello” che eravamo trenta anni fa.
Intanto, bisognerebbe prendere in considerazione se si tratta di mono o
bi-zigoti, cioè se i gemelli hanno un patrimonio genetico identico oppure già
differenziato. Probabilmente, nel primo caso ci potrebbe essere una maggiore
tendenza alla rivalità e quindi, ciascuno di essi potrebbe utilizzare soltanto una
parte dell’oroscopo, nello stesso modo, del resto, in cui tutti noi utilizziamo so-
lo una parte delle nostre potenzialità. In genere, almeno secondo alcune ricer-
che, i gemelli tendono ad accentuare le differenze se vivono insieme mentre ri-
mangono apparentemente più simili nel caso contrario. Bisognerebbe poi an-
dare alla ricerca delle piccolissime differenze che sempre emergono, tanto più
52 Casa Terza

evidenti quanto maggiore è la distanza di tempo che intercorre tra una nascita
e l’altra. Anche se sembra un po’ difficile trovare qualcosa di immediatamente
significativo applicando le regole classiche dell’astrologia. Forse si potrebbe
ricorrere a tecniche più sofisticate tipo armoniche o midpoint o astrologia jyo-
tish. Ma il loro uso potrebbe essere relativo se la differenza di tempo tra le na-
scite risultasse di pochi minuti come è probabile che avvenga nel caso di parti
cesarei. Certo, sarebbe utile avere l’ora di nascita il più esatta possibile. Ma
anche in questo caso è necessario ricordare che non si può desumere tutto
dalla carta. Ci sono cose che non possiamo vedere in essa così come non
sempre è possibile scoprire tutti i segreti del nostro inconscio. Senza contare
che l’astrologia non è sufficientemente evoluta e che deve ancora trovare la
strada giusta per comprendere come mai due anime sono state legate insieme
fin dalla nascita.
Forse si dovrebbe introdurre il discorso della reincarnazione, per chi ci
crede, o del libero arbitrio, che riescono ad aver ragione persino dalle carte.
Anche la Kabala si riferisce al libero arbitrio. Si possono ipotizzare “universi
paralleli” (Scientific American, maggio 2003, Terre parallele in universi
infiniti) dove ognuno può vedere il film che preferisce.Vale a dire che in uni-
versi infiniti ci dovrebbero essere infinite possibilità di opzioni. Tuttavia, una
volta operata la scelta, questa non può più essere cambiata (ecco dove nasce-
rebbe l’equivoco del determinismo).
Per il misticismo egiziano, ed io aggiungo anche per la dottrina rosacro-
ciana, l’anima entra nel corpo alla nascita ma si realizza completamente solo
a 7 anni. Durante questo primo periodo l’individuo può cambiare secondo le
esperienze con le quali si confronta. Lo stesso profeta Nostradamus, che fece
uso estensivo delle previsioni astrologiche, afferma che non è detto che tutte
le profezie debbano avverarsi, intendendo che l’uomo può sempre cambiare il
suo futuro attraverso l’esercizio della volontà.
Siccome questi due punti, le vite passate e il libero arbitrio, ci avvicinano
alla comprensione delle motivazioni individuali e del nostro modo di agire, sa-
rebbe opportuno prenderli in considerazione quando si studia una carta ge-
mellare. Ci sarebbe tuttavia da obiettare che, studiando la stessa carta per i
due gemelli, si ottengono storie di vite passate uguali per entrambi.

Ipotesi di approccio
Prima di passare alle diverse ipotesi di approccio, sarebbe opportuno tornare
al mito che ci presenta, come abbiamo già detto, un gemello solare/conscio
ed uno oscuro/inconscio, uno di solito più passivo e l’altro più attivo (polarità
Yin-yang) simboli interiori del nostro Giano bi-fronte o del nostro dualismo.
Ecco le diverse tecniche ipotizzate e già sperimentate:
1) Osservare gli angoli (AS e MC) e gli aspetti che presentano. Possono tro-
varsi in segni diversi. Oppure, in segni uguali e Dwad diverse. Per Dwad si
intende una divisione dello Zodiaco in sezioni di 2°30’, ognuna delle quali
in un segno diverso all’interno dello stesso segno. Per es. 2°30’ di Ariete =
Casa Terza 53

Dwad Ariete/Ariete; da 2°,30’ a 5°,00’ = Ariete/Toro, e così via fino ai Pe-


sci. Questo è un sistema in uso nell’astrologia indiana che può essere con-
sultato come conferma o quando non si sa a che santo votarsi. Di solito,
anche se l’AS risulta uguale la differenza di tempo si nota al MC.
2) Osservare ancora gli angoli. Per es., il Sole di uno può cadere al di sopra
dell’orizzonte e quello dell’altro al di sotto. E’ utile in questo caso conside-
rare i settori dell’oroscopo (maggiore o minore obiettività/ soggettività)
3) Prendere in considerazione il fatto che un gemello può rispondere maggior-
mente alle vibrazioni del Sole e l’altro della Luna, specialmente nel caso di
sesso diverso. Oppure che uno dei due sta polarizzando una parte dell’oro-
scopo. Per es., in un determinato momento, uno incomincia ad esprimere
maggiormente l’energia Yang identificandosi con Marte e il Sole mentre
l’altro sicuramente diventerà più lunare e venusiano. E’ interessante ri-
scontrare quale parte della carta ognuno di essi sta privilegiando. Per es.,
in un quadrato tra Marte e Saturno dove uno sta utilizzando la polarità Sa-
turno e l’altro quella marziana.
4) La vicinanza maggiore o minore di un pianeta natale alla cuspide di una
casa.
5) Le configurazioni geometriche all’interno dell’oroscopo (dovute alla diffe-
renza di tempo che incide sulla collocazione delle cuspidi delle case), co-
me un Grande Trigono o un T-quadrato
6) La posizione della Luna progressa rispetto alle cuspidi natali e la progres-
sione degli angoli rispetto ai pianeti natali insieme ai transiti su tali punti.
Questo per decifrare gli avvenimenti che si realizzano per un gemello e non
per l’altro.
7) Ricorrere alla tecnica della rettifica dell’ora natale nei casi dubbi perché
l’AS è importante e i pianeti in congiunzione o in aspetto possono rappre-
sentare le persone presenti all’evento e/o l’equivalente delle sub-persona-
lità. Il contatto differenziato nel tempo con i pianeti (transiti) è piuttosto ri-
levante. Per es., la differenza dai 4 agli 8 minuti alla nascita (frequente nei
parti cesarei e ancora più notevole in quelli naturali) può tradursi in 6-8
mesi durante l’adolescenza quando uno dei gemelli vive progressivamente
le stesse situazioni prima dell’altro mentre verso i 30 la differenza si tramu-
ta in anni. Per es. l’inizio del ciclo femminile o il sorgere della prima peluria
sul viso per i maschi. Con impatti psicologici di un certo peso Una coppia
di gemelle aveva ricevuto il permesso di accettare appuntamenti solo dopo
aver compiuto i 16 anni. La seconda ebbe un inquadramento di Venere ap-
pena prima di quell’età e l’altra appena dopo. Quest’ultima non ebbe mai
un appuntamento mentre l’altra sì. Continuarono a vivere insieme fino ai
60 anni, con la gemella dell’appuntamento che si dimostrava la più mon-
dana ed energica delle due. Cioè, il neonato che nasce dopo viene in con-
tatto con le sequenze planetarie prima dell’altro. Secondo A. T. Mann,
quando la differenza temporale è di 10’ o addirittura 20’ (il che non è infre-
quente nei parti naturali), il secondo gemello spesso va più avanti nella vi-
ta precedendo l’altro nelle esperienze. Altri astrologi affermano il contrario.
54 Casa Terza

È, cioè, il primo gemello quello più volitivo o più produttivo in quanto deci-
de di uscire prima dell’altro che, spesso, viene indotto all’uscita da parto
cesareo. Mi viene, però, in mente che il primo ad uscire è anche quello che
è stato concepito dopo. Quindi la discrepanza tra le due tesi è solo appa-
rente.
8) Un’indagine utile sarebbe quella di far analizzare la carta dei gemelli da
due astrologi diversi perché ognuno può vedere la carta da una diversa
prospettiva, e fare poi un confronto.
9) Un’altra sarebbe quella di avere un dialogo privato con ognuno dei gemelli
per vedere come i due considerano se stessi rispetto all’altro.
10)Infine, un sentiero da seguire sarebbe quello di analizzare anche la carta
dei genitori, ed eventualmente dei nonni, in quanto la loro influenza può ri-
sultare significativa per comprendere la colorazione differenziata che appa-
re nella carta dei gemelli.

Un caso di gemelli bi-zigoti


Vediamo adesso i grafici di una coppia di gemelli – di cui ho avuto diretta
esperienza, ancora nell’’89, quando avevo come strumento utile soltanto la
dialettica del sistema morpurghiano – il primo di sesso maschile, l’altro fem-
minile, nati ad appena 5’ di distanza. E pare che il tempo sia esatto.
Casa Terza 55

Confesso ch’ero stata presa dal panico e mi ero attaccata a tutte le diffe-
renze possibili, anche a quelle più esigue. Indichiamo con A il primo gemello,
di sesso maschile e con B quello di sesso femminile.

Grafici
Avevo riscontrato:

A: MC 19°14’ Leone, 2° decano = Sagittario B: MC 20°31 Leone, 3° decano = Ariete


A: Stellium in 9a con Merc., Luna, Marte B: Stellium in 8a con Sole, Saturno, Merc.
A: (nessun riscontro) B: Urano, 23°44’ Bi sest. MC 20°31’Leone-
A: id B: Giove 17°27’ 4a/Pesci trig. AS 9°53 Scorp.
A: Plutone, 4°11/Bi, semiq. MC 19°14 Leone B: - - - - - - - - —
A: Nettuno/Sag. cuspide (-5’’) 2a B: Nettuno del tutto in 1a casa

Nel soggetto A con un MC 2° dec./Sag. ed uno stellium in 9a, analoga del


Sag.+ Luna/inconscio personale/anima nello stellium, assediata da Mercu-
rio/Movimento e Marte/iniziativa in Leone, abbiamo una capacità di fuga e di
salvezza nel lontano abbastanza accentuata, insieme alla capacità di azione
costruttiva che si origina dal semiquadrato tra Plutone/risorse impensate e
56 Casa Terza

MC/autorealizzazione (assente nella sorella). La collocazione di Nettuno/infini-


to, proiettato (0.05’’ alla cuspide) sulla 2a, la casa del concreto, indica la ca-
pacità di reagire al pericolo di alienazione data dall’autocoscienza/Sole cong.
a Saturno/limiti nella casa della morte e della trasformazione.
La sorella, invece, con il MC. 3° dec./Ariete, stellium in 8a/casa dell’alie-
no, doppiamente legata a Plutone e Marte che ne sono i signori, si sente più
distaccata dal suo ambiente naturale (opp.2a), sempre pronta a combattere.
Saturno/limite/struttura/logica assediato da Sole/vitalità e Mercurio/ movi-
mento la portano ad una certa impulsività. Urano sestile al MC/Leone-3° dec.
Ar. (assente nel fratello) indica che si autorealizza nell’indipendenza e nella ri-
bellione. Mentre il suo Giove in Pesci, forte perché in 2° domicilio nel segno,
trigono all’AS in Scorpione (altro aspetto assente nel fratello), accentua le sue
valenze trasgressive legate all’inconscio.
Durante il colloquio, entrambi i ragazzi sembravano soffrire di una specie
di rassegnazione in contrasto con il clima ostentatamente ma falsamente libe-
rale, proposto dai genitori. Il quadrato Luna/Urano tra la 12a e la 9a nell’oro-
scopo dei due gemelli parla di separazione brusca e sofferta dalla madre, sen-
tita maggiormente dalla figlia che la traduce in aggressività
In effetti, il ragazzo si dimostrava più tranquillo e taciturno mentre la so-
rella si atteggiava a ribelle. Il primo, che sognava di diventare pilota di formula
1, diventa ingegnere meccanico con laurea breve riuscendo ad inserirsi nel
quotidiano, si sposa nel 2002, ancora senza figli (Plutone in 11a/Bilancia di
fronte ad una 5a vuota) e trasferisce il suo desiderio di potenza (Formula 1)
nello Judo, che pratica ancora adesso.
In questa sede non dobbiamo analizzare i temi ma considerare semplice-
mente le differenze che rendono i gemelli persone uniche e non cloni. Così, a
distanza di molti anni, risulta che il soggetto A, il primo nato, il relativamente
meno sensibile dei due, è quello che si inserisce meglio nella realtà e soprav-
vive. Invece la sorella, più percettiva e ricettiva è quella che soccombe.
Infatti, il suo desiderio di indipendenza la porta a fuggire di casa, a speri-
mentare subito il sesso, a sposarsi con una persona che la induce ad una nuo-
va fuga (separazione) e l’avvia verso la morte (casa 8a) cui forse, lo diciamo
a posteriori, inconsciamente anelava (Sole quadr. Plut.). Quando, infatti, le si
prospetta ormai una serena convivenza con un altro compagno per sfuggire
ad un marito che la prevaricava psicologicamente e forse fisicamente, perisce
in un incidente d’auto mentre si dirige verso il lago di Garda per il suo ultimo
giorno di lavoro (cameriera in un hotel). 15 giorni prima era sfuggita ad un al-
tro incidente. Lascia una bambina di 3 anni che ora, a 10 anni, è in analisi. Sia
lei che il fratello avevano sogni premonitori (Casa 8a/Cancro abitata, AS.
Scorp., Giove in Pesci/4a) e poco prima dell’incidente lei aveva presagito la
sua morte. In seguito alla perdita improvvisa della sorella il gemello si è trova-
to ad avere seri problemi negli studi, esprimendo così il suo dolore. I due fra-
telli erano, infatti, molto legati.
Se dovessi fare adesso l’oroscopo, usufruirei dei punti 1, 3, 4, 5, 10 per
avere delle conferme più immediate. Proviamo ad analizzare:
Casa Terza 57

A: MC dwad Leone/Pesci = approccio più morbido ed elusivo e quindi più


funzionale all’ambiente.
B: Mc dwad Leone/Ariete = atteggiamento più frontale ed aggressivo ver-
so l’ambiente.
B: configurazione astrale = Grande trigono di Acqua tra AS/Scorp.- Gio-
ve/4a/Pesci - Mercurio/8a/Cancro. Questo sembra indicare maggiore sensibi-
lità e attrazione per l’Inconscio/Infinito (assente nelo fratello).
Le dwads perciò confermano sia la tonalità dei decani sia l’atteggiamen-
to dei due fratelli verso la vita e le loro reazioni allo stesso contesto sociale.
Ovviamente, si tratta di sfumature.

Tema natale dei genitori

Grafici
Prima di fare l’oroscopo avevo parlato col padre mentre la madre rimaneva si-
lenziosa. Apparentemente liberale, il primo era in realtà molto possessivo
(Scorpione) ed autoritario. Pare fosse anche influenzato dalla moglie, che ave-
va rifiutato visceralmente la figlia (Urano/12a quadrato Luna in 9a/madre nel
lontano nella carta dei gemelli) Probabilmente aveva avuto problemi durante il
parto (Giove/placenta e Nettuno/liquido amniotico lesi, anche se non tra di lo-
58 Casa Terza

ro). La madre presenta una Luna in 6a/Ariete opposta Mercurio/figli in 12a ed


un AS/Bilancia con un nucleo di durezza (Luna opp. AS Trig. Plut.10a/potere
in Leone). Inoltre, con uno stellium in 12a, risulta interessato l’asse di identità
dove si riscontra una certa confusione (Sole congiunto Nettuno entrambi con-
giunti Mercurio).
Il padre, Sole/Scorpione in 10a opp.Luna/Toro in 4a = asse del potere,
AS Capricorno con Giove in 1a e MC 29,37/Bilancia, cioè quasi Scorpione, la
dice lunga sull’atmosfera casalinga rivelatasi poi oppressiva anche per la ni-
potina, che va a trovare malvolentieri i nonni materni a causa della loro rigi-
dezza inflessibile. Dopo la morte della figlia, il nonno voleva la bambina in affi-
damento ma questo è stato assegnato nominalmente al padre che lo ha poi
passato, di fatto, ai nonni paterni. Ragion per cui ci sono stati forti litigi tra i
due con risvolti legali che ancora perdurano.
Entrambi i temi presentano una opposizione Sole/Luna.

Influenze genitoriali sul tema dei gemelli

Grafici comparati
Se confrontiamo la carta dei gemelli con quella dei genitori, nati uno nel ‘49,
l’altra nel ‘51, vediamo che gli Urano dei genitori si collocano tra l’8a e la 9a
Casa Terza 59

casa dei figli. Quello del padre, che nella sua carta ha uno stellium in 8a, de-
stabilizza maggiormente la congiunzione Sole /Saturno in 8a cui è più sensibi-
le il gemello di sesso maschile in quanto investe la sua vitalità e il suo ruolo a
livello sociale. Lo rende, su una base natale emotiva già incerta (quadrato Lu-
na/Urano) meno autorevole ma nello stesso tempo lo spinge a recuperare nel
concreto (risucchio della 2a/Capricorno). Riesce infatti ad ottenere, come ab-
biamo visto, la laurea breve in ingegneria e adesso lavora in un calzaturificio
(Nettuno/piedi alla cuspide della 2a/concreto). La figlia, invece, assume pre-
valentemente la tonalità 8a dello stellium del padre con risvolti più drammati-
ci.
L’Urano della madre si inserisce tra il Mercurio/razionalità e la Luna/tradi-
zione destabilizzando la pragmaticità e interessando maggiormente la gemella
di sesso femminile. Tanto più che il quadrato Luna/Urano accentua le tenden-
ze di quest’ultima ad andare controcorrente. Tra l’altro, la gemella non riesce
a continuare gli studi e ad ottenere un lavoro adeguato alle aspettative dei ge-
nitori. La tonalità 9a casa della madre (dove Urano è anche congiunto alla Lu-
na Nera) viene assunta in modo conflittuale dalla gemella che adotta la fuga
come modus vivendi e in modo positivo dal gemello maschio che si sottrae
così all’alienazione della casa 8a.

Grafico del transito nel giorno della morte della 2a gemella


60 Casa Terza

Il giorno della sua morte, la Luna Nera transitava esattamente sulla sua
Luna natale e sul Mercurio natale (0, 06’’) interessando l’asse 3/9 del Movi-
mento dove anche Nettuno (l’infinito) di transito si congiungeva alla Luna Ne-
ra natale (0,07’’) e si opponeva alla Luna di lei.
Secondo Helene Haw (vedi L.A n.104), di solito c’è un forte Nettuno nella
carta dei gemelli ad indicare la simbiosi tra i due. Anche qui il Nettuno è abba-
stanza forte (in Sag./2° domicilio, in rapporti positivi con la 9a casa analoga
del Sag. e con Plutone/Inconscio), sotto la luce dei proiettori tra 1a e 2a

BIBLIOGRAFIA E FONTI:
■ FRAZER, Il Ramo d’oro, Newton, 1992
■ JOSEPH CAMPBELL, Mitologia Occidentale, Mondadori, 1992
■ Isar E-Mail Letter: n.i 230, 231, 233, 234, 264 A e B, 265

DATI:
Gemello A.21 6 1974 ore 16.45 isola della scala
Gemello B 21 6 1974 ore 16.50
padre 6/11/1949 nogara vr ore 11.05
madre 15 10 1951 ore 7.00 isola della scala vr
giorno morte 2a gemella 18 3 1996 7.55

Gli articoli della nostra Rivista

non invecchiano mai,

o risorgono come l’araba fenice…


Casa Terza 61

Brian Clark

GEMELLI: ALLA RICERCA


DEL PARTNER SCOMPARSO
TRADUZIONE DI ANGELA CASTELLO

L.A. 136-373

Il terzo segno dello zodiaco è spesso incompreso e banalizzato. In questo artico-


lo Brian parla dei forti sentimenti di perdita e separazione che di solito si celano
dietro il temperamento nervoso ed agile dei Gemelli. Una versione completa
dell’articolo si può trovare sul Mountain Astrologer del giugno/luglio 2000. Si
visiti il sito web www.mountainastrologer.com/

“Vorrei che non continuassi ad apparire


e sparire così all’improvviso
facendo diventare matta la gente”
Lewis Carrol

Mi sono chiarito le idee su questo archetipo grazie ai clienti che ne rievo-


cavano immediatamente la tematica con le loro collocazioni planetarie nel se-
gno dei Gemelli. La mia conoscenza da manuale della persona nervosa, di-
simpegnata, superficiale e pettegola che fuma sigarette a gogò con il cellulare
rimosso chirurgicamente dall’orecchio, è stata completamente destrutturata
dopo aver ascoltato le varie testimonianze al riguardo. Il segno dei Gemelli
evoca il primo incontro con un suo pari, la consapevolezza di un altro (una
persona amata o rivale), e la prima esperienza di separazione vissuta ben pre-
sto nell’ambiente familiare. La loro sofferenza è prodotta dall’’antica memoria
di un legame con il loro intero essere che era stato spezzato.
Il segno dei Gemelli ed i suoi derivati, la terza casa e il suo reggente Mer-
curio, costellano l’archetipo dei fratelli e contengono una miriade di modalità
attraverso le quali questo rapporto primario può essere vissuto. E’ comunente
rappresentato da Castore e Polluce, sebbene vi siano state associate altre cop-
pie di gemelli. (1) Le loro storie descrivono la gamma dei sentimenti che si
originano nella relazione tra fratelli, dal coinvolgimento all’estraniamento, e ri-
velano i temi ricorrenti di dualismo, sacrificio, separazione, perdita e ricerca
dell’altro. Osservando le stelle brillanti della costellazione potremmo conosce-
re un lato più incisivo di questo archetipo.
62 Casa Terza

Le due brillanti stelle dei Gemell

“O Muse dagli occhi brillanti,


parlateci dei figli di Zeus,
i Tindaridi,
i grandi figli di Leda:
Castore, che domava i cavalli,
e Polluce, l’uomo senza macchia” (2)
Inno omerico ai Dioscuri

Elena si trovava sulle mura di Troia e guardava il campo di battaglia dove


il fratello di suo marito, Agamennone, aveva raccolto il più grande esercito
composto dalle armate di tutta la Grecia. Accanto a lei c’era Priamo, padre di
Paride, l’eroe che l’aveva condotta sui lidi stranieri della città. Il patriarca le
chiese di descrivere i valorosi guerrieri greci che riusciva a individuare. Elena,
“la più splendida tra le donne”, (3) era stata la sposa di Menelao re di Sparta,
prima che Paride la reclamasse per portarla a Troia quale premio per aver giu-
dicato Afrodite la più bella tra le dee. Perciò, conosceva bene i generali greci
accampati. Ma mentre scrutava il campo, elencando i vari eroi a Priamo, non
riusciva a scorgere i suoi fratelli gemelli, Castore e Polluce (4)
Era strano che i suoi fratelli non fossero insieme all’esercito greco. Essi
l’avevano liberata quando, molto più giovane, era stata rapita da Teseo. Ave-
vano anche fatto parte dell’eroico drappello guidato da Giasone alla ricerca
del Vello d’Oro (5) e partecipato alla caccia del Verro di Caledonia. Erano fa-
mosi per le loro abilità guerriere, perciò Elena era stupita di non vederli insie-
me agli altri, che erano venuti per liberarla da Troia e dal suo rapitore Paride.
Elena era stata assente da Sparta durante i dieci anni della guerra. Quindi non
poteva sapere che una tragedia aveva colpito i suoi fratelli gemelli e che il Fa-
to aveva suggellato il loro destino come stava per fare con il suo.
Castore e Polluce erano amati sia dagli dei sia dai mortali. Erano cono-
sciuti come Dioscuri, i figli di Zeus, secondo una più antica versione suggerita
dall’inno omerico ai Dioscuri, che li voleva entrambi eroi divini. Tuttavia, se-
condo versioni classiche più tarde, avevano avuto origine da una famiglia di ti-
po più complesso. Questa, anche se non la più antica, divenne la versione po-
polare.
I loro genitori erano Leda e Tindaro, la regina e il re di Sparta. Zeus si
era invaghito di Leda e, per sedurla, si era trasformato in cigno. Ermes allora
lo inseguì sotto forma di aquila. E in combutta con lui diresse, da vero bric-
cone, il cigno verso la salvezza rappresentata dall’abbraccio di Leda. Leda
partorì due uova gigantesche dopo essere stata fecondata sia da Zeus sia dal
marito Tindaro. Da un uovo emersero Elena e Polluce, la divina progenie di
Zeus, e dall’altro Castore e Clitennestra, quella umana di Tindaro. Qui, il dua-
lismo geminiano si estende a vari livelli. Una parte dei gemelli è divina, l’altra
è mortale. Una parte è di sesso maschile, l’altra femminile. Una parte è insie-
me maschio-femmina e divina-mortale, proprio come l’altra. Questa duplice
Casa Terza 63

genealogia fa parte integrante del mito che ispira la costellazione dei Gemelli,
strutturata intorno alle due stelle splendenti di Castore e Polluce. In apparen-
za, Castore e Polluce sono uguali, tuttavia il loro destino è diverso. Essi devo-
no imparare a separarsi. Il complesso raggruppamento di ‘altri’ alla nascita e
la perdita definitiva del legame diventa il fato che sta alla base dell’esperienza
dei Gemelli (6) Inoltre, entrambe le coppie di gemelli portano avanti nella re-
lazione da adulti lo stesso coinvolgimento. Elena e Clitennestra sposano due
fratelli, Menelao ed Agamennone. Castore e Polluce sposano due sorelle, le
loro cugine gemelle. (questo ci ricorda che, spesso, la prima impronta e il
primo modello dei nostri rapporti con i fratelli vengono ricreati con partner
adulti.)
Quando Paride, sotto la guida di Afrodite, giunse nella patria di Elena per
sedurla ed attirarla a Troia, i due fratelli gemelli lo accolsero generosamente
come il benvenuto. Subito dopo il suo arrivo, comunque, essi partirono per as-
sistere al matrimonio dei loro cugini gemelli Ida e Linceo. Tuttavia, prima che
si celebrasse il matrimonio, Castore e Polluce rapirono le promesse spose, an-
ch’esse gemelle, proclamandole loro mogli. Nella rappresentazione del ratto
su un vaso, sia Afrodite sia Zeus erano presenti quando le due sorelle furono
prelevate dal sacro recinto della stessa Afrodite (7) La dea dell’amore/passio-
ne sessuale e il dio dell’ordine sono consapevoli del fatto e, forse, hanno persi-
no benedetto tale unione. Il legame tra gemelli, che è anche una metafora per
i fratelli e altre simili relazioni, è permeato da un sottofondo di tipo erotico e
competitivo. Le due sorelle promesse spose erano figlie del fratellastro di Tin-
daro. I temi di confusione e coinvolgimento familiare sono comuni nelle storie
di gemelli. Probabilmente, le sorelle erano divinità lunari dato che ognuna di
esse era chiamata col nome di una fase lunare: Febe, ‘la pura’ e Ileira, ‘la se-
rena’. (8) Così, gli eroi solari gemelli trovano le loro controparti femminili. Al-
tri due gemelli, gli olimpici Apollo ed Artemide, reciprocamente devoti, erano
anticamente sinonimi dei luminari. Astrologicamente, spesso sottovalutiamo
la storia dei gemelli che allude al Sole e alla Luna.
Il mito geminiano si colloca in una complicata situazione di dualismo e
abbinamento. Castore e Polluce sono talmente fusi insieme che rendono diffi-
cile la separazione. Sposano due gemelle che hanno portato via ai loro cugini,
anch’essi gemelli. Le loro storie sono così intrecciate che la separazione viene
rimossa. Ognuno dei gemelli viene preso dallo stesso ingranaggio di rapporto
intimo oppure di rivalità. Legati in questo stato di simbiosi, non riescono a ve-
dere se non il proprio riflesso.
Per ironia, mentre Castore e Polluce rapiscono le fidanzate dei loro cugini
viene ‘rubata’ la loro stessa sorella. Il mito dimostra che la conseguenza del
loro raggiro è l’arrivo di uno straniero o figura ombra, rappresentata da Paride.
La famiglia subisce un cambiamento irreversibile quando uno dei fratelli pren-
de una partner poiché, insieme a lui, si congiunge ad un’altra linea ancestrale.
In un sistema familiare, i due fratelli devono confrontarsi con la perdita del loro
rapporto reciproco, e sono costretti a prendere atto che uno di loro sta la-
sciando la casa per entrare nel mondo del rapporto adulto.Un modo di affron-
64 Casa Terza

tare i problemi irrisolti dell’ombra emergente è quella di proiettarli su famiglia


e partner dei fratelli, cioè sui cognati.
Un’altra versione suggerisce che le due coppie di gemelli (Castore-Pollu-
ce e Ida-Linceo) siano venute in conflitto a causa della divisione di una man-
dria. Tutti e quattro avevano razziato con successo nei territori dei vicini ed
erano ritornati con una gran quantità di bestiame. La disputa sorge sul tema
del possesso (sfera del Toro), che fa presagire l’esperienza geminiana della
perdita e della separazione. Entrambe le coppie incominciano a combattere
finché una spada trafigge Castore, il gemello mortale, Viene così rivelata la ve-
rità sui loro destini. Castore deve morire mentre Polluce, che ha il dono del-
l’immortalità a causa del padre divino, no.
Polluce è adesso completamente solo. La visione del fratello ucciso in
battaglia evoca la profonda sofferenza della loro irrevocabile separazione. Ca-
store è la parte di Polluce che completava il suo senso di interezza; con la sua
perdita c’è il vuoto e l’ossessiva sensazione di qualcosa che manca. Il suo do-
lore era intenso, talmente intenso che non poteva più vivere senza di lui. Per-
ciò supplicò Zeus di permettergli di abbandonare la sua immortalità per essere
vicino al fratello. Come dono eccezionale, Zeus concesse al figlio divino l’e-
saudimento di tale desiderio. La loro originaria differenza (divino contro mor-
tale) verrà eguagliata da una parziale immortalità per entrambi.
Mentre si è portati a definire il comportamento geminiano come dispersi-
vo, nervoso o disimpegnato, ciò che in realtà si nasconde dietro di esso, sep-
pure inconsciamente, è la ricerca frenetica dell’altro. In questo mito, è il lega-
me spezzato con il fratello gemello che permette all’altro di oltrepassare la so-
glia verso il mondo ultraterreno, il terreno psicologico in cui incontriamo
‘l’ombra’. Castore, il mortale, diventa lo psicopompo, colui che guida il fratello
oltre la morte. Nei gemelli, la separazione risveglia la consapevolezza, e la
consapevolezza di essere separati è penosa. Nell’oroscopo, il Gemelli spesso
proietta la memoria più antica della separazione e della ricerca per ciò che
manca ‘sull’altro’ nelle vesti di un fratello, un amico o un partner.
Quello dei Gemelli è il primo segno nella triplicità di aria, mutabile e dua-
le. Essenzialmente è la prima rappresentazione zodiacale della separazione e
degli opposti. Considerando lo zodiaco come una metafora dell’evoluzione psi-
cologica, l’esperienza geminiana avviene molto presto, prima che la capacità
di comprendere, riflettere o analizzare si sia sviluppata, e prima che l’esperien-
za dell’attaccamento emotivo alla sicurezza, rappresentato dal Cancro, sia sta-
ta interiorizzata. All’interno del processo evolutivo, il Gemelli è troppo giovane
per sostenere l’impatto di una perdita profonda come quella vissuta da Pollu-
ce. I sentimenti costellati da questa perdita vengono consapevolmente dimen-
ticati, fluendo verso il Lete, il fiume sotterraneo dell’oblio. I forti sentimenti di
dolore risvegliati dalla separazione con l’altro sono sepolti e viene loro negato
l’accesso alla coscienza, diventando ombre di sentimenti; si percepisce un
senso di vuoto, di qualcosa che si è perduto o che manca, di incompletezza.
Molto comunemente, questo sentimento di ‘mancanza’ viene proiettato fuori,
nel mondo degli altri uguali, giacché questo è il mondo compatibile con quello
Casa Terza 65

dei Gemelli. La parte mancante, allora, viene idealizzata come anima gemella
(segno della Bilancia) o come un legame di amore fraterno (segno dell’Aqua-
rio). Spesso, la sensazione di profonda perdita non ha alcuna spiegazione ra-
zionale. Tuttavia, questi sentimenti vengono assorbiti dal sistema nervoso tra-
sformandosi in ansietà o mancanza di concentrazione. Poiché la memoria in-
conscia della separazione viene risvegliata dalla vicinanza condivisa nel rap-
porto adulto o amicizia intima, un impegno elusivo diventa l’effettiva difesa
contro la perdita.

I gemelli e la cultura della copia


“Finalmente ho saputo chi ero
quando stamattina mi sono alzato,
ma penso di essere cambiato
diverse volte da quel momento”
Lewis Carrol

Il mito dei gemelli viene espresso in modi diversi nelle varie culture, tutta-
via l’immagine del dualismo è una costante. Elementi opposti come luce ed
oscurità, cielo e terra, giorno (Sole) e notte (Luna), bene e male sono facili da
accoppiare, per cui molti miti rappresentano i gemelli come polarità di ener-
gie.(10) Il dualismo è rappresentato dai gemelli rivali che guidano forze antite-
tiche o dai gemelli che cooperano, come i Dioscuri e gli Asvin (i Gemelli vedi-
ci).
Lo studio comparativo di questo mito di Levi Stauss fa notare che “ci so-
no differenze notevoli sulla tipologia dei gemelli tra la cultura europea e quella
nord-americana”. I miti europei mettono l’accento sulla somiglianza, che porta
alla cancellazione delle differenze (ideologia dell’identità); i miti nord-america-
ni fanno risaltare le differenze dove ognuno dei due gemelli deve coesistere
con le proprie diversità (ideologia degli opposti) (11) Un altro modo di osser-
vare questa dicotomia consiste nel mettere a confronto le culture tribali che
descrivono l’uccisione di uno o di entrambi i gemelli e le culture letterate che
parlano di unione dei gemelli. Mentre in tutte le culture esistono motivi comuni
sui gemelli, le differenze ideologiche sembrano ridursi alla possibilità che il ge-
mello-altro sia assorbito e integrato, simboleggiando una natura olistica/an-
drogina, oppure che sia allontanato ed ucciso suggerendo un’eterna polarità
ed opposizione. Psicologicamente, il compito dei Gemelli oscilla tra il bisogno
istintivo di eliminare e quello sociale di assimilare il suo opposto. Ad ogni
buon conto, il suo destino è quello di incontrare l’altro gemello.
I gemelli, come duplicati o copie, rappresentano naturalmente la consa-
pevolezza “dell’altro”. Sia che rivestano il ruolo di imbroglioni, psicopompi,
eroi, fondatori di città, guerrieri, o dei, essi attivano comunque la consapevo-
lezza. Nascita e cultura costellano l’immagine dei gemelli. Il loro archetipo, in
termini attuali, simboleggia la coscienza ‘dell’ombra, la personificazione del-
l’alter ego o uno specchio che riflette ciò che manca. Il gemello può essere un
66 Casa Terza

rivale, la parte ‘oscura’ o non eroica che deve essere sopraffatta; oppure un
fratello, un partner che fondamentalmente agisce da controparte o anima. L’e-
mergente consapevolezza dell’altro e il tentativo di co-esistere o di eliminare
spesso richiede un sacrificio per poter crescere. Questo è un tema che ricorre
in tutti i miti. A me sembra che il sacrificio avvenga quando incominciano a
svilupparsi il linguaggio e la mobilità. Con questo processo evolutivo si risve-
gliano la consapevolezza e la separazione. Il gemello viene abbandonato.
Bruce Lincoln ipotizzava che nella cosmogonia proto-indo-europea il
mondo emergesse “da un atto primordiale di sacrificio dove il primo sacerdo-
te, Manu (da man = uomo), sacrificava il suo gemello, il primo re, il cui nome
era Yemo (= gemello) (12) Da qui hanno origine molte cosmogonie occidenta-
li, tra cui quella vedica. Manu (13) fu il primo uomo a venerare gli dei attraver-
so il sacrificio del suo gemello Yama, che divenne in seguito il responsabile del
mondo sotterraneo accompagnando i morti nel regno degli antenati. “Yama fu
la vittima sacrificale indispensabile per la creazione cui presiedeva Manu.”
(14) Riscontriamo lo stesso motivo nei miti di certe tribù africane dove uno dei
gemelli esce prematuramente dall’uovo cosmico mentre l’altro viene sacrifica-
to per assicurare un mondo migliore. (15)
È lo stesso motivo che appare nella fondazione di una città (16) (la fon-
dazione di una città rappresenta il movimento verso la civiltà e lo sviluppo
consapevole), come nel caso dei due gemelli Romolo e Remo, dove Romolo
uccide il suo gemello e dà il proprio nome alla città eterna. Così l’impero ro-
mano viene fondato sul sangue di Remo. È abbastanza interessante che que-
sto motivo arcaico sia apparso in una cultura più tarda. (17) Anche la mitolo-
gia greca descrive i gemelli come fondatori di città, ma diversamente dal mito
romano, il gemello non sempre viene apertamente sacrificato
I gemelli greci, Anfione e Zeto, sono fondatori di città ma, invece di ucci-
dere il partner, essi collaborano nella costruzione delle mura di Tebe. Altri e
numerosi motivi si intrecciano con la loro storia: la madre scandalosa o esilia-
ta costretta ad esporre i figli appena nati, l’essere allevati da un pastore, la li-
berazione finale della madre da parte loro, la paternità divina e le notevoli dif-
ferenze che li contraddistinguono. (18) Sono motivi che fanno parte anche del
mito romano ma, a differenza di questo, il tema del sacrificio come preannun-
cio di civiltà e consapevolezza viene qui rimpiazzato da quello dell’integrazio-
ne. I due gemelli preannunciano la rinascita di Tebe, destinata a diventare una
grande città, e la ricostruiscono utilizzando i loro talenti considerevolmente di-
versi. Anfione è un dotato musicista la cui lira induce la natura a cooperare
nella costruzione delle mura; Zeto ha un’enorme forza che gli permette di sol-
levare pesanti massi e collocarli al posto giusto Il primo esprime la parte poe-
tica, musicale e culturale mentre l’altro si allinea con la forza e la determina-
zione dello spirito selvaggio. Essi preannunciano una nascita, ma invece del
sacrificio danno luogo ad una assimilazione. Il risultato finale, come si vede,
oscilla sempre tra l’annientamento e la simbiosi.
Il tema antico del gemello sacrificato ha una sua controparte moderna. La
tecnologia degli ultrasuoni ha rivelato che molte gravidanze di gemelli danno
Casa Terza 67

come risultato una singola nascita e che uno dei gemelli viene assorbito dal
corpo dell’altro o espulso senza che la madre se ne accorga. Le più recenti
statistiche suggeriscono che un concepimento su sei è un gemello sebbene
soltanto uno su sessanta nascite risulti tale. Il fenomeno è generalmente cono-
sciuto come la sindrome del “gemello che scompare”. (19) Il gemello sacrifi-
cato che preannuncia una nascita non è soltanto un motivo mitico ma anche
una realtà biologica: “Siamo concepiti come gemelli ma la maggior parte di
noi nasce singolo. Sin dal principio ci immaginiamo gemelli, poi uno sparisce.
Insieme, i Primi Gemelli lottano con le forze primordiali, aprendo per noi uno
spazio in questo mondo per domare cavalli, arare la terra, sopravvivere ai ful-
mini; poi uno divora l’altro. Il gemello scomparso lascia dietro di sé un corpo
arido e sottile come un frammento di papiro”. (20)
Il sacrificio è un tema ricorrente nella cosmogonia. Quando vi appare
l’immagine insieme a quella dei gemelli essa presagisce sempre una nascita:
la fondazione di città o di imperi, l’eroica impresa dell’individuazione, o la na-
scita biologica. Forse i gemelli rappresentano un simbolo più differenziato per
il sorgere della coscienza poiché costituiscono la perfetta immagine del duali-
smo, dell’eguaglianza e della consapevole realizzazione di un altro al di fuori di
sé: “i gemelli incarnano l’ideale di una perfezione ontologica”. (21)

La personificazione dell’archetipo: le due metà


STEPHEN
Carta natale
5 luglio 1948
8.20 AM AEST 10:00
30S59 150E15
Geocentrical
Tropical Placidus True Node

La madre di Stephen aveva avuto almeno due aborti tra la sua nascita e
quella della sorella maggiore, perciò il suo arrivo era stato salutato con grande
sollievo. Tale gioia, però, era stata incrinata dalla memoria dei figli perduti, in-
tensificando l’ansia materna per il nuovo arrivato. Tale perdita impregnava
l’atmosfera familiare e contribuiva a rendere eccessivo il senso di protezione e
servizio di Stephen verso la madre, che non poteva né osava abbandonare.
La sensazione di essere legato alla madre, insieme ai continui litigi dei ge-
nitori facevano parte dei ricordi che Stephen aveva della sua triste infanzia.
Durante le consultazioni, egli continuava a dire che c’era qualcosa di sbagliato
nella sua famiglia. L’aria che vi si respirava contribuiva a farlo sentire depres-
so. Era proprio quel lato oscuro che non veniva mai accettato a livello di rap-
porti personali, così che si sentiva respinto ogni qualvolta esso faceva capoli-
no. Si sentiva amato solo quando dava il suo sostegno, o si preoccupava e nu-
triva psicologicamente la partner.
Egli rammenta chiaramente quando, a due anni e mezzo, era nato suo
68 Casa Terza

fratello Gregorio. Il primo ricordo risale all’arrivo di questi dall’ospedale. Sape-


va che era accaduto qualcosa di speciale e ne era affascinato e incuriosito. Lo
accettò come compagno di giochi ed amico. Crescendo, i due svilupparono
interessi diversi, e tali differenze erano evidenti. Greg era bravo negli sport,
popolare tra le ragazze mentre Stephen amava l’arte, era timido e goffo. Suo
fratello era attraente, più affascinante, più amabile, ed era il preferito (un con-
trasto impressionante che Stephen vedeva ora riapparire nei suoi due figli).
C’erano delle aspettative su Stephen, che fece sue le aspirazioni al suc-
cesso da parte del padre e le speranze di maestria nell’arte da parte della ma-
dre. Lasciò la famiglia per continuare gli studi all’università nella parte oppo-
sta del continente. La differenza tra i due fratelli divenne ancora più evidente.
Stephen aveva un nuovo obiettivo, ma Greg si sentì perso e senza alcuna dire-
zione. Con la partenza di Stephen, non aveva più alcuno che gli facesse da cu-
scinetto per proteggerlo dall’oscura atmosfera familiare. Tuttavia, la separazio-
ne incoraggiò i fratelli a scriversi. Essi riuscirono, così, ad esprimere i loro sen-
timenti, sogni e timori. Si sviluppò tra di essi un legame come non c’era mai
stato prima, fatto di intimità, solidarietà, senso di amore fraterno. Quando
Greg si sentì pronto andò a vivere con Stephen.
La prima cosa che mi colpì nel leggere l’oroscopo di Stephen fu lo stel-
lium in Gemelli/11a casa. Vi si trovavano il signore dei Gemelli, Mercurio, con
i due pianeti femminili, Luna e Venere ( reggente della 3a, dominio di Mercu-
rio) ed Urano. La generazione di Urano in Gemelli abbracciava gli anni qua-
ranta, dalla fine del 1941 fino alla metà del ‘49. Anche Saturno si congiungeva
ad Urano dal maggio del 1942 al giugno del 1944. (22) Ecco una generazione
alla ricerca dell’eterna giovinezza. Essi erano ispirati dal puer, molto consape-
voli ed accorti ma sempre alla ricerca di qualcosa che mancava. L’Urano in
Gemelli metteva scaltramente in discussione, o evitava, il deprimente ambien-
te familiare (si ricordi che il segno dei Gemelli è la 12a casa rispetto al Can-
cro.) Come molti altri della sua generazione, la gioventù di Stephen fu oppres-
sa da perdite e legami spezzati. Era la prima volta che un pianeta esterno
transitava il segno dei Gemelli, dopo Nettuno e Plutone alla fine del secolo. Fu
proprio il passaggio di Nettuno e Plutone in Gemelli che permise la sincronia
con la sfera dell’inconscio. Il Gemelli richiede un concetto, una mappa ed un
modello per essere aiutato a contenere il terribile senso di ciò che manca o è
perduto.
Sia Mercurio sia Venere sono retrogradi ed esattamente congiunti ad Ura-
no, nonché parte di un T-quadrato in opposizione a Giove, e quadrati a Marte.
Mercurio è il signore dei fratelli (23) e Venere regge la 3a casa dei fratelli. Es-
sendo retrogradi suggeriscono una accentuazione del tema. Il Sole è in Can-
cro, unico pianeta in acqua in 12a casa, la sola casa di acqua abitata. Chirone
in Scorpione, congiunto all’IC, si mette in trigono al Sole. L’altro maggiore
aspetto al Sole è il quadrato a Nettuno. C’è poi quello minore di semisestile a
Plutone, per cui il Sole è sommerso da immagini di acqua, che lo fanno sentire
completamente isolato dal resto dei pianeti focalizzati su fuoco ed aria.
Plutone reggente dell’IC Scorpione è congiunto a Saturno e quadrato a
Casa Terza 69

Chirone sull’IC, una immagine evidente dell’oscura atmosfera che pervadeva


la vita familiare di Stephen. Questa poteva anche far pensare a segreti o dolori
inespressi che ne soffocavano la vitalità. Con l’aggiunta di Chirone all’IC, mi
chiesi se la famiglia non fosse portatrice di una ferita dovuta ad un abbando-
no, una separazione, o un’adozione. Forse era questa la parte infetta che
Stephen avvertiva. Ma la ferita di Chirone contiene in se stessa l’antidoto che
può curarla.
L’identificazione di Stephen con la madre, il suo senso di servizio e sacri-
ficio verso di lei potrebbe far parte di una storia familiare più grande, un’ere-
dità di sconfitta come si nota dalla posizione e dagli aspetti del Sole. Il padre
di Stephen era diventato invisibile, incapace di liberarlo dall’eccessivo attacca-
mento verso la madre. L’aspetto Saturno/Nettuno conferma la fragilità dei
confini dell’ego, e con il Sole in 12a casa egli può essersi sentito sopraffatto
dall’altro (in questo caso, sua madre). Il fratello Greg aveva Nettuno opposto
al Sole. Entrambi i fratelli avevano in comune un aspetto che rivelava la vul-
nerabilità del loro ego di fronte alla forza dei sentimenti. Condividevano, inol-
tre, l’eredità dell’assenza della figura maschile.
Con la Luna e Venere in Gemelli (più Venere congiunta Urano-Mercurio) è
chiaro che Stephen avrebbe incominciato a star bene solo dopo aver lasciato
la famiglia trovando così lo spazio per respirare. Il Sagittario sulla cuspide del-
la 5a casa, e Giove che la governa anche in 5a, ci confermano alla lettera il
metodo da lui usato per liberarsi (viaggi e università). La cuspide della 5a ca-
sa è spesso una evidente indicazione del limite tra l’ambiente familiare e il
mondo esterno. L’elemento aria, specialmente i pianeti geminiani, hanno biso-
gno di spazi aperti, di luce, e soprattutto di aria sufficiente a riempirsi i polmo-
ni. Adesso che c’era la distanza tra i fratelli, il loro amore poteva svilupparsi.
Per la Venere in aria, spazio e distanza nutrono l’amore. Più si è distanti, più si
avverte la mancanza dell’altro.
Greg aveva 21 anni quando andò a vivere da Stephen. Cercava un lavoro
ma anche una relazione. Come da manuale nel caso di Venere in Gemelli (e
gli Asvins), si instaurò un rapporto complesso, il tipico triangolo, non appena
Stephen presentò al fratello la donna cui era romanticamente interessato.
Greg aveva incominciato con questa una relazione che si dimostrò difficile.
Egli incominciò ad essere sconvolto e frustrato a causa di tale rapporto
ma anche per l’ incapacità di trovare un lavoro. Stephen ricorda che il fratello
sembrava “un’anima tormentata”, che non riusciva ad esprimersi o a comuni-
care. Sapeva che Greg soffriva ma ignorava fino a che punto.
Una domenica mattina Stephen trovò suo fratello morto nella camera ac-
canto. Si era sparato puntandosi un fucile nello stomaco. Per due anni di se-
guito Stephen continuò a provare un intenso dolore misto a sensi di perdita e
di colpa, avvertendo così disperatamente l’assenza del fratello che spesso si
chiedeva se non dovesse raggiungerlo. Sentiva che forse avrebbe dovuto dire
e fare qualcosa di più. Come Polluce, era rimasto solo con il suo immenso do-
lore.
Si sposò quattro anni dopo. Lei era esattamente il suo opposto - brillante,
70 Casa Terza

“vivace” ed estroversa, in grado di farlo sentire a proprio agio. Ma l’estrover-


sione di Caterina poteva essere una valida difesa per il suo stesso dolore. An-
che lei, infatti, aveva perso il fratello in un tragico incidente. Così, si sposarono
condividendo una pena simile ma senza parlarne mai. La pena dei Gemelli è
quella della separazione. L’identificazione inconscia con qualcuno che ha vis-
suto la stessa perdita spesso attutisce la sofferenza, poiché ognuno collabora
con l’altro nell’evitare che la ferita venga riaperta.
Sin dall’adolescenza, Stephen aveva trovato rifugio dal suo tormento, il
sentimento “oscuro” che serpeggiava nella sua famiglia, nel travestirsi da don-
na. Fattore significativo nella rottura dei suoi rapporti privati, esso rappresenta
anche un relitto arcaico utilizzato dall’inconscio per difendersi dalle divoranti e
indescrivibili emozioni che si annidano al di sotto della superficie (IC Scorpio-
ne, governato da Plutone congiunto a Saturno e quadrato a Chirone sull’IC).
Dava un sollievo a ciò che schiacciava l’ego (Sole in Cancro in 12a quadrato
a Nettuno). L’IC Scorpione esige privacy e distacco dai sentimenti di coloro
che sono vicini, e il travestimento provvedeva a tale inviolabilità. Cosa interes-
sante, Stephen utilizzava, senza saperlo, un’immagine dell’antico eroe. Mentre
le storie omeriche hanno attentamente radiato la parte magica e sciamana dai
miti greci, pure rimangono dei frammenti dell’antica tradizione. Come gli scia-
mani del nord che varcano le aree opposte della natura e della sessualità, due
dei nostri eroi greci più virili fecero altrettanto. Ercole si mise al servizio di On-
fale vestito da donna ed Achille si vestì da fanciulla durante l’adolescenza. En-
trambi erano allievi di Chirone ed avevano imparato la tradizione sciamanica
nella sua caverna. La ferita di Chirone nascosta in famiglia, il luogo da cui
emana il “buio”, è lo stesso da cui può emergere l’antica immagine dell’eroe.
Per Stephen, il travestirsi lo mette in contatto con l’aspetto più armonioso e
completo di se stesso, quello che mancava nella sua famiglia. Tuttavia, Chiro-
ne simboleggia anche l’alienazione dal clan, e questo è ciò che prova Stephen
quando ritorna dal suo travestimento. L’alienazione e l’esilio sono temi impor-
tanti nei miti eroici, e parte integrante del processo di iniziatico verso la sepa-
razione e all’individuazione.. Come Polluce, la perdita aveva portato Stephen
sulla soglia che separa i due mondi. L’immagine del passaggio alla polarità
opposta soddisfa l’esigenza di Urano-Venere in Gemelli ad oltrepassare la linea
del sesso, e a mescolarsi col proprio opposto. Il Gemelli ha bisogno di aprire o
portare alla coscienza i suoi simboli interni- ha bisogno di parlarne, di scriver-
ne, di farne un’immagine, di vestirsene.
Quando era più giovane, Stephen era passato nel mondo del fratello at-
traverso la condivisione degli amici e del reciproco mondo sociale. Entrambi
erano intrappolati nell’atmosfera negativa della casa ma forse Greg aveva una
minore capacità di staccarsene. Aveva un’opposizione esatta Sole-Nettuno e,
per ironia, si era identificato con colui che si sacrificava per la famiglia. Solo
adesso, con la creazione di una sua famiglia, Stephen rivede il rapporto con il
fratello, che gli viene ricordato dai due figli più giovani nati dopo il suo terzo
matrimonio. Stephen osserva con attenzione l’evolversi del loro rapporto.
La dualità è parte del destino dei Gemelli che scorre nella vita di Stephen.
Casa Terza 71

Piuttosto che sacrificare una estremità dello spettro a vantaggio dell’altra egli
cerca sinceramente un rapporto più fluido con tutti gli aspetti del proprio sé.
Né il suo passato familiare né il suo oroscopo hanno sostenuto lo sviluppo del-
le qualità solari e marziane che adesso egli sente urgente portare a livello di
consapevolezza. Questa è l’altra parte che ora Stephen vuole vivere.
Come molti Gemelli, Stephen ha oscillato tra la polarità chiara e quella
scura di questo archetipo. E’ entrato a far parte di una famiglia colpita dalla
perdita di due figli e sofferto nella prima fase della vita adulta per la scompar-
sa del suo amato fratello. Ha sperimentato la vergogna della compulsione al
travestimento, eppure ha eroicamente lottato per accettare le perdite ricevute
in eredità. Il flusso del ritorno di Chirone lo ha aiutato a prendere atto degli
aspetti più sgradevoli del suo autentico sé, danneggiato dal disimpegno della
famiglia e dalla perdita del fratello. La storia dei Gemelli è dunque più com-
plessa di quel che pensiamo. Essa contiene il modello del rapporto originario
e primario della nostra vita di cui siamo continuamente alla ricerca.. L’eco dei
Gemelli è quello del gemello mancante.

