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el suo libro intitolato Antropologia, del 1798, le identit , a meno c e non le siano un ionali i u al-
ant discute di come l’umanit ossa arri are a lora leggere l’attraversamento e l’erosione dei confini di
una “pace perpetua”, oltre i confini e le separa- oggi come l’occasione di abbattere le barriere erette nei
ioni c e essi sanciscono, basata su ci c e tutti condi- due secoli precedenti: oltre gli stati, oltre i nazionalismi,
vidiamo. Il termine cosmopolitismo deriva dalla rifles- oltre le cittadinanze?
sione antiana c e ci suggerisce i modi in cui l’umanit L’importanza della nozione di cosmopolitismo deriva
u costruire una societ atta di cittadini del mondo, sen a dubbio dall’intensi icarsi di tutti uei rocessi
oltre i confini degli stati. Secondo Kant i “diritti cosmo- globali c e erodono le so ranit na ionali e anc e la
oliti si celano nel rinci io basilare dell’os italit , il no ione c e in un certo senso si o one a uella di
diritto di uno straniero a non essere trattato con ostilit cosmopolitismo – di cittadinanza. L’affermarsi di tale
uando arri a dentro il territorio di ualcun altro sse- nozione andrebbe di pari passo con il venir meno delle
re liberi di andare dove ci pare e piace nel mondo, poiché pratiche di esclusione e di discriminazione cui sono sot-
esso appartiene a tutti in ugual modo. toposti i “non cittadini”.
È giunto forse il momento di ricercare nuovi principi
Oltre i nazionalismi associati i c e, come aus ica a ant, leg ino l’umanit
Questo auspicio di Kant venne poi soffocato dal sorge- intera)?
re degli stati nazione e del capitalismo ad essi collegato La prima decade del ventunesimo secolo ha segnato una
strutturalmente. Le rivoluzioni del diciottesimo e del battuta d’arresto del cosmopolita: il terrorismo, l’osses-
diciannovesimo secolo hanno avallato il sorgere degli sione per la sicurezza, gli stati d’eccezione; il ventune-
stati nazione e del capitalismo come modo di produzio- simo secolo non si è certo aperto all’insegna dell’ospi-
ne dominante al loro interno, entrambi “macrotratti” so- talit
ciali confluiti dentro il ventesimo secolo, il secolo breve,
il secolo dei massacri, anc e legati alla di ersit a un Verso il cosmopolitismo
certo modo di intendere e costruire la di ersit , c e si Dopo duecento anni dall’auspicio di Kant il mondo è in
è protratto fino all’ultimo decennio del Novecento), il una condizione ambivalente: da un lato dominano anco-
secolo delle identit assolute e aggressi e, della lura- ra fortissime disuguaglianze e, nonostante molte barrie-
lit delle culture e del relati ismo, dei genocidi e delle re siano crollate e crollino, altre sono state erette e sono
pulizie etniche. erette. Dall’altro lato si profilano in lontananza i tratti
ggi tutto uesto delirio identitario olge al declino? di una comunit mondiale un noi sen a con ini
Nel momento in cui, per effetto dei processi globali, le movimenti di persone, idee, immagini, beni, denaro, in-
so ranit na ionali erdono or a come di atto a ie- formazioni, ecc. hanno messo e continuano a mettere
ne oggi si attenua il alore di una ualsiasi cittadinan- seriamente a risc io con ini e so ranit na ionali
za particolare, e sembra aumentare il peso di una citta- Da una parte la chiusura, che implica la costruzione di
dinanza più ampia, che va oltre i confini di uno stato in nuovi confini, dall’altra l’apertura, che implica la co-
erdita di so ranit La globali a ione non a sconti al struzione di nuove politiche. Qui riprende forza la no-
ro incialismo, non a iet del locale, sor ola e ingloba zione di cosmopolitismo introdotta da Kant.