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ESPERIENZE

 DI  LABORATORIO      PRO.  ALFONSO  DE  MARCO  

CROMATOGRAFIA

INTRODUZIONE TEORICA

La separazione di miscugli complessi, composti da molti componenti, può


avvenire attraverso una tecnica chiamata cromatografia. Le tecniche
cromatografiche sono dei metodi di separazione e di riconoscimento dei
componenti di un miscuglio. Queste tecniche si basano tutte sullo stesso principio.
I componenti di un miscuglio vengono trascinati da un solvente (fase mobile) su
una sostanza inerte (fase stazionaria). I vari componenti del miscuglio
interagiscono in modo diverso con la fase stazionaria a seconda della loro affinità
e si muovono con velocità diversa. Le sostanze con maggiore affinità con la fase
stazionaria sono quindi maggiormente trattenute risultando rallentate.

Esistono vari criteri per classificare le tecniche cromatografiche. Il modo più


semplice consiste nel dividerle a seconda dello stato fisico della fase mobile. Si
parlerà quindi di cromatografia liquida o di gascromatografia.

Un altro modo è considerare la natura della fase stazionaria. Nella cromatografia


su strato sottile la fase stazionaria (silice o allumina) è depositata su una sottile
lastrina di plastica o di alluminio. La fase mobile bagna la lastrina e salendo per
capillarità trascina con sé i componenti della miscela da separare. Molto simile è
la cromatografia su carta, dove la fase stazionaria è la cellulosa di cui è composto
un foglio di carta da filtro.

Se la fase stazionaria riempie una colonna di vetro la tecnica prende il nome di


cromatografia su colonna. In questo caso la fase mobile è caricata dall’alto e
scende lungo la colonna per gravità. La cromatografia su colonna è stata la
prima tecnica cromatografica utilizzata e il nome della tecnica deriva dalla sua
prima applicazione.

OBIETTIVO: riuscire a separare i vari componenti dell’inchiostro

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MATERIALE E STRUMENTI

• Becher da 250 ml

• Vetrino da orologio

• Strato sottile o carta da filtro

• Alcool etilico

• Pennarelli di vario colore

VALUTAZIONE DEI RICHI E SMALTIMENTO RIFIUTI

L’alcool etilico è una sostanza infiammabile, evitare rigorosamente l’utilizzo di


fiamme libere. L’alcool pùò essere recuperato per altre esperienze.

PROCEDIMENTO

Preparare lo strato sottile segnando una linea col righello e matita nella parte in
basso dove andrà effettuata la semina dei colori, prendere pennarelli di diverso
colore e seminare facendo dei piccoli cerchietti sulla linea. Successivamente
inserire nel becher l’eluente (alcool etilico) circa 15 ml, trasferire la lastrina nel
becher e coprire col vetrino da orologio in modo da rendere satura di vapori la
camera cromatografica. Osservare le separazioni dei vari componenti.

OSSERVAZIONI

Da ogni inchiostro si separano più sostanze di diverso colore.

CONCLUSIONI

Con questa tecnica cromatografica su strato sottile o su carta si riescono a


separare le varie sostanze che compongono un inchiostro.

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CROMATOGRAFIA DI ESTRATTI VEGETALI

INTRODUZIONE TEORICA

In questo esperimento si cercherà di dividere i componenti di estratti vegetali in


modo da verificare se vegetali diversi contengono le stesse sostanze. Infatti con la
cromatografia su TLC (thin layer chromatography) se le macchie di alcune
sostanze si fermano alla stessa altezza (se percorrono la stessa distanza dalla linea
di partenza) si può osservare che con buona probabilità si tratta delle stesse
sostanze.

OBIETTIVO

Separare i componenti di diversi estratti vegetali

MATERIALI E STRUMENTI

• Becher da 250 ml

• 3-4 Mortai con pestello

• capillari

• strato sottile

• alcool etilico

• miscela alcool etilico e acetone (1:1)

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• melanzana

• zucchina

• carota

• spinaci

VALUTAZIONE DEI RICHI E SMALTIMENTO RIFIUTI

L’alcool etilico è una sostanza infiammabile, evitare rigorosamente l’utilizzo


di fiamme libere. La miscela di acetone ed alcool può essere recuperato
per altre esperienze.

PROCEDIMENTO

In un mortaio inserire le parti di vegetale finemente suddiviso, inserire pochi


ml di alcool etilico e con un pestello procedere all’estrazione con solvente
fino ad ottenere un estratto sufficientemente concentrato. A questo punto si
può filtrare oppure lasciare nel mortaio. Aggiungere circa 15ml di eluente
(miscela di acetone ed alcool), prelevare col capillare l’estratto, seminare
sulla linea di partenza dello strato sottile. Aspettare la corsa dell’eluente ed
infine togliere dal becher e lasciare asciugare.

OSSERVAZIONI

Si individuano dai risultati delle sostanze in comune tra zucchina e


melanzana e meno evidenti in spinaci e carote.

CONCLUSIONI

La cromatografia TLC in alcune fasi della preparativa organica è utilizzata per


individuare le sostanze.

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