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L’imprenditore e Le tipoLogie

di impresa
STORIA E FONTI DEL DIRITTO
COMMERCIALE
BENVENUTO STRACCA : giurista del ‘500 considerato fondatore del diritto
commerciale.

Per la prima volta il diritto commerciale venne considerato come un


complesso di norme distinto sia dal diritto civile sia da quello canonico.
le norme che disciplinavano il commercio
PRIMA DEL TRATTATO DI STRACCA
erano di tipo consuetudinario

COS’E’ IL DIRITTO CONSUETUDINARIO?

La CONSUETUDINE è la fonte del diritto non scritta.


È composta da due elementi:
1) il ripetersi di un determinato comportamento da parte di una collettività;
2) la convinzione diffusa che quel comportamento sia non solo moralmente o
socialmente, ma giuridicamente obbligatorio
DOPO IL TRATTATO DI STRACCA COSA SUCCEDE?

 REGISTRO
COMMERCIANTI

 VARIE SPECIE DI
SOCIETA’

 CAMBIALE

 AFFARI DI BANCA

 ASSICURAZIONI

 FALLIMENTO
FONTI DEL DIRITTO COMMERCIALE

Costituzione della
Repubblica Italiana

Codice Civile

Leggi speciali
Prima del 1942
(anno di promulgazione del Codice Civile)

Codice Civile del 1865

DUE CODICI

Codice del Commercio del 1882


DOPO IL 1942

COMPORTO’
La scelta di unificare il diritto
privato e di far confluire la
materia commerciale nel
codice civile
la cosiddetta
commercializzazione
del diritto privato
IMPRENDITORE:
NOZIONE E CATEGORIE
Attività imprenditoriale
sia come singolo che
come gruppo di persone COSA DISCIPLINA
IL DIRITTO
COMMERCIALE?

Azienda nel suo complesso

Procedure concorsuali
Contratti d’impresa

COSA DISCIPLINA
IL DIRITTO
COMMERCIALE?

Titoli di credito
(es: assegni e cambiali) Segni distintivi

Modi di repressione della concorrenza sleale


IMPRENDITORE
L’ATTIVITA’
ECONOMICA
QUANDO SI
DEFINISCE
IMPRENDITORIALE?

se chi la esercita si prefigge


di ricavare dalla stessa un
profitto personale
GLI IMPRENDITORI SI DIVIDONO IN DUE
CATEGORIE

in base al tipo di attività


svolta

IMPRENDITORE IMPRENDITORE
COMMERCIALE AGRICOLO
IMPRENDITORE AGRICOLO

Articolo 2135 del codice civile:


«E’ imprenditore agricolo che esercita una delle seguenti
attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di
animali attività connesse.
Per coltivazione del fondo, per silvicoltura e per allevamento
di animali si intendono le attività dirette alla cura e allo
sviluppo di un ciclo biologico (…).
Si intendono comunque connesse le attività (…)dirette alla
manipolazione, conservazione, trasformazione,
commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto
prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del
fondo, del bosco o dall'allevamento di animali (…) ivi comprese
le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio
rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come
definite dalla legge"
VECCHIA DEFINIZIONE DI
IMPRENDITORE AGRICOLO
(prima dell’entrata in vigore del
D.Lgs. 228/2001)
quelle dirette alla trasformazione o
alienazione di prodotti agricoli che
rientrano nell'esercizio normale
dell'agricoltura
Attività
connesse
tutte le altre attività accessorie
esercitate in connessione con la
coltivazione del fondo, la selvicoltura e
l'allevamento del bestiame
NUOVA DEFINIZIONE DI
IMPRENDITORE AGRICOLO
(dopo l’entrata in vigore del D.Lgs.
228/2001)
chi esercita attività connesse deve già
essere imprenditore agricolo (è
imprenditore commerciale chi produce
Attività vino con uva altrui)
connesse:
necessaria
presenza di due
requisiti l'attività deve essere coerente con
l'attività essenziale (non produzione di
vino se si è allevatori di mucche)
IMPRENDITORE COMMERCIALE
Solo agli
imprenditori
commerciali si
applica
il c.d. lo statuto
dell’imprenditore
Gli imprenditori
agricoli non sono
tenuti al rispetto dello
statuto
dell’imprenditore
commerciale, in
quanto esposti ad un
rischio maggiore
dell’imprenditore
commerciale:
LO STATUTO GENERALE
DELL’IMPRENDITORE
COMMERCIALI E AGRICOLI

