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Era una calda giornata d’agosto e, nel giardino di un’imponente villa, si stava

svolgendo una manifestazione riguardante le forze dell’ordine di New York; tra i


partecipanti alla manifestazione vi era il capitano di polizia di Manhattan, che
stava chiacchierando con un suo collega quando, all’improvviso, si udì uno sparo ed
il capitano cadde a terra senza vita.
In un attimo, l’immenso giardino della villa si svuotò come abbandonato. Pochi
giorni dopo ci fu il funerale del capitano di polizia; tra le centinaia di persone
vi era un nuovo poliziotto: Dominic Rosato, a cui fu affidato il compito di scovare
ed arrestare il colpevole dell’omicidio del capitano. Dominic, il mattino seguente,
si recò in centrale per ottenere le informazioni sull’indagine; proprio in centrale
trovò il suo collega, Alfred Granati, una persona piuttosto taciturna, ma dotata di
molta abilità con le armi da fuoco.
L’indagine dei due cominciò dalla scena del crimine: il giardino della villa, dove
i due individuarono l’esatta posizione del cadavere e, successivamente, anche le
possibili postazioni di tiro dell’assassino. Dopodiché si recarono in obitorio per
prelevare il proiettile che aveva ucciso il capitano: lo analizzarono e lo
riconobbero come di contrabbando, così si appostarono per intercettare l’eventuale
contrabbandiere.
Alfred notò le armi che Dominic teneva in auto e gli fece i complimenti per la
pulizia e l’ordine con cui erano riposte. Intanto erano trascorse ore ed ore e del
contrabbandiere nessuna traccia, di conseguenza Alfred invitò il collega a dormire
a casa sua.
Il mattino seguente Dominic si svegliò parecchio tempo prima di Alfred e notò che
dal balcone della casa di Alfred si scorgeva benissimo il giardino della villa dove
vi era stato l’assassinio... Tuttavia non disse nulla.
Il giorno dopo i due colleghi continuarono l’appostamento e, all’improvviso, spuntò
il tanto atteso contrabbandiere; i due attesero fino a quando non se ne andò e lo
seguirono fino al suo rifugio e lo arrestarono: nella sua automobile trovarono una
decina di armi con le relative munizioni e dei soldi. Successivamente analizzarono
le armi di contrabbando e scoprirono che il calibro sequestrato ed il calibro del
proiettile rinvenuto nel corpo della vittima coincidevano; quindi Alfred accorse
immediatamente dal sergente, il quale diede una promozione ad Alfred, che quindi
era ora un superiore di Dominic.
La cosa a Dominic non andava per niente e l’uomo si fece dare un mandato di
perquisizione per la casa di Alfred: lì trovò dei proiettili che Alfred avrebbe
usato al poligono e niente altro.
Dominic allora, non ancora soddisfatto, ottenne un successivo mandato e, questa
volta, trovò cose interessanti: un fucile di precisione dello stesso calibro che
aveva ucciso il capitano. Di conseguenza Alfred finì dietro le sbarre.
Però di lì a poco Dominic fece una cosa inaspettata e si confessò: era lui il
colpevole (disse che aveva ucciso il capitano per vendicarsi di un torto subito
parecchi anni prima...) ed, inoltre, aveva nascosto di persona le armi in casa di
Alfred per incastrarlo.
Dominic finì così in prigione al posto di Alfred.

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