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COMUNE DI

SANTO STEFANO DI SESSANIO


Provincia di L’Aquila

PROGETTO PILOTA
del Comune di
SANTO STEFANO DI SESSANIO (AQ)
“NUOVI SCENARI DI LAVORO PER I GIOVANI NEI
TERRITORI MONTANI”

Il progetto che si presenta, assume una valenza socio-economica determinante ma soprattutto


innovativa non solo per il Comune di santo Stefano di Sessanio e per l’area dei Comuni che facevano
parte della ex Baronia di Carapelle, ma soprattutto perché va considerato quale progetto “pilota” e
come tale replicabile anche nelle aree montane e rurali.
Il progetto ha la finalità di rivitalizzare il territorio del Comune di Santo Stefano di Sessanio - che
per la sua storia, le sue caratteristiche architettoniche e paesaggistiche rappresenta con la Rocca
di Calascio, un attrattore turistico tra i più frequentati dell’ Abruzzo aquilano – e dei Comuni
limitrofi che hanno fatto parte della Baronia di Carapelle, sul piano socio-economico e turistico,
attraverso azioni volte a favorire la nascita di nuove imprese gestite da giovani, coerenti con le visioni
di sostenibilità e la strategia di intervento del progetto oltre che arginare il progressivo, forte
spopolamento, il degrado e l’abbandono del territorio. Su tutto il Comune esiste un vincolo
paesaggistico e in parte monumentale mentre sul territorio vige un duplice sistema di tutela dovuto
sia ai piani paesaggistici della Regione che all’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della
Laga.
Il Comune fa parte dell’Area Interna Valle Subequana - Gran Sasso e presenta tutte le eccezionali
caratteristiche paesaggistiche e di biodiversità tipiche delle aree interne montane. I sismi dell’aprile
del 2009 e del 2016 hanno reso ancora più complessa la situazione dal momento che le esperienze
di rilancio avviate (basti pensare a Sexantio, l’albergo diffuso di Santo Stefano di Sessanio) hanno
subito una brusca battuta di arresto, con gravi danni economici per tutta l’area, tanto è che la
situazione demografica si è fatta ancora più problematica. Si tratta questo di un elemento di
valutazione importante, dal momento che lo spopolamento dell’area e l’assenza di servizi minimi
incide nel tempo, sulla qualità degli ambienti, delle abitazioni, del borgo in generale e delle risorse
- naturalistiche, paesaggistiche, storico-archeologiche - di cui l’area è eccezionalmente ricca e che
rischiano il depauperamento.
Se le risorse storiche, culturali e naturalistiche rappresentano un grande potenziale, non da meno
lo sono le produzioni di qualità legate all’agricoltura di alta montagna e ai prodotti tipici: la
lenticchia, lo zafferano, la patata viola, il formaggio, ecc.
Le potenzialità sono importanti e ci sono, ma queste risorse ancora non si sono trasformate in veri
e propri attrattori socio-economici. Soprattutto, non riescono a diventare un vero volano di crescita,
sfruttabili in chiave turistica, in maniera tale da spingere lo sviluppo economico oltre i confini e con
i limiti della stagionalità breve.
Lo sfruttamento in chiave specialistica di queste risorse consente di evitare il turismo di massa,
insostenibile per il territorio, e permette di qualificare l’area come area a turismo specializzato, di
nicchia, volto a dare valore alle risorse esistenti con forme di integrazione in panieri di prodotti

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adeguati alle esigenze di specifici target di consumatori: vacanze-natura, cultura ed
enogastronomia. Ma anche in linea con il distanziamento a cui andremo incontro nel periodo post
Covid-19.
Tutto questo va coniugato con l’elevata presenza di unità abitative non più utilizzate di terreni anche
di privati, incolti e di aree demaniali che possono essere recuperati a favore delle comunità ed
eventualmente oggetto di provvedimenti di concessione.
Il progetto si pone come strumento di sperimentazione di una modalità di intervento che, dalla
valorizzazione delle risorse locali, tragga nuovo impulso per lo sviluppo dell’economia locale e del
ripopolamento dell’area.
Prevede infatti l’attrazione di nuovi residenti giovani, tramite la concessione di un reddito
di residenza attiva, di una abitazione e di un contributo per l’avvio di un’attività
imprenditoriale che dovrà essere scelta tra quelle indicate dal Comune di Santo Stefano di
Sessanio tra quelle necessarie e prioritarie per lo sviluppo di un turismo sostenibile collegato
alla rivitalizzazione del Borgo.

Di seguito viene esposta una sintesi delle linee di azione previste.

