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Agli inizi del ‘900 Pavlov iniziò a studiare i meccanismi sottostanti l’apprendimento e dopo
le sue prime osservazioni postulò il paradigma del condizionamento classico che consiste
nell’associazione ripetuta di uno stimolo neutro ad uno stimolo incondizionato produce una
risposta condizionata. Nell’esperimento che Pavlov utilizzò, la visione di un pezzo di carne
(stimolo incondizionato) produceva nel cane una risposta di natura fisiologica e riflessa,
ossia la salivazione (risposta incondizionata); notò che l’associazione in un numero
consistente di prove dello stimolo incondizionato con uno stimolo neutro (campanello), il
cane produceva la salivazione anche in assenza della visione della carne.
- estinzione: se per un certo numero di volte non viene associato lo stimolo condiionato a
quello incondizionato, la risposta si estingue perché non più predittiva; l’estinzione non è
definitiva poiché è sufficiente un’altra sola associazione per ottenere la riacquisizione della
risposta condizionata
- recupero spontaneo. Trascorso un certo periodo dall’stinzione la risposta condizionata si
ripresenta parzialmente.
1° gruppo: venne mostrato un adulto che si accaniva con gesti violenti verso la bambola,
manifestando una notevole aggressività;
Ogni bambino venne poi collocato in una stanza con la bambola e vennero osservate le
reazioni dei bambini in relazione al modello che era stato loro proposto.
Bandura osservò che il comportamento del gruppo al quale era stato mostrato un modello
di interazione aggressivo non solo emulava le azioni violente contro il pupazzo, ma aveva
sviluppato delle modalità aggressive proprie, aveva cioè appreso che in quella situazione
poteva comportarsi con aggressività (modellamento= mi comporto come ho visto fare da
una figura che in una data situazione ricopre il ruolo di modello). Successivamente nei
suoi studi B. prese anche in considerazione fattori trascurati dalle teorie classiche, come la
motivazione, i pensieri, le emozioni ed le aspettative (self-efficacy), facendogli acquisire un
ruolo causale nei confronti dei nuovi comportamenti appresi e agiti.
Una tra le più note applicazioni del condizionamento classico e operante è la terapia
comportamentale, una psicoterapia sintomatica tendente alla modificazione diretta del
sintomo attraverso un procedimento di “disapprendimento” delle risposte patologiche e
attraverso l’apprendimento di risposte adattive.
Esiste poi una sottomodalità, che è quella dell’estinzione, che consiste nella ripetizione
sistematica e sistematicamente non premiata da alcun rinforzo positivo del
comportamento patologico.Sembra che questo metodo sia efficacemente utilizzabile per
correggere le abitudini motorie sgradite, come i tics.
Accanto a queste classiche tecniche comportamentali, sono state messe a punto tecniche
derivate dall’approccio cognitivista, in cui si presuppone che i disturbi del comportamento
siano principalmente il risultato di schemi di pensiero disadattivo.
I metodi cognitivi sono basati sulla capacità di ridurre il problema, di prendere le distanze e
di decentrarsi. Le tecniche di ristrutturazione cognitiva hanno come obiettivo la revisione e
la riformulazione delle convinzioni che regolano lo stile rappresentativo del soggetto nei
confronti del suo problema.