NOTE
1 Hugh Lloyd-Jones in Myths of the Zodiac (Duckworth, London: 1978) suggerisce

che anche Zeto e Anfione erano associati ai Gemelli. p. 44.


2 Da The Homeric Hymn to the Dioscuri tradotto da Charles Boer, The Homeric

Hymns, Spring, Dallas: 1970.


3 The Iliad of Homer, tradotta da Richard Lattimore, University of Chicago, Chcago,

1961. Libro 3:171.


4 Ibid. Libro 3:171.
5 Apollonius of Rhodes, The Voyage of the Argo, tradotto da E. V. Rieu, Penguin, Lon-

don, 1971. Nel Libro 1 l’autore elenca i partecipanti all’impresa. Nei versi 146-149 egli no-
mina Castore e Polideuce.
6 Spesso, i Gemelli possono simboleggiare un fratello perduto, sia letteralmente sia

con l’immaginazione. Nel mito popolare della nascita dei Dioscuri gli altri figli di Leda non
sono menzionati. The Ehoiai (Catalogo delle Donne, 6° sec. a, C) cita due altre figlie di Le-
da - Timandra e Filonoe. Euripide cita in Iphigenia in Aulis un’altra figlia, Foibe. I Gemelli
possono rappresentare i legami spezzati con i consanguinei, specialmente con i fratelli.
7 C. Kereni, The Heroes of the Greeks, Thames and Hudson, London, 1959. p.109.
8 Secondo Pausania, il Kypria, un poema ora perduto, suggerisce che queste due ge-

melle possano essere state le figlie di Apollo.


9 Per una toccante descrizione vedi Pindaro, The Odes, tradotte da C. M. Bowra, Pen-

guin, London, 1969. Ode Nemea X: 75-9.


10 La mitologia greca abbonda di gemelli e questa coppia viene messa in risalto nel

mito greco più tardo. Per esempio, Ercole, la potenza e la follia dell’amore, è accoppiato
con Anteros, il vendicatore dell’amore non ricambiato. Prometeo, il pensatore visionario
che guarda avanti, è accoppiato con Epimeteo, il pensiero che viene dopo, oppure Deimos
e Fobos sono immagini gemelle del terrore e della paura generate dal padre Ares, dio della
guerra. Bruce Lincoln in Death, War and Sacrifice, University of Chicago (Chicago, 1991) p.
40, afferma che Radamante e Minosse potrebbero essere gemelli e che Eschilo si riferisse a
Menelao ed Agamennone come gemelli. Un tema comune nel mito e nella letteratura collo-
ca i gemelli nei ruoli polarizzati di gemello ‘luminoso’ e gemello ‘oscuro’. Per l’analisi del
mito dei gemelli nell’Africa Occidentale, vedi Yves Bonnefoy, Mythologies, tradotto da Ge-
rald Honigsblum ed altri, sotto la direzione di Wendy Doniger, 2 vol., Università di Chicago
(Chicago 1991). Vol. 2:33 ff.
72 Casa Terza

11 Wendy Doniger, The Implied Spider: Politics and Theology in Myth, Columbia Uni-

versity Press (New York: 1989). p. 151-2.


12 Bruce Lincoln, Death, War & Sacrifice, p. 32.
13 La mitologia vedica assegna questo nome a 14 progenitori del genere umano. Vedi

John Dowson, A Classical Dictionary of Hindu Mythology and Religion, Geography, History
and Literature, Routledge and Kegan Paul (London: 1972), p. 199.
14 Jaan Puhvel, Comparative Mythology, John Hopkins University Press (Baltimore,

1987), p. 286.
15 Bonnefoy, Mythologies, Vol. 2:33 ff.
16 Ignaz Goldziher nel Mythology Among the Hebrews and Its Historical Development,

tradotto da Russel Martineau, Longman, Green & Co. (London: 1877), p. 113 dichiara: “nei
miti di tutti i popoli gli eroi solari sono considerati come fondatori di città, e spesso un fratri-
cidio precede la fondazione di esse”. La storia ebrea di Caino assassino del fratello Abele
segue questa tradizione. Più tardi, essa fu adottata anche dai Romani.
17 Questo tema ricorrente nella mitologia romana desta qualche perplessità negli stu-

diosi. Vedi Jaan Puhvel, Comparative Mythology, p. 286-8.


18 Altri gemelli greci come Pelia e Neleo si conformano agli stessi temi. Essi furono

esposti su una montagna, dopo la nascita, e quando furono adulti liberarono la madre. Era-
no dissimili per temperamento e, alla fine, Pelia costrinse il fratello all’esilio.
19 La ricerca statistica è riportata in Jill Neimark, “Nature’s Clones”, Psychology To-

day; Vol. 30, N° 4, Luglio/agosto 1997 e Lawrence Wright, Twins and What They Tell Us
About Who We Are,.John Wiley and Sons 8New York: 1997). Cap. 6.
20 Hillel Schwartz, The Culture of the Copy: Striking Likenesses, Unreasonable Facsi-

miles. Zone Books (New York: 1996) p.19. Schwartz cita anche statistiche ed esempi della
sindrome del “gemello che scompare”.
21 Bonnefoy, Mythologies, Vol. 2: 33.
22 Saturno ed Urano erano congiunti il 3 maggio 1942, agli ultimi gradi del Toro: Sa-

turno faceva il suo ingresso in Gemelli l’8 maggio 1942 ed Urano una settimana dopo, il 15
maggio 1942. Urano aveva fatto una precedente, breve apparizione in Gemelli dal 7 agosto
1941 al 5 ottobre, 1941.
23 Vedi Brian Clark, The Sibling Constellation, Capitolo 9.

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“Come iscriversi ecc.”
Casa Terza 73

Patrizia Zivec Raggi

PRAGA ASTROLOGICA
ED ASTRONOMICA
NEL MITO E NELLA REALTÀ

L.A. 136-379

Nota: il riferimento alle foto riguarda l’inserto a colori (a pag. 96)

Praga magica, Praga esoterica, Praga ammaliatrice. Non c’è autore, scrittore,
viaggiatore del passato come del presente che non l’abbia descritta e la de-
scriva in questi termini. E Praga sembra uscita davvero da una fiaba, o da un
sogno: è una città che contrappone allo splendore dei suoi ori, delle sue guglie
e dei suoi tesori artistici ed architettonici, un’ombra molto ampia che si
confonde con le nebbie da cui spesso si fa avvolgere, creando un’atmosfera
talvolta romantica, talvolta inquietante. Là si celano le sue ambiguità, il suo
lato esoterico, le sue ebraiche leggende golemiche, le sue storie intrise di al-
chimia, là hanno vissuto due fra i maggiori astronomi della nostra storia: Ty-
cho Brahe e Johannes Keplero. Recentemente, negli Stati Uniti, è uscito un li-
bro che riporta una singolare e quanto mai inquietante ipotesi: Keplero avreb-
be avvelenato Tycho per impossessarsi delle sue preziose Tabulae Rudolphi-
nae.1 Omicidi ed artifizi, ambiguità e leggende qui sono sempre stati di casa e
le storie popolari ne sono infarcite a dismisura. Il confine fra realtà ed immagi-
nazione, fra storia e leggenda, fra misticismo e superstizione, fra razionalità ed
irrazionalità è qui meno delineato che altrove.
Nel ’500 Praga vide raccogliersi intorno al suo eccentrico e mitico sovra-
no Rodolfo II,2 astrologi, maghi ed alchimisti che vi confluivano da tutta Euro-
pa, mentre nel quartiere ebraico di Josefov fiorivano miti ed incombeva l’om-
bra del Golem, il mostruoso gigante d’argilla creato da un dotto rabbino, pen-
satore dotato di logica straordinaria, nonché esperto di matematica, di fisica e
di astronomia: Rabbi Löw.3 L’embrione d’uomo artificiale da lui creato, questo
ammasso di creta, ricalca il mito di Adamo, unico uomo che non uscì dal ven-
tre materno ma fu impastato dalla polvere dallo stesso Elohim, ma diversa-
mente da lui non possedeva lo spirito vitale, l’anima. È curiosa la storia di co-
me Rabbi Löw plasmò il Golem, che richiama i quattro elementi. In una notte
del 20 marzo 1580, dopo aver fatto il bagno rituale, il rabbino, nato sotto un
segno di aria, suo genero Jizchak ben Simson (fuoco) e il discepolo Jakob
ben Chajim Sasson (acqua), modellarono con il fango (la terra) un fantoccio,
74 Casa Terza

compiendo sette giri ciascuno intorno a lui, recitando delle formule e trasfon-
dendo nell’argilla l’uno il calore del fuoco, l’altro l’umidità dell’acqua. Infine il
rabbino pose sotto la lingua del Golem il misterioso šém, il foglietto di perga-
mena con la formula cabalistica della vita, ordinandogli di levarsi sulle gambe
e di obbedire ciecamente come un servo. Poiché il Golem, come tutti gli Ebrei
e in ossequio ad un preciso precetto religioso, il sabato doveva astenersi da
qualsiasi lavoro, ogni venerdì al tramonto Rabbi gli toglieva di bocca lo šém,
rendendolo inerte. Ma un venerdì il rabbino se ne dimenticò e mentre svolgeva
la funzione serale nella sinagoga, il Golem, voglioso di dimostrare la propria
forza ed autonomia, iniziò a schiumare ed a smaniare, invasato dai demoni,
strangolò galline e gatti e distrusse tutto ciò che incontrò. Rabbi Löw, avverti-
to, interruppe la celebrazione e subito accorse e gli sottrasse di bocca il fo-
glietto. Il servo furioso, imbrattato di sterco e di piume, si accasciò tramortito.
Allora il rabbino con i suoi aiutanti compì sette giri al contrario intorno a lui
pronunciando le formule cabalistiche in ordine inverso di quelle pronunciate
durante la sua creazione. Era il 1592.
Taluni insinuano che il Golem, l’uomo artificiale creato immortale e dota-
to di una forza sovrumana al fine di proteggere la comunità ebraica dalle ricor-
renti persecuzioni, poteva rappresentare l’alter ego, l’ombra stessa del rabbi-
no. Un giorno gli sfuggì di mano diventando furioso e pericoloso, ed egli fu co-
stretto ad eliminarlo, riponendo quella che era solo mera fanghiglia inanimata
nella soffitta della Sinagoga Vecchia-Nuova,4 la quale ormai contaminata non
avrebbe potuto mai più contenere né libri né oggetti sacri, inoltre pose il divie-
to a chiunque di accedervi. È la rivolta della forza bruta contro l’ingegno, del
servo contro il padrone, dell’istinto contro la ragione.
È interessante rilevare poi che il sapiente Rabbi Löw ebbe contatti con i
dotti astronomi ed astrologi di corte e fu persino ricevuto in udienza da Ro-
dolfo II, che desiderava penetrare i segreti dell’universo interrogandolo sulle
sue non comuni conoscenze relative alla scienza del cielo, alla Cabala ed alle
materie mistiche ed arcane.
Il mito del Golem, dunque, racchiude in sé i misteri della creazione, il rap-
porto fra padre e figlio, del dominante e del dominato, della colpa e della con-
danna, tutti incubi che incarnano le ossessioni del ghetto.
Molti anni dopo, un altro ebreo, il praghese Franz Kafka,5 anche lui con
una forte immagine paterna dominante e castrante,6 scrisse le sue storie allu-
cinanti e paradossali, i cui motivi principali sono di nuovo la colpa e la con-
danna e poi l’amore e la malattia, l’umorismo e la tragedia ed i cui personaggi
subiscono il giudizio di forze oscure ed invincibili. Della sua città, Praga, dice-
va: “Questa mammina ha gli artigli” e fra quegli stretti artigli egli si sentì co-
stretto per tutta la vita.
Qui sta la magia di Praga, in questo crocevia di popoli, di lingue e di ci-
viltà: slava, ebraica e tedesca e poi ancora tutti quelli che sono approdati alla
corte praghese da ogni parte d’Europa per dare il loro contributo artistico op-
pure semplicemente per trarre di che viverci, spesso mistificando ed imbro-
gliando.
Casa Terza 75

Oggi la sua magia più grande è quella di essere riuscita a conservare in-
tatto il suo fascino antico senza sembrare patetica o fuori moda ma, soprattut-
to, di aver saputo conservare quasi integro il proprio patrimonio storico, cultu-
rale, artistico e musicale, nonché quello scientifico, astronomico ed astrologi-
co insieme.
Il primo impatto si ha nella Piazza di Stare Mesto, la città vecchia, sulla
cui torre del Municipio un grande orologio, che le nostre guide definiscono
prudentemente “astronomico”,7 segna le ore dall’anno 1410 ed è fra i più anti-
chi d’Europa, di questo tipo, dopo quello di Padova del 1344 e di Strasburgo
del 1354. Osservandolo, ben presto ci si accorge che si tratta di un prezioso
gioiello astrologico che è stato costruito da un maestro orologiaio, Mikulá? di
Kadan, e da Jan ?indel, professore di matematica e astronomia presso l’Uni-
versità Carolina di Praga.
L’orologio è costituito da due quadranti posti in un’edicola tardo gotica
riccamente decorata [foto 1].
Quello superiore, una sorta di astrolabio meccanico, è racchiuso fra le
due figure a sinistra che simboleggiano la Vanità (l’uomo che si ammira nello
specchio) e l’Avarizia (l’uomo con il sacco dei denari) e le due figure a destra
che simboleggiano la Morte (lo scheletro) e la Lussuria (il Turco col turbante).
Un cerchio che rappresenta il mondo allora conosciuto, con la città di Praga
nel mezzo, sta al centro del quadrante, il quale è suddiviso poi in zone di tre
diversi colori: quella inferiore è nera e rappresenta la notte astronomica, quella
ocra è delimitata ad est dall’Aurora e ad ovest dal Crepusculum, infine quella
azzurra, il giorno, abbraccia l’emisfero superiore che va da oriente con l’Ortus
(il sorgere del Sole, l’ascendente dunque) fino all’occidente con l’Occasus
(l’occaso, il discendente). Sopra, su questo stesso quadrante, ce n’è un altro
più piccolo, mobile, su cui sono disegnati i segni zodiacali. Il braccio solare,
che termina con un Sole dorato, indica il segno zodiacale del momento sul
piccolo quadrante mobile, mentre la manina dorata (posta sullo stesso braccio
solare) indica sul quadrante grande l’ora solare locale di Praga. Si può notare
che l’ora solare è espressa in due modi: in numeri romani da I a XII (zenit) e
da I a XII (nadir) secondo l’odierna ripartizione, ed in cifre arabe scritte in ca-
ratteri gotici per la tradizione boema, dove la 24a ora corrisponde al tramonto.
Il braccio lunare termina con una Luna rotonda, metà argentea e metà
nera, che indica sul piccolo quadrante mobile il segno zodiacale in cui si trova
in quel momento. Essa si muove su un anello mobile e, oltre a mostrare le sue
fasi, percorre il quadrante attraversando le zone diurne e quelle notturne.
Il braccio che termina con la piccola stella d’oro mostra invece la posizio-
ne dell’equinozio di primavera, detto anche punto vernale o punto gamma.
Il quadrante dell’orologio rappresenta dunque i fenomeni astrologici rela-
tivi al sorgere ed al tramontare del Sole e l’orizzonte è dato dal confine fra la
zona ocra e quella azzurra. Quindi per conoscere l’ascendente del momento,
secondo l’ora solare, è sufficiente osservare in quale segno zodiacale del qua-
drante piccolo cade il confine stesso, posto, come abbiamo detto, sulla linea
di demarcazione fra Aurora e Ortus del quadrante grande [foto 2].
76 Casa Terza

Il tema redatto per il momento dello scatto della foto 2, avvenuto a Praga,
il 30.7.2004, ora solare 15:13:01, evidenzia un ascendente a 1°46’ Sagit-
tario, il Sole è a 7°44’ in Leone e la Luna è posta a 21°25’ in Capricorno.
Se guardiamo attentamente la fotografia dell’Orologio astrologico, vedia-
mo che la linea di demarcazione fra l’Aurora (ocra) e l’Ortus (azzurro)
posta sul quadrante grande, cade - nel quadrante piccolo - all’inizio del
segno del Sagittario, determinando dunque l’oroscopo, o ascendente, del
momento. Il Sole è in Leone. Ad oriente, ma ancora sotto l’orizzonte ed
invisibile (zona nera) vi è la Luna gibbosa (si farà piena il giorno seguen-
te) posta nel Capricorno, che mostra dunque il suo lato argenteo.

Il quadrante inferiore invece, costituito dal Calendario, è racchiuso fra


quattro figure, a sinistra un cronista e un angelo, a destra un astrologo e un fi-
losofo. In questo quadrante sono dipinte copie delle pitture di Josef Manes del
1865, i cui originali sono conservati al Museo di Praga, che rappresentano nel-
la parte interna i segni zodiacali ed in quella esterna i dodici mesi con le ri-
spettive scene stagionali che ritraggono la vita rurale boema [foto 3].
Al battere di ogni ora, dalle otto alle ventuno, si assiste alla magia mecca-
nica di questo preziosissimo strumento astrologico: la Morte suona la campa-
na e capovolge la clessidra, mentre gli Apostoli iniziano a sfilare dietro le due
finestre poste nella parte più alta, chinandosi verso la folla. Quando le finestre
si richiudono, il gallo, posto al di sopra di esse, sbatte le ali e canta; infine le
campane suonano le ore.
L’Orloj, come i praghesi chiamano il loro orologio, non è l’unica magia
astronomico-astrologica di Praga, infatti poco lontano, in direzione del Ponte
Carlo, si trova il complesso del Klementinum, voluto dai Gesuiti nel 1653 e la
cui costruzione si compì solo nel 1748 su progetto degli architetti Francesco
Caratti, František Maxmilian Kanka e Anselmo Lurago. Quando, il 21 luglio
1773, il Pontefice sciolse l’ordine dei Gesuiti, la proprietà del Klementinum
passò all’Università Carolina. A noi di questo vasto complesso edilizio interes-
sa soprattutto la Torre astronomica, nonché l’adiacente Biblioteca barocca che
conserva antichi e preziosissimi manoscritti e libri sulle diverse materie dello
scibile umano, fra cui testi filosofici, teologici e pur anche astronomici ed
astrologici.
La Torre astronomica, originariamente chiamata Torre Matematica, fu
un’istituzione che rese possibile eseguire le misurazioni astronomiche; tuttavia
non si ha notizia di osservazioni effettuate prima del 1750. Fu costruita su ini-
ziativa di Frantisek Retz, rettore del Klementinum e in seguito Generale Supe-
riore della Compagnia di Gesù. Il progetto è attribuito al Kanka o a Kilian
Ignac Dientzenhofer. L’architetto italiano Anselmo Lurago cooperò al disegno
della torre che fu terminata nel 1722, con l’apposizione di una statua di Atlan-
te sulla sua cima. Si tratta di una statua di piombo con l’interno di ferro, che
pesa 600 chilogrammi ed ha un’altezza di 2,4 metri. Atlante porta sulle spalle
Casa Terza 77

una sfera celeste dal diametro di 1,6 metri e il peso di 150 chilogrammi, nel
cui centro è posto un sole dorato [foto 4].
Sulla torre c’erano diverse meridiane, forse addirittura quattro, tuttavia se
n’è conservata solamente una, recentemente restaurata, che è situata sul lato
orientale. Sul lato occidentale invece, è rimasto solo il polo della meridiana,
infatti nel corso dell’ultimo restauro della Torre, avvenuto nel 1995, non è sta-
to ridipinto l’affresco del quadrante, né è stata ripristinata la meridiana, forse
perché la sua ricostruzione avrebbe avuto bisogno di più accurate indagini.
Negli archivi vi sono delle annotazioni da cui risulta che sul lato meridionale si
trovava un’altra meridiana, di cui non c’è più alcuna traccia. In seguito poi al-
l’osservazione di vecchie fotografie effettuate nel corso del XIX e XX secolo, la
torre sembra fosse dotata di una quarta meridiana posta sul lato settentrionale
dell’edificio.
Nel 1748 Joseph Stepling (1716-1778), il più famoso dei matematici ap-
partenenti all’Ordine dei Gesuiti, fu nominato professore universitario di geo-
metria e calcoli infinitesimali presso la Facoltà delle Arti. L’osservatorio astro-
nomico fu ufficialmente istituito nel 1751 o nel 1752, su iniziativa dello stesso
Stepling che ne fu nominato primo Direttore, ed iniziò a funzionare sotto la su-
pervisione statale. In seguito allo scioglimento dell’Ordine dei Gesuiti, passò
completamente sotto l’amministrazione dell’Impero Asburgico. Tuttavia dopo
la ricostituzione dell’Ordine, avvenuta il 7 settembre 1814, i Gesuiti non ritor-
narono nel Klementinum e per lungo tempo la figura del direttore dell’Osser-
vatorio coincise con quella di professore di astronomia presso l’Università Ca-
rolina.
La Torre astronomica fu restaurata in tempi diversi, una prima volta nel
1914 e poi nel 1968. Il rifacimento degli esterni e la posa di Atlante sulla sua
cima terminarono il 27 novembre 1995, mentre la ricostruzione degli interni
ebbe compimento nel 2000. La torre fu aperta al pubblico il 15 maggio 2000.
Vediamo ora di quali strumenti era dotato l’osservatorio astronomico che
rimase in funzione fino al 1928, anno in cui fu trasferito nell’attuale sede di
Ondrejov.8
C’è da dire, innanzitutto, che si sono conservati solo gli strumenti fissati
solidamente nel muro. Al secondo piano della torre, nell’osservatorio astrono-
mico, ci sono due quadranti murali, che si suppone siano stati costruiti dal
matematico ed astronomo Johannes Klein (1684-1762) che progettò e costruì
molti altri strumenti astronomici e di precisione, fra cui uno splendido Orolo-
gio Astronomico-geografico da tavolo del 1738 che è conservato a Dresda
nello Staatlicher Mathematisch-Physikalischer Salon dello Zwinger.9 Uno dei
quadranti è situato presso la finestra posta a sud, l’altro di fronte, in un’apertu-
ra rettangolare posta a nord. Entrambi erano in cattive condizioni tecniche,
opera della corrosione e del guano che li hanno danneggiati a lungo, pertanto
non era più possibile distinguere la divisione dei loro circoli. Si sospetta, però,
che sul quadrante posto a nord non sia mai stata incisa tale suddivisione e
perciò non poté mai essere utilizzato per la misurazione. La conferma la si eb-
be durante le operazioni di restauro di entrambi gli strumenti, inoltre – ad aval-
78 Casa Terza

lare questa tesi – non risultano esserci registrazioni relative alle misurazioni
operate con tale quadrante.
Nella stessa sala si trova un piccolo foro per la proiezione del Sole. A
mezzogiorno la stanza si trasforma in una camera oscura, infatti l’immagine
del Sole viene proiettata attraverso il foro su di uno stretto spago, il quale deve
essere lungo abbastanza da poter essere usato durante tutto l’anno, entro l’in-
tero campo di declinazione del Sole. Naturalmente la stanza, contenente i qua-
dranti murali, deve essere oscurata al fine di ottenere l’immagine solare il più
visibile possibile e di poter quindi determinare il mezzogiorno locale che si ve-
rifica quando lo spago divide l’immagine del Sole esattamente in due metà,
che possono essere ben osservate su un pezzo di carta bianca graduato, posto
sotto l’immagine del Sole. Dopo aver ricevuto il segnale del mezzogiorno dal
movimento della bandiera della torre, veniva sparato il colpo a salve che se-
gnava il mezzogiorno praghese. Questa pratica continuò presumibilmente fino
al febbraio del 1926.
Sfortunatamente, del più importante osservatorio in territorio Ceco sono
rimasti solo gli strumenti posti in alto e fissati nel muro. Ci sono però le prove
dell’esistenza al suo interno di importanti strumenti astronomici già all’epoca
di J. Stepling, che sono state fornite da due astronomi gesuiti, Maximilian Hell
(1720-1792) e Janos Sajnovics (1733-1785), rispettivamente Direttore del-
l’Osservatorio astronomico dell’Università di Vienna ed assistente dell’Osser-
vatorio astronomico della Reale Università di Tyrnavia (oggi Trnava in Slovac-
chia), che arrivarono a Praga il 2 maggio 1768 ed il 3 maggio visitarono la
torre in questione. È interessante rilevare che entrambi gli astronomi fecero in
seguito un viaggio alle Isole Värdo nel Mar di Barents, nell’odierna Norvegia,
per osservare il transito di Venere attraverso il disco solare avvenuto il 3 e il 4
giugno 1769.10 A conclusione e quale documentazione di questa loro visita del
1768 al Klementinum, dopo i saluti e i ringraziamenti di circostanza, Sajnovics
scrisse:
“…La torre è rotonda (in realtà è quadrata nelle sue parti più basse ed ot-
tagonale in quelle superiori) e si accede ad essa con grande difficoltà mediante
scale di legno. All’ultimo piano c’è una galleria, larga 4 o 5 piedi, che segue
l’andamento della torre, è pavimentata con pietre quadrate ed è protetta con
una ringhiera di metallo. Inoltre ci sono degli altri strumenti e due quadranti
murali, ognuno dal raggio di 6 piedi, che non sono stati ancora riparati (proba-
bilmente si riferisce al fatto che sui loro circoli non sono state incise le suddivi-
sioni). A me piace specialmente uno strumento parallattico ed un quadrante
mobile con un raggio di 3 piedi. Gli strumenti sono stati costruiti sotto la dire-
zione del reverendo Stepling qui a Praga con tale solidità, accuratezza e bellez-
za, che sembrano fatti in Inghilterra…
… Vi è una biblioteca davvero bella; che tuttavia non è comparabile con le
biblioteche di Vienna o di Trnava e un Museo detto di Fisica che comprende
strumenti costruiti con abilità, ad esempio orologi automatici con figure (deco-
razioni e motivi ornamentali, o statuette e rilievi), i quali si muovono automati-
camente ed il cui funzionamento si accorda ai vari sistemi celesti (per esempio
Casa Terza 79

quelli di Copernico e di Tycho), o che rappresentano il moto delle stelle (o delle


costellazioni) con le loro posizioni nei rispettivi moti, tutti ben regolati, orologi
che al guardarli risultano imponenti…
…Potete trovare qui un piccolo ottante di metallo, che dicono sia stato di
proprietà del Grande Tycho. A parte questo, non è possibile trovare qui altri
strumenti appartenuti a Tycho”.
Nel 1752, su iniziativa di Johann Stepling, ebbero inizio nel Klementinum
le osservazioni meteorologiche, vale a dire la misurazione della temperatura,
della pressione atmosferica e delle precipitazioni. Gli strumenti meteorologici
furono originariamente situati negli appartamenti dello stesso Stepling e solo
più tardi vennero sistemati nella torre. Infine, nel 1786, essi furono nuovamen-
te rimossi e posti al primo piano sulla facciata nord dell’edificio opposto alla
torre, dove sono rimasti fino ai nostri giorni. Sfortunatamente non sono state
conservate le misurazioni della pressione atmosferica del periodo compreso
fra il 1753 e il 1768 e nemmeno quelle della temperatura dall’inizio fino all’an-
no 1771. Per il periodo 1771-1774 sono state conservate solo le temperature
medie mensili. Le misurazioni quotidiane della temperatura, regolari e di alta
qualità, iniziarono il 1 gennaio 1784, mentre quelle relative alle precipitazioni
risalgono al 1 maggio 1804 e si ritiene siano fra le più antiche effettuate nel-
l’Europa Centrale. Naturalmente questa serie di misurazioni effettuate regolar-
mente e sistematicamente da allora fino ai nostri giorni, costituisce l’orgoglio
dei meteorologi cechi ed è molto apprezzata dagli studiosi di tutto il mondo. È
opportuno rilevare che il reverendo Stepling redigeva i suoi lavori in lingua la-
tina e la sua eredità scientifica comprende un gran numero di lavori matemati-
ci concernenti i calcoli integrali, l’algebra e la misurazione delle coordinate.
Qualche cenno ora su una delle più grandi biblioteche d’Europa, la biblio-
teca imperiale del Klementinum la cui apertura risale al 1777. Inizialmente il
suo patrimonio comprendeva i volumi della biblioteca Gesuita e di quella Ca-
rolina, infatti Carlo IV 11 aveva regalato 160 manoscritti alla biblioteca dell’Uni-
versità già nel 1348. In seguito, Karel Rafael Ungar, che nel 1780 curò la cu-
stodia dei quindicimila volumi, suddivise la biblioteca in cinquantaquattro set-
tori per i libri stampati e in diciassette per i manoscritti. Nel 1782 ai tipografi
praghesi e più tardi a quelli di tutta la Boemia fu imposto di consegnare al Kle-
mentinum un certo numero di copie di ogni libro che stampavano. Nello stes-
so anno fu aperta una sala di lettura.
Oggi il Klementinum contiene quasi sei milioni di volumi, milleduecento
rotoli di papiro, seimila manoscritti medievali e tremila incunaboli (libri stam-
pati prima del Cinquecento). Tra i tesori più antichi si annoverano il Codice di
Vyšegrad, un frammento della Bibbia di Gutenberg ed i manoscritti di Jan
Hus.12 Il valore di questi libri è enorme, solo il Codice di Vyšegrad (del 1085) è
stato valutato, nel 1919, alla Conferenza di pace di Parigi, cinquanta milioni di
franchi in oro.
Nella magnifica sala barocca della biblioteca, dai soffitti decorati da
splendide pitture, fanno bella mostra di sé dei preziosi globi astronomici di
grandi proporzioni. Vi sono due globi del diametro di due metri costruiti da Ka-
80 Casa Terza

spar Pflieger (1665-1730) e due globi – uno astronomico ed uno geografico –


del famoso cartografo veneziano Vincenzo Coronelli.13
Attraversando poi la Moldava (chiamata qui Vltava), salendo sulla collina
fra Hradčani e Petrin, troviamo il Monastero dei Premonstratensi di Strahov
fondato nel 1140 dal re boemo Vladislao I. Al suo interno troviamo la Bibliote-
ca di Strahov le cui due sale sono molto belle e di grande effetto, la Sala di Fi-
losofia e la Sala di Teologia [foto 5]. In queste preziose biblioteche sono con-
servati circa un milione di libri, mille incunaboli e duemila manoscritti. Nelle
sale di accesso alle due grandi biblioteche si possono ammirare fra l’altro al-
cuni codici miniati, dei libri a stampa dal formato minuscolo, un atlante astro-
nomico di Al-Sufi, manoscritto nel XIV secolo e proveniente dall’Italia [foto 6],
com’è spiegato nella didascalia e poi ancora strumenti astronomici, sfere ar-
millari e globi celesti e terrestri.
Questo viaggio alla ricerca della Praga astrologica si conclude laddove
era iniziato, nella Stare Mesto, dove entriamo nel Tempio di Tyn, una chiesa
gotica dalle alte torri i cui pinnacoli si protendono verso il cielo. Là si trova la
tomba di uno fra i più famosi studiosi di astri di tutti i tempi, il danese Tycho
Brahe,14 morto a Praga nel 1601. La lastra tombale è scolpita in rosso marmo
di Slivenec e la figura di Tycho si erge nella pesante armatura di cavaliere, con
barbetta a punta, poggiando la mano destra su una sfera e con la sinistra im-
pugnando la spada [foto 7]. A Tycho Brahe, massimo osservatore dell’astro-
nomia pretelescopica, dobbiamo la misurazione molto accurata della posizio-
ne delle stelle e dei moti dei pianeti, nonché la progettazione e la costruzione
di precisi strumenti astronomici, che – fin dal primo, costruito da studente ad
Augsburg – si era premurato di fabbricare in modo che fossero smontabili e
trasportabili. Egli soleva dire infatti: “Un astronomo deve essere cosmopolita
poiché non ci si può aspettare che uomini di stato ignoranti apprezzino i suoi
servigi! 15
Anche lui dunque, come Kafka, fu stretto e morì fra gli artigli di quella
“mammina” terribile ed ammaliatrice che fu Praga, mormorando – si dice – in
punto di morte, nel suo calmo delirio: “Ne frustra vixisse videar” (che io non
sembri aver vissuto invano).16
La sua eredità astronomica passò nelle mani di un altro grande astrologo
ed astronomo: Johannes Keplero,17 che rimase a Praga fino al 1612, anno del-
la morte di Rodolfo II. Fu il periodo più fecondo della sua vita, nel corso del
quale egli fondò due scienze: l’ottica strumentale e l’astronomia fisica.

Bibliografia
■ ZDISLAV ?IMA, Astronomy and Clementinum, National Library of the Czech
Republic, Prague, 2001.
■ ANGELO MARIA RIPELLINO, Praga magica, Einaudi Tascabili.
■ KOESTLER ARTHUR, I sonnambuli - Storia delle concezioni dell’Universo, Jaca
Book, Milano 2002.
■ AA.VV., Meridiani: Praga,
Casa Terza 81

■ RYBAR CITABOR, Praga ebraica, Akropolis


■ AA.VV., Il Golem di Praga: Leggende ebraiche dal Ghetto, Vitalis, Praha
2002.
■ JOHN GRIBBIN, Astronomia, Le Garzantine
■ AA. VV., Enciclopedia Generale, Le Garzantine
■ AA. VV., Dizionario Enciclopedico Treccani, Istituto per l’Enciclopedia Ita-
liana, Roma

NOTE
1 La rivista L’Astronomia, nel numero 256 (agosto-settembre 2004) ha pubblicato un

articolo di Giangiacomo Gandolfi “Indagine su un astronomo al si sopra di ogni sospetto”,


che riporta le tesi tratte dal recentissimo libro di due scrittori americani, Joshua e Anne-Lee
Gilder, dal titolo “Heavenly Intrigue: Johannes Kepler, Tycho Brahe, and the Murder Behind
One of History’s Greatest Scientific Discoveries” (Doubleday, 2004)
2 Rodolfo II d’Asburgo (Vienna 1552-Praga 1612), figlio di Massimiliano d’Austria e di

Maria di Spagna, fu educato secondo il perfetto cattolicismo ed il rigido rituale della Corte
di Spagna. Succedette al padre Massimiliano II come imperatore nel 1576. Nel 1583 tra-
sferì da Vienna a Praga la sede imperiale e vi regnò fino al 1611 quando fu costretto a ce-
dere la corona al fratello Mattia d’Austria.
3 Jehuda Liva ben Bezalel è il nome completo del prodigioso rabbino Löw, noto anche

con il nome di MAHARAL, che esprime la sua venerata saggezza e grandezza. Egli nacque
a Poznan o a Worms, probabilmente nel 1512. Nel 1597 divenne rabbino supremo del Re-
gno di Boemia, dotato di uno straordinario talento di oratore, fu noto come il miglior cono-
scitore del Talmud. Morì a Praga nel 1609.
4 È l’edificio più antico rimasto nel quartiere ebraico di Josefov, a Praga. Il suo nome

in Yiddish è Altneuschul che significa letteralmente Sinagoga Vecchia-Nuova e dovrebbe ri-


ferirsi al fatto che fu la seconda in ordine cronologico fra le sinagoghe praghesi.
5 Franz Kafka, scrittore boemo di lingua tedesca, nacque a Praga il 3.7.1883, dove vi

morì il 3.6.1924.
6 Kafka ebbe con il padre un rapporto tormentoso in parte documentato dalla famosa

“Lettera al padre” del 1919.


7 Vedi Guide d’Europa: Praga, pag. 57, Touring Club Italiano, edizione 2002
8 Il sito dell’Osservatorio di Ondrejov, posto ad una ventina di chilometri a sud-est di

Praga, nella versione in lingua inglese è il seguente: www.asu.cas.cz/english/


9 Grandioso complesso settecentesco, barocco, voluto da Federico Augusto I a Dre-

sda per rimpiazzare una fortezza medievale (lo Zwinger appunto) con un’Orangerie. Ora è
sede di importanti musei.
10 Di questo viaggio è conservato il diario con le loro osservazioni sul transito di Ve-

nere attraverso il disco solare, presso gli archivi dell’Istituto Astronomico dell’Osservatorio
Universitario di Vienna (Da Astronomy and Clementinum di Zdislav Šima). L’8 giugno 2004
si è verificato nuovamente questo raro fenomeno astronomico del transito di Venere sul di-
sco del Sole. Dall’epoca dell’invenzione del telescopio ad oggi si sono avuti questi transiti di
Venere nelle seguenti date: 7.12.1631; 4.12.1639, 6.6.1761; 3.6.1769, 9.12.1874,
6.12.1882 e 8.6.2004. È da notare che nessun fenomeno di questo tipo ha avuto luogo nel
ventesimo secolo. (Dati tratti dalla rivista Nuovo Orione, n. 145 del giugno 2004).
11 Carlo IV di Lussemburgo, Imperatore, fu Carlo I come re di Boemia (Praga 1316-

ivi 1378). Figlio di Giovanni il Cieco, conte di Lussemburgo e di Elisabetta, sorella di Ven-
ceslao III, re di Boemia e Polonia, fu l’ultimo della dinastia dei Premyslidi. Ebbe un’educa-
zione raffinata alla corte francese e sposò Bianca di Valois. Durante il regno di Carlo IV, che
va dal 1347 al 1378, Praga divenne capitale del Sacro Romano Impero e centro culturale a
livello europeo. E proprio a Praga, nel 1348, fondò la prima Università dell’Europa Centra-
le, Università che da lui prende il nome che porta tuttora.
82 Casa Terza

12 Riformatore religioso boemo, Jan Hus (Husinec prob. 1369 – Costanza 1415) ret-

tore all’Università di Praga, fu influenzato dalle idee di Wycliffe e condannò la mondanità


degli ecclesiastici. Osteggiato dall’arcivescovo e censurato nel 1412 dall’Università, rifiutò
di ritrattare le proprie idee al Concilio di Costanza per cui i suoi libri furono bruciati ed il 6
luglio 1415 fu condannato ed arso vivo.
13 Vincenzo Maria Coronelli (Venezia 15.8.1650-ivi 9.12.1718), uomo erudito e valen-

te cosmografo, fu religioso dei Minori conventuali. Costruì globi terrestri e celesti, carte
geografiche e fondò l’Accademia degli Argonauti che è considerata la più antica società
geografica del mondo.
14 Ticho (o Tyge) Brahe, nacque a Knutstorp, in Danimarca, da una nobile e ricca fa-

miglia, il 14.12.1959 e morì a Praga il 24.10.1601.


15 Arthur Koestler I sonnambuli, pag. 307
16 Arthur Koestler I sonnambuli, pag. 292
17 Johannes Kepler, o Keplero, di modesta condizione familiare, nacque a Weil der

Stadt, Württenberg. Le date di nascita riportate dalle varie fonti sono due: il 27.12.1571 e il
6.1.1572. Morì a Ratisbona il 5.11.1640.

Gli articoli della nostra Rivista non invecchiano mai,


o risorgono come l’araba fenice...

* * *
83

CASA QUARTA

GabrieleCASA
Ruscelli PRIMA
Astrologia scientifica

BrianMarcello
Don Claark Stanzione
Il ciclo di Chirone
Astrologia e Cristianesimo

Coffee Break - La consueta pausa


ludico-distensiva
84 Casa Quarta

Gabriele Ruscelli

ASTROLOGIA SCIENTIFICA

L.A. 136-401

L’astrologia scientifica è quella disciplina che deriva dal filone “logico – razio-
nale” dell’astrologia occidentale, nato alla fine del XIX secolo.
Questa branca dell’astrologia si può definire scientifica perché si basa sul
metodo sperimentale.
A mio parere rappresenta l’evoluzione più interessante e positiva dell’a-
strologia antica.
Però, purtroppo, sono pochissimi gli studiosi che si sono occupati in pas-
sato e quelli che si preoccupano attualmente di far progredire questa affasci-
nante disciplina.
Quindi non ha ancora pienamente raggiunto quel livello che consente di
definirla una scienza a pieno titolo, cioè riconosciuta ufficialmente dalla comu-
nità scientifica internazionale.
Questo stato di cose si verifica essenzialmente per due motivi.
1) Sfortunatamente, sono davvero pochi gli astrologi che capiscono vera-
mente a fondo le esigenze della scienza e i suoi metodi di ricerca.
2) È estremamente esiguo il numero degli scienziati che, oltre ad essere sin-
ce-ramente interessati all’astrologia, la conoscono in modo realmente ap-
profondito.
Gli astrologi scientifici si rendono conto che l’astrologia antica, assieme a
profonde verità e geniali intuizioni, contiene anche diversi errori e lacune.
Sicuramente l’astrologia antica è una disciplina empirica, che si basa su
secoli di innumerevoli osservazioni, ripetute e rinnovate, effettuate da antichi
studiosi, molto valenti e preparati.
Però, bisogna anche ammettere che gli astrologi antichi, purtroppo, han-
no compiuto pochi sforzi per esaminare attentamente le conseguenze filosofi-
che delle loro pazienti osservazioni.
Durante queste osservazioni, invece di eliminare quelle credenze che era-
no incompatibili con i loro risultati empirici, hanno quasi sempre cercato di
conservare e giustificare queste antiche credenze, e a questo scopo hanno in-
ventato sempre nuovi fattori cosmici, a volte anche molto bizzarri.
Di conseguenza, invece di elaborare un sistema coerente di regole, con-
cepito per adattarsi nel modo migliore ai dati empirici trovati, hanno creato
una gran varietà di principi contraddittori e non hanno mai raggiunto delle
conclusioni accettabili universalmente.
Casa Quarta 85

Purtroppo non possiamo evitare questa conclusione: l’astrologia antica


non ha mai definito in modo molto chiaro le sue fondamenta, non ha mai for-
mulato dei mec-canismi veramente plausibili per spiegare i fenomeni di cui si
occupa, non ha elaborato un modello teorico soddisfacente per formulare del-
le previsioni verificabili e un metodo sperimentale rigoroso con il quale effet-
tuare le ricerche e le verifiche.
Sono quindi necessarie e urgenti una revisione e una rifondazione dell’a-
strologia, basate su rigorosi criteri scientifici.
Gli obiettivi principali dell’astrologia scientifica sono quattro.
1) Stabilire esattamente i contenuti e la metodologia dell’astrologia.
2) Controllare la validità e i limiti delle antiche teorie astrologiche, anche se
questo può significare contraddire parzialmente o completamente la tra-
dizione.
3) Cercare di scoprire nuovi legami fra il cosmo e l’uomo in settori che gli
astrologi antichi non avevano esplorato.
4) Usare le conoscenze acquisite per migliorare la qualità della vita del ge-
nere umano.
La maggioranza degli astrologi che adottano il metodo scientifico chiama-
no il loro campo d’indagine “Cosmobiologia”.
Questo termine mi sembra particolarmente azzeccato, infatti lo studio
scientifico dei fenomeni astrologici consiste essenzialmente nella ricerca di un
legame significativo fra i cicli cosmici e i cicli biologici umani.
I cosmobiologi sostengono che l’astrologia è circondata da un alone di
mistero e di magia, e questo la rende particolarmente attraente, però pensano
anche che non vi sia nulla di soprannaturale nel suo funzionamento.
Infatti ritengono che tutto ciò che esiste sia naturale. Quindi pensano che
l’uomo sia influenzato dal suo ambiente cosmico secondo meccanismi natura-
li, fisici e biologici, definibili e indagabili mediante il metodo sperimentale.
Usano il metodo scientifico perché attualmente è il criterio di ricerca più
valido ed efficace per indagare i fenomeni naturali in modo realmente control-
lato, oggettivo e replicabile da altri ricercatori.
Il concetto che ispira il metodo scientifico è molto semplice: chiunque af-
fermi qualcosa di nuovo deve sempre provare quello che dice.
A questo scopo deve descrivere chiaramente la sua ipotesi e l’esperimen-
to che secondo lui la dimostra, riferendo dettagliatamente tutte le informazioni
che consentano di ripetere, verificare e criticare l’esperimento.
Solo quando l’esperimento viene replicato, supera il severo esame e tutte
le critiche di altri ricercatori che si occupano dello stesso settore, e conferma
l’ipotesi che lo ha ispirato, allora tutti devono accettare la validità di questa
ipotesi.
A questo punto però, se qualcuno si ostina a negarne il valore, allora è lui
che deve necessariamente motivare, in modo estremamente documentato, la
sua opposizione.
Operando alcune semplificazioni, il metodo scientifico sperimentale si
può schematizzare in cinque fasi.
86 Casa Quarta

Osservazione del fenomeno


In questa prima fase ci si trova di fronte ad un fenomeno strano, che, apparen-
temente, sembra inspiegabile secondo le attuali teorie scientifiche.
Quindi si eseguono numerose osservazioni di questo evento, da parte di
vari ricercatori, per essere veramente sicuri che si tratti di un fenomeno nuovo
e inspiegabile.
Si consulta anche la documentazione scientifica disponibile, per controlla-
re se in passato sono stati osservati fenomeni uguali o simili, se l’evento è già
stato studiato e quali risultati sono stati ottenuti.
Se dopo questi controlli il fenomeno rimane inspiegabile, il ricercatore si
pone il problema di comprendere perché questo evento si verifica.