Attrazione di nuovi residenti


È fondamentale dare un nuovo impulso demografico all’area. La popolazione complessiva del
Comune si attesta intorno alle 100 unità e circa la metà ha più di 65 anni. Per far fronte a tale
situazione che non consente di disporre del capitale umano necessario per la cura e il rilancio, il
progetto mette in campo una azione volta ad attrarre nuovi residenti che possano essere avviati ad
attività coerenti con gli obiettivi progettuali.
In particolare, si intende sperimentare la previsione del reddito di residenza attiva da rendere
disponibile per nuclei familiari composti da almeno una o due persone di età inferiore ai 40 anni,
cittadini europei, che intendano trasferire la propria residenza e il proprio domicilio presso il
Comune per un minimo di 5 anni.
Il reddito di residenza che consente l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo di giovani viene
attuato attraverso una procedura di evidenza pubblica e la selezione è effettuata attraverso
l’applicazione di criteri specifici indicati nel dispositivo che indicherà anche gli obblighi e le
condizioni a cui dovranno attenersi i destinatari del sostegno. Il responsabile della procedura sarà
il Sindaco in carica del Comune di santo Stefano di Sessanio
La concessione del contributo è subordinata all’avvio e alla gestione di nuove attività imprenditoriali,
per un minimo di 5 anni. La natura e il settore di intervento di tali attività devono essere coerenti
con la strategia di rilancio e devono essere in linea con le prescrizioni indicate nel dispositivo di
selezione emanato dal Comune di Santo Stefano di Sessanio
Tale azione è preceduta da una analisi specifica coordinata, volta ad individuare le attività e i servizi,
nell’ambito dei quali le nuove imprese dovranno operare per rendere disponibili servizi di qualità al
turismo sostenibile, al recupero dell’artigianato locale quale tessitura e falegnameria, alla
conoscenza naturalista, delle biodiversità, del patrimonio culturale, storico-artistico dell’intero
territorio, archeologico ed enogastronomico.
Il contributo viene riconosciuto nella misura di 500/750 EUR al mese per 3 annualità.
Il Comune di Santo Stefano di Sessanio, oltre a mettere a disposizione le strutture comunali e le
abitazioni non utilizzate, procederà anche a redigere un accordo quadro con i proprietari di case
non abitate per ottenere diverse disponibilità di abitazioni con affitti calmierati, per i nuovi residenti.
Avvio di nuove attività imprenditoriali coerenti con la strategia di sviluppo
E’ una linea di intervento che prevede 2 azioni:
Azione a) Supporto all’avvio di impresa per il rilancio delle produzioni tipiche e delle
coltivazioni locali.
L’avvio di attività economiche all’interno di questa azione, beneficia di una sovvenzione massima di
20.000,00 EUR per aiuti finalizzati agli investimenti materiali e immateriali a favore di imprese nel
settore nella produzione agricola primaria, nella trasformazione di prodotti agricoli o nella loro

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commercializzazione. Il contributo è concesso ai destinatari del reddito di residenza attiva in regime
di aiuti, nel rispetto del Regolamento comunitario 702/2014, in ragione della diversa tipologia di
imprese.
Tali attività potranno essere anche supportate da un cofinanziamento in natura da parte del
Comune di Santo Stefano di Sessanio, anche attraverso specifici accordi con i privati, quali ad
esempio la concessione dello sfruttamento di terreni incolti per le coltivazioni, per le aziende
impegnate in tale ambito.
Azione b) Supporto all’avvio di impresa per destinatari di reddito di residenza attiva
Assegnazione attraverso procedura diretta ai destinatari del reddito di residenza, di una
contribuzione massima di 20.000,00 EUR in “regime de minimis” ossia quelli di piccola entità,
finalizzata all’avvio di attività imprenditoriali, tra quelle indicate come prioritarie dal Comune.
Supporto all’avvio di impresa per soggetti non destinatari del reddito
Nei limiti delle risorse disponibili, si potrà, una volta soddisfatte le esigenze delle azioni a) e b)
attraverso procedura competitiva, all’assegnazione di ulteriori opportunità per soggetti non
destinatari del reddito di residenza di cui ai punti precedenti, ma che prendano la residenza nel
Comune per avviare nuove imprese, anche in forma cooperativa, per il rilancio delle produzioni
tipiche e delle coltivazioni locali e per la loro commercializzazione, la gestione di servizi turistici
Recupero e allestimento di spazi indoor e outdoor
Al fine di sostenere la strategia il Comune di Santo Stefano di Sessanio, anche attraverso il
contributo di privati, provvederà alla messa a disposizione di locali pubblici in via di ristrutturazione
finanziati con i fondi del terremoto e di terreni pubblici, parrocchiali e privati dedicati ad attività
in linea con le risorse e la direttrice di sviluppo del territorio che potranno essere affiancate alle
attività da svolgere all’aria aperta quali mountain bike, trekking alla scoperta della natura, gite a
cavallo, escursioni anche d’ inverno con le ciaspole. Facciamo riferimento, ad esempio a:
• spazi dedicati ad attività indoor e outdoor di sport dolci, quali incontri e masterclass di tai
chi o yoga;
• spazi dedicati ad attività artistiche, quali pittura, cinema e teatro;
• spazi dedicati alla cucina e a corsi dedicati alla cucina dei prodotti tipici secondo la
tradizione locale.
Sarà sviluppata una analisi specifica volta ad individuare le strutture migliori a tal fine e, se del
caso, il Comune di Santo Stefano di Sessanio procederà a verificare la possibilità di ottenere la
disponibilità di tali strutture in comodato gratuito anche da privati.
Le strutture, una volta allestite, potranno generare entrate attraverso affidamenti in gestione alle
varie imprese.
Comunicazione verso i residenti e verso l’esterno
Questa linea prevede la realizzazione di iniziative volte a garantire:
il coinvolgimento delle comunità locali e di tutti gli stakeholder interessati;
la comunicazione verso l’esterno.
Le modalità di acquisizione dei beni e dei servizi saranno effettuate nel rispetto delle norme stabilite
dal Codice dei Contratti Pubblici.
Il costo totale del progetto è stimato tra 60.000/ 80.000 euro per ogni nuovo nucleo residente per i tre anni.
Prevedendo un insediamento di 8/10 nuclei familiari soprattutto di coppie giovani, si può stimare un costo
complessivo di 600.000,00 euro da pagare nel corso appunto, dei tre anni.
Sono in corso le verifiche per il finanziamento del progetto.

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