SI APPICA A TUTTI GLI


PICCOLI E GRANDI IMPRENDITORI
PUBBLICI E PRIVATI
DISCIPLINA BASE
COMUNE
parte della
disciplina
disciplina a tutela
dell'azienda (artt.
della concorrenza e
2555-2562)
del mercato
della legge 287/1990

disciplina dei segni


distintivi
(artt. 2563-2574) disciplina dei
consorzi (artt. 2595-2620)
STATUTO SPECIALE
DELL’IMPRENDITORE
COMMERCIALE
A CHI SI APPLICA? IMPRENDITORE NON PICCOLO

CHI E’ IL PICCOLO IMPRENDITORE?

La definizione civilistica (art. 2083 c.c.) è basata sulla prevalenza del


lavoro dell'imprenditore e dei suoi eventuali familiari nell'impresa, sia
rispetto al lavoro altrui, sia rispetto al capitale proprio o altrui.
E’ necessario che l'apporto personale dell'imprenditore e dei suoi
familiari caratterizzino i beni o i servizi prodotti
la disciplina della rappresentanza
commerciale (artt. 2203-2213)

l'iscrizione nel registro delle COSA DISCIPLINA LO le scritture contabili


imprese (artt. 2214-2202), con
effetti di pubblicità legale
STATUTO SPECIALE (artt. 2214-2220)

il fallimento e le altre procedure


concorsuali
E’ un registro in cui le imprese italiane sono
tenute all'iscrizione e che costituisce la fonte
primaria di certificazione dei loro dati
costitutivi
Chi svolge in Italia un'attività economica
sotto forma di impresa deve iscriversi al
registro delle imprese tenuto dalle camere
di commercio italiane (una per ogni
provincia)
LA RAPPRESENTANZA
COMMERCIALE
(artt. 2203- 2213 c.c.)
INSTITORE
 è rappresentante generale dell'imprenditore

 è tenuto, insieme con l'imprenditore,


all'osservanza delle disposizioni riguardanti
l'iscrizione nel registro delle imprese e alla
tenuta delle scritture contabili

 può compiere tutti gli atti pertinenti all'esercizio


dell'impresa a cui è preposto

 può stare in giudizio in nome del preponente per le


obbligazioni dipendenti da atti compiuti
nell'esercizio dell'impresa a cui è preposto
LE SCRITTURE CONTABILI
(artt. 2214- 2220 c.c.)

uno strumento amministrativo indispensabile


per l'attività di qualsiasi imprenditore e per
questo l'articolo 2214 del codice civile italiano
ne sancisce l'obbligatorietà

sono le rappresentazioni dei movimenti


economici e/o finanziari di un'azienda che ne
evidenziano l'andamento della gestione.
LE SCRITTURE CONTABILI
(artt. 2214- 2220 c.c.)

1) il libro giornale, nel quale vengono registrati TIPOLOGIE


giorno per giorno e in modo analitico tutti i
movimenti contabili riguardanti l'esercizio
dell'impresa,
2) il libro degli inventari, che evidenzia la
situazione patrimoniale dell'impresa anno
dopo anno,
3) il fascicolo della corrispondenza
commerciale (lettere, fatture, telegrammi),
4) le altre scritture richieste dalla natura e
dalle dimensioni dell'impresa (come il libro
mastro tipologico e non cronologico, il libro
cassa, il libro magazzino, il libro fidi ecc.).
IL FALLIMENTO
è diretta all'accertamento dello stato di
insolvenza dell'imprenditore, all'accertamento
dei crediti vantati nei suoi confronti e alla loro
successiva liquidazione

procedura concorsuale liquidatoria, che


coinvolge l'imprenditore commerciale con
l'intero patrimonio e i suoi creditori.

è regolato dal R.d. 16 marzo 1942, n. 267


(legge fallimentare), norma giuridica più volte
modificata nel corso del tempo

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