Formulazione dell’ipotesi
Attraverso l’astrazione e facendo ricorso ad esperienze già note su problemi
analoghi, il ricercatore formula un’ipotesi che cerca di spiegare il fenomeno
osservato e che sia controllabile empiricamente.
Esiste un principio, chiamato “ Rasoio di Ockham ”, in onore del filosofo
inglese Guglielmo di Ockham (1280 – 1349), in grado di valutare la plausibi-
lità di un’ipotesi.
Questo principio afferma che l’ipotesi da accettare deve essere la più
semplice possibile, tra quelle che sono in grado di spiegare un particolare fe-
nomeno.
Quindi tutte le ipotesi più complesse e non suffragabili dall’esperienza
vanno eliminate.

Esecuzione degli esperimenti e interpretazione dei risultati


In base all’ipotesi formulata vengono concepiti e realizzati degli esperimenti,
per verificare la veridicità dell’astrazione fatta in precedenza.
Un esperimento si può definire veramente scientifico solo quando possie-
de le seguenti caratteristiche.
1) Bisogna scegliere in anticipo tutti i criteri che consentiranno di decidere
l’esito favorevole dell’esperimento, per evitare il pericolo, sempre in ag-
guato, delle giustificazioni che potrebbero essere fornite a posteriori per
suffragare e sostenere la propria ipotesi.
2) Bisogna anche utilizzare un protocollo “a doppio cieco”, per evitare il gra-
ve rischio di lasciarsi ingannare dai propri preconcetti e dalle proprie con-
vinzioni. Quindi le modalità di esecuzione dell’esperimento devo essere
tali per cui, né lo sperimentatore, né i soggetti esaminati, devono posse-
dere informazioni che potrebbero favorire l’esito positivo dell’esperimen-
to.
3) Quando si esegue un esperimento che riguarda un campione di persone,
bisogna sempre ripetere lo stesso esperimento su un secondo gruppo,
Casa Quarta 87

chiamato “gruppo di controllo”, che possiede tutte le caratteristiche del


campione, tranne quella particolare caratteristica che rappresenta l’og-
getto dell’indagine. Naturalmente, per essere ritenuti validi, i risultati del
campione devono differire significativamente da quelli ottenuti con il
gruppo di controllo.
4) Il metodo scientifico stabilisce che un esperimento si può ritenere valido
solo se è riproducibile, cioè se si può ripetere tutte le volte che si vuole,
da parte di qualsiasi ricercatore, dando sempre gli stessi risultati.
Dopo gli esperimenti, si procede all’analisi dei dati e all’interpretazione
dei risultati, eventualmente mediante la comparazione con ricerche analoghe,
svolte da altri scienziati.
Se i risultati degli esperimenti, ripetuti più volte, da vari ricercatori e an-
che in forme leggermente differenti, confermano l’ipotesi, allora si procede at-
traverso l’elaborazione matematica.

Elaborazione logico - matematica e formulazione della legge


Le correlazioni significative ottenute dagli esperimenti possono diventare
espressione di una legge di carattere generale.
La legge deve essere in grado di spiegare come e perché avviene quel fe-
nomeno naturale che si è studiato.
A questo punto, in base all’enunciazione della legge generale, lo scienzia-
to ha la capacità di prevedere i risultati che si otterranno da esperimenti uguali
o simili a quelli effettuati.

Inquadramento in una teoria


Se la legge formulata si può mettere in relazione con altre leggi, allora posso-
no essere unite in un’unica teoria di carattere più generale.
Una buona teoria scientifica deve possedere queste quattro qualità.
1) La parsimonia: minori sono le unità e i processi che entrano in gioco nella
spiegazione di un fenomeno e migliore è la teoria.
2) La generalità: quanto più vasta è la gamma dei fenomeni coperti dal mo-
dello teorico, tanto più alte sono le probabilità che sia corretto.
3) La coincidenza: le unità e i processi di una disciplina che sono conformi a
conoscenze accuratamente verificate in altre discipline scientifiche, si so-
no dimostrati sempre superiori a unità e processi non conformi.
4) La capacità di previsione: le teorie che durano più a lungo sono sempre
quelle che consentono di formulare previsioni precise e facilmente verifi-
cabili. La validità di una teoria si misura soprattutto dalla sua capacità di
prevedere fenomeni non ancora osservati e quindi non ancora sottoposti
alla verifica sperimentale.
Secondo il filosofo della scienza Karl Popper (1902-1994), il sapere
scientifico ha un carattere congetturale e provvisorio. Quindi, per distinguere
una teoria scientifica da una teoria metafisica, non basta applicare il principio
88 Casa Quarta

della verificabilità, come erroneamente pensavano i filosofi neopositivisti, ma


bisogna anche applicare il principio opposto: il metodo della falsificabilità (os-
sia dimostrazione dell’infondatezza).
Questo significa che una teoria va considerata provvisoriamente valida se
tutti gli esperimenti successivi la verificano, ma poi, anche se un solo esperi-
mento, ben concepito e ben condotto, la “falsifica”, la teoria entra in crisi e va
aggiornata.
Quindi è importante sottolineare questo aspetto fondamentale: una teoria
può ritenersi scientifica solo se è possibile progettare degli esperimenti che
potenzialmente siano in grado di falsificarla.
Secondo alcuni scienziati l’astrologia non potrà mai diventare una disci-
plina scientifica perché non dà origine ad asserzioni passibili di smentita.
Questo non è vero, infatti nei trattati astrologici vi sono moltissime affer-
mazioni, regole e teorie che possono essere confermate o smentite.
Per esempio, esiste un’antica teoria astrologica che afferma che i segni
zodiacali appartenenti ai segni di Fuoco e di Aria sono collegati all’estroversio-
ne, mentre gli altri segni sono connessi all’introversione.
Secondo il criterio di Karl Popper questa è sicuramente un’ipotesi verifi-
cabile.
Nel 1978, Eysenck, Mayo, e White hanno compiuto uno studio statistico,
basato su 2324 casi, per verificare questa ipotesi ed hanno ottenuto dei risul-
tati che la confermano.
Secondo alcuni astrologi il metodo scientifico è troppo rozzo e non è in
grado di indagare le sottigliezze delle complesse teorie astrologiche.
Anche questo non è vero, attualmente la scienza ha a disposizione stru-
menti teorici e pratici molto sofisticati che permettono di affrontare anche ipo-
tesi molto raffinate.
Chi rifiuta la possibilità di studiare scientificamente le asserzioni astrologi-
che, spesso dimostra una scarsa conoscenza dei metodi disponibili e rivela il
timore dei risultati.
In campo astrologico, gli esperimenti che vengono effettuati, devono
sempre essere valutati con un metodo statistico adeguato.
Infatti, gli influssi di carattere astrologico, siccome riguardano gli esseri
umani, sono sempre mescolati a fattori di altra natura, spesso molto numerosi
e convenzionali.
Per esempio giocano un ruolo importante: il patrimonio genetico, l’educa-
zione ricevuta, la cultura posseduta e la storia personale.
Quindi, anche quando l’asserzione astrologica è vera, il rapporto fra il
“segnale cosmico” e il “rumore terrestre” è sempre piuttosto basso e molto
difficile da evidenziare.
Perciò bisogna determinare se i risultati ottenuti sono semplicemente ca-
suali, oppure evidenziano una vera correlazione fra il cosmo e l’uomo.
A questo punto deve necessariamente intervenire la scienza statistica,
che, anche se non ci fornirà una risposta veramente definitiva, ci dirà però con
quale probabilità il risultato che abbiamo ottenuto è dovuto al caso.
Casa Quarta 89

Se la probabilità riscontrata è inferiore al 5%, tutti gli scienziati, per comu-


ne accordo, considerano il risultato come statisticamente significativo. Una
volta ragionevolmente scartato l’intervento del caso, abbiamo verificato l’at-
tendibilità del nostro risultato, e questo è un passo molto importante. Infatti ci
consentirà di percorrere con maggiore sicurezza la linea di ricerca che abbia-
mo intrapreso e di scartare tutte le strade alternative.
Tuttavia, bisogna anche dire che, quando si dimostra l’esistenza di una
correlazione statisticamente significativa, questo non ci autorizza ad affermare
di aver scoperto un legame di causa-effetto.
Per giungere a una conclusione così notevole sono necessari progetti spe-
rimentali molto più specializzati e complessi.
Naturalmente l’astrologia è una scienza umana, quindi, quando si studia-
no i suoi fenomeni, non bisogna pensare di trovare un legame di causa-effetto
strettamente deterministico.
Esiste certamente una relazione causale, che spiega perché l’evento
umano è la conseguenza di un evento cosmico, tuttavia questo legame non è
lineare, cioè i fattori che influenzano il comportamento del sistema non sono
proporzionali agli effetti che producono. Quindi l’interpretazione del fenomeno
ha sempre un carattere probabilistico.
Questo, naturalmente, si verifica in tutte le scienze che si occupano degli
esseri umani e del loro comportamento. Infatti anche la psicologia, la sociolo-
gia, l’antropologia e l’economia si basano su teorie probabilistiche. Per tutte le
scienze umane non esistono certezze, ma solo probabilità definite, che i fatti
previsti dalle teorie si verifichino realmente.
Inoltre non bisogna dimenticare che la necessità di rivolgersi alla teoria
della probabilità, ovvero ai metodi statistici, non deriva solo dal fatto che si
studiano comportamenti umani.
Questa necessità si presenta tutte le volte che si studiano fenomeni go-
vernati dalla Teoria del Caos.
Secondo questa teoria, l’incertezza è ovunque, e quindi anche le scienze
naturali non forniscono risultati sicuri.
Molti sistemi naturali hanno queste caratteristiche: o sono governati da
meccanismi non lineari, o sono instabili, oppure sono soggetti a fenomeni irre-
versibili.
E questi tratti peculiari sono gli elementi che contraddistinguono i sistemi
caotici. L’evoluzione futura di un sistema caotico dipende in maniera estrema-
mente sensibile dalle sue condizioni di partenza.
In questo sistema, se anche una sola variabile iniziale differisce in manie-
ra infinite-sima dal valore determinato, a mano a mano che trascorre il tempo,
i fenomeni risultanti saranno completamente diversi da quelli ipotizzati.
Siccome è impossibile specificare, con accuratezza infinita, tutte le condi-
zioni iniziali del sistema oggetto d’indagine, questo significa che, qualunque
sia la complessità del modello teorico utilizzato, qualunque sia la precisione
degli strumenti usati e l’accuratezza dei dati raccolti, le leggi naturali pongono
un limite invalicabile alle previsioni di qualsiasi disciplina scientifica.
90 Casa Quarta

Il 23 febbraio del 1927, il fisico tedesco Werner Heisenberg (1901-1976)


annunciò di aver scoperto che i fenomeni atomici sono governati dal principio
d’indeterminazione: è impossibile determinare contemporaneamente e con
certezza la posizione e la velocità di qualsiasi particella elementare.
Dal 1963 gli studiosi della Teoria del Caos scoprirono che anche a livello
macroscopico la natura è estremamente complessa e molto spesso non agi-
sce seguendo criteri deterministici.
Il mondo fisico macroscopico contiene una vastissima gamma di sistemi
caotici, e anche uno solo di questi esaurirebbe le capacità di calcolo di un su-
percomputer grande come l’universo.
Il cosmo è incapace di calcolare l’evoluzione futura di moltissime delle
sue parti.
Nella natura esistono notevoli elementi di creatività, esiste la capacità di
far emergere fenomeni completamente nuovi, non impliciti nelle fasi passate
dell’evoluzione dell’universo.
Quindi gli stati futuri di molti aspetti dell’universo sono sostanzialmente
aperti ad ogni sviluppo e quasi completamente imprevedibili.
Considerando l’enorme complessità dei fenomeni che devono indagare, i
cosmobiologi devono avere una preparazione multidisciplinare, quindi, oltre a
conoscere molto bene l’astrologia, devono possedere una preparazione ap-
profondita di molti settori dell’astronomia, della psicologia, della medicina e
della statistica.
Nelle loro ricerche teoriche e sperimentali devono tenere conto delle sco-
perte scientifiche più recenti, principalmente di quelle che possono avere dei
legami con i fenomeni astrologici.
Devono riuscire ad associare gli aspetti migliori della metodologia scienti-
fica con il messaggio umanistico della filosofia astrologica più avanzata.
Quindi, per un profondo rispetto della verità, della coerenza e della com-
prensibilità, devono lavorare seguendo un metodo razionale e rigoroso, però
devono fare questo senza adottare l’ideologia estremamente limitata e ridutti-
va della filosofia materialista.
Devono realizzare un tipo completamente nuovo di disciplina scientifica,
che consideri tutte le dimensioni dell’universo, sia quelle fisiche che quelle spi-
rituali, e che si basi su principi etici che pongano al loro centro l’uomo, con
tutta la sua interiorità e con i suoi legami con gli altri, con il cosmo e con Dio.
I ricercatori che aderiscono a questa corrente astrologica, devono anche
cercare di dialogare e collaborare con i rappresentanti più aperti della scienza
ufficiale.
Infatti non è vero che tutti gli scienziati sono pregiudizialmente contrari al-
l’astrologia, esistono alcuni ricercatori che sono pronti a farsi convincere an-
che da risultati che sono inspiegabili con le teorie ufficiali. Però, naturalmente,
richiedono che le prove fornite dagli astrologi devono reggere quando vengo-
no sottoposte ad un rigoroso livello di analisi.
Quindi gli astrologi, nel limite del possibile, devono sforzarsi per cercare
di usare lo stesso linguaggio degli scienziati.
Casa Quarta 91

Naturalmente mi rendo conto che non è possibile una trasformazione


completa del linguaggio simbolico e analogico dell’astrologia classica in un
linguaggio logico, però ritengo necessario ed urgente eliminare le ambiguità e
le contraddizioni di un simbolismo eccessivamente nebuloso.
Per far questo è necessario operare una decodificazione sistematica dei
simboli astrologici.
Bisogna cercare di limitare le innumerevoli possibilità di connessione
analogica che esistono fra i vari simboli astrologici e la realtà fisica e spiri-
tuale.
E’ necessario evitare che i simboli considerati possano significare tutto e
il contrario di tutto, e fissare dei confini ben precisi fra ciò che è veramente
possibile, e ciò che invece, molto probabilmente, è impossibile.
Naturalmente tale modo di procedere comporta alcune limitazioni, infatti
è necessario restringere le ricerche ad un numero ben determinato di fattori,
quindi i risultati che si ottengono sono inevitabilmente parziali.
Però, d’altro canto, questi risultati sono anche molto chiari e oggettivi, e
sono utilizzabili concretamente nella pratica astrologica.
Solo partendo da risultati di questo tipo si può finalmente costruire un’a-
strologia scientifica veramente matura, in grado di offrire qualcosa di prezioso
e utile alla società e alla cultura del nostro tempo.

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92 Casa Quarta

Don Marcello Stanzione

ASTROLOGIA E CRISTIANESIMO

L.A. 136-411

Questo scritto sul rapporto tra Chiesa e astrologia, tra teologia e la millenaria
arte dei Caldei non vuole essere esaustivo, ma offrire solo alcuni flash ed alcu-
ni stimoli di riflessione. Anzitutto a livello storico per quanto riguarda l’occi-
dente, l’astrologia è nata tra i seimila e gli ottomila anni fa nella vallata inter-
media del Tigri e dell’Eufrate, e si è poi costituita in un sistema culturale disci-
plinare organico nell’Egitto ellenistico con Tolomeo. Quindi l’astrologia esiste-
va non solo prima di Gesù, ma anche prima di Mosé e di Abramo. Inoltre a li-
vello di estensione è una realtà che ha interessato ed interessa tuttora tutte le
culture. Nelle librerie specializzate si trovano testi che trattano dell’antica
astrologia indiana, dell’astrologia cinese, di quella tibetana, araba, dell’astrolo-
gia atzeca, inca e maya, di quella ancora più antica di Zoroastro, per non par-
lare dell’astrologia cabalistica ed infine addirittura di quelle dei Cherokee e
delle varie tribù pellerossa del nuovo continente. Tutte le massime religioni
mondiali: induismo, buddismo, islam ed il giudaismo hanno integrato l’astrolo-
gia nei loro sistemi di credo religioso. Ritornando all’occidente, essa è stata
una disciplina di fondamentale importanza dall’antichità fino al rinascimento
compreso. Al tempo di Dante Alighieri era materia di insegnamento universi-
tario e senza di essa difficilmente si comprende la Divina Commedia.
Come tutti i grandi fenomeni culturali essa ha avuto sia sostenitori che
denigratori. Tra i suoi avversari vi furono gli Aristotelici, gli Epicurei, i Cinici,
gli Scettici, come Carneade, Cicerone, Tacito, Plinio il Vecchio, Gregorio di
Nissa, Sant’Agostino, Savonarola, Pico della Mirandola, il gesuita Paolo Se-
gneri, Lutero e Calvino tra i Protestanti. Tra i sostenitori, ricordiamo tra gli altri,
Platone, Seneca, Averroé, Dante, Galilei, Melantone. Grandi ingegni dell’uma-
nità si occuparono dell’astrologia, come ad esempio, Marsilio Ficino (che era
anche prete), il Regiomontano, Paracelso, Cardano, Nostradamus, il domeni-
cano Campanella e i famosi astrologi Brahe e Keplero, e, ai nostri giorni, lo
psicoanalista Jung viene spesso portato ad esempio tra i sostenitori dell’astro-
logia.
Il Cristianesimo, fin dal suo sorgere, non poté fare a meno di prendere po-
sizione nei riguardi dell’astrologia. Il pericolo incombente era l’idolatria astrale,
cioè il culto del Sole, della Luna e degli altri pianeti per cui nel Cristianesimo
primitivo coloro che praticavano il mestiere di astrologo, se volevano ricevere
il Battesimo, dovevano abiurare la professione così come a quell’epoca veniva
Casa Quarta 93

svolta. Un grande oppositore cristiano fu Sant’Agostino e inoltre ci furono del-


le condanne da parte di Sinodi e Concili; ricordiamo, in modo particolare,
quello di Toledo nel 447, di Braga nel 561. Contro l’astrologia, il papa Sisto V,
il 5 gennaio 1586, emanò la Bolla “ Coeli et Terrae” e poi il papa Urbano VIII, il
31 marzo 1631, emanò la Bolla “Inscrutabilis”, con cui minacciava la pena di
morte per gli astrologi.
Ai nostri giorni, il Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica, emanato nel
1993, nella seconda parte riguardante i Dieci Comandamenti, al capitolo I ai
nr. 2115-2117 afferma:

“Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a satana o ai de-


moni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che svelino
l’avvenire, la consultazione degli oroscopi, dell’astrologia (…), interpretazione
dei presagi e delle sorti, di fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium occulta-
no una volontà di dominio sul tempo, sulla storia e sugli uomini, ed infine un
desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste, sono in contraddizione con
l’onore ed il rispetto congiunto a timore amante che dobbiamo a Dio solo”.

Questo brano del Catechismo Cattolico è stato utilizzato dai detrattori per
lanciare sassi contro gli astrologi contemporanei. Diciamo subito che per
quanto riguarda “gli oroscopi”, se si intende quelli dei giornaletti o di alcune ri-
viste mensili, o quello delle radio libere o della tv penso che senza dubbio tutti
i seri cultori di astrologia siano d’accordo con la denuncia del Catechismo:
ogni disciplina conosce servitori buoni o meno buoni e ben venga la messa in
guardia contro i ciarlatani che sfruttano la stupidità del popolino e delle don-
nette. Contro la vacuità degli oroscopi dei quotidiani c’è la famosa storiella di
un giornale americano a vasta tiratura che fu costretto a pubblicare una locan-
dina precedente degli oroscopi giornalieri, che già aveva pubblicata, perché il
nuovo materiale non era giunto in tempo per la stampa; tuttavia, poiché nes-
suno dei lettori del giornale si lamentò di una qualsiasi imprecisione, l’editore
concluse che poteva ben risparmiare il costo dei nuovi oroscopi, riutilizzando
sistematicamente quelli vecchi.
L’oroscopo del giorno, trasmesso ogni mattina, o ogni sera dalle varie te-
levisioni crea un danno alla vera sapienza astrologica. Il problema si risolve-
rebbe solo con corsi di studi astrologici a livello universitario, che durino anni
e con esami rigorosi per divenire consulenti astrologi, così come oggi si fa per
diventare psicoanalisti, o medici. Inoltre, dovrebbe essere applicato rigorosa-
mente un codice deontologico professionale con gravi sanzioni pecuniarie e
disciplinari per coloro che si prestano a fare ”l’oroscopone” quotidiano sui
giornali e alla tv.
Per quanto riguarda poi la condanna generale dell’astrologia da parte del
“Catechismo Cattolico” del 1993, bisogna dire che il Catechismo è un genere
letterario particolare, a tale riguardo molti teologi cattolici autorevoli, ed anche
dei vescovi si sono espressi contro la stesura di simili opere perché spesso si
offrono definizioni dogmatiche e morali lapidarie che non approfondiscono i
94 Casa Quarta

problemi e quindi si può essere facilmente accusati di superficialità nel trattare


problemi etici.
………
Comunque non sono mancati e non mancano nell’ambito della Chiesa
personaggi che hanno dialogato e dialogano con l’astrologia. Anzitutto assai
conciliante con essa si mostrò il massimo teologo del Medioevo, San Tomma-
so d’Aquino, che dedicò centinaia di pagine al rapporto tra astrologia e teolo-
gia. Quello che San Tommaso, parecchi secoli fa, affermò, può essere consi-
derato ancora valido. Sotto certi aspetti l’astrologia, se rettamente intesa, po-
trebbe essere considerata una scienza sacra, cioè una sorella della teologia,
perché, in ultima analisi, essa tende a dimostrare razionalmente e misticamen-
te quello che si propone la teologia, cioè l’esistenza di Dio ed il suo influsso
sulla storia delle vicende umane.
Nella storia bimillenaria della Chiesa Cattolica ci sono stati molti alti pre-
lati che hanno espresso interesse ed apprezzamento verso l’astrologia: il cardi-
nale Pierre D’Ailly interpretò secondo modelli astrologici il libro dell’Apocalis-
se; il papa Giulio II diede incarico ai suoi astrologi di scegliere il giorno per la
sua incoronazione; Leone X fondò una cattedra di astrologia alla Sapienza di
Roma e numerosi membri del clero e degli Ordini religiosi (specialmente fran-
cescani, benedettini e carmelitani) furono valenti docenti di astrologia; il papa
Adriano VI, ricordato come un teologo ed uno storico di gran valore, maestro
di Erasmo di Rotterdam e dell’imperatore Carlo V, fu anche un patito dell’a-
strologia; il papa Paolo III, che fu il promotore del Concilio di Trento, diede in-
carico agli astrologi di stabilire le ore più favorevoli per la celebrazione dei
Concistori. In tempi più recenti i moralisti cattolici Nordin e Schmitt hanno af-
fermato che è lecito per dei cristiani l’indagine scientifica sull’esistenza di rap-
porti tra il movimento dei pianeti e i corpi umani, con l’avvertenza che sia evi-
tato il pericolo di fatalismo e di superstizione tra il popolo. E’ da citare anche il
teologo Garezzo, che considera l’astrologia “scienza di cause e non di fatalità”.
Infine, attualmente il notissimo scrittore e apologeta cattolico Vittorio Messori,
sulle pagine della rivista Jesus scrive riguardo all’atteggiamento ufficiale della
Chiesa sull’astrologia:

“L’attuale prevalente atteggiamento cristiano - e cattolico in particolare – ci


sembra qui troppo sbrigativo, sembra avere ereditato lo sprezzo e il rifiuto pro-
prio di coloro che furono gli avversari della fede: i vecchi illuministi, razionali-
sti, positivisti. Quindi tutto nell’astrologia, sarebbe imbroglio, menzogna o, nei
casi migliori, illusione. Tanto che non varrebbe neppure la pena di discuterne,
lasciando simili cose ai superstiziosi ed ingenui. Sul piano pastorale – continua
Messori – questa chiusura senza spiragli non sembra affatto positiva. L’attrazio-
ne che su molti cristiani esercitano certe religioni orientali, certe sette, certe
proposte alla “New Age” è determinata anche dal rigido rifiuto “cattolico” at-
tuale di tutto ciò che non rientri nel quadro di una “razionalità”, che sembra
talvolta sconfinare nel razionalismo, nato come anticristiano, di cui parlavamo
sopra. Magistero e prassi ecclesiali sembrano talvolta non rendersi conto che
Casa Quarta 95

l’incapacità della proposta cattolica di raggiungere oggi le masse deriva anche


dal fatto che ci si sbaglia sui destinatari di quell’annuncio. Si crede, cioè, di ri-
volgersi ancora all’uomo “moderno”, quello formato (o deformato) dall’Illumi-
nismo, mentre in realtà è ormai l’uomo entrato nella “postmodernità” dove la
Ragione, quella con la maiuscola, non è più la divinità davanti alla quale in-
chinarsi silenziosi e riverenti. (…)
Anche nella dimensione culturale e spirituale vige “una legge del merca-
to” nel senso che domanda ed offerta devono incontrarsi: se oggi in tutto l’occi-
dente ritornano in forze e trovano fortuna proposte giudicate per due secoli “ir-
razionali” come quelle astrologiche è inutile scandalizzarsi e lanciare anatemi,
come si fa anche in un certo mondo cattolico. Proprio quel dovere, per il cre-
dente, di “scrutare i segni del tempo” sottolineato dal Vaticano II deve portare
alla riflessione: non ci sarebbe offerta se non ci fosse la domanda, da parte di
un così grande numero di nostri contemporanei. Va ricordato ai cristiani in ge-
nere – continua Messori – che proprio all’inizio del Vangelo stanno quei “Magi”
che simboleggiano l’omaggio dell’umanità intera e che erano astrologi prove-
nienti dalla Caldea (…). La ricerca ha mostrato che, secondo quella sapienza
orientale, Giove era il pianeta divino, Saturno quello di Israele e i Pesci il luogo
celeste dell’Era messianica. Da qui il viaggio di quegli astrologi, dai quali Giu-
seppe e Maria accettano i doni invece di cacciarli come “superstiziosi”.
Infine, - conclude Messori - il rifiuto previo di questa realtà (in quanto, si
intende, ha di migliore) taglia il Cristianesimo dell’Occidente moderno da una
prospettiva condivisa in modo universale, oltre a renderlo vassallo della super-
ficialità razionalista secondo la quale tutto è già spiegato, o prima o poi lo sarà
dagli “esperti accademici” (…). Ciò che si vorrebbe è che la gente di fede non
escluda a priori una qualche verità in una sapienza antica ed estesa quanto
l’umanità e di fronte alla quale hanno riflettuto, pensosi, anche molti dei più
sapienti di quei discepoli di quel Cristo la cui nascita fu annunziata anche dal-
lo Zodiaco”.

Praticamente avendo affermato che non esiste l’astrologia, ma esistono


svariate astrologie con le rispettive scuole di pensiero ci chiediamo quali tipi di
astrologia sono compatibili con il Cristianesimo e quali non sono adeguate?
Anzitutto l’insegnamento cattolico e cristiano essenziale comprende dot-
trine come la Trinità, la divinità di Cristo, la nascita verginale del Verbo dal se-
no di Maria, la Morte redentrice del Cristo sulla croce per espiare il peccato, la
sua Resurrezione e l’esistenza di un aldilà di premio o di punizione: inferno,
paradiso, e per i cattolici anche il purgatorio. Per cui in genere l’astrologia di
matrice induista e buddista, meglio conosciuta come astrologia karmica, se-
condo la quale è la dottrina della reincarnazione che fornisce la vera spiega-
zione sul fatto che abbiamo destini diversi, essa è incompatibile con la visione
teologica della Chiesa, perché i cristiani ritengono che abbiamo solo la vita
presente per prepararci all’eternità e l’uomo non è riciclato in una serie di rina-
scite. Anche buona parte dell’astrologia cosiddetta esoterica, specie quella ca-
balistica con la lista di angeli e demoni collegata con i gradi zodiacali, è in-
96 Casa Quarta

compatibile con la dottrina tradizionale angelologica cattolica. Invece l’astrolo-


gia moderna, per intenderci, quella dell’inglese Liz Greene, del francese André
Barbault, di tanti studiosi italiani è accettabile, così pure l’astrologia detta
umanistica della scuola di Dane Rudhyar, e di Ruperti e anche una buona par-
te dell’astrologia detta evolutiva.
In conclusione, un cristiano, salvati i dogmi fondamentali della fede sopra
indicati, può occuparsi di studi astrologici così come può occuparsi di psicolo-
gia, di caratteriologia, di grafologia, di fisiognomica, di scienze pedagogiche,
egli può aderire a quelle scuole astrologiche, che ritengano che in tutti i casi la
volontà dell’uomo resti libera di seguire o no l’influsso dei fenomeni celesti sul-
le sue azioni, delle quali conserva, perciò, piena responsabilità.

Bibliografia
■ VITTORIO MESSORI, Davvero nell’astrologia tutto è imbroglio e illusione?, in
“Jesus”, gennaio 2000, pag. 91.
■ VITTORIO MESSORI, La sapienza degli astri, la truffa degli oroscopi, in “Je-
sus”, febbraio 2000, pag.89.

NOTA
Don Marcello Stanzione è un sacerdote cattolico, attualmente parroco del-
l’Abbazia di Santa Maria Nova nel comune di Campagna (Salerno). Ha pubbli-
cato numerosi scritti, a cura delle Edizioni Paoline e dell’editoriale Agire su vari
temi del cattolicesimo, oltre a ricerche sugli Angeli e a numerose raccolte di
preghiere.
Il presente articolo è una riduzione della relazione presentata al Convegno
su “Astrologia – Arte – Cultura tra Rinascimento e Barocco” tenutosi sabato 15
maggio 2004 a San Giorgio a Cremano. Chi desiderasse la versione integrale,
può richiedere gli Atti del Convegno a Maria Vacca, organizzatrice del conve-
gno medesimo. Tel: 081-7711034; 347-6592502.

Gli articoli della nostra Rivista

non invecchiano mai,

o risorgono come l’araba fenice…


Casa Quinta 97

COFFEE BREAK
La consueta pausa ludico-distensiva

L.A. 136-550

Ecco un testo di antiquariato scolastico, che molti docenti già conoscono.

Lo riportiamo per due ragioni:


1) oggi un tema del genere sarebbe impensabile: gli alunni in certe materie
sono ampiamenti smaliziati e hanno una estesa erudizione in tutti i campi,
anche se – ahimè – hanno perso l’allenamento alla conflittualità che ave-
vamo noi, poveri ingenui, ma piu’ saldi nelle amicizie.
2) per una una tesi astrologica interessante: Analogamente alla deviazione
di una “grazia divina”, non è che per caso esista anche la deviazione di
un transito su chi ci sta vicino, una specie di contagio planetario? Troppo
comodo, dirà qualcuno… però… almeno come speranza sarebbe buona!
98 Casa Quinta

ERRATA CORRIGE

Errata corrige per il numero precedente 135

1) Ci segnala Meskalila che a pag. 97 del n. 135 la frase

NB. LA TERZA E LA NONA (MARTE E KETU) RESTANO INTERE,


va sostituita con
NB. LA TERZA E LA SETTIMA (MARTE E SATURNO) RESTANO INTERE.

alla pag. 102, alla riga ventottesima c’è scritto 45 triangoli al posto di 43 TRI-
ANGOLI.

2) Per una mancata translitterazione dei simboli (dovuta al cambiamento dei


caratteri)
nell’articolo di Daria Muller: La mia tecnica di rivoluzione solare
i simboli vanno cosi’ transcodificati:

A = ARIETE; B = TORO; C = GEMELLI; D = CANCRO;


E =LEONE; F = VERGINE; G = BILANCIA; H = SCORPIONE;
I =SAGITTARIO; J = CAPRICORNO; K = ACQUARIO; L = PESCI.

Q = SOLE; R = LUNA; S =MERCURIO; T = VENERE;


U =MARTE; V = GIOVE; W = SATURNO; X = URANO; Z = PLUTONE

£ = QUADRATO;
“ = OPPOSIZIONE;
! = CONGIUNZIONE;
$ = TRIGONO.
99

CASA SESTA
Esperienze e proposte dei soci

Salvatore Bisconti
Iniziare con l’astrologia

Isa M. Zanni
Il tema singolare di Felice Pattaroni,
archeologo delle tombe gallo-roma-
ne verbano-cusie

Ancora sui Pianeti Singleton


Eleonor Anne Buckwalter
Introduzione ai Pianeti Singleton

German Rosas
L’astrologia del secolo XXI, l’oro-
scopo eclittico e l’oroscopo ascen-
sionale

Julianne Evans
La mitologia delle stelle nella vita
di Tiziano Terzani

Isa Zanni
Nedda Falzolgher. La poesia, la vita
100 Casa Sesta

ESPERIENZE E PROPOSTE DEI SOCI

Salvatore Bisconti

COME INIZIARE CON L’ASTROLOGIA

L.A. 136-611

Si comincia dall’ultima immagine, dall’ultimo ricordo che ci lega a qualcuno,


chiedendosi il perché del nostro percorso. Poi, durante il nostro colloquio con
gli astri, si cerca una guida che, diventando parte di noi stessi, ci possa illumi-
nare per raccogliere la perla racchiusa nello scrigno della nostra interiorità.

Cenni su alcune opere di: William Lilly, Edmund Jones, Eudes Picard
L’astrologia oraria è legata storicamente, innanzitutto, alla figura di William
Lilly, autore del libro Cristian Astrology tradotto e pubblicato in versione ridot-
ta con il nuovo titolo “Grammatica Astrologica”. La tecnica oraria è stata ap-
plicata da Lilly per rispondere ai quesiti più semplici della vita quotidiana, ma
anche ai più strani. Nel libro sono descritti i significati dei pianeti e delle case,
facendo riferimento ad eventi e dettagli specifici con esempi interpretativi, tal-
volta, curiosi. Sono riportati aforismi arabi utili ad individuare, con le dovute li-
mitazioni, le caratteristiche fisiche delle persone ed i momenti più propizi per
effettuare il consulto o per ritenerne attendibile la risposta.
Essenzialmente l’astrologia oraria di William Lilly si basa sulle posizioni e
gli aspetti tra i pianeti, più che sui significati delle case; infatti, sono considera-
te importanti le definizioni di “caduta”, “esilio”, “applicazione”, “cazimi”, “tri-
gonocrazia”, ecc.
Sostanzialmente, una volta assegnato un significato ad un pianeta, consi-
derandolo dispositore o “signore” di una casa, la risposta viene data in funzio-
ne del suo legame (aspetto astrologico) con gli altri pianeti.
Un libro più recente è quello di Edmund Jones intitolato “Astrologia Ora-
ria” e edito da Armenia; in questo caso viene sviluppato maggiormente il si-
gnificato delle case con la descrizione dei vari modi di formulare le domande e
dei vari tipi di procedimenti da seguire per rispondere ad esse. La novità intro-
dotta dall’autore è quella di considerare il rapporto esistente tra le case secon-
do uno schematismo che può essere utile in altre procedure interpretative.
Casa Sesta 101

Entrambi gli autori sottolineano, con esempi e modi diversi, l’importanza


di attribuire alle case i cosiddetti “significati derivati”; l’esempio classico ripor-
tato anche in altri testi astrologici è quello di individuare i componenti della fa-
miglia sul tema natale.
L’applicazione del significato “derivato” delle case in modo più significati-
vo è descritta nel libro “Le case derivate” di Eudes Picard; l’autore fornisce
una descrizione dettagliata dei significati derivati delle case inquadrando le
problematiche familiari, affettive ecc. sotto il profilo della loro quotidianità.
L’autore è considerato, nonostante la sua bravura, un tecnico dell’astrolo-
gia. Il suo metodo interpretativo gli consentiva di rispondere a molteplici tipi di
domande, con previsioni ritenute molto simili a quelle di un veggente.
In Italia l’astrologia oraria e le case derivate sono poco utilizzate nelle pre-
visioni e nella lettura di un tema natale.

Figure geometriche: Triangolo, Quadrato, Le grandi croci.


Edmund Jones, nel suo libro di astrologia oraria, descrive i legami tra le varie
case considerando il trigono ed uno schema fisso (fig.1).
Rispetto all’AS il trigono unisce la 9ª e la 5ª casa e l’autore indica come
situazione attuale l’AS, come passato la 9ª e come futuro la 5ª casa.
Questo schema può essere applicato a tutte le case, per cui, in base ad
esso si ha che:

FIGURA 1
102 Casa Sesta

la 7ª la situazione presente, la 3^ª il passato e l’11ª il futuro,


la Xª è la situazione presente, la 6ª il passato e la 2ª il futuro,
la 4ª è la situazione presente, la 12ª il passato e l’8ª il futuro.
Siamo quindi in grado di osservare che il guerriero attuale Ariete con il suo
passato di Sagittario diventa un Re Leone;
ciò che deriva dalla nostra coscienza determina la nostra immagine per diven-
tare personalità;
l’insegnamento passato viene assimilato nella nostra mente (testa) per diventa-
re creatività…ecc;
possiamo osservare che gli sforzi del lavoro portano alla realizzazione e ci dan-
no le risorse future;
le idee diventano elementi di trattativa fino a diventare progetti;
i rapporti di fratellanza creano situazioni collaborative che diventano amicizia;
la fuga e la prigionia portano alla dimora, alla proprietà per poi diventare lasci-
to o eredità;
molto più semplicemente il parto porta a valorizzare le origini, (il padre) fino al-
la morte.

Se leggiamo i significati delle case derivate ogni casa rappresenta le con-


seguenze della quinta casa precedente., cioè di ogni casa precedente in trigo-
no con essa. Definendo in modo più semplice, la 5ª casa indica le conseguen-
ze dell’AS ed ogni 5ª successiva le indica per quella a cui si riferisce.
Nella dinamica dei riferimenti l’aspetto di quadratura diventa importante
se ogni quarta casa è l’origine, il generatore, il padre della quarta precedente.
In questo modo, nei temi vengono individuati i rapporti del soggetto con i pro-
pri genitori e con i suoceri, ciò vale in qualsiasi caso si voglia sapere l’origine
di qualcosa.

FIGURA 2 FIGURA 3
Casa Sesta 103

Questo valore della 4ª casa diventa importante se consideriamo che la


prima e la settima casa si confrontano sostenendosi con la posizione del FC.
(fig. 2)
Questo esempio ci chiarisce che la lotta tra rivali, si basa sulla necessità di
possedere un territorio e richiede uno sforzo da entrambe le parti.
La rivalità, se trasformata in collaborazione, può diventare realizzazione
con la posizione del MC.
Unendo le quadrature osservate si determina una figura geometrica im-
portantissima che ci permette una visione interessante, anche se poco appli-
cata, del tema oroscopico; tale figura è la grande croce (fig. 3).

Nell’ambito di tale figura assume importanza l’aspetto astrologico di op-


posizione delle case in quanto esso rappresenta “la consapevolezza” ed intor-
no a questo significato s’impernia la lettura dei molteplici legami tra le case
derivate. (figg. 4 e 5)

FIGURA 4 FIGURA 5 - Triangolo di Talete.

Infatti, tutti gli sforzi inquadrabili sul tema oroscopico hanno bisogno, per
essere costruttivi, di tale elemento altrimenti diventano situazioni di contrasto,
di difficoltà oppure, se non esiste opposizione, di vero squilibrio.
Pensando agli esempi precedenti, ed applicando le case derivate si ha:
La 7ª casa è la 3ª della 5ª, quindi discorsi, idee, piccoli spostamenti del fi-
glio.
La prima è la 9ª della 5ª, quindi studi, sogni, lunghi viaggi del figlio.
L’equilibrio tra queste due case, cioè tra le situazioni contrastanti, è man-
tenuto con sforzo CONSAPEVOLE dal padre, dal legame con la tradizione e
dalla dimora paterna.
104 Casa Sesta

Quando non esiste tale rapporto di consapevolezza (opposizione) le ini-


ziative sono rivolte maggiormente verso un settore del tema piuttosto che ver-
so l’altro (destro o sinistro).

Le grandi croci
La figura di un quadrato viene definita, come abbiamo detto, grande croce. Su
ogni tema si possono definire tre quadrati principali che individuano i rapporti
tra le seguenti coppie di assi:
1-7 con 4-10, 2-8 con 5-11, 3-9 con 6-12 (fig. 6 - da ruotare).
L’elaborazione di alcune osserva-
zioni per tali assi, secondo il metodo
delle case derivate, può permettere
un’ulteriore lettura del tema oroscopi-
co.
Gli schemi connessi alle grandi
croci fanno parte di un metodo di let-
tura astrologico utile ad individuare il
legame tra soggetto ed ambiente, in-
tendendo per ambiente le problemati-
che interne ed esterne al consultante.
Come esempio possiamo dire
che la prima grande croce permette di
osservare le difficoltà personali in rap-
porto all’educazione genitoriale e co-
me le difficoltà ambientali della so-
cietà possano limitare l’individuazione
FIGURA 6
e lo sviluppo della propria personalità.
In sostanza, come l’ambiente familia-
re e l’ambiente esterno, posizionati sull’asse 4-X, siano intrecciati con l’imma-
gine interiore (come appare a se stesso) ed esteriore dell’individuo (come vie-
ne visto dagli altri), posizionati sull’asse 1-7.

Lettura di un tema: criteri di base


Innanzitutto dobbiamo inquadrare la finalità della nostra lettura, cioè se voglia-
mo fare una previsione specifica oppure una lettura globale del tema orosco-
pico.
In entrambi i casi bisogna soffermarsi un attimo sulla forma del tema. Ciò
perché saremo attratti da qualcosa di particolare che caratterizza e amplifica il
valore di tale forma, ad esempio uno stellium. Questa prerogativa di essere at-
tratti da qualche particolare del tema è dovuta al tentativo inconscio di voler
trovare un elemento a noi comune; spesso è semplicemente la spinta a voler
risolvere il problema del soggetto. La nostra capacità, superato questo primo
momento, dev’essere di leggere il tema oroscopico con distacco, per non la-
Casa Sesta 105

sciarci coinvolgere dalle sfumature dei significati della configurazione astrale.


Osservando la forma avremo subito un’idea di come il soggetto agisce o,
meglio, si rapporta generalmente alle situazioni.
Nel caso di una lettura globale osserveremo le figure geometriche presen-
ti nel tema e daremo ai pianeti che le compongono i significati derivati defi-
nendo tra loro un legame deducibile dagli aspetti della configurazione astrale
che li uniscono.
Es: per il trigono potremmo uti-
lizzare il termine di “fluidità” (fig. 7).
Per la quadratura la parola sfor-
zo; per l’opposizione quella di consa-
pevolezza. In questo modo metteremo
in relazione tra loro i pianeti ed i signi-
ficati delle case, ad esempio, come
segue:
L’affettività del soggetto (Venere
in 6ª) si adatta soffrendo (6ª casa)
alle prove(12ª) che il partner (7) de-
ve affrontare (6=12 di 7) e con sforzo
(quadratura) cerca di superare con
razionalità le proprie crisi di coscienza
(Saturno in 9ª casa) per dare spazio
alla comunicativa(3 di 7=9) del part-
ner. Proseguiremo quindi analizzando FIGURA 7
tutti i pianeti secondo significati di ti-
po generale.
Nel caso di una previsione specifica dovremo individuare la casa corri-
spondente al problema da esaminare e, considerando in relazione ad essa i si-
gnificati derivati delle altre case, procederemo indicando, per i pianeti, i lega-
mi, i significati e le considerazioni aggiuntive per esprimere un completo svi-
luppo del problema.
Es: I viaggi all’estero (o gli stranieri) sono collocati in 9ª casa, il sogno (9)
di chi è all’estero (9) è il rientro in patria , quindi avremo che la 9ª della 9ª è la
5ª casa. Possiamo dire che le difficoltà degli stranieri sono la comunicazione
(parlare, scrivere = 3ª casa) , ma anche le abitudini (3ª casa) del soggetto o
del luogo preso in esame (AS) che, peraltro, sono anche le prove (la prigionia)
dovuta alla dimora non propria (4ª casa = 4ª dell’AS) ed alle tradizioni (4) del
soggetto (AS). Da notare che, poiché la 4ª è l’ottava della 9, possiamo dire che
con la trasformazione dello straniero (9), cioè quando egli finirà di sentirsi
estraneo (all’estero), nella 4ª troverà la dimora.

Difficoltà
La difficoltà principale nell’applicazione delle case derivate è quella di definire,
in base alla domanda del consultante, la casa da cui iniziare la lettura del te-
106 Casa Sesta

ma. Molto spesso viene richiesto, in modo generico, un consulto su questioni


affettive, lavorative, o economiche senza specificare le particolari situazioni
che si stanno sviluppando. La domanda deve essere formulata con semplicità,
cioè con un numero ridotto di parole ed un riferimento a persone o cose ben
definite.
Altrettanto concisa ed esplicita dev’essere la risposta dell’astrologo, senza
usare molti termini astrologici o lunghe descrizioni del problema.
In astrologia oraria questo procedimento viene definito come “rasoio di
Occam” e consiste nello sfrondare di ogni considerazione superflua sia la do-
manda del consultante che la risposta dell’astrologo.
Le case derivate offrono la possibilità d’individuare, conoscendo la tecni-
ca interpretativa, questioni molto specifiche nell’ambito delle problematiche
quotidiane.
Es: In relazione alla casa, ai giardini, ai libri, alle passeggiate, alle cas-
seforti, possiamo definire, i luoghi, i possessori, le eredità, gli incontri, gli smar-
rimenti, i furti ecc.

