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LICEO SCIENTIFICO "Leonardo da Vinci” di JESI 20/04/2020

CLASSE IV SEZIONE B

Verifica di STORIA ALUNNO/A: MATTEO PONZETTI

Trattazione sintetica di argomento

In una trattazione sintetica della lunghezza massima di 25 righe (a carattere 11, in Times New Roman),
servendoti delle conoscenze in tuo possesso, spiega le ragioni che consentono di considerare la cosiddetta
età delle rivoluzioni come il trionfo della borghesia.

Svolgimento:

La borghesia emerse nel medioevo come nuova classe socio-economica, era formata da tutti coloro che
avevano raggiunto una cospicua ricchezza mediante il loro lavoro. Nell’europa occidentale con la fine del
medioevo vediamo nascere stati assoluti talvolta deboli e privi di consenso soprattutto da parte dei borghesi
che facevano parte del terzo stato e perciò gravati maggiormente da tributi e tasse dalle quali erano esenti
nobili e chiesa. Dopo molteplici rivolte da parte del terzo stato e soprattutto da parte dei contadini ci fu la
trasformazione della società da feudale, a capitalistica. Ora la borghesia diveniva la classe fondamentale che
permise lo sviluppo economico, industriale e anche sociale. Infatti, quest’ultima si battè sempre per il diritto
naturale e il governo costituzionale affinchè venissero contrastati il diritto divino, i privilegi della nobiltà e
quelli del sovrano. La borghesia nella rivoluzione americana, francese ed inglese riuscì a raggiungere
obiettivi politici molto importanti e la libertà personale di tutti i cittadini liberi subendo talvolta repressioni
molto sanguinose da parte dei sovrani che, alla fine, dovettero cedere alla spinta della borghesia che grazie
alle proprie campagne era riuscita a suscitare nella popolazione una opinione pubblica che ovviamente
andava dalla loro parte vista l’evidenza dei soprusi che i sovrani compivano nei confronti della povera
popolazione. L’apice della riforma borghese si ebbe con la figura di Napoleone che riuscì a captare le
necessità del terzo stato ed a riformare una nazione come la Francia, economicamente e politicamente
instabile. Infatti realizzò la cosidetta politica della “AMALGAMA” con la quale chiamò anche i borghesi a
compiti di responsabilità. Tutto ciò prima non avveniva, poiché soltanto l’aristocrazia poteva assumere ruoli
di comando. Egli introdusse un codice civile che presentava norme simili a quelle presenti nei vari codici
introdotti nelle rivoluzioni precedenti, tanto che, quello di Napoleone fu un modello per le legislazioni del
diciannovesimo secolo. Egli reintrodusse la moneta metallica e diede il via alla libertà di commercio
favorendo ovviamente la borghesia. In questo periodo nacque la società industriale: l’industria riuscì in
brevissimo tempo a produrre enormi ricchezze. Inizialmente si sviluppò in Gran Bretagna dove, grazie alla
dinamicità della borghesia, si riuscì ad introdurre macchinari innovativi capaci di produrre più prodotti in
meno tempo e con costi di manodopera inferiori. In questo periodo emersero due classi sociali la borghesia e
il proletariato: entrambe operavano nell’industria sebbene la prima investisse e la seconda vendesse la
manodopera in cambio di salario. Il proletariato era sfruttato fortemente dalla borghesia la quale pagando la
fame ai propri lavoratori riusciva ad acquisire un plusvalore arricchendosi sempre di più. Nonostante alla
fine i proletari riuscirono a raggiungere enormi obbiettivi, è la borghesia che risulta la vincitrice di questro
periodo di rivoluzione.

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