Previsioni: Indicazioni e limiti


La conoscenza del futuro, sia come sviluppo degli eventi in corso, sia come
attesa di momenti straordinari è una curiosità che è presente nella maggior
parte delle persone, ma ognuno chiede in modo diverso di soddisfare tale cu-
riosità. Ci sono persone per le quali è sufficiente darsi una risposta da soli con
un “forse mi capita di…”, oppure “mi succederà di…”, mentre per altre perso-
ne diventa importante ricevere risposte dettagliate e precise perché a loro
sembra che da tali risposte possa dipendere il proprio destino.
Sono entrambe posizioni estreme che non facilitano l’applicazione dell’a-
strologia alle previsioni e, quindi, non rendono merito agli studi ed all’attività
degli astrologi.

La strada da seguire, a mio parere, potrebbe essere:


1) considerare gli eventi della propria vita come situazioni legate ad uno sco-
po da raggiungere,
2) osservare il futuro come il risultato delle nostre iniziative (da intraprende-
re) per tale scopo.
Nell’ambito di questi due aspetti s’inserisce la consulenza astrologica che
deve andare oltre la specifica previsione dell’evento per offrire al consultante
le indicazioni più opportune per proseguire nel proprio percorso di vita.
è necessario riconoscere che le previsioni sono difficili per la scelta della
tecnica da utilizzare, ma soprattutto per il “disagio” che esse potrebbero crea-
re nel consultante in caso di suggerimenti o descrizioni affrettate da parte del-
l’astrologo.
Nell’astrologia oraria il momento della domanda è importante perché es-
so è considerato come l’inizio di qualcosa oppure l’attimo in cui si dà impor-
tanza a qualcosa, già in corso, di cui si vuole conoscere lo sviluppo.
Casa Sesta 107

FIGURA 8

2 casa: X casa: signif. 6 casa: 9ª Casa della X 6


5ª Casa della X 2 Base Lavoro- 1 lunghi viaggi in analogia con iniziati-
Le conseguenze delle azioni. Ciò che esse produ- Madre, Presti- ve e grandi cambiamenti di situazione;
cono. 1 risultati gio… i movimenti importanti, gli spostamenti
ottenuti dalla situazione, dagli onori. 1 figli dellama- 9ª Casa della motivati dalla situazione o dagli onori.
dre, dei re, dei nobili, dei potenti. 1 doni ed i piaceri 2° 10 1 lunghi viaggi della madre, dei re, dei
dei re, dei nobili, della madre, dei potenti; quelli Grandi muta- nobili, dei potenti. Le opere dello spiri-
provenienti dagli onori, dalla situazione, dalle azio- menti nell'am- to, la saggezza, la filosofia della ma-
ni. Le missioni relative alla professione, agli onori. bito dei beni a dre, dei re, dei nobili, dei potenti. Il po-
Le missioni dei re,dei nobili, dei potenti, della ma- seguito di lun- tere esercitato con saggezza. Spirito
dre. 1 teatri ed i luoghi di divertimento frequentati ghi viaggi. So- filosofico, saggio. Intelligenza organiz-
dalla madre, dai re, dai nobili, dai potenti. 1 luoghi gni di fortuna. zativa nelle azioni. Il sogno in vista
gradevoli che si riferiscono alla professione. Le Potenza mora- dell'azione. 1 sognatori nel campo
scuole o centri di educazione dei re, della madre, le del denaro, pratico. 1 sogni della madre, dei re,
dei nobili, dei potenti. L'ambiente in cui si apprende la sua influen- dei nobili e dei potenti. In generale,
ciò che si addice alla situazione, agli onori. La mo- za occulta. Il l'ambizione oscura, imprecisata. Le
ralità della madre, dei re, dei nobili, dei potenti. Lati desiderio di cosce della madre, dei re, dei nobili,
morali della situazione e degli onori. Le speculazio- guadagnare dei potenti. La scienza divinatoria e
ni tentate dalla madre, dai re, dai nobili. Gli abiti e denaro. Gli l'occultismo pratico per la madre, i re, i
gli ornamenti della madre, dei re, dei nobili, dei po- spostamenti di nobili. La precognizione nell'ambito
tenti; quelli tipici di certe professioni (uniformi). Il capitali all'este- degli onori o negli affari. Il fiuto nelle
cuore e la schiena della madre, dei re, dei nobili, ro e oltremare. azioni della vita. Il clero e la magistra-
dei potenti. Il ritorno in patria della madre, dei re, tura nei loro rapporti con la situazione,
dei nobili, dei potenti. Riabilitazione. con la madre, con il re ed i nobili.
108 Casa Sesta

Per le previsioni ed, in genere, per l’osservazione degli eventi della nostra
vita, si può seguire lo stesso criterio, cioè quello di prestare attenzione ai pic-
coli segnali, alle piccole situazioni che ci si presentano, per poter comprendere
se stiamo procedendo nella giusta direzione. Sono quelli gli attimi che danno
inizio alle nostre scelte e quindi ci consentono di “leggere” il nostro futuro at-
traverso le sensazioni, le intuizioni o i suggerimenti di qualcuno.
Adottando questo criterio potremmo accorgerci che la domanda del con-
sultante spesso è motivata solo dalla curiosità di mettere alla prova l’astrolo-
go, che nella lettura di un tema stiamo osservando punti sbagliati, oppure,
semplicemente, che non è il momento di fare una previsione o, in casi ecce-
zionali, che siamo di fronte ad eventi destinici per noi stessi.
In sostanza, gli incontri con il consultante, i momenti di verifica dell’astro-
logo e le previsioni fanno parte di tutto quello che stiamo costruendo e, quindi,
non sono altro che le immagini di questa costruzione (fig.8) a presentarsi nel
momento del consulto. Sono immagini che possiamo annullare ripetendo gli
errori del passato oppure possiamo rendere reali e concrete con le nostre futu-
re azioni; è vero che spesso alcuni eventi sono imprevisti o contrari alle nostre
previsioni, in tal caso siamo sconcertati e parliamo di un destino avverso (o
favorevole) che è, comunque, inaspettato e contrastante con le nostre aspet-
tative. Senza entrare nei concetti di libero arbitrio o di validità delle previsioni,
mi sento di affermare che anche tali situazioni impreviste sono immagini con-
cretizzate di ciò che stiamo costruendo o che abbiamo iniziato e/o tralasciato
per un certo periodo della nostra vita.
Con l’imprevisto si esprime il “non evento”, cioè tutto ciò che avviene per
il mancato sostegno delle situazioni di routine, cioè di ciò che ci aspettavamo
avvenisse; siamo di fronte all’uscita dagli schemi, alla libertà dei significati
delle case, dei segni ed alla forza dei pianeti (fig.8); siamo in presenza di solle-
citazioni del nostro inconscio che non avremmo scelto con consapevolezza,
ma che si manifestano per la nostra minore attenzione alla quotidianità.
In pratica, scegliamo, spinti dall’inconscio, quali significati attribuire alle
case e quali valori assegnare alle energie dei pianeti nel nostro tema
oroscopico.

Aforismi principali in astrologia oraria


In astrologia oraria ci sono alcuni aforismi che indicano le condizioni da rispet-
tare per l’inizio della lettura di un tema oroscopico.
Dal libro di William Lilly
1 – Quando l’Ascendente è ai primi gradi (1 o 2) di un segno.
2 – Se l’Ascendente si trova a 27 o più gradi di un segno, non è saggio espri-
mere giudizi, a meno che…
3 – Non è saggio esprimere un giudizio quando la Luna è negli ultimi gradi di
un segno,....
4 – oppure, quando la Luna è in “via combusta” cioè tra gli ultimi 15 gradi
della bilancia o nei primi 15 gradi dello Scorpione…
………
Casa Sesta 109

Seguendo tali aforismi si ridurrebbero di molto i momenti della giornata


nei quali si potrebbero fare i consulti.
Nella pratica, adottando parzialmente tali aforismi, ci si accorge del mo-
mento propizio a fare l’oroscopo per:
● la posizione dell’AS e della Luna
● concordanza dei significati delle posizioni astrali con la domanda del consul-
tante
● intuizione.
Per avere una conferma dei problemi inquadrati durante il consulto, è op-
portuno che il consultante faccia la domanda quasi al termine del consulto. In
tal modo sarà egli stesso a scegliere lo specifico problema a cui dare impor-
tanza, annullando gli altri quesiti possibili e potrà confermare, con la propria
scelta, l’accettabilità dei suggerimenti ricevuti dall’astrologo. Questo modo di
procedere rispecchierebbe le indicazioni ed i limiti descritti in precedenza.

Metodologia e tecnica: Applicabilità delle case derivate


I metodi previsionali utilizzati in genere sono i transiti, le rivoluzioni solari, le
progressioni secondarie; a prescindere dalla bravura dell’astrologo, tali meto-
di, seppur applicati in larghissima parte e riconosciuti validi, non offrono, a
mio parere, ampie possibilità di lettura per situazioni e quesiti di quotidiana
praticità. Spesso ci si rivolge all’astrologo per problematiche psicologiche o
esistenziali che, in genere, coinvolgono i settori della sfera affettiva, familiare o
lavorativa e con domande previsionali su cambiamenti e/o iniziative globali.
Sembra, quindi, che non interessino l’osservazione di eventi specifici quotidia-
ni e le domande su problemi che appaiono di minore importanza.
Al contrario si può dire, indicativamente, che sapere il risultato dell’incon-
tro di lavoro del giorno dopo, può aiutarci a comprendere come superare le
nostre difficoltà in quel settore.
La difficoltà essenziale per l’applicabilità delle case derivate è quella della
scelta di un significato specifico da assegnare ad un transito o ad una posizio-
ne planetaria.
Tale difficoltà viene superata impostando la lettura su uno specifico pro-
blema posto dal consultante; conseguentemente si passa alla lettura di tutti gli
aspetti e delle posizioni astrali del tema.

Come si procede
Innanzitutto facciamo riferimento ai dispositori delle case leggendo in quali se-
gni cadono le cuspidi, assegnando ai vari pianeti i significati di base delle ca-
se. Osservando le posizioni di tali dispositori sul tema, cioè in quali case si tro-
vano, modifichiamo il significato base dato al pianeta.
Es: Marte (disp. di 5ª) in 11ma
Figli che affrontano difficoltà o nemici oppure figli che collaborano ai pro-
getti del soggetto (AS).
110 Casa Sesta

Infatti: L’undicesima è la 7ª della quinta e rappresenta come tale i nemici


dei figli.
L’undicesima è l’11ma della prima (AS) e rappresenta i progetti (del sog-
getto); per cui Marte (i figli) situati in tale casa stabiliscono una collaborazione
(11ma = 7 di 5) per i progetti del soggetto
Dal libro di Eudes Picard
Alcuni significati derivati della 5ª casa sono: 11ª Casa della VII 5
Gli amici del coniuge, dei divorziati, dei nemici dichiarati, dei ladri e degli
assassini; i loro collaboratori, i loro progetti, le loro speranze, la loro fiducia in
se stessi. Amici o alleati nelle guerre, nei processi, nei divorzi, nei furti, nella
vendita o acquisto di proprietà. La fedeltà coniugale. La fedeltà nei trattati,
nelle alleanze, nelle associazioni.

Alcuni significati derivati dell’11ma sono: VII Casa della 5° 11


Il genero o la nuora (11 matrimonio dei figli`). Matrimonio di ambasciato-
ri. La fusione di due teatri. La riunione di due giardini. La fusione di due sport,
di due giochi. Termini dei contratti di una missione. Contratti concernenti i fi-
gli. Parere giuridico. Contratti teatrali; contratti che hanno per oggetto il piace-
re. Contratti di gioco; regolamenti di partita. Regolamenti di concorsi. Regola-
menti nelle scuole, nei luoghi di divertimento. Associazioni infantili. Associa-
zioni di imprese teatrali e di luoghi di divertimento. Associazioni sportive o
scolastiche. Rivalità tra bambini o nell’ambito della gestione di luoghi di diver-
timento. Rivalità teatrali, sportive. Discussioni di ambasciatori. Giocatori elimi-
nati nel corso di una partita. Ladri di bambini. Coloro che commettono furti
nei teatri o nei luoghi di divertimento. 1 ladruncoli che raccolgono fiori e deva-
stano i frutteti. I bari. Gli assassini di bambini e di ambasciatori. I ladri di vestiti
e di ornamenti. I nemici del figlio. Tendenze malthusiane.

A questo punto diventa importante il quesito del consultante:


● se è interessato a problemi con il partner (o 7ª casa) avremo che la 5ª
è l’11ma della 7ª, per cui vengono messi in discussione situazioni di fedeltà,
amicizia e progettualità, rappresentati da Marte (disp. 5).
La posizione di Marte in 11ma, rapportandoci ai significati di conflittualità
dell’11ma (come 7ª della 5ª) indica che sono evidenti contrasti, confronti o
accordi dovuti a tali problemi.
È però possibile che la creatività (quinta in genere) del partner (11=5 di
7) si esprima con i suoi progetti e rafforzi il rapporto di fedeltà e di amicizia
del soggetto.
Si sottolinea che la 5ª e l’11ma sono l’amore o gli amanti rispettivamente
del soggetto e del partner.
La conflittualità si può distinguere dalla collaborazione con l’osservazione
degli aspetti astrologici di Marte o della configurazione planetaria del tema.
● se è interessato a problemi di scritti (o 3ª casa) avremo che la 5ª è la
4ª della 3ª per cui si può parlare di custodia di documenti (intendendo, casa
degli scritti), origine degli stessi e quindi come autore di essi.
Casa Sesta 111

La posizione di Marte in 11ma, come sopra ha valori di 7ª, potrebbe si-


gnificare furti, per cui avremmo, come difficoltà (7) della custodia (4) degli
scritti (3) (5=4 di 3), il furto di documenti, oppure più semplicemente le diffi-
coltà dell’autore di un libro.
L’11ma è la 9ª della 3ª per cui, considerando i significati derivati, avrem-
mo i sogni e gli insegnamenti attraverso gli scritti per cui ciò coinciderebbe
con una collaborazione (7) con l’autore degli scritti (5).
Come sopra indicato, è il tema nella sua globalità che ci indica la scelta
tra situazioni collaborative e quelle di contrasto.
Secondo questo criterio di lettura il tema oroscopico diventa uno stru-
mento importantissimo dell’astrologo che viene messo a disposizione del con-
sultante; la possibilità dei significati derivati consente di colloquiare con il con-
sultante in settori diversi e di poter riconoscere le scelte più favorevoli da farsi
su problematiche che possono, per la loro quotidianità, essere affrontate in
modo nuovo e non , come sempre, secondo schemi definiti.
Avere un tema che ci rapporti a tale quotidianità significa riuscire a valo-
rizzare anche la nostra sensibilità per distinguere ciò che dobbiamo affrontare
in quel momento, considerandolo problema e ciò che dobbiamo tralasciare.

Cenni sulle prospettive: Utilità per argomenti differenti


L’acquisizione di praticità nell’interpretazione con le case derivate per le que-
stioni quotidiane, non esclude a mio parere di poter trasferire la tecnica inter-
pretativa a questioni più generali e più psicologiche.
Il modo di reagire a situazioni quotidiane o più in generale il modo di
mantenere un equilibrio psicologico ed una tranquillità interiore, secondo alcu-
ni studi, è legata ai chakras.
La corrispondenza tra essi ed i pianeti potrebbe indurre a studiare come,
in fase di transito e quindi con situazioni differenti, possa modificarsi la sensi-
bilità dei vari punti del corpo. Con le case derivate si avrebbero dettagli sulle
situazioni più comuni che ci creerebbero, in tal caso, difficoltà fisiche e psico-
logiche.
Oltre a tali spunti, non ho escluso dalla mia ricerca astrologica quelli con-
nessi al rapporto tra i segni ed agli archetipi, sempre inquadrando il tutto nel-
l’ambito delle previsioni.

Salvatore Bisconti è nato a Torre Annunziata (Napoli) l’11 aprile 1948.


Diplomato in Fisica Industriale, risiede a Trecase (NA). Il suo interesse per l’a-
strologia nasce, tra il 1992 ed il 1993, con lo studio delle tecniche previsionali
ed in particolare con l’Astrologia Oraria. Inizia consultando vari testi d’astrolo-
gia come autodidatta e prosegue, approfondendo lo studio astrologico, a se-
guito di un colloquio con l’Astrologo Ciro Discepolo.
Su indicazione di Clara Negri, partecipa ad un Corso di primo livello, or-
ganizzato presso un Centro Astrologico napoletano; segue altri Corsi d’Astro-
112 Casa Sesta

logia di secondo e terzo livello e viene guidato dall’Astrologa Giuliana Pandolfi


che lo indirizza allo studio degli Archetipi.
Attualmente è neo-iscritto del CIDA ed ha contatti con il Gruppo CIDA
Napoli-Hinterland diretto da Maria Vacca.

Una sua elaborazione, dal titolo Le Case derivate nel quadro astrale e la
loro applicabilità nelle previsioni, viene presentata alla Delegazione CIDA di
Lecce diretto da July Ferrari.

Durante la conferenza c’è un ampio confronto e dibattito sull’Astrologia


Oraria mediante risposte immediate ai quesiti dei partecipanti, inoltre viene
sperimentato, per verificarne ulteriormente la validità’, un suo metodo previ-
sionale inedito che è in fase di ottimizzazione.

Bibliografia sull’argomento
■ ERIK VAN SLOOTEN, Manuale di Astrologia Oraria, Ed. Mediterranee
■ EUDES PICARD, Le case derivate, Ed. Xenia
■ MARC EDMUND JONES, Astrologia Oraria, Ed Armenia
■ NOEL JAN TYL, Astrologia ed ambiente, Ed. Armenia
■ ROBERT PELLETIER, I pianeti nelle case, Ed. Armenia
■ WILLIAM LILLY, Grammatica Astrologica, Ed. Meb

Si specifica che i grafici astrologici sono ottenuti con il software di Walter


Pullen, (Astrolog) ed ogni modifica, o utilizzo del programma, rientra nelle
condizioni previste dall’autore W. Pullen.
La relazione presentata, gli allegati, le figure, le tabelle e gli altri schemi
sono una personale elaborazione scaturita dallo studio dei testi consultati.

Gli articoli della nostra Rivista

non invecchiano mai,

o risorgono come l’araba fenice…


Casa Sesta 113

Isa M. Zanni

IL TEMA SINGOLARE
DI FELICE PATTARONI,
ARCHEOLOGO DELLE TOMBE
GALLO-ROMANE VERBANO-CUSIE

L.A. 136-612

Una vita affascinante e un bell’esempio “Huber scandibile”

Il suo nome è noto nel V.C.O. (Verbano/Cusio/Ossola) e soprattutto a


Gravellona Toce, dove ha vissuto ed operato per la maggior parte della sua vi-
ta e dove non solo gli hanno titolato una via cittadina, ma esiste anche un mu-
seo a suo nome.
Felice Pattaroni è stato colui che ha riportato alla luce, in quel di Gravel-
lona, ben 150 tombe gallo-romane databili dal V° secolo a.c. al V° d.C., ricche
d’arredi e suppellettili, più tre forni facenti parte dell’antico abitato ed il porto
fluviale, che si trovava presso la Chiesa di S. Maurizio. Ciò che c’è d’originale
in tali scoperte, è che Felice Pattaroni ha coniugato le sue ricerche, frutto
di studio di antichi documenti e scritti dell’illustre Ing. Bianchetti di Ornavasso
e d’osservazione di cartine topografiche della zona, con le sue conoscenze e
doti di radioestesista: proprio con il pendolo, infatti, ha rintracciato l’esatta
ubicazione dei ritrovamenti! Ho avuto la fortuna di conoscerlo, circa 30 anni
fa, grazie ad un amico comune, un Sacerdote, che lo stimava molto. In una
sua lettera, il 20.10.84, Felice mi scriveva: “Malgrado tutto questo lavoro ho
delle grandi soddisfazioni, occupando le ore della giornata a fare il bene, il
tempo passa e non si pensa alla morte che si avvicina. Pensi che sto anche
mettendo a punto due libri (che verranno di 300 pagine l’uno), con una docu-
mentazione fotografica di quasi altrettante figure: monumenti, chiese, cimeli
archeologici ecc. e, per fare le foto delle chiese ossolane, ho dovuto girare tut-
te le valli dell’Ossola!” Se si pensa che, a quella data, aveva ben 77 anni e che
meno di due anni lo separavano dal confine della sua vita!
Felice Pattaroni era nato in Ornavasso in data 28/4/1907, alle ore 15. Il
suo tema di nascita si distingue subito per quel rettangolo che disegna, all’in-
terno del grafico, la tipica “busta chiusa”, già altrimenti definita “rettangolo
mistico”. Personalmente mi ha sempre dato l’idea che quella busta, aperta,
114 Casa Sesta

contenga un messaggio particolare, una comunicazione da dare. Insomma,


una vita che racchiude in sé una rivelazione di qualcosa di utile agli altri. La
seconda cosa che balza agli occhi è l’opposizione Sole/Luna (184°), dove il
Sole in Toro è collocato al confine dell’ottava casa – notoriamente base/Scor-
pione – e quindi opposto alla Luna nel segno dello scorpione; e non va dimen-
ticato che il toro è pur sempre un segno lunare. Nel contempo, ognuno dei
quattro angoli del rettangolo è punto di Talete e quindi l’energia che v’intercor-
re si sa che difficilmente potrà dare al soggetto un recupero personale, dei
vantaggi, ovvero anche una difficoltà minore per raggiungere le sue aspettati-
ve..anzi! La fatica di concretizzare quel messaggio non darà al soggetto che la
consapevolezza di dover svolgere un compito, di raggiungere un obiettivo che,
in vita, non gli riserverà certo dei vantaggi nelle sue aspirazioni. Cosa non fa-
cile da accettare, soprattutto se non si possiede il dono dell’ascesi mistica. No,
Felice Pattaroni non era un mistico e questo benché, come si legge in una sua
autobiografia (e come egli stesso amava raccontare), nella sua giovinezza
sentisse prepotentemente la necessità di seguire una via religiosa, diventando
missionario. Questo si può ben leggere nella posizione del Sole di nascita, così
prossimo alla cuspide della nona casa, nonché a Giove e Nettuno congiunti in
Cancro ed in decima casa; da notare che il punto di morte precede Giove di 1°
di orbita e che, come anzidetto, Giove è punto di Talete: problemi dunque ver-
so un obiettivo di inserimento in un contesto religioso. E considerando che la
Casa Sesta 115

IX^ casa è anche quella degli studi superiori, una limitazione si è posta anche
in quel settore: Felice non ha potuto coronare accademicamente la sua vo-
lontà di conoscenza, anche se non ha mai desistito dall’accanirsi contro gli
ostacoli che tendevano ad indirizzarlo verso una vita a sfondo tutt’altro che
culturale.
L’infanzia è veramente un periodo problematico per Felice; ha altri fratelli
ed il padre è operaio in un’officina. Per sopperire ai fabbisogni della famiglia, i
figli stanno con la madre su di un alpeggio “caricato” (cioè con del bestiame
in custodia) a 1100 m di altitudine. Non vi sono comodità lassù, ma duro la-
voro e, per recarsi alla scuola elementare, ogni giorno eccetto il giovedì, saba-
to e domenica, egli deve recarsi a piedi fino a valle e ritorno (4 ore ogni volta);
un fratello maggiore, dodicenne, già lavora in officina col padre e quindi sta
con lui a valle; il padre sale ogni fine settimana e decanta le meraviglie di vi-
vere lassù. Ma Felice detesta quella vita; soffre di bronchiti ricorrenti e di
sconforto. La sera, anziché andare a letto, sovente scappa giù in città, per re-
citare nel secondo e terzo atto del teatro comunale e poi ritorna su: delle fati-
che improbe che il padre infine scopre e reprime.
Terminata la scuola elementare, la sua vita è tutta lì, all’alpe. Quando lui
ha circa 12 anni, gli muore una sorellina, di difterite: ecco la Luna in cuspide
alla terza casa, in scorpione: corrisponde anche, secondo il metodo Huber, al-
l’età di Felice quando perde la sorellina.
Il contatto con la realtà della morte e del quotidiano che resta, non può
che indirizzarlo ancor più verso la ricerca di risposte nell’unico modo che gli si
pone come possibile: lo studio della Bibbia e dei Vangeli. L’adolescenza è un
periodo indubbiamente problematico: ecco Mercurio – anche Maestro dell’a-
scendente – posto in ottava casa e quadrato a Nettuno in decima ed a Marte-
Urano in quarta. Mai come in quel periodo Felice non si è sentito in sintonia
col proprio nome di battesimo. Il suo anelito ad una vita diversa gli fa sentire
tutto il peso di quel quotidiano ed in cuor suo medita sempre di poter avere la
possibilità di una vita diversa.
A 22 anni, partecipa ad un concorso provinciale di cultura religiosa e vin-
ce il primo premio: la RS di quell’anno vede un Ascendente Sagittario (la reli-
gione) con la Luna nello stesso segno in prima casa, congiunta a Saturno e
Giove è in quinta casa, congiunto al nodo nord, a Mercurio, Sole e Venere e
Nettuno splende in IXª casa! L’anno successivo Felice vince ancora il primo
premio al concorso: questa volta c’è in palio un viaggio di 10 gg. – spesato – a
Roma! Inoltre è stato notato, per la sua preparazione, dall’anziana ed autore-
vole signora Malusardi (vedova del senatore Malusardi) che lo prende sotto la
sua protezione (la Luna radix in Scorpione la indica). E così il 3 agosto 1930
“odorante di stalla in tutta la pelle” parte per Roma: un’avventura che gli apre
davanti agli occhi le meraviglie artistiche, religiose e culturali di quella città.
Da notare come, sempre secondo il metodo Huber, è l’età delineata da Marte-
Urano di nascita e come, nella RS del 1930, Marte ed Urano radix siano in de-
cima, con Saturno in transito di congiunzione e come Urano di transito, prece-
duto da Marte! – si collochi sull’Ascendente Ariete dell’anno e sul Mercurio ra-
116 Casa Sesta

dix. Giove è in IIIª casa in Gemelli: viaggio di studio. La RS avviene con la Lu-
na Nuova congiunta al nodo nord della Luna: si apre un nuovo ciclo.
In linea con Urano e con quell’energia che Felice sente prorompere in sé
e che potentemente lo indirizza a lottare per poter avere una vita diversa,
quando il padre gli dice una volta ancora che o accetta quella vita o se ne de-
ve andare e non tornare più, lui lascia l’alpe, dove, del resto, ha profuso negli
anni impegno e fatica ma anche ingegno, apportando delle migliorie atte a mi-
gliorare la vita e le fatiche di sua madre. Ad Ornavasso abita nella casa dei
nonni materni; trova lavoro in una fabbrichetta, la domenica si reca a Novara
dalla sig.ra Malusardi che gradisce moltissimo di conversare con lui. Ma non è
questo che vuole, ancora. La sua volontà è di diventare missionario e così vie-
ne ammesso all’Istituto Madonna dei laghi di Avigliana, dove inizia gli studi
ginnasiali, necessari per diventare missionario; la Sig.ra Malusardi provvede al
necessario corredo.
Felice ha 25 anni e, quando crede di aver trovato la sua via e s’impegna
al massimo, ecco che il destino lo riporta, per tracce ancora insondabili, alla
per lui amara realtà dell’alpe. Si ammala infatti, di una brutta pleurite e di
esaurimento organico: deve lasciare l’Istituto e tornare a casa, e, dopo essersi
rimesso, aiutare ad accudire la mandria e le faccende varie. Apprende che nel
frattempo la sig.ra Malusardi è morta.
Il padre ha ormai accettato il fatto che quel figlio è diverso da come lui lo
vedeva e che la sua vita non sarà mai quella dell’alpe. Ristabilitosi, trova im-
piego come assistente presso il Real Collegio Carlo Alberto di Torino; torna al-
l’alpe durante le vacanze estive ed è qui che, nell’agosto del 1935 – lui ha 28
anni – giunge all’alpe un padre, che conduce la figliola dodicenne lassù con la
speranza di lasciarvela un mese, per la bontà del clima, ma soprattutto affin-
ché possa prendere ripetizioni di latino da lui. è la madre di Felice – sempre
sua alleata in precedenza – a prospettargli la situazione, ma Felice, scontroso
e solitario, non ne vuole sentir parlare; accetta di essere lui stesso a negare la
sua disponibilità; e così incontra Rosina. La ragazzina gli porge una scatola
con delle belle pesche mature, che lui istintivamente rifiuta, a dimostrazione
che non soggiace agli imbonimenti. Al suo rifiuto però vede gli occhi della ra-
gazzina riempirsi di lacrime e qualcosa si scioglie nel suo cuore: accetta un
frutto ed anche di essere il precettore di Rosina durante il mese. In quel mo-
mento la direzione della sua vita muta completamente e se ne rende conto nel
mese che trascorre in compagnia della ragazzina, che ha ben 16 anni meno di
lui.
La RS del 1935 vede la congiunzione radix Marte-Urano sulla cuspide del-
la settima casa di RS! La settima, in capricorno, ha Saturno congiunto alla Lu-
na, in nona casa. Nel radix, Saturno era in settima ed ora è congiunto alla Lu-
na, maestra dell’ascendente di RS: la dicotomia appare abbastanza chiara. In-
tanto Urano ha raggiunto il Sole (erano in trigono alla nascita) e tutto concor-
da alla maturazione degli eventi futuri.
Negli anni successivi, lei terminerà la scuola e lui manterrà l’impegno di
Assistente presso il collegio di Torino. Dopodiché Felice apre un piccolo nego-
Casa Sesta 117

zio di apparecchiature elettriche, a Gravellona, dove ha anche costruito una


casa nella quale si stabiliranno dal 2 marzo 1940, giorno delle loro nozze. Con
loro abita anche una zia di Rosina, che bada alla conduzione della casa (Rosi-
na ha 17 anni e Felice 33).
Rosina coadiuva Felice nel suo lavoro; ma c’è la guerra e Felice viene ri-
chiamato al servizio militare; non può così conservare la sua piccola attività e
dopo il congedo deve tornare in fabbrica, una situazione che non gradisce. Si
presenta l’occasione, grazie ad uno zio della moglie che risiede in Argentina,
di trasferirsi laggiù per fare miglior fortuna.
Sempre col metodo Huber, ecco il periodo d’età che corrisponde a Venere
in settima casa (dove Venere è maestro della seconda radix), la quadratura a
Giove ci dice di come quel viaggio non sarà un’avventura tanto felice, tuttavia,
era il momento anche di quella porzione di destino per Felice.
La RS del 1947 – anno della partenza per l’Argentina – ha un’Ascendente
Gemelli, nella Xª radix, con Urano sull’ascendente e dove Urano è maestro del
MC di RS; Venere ritorna su Venere e Marte sul Mercurio radix.
Laggiù in Argentina, Felice, che s’ingegna in mille situazioni e trova sem-
pre un modo per risolvere anche le situazioni più difficili, resterà quattro anni e
dovrà rassegnarsi a tornare soprattutto perché una brutta peritonite lo relega
in Ospedale per 45 gg ed è molto debilitato. A conti fatti un rimpatrio è la so-
luzione migliore e lui accondiscende alle richieste della moglie e della zia. Il 31
maggio 1951 partono da Buenos Aires, direzione Italia, a casa.
La RS del 1951, ha un’Ascendente che culmina in Toro – nella IXª casa
radix – con Venere in 1ª casa di RS e la Luna, in Acquario, sul MC . Il Sole di
RS è congiunto a Marte e la congiunzione Marte-Urano radix, sempre così si-
gnificativa, è nella IX^ casa di RS. Giove di RS è sulla Venere radix: il viaggio
di ritorno.
Felice ha 44 anni: Hadès dice che è l’età importante per chi nasce con il
Sole in ottava casa. Certamente per Felice si apre la parte più significativa
della sua vita.
Laggiù in Argentina Felice ha incontrato persone originali; una in partico-
lare che gli ha predetto che aveva un compito da svolgere in patria e dei doni
da mettere a frutto, al servizio della gente: parole che hanno risposto ai suoi
interrogativi segreti più profondi; sogni di cui mette a parte l’amata moglie e
che lei condivide.
Così sono di nuovo a Gravellona Toce. Annesso alla loro casa, costrui-
scono un locale da adibire a piccola merceria nella quale lavorano la moglie e
la zia, mentre Felice alterna lo studio particolare cui si dedica con intenso im-
pegno, all’avventurarsi per la campagna circostante, giorno dopo giorno, cer-
cando, sperimentando, in sintonia con ciò che sente dentro di sé. Passano tre
anni.
La RS del 1954 ha un’Ascendente in Capricorno (nella IVª radix); ecco la
congiunzione Marte-Urano di nascita, spostarsi sull’ascendente RS, dove tran-
sita Marte di RS ed il nodo nord della Luna. Saturno di RS è in Scorpione, sulla
Luna radix. Quindi abbiamo: valori Capricorno, la montagna, il tempo, la IVª,
118 Casa Sesta

che è il luogo dell’infanzia, ma anche l’ultima dimora, cioè la tomba. Saturno


maestro del tema di RS va ancora sui valori IVª, cioè la Luna, che qui in Scor-
pione parla appunto di mistero, di volontà e passione.
È l’anno dei primi ritrovamenti archeologici. Con il metodo Huber vedia-
mo che l’età corrisponde alla posizione del Sole radix. Scopre la grande necro-
poli Gallo-Romana a meno di mezzo Km. da casa sua.
Gli anni che verranno da allora e fino alla sua morte, Felice li dedicherà in
parte alla conduzione di un Consorzio agricolo provinciale, che gestisce con
delle difficoltà per il fatto che i contadini della zona sono abbastanza risentiti
con lui, (le scoperte archeologiche hanno posto dei limiti all’uso dei loro terre-
ni e, benché risarciti dall’ente preposto, non sono affatto soddisfatti) ed, in
parte, alla cura dei malati mediante l’uso della pranoterapia, alla ricerca e ri-
trovamento delle persone scomparse mediante l’uso della radioestesia, a scri-
vere dei libri - che perlopiù pubblicherà a sue spese e che regalerà. I primi sul-
le scienze occulte ed i successivi sulle sue ricerche, studi e scoperte, della zo-
na archeologica dell’Ossola.
Non ottiene un consenso come meriterebbe, per le sue importanti scoper-
te archeologiche; i luminari gli contestano la carenza di una “preparazione ac-
cademica” ed anche la sua originalità nel dedicarsi a “scienze strane”. Ma tali
amarezze non gli impediscono il lavoro certosino di catalogare ogni reperto e
di collaborare al museo, sorto nel 1960 a Gravellona proprio grazie ai suoi ri-
trovamenti.
Di Felice Pattaroni ricordo il sorriso e la sua parlata calorosa, il suo rac-
contarsi ricco di fanciullesco entusiasmo. Mi aveva descritto uno dei suoi ritro-
vamenti, avvenuto in circostanze davvero originali: “Sapevo che in quel cam-
po c’era qualcosa, sotto; ma non mi riusciva di trovare la risposta giusta;
mentre mi aggiravo, ero osservato da una bimbetta di circa tre anni la cui ma-
dre, poco lontano, stava spigolando. Per il mio carattere non gradivo sentirmi
osservato; però quella bimba sembrava davvero interessata e, ad un certo
punto, sento che mi dice qualcosa ma credo di non aver capito – lei non si
esprimeva ancora bene, era proprio piccola – e le chiedo: cos’hai detto? E lei,
seria seria, indicandomi col ditino il terreno, lì vicino a dove sto cercando col
pendolo: “ci sono i morti, lì sotto”… ma allora avevo davvero capito bene! La
mamma richiama la bambina ed io resto lì perplesso; poi provo a chiedere al
pendolo proprio dove mi ha indicato la bambina ed il pendolo sembra impazzi-
to: c’erano davvero delle tombe, lì sotto! I bambini, fino a tre anni, vedono l’in-
visibile e sono dei testimoni!”
Ed io pensavo che ci vuole comunque un cuore di fanciullo, per comuni-
care con i bambini…!
Felice non ha – non ha voluto – avere figli. Diceva che temeva la possibi-
lità che nascessero con problemi fisici e non aveva voluto correre rischi, d’ac-
cordo con la moglie. Tale situazione può trovare riscontro nella sua sesta casa
radix in acquario, con Urano congiunto a Marte in quarta e Saturno, maestro
della Vª radix, è in VIIª, quadrato a Plutone.
Il fatto che l’Ascendente del tema progresso del 1968 coincida con quello
Casa Sesta 119

della Luna Nuova prenatale, mi fa pensare che quello sia stato per Felice Pat-
taroni un anno importante, tantopiù che la Luna progressa era in Acquario –
ancora Urano – in quarta casa.
è così evidente che la vita di Felice Pattaroni sia stata scandita da quella
congiunzione di Marte con Urano in IVª casa radix: e non va dimenticato che
la Luna Nuova prenatale era in Ariete, sul Mercurio di nascita. Quindi Marte
qui ha un’energia veramente esclusiva, dirompente grazie ad Urano, benché
controllata dall’austero Capricorno.
Urano è l’energia vibratoria – la radioestesia – e Marte l’energia fisica. Ve-
diamo nel Capricorno “la montagna” – l’ascesi – ma, sempre nel Capricorno,
anche la maturazione del “tempo”. Felice usava dire che “raccoglieva il prana
che è in natura, mediante la meditazione quotidiana, solitaria, a contatto con
la natura: per poi dispensarlo alle persone che ne avevano necessità” ed il suo
rapportarsi con lo spirito della Terra gli ha consentito di ricevere e di dare delle
risposte, di fare delle scoperte, di realizzare infine lo scopo del suo io interiore
forte e determinato, quello stesso che non si rassegnava, fin da bambino, al-
l’orizzonte limitato dell’alpe.
La RS del 1986 ha Mercurio che ritorna su Mercurio radix, in sesta casa
della RS (dove Mercurio era maestro dell’Asc. radix ed era in VIIIª); Plutone è
nel suo domicilio e prossimo ai gradi della Luna radix, opposto al Sole. Vene-
re, maestro dell’Asc di RS, è in VIIIª congiunto a Lilith ed opposto a Saturno.
Una curiosità: ho voluto provare anche la RS a ritroso: perché no? Ebbene, la
RS stesa per l’anno 1828 – cioè 79 anni meno dalla nascita – vede lo stesso ri-
torno di Mercurio sulla sua posizione radix, congiunto a Plutone di RS e qua-
drato a Marte ed a Saturno opposti fra loro. Il Sole, maestro dell’Asc. di RS, è
al quadrato di Urano ed opposto a Giove fra Xª e IVª casa. Giove è sulla luna
radix.
Il tema progresso per il 1986, vede l’Ascendente in Scorpione con Plutone
in ottava, quadrato alla Luna in Vergine (l’Asc. radix era in Vergine) e quadrato
a Saturno.
Felice Pattaroni muore il 2 luglio 1986: il Sole transita su Nettuno-Giove
radix, in Cancro, mentre Giove transita su Saturno e Nettuno ed è prossimo al-
la congiunzione Marte-Urano radix; la Luna transita in Toro – opposta, quindi,
alla sua posizione di nascita. Il Sole di quel giorno è opposto alla congiunzione
Marte-Urano. Ha lasciato questa vita, dunque, non attraverso la forza dirom-
pente della congiunzione Marte-Urano, ma attraverso la soglia di Giove-Nettu-
no: il viaggio, il “ritorno a casa” (Cancro).
A Gravellona non hanno dimenticato; fin dal 1994 è stato legalmente co-
stituito in associazione il “Gruppo Pattaroni”, senza scopo di lucro, con il fine
di promuovere le iniziative tese alla conservazione del patrimonio archeologi-
co dell’alto Novarese ed in particolare del Verbano/Cusio/Ossola. Si cura di al-
lestire mostre fotografiche inerenti la campagna di scavi effettuata negli anni
50 da Pattaroni, la costituzione di una biblioteca storico-geografica, la riprodu-
zione dell’archivio fotografico Wetzel, la mappatura dell’antichissima banchina
fluviale dello Strona, ecc.
120 Casa Sesta

Da parte sua, Felice Pattaroni ha lasciato per testamento i suoi averi alla
Comunità di Gravellona, compresa la sua casa, dove ha continuato ad abitare
la sua adorata Rosina fino a quando è stata in vita.

I libri in mio possesso, scritti da FELICE PATTARONI:


■ Come si diventa radioestesisti, Arti grafiche Vercelli, edito nel 1977
■ Parapsicologia e scienze occulte, Tipolitografia Saccardo, edito nel 1979
■ San Maurizio e Gravellona Toce, Tipolitografia Saccardo, edito nel 1979
■ Guardiamoci bene in faccia e parliamoci chiaro..., edito nel 1980

Gli articoli della nostra Rivista non invecchiano mai,


o risorgono come l’araba fenice...

* * *
Casa Sesta 121

ANCORA SUI PIANETI SINGLETON


– Introduzione
– La Luna Singleton (Bill Clinton e Monica Lewinskj)

L.A. 136-640

Nel numero precedente avevamo introdotto l’argomento su questi pianeti, unici


presenti in un elemento. Ringraziamo Meskalila di averci proposto e tradotto
questa serie approfondita su ogni pianeta, che pubblicheremo a puntate. In
questa apriamo la serie con la Luna.
Abbiamo lasciato il termine inglese, che non si presta ad equivoci: se
qualche Socio (magari toscano) ci proponesse un termine alternativo italiano
(pianeta singolare, “orso”, “lupo solitario”, Robinson, ecc.), potremmo rilanciar-
lo noi... agli anglosassoni ! Da notare che per tutte le domificazioni dei temi in-
seriti è stato utilizzato il sistema Koch.

PROLOGO DELLA TRADUTTRICE (Meskalilla Nunzia Coppola)


Come tradurre il termine singleton? Pianeta single? O solitario? O unico, o...?
Forse, focale, ma potrebbe confondersi con altre configurazioni specifiche. La-
sciare la parola in inglese, così com’è, mi sembra la soluzione migliore. In effet-
ti, il termine singleton, più di qualsiasi altro, offre la visione del suo significato
intrinseco. Americani, Australiani e Inglesi lo usano per indicare, durante il gio-
co da tavolo, la carta tra quelle nelle mani del giocatore, che pur essendo ac-
compagnata da altre figure, sia l’unica per rapporto al seme d’appartenenza. Il
pianeta singleton è proprio così. Può non agire da solo, può condividere aspetti
e relazioni con altri pianeti, ma è unico nel suo genere, o in una o più categorie
d’appartenenza. Il singleton è l’unico a presenziare in un elemento, una casa o
una qualità, e rappresenta il fulcro, la forza trainante di un tema. Il pianeta sin-
gleton abita solo, soletto in una casa, un elemento, una modalità o un emisfero.
Trovandosi in questa posizione, esso tende ad esprimere il massimo della sua
energia, in una maniera assai particolare e divergente dalle caratteristiche di
norma. Se per svariate ragioni o per una serie di combinazioni laterali del Te-
ma, ciò non dovesse accadere, quest’energia resta congestionata e latente. Essa
si manifesta, però, a sprazzi o per intera, quando meno te l’aspetti o in situazio-
ni d’emergenza. Questa configurazione che indica, soprattutto, la singolarità,
non va confusa con il cosiddetto pianeta non aspettato o isolato (in inglese,
unaspected), ove le risposte dell’individuo sono di ben altra natura. I pianeti
singletons sono molto interessanti; io li sto studiando da vari anni, secondo va-
rie accezioni d’orientamento.
122 Casa Sesta

Eleonor Anne Buckwalter (© 2000-2001)

INTRODUZIONE
AI PIANETI SINGLETON

Osservare un tema, dal punto di vista psicologico, significa cercare di descri-


vere e discernere l’unicità di un individuo. Tentiamo, prima di trovare i proba-
bili processi psicologici che potrebbero agire nella vita della persona. Poi, in-
stauriamo un dialogo con il soggetto per comprendere a quale livello di cono-
scenza egli agisce, in generale. Abbiamo bisogno di sapere qualcosa sul suo
background: gli studi, la carriera, gli interessi ricreativi, lo stato civile, le affi-
liazioni etniche o religiose, ecc. Proviene dall’Africa rurale, dall’Asia urbana o
dal Sudamerica suburbano? Persone con temi simili, ma provenienti da diffe-
renti condizioni ambientali, tenderanno ad usare le energie indicate nel tema in
modo differente, anche se le loro prime percezioni possono essere simili. Per
esempio, confrontiamo il tema di un Ebreo di New York e di un Cattolico del-
l’Egitto con un tema uguale. Essi hanno gli stessi gusti (amano il gioco del
bridge e le scommesse sui cavalli o i tavoli di Las Vegas o Montecarlo) e lo
stesso temperamento (instabile ed esplosivo, suscettibile di creare disagi agli
intimi e alla relazione coniugale); ma la scelta professionale e l’orientamento
della vita sono completamente differenti! Entrambi presentano gli stessi tre
pianeti singleton ed entrambi hanno una personalità assai particolare.
Lo psicologo e l’astrologo sanno che gli esseri umani sono paradossali
nella loro natura. Noi agiamo in un modo per poi essere in un altro modo, in
un determinato tempo e in differenti stati di consapevolezza. Alcuni desideri e
bisogni sono in conflitto tra loro ed altri cooperano insieme. Molti desideri so-
no in conflitto con i condizionamenti sociali. Così, abbiamo conflitti e tensioni
interne ed esterne. Amiamo alcune parti di noi stessi. Non amiamo alcune
parti, e poi vi sono dei lati di cui non vogliamo o non possiamo ammettere l’e-
sistenza, nemmeno a noi stessi.
Il tema, in ogni modo, mostra la potenzialità dell’insieme. Ogni tema mo-
stra un possibile equilibrio concernente quello che può essere confacente per
l’individuo. Noi chiamiamo questo livello d’equilibrio la Funzione dominante.
Con essa, ci sentiamo a nostro agio, naturali e a casa nostra. Essa è facile e
naturale, ma potrebbe non essere fonte di grandi motivazioni. Per esempio, un
soggetto con una preponderanza di Fuoco, può amare giocare, divertirsi, oc-
cuparsi d’attività creative e spendere bene il tempo libero. Può andare presto
in pensione per godersi la vita, giocare con i nipoti, giocare al golf, questo
però, se il lavoro non soddisfa il suo bisogno di creatività, come artista o atto-
re o altro.
Casa Sesta 123

L’altro lato dell’equilibrio o dello squilibrio è chiamato Funzione inferiore.


Spesso, questa funzione appare come un pianeta singleton, come funzione
mancante, come assenza di pianeti in una modalità, in un elemento o in un
orientamento. Vi è un libro di Shirley Lyons Meier, “Elemental Voids, More than
Meets the Eye”, che tratta dettagliatamente degli elementi mancanti. La Fun-
zione inferiore può essere fonte di gran motivazione ed espressione creativa.
Somiglia, spesso, all’irritante granello di sabbia che, dopo un certo tempo,
permette all’ostrica di produrre la preziosa perla. La Funzione inferiore è come
il maiale o il cucciolo dello strame. Può prendere molta energia psicologica a
disposizione o niente o solo un po’. La Funzione inferiore appare e predomina,
quando siamo sotto stress, stanchi o ammalati.
La grandiosa bellezza dell’Astrologia è l’incredibile insight che può offrire,
quando ci atteniamo alla semplicità dei pianeti, dei segni, delle case e degli
aspetti maggiori. La semplicità è la chiave. Possiamo mettere da parte com-
plessi ricami, le Parti, i Punti medi, gli asteroidi, ecc. Osserviamo, semplice-
mente quello che c’è e quello che non c’è nel Tema. Quello che non c’è o ma-
gari, c’è in forma minima è potente, proprio come quello che c’è.

Categorie
Prima di continuare, diamo uno sguardo alle differenti categorie da analizzare
in un tema. I segni zodiacali sono categorizzati e spezzati in vari modi differen-
ti. In Astrologia psicologica, la preponderanza dei pianeti in specifiche catego-
rie, in un particolare Tema Natale, offre l’insight di qualità inerenti, talenti, ini-
bizioni e tendenze generali della persona. Tutti noi cresciamo e cambiamo nel
processo vitale, attraverso lo scorrere del tempo. L’equilibrio natale intrinseco
oscilla insieme alle progressioni planetarie. Le tendenze natali e progresse, a
loro volta, sono rinforzate o diminuite,
modificate o cambiate dai transiti pla-
netari di un qualsiasi intervallo di
tempo.
Le prime tre categorie sono assai
familiari e, più comunemente, usate;
esse riguardano i segni e le case cor-
rispondenti.
1) Polarità: (Positivo/Negativo o
Yang/Yin).
2) Modalità: (Cardinale, Fisso, Mu-
tevole).
3) Elemento: (Fuoco, Aria, Acqua,
Terra).
4) Orientamento per Segni: Perso-
nale, Sociale e Universale.
5) Orientamento per Case: Persona-
le, Sociale e Universale.
124 Casa Sesta

Polarità
I segni d’Aria e di Fuoco e le case dispari sono positive o yang. Sono inclini al-
l’estroversione, all’asserzione dell’individualità, alla creatività, agli agiti e all’e-
strinsecazione delle azioni. Tendono ad esseri più coscienti e consapevoli delle
loro intenzioni e motivazioni. I segni di Terra e d’Acqua e le case pari sono ne-
gative o Yin. Tendono a fluire ed immergersi nel collettivo. Sono passivi, re-
sponsabili e reattivi. Sono introversi e funzionano più al livello delle motivazio-
ni subconscie o inconsce. Nell’approccio alla vita, sono più istintivi ed emotivi,
mentre Fuoco ed Aria sono più intuitivi e razionali. (Intuitivo, in questo conte-
sto, implica l’ispirazione, improvvisa e spontanea dell’insight Uraniano. Si trat-
ta dell’ispirazione opposta a quella del Nettuniano impressionabile che prova
sensazioni).

Modalità
La Quadruplicità dei segni zodiacali rappresenta le Modalità. Esse indicano la
forma, lo stile, il tipo di mozione o forza associata al segno. Nella filosofia
orientale, queste tre qualità sono chiamate Triguna. La modalità Cardinale è
come una forza centrifuga che si sposta dal centro, irradiandosi fuori con l’in-
traprendere o iniziare un’azione. Si sposta da se stessa per andare verso gli al-
tri. Cerca la realizzazione al di fuori di sé, ha qualche difficoltà a completare e
portare a termine. È chiamata rajas guna. Le psicopatologie di tipo cardinale
sono la paranoia e la fobia. Guardiamo il tema natale di Richard Nixon. Egli
presenta diversi segni e case cardinali e “non era un cattivo, ma aveva “nemi-
ci.” Ricordate, con i Cardinali, di qualsiasi cosa si tratta, essa è sempre “là
fuori”. Nixon era il peggior nemico di se stesso.
La qualità dei segni Fissi rappresenta la forza centripeta che spinge dalla
periferia al centro. Si può trattare di magnetismo. La qualità d’inerzia di tamas
guna, è associata a questi segni. Essi sono stabili, mantengono lo status quo,
eseguono bene e portano a termine. Hanno qualche difficoltà ad iniziare e a
cambiare. Tendono a stare in riposo o a rimanervi, ma quando si muovono,
seguono il percorso con una certa meticolosità. Le psicopatologie dei Fissi so-
no i disordini ossessivi-compulsivi. Guardate il tema natale di Bill Clinton.
Quando fu messo al muro per l’affare Lewinsky, egli, “si pietrificò”, restando
ossessionato dal significato delle parole “è” e “relazioni sessuali.”
I segni e le case Mobili posseggono uno stile alterno di movimento, come
quello di uno sbattitore d’uova o di una macchina per cucire. Si muovono den-
tro e fuori. Cambiano, sborsano, distribuiscono e sono della natura di sattva
guna. Hanno qualche difficoltà a decidere quale direzione seguire e cambiano
spesso idea. Le psicopatologie di carattere Mutevole sono isteria, tendenze
maniaco-depressive e schizoidi. Un esempio è un efficiente uomo Vergine che
perse letteralmente la testa, girando ripetutamente intorno a se stesso, quando
si accorse che la macchina non partiva. Alla fine, sua figlia di otto anni gli fece
notare che sarebbe stato più semplice portare la macchina all’officina.
Casa Sesta 125

Elementi
Le triplicità rappresentano gli elementi. I segni sono organizzati in coppie com-
plementari d’opposti. Il Fuoco è opposto all’Aria; l’Acqua è opposta alla Terra.
Naturalmente, i segni opposti si trovano nella stessa Modalità (ad esempio, gli
opposti Ariete-Bilancia appartengono entrambi alla modalità Cardinale). La
loro attrazione ed interazione tende ad essere creativa, cooperativa e portatri-
ce di grande consapevolezza. Il Fuoco ispira il pensiero dell’Aria, mentre l’Aria
stimola l’esecuzione e la creatività del Fuoco. La Terra dona forma e struttura
al flusso emotivo dell’Acqua e incanala la sua passione in mete pratiche e uti-
li. Il Fuoco è creativo e ispirato. Rappresenta vita, vitalità, e le qualità chiama-
te “spirito” e “slancio vitale.” L’Archetipo del Fuoco è vitale, gioioso
e libero. Brucia d’entusiasmo appassionato ed è benedetto dal talento creati-
vo. I tre segni di Fuoco rappresentano il pioniere, il guerriero, il capo, il re, il fi-
losofo e il gran sacerdote. Il Fuoco è associato all’assertività, al potere, alla
forza e alla comprensione intuitiva. È caratterizzato da un gioioso desiderio
d’indipendenza insieme con un’inclinazione per la performance. È caldo, qual-
che volta scottante (nel vero senso della parola), ed estroverso. Vi è una gene-
rosità intrinseca, nobiltà e aspirazione al più alto e nobile. Il fuoco illumina e
accende ogni situazione. Le psicopatologie di tipo Fuoco tendono alla violen-
za, ai crimini passionali, all’incendio doloso. Per usare termini commerciali, il
Fuoco è imprenditoriale (Ariete), decisionale (Leone), e promozionale (Sagit-
tario). Secondo C. G. Jung, il Fuoco rappresenta la funzione intuitiva.
L’Aria è razionale e mentale. Concerne la relazione tra persone, luoghi e
cose. Questo, naturalmente, comprende l’abilità di vedere e creare connessio-
ni con o tra situazioni correlate. Il talento per una comunicazione logica nel
parlare e nello scrivere, appartiene all’Aria. È obiettiva e teorica nello stesso
tempo. L’Aria analizza (Gemelli), sintetizza (Bilancia), e sinergizza (Acquario),
i dati. Le caratteristiche di prendere i pezzi dell’informazione, di assemblarli in
modo armonioso e di fare un processo post-logico nel vedere mentalmente
nuovi modi di relazionare i dati è qualcosa di geniale. L’Aria è mediatrice, per-
ché può equilibrare le ispirazioni intuitive del Fuoco con il pensiero logico e
chiaro che spinge la Terra ad ottenere risultati concreti. L’Aria è cooperativa
perché vede come equilibrare tra loro i differenti aspetti di una relazione, siano
essi di natura umana o concernenti il rapporto delle cose nello spazio e nel
tempo. Lo scienziato teorico, il consulente matrimoniale, il decoratore o il di-
segnatore d’interni usano quest’abilità. La capacità del compromesso è parte
della cooperazione. I crimini di natura Aria tendono ad essere quelli dei colletti
bianchi che dipendono dall’uso dell’intelligenza. Si può trattare anche di crimi-
ni a sfondo ideologico, motivati da propaganda e attività d’agenti provocatori.
Nella psicologia junghiana, l’Aria è la funzione pensante.
L’Acqua è emotiva e sensibile a livello di sensazioni. Include l’intero spet-
tro delle reazioni emotive: amore, affetto, passione, odio, paura, collera, astio,
orgoglio, eccitazione, ecc. Sentire le emozioni ci dona il senso chiaro di essere
in vita. Noi amiamo ascoltare la musica perché ci emoziona, ci aiuta a far flui-
126 Casa Sesta

re le nostre emozioni, proprio come l’acqua. Ci piacciono i film e il teatro per


la stessa ragione. I drammi, le commedie, le tragedie, le storie
d’orrore ci procurano intense emozioni. L’elemento Acqua è associato al dolo-
re e questo concerne sia il soffrire una pena che l’infliggerla ad altri. L’Acqua
non solo scivola e fluisce, ma cambia anche forma, dal cristallo (ghiaccio,
Scorpione), al liquido (fiumi, oceani, Cancro), al gas (nebbia, nuvole, Pesci).
Le nostre emozioni si muovono e cambiano allo stesso modo. Le emozioni
possono essere congelate dal risentimento, scorrere in un torrente di passione,
galleggiare in un’amorfa nuvola di beatitudine. Le arti come la pittura, la dan-
za e la musica sono sottili manifestazioni dell’Acqua. In Astrologia Hindu, i se-
gni d’acqua sono connessi alla “moksha”, la liberazione finale che si ottiene,
quando purifichiamo la natura emotiva e trascendiamo il livello delle sensazio-
ni che condividiamo con tutti gli animali intelligenti. La storia di Gesù che
cammina sulle acque, simbolizza la trascendenza della natura emotiva e si as-
socia all’idea che Egli era un “jivan mukta” un liberato in vita. L’Acqua è irra-
zionale (non-razionale), ed è motivata dai miraggi nelle sue psicopatologie. I
crimini associati sono istintivi, passionali, spesso connessi alla crudeltà.
L’elemento Acqua nella psicologia Jungiana corrisponde alla funzione dei fee-
lings.
La Terra è fisica ed è associata ai cinque sensi che ci forniscono le infor-
mazioni sul mondo esterno, sulla realtà terrena. Se possiamo odorarla, toccar-
la, gustarla, ascoltarla e vederla, allora esiste ed è reale. Noi la sperimentia-
mo. La Terra è esperienziale. Sappiamo che qualcosa è vera perché abbiamo
interagito con essa a livello sensorio ed a volte, sensuale. Noi non crediamo a
livello di sensazione come l’Acqua, non teorizziamo come l’Aria, e non lo sap-
piamo perché è stato rivelato dal Fuoco divino. Noi vogliamo prove materiali
attraverso i sensi. La Terra è associata al comfort e alla sicurezza fisica. Noi
vogliamo un tetto sulla testa, il cibo in tavola e un po’ di soldi in banca. La so-
stanza e la sussistenza sono terrene. Il nostro lavoro di routine e le nostre abi-
tudini igieniche devono essere organizzati ed efficienti. Tutti i tipi di rituali e di
responsabilità corrispondono alla Terra. La Terra è pratica e paziente nel per-
seguire le proprie ambizioni, cerca la perfezione e un posto importante nel
mondo. I crimini d’ordine Terra sono premeditati e spesso, associati al denaro.
Vi possono essere inclusi attività di bancarotta fraudolenta, scassinatori pro-
fessionali e crimini a pagamento. La prostituzione e il traffico di droga sono
associati alle patologie di Terra perché trovano spunto dal bisogno pubblico di
sensazione, sensualità e sostanza. Nella psicologia Jungiana, la Terra è la fun-
zione sensoria.

Orientamento in Tempo e Spazio


La quarta e la quinta categoria non spesso usate sono l’Orientamento in Spa-
zio e Tempo. Esse sono suddivise in: Personale, Sociale e Universale.
I segni Personali sono Ariete, Toro, Gemelli, Cancro e le case dalla prima
alla quarta.
Casa Sesta 127

I segni Sociali sono Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, e le case dalla


quinta all’ottava.
I segni Universali o Transpersonali sono Sagittario, Capricorno, Acquario,
Pesci, e le case dalla nona alla dodicesima.
I segni e le case Personali tendono ad essere psicologicamente primitivi
e istintivi. Essi sono “me-orientati” e sono retti dal meccanismo piacere-dolo-
re. Sono inclini alla semplicità e all’ingenuità. In un certo modo, possono esse-
re come i bambini o infantili. Possono mancare d’abilità nella comprensione
delle proprie o altrui motivazioni. Pensano automaticamente, che tutti sono
come loro o che dovrebbero esserlo. Sono pre-morali nel senso che mancano
di consapevolezza degli altri, come separati e differenti Io. In casi estremi, vi
può essere il sociopatico che può comportarsi correttamente perché ha appre-
so ciò che gli altri si aspettano da lui e ciò che è accettabile, attraverso l’osser-
vazione. Non c’è, comunque coscienza, né motivazione interna per fare le co-
se giuste, solo perché esse sono giuste, (come farebbe un segno universale), o
per la pura consapevolezza di non nuocere a qualcuno o a sé stesso, come fa-
rebbe un segno sociale.
I segni e le case Sociali sono consapevoli degli altri e del modo di rap-
portarsi. Essi sono inclinati all’Io-Tu. Sono più interessati all’interazione che a
se stessi. Vogliono piacere. Vogliono sentire che appartengono e sono parte
della società. I segni sociali sono morali. Vogliono partecipare con gli altri.
128 Casa Sesta

Werner Erhard, con molti pianeti in segni sociali (Vergine, Bilancia, e


Scorpione) affermava che un evento non era ricco di significato per una per-
sona se non poteva essere condiviso con qualcun altro. Le persone con orien-
tamento fortemente Personale o Universale non riuscirono nemmeno a com-
prendere che cosa egli volesse dire con quella frase. I segni sociali vogliono
conformarsi ed essere convalidati da un’altra persona o da un gruppo sociale.
Si adattano alle pressioni esercitate dalla società. Hanno bisogno di accettare
ed essere accettati dalla gente. Sono persone che desiderano persone. Leone
e Vergine rappresentano la fase adolescenziale, mentre Bilancia e Scorpione
stanno per il giovane adulto dai 21 ai 35 anni.
I segni e le case Universali o Transpersonali sono post-morali. Qui la
prospettiva si amplifica e si allarga, sino ad includere “io, tu e tutti, in ogni luo-
go, in ogni tempo”. Mentre Ariete è “io, qui, adesso”, il Pesci può affermare
“non io, non qui, non adesso”, oppure “ io ed ognuno, ovunque, in qualsiasi
momento”. L’orientamento universale è connesso a chiunque o qualunque co-
sa nel presente, passato e futuro. Si tende a credere nei principi come la leg-
ge, l’ordine, la giustizia, e nel fare quello che è giusto perché è giusto. Vi è una
connessione con un’etica elevatissima, piuttosto che sulla moralità personale
o sociale. Per esempio, è etico essere coscienziosi sui termini di un contratto.
L’attitudine post-morale, Universale non si preoccupa se praticate la monoga-
mia (totale o parziale), la poligamia, la poliandria o il celibato. Il suo punto è
onorare la verità del contratto, qualsiasi esso sia. La coscienza universale
comprende i principi fondamentali sui quali è basata la moralità e la necessità
di agire di conseguenza. Il tipo Sociale, spesso accusa l’Universale d’essere
immorale. Per esempio, Gesù agì strettamente secondo i principi della legge
giudea, seguendone lo spirito e l’intento. I sacerdoti moralisti lo castigarono
per aver violato la legge. La loro prospettiva morale era troppo chiusa e lette-
rale, avevano perso la visione dei veri principi e delle applicazioni della legge.
Essi si uniformavano prima alla conformità sociale del gruppo d’appartenen-
za. Quante volte vediamo questo, ai nostri giorni! La coscienza orientata in
modo Universale non agisce per istinto o per il desiderio d’approvazione so-
ciale, ma per un elevato senso del principio che regge la giusta azione, ossia il
dharma. L’Universale non segue la folla, perché ciò che segue è ben oltre la
conoscenza udita. Il tipo universale si può relazionare a chiunque, in qualsiasi
momento e ovunque sia espressa la verità. Per esempio, una teenager con Ve-
nere congiunta a Saturno in Acquario e in dodicesima casa (energia persona-
le/sociale connessa ad un pianeta e ad una casa universale), trascorse un’e-
state pazzamente innamorata del poeta, George Gordon Lord Byron (22 gen-
naio 1788, 2:00 PM, LMT, London, England, 0W06, 51N31). I suoi
amici “normali” stavano sbavando per Elvis o per i loro ragazzi reali. Le qua-
lità astratte, quali l’amore universale o incondizionato appartengono a questo
tipo. Sagittario e Capricorno sono l’archetipo degli Anziani, il superio; Acqua-
rio e Pesci sono gli Esseri, o le qualità divine d’amore imparziale e dell’incar-
nazione della compassione universale. Gli ultimi segni sono post-morali, post-
moderni, post-umani. In altre parole, hanno il potenziale di andare oltre la co-
Casa Sesta 129

scienza individualizzata e ottenere la consapevolezza cosmica o un elevato


senso d’autorealizzazione.
Il defunto Richard Idemon propose un metodo per creare un primo sche-
ma dal quale estrarre le informazioni essenziali da un tema. Si tratta di un si-
stema a punti. Ad ogni pianeta è assegnato un punto, eccetto il Sole, la Luna
e il governatore dell’Ascendente che ricevono due punti. Per i temi di Luna
sorgente, la Luna riceve tre punti, due per essere la Luna e uno per governare
l’AS. Lo stesso vale per il Sole in Leone in un tema con AS Leone. Il totale dei
numeri possibili è sempre 13. Nel suo libro “The Magic Thread,” Richard ne
parla dettagliatamente. Ora, useremo il tema natale di Bill Clinton (August 19,
1946, 08:51 AM CST, Hope, AR) per illustrare tutto.
http://www.astrologyclub.org/articles/singletons
130 Casa Sesta

LEGENDA

Modalità Elementi Polarità Orientamento Orientamento


Segni Case

Cardinali 5 Fuoco 5 Yang 11 Personali 3 Personali 5

Fissi 7 Terra 2 Sociali 10 Sociali 2

Mobili 1 Aria 6 Yin 2 Universali 0 Universali 6

Acqua 0

➣ Luna tre volte Singleton. Niente Acqua. Nessun segno universale.


➣ Urano singleton
➣ Nessuna opposizione
➣ Nessuna configurazione maggiore
Casa Sesta 131

LE FUNZIONI DOMINANTI SONO:


✣ Fisso-Cardinale (“il rullo compressore”).
✣ Fuoco-Aria
✣ Yang
✣ Segno Sociale.

LE FUNZIONI INFERIORI SONO:


✓ Urano, unico pianeta in un segno.
✓ La Luna è l’unico pianeta in un segno di Terra, in una casa sociale e in
polarità negativa Yin.
✓ Urano è una volta singleton.
✓ La Luna è tre volte singleton.
✓ Non vi sono pianeti in segni d’Acqua.
✓ Manca l’aspetto d’opposizione.
Notare che mentre i Segni Sociali sono dominanti, le case Sociali sono in
Funzione inferiore. Questo porta ad un possibile punto oscuro nella percezione
che l’individuo ha di se stesso e delle sue relazioni. La mancanza d’aspetti in
opposizione (aspetto della consapevolezza), tende a sostenere l’idea che, le
cose non sono così facili, come appaiono alla vista. Si tratta di un caso
d’astigmatismo psicologico. Come possiamo vedere, i singletons nella Legen-
da si mostrano come “una delle” o in “una o più categorie”: come orientamen-
to per modalità, per elemento, per segno o per casa, o come unico pianeta in
un emisfero. In qualsiasi modo un pianeta è singleton, conserva la stessa im-
portanza. Più volte un pianeta è singleton, più è enfatizzato, e più tende ad es-
sere psicologicamente focalizzato nella vita dell’individuo. L’energia del piane-
ta singleton, la qualità del segno e della casa in cui è situato e la casa che go-
verna sono fattori illuminanti. Il modo in cui un pianeta è singleton è molto im-
portante per rapporto alle maniere in cui si manifesta nella vita di una perso-
na. Per esempio, supponiamo che Clinton sia nato con Gemelli all’AS e che la
Luna sia singleton come unico pianeta in una casa universale (la dodicesima).
Allora la sua ossessione includerebbe i principi di una dieta corretta (Luna in
Toro), come supplemento al cammino spirituale, o come sottile valore sensua-
le della profonda meditazione.

Meccanismi psicologici di difesa


Spesso, e specialmente agli inizi della vita, le persone tendono a manifestare
uno o più dei seguenti meccanismi di difesa alle loro funzioni inferiori:
1) Negazione: “Non so di che cosa parli!” la rabbia è il primo sintomo della
negazione
2) Repressione: “So che cos’è, ma io scelgo di non farlo.” “Posso essere in
collera, ma la contengo!” “Ho dei bisogni sessuali, ma al posto di soddi-
sfarli, prego e medito.”
3) Proiezione: “Sono loro che lo fanno!” Oppure, “Mi spinge a farlo!” Il gioco
dell’accusa. Così come seguire l’amore o l’odio.
132 Casa Sesta

4) Sublimazione: “Non lo sto facendo, ma sto scrivendo un libro sull’argo-


mento.” Oppure, “Io ti aiuterò ad affrontare questa cosa nella tua vita.”
Molti terapisti di successo fanno così.
5) Ipercompensazione, compensazione o reazione: “Questo è tutto ciò che
faccio!” “Vivo, facendo questo, ed è anche un’ottima vita.”
Nella nostra cultura, tendiamo a dare un sacco di colpi e ricompense alle
supercompensazioni e alle sublimazioni. Sono le storie del successo. L’uomo
medio va avanti, negando, reprimendo e proiettando il suo pesante bagaglio,
sino al momento in cui va incontro ad un evento catastrofico. Allora, può an-
che cambiare il suo modus operandi. Le funzioni mancanti o assenti di solito
tendono ad essere sublimate e/o iper-compensate. Per esempio, troviamo una
carenza d’Aria in molti temi di scrittori e comunicatori. Nei rari casi in cui tro-
viamo le difese psicologiche in una Funzione Dominante, vi è l’alta probabilità
di trovare una persona con una seria psicopatologia o con problemi somatici.
Ci vuole una quantità incredibile d’energia per negare quelle funzioni che sono
così naturali per noi esseri umani. Un uomo con la dominante YIN (maggio-
ranza di Terra e Acqua), può cercare di essere un “autentico gentiluomo” o un
“vero uomo,” mentre una donna con una dominante Yang (abbondanza di
Fuoco e Aria), può cercare di essere una delicata signora. Entrambi paghe-
ranno, probabilmente, un caro prezzo per questa sorta d’auto-negazione. Di
solito, avranno uno o più singleton in segni polarmente opposti. Poi le Funzio-
ni inferiori e i singleton appaiono espressi in modi assai contorti e bizzarri. Per
esempio, una cliente, “Donna,” ha dieci punti nella polarità Yang. Ha Venere
singleton in Pesci (unica postazione in Acqua), nella casa settima. Nettuno ed
Urano sono in segni di Terra. Quello di cui si lamentava era: “Tutte le persone
alle quali mi sono legata, emotivamente, mi hanno tradita!” Ella ha trascorso
l’intera vita, cercando di piacere e vivendo nella sua settima con Venere sin-
gleton. Perfino l’uso delle parole “ever” e “always,” sono la reminiscenza di
un’inclinazione emotiva di tipo adolescenziale (qualche volta, trovata con
Venere singleton). Non fu facile aiutarla a capire che aveva tradito se stessa,
negando le sue grandi abilità creative e intellettuali. Ella aveva proiettato le
sue Funzioni dominanti, Fuoco e Arie, sugli altri in modo negativo, definendoli
“egoisti” (Ariete), e “freddi” (Acquario).
Nel caso di Bill Clinton, a livello collettivo, cerchiamo di capire come que-
sta Luna singleton ha funzionato come problema. La negazione ha qui funzio-
nato fortemente. Quando leggiamo la sua biografia, possiamo vedere come la
Luna ha funzionato nella sua infanzia. Egli fu allevato da una madre e da una
nonna, entrambe donne assai potenti. Poi sposò una donna potente e ambizio-
sa. In qualche modo, egli sembra sentirsi “in contatto con la terra” e “reale”,
quando si trova con potenti e sensuali figure femminili. Ricordate come amava
il cattivo cibo? Questo accadde prima che i medici gli prescrivessero una dieta
per correggere il problema al ginocchio. Le ginocchia sono governate da Ca-
pricorno/Saturno, l’opposto della Luna. L’effetto lunare lo mise in ginocchio,
letteralmente e metaforicamente. Quando una persona si spinge troppo oltre,
in una stessa direzione, (in questo caso Luna e Toro), essa finisce per costella-
Casa Sesta 133

re il suo opposto (Saturno e Scorpione, il controllo conservatore e la vendica-


tività). Con un cliente, la legenda da sola, già offre abbastanza materiale per
molte domande e varie sessioni di dialogo. Una volta completata la legenda,
potete mettere il tema da parte per esplorare la Dominante e le Funzioni infe-
riori soggiacenti.
Più singleton si trovano in un tema e più la persona sarà unica con la sua
vita, nel bene e nel male. Un buon esempio è il tema natale di Pierre Teilhard
de Chardin. Vi sono quattro singleton ed ognuno è due volte singleton. Lo stel-
lium (quattro o più pianeti in una casa o un segno), in Toro gli offrì la stabilità
per usare la sua energia in lavori, estremamente, positivi e creativi. Era un
monaco e quasi un santo, ma il suo Tema poteva essere tranquillamente quel-
lo di un criminale malato. Quel che nessun Tema può rivelare è la qualità di
consapevolezza che lo vivifica. Il Tema è come una lampada. Molte lampade
sembrano uguali, fino a quando non vengono accese. Ora, se ogni lampada
ha una lampadina con un colore differente e con differenti gradi di watt, allora
l’effetto sarà molto, molto differente.
Procedendo nella discussione sui singleton, è bene ricordare che l’energia
del pianeta in oggetto è enfatizzata ed illumina il segno e la casa che occupa.
Così per Bill Clinton, tutto ciò che significa la Luna è amplificato, tutto quello
che il Toro simbolizza è esagerato, e tutto ciò che la Casa ottava rappresenta,
è magnificato. Governa la decima Casa della carriera e della realizzazione?
134 Casa Sesta

Quell’area della vita sarà particolarmente illuminata. Bisogna considerare che


la Luna è disposta da Venere, che governa l’Ascendente, nel suo stesso segno,
Bilancia. Vi è il coinvolgimento del senso dell’identità personale. Questa Luna
è esaltata in Toro. Quando un pianeta è esaltato, la persona tende ad aspettar-
si molto in quell’area con risultati deludenti. La Luna è l’unico pianeta Yin in
questo Tema e indica una specificissima area di vulnerabilità. Vi possono es-
sere cose molto generiche da dire su di un pianeta singleton, ma il segno e la
casa occupata o governata offrono un significato specifico e unico alla vita di
un individuo. Come vediamo, nel caso di Clinton, la Luna influenza diretta-
mente le case: ottava e decima, e indirettamente, a causa di Venere disposito-
re, le case: prima, settima, terza, e sesta. In alcuni temi l’influenza del single-
ton si espande in ogni casa.

LA LUNA SINGLETON
Il Sole e la Luna singleton sono assai critici nella costituzione psicologica di
una persona! Vi è qualcosa di speciale e strano in connessione con la madre o
con la figura d’accudimento, per quanto concerne la Luna. Con il Sole single-
ton, vi sono questioni speciali, riguardanti il padre o il ruolo maschile positivo.
Gli uomini tendono a proiettare la loro Luna singleton (e Venere) nelle donne
della loro vita. Le donne proiettano il Sole singleton (e Marte), negli uomini si-
gnificativi che le circondano: il padre, il marito, il capo.
Con una Luna singleton, sono enfatizzate tutte le problematiche lunari. Si
tratta di una dinamica importantissima, perché la Luna rappresenta le parti
più primitive, le più istintive e innate del nostro essere. Rappresenta il bambi-
no interiore, il piccolo che non cresce mai. Così, alla presenza della Luna sin-
gleton, la persona cela, nel proprio intimo, un bambino interiore molto attivo e
vivo; un bambino insicuro e bisognoso, ma anche scherzoso, creativo e ama-
bile. Nello stesso tempo, c’è anche la madre interiore con le sue capacità di
curare, non solo l’individuo, ma anche le altre persone e le cose. Una persona
di mia conoscenza, con la Luna singleton in Capricorno, ha il pollice verde, la
capacità di curare e stimolare la vita della pianta.
La Luna rappresenta le nostre prime memorie preverbali o i condiziona-
menti primari più profondi. Queste memorie sono archiviate in una zona del
cervello, assai vicina all’aria associata agli istinti animali di sopravvivenza. Es-
sendo preverbali, è difficile e, a volte, impossibile esprimere o anche conosce-
re queste memorie che diventano poi il nucleo dei complessi emotivi. In un
TN, il mito personale della madre è legato sia al desiderio inerente di essere
accuditi (alcuni bambini sono più bisognosi degli altri), sia alla percezione e
alle memorie di come si è stati accuditi dalla madre o dalle figure di riferimen-
to. L’uomo con la Luna singleton in Capricorno tende ad avere la sensazione
di “Non ho mai avuto abbastanza!” E poiché la madre vera ha la Luna in Arie-
te, probabilmente, egli ha ragione! L’uomo con la Luna in Scorpione può avere
il mito della madre seduttiva e misteriosa, o del suo potere e del modo in cui è
riuscita ad avvilupparlo nella sua aura emotiva.
Casa Sesta 135

La Luna rappresenta la figura archetipica femminile dell’anima. Gli uomi-


ni tendono a proiettare la Luna singleton, perciò il complesso dell’anima è
molto comune. Questo individuo tende ad essere ossessionato dalla ricerca
della donna ideale che lo completi. Nello stesso tempo, essendo il femminile
molto enfatizzato nella sua psiche, egli può, inconsciamente, interrogarsi sulla
sua mascolinità. Se ha una Luna Singleton in Scorpione o Capricorno, la sua
donna ideale può essere molto inconsapevole, negata e repressa. Egli potreb-
be pensare che la sua donna ideale sia, a livello d’immagine, l’archetipo di
una persona ad impatto sociale, come un’esuberante ragazza pon-pon dai ca-
pelli biondi e gli occhi azzurri, mentre quella che, invece, attrae ripetutamente
è una donna molto differente, almeno da come lui la percepisce. Un uomo con
la Luna singleton in Scorpione e Venere singleton in Capricorno chiedeva:
“Perché continuo ad attrarre e ad essere attirato da compagne-streghe?” Non
fu molto felice di sentirsi dire che avrebbe continuato a trovare lo stesso tipo di
ragazza, fino a che non avesse integrato quel tipo di energie nella sua coscien-
za. Quando ciò accadrà, egli potrà vedere quelle stesse donne-streghe, molto
differentemente, o accettare d’averle trovate molto più attrattive delle ragazze
da copertina, promosse come sexy dalle riviste e dalla TV.
Le questioni di gravidanza possono essere cruciali con la Luna singleton.
La donna può avere sensazioni molto intense: volere un bambino, non deside-
rare alcun bambino o avere attitudini ambivalenti sulla questione. Se decide di
avere un figlio, è la sua parte infantile ad essere liberata. Ella è chiamata a ri-
nunciare al suo infantilismo, a crescere, ad accudire e curare qualcuno, invece
che essere curata da qualcun altro. Se, invece, è già sposata da diversi anni,
ed è stata la piccolina di papà per suo marito, se il suo orologio biologico
emana un ticchettio pesante (è in ritardo, N.D.T), ella si troverà ad affrontare
un grosso dilemma! D’altra parte, se è stata lei a fare da mammina al marito,
allora un bambino vero può demolire il matrimonio. Una donna (o un uomo)
può proiettare la Luna singleton sul figlio o sui figli. La crisi legata alla “sindro-
me del nido vuoto” colpisce, quando i figli crescono e non hanno più bisogno
d’accudimento e “maternage.”.
Problematiche di dipendenza o inter-dipendenza e sicurezza sono esage-
rate con la Luna singleton. Le relazioni ombelicali sono comuni e, forse, inevi-
tabili. L’uomo vuole un lavoro stabile, la donna vuole un matrimonio stabile
(attualmente, anche un lavoro stabile). Dinamiche d’intreccio e fusione di un’i-
dentità con quella di un’altra persona diventano cruciali. Istituzioni come “La
chiesa dei militari” possono fungere da Luna proiettata (la figura della famiglia
sicura e accudente). Troviamo la Luna singleton nei temi di alcune figure reli-
giose: Martin Luther (11/10/1483, 11:00 PM, Eisleben, Germania), iniziatore
della Riforma protestante; St. Teresa d’Avila (3/28/1515, 5:30 AM, Avila, Spa-
gna), riformatrice dell’Ordine carmelitano; Pierre Teillard de Chardin (vedi te-
ma precedente).
La persona con la Luna singleton può avere queste idee: “Il mio bambino
interiore è molto speciale” o, “Io sono il Bambino divino.”.
Questa persona, probabilmente, durante l’infanzia, è stata fatta sentire
136 Casa Sesta

speciale. La famiglia può averla fatta sentire singolare. Può averla oberata di
responsabilità speciali, doveri e onori; può averne fatto un martire, con i mal-
trattamenti. Essere speciali, nei primi anni di vita, può significare essere con-
dannati a restare un “eterno bambino divino.”.
Nell’Introduzione abbiamo visto la Luna singleton in Toro di Bill Clinton.
La sua biografia rivela che fu un bambino speciale in seno alla sua famiglia.
Suo padre morì in un incidente di vettura, prima che egli nascesse. Le sue pri-
me sicurezze dipesero dalla madre e dalla nonna. Egli percepì queste donne
come figure potenti, accudenti e sicure. Sua madre lavorava, perciò egli fu co-
stretto ad assumersi le sue responsabilità, assai presto. Più tardi, quando la
mamma si risposò ed ebbe un secondo figlio, Bill dovette assumersi il ruolo di
surrogato del padre per il fratellastro. Egli ebbe responsabilità speciali e poi-
ché era un ragazzo brillante e un ottimo studente, ricevette parecchi onori spe-
ciali. Nel corso della sua vita, vi fu spesso la presenza di donne potenti, come
sua moglie, la sua unica figlia e l’amichetta che lo pose in stato d’accusa.
Non deve sorprenderci che, anche Monica Lewinsky (Luglio 23, 1973,
12:21 PM, San Francisco, CA), ha una Luna singleton in Toro. Ella “corrispon-
de all’immagine” voluttuosa, sensuale e ambiguamente, innocente. Una donna
può tendere a gestire la sua Luna singleton, e può usarla per farsi una vita o
una carriera. Monica affermò che in Clinton l’attraeva maggiormente “quel ra-
gazzino” che vedeva in lui (la sua Luna singleton).
Un’altra donna con Luna singleton è Martha Stewart (Agosto 3, 1941,
1:33 PM, Jersey city, NJ). La sua Luna Sagittario nella casa seconda dei red-
diti e dei valori, è due volte singleton: unico pianeta in segno universale e in
casa personale. Ella ha promosso (Sagittario) il suo talento per le arti dome-
stiche (Luna), trasformandolo in un impero da svariati milioni di dollari (Sagit-
tario nella cuspide della seconda casa). Il Sagittario fa sempre le cose in gran-
de! Il bambino creativo interiore di Martha non sarà certo bravissimo nelle re-
lazioni, perché i bambini sono egocentrici ed esigenti per natura. Martha è fa-
mosa per la sua irascibilità. Il suo “eterno bambino interiore” (Luna), è parte
di un Gran Trigono di Fuoco, con Sole in Leone e Marte in Ariete. Potrebbe es-
sere molto facile (trigono), per lei essere bruciata o bruciare (consumarsi o
consumare). Super compensando la sua Luna singleton, ella ha fatto di se
stessa l’immagine di una casa immortale.
Le donne tendono a supercompensare i loro pianeti anima, Luna e Vene-
re, quando questi appaiono come singletons, ma non necessariamente. L’uo-
mo è più portato a proiettarli, ma non necessariamente. Per le persone d’en-
trambi i sessi, la Luna singleton è il bambino che non cresce mai. In alcune
cose e in determinate aree della vita, la persona con la Luna singleton sarà
sempre il “puer” eterno che esige e necessita d’attenzione, tempo e sicurezza.
Ed entrambi i generi, nelle loro vite, presentano profonde problematiche sulla
figura materna. Il bambino interiore, al meglio, è molto creativo, vitale, gioco-
so e pieno d’illimitata energia.
Oltre alla Luna singleton, vi sono altri fattori che possono riguardare il
complesso della madre e dell’anima. Aspetti difficili tra la Luna e Plutone, o tra
Casa Sesta 137

la Luna non singleton e un altro pianeta singleton, possono produrre attitudini


e comportamenti simili a quelli associati alla Luna singleton. Per esempio, una
donna con Saturno singleton in Ariete opposto alla Luna in Bilancia, ebbe re-
lazioni molto ambivalenti con le sue figlie; inoltre, le legò a lei con uno stretto
cordone ombelicale, sminuendole e boicottando la loro autostima (tratto sa-
turnino negativo). Era gelosa di loro perché doveva competere per l’amore del
loro padre. Entrambe le ragazze avevano la Luna in cattivo aspetto con Pluto-
ne; fu fin troppo facile per loro diventare vittime o giocare il ruolo di vittime nei
giochi perversi della madre. Le ragazze sentivano di essere state nutrite con il
veleno psichico (il loro stesso mito Luna-Plutone, relativo alla madre).
Un individuo con la Luna singleton ha bisogno di sbocchi creativi e positi-
vi. Per individuare le aree d’attività, bisogna capire in che modo la Luna è sin-
gleton. Martha Stewart è, vistosamente, creativa nelle arti concernenti gli in-
terni. Monica Lewinsky adesso disegna borsette e accessori di lusso per don-
ne, oltre ad apparire alla televisione Britannica per discutere di “cultura” ame-
ricana. Un uomo con una Luna singleton di Terra è architetto di paesaggi.
Una persona con la Luna singleton può manifestare i peggiori e i migliori
stereotipi del segno Cancro. Oscillazioni dell’umore ed ipersensibilità sono ine-
vitabili con queste persone iperemotive e impressionabili. Esse rispondono, in-
tensamente, ai transiti lunari. Cercate di fare una verifica con i familiari, gli
amici intimi, i colleghi e chiunque sia in relazione quotidiana con voi. Osserva-
te il loro comportamento. Per esempio, una persona con la Luna singleton ha
Marte in Leone nella terza casa. Nei giorni in cui la Luna è in Leone, ella ha
pensieri rabbiosi, dice parole dure, è impaziente, litiga o si fa coinvolgere in
lotte di potere, alla minima provocazione. Alcuni giorni dopo, con la Luna
transitante in Bilancia su Nettuno natale, può avere i sensi di colpa per quanto
ha detto o fatto, e sarà romantica e sentimentale. Anche le progressioni lunari
avranno sempre un potente impatto nella vita di un nativo con la Luna single-
ton, molto più potente di quello che potrebbe avere sugli altri. Il prossimo me-
se, quando studieremo il Sole singleton, vedremo che, mentre la Luna single-
ton può tendere ad essere un viticcio avvinghiante, il Sole singleton è spesso
indicatore della persona solitaria.

Eleanor Buckwalter ha studiato, praticato e insegnato astrologia a Los Altos,


California, per più di venticinque anni, inclusi tre anni con lo psico-astrologo
Richard Idemon. Gli interessi maggiori dell’autrice nella focalizzazione di un’a-
nalisi sono la relazione genitori-figli e le dinamiche familiari. Per contattare
Eleanor, potete scrivere a questo indirizzo: psykey@worldnet.att.net
Il sito contenente l’articolo tradotto è: (http://www.astrologyclub.org)
138 Casa Sesta

German Rosas

L’OROSCOPO ASCENSIONALE
TRADUZIONE DI MARCELLO BOSSO e STEFANO VINCENZI

L.A. 136-670

Aderiamo di cuore alla richiesta di Stefano Vincenzi, figlio della nostra indi-
menticata Giulia Rosa Bigazzi-Vincenzi, che ha provveduto a tradurre questo
testo di German Rosas, noto autore colombiano, che propone l’uso di una di-
versa prospettiva ( ascensionale anzichè eclittica, come proposto da Adolf
Weiss nel 1954) per cui variano anche anche Ascendente e MC ; con la segna-
lazione dei vantaggi che comporterebbe nella pratica.
La differenza sostanziale sarebbe che il sistema tradizionale descrive le poten-
zialità e i desiderata, mentra l’ascensionale descriverebbe la realizzabilità nella
pratica.

Le basi scientifiche dell’oroscopo ascensionale e le modalità pratiche


per calcolarlo
Per la rappresentazione temporo-spaziale della nascita, l’Astrologia utilizza
quattro sistemi astronomici di riferimento:
1) Il sistema eclittico (che si basa su due dati: Longitudine, da 0º dell’Arie-
te, fino a 30º dei Pesci e Latitudine, da 0º fino a 17º Nord o Sud per Plu-
tone).
2) Il sistema equatoriale, in cui, a causa dell’oscillazione dell’eclittica si ren-
de il sistema eclittico non assoluto con la conseguenza che si riportano le
posizioni eclittiche all’ascensionale e si originano due misure: l’ascensio-
ne retta e la declinazione.
3) Il sistema dell’orizzonte, che permette di mettere in relazione la posizione
della Terra col sistema solare dell’istante della nascita, originando due mi-
sure: l’orizzonte e lo zenit (in pratica lo spazio locale).
4) Il sistema ascensionale, che é la differenza ascensionale fra il polo cele-
ste ed il polo d’ogni punto planetario per il luogo esatto della nascita. Il
Polo è l’angolo fra il cerchio di posizione del pianeta e l’asse terrestre.

In questo lavoro vorremmo confrontare i grafici di due sistemi:


– Primo grafico: è l’oroscopo eclittico (quello al quale, tradizionalmente, noi
astrologi facciamo riferimento), in cui le posizioni per la longitudine eclit-
tica dei pianeti e delle case, sono misure, non esaustive della reale posi-
Casa Sesta 139

zione degli astri, poiché considerano soltanto una parte degli elementi di
un sistema di riferimento astronomico.
– Secondo grafico: è l’oroscopo ascensionale, dove le posizioni dei pianeti
del tema natale sono quelle effettivamente osservate dal luogo di nascita
nella loro ascensione verso lo zenit (ascensione obliqua) o nella loro di-
scensione verso il nadir (discensione obliqua).
L’Astrologia ha sempre considerato questi 4 sistemi di riferimento astro-
nomici, altrimenti non ci sarebbe stata neanche la più remota possibilità di
calcolare le Direzioni Primarie. Purtroppo, la maggior parte degli astrologi,
identifica l’oroscopo soltanto con uno di questi quattro sistemi di riferimento
astronomico, utilizzando quasi esclusivamente il sistema eclittico.
D’altra parte, c’era una difficoltà ben specifica: perché sforzarsi tanto a
calcolare l’oroscopo completo, se non si sapeva come usare i risultati?
Quando si studia una lingua, inglese, francese, spagnolo, ecc., per fare un
viaggio turistico, non occorre studiare tutta la grammatica. Mentre se si vuole
diventare interprete o scrivere un libro è necessario comprendere appieno tut-
te le regole grammaticali. Da questa semplice considerazione si deduce che
sarebbe assurdo affermare che le lingue moderne sono solo quelle parlate dai
turisti! Lo stesso vale per l’Astrologia.
Tutte le conoscenze ed il sapere generato dall’uomo si raggruppano, a se-
conda dell’argomento trattato, in specializzazioni che costituiscono quelle che
definiamo come scienze.
Ogni scienza, secondo la sua importanza nella storia o la sua potenza
d’uso, ha vissuto varie fasi: preistorica, medievale, moderna e contempora-
nea. E, come in ogni campo della vita umana, anche nel mondo del sapere si
sono verificati aborti e falsi parti salutati come bambini sani (il caso del libro
di René Descartes sui vortici planetari ne é sicuramente un desolante esempio
per l’intelligenza umana).
Ugualmente nessuno si azzarda ad affermare che questa o quella scienza
non si evolverà più o si trasformerà, ad eccezione dei “dogmatici”, che conti-
nuano ad essere una specie particolare nella società.
D’altra parte, le scienze sono enunciati brevi e non occupano che una
manciata di pagine. Tuttavia le loro applicazioni possono essere assai nume-
rose in quanto usate dalle masse, come nel caso dei telefoni cellulari che in
futuro saranno usati da centinaia di milioni di persone.
La caratteristica che da sempre rende affascinante l’essere umano é che
ignora la sua mortalità e parla come se fosse immortale. “Felice si muove il
pesce nello stagno / Ignora che mi basta allungare il braccio / per tirarlo fuo-
ri!” (Hai Ku).
Il fatto che la Fisica abbia raggiunto una maturità straordinaria, non signi-
fica automaticamente che il professore di fisica di un piccolo paese sottosvi-
luppato, che lavora in un insignificante centro di studi, sia un genio della fisi-
ca, un Albert Einstein.
Lo stesso succede con l’Astrologia; anche questa si é evoluta ed ha rag-
giunto alti livelli di conoscenza, tuttavia, l’evoluzione dell’Astrologia non fa sì
140 Casa Sesta

che tutti i suoi praticanti acquisiscano immediatamente tutto il sapere raggiun-


to da questa scienza.
Le posizioni dei pianeti del sistema solare, in un singolo tema natale, co-
me abbiamo già esposto in precedenza, assumono svariati valori a seconda
del sistema astronomico di riferimento scelto; sintetizzando quanto già esposto
in precedenza, il sistema eclittico utilizza la longitudine e la latitudine del pia-
neta e il sistema equatoriale impiega l’ascensione retta e la declinazione del
pianeta, il sistema ascensionale invece si basa sulla differenza ascensionale
nel suo polo e sull’ascensione o discensione obliqua.
La maniera per calcolare queste posizioni é esposta, in forma didattica,
nel quinto libro de LOS SILLARES DE LA ASTROLOGIA (“Astrologia Raziona-
le”) dell’astrologo e scrittore tedesco Adolf Weiss.
Un astrologo che non abbia conoscenze di geometria e trigonometria tro-
verà incomprensibili queste 7 pagine di Weiss incentrate su numerose formule,
numeri e simboli, in quanto trattano di un calcolo matematico sistematico
complesso.
Invece, un astrologo che abbia conoscenze di geometria e trigonometria,
resterà affascinato da queste sette pagine di Weiss ed é possibile che, con
l’aiuto di un programmatore, vorrà creare un software per non dipendere da
calcoli manuali, come é successo con Neil Michelsen, il divulgatore di effeme-
ridi americano. Era ad un congresso di Astrologia quando si rese conto, con
grande sorpresa, che gli astrologi calcolavano tutto a mano e quando chiese il
perché, gli venne risposto che non conoscevano altro modo! Per questa ragio-
ne ha fatto un eccellente affare con le effemeridi.
In ogni modo, quell’audace astrologo che volesse velocizzare i suoi calcoli
dell’oroscopo ascensionale, é bene che sappia che i programmi esistono, mi-
gliorando quelli già esistenti. Alcuni minuti di ricerca in Internet lo metteranno
sulla strada giusta.
Quindi, la domanda non é: “Qual è la base scientifica dell’oroscopo
ascensionale?” La domanda corretta é: “Perché gli astrologi non sentono l’esi-
genza di usare i precisi calcoli dell’oroscopo ascensionale e restano soltanto
con le posizioni eclittiche dell’oroscopo?”.
La risposta é semplice. Perché solo in pochi, nel sud e nord America e
ancora meno in Europa conoscono le precise e rigorose basi trigonometriche
e matematiche dell’Astrologia ascensionale!
Aggiungo un consiglio ancora più semplice: non occorre conoscerle, ma
semplicemente utilizzare uno dei numerosi programmi di Astrologia ascensio-
nale che il mercato offre!
Così come non si esige più che un contabile di un’azienda faccia i calcoli
a mano, ma che utilizzi programmi di contabilità altamente specializzati, allo
stesso modo gli astrologi possono utilizzare programmi di Astrologia coi cal-
coli matematici completi.
Adolf Weiss scriveva, quando i personal computer non esistevano ancora
“…é innegabile che questi benefici (poter predire avvenimenti mediante l’oro-
scopo ascensionale) non si possono ottenere se non mediante un enorme in-
Casa Sesta 141

vestimento di tempo, per non parlare della preparazione e delle conoscenze


matematiche necessarie per poter realizzare questi calcoli”.
Questo lo scriveva il nostro autore nel 1954! Se fosse possibile, come nel
film di Mel Gibson, “La passione di Cristo”, risuscitare Adolf Weiss, come fosse
un secondo Lazzaro, é probabile che ritorni a morire istantaneamente nell’ap-
prendere che l’immenso tempo necessario per ottenere un oroscopo ascensio-
nale attualmente non superi i trenta secondi d’orologio!!!
Qualunque ricercatore dispone di mezzo minuto per verificare un pro-
gramma in Internet e, in un fine settimana, di controllarne le basi scientifiche.

Qual è la differenza di significato fra l’oroscopo eclittico


e quello ascensionale?
Per comodità didattica e per ridurre lo spazio ne riassumerò i concetti:
1) L’uomo vive in media 70-100 anni sul suo pianeta terra, ed usa il suo cor-
po ed i suoi organi finché il cuore non cessa di battere.
2) In tutta la sua vita gli si presentano due tipi di avvenimenti assai diversi
fra loro: alcuni sono solo costituiti dalla sua immaginazione, desideri, pro-
getti, elucubrazioni, che non si concretizzano in avvenimenti reali, ma che
occupano tempo-vita ed altri che sono fatti reali, come sposarsi, esercita-
re una professione, acquistare una casa, un’automobile, realizzare un
viaggio attorno al mondo, scrivere un libro.
3) Questi due tipi di avvenimenti non sono effettivamente dicotomizzati dallo
psicologo, né dallo psichiatra. Attualmente il mondo delle scienze non di-
spone di leggi che permettano di differenziarli.
4) L’Astrologia attuale può individuare facilmente e con chiarezza questi due
tipi di avvenimenti. Infatti, mediante l’oroscopo eclittico, può studiare quel-
li che sono soltanto desideri e per mezzo dell’oroscopo ascensionale analiz-
zare gli avvenimenti che sono realtà tangibili.
5) In realtà non ci sono due oroscopi, uno eclittico ed uno ascensionale. Esi-
ste un solo oroscopo la cui struttura é costituita da posizioni solo eclitti-
che o solo ascensionali. L’Astrologia é una scienza altamente differenziata
che permette all’essere umano, che vive questi due tipi di avvenimenti, di
riconoscerli e risparmiare in questo modo molto tempo-vita. Infatti, una
volta che conosciamo quali sono quelli prettamente immaginari della no-
stra vita possiamo non dedicare loro tempo e concentrarci piuttosto su
quei fatti che possiamo realmente concretizzare. Una persona che tra-
scorre molto tempo scrivendo un libro che non potrà essere realizzato, fa-
rebbe meglio a dedicarsi a qualcosa che potrà realmente ottenere e por-
tare a buon fine e che gli permetterà di vivere la felicità del fatto compiu-
to.
6) I vettori (chiamati tradizionalmente aspetti) fra pianeti eclittici, configura-
no il modo in cui una persona imposta avvenimenti solo immaginari. I
vettori fra pianeti ascensionali indicano il modo in cui una persona impo-
sta avvenimenti concretizzabili nella realtà.
142 Casa Sesta

Esempi
Si presenta per una consulenza astrologica un individuo nato il 6 maggio
1953 HMG 05h10m, Longitudine 03ºE13’, Latitudine 55ºN57’.
Nel suo oroscopo eclittico ha il Sole a 15º di Toro, Giove a 29º del Toro,
Marte a 03º dei Gemelli, Mercurio a 26º dell’Ariete e Venere a 15º di Ariete.
La diagnosi é quindi quella di una persona pacifica, lenta, conservatrice,
ecc… Questo é quanto dicono i libri di Astrologia.
Tuttavia, quando calcoliamo l’oroscopo ascensionale di questa persona
(utilizzando solo 30 secondi di tempo al massimo), otteniamo questo sorpren-
dente risultato:

Nac: Anthony Blair [May 06 1953, 05:10:00 GMT. Lon: 03”13’0.00” E, Lat: 55”57’0.00” N]
Rueda Natal Ecliptica
Casa Sesta 143

Sole a 21º dell’Ariete, Marte a 28º dell’Ariete, Giove a 28º dell’Ariete,


Mercurio a 15º dell’Ariete e Venere a 5º sempre dell’Ariete.
Si tratta del Premier britannico Anthony Blair, da tutti conosciuto.

Analizziamo, poi, l’oroscopo di George Bush (6 luglio 1946, HMG 11h


26m, Longitudine 72ºW56’, Latitudine 41ºN18’) e vedremo nitidamente come
si differenziano l’oroscopo eclittico e quello ascensionale. La sua casa 10^ é
retta da Marte che si trova nella 2ª casa a 09º 19’ di Vergine. Quali vettori for-
ma questo pianeta? Uno di 60º con la Ruota della Fortuna in 4ª casa a 10º
dello Scorpione ed un vettore di 120º con la casa 6ª a 6º del Capricorno.

Nac: Anthony Blair [May 06 1953, 05:10:00 GMT. Lon: 03”13’0.00” E, Lat: 55”57’0.00” N]
Rueda Natal Ascensional
144 Casa Sesta

Come farebbe un astrologo a leggere che questo personaggio, a causa


della sua immagine pubblica, o professione, si trova a capo di una “guerra
mondiale”?
Però, nell’esaminare il suo oroscopo ascensionale, vediamo che Marte si
trova a 07º 15’ della Vergine e forma un vettore di 90º con Urano a 07º 26’ in
Gemelli e col Nodo Lunare a 07º 51º in Gemelli.
Nell’oroscopo eclittico Urano é a 19º 09’ dei Gemelli ed il Nodo Lunare a
19º 35’ dei Gemelli.

Nac: Romano Prodi [Aug 09 1939, 16:15:00 GMT. Lon: 10”43’0.00” E, Lat: 44”36’0.00” N]
Rueda Natal Ecliptica
Casa Sesta 145

Passiamo ad un altro esempio.


É risaputo come Romano Prodi e Silvio Berlusconi siano antagonisti e si
affrontino direttamente in politica.
Se cerchiamo il Sole e Mercurio del primo personaggio (09 agosto 1939,
HMG 16 h 15m, Longitudine 10ºE43’, Latitudine 44ºN36’) li troviamo nel
Leone a 16º e 17º rispettivamente. Vediamo poi che Giove di Berlusconi (na-
to il 29 settembre 1936, HMG 05h20m, Longitudine 09E12, Latitudine 45N28)
si trova a 18º del Sagittario.

Nac: Romano Prodi [Aug 09 1939, 16:15:00 GMT. Lon: 10”43’0.00” E, Lat: 44”36’0.00” N]
Rueda Natal Ascensionnl
146 Casa Sesta

Se si chiedesse ad un astrologo di fare una lettura di questa bella relazio-


ne armonica fra il Giove di uno ed il Sole e Mercurio dell’altro, si finirebbe col
parlare di rapporti di amicizia e perfetta armonia fra i due, cosa non certa. E
allora?
Allora, guardiamo cosa accade negli oroscopi ascensionali di questi due
personaggi politici e vediamo che il Sole di Prodi passa a 29º del leone e Mer-
curio a 26º dello stesso segno; mentre il Giove di Berlusconi si trova a 21º di
Sagittario, senza alcun rapporto coi due pianeti di Prodi.

Nac: Silvio Berlusconi [Sep 29 1936, 05:20:00 GMT. Lon: 09”12’0.00” E, Lat: 45”28’0.00” N]
Rueda Natal Ecliptica
Casa Sesta 147

Se osserviamo ulteriormente gli oroscopi ascensionali di questi due politi-


ci, troviamo che il Giove di Romano Prodi, che é a 07º dell’Ariete, forma un
vettore di 180º col Sole di Silvio Berlusconi.
A volte, quando penso come attualmente si eserciti la professione dell’a-
strologo a livello mondiale, immagino un dentista che operi nella bocca dei
suoi clienti credendo che esistano i denti soltanto nella parte sinistra della
mandibola superiore (oroscopo eclittico) e che non consideri minimamente
tutti gli altri!

Nac: Silvio Berlusconi [Sep 29 1936, 05:20:00 GMT. Lon: 09”12’0.00” E, Lat: 45”28’0.00” N]
Rueda Natal Ascensional
148 Casa Sesta

Leggiamo cosa dice Adolf Weiss in merito:


Nel suo voluminoso trattato di Astrologia cui abbiamo già fatto riferimen-
to, ha scritto nel 1954:
“Quando, anni fa, studiavo il tema delle direzione primarie, rimproveravo
aspramente chiunque pensasse che queste non fossero necessarie. Da allora
sono trascorsi più di 25 anni, periodo sufficiente a realizzare estesi studi e con-
fronti sull’argomento. L’esperienza mi obbliga a adottare oggi un giudizio assai
più indulgente”.
“Né le direzioni secondarie, né le direzioni primarie sono infallibili”, conti-
nua il nostro saggio scrittore, “aspetti che, secondo la loro natura ed intensità
fanno prevedere avvenimenti segnati, possono restare senza alcun effetto.....
Al contrario, si possono presentare avvenimenti importanti senza che sia
possibile identificarli in alcun tipo di direzione”.
Mi scuso se faccio questa citazione che sembra piuttosto una critica ad
un eminente scrittore di Astrologia, ma non lo é affatto. Semplicemente consi-
dero che, se una personalità con l’intelligenza e la pratica prolungata come
Adolf Weiss ribadisce questo concetto, cosa ci si può aspettare dalle migliaia
di astrologi che non raggiungono l’evoluzione di questo notabile studioso? E
dai clienti degli astrologi, che tipo di fiducia ci si può aspettare? E come si può
obiettare ai nemici dell’Astrologia la loro idea della non validità scientifica del-
l’Astrologia? Perché studiare tanti anni con tanta passione un sapere che i suoi
migliori esponenti dicono non abbia alcuna certezza di precisione?
Con l’aggiunta di questa nuova prospettiva astrologica data dall’oroscopo
ascensionale, l’alone di incertezza esistente, sembra svanire.

Dove sono indipendenti e dove sono uniti l’oroscopo eclittico


e quello ascensionale?
Elementare caro Watson, elementare… direbbe un certo personaggio inglese
senza smettere di aspirare la sua pipa.
I due oroscopi sono uniti da leggi e formano una sola unità, perché si rife-
riscono alla nascita di una stessa persona.
Le leggi sono:
1) Se un vettore esiste sia nell’oroscopo eclittico (quello tradizionale), sia in
quello ascensionale, quei particolari avvenimenti che detto vettore pro-
mette, si realizzeranno durante la vita di questa persona. Se il vettore é
negativo, la persona ne subirà effetti negativi; se il vettore é positivo, i fat-
ti che accadranno saranno positivi.
2) Se il vettore esiste nell’eclittico, ma scompare nell’ascensionale, gli avve-
nimenti promessi da questo vettore si realizzeranno come desideri nella
mente della persona, ma non si concretizzeranno in fatti reali (è il caso
del nostro ipotetico scrittore che desidera scrivere un libro e trascorre an-
ni con quest’ambizione, ma questo libro non sarà mai scritto). Ugualmen-
te, se il vettore é negativo, vivrà le paure ed i timori, ma i fatti a lui avver-
si non si verificheranno.
Casa Sesta 149

3) Se il vettore é positivo nell’oroscopo eclittico, mentre nell’ascensionale si


trasforma in uno negativo, l’individuo vivrà speranze positive con risultati
negativi. Lo stesso vale per la realtà opposta.
4) Se un vettore esiste solo nell’oroscopo ascensionale, tanto positivo che
negativo, il soggetto vivrà avvenimenti positivi o negativi senza che lui
possa spiegarsi perché stia vivendo questi avvenimenti.

Esempi
Ci può essere molto utile l’ineffabile Fidel Castro (13 agosto 1927, HMG 7h,
Longitudine 75ºW40’, Latitudine 20ºN39’).
Nel 1991, quando mi trovavo a Miami, nella sede di una stazione radio a
lui avversa, mi é stato chiesto quando morirà Castro per mano del suo “carita-
tevole” assassino. Risposi che chiunque abbia questo compito, nel trovarsi in
sua presenza, finirà col chiedergli l’autografo ed una fotografia assieme a lui
da far vedere, con orgoglio, alla famiglia ed agli amici.
Siamo ormai nel 2004 e si avvia a compiere i suoi 77 anni completamen-
te indisturbato.
Quando l’astrologo contemporaneo vede l’oroscopo di Fidel Castro, si di-
verte nel constatare i vettori di 120º (potenti trigoni, direbbe nel suo linguag-
gio) che fa la congiunzione Urano-Giove in Ariete (02º 39´ e 02º 06’, rispetti-
vamente) con Saturno ad 01º 16´del Sagittario. Il suo divertimento arriva al
parossismo quando vede che la congiunzione Urano Saturno occupa la casa
10ª (immagine pubblica, dirà l’astrologo) e la casa 5ª (opere, creazione, dirà
l’astrologo).
Tuttavia, considerando l’oroscopo ascensionale, Giove si trova a 02º 33´
ed Urano a 02º 44´, entrambi in Ariete, mentre Saturno passa a 25º dello
Scorpione.
Questi fantastici trigoni che incantano l’astrologo tradizionale, scompaio-
no!!!
Sarebbe utile far vivere a Cuba quegli astrologi che danno tanta impor-
tanza ai trigoni summenzionati, in questo modo sperimenterebbero in maniera
assai reale la differenza tra l’oroscopo eclittico e quello ascensionale.
A volte l’astrologo tradizionale suppone che il valore dell’Astrologia consi-
ste nel descrivere il carattere. Il premio Nobel della letteratura del 1953, Win-
ston Churcill scrive questo bel paragrafo nella sua opera Grandi Contempora-
nei (Great Contemporaries): “Il mondo sente, con un po’ d’invidia, che a volte
appare in sua presenza qualcuno che é fuori dalla sua giurisdizione; qualcuno
che non é vittima di seduzione alcuna; qualcuno con qualità eccezionali, con
doti perfette, indomito, uno spirito libero, che si muove in maniera indipenden-
te nelle correnti ordinarie dell’agire e del pensare umano; un essere realmente
capace di ribellione violenta o del supremo sacrificio; un uomo solitario, au-
stero, per il quale l’esistenza non é altro che un dovere, un dovere da adem-
piere in maniera perfetta”.
A chi si riferiva Winston Churchill? Sta forse considerando che qualcuno
150 Casa Sesta

possa vivere senza il suo sigaro, senza la buona tavola e senza il bicchierino di
whisky? É forse appena tornato dall’India dove ha conosciuto qualche santo-
ne? No, si riferisce a Lawrence d’Arabia! Tuttavia, la sua descrizione calza per-
fettamente con centinaia di persone.
Lo stesso accade in Astrologia. É necessario capire che l’Astrologia non
gareggia con altri metodi nel descrivere caratteri, ma é lo strumento perfetto
che permette di sapere qual è il modo migliore di realizzarsi per un essere
umano durante la sua esistenza, per il suo benessere e per contribuire a quello
di tutta l’umanità, lasciando così un’impronta della sua individualità.
E già che stiamo parlando di gente barbuta, perché non avvicinarci ad
uno degli uomini più ricercati come Osama Bin Laden, o più semplicemente
Osama (10 marzo 1957, HMG 07h30m, Longitudine 46ºE43’, Latitudine
24ºN38’).
Sole, Venere e Mercurio in Pesci, occupando la casa 10ª, formano tutti e
tre un vettore di 90º con Saturno nella casa 7ª in Sagittario.
Una lettura secondo i manuali astrologici di qualunque parte del mondo
direbbe che viene facilmente catturato dai suoi nemici. Allora, perché ciò non
avviene così facilmente?
Se controlliamo l’oroscopo ascensionale di Osama, vediamo che questi
rapporti vettoriali scompaiono!
Inoltre, Marte dalla casa 12ª forma un vettore di 90º con Plutone in Leo-
ne in casa 4ª. Anche qui, nei cenacoli astrologici, é scontata l’analisi di questa
quadratura così terribile, ma nell’ascensionale questa relazione di 90º scom-
pare.
Ma lasciamo questi uomini barbuti e apriamo il passo a Madre Teresa di
Calcutta (27 agosto 1910, HMG 01h 27m, Longitudine 21ºE26’, Latitudine
41ºN59’).
Il Sole in Vergine forma un vettore di 120º con Saturno in Toro, vettore
che esiste tanto nell’oroscopo eclittico, come in quello ascensionale.
La Ruota della Fortuna e Mercurio, entrambi in congiunzione nella casa
10ª, formano un vettore di 120º col Nodo Lunare nella casa 5º in Toro. An-
che questo vettore esiste sia nell’oroscopo eclittico che in quello ascensionale.
Infine, Giove in Bilancia forma un vettore di 90º con Urano in Capricorno
in 1ª casa. Questo perché questo vettore che influenzava negativamente la
sua 1ª casa, scompare nell’oroscopo ascensionale!
E già che quest’articolo sarà pubblicato in Italia, perché non visitare il
Presidente Carlo Azeglio Ciampi (09 dicembre 1920, HMG 20h 30m, Longitu-
dine 10ºE19’, Latitudine 43ºN33’).
É bene per lui abbandonare tutti i suoi progetti e le speranze riposte sul-
l’educazione e la formazione dei successori, per non sprecare il suo tempo-vi-
ta in fatti che non si concretizzeranno. Questo perché i suoi bei trigoni (lin-
guaggio tradizionale) di Nettuno con la Luna ed il Sole rispettivamente dalla
casa 1ª alla 5ª, scompaiono nell’ascensionale.
Gli converrebbe non dare importanza ai potenti apparsi all’ultimo mo-
mento e restare con coloro che conosceva ed apprezzava fin da prima di en-
Casa Sesta 151

trare nella leadership politica. Questo perché il trigono di Plutone col Nodo del
suo oroscopo eclittico, scompare nell’ascensionale e perché il Trigono di Net-
tuno con Urano che appare nel suo oroscopo eclittico, esiste anche nel suo
oroscopo ascensionale.

Epilogo
Mi scuso se in queste poche righe non sono riuscito ad esprimermi con fluidità
e semplicità, com’era nei miei desideri. Assistere a seminari su questi argo-
menti, supportati con grafici e strumenti didattici, permette la visione e la pie-
na comprensione di tutti i casi e le difficoltà cui si fa riferimento in quest’arti-
colo.
Ho consacrato la mia vita a dimostrare tutti questi concetti a professioni-
sti che desiderano conoscere in poche ore, le nuove strade dell’astrologia del
secolo XXI.
É sempre un compito gratificante rendere semplici concetti assai com-
plessi, concetti che, una volta appresi, possono trasformarsi in prodotti di faci-
le uso, in grado, quindi, non solo di aumentare il livello del sapere e l’evoluzio-
ne di chi li ha studiati, ma anche e soprattutto, il livello di comodità e di capa-
cità di ottenere risultati.

(Editing di Maria Grazia LaRosa)

e-mail: Zodiac@email.it
Indirizzo per il programma per il tema ascensionale:
http://www.asidesimple.com/paintastroq2/index.html

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152 Casa Sesta

Julianne Evans

LA MITOLOGIA DELLE STELLE


NELLA VITA DI TIZIANO TERZANI

L.A. 136-680

Una interessante applicazione dei paran con le stelle fisse.

Come riportato dai giornali nazionali e internazionali, Tiziano Terzani, uno


dei giornalisti italiani più apprezzati e conosciuti all’estero, è scomparso o, co-
me preferiva dire lui, “ha lasciato il suo corpo” il 28 luglio scorso, un evento
preannunciato con grande serenità proprio nel suo ultimo libro Un altro giro di
giostra, che racconta il viaggio più misterioso e profondo della sua vita, quello
all’interno di se stesso.
Viaggiare è sempre stato il suo modo di vivere, portandolo a realizzare la
trama di una mitologia personale tessuta dall’intreccio dei pianeti e delle stelle
fisse (1).
Per gli Egizi le stelle furono le divinità che condizionavano il destino e il
carattere degli uomini, i loro ritmi avevano un importante significato religioso.
Le stelle che non tramontavano mai venivano considerate immortali ed inac-
cessibili agli uomini mentre le stelle che sorgevano e tramontavano nel corso
dell’anno erano considerate gli dei che viaggiavano tra il mondo umano (il pe-
riodo di visibilità) e quello dell’Oltretomba (quando non erano visibili), ed era-
no accessibili alle preghiere degli uomini.
Quando una stella riappariva sopra l’orizzonte (il ritorno dall’Oltretomba),
sorgendo appena prima o insieme al Sole, veniva nominata la stella eliaca
sorgente e governava il periodo fino all’apparizione della stella successiva del
ciclo annuale. Se tornava dal regno degli Immortali, si vedeva tramontare ap-
pena prima, o insieme al Sole sorgente, ed era nominata la stella eliaca del
tramonto. In questo modo almeno due stelle governano il periodo di tempo in
quel luogo, i quali significati indicando i principi che guidano la vita di una
persona nata sotto queste stelle.
Alla nascita di Terzani, la stella eliaca sorgente, Alphard (Alfa Hydrae) “il
cuore dell’Idra”, preannunciava una vita vissuta al limite e alla ricerca di in-
contri che davano forti stimoli, come illustrato dai molti episodi da lui racconti
nei suoi libri. Questa stella collega la sua vita al potere intenso e trasformativo
del Serpente che dona saggezza, talento o amore per l’arte in generale, ma
Casa Sesta 153

anche forti passioni che possono portare la persona ad andare oltre, non cu-
rante dei rischi.
La stella eliaca del tramonto, Sadalmelik (Alfa Aquarii) “la fortunata del
Re”, indica la fortuna che risulta dai progetti e dal lavoro ben organizzato e,
l’ottimismo nell’affrontare la vita. Lo ritrae come una persona fiduciosa con
una buona rete di contatti (come descrive anche il suo Giove nell’XI casa), i
quali gli servivano per portare avanti i suoi reportage. Nel 1976 un indovino
cinese avverte Terzani: “Attento. Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In
quell’anno non volare mai”. Nel 1992 gli torna in mente quella profezia e deci-
de di non prendere mai aerei per un anno, non per paura, ma come opportu-
nità per dare una nuova prospettiva portando avanti il suo mestiere.
Sono anche da considerare le stelle angolari al momento della nascita.
Queste stelle fungono da lente tra il mondo dello spirito (la stella) ed il mondo
materiale (le assi), condizionando stile di vita e andamento della vita fisica-
emotiva.
La stella Facies, “il Volto dell’Arciere”, culmina insieme al suo MC ed è le-
gato alla vista, in quanto gli arcieri dipendono da una vista acuta per prendere
la mira, e descrive quindi la capacità di vedere lontano o, nel suo caso, di
prendere la mira e partire. Per quanto riguarda Terzani può anche ben descri-
vere un percorso di vita che per più di 25 anni l’aveva portato lontano in Asia:
154 Casa Sesta

“Perché l’Asia? Ci andai anzitutto perché era lontano, perché mi dava l’im-
pressione di una terra in cui c’era ancora qualcosa da scoprire.” Secondo la
tradizione è anche uno dei più difficili e potenzialmente più violenti corpi cele-
sti che l’ha condotto “.. al fronte di guerre inutili, alle fosse di orribili massacri,
a umilianti prigioni e negli ovattati palazzi di un qualche dittatore. Ogni volta
col senso di essere ‘in missione’, di essere gli occhi, gli orecchi, il naso a volte
anche il cuore di quelli – i lettori – che non potevano essere lì.”(2)
Alhena (Gamma Gemini) ‘colui che marcia orgoglioso’, nel piede dei Ge-
melli, al Nadir indica una persona che deve lottare per portare avanti la sua
missione nella vita, come dice Terzani stesso nel suo libro In Asia. Questa stel-
la porta anche il simbolismo del tallone ferito, un punto vulnerabile, che può
rendere il cammino difficoltoso nel raggiungere l’obbiettivo. Può esprimersi
anche come ferita sia fisica che ideologica. Alhena sorge anche in paran al
Sole rafforzando l’idea di una persona con una missione o fortemente motiva-
to a seguire un percorso preciso e che senza un obbiettivo nella vita si sente
perso. Vega (Alfa Lyrae), che culmina anche al suo MC, denota carisma ed un
forte ascendente sugli altri per mezzo del suo talento creativo che lo sostiene.
Quando un pianeta si trova in una posizione chiave (Ascendente, Discen-
dente, MC o IC) durante il suo moto diurno e, allo stesso momento una stella
nel suo moto diurno occupa uno di questi punti chiave, il pianeta e la stella
sono in paranatellonta (paran). L’angolo occupato dalla stella indica la parte
della vita in cui la mitologia della stella sarà espressa. Si può considerare la vi-
ta divisa in tre parti: la prima parte, dall’infanzia al primo ritorno di Saturno, la
seconda parte dal primo ritorno di Saturno al secondo ritorno e la terza parte
dopo il secondo ritorno di Saturno. Se la stella sta sorgendo, il suo significato
è relativo alla prima parte della vita; se sta culminando, alla seconda parte; se
sta tramontando, all’ultima parte. Se si trova al Nadir, la sua mitologia è sotto-
stante alla vita stessa.
È importante ricordare che queste osservazioni sono collegate al cielo vi-
sibile, perciò sono considerati solo i pianeti fino a Saturno.
Le stelle al Nadir in paran con i pianeti natali contribuiscono a creare le
fondamenta della vita. Ras Algethi (Alfa Herculis), la stella situata sulla testa
di Ercole inginocchiato, è spesso collegato al mito del eroe solare. Questa
stella al Nadir in paran al Sole porta alla ricerca di un ordine naturale nella vita
e rispetto per le cose semplici o fondamentali (come indicato anche dal suo
Sole in Vergine nella VI casa).
Rukbat (Alfa Sagittario) il piede del arciere Sagittario, fornisce una base
solida dalla quale intraprendere dei compiti laboriosi e lavorare con grande
precisione. Insieme a Saturno dà fermezza e descrive una persona che si fa
avanti soltanto dopo una preparazione adeguata.
Algol (Beta Persei) insieme alla Luna conferisce un forte impegno emoti-
vo relativamente alle cose che coinvolgono donne, bambini, salute, benessere
e una forte coscienza sociale che può condurre in mezzo a conflitti. Tragedie
personali, sia quelle proprie che quelle degli altri, sono indicate da Algol, la te-
sta della Medusa, che descrive anche la capacità di tener testa alle proprie
Casa Sesta 155

paure per conseguire la libertà, come ha vissuto negli anni di guerra in Viet-
nam, raccontati in Pelle di leopardo, il diario dell’esperienza della morte e la
distruzione, le grandi battaglie che hanno fatto la storia, ma anche i piccoli e
anonimi conflitti di ogni giorno, dalle difficoltà quotidiane della popolazione ci-
vile per procurasi il minimo sostentamento alla lotta per la pura sopravviven-
za, da lui vissuta davanti ai suoi occhi e sulla sua pelle.
Mirach (Beta Andromeda), una stella essenzialmente positiva e buona, fa-
vorisce la popolarità ed insieme a Saturno indica la capacità di capire i bisogni
degli altri.
Rigel (Beta Orionis) si trova nel piede sinistro di Orione. Per gli Egizi
Orione era considerato un faraone, perciò i nati sotto questa stella beneficia-
vano della protezione degli dei. Questa stella insieme a Marte indica una per-
sona indipendente ed un libero pensatore che può avere delle difficoltà con le
autorità - come nel febbraio 1984 quando Terzani fu arrestato a Pechino e
espulso dal Paese - o semplicemente il suo modo di fare il giornalista.
Una delle stelle reali della Persia, Fomalhaut, la stella Alfa nella bocca del
Pesce australe, sorge in paran con Venere natale segnando la prima parte del-
la vita. È sempre stata considerata una stella di buon auspicio e di potente in-
flusso che favorisce l’evoluzione spirituale. Dona carisma e un tocco mistico,
la capacità di vedere la magia della vita e portare avanti grandi ideali o visioni
espressi da una forte coscienza sociale (come descritto anche dal suo Sole
congiunto a Nettuno). Tutto questo può portare a voler creare un mondo di-
verso per gli altri che può degenerare, se non controllato, in un fanatismo che
impedisce di vedere la verità dietro le situazioni o rende la persona cieca da-
vanti le verità spiacevoli.
Zosma (Delta Leo) è la stella sulla schiena del Leone nel punto dove Er-
cole l’ha rotta, simboleggiando la sofferenza dell’essere schiacciato sia fisica-
mente che emotivamente, o reso vittima di un’ideologia. Può trovarsi vittima o
in qualche modo coinvolta con le persone soggette ad abusi o vittime delle lo-
ro circostanze. Non è una stella che porta fama, ma opera un lavoro invisibile
dietro le quinte. Nel tema di Terzani questa stella sorge in paran a Marte indi-
cando la disponibilità ad occuparsi dei compiti che gli altri evitano e di lavora-
re in condizioni impossibili o estremamente difficili.
Zuben Eschamali (Beta Libra) è una dei piatti della Bilancia che, insieme
Zuben Elgenubi (l’altro piatto della Bilancia), facevano parte delle chele dello
Scorpione. Entrambe sono legate all’idea di giustizia o riforma sociale. Zuben
Eschamali sorgente in paran con Giove favorisce, ambizioni personali che in
qualche modo sono anche di aiuto per collettività.
Autori come Robson e Ebertin attribuiscono buona fortuna e talento arti-
stico alla stella Phact (Alfa Columbae), nell’ala destra della Colomba, ma Ber-
nadette Brady ci ricorda che questa stella faceva parte della costellazione Ar-
go, in cima alla prua, fino al XVII secolo. Ciò richiama una simbologia diversa,
non più quella della pacifica colomba, ma una più audace, legata all’avventu-
ra e all’esplorazione. Phact, che qui sorge in paran a Venere, porta uno spirito
di avventura nei rapporti personali e alla ricerca di una vita alternativa.
156 Casa Sesta

Le stelle culminanti in paran con i pianeti natali si riferiscono alla seconda


parte della sua vita, vissuta da Terzani quasi sempre all’estero.
Rigel (Beta Orionis) sul piede sinistro dell’Orione è la stella dell’educatore
e significa di desiderio di portare conoscenza agli altri. Insieme al Sole conferi-
sce un carattere intraprendente, coraggioso e estremamente sicuro di sé, ca-
pace di imporre la propria volontà in una situazione per cambiare l’esito o per
apportare riforme.
Capella (Alfa Auriga) è collegata alla dea della caccia Diana ed insieme
al Sole denota uno spirito libero, sia nel pensiero che nell’agire. È un’influenza
positiva per una carriera che richiede indipendenza e libertà di azione, appor-
tando onori e rinomanza.
Alcyone (Eta Tauri) è tradizionalmente collegata ai problemi di vista o ce-
cità ma, in pratica, spesso si esprime come un desiderio di guardarsi dentro, e
funge da ‘terzo occhio’. Insieme a Marte le azioni e le motivazioni sono spinte
dalle ineguaglianze sociali.
Alcyone si trova anche insieme a Mercurio (come nel tema astrale di Sig-
mund Freud) indicando grande intuizione e visione ma anche a che fare con il
lato oscuro della natura umana.
Le stelle che stavano tramontando in paran con i suoi pianeti natali met-
tono in risalto la strada intrapresa nell’ultima parte della sua vita. Alphecca, la
stella Alfa della costellazione della Corona, con il Sole lo conferma come per-
sona di forte talento letterario con grande intuito e comprensione di problemi
sociali. Questa stella conferisce un dono speciale ma vi è spesso un prezzo da
pagare, come illustra l’ultima opera letteraria di Terzani, frutto di una malattia
che l’ha portato alla ricerca di aiuto per la sua guarigione. Riaffiorano anche i
temi da sempre cari al giornalista come la storia, la globalizzazione e il con-
fronto di civiltà – esemplificando il tema della stella Alnilam (la stella centrale
nella cintura di Orione) con il Sole, quello di costruire connessioni tra le perso-
ne e le idee, o un’idea all’altra. La stella Ankaa (Alfa Phoenix), che secondo
Robson assicura una fama duratura, è insieme a Venere, mettendo luce sulla
sua attività sociale e il desiderio di portare trasformazione agli altri.
La Luna insieme a Mirach unisce la sensibilità e la compassione della Lu-
na alla ricettività e l’armonia della stella che descrive una persona alla ricerca
di una pace interiore, aperta alle idee per trovare un equilibrio con gli altri. Nel
suo libro, Lettere contro la guerra, Terzani fa un appello a tutti di intraprendere
una via verso la pace, unica via di salvezza contro l’odio e la discriminazione
in questi tempi di sangue: “Ancor più che fuori, le cause della guerra sono
dentro di noi. Sono in passioni come il desiderio, la paura, l’insicurezza, l’in-
gordigia, l’orgoglio, la vanità ... Dobbiamo cambiare atteggiamento. Comin-
ciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e riguardano gli altri sulla ba-
se di più moralità e meno interesse. Facciamo più quello che è giusto, invece
di quel che ci conviene”
Casa Sesta 157

Dati elaborati con il programma Starlight, il software prodotto da Bernadette Brady

STELLE ELIACHE
Alphard sorge 74m 30s prima dell’alba.
Sadalmelek tramonta 71m 15s prima dell’alba.

STELLE che SORGONO in PARAN con i pianeti


Fomalhaut mentre Venere tramonta 00m 04s
Zosma mentre Marte sorge 00m 05s
Alhena con il Sole al Nadir 00m 09s
Zuben Eschamali con Giove al Nadir 01m 04s
Phact con Venere al Nadir 01m 54s

STELLE che CULMINANO in PARAN


Rigel mentre il Sole sorge 00m 10s
Capella mentre il Sole sorge 00m 25s
Alcyone mentre Marte sorge 01m 15s
Mirach mentre Saturno culmina 01m 50s
Alcyone mentre Mercurio sorge 01m 57s

STELLE che TRAMONTANO in PARAN


Alphecca con il Sole al Nadir 00m 05s
Mirach mentre la Luna tramonta 01m 17s
Ankaa con Venere al Nadir 01m 26s
Alnilam mentre il Sole culmina 01m 33s

STELLE al NADIR in PARAN


Ras Algethi mentre il Sole sorge 00m 06s
Rukbat mentre Saturno tramonta 00m 06s
Algol con la Luna al Nadir 01m 34s
Mirach con Saturno al Nadir 01m 43s
Rigel mentre Marte tramonta 01m 57s

Bibliografia
■ ACAMPORA ENZO, Le Stelle Fisse, Armenia Editore, Milano, 1988
■ BRADY BERNADETTE, Brady’s Book of Fixed Stars, Samuel Weiser Inc., York
Beach, ME. 1998
■ EBERTIN-HOFFMAN, Fixed Stars and their interpretation, American Federation
of Astrologers, Tempe, AZ, 1971
■ ROBSON VIVIAN, Fixed Stars & Constellations in Astrology, 1923, Ascella Pu-
blications reprint

NOTE
Data di Tiziano Terzani: 14 sett. 1938, Firenze, ore 19,15. Fonte: Grazia Bordoni
1 Il rapporto fra i pianeti e le stelle fisse considerato qui è di paranatellonta e non le posi-

zioni di longitudine in gradi di eclittica. Per chiarimenti riguardanti questo modo di utiliz-
zare le stelle fisse vedi l’articolo di Bernadette Brady, Un Cielo Pieno di Storie, L.A. N°
109.
2 Tiziano Terzani, In Asia, Longanesi, Milano, 1998
158 Casa Sesta

Isa Zanni

NEDDA FALZOLGHER
LA POESIA, LA VITA

L.A. 136-688

“…Che ansia, allodola pura,


questo palpito d’angelo sommerso
che ha smarrito la vena dei venti;
sul respiro del mondo senti
ancora tutte le stelle
mutar la tua voce in chiarore…”

Nasce a Trento, Nedda Falzol-


gher, alle 14.30 del 26 febbraio
1906, quando quella parte di territo-
rio italiano è ancora sotto il dominio
austriaco; il padre, Mario, lavorava in
banca e la madre, Maria Dal Lago,
proveniva da una ricca famiglia di
Cles. Prima figlia, attesa, amata, ac-
cudita con ogni attenzione. Una bella
bambina, sensibile, vivace, intelli-
gente. Una vita serena e la gioia dei
giorni che cadenzano il tempo sulla
piccola Nedda che cresce… finchè la
folgore si abbatte sul nido ed all’uc-
cellino tarpa le ali per sempre.
Tra il 1910 ed il 1911, all’età di
circa cinque anni, Nedda si ammala
di quella che comunemente veniva
chiamata “paralisi infantile”. Un ba-
nale mal di gola, la febbre e poi la
bambina che non si reggeva più in
piedi: la poliomielite agiva incontra-
stata a quel tempo.
“Sei anni dopo il vento assedia-
va la casa; il fiume era in piena; la
bambina soffriva. Un medico disse: -
Casa Sesta 159

La creatura non morirà perché ha il cuore troppo fondo e resiste. Ma questo


male le taglierà le strade della terra- La madre somigliava ad un albero folgora-
to ma guardò lontano e disse: – Non importa. Muterà cammino –.
La bimba visse. E gli altri la chiamarono Nil, che vuol dire nulla…”
Da: “Il libro di Nil”

Nel suo tema di nascita, i pianeti si dispongono tutti – eccetto Urano –


nell’emisfero superiore e subito si fanno notare due punti in particolare: la
congiunzione della Luna a Marte in ariete, sul medio cielo e la congiunzione di
Saturno, Sole, Venere e Mercurio, in pesci, a cavallo della cuspide della IXª
casa. Dove la Luna, signora dell’ascendente – che è culminante in cancro – di-
pende da una quadratura ad Urano in VIª casa in capricorno e da un’altra
quadratura a Nettuno in cancro ed in XIIª casa: ecco l’infanzia come periodo
importantissimo della vita: l’impavido fuoco di marte e la luna rossa illumina-
no una scena stabilita lontano nel tempo “…il suo spirito era tanto forte che il
sole la guardava negli occhi e lei sfavillava di gioia senza battere le ciglia” (dal
Libro di Nil) così che, dal dramma, potesse lo spirito acquistare le ali e volare
là dove lo impediva la realtà di cammino delle gambe inerti. Il Sole, stretto fra
Saturno che precede e Venere e Mercurio che seguono, nel segno dei pesci e
situati al termine dell’VIIIª ed inizio della IXª casa, è, con il suo diadema di
pianeti, al trigono di Nettuno: le valenze nettuniane sono quindi molto accen-
160 Casa Sesta

tuate; è attraverso quel Sole che Nedda – Nil – cercherà di risorgere ad una vi-
ta, ad un ideale, fra sogno e poesia alternati a pause di dolore e sconforto. Ne
nascerà un canto, puro e sfaccettato come un diamante, che le sopravviverà.
“Nil non poteva andare verso le cose, ma le cose venivano a lei a cimenta-
re la sua forza e la sua gioia, e tutto la investiva e subito l’abbandonava, la-
sciando segni di grazia sulla sua anima con il moto dell’onda marina che scri-
ve parole di vita su tutta la riva” (dal Libro di Nil).
La RS del 1910 ha un’ascendente cancro nella XIIª radix, con Nettuno
sull’ascendente, opposto ad Urano sulla cuspide della VIIª casa. Saturno ha
raggiunto i gradi di Marte radix: i valori capricorno (Marte e Saturno) sono po-
tenti ed ostili a quell’Urano che, nel radix, era in sesta ed in capricorno; ma
non basterebbero forse a giustificare il trauma: all’IC infatti ci sono Luna e Gio-
ve e nell’insieme quindi, ai quattro angoli del tema i pianeti formano una gran-
de croce in segni cardinali. Emerge la quadratura radix fra Urano e Marte, qui
in trigono.
La piccola Nedda continua a vivere; i genitori si organizzano per portare
questo dolore cercando di rendere la vita della bambina il piu’ leggera possibi-
le; il balcone di casa, che si affaccia sul fiume Adige, viene ornato di foglie e
fiori; la mamma e’ il suo angelo tutelare (quel Nettuno in dodicesima) ed è
anche quella che contribuisce a dissetare la sete di cultura di Nil, che legge
con lei, che con lei condivide le impressioni, vive, fugaci o assorte, che deriva-
no dalla lettura dei classici, che la indirizza verso la scrittura, aiutandola a su-
perare la difficoltà che deriva dall’inagibilità del braccio destro. Non sempre è
facile, ben ce lo dice quella Luna in ariete congiunta a Marte e quadrata a
Nettuno, sopperire alle tensioni di Nedda; lo sa la mamma, amorevole e pa-
ziente, che raccoglie intorno a Nedda tutto il suo mondo di attesa e di speran-
za di felicità per quell’unica figlia, un mondo diventato piccolo come le pareti
della casa, da dove Nedda deve apprendere ad uscire e conoscere il mondo
solo attraverso l’amore per la cultura, il raggiungimento di un’ideale superiore
che la sorregga nei momenti bui; il padre da parte sua, le dedica il tempo libe-
ro dal lavoro, collaborando con la moglie.
Nel 1930, superata l’adolescenza e nel pieno della giovinezza di Nedda,
nella sua casa in via Canestrini n. 5, entra a servizio una ragazza di buona vo-
lontà, Adele Frainer: resterà a servizio in casa Falzolgher per ben 36 anni (di
cui dieci dopo la morte di Nedda, ad accudirne il padre). Adele si dedicherà
senza riserve alla famiglia e sarà per Nedda la migliore, la più fidata, l’indi-
spensabile amica.
Dal 1933 la casa di Nedda diventa un punto di incontro e di riferimento
per artisti, poeti, amanti della cultura: tutti giovani destinati a contare qualco-
sa nella cultura trientina e perfino nazionale. Fra di loro, in particolare, Franco
Bertoldi, che per Nedda sarà “il simbolo vivente di un amore impossibile”.

“…Non ti darò contro il petto dolore


più che il rigoglio delle fronde sciolte.
Dammi tu spazio allora per questa morte:
Casa Sesta 161

io non ho solco per vivere


e non ho paradiso per morire;
e sento in me stormire,
quest’agonia d’amore,
bionda, contro la zolla che la ignora…”

L’esordio letterario avviene con la pubblicazione di 10 sue poesie in


un’antologia intitolata “Poesia” che venne pubblicata a Trento fra il 1934 ed il
1938 per iniziativa del sindacato fascista degli scrittori della Venezia Tridenti-
na; il fatto che Nedda aderisse al Sindacato fascista per tale pubblicazione,
non fu, per quegli anni, che una “tappa obbligata” tenuto conto che ciò che
Nedda apprendeva del mondo fuori dalle mura della sua casa, era ciò che arri-
vava in casa come notizia, attraverso la radio, le conversazioni; non certo per
un suo attivismo politico.
Durante la guerra, Nedda vive dentro di sé lo strazio che percorre il mon-
do fuori dalla sua casa: e si interroga su Dio, si domanda perché Lui consente
che avvengano tante atrocità. Ne Il libro di Nil, pubblicato postumo dal padre,
c’è una sezione di poesie intitolata “Ritmi dell’infinito”, dove ci sono le poesie
scritte durante il periodo bellico.

“Stasera io sono stanca


delle tue mani lontane;
stanca di grandi stelle disumane,
com’è sazia l’agnella di erbe amare.”

Dal 1940 Edda collaborò, con la pubblicazione di alcune sue poesie, alla
rivista “L’eroica” fondata da fondata e diretta da Ettore Conzani nel 1911 (e
che venne pubblicata fino al 1944).
Il 2 settembre 1943 Trento fu pesantemente bombardata e Nedda fu sal-
vata dalle macerie, con i suoi genitori ed Adele, grazie ad un ragazzo che, per
un suo credo religioso, si occupava di volontariato; egli, subito dopo il bom-
bardamento, era accorso verso la zona più sinistrata e, caso volle, verso Ned-
da. Domenico non solo l’aiuta e la salva in quell’occasione, ma prima ospiterà
lei e la sua famiglia in una sua casa di campagna ed in seguito provvederà per
loro allo sfollamento a Vigo Meano. Dal novembre di quell’anno Nedda inzierà
una corrispondenza con Domenico che si protrarrà per più di dieci anni. La
presenza di Domenico, la sua bontà disinteressata, fanno sì che Nedda si avvi-
cini ad una dimensione spirituale personale intensa, in cui lei prende coscien-
za che nel mondo esistono delle realtà che hanno una loro dimensione proprio
come “atto d’amore” del Divino.

“Ma una luce è posata sulle cose


come la carità senza parola;
e ogni vita attende sola
chi la raccolga con gesto d’amore”.
162 Casa Sesta

La RS del 1943 ha l’ascendente in cancro, come nel radix: ma la cuspide


cade nella XIIª casa di nascita e la Luna è nel segno dello scorpione. Giove di
RS, congiunto a Lilith, passa sull’ascendente ed è al trigono della Luna: il viag-
gio, il cambiamento, la protezione, la lotta, le forze profonde e segrete.
Il Sole di RS è al quadrato di Urano e di Saturno situati in XIª su Giove ra-
dix: lo scoppio, e l’amico: l’XIª è in toro e Venere è in ariete, sul MC, positiva
all’ascendente. Il Nodo Nord della Luna ritorna nella sua posizione radix.
La guerra termina infine e Nedda può tornare nella sua casa, in Via Cane-
strini 5; riapre gli scuri e ritrova il suo balcone che si affaccia sull’Adige e
guarda, lontano, l’orizzonte dove le sue montagne delineano il confine col il
cielo. Molte cose sono cambiate fuori, i luoghi, e le persone. Ma il suo piccolo
universo ha ripreso la sua impronta di calore e consuetudine. L’amata madre,
sua forza e conforto, da tempo malata, a poco a poco e dolorosamente si sta
spegnendo; mancherà il 25 settembre 1950.

“T’amo, Signore, per la muta passione delle rose.


T’amo per le cose della vita leggera,
le cose che sognano i morti la sera
dentro la terra calda,
sotto il limpido brivido degli astri.
Ma più t’amo, Signore, per la misericordia
Delle tue grandi campane
Che portano nel vento
Verso l’anima della sera
La nostra povera preghiera.”

La RS del 1950 ha un’ascendente acquario nell’ottava casa radix: Urano è


prossimo al Nettuno di nascita ed è preceduto in RS dalla Luna che, in IVª ca-
sa, si situa su Plutone radix. Plutone di RS si congiunge al Nodo nord di nasci-
ta. Il nodo nord di RS si congiunge a Luna-Marte radix.
Nel 1956 – l’anno prima della sua morte – nel tema di RS si può notare
come Plutone in IVª, Nettuno in Vª e Mercurio in IXª, formino, con la congiun-
zione Marte-Luna, il “rettangolo mistico” all’interno del tema. La Luna e Marte
“ritornano” in ariete come alla nascita, ora in XIª casa.
Nedda ha continuato a scrivere, prosa e poesie negli anni. Ora sente la vi-
ta che fugge via, portandosi con sé ogni spiraglio di luce terrena. Raggiunge
l’acme del dolore, la coscienza di ciò che è trascorso, di tutto ciò che le è pas-
sato accanto e che non ha potuto avere; per quella vita che ha cantato il suo
canto e corso lungo i sentieri dell’esperienza, solo lontano da lei; soffre per ciò
che non ha vissuto, per una maternità agognata e solo immaginata nel suo
cuore.

“Ora tu vedi queste mie canzoni


simili tanto alle foglie che sperdi,
amaro Iddio del silenzio.
Casa Sesta 163

E sai che non hanno feste di sole


Perché di tutto il sole tu inondi
La Terra dove cammina l’amore.”

La RS del 1956 ha un’ascendente all’inizio della vergine. Plutone con Gio-


ve sono opposti al Sole sull’asse della Iª - VIIª casa, al quadrato di Saturno in
IVª.
Nedda Falzolgher, Nil, muore il 2 marzo 1956, pochi giorni dopo il suo
cinquantesimo compleanno.

“Ascolta ancora, Dio,


le sorgenti, e perdona,
e nella mano portaci, col seme
delle stagioni innocenti.”

Nel 1955, il Comune di Trento darà il suo nome ad una via della città
–una bella strada sulla collina, tra ville e giardini e, nel 1976, nel 20° anno del-
la sua morte, la commemora con la pubblicazione di un libro, antologia di
poesie e di prosa tratti da “Il libro di Nil”.

I testi in mio possesso:


■ Nedda Falzolgher: poesia e spiritualità, edito dal Comune di Trento, 1990
■ Nedda Falzolgher: il cuore, la poesia, edito dal Comune di Trento, 1990
164 Casa Sesta

Sull’ultimo numero di Sestile:

– Dati natali di Enzo Baldoni e di Elsa de’ Giorgi

– Il caso clinico: l’astrocitoma di Davide, di Maria Vacca

– Scuole di Astrologia

– Speciale Elezioni USA

Sestile: 11 numeri per anno - Euro 20


165

CASA OTTAVA

Antonio Masella
Astrologia e omeopatia
166 Casa Ottava

Antonio Masella

ASTROLOGIA E OMEOPATIA

L.A. 136-810

La lettura della carta natale può semplificare la ricerca del rimedio omeopatico,
come riferito in questo esempio, in cui viene anche utilizzato un moderno stru-
mento di misura dei flussi sui meridiani di agopuntura, per valutare la scelta
del rimedio adeguato.

Astrologia e omeopatia
Questo duplice approccio alla diagnostica “Astro-Omeopatica” si avvale del-
l’uso di una Macchina Elettronica che impiega una differenza di potenziale di
pochissimi Millivolts, in grado di essere tollerata da tutti i pazienti , anche
quelli con patologie molto gravi come i soggetti operati di Pace-Maker o al
cuore stesso. Si usa un elettrodo in rame da impugnare con una mano, mentre
l’altra viene usata per testare i Meridiani di Agopuntura, alcuni classici, altri
trovati dal Dottor Voll studioso di Elettronica e inventore della macchina, con
un puntale in rame che il paziente impugna.
I meridiani sono “percorsi energetici” lungo i quali scorre energia vitale
misurabile.
Nello stato fisiologico l’Indice sale a circa 70 o 80 millivolts senza avere
Caduta, ma si può anche avere un Indice elevato, 90 o 100 mV o un Indice
deficitario 30 o 40 mV, a seconda del tipo di patologia che si è instaurata.
Se abbiamo anche la Caduta d’Indice(o abbassamento dei Millivolts), cioè
se da 80 l’ago arriva a 60, si può avere uno stato infiammatorio, mentre se il
valore è basso e si ha Caduta d’Indice è probabile che ci sia una degenerazio-
ne del Meridiano; in questi due casi i valori rifletteranno un’evidente patologia,
più o meno pregressa, dell’organo corrispondente al meridiano valutato

Caso in esame: “Dermatite atopica”


Paziente di sesso maschile nato il 26/8/1988 alle ore 5.25 A.M. Long. 13E25
Lat. 42N2 Italia.
Visitato il 20-maggio-2004 ore 21.20.
Il ragazzo è venuto da noi accompagnato dalla madre, che ci ha ricostrui-
to i quattro lunghi anni in cui lei e suo figlio sono stati costretti a girare per
cercare di definire una patologia diagnosticatagli come Dermatite Atopica,
Casa Ottava 167

che aveva ormai completamente fiaccato le forze fisiche e psichiche del sog-
getto nonché quelle di lei stessa.
Questa patologia si manifesta con chiazze molto pruriginose, con localiz-
zazione specifica a livello delle pieghe flessorie dei gomiti e dei cavi poplitei,
che si desquamano continuamente aprendo spesso piccole lesioni da gratta-
mento. Sono molto fastidiose, per esempio la notte e, soprattutto, quando en-
trano a contatto con elementi che il paziente tollera poco, come saponi molto
forti o indumenti di tessuto poco raffinato.
Altra caratteristica che rendeva il ragazzo sofferente era il fatto che il suo
viso manifestava una elevata ritenzione idrica, con gli occhi completamente
chiusi dal gonfiore delle palpebre, tanto che era costretto a portare occhiali
scuri per quel suo aspetto certamente non confacente ad un ragazzo di sedici
anni.
Questo stato di continua tensione non permetteva al ragazzo un ottimale
rendimento nello studio nonostante si applicasse quotidianamente, con riper-
cussioni anche nei rapporti sociali extrafamiliari, poiché le stesse attività ludi-
che erano ben presto soppiantate dall’instaurarsi di astenia totale.
In questi casi si usa spesso attribuire le cause a dinamiche conflittuali di
natura psichica e scaricare le colpe di tali patologie sulla psiche.
Nel caso specifico il nostro paziente, al termine di ogni ciclo di terapia
prescrittagli non era mai migliorato, anzi il suo stato fisico dopo l’assunzione
spesso peggiorava.
Interessante il primo giorno di colloquio con la madre del paziente che ri-
ferì: “Sono ormai più di quattro anni che mio figlio ha questi problemi, abbia-
mo girato molti specialisti e tutte le volte che andavamo gli prescrivevano far-
maci che spesso lenivano solo momentaneamente i dolori e i bruciori delle
piaghe, mentre altre peggioravano tale situazione immediatamente dopo la
somministrazione. L’ultima visita che abbiamo fatto ci è stato risposto, proprio
in sua presenza e in modo poco deontologico e professionale che avrebbe do-
vuto convivere con questa “Malattia” e che forse era diventato ormai più un
problema psicologico che altro. Infatti visto che in quattro anni non era stata
definita, la suddetta ci lasciava pensare che avrebbe potuto essere solo di ori-
gine psicosomatica. Quel giorno uscimmo dallo studio con le lacrime agli oc-
chi, disperando che non ne saremmo mai venuti a capo. Io stessa forzai la
mano nei confronti dio mio figlio cercando di convincerlo che probabilmente
ormai era diventato un problema psicologico, ma. lo vedevo sempre più soffe-
rente soprattutto in questo ultimo anno”.
Costituzione: soggetto maschile di 15 anni, carnagione mora, capelli neri,
occhi neri. Volto dilatato, poco tonico per la sua età, altezza 1.65.

Esame astrologico
Sole e prima casa in Vergine quadrati a Giove in Decima (intossicazioni, di-
sturbi circolatori con Giove nella casa di Saturno che tende a cristallizzare e
cronicizzare queste patologie).
168 Casa Ottava

Mercurio in Vergine, quadrato alla congiunzione Saturno-Urano (Saturno


governa la pelle da un punto di vista organico), contribuiscono a rafforzare le
problematiche legate al meridiano dell’Intestino Crasso. La presenza della Lu-
na in sesta quadrata a Plutone signore della quarta, conferma la possibilità di
una debolezza di fondo legata all’Intestino (sesta casa).
La quarta casa governa lo stomaco, che è in collegamento diretto con
l’intestino, nel senso che molte patologie intestinali derivano dallo stomaco e
viceversa; se non che da un anno a questa parte la patologia dell’apparato di-
gerente si è accentuata con il transito di Giove in Vergine e per l’opposizione di
Urano in Pesci. (Nutro la speranza che la presenza di Urano in pesci nei pros-
simi anni porti innovazione tecnologiche riguardanti la microchirurgia delle
patologie addominali in genere e intestinali in modo più specifico). Altra carat-
teristica è che in questo tema la Luna governa l’undicesima casa che è la casa
governata dal segno che ospita la Luna stessa, e qui troviamo anche Venere
anch’essa governante la Decima (Saturno-pelle) che è in aspetto di quinconce
con la Luna.
Il transito di Plutone in quarta (stomaco) e quello di Nettuno in Sesta (in-
testino)confermano l’accentuarsi di questa patologia; in più Nettuno di transito
in sesta evidenzia la difficoltà a diagnosticare qualsiasi patologia che spesso,
per tutta la durata del transito, rimane irrisolta. Mi è capitato sovente di trovare
pazienti in cui il Nettuno di transito in sesta mascherava completamente la pa-
Casa Ottava 169

tologia reale del soggetto. In realtà questo ragazzo è l’ennesima prova di ciò,
in quanto da quattro anni non riesce a venire a capo di questa Dermatite Ato-
pica.
Tra l’altro credo che la difficoltà di diagnosi, con il transito di Nettuno in
Sesta, sia dovuta a processi Karmici innescati in precedenza e ritrovati in que-
sta vita, legati anche a comportamenti antievolutivi del soggetto, che creano o
hanno creato presupposti e condizioni tendenti a sviluppare malattie specifi-
che legate all’insieme del tema.
L’esame del paziente inizia proprio con la lettura della mappa astrale; si
pone l’attenzione sulle possibili disfunzioni organiche che appaiono dalla con-
sulta del grafico. Tale lettura ci permetteva una previsione di massima e, in se-
guito attraverso il Test bioelettronico, si confermano le eventuali problemati-
che ipotizzate in precedenza.
L’approccio è davvero affascinante, poiché oltre ad avere l’opportunità di
verificare la presenza di patologie manifeste, si può parlare con il paziente a
360 gradi, riscontrando anche eventuali problematiche psicologiche che po-
trebbero aver portato a sviluppare una malattia organica. La verifica del no-
stro caso legata al problema dell’Intestino Crasso mi ha permesso di conside-
rare immediatamente altri fattori che hanno poi portato a capire perché esso
era in disfunzione e presentava una caduta d’Indice.
Il problema più evidente è legato all’Intestino Crasso, ma anche altri meri-
diani importanti avevano Caduta d’Indice: quello del Vaso Allergia, quello del
Polmone, Circolazione, Degenerazione Organica e Cuore definivano il quadro
dei meridiani delle mani. Sui piedi invece Vescicola Biliare, Connettivo, Vesci-
ca e altri.
Eventuali “sofferenze” o patologie di altri organi sono riscontrabili astro-
logicamente, ma è chiaro che non potrei descriverli tutti per motivi di spazio e
di tempo. Ne cito altri con le relative corrispondenze: il Meridiano della Cute
(pelle-Saturno) è quello più evidente per la sofferenza che ha portato il pa-
ziente da noi; poi c’è quello dello Stomaco( Luna in sesta quadrata a Plutone
Radix, signore della Quarta e transitata in Congiunzione da Nettuno); quello
dei Reni ( Sole opposto alla Settima quadrato a Giove suo governatore) e di-
versi altri.
Ma veniamo alla risoluzione di questa prima visita.

Valutazione omeopatica
Avendo esposto per sommi capi le tematiche patologiche del soggetto, la cosa
più difficoltosa è trovare i farmaci omeopatici adatti a “bloccare” la Caduta
d’Indice dei meridiani, riportando il normale flusso energetico che rappresenti
la fisiologia e la guarigione del meridiano e dell’organo a lui corrispondente.
Che vuol dire: quando si hanno varie Cadute d’ Indice bisognerà poi tro-
vare i farmaci Omeopatici che blocchino queste cadute.
Questo non è assolutamente semplice, poiché spesso un farmaco che
blocca un meridiano, non è in grado di bloccarne altri. E, ancora più spesso,
170 Casa Ottava

pur esistendo farmaci idonei a “bloccare” un meridiano spesso questo non ac-
cade, perché il problema è di altra natura e magari non proprio legato all’orga-
no in questione, ma a qualcosa che abbia condizionato la fisiologia dell’organo
stesso.
In questo caso c’erano molti Meridiani in caduta e, quindi molti organi
bersagliati dalla patologia, ma quale organo era quello che “innescava” la pa-
tologia?
Era proprio la patologia dell’organo a condizionare la Dermatite o altro?
Se un medico non esperto di astrologia avesse dovuto testare il paziente
senza l’ausilio della stessa, sicuramente avrebbe trovato la causa, ma conside-
rando che nella Macchina Bioelettronica attuale esistono circa 500.000 (cin-
quecentomila) voci, quanto tempo avrebbe impiegato?
Tutto questo invece con l’Astrologia è stato fatto in pochissimi minuti.
Dopo aver esaminato attentamente il grafico ho posto l’attenzione sulla
configurazione secondo me più importante: il transito di Nettuno in sesta ca-
sa.
Questo transito, come noi sappiamo, spesso nasconde la patologia, che
in questo caso invece è stata immediatamente scoperta.
La sesta casa si trova in Capricorno, Saturno, suo signore transitava il 20
Maggio 2004 a 10 gradi e 44’ del cancro, opposto a Nettuno Radix, ma aveva
dato inizio alla patologia quattro anni prima, transitando all’inizio di Settembre
2000 congiunto a Giove e quadrato al sole e Ascendente radix. Sempre nel
settembre 2000, Nettuno di transito era a 4 gradi dell’Acquario e stava entran-
do in sesta. Questa patologia si era innescata in questo periodo, ma aveva
un’origine ancora più vecchia.
Da un esame più approfondito avevo visto che il pianeta che governava
questo processo era Saturno ( signore della sesta e della quinta), e pensai di
testare un elemento esistente in natura che il pianeta governa: il Piombo.
Tecnicamente si immergono in una soluzione del rimedio gli elettrodi col-
legati al paziente e si osserva la eventuale variazione in positivo sul meridiano
interessato.
Testammo il farmaco omeopatico Plumbum Metallicum Scalare Progres-
sivo ( ossia varie assunzioni dello stesso rimedio a “diluizioni” (dinamizzazioni)
crescenti e fu così che trovammo la causa che aveva innescato tutto il proces-
so patologico scaturito in seguito con la manifestazione oggettiva classificata
come Dermatite Atopica.
A quel punto con Plumbum Metallicum S.P. tutti i meridiani si stabilizzaro-
no.
Il paziente aveva un’intossicazione da piombo che gli procurava tutti i
problemi su descritti.
Egli era rimasto intossicato all’età di otto o nove anni, poiché abitava, co-
me la madre ci ha raccontato, in una casa in cui le tubature dell’acqua erano
vecchissime e fatte di piombo; probabilmente intorno a Giugno 1996(il pa-
ziente aveva otto anni) con la quadratura di Plutone al Sole e Ascendente Ra-
dix e con l’entrata di Urano in sesta casa e Saturno in ottava, governata da
Casa Ottava 171

Nettuno, che tra l’altro governa le tubature dell’acqua, la patologia si è inne-


scata fino a divenire manifesta quattro anni dopo.
A questo punto al paziente è stata data la terapia: gocce di CO-2 Oticom-
plex, della Ditta OTI, una miscela di rimedi omeopatici per il Colon, nosode
complesso per le infezioni batteriche e la disbiosi dell’intestino crasso; Nuspax
Imo prodotto per le infiammazioni dei seni nasali e paranasali, e Plumbum Me-
tallicum Oticomplex S.P. per disintossicare l’organismo, e favorire il drenaggio
del metallo, come la legge del simile stabilisce.
Per quanto riguarda l’alimentazione, cosa che per noi è di primaria impor-
tanza per aiutare l’organismo a riprendere la sua fisiologia ottimale, abbiamo
testato gli alimenti non tollerati dal fisico del paziente e abbiamo riscontrato
una forte intolleranza a: latte, latticini freschi, formaggi, fagioli, piselli, mela,
pera e mandarini. Per due mesi quindi avrebbe dovuto evitare di mangiare
questo tipo di prodotti per poi tornare a verificare gli stessi nella visita succes-
siva.
In cinque o sei giorni i pruriti alle braccia e alle gambe erano spariti; in
circa quindici giorni le piaghe non sanguinavano più. Nei pochissimi giorni di
scuola rimasti il ragazzo aveva ripreso a studiare con costante applicazione e
ci aveva detto che ora amava andare in giro con la bici senza timore di affati-
carsi come gli accadeva in precedenza. In un mese le piaghe sono scomparse
lasciando spazio a segni sulla pelle che si spera con il tempo vadano via com-
pletamente. Gli occhiali da sole che impedivano al giovane di scoprire il suo
viso hanno lasciato spazio allo sguardo genuino e adolescenziale dei sedici an-
ni.
La terapia sarà somministrata per due mesi, attendendo il controllo suc-
cessivo, di cui eventualmente si potrà parlare la prossima volta.

Note sul gruppo di lavoro dell’autore


Il nostro gruppo di lavoro è costituito dal sottoscritto laureato in Scienze Moto-
rie e attualmente inscritto al corso di laurea in Osteopatia; dal Medico Odon-
toiatra Dott. Blasetti Luciano; quest’ultimo ha frequentato un corso di Omeo-
patia Classica istituito dall’ordine dei medici della Provincia dell’Aquila e di
EAV (Elettroagopuntura secondo Voll) tecnica che, sfruttando i principi dell’A-
gopuntura, permette di evidenziare patologie energetiche e fisiche.
Ci siamo inoltre avvalsi della collaborazione di un altro Dottore specializ-
zato in Medicina Tradizionale Cinese, Agopuntura e Omotossicologia. Insieme
si lavora con approccio Olistico su ogni paziente, considerandolo anche da un
punto di vista astrologico.
172 Casa Ottava

INDICE MERCURIO-3 nº 45 – 3º TRIMESTRE 04


Artículos:
INVESTIGACIÖN:
LAS ELECCIONES Y SUS CLAVES por Jesús Navarro .................................................................... 8
ENSAYO:
SALVADOR DALÍ Y EL MITO DE GÉMINIS por Francesc Castellano ................................................ 24
ASTROLOGÍA Y ECONOMÍA:
EL GRAN CRASH, 2011 por Inma Fernández y Santiago Niño Becerra ............................................ 30
INVESTIGACIÖN:
LAS CARACTERÍSTICAS ASTRALES DEL INVESTIGADOR por Laura Poggiani .......................... 36
ENSAYO:
LA ESTRUCTURA ASTROLÓGICA DE “LA BIBLIOTECA DE BABEL” por David González .......... 44
PSICOASTROLOGÍA:
LA TRANSFORMACIÓN NECESARIA: Una Astrología para la paz por José Ignacio Fernández .. 58
Secciones:
EDITORIAL .......................................................................................................................................... 1
EFEMÉRIDES: 3er TRIMESTRE 2004 por Jaume Martín .................................................................. 4
LUNACIONES: 3er TRIMESTRE 2004 por Centre Urania .................................................................. 6
TRIBUNA ABIERTA: Registro Oficial de la Sociedad Española de Astrología (SEA) .................. 68
TRIBUNA ABIERTA: Congreso de Astrología Barcelona 2005 ...................................................... 70
TRIBUNA ABIERTA: Respuestas al cuestionario: J.L. Pascual, Inma Fernández, Rosa Solé ........... 71
ASTROCARTOGRAFÍA: Análisis de eventos (V): El desintegramiento del Columbia
por Vicente Gigli y Claudia E. Lamata ................................................................................................. 80
ASTROMETEOROLOGÍA: Pronósticos para 3er TRIMESTRE 2004 por José Luis Pascual .......... 86
IN MEMORIAM: Carlos Gil, Blanca Negrillo, Lois M. Rodden, Zypporah Dobyns ............................... 90
OPINIÓN Y COMENTARIOS: El tránsito de Venus por delante del Sol .............................................. 92
LIBROS RECIBIDOS .......................................................................................................................... 94
AGENDA ............................................................................................................................................. 95

Per abbonarsi rivolgersi a:

Mercurio-3
c/o Jaume Martin
Apartado Correo, 4103
08080 Barcelona
173

CASA NONA

Programma Delegazioni

Stefano Vanni
Progetto approvato dal Consiglio
per la Certificazione delle Scuole
CIDA

Stefano Bertone
Computer Club - Tempo di palma-
ri…

Recensioni

Elenco dei Delegati e Corrispondenti


CIDA
174 Casa Nona

PROGRAMMA DELEGAZIONI

L.A. 136-900

CAMPANIA
Scuola di AstrArmonia e discipline correlate unitamente al CIDA Campania
presenta il tema conduttore delle conferenze per l’anno sociale 2004-2005.
Col solito impegno di sempre continuiamo il nostro programma che unisce l’a-
strologia a tutte le altre discipline e viceversa. Per l’anno sociale 2004-2005 il
nuovo tema degli incontri sarà: Amore e odio, bene e male sotto la lente del-
l’astrologia, nella nostra realtà tridimensionale. Ed oggi che gli abitanti del no-
stro pianeta pare si stiano giocando le ultime carte affinché vinca finalmente
l’amore costruttore oppure, ahimé, l’odio distruttore, credo che l’argo-mento
sia di grande attualità. Poiché tutti parlano d’amore ma quasi nessuno sa cosa
sia, inizieremo i nostri incontri con il misconosciuto aspetto di questo senti-
mento verso gli esseri viventi che abbiamo sempre considerato a noi inferiori.

Venerdì 15 ottobre 2004


L’amore verso i nostri fratelli minori
relatore: FLAVIO PELLICONI

Mercoledì 24 novembre 2004


Il concetto di Bene e Male nella mistica ebraica
relatore: LUCIANO TAGLIACOZZO

Venerdì 14 gennaio 2005


I misteri del caso Murri: dramma d’amore, odio, gelosia, riletto alla luce dell’a-
nalisi astrologica
relatrice: MARIA VACCA

Venerdì 11 febbraio 2005


L’Amore come scelta di vita
relatrice: MARIA CARMELA RAIOLA

Venerdì 12 marzo 2005


Gli amori che ci cambiano la vita. Psicoastrologia delle relazioni interpersonali
relatore: PAOLO CRIMALDI

Venerdì 8 aprile 2005


La Legge degli opposti come possibilità evolutiva nella nostra realtà tridimen-
sionale
relatrice: TERESA TAURO
Casa Nona 175

Venerdì 13 maggio 2005


Amore e odio, bene e male dall’ottica filosofica ed astrologica
relatrice: CLARA NEGRI

N.B. La prima conferenza si terrà presso l’Aula Magna del Goethe Institut sito
alla Riviera di Chiaia, 202; le rimanenti altre presso la libreria Marotta, in via
dei Mille, 78. Si ricorda che iniziano tutte alle ore 17,30. Ingresso libero.

FRIULI-VENEZIA GIULIA
CALENDARIO 2° semestre 2004

25 settembre - alle ore 17,00


presso la libreria New Age di Trieste - Via Nordio, 4
conferenza di LIDIA CALLEGARI: Astrocartografia e Spazio Locale

17 ottobre - dalle ore 10,00 alle 13,00


presso la sede di via Mazzini, 30 – V° piano
MINI STAGE di ARTURO ZORZAN: Tema Lunare e applicazione

21 novembre - dalle ore 10,00 alle 13,00


presso la sede di via Mazzini, 30 – V° piano
MINI STAGE di RENZO BALDINI: Case Derivate
per l’iscrizione telefonare al 040/941263

18 dicembre - alle ore 17,00


presso la libreria New Age di Trieste - Via Nordio, 4
conferenza di CLAUDIO CANNISTRÀ: Sinastrie Astrogeografiche

19 dicembre - dalle ore 10,00 alle ore 13,00


presso la nostra sede di via Mazzini, 30 – V° piano
MINISTAGE di CLAUDIO CANNISTRÀ: I vari aspetti del pianeta Giove: simboli e in-
terpretazione - per l’iscrizione telefonare al 040/941263

GENOVA
Secondo incontro Genova Città della Cultura Europea 2004
La delegazione ligure del CIDA organizzerà per sabato 23 ottobre e sabato 20
novembre due giornate ludico-cultural-astrologiche col seguente programma:

sabato 23 ottobre - ore 11


– conferenza di MARIA CORTESE dal titolo: Il Rex ed il suo capitano
– brunch a Palazzo Ducale
176 Casa Nona

– itinerario turistico nel Centro Storico di Genova con visita al porto


– visita guidata alla Mostra sui Grandi Transatlantici
– cena sociale.

Sabato 20 novembre - ore 11


– conferenza della Dott.ssa RITA CASAZZA dal titolo: Edoardo Chiossone da
Arenzano a Tokyo: un grafico nel Sol Levante
– brunch a Palazzo Ducale
– itinerario turistico nella Genova dell’Ottocento
– visita guidata al Museo di arte orientale Edoardo Chiossone con Mostra sui
capolavori Ukiyo-e
– cena sociale.
Il costo previsto per ciascuna giornata è di 17 euro per la conferenza ed il
brunch. È previsto un incanalamento alternativo per mariti e figli con le se-
guenti possibilità:
– visita all’Acquario di Genova
– giro del porto in battello
– visita alla Città dei Ragazzi al Porto Antico.
Vi ricordo che, per chi volesse fermarsi anche la domenica sono previste delle
interessanti iniziative scientifiche e culturali nell’ambito di Genova 2004 Capi-
tale Europea della Cultura.
Per le prenotazioni o per ulteriori informazioni (anche rispetto alle iniziative di
cui sopra) potete contattarmi all’indirizzo e mail renza.bertone@fastwebnet.it
oppure allo 010.6502617 (lasciando in segreteria un numero di rete fissa ver-
rete richiamati).

LOMBARDIA
Quest’anno le tre Delegazioni lombarde hanno progettato un calendario comu-
ne articolato nelle tre sedi, con scambi di visite e festa finale in comune, este-
sa ai Soci del Canton Ticino.

LOMBARDIA e MILANO

Delegata: ADRIANA RAMPINO CAVADINI - via Morgantini 14 - 20148 Milano


Tel. 02.4871-2992 - e-mail: cavadr@tiscalinet.it
Sede: Hotel Andreola Central Hotel **** (nei pressi della Stazione Centrale)
via Scarlatti 24 - ore 15,00

10 ottobre:
ADRIANA CAVADINI e DANTE VALENTE
Come vivere al positivo gli aspetti dissonanti, esempi e dibattito col pubblico.
Casa Nona 177

28 novembre:
GRAZIA BORDONI
Casi curiosi nella raccolta dati. Risposte ai quesiti.

9 gennaio:
MATTEO PAVESI
Perché in occidente ci siamo dimenticati del serpente ?

13 febbraio

20 marzo
Seminario di ADRIANA CAVADINI su
Astrologia, Salute e psicosomatica nel mondo femminile

3 aprile

15 maggio

5 giugno
Festa in comune delle tre Delegazioni lombarde (Milano, Como, Varese)
Relatori previsti: ROCCO PINNERI, MARCO GAMBASSI, RENZO BALDINI

COMO-LECCO

Presso la “SALA MUSEALE AL CASTELLO” di Arosio (CO)


Dalle ore 15,00 alle 17,00
Tema del ciclo: I cinque sensi
Per ogni conferenza è previsto il punto di vista di due esperti, di cui uno di
astrologia.

Domenica 24 ottobre 2004


Incontro di presentazione della Delegazione e dibattito con il pubblico.
Saranno presenti HELENE KINAUER SALTARINI, ADRIANA RAMPINO CAVADINI e Dott.
DANTE VALENTE presidente C.I.D.A.

Domenica 5 dicembre 2004


Venere, la vista nel percorso dei sensi, relatrice MARIALUISA DELL’ORTO.
Ipnosi, l’altra vista, relatore DONATO SANTARCANGELO.
Il percorso di Venere nella stella pentagonale per l’attivazione della vista inte-
riore.

Domenica 30 gennaio 2005


Marte e l’olfatto, relatrice Dott. MARIALUISA GRIBAUDI.
Percepire il profumo, relatrice Dott. MARIALUISA ALBERICO, insegnante A.I.S.
Un incontro tra l’energia marziana e l’assaporare i profumi nella degustazione.
178 Casa Nona

Domenica 20 febbraio 2005


Mercurio e l’udito, relatore Dott. DANTE VALENTE.
La musica e l’ascolto, relatore Mo. ROBERTO ZAMBONINI.
Attivare il piacere e la comprensione dell’ascolto.

Domenica 6 marzo 2005


Giove ed il gusto, relatore Dott. DONATO SANTARCANGELO.
Vacanze gioviane, relatore Dott. PALMUCCI.
Imparare a gustare la vita e viverla come dono.

Domenica 10 aprile 2005


Saturno ed il tatto, relatrice GIULIANA FOSSATI.
Il tocco di Ayurveda, relatrice MARTA VIDONI.
Saturno l’anziano e paziente guaritore

Domenica 8 Maggio 2005


Astrologia, Salute e psicosomatica nel mondo femminile
Seminario di ADRIANA RAMPINO CAVADINI.

Domenica 5 giugno 2005


Festa in comune delle tre delegazioni lombarde.

Delegata: Marialuisa Dell’Orto - via Dante Alighieri, 11 - 22060 Arosio (CO)


tel. 031.761042 - cell. 339.1841281 - e-mail: mauisa@tin.it

VARESE E CANTON TICINO

Sede incontri: la Palazzina della cultura presso il Palazzo Estense di Varese


Date previste:

Sabato 23 ottobre
Festa di inaugurazione della delegazione presso l’abitazione della delegata,
nella Villa di Luvinate, Via Della Pira 3, (a ca 3 km da Varese, direzione Gavira-
te) con la partecipazione di diversi rappresentanti del mondo astrologico, co-
me Adriana Cavadini , Dante Valente (Presidente del CIDA) e altri

Mercoledì 8 dicembre
Urano e le energie sottili: risveglio e ricontattamento, relatrice LIDIA FASSIO

Domenica 13 marzo
Relazione tra Astrologia occidentale e Astrologia Karmica, relatrice MESKALILA
NUNZIA COPPOLA
Casa Nona 179

Maggio
Incontro a Lugano con i Soci Ticinesi e conferenza di ANA SEGHESSO

Altre date (dettagli definitivi saranno pubblicati sul prossimo numero)

21 novembre - dalle ore 15,00 alle 18,00


6 febbraio - dalle ore 15,00 alle 18,00
17 aprile
tutto il giorno per il seminario di ROSANNA FERRARI sull’Astrologia oraria
5 giugno
Festa comune trilombarda (con le Delegazioni di Milano e Como).

Tra gli altri relatori invitati segnaliamo LAURA BOTTAGISIO, CLAUDIO CANNISTRÀ,
SALVATORE FURIA, DANTE VALENTE

A Varese inoltre ROSANNA FERRARI tiene Corsi di primo, secondo e terzo livello.

Contattare la Delegata Geneviève Jama Giammarino per ogni ulteriore detta-


glio - tel. 0332.223770 - email: ginou@tele2.it

PIEMONTE E TORINO
Delegato: ROCCO PINNERI - via Tetto Nuovo, 10 -10025 Pino Torinese (TO)
e-mail: roccopinneri@tiscalinet.it - Tel. 011.8111292
Incontri previsti per il 2004:

A TORINO

Sabato 23 ottobre 2004 - ore 16


La ricerca in astrologia: l’organizzazione dei laboratori astrologici
ROCCO PINNERI

Sabato 11 dicembre 2004 - ore 16


Il fattore tempo in astrologia e applicazioni pratiche delle tecniche previsionali:
astrologia e finanza
ROCCO PINNERI e ADOLFO M. CORONA*

Corsi a Torino

Venerdì 22 ottobre - ore 20.30


Inizio del corso base di astrologia (12 lezioni a cadenza quindicinale)

Lunedì 25 ottobre - ore 20.30


Inizio dei laboratori astrologici (attività di ricerca astrologica)
180 Casa Nona

Gli incontri avranno luogo presso la sede di Segni Nuovi srl, in Via S. Teresa,
10 a Torino (2° P).
Per info: 340.0807357 - e-mail: roccopinneri@tiscali.it

Corsi e conferenze a CHIERI

Lunedì 18 ottobre 2004


I lunedì astrologici
5 incontri a cadenza mensile di presentazione dell’arte astrologica

Giovedì 21 ottobre 2004


Inizio del corso base di astrologia (12 lezioni a cadenza quindicinale)
Gli incontri avranno luogo presso la Libreria “Storie del borgo” in Via S. Gior-
gio, 6/C a Chieri.
Per info: 340.0807357 - e-mail: roccopinneri@tiscali.it

CIVITAVECCHIA
CONFERENZE:

Sabato 16 Ottobre 2004


Dante Valente: La valutazione astrologica delle attitudini personali

Sabato 13 Novembre 2004


Massimo Fornicoli: Saturno svelato: Percorso simbolico-mitologico

Sabato 18 Dicembre 2004


Fabrizio Corrias: Astronomia e Significato: un matrimonio da riscoprire.
1°incontro: l’Orizzonte e la Sfera Locale

Sabato 22 Gennaio 2005


Fabrizio Corrias: Astronomia e Significato: un matrimonio da riscoprire.
2°incontro:I sistemi di coordinate

Sabato 19 Febbraio 2005


Fabrizio Corrias: Astronomia e Significato: un matrimonio da riscoprire.
3°incontro:Lo spazio ed il Tempo

Sabato 19 Marzo 2005


Fabrizio Corrias: Astronomia e Significato: un matrimonio da riscoprire.
4°incontro: Sistemi di Domificazione

Sabato 23 Aprile 2005


Marilù Cicolella: Il Cielo tra le mani .Analogie tra Astrologia e Chiromanzia.
Casa Nona 181

Sabato 14 Maggio 2005


Vittorio Ruata: La Teoria delle Determinazioni astrologiche secondo Jean Bapti-
ste de Villefranche

E’ previsto un contributo spese di euro 5,00 a persona. Orario di inizio delle


conferenze h.18.15

CORSI

A partire da Ottobre e con cadenza quindicinale è previsto un Corso di Astro-


logia Classica di base, tenuto da Giancarlo Ufficiale. Chi fosse interessato può
contattare il Delegato in orari serali.

A Civitavecchia, presso l’Ass. Cult. “New World”, è attivo il Corso di Astrologia


su 4 livelli.
A Roma, in Via Lungotevere Flaminio 80, sono attivi i primi due livelli.

ROMA E LAZIO (2004 - 2005)


CONFERENZE

Venerdì 15 ottobre 2004


DANTE VALENTE: La misurazione astrologica delle qualità individuali.

Venerdì 12 novembre 2004


LIDIA FASSIO: Recuperare la grande connessione: il viaggio di Urano.

Venerdì 10 dicembre 2004


PAOLA PIERPAOLI: I nodi lunari e lo spirito guida.

Venerdì 14 gennaio 2005


MARIA GRAZIA LA ROSA: Camille Claudel: una vita straordinaria. Ritratto astrolo-
gico di una grande scultrice.

Venerdì 18 febbraio 2005


MARGHERITA FIORELLO: L’astrologia oraria e il pronto soccorso dell’astrologo.

Venerdì 18 marzo 2005


MARY OLMEDA: Il male oscuro: la depressione: inclinazione natale o circostanza?

Venerdì 15 aprile 2005


SANDRA ZAGATTI: Il Feng Shui e l’arte di abitare.
182 Casa Nona

Venerdì 20 maggio 2005


ANGELA LEONETTI: Nettuno e il counseling.
Seguirà la cena sociale di fine anno.

Domenica 14 novembre 2004 - ore 10/19 (breve intervallo alle ore 13)
LIDIA FASSIO: Il transito di Urano nell’era dell’Acquario: un’occasione di ricon-
nessione con il Sé personale e transpersonale: via regia per il ritorno all’unità.
Costo E. 70

MINI – SEMINARI

Domenica 22 febbraio 2005 - ore 15-18,45


MESKALILA NUNZIA COPPOLA: Sciogliere e legare :l’arte di interpretare i nodi sulla
tela esperienziale.
Costo: E. 40

Domenica 20 marzo 2005 - ore 15-18,45


MARY OLMEDA e ROBERTA FIANCHINI: Valutazioni astrologiche in riferimento a pia-
neti in singolarità (singletons), pianeti isolati, case intercettate. Esempi pratici.
Costo: E. 40

Domenica 17 aprile 2005 - ore 15-18,45


SANDRA ZAGATTI: Astrologia dietro le quinte: nozioni sconosciute (o dimenticate)
tra tecnica, cultura e professione.
Costo: E. 40

SALOTTO ASTROLOGICO

Domenica 23 gennaio 2005 - ore 16-18,45


SALOTTO ASTROLOGICO: incontro-dibattito con il pubblico su tematiche in argo-
mento.
Ingresso: E. 5
Sede: Associazione Insieme per Fare – Via Pelagosa n. 3 (Adiacenze di Piazza
Sempione – Monte Sacro)
Informazioni ed iscrizioni presso Mary Olmeda – Tel. 06/86.200.959 ore pasti.

TOSCANA
www.cidaregioni.it
Programma Ottobre - Dicembre 2004

Mercoledi 6 ottobre 2004 - ore 20.30


Inizio Corso Astrologia per principianti - 1°Livello
tenuto da NICOLETTA ZIGNANI e MARIA ROSARIA ZINZULA
Casa Nona
Argomento 183

presso Elementi Via Rosellini 10 - Firenze


info e prenotazioni allo 055.353495

CONFERENZE:
presso Sala Consiliare Consiglio di Quartiere n. 5 - Rifredi
Via Lambruschini 33 - Firenze - info 349.6707599

Domenica 17 ottobre 2004 - ore 16.00


Relatore LUCIO CANONICA
Transiti: interpretazione e consigli al consultante

Domenica 14 novembre 2004 - ore 15.30


Relatrice MARIA VITTORIA BONI
La carta nodale: le tappe evolutive dell’anima

Domenica 12 dicembre 2004 - ore 15.30


Relatore MARCO GAMBASSI
Il femminile e il maschile in riferimento alle Costellazioni e alle Stelle Fisse

SEMINARIO:
presso Elementi Via Rosellini 10 - Firenze
info e prenotazioni allo 055.8468095 o 328.4617856

Sabato 4 dicembre 2004 - ore 15.30-18.00


RENZO BALDINI: Teoria e pratica delle Parti Arabe: parte di fortuna, di matrimo-
nio, del successo…

SIENA - sabato 2 ottobre 2004 - ore 17.30 - Hotel Italia, Via Cavour 67
Seminario Astrologia e Benessere con ANNA RITA ROVERE

SIENA - sabato 9 ottobre 2004 - ore pomeridiane


Hotel Italia - Via Cavour, 67
presentazione del Corso di Astrologia di Primo e di Secondo livello con Marco
Gambassi.

SIENA - sabato 16 ottobre: Inizio dei Corsi.


Informazioni presso: Susanna Benelli, responsabile CIDA Siena
Cell. 335 - 711 60 03 cida.siena@virgilio.it - susanna.rinaldi@tin.it
Marco Gambassi, Tel. 055 - 221717 - Cell. 339 - 864 37 33
marcogambassi@libero.it
184 Argomento
Casa Nona

Stefano Vanni

PROGETTO APPROVATO DAL


CONSIGLIO PER LA CERTIFICAZIONE
DELLE SCUOLE CIDA

L.A. 136-901

Premessa

L’obiettivo che si propone il Cida è quello di migliorare il livello di qualità


dell’insegnamento dell’astrologia attraverso la promozione di un processo di
certificazione della scuole di astrologia sotto l’egida del CIDA. La certificazione
si propone infatti di garantire una più alta qualità dell’insegnamento della
astrologia in Italia attraverso:
– La standardizzazione dei programmi e delle metodologie didattiche
– La certificazione dei docenti
– La certificazione dei livelli di apprendimento della disciplina astrologica

Questa innovazione propone possibili vantaggi che possono essere sintetiz-


zati in:
• ESONERA IL CIDA DALLA GESTIONE DIRETTA
– Esonerando il consiglio CIDA dai problemi connessi alla gestione diretta di
una scuola, consente al CIDA di concentrare gli sforzi e le risorse per assu-
mere un ruolo molto più importante: quello di struttura di controllo e certifi-
cazione della “qualità” di una scuola di astrologia

• AUMENTA IL LIVELLO DI CONOSCENZA DEL CIDA IN MERITO ALLA SI-


TUAZIONE DELLE SCUOLE DI ASTROLOGIA
– Tutti i sistemi di certificazione prevedono l’adesione volontaria a uno stan-
dard minimo di riferimento definito dall’organo certificatore. L’ adesione av-
viene attraverso una domanda nella quale, chi si candida, deve fornire una
serie informazioni sulle caratteristiche della scuola che vuole certificare (do-
centi, programma, numero di anni di attività, numero medio di allievi ecc,).
Il sistema potrebbe quindi dare al CIDA la possibilità di accrescere le sue
informazioni sulla situazione dell’insegnamento dell’astrologia in Italia
• MIGLIORA IL PROCESSO DI CERTIFICAZIONE DELL’ALBO PROFESSIONA-
LE
– Coloro che hanno superato, con esito positivo, l’esame finale di una scuola
certificata potrebbero essere incentivati a candidarsi all’iscrizione per l’albo,
Casa Nona 185

con l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo nella prova scritta. In questo


modo si potrebbe avere una maggiore garanzia della preparazione negli
astrologi che fanno parte dell’albo professionale.
– È evidente che mettere in atto questo processo non ci sono solo vantaggi
ma anche difficoltà.
– La principale sta nell’istituire un sistema che stimoli a certificarsi (ovvero
abbia una moderata difficoltà di accesso al sistema), ma che nello stesso
tempo dia anche sufficienti garanzie di qualità. Un sistema di certificazione
che abbia flessibilità e adattabilità e che nel contempo sia anche sufficiente-
mente rigoroso da impedire finzioni e truffe. Si potrebbe infatti correre il ri-
schio di rilasciare certificazioni non attendibili determinando una perdita di
credibilità di tutto il processo che finirebbe per danneggiare Il Cida in quan-
to organo certificatore.
– Se l’oggetto di intervento riguarda la qualità dell’insegnamento la questio-
ne della certificazione del docente diventa centrale per tutto il sistema. Ave-
re docenti che siano in grado di trasferire determinati contenuti con ade-
guate metodologie di insegnamento, che siano capaci di tenere alta l’atten-
zione degli allievi, che siano chiari e semplici nell’esposizione e sviluppino i
programmi previsti con adeguata competenza è già una buona garanzia
per la qualità della scuola. Per questo nel progetto è stata dedicata una par-
ticolare attenzione alle modalità di certificazione dei docenti.
– È evidente che la competenza nell’insegnamento è necessaria ma non suffi-
ciente perché una scuola deve garantire anche la qualità dell’apprendimen-
to, ovvero l’acquisizione di un certo il livello di conoscenze/capacità dei
partecipanti. La prova di verifica di fine corso, si configura quindi come un
test di apprendimento, le cui articolazioni e le modalità di somministrazione
devono essere definite in modo tale da garantire un sufficiente livello di se-
rietà e di rigore.

PUNTI PRINCIPALI DI UN PROGETTO DI CERTIFICAZIONE


DELLE SCUOLE DI ASTROLOGIA DEL CIDA
La certificazione deve prevedere più di un livello (almeno 3) in modo da da-
re la possibilità a chi aderisce di individuare il livello più consono alle sue ca-
pacità/possibilità. Questa articolazione è utile anche a stimolare i docenti, che
nella fase iniziale si sono certificati ad un livello più basso, a migliorare il pro-
prio livello di qualità per potere richiedere l’attribuzione di un livello di certifi-
cazione più alto,
La certificazione delle scuole deve necessariamente prevedere la costituzio-
ne di un albo certificato dei docenti.
La certificazione dovrà prevedere un albo dei soci certificati, ovvero coloro
che hanno frequentato un corso certificato e superato con successo la prova fi-
nale.
Un sistema di certificazione deve prevedere una commissione ad hoc nomi-
nata dal consiglio. Questa commissione di certificazione CIDA ha il compito di
186 Casa Nona

svolgere tutte le verifiche di congruità, rispetto allo standard previsto per quel
determinato livello di certificazione, di ogni singola richiesta di adesione prima
di proporle al consiglio
L’organismo di certificazione deve avere la possibilità di controllo e di verifi-
ca della realizzazione degli standard, a seguito di specifiche segnalazioni oppu-
re su propria iniziativa. In caso di comprovata inadempienza allo standard pre-
visto il livello di certificazione decade.
Il livello di certificazione dei docenti una volta acquisito viene rinnovato au-
tomaticamente, salvo una possibile revoca decisa dal Consiglio Direttivo del Ci-
da per inadempienze del docente agli obblighi previsti, oppure per azioni con-
trarie al codice etico. Il livello di certificazione delle scuole Cida viene rinnovato
di anno in anno previo l’invio delle eventuali variazioni rispetto all’anno prece-
dente (variazioni di sede e temporali, dei nominativi degli allievi ecc.)
Il CIDA si riserva di sospendere, in qualsiasi momento, l’attribuzione della
certificazione qualora verificasse che le disposizioni alle quali si doveva attene-
re il docente non sono state realizzate. La sospensione, con le relative motiva-
zioni, viene comunicata sia al docente sia ai partecipanti al corso.
Il Cida non risponde delle modalità di conduzione economica del corso fatte
dai docenti, riconferma peraltro la necessità di ottemperare a tutti gli adempi-
menti necessari previsti dalle leggi vigenti

LA DEFINIZIONE DELLO STANDARD


Lo standard si deve intendere come un riferimento comune e omogeneo: in
questo caso deve essere inteso di norma come livello minimo. Questo consente
un forte livello flessibilità e adattabilità, perché consente ad ogni singola scuola
di ampliare e integrare i vari aspetti definiti come standard, ad esempio: il con-
tenuto del programma, il numero delle ore del corso, il livello di approfondi-
mento degli argomenti ecc.
Gli elementi fondamentali che sono oggetto della definizione dello standard
sono:
a) Le caratteristiche dei docenti
b) i contenuti del corso e i testi di riferimento
c) il numero massimo di allievi
d) le metodologie didattiche utilizzate e le modalità di gestione del corso.
Ad esempio è necessario prevedere un colloquio, o un test di ingresso, dei
partecipanti al fine di verificare il diverso grado di preparazione. In questo mo-
do il docente ha la possibilità di adeguare il proprio linguaggio al livello di pre-
parazione media degli allievi. Inoltre durante il corso dovrebbero essere previste
delle esercitazioni o delle vere e proprie analisi di casi in modo da fornire ai
partecipanti una maggiore contestualizzazione dell’apprendimento. Infine è ne-
cessario prevedere delle verifiche di apprendimento periodiche in modo da po-
tere fornire agli allievi un feed-back sulla loro preparazione
e) la prova di verifica finale

Per quanto riguarda i punti b e c vedi allegato


Casa Nona 187

Ad ogni candidato all’inizio del corso sarà consegnato un documento,


edito dal Cida, che conterrà una sorta di “carta di garanzia per il partecipan-
te al corso” dove saranno illustrati: gli obiettivi che si propone il Cida con la
certificazione, il nome del docente e il suo livello di qualità certificato, il livel-
lo di certificazione per quel tipo di corso, i contenuti minimi dei programmi
che dovranno essere insegnati nel relativo numero di ore, le modalità didatti-
che che saranno utilizzate nel corso, i vincoli relativi al numero massimo de-
gli allievi, le caratteristiche delle prove che dovrà superare alla fine del corso,
il punteggio aggiuntivo che potrà acquisire se deciderà di effettuare l’esame
per l’albo professionale degli astrologi. Il partecipante al corso potrà quindi
in qualsiasi momento verificare se i contenuti della carta sono rispettati o
meno.

Le decisioni in merito a tutta la materia della certificazione sono affidate


all’insindacabile giudizio del CIDAù
i punti b) c) d) potrebbero essere comuni per i tre livelli di certificazione. I
punti a) ed e) invece essere diversificati in relazione al livello di certificazione
secondo lo schema che segue:
– Certificazione di Primo livello
Questo è il livello più basso di certificazione e ha l’obiettivo di stimolare i
docenti alla certificazione fornendo in cambio alcune garanzie minime (accetta-
zione dello standard nel programma, nelle modalità di gestione e nella prova di
verifica finale).

Caratteristiche del docente:


– Titolo di studio: media superiore o laurea (la commissione si riserva di va-
lutare eventuali titoli presentati dal docente aventi caratteristiche analo-
ghe)
– Competenza astrologica: iscrizione al CIDA da 4 Anni, iscritto all’albo pro-
fessionale degli astrologi con produzione di articoli, ricerche ecc. o avere
svolto nel passato il ruolo di membro del consiglio direttivo del CIDA o il
ruolo di delegato.
– Competenza didattica: Numero 60 di ore di docenza in corsi di astrologia.
La certificazione della docenza effettuata avviene attraverso la comunicazio-
ne alla commissione di:
– Programma dei corsi e data di effettuazione
– Durata dei corsi e materiali utilizzati
– Elementi che possono certificare l’avvenuta effettuazione dei corsi (depliant
informativo, eventuale pubblicità, conferma da parte di un membro del
consiglio ecc.)
La commissione in ogni caso si riserva di dare un giudizio di attendibilità
sul materiale presentato.
Per i candidati che, a parere della commissione, sono effettivamente prepa-
rati ma non hanno avuto esperienze di docenza, si possono prevedere un collo-
quio di approfondimento teorico e una simulazione di docenza ad una scuola
188 Casa Nona

di astrologia. Per queste persone, in preparazione del colloquio, può essere pre-
visto un training specifico che preveda dei seminari di didattica e come espe-
rienza pratica la partecipazione gratuita a lezioni di docenti più esperti.

Prova di verifica finale


Il corso si concluderà con due elaborati, più un colloquio. Le modalità di
somministrazione e le schede di raccolta dei risultati saranno predisposti dal-
l’organismo di certificazione: il docente comunicherà alla commissione di certi-
ficazione la data in cui si effettuerà la prova di verifica finale.
Il primo elaborato sarà un questionario di gradimento degli allievi, che sarà
predisposto direttamente dalla commissione di certificazione CIDA e inviato di-
rettamente ai partecipanti Questo questionario è finalizzato a fornire indicazioni
sulle competenze didattiche del docente. Saranno infatti oggetto di indagine la
chiarezza espositiva, la competenza astrologica, e in generale la capacità di ge-
stione del corso. I risultati dovranno essere inviati alla commissione di certifica-
zione CIDA con firma autografa dei partecipanti
Il secondo elaborato sarà un test di apprendimento e sarà predisposto dal
docente e riguarderà gli argomenti del corso. Questo test ha l’obiettivo di misu-
rare il grado di apprendimento dei partecipanti. Il test dovrà essere inviato alla
commissione prima di sottoporlo agli allievi. La commissione non valuterà solo
la congruità della prova rispetto ai contenuti del programma. La prova in linea
di massima dovrà essere svolta attraverso un questionario con domande che
potranno essere aperte o chiuse a scelta singola o multipla. Gli items dovranno
saggiare la competenza del candidato su tutti gli aspetti del programma com-
prendendo anche calcoli di posizioni planetarie e di domificazione Una volta
approvato dalla commissione il test sarà somministrato ai partecipanti che do-
vranno rispondere alle domande in modo individuale ed entro un tempo prefis-
sato.Al termine della prova il test, con le votazioni conseguite dai partecipanti,
dovrà essere inviato alla commissione di certificazione CIDA. Il docente garan-
tirà sotto la sua responsabilità che le prove sono state effettuate con le modalità
definite dalla commissione.
Il colloquio riguarderà l’interpretazione del tema scelto, che dovrà essere di-
verso per ogni candidato, e non coincidente con quelli trattati durante il corso.
Il docente dovrà estrarre a sorte il tema fra un numero di temi natali già predi-
sposti. Questa prova è finalizzata a comprendere le capacità di interpretazione
del tema natale del partecipante e anche le sue competenze relazionali. La va-
lutazione, che sarà in questo caso espressa come giudizio, dovrà essere inviata
alla commissione di certificazione.
L’insieme dei punteggi acquisiti nelle prove determinerà, per il candidato, il
superamento o meno della verifica finale.
– Certificazione di secondo livello
Per quanto riguarda la prova di verifica avremo come nel livello precedente
il questionario di gradimento. Per quanto riguarda l’apprendimento, essendo
questo un livello di certificazione intermedio, è necessario avere maggiori ga-
ranzie sul grado di preparazione di coloro che supereranno la prova finale. Per
Casa Nona 189

questo è necessario istituire una commissione alla quale potrebbero partecipa-


re altri docenti che hanno un livello di certificazione superiore in modo da ga-
rantire la correttezza e la qualità nello svolgimento della prova. Inoltre il test di
apprendimento sarà preparato direttamente dalla commissione fatto pervenire
in tempo utile alla sede della prova. Per il colloquio vale quanto detto per il pri-
mo livello.

Caratteristiche del docente:


– Titolo di studio: media superiore o laurea
– Competenza astrologica: iscrizione al CIDA da 6 Anni, iscritto all’albo pro-
fessionale degli astrologi da 3 anni consecutivi e deve avere presentato una
relazione a congressi,convegni e avere effettuato almeno due conferenze CI-
DA.
– Competenza didattica: Numero 120 ore di docenza in corsi di astrologia di
vario livello (certificate come sopra) o in alternativa almeno un corso di
astrologia e un numero 200 ore di docenza in materie non astrologiche (cer-
tificate dalla struttura che ha organizzato l’iniziativa),oppure n 5 conferenze
e/o seminari CIDA.
Prova di verifica finale
Il corso si concluderà con due elaborati, più un colloquio. Le modalità di
somministrazione delle prove e le schede di raccolta dei risultati saranno predi-
sposti dall’organismo di certificazione
Il primo elaborato sarà un questionario di gradimento dei partecipanti che
sarà predisposto direttamente dalla commissione di certificazione CIDA e invia-
to direttamente ai partecipanti Questo questionario è finalizzato a fornire indi-
cazioni sulle competenze didattiche del docente. Saranno infatti oggetto di in-
dagine la chiarezza espositiva, la competenza astrologica, e in generale la capa-
cità di gestione del corso del docente. I risultati dovranno essere inviati alla
commissione di certificazione CIDA con firma autografa dei partecipanti
Il secondo elaborato sarà un test di apprendimento e sarà predisposto dalla
commissione di certificazione e riguarderà gli argomenti del corso. Questo test
ha l’obiettivo di misurare il grado di apprendimento dei partecipanti. In questo
caso si dovrà prevedere una commissione di esame formata ad hoc con la pre-
senza di docenti esterni. Il test sarà inviato alla commissione e sarà aperto al
momento della prova. Al termine della prova dovrà essere inviato alla commis-
sione di certificazione con le votazioni conseguite dai partecipanti
Il colloquio riguarderà l’interpretazione del tema scelto, che dovrà essere di-
verso per ogni candidato, e non coincidente con quelli trattati durante il corso.
La commissione per la verifica finale dovrà estrarre a sorte il tema fra un nume-
ro di temi natali già predisposti. Questa prova è finalizzata a comprendere le
capacità di interpretazione del tema natale del partecipante e anche le sue
competenze relazionali. La valutazione che sarà in questo caso espressa come
giudizio dovrà essere inviata alla commissione di certificazione.
L’insieme dei punteggi acquisiti nelle prove determinerà, per il candidato, il
superamento o meno della verifica finale.
190 Casa Nona

– Certificazione di terzo livello


Questo è il livello più alto di certificazione ed è quello più impegnativo. In
questo livello è necessario avere la massima certezza delle qualità del docente,
delle sue competenze e della sua serietà e del grado di apprendimento dei par-
tecipanti per questo sarà prevista di norma la presenza, alla prova di verifica fi-
nale, di un membro incaricato dal consiglio. Il consiglio deciderà di volta in
volta a in quale contesto la regola della presenza del membro incaricato possa
trovare eccezione.

Caratteristiche del docente:


– Titolo di studio: media superiore o laurea
– Competenza astrologica: iscrizione al CIDA da 8 Anni, iscritto all’albo pro-
fessionale degli astrologi da 5 anni consecutivi e inoltre deve avere presen-
tato almeno due relazioni a congressi o convegni cida.
– Competenza didattica: Numero 150 di ore di docenza in corsi di astrologia
di vario livello inoltre deve avere svolto almeno 4 conferenze e 5 seminari in
ambito CIDA

Prova di verifica finale


Il corso si concluderà con un elaborato, più un colloquio. Le modalità di
somministrazione delle prove e le schede di raccolta dei risultati saranno predi-
sposti dall’organismo di certificazione. Per questo esame è prevista di norma la
presenza di un membro incaricato da consiglio al fine di verificare le modalità
di svolgimento e i contenuti delle prove. Il consiglio deciderà di volta in volta a
in quale contesto si possa fare delle eccezioni.
Il primo elaborato sarà un test di apprendimento e sarà predisposto dal do-
cente e riguarderà gli argomenti del corso. Questo test ha l’obiettivo di misura-
re il grado di apprendimento dei partecipanti. Il test dovrà essere inviato alla
commissione di certificazione con le votazioni conseguite dai partecipanti
Il colloquio riguarderà l’interpretazione del tema scelto, che dovrà essere di-
verso per ogni candidato, e non coincidente con quelli trattati durante il corso.
La commissione per la verifica finale dovrà estrarre a sorte il tema fra un nume-
ro di temi natali già predisposti. Questa prova è finalizzata a comprendere le
capacità di interpretazione del tema natale del partecipante e anche le sue
competenze relazionali. La valutazione che sarà in questo caso espressa come
giudizio dovrà essere inviata alla commissione di certificazione.
L’insieme dei punteggi acquisiti nelle prove determinerà, per il candidato, il
superamento o meno della verifica finale.
Al partecipante che avrà superato con esito positivo l’esame sarà inviato
l’attestato di certificazione e inserito nell’albo dei soci certificatipurchè abbia
compilato e inviato alla commissione di certifcazione il questionario di gradi-
mento finale.
Casa Nona 191

ALLEGATO 1

Modalità di effettuazione dei corsi e programmi relativi


Il corso deve prevedere al massimo 25 partecipanti in modo da garantire
una efficace interazione allievo docente.
Ogni docente indipendentemente dal livello di certificazione potrà effettuare
corsi di base, corsi avanzato, corsi senior

CORSO DI BASE
Il corso di primo livello dovrà prevedere un impegno minimo dei parteci-
panti di 100 ore così suddivisi: 45 ore di input teorico in aula 15 ore di esercita-
zioni in aula e 40 ore di approfondimento individuale su testi proposti dal do-
cente. Il numero di ore è da intendersi come numero minimo. Ogni docente po-
trà integrare il programma con argomenti ulteriori e/o con gli approfondimenti
che riterrà necessari.

Gli argomenti da svolgere in aula riguarderanno le seguenti materie:


• TECNICA ASTROLOGICA
• NOZIONI DI ASTRONOMIA
• ASTROLOGIA E STORIA
• MITOLOGIA
• BASI DI INTERPRETAZIONE ASTROLOGICA.
Ogni materia sarà sviluppata secondo i seguenti contenuti prevedendo una
docenza in aula pari ad almeno al tempo indicato.

PROGRAMMA DIDATTICO DA SVOLGERE IN AULA

DOCENZA: Numero di ore totali (45)


TECNICA ASTROLOGICA: numero ore di docenza 10
Contenuti: Calcoli per erigere correttamente un tema natale in Italia con
l’ausilio dell’interpolazione. Uso delle effemeridi. Questioni legate al tempo:
calendario Giuliano e Gregoriano. Domificazione per i nati all’estero
NOZIONI DI ASTRONOMIA: numero di ore 6
Contenuti: Longitudine, latidudine. Ora estiva e ora di Greenwich Eclitti-
ca. Equinozi e solstizi. Il punto gamma e la precessione degli equinozi. Zo-
diaco solare e lunare. Il sistema solare. Rotazione e rivoluzione. Le eclissi.

ASTROLOGIA E STORIA: numero di ore 5


Contenuti: Grandi linee della Storia dell’astrologia. La figura dell’astrolo-
go nell’antichità. Tolomeo e i grandi astrologi del passato. Babilonia e Gre-
cia. Medioevo e Rinascimento. L’astrologia moderna e il codice etico dell’al-
bo professionale degli astrologi

MITOLOGIA: numero di ore 9


192 Casa Nona

Contenuti: Connessioni fondamentali fra astrologia e mito. Significato e


simbologia dei dodici segni zodiacali. Collegamenti con la psicologia. Pianeti
come archetipi.

BASI DI INTERPRETAZIONE: numero di ore 15


Contenuti: Triplicità e quadruplicità. Suddivisione dei segni in base al
temperamento. Elementi di astrologia classica. I quattro umori. Significato e
simbologia di case, pianeti e luminari. Aspetti fra i pianeti e fra i luminari Di-
gnificazione dei pianeti secondo l’astrologia moderna e secondo la tradizio-
ne. Pianeti angolari. Criteri e metodi per una corretta interpretazione del te-
ma natale.

ESERCITAZIONI: Numero di ore totali (15)


Durante l’effettuazione del corso il docente dovrà effettuare almeno 15 ore
dedicate ad esercitazioni secondo lo schema seguente che deve essere ritenuto
indicativo:
– esempi di calcolo dell’ascendente e relativa domificazione: numero di ore 2
– esempi di calcolo dei pianeti con relativa interpolazione per sole e luna: nu-
mero di ore 2
– esempi dedicati al migliorare la comprensione degli elementi astronomici
(es ora legale, effetti della latitudine, eclittica ecc): numero di ore 3
– analisi didattica di temi natali effettuata in collettivo: numero di ore 6
– Correzioni collettive di almeno due esercitazioni effettuate con modalità in-
dividuale fuori dall’aula e somministrazione di almeno due test di autovalu-
tazione dell’apprendimento: numero di ore 2

PROGRAMMA DIDATTICO DA SVOLGERE ATTRAVERSO


APPROFONDIMENTO INDIVIDUALE
Numero di ore totali (40)
Su questa parte il docente deve predisporre letture tratte da testi saggi arti-
coli sulle materiesotto riportate:
Fato antico e fato moderno. Libero Arbitrio e Destino. Il principio della Ana-
logia e la Sincronicità. Possibilità e limiti dell’astrologia. Etica professionale.
La Didattica dell’Astrologia. L’insegnamento dell’astrologia nel Medioevo e
nel Rinascimento presso le università. Consigli pratici per lo studio dell’astrolo-
gia: la biblioteca dell’astrologo.
Astrologia e Scienza. Il pensiero astrologico di alcuni grandi uomini di
scienza del passato (Copernico, Keplero, Galileo, etc.). Astrologia e Astrono-
mia. Geocentrismo. La Precessione degli equinozi. Rapporto fra segni e costella-
zioni.
Astrologia e Psicologia. I Tipi Psicologici. I quattro Temperamenti: Sangui-
gno, Nervoso, Malinconico e Bilioso. La suddivisione dei Segni in Schizotimici
e Ciclotimici. Gli studi di Michel Gauquelin sui pianeti angolari e quelli di An-
dré Barbault sui tipi planetari.
Casa Nona 193

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
(I testi sono stai scelti per la loro coerenza con le indicazioni contenute
nel programma al fine di mettere al riparo i docenti da eventuali contestazio-
ni)

TECNICA ASTROLOGICA:
Von Klockler Corso di astrologia Voll. 1° e 2°

NOZIONI DI ASTRONOMIA:
Dispensa formita dal CIDA a cura di Marco Fumagalli

ASTROLOGIA E STORIA:
Giuseppe Bezza L’Astrologia, storia e metodi

MITOLOGIA:
Roberto Sicuteri Astrologia e Mito

BASI DI INTERPRETAZIONE:
Stephen Arroyo L’Astrologia e i quattro elementi

TESTI DI APPROFONDIMENTO:
Tracy Marks L’arte di interpretare il tema natale
Anzaldi Bazzoli Dizionario di Astrologia

ALLEGATO 2

PROCEDURE NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL PROCESSO


DI CERTIFICAZIONE DA PARTE DEL CIDA

Compiti del consiglio direttivo CIDA

– Il CIDA dovrà designare una commissione ad hoc in grado di eseguire tutto


il disbrigo delle pratiche relative ai processi di certificazione sia dei docenti
che delle scuole.
– Il CIDA dovrà decidere l’istituzione di un albo permanente dei docenti certi-
ficati. L’albo sarà composto da tutti coloro che faranno richiesta scritta
esplicitando il livello di certificazione richiesto e allegando la documenta-
zione necessaria a confermare il possesso dei requisiti necessari sia per
quanto attiene la competenza astrologica sia per la parte relativa alla com-
petenza didattica.
– Il CIDA dovrà introdurre nello statuto una nuova qualifica quella di “socio
certificato”. Verrà istituito quindi l’albo dei soci certificati costituito da colo-
194 Casa Nona

ro che hanno frequentato un corso certificato e hanno superato con suc-


cesso l’esame finale.
– Il CIDA dovrà definire tre livelli di competenza nella materia astrologica
BASE, AVANZATO E SPECIALISTICO ai fini della definizione della tipolo-
gia dei cosi.
– Il CIDA dovrà definire che tipo di punteggio aggiuntivo, ai fini dell’esame
dell’albo professionale, sarà assegnato a coloro che effettueranno e che
supereranno l’esame finale dei corsi di astrologia certificati (graduando il
punteggio per il primo, secondo e terzo livello)

Compiti della commissione CIDA di certificazione

– Esame delle richieste di iscrizione all’albo dei docenti certificati e relativa


verifica di congruità del materiale e della documentazione presentata dai
candidati
– Predisposizione del colloquio sostitutivo della parte relativa alla esperienza
didattica a comunicando agli interessati il giorno e l’ora
– Predisposizione e aggiornamento dell’Albo dei Docenti di Astrologia Certi-
ficati
– Predisposizione e aggiornamento dell’Albo dei soci CIDA Certificati
– Esame delle richieste di effettuazione dei corsi certificati con attribuzione
del relativo livello di certificazione, esame del materiale e della documen-
tazione fornita dai candidati
– Invio tutti i partecipanti ai corsi certificati della “carta di garanzia per il par-
tecipante al corso” dove saranno illustrati: gli obiettivi che si propone il Ci-
da con la certificazione, il nome del docente e il suo livello di qualità certi-
ficato, il livello di certificazione per quel tipo di corso, i contenuti minimi
dei programmi che dovranno essere insegnati nel relativo numero di ore, le
modalità didattiche che saranno utilizzate nel corso, i vincoli relativi al nu-
mero massimo degli allievi, le caratteristiche delle prove che dovrà supera-
re alla fine del corso, il punteggio aggiuntivo che potrà acquisire se deci-
derà di effettuare l’esame per l’albo professionale degli astrologi.
– Esame delle proposte di effettuazione della prova di verifica finale (solo per
la certificazione di primo livello)
– Predisposizione e invio in tempo utile della prova di scritta (test) ai docenti
con le relative modalità di somministrazione.
– Predisposizione e invio dei questionario di gradimento direttamente ai par-
tecipanti ai corsi con richiesta di compilazione e successivo invio alla com-
missione. (la ricezione del questionario compilato è un prerequisito per
avere l’attestato di certificazione individuale)
– Esame delle risultanze delle prove finali dei corsi certificati e invio degli at-
testati di certificazione nominativi partecipanti.

Procedure necessarie all’acquisizione della certificazione CIDA


Casa Nona 195

CERTIFICAZIONE DOCENTI

Tutti coloro che intendono certificarsi come docenti devono:


– Presentare domanda alla commissione di certificazione CIDA esplicitan-
do il livello di certificazione richiesto (primo secondo o terzo)
– Corredare la domanda con la documentazione necessaria a dimostrazio-
ne dei requisisti richiesti che sono:

Per acquisire la certificazione di Primo livello


– Fotocopia del titolo di studio (media superiore o laurea) (la commissione
si riserva di valutare eventuali titoli presentati dal docente aventi caratteri-
stiche analoghe)
– Autocertificazione,con riserva di verifica da parte della commissione, della
data di iscrizione al Cida (minimo 4 anni) e dichiarazione di essere iscritto
all’albo professionale per l’anno in corso. Inoltre dovranno essere allegati
gli articoli e ricerche pubblicati sulla materia astrologica (in fotocopia o in-
dicando i testi sui quali possono essere reperiti).
– Per la parte riferita alla preparazione in qualità di docente dovranno essere
inviati alla commissione:
• Programma dei corsi e relative date di effettuazione, dalle quali risulti
che il numero di ore di docenza che sono state effettuate sia almeno
pari a 120
• Durata dei corsi e materiali utilizzati
• Elementi che possono certificare l’avvenuta effettuazione dei corsi (de-
pliant informativo, eventuale pubblicità, conferma da parte di un mem-
bro del consiglio ecc.)
In caso di mancato possesso dei requisiti di cui sopra il candidato può ri-
chiedere l’effettuazione del colloquio sostitutivo

Per acquisire la certificazione di Secondo livello


– Fotocopia del titolo di studio (media superiore o laurea)
– Autocertificazione,con riserva di verifica da parte della commissione, della
data di iscrizione al Cida (minimo 6 anni) e della data di iscrizione all’albo
professionale degli astrologi (almeno da 3 anni consecutivi) titolo e data
della relazione presentata al congresso o convegno CIDA e indicazione del-
le date, delle sedi e dei relativi titoli, delle conferenze svolte in ambito CIDA
– Per la parte riferita alla preparazione in qualità di docente dovranno essere
inviati alla commissione:
• Programma dei corsi e relative date di effettuazione dalle quali risulti
che il numero di ore di docenza che sono state effettuate sia almeno
pari a 120
• Durata dei corsi e materiali utilizzati
• Elementi che possono certificare l’avvenuta effettuazione dei corsi (de-
pliant informativo, eventuale pubblicità, conferma da parte di un mem-
bro del consiglio ecc.)
196 Casa Nona

Per coloro che non sono in possesso dei requisiti di cui sopra possono pro-
durre come documentazione alternativa la seguente: elementi che possono
certificare l’avvenuta effettuazione di un corsi (depliant informativo, eventuale
pubblicità) e inoltre una certificazione nella quale risulti che hanno svolto al-
meno 200 ore di esperienza didattica, oppure in carenza di questa, la docu-
mentazione che attesti che hanno effettuato di almeno 5 conferenze CIDA indi-
cando le date, la sede e gli argomenti oggetto delle medesime.

Per acquisire la certificazione di Terzo livello


– Fotocopia del titolo di studio (media superiore o laurea)
– Autocertificazione,con riserva di verifica da parte della commissione, della
data di iscrizione al Cida (minimo 8 anni) e della data di iscrizione all’albo
professionale degli astrologi (almeno da 5 anni consecutivi) titolo e data
delle due relazioni presentata al congresso o convegno CIDA.
– Per la parte riferita alla preparazione in qualità di docente dovranno essere
inviati alla commissione:
• Programma dei corsi e relative periodi di effettuazione dalle quali risulti
che il numero di ore di docenza che sono state effettuate sia almeno
pari a 150
• Durata dei corsi e materiali utilizzati
• Elementi che possono certificare l’avvenuta effettuazione dei corsi (de-
pliant informativo, eventuale pubblicità, conferma da parte di un mem-
bro del consiglio ecc.)
• la documentazione che attesti che hanno effettuato di almeno 4 semi-
nari e 5 conferenze in ambito CIDA indicando le date, la sede e gli ar-
gomenti oggetto delle medesime.

CERTIFICAZIONE SCUOLE CIDA

Tutti coloro che intendono certificare una Scuola di Astrologia come


“Scuola di Astrologia Certificata Cida di primo, secondo o terzo livello” de-
vono:
– Fare parte dell’albo dei docenti certificati
– Presentare domanda alla commissione di certificazione CIDA esplicitan-
do il livello di certificazione richiesto (primo secondo o terzo). Il livello di
certificazione richiesto non può essere superiore al livello di certificazione
acquisito come docente.
– Ogni docente indipendentemente dal livello di certificazione acquisito può
effettuare Corsi di Astrologia di base, avanzati o specialistici

Il richiedente deve inoltre impegnarsi:


– A specificare la sede, il luogo e il periodo nel quale viene effettuato il cor-
so,
– A garantire che le docenze in aula saranno svolte dal richiedente
Casa Nona 197

– A non avere un numero di allievi superiori al numero massimo previsto


(25)
– A comunicare, appena ne sono in possesso, e comunque non oltre l’inizio
del corso alla commissione di certificazione i nominativi e gli indirizzi dei
partecipanti al corso.
– Ad assicurarsi che tutti i partecipanti abbiano ricevuto la “carta di garanzia
per il partecipante al corso”.
– A predisporre un test di ingresso che verifichi il grado di preparazione dei
partecipanti in modo da adeguare il proprio linguaggio al livello di prepara-
zione degli allievi.
– A inviare alla commissione di certificazione la documentazione necessaria
a valutare la congruità del corso: il numero di ore previste, la articolazione
nelle varie lezioni, il programma che si intende svolgere, le ore di esercita-
zione previste, le ore destinate all’approfondimento individuale e i testi di
riferimento. Ognuno di questi aspetti non potrà essere inferiore al minimo
previsto dal CIDA pena la non approvazione del corso.
– A inviare in tempo utile, (solo per coloro che richiedono la certificazione di
primo livello) la prova di valutazione finale dei partecipanti che deve esse-
re approvata dalla commissione di certificazione e a somministrare la pro-
va con le modalità che saranno indicate.
– A Comunicare con largo anticipo la sede e il luogo di effettuazione della
prova finale in modo da consentire eventuali sopralluoghi da parte di un in-
caricato del consiglio direttivo.
– A somministrare ai partecipanti al corso (solo per coloro che richiedono la
certificazione di secondo o terzo livello) la prova finale approvata dalla
commissione di certificazione rispettando le modalità indicate.
– Ad assicurarsi che tutti i partecipanti abbiano ricevuto il questionario di
gradimento, che lo abbiano compilato e inviato alla commissione di certifi-
cazione.
– Ad accettare la eventuale presenza in sede di esame finale di un rappre-
sentante del Consiglio direttivo del CIDA in qualità di osservatore o laddo-
ve è previsto come membro effettivo della commissione di esame.

NB: Durante lo svolgimento del corso il CIDA si riserva di fare sopralluoghi


di verifica in qualsiasi momento senza preavviso alcuno.
– Il CIDA si riserva di sospendere, in qualsiasi momento, l’attribuzione del-
la certificazione qualora verificasse che le disposizioni alle quali si doveva
attenere il docente non sono state realizzate. La sospensione, con le rela-
tive motivazioni, viene comunicata sia al docente sia ai partecipanti al
corso.
– La commissione di certificazione concede, una volta verificata l’esistenza
dei requisiti, l’autorizzazione ad effettuare un “ Corso di Astrologia Certi-
ficato Cida di primo, secondo o terzo livello” ma l’attestazione ai discenti
di avere partecipato ad un corso certificato, ed essere risultai idonei, vie-
ne inviata agli stessi solo dopo che è stato verificato, dalla commissione
198 Casa Nona

di certificazione, la compilazione del test di gradimento e il superamento


della prova finale del corso.
– La certificazione ha valore solo per il corso per il quale è stata richiesta.
Per coloro che ripetessero il corso l’anno successivo dovranno inviare
esclusivamente tutte le eventuali variazioni (relative alla sede, alla collo-
cazione temporale, ai nominativi dei partecipanti ecc.).

ALLEGATO N 3

ASPETTI ECONOMICI
– La certificazione dei docenti è gratuita
– Per la certificazione dei corsi si ritiene necessario prevedere due contributi
di carattere economico
• A) un contributo del 5% delle entrate complessive relative al corso in
qualità di contributo generale per le spese di segreteria.
• B) un contributo d i 70 euro per ogni allievo frequentante in qualità di
rimborso per le spese di:
– Fotocopia e spedizione al docente del codice di impegni che deve ritornare
firmato
– Invio al docente della fotocopia della dispensa di Marco Fumagalli
– Fotocopia e spedizione della carta di garanzia a ognuno degli allievi
– Fotocopia e spedizione della prova scritta finale al docente
– Fotocopia e invio a ogni partecipante del questionario di gradimento
– Predisposizione e invio ad ogni allievo dell’attestato di certificazione
– Iscrizione al CIDA dell’allievo per l’anno in corso
– Non sono comprese nella cifra sopra indicata le spese relative alla even-
tuale presenza di un membro del consiglio CIDA all’esame finale.

Per informazione:
i corsi avranno inizio
il 13 novembre 2004
Casa Nona 199

Stefano Bertone

COMPUTER CLUB
Tempo di palmari…

L.A. 136-920

Piccoli computer crescono.

Non è il titolo di un nuovo romanzo di informatica ma è la realtà di tutti i giorni


di cui tutti noi, più o meno ci stiamo accorgendo. Però molte volte, a causa
delle difficoltà tecniche del mezzo informatico, non ne sfruttiamo le potenzia-
lità che ci permetterebbero di aumentare la nostra efficienza lavorativa o per-
sonale. Non ci riferiamo ai computer da ufficio (desktop) o quelli portatili (lap-
top), ma a quei piccoli strumenti di tecnologia che sono i cellulari e i palmari.
In questo numero di linguaggio astrale iniziamo a parlare dei cellulari: or-
mai gli amati e odiati telefonini sono entrati, con i modelli più avanzati tecno-
logicamente, nell’Olimpo dei computer portatili. Alcuni di loro sono dotati di
veri e propri microprocessori con capacità di calcolo equivalenti ai computer
da ufficio di qualche anno fa. Ma perché solo adesso c’è questo sviluppo in
senso informatico della telefonia mobile? Il motivo, banale e di facile com-
prensione è che solo in questi ultimi anni si è completata la fase di creazione
della rete telefonica mobile di tipo digitale. Con la prima generazione di cellu-
lari era possibile solo conversare, pertanto non era assolutamente possibile
scambiare dati i tipo informatico tra un terminale (il cellulare) ed un altro, o
tra il primo ed un computer. Grazie alle nuove reti telefoniche digitali di tipo
GSM, GPRS, EDGE, UMTS, etc. ora è possibile in quasi tutte le località acce-
dere ai servizi digitali avanzati offerti dalle nuove tecnologie. Il proliferare di in-
stallazioni di nuove antenne di telefonia, che tanto hanno fatto discutere sulle
conseguenze sulla salute pubblica da inquinamento elettromagnetico, sono
giustificate appunto dall’attivazione di bande di trasmissione, che detto in ter-
mini semplici e senza troppa tecnologia inutile, supportano la voce, la trasmis-
sione dei dati, la video telefonata, ed altro ancora. Quante volte ci sarà capita-
to di dover partire e di essere un po’ in ansia perché dovevamo ricevere una e-
mail importante e non sapevamo se nel luogo in cui ci recavamo fosse pre-
sente un Internet point da cui leggere la posta. Bene oggi con il cellulare adat-
to è possibile tranquillamente leggere e rispondere alle e-mail anche con ter-
minali con prezzi intorno ai 120 €, ma in alcuni casi di offerte speciali è possi-
bile risparmiare ancora di più. Ovviamente, come per tutti i prodotti informati-
200 Argomento
Casa Nona

ci, vi sono terminali più sofisticati e cari che permettono di gestire la posta
elettronica più facilmente trattando ad esempio anche gli allegati i tipo Word o
Excel.
I terminali più avanzati (sono in pratica come detto dei mini computer)
hanno un vero e proprio sistema operativo con tanto di interfaccia grafica con
menu ed icone: il Symbian.
L’uso pertanto è intuitivo e ricorda, con le dovute varianti visto che non
c’è il mouse, Windows. Purtroppo lo ricorda anche in alcuni difetti, come errori
di sistema o blocchi di funzionamento. Si tratta comunque di casi assoluta-
mente sporadici causati da installazioni di software non originale o non com-
patibile. Le principali case costruttrici che hanno nel proprio catalogo cellulari
basati su sistema operativo Symbian sono Nokia, Sendo, Siemens, ed altre
ancora, ma se ne stanno aggiungendo progressivamente tante altre. I terminali
basati su questo sistema operativo offrono una gamma di funzionalità sopra la
media, ma con prezzi spesso impegnativi specie per chi vuole avere il modello
più recente e la novità dell’ultima ora. I prezzi sono molto variabili, specie se si
desidera un cellulare con fotocamera (la cui qualità è ovviamente molto infe-
riore rispetto a una camera digitale separata), con il quale sarà anche possibi-
le spedire via e-mail le foto appena fatte, opzione che consigliamo perché net-
tamente più economica rispetto alla spedizione via MMS. Ricordiamo che gli
MMS sono i famosi messaggini SMS a cui è stata aggiunta la possibilità di ac-
cludere foto, disegni e musiche varie. Se si è un po’ attenti, e non si cerca ap-
punto l’ultima novità è possibile acquistare cellulari avanzati con prezzi intorno
ai 280 €. Poco più del prezzo richiesto per i comuni cellulari.
Al momento il terminale che offre il miglior rapporto qualità prezzo è il
Nokia 6600, dotato di sistema operativo Symbian e fotocamera digitale e tan-
to ancora. È possibile trovarlo in offerta in diversi ipermercati al prezzo sopra
indicato.
Per chi volesse invece contenere la spesa e comunque usufruire della ge-
stione della e-mail, all’atto dell’acquisto dovrà verificare che il cellulare sup-
porti tale funzione. Certo, avrà un’interfaccia a menu senza icone ma la fun-
zionalità rimane la stessa.
Inoltre per chi volesse rimanere sempre informato dal WEB, vi è anche la
possibilità di navigare su Internet con cellulari che supportano le pagine WAP
o le pagine WEB. Dietro a questi sigle strane, la spiegazione è invece sempli-
cissima.
Le pagine WAP, sono pagine internet ridotte e speciali con poca grafica e
menu essenziali, e sono sviluppate appositamente per l’utilizzo con i cellulari
che supportano lo standard WAP, cioè praticamente tutti quelli nuovi in com-
mercio.
Le pagine WEB sono invece le consuete pagine Internet che vediamo sul
nostro computer di casa. Con i cellulari Symbian ed un programma di naviga-
zione adatto è possibile ad esempio accedere al sito del CIDA (www.cida.net)
mentre si è in treno, sulla spiaggia o in un albergo di montagna, purché vi sia
ovviamente la copertura telefonica digitale GPRS, una bella comodita!
Casa Nona
Argomento 201

Ma navigare in Internet e gestire la posta elettronica è caro? Si e no. Per


la precisione, nel caso della navigazione web, se si decide di navigare una tan-
tum senza abbonamento i prezzi sono cari: basta guardare due pagine Internet
con molta grafica (la tariffa si basa sui KByte scaricati e non sul tempo di con-
nessione) per consumare due o tre euro in pochi minuti. Se invece si sottoscri-
ve un abbonamento di tipo flat mensile, il prezzo tutto sommato è ragionevole
e si attesta a seconda di operatori intorno ai 20 € mensili. Qualche operatore
offre condizioni migliori, qualcun altro offre una copertura territoriale qualitati-
vamente più valida.
Nella tariffa è compresa la navigazione con cellulare e la gestione della
posta. Se il modello di telefono ha la funzione di modem è possibile, utilizzare
il cellulare come modem, col PC e quindi navigare su internet e risparmiare
sulla bolletta telefonica di casa.
I costi di consultazione o spedizione di e-mail, rimangono concorrenziali e
convenienti anche nel caso di utilizzo saltuario. La consultazione della propria
casella postale (se non si scaricano i messaggi completi e gli allegati), costa
pochi centesimi, così come l’invio di una e-mail che costa meno dell’invio di
un comune SMS, con il vantaggio, ed il risparmio, che con l’invio dell’e-mail
ad una persona è possibile aggiungere gratuitamente altri destinatari in copia.
Con gli SMS invece bisogna inviare e pagare un messaggio per ogni destinata-
ri. È ovvio che per poter mandare il messaggio via e-mail, è necessario che il
destinatario abbia una casella di posta elettronica.
In conclusione se dovete cambiare il vostro cellulare o se avete la neces-
sità di gestire la posta elettronica lontano da casa, riflettete sull’opportunità di
acquistare un terminale che supporti servizi avanzati della telefonia mobile.
Chi ha già un cellulare recente controlli sul manuale di istruzione perché po-
trebbe avere la piacevole sorpresa di scoprire che il proprio telefonino è già in
grado gestire email, navigazione WAP e WEB!

Stefano Bertone, di Siziano (PV), iscritto all’Albo dal 1989.

Per informazioni contattare: http://www.newonline.it


202 Argomento
Casa Nona

RECENSIONI

L.A. 136-977

Marcella Danon
“Counseling”
Edizioni red (inserito nella collana “L’altra medicina”)

La Danon già nell’introduzione, citando le parole di Abraham Maslow, defini-


sce il counseling una professione per “aiutare gli uomini a diventare quanto
possono e profondamente sentono il bisogno di diventare”.
Chi meglio dell’astrologo è capace di scoprire attitudini e potenzialità
pronte a tramutarsi in talenti purché consapevolmente riconosciute e valoriz-
zate?
Questo testo, da utilizzare anche per affinare la capacità di entrare in rela-
zione con l’altro e di saperlo ascoltare, si propone, tramite la parola, di relati-
vizzare svariati problemi e di considerarli sotto varie angolature per facilitarne
la soluzione.
La nostra disciplina ci avvantaggia in questo percorso perché tramite gli
Aspetti ci aiuta a capire in anticipo le strade più facili (Trigoni) o le aperture
(Sestili) che possono portare l’individuo a risolvere i suoi affanni. Inoltre i
Transiti suggeriscono l’epoca nella quale le crisi avranno maggiori probabilità
di risolversi. Integriamo perciò tutte queste conoscenze e ampliamo il nostro
raggio d’azione.
Lidia Callegari

Denis Labouré
Cours pratique de l’Astrologie des Anciens
Ediz. Chariot d’or., 2004 (in francese)

Denis Laboré, ben noto a chi partecipo’ alle sue limpide lezioni nel viaggio-
studio a Creta, ha ricreato modo personale l’impostazione visiva, emotiva e
analogica alla base dell’Astrologia antica, rinfrescata da ottimi esempi di una
chiarezza sorprendente, e alimentati da esempi chiari e sintetici.
La struttura è articolata eminentemente in domande-risposte, in partico-
lare quelle che sorgono spontanee al neofita: le risposte sono arricchite – in
giusta misura – da spiegazioni etimologiche, storiche, classiche ecc.
Ci sembra un testo ideale per chi ha solo una conoscenza di base di
astrologia, in quanto offre gli strumenti adeguati per penetrare in profondità e
per usare i criteri adeguati di giudizio.
D. Valente
Casa Nona 203

ELENCO
DEI DELEGATI E CORRISPONDENTI
DEL CENTRO ITALIANO DI ASTROLOGIA
Sede centrale dell’Associazione: BOLOGNA - Via della Grada, 4
L.A. 136-980

Presidente:
DANTE VALENTE - Via Monzambano, 13 - 20159 Milano - Tel: 02-69005576
e-mail: davalente@fastwebnet.it

Segretario:
CLAUDIO CANNISTRÀ - Via Vizzani, 74 - 40138 Bologna - Tel: 051-342445
e-mail: canniclau@libero.it

DELEGATI REGIONALI E LOCALI


ABRUZZO
BIA GATREN - Via dei Cimatori, 14/A - 00186 Roma - Tel:06-6877803
Via Silvino Croce, 11 - 66026 Ortona (Chieti) - Tel: 085–9065565
Collaboratore:
GIANNI D’ANGELO - Viale Riviera, 193 - 65123 Pescara - Tel. 085-4710019 - Cell: 340-1452257
e-mail: giannid2002@libero.it

CAMPANIA
CLARA NEGRI - Via Trinità degli Spagnoli,33 - 80132 Napoli - Tel: 081-407550
e-mail: clara.negri@libero.it

EMILIA
ARMANDO BILLI - Via Berengario da Carpi, 7 - 40141 Bologna - Cell: 348-8057972
e-mail: a.billi@libero.it
Collaboratore:
ANNA COLACICCO - Via Cracovia, 9- 40139 Bologna - Cell: 347-5600067.
e-mail: anna_colacicco@virgilio.it

FRIULI VENEZIA GIULIA


LIDIA CALLEGARI - Via F. Bonazza, 61- 34149 Trieste - Tel. 040-941263
e-mail: lidiacallegari@yahoo.it
Segreteria:
LICIA RAINÒ - Via Junker, 6 - 34014 Grignano (Trieste) - Tel: 040-224647
Sede della Delegazione (gruppo ONLUS Tergeste):
Via Mazzini, 30 - V piano – 34121 Trieste
LAZIO
VITTORIO RUATA - Via Antonio Silvani, 108- 00139 Roma - Tel:06-88640922.
e-mail: ruatabilotta@tiscalinet.it
204 Casa Nona

Consiglieri di Delegazione:
MARIA GRAZIA LA ROSA - Piazza A. Righi, 8- 00146 Roma - Tel: 06-5572242
e-mail: giacki@inwind.it
MARY OLMEDA - Via Foglia, 3- 00199 Roma - Tel: 06-86200959
e-mail: m.olmeda@tin.it
Collaboratore:
ROSSELLA BILOTTA - Tel: 06-88640922
e-mail: ruatabilotta@tiscalinet.it

LECCE
JULY FERRARI - Via M. Laporta, 9 - 73100 Lecce - Tel. 0832-350457 - Cell: 338-7439897
e-mail: julyferrari@inwind.it

LIGURIA
TIZIANA BERTONE - Piazza A. Massena 5 int.11 - 16152 Genova - Tel: 010-6502617 - Cell: 338-6258781
e-mail: renza.bertone@libero.it

LOMBARDIA
ADRIANA RAMPINO CAVADINI - Via Morgantini, 14 - 20148 Milano - Tel: 02.48712992
e-mail: cavadr@tiscalinet.it

PIEMONTE
ROCCO PINNERI - Via Tetto Nuovo, 10 - 10025 Pino Torinese (TO) - Tel: 011.8111292
e-mail: roccopinneri@tiscalinet.it

ROMAGNA
ATTILIO MATTIOLI - Via Papa Giovanni, 9 - 47034 Forlimpopoli (Forli) - Tel. 0543-741158
Collaboratore:
RINO MANEO - Via dell’Aida, 5 –48100 Ravenna - Tel: 0544-270652
e-mail: rimaneo@libero.it

TOSCANA
NICOLETTA ZIGNANI - Via Rosellini, 10 - 50127 Firenze - Tel: 055-353495
e-mail: zignanin@libero.it

TRENTINO-ALTO ADIGE
FRANCA RIGONI BERNARDI - Via Venezia, 25 - 38100 Trento - Tel: 0461-237068.
e-mail: giosbernardi@inwind.it
Collaboratore:
ISABELLA LINDEGG PASQUALI - Via Ottaviano Rovereti, 4 - 38100 Trento - Tel: 0461-913591

VENETO
ARTURO ZORZAN - Via S. Bona Nuova, 106 - 31100 Treviso - Tel: 0422-22843 - Cell: 347-4474877
a Venezia: Cannaregio, 6079 – Tel: 041-5226201
e-mail: zorart@libero.it
Collaboratore:
NADIA PAGGIARO - Via Adda, 5 - 30174 Mestre - Tel: 041-5346047.
e-mail: nadiarp@libero.it

CATANIA
LILIANA COSENTINO - Viale Regina Margherita, 35 B - 95123 Catania - Tel:095-312251
e-mail: lcosentino@libero.it
Casa Nona 205

CIVITAVECCHIA
FABRIZIO CORRIAS - Via Monti Volsini, 4 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel: 0766-542307
e-mail: CORRIASFABRIZIO@libero.it

COMO e LECCO
MARIA LUISA DELL’ORTO - Via Dante Alighieri, 11 - 22060 Arosio (Como) - Tel: 031-761042
e-mail: mauisa@tin.it

NAPOLI - HINTERLAND
MARIA VACCA - Via Manzoni 24 - 80046 S. Giorgio a C remano (Napoli). - Tel: 081-7711034
e-mail: mariavacca@libero.it

RAGUSA
PIPPO PALAZZOLO - Via Forlanini, 116 - 97100 Ragusa - Tel:0932-642619
e-mail: ermes22@katamail.com - pippopalazzolo@hotmail.com

SIRACUSA
GIUSEPPE RODANTE - Corso Gelone, 116 - 96100 Siracusa - Tel:0931-465485
e-mail: romira@libero.it

VARESE
GENEVIÉVE JAMA GIAMMARINO - Via Della Pira, 3 - 21020 Luvinate (Varese) - Tel: 0332-223770
e-mail: ginou@tele2.it

VERONA
CARLA PRETTO - Via G. Mameli, 116- 37126 Verona - Tel. e fax: 045-8344149
e-mail: ptcarla@tin.it

CORRISPONDENTI
AGRIGENTO
SEBASTIANO CATALANO - Piazza Metello, 3 - 92100 Agrigento - Tel:0922-595230
e-mail: sebastiano.catalano7@tin.it

ALESSANDRIA
ALDO VISENTIN - Via Testore, 5 A - 15100 Alessandria - Tel: 0131-236445
e-mail: visaldo@tin.it

ASCOLI PICENO
STEFANIA PARTINI CENCIARINI - Via M. Federici, 75 - 63100 Ascoli Piceno - Tel: 0736-252576

ASTI
LIVIO MONTANARO - Via Stazione 18/A - 12058 Santo Stefano Belbo (Cuneo) - Tel: 0141-840868
e-mail: monliv@libero.it

BIELLA
LOREDANA BORTOLIN - Regione Valgrande, 4 - 13856 Vigliano Biellese (Biella)
Tel. 0348-7490205 (dalle ore 14 alle ore 17 dei giorni feriali)
e-mail: i.p.s.e.dipaoloorizzo1@tin.it
206 Casa Nona

BOLZANO
GIANNA MASCIS - Via Mendola, 59/B - 39100 Bolzano - Tel: 0471-920015.
e-mail: gianna.mascis@libero.it

BRESCIA
FULVIA ROVERE - Via Luzzatti, 6 - 25123 Brescia - Tel: 030-2090283

CASERTA
PAOLO CRIMALDI - Viale Lincoln-Parco Aversano pal/E - 88100 Caserta - Tel. 06-4740910
e-mail: crim.paolo@virgilio.it

CHIETI
ONOFRIO CEROLI - Via A De Gasperi,18 - 66032 Castel Frentano (Chieti) - Tel: ab. 0872-569454 -
Tel: uff. 0872-56862

CUNEO
FIORELLA LUNATI - Via Bodina, 46B - 12100 Cuneo - Tel: 0171-65825
e-mail: fiorella.lunati@virgilio.it

PESCARA
GIANNI D’ANGELO - Viale Riviera, 193 - 65123 Pescara - Tel. 085-4710019
e-mail: giannid2002@libero.it

PIOMBINO
LUCIO CANONICA - Località Germandine, 118 - 57028 Suvereto (Livorno) - Tel. 0565-829089
e-mail: lcanon@infol.it

REGGIO EMILIA
LAMBERTO GHERPELLI - Via Bisi,10 - 42100 Reggio Emilia - Tel:0522-513635
e-mail: lgherpe@tin.it

SALERNO
MASSIMO CIAGLIA - Via delle Querce, 95 - 84080 Capezzano (Salerno) - Tel: 338-6913555
e-mail: demiantau@yahoo.it

SASSARI
ARIANNA MENDO - Via del Faro - Residence della Marina, 3 - 07020 Palau (Sassari)
Tel: 0789-708380 (dalle ore 18 alle 20,30) - Cell: 335-8165504
e-mail: arianna@uomoterra.it

SIENA
SUSANNA RINALDI - Via Chiantigiana, 105 - 53100 Siena - Tel: 335-7116003 (dalle ore 21 alle 22,30
ogni lunedi, martedi, mercoledi)
e-mail: susanna.rinaldi@tin.it

VOGHERA
MARINA REGNO - Via Carlo Longa, 3 - 27058 VOGHERA (Pavia) - Tel: 0383-49523 -
Fax: 0383-363609 - Cell: 338-7344877
e-mail: mregno@tiscalinet.it
Casa Nona 207

GRUPPI AFFILIATI
PADOVA
Gruppo Zodiaco presieduto da Leonardo Stefano - Via Salva, 2 - 35035 Padova
Tel: 049-614038 - e-mail: stenigi@libero.it
Segreteria: FIORENZA RAMPIN - Tel: 049-8935396 - e-mail: bertolir@aliceposta.it

CORRISPONDENTI ESTERI
ARGENTINA
PIO GOWLAND - Arenales, 1478 2”B” - 10161 Buenos Aires - Argentina - Tel: 54-18128768

AUSTRALIA
ELIDA MARCHISONE - 6, Terry Road - Eastwood NSW2122 - Australia - Tel. 0061-02-8583265

CROAZIA
SLAVEN SLOBODNJAK - 2, Kunc 1- HR 10000 Zagreb - Croatia - Tel: 0385-16159907
e-mail: Slaven Slobodnjak@public.srce.hr

GERMANIA
LIANELLA LIVALDI LAUN - 79540 Schlossgasse, 10 – Lorrach - Stetten - Tel: 0049-762112453
e-mail: lianella@freenet.de

GRAN BRETAGNA e IRLANDA


ROSEMARIE ADAMS - D.F.Astrol 262 B Kingsbury Road - Kingsburg - London - NW9 OBT
Londra Tel: 0044-1817322717 - Dublino Tel: 00353-12601955

GRECIA
THOMAS GAZIS - Franghiadon, 49 - 18537 Pireas - Grecia

OLANDA
GIOVANNI ZATTINI - Kromstevenwerf, 32 - 2317 DH Leiden - Holland - Tel: 0031-715214017
e-mail: giozatti@planet.nl

REPUBBLICA CEKA
RADMILA VALTROVA - Trojicka 2 - 12800 Praha 2 - Ceska Republika

RUSSIA
PTOLOMEI SVAROGICH - ap. 352, Kountsevskaia St.41 - 121351 Moscow - Russia -
Tel. e Fax: 007-091-4177332
e-mail: ptolomei@levante.org

SPAGNA
JOSÈ LUIS SAN MIGUEL DE PABLOS - Plaza de Matuta, 4 - 4°D - E28012 Madrid - Espana -
Tel:0034-91-4281897

STATI UNITI
JAMES H. HOLDEN - American Federation of Astrologers - P.O. Box 22040 - 6535 South Rural Road
ad TEMPE - AZ 85285-2040 U.S.A.
208 Argomento

L.A. 136-990

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